un prodotto, una merce); deprezzare. sassetti, 113: i
di vincitori non può fare a meno di deprezzare da quanto le corone. soldati
in sua presenza. -svalutare, deprezzare. cellini, 2-60 (405)
o gruppi); degradare, deprimere, deprezzare, svilire. c.
diprezzaméntó), sm. il deprezzare; il diminuire di prezzo, di valore
che mi sono sognato di essere. deprezzare, tr. { deprèzzo). diminuire
uno scandalo, fare parlare le gazzette e deprezzare lo stabile. serao, i-1093:
orientale della città, un quartiere sentito deprezzare, sin da bambino, come luogo
deprezzato (part. pass, di deprezzare), agg. che ha subito
despregiare e deriv., v. deprezzare e deriv. desprezzare e deriv
desprezzare e deriv., v. deprezzare e deriv. despumare, tr
di uno scritto, ecc.); deprezzare. carducci, iii-20-110: primo a
6. guastare, deteriorare; deprezzare, svilire. aretino, v-1-37:
diminuire o togliere autorità e prestigio; deprezzare, svalutare; disonorare, oltraggiare.
rendere rozzo, vile, spregevole; deprezzare, disonorare. albertano volgar.
(o anche di interesse); deprezzare, svalutare, svuotare di significato e
6. per estens. svalutare, deprezzare (un bene, un patrimonio)
), tr. ant. menomare, deprezzare, umiliare, abbassare.
di valore anche in misura considerevole; deprezzare ulteriormente; far perdere di quotazione.
l'opera. 3. deprezzare, svalutare o considerare meno pregiata una
o la stima di una persona; deprezzare il pregio o il valore di un'opera
lat. tardo depret-iàre (v. deprezzare) con cambio di pref. (ex-
vita. 2. econ. deprezzare, svalutare; ridurre di valore un
: perché il venturi s'industriasse a deprezzare questi tondini bellissimi, non so.