depravàbile, agg. che può depravarsi. cesarotti, ii-355: piangiamo
. attitudine, facilità, tendenza a depravarsi. leopardi, i-1527: l'uomo
migliori, ma i migliori resi assoluti possono depravarsi, e ai buoni succedono i tristi
d'azeglio, 1-319: a forza di depravarsi, certe nature non sentono più
moralmente; diventare vizioso, impuro, depravarsi. oliva, i-3-382: quando l'
.: contaminarsi, corrompersi moralmente, depravarsi. maestro alberto, 93:
tristo, malvagio; corrompersi moralmente; depravarsi, pervertirsi. aretino,
figur. guastarsi moralmente, corrompersi, depravarsi. d. battoli, 9-24-2-47:
vizioso, malvagio, perverso; corrompersi, depravarsi. bonichi, 128: il signor
d'azeglio, 1-319: a forza di depravarsi, certe nature non sentono più i