, l'interna voce ammonitrice, il demone socratico. viani, 19-319: «
l'amore è più tosto un gran demone ch'un gran dio: egli non è
ognun morte disia, / d'esto demone incarnato. anguillara, 2-309: il
le braccia si piantarono nella rena, un demone parve le tirasse verso il profondo.
volo da terra... un demone imprendibile, tardigrado e scaltro,.
; / vincer carne incesa anche e demone / prode voi ben campione. dante,
, quando l'essere è dominato dal demone della finzione, della menzogna
io non posso fidarmi di me: un demone mi arde, mi agita, mi
: un di noi, per propiziare il demone versatile a cui è sottomessa la furia
; / vincer carne incesa anche e demone / prode voi ben campione. iacopone
ciglio che permettesse nuovi tuffi. un demone imprendibile, tardigrado e scaltro, coriaceo e
ed erudite. papini, 8-59: il demone teorico insidiava il fanciullo poeta e m'
ridumaro sentivano agitarsi, enfiarsi, il demone ricettore di quella prosa, bellica e
, e come il dannato dinanzi al demone, piegò la testa in terra rientrando
per sconsacrare ed esorcizzare un delubro del demone ercole. = voce dotta,
che ne fosse l'inventore teut, demone de gli egizi, come credeva socrate
e mi credetti di vedere un qualche demone lunare. leopardi, ii-509: platone
per sconsacrare ed esorcizzare un delubro del demone ercole. pavese, 3-42: che
sussidio, disse socrate avere ciascuno un demone, che lo custodisce in questa vita
alito incessante che è forse quello del demone socratico che non comanda ma vieta,
, deve moralmente operare secondo il suo demone socratico, la sua voce interiore. moravia
. equicola, 72: dicesi ancor demone, mezo tra 'l bello e non
ottimo e divinissimo, s'appella il demone buono, perché sempre ci desta ed
, e mortalissimo, si noma il demone cattivo, perché ritraendoci sempre dalle
gli diciamo angeli. zeno, xxx-6-149: demone, tutelar de la mia bella,
siete il mio buon genio, il mio demone tutelare, voi toglietemi questo velo dagli
e dileguare: alcune col lor mite / demone andare per la via serene, /
in effetto il suggerimento di un cattivo demone, il quale, cullandoli nella pigrizia
all'invidia del popolo, come a demone maligno, le parole oltraggiose vomitate contra'
non posso fidarmi di me: un demone mi arde, mi agita, mi divora
i floridi mariti / che un occulto demone orrendamente / negli amplessi uccidea. tommaseo
pericolo; ma il freddo e scarno demone del paradosso la invasava tuttavia. tramater
i poeti sembrano invasi da un * demone ', ch'è il loro entusiasmo,
poetico. carducci, ii-10-110: il demone della procrastinazione mi tira pei capelli nell'
enorme. quelle signore sembravano invase dal demone dell'entusiasmo. pascoli, 780:
informazione e della ricerca era il suo demone; e chi è posseduto da questo
e chi è posseduto da questo, demone non può aver l'animo del falsario
le persone che non siano invasate dal demone pratico e dal demone progressista. alvaro
siano invasate dal demone pratico e dal demone progressista. alvaro, 7-48: amarissima è
, perpetuamente rinnovabile, agitato dal suo demone particolare che è il denaro, l'
[la rabbia canina], qual nuovo demone la mite / indole a furor tanto
onde poi ingravidata, essere stato il demone si disse. tasso, xi-ii-261:
: non istimo che tu sii angelo o demone, ma anima umana che per mia
9-704: io lo credetti perturbato da demone, disposto / a 'nsanguinarsi in se
luciano], iii-2-309: ma un demone invidioso, indovinando il mio pensiero, rovesciò
occhi della donna lampeggiò un sorriso da demone. d'annunzio, iii-1-80: schiavona
, e come il dannato dinanzi al demone, piegò la testa in terra rientrando nella
/ nella mia vita? / un demone o un dio?
goldoni, vii-1249: qual donna, qual demone si nasconde in costei? quanto più
: era giusto, anche per un demone incarnato. prati, i-199: terribili /
abisso in cor. -fare il demone: agitarsi scompostamente. iacopone, 8-40
, però che non è giusto che 'l demone, che è inferiore, influisca amore
[i (ùv -ovo? 'demone * (cfr. demone).
? 'demone * (cfr. demone). demonismo, sm
al centro della realtà del mondo come demone o genio che ne domina e modifica
nella verità? = deriv. da demone. demonocrazìa, sf. regno,
. dal gr. $ori{z
, quando l'essere è dominato dal demone della finzione, della menzogna e della
della predica. quei fiotti cristati del demone argentino dirazzato da paperaglia-dora incalzavano alla casa
visita di bianca, ma il suo demone, come ella lo chiama, cioè il
, 3-190: noi avremo gran gui- demone, se noi dirompiamo e cacciamo le nostre
landolfi, 2-198: i nembi un demone dischioma. 3. rifl. strapparsi
romana, rappresentata di solito come un demone spaventoso e malvagio, con serpi fra
spalle, e, simile a un demone, non gli permetteva la minima distrazione
in effetto il suggerimento di un cattivo demone, il quale, cullandoli nella pigrizia
non posso fidarmi di me: un demone mi arde, mi agita, mi
siete il mio buon genio, il mio demone tutelare, romani non li avesse
, vi-905: talor, se sono il demone / redento che s'india, /
): insieme con la sua simona demone ricettore di quella prosa, bellica e pneumatica
nel petto / la nequizia d'un demone s'annidi! guerrazzi, 6-212: nessuno
da una persona uno spirito o un demone. -in partic.: nel linguaggio
due ali basse il suo viso di demone non come una maschera di carne ma come
informazione e della ricerca era il suo demone; e chi è posseduto da questo
; e chi è posseduto da questo demone non può aver l'animo del falsario
a errar sul mondo, / o un demone che sale, / affaticando l'ale
, e, sì, che sembri un demone bello allora, e mi metti paura
io non posso fidarmi di me: un demone mi arde, mi agita, mi
saldare. testi fiorentini, 29: demone soldi due e denari sei a ser
la fisionomia,... imitando quel demone, lacedemone pittore, le pitture del
: fuor dei laghi inferni / il reo demone uscire e tener forma / d'un
altro lo si sarebbe veduto vomitare il demone che certo lo possedeva. comisso,
: fuor dei laghi inferni / il reo demone uscire e tener forma / d'un
viridumaro sentivano agitarsi, enfiarsi, il demone ricettore di quella prosa, bellica e pneumatica
è su. -per estens. demone. baldini, i-279: sotto la
natura. campofregoso, iii-4: sono il demone bon, tua scorda fida, /
11 mio buon genio, il mio demone tutelare, voi toglietemi questo velo dagli
avvicina ai giacenti, e dimanda come il demone è entrato nel corpo, l'ammalato
101: sentì ingigantire dentro quel tal demone di tracotanza, e trovò modo pur
: io non seppi resistere al mio demone di quell'ora sarcastico e iconoclastico. montale
ritrovava solo con se stesso e col suo demone, nella stanza quieta, dinanzi al
immonde. -spirito immondo: diavolo, demone. cavalca, 21-209: figliuolo,
9-704: io lo credetti / perturbato da demone, disposto / a 'nsanguinarsi, in
.. sentì ingigantire dentro quel tal demone di tracotanza. 2. accanito
/ ciascun morte gli assemeglia / d'esto demone encamato. niccolò del rosso, vii-490
; / vincer carne incesa anche e demone / prode voi ben campione. giovanni da
la vesta. zeno, xxx-6-149: demone tutelar de la mia bella, /
x-1-262: nella mia fantasia inciurmata dal demone della logica sognavo che uno dei doveri dell'
lauretta e disse: voi siete un demone che incantate le femmine. de lemene,
tempo incantato dagli sguardi malefici di quel demone. mazzini, 14-238: le sue
metonimia. canaldo, 65: qual demone ti fu di stimolo al contaminare con
dell'oltretomba (un mostro, un demone, una divinità della mitologia classica).
informazione e della ricerca era il suo demone. -giornale o quotidiano di informazione:
elemento de'prencipi. non hanno altro demone i tiranni. rimeritano con l'odio
volgere d'ore a sovrumano furore di demone. onofri, 3-75: se te libera
(l'anima di un trapassato, un demone). passavanti, 247: manifesta
anima invasata e quasi posseduta da un demone, dallo spietato demone dell'irraggiungibile e
posseduta da un demone, dallo spietato demone dell'irraggiungibile e dell'impossibile, che mi
di penne e di piume, il demone gagliardo / tutto rostro ed artigli e
a'nimici. pino, l-i-136: demone lacedemone pittore, le pitture del quale erano
strappa la larva d'angelo / e un demone si svela. d'annunzio, v-1-818
che l'amore è più tosto un gran demone ch'un gran dio. fagiuoli,
come personificazione: dio dell'oro; demone tentatore della ricchezza. giamboni,
et un temor fervente, eh'el demone à fugato. cavalca, 21-20: l'
sudditi e ministri, il quarto [demone], detto madar, il quale
del mio poema? una specie di demone mimetico mi possiede. -che è
'mistagogo della vita 'il buòn demone o genio, che sino dalla nascita
croce, iii-27-176: pareva che uno stesso demone agitasse la mole europea. 11
, 3-230: aveva nel corpo suo un demone che lo molestava e...
lo molestava e... questo demone aveva per costume di dir le cose
mormóne2, sm. ant. demone, spettro. /. mazzoni
raggine. landolfi, 8-26: il solito demone minuto o meschino... mi
una notte quel nefando vecchio che è il demone di questa casa, dopo avermi tolta
notte quel nefando vecchio che è il demone di questa casa, dopo avermi tolta
nel petto / la nequizia d'un demone s'annidi! -crudeltà, insensibilità
pascoli, 717: le premeva il demone, soave- / mente, la nuca,
, sm. sorta di mostro o di demone biblico, rappresentato come un asino con
portami a lui! » né il demone s'oppose; / ché cuor di madre
optico che per un verso ci mostri un demone e per un altro ci mostri un
landolfi, 8-34: quale ulteriore e ozioso demone... mi spinse ora a
signore / e dàse en posessore del demone dannato. 3. punizione.
ch'ella [pittura] era un demone con due teste... in abito
mano manca. zeno, xxx-6-149: demone tutelar de la mia bella, / toma
potenzii, li esalti. così è il demone folle dell'identità che penetra nella nostra
opra di demostene, ma dello stesso demone. foscolo, vii-107: orazio assoggettava la
, fremeva. forteguerri, 26-71: un demone ambedue porta lontano. / ma forse
vista, / qual prestigio, qual demone t'abbaglia / sì che, s'egli
altri soprannomi suoi furono ellespontiaco, buon demone, fallo, fascino, itifallo, rubicondo
, saltò tutta notte, come un demone. comoldi caminer, 28: le donne
contraddittorio, soprattutto quando è invaso dal demone del prometeismo e del titanismo.
. pino, l-i-136: quel demone, lacedemone pittore, le pitture del
, gli dissi, subito ripreso dal demone del dileggio prosante « t'è comandato
templi lui sacrista / creò notturno, demone divino. monti, 11-305: l'
15-465: ora non piace più / al demone delle acque darci atto che noi /
12-199: ditele aa parte mia qual demone maleficiuto la spinge a imbragarsi con la
che per un verso ci mostri un demone e per un altro ci mostri un
44-34: carne, monno, le demone, ciascun fa sua legatura: / 'n
io non posso fidarmi di me: un demone mi arde, mi agita, mi
anno romanino era completamente preso dal nuovo demone del colore smosso, che tende a
non istimo che tu sia angelo o demone, ma anima umana che per mia satisfazione
sanar la contradizione, dicendo lupo il demone dell'avarizia, lupa l'avarizia stessa,
mondo. d'annunzio, v-1-329: il demone ha riacceso in fondo al mio occhio
non posso fidarmi di me: un demone mi arde, mi agita, mi
già comincia il tirone. accorri, o demone. collodi, 92: o fatina
. d'annunzio, v-1-329: il demone ha riacceso in fondo al mio occhio
mi accorgevo che qualcuno, cioè il demone, ossia il diavolo, mi aveva fatto
dileguare: alcune col lor mite / demone andare per la via serene, / ed
genio corrodente e distruttore, al mio demone satiresco e ridesco. idem, 28-157
elemento de'prencipi. non hanno altro demone i tiranni. rimeritano con l'odio
tommaseo, i-421: il freddo e scarno demone del paradosso la invasava tuttavia: ed
so da chi sia stato il maledetto / demone abbomi- nando / rinchiuso nel mio petto
/ tre ore o più che quel demone ha detto, 7 e disse:
risvegliare e stimolare in loro il piccolo demone isterico e a farlo correre per tutti
, 780: oltre gli uomini ossessi dal demone della cupidigia e della rivalità, vi
. d'annunzio, v-1-329: il demone ha riacceso in fondo al quantunque pessimo,
talvolta in lui l'aspetto di un demone etrusco con gli occhi roteanti. idem
moravia, 25-100: era lui [il demone] che mi dettava dentro; era
/ ai penne e di piume, il demone gagliardo / tutto rostro ed artigli e
anno romanino era completamente preso dal nuovo demone del colore smosso, che tende a
commuoversi che alla voce schietta del suo demone artistico. moravia, 18- 292:
rozzo e con quegli occhi / di demone furente. palazzeschi, 8-42: ricurva,
7-ii-225: sì, tuo padre. il demone che finora miimpediva di svelarti l'orrendo mistero
... e con minacce scaccia il demone. casati, i-191: il futuro
.. destò... il demone della voluttà del guadagno. -che
lei trarre alle porte dell'ade, o demone dei mille nomi, t'invoco nella
nuovo a pensare che e'fosse qualche demone. orsi, cxiv-32-101: emmenderò inoltre
che lusingo illumino consolo, io sono il demone (nelsenso greco, intendiamoci) soggettivo,
costei, che spreti noi, mio demone, / sol magnipende un sicofanta, un
de'vizi. lucini, 6-30: il demone lo aveva preso definitivamente in signoria.
anno romanino era completamente preso dal nuovo demone del colore smosso, che tende a
non istimo che tu sia angelo o demone, ma anima umana che per mia
: come fosca meteora egli [il demone] il deserto / ciel, che albeggiava
cardarelli, 457: a qual demone compiacente e sottilizzatore affideremo l'incarico di
d'allegria, stava per -per estens. demone socratico. alzare un grido, ma
rozzo e con quegli occhi / di demone furente, / avanti che il contratto /
12-253: il cane dalle tre gole, demone del tristo e squallente e chiuso orco
: deliberai... (poiché il demone della sregolatezza mi accatastava nell'anima le
questo starnazzante uccello vaniloquente una sorta di demone familiare. 2. figur.
le cose nascoste per opera di un demone da cui fossero invasati. =
. superdèmone, sm. letter. demone che ha straordinarie capacità di compiere o
super (v. super1) e da demone (v.). superderivato,
lei trarre alle porte dell'ade, o demone dei mille nomi, t'invoco nella
dalle mani di un sacerdote; un demone nero tiene abbrancato il traditore di cristo.
. nelle espressioni nume, genio, demone tutelare). bandello, 1-18 (
, x-4-318: pungi, prosegui, / demone tutelar: colmala tutta / e testa
altro. graf 5-603: obbediente il demone al comando, / s'affacciò dell'inferno
sono un vermicello nel grado, ma gran demone ne la caritade. giuglaris, 29
. moglie del diavolo; diavolo o demone immaginato di sesso femminile (anche in
alito incessante che è forse quello del demone socratico che non comanda ma vieta, non
: il critico canadese è abitato da un demone classificatorio ed enumeratorio. = agg
può redimere l'esistenza dalla presa del demone della quotidianità. epochizzare, tr.
= voce ingl., nome di un demone, in seguito 'uomo sporco e cencioso',
. frugoni, vi-385: io son il demone onde più che d'ogni altro al
, son visitati e tormentati dal folle demone della controvolontà. na conturbante (part
= voce dotta, comp. da demone e dal tema del gr. p.