dèmens -entis 1 demente '. demenziale, agg. proprio di chi ha perso
ciuffi, l'aspetto è sfrenato, demenziale. bacchelli, 10-141: non s'
la perversità, di un divertimento e demenziale e perverso, come quello dei paranoici
sinfonia all'esasperazione di un crescendo frenetico e demenziale. bacchelli, 16-6: nell'insieme
gli ulivi del ciglio di strada con unisono demenziale. demergènza, sf. letter
stritolare cadimento psichico fino allo stato demenziale. = deriv. da demente
stato confusionale, sindrome neurasteniforme, stato demenziale) provocato da accumulo di sostanze tossiche
omosessuale teorizzata e fors'anche, vanità demenziale, più ancor che praticata, ostentata
), oppure in modo dissennato, demenziale. de pisis, 1-448:
'happening 'pseudo-musicale è dato dal demenziale, formidabile batterista. =
piramidali, extrapiramidali e psichici di tipo demenziale (e istopatologicamente sarebbe caratterizzata da deserti
2. rapida instaurazione di un quadro demenziale. = voce dotta, comp.
scardinò la mia mente in un furor demenziale, posso dirmi veramente colpevole?
contenuto. = deriv. da demenziale. demi-monde [demimònd], sm
sorta di happening pseudomusicale è dato dal demenziale, formidabile batterista il quale non si
]: i giovani appassionati dello stile demenziale trovano naturale un mondo di megadirigenti con poltrone
corsi alternativi del centro (dallo yoga demenziale alla comicoterapia), crea fumetti sul filo
bambino, del padre. r demenziale, agg. proprio di chi ha perso
e giulio pinchetti brancolano nel buio demenziale: si fanno tetro il mondo, pessimi
che secondo alcuni è solo una commedia demenziale. m. cacciari [« la repubblica
non sono le parole di un rock demenziale, ma una interpretazione 'critica'.