tutte abrogate dal tempo, tranne quella dell' articolo sesto, che esclude le femmine
[tommaseo]: prendete di poi dell' abrotano, che ogni coltivatore dovrebbe allevar
targioni tozzetti, 12-1-171: nella volta dell' abside, o tribuna, fatta,
rivedevo nella piena luce diurna la tenebra dell' absida umbra. idem, iv-2-497: nella
3. geom. ciascuno dei punti estremi dell' asse maggiore dell'ellissi. 4
ciascuno dei punti estremi dell'asse maggiore dell' ellissi. 4. sm. e
e f. astron. i punti estremi dell' asse dell'orbita dei pianeti o delle
astron. i punti estremi dell'asse dell' orbita dei pianeti o delle comete. gli
di afelio e perielio, gli absidi dell' orbita della luna intorno alla terra si
si chiamano con nome comune absidi dell' orbita. = voce dotta,
; grande nicchia semicircolare compresa nel circolo dell' abside vera e propria.
absintina, sf. chim. principio amaro dell' assenzio, usato in farmacia come tonico
usato in farmacia come tonico stimolatore dell' appetito. = voce dotta recente,
domenichi [plinio], i-1296: dell' altre erbe si fa l'absin-
parte, ovvero mettendo le scope dell' assenzio nel vino. = lat
, sf. mancanza o diminuzione notevole dell' energia volitiva; indecisione cronica e incapacità
con tutti e naturalmente di tutto: dell' abulico, dell'androgino, del parsifal
e naturalmente di tutto: dell'abulico, dell' androgino, del parsifal. moretti,
, sm. ant. corbezzolo. abusatrice dell' altrui coraggio, per averne essa la mercede
davvero... non abusa mai dell' amico. betteioni, iv-346: le donne
non abusare più a lungo la cortesia dell' amico. 4. tr.
, 30-1-498: ciò è effetto infelice dell' abusata letteratura. rajberti, 1-99: o
1-99: o le cru deli privazioni dell' indigenza, o i funesti effetti della ricchezza
, le correzioni vivono alle volte meno dell' abuso. panzini, ii-33: avevano
un dilungarsi dall'indole genuina e sincera dell' oggetto abusato, argomenta in esso una
. tommaseo, 1-451: la dignità dell' umana ragione è comprovata dall'uso,
spesso [i legislatori] combattere l'abuso dell' acconciatura e degli ornamenti. d'annunzio
che è una delle più amabili qualità dell' aristocrazia quirite e che le viene forse appunto
fior della pervinca / e nelle grandi ciocche dell' acacia. d'annunzio, iv-2-59:
annusa l'aria / e l'odore riconosce dell' acacia / non dite che questa /
, iv-3: acagiù, grande albero dell' america centrale. il legno che se
tentacoli che partono dall'orlo festonato dell' ombrello: per i suoi organi urticanti
immagine di lui [del petrarca] e dell' arte sua con quel tanto d'
uncino con cui si afferrano alle pareti dell' intestino degli animali di cui sono parassiti
sm. zool. genere di rettili dell' ordine dei sauri: comprende lucertole africane
di accrescimento dello strato più giovane dell' epidermide o strato delle cellule spinate (
nel sangue, dovuto all'aumento dell' eliminazione del gas dall'orga
acariasi, sf. medie. dermatosi dell' uomo e degli animali causata da acari
acaro, sm. entom. insetto (dell' ordine degli aracnidi), con
. m. -ci). seguace dell' acatalessia. = deriv. da
(anche m.). ottava lettera dell' alfabeto italiano: h (maiuscola h
. = forse volendo rendere il suono dell' aspirazione (cfr. la denomin.
apatisti, degli incogniti, della crusca, dell' arcadia, dei lincei, ecc.
si dee confessare... che alcuni dell' accademia le abbiano nociuto non poco.
. cesarotti, i-140: i membri dell' accademia fiorentina, dedicati particolarmente a questo
studi di codesta filosofia si facevano fuori dell' accademia, nella vicina università. carena,
/... convocando / quanti dell' ordin vostro mangiapani, / staffieri,
la loro accademia colà ne'profondissimi fondi dell' oceano del sur. crudeli, 1-116
locuzioni: questa è accademia, fare dell' accademia, ecc. vale trattare di un
più viva creazione esprimente l'intimo sentire dell' artista, ma ripetizione di modi e di
dato pensiero non potersi immaginar di quello dell' averle [le lettere, le
dicono, il fra'gerundio del gesuita spagnolo dell' isola; ma troppo accademicamente inferiore alla
ma troppo accademicamente inferiore alla viva giocondità dell' immortale fra'cipolla. pirandello, ii-135:
vago oltremodo dei fiori della poesia e dell' eloquenza ricercando a sazietà le delizie e
geometria, veneranda agli accademici, e dell' arimmetica, sacrosanta a'pitagorici, s'
accademici, che voi, colla velocità dell' ingegno precorrendo il mio dire, penetriate
in quel vocabolario, che è quello dell' uso senza restrizioni. nievo, 260:
adagiati in pregiudizi e ozianti nelle esteriorità dell' arte e della scienza. borgese,
, 6-149: egli poneva il problema dell' architettura in termini non accademici.
4 che fa parte ed è proprio dell' accademia platonica '. cfr. isidoro,
-ci). neol. che fa dell' accademismo; pedantesco. accadènte (
opera del tutto: la volontà è dell' uomo, l'accadimento è di dio.
b. croce, i-1-34: il mondo dell' accaduto, del concreto, dello storico
domandava notizie dello scomparso e la cagione dell' accaduto. palazzeschi, 3-11: mia
]: da parte del cuore, dell' opere, della lingua. del cuore,
quando dice: diligite inimicos vestros; dell' opere, quando dice: fate bene a
, 276: sparsasi intorno la notizia dell' ostinato rifiuto... furono anche
cercavano [le radiche] ovunque l'umore dell' ombra. accagliatura, sf.
circospetti uomini die avevano del monatto e dell' aguzzino intonacati in una cappa d'incerato
si accalcava intorno intorno sulla vasta scalinata dell' anfiteatro. carducci, 201: quali
... / vo lentamente nel vischio dell' erba, / accaldato, con brina
luzi, 53: le accalmie / nere dell' onda. = fr. accalmie
veniva forte accalorato dalla nobiltà e vastità dell' impresa, degna solamente del suo pennello
maggiormente le imprese d'armi sulla sommità dell' alpi. carducci, i-599: questa
di lei, nell'abondanza e nel calore dell' eloquio...; un particolar
interprete... sembra molto più accalorato dell' oratore. soffici, 6-126: ella
le minacce de'sacerdoti accalorile dagli spaventi dell' imminente verificazione delle profezie. fagiuoli,
blandi mi seguivano / lungo le tende dell' accampamento / ove gli scudi degli uomini
. idem, 1-208: nella visuale dell' occhio... s'accampano di botto
arila, 8: accampionaménto, l'atto dell' accampionare, notare sul pubblico registro un
provava un fiero, angoscioso accanimento contro dell' altro. d'annunzio, iv-2-139: la
, 1-403: l'uno più perfido dell' altro, l'uno più accanito dell'
dell'altro, l'uno più accanito dell' altro nel giuoco. bocchelli, 5-226:
costanza in un'azione, in un moto dell' animo. b. davanzali,
ne mangi all'alba il primo dì dell' anno. panzini, iii-370: poi,
, un certo benessere... chetto dell' ultima fila, nel centro, che era
le fila (i capi) strappate dell' ordito. accaparraménto, sm. incetta
pure l'altra avendo ricevuto la sanzione dell' uso popolare, dobbiamo accettarla per esprimere
sul modello degli uomini accorti e accaparratori dell' altrui buon volere, non avendo mai
in genere, che compaiono sulla pelle dell' uomo per sensazione di freddo, per paura
rostro, che fa il maschio dentro quello dell' amata colomba, quel piacevole mormorare,
morso ferito sono, cioè da quello dell' amore della filosofia, il quale non men
accasano colà, e per sei mesi dell' anno si tolgono alla corruzione cittadina. nievo
inconcepibile è del pari la sintesi fuori dell' analisi e l'aposteriori fuori dell'apriori
fuori dell'analisi e l'aposteriori fuori dell' apriori, l'atto vero del pensiero sarà
un pertugio. -per simil.: dell' aria, del cielo, delle nubi
giovò, che 'l nemico empio / dell' umana natura, il qual del telo /
: apritevi, o leggère / aure dell' infinito! / inviolate sfere, /
magalotti, 4-53: all'affettato soglio / dell' universo altro sentier s'aprio. giocosa
. 16. aprire il rubinetto dell' acqua, del gas (famil.:
quasi a ventaglio, col solo aiuto dell' acqua e del sole. calvino, 3-12
che da una parte apra il doppio dell' altra. 23. figur.
tondo / s'apre nei campi il fior dell' elianto. ungaretti, iv-40: la
che s'apriva all'unico / raccogliersi dell' ombra nella valle, / araucaria, anelando
gli occhi d'uno albero nelle tenere cortecce dell' altro pigliassero forze. e, dopo
cielo). - per estens.: dell' espressione del volto. manzoni, pr
/ la stanchezza su tutte le membra dell' uomo, / senza pena: la
/ senza pena: la calma stanchezza dell' alba / che apre un giorno di
di eredi per entrare in possesso dell' eredità. un'attività: dargli la facoltà
appena nato. -aprire gli occhi dell' intelletto: cominciare a ragionare assennatamente.
ancora per sparato, quando bolle, dell' azzeruole acciaccate mature, ovvero parecchie sorbe
sf. medie. impossibilità, propria dell' idiozia o di certe forme di psicosi
, sm. ornit. uccello notturno, dell' ordine atterigiformi, della nuova zelanda (
regione). apulo, agg. dell' antica apulia, pugliese. d'annunzio
), sf. grande rapace (dell' ordine degli accipitres), la cui specie
[haliaètus albicilla) ha le dimensioni dell' aquila reale, da cui si differenzia
animale, e vola infino al cielo dell' emisperio del fuoco, così lo 'mperio dee
suoi pulcini: che se e'pulcini dell' aquila non guardassero fisso ne'raggi del
, / e rovinava in mar giù dell' altezza / quivi di nuove penne s'adomava
del fuoco. idem, 2-124: dell' aquila si dice che non ha mai
nel sole ardito ciglio, / son dell' aquila prode alteri vanti. monti,
alfine si libra su la vastità dell' ali rimontando il filo del vento.
vedere il paese col volo e l'occhio dell' aquila. nievo, 187: egli
cima a un'asta); simbolo dell' impero. dante, par.,
imperiali. idem, v-1-950: la volontà dell' aquila romana, che precedeva per tutta
adunar la bella scola / di quel signor dell' altissimo canto / che sovra gli altri
quei ch'ebber pronta la virtù dell' atto / e quei ch'ebber nel cuore
e... aveva scarsissima esperienza dell' anima femminile. 4. arald
in scatoline di cartone munite del marchio dell' aquila bicipite. d'annunzio, ii-915:
d'annunzio, ii-915: la schifiltà dell' aquila a due teste, / che rivomisce
lugano) in milano, sotto le ali dell' aquilone augustissimo. = lat. aquila
. = lat. aquila (designazione dell' uccello, dell'insegna, della costellazione
lat. aquila (designazione dell'uccello, dell' insegna, della costellazione, del pesce
pianta dicotile della famiglia timeleacee, propria dell' india e della cina: l'aquilaria
aquila; che ha il segno dell' aquila. panzini, iii-608:
: non è privo [il cielo] dell' aquila, ma presso / a
che ha il volo e la potenza dell' aquila. d'annunzio, ii-73:
avv. ant. in modo caratteristico dell' aquila, proprio dell'aquila. ricci
in modo caratteristico dell'aquila, proprio dell' aquila. ricci, 3-61: mi
aquilino1, sm. il piccolo dell' aquila; aqui lotto.
, 10-5: quelli i quali a'nidi dell' aquile stanno, prendano in mano un
'e quando gli pigliano, per paura dell' aquila sieno armati, e massimamente ne'
d'annunzio, ii-769: e l'odore dell' erba vulneraria / mescevasi nell'aria /
mescevasi nell'aria / tremula con l'odor dell' aquilino / sangue che d'ogni sangue
. = lat. aquilinus 4 dell' aquila '. aquilino3, sm.
antica moneta d'oro con l'impronta dell' aquila. angiolieri, 45-4: sed
parti del mondo, per la freddezza dell' aria e della terra. idem [
] in breve tempo le calde onde dell' orientale gange, e alle boglienti arene di
la corsa giù per il campo agonale dell' imperatore, emulo di maestro e di
, pendono ai quattro angoli del quadrato dell' aquilone. de pisis, 115: una
aquilòtto, sm. il piccolo dell' aquila. fra giordano [crusca
). disus. che è proprio dell' aquitania, che si riferisce all'aquitania.
numi ad arder nato, / il tesoro dell' api. foscolo, sep., 91
di legna. 4. costellazione dell' altare (cfr. altare, n.
del gran portento scorpione, / presso dell' austro posto, / ara è sospesa.
, con predominio ora del rosso ora dell' azzurro; è indigeno dell'america meridionale
del rosso ora dell'azzurro; è indigeno dell' america meridionale, e vive anche allo
vaghezza... ai multiformi intrecci dell' ornato arabesco. panzini, ii-567:
, 8-63: il sole batteva nel tremolio dell' acqua e andava a riflettersi sulla parete
del garofano e della salvia, nel vano dell' abbaino, diventavano due neri bizzarri arabeschi
questo tipo di ornamento figurativo è caratteristica dell' arte araba, che non ammetteva rappresentazioni
una stamperia di lingue orientali, dell' ebraica cioè, della caldea, dell'ara
, dell'ebraica cioè, della caldea, dell' ara bica, della persiana
bica, della persiana, dell' armena. d'annunzio, iv-2-112:
viene d'arabia, che è proprio dell' arabia e dei suoi abitanti; abitante
arabia e dei suoi abitanti; abitante dell' arabia. a. f.
, / ultimo onor, più caro / dell' arabe fragranze. cattaneo, ii-2-181:
. famiglia di monocotile doni dell' ordine spadiciflore: piante perenni,
deriv. da arachis, nome lat. dell' arachide. aràchide, sf.
papilionate (arachis hypogaea), originaria dell' america e dell'africa: erbacea, annua
hypogaea), originaria dell'america e dell' africa: erbacea, annua, a
margarina, ma soprattutto per la fabbricazione dell' olio (di colore variabile dal giallognolo
ragna, trista in su li stracci / dell' opera che mal per te si fe'
. grosso crostaceo (patinarus vulgaris) dell' ordine decapodi (con cinque paia di
barilli, 2-219: salii sull'imperiale dell' enorme veicolo color aragosta, e via.
. carducci, ii-6-209: eccoti intanto dell' ira di dio. * a
* heriwald, * hariwald * funzionario dell' esercito '(comp. da heri
. famiglia di piante dicotiledoni dialipetale dell' ordine umbelliferali, affini alle ombrellifere
. arància, sf. frutto dell' arancio: a forma globosa, con
e gli spiriti generanti del cedrato e dell' arancia, in maniera che potessero produrre
, 21: lo senti il sapore dell' aria, stamani! / è un sapore
aranciato, agg. che ha il colore dell' arancia matura. b.
, quasi piena, sorgeva su l'anello dell' orizzonte. idem, iv-2-269: una
arancino, agg. che è proprio dell' arancia, che ha il colore (
ha il colore (o il sapore) dell' arancia. c. dati,
dati, vii-3-119: per lo vicino toccamento dell' arancia trapassa nelle striscie che son cedrato
diffonde dall'orto del convento si mesce quello dell' incenso. pea, 1-26: ed
appartati nell'orto sognando le chiare notti dell' inverno. quasimodo, 19:
alle sottane. 2. frutto dell' arancio, arancia. giannotti, 2-2-248
. profumo fatto con gli oli essenziali dell' arancia. lorenzo de'medici, ii-240
, con frutti globosi, simili a quelli dell' arancio, ma con la polpa di
. e sm. che ha il colore dell' arancia (fra il giallo e il
erba, colorate di tutte le gradazioni dell' arancio e del rosa. arancióne,
sm. che ha il colore vivo dell' arancia. tommaseo [s.
2. anat. ant. tunica dell' occhio: retina. ottimo, iii-571
gelli, 8-30: il primo pannicolo [dell' occhio], il quale è congiunto
la qual conchiude in sé la metà dell' umore cristallino; dopo questa si genera un'
, nella quale vi cape l'altra metà dell' umore cristallino. = voce
di peso (vive nei fiumi dell' america centrale e meridionale ed è ali
erano deformate... dall'opera dell' arare che fa sorgere la spalla sinistra
montale, 2-76: oh il ronzìo / dell' arco ch'è scoccato, il solco
d'arare, non dispregiando il comandamento dell' aratore. leggende di santi, 3-273
se mi mandasse un disegno in misura dell' aratro a taglietti, che mi viene
, e il garrese roso dal basto dell' aratro, e i ginocchi rotti dalle cadute
, 657: ara: la stanga dell' aratro al giogo / lega dei bovi.
. deledda, ii-244: sulla punta dell' aratro, capovolto sul carro, il vomero
govoni, 3-74: e il coltello profondo dell' aratro / trascinato dai buoi tagli la
vergilie, che secondo lui è il principio dell' autunno. lastri, 1-2-87: l'
, ii-242: così venne il tempo dell' aratura e della seminagione del grano.
2-193: non c'erano più le zolle dell' aratura, e su la proda i
arature. 3. la stagione dell' aratura (l'autunno). salvini
con infiorescenze strobiliformi. é caratteristico dell' emisfero au strale, dove
che s'apriva all'unico / raccogliersi dell' ombra nella valle, / araucaria,
. arazzerla, sf. arte dell' arazzo. viani, 14-383:
alto quattro, uno dei bei saggi dell' arazzeria di fattura fiamminga. 2
, argento, oro -intorno ai fili dell' ordito, che rimangono completamente coperti),
. direzione di una gara (da parte dell' arbitro). = fr
arbitrale, agg. dir. proprio dell' arbitro. -giudizio arbitrale: che
di potere arbitrare sull'etichetta d'un'età dell' oro declinante a qualche principio di corruttela
che sia in noi la facoltà libera dell' arbitrare e del giudicare. 8
. leopardi, i-173: i pregi dell' armonia consistono... in seguire
decreto arbitrario, ma dalla suprema legge dell' offerta e della dimanda, ossia dalla
si gemini di necessità nel doppio arbitrio dell' empiricità e della vacuità... abbiamo
civile, libro iv, titolo vili: dell' arbitrato). -nel diritto internazionale,
dotta, lat. arbitratus -ùs 1 sentenza dell' arbitro; giudizio, arbitrio, potere
uomini, che sono guidati dalla libertà dell' imperio della lor propria volontà e dell'arbitrio
libertà dell'imperio della lor propria volontà e dell' arbitrio, [gli animali] sentono
sentono gl'influssi celesti e le qualità dell' aere mutate. giusti, i-81: beato
capriccio e della prudenza, e sempre dell' arbitrio. imbriani, 2-31: gli amministratori
imbriani, 2-35: ecco i sofismi dell' orgoglio, che corrompono i migliori!
delle volizioni genera dunque il momento dell' arbitrio, della contradizione, del male
, iii-224: per pietà, valetevi dell' arbitrio concessovi, fatelo scarcerare. c
cognizione e predestinazione divina, della libertà dell' arbitrio si suol quistionare. boccaccio, v-255
manzoni, 119: la libertà dell' arbitrio è da quell'uomo sottintesa ogni volta
volgar., 6-16: e così addiviene dell' uomo il quale diventa reo. dal
a qualche anno addietro era in arbitrio dell' ultimo scalcinato poliziotto turco condurre al posto
diviso, e di ciò fare nell'arbitrio dell' amiraglio rimette. = voce dotta
coppia de gli amanti, a lato / dell' arbitra sagace, 0 i nodi strinse
arbitre dei loro errori? -arbitro dell' eleganza, della moda: chi si impone
. 5. stor. magistrato dell' antico comune di firenze, incaricato dell'
dell'antico comune di firenze, incaricato dell' attuazione di riforme legislative. g.
due parti). l'espressione 1 arbitro dell' eleganza 'traduce il lat. arbiter
: la quercia era l'arbore simbolica dell' ordine. manzoni, 19: e
. d'albero, che è tipico dell' albero; che ha aspetto o natura d'
i gelsomini del fior giallo hanno più dell' arborescente degli altri, avendo il gambo più
sf. bot. lo sviluppo completo dell' albero. -per estens.: l'insieme
legno, la scorza a questa misura dell' arboretto del vaso. = lat
incominci il taglio. arici, 39: dell' arboroso etna si schiude / l'interno
fa dolere il capo. mangiano i frutti dell' arbuto 11 verno volontieri i tordi e
, e ungasi di quella il fondo dell' arca e i piedi di fuori e i
-parte bassa del pozzo per il deposito dell' acqua (con le pareti rassodate da
mano si vede in padoa l'ornamento dell' arca di s. antonio. marino,
, / entro l'eterno porfido dell' arca. d'annunzio, ii-754: un
. / quivi dispoglierò la rosa vana / dell' amor mio, seduto su quell'
trion fante assistemmo allo scoprimento dell' arca di can grande della scala
che furono insegnate ai cani dal tempo dell' arca di noè. ojetti, i-379:
non seppe dove legare la fune dell' arca, quando aperse la botola per mandar
nel disegnare le fiancate o le costole dell' arca (le ordinate, come oggi
questo libro e ponetelo dall'uno lato dell' arca del patto di dio vostro signore,
citrulli e desser di leva al coperchio dell' arca, che cosa ci troverebbero dentro
per la prima volta, resta sorpreso dell' abbondanza delle sue cognizioni, de'suoi
quali... furono rinchiuse le reliquie dell' istesso apostolo, e nell'altra quelle
àrcade, agg. e sm. dell' arcadia; nativo, originario dell'arcadia
. dell'arcadia; nativo, originario dell' arcadia. guarini, 39: chi
. 3. poeta, socio dell' accademia romana dell'arcadia. baretti,
3. poeta, socio dell'accademia romana dell' arcadia. baretti, i-181: gli
da metterli anche loro sotto il torchio dell' uva. tenca, 1-89: la frivola
riscaldato per l'aria da tutti i serbatoi dell' arcadia novella. baldini, i-635:
, tra gli smalti e l'acqua / dell' arcadia, eter namente adulta
. 2. che è tipico dell' accademia dell'arcadia; affine allo stile
2. che è tipico dell'accademia dell' arcadia; affine allo stile letterario e
agg. letter. proveniente, originario dell' arcadia. bruno, 3-608:
gronde di bronzò rilevate intorno al cavo dell' orbita. idem, iv-2-1308:
che certo la donna aveva peccato più dell' uomo. 2. per estens
era arcaica: il periodo più antico dell' èra archeozoica. 6. psicol.
, agg. e sm. che fa dell' arcaismo, che si diletta d'
25-27: qui vi sacri e arcani penetrali dell' arte. redi, 16-i-153: e perciò
. così arfasatto da arphaxad. certe qualità dell' animo e 'l suon della voce. foscolo
carcame. resta men attonito e più convinto dell' arcana ragione delpulci, 3-42: truova
nella vaporosità lunare, vassero allora dell' occasione ch'io offriva per avermi
due nazioni, s'inginocchiano dinanzi alla statua dell' artura ignoti / contemplo, e de
figlio / saettato t'apersi, spada dell' arcangelo verrà balenando sul nostro gastigo. /
il fato. c. dati, dell' arcangelo. morante, 2-112: mi rammentai
, 971: questo arcano mirabile e spaventoso dell' esistenza 7-5-9: « quidam autem archangelorum
in linguam nostram in qualche guisa dalla fantasia dell' ariosto, vero pittore vertitur fortitudo dei
se non è arcato con la saetta dell' oro da cupidine. 3.
voce dotta, lat. arcarius 1 custode dell' arca '. arcata, sf.
piano la porta, e vidi nell'ombra dell' arcata una forma bianca. idem,
il ponte, nel sole, e fuori dell' arcata si vedeva l'acqua correre sotto
con una cicatrice a croce sull'arcata dell' occhio destro. bocchelli, i-115: bruna
ciglia folte, diritte ed unite le arcate dell' occhio sul naso aquilino.
un secolo o due, un gran re dell' archetto può tornare a impugnarli [i
una certa facoltà naturale... dell' imbroccarlo a chius'occhi [il bene]
all'atrio, di fronte alla tavola dell' agape. seco ha il suo stuolo d'
... / arcavola maggior dell' amostante. varchi, 7-71: alcuna
arce italica di turno nomata dal nome dell' uccello altovolante. panzini, iv-33:
d'annunzio, iii-2-64: cerca nel fondo dell' arcella. sotto / le belle vesti
archeggiaménto, sm. passaggio dell' arco sulle corde di uno strumento musicale
archéggio, sm. mus. movimento dell' arco sulle corde di uno strumento
'. archeologìa, sf. scienza dell' antichità che studia sotto l'aspetto dell'
dell'antichità che studia sotto l'aspetto dell' arte, delle istituzioni, delle religioni
altra. il nome der nonno, dell' archetipo di tutti i valdarena. 3
e di musica, e modellate sull'archetipo dell' idea increata dalla parola creatrice? idem
.. questo archetipo è l'idea dell' armonia creata, risedente nel logo,
5. psicol. schema immaginativo dell' inconscio collettivo (che forma il substrato
. elettr. organo di presa di corrente dell' elettromotrice che corre su binari e la
binari e la rete aerea di distribuzione dell' energia elettrica. 5. matem.
contrafondo, sia distante dal fianco lunato dell' istromento mezzo piede, e così nella punta
, violoncelli e violoni che si servono dell' archetto. carena, ii-44: la vibrazione
ancora deboli su le corde e l'incertezza dell' archetto, quando volle tentare le prime
secolo o due, un gran re dell' archetto può tornare a impugnarli [i violini
, lo stato è la continua archia dell' anarchia, e perciò continua lotta tra le
: consolatevi col reflesso della decrepita età dell' autore, dopo la morte del quale
arquébuse (nel 1478) per influsso dell' ital. archibuso, forma deriv. anch'
in leone e clemente, quello fondatore dell' archiginnasio romano,... questo [
archiginnasio? 2. l'edificio sede dell' università di bologna fino al 1803.
: la più bella relatività qui nella sala dell' archiginnasio se la sarebbe trovata poco più
vedendo bagnare un bel velo, / non dell' irto eufòrbio archilòchio / noi ricordammo i
nome troverai qui tali, / che dell' uman sapere archimandriti, / al tuo
i romani l'archimimo fare la caricatura dell' imperatore di cui si faceva l'apoteosi?
in uno sbadiglio quella del coturno e dell' archipendolo. cantoni, 359: ma
torinese è il trionfo della squadra e dell' archipenzolo. = comp. da
agg. ant. che è proprio dell' arciprete. de luca, 1-3-2-119:
a render la vita a una figliuola dell' archisinagogo defunta. 2. figur.
grado; / e, fatto amico dell' archisinagogo, / come vuol, volge di
, 5-2-18: questi suoi recinti [dell' anatomia] oh di che smisuratezza sono
. baldinucci, 2-5-76: nel frontespizio dell' ornamento di quel quadro, che pure fu
filosofi], che la gran faccenda dell' umana generazione sia archi- tettata da vermi
geni fantasiosi, non da meno forse, dell' abilità che le signore posseggono per architettare
5-3-77: l'architettatóre del suo corpo [dell' uomo] è forza che tutto intenda
di non confondere i lavori veri e propri dell' architetto o del muratore con quelli dei
veterno architetto: dio, come creatore dell' universo. a. f. doni
sola indussi il sommo architetto e fattor dell' universo alla creazione del mondo e alla
architettonicaménte, avv. secondo le norme dell' architettura. galileo, 3-1-19:
plur m. -ci). proprio dell' architettura, relativo all'architettura. baldinucci
] fu richiamato a roma nell'occasione dell' essersi egli... molto assodato
e strana si ha per mero grillo dell' inventore rigirante la scena a chiamare,
2-463: giganteschi platani cingevano l'aia dell' antica casa padronale e la separavano col fasto
la scienza principale e sovrana in riguardo dell' altre minori subordinate, che servono e
sommo, ed eccellentissimo architettore, anzi dell' architettura vero maestro. idem, iii-464:
2. figur. dio (come creatore dell' universo). marsilio ficino, 2-55
chiara [la fontana], nei dettagli dell' opera adeguatissima al sito, tu leggi
la propria idea / della scultura e dell' architettura. cellini, 712:
certo argomento pigliato dalla definizion bene assegnata dell' architettura, ne ap- portarò anco argomento
e non costruire la fabbrica conforme ai precetti dell' architettura. marcello, 89: non
finché non è compiuta, l'assillo dell' estro. -facoltà universitaria dove si studia
... che appartengono ai professori dell' architettura e arte militare, sono così
a voi tanto par sporca, gl'intendenti dell' arte, così compiutamente scorgono gli ordini
, così compiutamente scorgono gli ordini tutti dell' architettura dorica, ionica, corinzia,
idem, iv-2-675: lentamente le linee dell' architettura si rivelarono nei tre ordini corintii
architettura è il rapporto della pietra e dell' aria. baldini, 4-185: la nuova
delle grandi architetture / spandean le grazie dell' ingegno adomo, / s'aprono invan
sullo sfondo del cielo coll'ultima luce dell' occaso. c. e. gadda,
distinguere i diversi stili e le epoche dell' architettura dell'urbe. 5.
diversi stili e le epoche dell'architettura dell' urbe. 5. ant.
distanze, i movimenti e le apparenze dell' universo. ella ci presta le ali per
del superiore rappresentato dalle due quartine e dell' inferiore rappresentato dalle due terzine. idem
riferisce all'architettura, che è proprio dell' architettura. sinisgalli, 6-98:
in su, non manca l'esempio dell' anfiteatro di pola. verga, i-80:
finissimi e ricchissimi i fregi, particolarmente dell' architrave e degli stipiti dell'eccelsa porta
, particolarmente dell'architrave e degli stipiti dell' eccelsa porta d'ingresso. tombari,
clino bevve del vino che era stato fatto dell' acqua », ecc. questo fu
gioberti, ii-260: dall'oriente, culla dell' uman genere (un documento, un
dal gr. àpxeìov celliere e ministri dell' archivio che... quelli o quelle
volta da voluta) si ha nel testamento dell' anno 922 di archivio, sm.
di scritture at la fascia dell' arco. abba, 1-102: aggrappate colle
si conserva nel 1 ticolarità dell' opera, andavasi rivelando per gli occhi allo
la sera si trovavano riuniti sotto l'archivolto dell' osteria. servati i titoli feudali
e mi auguro sizione. dal zelo dell' e. v. ch'ella vorrà far
delle scritte sui e preziosi documenti dell' archivio notarile vadano ad muri [
-arcibeato: del tutto beato. dell' archivio di stato. panzini, iii-282:
baretti, ii-174: io vi sono arciobbligatissimo dell' intenzione che avevi di ricevere me con
per omnia saecula, un palmo fuor dell' uscio. palazzeschi, 1-69: devono
lode senza alcun fallo del magnificentissimo arcipoema dell' amadigi.
volta una certa facilità naturale... dell' imbroccarlo a chius'occhi [il bene
: grado altresì sommamente cospicuo era quello dell' arcicappellano di corte, che precedeva i
oro la croce, venivano gli uomini dell' arciconfratèrnita, il cappuccio rialzato sulla fronte,
arci consolare, agg. proprio dell' arciconsolo. redi, 16-v-195:
. dati, 7-3-333: nel primiero grado dell' arciconsolato sedendo morì. redi, 16-v-376
arciconsolo, sm. stor. presidente dell' accademia della crusca (dal 1585 al
. redi, 16-vii-453: l'arciconsolo dell' accademia della crusca, sedente sopra la
il capo dei coppieri (titolo onorifico dell' elettore re di boemia). =
arcidiaconale, agg. eccles. proprio dell' arcidiacono. panzini, iii-496:
volse dotare [il petrarca] / dell' arcidiaconato il padre santo. bisticci,
. conte torquato, che in nome dell' a. s. s. rinnovi gli
v. s. illustrissima resti consolato dell' arcidiaconato. = voce dotta,
parlando di lui alla gloriosa memoria dell' arciduca ferdinando, glie ne facesse
, iii-690: mi è apparsa la figura dell' assassinato arciduca d'austria. papini
. arciducale, agg. proprio dell' arciduca, della sua dignità.
altra farmisi incontro la riperga, sorella dell' arciduca di benevento, perciò che in
, pone un arciere a ogni feritoia dell' anima sua. 2. soldato
, alla festiva reggia / mi appresentai dell' immortale arciero, / e un biondo
, 1-27: a la costui sinistra [dell' aquario] è 'l freddo capro,
panciatichi, 35: facevano il viso dell' arme, burberi, arcigni e biasciasorbacerbe
arcigni dei suoi compagni chiusi nello spavento dell' avvenire. -fare il viso arcigno:
viti allineate si sente la mano assidua dell' uomo che con la falce e l'
corte imperiale germanica, il grande scudiero dell' imperatore (il titolo divenne poi prerogativa
imperatore (il titolo divenne poi prerogativa dell' elettore duca di sassonia).
e la città è posta in sommo dell' arcione di velluto logoro. ojetti, ii-636
/ poi che tu m'hai fuor dell' arcion sospinto, / ch'ogni altro
suo destriero / diceva d'essere una greca dell' arcipelago, di aver cancosì arrivò finalmente
donne seminude a traverso le lingue innumerevoli dell' incendio. panzini, iii-158: il
corso in mare, presa la signoria dell' arcipelago. baretti, ii-121: stia il
, 3-1-143: se si contentava del governo dell' arci- presbiterato di s. pietro.
arbori che fanno la pece, e dell' acuto arcipresso. fazio, ii-4-45:
di vernice; e questo medesimo farai dell' arcipresso, e arai vernice d'ambra
grande e poi gli mostri el seme dell' arcipresso e digli: -questo piccolino
: quale arbore metterai tu a paragone dell' arcipresso? eglino affermano che l'arcipresso
e serbava l'anello per la cerimonia dell' anno venturo. ojetti, i-119:
sulla cotta bianca, il piviale nero dell' arciprete della basilica che portava in capo
, 33: entrò nel silenzioso cortile dell' arcivescovado, che nel suo profondo e
memorie beneficiali della diocesi fiorentina all'archivio dell' arcivescovado nostro, sarei io stato valevole
amministrasse giustizia), e ai messi dell' arcivescovo sarebbe toccata appunto la decisione di
tommaso, della cui vita gli esecutori dell' empio desiderio d'arrigo secondo re d'
targa di smalto ben visibile dice: dono dell' arcivescovo. sinisgalli, 2-28: bisognava
alberti, 104: fu sì perito dell' arco, che tenendo uno fanciullo la mano
2-355: e questo vediamo nella saetta dell' arco, appoggiata con la punta al
corda la spinga con tutta la potenzia dell' arco, pochissimo penetra in tal legname;
sul robusto fianco / stai; ben stendi dell' arco / il nervo al lato manco
passione, di un sentimento, lo sforzo dell' intelletto. dante, conv.,
, 15-43: e quando l'arco dell' ardente affetto / fu sì sfogato che il
labbra, tese a tutta forza l'arco dell' intelletto. mazzini, ii-75: scriveva
avea già sperimentato, come l'arco dell' esilio saetti acuto lo strale, quando
: le considerava entrambe come puri strumenti dell' arte, come forze da adoprare, «
villani, 1-38: fece fare il condotto dell' acqua in docce e arcora, facendola
, e opponendosi alla ruina l'uno dell' altro, le due debolezze si convertano in
antichi abbiano tolto il getto così puro dell' arco a tutto sesto. pea,
semi- circolo, cioè che il concavo dell' arco sia un perfetto semi- circqlo.
fatto al centro si misura co'gradi dell' arco sottoposto di un cerchio descritto con
e, invece di salire l'arco dell' orizzonte, stranamente sembrava scendere verso di
davanti si dispiegava, in tutto l'arco dell' orizzonte, la barriera montagnosa. sinisgalli
, arcuato; che ha la sagoma dell' arco. c. battoli, 1-402
e meglio nutriti, vanno lontano nella circonferenza dell' arco. verga, i-324: e
suo di gaiezza aveva avuto la durata dell' effimero. -arco degli anni,
. leonardo, 2-590: li colori dell' arco non nascan dal sole, perché
accade nell'accostare all'occhio il bicchieri dell' acqua, nel vetro del quale sian
un de'sua lati tutti li colori dell' arco. idem, 2-591: l'arco
iride spieghi. -dial. malattia dell' arco: v. arcobaleno1. 16
o notturno: parte del circolo parallelo dell' equatore descritto da un astro nel suo
suo sorgere. -arco semidiurno-, metà dell' arco diurno. 17. anat.
. meccan. arco di accesso: parte dell' arco di azione di una coppia dentata
primitive. -arco di recesso: parte dell' arco di azione di una coppia dentata
monti. 21. chim. metodo dell' arco: sistema per produrre l'acido
nuovo granchio? -con l'arco dell' osso o della schiena: con ogni
un moccicone, io mi metterei coll'arco dell' osso in questo primo terzetto. b
altri, e cervario proculo con l'arco dell' osso si misero a convincerlo. buonarroti
alcuna bugia. -tendere l'arco dell' intelletto, del pensiero, dellal'anello favoloso
, tese a tutta forza l'arco dell' intelletto. panzini, iii-539: un vecchio
era cavour, tese faticosamente l'arco dell' intelletto. paolieri, 2-65: si fermò
, 4-58: eravamo sotto l'androne dell' albergo... ad un tratto
tratto..., nello spazio dell' arcone, vidi passare la favolosa giovinetta
. arcobalèno, sm. fenomeno dell' atmosfera (meteora) dovuto alpimprovviso apparire
vanno diritta- mente a ferir nel centro dell' istesso arco? augustini, iii- 196
rive opposte del lago, il nastro lungo dell' arcobaleno. viani, 19-399: grandi
allampa- rono da una parte all'altra dell' orizzonte desolato. govoni, 2-113:
non riusciva a tracciare / nel torbidume dell' aria infetto / un solo arco perfetto
dei venti. -dial. malattia dell' arco o dell'arcobaleno'. itterizia.
-dial. malattia dell'arco o dell' arcobaleno'. itterizia. levi,
si chiama, qui, il « male dell' arco »: la malattia dell'arcobaleno
male dell'arco »: la malattia dell' arcobaleno, perché per essa l'uomo
color giallo. come si prende il male dell' arco? l'arcobaleno cammina per il
campagna. se avviene che i piedi dell' arco calpestino dei panni posti ad asciugare
che vi è stata infusa, i colori dell' arco, e si ammalerà. sinisgalli
parti l'itterizie la chiamano il male dell' arco, perché viene a quelli che
hanno dato al mondo gli immortali principi dell' ottantanove, che furono un arcobaleno nel cielo
di fiori / sposano il corpo gelido dell' aria / in caldi arcobaleni di colori.
svaniti / i cinquecentomila e tanti abitanti dell' argentea città. alvaro, 7-46: nella
. cecchi, 1-172: la figlia dell' oste frullava e ronzava come un arcolaio.
stor. supremo magistrato di varie repubbliche dell' antica grecia, in particolare ad atene
, che comprende numerose specie, caratteristiche dell' emisfero boreale; in italia se ne
danti, 2-33: questo pezzo d'arco dell' orizzonte di stadi mille, cioè miglia
che si chiama ardea, nel mezzo dell' arene sta maninconioso. anguillara, 14-239
maninconioso. anguillara, 14-239: ancor dell' arso suo paterno nido / ardea si
. rosa, 175: fuor dell' acqua volar l'ardea, l'arzagola /
annunzio, iv-2-912: somigliava l'ombra dell' airone. e le era rimasto il bel
lat. scient. ardeidae, dal nome dell' ardea. ardènte (part.
delle spine ardenti, così è lo riso dell' uomo stolto. boccaccio, dee.
, i-208: tra i lenti sorsi / dell' ardente bevanda. idem, giorno,
7. figur. che è segno dell' interna passione; che suscita o prova
l'amato o l'amata è rivale ardentissimo dell' amante. idem, iii-94: [
core / di quanto fosse l'un dell' altro ardente. 9. figur
letterarie, che voi éiete sul fiore dell' età vostra. manzoni, pr. sp
: e non accorgendosi, riguardandola, dell' amoroso veleno che egli con gli occhi bevea
che vi sono quanto più posso obbligato dell' ardenza che sempre mostrate in favorirmi.
vale la continua o almen prolungata intensità dell' affetto; ardenza, l'intensità momentanea.
, l'intensità momentanea. nell'ardenza dell' ira anco l'uomo più mite può lasciarsi
. idem, iii-1-127: che fia dell' altre se quest'arse ed alse / in
, 30-18: nella luce cruda e calda dell' ottobre marino, la vendemmia ardeva.
zelo / contro al bel mondo, e dell' ignoto corso / la scelerata polvere dannaro
scender qua giuso in questo centro, / dell' ampio loco ove tornar tu ardi.
). che ha il colore grigio-azzurrognolo dell' ardesia. ardiglióne, sm. piccola
: paura e ardimento corrompono la prodezza dell' uomo, però che l'uomo pauroso fugge
tuoi. magalotti, 4-2: ben dell' alto ardimento / troppo alle leggi d'
pecca? canti carnascialeschi, 64: dell' entrar sì fieri in giostra, / ci
intentivamente cominciai a rimirare ne'begli occhi dell' adorna giovane. machiavelli, 42: una
ardire, di proporre premurosamente l'uso dell' acqua del tettuccio. -in frasi
pistola nella fondina; era l'immagine dell' arditezza. 2. impresa coraggiosa
lo stupor mira sospeso / quanto possa dell' uom la mente ardita. parini,
l'autorità del nome, la forza dell' ingegno e della parola guidavano l'opinione
volte, par che abbia un poco dell' arditetto. arditóre, sm.
di settembre, come intorno al tempo dell' equinozio. i due remi propagavano gli anelli
e non ne sia posto troppo [dell' unguento] sopra la buccia; imperciò che
per dipartirsi dalla gioia e dalla doglia dell' esistenza come dalle carezze e dalle lacrime di
calmato 11 furore e intiepidito l'ardore dell' età. carducci, 431: un
ii-39: qui seguendo il poema, tratta dell' ar duità della montagna,
che s'apriva all'unico / raccogliersi dell' ombra nella valle, / araucaria, anelando
? magalotti, iii-8: l'arduo dell' argomento, che prima di parlare mi dà
non è cosa che s'abbia grandemente dell' arduo. = voce dotta, lat
.. e largo uno, intendendo dell' area solamente e senza gli edifizi al circuito
: incominciò a percorrere la parte centrale dell' area invasa dalle pietre crollate dell'antica
centrale dell'area invasa dalle pietre crollate dell' antica cappella. piovene, 5-237: un
metà, o forse i due terzi dell' area adibita alla pesca, il pesce si
avviene la segmentazione e precede lo sviluppo dell' embrione; area pellucida e area opaca:
embrionale: zona di sviluppo del corpo dell' embrione; area extra-embrionale: la regione
a foglie pennate, fiori monoici, dell' asia e dell'australia: i semi
, fiori monoici, dell'asia e dell' australia: i semi duri, di
il croco purpureo, la mandorla dell' arèca ridotta in polvere. =
offero a seguirti infino alle dorate arene dell' indiano gange. idem, iv-187:
arena. -locuz. più numeroso dell' arena del mare, quante sono le
per lo spasimo / il vivo cadde prima dell' esa nime / giù nell'
. ojetti, ii-535: il giallo dell' arena è così tenue che l'uomo
idem, 9-601: noi giovani, dell' aia se ne fece un'arena, come
sperando di comporne un numerone / maggior dell' archimedico arenaio. guglielmini, 1-117:
del nord, / spezza le antiche mani dell' arenaria. quasimodo, 20: vento
), con grandi foglie, propria dell' india e della malesia, da cui
tribunizio di rozza pietra è nel mezzo dell' arengo. idem, iii-2-194: -fate che
. bocchelli, 9-447: la sterpaglia dell' arenile marino. = deriv.
liquida o solida), per mezzo dell' areometro. areòmetro, sm.
plur. -i). stor. giudice dell' areopago. speroni, 1-3-59: già
). stor. che è proprio dell' areopago, che concerne l'areopago.
sarpi, vi-3-49: lo splendore delli titoli dell' autore non è pregiudizio che faccia perdere
rimanente, come costumavano anticamente i giudici dell' areopago, nel condannare alcun reo,
luciano], ii-3-33: anche il senato dell' areopago, che giudica delle cause criminali
. 2. marin. gru dell' ancora. viani, 19-197: il
muscoli che egli tiene avvolti al canale dell' aria con otto o dieci volute,
codesto arganetto i muscoli avvolti al canale dell' aria tiran dentro alle fauci la lingua del
avvolgendo intorno al cilindro, o al cono dell' argano. d'annunzio, iv-1-967:
secentista. = voce tecnica (dell' italia settentr.): lat. mediev
sm. teatr. addetto alla manovra dell' argano. 2. reggilume a
argano (con un accostamento al nome dell' eroe saraceno del tasso). argàsidi
di piante della famiglia papaveracee, originarie dell' america settentrionale e centrale: sono erbe
], ii-476: la radice ancora dell' argemónia a peso d'un denaio si bee
che ha il colore, lo splendore dell' argento. boccaccio, v-20: e
con le foglie lanose, del colore dell' argento, e fiori gialli.
. che ha il colore e la lucentezza dell' argento; argenteo, inargentato.
). ant. argentiere; lavoratore dell' argento; chi fa l'argentatura.
ha il colore, lo splendore bianco-metallico dell' argento. boccaccio, v-27: la
i pioppi del ticino la striscia argentea dell' alba. d'annunzio, iv-2-318:
d'argento, che ha il colore dell' argento '. argenterìa, sf.
, ii-545: ogni pezzo ha il marchio dell' argentiere e la data. viani,
colore, la lucentezza, lo splendore dell' argento; argenteo.
sera. nievo, 95: il mormorio dell' acqua rendeva armonico il silenzio, e
che si riferisce coll'argentina, proprio dell' argentina; abitante dell'argentina.
argentina, proprio dell'argentina; abitante dell' argentina. de amicis,
malleabile, ottimo conduttore del calore e dell' elettricità; non si ossida all'aria né
tanto quanto l'amistà è più preziosa dell' oro e dell'argento, tanto peggiore è
amistà è più preziosa dell'oro e dell' argento, tanto peggiore è colui che
se per infino al pazzo si rallegra dell' oro? il martel d'argento spezza le
, che l'argento per esser men grave dell' oro pesi dodici volte più che l'
. papini, 20-98: le ceste piene dell' umido argento de'pesci. viani,
, barche d'argento erano al dondolìo dell' onde. idem, 19- 381
381: ansante s'aggrappò ai vilucchi dell' altra sponda, saltò sull'erba,
mondo, di decadenza rispetto all'età dell' oro. simintendi, 1-9: venne
(di decadenza rispetto alla precedente età dell' oro). -nozze d'argento:
un corpo flussibile e liquido come quello dell' acqua, con una lucente bianchezza composto
idem [discoride], i-764: dell' argento vivo ho veduto io...
per un foro all'ingiù nel tronco dell' arbore sino allo midollo, lo conduce
. campanella, 2-210: del senso dell' argento vivo nullo dovria dubitare, poiché
(quest'ultimo le dà l'aspetto dell' argento): in proporzioni variabili,
prole / delle foreste, / altri dell' onde, / altri delle arene, /
, 6-76: iddio s'era servito dell' argilla per creare gli uomini,.
. 3. figur. corpo dell' uomo (con riferimento al racconto biblico
argillàceo, agg. che ha l'aspetto dell' argilla; che contiene argilla.
alterazione delle rocce, dovuta all'azione dell' anidride carbonica atmosferica contenuta nelle acque meteoriche
si vedono i poggi che arginano il corso dell' acqua. idem, 7-621: cornice
via guidiccioni, lunga quanto il muro dell' orto dei frati francescani che la argina dalla
, arginata a levante dalle sponde friabili dell' impetuosa freddana. comisso, 7-234:
inimico argine, / né serra il corso dell' antico margine. leonardo, 2-304:
in altezza bastevole a sostenere gli allagamenti dell' acque, che al distemperato piovere innondano
paolieri, 2-206: sotto la violenza dell' acqua, l'argine aveva ceduto in quel
sotto l'ombrella nera, la falda dell' abito sul braccio e i pantaloni grigi sfrangiati
rimanga appunto coperto e difeso dall'ingresso dell' aria. -arginuzzo. soderini
solubili in acqua; sotto l'azione dell' arginasi si scinde in urea e ornitina)
d'aria rimanga sempre trattenuto dalla peluria dell' addome e del torace (ciò che dà
argo3, sm. chim. gas nobile dell' aria (dove è presente nella percentuale
gli fa male. = dissimilazione tipica dell' antico pisano e lucchese. cfr.
orgoglio. non tanto per la mutazione dell' o nell'a, quanto perché la radice
. -ci). che è proprio dell' argolide. - per estens.: greco
: poi che fu conosciuta la natura dell' uomo e dell'animali e de'loro cibi
fu conosciuta la natura dell'uomo e dell' animali e de'loro cibi e dell'erbe
e dell'animali e de'loro cibi e dell' erbe e delle cose, assai bene
iii-n-5-304: non credo che la simiglianza dell' inferiore col maggiore in cose di specie
più tristi sintomi che io mi sappia dell' egoismo abbarbicatosi all'anime -argomentano per un
de'filosofi a dimostrare la naturale sociabilità dell' uomo. d'annunzio, iv-2-226:
egli si era per lungo uso impadronito dell' arte del suo signore, e dai semplici
rettorica e trattar separatamente: la natura dell' oratore come debba apparir nel discorso; l'
debba apparir nel discorso; l'animo dell' uditorio come sia e come il discorso lo
mole corporea agguagliar la gravità in spezie dell' acqua. loredano, 1-1: io,
forza del dire, ma dalla grandezza dell' argomento. menzini, ii-213: un
per la scelta del libretto o sia dell' argomento. pellico, 191: troppo spesso
in particolare dal rodio apollonio nel quarto dell' argonautiche imprese. argonave, sf
lavava, come potevo arguire dal rumore dell' acqua che scorreva dai rubinetti. 2
il mio argomentare mai non mi potè dell' animo cacciare la miserabile gelosia...
mosità della persona, suppliva la vivacità dell' ingegno: onde era molto arguto
, 7-90: il doge che colle schiere dell' oste dee andare, uomini fedelissimi ed
giace di roma giulia topazia, / dell' alto sangue di cesare arguto / discesa,
. barberini, iii-267: gli augei, dell' aurora ai primi albori, / con
frizzante; trovata maliziosamente acuta. -fare dell' argùzia: indulgere alla battuta spiritosa (
la confidenza glielo permetteva - di far dell' arguzia ultra-boccaccesca. e. cecchi,
vago oltremodo dei fiori della poesia e dell' eloquenza ricercando a sazietà le delizie e le
da'cui angoli si partivano le rughe dell' arguzia e dell'attenzione. soffici,
si partivano le rughe dell'arguzia e dell' attenzione. soffici, v-1-495: brevi
sotto l'apparenza della bonomia e dell' arguzia contengono in poche parole la somma
pareli, e altre impressioni che ne'campi dell' aria si generano o compariscono hanno.
/ vene principio lo scambiarsi eterno / dell' aria in acqua. idem, i-314
] che non avevano mai respirato fuor dell' aria grossa degli stagni. montano, 102
. soldani, 1-50: gode dell' aria aperta, e le ritrose /
nievo, 91: perfino nel mondo dell' aria libera e delle piante, perfino nel
cavallo vede spuntare lontano una montagna color dell' ària tra biondi vapori. pavese,
scarni d'un giardino sfumare nel bruno dell' aria tra riflessi di verde. viani,
volle venire a napoli: per la mutazione dell' aria ammalò, e in quattro dì
di una giornata, di un periodo dell' anno (determinata da vari fattori psicologici
, 4-181: mettemmo il naso nella porta dell' osteria. c'era un'aria domenicale
liquida: ottenuta mediante compressione e raffreddamento dell' aria compressa, è un liquido lattiginoso
varie applicazioni industriali, come alla produzione dell' esplosivo ossilignite, e per ottenere il
bellini, 5-109: che noi pigliam dell' aria ciascun lo sa, e quel
è dunque il respiro, cioè il pigliamento dell' aria o introduzione di lei dentro del
) ', fare aria, liberarsi dell' aria: soffrire di fermentazione, di
ora sto bene. -avere paura dell' aria: preoccuparsi di evitare le correnti
uno di quelli che hanno paura anche dell' aria. -all'aria o in
da un balcone di legno pendevano pannocchie dell' anno passato. -figur. sul
dirimpetto al mio debito, che abusando dell' amicizia differisco ancora di soddisfare, perché
. calvino, 1-473: gli scrupoli dell' avvocato mandavano all'aria il ritmo sbrigativo con
i partiti comunisti all'estero, e molto dell' apparato burocratico che fa la dittatura dei
e dà l'idea del pericolo, dell' ostilità che si può incontrare).
l'armonia delle membra con l'affetto dell' animo; poi l'affetto che questa vista
i-31: tutta rossa, dondolandosi sullo stipite dell' uscio con certa aria civettuola. idem
2. vaso dipinto e decorato, dell' ultimo periodo incaico, ovoidale, dal
voce soavissima, incominciò a cantare un'aria dell' opera prediletta. palazzeschi, 4-204:
virtuosi che nel settecento e ai primi dell' ottocento gli uditori chiamavano arie da sorbetto
, intra gli affanni, / o dell' arida vita unico fiore. idem,
: la lingua nostra si diversificava dalla francese dell' accademia, era suscettibile di tutti gli
. da arido e coltura, sul modello dell' ingl. dry farming.
lasciando arieggiare sotto esse il bianco azzurrognolo dell' occhio, avrebbero vinto la causa. d'
quella tinta meridionale che arieggia il croceo dell' aurora. panzini, ii-467: [i
una costruzione che arieggiava quelle semicircolari ridotte dell' antichità greca. 4. pitt.
venisse questa accresciuta non poco dalla varietà dell' invenzione, arieggiar di teste [ecc.
targioni tozzetti, 12-6-10: l'urto dell' acqua col continuo arietare non l'ha
arle- tando la fronte con la punta dell' indice. ariète1, sm
è quella che rassembra / la fronte dell' ariete caparbio. idem, iv-1-962: su
emisfero boreale il sole appare nella costellazione dell' ariete dal 21 marzo al 21 aprile.
punto d'ariete: punto di intersezione dell' equatore celeste, con l'eclittica per il
primavera. anticamente era situato nella costellazione dell' ariete, ora in quello dei pesci
della città venivano percosse colla disusata macchina dell' ariete, i difensori calavano giù gran
arietino1, agg. ant. proprio dell' ariete. bruno, 3-681:
centri, l'uno dentro la sfera sonora dell' altro, cominciano e si distribuiscono tra
cominciano e si distribuiscono tra le particelle dell' aria, talmente che le ariette,
voce e sulle labbra dai primissimi blandimenti dell' amore. verga, i-14: il pecoraio
mi dilettavano sommamente; fuorché al venir dell' arietta interrompitrice dello sviluppo degli affetti.
. ittiol. pesce marino teleosteo, dell' ordine isospondili, della famiglia clupeidi (
aggregati nei mari freddi e poco salati dell' europa settentrionale, di'solito a poca
, vogliono esser novelle della insalatura, dell' anno medesimo, e vogliono esser grandi
in numero sterminato nelle profondità dei mari dell' estrema europa e si fanno vedere alla superficie
vittorini, 2-56: respiravo l'odore dell' aringa, e non mi era indifferente,
volenteroso cavallo sono molto maggiori dal cominciare dell' aringo che nel mezzo, quando col disteso
(e, su, l'infinito trasparente dell' arioso cielo). 3
a riparlare del colore organico e arioso dell' abba. 6. ant.
/ ch'a tale error, ch'ha dell' arioso molto / e pizzica del folle
. -ie-chi). proprio della poesia dell' ariosto, che ricorda le creazioni della
tutta, e lo sfilare leggiadro e solenne dell' ottava ario- stesca! idem, ii-9-166
alla primavera. marradi, v-305: qui dell' alpestre garfa- gnana a un passo /
e quelle ombre sovrapponevano alla vera architettura dell' edi- fizio il fantasma d'una prodigiosa
un decreto, / non solo ell'è dell' arista migliore, / ma ella passa
è si chiara / è la falce / dell' estate,... /..
, sf. entom. stilo: appendice dell' ul timo articolo delle antenne
, che voglia fare della lingua fiorentina-e dell' altre il gonfaloniere, il satrapo,
la sovranità interiore è il principal segno dell' aristocrate. = fr. aristòcrate
plur. m. -ci). proprio dell' aristocrazia, nobile. - sm.
. retto dall'aristocrazia, con l'appoggio dell' aristocrazia (governo, potere, stato
cui si attardava all'infinito l'impronta dell' adolescente. boine, ii-145: lascia
. savinio, 1-144: occorre spogliarsi dell' amor proprio delle antichità e degli aristocratismi
aristocrazia, e a non irritare l'orgoglio dell' aristocrazia mescolando il popolo nei suoi ranghi
più si sale in alto, nelle sfere dell' aristocrazia e dell'alta borghesia, e
alto, nelle sfere dell'aristocrazia e dell' alta borghesia, e più il biondo delle
dioscoride italiano, 3-5: la radice dell' aristolochia rotonda si fa come un rapo,
. bot. famiglia di piante dicotiledoni dell' ordine aristolochiali, che comprende molte specie
araldici, abbandonati d'ordinario ai provveditori dell' aristomania e ti- tolomania. =
2-21: volevano anch'essi la ragion dell' uomo libera dal giogo dell'autorità,
essi la ragion dell'uomo libera dal giogo dell' autorità, e degli aristotelici dispregiatori eran
il primo a svolgere in rima la definizione dell' amore secondo le idee aristoteliche e scolastiche
deh'immaginazione arrabbiata di qualche missionario che dell' ordinata invenzione del moralista aristotelico.
non si vede, ed è quello appunto dell' educazione. tommaseo [s. v
sol punto, come tutti li zeri dell' aritmetica sono in valuta equali a un
vago oltremodo dei fiori della poesia e dell' eloquenza ricercando a sazietà le delizie e
geometria, veneranda agli accademici, e dell' arimmètica, sacrosanta a'pitagorici, s'
consesso di scienziati determinò sul popolare fondamento dell' arit- metica decimale un sistema completo,
circa il numero delle possibili operazioni fondamentali dell' aritmetica. c. e. gadda
, e ne è nata la nuova scienza dell' aritme- tica politica. b. croce
per l'appunto, la scienza matematizzata dell' utilità, l'aritmetica politica (come
con procedimenti aritmetici, secondo le leggi dell' aritmetica. galileo, 4-4-262:
riguarda la scienza dei numeri; proprio dell' aritmetica. -media aritmetica: v
. figur. che- presenta il perfetto ordine dell' aritmetica; regolare, preciso.
.. è il ritmo, l'anima dell' espressione. = deriv. da aritmia
quale s'avvenga per la clamide ondeggiante dell' apollo musagete. marotta, 1-189: si
arlecchino, sm. maschera della commedia dell' arte (poi anche di quella goldoniana
. giusti, i-412: se i santi dell' uno e dell'altro sesso non mi
i-412: se i santi dell'uno e dell' altro sesso non mi fossero riusciti arlecchini
avea vestito da arlecchino, e porre dell' ordine, nelle cose scompigliatamente dette nell'originale
bellini, i-142: e che aggiugner dovrò dell' arme bianca? / tira di spada
favella. 4. corpo speciale dell' esercito. fil. ugolini, 39
a lanciare uno di quei gridi propri dell' arma loro e tratti i più dai
5. plur. il mestiere dell' uomo d'armi, del guerriero,
, 99: a'cavalieri conviene sapere dell' arme, e non legge. fazio,
io mi troverò avere impiegato le armi dell' affetto e dell'entusiasmo. idem,
avere impiegato le armi dell'affetto e dell' entusiasmo. idem, iii-326: proveremo
aretino, vi-47: bisogna nel mestiero dell' arme virtù e prudenza, non fasto
capire che per lungo tempo il mestier dell' arme, tanto più dell'armi comuni,
il mestier dell'arme, tanto più dell' armi comuni, avrebbe avuto all'incirca
arme... appiccorono il fatto dell' arme, che fu crudelissimo, e
crudelissimo, e fuvvene feriti e morti dell' una parte e dell'altra. guicciardini
fuvvene feriti e morti dell'una parte e dell' altra. guicciardini, i-166: 'l
all'altro dal maestro. -viso dell' arme: cipiglio ostile, burbero, severo
severo. -fare a qualcuno il viso dell' arme: dimo- strarglisi nemico, ostile
con altre parole assai; col viso dell' arme, quasi costui fosse stato epi-
fosse stato epi- curo negante la etternità dell' anime, gli parlava. ariosto,
e colle bestemmie, facendo il viso dell' arme, si dicono 'cagneggiarle'o 'fare
. panciatichi, 35: facevano il viso dell' arme, burberi, arcigni e biasciasorbacerbe
che arruffino il pelo e facciano il viso dell' arme, allorché gli altri popoli non
campanili si accigliò, fece 11 viso dell' arme. palazzeschi, 4-97: frugavano
rifrugavano dentro il sacchetto facendo la faccia dell' armi ad ogni cosa che veniva lor fatto
prime armi di dicitore. -battesimo dell' armi: la prima esperienza di combattimento
vita, quello era il suo battesimo dell' armi. -avere, tenere in
e forse moverebbe l'armi a danno dell' inghilterra. carducci, iii-26-184: da
arm adillo, sm. zool. mammifero dell' ordine sdentati (tatù novemcinctum),
modo da permettere l'avvolgimento a palla dell' animale, quando questo si trovi in
idem, 36: i parieti dell' armario, ornati d'avorio e di vetro
che tiene libri a vendere, o dell' armario medesimo che gli conserva. bisticci
appartamenti, /... / dell' armadio forò l'intera parte. manzoni,
il collezionista prendeva i libri dalle file dell' armario, e li mostrava al giovine
fame e non riusciva a trovare la chiave dell' armadio dov'erano le provviste. e
: se talor miro aperti gli armadioni / dell' umano saper, sai quel ch'io
... era anche il registratore dell' orologio della torre e l'armaiuolo del territorio
era venuto, gli dier licenza che dell' armamentario del maggior consiglio a sua elezione
in una parola tutto il grosso armamentario dell' educazione privata e pubblica. negri,
salcio, vetrice, e simile, e dell' istesso armarne anche le ripe frapposte.
chi porrà ben mente ad altri luoghi dell' inferno, ne troverà di quelli che armano
ordine della cavalleria, con le cerimonie dell' investitura. serdonati, 8-3: e
come se avessi a saltare nell'abisso dell' eternità, e armati poi di coraggio non
non meno che di rassegnazione al volere dell' onnipotente, riflettendo che per pochi anni
voi, cou'armarvi contro i colpi dell' avversa fortuna. 21. rifl
gl'inglesi d'un'altra guerra vie maggiore dell' americana. 23. assol
: sollecitava da altro canto le provisioni dell' armata, che si diceva essere di quaranta
avendo esempi di l. pulci, dell' ariosto e di altri fino al tempo
di rottura. e al di sopra dell' armata, controluce, si vedevano roteare
armatissimo). fornito di armi, rivestito dell' ar matura. - anche
guide. soffici, v-1-165: armato dell' ardente pazienza, che oramai sarà la sua
fanno loro grandissimo prò, dandoli al piede dell' albero. l. bellini, 5-114
agg. che si riferisce all'attività dell' armatore, proprio dell'armatore.
riferisce all'attività dell'armatore, proprio dell' armatore. alvaro, 10-174:
della sua piccola dama per il gran pondo dell' armatura, né più si rialzava se
. redi, 16-iii-175: tra'congiungimenti dell' armadura d'una locusta di mare,
decina di operai sta inchiodando le assi dell' armatura, altri impastano il cemento sull'
11. tess. intreccio dei fili dell' ordito con la trama, per formare
: voi [femine] siete armadura dell' eterno nemico dell'umana generazione: là
[femine] siete armadura dell'eterno nemico dell' umana generazione: là ov'egli non
tanto vi sta a cuore l'onor dell' italia, senza mettervi ad armeggiare con
: non essendo [il volgo] capace dell' idea dell'amore gentile ed onesta,
[il volgo] capace dell'idea dell' amore gentile ed onesta,...
nonno sorvegliava... le mani dell' abate sempre in armeggio negli spacchi della
colle foglie più lunghette e più tenere dell' altra ruta. = lat. scient
. tardo [mùs] armenius 'topo dell' armenia '(per dissimilazione);
armeninus, deriv. da armenius * dell' armenia ': lat. scient. prunus
. armènia (femm. di armenius 1 dell' armenia '; cfr. armenio)
armenica (femm. di armenicus * dell' armenia '). armeniaca (
. che proviene, che è proprio dell' armenia; abitante dell'armenia.
che è proprio dell'armenia; abitante dell' armenia. p. della valle
unì una stamperia di lingue orientali, dell' ebraica cioè, della caldea, dell'arabica
, dell'ebraica cioè, della caldea, dell' arabica, della persiana, dell'armena
, dell'arabica, della persiana, dell' armena. tommaseo, ii-374: un
2. sm. e f. custode dell' armento; padrone dell'armento. v
e f. custode dell'armento; padrone dell' armento. v. borghini, 1-2-517
lande. = lat. armentarius 'dell' armento ', anche * il pastore
. armentièro), sm. guardiano dell' armento. caro, 14-18:
vide... le vili mandre dell' armentiere eumeo. = lat.
, 5-58: suo marito era poi proprio dell' armento, e lieto e pago di
ed, in particolare, / quelle bestiacce dell' arti- glierie / che ammazzano o fanno
manzoni, 1058: tardando il custode dell' armeria a venir con le chiavi,
con maggior forza sopra il livello armillare dell' argento circondante il cannello.
d'armi, breve tregua; cessazione dell' ostilità; ed è quella convenzione,
giornate di ebbrezza puerile; lunghe serenità dell' innocenza; sorprese della scoperta quotidiana dell'
dell'innocenza; sorprese della scoperta quotidiana dell' universo... l'ho sentite e
d'annunzio, iv-1-1015: le sonorità dell' orchestra parevano imitare quelle lontane armonie planetarie
, così l'armonia nasce dal temperamento dell' acuto e del grave, mediante l'alzamento
. leopardi, i-173: i pregi dell' armonia consistono nella imitazione della natura quando
dagli scrittori e da'musicanti ne'tempi dell' arte scaduta. -riproduzione di determinati
. tommaseo, 1-427: delle armonie dell' universo, avrei materia da poema o
iv-2-858: io so che l'armonia dell' universo è fatta di discordia, come
col concludersi in armonia, nel cammino dell' umanità. cardarelli, 6-35: due
due sodalizi che dovevano essere la personificazione dell' armonia, cessati gli odii partigiani.
bandiera nell'angolo più / in luce dell' umido stanzone. 3. fis
in sé, armonicamente, tutte le attitudini dell' uomo. boine, ii-174: il
armonia; che è conforme ai princìpi dell' armonia, che riguarda l'armonia.
... non ci siamo contentati dell' accordo, comune e participato; che
. nievo, 95: il mormorio dell' acqua rendeva armonico il silenzio,
consesso di scienziati determinò sul popolare fondamento dell' aritmetica decimale un sistema completo, connesso
se per armonia vogliamo intendere la finezza dell' arte di verseggiare. carducci, 1062
meccanismo applica bile alla tastiera dell' armonium per facilitare l'accompagnamento del
risce all'armonia, che è proprio dell' armonia. armònium (anche harmònium
cui suono, simile a quello dell' organo, si origina per mezzo
a memoria i motivi più belli dell' opera. ojetti, ii-737: non riesco
mento (debain), sulla forma neutra dell' agg. gr. àpjxó- vio
divina sapienza alla formazione e all'armonizzamento dell' universo. armonizzante (part. pres
una melodia, musicare secondo le teoria dell' armonia. - anche al figur.
per la satira, non lasciare i versi dell' altra maniera, ne'quali ho udito
armonizzare per dir così questi strumenti sospenditori dell' ossa. giusti, i-127: mancando
gli ornati che spettano all'arte dell' arnesario, e la melopea, la quale
e comprendeva la difesa e l'ornamento sì dell' uomo e sì del cavallo. verga
verga, i-90: si udivano gemiti dell' altro mondo, e scrosci di risa da
scandinavo herrnest 1 provvigione, rifornimento dell' esercito '(comp. da
in loco ove s'udia il rimbombo / dell' acqua che cadea nel l'
orso] vuole trarre lo mele dell' arnie, tapi, com'è di loro
, giorno, ii-1013: così dell' api / l'industrioso popolo, ronzando,
1-2-196: quando segua, all'apertura dell' arniaio o bugnereccia, che le api di
fischiati, fa lo stesso effetto dell' arnica sopra i tagli e le stincature.
ultima farfalla intirizzita sul vasto talamo dell' arnica montana. stuparich, 5-395: l'
. 7rxapp. ix7) (con dileguo dell' iniziale, in cui forse si
dialettale * starnu tala 'dell' italia settentrionale (piemonte, lombardia,
glosso, sm. ittiol. pesce teleosteo dell' ordine eterosomi, della famiglia botridaeì affine
. o per deporre, intorno al corpo dell' immolato, aromi più forti di quelli
*; la forma più antica dell' ital. è aromato. aromale
profumarsene le dita ». le mani dell' animatore resero visibile quell'atto..
succhio / sì caro all'arte dell' aromatario / stillasse fra l'erbame.
così in confidenza, che nell'alidore dell' aria si smarrisce di maniera, che per
si pigli, che coll'aromatico abbia dell' amabile, e conservi lungo tempo tali
con allungarli il tratto, a esempio dell' arpa. arici, 286: per
salotto, tossiva, la corda più bassa dell' arpa di mamma dava una vibrazione lunga
plur. m. -ci). proprio dell' avaro. c. e
ugurgieri, 82: la turba sonante dell' arpie vola intorno alla preda con unghiati
. omit. uccello diurno di rapina, dell' ordine accipitriformi, famiglia falconidi (thrasaetus
l'unico rumore era lo sbatacchiare villano dell' uscione del solaio, che agitava un
/ già l'arra in man tene'dell' altra vita, / qual ne promette un
arrabatta per tre o quattro mesi nel cuor dell' inverno, per riportare a casa venti
e lo stesso timore. -detto dell' orso (a indicare il suo verso particolare
e il disprezzo sono due gradi estremi dell' ira: le anime deboli arrabbiano; le
i grandi] temeano della forza e furia dell' arrabbiato e commosso popolo. cantari,
digiuna, / e impresso il cor dell' arrabbiata voglia, / torna a gli scogli
. perché arebbono voluto, per vendetta dell' offese passate e sicurtà dello stato presente
famiglia ombrellifere con più di 20 specie dell' america centro-meridionale, il cui rizoma costituisce
il passo e così conquistare la sommità dell' olmo, che non avevano mai esplorato
se ascolti, odi il vociare / dell' auzzino. ventiquattro remi / per banda
mosche si dilettano del suo odore [dell' elefante], e posandolisi adosso quello arapa
i ladroni, arrappatori, detrattori dell' entrate del comune. -figur.
bene giova arrecare a casa. breve dell' ordine del mare di pisa, 502
di tre maniere e non più: dell' animo, della fortuna e del corpo
quelle cognizioni chiare, profonde, sicure dell' arte, che l'osservazione attenta e perseverante
pratolini, 9-781: c'era dunque dell' amarezza, nella gioia che le arrecava questa
. capitoli della compagnia detta madonna dell' impruneta, 39: e se l'
. arredaménto, sm. arte dell' arredare; il complesso di oggetti con
, iii-1071: ogni stanza recava il segno dell' abitatore nell'arredamento, nell'armonica disposizione
ornamento della persona; abito, parte dell' abbigliamento. m. villani, 1-20
gesto della grande lama e col grido dell' arrembaggio. panzini, ii-631: avanti
cavallo); che ha il difetto dell' arrembatura. tommaseo [s.
cavallo; consiste nell'anormale disposizione direzionale dell' asse della regione pa- storo-coronaria con l'
si fermano, perché toccano il letto dell' acqua, che si dice arrenare o
,... arrenderebbe allora la città dell' anima a lui. guicciardini, 1-184
12-62: e cadde per dolor giù dell' alfana, / e disse: -io mi
la paura del nimico appresso che la fede dell' amico discosto, si arrenderono. guicciardini
le parole, formandosi per li stretti canali dell' epiglottide e. sì per la volta
fra le condizioni necessarie agli strumenti sospenditeli dell' ossa. d'annunzio, iv-2-1115: era
, s'accorda così appieno all'intenzion dell' arte, che l'opera compiuta
le creature suscitate dal- l'immortal genio dell' uomo. moravia, viii-29: mi accorsi
lettere n ed r a questo effetto dell' appiastrarsi con l'altre consonanti, per la
se erano riusciti ad arrestare il diffondersi dell' espulsione cutanea, non erano bastati ad eliminarla
3. fermare, trattenere per ordine dell' autorità giudiziaria, mettere in arresto;
arrestare temporanea mente la catena dell' ancora. = deriv. da
si è potuto notare persino un arresto dell' interessamento storiografico dove la scolastica prevaleva.
pareva addormentata veramente; ma l'arresto dell' auto le aveva fatto stringere con un
1-1-28: certo è l'arresto / dell' indegno uccisor. giordani, ii-95: fece
i giuristi hanno lungamente disputato sulla legittimità dell' arresto personale: gli uni lo chiamano
-in stato di arrèsto: a disposizione dell' autorità giudiziaria. comisso, 12-23
dello svolgimento di una gara da parte dell' arbitro, per punire un fallo.
-pugilato. arresto del combattimento: sospensione dell' incontro da parte dell'arbitro per manifesta
combattimento: sospensione dell'incontro da parte dell' arbitro per manifesta inferiorità di uno dei
arretra sovente pur esso nel limbo dell' infanzia. 2. figur.
: provvidi a pagare immediatamente gli arretrati dell' affitto. calvino, 3-97: se questo
: spingerò costà una specie di cavallo dell' apocalisse a suon di frustate e d'arri
altro procedimento, impiegato soprattutto nell'estrazione dell' oro dalle sabbie aurifere dei fiumi,
molto manchevoli i poemi del petrarca e dell' ariosto. pallavicino, 3-741: affatto lor
: e il ruscello, arricciando il pelo dell' acqua, volta a quelle piante una
; dritto, irto (dei capelli dell' uomo, del pelo degli animali,
, 2-86: il quale è coperto dell' aspero velluto di cuoio, spogliato per
spogliato per le tue forze dalle coste dell' arricciato lione. sacchetti, 200-36:
arride il ciel; l'unica prole / dell' oppresso tiranno... / ecco
che mi nasce in un passo qui dell' aringa che tu fai sotto nome di
fiorita. gli altri, fra le pause dell' arringa, chiedevano in vari modi giustizia
quando scrivo a qualcuno dal vostro canto dell' alpi, quasi non m'arrischio a
arrischio a chieder novelle de'miei coetanei dell' uno e dell'altro sesso. n'
chieder novelle de'miei coetanei dell'uno e dell' altro sesso. n'ho già perduti
, liberatasi dal ramo, in balìa dell' aria. tozzi, ii-357: mi
tommaseo-rigutini, 3023: arrisicato è dell' uso, e vale il contrario di spericolato
messi ad esercitare la pazienza... dell' arte e degli ingegni agricoli e venatorii
capitoli della compagnia della madonna dell' impruneta, prol., 5:
di fatto. arrivare spiega la prontezza dell' azione. -arrivar sopra, addosso
da pòco, nuovo del luogo, dell' ambiente. -essere il ben arrivato:
e villette in quel porco stile dell' arrivismo borghese ch'è uguale dapper
tutto. gobetti, 1-103: la preoccupazione dell' unità del movimento, al di
e. cecchi, 8-70: si servì dell' amore, anzi della lussuria, in
salviati, 19-20: tosto avrete / lettere dell' arrivo di fortunio. sarpi, i-2-99
fortunio. sarpi, i-2-99: all'arrivo dell' assassinamento del re, trasparlò pubblicamente in
del re, trasparlò pubblicamente in approbazione dell' assassinio. zito, iii-380: inferocita
. de roberto, 283: all'annunzio dell' arrivo del duca e del barone,
, il re si pone nella casa dell' alfiere di donna, e la torre
o arrogante presumesse di storcersi contro all'opera dell' eterno artefice. passavanti, ijj:
attraverso gli anni, il disegno risentito dell' adolescenza, aveva un'espressione chiusa e
natio, e passarono pienamente nella famiglia dell' arrogante. arroganteménte, agg. con
la presunzione può essere opinione falsa, illusione dell' animo. la presunzione può stare,
3. ant. forte risentimento dell' animo, ipocondria. guinizelli, ii-417
, ch'ei s'arroghi l'invenzione dell' arcicanna. vico, 437: quelli eroi
sulla bellezza ed aggiustatezza dei termini e dell' espressioni, di cui solo tocca a decidere
natio, e passarono pienamente nella famiglia dell' arrogante. segneri, iii-3-52: un
loro, si significa quella balena generatrice dell' umana generazione. statuto del tribunale della
leva, e propriamente il primo atto dell' allistamento. notificazione del dì 8 agosto
permanentemente esistere una deputazione comunitativa incaricata dell' arruolamento militare. giusti, iv-80: a
; ma il governo o i deputati dell' arruolamento sono stati d'un altro parere,
2. marin. iscrizione nei ruoli marittimi dell' equipaggio di una nave. boccardo
equipaggio di un bastimento risultano dal ruolo dell' equipaggio formato nel modo stabilito dai regolamenti
attuale di bosco perenne, o contentandosi dell' arroncamento secondo l'usanza de'monti svizzeri
e 'l mondo, e'comi dell' ultima luna quasi essere spariti. idem
dolce conversar con persone che non arrossiscono dell' essere e del mostrarsi cristiani. settembrini,
parti volatili che bruciano con l'ossigeno dell' aria, mentre le parti fisse rimangono
: la quinta diversitade si è dell' apparecchiamento che l'uomo fae [
la frutta per mandar via il grasso dell' arrosto, dopo la frutta un po'di
d'un'arrosta il simile, e così dell' altre cose. pulci, 7-37:
e chi sa che a principio della produzione dell' acqua, i di lei corpicelli,
ad arruotare il coltello omicida sulla pietra dell' altare, avete detto allo schiavo:
ricordati... di condurmi i ciclopi dell' etna, per racconciarmi la folgore.
tozzi, ii-315: guardava 1 feno dell' accetta e lo lisciava con una mano:
di sassi rotti ed anotati dall'urto dell' acque fluenti. fanfani, 1-36: cristallo
sugli alberi spogliati e sulle cupole arrotate dell' osservatorio... era proprio una
cervello faceva le faville come la ruota dell' arrotino quando egli l'accocca col tagliolo.
govoni, 1-95: sento strider la mota dell' arrotino / all'ombra umida del pozzo
sul trespolo s'arruffa il pappagallo / dell' arrotino. = deriv. da arrotare
della com pagnia della madonna dell' impruncta, 41: e tutti i preti
ripiegarle in moltissime pieghe l'una sopra dell' altra. ojetti, ii-232: di qua
ripe petrose che s'arrotonda nell'identità dell' uova sode. fracchia, 285: la
? -sono faville scappate fuori dal fuoco dell' amor vero, che s'appigliano nella pece
questo denoti un po'meno l'opera dell' uomo, e possa dirsi di cosa
il suo corpo affiorare dolcemente alla superficie dell' acqua. landolfi, 1-89: la
cellinì, 3-98: tanta è la possanza dell' argento vivo, che ha forza d'
giù sul trespolo s'arruffa il pappagallo / dell' arrotino. m-oravia, viii-81: una
sapendo come cavarsela con la parte posteriore dell' animale,... s'è dispensato
di parti preso qua e là dai sommi dell' arte. ha una certa arruffìanatura;
frutto, per malattia, o al sopravvenire dell' autunno). b. davanzali,
, che prima gli era in vece dell' r. tommaseo [s. v.
arsacetina, sf. chim. acetilderivato dell' arsa- nilato di sodio: polvere bianca
idem, 19-269: tirati i ganci dell' arsaglino il gobbo fu ripescato fradicio e
arsanilato, sm. chim. sale dell' acido arsa- nilico (detto anche atossilato
. acido arsanilico: ottenuto per reazione dell' acido arsenico con anilina: polvere bianca
, 16-iii-260: un sapore simile a quello dell' ostri- che e dell'arselle. l
simile a quello dell'ostri- che e dell' arselle. l. bellini, 11-86:
con il rastrello pesante e la zucchetta dell' acqua. pratolini, 8-65: s'
. le corde e finanche i chiodi dell' arsenale. d'annunzio, ii-328: l'
/... noverare le forze / dell' arsenà che travaglia / il patrio ferro
arsenà che travaglia / il patrio ferro dell' elba. idem, iii-2-178: e le
altre genti marine s'accalcano nella navata dell' arzanà, invadono le travature dello scalo
e valga per tutte il batti-batti mirabile dell' arzanà de'vinigiani (chi ribatte da proda
, i-64: si trattava d'impadronirsi dell' arsenale di ginevra, per servirsene ad
modello ch'ella ne vide nel grande arsenale dell' idee sempiterne. manzoni, 361:
, 806: l'armi eran prese dell' arsenale della giurisprudenza. panzini, i-32
arseniato, sm. chim. sali dell' acido arsenico pentavalente. =
. chim. metalloide appartenente al gruppo dell' azoto: si trova in natura allo
volta mi vien l'idea di metter giù dell' arsenico nel mio biondo thè. fracchia
(v. arrenico), in sostituzione dell' indigeno auripigmentum: dal gr. dposvixóv
a formare il nome del composto più ossigenato dell' arsenico, che si chiama 'acido
arsenioso sono, il primo meno ossigenato dell' acido arsenico, il secondo meno solforato
arsenito, sm. chim. sale dell' acido arsenioso. arseniuro, sm.
arseniuro, sm. chim. composto binario dell' arsenico con i metalli.
. chim. classe di composti organici dell' arsenico trivalente, largamente usati nella terapia
di cui àrsi folle verso i cieli dell' immaginato sarebbe vano tentar di ancorare alla
: il sole dalla linea bassa dell' orizzonte proiettava le ombre degli arbusti sul ter
2-14: volteggiano le barbuie arsicce / dell' autunno: e una goccia / le
limosa, si disfaceva nell'atrocità dell' asciuttore. stagione arsiccia / beve
). alle faccende / di battitura dell' arsiccia state / accinto libro della cura delle
camicia. capitoli della compagnia della madonna dell' impru-4. figur. ardore interno, effetto
ha anzi dire * ardere '. dell' arsiccio che no. negri, 2-1014:
pane e 'l vino, grappoli dell' uva. viani, 14-343: questa torrida
di ardere), agg. consumato dell' arsenico: fortemente velenosi, costituiscono dal fuoco
... a quattrini; bruciato dell' avere, frase del davanzali; £
arsonato, sm. chim. sale dell' acido arsonico. arsonatrice, sf.
chim. acidi arsonici: acidi organici dell' arsenico pentevalente (atossile, arsacetina,
orrori / da me disgombra: e dell' ingegno i fiori / ravviva che seccò l'
l'arsura, la smania, le vertigini dell' ebrietà. montale, 2-81: senza
estrema. salvini, v-561: bruciato dell' avere, frase del davanzati; e
arte, sf. qualsiasi attività produttiva dell' uomo (contrapposta alla natura),
ma ancora l'ingegno e l'industria dell' artefice s'adopera. leone ebreo,
la debilità della natura vince ogni aiuto dell' arte, qualunque si sia il corpo,
natura. 4. attività spirituale dell' uomo diretta a esprimere una qualsiasi realtà
e 'l peggio, e le cime dell' arte, / al villanel son tutte cose
34-51: apparve una gran meraviglia / dell' arte degna de'dotti pittori. /
conseguirà giammai il fine della tragedia e dell' arte. foscolo, i-160: che