. c. betteioni, vl-429: deh! tergi i roridi occhi, / siedi
salvatiche e domestiche. tasso, 16-14: deh mira... spuntar la rosa
. leopardi, 16-15: tal morrò, deh tosto! alcuna / benché scarsa pietà
interesse). pigna, 38: deh, non mi sia, bench'ognor morte
l'alma scarso! ghirardi, 21: deh, ^ signor mileno, a che
or piani. gosellino, 1-130: deh perché larghi ad altri, occhi beati,
f. f. frugoni, 3-iii-249: deh, comandate ai venti dei disperati pensieri
. strozzi il vecchio, 2-48: deh, lontananza ingiuriosa ed empia, / che
di allocuzione. nievo, 8-141: deh taci, o scempiateli! /..
memorabil scempio. monti, 8-327: deh! almen n'adempi questo voto; almeno
ogni fortuna. bronzino, 3-115: deh pietà!, prima ch'ella / il
belle muse suonatrici, / di pamasso, deh, lasciate / le poetiche pendici:
ergin madre / per tua pietà s deh qual or ti ravviso / tutto di sangue
alber giù. serafino aquilano, 127: deh, quando fia già mai che giù
far conoscere. tasso, 13-ii-432: deh! se tra queste false erranti larve /
, dicendo a questo pratese: « deh, mangiati anco questi per lo mio amore
retto il lume. tasso, 1-31: deh! fate un corpo sol de'membri
soghigno a guisa di scherana: / « deh, giànne tosto, giànne alla fontana
cuori. lapo gianni, xxxv-ii-600: deh, com'ti piace star presto guerrero
tuo schermo usasti. nievo, 9-33: deh! pel cotanto amor con cui ti
cuor cne mercé pur chiamava / (deh quanta doglia fu la tua!)
snoda e scinge. dotti, 1-382: deh, permetti
accessorio). amenta, 3-21: deh, per grazia, signor conte, non
della luce divina a noi spargete: / deh voi mirate e sostentate voi / la
mai? cecco d'ascoli, 1691: deh, non credete a una femmina sciocca
nella mia casa. monti, 1-25: deh! mi sciogliete la diletta figlia;
la rotazione. epicuro, 3: deh, lasciami cader, non mi far
ad un sol fine, dicendo: « deh, spezziamo i legami i questa
un argomento. pulci, iv-143: deh serbiamo a domani / qualche reliquia a
a. f. doni, 6-64: deh, lasciate sì gran numero di scioperati
o pietà. epicuro, 48: deh, rompan del mio pianto le trasfonde /
può rompere. tommaseo, 11-151: deh qual tanta fortezza all'incessante / verberar dell'
. idem, purg, 23-50: « deh non contendere a l'asciutta scabbia /
fronde. b. tasso, ii-12: deh, / con queu'ispida barba
tutta la cella e nulla trovando, « deh dio vel perdoni », aggiunse loro
difficile. detta porta, 7-47: deh carissimi padroni, vi preghiamo con le ginocchia
alla rinfusa. aretino, 26-39: deh, guarda un poco con che tresca di
per cui quest'anima languisce, / deh, non v'arresti che così magretta /
tu non sai mezza la messa: / deh non far grotte, ch'io me
. par- lòe e disse: « deh, messere, per cortesia, acconciate li
come ha cominciato. parini, 727: deh! taci, te ne scongiuro;
. fagiuoli, x-162: di me deh pietà, / tiranna mia bella; /
. leopardi, 15-17: quanto, deh quanto / di te mi dolse e
, 1-524: oh vendetta di dio, deh, come sconti / ogni delitto!
. n. franco, 7-214: deh, non vi paia, madonna, sconvenirmi
, del cielo immortai figlia, / deh scopri a me tua luminosa faccia.
spoglie mortali. petrarca, 278-7: deh perché me del mio mortai nonscorza / l'
/ nel dolce sogno dolcemente aporti, / deh qual tanta pietade a me te invia
fare? vogliamo far scorger oggi? - deh lasciate,. priore, mibruciano le mani
. martello, lardo. 6-ii-270: deh, perché quel serpente, il qual la
, s'inganna. lemene, i-274: deh, per pietà, chi lamia fiamma ammorza
servo mi facci. alamanni, 7-ii-174: deh, come oggi riguardi, o invidia
la morte. petrarca, 278-7: deh! perché me del mio mortai non
versacci da taverna e da canaglia! / deh fa'delsangue suo l'ugna vermiglia! /
fa'delsangue suo l'ugna vermiglia! / deh lo scotenna e in mille brani il
dico. - oh vuomi strangolare / deh lagga che la sciogli o che la mozzi
di colera e di stizza: / « deh, ninfa, chi è quel ladro
a molti amadori, disse: « deh, scioccarella: costor non aman te,
suoi conti. getti, ii-135: deh, dimmene la ragione perché ipiù fanno dipingere
per peccato nel tuo petto scritto, / deh, fa ch'iosia rescritto / al libro
avvolto. g. stampa, n: deh, perché così tardo gli occhi apersi
. amico di dante, xxxv-ii-756: deh, che ho detto di tornare in
. frugoni, i-15-204: fate, deh! fate, senza aver rifugio / a
da astenersene. dante, xxiii-5: deh, gentil donne, non siate sdegnose,
segno / d'esser tutta pietosa: i deh! non sia sì sdegnosa / in
alcatoe, / presto, ove sei? deh, vientene in buon ora, /
ne parrebbe. serdini, 1-34: deh, dimmi s'ella è donna, iddea
? idem, inf, 10-94: « deh, se riposi mai vostra semenza »
idem, purg., 5-86: deh, se quel disio / si compia che
dee., 2-9 (1-iv-214): deh, se idio ti dea buona ventura
sercambi, 2-ii-256: santina disse: « deh, santo prete, iovi prego che d'
sulla spiaggia. rota, 1-2-38: deh, su comincia ornai, mentre il tuo
/ seconda il parer mio, prova, deh prova / a far così: chi
. alfieri, 8-300: sposa, deh! cangia in allegrezza il pianto, /
mendace labbro / torna asedur costei: / deh! proteggete, o dei, / la
, o cantù, 3-233: colà trovai deh quanti nel caso mio: onecinquant'anni.
annidia. b. tasso, 11-88: deh per pie- tate i miei desiri alloggia
, i segnacoli della fece vinaria! deh, braga mio, oro te, io
gone vedrai che 'l can rallenti, / deh fia che ti rammenti 7 quanto lo
boiardo, canz., 162: deh, se ciò credi, agira / li
nell'animo. buonaccorsi, 181: deh, madonna gentil, se nel bel pecto
in grecia. de jennaro, 139: deh, perché almeno in quillo estremo punto
xxxii-401: segui, ne- rea, deh segui, / ché sol per te rinverde
dante, purg, 5-132: « deh, quando tu sarai tornato almondo / e
gi- nevri. rota, 1-2-38: deh, su comincia ornai, mentre il tuo
/ ch'arde il mio cor, deh come il mondo inganni / mostrandoti sì grata
non è d'una indurata selce, deh, mirate con occhio compassionevole, nobilissima
uomo). latini, i-1197: deh, che paese fero / trovai in quella
). boccaccio, 1-ii-79: deh, lascia star questa salvatichezza. /
. idem, purg., 28-44: deh, 90: avviossi fuori della città,
. v. ariosto, 1-iv-754: deh, vedessi ora quella casa in polvere
, / far potete semidei, / deh quell'estro m'inspirate. monti, x-4-9
boiardo, canz., 99: deh siano ambe due chiuse e maledette /
padre / nomar da noi: « deh, quando ha, deh quando, /
: « deh, quando ha, deh quando, / ch'io il vegga?
lassar sì scossa e abandonata, / deh, vincate una ceca e senza guida
sia. g. cavalcanti, 1-vi-14: deh, i'vi priego che deggiate dire
ascensione. ariosto, 112: deh! se lece il pensiero / vostro spiar
! dante, inf, 10-96: « deh, se riposi mai vostra semenza »
sole. /... / deh, pietoso mi di'per qual sentiero /
, ii-283: celeste amor mio, / deh prendi quest'alma. / al porto
tenendo fermo il conto disse: « deh, donna, che vuol dire questo
alla natura. epicuro, 4: deh, più non ti lagnar, deh,
: deh, più non ti lagnar, deh, miser, vieni; / forse
tuoi bei giorni, o cara: / deh! vivi, e meno amara / sarà
. lorenzo de'medici, ii-175: deh! vienne, ser nastagio, vienne presto
fossi certo di poter- velo offrire. deh! serenatevi, credetemi ed accettatelo con
io non ritorno. epicuro, 4: deh, più non ti lagnar, deh
deh, più non ti lagnar, deh, miser, vieni; / forse chi
saluzzo roero, i-i- 135: deh! seder ti piaccia, / e 'l
esiliare. compagni, 3-14: deh, quanto fu, questa, crudelissima
morte. matteo correggiaio, 5: deh, che faranno gli occhi miei lontani
, / certo sperar là drento, deh, una volta / de'disiati frutti
. g. cavalcanti, 1-xxxv-33: deh ballatetta, dille sospirando, / quando
). boccaccio, 9-52: deh, dimmi: ètti paruto la persona miacosì
volontà. bembo, 2-11: « deh voglia idio », a queste parole traponendosi
dee., 9-4 (1-iv-805): deh, perché non mi vuoi mine
invito). firenzuola, 660: deh, in servizio, fermatevi un poco.
del trecento, lxxxiv-98: amor, deh fa'con l'arco tuo / che questa
età. fagiuoli, x-73: avvertiamo, deh, co- sesso sicuro-, attività sessuale
un bel vetro. boccaccio, i-166: deh, ove lasciai io la mia biancofiore
dee., 8-7 (1-iv-727): deh! crudele uomo,... alstretta
. degli angeli, 66: deh, amore, non più strali al mio
. n. franco, 7-49: deh, amore..., tu non
allegra faccia. musso, 75: deh, cristiani, perseverate animosamente nel corso,
pugni. marini, i-419: deh, calloandro traditore, qual inumana pietà
. g. gozzi, i-17-98: deh, come non vedesti / che mentre
). saluzzo roero, 1-i-27: deh chi depose in quest'immon-
indebitamente molestate. serafino aquilano, 79: deh, non voler che 'l tuo sfrenato
traslato o della framonaldeschi, xxxix-i-94: deh, se 'l viso mortai che 'l
. /... / deh! che è quel che cotanto ti sfrulla
pietosamente, come buon sgherro: « deh!, caro fratello, per mio
i. frugoni, i-10-263: sgombra, deh! sgombra ornai / l'acerba cura
, o de'versi onore, / deh dimmi: febo è sgombrator de'mali?
dice: « ornai, colonna, / deh, non voler del mio regno esser
torcere della strada. sve-vignali, 2-3-19: deh, ser guanciale, sgrandinato, guar
. a. adimari, 4-95: deh, senti della vigna il gran patrone /
te signore hogridato con tutto il cuore. deh, essaudiscimi, siché io altronon bramo che
valente uomo. bembo, 10-viii-182: deh, per dio, e quando sarà che
di tilo. giroldi, 1-70: deh, un atomo, un tantil audi il
parte. cristoforo armeno, 1-330: « deh, signora », le dis3.
dante, inf., 19-91: deh, or mi di': quanto tesoro volle
leggeramente vestito. tasso, 13-i-385: deh, nuvoletta, in cui m'apparve
dee., 7-7 (1-iv-727): deh, lascia l'ira tua e perdonami
, / qual tu ti sii, deh a parlar meglio apprendi / di nazion
: donna cortese e bella, / deh! non voler ch'io moia / di
chiamata 'schola silentiariorum'. fagiuoli, vi-12: deh 'in pri- stinum'qualcun restituisca / la
o i 'documenti'mostravano altro. deh, quanto mi fate compassione o ragazzi
1-198: sindone sacra e cara, / deh porgi a chi ti pinse / i
donna », soggiunse / priamo, « deh cessa, no il giornalismo meritevole
anche tullio. cesari, i-460: deh! che colore! che forza di stile
un vizio. oliva, 505: deh, per quanto ci preme l'imitazione di
/ se volete aver piacere, / deh venite alle smanziere, / deh venite ammaestrati
, / deh venite alle smanziere, / deh venite ammaestrati. /...
qualche modo. bresciani, 6-x-183: deh, ben venga, madama smeria: uh
brutte. marino, v-5: deh, perché in quella fronte veneranda / mentre
. l. cattaneo, 60: deh, che posso ben io, d'amore
: e pur temi e paventi? / deh, fa'ch'ornai la nebbia /
vi saran poi misteri proferire la parola. deh, se tal nell'interno come al sembiante
. l. martelli, 3-182: deh chi contende ornai, che non si snode
splendidissima bellezza. sannazaro, iv-30: deh, se ciò fusse, or qual mai
; ma che fai tu? / deh, che tardo soccorri ai dolor miei!
sie bella? sannazaro, iv-127: deh, socio mio, se 'l ciel giamai
forse voi quest'arti industri / tener, deh! stolte, ad occhio accorto ascose
sogno. innanzi. fagiuoli, i-131: deh, per l'amor di dio, se
, i-13-175: stanco di sospirar, deh! mi ricevi, / o mal solcato
. foscolo, gr., 70: deh a noi, grazie, fuggite,
i-13-4: o dolce dama, / deh, fammi cortesia di tua favella, /
375: sempre adorata mia solinga sponda / deh perché agli occhi miei furi la vista
. cola di manforte, lxiv-30: deh, madamma del mio core, / ben
mi confonde. vi-194: deh, vieni tu, refrigerio, sollazzo e
f. f. frugoni, 1-29: deh, qual sodezza non si conobbe nell'infanzia
. idem, inf, 10-95: « deh, se riposi mai vostra semenza » /
c. i. frugoni, i-6-304: deh! fussi almeno un gufo od un
al dunque. sacchetti, 151-32: deh dimmi quello che tu facesti in cotal
suolo). carducci, iii-1-65: deh, sii presente: il tuo terren natale
/ somministrasti amica i dardi tuoi, / deh volgi a me le ciglia, /
'l ciel in sé conchiude, / deh, non guardare le nostre opre crude,
. landulfo di lamberto, 211: deh, quanto stavi al sommo de la
obbedire? alfieri, 1-757: or, deh! per poco cedi; / cedi,
vigore, /... / deh stendi a me il tuo volo, /
e di pace. marino, 1-1-122: deh, che farai dal patrio suol lontano
. a. pucci, 4-290: deh fammi una canzon, fammi un sonetto,
. pucci, cent., 66-10: deh, conoscete le sorbe da'fichi, /
cari fratelli, / care sorelle, / deh convertitevi: / non siete belli,
li ebrei. musso, iii-29: deh, fratello mio sole, io m'allegro
al suo [della religione] restie. deh, qual pietoso / s'alza ad
. strozzi il vecchio, 2-81: deh, che l'empio tal sempre non sormonte
senza alcuna nube. carducci, iii-4-75: deh come tutto sorridea quel dolce / mattin
figli suoi! ghislanzoni, 9-94: deh non andare in collera, 7 signor,
c. i. frugoni, i-12-26: deh! se pur di tal opra il
f. f. frugoni, 1-34: deh sospendi, o fortissimo, il braccio
or questo, / pensa: « deh! forse a me venia cortese, /
[imitazione di cristo], 1-23-6: deh! vedi, carissimo, da quanto
. ugo delle paci, 1-119: deh, fa'ch'a'mie'mandati non sia
ii-214: madre e sorella, / deh! qui per poco sostenete; accresco,
sonno). boccaccio, 1-1-212: deh, or non pensi tu che cosa è
iii-2-28: ahi, ahi fratello mio! deh, quanta guerra / di mesti affetti
volgar., 7-16: o uomo, deh non ti sottoporre alla carne, non
cessò (boi sottovoce e di nascosto') deh! frena i palpiti; / sottovuòto (
no. buonarroti il giovane, 9-453: deh, com'è bella e ragguarde- perché sciemarono
eran soperchie. fagiuoli, vi-13: deh perché leggi tali or rinnovate / non son
fortuna). intelligenza, 167: deh! quanto fu fortuna sovrastante / ad
s. degli arienti, 178: deh! non me fare più pichiare e spandere
ed ori. fagiuoli, iv-47: deh tu, selvaggia, che sì dolce spandi
oh, io ci son anch'io! deh, dimmel, beco, / dimmelo:
sparga seme tu di nove liti: / deh, per dio, sian gli sdegni
del latice benedetto la vostra tomba: deh penetri tespiatrice virtù entro alle vostre beltanime
g. stampa, 34: deh prolungate almen per alcun'ore / questa
sangue). guidiccioni, 5-62: deh genti egre meschine, / mirate il mio
di sofferenza. gherardi, 3-48: deh, spartite da voi i folli affanni,
, se studio ambi ci unìo? / deh, se giamai di vostre fronde anch'
, xii-271: dolce ben mio, / deh non mi fate / più spasimar.
ohi, ehu, lasso; pregativi: deh. = agg. verb. da
. alfieri, 11-56: or, deh, ch'anco gli accenti / bramati io
grazia / s'accoglie in lei, deh mira il bel crin d'oro, /
maggiore, potenziare gherardi, 1-ii-392: deh, questo dono [la grazia divina]
non di vipistrello. serdini, 1-238: deh, non v'incresca la spesa e
una fontana. mascheroni, 8-390: deh! scrivete, o dotti conti, /
poesie musicali del 'joo, lxxxiv-218: deh, donna, nel miecore speculata / di
cxxxviii-23-12: dolce signor mio, / deh, spandi in lei la tua vertù,
nostra spene. lemene, ii-330: deh, maria, beata speme / de'mortali
è nel mio cor penta? / deh, s'ella è dessa, più non
si mira con intero core, / deh, rivolgetevi alquanto ad udire / il mio
giochi in cui spandesi il raggio. / deh guarda come rapido confonde / tra li
spema. f. scarlatti, lxxxviii-ii-582: deh, siate diligente / a pensar che
. bernardino da siena, 608: deh, povaretti, non vi voliate rifidare in
, riedi. gherardi, lxxxviii-i-641: deh, per dio, tosto spetra, ischiaccia
asprezza spetra. abriani, 1-117: deh, spettri il tuo calor la selce dura
. conti, 20: o dio, deh frangi / questo corporeo e mise- rabil
. g. argoli, 322: deh se l'amor materno in te si spetra
ovidio volgar., 6-626: deh, quant'io la vidi ispettevole il dì
destro della prospettiva. bruni, 436: deh, perché non fui là, quando
d'ogni favella. alfieri, 6-440: deh, ch'ella mai non creda né
onde è venuta. marino, 1-12-285: deh perch'io viva si che non mi
profondo. pasquinate romane, 499: deh, perché ornai non spianti, / vindice
come vada / di mia moglie. deh, tosto spiccia fosse! / così alla
commendi. oliva, 200: deh, non ci lasciamo vincere neh'abborrimento a'
inestricabile. maestro alberto, 128: deh, or scherniscimi tu, tessendo con
aprovato amore. ariosto, 2-46: « deh, signor, » dissi io lor «
, / se penetrasse il cielo? / deh! levami quel velo, / che
in buona villa. buonaparte, 1-8-23: deh, santa mia, fammi un piacere
mostrare scorto? guidiccioni, 5-62: deh, genti egre meschine, / mi
coltivati. buonarroti il giovane, 9-453: deh, com'è bella e ragguardevol cosa
, 1-53: o mio giglio spinoso, deh consentite ch'ai vostro tronco pianti il
filosofo veritiere. fagiuoli, vii-91: deh pietà, / se pur ven'è,
fu che a tempo ci venni. deh, che strano caso è stato questo?
. poliziano, st., 1-5: deh, sarà mai che con più alte
perpetue stelle. boccaccio, vili-1-28: deh! dimmi: di qua'vittorie, di
stella maggior della cadente notte, / deh come bella in occidente splendi! tommaseo
di borgo san sepolcro, i-19-19: deh! poni in pace, a la scigura
sempre adorata mia solinga sponda, / deh perché agli occhi miei furi la vista
sporco spiritico, mistico, epicureo! deh mettetegli un dito in bocca a cotesti
compagni. f. romani, cxxxiii-263: deh! seguitemi in turchia, / là
lorenzo de'medici, ii-199: donna, deh! non mi spregiare, / ch'
? / nell'acquisto che fai? / deh, guarda quanto eli è spregiativo.
». de iennaro, 74: deh, vuolgi che, buffonando, non
. iacopo del pecora, lxxxviii-iii-43: deh! caro amico mio, meco ragiona
l'alto. mascheroni, 8-390: deh! scrivetelo dotti conti, / gli accidenti
all'infemo]. dominici, 4-77: deh, intendete bene qui armate due schiere
. c. gozzi, 1-1171: deh, cavalier, pensiamo alla salute / de'
pene). ariosto, 1-iv-362: deh, non temer che giostrino, / ché
di scongiuro. panni, 301: deh tre volte sputiamoci, o tirsi, in
, faccendo del cuor rocca dicea: « deh, vacche che spussate come carogna,
settembrini [luciano], iii-3-252: deh, per vesta mandagliene subito un bel
. niccolò del rosso, 1-335-9: deh, somo qove, per tuo onore
un dolore. goldoni, ix-93: deh non volermi / co'rimproveri tuoi squarciar
grasso che squarciava gran salti: « deh, non isfondare il palco », dissero
guerrazzi, 2-406: leila mia, deh! non andiamo tanto a squattrinare col
fatto un giubbon di chermisine; / deh, non vi fate beffe della fava,
de le capre. aretino, 27-i-1-76: deh taci, impio vilan, mediocrità dell'
all'esasperazione. boccaccio, vii-143: deh, tu m'hai pieno, anzi colmo
e 'nvia ». / « deh, sta forte! » / « volgi
nascondete / quelle barbare ferite; / deh, tacete: ohimè, non dite
, / certo sperar là drento, deh, una volta / de'disiati frutti aver
poetica). petrarca, 354-2: deh porgi mano a l'affannato ingegno, /
di che. cino, cxxxviii-13-g: deh, piacciavi donare al mio cor vita
g. m. cecchi, io-14: deh sta'a vedere, / che sì,
, 32: disse la reina: « deh! oste nostro enea, di'a
volere esser mirata beccati, xxx-4-307: deh, poiché questa dilettosa erbetta / m'invita
trepidare lungamente. sacchetti, x-52-12: deh, pagami, ché io vorrei più volentieri
stare obbliqui! pasquinate romane, 450: deh, spiega, o gran senato,
ognor più fiero e acerbo: / deh! chi sarà che contro star gli possa
deflorazione femminile. guerrini, 2-471: deh, morrei pur gioiosa / se fossi in
senza fine. citolini, xxxvi-123: deh, perché mi furo sì scarse le muse
picciolo e modesto. baldi, 187: deh, perché indarno / movemmo il nostro
dalli suoi prossimani, dicendo: « deh, messer niccolò, voi sete un cavaliero
di collo. boiardo, 1-3-44: deh tempra il strabuccató tuo fuggire! /
antonomastico. aretino, vi-544: deh, dimmi, stracciacappa, ciò che faceva
lodi tue salir la strada: / deh porgimi la man perch'io non cada!
gusto a sì mortai veneno, / deh, quanto è pieno per tua leggerezza /
ovidio volgar. [tramater]: deh come straligni tu? imprima fosti uomo
con grande affetto isse: « deh, amico, non pianger più [ecc
» c. odoni, 1-58: deh, andate, andate! par che voi
, ostile. cino, cxxviii-48-9: deh, malannaggia quella terza spera! /
pressadegli cristiani. lamenti storici, i-73: deh, non andar a freza per la
all'uccisione. cesarotti, 1-vii-203: deh mi soccorri, non soffrir ch'io giaccia
lineamenti. fr. serafini, 145: deh dio,... allontanate da
stretta alle guardie. martellini, 2-0-34: deh, ove voi potiat'esser maladetta /
f. m. zanotti, 1-8-15: deh fa'che questo a te fosso sacrato
j'so'disamorato in gran travaglio; / deh! aitami a dir quattro canzone.
e fortuna. bertola, 1-49: deh chi vorrà avere si poca pietà della grazia
offese. s. maffei, 7-60: deh s'or che, il saettar del
e dice a ciscun passo: « deh fusse or qui, quel miser, pur
risposte udire. marino, 1-4-208: deh, che far deggio? o come a
forte / già ti se'stanco? deh tu vieni e in petto / questo debole
della guerra. foscolo, 1-164: deh! perch'hai le gentili / forme e
castroneria che insiem vi lega, / deh finite, per dio, la trista bega
, 1-ii-203: perché cotanta angoscia, / deh perché sul partir tanto martire? gigli
ovidio volgar. [crusca]: deh, iddio, confondete e subbissate la
crollato rovinosamente. filicaia, 1-304: deh sorgete a mostrar l'atto portento, /
. improvvisamente. dante, xii-2: deh, violetta, che in ombra d'amore
, 13-i-52: su, fiorenza, deh! fa'lega / col mio figlio benedetto
sublimissimo onor d'essere sua sposa, deh rammentatevi di cotesto povero pellegrino. carducci
vaga finzione. alfieri, 12-294: deh, dimmi: / gli affari miei,
al letto. monti, x-3-479: ma deh sia saldo il tuo favor! deh
deh sia saldo il tuo favor! deh basti / quel suo lungo languir qual fior
/ o forastiera isvergognata putta. / deh via, sucida e brutta, / lascia
. gambino d'arezzo, 28: deh! guarda quel sogliardo fellonac- cio,
re superno. abriani, 1-132: deh superna avvocata, ornai declina / i
... /... deh! mi sciogliete la diletta figlia ».
e molli. foscolo, v-93: deh! perché il cielo, eugenio mio,
tuo parlare? boccaccio, ii-310: deh, morte, vieni a questa sventurata,
. f. frugoni, vi-339: ma deh come deformi, e svisate, laide,
studio al porcellano e non iscoto, / deh rompi di tua man la tafferia.
, 1-52: loro tammuri sonano. deh, corno granne romore faco? s.
tantillo satisfare. giroldi, 1-70: deh, un atomo, un tantil audi il
forza e grandezza. fagiuoli, i-100: deh signor, se stucchevole un tantino /
tapini! » boiardo, 1-2-47: « deh non facciamo la guerra tra nui, »
. idem, i-i- 501: deh, quanto m'è tardi che io manifestare
/ sempre modesti e tardi, / deh! sian pietosi al dolor che m'aspreggia
che 'l caso mio leggete, / deh vogliate quiete, / e riposo augurarne,
. t. d'aragona, 34-9: deh per dio rimediate, or che potete
versacci da taverna e da canaglia! / deh fa del sangue suo l'ugna vermiglia
sangue suo l'ugna vermiglia! / deh lo scotenna, e in mille brani il
quanto per te provo invìdo affetto! / deh, potess'io cangiar teco il mio
frugoni, i-2-123: da le sfere deh! facile / vieni, e la cetra
, / aure soavi alate, / deh ristorate i moribondi fiori, / deh,
/ deh ristorate i moribondi fiori, / deh, per pietà, temprate / col
nota. g. zane, 101: deh, ferma il piè (dicea)
delle quali io fui grande parte. deh! quale cavaliere de'mir- midoni o
ed in questo feral di notte orrore / deh! de 'l vero e di te
. fra giordano, 5-148: deh, noi veggiamo della donna, quando
? / nell'acquisto che fai? / deh, guarda quanto elli è spregiativo.
piè. goldoni, ix-1087: frena, deh! frena, o sangue mio,
giro di lemene, i-332: deh, dissi a la mia clio, tergi
tesoro. dante, inf, 19-90: deh, or mi dì: quanto tesoro volle
tale regione. parini, 1-ix-56: deh perché non somiglio / al tessalo maestro,
òr., 115: toma, deh toma al suon, donna dell'arpa,
teoria. maestro alberto, 128: deh, or scherniscimi tu, tessendo con
nocchio. / o selvaggio pidocchio, / deh, lieva giuoco altrui e datte impaccio
dante, purg., 28-45: deh, bella donna, che a'raggi d'
dagli arditi tritoni. parini, i-ix-57: deh perche non somiglio / al tessalo maestro
un tetràstico? liviera, 1-78: deh, non celar queste sì rare pagine,
, triste. alfieri, 8-349: deh, sì, ristora gli occhi miei dal
testione. cristoforo armeno, 38: « deh, dimi per tua fe » dissele
o belzebù, o birri pidocchiosi, / deh non portate il maggio la ghirlanda,
d'amore [tasso], 248: deh! se è vero che con il tinto
empito la sedia. martello, 59: deh, che vuoi tu, che tirimi
, 1-13-251: adon che fai? deh qual follia ti tira / armi a toccar
c. i. frugoni, i-3-22: deh fra federe, e fra i tirsi /
di contado, salariato o mendicante? deh, via. non per nulla uno è
pen nello sanza lume? deh, andate, ché voi avete troppo del
or. r. bertini, xxvi-3-225: deh padroncin mio bello, / deh muovasi
: deh padroncin mio bello, / deh muovasi a pietà de'miei lamenti: /
diceva: « amor mio, / deh, può egli esser ch'io con teco
s. bonaventura volgar., 1-155: deh, che è a pensare che 'l
torrenti d'armati. giuglaris, 302: deh che torrente di popolo alpaprirsi delle porte
me, padrone, / non 'tonneggiare', deh! non io il motore / son
marino, 1-13-251: adon che fai? deh qual follia ti tira / armi a
all'altro. allegri, 217: deh che maraviglia, se, essendo anch'io
o aspettative. giuglaris, 385: deh come piena è d'icari tutta quest'aria
dispiegar la lettera. firenzuola, 664: deh, non mi rompere il capo;
la casa. burchiello, 20: deh parlian de'mosconi, / quanta grazia abbia
esser? son io così trasfigurato? deh, occhio mio bello, guatami pure
tante volte cantar l'ébree donzelle, / deh trattieni o signor. jahier, 2-129
che amor m'ha fatto, / deh insegnatimi un poco inamorare, / e d'
mette in oblia. mariconda, 1-4-5: deh, che compassione è vederla travagliare a
medici, i-282: lascioti il cuor, deh! non me lo tribbiare, /
con la rabbia. lemene, ii-304: deh fa tregua col pianto almen sol tanto
di dolore. marino, 1-4-72: deh placa, o mare, i tuoi furori
voce, / del mio tormento atroce / deh ti venga pietade. 4
/ vittoriando me col greve pondo! / deh, 'miserere'a me, deh
deh, 'miserere'a me, deh, dammi aiuto, / ch'io possa
g. rucellai, 9-27: deh, se tu sei, come mi sembri
maggior veramente. boccaccio, viii-1-28: deh! dimmi: di qua'vittorie, di
cuore escono lenti / boccaccio, i-47: deh! aggiungetemi al triste numero de'morsenz'eco
. n. franco, 7-134: deh che non dico io di quel sannio che
, 1-32: ferma, baiardo mio, deh, ferma il piede! / che
figur. fusinato, i-228: deh! mi perdona, o povero innocente,
scomparsa. cesari, 7-246: deh! quando finirai tu, moglie, di
aretino, 20-175: tu rispondi: « deh lasciami stare, io te ne prego
dee., 8-6 (1-iv-703): deh! come tu se'grosso! vendilo
e medicina / della turbe fiorentina, / deh ripara a tal rovina / sopra al
frugoni, 1-35: o intempestive tempeste! deh, come male si scarica turbine procelloso
angiolieri, vi-i-307 (12-8): deh quant'è suta la sventura mia /
: voi m'avete toccato l'ugola: deh, se ne sapete più, raccontatemene
. a. verri, ii-146: deh non contendete, o anime eccelse, perché
del vedere i'ho mancato, / deh come mi sta ben, in veritade,
una vendetta. goldoni, xiii-130: deh cessino fra voi le gare ultrici: /
, esplicito. panigarola, 2-476: deh signor per parlare all'umana, se bene
. g. stampa, 34: deh prolungate almen per alcun'ore / questa vostra
g. rucellai, 75: deh meco i labri tuoi, donde parole /
per viltà. sacchetti, 64-110: deh, va'col malanno, -disse la moglie
niente vi sarà propizio, / lassate, deh, lassate tanto male [o sodomiti
faccendo del cuor rocca dicea: « deh, vacche che spuzzate come carogna,
cecco d'ascoli, 1695: deh non credete a una femmina sciocca /
affascinato. petrarca, 237-31: deh or foss'io col vago de la luna
verdi boschi. d'annunzio, i-429: deh foss'io, come il vago de
e donzelle ch'amate ragione, / deh or ecco donna di gran valentia, /
di famosa prova. cellini, 817: deh siate al creder mal di me più
lapo gianni, xxxv-ii-598: deh, come ben vaneggia quella gente /
costo, 1-46: e colei soggiunse, deh, la mia madonna tullia, se
: morire. rota, 1-1-71: deh perché, al ciel quando spiegasti i vanni
: morire. batacchi, 3-23: deh! pria che varchi il guado estremo,
tebaldeo, son., 65-1: deh come è varia, breve, incerta e
. subord. boccaccio, v-93: deh, perché mi distendo io più a vaticinare
disimpegnata. carducci, ii-14-249: deh... toma a la tranquilla /
angiolieri, vi-i-450 (127-1): deh guata, ciampol, ben questa vecchiuzza
. lagrime e note, / deh! qual sentì nel cor novella doglia /
calcina e rena. burchiello, 2-39: deh, fagli pu- gnere spesso la vena
., 8-2 (1-iv-678): « deh! » disse il prete « non mifare
. verbàccio. ruspoli, 1-143: deh! fate largo che un poeta viene /
santa verga. fagiuoli, xiv-88: deh non tardate più, signor gentile,
tempestose / aure, ghiacciato borea, deh vieni / dalla nevosa tracia. papini,
occhi. petrarca, 279-10: « deh, perché inanzi 'l tempo ti consume?
a versare, dicendo: « deh, morto sia tu a ghiado, che
! carducci, iii-3- 306: deh come allegri e rapidi si sparsero gli squilli
. mascheroni, 8-283: morte, deh! vieni, e la terrena vesta /
provedere una bestia per me, / deh va, e vedi questi vetturini, /
che so io. parini, 434: deh, poi che fillide pur tra'velluti
/ dall'eco queruli spesso renduti, / deh, la mia fillide, di vezzi
vescovo). pegolotti, lxxxviii-ii-223: deh; numera costui, che degno veste
. poliziano, 1-742: ahimè, deh perché tanto / quel volto a noi
vi salvate. chiabrera, 1-ii-380: deh qual possanza mi ritorna agli anni,
vuole meglio. leonardo, 2-47: deh, non m'avere a vii, ch'
., 6-conci. (1-iv-581): deh! dolgati, signor, del mio
com'è tenace. mazza, i-69: deh quanti, ciechi del lor grave ri-
e dio d'ogni vivace, / deh leva al servo tuo quest'aspra incarna!
estremo, riposato e caro / sonno deh queste due fontane vive / di rio tormento
corpo). angiolieri, xxxv-ii-398: deh guata, ciampol, ben questa vecchiuzza
vociaccia... disse: « deh! signior mio, comperate questo vezzo a
dante, par., 9-19: deh, metti al mio voler tosto compenso,
persona). goldoni, ix-1219: deh! tu, signor, che a sostener
il giovane, e diceva: « deh, pagami, ché io vorrei più volentieri
imbasciata, volto mio bello. - deh, capestro, io ti dico ch'egli
g. ariosto, 1-iv-703: deh, come molestami, / come mi dà
vie, /... / « deh, fucci », gridargli « mercede
è fuggito. ariosto, 1-67: « deh! » diss'ella « signor,
di velluto nero. monti, x-3-418: deh rie- di, o dea [salute
di vanità. parini, 317: deh volgi da quel seggio aurato e bello,
de zaratano. folengo, i-268: deh, mira cotesto zaratano lombarduzzo come si
farsi la zuppa nel trebbiano, disse « deh, lasciatemi ». -mancare
.). imbriani, 15-146: deh quanto poi ci voleva per mettere in piedi