non dedicare un calcio nel muso: non degnare di uno sguardo, non badare,
.]. = deriv. da degnare. degnante (part. pres
degnante (part. pres. di degnare), agg. (superi.
di eliseo degnan- tissimo. degnare (ant. dignare), tr.
spesso usato in frasi negative: non degnare di uno sguardo, di una parola
. bartoli, 25-342: * degnare uno d'alcuna grazia * o * degnarsi
, tanto mi stava in animo essere debito degnare et onorare l'età. lorenzo de'
a lasciarmi trascinare nel salotto e a ¦ degnare », com'essi dicevano, «
farsi beffe del chiarissimo poeta, non degnare pur di discutere le sue opinioni,
degnato (part. pass, di degnare), agg. (superi.
degnazióne (dignazióne), sf. il degnare, il degnarsi; l'atto o
l'invito. = deriv. da degnare (cfr. lat. dignabilis).
indicare '. desinare1 (ant. degnare, disertare, disinare, desnare,
desinare2 (ant. disenare, disinare, degnare, donare), sm. pasto
: te esortano che te debi pietosa degnare per tuo fedelissimo servo accettarme e che 'l
, supplica v. a. di degnare della sua attenzione le memorie ch'egli
, quasi come contumaci, e se noi degnare d'udire, in due doppi contumaci
]: item se supplica se voglia degnare che gli uomini e cittadini aquilani non
genitrice. carducci, iii-9-79: col degnare la vergine umana all'onore di genitrice
v. torvo. -n o n degnare di un guardo qualcosa o qualcuno:
pavia, supplica v. a. di degnare della sua attenzione le memorie ch'egli
della vecchia poesia giocosa. -non degnare di menzione qualcosa: trascurarla sprezzantemente,
, rimirare con compiacimento, vagheggiare; degnare di un'occhiata, fare oggetto di
la s. v. si voglia degnare di oldire l'altra parte e di avere
, te esortano che te debi pietosa degnare per tuo fedelissimo servo accettarme. bellincioni
/ quella che m'odia e niente degnare / vuol pur vedere ond'i'passo la
-lasciare alla, nella polvere: non degnare di attenzione, riguardo o interesse;
, per lo contrario, di non degnare neppur di uno sguardo quelle questioni che
, supplica v. a. di degnare (iella sua attenzione le memorie caegli
, 12-i-261: ora la supplico si voglia degnare d'accettare almeno questo mio buon animo
o, per lo contrario, di non degnare neppure di uno sguardo quelle quistioni che
, te esortano che te debi pietosa degnare per tuo fedelissimo servo acce ttarme.
in spalla, la rimbeccò, senza degnare di fermarsi. baldini, 3-108: allegre
, li quali (quando si voglia degnare questo eccellentissimo senato di concedermi in
, di società umana, è un degnare dell'uomo. il non parlare è
. dato uno sguardo. -non degnare di uno sguardo qualcuno o qualco
, di società umana, è un degnare dell'uomo. il non parlare è cosa
16. -lasciare ai topi: non degnare più di attenzione, topoanestesìa, sf.
tenere a vile, spregiare, non degnare di alcuna considerazione. lacopone, 92-21