con la scusa d'aspettare che spiava, degnò salire nelle stanzucce della cucitora di bianco
ago, a i fusi / inchinar non degnò la man superba. idem, 20-95
, a i fusi / inchinar non degnò la man superba. parini, giorno,
quel donato / ch'alia prim'arte degnò porre mano. buti, 3-379 [par
par., 12-138]: che si degnò di scrivere sopra la prima arte,
: / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a brucar
: poi che madonna da pietà commossa / degnò mirarne... /.
: / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a brucar serio
: / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a brucar serio
finestrino di ufficio..., si degnò di alzare le spalle. chiesa,
trainato da due baldi destrieri, non ci degnò di uno sguardo. linati, 30-148
: / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a brucar
: sì come dèi savere, / quando degnò venire / la maestà sovrana / a
: dall'etereo / seggio ineffabile / degnò discendere, / e carne fragile, /
ma poi, poco a poco, si degnò di mettersi finalmente in carreggiata.
sì come dèi savere, / quanto degnò venire / la maestà sovrana / a prender
: / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a brucar serio
861: l'e. v. si degnò di deputar la commissione alla riforma de'
poi che madonna da pietà commossa / degnò mirarne. sercambi, i-25: promettendo
6: ma pur merzé chiamando / degnò di darmi gioiosa compita. = deriv
distribuite. bocchelli, ii-440: si degnò di dirmi che [il montaggio]
prender la fiore, / ch'ella degnò di volermi donare. dante, conv.
il « montaggio ». pure si degnò di dirmi che è l'opera suprema del
contraria di tutte le noie, non degnò salutare la tua persona. g. villani
trascendentale, è quell'unico dove si degnò dare un calcio alla gramatica.
, mai niuna delle setole... degnò di scuotersi. 4. diapason campione
xviii-69: a me di me tali degnò dir cose, / che tenerle fia meglio
con la scusa d'aspettare che spiova, degnò salire nelle stanzuccie della cucitora di bianco
. carducci, iii-15-65: il leopardi degnò la debolezza del guidi di certe sue
né de li beni eterni / l'altissimo degnò se non coloro / che 'l forte
: / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a brucar serio
libro di sydrac, 3: idio gli degnò per la sua grande dimostranza la forma
carducci, iii-n-79: in fine si degnò anche di torsi di dosso uno straccio
spiantato, questo contino, non si degnò mai di venire alla mora. -ant
punto, / che quella donna mi degnò guardare, / e vennesi a posar nel
ago, ai fusi / inchinar non degnò la man superba. sarpi, ii-100
ombre, / chiudere, né compor degnò le labbra. foscolo, iv-414: poi
: sapendo bene chi entrava, non degnò voltarsi a guardare. palazzeschi, 7-10
ora passarono tre jeep, ma nessuna si degnò di fermare. 9.
poi che madonna da pietà commossa / degnò mirarme, e ricognovve e vide / gir
simili alla scanalatura della colonna, si degnò di ascoltare l'accusa e la difesa
, / veder la maiestate che ne degnò salvare ». libro di sydrac, 56
sydrac, 3: sidrac idio gli degnò per la sua grande dimostranza la forma
di sydrac, 3: sidrac idio gli degnò per la sua grande dimostranza la forma
di prender la fiore, / ch'ella degnò di volermi donare / quella, che
di teresa, e la reai persona lo degnò del più grazioso e del più salutevole
di prender la fiore, / ch'ella degnò di volermi donare, / quella,
di sydrac, 3: idio gli degnò per la sua grande dimo- stranza la
e. v.... degnò in ogni tempo onorarmi. de sanctis,
, ai fusi, / inchinar non degnò la man superba. marino, 1-110:
: il solenne guardiaportone dell'ambasciata si degnò di telefonare al cosmo, nel suo gabinetto
. della casa, 2-2-27: si degnò farmi grazia di liberare dalla galea un
o giri il cervello [non / degnò mirarme, e ricognovve e vide / gir
così meschino, che egli non si degnò nemmeno di segnare nel libro degli utili
il pubblico, alcuni anni sono, si degnò accogliere una mia mal tessuta istoria del
il solenne guardi aportone dell'ambasciata si degnò di telefonare al cosmo, nel suo
: / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a brucar serio
maggiore grazia, che la divina potenzia degnò d'incarnare nella graziosa vergine maria, ed
ago, a i fusi / inchinar non degnò la man superba. chiabrera, 4-3-43
mi uscì di bocca, allorché si degnò di sentirmi a padova il principe gustavo
mia persona [il sovrano] si degnò d'insignire col conferirmi un titolo e un
bontà onde la maestà della regina si degnò venire in aiuto all'orfanezza delle fi-
peste. desideri, lxii-2-v-187: si degnò di farmi un elogio, come d'
a te viene, che invocata euterpe / degnò dettarmi, e sul finir, severa
i-119: quanto al giardino non lo degnò neppure di uno sguardo, così che
tiro indietro. buonafede, 2-v-68: non degnò di niuna salutazione vespasiano, né si
della casa, 5-iii-115: la si degnò farmi grazia di liberare dalla galea un
, e 'l grato accoglimento col quale si degnò di riguardare questa mia lettura accademica,
trovandomi 10 in firenze, la si degnò farmi grazia di liberare dalla galea un
quel donato / ch'a la prim'arte degnò porre mano. idem, par.
che oggi si nominano solo perché il tasso degnò di farne un commento?
sono arrivato a stringerle la mano, / degnò pur essa una strettina darmi; /
quel donato / ch'alia prim'arte degnò porre mano. ottimo, iii-305: 'il
immortale, portata in processione, si degnò miracolare in mezzo al popolo.
altezza di vostro cuore, che non degnò di mirare sì basso, come natura
de'maligni e de'letterati subalterni non degnò mai di rispondere. giusti, i-502:
366-110: non guardar me, ma chi degnò ere- arme; / no 'l mio
figliuol d'iddio con la sua morte / degnò curar a noi far seco eredi /
. g. stampa, 6: degnò l'illustre mio signore, / per cui
è contraria di tutte le noie, non degnò salutare la tua persona, temendo non
simili alle scanalature della colonna, si degnò di ascoltare l'accusa e la difesa
al caratteristico ombrellone bleu, il barrocciaio degnò appena di un'occhiata l'automobile che
ii-16-189: la maestà della regina si degnò venire in aiuto all'orfanezza delle figliuolette
orifizio. segneri, i-351: si degnò [iddio] di dar loro questo segnalato
cristo] per onore del nome suo degnò di donare a loro così alto intendimento e
bacchelli, 2-xxiv-315: un terzo non si degnò di adoperare la lancia, ma lo
quel punto / che quella donna mi degnò guardare, / e vennesi a posar
9-348: il suo parafango pesto lei lo degnò appena di uno sguardo. -spappolato
innanzi al suo caro padre, si degnò di entrare mallevadore per te...
tempio. del mazza, xxv: lo degnò di salire in sul pinnacolo del prefato
quel punto / che quella donna mi degnò guardare, / e vennesi a posar
giorgio dati, 1-28: ella non si degnò di comparire in senato a fare testimonianza
unigenito figliuolo di dio... degnò di andare alle profonde carceri e >rofondi
pillio / de quel gran profundo; / degnò venire, per noi sortire / la
silone, 9-70: il principe si degnò di attraversare, senza fermarsi e senza
vostra nobilissima prosapia [i franchi] degnò mai di contaminarsi e di mischiarsi coll'
i-43: allorché sua maestà illustrissima si degnò di nominare ministro di stato e delle
che lo facesse per punto, non degnò d'uno sguardo nemmeno il cappello.
volto lo sguardo al lucernario, si degnò di rabescare alcuni versi improvvisi sopra un
/ ma, pur merzé chiamando, / degnò di darmi gioiosa compita. giusto de'
pure accolse con benignità la vecchia e degnò chiacchierar seco. -quanto grandi cose
volto lo sguardo al lucernario, si degnò di rabescare alcuni versi improvvisi sopra un fogliolino
questo spiantato, questo contino, non si degnò mai di venire alla mora, mandava
, rivoltata altrove la faccia, non degnò mirarlo né parlarli. nannini [ovidio
scomodò. / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a brucar
re del cielo / di nascer si degnò sotto umano velo, /...
non mediocre del cinismo... non degnò di muna salutazione vespasiano, né si
teresa, e la reai persona lo degnò del più grazioso e del più salutevole sorriso
mostrare la virtù della compassione, si degnò di diventare per noi tale quale egli
scoglio, né mai al supplicante cavaliero degnò rispondere una parola sola. marino
.). tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a brucar
per le nozze, maria stessa si degnò comparirgli visibilmente. -ant. titolo
. / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a brucar serio
/ non fecondar me, ma chi degnò crearme; / no 'l mio valor,
di singulti. faldella, ii-2-76: si degnò di compitare in semitono di canzonatura:
si scomodò. / tutto quel chiassoei non degnò d'un guardo / e a brucar serio
i-119: quanto al giardino, non lo degnò neppure se qualche acconcio. delfico,
. bocchelli, 15-47: né maggiormente si degnò, quando il novissimo lo diffamò,
, /... / quando degnò l'illustre mio signore, / per cui
/ veder la maiestate - che ne degnò salvare ». fra giordano, 3-239:
, sorbillato il caffè, lo squillacciotti degnò caritatevolmente rammentarsi della latrice di quella malaugurata
esso nostro signore per se medesimo si degnò di esporre quello che diceva, acciocché
10-241: finalmente il arista ci degnò della sua attenzione; ordinammo cioccolatacalda e paste
ago, a i fusi / inchinar non degnò la man superba. magalotti, 9-1-197
marino scoglio, né mai al supplicante cavaliero degnò rispondere una parola sola. g.
nella città, ch'ella non si degnò di comparire in senato, a fare testimonianza
: disertarono le urne, e nessuno si degnò più di votare. -con riferimento
colui el quale... si degnò di venire nel ventre d'una verginella
madonna). latini, i-377: degnò venire / la maestà sovrana / a prender
, la tardi, il igniore si degnò altra volta visitarmi con fierissimi dolori di