accéggia / al becco lungo. lorenzo de' medici, 204: s'egli avesse un
di velocità; affrettare. lorenzo de' medici, i-440: pieno adunque di questa
camminassino con passo accelerato, oltre alla virtù de' soldati, la sollecita diligenza de'capitani
virtù de'soldati, la sollecita diligenza de' capitani. beccaria, 1-390: la
poi accelerati, siede compagna sui troni de' monarchi. leopardi, i-1407: il
ciò è manifesto per l'esperienza continua de' gravi cadenti, e del moto accelerato
ch'accender suole esca repente, / tal de' begli occhi vostri il lume ardente /
tranquille, j... i tornan de' nostri visi le postille /..
la cupidigia del signoreggiare accese gli animi de' figliuoli [del re]...
idem, i-64: credo che la virtù de' santi versi, che noi divotamente leggiamo
la sua fiamma si manifesti. lorenzo de' medici, i-449: sentendo pure che
. machiavelli, 478: [alamanno de' medici] sendo di natura feroce,
il forte animo accendono / l'ume de' forti. 8. animare;
archibuso si leva in fiamma all'unione de' raggi della lente o dello specchio; ma
fame e sete delle cose spirituali e de' beni divini, stamane cade a disporre
archibuso si leva in fiamma all'unione de' raggi della lente. salvini, x-189
per cagion del suo accendimento. lorenzo de' medici, 411: l'ira non
iv-m-500: le grate, e l'accenditoio de' lumini, / perché 'l tuo loco
che fa intendere. b. de' rossi, 2-12: seguiva immantinente la confidenza
lo splendido fiume devolvesi: / trascorrono de' campi / i grandi alberi, e
ii-38: il fare molta fatica per ottenere de' gusti non è più cosa fattibile con
incomincia udir di fòre / il suon de' primi dolci accenti suoi. idem, 283-6
, iii-243: sia suo diletto udir de' nidi impiumi / le voci nove e
bembo, 7-1-308: perciocché il caldo de' nostri corpi, accentratosi per la stagione
accentate, non è però che il più de' preti imparino a bene accentuarle. rigutini-cappuccini
m. adriani, 4-2-308: le galee de' barbari, di notte tiratesi in alto
... accerchiato dalla paura repentina de' franzesi e delle armi viniziane, e abbandonato
astratto d'accertato. del corpo, de' movimenti. del dire, dello stile che
acceso, venne per metterlo nelle case de' cavalcanti. boccaccio, iv-159: troia
., 2-9 (240): erano de' due mercatanti sì gli animi accesi,
la cagione della tua pallidezza? lorenzo de' medici, 328: il colore delle carni
, di giustizia, cominciò a far loro de' cenni col viso. idem, pr
... facéva rilucere tra il folto de' capelli castagni alcuni fili d'pro chiaro
accessione che alle forze e alla potenza de' francesi si procacciasse. magalotti, 21-98:
, 9: accesso, come voce propria de' medici significa quei fenomeni o sintomi che
537: dunque parleremo principalmente della bellezza de' membri scoperti, ed accessoriamente de'coperti.
bellezza de'membri scoperti, ed accessoriamente de' coperti. tasso, i-188: si
, ii-1-308: chiama anche tutti i littori de' tuoi compagni, e comanda che mettano
far cimento del valore e della forza de' proci, presenta loro avanti il fortissimo
zappatori o guastatori, così detti, de' reggimenti di fanteria... nell'artiglieria
della scure. ma le scuri consolari de' romani non si direbbero accette. nel
accetti ancor più volentieri / il capitan de' franchi il nostro invito, / l'
, che era cortese molto ed amator de' begl'ingegni, accettò raffaello. buommattei
9-43: offerse il servigio di sé e de' suoi contro la compagnia; e,
vi-18: pare che dio sia acceptatóre de' luoghi, et che egli si trovi
scala del paradiso, 511: ma de' doni che l'anima può fare a dio
, del clima). giusto de' conti, ii-19: all'oriente toma ornai
legato, e per questo acchetò gli animi de' cittadini. lapo da castiglionchio, 125
la propria natura, di trovare una ragione de' suoi sentimenti, che non s'accheta
un involtone della lunga e ricca treccia de' miei rossissimi capelli. giordani, ii-26:
1-148: in spagna ognuno ne vuole [de' barri neri], di messico ognuno
: ram mento il color de' suoi occhi: gialli, striati di grigio
, 7-164: confermandolo la maravigliosa scultura de' caratteri, che se fossero punici, la
di sopra è stato detto delle infermità naturali de' cavalli, ora si seguita il trattato
mondo, la quale consiste nella superficie de' corpi sì accidentali che naturali, li
un'altra trapassano, secondo la varietà de' governi e delle religioni, secondo il
ai modi di pensare e di viver de' dì nostri. manzoni, pr. sp
semiditono invece della maggiore, col mezzo de' segni accidentali diatonici. -corde e
ora molti poterne avenire con grandissima afflizione de' mortali. machiavelli, 146: la variazione
e delle lingue, insieme con l'accidente de' diluvii o della peste, spegne le
dignità. colletta, i-213: fuoco peggiore de' vulcani veniva dagli accidenti del tremuoto.
non possono essere tutte le forme sustanziali de' peripatetici e altri simili, che consisteno
così tragica fruttifica la morte delle famiglie e de' popoli intieri? è egli accidente o
appestato tradurre dalle radici o dalle potenze de' panni agli atti una sì fatta qualità
crusca]: sogliono subito essere sorprese de' soliti accidentucciacci uterini. redi, 16-vi-171
, per quel che mi dicono, de' suoi soliti. = voce dotta
cose, ed eziandio di dio e de' santi, stando oziosa e trista.
l'accidia alcuna fiata nasce dalle delizie de' cibi, alcuna volta dalla privazione del
smarrirsi, perdersi d'animo. lorenzo de' medici, ii-42: tanto è grieve l'
agg. succinto. b. de' rossi, 2-67: una sottana di raso
, vii-27: sopra queste cose accignetevi de' cilici e piangete e urlate. alamanni
albero della croce, 32: i piedi de' pescatori, e del suo traditore,
badia, acciò non temessono le minaccie de' potenti. dante, vita nuova, 25
... acciò volesse dar loro de' soggetti abili a governare quel regno desolato
strada acciottolata, / per le punte de' sassi mal caleabile. fagiuoli, 3-1-101:
piccolissime, che si soglion fare ne'viali de' giardini a foggia di mosaico, con
darò ceste rotte per acciughe. lorenzo de' medici, ii-187: egli avea nel carnaiuolo
io ho per le mani una giovene de' lanfranchi, la più bella che si
difettose ed ingrate risonavano al- l'orecchie de' vassalli affezionati, le trionfali e felici acclamazioni
, quando chiese licenza di favellare uno de' senatori. c. dati, 4-15:
: io me ne sto a sedere dicendovi de' pensieretti, e vi fo delle acclamazioncelle
accoccoli / come a fattor che raccolga de' bioccoli, / daratti sotto, ove manca
ora s'accoda / dommeo, treccon de' ghiozzi e delle lasche. giusti, ii-198
, non senza gran letizia e piacere de' circostanti. pulci, 6-8: fecesi
gelosia]. poliziano, i-2-3: ben de' lieta godersi / l'aura, che
pecorella in libertade / pascea l'erbe de' prati, e nella vista / tutti
mercadante, / che portare al soldan mi de' in levante. tasso, 17-95:
oggi un uomo alla luce l'ilitìa / de' parti accoglitrice trarrà fuori, / che
, incapace di mai fargli ragione alcuna de' suoi danni: e nondimeno non dubitò di
. magalotti, 13-n: soli dieci de' principali, che avessero voluto accollarsi questo
ne'clubs, e principalmente in quello de' giacobini. 3. per estens
giov. cavalcanti, 331: tale assembramento de' tre confinati non era senza pericolosa cagione
assembra un franco paladino. lorenzo de' medici, ii-283: sicché a un'
divisare quando noi daremo copia di ciascuno de' loro argomenti. idem, i-1784:
8-44): canzon, tu sai che de' libri d'amore / io t'assemplai
per asenprare riformagioni e patti di creditori de' mozi e stanziamenti fatti per li priori
da troia. arici, 36: de' falli altrui ti assenna, e ognor
. muratori, 1-17: diceva uno de' più dotti ed assennati ministri della giustizia [
assentano le medicee dal sole i diametri de' lor cerchietti. 3. tr
, ostentatori e i maligni in casa de' signori, che i buoni. alberti,
adulazioni, le vili assentazioni, il disprezzo de' poveri [ecc.].
mi assente / premio miglior la volontà de' fati. arici, i-145: tempo è
... come di prolungare i termini de' pagamenti già assentiti per lo detto re
. [crusca]: pianse li corpi de' suo'fedeli... e l'
d'un topo in presenzia. lorenzo de' medici, i-76: mi riducevo..
passar con manco / noia l'assenzia de' figliuoli. sassetti, 266: altri in
» di platone, ma dagli spiriti assenzienti de' padri, vigili sopra i destini ed
condotto / a ber 10 dolce assenzo de' martiri / la nella mia con suo pianger
3. figur. lorenzo de' medici, i-148: ogni alma, che
, 1-9-132: è in roma / de' ceninesi il prence. io gli parlai.
, 9-2-124: avrà sempre per mallevadore de' suoi asserti la grandezza della propria condizione.
la vostra assessorica sentenza, fedele esploratore de' mali,... come si
'l cervio alla viva fontana. lorenzo de' medici, i-40: fa come uno
terra a una fonte. s. caterina de' ricci, 286: ora è
/ da piacevole istinto / (o che de' rivi / lontani indizio alcuno arrechin l'
della giustizia, onde dipendono gli assettamenti de' buon governi, non si cava
,... con loro gli assettamenti de' negoziati. 3. ant.
chioma sotto la cuffia. s. caterina de' ricci, 271: bisogna con
assetta, / e presto uscì de' pagan regni fora. idem, 12-18:
borghini, i-iv-4-76: il beato filippo de' benizi... in modo l'assettò
l'assettò e riformò [l'ordine de' $ervi] a ordine e modo di religione
in matrimonio. s. caterina de' ricci, 187: due dì sono si
operar tutto s'assetta / quel che de' fare. pulci, 2-74: per che
convivio] non s'assetti alcuno male de' suoi organi disposto, però che né
, con savia condotta venneno alle spalle de' nimici. 3. seduto,
, si gettò... dalla parte de' nemici. 5. corretto
questa cirimonia gli antichi che quello assettarsi de' capelli avesse ad essere una significanza dell'
ne m'intendo. s. caterina de' ricci, 465: non sono venuto a
solo rispetto, d'accomodarsi alla capacità de' popoli rozzi e indisciplinati, non s'è
s'è astenuta la scrittura d'adombrare de' suoi principalissimi dogmi, attribuendo sino all'
: solennizzare... il natale de' grandi, non solo per la prima
tommaseo [s. v.]: de' contratti di assicurazione, chi ne fa
argentea chiuso ognora il petto / assecura de' giusti. d'annunzio, iv-1-114: il
brevemente le cause, passo alle proposizioni de' rimedii. magalotti, 21-n: è adunque
quanto scrisse. baretti, ii-62: de' tre quadri... non posso dir
amico, non si sarà saputo assicurare de' grandi. guicciardini, i-94: per assicurarsi
siccome il re partiva pieno di gratitudine de' buoni servizi prestati da loro al padre
assai lietamente. s. caterina de' ricci, 183: nei cattivi tempi
con alquanti domestici, per la compagnia de' quali si assicurino a prender lo cibo
tutte le circondano; / che nel latrar de' can non s'assicurano. tasso,
. machiavelli, 767: l'altro [de' frategli], tornando sopra una nave
nell'alpe, che l'alterno / gelar de' verni assidera e costrigne. giacosa,
buonarroti il giovane, i-412: appresso de' quali, nella medesima ordinanza fuori del
eguai tutto divide / il numero infinito de' guerrieri: / questi a sinistra, e
., 14-69: quel fu l'un de' sette regi / ch'as- siser tebe
i-420: [questi] adottato dalla famiglia de' calderini si assise il nome di quella
girano intorno a dio, così l'anime de' beati. guicciardini, ii-16: trattando
o della dispensa, queste consegnasse a uno de' più assidui di casa, più fidato
finalmente fulvio assiepò col fuoco le tane de' liguri. fagiuoli, 3-6-201: veggio
né punto né poco all'estro o assillo de' buoi; ma aristotele l'ha onorato
il barbagianni e l'assiuolo. lorenzo de' medici, i-259: romperanno i silenzi
col parlar per assiomi, / ove sien de' vocabol greci misti. torricelli, 142
per altro atto pubblico, gli uffiziali de' signori di feudo; e delle assemblee
signori di feudo; e delle assemblee de' signori convocate dàl principe a deliberare di cose
assiso, / al pianto in compagnia de' suo'dolori. 7. circondato
cioè, assistenti, e ministranti. lorenzo de' medici, 1-15: laudi o riprenda
giudice non solo dell'opera, ma de' pensieri. bruno, 3-644: adesso.
superflue. -figur. lorenzo de' medici, i-44: parla adunque il presente
che contiene un liquido). lorenzo de' medici, i-74: e considerai subito che
accurata assistenza, e con l'ordine de' medicamenti di sopra insegnati, si deve
: quali, quali, al tuonar de' feri accenti / forme s'accalcan per lo
nota, che 'l detto poggio è de' meglio assituati che sia in italia.
ventriglio, / come s'usa di dir de' giucatori, / facciane gran romori /
fra giordano [crusca]: uno de' più forti pensieri si è quello dell'
di chi fa la spesa della stampa e de' signori associati. g. gozzi
e distribuito unguento venefico, e assoldato de' complici. tommaseo-rigutini, 2631: assoldare
4. compiuto, eseguito. lorenzo de' medici, i-25: e però, assoluta
assoluta questa parte, verremo alla esposizione de' sonetti. galileo, 1-1- 208
., 1-3: puossene trattare [de' venti] generalmente, o vero assolutamente,
alcuno allora... il costume de' tempi nostri di donare o lasciar il suo
: hanno sin qui la maggior parte de' filosofi creduto che la superficie [della
lo stile assoluto e sicuro del libro de' delitti e delle pene [ecc.]
centri, conservavano un'assai costante egualità de' lor passaggi per tutti gli archi. guglielmini
ben è vero che il maggior peso assoluto de' corpi, compone una maggiore potenza di
, assoluto erra. s. caterina de' ricci, 130: vi conforterei a non
commesso al medesimo che dissuadesse l'assoluzione de' veneziani; ma questa, alla venuta
la credenza universale assoluto, perché i voti de' giudici assolventi e de'condennanti furono di
perché i voti de'giudici assolventi e de' condennanti furono di numero pari.
e libera vi lascio. 5. caterina de' ricci, 43: assolvetemi dall'offizio
. dare compimento, compiere. lorenzo de' medici, i-20: dante ha assai perfettamente
volevamo in lui compromettere della vicenda de' lombardi, cioè delle nostre ragioni reali
che parlava o sorrideva, mostrava alcuna parte de' denti, di tanto strana e maravigliosa
agricoltore. leopardi, 933: assomigliava ciascuno de' piaceri chiamati comunemente reali, a un
. m. villani, 9-51: feciono de' loro cittadini popolari alquanti rettori con certa
stentare, stenti. s. caterina de' ricci, 318: ora non vogliamo
naturali esperienze, l'aver esatta notizia de' mutamenti dell'aria. imperciocché, assorbendone
si può intender di coloro, l'aver de' quali è ingordamente assorbito dall'avaro.
, la cortesia, la gentilezza / de' tuoi signori, e gli onorati pregi
sopra le montarono la disposizione e'movimenti de' cieli e degli astri per quella maniera
, 20-96: in tutte le risoluzioni de' misti è indubitato che, innanzi che i
. vico, 498: la mente umana de' tempi che ragioniamo non era assottigliata da
veg- gendo ch'era assottigliato il campo de' nimici di gente... uscirono
30-2-57: vairone, il più dotto de' romani, ne fece libri, ed altri
in proporzione alla diversa assuefabilità degli organi de' fanciulli, della diversa loro forza immaginativa
o di marmo. 5. caterina de' ricci, 392: rendendomi io certa che
, ii-2-39: secondate i cuori palpitanti de' giovanetti e delle fanciulle; assuefateli,
mai più non sentito dolore. lorenzo de' medici, i-21: la dolcezza ed armonia
oppio sono avvezzi, come è gran parte de' persiani: molti dei quali, essendo
lingua e al palato colle graziose punture de' loro tanti angoli e serpeggiamenti. giordani
mai conoscer perfettamente le fatiche ed industrie de' scrittori. idem, 211: omo
. mazzini, ii-157: la condizione de' tempi impone allora doveri particolari ai pochi
e'fece prendere messer rinieri. lorenzo de' medici, i-56: il cuor mio
astolfo dà l'assunto al re de' neri, / che faccia a'merli tanto
attendere all'architettura, ed alla fortificazione de' luoghi di quella provincia. tasso,
di ciel venir vedesti. s. caterina de' ricci, 279: pigliare ci conviene
all'altro si mosse, alla forza de' poderosi destrieri, con grosse aste in
c. dati, 118: l'asticciuole de' pennelli, e...
archi e asticciuole prima elette. b. de' rossi, 2-12: stava in atto
purg., 6-39: « ciò che de' sodisfar chi qui si stalla »,
», si leggeva anche « ciò che de' sodisfar chi qui s'astalla »,
come vellutello: « tutto quello che de' sodisfare chi qui, in purgatorio,
larghe, e ricurve a l'un de' lati. pascoli, 851: l'imagine
in astati, principi e triarii, de' quali, gli astati erano messi nella prima
ritiravano tra gl'intervalli de gli ordini de' principi. carducci, 834:
la natura sol s'astende alla produzion de' semplici, ma l'omo con tali semplici
: e già dal caro / sangue de' suoi non asterrà la mano / la generosa
altrimenti darle l'assalto. s. caterina de' ricci, 362: con astenervi da
solo rispetto, d'accomodarsi alla capacità de' popoli rozzi e indisciplinati, non s'
non s'è astenuta la scrittura d'adombrare de' suoi principalissimi dogmi, attribuendo sino all'
astergere le grume nate intorno alle parieti de' canali del mesenterio. targioni tozzetti,
ii-2-18: l'esperienza delle pesti, de' diluvi, de'vulcani e de'terre
l'esperienza delle pesti, de'diluvi, de' vulcani e de'terre moti fe'che
pesti, de'diluvi, de'vulcani e de' terre moti fe'che i simboli consegnati
che stando nel mezzo delle tentazioni e de' lacci della tempesta del mondo, si
più casi, che i vivi ebbono astio de' morti per le soperchie tribulazioni. pietro
morti per le soperchie tribulazioni. pietro de' faitinelli, ix-315: e non mi
2-120: ma per altro un barbassoro / de' maggior di quel gran regno / in
son della natura degli sparvieri. trattato de' falconi, n: sono ancora altri
astraendo adesso dai detti del vasari e de' suoi seguaci, cercherò di far vedere [
vico, 3-644: la mente umana de' tempi che ragioniamo non era...
. bruno, 58: molti sono de' giorni che ti ho visto andar pensoso
rinvenirle. vico, 3-611: la ragione de' numeri, perciocch'è astrattissima, fu
pensiero astratto, nudo come i capolavori de' geni primi; idea più armoniosa e perfetta
quale serve per ricettacolo della forza e de' momenti dell'impeto. la forza poi e
posson racchiudere, fuorché nell'intima corpulenza de' solidi naturali. c. dati, i-387
] di lasciarsi muovere da certe astrazioni de' governi geometrici. e. visconti,
: alle astrazioni recondite ed all'esercizio de' versi lo schiller congiunse molto studio di storia
geniale astrazione poetica. anche la poesia ha de' pericoli. d'annunzio, iv-1-138:
pari qualità di costumi. s. caterina de' ricci, 193: nondimeno lo
i greci erano astretti bensì nella composizione de' loro versi alla quantità delle sillabe e
alla quantità delle sillabe e al numero de' piedi. alfieri, i-29: a niuna
modo molto spesso. s. caterina de' ricci, 321: sendo cose vecchie,
1 pochi ricchi facevano le guerre col danaro de' moltissimi poveri, i quali erano astretti
sopra le montarono la disposizione e'movimenti de' cieli e degli astri per quella maniera
. petrarca, iv-2-127: e chi de' nostri dogi che 'n duro astro /
: l'astrobolo è simile agli occhi de' pesci, e risplende di bianco come il
o astrologia, che conosci il corso de' cieli e de le pianete, tu
la quale l'astrologia considera. lorenzo de' medici, i-71: truovasi in alcuni
prattica e in essecu- zione i corsi de' cieli e delle stelle, con le stazioni
cieli e delle stelle, con le stazioni de' tempi, facendo naturai giudicio de'futuri
stazioni de'tempi, facendo naturai giudicio de' futuri avvenimenti delle cose, essendo differente
la terza opinione di mezzo è quella de' più saggi, che tengono i corpi
[la matematica] de la misura de' corpi celesti e suoi movimenti, fa
essere veramente scambievole tra coloro nelle natività de' quali si scambiano i luoghi del sole
quegli anelli che erano appariti al dispetto de' suoi computi. pecchio, conc.
col parlar per assiomi, / ove sien de' vocabol greci misti; / col dir
alcuni cittadini, i quali favorivano le cose de' medici e volevano astutamente impedire o prolungare
spiacevole. idem, 3-21: nimico de' popoli; e de'popo
, 3-21: nimico de'popoli; e de' popo lani, amato da'
sagaci e astuti. s. caterina de' ricci, 137: ho a fare
uomo viene a fine con grande sottigliezza de' suoi intendimenti nelle cose buone. lacopone,
dissono alquanti sperti, che quello infocamento de' vapori, o cometa o asub che si
meglio al dì d'oggi il sentimento de' suoi destinati, che lo si avesse l'
, purg., 11-34: ben si de' loro atar lavar le note / che
vegetante, a te s'appresta / de' fior la monarchia, clizia a te cede
terra col dito, / gl'itinerari de' tuoi viaggi? manzini, 7-92: avevano
ginnastica, che sa trar partito da ognuno de' suoi membri, e si presta ad
di capo. leopardi, i-1184: fuor de' quali [termini] la vita e
, 8-165: deteriorarono molto le condizioni de' febbricitanti medesimi per le cattive qualità dell'
del cosmo. tommaseo, 1-414: penso de' contagi, e li credo tutti animali
selvaggia / l'aere per ogni loco / de' varii atomi irraggia / che con soavi
rettor., 21: per le 'ngiurie de' cittadini convenne per necessitade che'maggiori
boccaccio, v-67: i lunghi atri de' gran palagi con tonda testuggine di pietra
morendo langue. pindemonte, 12-92: de' navigli tutti / le tavole del pari e
, / anzi con liete lagrime riveli / de' tuoi fieri trofei l'istoria atroce.
plebe / che sorge contro la ragion de' forti. verga, 1-235: tu non
pio e spontaneo orrore del sangue e de' fatti atroci. idem, pr. sp
iii- 274: ed atropo crudel de' più bei fiori / con sue forbici
non vogliono che gli altri parlino de' loro caffè! pezzi d'asini davvero.
e qui hanno attaccato discorso sopra la gelosia de' mariti. cesari [imitazione di cristo
altrui fatti, né t'impacciare nelle questioni de' grandi. manzoni, pr. sp
l'incorporarsi ella [l'acqua] de' sali, non cangia o perde di
alla quale prometto ora per allora uno de' più attaccaticci baci all'inglese ch'io
è meglio che sia venuto ad uno de' due lo scorbuto; è male attaccaticcio,
si osservi esattamente se ve ne fossero de' dubbiosi e non attaccati e assicurati perfettamente
15-ii-164: nella poesia, per l'esempio de' grandi, miro sempre più volentieri a'
la cerimoniale introduzione, e le attaccature de' principi de'dialoghi con le materie seguenti.
introduzione, e le attaccature de'principi de' dialoghi con le materie seguenti.
: nel franzese è falsa quella origine de' loro superlativi très-humble, très-obéissant, e simili
si ride delle batterie e degli attacchi regolari de' teologi. baretti, ii-263: il
e'modi e'reggimenti e le condizioni de' luoghi; e se t'attaglia,
mente si potrebbe dire contro a questi sprezzatori de' poeti. pulci, 15-45:
e in sé ritiene. lorenzo de' medici, i-20: chi legge la commedia
: il vero subietto e materia de' sonetti... debbe essere qualche
letizia delle cose temporali e corporali e de' diletti è simile a coloro che si vanno
tempio di febo, riconosce i doni de' popoli e attali nelle superbe porte
: secondo il co stume de' gelosi, subitamente diede fede alle parole,
con grande giocondità. s. caterina de' ricci, 261: si debba sforzare questo
una particolare espressione al volto. lorenzo de' medici, 5-19: io la grido:
per varie guise, strane sembianze mostrando de' diversissimi corpi loro. idem, 9-231
il costume nostro di casa: in presenzia de' più atempati, fu mai chi s'
a due insieme... delle pruove de' loro amanti, e'si trovava bene
essere stato il chilo formato dalla maggior parte de' poveri, con quasi soli seccumi,
le grandi arsure della state. giusto de' conti, i-84: io non veggio
acque, / che attemprano l'ardente aura de' soli. idem, i-260: qual
, il calore, ed il fervore de' suoi sangui. g. del papa,
compatire a'deboli, attemperarsi alla capacità de' rozzi. lanzi, 3-116: declinando le
: e dunque si solevano vedere le navi de' greci e li campi loro, dove
cession. m. villani, 1-9: de' reali e assai giovani baroni presono sozza
. giannotti, 2-1-183: nella elezione de' quali [senatori] non mi pare che
pare che sia da attendere la divisione de' quartieri. caro, 10-106: attendeva,
fè e la scrittura e la testimonianza de' mezzani. idem, 7-44: a richiesta
onore a così dire. s. caterina de' ricci, 395: vi atterrò la
, / non pure il mio, ma de' compagni il core. foscolo, v-90
attenessino a lui. s. caterina de' ricci, 65: e perché detto tommaso
d. bartoli, i-424: le fibre de' muscoli hanno il lor capo ne'tendini
redi, 16-iv-185: alle radici de' suddetti due denti [viperini] ne
puoi seguire. viejji; attienti a uno de' miei piedi. pindemonte, 9-559:
: se non fosse che 'l troppo amore de' padri verso i figliuoli li fa le
. villani, 6-6: messer bernabò de' visconti di milano avendo la mente attenta
l'acqua si desse alle mani. lorenzo de' medici, i-257: e fortuna,
parole sue d'alto consiglio, / féa de' detti conserva. bruno, 3-670:
12-ii-3-208: la refrazione cagionata dalla caligine de' vapori non ancora col purissimo fuoco degli
cocchi, 8-103: la molta attenuazione de' liquidi potrebbe esser nociva. d'annunzio
. vasari, i-585: uno de' quali sonando un liuto, porge
e più e meno, perché i numeri de' suoi dibattimenti rispondano alle alternazioni de'
de'suoi dibattimenti rispondano alle alternazioni de' toccamenti e ai logaritmi di numeri
. leonardo, 2-547: lo atterramento de' paduli saran fatti quando in essi paduli
atterrato e mandato sotterra entro le grotte de' monti i primi giganti. g. gozzi
da savio estimatore si dee, a proporzione de' corpi. g. gozzi, ii-190
dominici, 1-180: la maggior parte de' cavalieri... attesa crebbe l'affanno
i-223: egli, calculato tempi, aspetti de' metastasio, 1-1-242: oh quanto / atteso
[la carta], con maraviglia de' circostanti, atterriti ad un sì 'l duca
il loro maestro. s. caterina de' ricci, 401: ma atteso che nelle
mani del nostro dio sono i cuori de' principi e di quelli che governano,
libera prole / dorme tutta ne'templi de' padri / o su'monti ove l'
altro che ad attestare ampollosamente l'impotenza de' loro autori. tommaseo, 1-91: s'
lastri, 1-1-103: non essendovi sempre de' rii o de'borri da attestare le
1-1-103: non essendovi sempre de'rii o de' borri da attestare le fosse suddette,
: di questa verità ne'santi libri de' profeti se ne legge l'attestazione. libro
quello che eumenio sentì la venuta de' suoi nemici, mostrò bene sollicitudine di signoria
.., altri cavalieri e masnadieri de' fiorentini presono, scostandosi dall'oste, un'
i comuni greci non biasimavano gli ateniesi de' loro atticismi, così non dovessono i
così non dovessono i forestieri appuntar noi de' nostri fiorentinismi. cesarotti, i-70:
avere restituito a'nostri tempi l'atticismo de' greci. corticelli, 2-26: questo
e che i campi ribiancheggiano delle ossa de' nostri morti. scala del paradiso, 32
comuni; e un torto fatto ad uno de' suoi membri ricade sopra tutti. idem
ad una fonte, tazio il re de' sabini la corruppe per moneta. leggende
filtrando nella prima ora del dì uno de' monaci nella cella per attignere vino per la
gelosia. salvini, iv-264: alla guisa de' provenzali, da'quali per ventura attignevano
in giorno scemando; ma l'emigrazione continua de' lavoranti, attirati negli stati vicini da
savio estimatore si dee, a proporzione de' corpi. c. dati, 163:
attività, e senza notizia delle leggi e de' costumi della nazione. baretti, ii-200
per lo contrario, la massima attività de' raggi solari... non abbia forza
il mondo è degli attivi e non de' poveri pusillanimi. deledda, ii-1015: sono
e l'altra la contemplativa. lorenzo de' medici, ii-49: e i ben
maravigliosi effetti dalla scambievole e convenevole applicazione de' semplici naturali. stelliola, 1-68:
azione, e può tramutarsi, collo scambiamento de' casi di quel nome che opera in
., ii-1-207: il popolo per attizzamento de' tribuni ricominciò la contenzione della legge agraria
.. procura d'attizzar le voglie de' sensi per gustarne le medicine, costui
temevo di guardarlo; gli facevo fin de' mal garbi, che avranno attizzati i
che son dell'anima, per mezzo de' sentimenti corporali son limitati e terminati,
avea auto paura del famiglio. lorenzo de' medici, i-310: sentimi l'orsa
boccaccio, i-35: e così senza discender de' loro cavalli, in atto reverente tutti
tommaseo, 1-323: mi legge de' versi che non mi accorgo sull'atto
a spettacolo sedesti, / lenta aspettando de' grand'atti il fine. 4
sol si lasci erbe atte al nutrimento de' pesci. machiavelli, 766: la
, sedeva infra le donne. lorenzo de' medici, i-85: resta quasi attonito
lui parevan strane. s. caterina de' ricci, 275: quale intelletto adunque
gran mole crescente oltra i confini / de' più alti edifici in aria passa. /
pezza. bruno, 58: molti sono de' giorni che ti ho visto andar pensoso
, 275: l'osservare e lo 'nterpretare de' sogni,... dove molte
e terzi attori fanno parti più principali de' primi. 4. dir.
demoni, i quali si dicono esser padri de' giganti. attorniamènto (ant
cuor nostro, che con perpetuale istabilità de' sentimenti ci tenghiamo a questa determinazione.
va per la terra d'al- cuno de' cavalieri, che 'ntendevano attorniare, diciendo
giamboni, 4-301: veggendosi attorniati dalle genti de' romani,... nella fiamma
essere restati in isola nelle alte cime de' monti. firenzuola, 44: tutti se
più e meno, perché i numeri de' suoi dibattimenti rispondano alle alternazioni de'toccamenti
numeri de'suoi dibattimenti rispondano alle alternazioni de' toccamenti. [sostituito da] manzoni,
che erano 800, e con quelli de' paesani d'attorno venuti, vi si
fatto era gli raccontarono. s. caterina de' ricci, 194: li stanno tutto
della tintura delle lane, della varietà de' colori,... dell'attortigliamento de'
de'colori,... dell'attortigliamento de' ricci? leopardi, i-571: scrivevano
e lo passano dall'una spalla all'un de' fianchi, come si portava anticamente il
delle commedie si accresce in noi la sete de' piaceri interdetti; ma si rimuove ogni
cacciare, che egli non s'avvide de' suoi che si tornavano, né de'
avvide de'suoi che si tornavano, né de' nemici che dietro gli venivano, e
non solamente vegghiare in aguatare lo sonno de' mariti vivi; ma ancora per attrappare
; ma ancora per attrappare li beni de' morti. machiavelli, 7-8-217: era forse
suo participio attrassaio sono continuamente sulla bocca de' napoletani, e dicono 'lite attrassata,
maggiore o minore at trattività de' corpi ', per risparmiare tre vocaboli:
. gioberti, iii-116: nel sistema de' cieli diconsi rivoluzioni i giri ordinati degli
già mai mia vita scosse. lorenzo de' medici, i-35: era, tra l'
, dice fare mal viaggio. lorenzo de' medici, i-291: in ramo più non
lami, 1-1-46: qualche carta de' principi del secolo duodecimo par che dia a
le mie imprese s'attraversa. lorenzo de' medici, ii-90: quando fortuna le
sempre qualche sciagura si attraversa ai comodi de' poveri innamorati. della casa, 614
che te salvi, a traverso / de' trivii, dal furor de la tempesta
avrai ben puliti e sparti al modo de' turchi, o attrecciati o avviluppati come
neri, 20: passando alla seconda classe de' pregi attribuibili alle sole monete fatte di
la proporzione di tutto il corpo. lorenzo de' medici, i-96: gli occhi,
solo rispetto, d'accomodarsi alla capacità de' popoli rozzi e indisciplinati, non s'
s'è astenuta la scrittura d'adombrare de' suoi principalissimi dogmi, attribuendo sino all'istesso
specchio ella riceva in sé l'immagine de' colori del mare. compagnoni, i-54
4-61: essendo egli capo della milizia de' giovani, s'era rivoltata tutta a lui
la cagion di ciò parte alla povertà de' talenti naturali, parte al difetto degli
premura di attribuire la mia venuta a de' motivi che non sono amicizia, onde
ne insegna la natura accompagnare la perdita de' grandi con attristaménto e con rammarico.
occhi soavi / che portaron le chiavi / de' miei dolci pensier. idem, 59-14
. idem, 59-14: e 'l volger de' duo lumi onesti e belli / col
ancor nel cor me atrista. lorenzo de' medici, i-161: teme, spera
è quello che s'attrista delle prosperità de' buoni e delli rei. idem, 6-51
sì come di suo frutto, e attristasi de' vizi che sono contro di lei.
i valenti non si rallegrino. lorenzo de' medici, i-237: onde o ria vita
. l. martelli, 1-108: chi de' l'altrui morir troppo s'attrista,
avanzata, quando la speranza di formarcene de' nuovi riesce affatto vana. cesari [imitazione
; addolorato. 5. caterina de' ricci, 206: lo vediamo attristato
follia attristirsi nel presente. s. caterina de' ricci, 161: mi sarei in
/ per istanchezza si ristava attrito. lorenzo de' medici, i-iio: riguardandola fisa,
e più e meno, perché i numeri de' suoi dibattimenti rispondano alle alternazioni de'toccamenti
numeri de'suoi dibattimenti rispondano alle alternazioni de' toccamenti e ai logaritmi di numeri e
nella valle con grande danno di morte de' suoi abitanti. 9. rifl.
, 233: tanto fu la forza de' nostri combattitori, che i genovesi quasi
, 10-169: il campo e oste de' fiorentini fu a grande rischio, se non
lodare, cioè per attutare le lingue de' maldicenti e mostrare la sua innocenza.
cosa veruna, che attutisca i sali de' nostri fluidi, quanto il sonno.
le dimande. ariosto, 24-100: de' duo pagani senza pari in terra /
10-14: trovati ne sono alcuni [de' girifalchi] di sì audace spirito,
audacissimamente superato il fiume, alle galee de' nimici avvicinatosi,... preparate
machiavelli, 730: sono più cupidi de' denari che del sangue. sono liberali
un luogo dove con degnità, e de' forestieri e de la città, tu
che se ne accenna nel libro secondo de' regali, trattando della venalità del- l'
riputazione. guicciardini, iii-110: il collegio de' cardinali, mandò a loro uno auditore
: il lamentar degli augelli e il bisbiglio de' zefiri fra le frondi son oggi più
vorrebbe lui veder falcon gentile. lorenzo de' medici, i-85: tutte cose piccole
, 1-241: fe- ciono le linee de' loro adornamenti uguali, e simili a l'
... e con la diversità de' portamenti oltra misura le naturali bellezze augmen-
provincia d'affrica, uomo fedele e de' monachi e de'poveri amatore, e
affrica, uomo fedele e de'monachi e de' poveri amatore, e di ogni bene
e ancora i loro contrarii procedono. lorenzo de' medici, i-78: sogliono comunemente tutte
par., 18-102: come nel percuoter de' ciocchi arsi / surgono innumerabili faville,
augurare una necessità simigliante [a quella de' mendici]. parini, giorno,
ricordami avere ancora non poche volte riso de' casi della male augurata cornice. note al
, attraeva gli sguardi e le speranze de' soggetti. arici, 271: indarno
augurator, parlava / chi collo andar de' secoli freddarsi / creduto ha il sole
foco, e d'intorno l'insegne de' pontefici antichi, degli auguri e degli
buti, 3-175: prese una gentil donna de' tarquini strutta nello augurio.
gli augùri sinistri, gli avvertimenti minacciosi de' pochi. idem, pr. sp
confessione augustana, che rimase per vangelo de' luterani. = deriv. da
4-84: né c'inganni ancora il nome de' termini augustei detto di sopra, quasiché
plebe vili, / o nell'aule de' principi segrete, / sicura penetrar senza
, / sta servata per voi, prole de' numi. idem, giorno, iv-601
i quali, secondo che era proverbio de' greci, non potevano diventare citaredi,
, dell'acqua mutata in vino, de' malati che risanò,... del
. era perché ben voleva la depressione de' protestanti, ma non con aumento delle cose
quelle parole, o che avesse pietà de' modi che a costui vidde fare,
fragranza intorno / sentìa qual d'aura de' beati elisi. idem, sep.,
per le aure umide il canto / de' mietitori, lungo, lontano, piangevole,
aura fecondatrice dei germi nel seno femmineo de' fiori stessi. panzini, iv-45:
: venticello, brezza lieve. lorenzo de' medici, i-189: vieni a quest'ombra
, 11-66: e ne la face de' begli occhi accende / l'aurato strale,
piè leggiadro avvinta, / e de' su'albori alteramente cinta / esce
: il trifoglio rosso vestiva i declivii de' prati, / e molli d'auree ginestre
dividevano au'intomo, quasi a guisa de' raggi d'un'aureola, come ancora
dagli elleni armoniosi nomato crisorroa, fuor de' cui gorghi auriferi era sorta una dinastia
e ti fece isciorre tutte le gioie de' sua regni e mitrie ed anella.
auriga / mover si sente, e de' suoi primi amori / comincia ornai (
sonar già intorno la ferrata zampa / de' superbi corsieri che irrequieti / ne'grand'
fiammeggiar; l'ambra somigli / al versar de' cristalli. = voce dotta,
luminosa stendea l'aurora in cielo / de' primi raggi il suo vermiglio ammanto. zazzaroni
il piè leggiadro avvinta, / e de' su'albori alteramente cinta / esce da
e già ora v'ausate alle mense de' compagni. boccaccio, i-136: acciò
e molti dei verbi neutri nella formazione de' tempi composti; il secondo il passivo
. la permissione di segnar nella lista de' nostri ausiliari il vostro bel nome.
è il tuo ausilio. s. caterina de' ricci, 72: il quale [dio
, v-56: e la gran pompa de' festanti giovani e le varie maniere degli
avium, siccome auspizio ab aspectu avium, de' quali il primo si appartiene agli orecchi
vico, 400: gli uccelli, de' quali osservò gli auspici romolo per prender
austerità delle alture è temperata dalla amenità de' vigneti. negri, 2-754: le
dice tutto il soave [dell'odore de' buccheri]. austeritade: questo dice
vino] il sapore aspro ed austero de' fiocini e de'raspi. d'annunzio,
sapore aspro ed austero de'fiocini e de' raspi. d'annunzio, iv-2-536:
è acido, e simile a quello de' tralci più teneri; quel delle foglie ha
3: venne in eolia nel paese de' venti, in luoghi pieni d'austri furiosi
chiesa, e consolidata con l'autentica de' primi miracoli, ella non avesse più di
de luca, 1-14-5-10: fecero simili convocazioni de' concili, conforme particolarmente fu quella
armale o istoria / con gli autentichi libri de' mercanti, / che son la vera
autentici, che potranno darne una bastante de' suoi caratteri principali. palazzeschi, 3-55
per discrete e autentiche persone. lorenzo de' medici, i-41: pare molto conveniente
mazzini, ii-201: avea denudate le infamie de' papi, e rivelata la lunga serie
: era il discorso della solenne degradazione de' brutti da animali sensibili, e puri insensibili
fu l'aòt0
poi epicuro, che, come filosofo de' sensi, era contento della sola sposizione delle
della sola sposizione delle cose all'evidenza de' sensi ». autopsista, sm
quale noi esso bene chiamiamo. lorenzo de' medici, 1-27: potrebbe [questa
giorno. guicciardini, 139: uno de' modi a fare fautore di qualche vostro
progenitore. caro, 8-204: dardano de' troiani il primo autore / nacque d'
son l'autore, io sono, / de' lor primi peccati. / sia contro
fue marco tulio cicero, il più sapientissimo de' romani; il secondo è brunetto latino
croniche e autori, le geste e'fatti de' fiorentini. boccaccio, i-455: e
scienza generata nelle scritture, o negli animi de' discepoli, la intelligenzia dello autore rimanga
nell'intreccio, per la rappresentazione evidente de' costumi, per garbo, per atticismo
del sangue hanno autorità, fussero sempre de' principi della setta loro.
mai riprovato in cosa ignuna. lorenzo de' medici, i-51: uomini potentissimi,
di produrre gli esempi e l'autorità de' vecchi scrittori. cesarotti, i-192:
, onde non possono avere l'autorità de' secoli in loro favore. cattaneo,
, mostrò di lasciarsi piegare dalle ragion de' suoi. magalotti, 20-234: quello poi
49: e infin nelle tavole de' pubblici alberghi non si fa altro
autorizzare evangeli novelli, preferire le visioni de' filosofi a quelle de'profeti. salvini
, preferire le visioni de'filosofi a quelle de' profeti. salvini, 30-1-495: a
autori s'appigli, che il consentimento de' savi e dei migliori ha autorizzati per
le ha d'umore private. lorenzo de' medici, i-312: viene l'autunno,
del cielo e della terra. lorenzo de' medici, 11-279: se tu de'venir
lorenzo de'medici, 11-279: se tu de' venir, ché non ti spacci
-avale avale: or ora. lorenzo de' medici, ii-278: io t'ho recato
franzese... e il re traguardo de' viniziani. varchi, 18-2-144: dove
1-44: libera la nazione dalle oppressioni de' baroni, dalle avanie del fisco,
rompendogli la testa il popolo delle avanie de' pubblicani, cadde in animo di lasciare tutte
novella schiera... turbò li principi de' latini. = lat. antepilanus
e'fece poi dal colonnello le maniere de' suoi avanzamenti. g. gozzi
animate fisionomie vostre io leggo il presagio de' rapidi e felici vostri avanzamenti. cesari [
sei centinaia di miglia, che in assai de' viaggi altindie truovo esser tornate senza avvedersene
che tu sia trovato ne'fatti tuoi e de' tuoi amici meglio che tu non dimostri
frutti mancano... potrai porvi de' fichi, e avanzerai tempo e fatica.
col dito, se una minima parte de' rimasugli e avanzaticci della tua fortuna toccasse
sono levate milizie, si sono fortificati de' piccoli posti avanzati con molta sollecitudine per
villani, 5-21: [i capi de' ghibellini] frustrati della loro corrotta intenzione,
prego... che al saldare de' vostri conti vi troviate avanzato. segneri,
. tasso, 19-39: qui fa de' guerrier l'avanzo accòrre, / e sbarra
del bagno delle donne va in quello de' tignosi,... e finalmente l'
dati alle fiamme e le delizie amene / de' bei palagi, antico / sudor degli
degli avanzi negli anni addietro, si trovava de' più agiati del contorno.
amori / un avanzo di troia al re de' mori. giordani, ii-3: è
parenti..., non curar de' disonesti mormorii del popolazzo, non curar
avanzo d'ogni cosa. s. caterina de' ricci, 446: vi ringrazio assai
e'formò l'anima dell'universo, de' cui avanzugli impastò poi quelle degli uomini
, disprezzato i comandamenti e brevi suoi, de' benefizi ecclesiastici disponevano avarissimamente. chiabrera,
croce, 43: o maledetta superbia de' nostri cuori, che con tanta cautela fuggi
persona, con tra il generai costume de' genovesi che usi sono di nobilmente vestire,
: cominciò [lutero] col fomento de' suoi superiori ad invilirle [le indulgenze]
, non escono mai secondo l'avara natura de' prelati e religiosi. tasso, 4-58
misera anch'io. idem, iii-45: de' suoi scritti con niun danno suo e
insania, che fa cari gli orti / de' suburbani avelli alle britanne / vergini dove
color delle gote, degli occhi, de' capelli, di che putredine biascicata si nutre
fu l'angelo gabriel de l'ordine de' serafini... quando la salutò?
e una avemaria. s. caterina de' ricci, 392: dite loro [a'
l'avemaria, passai allato al cimitero de' frati minori. novella del grasso legnaiuolo
l'avemaria benedetta. s. caterina de' ricci, 303: la chiederò [la
legge in favore della libertà del commercio de' grani avente per base un prezzo normale.
., 23-23: i'ho pavento / de' malebranche; noi li avem già dietro
audacia e tracotanza, che l'uficio de' priori avea per niente. m.
narses ancora ebbe battaglia in italia col re de' goti. idem, 7-103: lo
i ghibellini della terra, avendo sospetto de' guelfi,... gli cacciarono di
persuader al popolo le disposizioni e movimenti de' corpi celesti, non ne avrebbon trattato così
, e con ognuno. 5. caterina de' ricci, 145: io so
bando salvestro e tommaso di messere rosso de' ricci. tasso, 2-4: gli
con le figliuole'. p. f. de' medici, i-287: dubitasi se il
astuto, / ne vanno a comperar [de' poponi]. beccuti, xxvi-n-35:
tu hai del tondo. b. de' rossi [crusca]: giudicando i censori
beccaio, ebbe certe parole con alcuno de' brettoni ch'erano in cesena, e
i tesori del signore e l'avere de' cittadini. boccaccio, dee.,
in sen gli serpe ed al governo / de' suoi pensieri lusingando siede. idem,
tasso, 5-16: altero è l'altro de' suoi propri pregi / più che de
dati alle fiamme e le delizie amene / de' bei palagi, antico / sudor degli
non abbiam potuto rinnovar gli esempi antichi de' nostri avi antichissimi,...
100: e uscian quindi i responsi / de' domestici lari, e fu temuto /
antichi? or dov'è il grido / de' nostri avi famosi, e il grande
allegrezza della sua tornata non dannificasse alcuno de' suoi, mandò un messo innanzi significando
avole auguste e i genitor leggiadri / de' già celebri eroi il senso e l'
228): per ciò che della eredità de' miei passati avoli niuna cosa rimasa m'
il detto re filippo padre, le donne de' suoi... tre figliuoli furono
, 451: marco antonio, al tempo de' nostri avoli splendidissimo aringatore, era accusato
avolio per sé durare eterno. lorenzo de' medici, i-57: si dirà, verbigrazia
villani, 4-53: entrando gli ambasciadori de' detti comuni, i baroni avvallarono i
non rivegga in lui la cara traccia / de' suoi quattro perduti. -di
iv- 87: tu [fortuna] permutatrice de' regni, e de'mondani casi adducitrice
fortuna] permutatrice de'regni, e de' mondani casi adducitrice, sollevi e avvalli con
compia in un punto / ciò che de' sodisfar chi qui si stalla. buti,
di capua, i-508: comeché gli occhi de' moderni notomisti dal microscopio avvalorati poco men
ogni momento l'ossequio manifesto e spontaneo de' circostanti. [ediz. 1827 (
di parole...; stile de' romanzieri, de'poeti e degli storici d'
..; stile de'romanzieri, de' poeti e degli storici d'oggi, avvampante
, 1-73: intanto il sol, che de' celesti campi / va più sempre avanzando
insieme, / ululavan nell'urto a par de' lupi. d'annunzio, iv-1-943:
per avvantaggiare o vero pareggiare il numero de' francesi. marino, 6-175: maturò
avvantaggio di spazio, o lena forte / de' lor destrieri, o qualche dio nemico
dire alcuna cosa d'avvantaggio circa l'arrivo de' fedeli cacciati nel campo. sarpi,
sarpi, i-156: a questa risposta de' cattolici diede occasione... il
sei centinaia di miglia, che in assai de' viaggi alltndie truovo esser tornate senza avvedersene
, consistono la più parte nell'avvedersi de' suoi errori passati. tommaseo, iii-447:
cavalcanti, 410: i movi- tori de' primi movimenti delle congiure conviene che sieno
d. bartoli, i-440: qual altro de' maggiori animali è lavorato con pari avvedimento
? idem, 40-ii-26: il che si de' al buono avvedimento del p. cattanei
toccamento delle mani, ora con avvedimento de' cenni. colletta, i-79: pose le
inventare e prendere partiti aggiustati alla varietà de' siti e de'casi che si presentano
prendere partiti aggiustati alla varietà de'siti e de' casi che si presentano. baldinucci,
sopportare placidamente un torto fattogli da alcuno de' suoi vassalli con una piena avvedutezza ed
gelosamente guardata nell'alto tutta la gloria de' rami e la ricchezza de'frutti per
la gloria de'rami e la ricchezza de' frutti per non correre risico che divenga
umane menti, / come siete de' fati e del futuro / poco avvedute
. villani, 3-73: avvegnaché per operazione de' fiorentini la terra di sangimignano fosse riformata
io, siccome giovane, li sollazzi de' vecchi rifiuto. crescenzi volgar.,
bontà o la malizia dell'aere e de' venti e della terra...
fatto nell'animo a un per uno de' miei amici. leopardi, 975:
): i lavoratori eran tutti partiti de' campi per lo caldo, avvegna che quel
io fuggivo di andare intorno al cardinale de' medici, avvenga che tutte le volte che
ciò conviene; / né il regno de' viventi, né le pure / piaggie del
volgar., 2-138: la terza ragione de' parenti della donna avvelenata dice: tu
m. villani, 1-69: messer giovanni de' peppoli avvelenato di sdegno della sua presura
l'amabilità dell'aspetto, su l'avvenentezza de' modi. = deriv. da avvenente
. e gentilesca e avvenente era. lorenzo de' medici, i-36: firenzuola, 124:
così fatti intorbidamenti dell'acque stillate, de' quali, per non allungarmi di soverchio
volgo, non meno che a quelle de' filosofi. -ant. caso,
è sempre dubbioso, e li fatti de' battaglieri sono incerti. f. villani
. c., 12-3-6: lo ripensare de' mali che debbono venire, alleggerisce l'
l'arpie subbite con orribile avenimento vengono de' monti, e scuotono l'ali con grande
forze sono tutte fuggite ne'primi avvenimenti de' loro amanti. zanobi da strata
la vita di giob, che molti de' pagani aspettavano l'avvenimento del nostro redentore.
: se tu ti allegri dell'avvenimento de' frati alla cella tua, conosci che
avvenimento di buona fortuna. s. caterina de' ricci, 81: quando parla della
onda, fatta sotto loro dall'avvenimento de' circuii, non si partan però del loro
mettea, il che rade volte suole de' tedeschi avvenire. paolo da certaldo,
11 gran tridente, / primo terror de' miseri mortali: / quando egli avvien
; ma raro avviene che termini alcuno de' miei lavori. leopardi, 15-46: e
qui trovo maravigliandomi essere avvenuto grande numero de' nuovi compagni, e donne ed uomini
. arici, i-271: verso la terra de' suoi padri uscìa / peregrinando; ed
fatto di poesia, poiché i principali poeti de' giorni nostri... si sono
anni di bell'opre adorni, / presumer de', che figlio del presente / l'
... rispetto insieme a'meriti de' già passati ed all'esempio de'presenti
meriti de'già passati ed all'esempio de' presenti e degli avvenire. b. davanzali
come suo sangue allevasse per sostegno suo e de' suoi avvenire. colletta, i-234:
è nuova cosa questo aventarsi nell'opere de' iudei! dominici [tommaseo]: non
col colorito, coll'agilità e risonanza de' numeri. -'ragioni che avventano '
patria... si trovano usurpatori de' reggimenti con indebiti e disonesti procacci e
di rappresentare i suoni vocali col mezzo de' punti e (alieni affatto e avventizi
sé. de luca, 1-4-1-29: uno de' quali peculi si dice avventizio, il
in quello ch'è venuto a lui de' musoni non ho partecipato niente.
. g. villani, 10-21: lasceremo de' fatti del re ruberto e del prenze
del re ruberto e del prenze e de' romani, e torneremo addietro a raccontare
romani, e torneremo addietro a raccontare de' nostri fatti... che furono nell'
cantari, 31: dire vi vo'de' cavalieri erranti, / ch'ai tempo
più forte, il terrore di diventar preda de' monatti. panzini, ii-410: aquilino
le vele levate e sparte al soffiar de' venti, per quattro die ed altrettante
le trombe e le canzoni, avventurati argomenti de' lieti animi. fatti di cesare,
femmina ricca e villano avventurato. lorenzo de' medici, i-70: tutte queste cagioni insieme
prima etade, / che della fè de' campi contentava. g. villani,
, fra fernando: prendi l'abito de' minori, che per avventura sarai presto
accertarono le loro ragioni con l'autorità de' filologi, come i filologi che non curarono
avverare le loro autorità con la ragion de' filosofi.
sappiamo che la naturale e regolata terminazione de' nostri avverbi è questa del mente.
: già si ridesta, / bella madre de' fior, clori feconda / che avverdisce
5-104: quindi andando avversamente le cose de' suoi parenti, vide preso siface suo marito
: li cavalieri si calcavano per le tende de' loro awersari, ma non poterò posare
ma non poterò posare, ché le visioni de' morti non li lassavano. m.
: i genovesi, con piccola resistenza de' loro avversari montarono in sulle galee.
vendicato a suo piacere. s. caterina de' ricci, 289: perché non venghino
ah troppo a'fati miei / fati de' frigi avversi! tasso, 13-65: ei
-in direzione opposta. lorenzo de' medici, i-268: drieto, quanto io
modo che vi tenni. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 17-401: perché
milano l'anno passato, ragionevolmente gli de' fare più pronti e noi più avvertenti
stessa avvertenza ha luogo ancor ne'legisti, de' quali alcuni sono eruditi e latini,
, perché i ricordi e gli avvertimenti de' suoi medesimi per lo più sogliono andare
dialoghi] per capitale ch'io potrei fare de' suoi giudiziosissimi avvertimenti. c. dati
la traccia comanda ch'i più veloci de' cavalieri e pedoni gli assaltino alle spalle
parte che dall'altra. s. caterina de' ricci, 455: questo vi dico
, che non solamente l'uomo, ma de' leoni si trovano dimesticati. giovanni dalle
[crusca]: l'av- vezzamento de' veniali [peccati] fa cadere nel mortale
, 97-8: gli occhi invaghirò allor sì de' lor guai, / che 'l fren
, 9-77: anche dee il guardator de' porci avvezzar le troie, sì che
l'armi avvezzo. s. caterina de' ricci, 392: v'ingegnate con ogni
alma, già morto sarei / alle promesse de' tuoi primi sguardi. firenzuola, 262
volare, egli il cantare apprezza; / de' miei pensieri il volo io pregio e
oppio sono avvezzi, come è gran parte de' persiani: molti dei quali, essendovisi
nella grazia del popolo, nell'amore de' cittadini, nell'abbondanza delle ricchezze,
di volere vivere in su la fatica de' poveri uomini? giov. cavalcanti,
dolermi aviato giova il favellare bene in lungo de' miei mali. s. caterina de'
de'miei mali. s. caterina de' ricci, 149: se si vede avviato
macchinone intanto, dopo un qualche barrito de' suoi, pareva avviato benignamente. banti
il quale, sécco della tarda avviatura de' suoi affari in patria, voleva recarsi
pallavicino, 3-743: riprendesi l'avvilimento de' vescovi verso i ministri de'principi,
l'avvilimento de'vescovi verso i ministri de' principi, e verso i signori e i
duca d'atene] sì l'uficio de' priori, che non osavano fare niuna cosa
/ sve- glierne e rumarle, e de' famosi / uomini demolir gli alti trofei
furia della pestilenza dell'anguinaia nell'oste de' fiorentini, molti n'uccise, molti
di milano, e per la potenza de' tre comuni che non si avvilivano per
più tosto è da sottrarre alcuna cosa de' suoi meriti, che punto arrogervi con
fosse il diavolo ». s. caterina de' ricci, 361: di grazia
avviluppa, e caccia giù. lorenzo de' medici, ii- 169: da
, 2-3-181: arei alle volte dubitato de' casi suoi, vedendo- misi avviluppar d'
a quello passo, quando quelli ambasciadori de' giudei domandavano santo giovanni batista. alberti
i cittadini ch'erano avviluppati nelle mani de' detti capitani per li lasci, e per
nocivi; le quali, sanza considerazione de' temerari padri, lattano i nobili e bene
39-iv-90: non è adunque privilegio sol de' poeti l'avvinazzarsi, ma è cosa
maiella si avvinazzava e l'acqua prendeva de' riflessi violetti qua e là. =
, che m'avvinser, ami, / de' miei capelli corda all'arco fa'!
il piè leggiadro avvinta, / e de' su'albori alteramente cinta / esce da
, come il regno / patia dal re de' nubi oltraggi e mali. berni,
di rado si trova chi gli avvisi de' loro mancamenti, non manca poi gente
la parte ove avvisava che l'oste de' fiorentini si dovea porre. m. villani
che ravvisiamo come fonte delli mali nostri, de' quali siamo noi a noi cagione.
digli che mal s'avvisa / chi va de' brandi longobardi in cerca. nievo,
. fiore, 168-3: sì si de' ben la femina avvisare d'assegnar a
di capua, i-508: comeché gli occhi de' moderni notomisti dal microscopio avvalorati poco men
abbiano a schifare alcuni intoppi a'notomisti de' vivi animali per l'addietro insuperabili,
chi la vi recasse, ma uno de' cardinali la si lasciò cadere avvisatamente in
3-99: essendo il signore di mantova de' più avvisati tiranni di lombardia vicino all'
di guerra, conoscendo la sciocca venuta de' suoi avversari, confortò i suoi di
fammi il piacere di tenermi puntualmente avvisato de' progressi del male. giusti, i-316
lettere, e l'avviso dell'armata de' veniziani. machiavelli, 745: venne
dello stato delle scienze, e avviso de' libri migliori che venissero fuori. faldella
il suo avviso, i più antichi de' padri vinsero [ecc.]. machiavelli
adunque, sì come usanza suole essere de' mercatanti, fatti suoi avvisi, comperò un
gli atti e del viso / e de' costumi suoi, / s'egli è pur
la produce una pianta simile a quella de' fagiuoli e coltivata propriamente come quelli,
palo o frasca o arbuscello, sopra de' quali si va avviticchiando. l.
, non so già se per cagione de' serpenti avviticchiati, ovvero...
cima di cui, e sopra i viticci de' due descritti pilastri, si vedevan posti
buonarroti il giovane, 9-470: l'ostinazion de' legni / non so s'a luna
, col verde vivo avvivavano il luccicare de' fiori sopra tremolanti. d'annunzio, iv-1-71
16-28: come s'avviva allo spirar de' venti / carbone in fiamma. idem,
iv-214: e donde finalmente il miglioramento de' costumi,... se non dall'
anima tua ponendola a contatto con quella de' tuoi contemporanei che non la potranno intendere
nell'apocalissi è scritto che l'anime de' morti, non solamente lodano dio,
pietà, fonte di grazia, / madre de' peccator, nostra avvocata, / di
: ella [maria] è avvocata de' peccatori, e noi facciamo di molti
porge. tommaseo-rigutini, 1265: parlando de' santi che invochiamo protettori, se ne
tutti i santi e le sante avvocate de' matrimoni. = voce dotta,
fare avvocatesco, che non è reputato de' più persuasivi; il linguaggio avvocatesco, che
il linguaggio avvocatesco, che non è de' più tersi. d'annunzio, iv-2-1251:
piccio- letta luce ride / quello avvocato de' tempi cristiani. cavalca, iii-105:
. si sforzano di svegliare la misericordia de' iudici per coloro che sostenuto hanno alcuna
a difendere i diritti o le persone de' cittadini. rajberti, 2-19: se un
: fece a fresco per l'arte de' calzolai una madonna..., s
di quell'arte. s. caterina de' ricci, 358: raccomandatevi a s.
uso, chiamarsi avvocato. dicesi anco de' santi invocati a intercessione; ma io temo
molti, e non tutti ignoranti, parlando de' santi avvocati, si figurino troppo materialmente
, a cagion degli onori e de' profitti... annessi.
/ bigio al bianco vapor da tare de' monti smarrito / nel cielo divino.
errando. bar etti, ii-146: scartabellate de' libri, avvolgetevi per le biblioteche,
, 2-28: accortisi della grazia universale de' due fratelli, s'avvolgevano per la
. boccaccio, v-181: in iscambio de' solleciti avvolgimenti e continui de'cittadini veggio
in iscambio de'solleciti avvolgimenti e continui de' cittadini veggio campi, colli, arbori.
idem, 9-305: que'dell'oste de' fiorentini non furono coraggiosi né avvolontati di
informi di carne, da un capo de' quali si stendono per molta lunghezza pezzi pur
ture in croce delle fasce o corregge [de' sandali]. = deriv. da
grazia pigliate fatica di mandarmi un sunto de' suoi primi tempi e dell'azioni sue,
. tasso, 2-1-262: le azioni de' grandissimi re... ci muovono
imitarle. sarpi, i-1-159: uno de' impedimenti alle azioni giuste è la loro
manzoni, 212: per conoscere la somma de' dolori o de'piaceri che potranno venir
: per conoscere la somma de'dolori o de' piaceri che potranno venir in conseguenza d'
, non si pon bombardare con detrimento de' muri. machiavelli, 166: [
morso. b. de' rossi, 2-44: nel qual iambico si
azzeccai a piè delle scalere della trinità de' monti un grazioso quartierino. lmbriani,
: che ti possa sbarbare il mal de' pondi, / coll'azzime tue rime,
arici, i-182: lo azzuffarsi ode de' veltri, e il molto / latrar
ai lupi, ed alle vane / ombre de' tronchi, ed agli augei notturni.
perché più in lungo si traesse / de' duo fratelli il doloroso fato, / ch'
iv-1-141: il fiotto sgorgante dalle ferite de' mostri azzuffati non restava mai,
non sia ischernitore di persona e spezialmente de' miseri, non sia azzuffatóre né seminatore
e vecchie, lo quale, uscendo de' camini, pare forte azu- reggiare quando
più azzurreggia, quasi per accordarsi col verde de' monti. carducci, 861: vienne
, la quale piglia dopo sé la percussion de' razzi solari, e fassi luminosa sotto
, ma so pur troppo che alle mani de' babbalei non si sa mai dove
.. che volere essere nel numero de' babbioni e degli ismemorati. masuccio,
ed a settentrione / andar la fama de' suoi versi ornati. palazzeschi, 1-479
scienza, ma sappiano pure la lingua de' fanciulli lattanti. landino, 183 [inf
è segno ha buona memoria. lorenzo de' medici, ii-184: d'un padre
che sanno veramente; e si truovano de' mocciconi e de'babbuassi che 10 stanno
; e si truovano de'mocciconi e de' babbuassi che 10 stanno a sentire e
, 197 (84): lorenzo de' medici, trovando qualche volta giovanni dell'
babbuassi ', ecc., ciascun de' quali può ad un bisogno sopravanzar colla ragione
ad un bisogno sopravanzar colla ragione alcuno de' maggiori scienziati del mondo. 2
né guercia, perché se ne trovano de' buoni, ma babbuina, che non ne
, dice il signore. ed anche de' tuoi figliuoli i quali nasceranno di te
cadde babilonia, e tutti gli intagli de' suoi iddii sono spezzati in terra.
2-319: non aveva inteso un terzo de' suoi discorsi sul triste fatto, delle
e co'suoi frutti, per la morte de' babillonici giovani. varchi, v-31:
i colori di tiria: e della speranza de' fiori s'aspettavano le bacche. crescenzi
vesta / verdeggia eterno. / pompa de' colli; ma la sua verzura /
alto bordo, per poeti e per oratori de' più perfetti. parini, 314:
(il vino). lorenzo de' medici, ii-181: il nostro comparon,
il canto di satiri briachi nell'orgie de' lor baccanali. p. verri,
maggiore, pur a olio, la battaglia de' satiri intorno a'fauni, silvani e
alla tribuna; / già la canèa de' botoli arrogante / scioglie e raguna. de
professori, dei dottori, degli avvocati, de' laureati, de'baccellieri, de'licenziati
, degli avvocati, de'laureati, de' baccellieri, de'licenziati, strabocchevolmente grosso.
, de'laureati, de'baccellieri, de' licenziati, strabocchevolmente grosso. 2
. paoletti, 1-300: una gran parte de' nostri terreni sono oramai infestati da'succiameli
ella è un'anguilla. lorenzo de' medici [tommaseo]: ogni civaia
, sottile e liscio, come i gusci de' baccelli. magalotti, 1-436: questi
sviluppano o nascono o crescono i granelli de' legumi; e detto assolutamente, intendono i
cosa non mi curo molto. / de' bacelloni han delle sciocche pene, /
convulsi dal dolore, sotto le bacchette de' padri, acciocché s'avvezzassero a non
. fagiuoli, 3-7-112: il punir de' suoi falli un reo soldato / vien
una mano una bacchetta ducale come quella de' dogi di vinezia. buonarroti il giovane
. alfieri, i-161: che diremo de' brutti bacchettoni: / percotendosi il petto,
quando e come dovrebbe. c'è dunque de' bacchettoni ipocriti; ma i bacchettoni ipocriti
. paoletti, 1-1-344: non pochi de' nostri contadini bacchiano le olive come si
prima etade, / che della fè de' campi contentava...! /
/ e imparato non aveva alcuno / de' don di bacco, col mèl temperato
palla, ma venere e bacco. lorenzo de' medici, ii-249: quest'è bacco
l'asino e 'l ciacco; / de' lor signor, tratto che n'abbia
/ disgombrator d'omei; / quinci de' pensier miei / il vo'gridar signore
cristallino in coppa d'oro, / de' tesori di bacco oggi arricchito / con soave
mare, e perciò son tenuti migliori de' primi. = lat. bacchus (
vallisneri, i-ii: il mondo naturale de' bacherelli nati è la cavernosa cavità
, degli scrivani del monte, e non de' collegi. a. f. doni
pellegrini / dà vita al bel tesoro / de' bacianti rubini. badapièdi1
due compagni si levaro / per le parole de' loro scudieri, / e amenduni stretti
non senza festa delle donne e de' giovani, che tutti cheti le miravano con
di santa maria novella, nella presenzia de' signori, fatte molte paci, si baciorono
macone abbi di te merzede. lorenzo de' medici, ii-87: io vo'baciarti
voi siate con un giovane virtuoso e de' begli ingegni d'itaha: andate con
, 10-9 (492): da ciascun de' lati di lui due grandissimi bacin d'
, 4-153: vasi e bacini fuori de' costumi, / d'argento e d'òr
40-iii-323: seguivano... le bandiere de' tribunali, e trombe e tamburi e
tenere il bacino alla barba a qualcheduno de' nostri più cacasodi anziani. — non
sua serpentina lingua gli porse. lorenzo de' medici, 193: poi lo chiamava a
cielo e i venti / al ferir de' baci ardenti. marino, 202:
le nostre ore di paradiso ti mando de' baci; e mi sento su le labbra
cattivacci, e stampando loro in viso de' bacioni, che ci lasciavano il bianco
stampando loro in viso [ai bambini] de' bacioni, che lasciavano il bianco per
(674): stampando loro in volto de' baciozzi...]. dossi,
che dalle sue radici ella può fare de' verbi frequentativi o diminutivi. colla desinenza.
fanno l'uscita, e 'l mal de' bachi. goldoni, v-1128: -che cosa
diceva elvidio) aver marcello del giudicio de' magistrati? esso aver moneta, aver
pruriginosa e continua fatta nella cute de' nostri corpi da questi soprammentovati bacolini
la notte a dormire, / sì de' alla femina ben sovvenire / ched ella
e il cel d'intorno. lorenzo de' medici, ii-160: è un pezzo che
f. bastiano, e pochi altri, de' quali avrem che dire più avanti.
infocare case, per tenere alla bada de' fuochi i cittadini. -tenersi a bada
g. villani, 7-6: i ragazzi de' franceschi si misono a badaluccare, e
per la qual cosa tutta l'oste de' franceschi si levò a romore. storie
per non vi dire i miei disegni, de' quali mi avete domandato. buonarroti il
cominciò a ingrossare, che dell'oste de' fiorentini vi trassono di volontà sanza ordine più
padovani soleano la primavera andare al confine de' vicentini e con questi far un badalucco
, e i padovani tolto il gonfalone de' vicentini, sul quale era effigiato un
decretai di esaminare la giustizia coll'esperienza de' fatti; e badate, di grazia
lamentò con ardentissime parole con l'oratore de' viniziani che quel senato, disprezzando la
bellissimo cenacolo, che è nel refettorio de' monaci di s. benedetto nella ricchissima badia
faccia un suo antenato guerriero, terrore de' nemici e de'suoi soldati, torvo
antenato guerriero, terrore de'nemici e de' suoi soldati, torvo nella guardatura, co'
rigatini, 545: le basette son meno de' baffi... le prime possono
i ghirigori che ci sono sul blocco de' fogli, al telefono. tombari, 2-17
ha folti baffi. la guerra de' topi e de'ranocchi, 1-24: ella
baffi. la guerra de'topi e de' ranocchi, 1-24: ella è mia madre
che diceva: mathan eunuco, riscotitore de' dazi del re, aver trovati fra le
nome matteo ricci, quella gran copia de' libri, che tutti erano degl'interdetti dalle
29 (497): la più parte de' barcaioli, temendo d'esser forzati a
1827 (500): la più parte de' barcaiuoli, temendo d'esser forzati a
a'soldati che incontrava, domanda novelle de' suoi fratelli. 2. dimin.
tutti i bagaglieri, paggi e servitori de' soldati del campo. bagàglio, sm
29 (497): la più parte de' barcaioli, temendo d'esser forzati a
che usa frequentare bagasce. somma de' vizi e delle virtù, 315: la
bagascio in perpetua vergogna di sé e de' suoi. d'annunzio, ii-518:
non punto meritevole di morte d'uomini; de' quali se ne tiene in questo caso
da nulla e le furberie e i giuochi de' cantambanchi, 'bagattelle'. goldoni,
d'un libro che facesse il carattere de' francesi. cesarotti, ii-277: ciò fa
dottrine, / e l'infuso saper de' salomoni, / e l'intelletto più sublime
non ve n'avess'altro, che de' nuovi, / e fosse mi arcidoss'
argento, si ritrovasse uno eccessivo numero de' quattrini e di bagatini, se ben
alcuna lor cosa, come i vecchi de' loro figliuoli, gli autori dei componimenti,
ma... /... de' sudditi il popolo bagiano, / ognor
, che io non accrescerò la somma de' vostri peccati per la mia morte,
assai modi da difendermi con la forza de' guelfi; ma per non voler bagnare le
dal qual fu già miseramente sciolto. lorenzo de' medici, 491: o ambra mia
nel disseccamento del sole, nel rasciugamento de' venti. alfieri, vi-57: ch'io
lacrime il viso? ». lorenzo de' medici, 472: questo sol sanza sonno
mesta / delle matrone sbigottite esclama / appiè de' numi sordi, e bagna indarno /
/ fin nel morrocco, e l'isola de' sardi, / e l'altre che
redi, 16-vii-259: se vi fa de' bagnuoli con greco o con altro vin generoso
turbano la pubblica tranquillità e la quiete de' cittadini; come gli strepiti ed i
nella quiete di brescia questi giorni pieni de' bagordi ambrosiani in milano. cattaneo,
due diritti, / cantammo i cori / de' tre colori; / adesso sbraciano /
d'annunzio, iv-2-20: c'eran de' monelli intorno, che cominciarono a sghignazzare
per da vero. s. caterina de' ricci, 199: ma non vorrei già
grazia: vi volete voi la baia de' vostri lettori con codesta foggia di ragionare?
il valore del baiocco è quattro quattrini de' nostri fiorentini, ed è la decima parte
queste mie baiucole, e mi onori de' suoi comandamenti. menzini, 5-66:
lodovico il moro lo ritrasse [domenico de' cammei] in cavo in un balascio
, dalla bocca dei quali escono le foglie de' fiori. domenichi [plinio],
, 16-v-137: ottima ancora la bollitura de' baiausti, del summac, delle rose
. esso dio apre la bocca nel pianto de' fanciulli, ciò è balbare, e
segneri, i-127: qual'è il parlar de' bambini? un parlar balbettante, tronco
il verbo proprio che esprime 11 parlare de' piccoli bambini, i quali non potendo pronunziare
quando si criò in firenze l'uficio de' priori dell'arti...; e
mare delle balene, gran capidogli e de' navili. sannazaro, 10-158: ti farò
accostava e trassei dell'arcione. lorenzo de' medici, 189: quel che tu vedi
un punto, / così fu'io de' begli occhi lucenti / e d'un dolce
alleggiar la pena / mo- strav'alcun de' peccatori il dosso, / e nascondea,
, 4-17: era presso l'armata de' pagani / alle nave di folco a poche
stimatori del soldano, e 'l consolo de' franceschi e de'pellegrini, e bastagi,
, e 'l consolo de'franceschi e de' pellegrini, e bastagi, cioè portatori,
bertola, 119: la maggior parte de' nostri pescatori non sono eglino alternativamente pescatori
la promessa bastanza del cotidiano vivere e de' vestimenti. boiardo, 2-15-30: or,
8-84: cominciarono a torre, le cose de' cittadini e loro masserizie e arnesi,
mie disgrazie. sassetti, 335: de' casi miei e delle cose di qua ve
precipitati a chiamare i bastardi della famiglia de' manfredi. cellini, 1-75 (176)
istraniere e i bastardi vengono nelle successioni de' regni. goldoni, v-861: dunque
da la virtù e da la gentilezza de' vostri antichi caduti. capeilano volgar.
diverso impeto del vento). statuti de' cavalieri di s. stefano, 199:
: attendere si convien che i bastardumi de' ramuscelli, non nell'arbore o dintorno,
. (52): alla gran moltitudine de' corpi mostrata, che ad ogni chiesa
te come a mia stella. lorenzo de' medici, 490: diana bella, questo
e con gli amici, dalle forze de' priori e del capitano si difendeva.
. sassetti, 318: raccontando i costumi de' popoli di quell'isola, [plinio
idem, par., 16-43: basti de' miei maggiori udirne questo. cavalca,
così fatte voci, che poste in fine de' versi, pur li rendono tronchi,
perir non vegga / la figlia amata de' suoi re. foscolo, iv-297:
di sanarla, io vi donerei un paio de' più begli e de'migliori e più
vi donerei un paio de'più begli e de' migliori e più traboccanti ducati ch'io
, 34: ed eziandio i sopraddetti discesi de' fiorentini ancora avevano fatto tanto grande il
salute, / solamente la fede de' parenti. = lat. mediev
è al tutto necessaria, quando il numero de' giovani riuniti insieme richiede una più severa
752: andò, con il favore de' pisani con i quali si era collegato,
si adattano a queste [battagliole] de' materassi, delle brande e robe de'
de'materassi, delle brande e robe de' marinai, che sono ritenute dalle maglie
feciono molti assalti all'oste e alle bastite de' fiorentini. masuccio, 410: non
, iii-1-390: l'austero agostiniano jacopo de' bussolari esortò i cittadini a non lasciarsi cadere
3-89 (1-88): tu fai de' fatti miei sì buon mercato: / non
l. bellini, ii-31: onde qualor de' re bastonatori / il percuoter le spezza
fori la pertica, ovvero bastoncello verde de' detti legni con sottile e aguto succhiello.
. c. bartoli, 1-214: de' lineamenti delle colonne e delle loro parti
femine era così vago come sono i cani de' bastoni. idem, dee.,
avvenne a que'doi dottori barbareschi, de' quali parlaremo; l'un de'quali
, de'quali parlaremo; l'un de' quali, non sapendo più che si rispondere
mentre che aveva in mano il bastone de' viniziani, lasciare usare ad altri l'
mettersene alla pruova; altrimenti al bastone de' cerimonieri ivi assistenti caro la pagano i trascurati
di fare il soldato mercenario, servo de' capricci di un generale tedesco, che
somma di danari potessi, mandò per piero de' medici, stimando che lui per rientrare
di letame, e ruppero li bastoni de' suoi bastonieri. = lat.
algarotti, 3-61: [i figliuoli de' primi signori] sono essi soggetti alle
che hanno che consolarsi con l'esempio de' romani, appresso ai quali la fustigazione
, e il suo essercito sconfitto. lorenzo de' medici, 366: conciosiaché alcuni si
non volessero macchiarsi le mani del sangue de' soceri e de'generi. vasari,
macchiarsi le mani del sangue de'soceri e de' generi. vasari, ii-255: fu
: ancora mi rendei / alla battaglia de' debili cigli. maestro alberto, 173:
bella cosa pareva al medico. lorenzo de' medici, 199: costui a libbre 'l
alterco, lite. 5. caterina de' ricci, 129: ma non vorrei già
battaglie del borgognone han luogo nelle quadrerie de' grandi e si pagano a gran prezzo
, cominciatosi da capo, la cagion de' suoi pensieri, e la battaglia di
la battaglia di quegli, e ultimamente de' quali fosse la vittoria, e sé
. grazzini, 4-199: il giuoco de' ferri ha tanti capi che tu ti
passi battaglia, con la qual e'fa de' fatti l'un dell'altro consapevoli gli
, i-281: convenne, al comparire de' ligi e delli ermunduri, battagliare.
scrdonati, 7-251: il generale de' portoghesi aveva deliberato di battagliarla [la
colpo di battaglio. b. de' rossi, 3-iii-2-17: avrebbe fatto quello che
g. villani, 7-80: tenuto uno de' migliori battaglieri di francia. bibbia volgar
battaglier morenti. -figur. lorenzo de' medici, 186: egli è iacopo tuo
medici, 186: egli è iacopo tuo de' mar- suppini: / di tutti,
boccaccio, i-40: li terribili suoni de' battagliereschi strumenti fecero di nuovo tremare i
forti e battagliereschi, per fare vendetta de' figliuoli d'israel. guido delle colonne volgar
. machiavelli, 305: i battaglioni de' svizzeri usano in questi tempi tutti i
michele, 72: e feciono uno cerchio de' cavagli, onde poca gente potè entrare
quasi un trascorrevole sole, negli occhi de' riguardanti perco- tendo. vasari, ii-80
che paion veri. salvini, 23-227: de' delfini /... altri avanti
esso a seder nel cerchio con alcuni de' suoi gentilomini. bandello, 1-45 (i-539
serraglie e cento porte. lorenzo de' medici, 51: per levar da mia
delle femmine che non vollono avere compassione de' cavalieri d'amore; e venendo infino
apparecchiato. carducci, 586: l'onta de' rei che secol non estinse / fuma
, sopra 'l quale la membrana de' nostri timpani è distesa, ne ho
timpani è distesa, ne ho veduti de' più e de'meno aperti (perocché,
, ne ho veduti de'più e de' meno aperti (perocché, come abbiam
non è un circolo intero): e de' più o meno lisci, e uguali
. se tu potessi fare il processo de' pensieri di chiunque ti si para davanti,
ascoltare, e odesi dire monna cotale de' cotali, e vedesi cerchio fare.
di sé cerchio intorno féro. lorenzo de' medici, 178: non hai tu visto
sopra la quale acqua le cose stitiche de' frutti freddi sono da dare, si
a i gangheri la peccia. lorenzo de' medici, 167: pare treb- biàno
, sangue immortale, / qual corre de' beati entro le vene; / ch'essi
dell'orecchio, è il quinto paio de' nervi che discendono dalla base del celabro
amicizia erano reciprochi e universali; ma de' spiritelli capaci di cagionare delle dissensioni s'
geme l'organo / tra 'l fumar de' cerei lento: / c'è un brusìo
ma lei calpesta acerba, / l'ugna de' rei qua drupedi.
« comitia curiata * le ragu- nanze de' soli capi delle curie, ove si trattava
più non ne poteva essere. lorenzo de' medici, 637: ma quando poi parrà
i-958: [le feste] onomastiche de' principi, ec. o quelle d'incoronazioni
tutt'altro, fuor che nell'uso de' complimenti. c. gozzi, 4-291:
, 16-vi-329: io non so il cirimoniale de' cardinali, e se sieno obbligati a
non fare cerna o toccare la lezione de' priori. imbriani, 1-257: finita la
1-257: finita la cerna e classificazion de' biglietti, rimesso il portafogli, nella ladra
ribaldo degli antichi nostri; e cerna de' più bassi, che erano spezie di
orribile ventura t'ha scoverte le menti de' fedeli amici e cernite le loro facce certe
quest'aspra e paurosa fortuna le menti de' felici amici t'ha discoperte? costei i
? costei i coperti volti e dubbiosi de' compagni t'ha cerniti; partendosi, i
latino 'cernere'... uscì il 'cernere'de' toscani e il 'cernire 'de'
de'toscani e il 'cernire 'de' modenesi, che significa * separar l'utile
si coglie, / mentre si cernon de' percossi stami / argentate farine e crusche
dietro a tali orme passeggi. lorenzo de' medici, 82: o unica fortezza,
fiorentino, 1-128: spremi il mele de' fiali, e cuoci in vaso di
dodici medicine, e vale alle friggidità de' nervi. palladio volgar., 1-40
li antichi sono... gli impiastri de' greci; e i cerotti de'greci
impiastri de'greci; e i cerotti de' greci sono medicamenti fatti con olio e
/ che i capi uscivan fuor de' cerracchioni. pulci, 19-57: s'
giusto e buono, come i cerretani; de' quali piuttosto si potrebbe dire, che
818: ultimamente un certo cerretano, / de' quali ogni dì molti ci si vede
si dicevano per la similitudine delle ciocche de' capelli, quest'orn amenti a piè
capelli, quest'orn amenti a piè de' panni, fatti con torcere, e
. leggi di toscana, 6-42: de' panni larghi accordellati, e alla piana,