altri legumi, a'quali fa grandissimo danno. lastri, v-163: il vizio
quando si corre '1 palio, si danno in premio a chi è l'ultimo
a che servono le ricchezze se non danno la libertà? senza questa, il
che vanno / che m'han tenuto danno, / già non è maraviglia s'io
vanno, / che m'àn tenuto danno, / già non è maraviglia s'io
modo: « facesti prò a'nimici e danno agli amici ». di tre,
: « facesti prò a'nimici e danno agli amici e te medesimo non rilevasti »
« né agli amici facesti prò, né danno a'nimici, né il comune ne
dalla forma allungata cui i pastori sboccati danno un nome grossolano ma che le nostre
meo coruciamento / nom senta che se danno o prò ne 'mborso. latini, rettor
memoria, / più che il presente danno, oggi m'attrista. dottori, 3-50
pavese, 5-138: più ancora che al danno materiale e ai morti, dispiace pensare
/ ov'è l'istoria del passato danno. l. pascoli, ii-344: capitatigli
10-30: nel buio, le facce / danno dentro stravolte, a suonare a memoria
reggio d'emilia anche i processi del danno dato. -presidente, ufficiale,
mena. -con riferimento a un danno morale. de sanctis, 9-26:
una strage, una rovina, un danno, sia fisico sia morale. francesco
iniqua legge / di reo profeta e danno eterno mena. bruni, 614:
coprieno. -con riferimento a un danno morale. tommaseo [s. v
13. causato, provocato (un danno, un guasto). boterò,
240: non di mia morte a danno mi terria, / non menda fora,
, sf. ant. risarcimento di un danno; riparazione di un torto, di
i dannificanti sien tenuti alla menda del danno al danno passo, da stimarsi decto danno
sien tenuti alla menda del danno al danno passo, da stimarsi decto danno dalli
danno al danno passo, da stimarsi decto danno dalli stimatori del comune. c.
3. riparare, risarcire (un danno materiale o morale). tommaso
/ e par che 'n poco tempo mendi danno. statuto del comune di montagutolo
fare; e faite che 'l mio danno mi mendiate. -rimborsare, rifondere
tu l'hai fatto male, tuo danno: mendalo. goldoni, xi-1190: tu
/ non potesser già ma'lor più far danno, / che dir: « mendate
un mendo a qualcuno: recargli un danno, un torto, un'offesa.
. 2. riparazione di un danno, di un torto, di un'
sperando in questo trovar qualche mendo / al danno che più volte mi sospinse / fuor
. morelli, 244: 11 sesto danno che riceve il pupillo è nelle gravezze del
nimistà [nasce] con pericolo e danno del menipossente. 2. meno
favella, / e ciò è maggior danno e men procaccio. latini, rettor.
altrui. 4. offesa, danno, ingiuria, affronto. cavalca,
ragionevole e non si può ricevere senza danno della fede, o stanzialmente o mezzanamente,
6. attenuare, lenire (un danno, una sofferenza, una sciagura)
. livio volgar., 3-110: il danno che incogliesse alla repubblica allora svigorita non
suoi simili; lesione, mutilazione; danno; difetto. e. cecchi
pochissimo molesto; quasi inavvertibile (un danno, un torto, un'offesa, una
ned eziandio contra sua volontà, menomissimo danno l'altre arrese volontariamente, accampandosi lontano
. ant. diminuzione, menomazione; danno, detrimento. iacopo da benevento
menovanza. 2. danno, disonore. lettera del re di
1-ii-153: più de'feudi tornano in danno della repubblica que'beni immensi, che
coloro che, posto il campo, danno le luogora dove i padiglioni si ficcano o
i padiglioni si ficcano o nelle cittadi danno gli alberghi. carani, 1-105: i
dosso a qualcuno: recargli un grave danno, per lo più con sleali raggiri
.]: scettro e mestolo se la danno. proverbi toscani, 37: ognuno
. / meta è al dolor, non danno, / morte, che orribil sembra
. patrizi, 3-50: ebbe molto danno in riavere ducati settecentoventicinque, lasciato al
sono comuni a tutti i linguaggi e danno la precipua lode al dettato. battista,
, 5-12: federigo... gran danno ancora le fece [all'europa]
sempre tengono la borsa aperta, con danno e vergogna propria e dei loro mariti
guittone, 1-8: doglia onta e danno hame condutto, / e del mal meo
le fan poco vino. egloga del danno dato, 2: o credi ogni persona
.. per più altre combinazioni ancora danno non mezzanamente nel pittoresco. carducci,
ed è tenuto a restituzione d'ogni danno che fa al prossimo per quella sua
1 mezzano ': epiteto che i canonici danno ad un intervallo che frammezza il maggiore
che 'l lassasse andare a vedere el danno che avevano ricevuto. = deriv
che in un conflitto servono a recare danno al nemico o a garantire la propria
que'luoghi donde le batterie possino far danno, vi si addrizzeranno mezzi cerchi o
cortigiani de'più intimi quei che li danno. alfieri, 9-9: se non hai
muoio di freddo e di fame, mio danno e mel merito, perché chi non
querulo e tedioso. egloga del danno dato, 3: poi quando ne vengan
prodotte da larve dei gastrofili (a danno degli equini), degli ipodermi (
una miga entra si vede patir gran danno e cercar con impeto di scacciarla, fece
ferrei o piritici, che decomposti le danno gli spruzzi di color di ruggine, e
un oncia. / con mio gran danno ne verrò notato. = deriv
di forte: / chi altrui fé danno, al minaccioso aspetto / trema di morte
per servire altrui. -provocare un danno, una rovina irreparabile; corrompere,
di te micidiale? -procurarsi un danno, una rovina irreparabile. gioberti,
uno dei lati e soffrirne anche del danno la midolla allungata. tramater [s
bianco e con molti granelletti che non danno fastidio e si mangiano insieme con il
otto dì in qua ci fa poco danno. non so se si seguiterà questo miglioramento
retribuzione. carducci, ii-15-190: mi danno certo che il gargiolli non è compreso
e peggiorare le naturali inclinazioni che ne danno i cieli. magalotti, 9-1-170: tu
sessanta per cento e mettendo questo secondo danno in sui privati. -rimunerare più
accortamente; allo scopo di evitare un danno; nel modo più acconcio.
hanno molti, quali quasi tutto l'anno danno questo liquore che lor negri lo chiamano
'milvino': nome che alcuni autori antichi danno ad una specie di flauto; o perché
se io non gli farò ridere, lor danno. e'lo sapevano per prova che
è meglio, la pazzia va a danno loro ed a utile de'servi. garzoni
detonante (e in tal caso il danno provocato dall'effetto d'urto è evitato
di qualunque edificio, senza procurare altro danno. si usa per ismantellar fortezze,
. chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona
, ma è tale da costituire un danno, un male, o comunque da
pena o di prop. subordinata, il danno che si intende recare (anche,
fermarci lì, ciò che sarebbe gravissimo danno. tarchetti, 6-ii-555: noi rivolgiamo contro
minacciando. -reca espressa la specificazione del danno che si intende arrecare. tortora
minacce, prospettandogli un male o un danno che lo attenda come sanzione o punizione
o di prop. subordinata, il danno che si intende causare. leggenda
di mostrarne il ridicolo, d'indicarne il danno? mazzini, 8-384: la filosofia
prospettare a qualcuno un male o un danno, allo scopo di intimidirlo, spaventarlo,
, anco che rovinando non porti altro danno che del suo cadere. massaia, xii-
o temere; lasciato incombere (un danno, un male, per lo più
5. prospettiva futura di dolore e di danno. 5. girolamo volgar.,
fantoni, i-200: chi altrui fé danno, al minaccioso aspetto / trema di
. -che è minchione, suo danno: la persona sciocca porta inevitabilmente le
a vedere. -chi è menchiona, suo danno. tassoni, 315: così va
va il mondo a chi è minchion suo danno: / chi pecora si fa,
, ii-277: chi è minchion suo danno, dice il proverbio. pananti, i-108
un minchione, e chi è minchion suo danno. giusti, 4-ii-458: chi è
, 4-ii-458: chi è minchione suo danno. -fare il minchione per non
minchioncelli / vanno al buio, e danno in quello / che si reggon col brachiere
bossi, 132: elettro -alcuni mineralogi tedeschi danno questo nome ad un miscuglio di oro
codici (al solito loro) non danno minimo indizio che nulla manchi, entrano (
; lievissimo, assai sopportabile (un danno, una difficoltà, una sofferenza,
faccia meraviglia (della rabbia e del danno, non dico) il ritardo ministeriale del
un mischiarsi nelle cose profane, a danno della dignità del sacro ministero. idem
le palpèbre colse, / ma maggior danno fé ne la sinistra: / che
ti ministra. -causare, arrecare (danno, rovina).
amore, al regno tuo ministri el danno. bacchelli, 18-i-243: la medicina
è impossibile che non apparisca chiarissimo il danno grande ed inestimabile che recherebbe alla causa
di vita sciolta e più che secolare, danno mal esempio. b. davanzati,
rifosa della moneta un mino- ramento di danno -del io per cento rispetto a quello che
che pagano le imposizioni ordinarie ha recato danno ben eccessivo, perché gli è stato minorato
tintura nel duodeno e con l'uscire danno a credere al medico puoco cauto che
pensione il vario grado, secondo il danno patito). bartolini, 5-281:
e * minoranza ', che ci danno i buoni vocabolari. 2. condizione
che a'provinciali non si facesse ingiuria o danno dagli ufficiali minori. -con
: riceve inganno, / non certo sanza danno, / l'amico, ciò mi
meno dolorosi, meno deleteri (un danno, un male). a.
, che possa donar più con suo danno minore. mazzini, 51-48: non
mio cervello, / per veder quanto danno / fan le spese minute in capo all'
sopporta o si ripara facilmente (un danno). davila, 363: il
minima insolenza e di dar benché minutissimo danno a'cittadini sotto irremissibile pena della vita
traffico minuto e vergognoso, che toma a danno gravissimo delle buone lettere...
questi minuzzoli sono le parole divine, che danno assaggio ed intendimento di quelli beni.
non potrà, credo, portare di molto danno al tuo; anche se io di
guittone, 1-6: doglia onta e danno hame condutto, / e del mal
non m'aiuto ora, pensò, mio danno! -con riferimento a situazioni vantaggiose
s'identifica talmente cogli oggetti che gli danno sensazioni piacevoli che li riguarda come una
del suo pensiero, o per schifar danno o per procacciarsi utile o onore o
a mira certa, percotevano con gran danno i francesi. botta, 5-341:
questa fierissima battaglia ben tre ore con danno gravissimo dei repubblicani, con grave degl'imperiali
delle vostre consolazioni. qui a noi danno uno storpio mirabile,
idoletti intellettuali di creazione poetica, che danno del pari esercizio all'immaginazione e allo
anonimo, i-470: tuo'belleze / danno splendore, / stella d'albore;
dolor m'assale e non sanza gran danno. ariosto, 156: se voi così
pianticelle, che niuno pianta; che nulla danno; che si chiamavano un tempo
mirtilli. ungaretti, xi-120: mi danno da cena merli al guanciale. nutriti di
suoi zii erano. ciò fue grande danno e mesaventura. giordani, iv-90:
artificiali, così in quelle delle republiche si danno mischianze con molta convenienza. m.
non può produrre alla società il medesimo danno. -intr. p.
dati », che, senza vedere il danno, quello triplicato stimano.
un mischiarsi nelle cose profane, a danno della dignità dal sacro ministero. nievo
in van labore / mischiato, a danno mai me non diserra. fra giordano,
e, asciutta, levano la forma, danno poi la incrostatura e la intonicatura alla
, 132: 'elettro': alcuni mineralogi tedeschi danno questo nome ad un miscuglio di
di parole, e che pur faceva gran danno. tarchetti, 6-i-132: anzi ch'
in modo da causare uno spreco o un danno; dannosamente, perniciosamente. sannazaro
un appestato, poiché sono gli altri che danno un valore a ognuno di noi.
per miseria di qualcuno: con suo danno, con suo detrimento. bibbia volgar
tesori. - che arreca danno; nocivo, pernicioso. latini,
, peccare. -anche: recare danno, nocumento; fare torto, ingiuria;
sa fare con ispavento di molti e con danno di pochi. -di animali.
gione. 2. offesa, danno. orlandino franco-veneto, v-558-364: se
il colpo di grazia ai pellirosse lo danno le missioni. come ogni bianco,
con più o meno malizia, in danno altrui. b. croce, ii-13-299:
gli elementi esser quelli che concorrono e danno l'essere alle cose miste ovvero composte.
misto per or di ottavia il minor danno / all'util tuo. foscolo, v-375
poi preso occasione d'ingannare e di far danno altrui, facendo nelle monete segni adulterini
e tor con la misura ch'a lor danno,. pratolini, 10-246: sarei
nel comportamento di chi fa uso in danno di altri di misure o pesi comunque
secondo la misura della colpa e del danno dee essere la misura e la quantità
può forse argomentarsi dalla fortuita misura del danno? faldella, 8-m: non facciamo
, 95: vendono e consegnano e danno semi a misura rasa. leggi di toscana
i colpi loro in guisa / che senza danno grande il tardo sole / già vuol
, che a sé e ad altri danno ad intendere per sapienza. visconti venosta
stalle un cavallo alato, come ci danno ad intendere i mitologi? minchionerie.
gli è verissimo / che i presenti che danno i ricchi ai poveri / sono i
di mìthrax -acis, di cui alcuni codici danno anche la lezione mitridas e mitritas.
lo statuto de l'arte, patissero alcuno danno per alcuna condannagione... o
... o per qualunque altro mo'danno e lesione alcuna soffrissero [ecc.
[funghi velenosi], ne risentì poco danno, laddove la madre di famiglia,
mobili: i beni che possono senza danno passare da un luogo a un altro
., 84-38: a larga stima ricevette danno [dall'alluvione del 1333] /
ristoro non si truova al tuo gran danno / in tutto l'universo a tondo
o appartamento mobiliato: quelli che si danno in affitto complèti di mobilio e di
che di spesa, e son di danno, / vane, ridicolose e femminili.
, sap- piendo la moda, non danno fede alle parole degli uomini, quando
, gli incoraggi- scano allo studio, danno loro qualche lume, mettono il sapere
luogo mi si mostrava, mi era di danno e non di utile alcuno. salvini
meno grave o meno evidente (un danno, un difetto, un errore, una
si dice che questo è un danno di molti, questo non è altro che
ti affiena, e moderatamente / il tuo danno sopporta. -senza indulgere ad atteggiamenti
voglie son rimesse, da l'altro si danno al guadagno. betussi, xliv-95:
carezze, e fra due moine mi danno un pizzicotto 0 un biscotto dicendo che
gente in toscana, e magnificando il danno che i svizzeri avevano ricevuto nella giornata,
quale storia si conosce quell'attenzione che danno i popoli nello udir cose nuove e
quella di ridur tosto col maggior possibil danno sì pubblico che privato il nemico a
a modo del villan matto, dopo danno fe'patto. testamento di lemmo di balduccio
agli ochi de la vite a fargli danno; / e a questo modo scamparai la
-43-161: morendo io, non era il danno molto. / ogni modo io morrò
/ che tutta l'onta e 'l danno, che dato / li ha sempre,
a'genoesi 30 mila mogia, con eccessivo danno di chi ha grano e con speranza
più dovizia che de'polli. donna danno, sposa spesa, moglie meglio. ibidem
alfieri, 12-364: in fatti è un danno / grosso per noi, quando moglieggia
di volterra, che seguono giornalmente in grave danno e pregiudizio di detta comunità, alla
carezze, e fra due moine mi danno un pizzicotto o un biscotto dicendo che
]: 'glandule molari': nome che danno a due ammassi di follicoli,
'l dolor torna gioia, e 'l danno caro. atanagi, xxxvi-166: la donna
, 1-ii-114: in tanta mole / di danno e di periglio, tramortito / lì
i composti o dei composti quando danno nascimento ad altri di composizione più complicata
la riviera di grecia e era di grandisimo danno ancora a gli naviganti.
e festa / di tutto lo meo danno. cavalca, 19-396: [non voglio
che passavano per lombardia, ricevettono gran danno e molestia. guicciardini, v-73:
ricevessero le rive continua molestia e segnalato danno. a. mocenigo, li-1-617: la
cagionare, rendere -essere causa di un danno o di uno svantaggio. molestia:
e facevangli molestia. -causare un danno, un guasto, un deterioramento.
contrari e molesti, feciongli disonore e danno e finalmente lo cacciarono della signoria e fe-
che tutte cose, ch'altrui piacer danno, / mi son moleste. idem,
-che provoca o può provocare un danno materiale. soderini, i-150:
e molesto. 12. sm. danno materiale o fisico, nocumento, rovina
potrebbe incorrere in qualche gravissimo pericolo o danno, siccome accaderebbe a chi volesse pigliare
addietro, diedero a loro medesimi grandissimo danno. dino da firenze [tommaseo]
le artiglierie farvi coi tiri loro alcun danno considerabile. cassola, 3-175: si lasciò
/ fra sue turbe evirate, a danno mio / di sua preda si gode,
molce gli orecchi. battista, vi-3-11: danno i natali a me [l'eco
troppo presto e senza lasciar traccia, a danno di tutti. -inoffensivo,
affanno / le sculacciate ch'i zoccoli danno / alle calcagna, quand'è sole e
frutti, pestati e lasciati fermentare, danno un liquore che diviene vinoso e acetoso.
ricordo. -con poco o nessun danno o svantaggio. d. tìartoli,
5-23: né non si segua coloro che danno i brodi grassi e mollicci e pultiglie
5-23: né non si segua coloro che danno i brodi grassi e mollicci e pultiglie
la salute publica per timor di privato danno, è disconvenevole alle repubbliche et ai
maggior parte, / e quelle in danno mio sì ben raccolte, / ch'io
all'imitazione che le altre scimie, danno i francesi l'epiteto di momenet, quasi
possono appoco appoco istinguerlo con minor lor danno che se lo ricevessero con materia più
e fermo sempre al suo pur maggior danno. tansillo, 38: se ai
. -entità notevole (di un danno). nardi, 44: non
nardi, 44: non avendo ricevuto alcun danno di momento, pauroso si stava dentro
-per estens. conseguenza deleteria, danno, rovina. porzio, 3-7
estraneo mischiamento. romoli, lxvi-1-393: danno i medici alcune regole da mondificare e
far lor prò o a fuggir lor danno, / com'io, dopo cotai parole
altri italiani, in quella parte dove danno mondualdo, ovvero in volgare manovaldo,
in tal guisa dalle zecche, che danno regola agli orefici ed a tutti gli altri
'lipemania 'di esquirol. le si danno poi vari nomi secondo l'oggetto sopra
chiavi e i doppi inganni / e ti danno i tuo'effetti, adunerai / ciò
traffico delle monete che si fa a nostro danno. gioannetti, ii-431: quanti scandali
, iii-415: i latifondi, che si danno in affitto, sono comunemente trattati da
, 20-103: chi non ha cervello suo danno: bisogna sapere reggersi in questo mondo
minori sono am- poi quelle che si danno in terra. ottimo, i-585: se
.. montandoci al naso, ci danno fastidio. d'annunzio, v-i-
generare dei cavalli, il perché non si danno alle cavalle se non con intervallo di
: gemi e t'adiri, e picciol danno / t'è gran monte d'affanno
alla radice delle dita, a cui si danno i nomi de'pianeti. il monte
il montone abbia cinque piedi e si danno a scappare. -dare, mettere il
, ma non nel senso che taluni danno a montura. il vero vocabolo sarebbe
/ le sconquassate navi in ciò ne danno / mille scuse di mora e di
quale mora non è sanza incomodo e danno grande di pagolo predetto. cantini, 1-2-379
censo... il frutto corre a danno dei contadini venditori e,..
quelle da otto, che maggior diletto danno a lui, che i bacili a coloro
confessioni le e la volgare democrazia si danno la mano. -morale cristiana o
malattie come la mia, siano di danno. morale, li ho sospesi ».
/ ch'ha fatto per ingenito gran danno: / e già con i forconi
difficile, sfortunata o calamitosa; grave danno materiale o morale. -in partic.:
è da mordere ': lucrare a altrui danno. e più in generale: cercar
l'inganno, spesso, ricade a danno di chi l'ha tentato.
, n'ha da ultimo dolore con danno). -la capra morderebbe se
'moreccio': nome che i contadini pisani danno al fungo porcino. viani, 13-
i doveri della cristiana morigeratezza, pure danno il bando a gli studi. tagliazucchi,
, vere o false, che rechino danno alla reputazione altrui; dir male di
la malignità e la diffamazione per recare danno o pregiudizio alla reputazione di qualcuno;
la medesima, come moroso dovrà tutto il danno patire. giannone, iii-48: per
lucertola: chi ha subito un grave danno fugge anche i pericoli più insignificanti.
, calunnia. - anche: il danno che la calunnia produce a chi ne è
e non abbiamo guardato ad alcuno nostro danno o incommodo, né a morsicchiature o
volto a fare del male, a recar danno o delusione, a ingannare, a
di cane rabbioso sopra unaferita mortale: sovrapporre danno a danno, seguire disgrazia a disgrazia
rabbioso sopra unaferita mortale: sovrapporre danno a danno, seguire disgrazia a disgrazia.
proverbiale latina per indicare che spesso il danno subito da una persona costituisce un vantaggio
, ciò che torna a disgrazia o danno per te (massimo danno, 'la
disgrazia o danno per te (massimo danno, 'la morte '), è
mortai sentenza non vi può far che danno. — che consiste nell'immolazione
e disonore a dio, o notabile danno e pregiudizio al prossimo, o notabile
e pregiudizio al prossimo, o notabile danno e pregiudizio a se stesso. pananti
, degli uomini mortalissimo idio, in danno sempre della nostra vita ci mostri della
di dite? leopardi, 30-48: se danno è del mortale / immaturo perir,
popolazione del nostro regno, che si danno nell'almanacco e mortale:
-ant. morte d'uomini: danno, sciagura irreparabile. g. m
colpevole di un grave crimine specie in danno della società o della sua autorità,
pisani, 73: i'so che il danno mio ti duole a morte e del
morte, / sol per farne più danno, il figlio diede. -dare
fiamma, 1-56: non siate in vostro danno tanto arditi: la morte non perdona
, le quali infetterebbono l'aria con danno de'mortali. martello, i-3-79: quei
. pallavicino, 6-2-47: oltre al danno ed all'orrore che nella città di roma
sacchetti, v-47: sono molti che danno per li faggi e per le mura
legge morta, è più infamia e danno mero. aleardi, i-xxi: mi parea
si vende non basta a compensare il danno di quella che resta. -chi vien
commende nel tempo del mortuario non patiscano danno ordiniamo [ecc.]. statuti
procurare alcun fastidio, non recare alcun danno. aretino, 20-98: « orsù
di mosca: non provocare il minimo danno o dolore fisico. pulci, 13-52
. -fa tuo conto, / le mosche danno addosso a i cava'magri. idem
avvolto che ciascuno tiene in mano, si danno dagli altri delle percosse a colui che
moscherini, dove aggirandosi volano, ne danno indizio che sotto vi sia delle acque
e le sue molte moschee, le danno un aspetto incantevole. de amicis, ii-60
la tela sua, sì ne passa senza danno, ma i più deboli, come
, 99: beverono con grave lor danno una salva molto cruda di moschettate. a
grandi, che chiamano moschetti, grandissimo danno al nemico. campiglia, 1-495:
li ragni,... se ci danno dentro li moschetti, ci restano intricati
d'armi abbia visto fare assai maggior danno al nimico che non se gli fa con
cupo. le altre specie di questo genere danno muschio in minor quantità e di qualità
di te medesima, che a tuo danno mi dài il moto. ferd. martini
in africa, onde si cagionò poi danno eccessivo al regno di portogallo, turbolenze
abbia / tutti inclinati nel suo danno i fati. aretino, 13-87: varcati
osservarli dai lati dell'utile e del danno. -scossa sismica, terremoto (
geli dell'inverno si trovano intatti con danno della sementa. tozzi, ii-118:
3. prov. -anche le mucche nere danno il latte bianco: per indicare che
toscani, 50: anche le mucche nere danno il latte bianco. -da
striscia di terra, per solito fanno danno negli altri poderi e difendono la roba rubata
: 'muderi': nome che i turchi danno ai professori di quelle accademie che i
iii-164: dodici leoni... danno gran mugito invitando ogniuno all'ammirazione di
come e tre tavole a mulinello che danno vinto il giuoco sicuro.
un certo molinello, che se lo danno l'uno all'altro: e ciascuno per
ateniesi. -la funzione di risarcimento del danno anche patrimoniale che una tale sanzione aveva
pignorate, di multa e risarcimento di danno da parte dell'aggiudicatario. -la natura
paese munse / de'frutti ch'alia gente danno aiuto. 7. aggravare di imposte
fautore di un ampio potere locale a danno dell'unità dello stato (e nel risorgimento
lari, corrompono eziandio con danno e infamia propria il bene universale.
scorpacciata. rettori, 67: mio danno s'io non fo in questo corpic-
lasciar passare uomini e idee, a danno della società o istituzione stessa che lo fa
composti del gruppo purinico che per ossidazione danno muresside, riconoscibile dal colore rosso porpora
libri vecchi. il mercoledì mattina vi si danno convegno tutti i carrettinisti e muricciolisti
terra coi suoi vermi: / le danno un seme per averne cento. / oltre
abbia pazienza 'e * abbiasi il danno 'stanno a casa in una medesima via
risultato o nient'altro che il proprio danno. halli, 7-76: so che
addosso: provocare da sé il proprio danno o la propria rovina. savonarola,
soverchio e fuor di luogo, si danno a credere di essere in disegno michelagnoli.
: non ci potemmo mai sì strano danno / immaginare da quel brutto muso [la
verso le mutazioni che in lor danno seguir potrebbero con un forestiero, favoriscono
mustacchi e le barbe', subire un danno gravissimo. g. grimani, lxxx-3-957
il mento, / o rider fanno o danno altrui spavento. savinio, 12-43:
panno, né membro alcuno avea ricevuto danno né mutamento. boccaccio, dee.
che inganna-pen- sieri son le donne da danno! = comp. dall'imp.
fuoco dell'occasione per indi scaricarsi a danno de'contrari. 4. sostituzione
io non incolpo chi chiede, ma danno chi aveva l'arbitrio di non mutar uso
: or ti muto materia d'altrui danno. / nel detto tempo il dì di
, secondo i termini della quale si danno molte distinzioni tra quelli i quali siano
. nondimeno ella apporta bene spesso gran danno et è communemente beffata, come indegna
mutuo desiderio; perciocché quelli che giuocano danno il principio ad amore, gli altri
che solveranno questo enigma forte / sanza danno di pecore o di biade.
gli altri, arrampicandosi assai, recano danno al formentone. padula, 391: le
iii-69: li quali giovani sì come si danno a questo mestiero, subito si vestono
che alla vita oziosa e contemplativa si danno) ch'egli sia stato anco timido.
volontà d'animo nascosta di dare altrui danno. dante, inf., 10-19 [
, che v'abbia a far volere un danno per forza? -gli son obbligata della
in condizione spiacevole e avvilente; col danno e con le beffe (per lo
la grifagna albione. / assai del nostro danno / crebbe, avaro ladrone / che
la flemma inglese. il movimento glielo danno tutto degli ometti con pipa seduti per
doversi rassegnare a unasituazione spiacevole, a un danno. ariosto, 389: poi
voleva veder polli fuori sui campi a danno delle coltivazioni. dichiarò che quanti n'
realmente nelle sostanze: essi ne soffriranno danno vero anche dopo morto il malato: e
ne avrà nessun vantaggio e forse anche danno, perché soffrirà più tempo. che cosa
secco è prò del fuoco e è danno dell'acqua. de luca, 1-14-2-15:
naufragio. 2. figur. danno, rovina; effetto, riuscita negativa
inviata per soccorso ultimo o per ultimo danno nel naufragio oscuro. ungaretti, l-75-tit
si vedevano tendere manifestamente non solo a danno degli spagnuoli impiegati allora per difesa della
che tu non sia j cagion dell'altrui danno! collodi, 754: da
sostenuta la maggiore spesa o il maggior danno, si può, senza troppo grave
, andare incontro a spesa o danno minore. 5. dimin. navicellino
mille di viniziani grossi, a grande danno e vergogna de'viniziani; ma fecionlo per
per via di forza, si può danno dare o per oste o per navilio o
molto nostro signore che nessuno ha riceuto danno alla persona, alle case sì.
varchi, 23-6: i benefizi si danno per dare, non per riceverne il
/ come fior, si dischiude! ahi danno immenso, / se d'ozio vii
in cui, per evitare un grave danno privato o per provvedere alla tutela di
da lui stesso) di un grave danno alla persona, si trova costretto a compiere
, si trova costretto a compiere in danno di un terzo innocente un atto che
od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non
ineluttabile, l'occasione inevitabile di un danno, di un dolore, ecc.,
o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona (e può essere
allora assi numeroso, ed oltre al danno che ne riceveva il pubblico ed il poco
della famiglia delle leguminose, i cui semi danno l'olio di ben; legno che
, oltre la condanna al risarcimento del danno. = voce dotta lat.
, non che potesser provvedere al pubblico danno della letteratura, i mali anzi ne moltiplicarono
medesmo inganna per neghienza / in par di danno suo savere acierta. dante, purg
, / per fuggir le beffe e 'l danno, / gl'indolenti, i neghittosi
amico, negri- genzia è più che danno, / però che disonor drieto si trae
la negligenza del padrone è a suo danno nella vendita e diminuisce il prezzo del
alla loro propria negligenza e colpa il danno che loro sarà accaduto. viani,
pensier tuoi! -compiuto per provocare danno, nocumento, malefìcio (un incantesimo
carattere doloroso e negativo, che procura danno, afflizione, angoscia. francesco da
sedere. 3. che reca danno, che nuoce; infesto, nefasto;
se stesso: chi provoca il proprio danno. chiaro davanzati, v-62: se
. 5. ciò che costituisce un danno, un impedimento, una ragione di
sempre utile, anche con nostro momentaneo danno o disaggio, di agevolare alle persone
fini perversi; messo in atto a danno di qualcuno; che deriva da grande
umbra. alamanni, 5-5-1056: che danno estremo / del misero cultor ch'ai miglior
, misero me, quant'è '1 mio danno, / mi consuma le polpe,
... queste bellezze paesane mi danno proprio sui nervi. moretti, i-948
a punto in nel luogo dove gli danno a stare. -a regola d'
vestimento tutto lo spazzò sanza ricevere niuno danno dal fuoco. bonfadini, 82:
solito per timore o per evitare un danno; ritirarsi; darsi a fuga precipitosa
, recherebbero [certe piante] grandissimo danno anche alle culture avvenire, in quanto che
letto / colla paura ognor ai maggior danno: / pure risorsi e ne rimasi netto
! -che non ha subito alcun danno; indenne da una disgrazia, da
netto: passarla liscia, senza alcun danno o svantaggio. bonichi, 167:
e se ne nasce scandolo, / suo danno. lancellotti, 3-300: è quasi
giocargli un brutto tiro, procurargli un danno, un dispiacere; ingannarlo. berni
nella valle ai pozzeveri senza fare alcun danno a'genovesi, i quali come liberi stavano
colonie d'america, per ovviare al danno che derivava al commercio neutrale da parte
il rigor la sua famiglia o il danno. g. gozzi, i-23-69: la
cadendo in una trappola predisposta a suo danno. fagiuoli, 1-1-28: conosco tutte
solo battute per fronte, facendovi poco danno. magi, 11: come piace ad
cadendo in una trappola predisposta a suo danno. fagiuoli, 1-1-208: -una piastra
in contatto immediato. le bacche ce ne danno molti esempi. nidulare, intr
come noi siam, che non fa danno altrui. = comp. da niente
pensateci meglio; voi mi fareste un danno irreparabile nell'opinione di tutte le ninfe d'
tanta principessa da niun'altra cosa riceve danno maggiore che da'suoi principali ministri spa-
l'altrui noia e no 'l mio danno. giusto de'conti, ii-26: io
in etruria, ché, senza il grande danno ch'egli fece a'nemici guastando li
le noci sul capo: recare involontariamente danno alla propria reputazione, ai propri interessi
l'azione o la volontà di recare danno, di nuocere, di danneggiare.
l'acqua] non gli facesse qualche danno, il pregarono a temperarla almeno con
o può provocare un dolore o un danno fisico. roberti, iii-175: i
di ciò che è atto a recare danno, a nuocere. = deriv.
2. in modo da riceverne danno. cassiano volgar., xvii-18 (
stimoli dolorosi o a particolari condizioni di danno, deficit, ecc. - anche
a qualcosa) ', nocumento, danno. latini, i-2047: chi
173: un altro nociménto e danno fa la superbia all'uomo: ch'
a chiunque. -ciò che provoca danno, devastazione, perdita, moria;
l'arte umana. 2. danno o pericolo per la salute. crescenti
nocivum ', cioè quello ch'è danno; e questo è anche in due modi
ant. che nuoce, che reca danno, che fa del male. fra
4. che nuoce, che reca danno; malsano, insalubre (un ambiente
), sm. letter. danno, materiale o morale e spirituale, provocato
o comporta pericolo di provocare un tale danno. 5. antonino, 3-197
, 1-28 (i-367): che danno, che vituperio, che scorno le
suo decoro. 2. danno che mina o nuoce all'integrità fisica
la notte all'aria nelle campagne senza danno. gemelli careri, 1-ii-173: le
fuori, le loro non fa effetto né danno alcuno dentro. bibbiena, 200:
di carena, perch'elle potessero senza danno e nocumento alcuno approdare. saraceni,
, facoltà di nuocere, di recare danno, detrimento (per lo più materiale,
un capello: senza che consegua alcun danno, il minimo male. lalli,
. ant. e letter. che arreca danno; nocivo, dannoso. alberti
i-11: non ignoro che de'moderni filosofi danno il nome di fibre intellettuali a quelle
ché ben te cognosco in mio danno e noglia. boiardo, 1-12-64: essa
cielo / son valorosi o del passato danno /... / per lei [
colonna / fanno noia sovente et a sé danno. boccaccio, i-166: io non
là, nella valle? -arrecare danno. boccaccio, dee., 2-4
di ritornare ai battelli, ricevettero grave danno al passo di una palude.
, date ad altrui parte del mio danno! n. franco, 4-20: mi
11. che produce nocumento o danno; nocivo. livio volgar.,
] si salvò, ma con gran danno del capitano maggior d'essa nave, perché
la janina non erano zonti alcuni che danno cavali a nollo, i qualli erano
compiute dai popoli dediti a essa a danno di gruppi stanziati in paesi a regime
vere e proprie noie, ma sapeva il danno che gli arrecava, anche in campo
di mora e il risarcimento dell'ulteriore danno che egli dimostri di aver subito)
sciochezza il tempo buono, / il danno se ne avià, che da qui inante
almen non te ne accade / morte né danno né ignominia ria. busini, 1-62
nei confronti di ciò che possa recare danno (talvolta anche con ellissi della cong
, / d'età cadente a risarcirmi il danno. monti, 4-3-221: egli [
pietro vernier; alcuni però ne danno l'onore a pietro nunnez, e perciò
: l'ambasciadore, non istante al danno e alla beffa, se ne rise.
rispondono dentro alla navata di mezzo, danno la norma dell'altezza e della larghezza
17-37: non sarà per voi minore il danno / il ritrovarse a piede in guerra
di concedere ilcolpevole a chi aveva subito il danno o di pagare una pena pecuniaria (
esistenziale, in partic. un danno, un vantaggio, inchina /
che fece a'nostri assai vergogna e danno. boccaccio, dee., i-intr
lo piùdimentico, e spesso arei vergogna e danno se, con lo allo scopo di
: in algebra elementare, formule che danno le potenze a esponente intero positivo o
notaio] alcuna cosa che ritornasse in danno o vero contra l'onore del rectore o
dove fa notomia di quante donne gli danno tra mano. -esaminare minuziosamente, sottoporre
dell'interesse del lucro cessante o del danno emergente,... l'effetto
favella, / e ciò è magior danno e men procaccio: / ed io
dalla delicata novellinità, si sono a gran danno perduti! = deriv. da
la paura che non fu all'ultimo il danno: e non differenziava i nostri cittadini
cioè * opera nuova ', quando comporta danno o ericolo di danno al proprietario o
, quando comporta danno o ericolo di danno al proprietario o al titolare di
guerre d'imperiali e danesi a gravissimo danno così per le scorrerie e insulti che si
sf. latin. dir. nocumento, danno prodotto da un'azione illegale (e
e nel linguaggio giuridico romano indicava un danno che dava luogo alla possibilità, da
note le cose. così l'idea del danno è una nozione, inquanto ella mi
in basso il piano -figur. danno grave o irreparabile arrecato nucale (ed
b. croce, ii-5-41: il danno che ha fatto la rettorica, con
nulla', non subire nessun inconveniente o danno. guadagnoli, 1-i-281: il suo
, i-123: atteso anche l'aggiunta del danno recatogli dal palafreniere, che per essere
son util vero, / o espresso danno, o nullità gradita? balbo, i-187
così della pena, dal valore numerario del danno recato, in vece di misurarsi dalla
/ e tutto al seivitor ne viene il danno. b. segni, 11-106:
lat. novi operis nuntiatió) e di danno temuto (v. denuncia, n
dee o sieno crudeli uccelle nunciatrici di futuro danno. ber chef, 18:
che non ti nocci; sta'con danno. 5. agostino volgar., 1-2-259
crudo. 4. essere di danno, di pregiudizio, di svantaggio (
di chi è riuscito a superare senza danno una difficoltà, una situazione pericolosa.
più vi s'afatica / lo suo danno notrica. arrighetto, 242: il
che nell'una e làltra ungheria, con danno gravissimo de'suoi popoli, già nutricando
nell'acto el quale seguita vergogna e danno. g. gozzi, i-n-118:
e della sua fortuna / a suo danno nutrice. buonarroti il giovane, 9-192
/ il duro caso e 'l gran publico danno, / ma l'antiche cagioni a
le congiure eli chi nutrisce progetti a danno dello stato, sventando ogni sinistro disegno
o militare, talvolta segretamente e a danno di qualcuno. gualdo priorato,
dalle quali poi scoppiarono tempeste di molto danno. siri, vii-671: il suo
: siccome i neutrali potrebbero risentir gran danno se, chiamati ad obbedienza de un legno
. esporsi a un pericolo, a un danno. guicciardini, i-90: essere grande
finisca di rimediare a non so che danno. ed altra ne leggo, di cotanta
... ce ne trarrà d'ongni danno: e di ciò ne fece sua
di costantinopoli, se li padroni non danno in nota tutti li marinari, con
alcuna obbrigagione la quale ti potesse fare danno, guardatene quante dal fuoco. guicciardini,
p sannazaro, iv-349: pesami del danno di questa povera donna, che per
gravissimo misfatto del re onde risultava eccessivo danno al regno e alla religione, liberarsi
me è stata ed è di tanto danno, pregiudicio e dolore per infinite cagioni
degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio) e danno all'estetica della persona (e nella
di que'materassi, facevan nessuno o poco danno, non offendendo né anco i materassi
obliqui, più che i retti, danno aggrandimento al parlare. bracciolini, 5-12-28:
moralmente, quando non puòessere evitata senza grave danno o scandalo, necessaria fisicamente, se
autoritate de le decte cose senza danno, senza tua contradictione co le
tristo, / il brutto bello e 'l danno utile e acquisto. algarotti, 1-v-166
, misero me, quant'è 'l mio danno, / mi consuma le polpe,
grado di calore gli rechi non poco danno, onde piglia di presente il solo
così continuata progressione di lucro cessante e danno emergente. vita di gio. gastone
li perda entrambi: fare un gran danno a se stessi pur di procurare danno
danno a se stessi pur di procurare danno ad altri. cavalca, vii-58:
che occupa il senno e fa vergogna e danno. ariosto, 23-112: caduto gli
quanta ingiuria fa a dio e quanto danno fa all'uomo il quale occupa.
che i canali si facciano con manco danno che si può e si paghi il terreno
legitimi. carducci, iii-5-44: vedremo a danno di loro estendersi fino al tevere e
la pena del senso, ma non del danno, che niun uomo non avvertito veggendoli
qualcuno, di cui si desidera il danno, la rovina o anche la morte,
mettete in briga, e procacciate loro danno, travaglio e odio. neri de'
quanto i borghesi gli hanno insegnato a danno della nobiltà. b. croce, iii-22-175
aveva preso otranto di puglia con grave danno del regno e dava spavento di dovere
casa alle femmine di mal odore in danno della bottéga non solo, ma di
consolando l'offeso con denari o col danno che vede nell'offendente. m.
infliggere con parole o con azioni un danno materiale o morale tale da suscitare nell'
, / che mi tornasse -a danno chi gli ò offiso. giamboni, 10-13
che mediocremente, offendendolo non tanto il danno quanto la ferita che egli riceveva nella
con macchine. 15. procurare un danno fisico, nuocere al corpo, all'
offende. -ant. arrecare un danno spirituale; tentare. giamboni, 10-19
que'materassi, facevan nessuno o poco danno, non offendendo né anco i materassi
. letter. ant. arrecare offesa, danno, ingiuria (secondo l'uso latino
tutto dì incatenato. -recare danno o rovina. graf, 5-404:
l'azione malvagia comporta il risarcimento del danno inflitto. proverbi toscani, 140:
assalti. 2. che arreca danno fisico; nocivo per la salute.
. ant. in modo da arrecare danno, offesa. busone da gubbio,
sm. ant. offesa, danno; nocumento fisico, materiale o morale
-anche: l'arrecare, l'infliggere danno, offesa; il modo con cui si
con cui si offende, si arreca danno. -fare offendimento: offendere. -
ingiuria, oltraggio; che infligge un danno materiale, fisico o morale; offensore
faccia alcuna ammenda e portine alcuna pena e danno. boccaccio, i-483: tu in
. offensa, sf. ant. danno, nocumento. iacopone, 1-11-48:
espressione offensiva. -per estens.: danno materiale, fisico o morale causato da tale
diretto a offendere, a infliggere un danno (un'espressione, un atto)
che commette ingiustizia; che infligge un danno materiale, fisico o morale. -anche nel
cosa sciaguratamente, gli venne fatto alcun danno al convento. offertoriale, agg.
far prevalere determinati interessi) di un danno materiale o morale la cui entità reale o
provoca o mira a provocare tale danno materiale o morale; atto di violenza,
. 3. per estens. danno materiale o morale causato dall'azione dell'
secondo quella di chi avea ricevuto il danno o l'offesa. galluppi, 1-ii-481
, sofferenza, turbamento emotivo conseguente al danno subito, alla sensibilità d'animo violata
guadagno di chi lo dà et il danno di chi lo riceve, ma che porti
re. 13. l'infliggere un danno fisico o materiale per lo più con
il cannone con fatica grande e con danno della vista appena si potrebbono scorgere.
offese degli anni. 16. danno, nocumento fisico, lesione organica;
, deterioramento; guasto, rottura, danno (di un materiale, di un
alcuni fulmini siano innocenti e non faccian danno; onde mi vien detto che nel
chi mi dè ristorar d'un tanto danno? loredano, 2-219: il cadavere del
8. che è vittima di un danno fisico, di una lesione di natura
medesimo si attende il ristoro di tanto danno, come ne ha dato segno nella
giustificazioni pretestuose per commettere soprusi a loro danno. officiale e deriv., v
, molto terribili e dogliose pel danno passato... e pel rimbombo
, mettere in crisi; arrecare un danno, produrre un difetto; peggiorare. -anche
solamente la rimozione del pericolo e del danno, ma il vero e il giusto
francia esperienzia nuova / cerca giungere il danno alla vergogna / in che ieri et
misero me, quant'è 'l mio danno, / mi consuma le polpe,
], trionfando e sempre a comun danno, anco la mercantile oligarchia. manzoni,
, rinuncia o scelta di un proprio danno motivato dall'obiettivo di attuare un ideale
offesa, affronto o, anche, danno; oltraggio, ingiuria.
persona, una comunità); recare danno a qualcuno nella persona, negli interessi
la ferita e, in genere, il danno che ne risulta. a.
l'oltraggio gallico. 14. danno, nocumento, rovina, deterioramento (
, dalla quale può ben soffrir danno il merito, ma non oltraggio. a
iv-300: in molte parti si palesa il danno delle acque, che hanno smontato quasi
regioni, si ottengono superficie piane che danno la posizione rispettiva degli organi nella loro
idem, 3-88: con bachette danno dentro ditti bossoli e didiscoverze le
che teme la pioggia o ne riceve danno (ed è quindi fornito di protezioni
-dire omei per piova: avere, ricevere danno. a. pucci, cent.
causa d'onore: quello commesso in danno del proprio coniuge, della propria figlia
sì consola altrui che forno oblia / danno e dolor e fatica e martire.
fiorentini che passavano per lombardia ricevevano molto danno e molestia. marco polo volgar.,
già maturo e dolce frutto, / o danno fare a tondeggianti spighe. cesarotti,
. -senza che ne venga danno alla fama, all'onore; con
degli studiosi di psicologia e di psicanalisi danno all'onicofagia il significato di un atteggiamento
ignobile. tasso, n-ii-349: non solo danno ne sente [il padre di famiglia
togliendo lor l'onor ch'è maggior danno. n. agostini, 4-10-27: il
utile, ma non l'aggravio e 'l danno. pananti, i-135: per l'
gli occhi tuoi; mercé, non danno / l'ora estrema ti fu. morte
levò il campo, ritirandosi con molto danno e poco onore. t. contarini,
in se stesso. -onore con danno, al diavol l'accomanno: non
: non si acquista onore con il danno altrui. sacchetti, 23-33: doh
cavaliere: bene sta; onore con danno, al diavol l'accomanno...
liberata solamente la mia mula. questo danno mi passò scudi quattrocento, perché m'
grave, / quanto più lieve simil danno conta. fatti di cesare, 113
già cancellata. 3. il danno, il discredito, lo svilimento arrecato
rose tra gli sterpi. -torto, danno fatto a un'istituzione o a una
inanzi che da'miei ricevi onta o danno. boccaccio, dee., 1-9
lo strazio o, in genere, il danno, il nocumento che ne deriva.
... / tu vedi il danno e vituperio et onte / che ricevon i
6-6-118: dico quel che far volle danno ed onte / al buon giron piagato.
succhiar spasimi ed onte. -il danno, il decadimento fìsico e morale arrecato
intenzione di fare oltraggio, di arrecare danno. caro, 6-585: quest'arme
per disprezzo, a scorno, a danno. dante, inf., 32-110
, in onta di qualcuno: con grave danno e pena, dolore; a scapito
parole ontose e avvelenate in dispregio e danno della persona a cui tu porti invidia
? 5. che arreca sventura, danno, nocumento fìsico o morale; avverso
qualche cosa di buono. -procurare danno. anonimo, 1-616: chi
ché, conoscendol, opero a me danno / per servir voi de quel che so
che per subito assalimento non si ricevesse danno. bisticci, 3-56: i mercadanti
mare... grand'era il danno che parimente sentivano gli operatori dalle tempeste
che il lavorio si mettessi innanzi sanza danno. rosmini, xxv-34: l'uomo che
. r. carli, 2-xiv-47: il danno è tutto... della nazione
mani una falsa moneta; e questo danno è tanto maggiore quanto maggiori sono i
l'accusa non poteva ormai cagionargli vero danno. pirandello, 5-161: io vorrei
19. sminuire, svilire, arrecare danno. nardi, 28: tanto s'
, presto o tardi, proprio a danno della parte politica in favore del cui
effetto di dolo o collusione a loro danno. codice di procedura penale, 97:
seguitela per fuggire ogni biasimo e ogni danno, perciochrella vi darà l'eterna vita
che egli, non che soffrire il danno temuto da quell'incontro, ne aveva
con parole o con decreti cercherà di far danno allo stato, noi soffrirò.
affliggere, angustiare, molestare; recare danno, dolore, sofferenza (una situazione,
incubo. 3. che subisce danno, dolore, sofferenza; gravato,
: violenza, sopruso, sopraffazione a danno delle persone più deboli o disagiate (
ignoranza. 2. offesa o danno grave recato a una persona intenzionalmente (
le conseguenze rovinose di tale offesa o danno; la rovina della persona offesa o
acqua ammalò e l'aure il crudel danno. -che ha un'attività biologica
degli uomini potenti trovare più presto nuovo danno che rimedio. da mula, lll-3-395:
d'incerta attribuzione, xlvii-277: vedrai doppio danno: / e per mare e per
onde a noi venga rimorso, biasimo o danno. manzoni, pr. sp.
né delle putri e lente / ore il danno misura e il flutto ascolta. tommaseo
, / ché, se. mmi fusse danno / la morte, in vita solo
tiri di artiglieria co'quali fecero molto danno nell'inimico. 16. estensione
una perdita, una menomazione, un danno, una diminuzione. dante, conv
'l comune di roma non ricevesse alcuno danno. valerio massimo volgar., 121:
si sostenesse valorosamente, nondimeno ricevette molto danno. marini, i-356: schieratevi in
, 1-127: l'inequalità dei cittadini è danno più che ordinario nelle republiche.
sarebbe la sua autorità spenta con suo danno solo. guicciardini, 2-10-361: i
lacci stessi, / che ordisce a danno altrui / al fin cade e s'
al longo andar si sarebbe avveduto del danno che può l'infezzione apportare dentro un
mamiani, 5: in questo dialogo si danno i princìpi dell'organamento comune di tutte
pigliano il lume dal cortile e lo danno, non solo alla detta cappella,
parlare ora de gli impedimenti che mi danno quegli organi dove si esercitano i sensi
l'armata cesarea restava tutta afondata senza danno loro. -organo di barberia:
vele in modo da ricevere il minor danno dal vento contrario. garibaldi, 1-139
. locuz. orlare il cappello: arrecare danno con l'astuzia o la frode,
: non si deve stimare che sia danno se il cambio alto d'extra-regno facesse valere
imbiancata. che di vero fu gran danno a spegnere così bella memoria d'arte,
5-i-304: chi non crede oramai, suo danno: oramai basta quello che abbiamo detto
loro in tal distanza che non arrechi danno all'altra. targioni tozzetti, 12-10-412:
b. croce, ii-5-40: il danno che ha fatto la rettorica, con l'
/ dei duo miglior guerrier lode lor danno. tasso, 7-86: i colpi orrendi
gozzi, i-28-60: la orridezza ed il danno del vizio. 9. in senso
orror sorridi. -conseguenza funesta, danno. 0. giustinian, 95:
colonna / fanno noia sovente et a se danno. -orso russo, di russia
la pregna è nimica: / facci gran danno e dàcci assai fatica, / guasta
dall'ortica: distinguere il vantaggio dal danno. poesie musicali del trecento, lxxxiv-240
-trasformarsi in ortica: volgersi in danno. foscolo, xv-333: addio,
assai ortacci, non si farebbe altro danno che avere a guastare un monastero delle
che orizzontale; di quelli che si danno delle arie di lupi di mare.
scidi, di cui le larve recano danno a certi vegetali, specialmente ai semi
che e'sono, e che con danno di altri le virtù loro stieno oscure.
formare bagni di 'viraggio 'che danno una tinta speciale alle fotocopie.
non osservano quella supposta proporzione, suo danno, noi diremo che non parliamo di
fine / lo spregiar cose tali apporta danno. a. neri, 1-130: quando
in molta copia, per ripararne il danno, questi ingorgasse e sforzasse internamente dove
, 6-25: queste ossa fossili ci danno maggior lume per rintracciarne la loro origine
misero me, quant'è 'l mio danno, / mi consuma le polpe, i
paventare l'accadere di qualcosa a proprio danno. gigli, 5-45: me l'
chi ha cercato di trarre vantaggio a danno altrui è giusto che paghi il fio.
: per via di forza si può danno dare o per oste o per navilio o
sua contra noi è incendiaria e fa molto danno alla chiesa. -forza ostile
piegò la scema / alma sotto ogni danno ed a l'ostile / possa adulò
sangue); che si compie a danno del nemico in battaglia (il massacro,
da sentimenti di avversione; volto al danno, al male, alla rovina della
da altra entità politica indipendente) in danno di un altro stato e contrastante con le
alcuna cosa che si possa fare loro di danno. guicciardini, ii-233: matteo lango
ottuso, e che questo è il maggior danno del suo male. c. gozzi
bianchi pili / e che vergogna e danno in vu'se specchi, / scopritive
'uovo 'che ad esso danno, molto li conviene; poiché quando non
iv-74: l'adulazione porta seco gravissimo danno e pericolo, per dove debba essere
: non si potrà mai lamentare il danno causato dai quattro sciocchi, trionfanti nell'
, affinché olandesi potessero far progressi a danno e pregiudizio della casa d'austria. botta
e. cecchi, 6-326: il supremo danno al cattolicesimo è arrecato dall'imposizione d'
zecchini. 2. figur. danno, umiliazione, smacco. 3.
6. porre rimedio (a un danno, a un'offesa). 5
dalle loro fumosità che sempre nuoce e fa danno, massimo nelle fornaci ove i vasi
e la padella forata son di gran danno in casa. -il laveggio grida dietro
potrà gittarsi d'ogni grande altezza senza danno di sé. -a padiglione (
di quegli; e sopra tutto il danno che fanno loro, quando si spiccano
per mancanza di gomene, sarà il danno del padron della nave. tommaseo,
mezzo fieno: nomi che si danno al fieno prodotto da quei prati
dispiacemi che la gente del duca faccia danno in romagna; e più mi duole la
calò tra noi a turbare con orribile danno delle cose nostre il placido svolgimento a cui
, le quali augumentano sanza comparazione il danno suo. g. gozzi, i-12-172
nostro scampo. / di cui avem danno, fia pagato a doppio; / c'
13. rifondere, risarcire (un danno). ghirardacci, 3-226: il
18. rendere conto a qualcuno di un danno o di un'ingiuria arrecata; riparare
bene ci pagherian l'ingiuria e il danno. manzoni, pr. sp.,
-chi rompe paga: chi arreca un danno deve porvi rimedio. carducci,
denaro da un luoco all'altro senza danno. siri, iv-1-650: l'incaricò di
a codesto pagator generale perché verifichi il danno per voi sofferto nella moneta. cattaneo
conto su le dita dell'utile e del danno di rompere paglia con loro: «
legno nel suolo del corridore, che danno accesso ai depositi. 4.
di metter fuori otto palanche, suo danno! io non pago sicuro. pea,
familiari o la sua autorità o a danno di ministri e di dignitari, da
1-265: 'palchi ': questo nome danno i coltivatori ai rami e fusti che
il notaio] alcuna cosa che ritornasse in danno o vero contra l'onore del rectore
10 medesima a me stessa fo il danno. guerrazzi, 8: sarà non
medici, 37: a suo palese danno. pallavicino, 1-468: son caratteri
. giamboni, 3-37: non fare danno ad alcuno di nascoso, ma alla
lingua / che far potesse il gran danno palese. serafino aquilano, 288: se
que'vizi che tendono palesemente al pubblico danno, come la rapacità, la fierezza,
... li barbari ricevessero gran danno, tutto però era supplito dalla moltitudine,
l'inutilità non solo, ma il danno di ogni iniziativa volontaria. gobetti,
unite con una catena per recare maggiore danno a fortificazioni o navi. - palle
, che portano seco, fanno grandissimo danno. brusoni, 4-i-87: mancavano..
oro; anzi le m'han fatto più danno che non quelle delle colubrine e de'
li-3-152: sebbene si procura farlo [il danno] palliatamente, nondimeno ognuno se ne
, '1 peccato e mio fia 'l danno. landino, 70: pallore nel volto
chi n'avesse il peggio, suo danno. ramusio, i-21: ebbe una
89: perché le faccie son di troppo danno, / noi traiàn queste palle piccolette
proprio e volontario dolore ne facci quel danno che non hanno potuto farne i nostri
con un vette fisso nella cigognola delle chiocciole danno loro il movimento. m. fiorio
stanco ad ogni altro ch'ai mio danno / il qual dì e notte palpitando cerco
: le viti spezialmente ne risentirono il danno [della grandine] maggiore, mentre
alla stoltezza di voler rimediare a un danno che si è provocato o permesso.
derivare conseguenze serie o pericolose da un danno di lieve entità. guerrazzi, ii-135
rami degli alberi anco fruttiferi a loro danno. 2. ciascuno dei bastoncelli
ben son di quelle che temono 'l danno / e stringonsi al pa- stor;
o stracciati da qualcosa: averne ricevuto danno e vergogna. cavaletto, lxv-45:
panni: provocare dolore, disgrazia, danno. speroni, 1-4-n: la discordia
284: caldo di panno non fé mai danno. periodici popolari, i-103: chi
cui si raccolgono le fibre nervose che danno origine al nervo ottico (e si
4. macchinazione, trama ordita a danno di altri, utilizzando accuse false e
da siena, i-132: tre cose si danno a le spose carnali, ciò sono
.]: 'parafisi ': nome che danno hedwig o wildenow a quelle specie
oro, e terreno, / esservi stato danno e non vantaggio. lamenti storici,
azioni col rischio di arrecare un grave danno a sé e agli altri.
accoppiato al buon senso, paralizza il danno di ogni cattiva lettura. faldella, i-4-100
.. è tenuto men- dare ogni danno che per acqua di piano fosse intervenuto
, prevenire un evento negativo, un danno, un rimprovero.
sui rami degli alberi anco fruttiferi a loro danno. 0. targioni pozzetti, i-48
depositino terra e impedire che faciano danno, ren dendo più alte
e dal lat. vitium 'guasto, danno '. paraviso, v.
dura! nappi, xxxviii-222: o danno, o disonor, o crudel parca.
pruove tante / che par ristoro al danno abbiano avere, / perché ve ne restàr
l'ha morto, qui si divide il danno e questa azione in parti inuguali;
/ ch'han fatto a molti molto danno spesso: / la prima si e
e par che 'n poco tempo mendi danno. dante, xxxvii-71: ancor tua
, al mio parer, che '1 danno. boccaccio, ii-proem.: vinto
altrui con la propria, compensare un danno subito infliggendone un altro equivalente, così
, pari a pari: ricambiare un danno o un'offesa, rendere la pariglia.
stati allivellati per diversi rettori con gran danno della signoria,... poi
e ricevuto (per lo più un danno o un'offesa). equicola,
non li riffaccio la pariglia, mio danno. p. tiepolo, lxxx-3-
agli parlanti fanno / talor dispregio e danno a la fiata. mamiani, 10-i-136
ristauratore della monarchia, che risanò a danno de'cristiani, mentre era desiderabile che
da lui udite in casa fratta a danno dei repubblicani delle romagne. -tante parolacce
fausto da longiano, iv-195: tanto danno non fa il tarlo in un legno,
, 1-ii-153: più de'feudi tornano in danno della repubblica que'beni immensi che si
dall'altra parte gli italiani, ma il danno loro, senza dubbio, per la
maggior parte, / e quelle in danno mio sì ben raccolte / ch'io
gran signore utile, e non mai danno alcuno. m. zane, lii-
, presto o tardi, proprio a danno della parte politica in favore del cui prestigio
per le restituzioni e il risarcimento del danno (e, cosi facendo, spesso
sempre sorte colle pecore. gli si danno (in consegna al vergaro) al
questi corsari, gli facessero parte del danno che ne ricevevano. algarotti, 1-iv-173:
/ partecipa con noi d'ogni suo danno. r. cocchi, 1-89: è
che... senza dubbio risente il danno delle grandi mutazioni che ad essa succedono
individuali, particolari o locali, a danno di quelli più generali (e può
s'un è guerrero e impronta aver lor danno, / fermezza dè tra loro esser
conviene che di lui avegna male e danno a. ssé et al paese.
saggio che sa sofferire / spesa, danno e martire / secondo tesser del tempo
tanto embiz- zarriti / che per lor danno ognun metta la testa, / trovi
vino, il quale può farle gran danno, non solamente come febbricitante, ma
87: o donna, o sol di danno / parturitrice ingorda, / o pomo
dell'obiettività e per lo più in danno di altri; l'essere fazioso,
: a gl'inimici / questa lancia fa danno, a i pastorelli / non fa
: meglio è star in esiglio e patir danno / che ne la patria a pascere
paura dietro a lui. -compiacersi del danno e delle pene di altri o di
e non le scusa non veder lo danno. dell'uva, 108: qui dopo
trovar pascolo, si voltasse improvvisamente a danno ed a sterminio della misera città. manzoni
mese mi dànno / dece libre di danno, / e nelle pasque rampogne e
pur che i canali si facciano con manco danno che si può e si paghi il
poi chi n'avesse il peggio, suo danno. ghirardacci, 3-277: fu passato
ravvolgendo per l'animo gran cose a danno de'cattolici, passeggiavano molto largamente il
/ e par sol si diletti di far danno. leonardo, 2-378: ho
quelle [pietre] che con acqua danno il taglio molto eccellente, et oltra l'
una passione. -guasto, danno. biringuccio, 1-117: la polvere
6. in modo svantaggioso, con danno; negativamente. de luca, 1-239
favore o benefizio come passivamente a suo danno e peso. = comp. di
-con metonimia: causa di un danno economico. periodici popolari, i-170:
il ritornare ai battelli, ricevettero grave danno al passo di una palude. carducci
un pericolo, un rischio, un danno eventuale o inevitabile, una difficoltà.
. razzi, 478: tanto gran danno cagionano [le donne] nel mondo che
la pasta, / ma fa più danno al pescator ch'ai pesce, / ché
-anche: macchinazione, trama ordita a danno di altre persone. fagiuoli, 1-7-51
, 270: dal desio riguarda allora il danno / di quel che gioca seco,
aspra pastura', dura punizione o grave danno. serafino aquilano, 55: o
baretti, 2-100: non farebbono neppure tanto danno al prossimo co'loro incessanti sciaguratissimi scritti
/ e qui fa tanta strage e tanto danno, / lardo santo non vai né
e un'educazione che le patenti non danno, compieva diligentemente, accortamente, saviamente
sei costretto oggidì ad assistere con tuo danno e vergogna alla declinazione estrema ed ignobile
angheria, maltrattamento. - anche: danno, pregiudizio, rovina. g.
4. incrinatura, cedimento, danno (di una struttura, di un
mio padre morio! oh non ricoverevole danno che mio onor ne patio! sansovino
di procurar che la republica non patisse danno veruno. a. campana, 170:
gli messero in fuga, ne pativamo danno e rovina. chiabrera, 3-225: scopo
gente inutile di casa per non patir danno. casalicchio, 261: perché
. s. maffei, 5-1-249: danno deplorabile patirono senza dubbio allora le memorie
veramente che le nostre persone avrebbono patito danno. -patire gravezze: essere assoggettato a
., troppo si scoraggisce con incredibil danno della campagna e del pubblico. manzoni
di pianto, o cheto in tal suo danno starse. ariosto, 1-iv-542: l'
abondevolemente. io. sostenere senza danno l'azione o gli effetti di un
ci patisco. 14. accusare danno nel fisico, nella buona salute;
criminale. patrizi, 659: il danno... patito dall'offeso pubblico o
offeso pubblico o privato è contracambiato col danno dell'offenditore accusato e punito. de
una spesa); sopportato (un danno, una perdita economica o, anche
iante patora. idem, 2-117: il danno extremo che sorti scono gli
i lor vassalli..., che danno i lor regni patrimoniali! navagero,
compensazione che si verifica pareggiando un danno con un vantaggio, una perdita con
siena patteggiò con loro perché non facessono danno nel suo terreno più che fatto avessono e
d'arezzo, 208-7: s'elli è danno perder senza accatto, / tutto mi
, coll'amico fanne quattro. -dopo danno fare patto', correre ai ripariquando è troppo
a modo del villan matto, dopo danno fé patto. monosini, 284: a
villan matto, / dopo 1 danno fa 'l patto... perduti i
-i colpi o le disgrazie non si danno a patti', in un litigio non
chiavistello. fu più la paura che il danno, ma tanto una scossarella di pattoni
spenderle a beneficio altrui, senza recar danno ai beneficati col pauperizzarli. =
ai bambini, per farli star boni, danno scioccamente ad intendere che ci sono le
. -aver poca paura: non subire danno (dal clima, dall'acqua:
o essere stato più la paura che il danno; riuscire, scampare, cavarsela,
, ecc. con maggior paura che danno: essere stata l'aspettativa di difficoltà
ne sei uscita con maggior paura che danno. -essere paura o di paura
vèrgoli, sempre in paura di ricever danno dagli uomini e dal cielo, dalla
dicesi proverbialmente quando s'è scampato un danno o rinvenuto più lieve che non si
o d'altre persone che possono fare danno altrui. d. bartoli, 8-17
. caro, 16-38: ancor del danno suo paventa e trema / lo stuol
have / l'alma ch'afflitta eterno danno pavé, / c'ha del ben far
in la cossa lo patron; e poco danno fecero, perché nullo stava in corsia
difficil fia la via / di farne danno [ecc.]. =
tirare a tanto bersaglio. -senza danno. betussi, xliv-111: se anco
, compiono atti bizzarri, e si danno in preda a tutte le più sfrenate
capo intronato, e così fa danno alle pecore, pazziandole. =
: pecca di voi particolare e comun danno sarebbe che cotesto vostro fiorito e fertile
5. errare (anche con danno proprio), sbagliare in un'attività
dio per quel peccato e per il danno della persa pecorella. castelvetro,
il comune sentire; responsabilità di un danno, di una pena, di una
che solveranno questo enigma forte / senza danno di pecore o di biade. cavalca
: le pecoree sono a un esercito di danno grandissimo e di rovina. idem [
, busca fatto a mano armata a danno del popolo oppresso e disarmato. è
in dio per quel peccato e per il danno della persa pecorella. firenzuola, 2-233
aretino, 20-273: la pecorella con danno e vergogna sua e del marito si
sannazaro, iv-264: lo piango el danno vostro in questa etate; / ma
più in casa. 11. danno meno sopportabile; rovina o sventura più
strazio, al mio parer, che 'l danno. r. roselli, lxxxviii-n-410
indeterminata o la previsione di un danno, di una punizione. barilli,
quelli di pisa fuori della città al danno de'nemici, e talora facevano qualche gran
una condizione più grave, ricevere un danno peggiore. boccaccio, dee.,
instituzione e indovuta si mostra il comun danno e pegioramento e questa è. lla
davanzati, ii-451: qui si vede quanto danno facciano i prìncipi a lor medesimi che
grandine terribile...: fece grande danno, ché pegiorò detta grandine più de
, 5-72: non è possibile immaginare il danno che risultò sì al pubblico che ai
bisogno della confessione del reo, li danno asprissimi e crudelissimi tormenti, peggiori che
lingua ì foscolo, vii-121: il danno peggiore che a noi possa fare la
dementi le armi, onde non arrechino danno a sé ed agli altri, così all'
davanzali, ii-452: qui si vede quanto danno faccino i prìncipi a lor medesimi,
/ il gran rimedio usato sarà peggior del danno. -meno favorito dalle condizioni ambientali
pregno, / che ancor spaventa di danno mazore / d'ambidu noi l'amor
quaglia senza farla gridare, stridere: recare danno a qualcuno, derubarlo, spillargli quattrini
farla stridere ': fare a uno del danno senza ch'e'se n'accorga.
-portare il capo pelato: avere il danno. l. giustinian, 1-325:
fare una piaga: causare un gravissimo danno per ovviare a un altro di piccola
non hanno / forza alcuna in altrui danno? -toccare, torcere un pelo a
pelo a qualcuno: arrecargli un minimo danno fisico o morale (ed è usato
un errore o ha rovocato un danno più o meno grave, anche al
del senso e per la pena del danno, le quali costituiscono il purgatorio.
o previsione ed eventualità di subire un danno o una punizione, di trovarsi in
. che fosse prima obbligato chi temeva il danno ad intimare al proprietario di quella casa
18-7): zascun mostra quant'angossa e danno / cum l'orgoiosa scazzata sostenne;
pena '[chi scampa quando altri patiscono danno si trova infine aver di peggio.
catuno si potesse partire da pisa senza suo danno. statuto dell'arte dei vinattieri,
reggenza sono penalmente e civilmente responsabili del danno che allo stato al comune alla corporazione
riuscirono saputelli inutili a sé e di danno al prossimo, noiosi spacciatori di errori
, quartane e perniciose. statuti del danno dato di contigliano nell'umbria (1814
185: le belle ninfe che 'l pendente danno / scorgono con accorta providenza, /
a tacerle non glie ne viene nessun danno, e invece va dirle in giro
principe, il ministro degli interni spiegò il danno che dal caso poteva patire il prestigio
levata una tramontana penetrativa che fa molto danno alle teste de vecchi. frachetta, 3-31
e impossibile che non apparisca chiarissimo il danno grande ed inestimabile che recherebbe alla causa
le scienze producano in ogni utile un danno: tanto per dire, la pila atomica
per un progetto fallito, per un danno subito; ripensamento sul proprio modo di
prendiamo, quando ci vanno con nostro danno fallite, la penitenza è fine. guicciardini
, / d'aver fatto a colui danno et oltraggio. tasso, 18-1:
le penne maestre: subire un grave danno o una pesante sconfitta. -anche:
. essere in grado di sopportare senza danno gli sbilanci di temperatura.
la doglia o '1 marrimento, / lo danno e '1 pensamento / e l'angoscia
questi per noi / sono scherniti con danno e con beffa / sì fatta, ch'
con sì gran stuolo / a farne danno gente sì remota? g. b.
. l'armata turchesca ha patito tanto danno e che prima che possa rimettersi come
può essere una specie di pena con danno e con disonore. leoni, 330:
traverso alla costa an- glesa, suo danno. -disus. borsa di studio.
ban iere in mio sol danno, / voi pur non ne dovreste esser
l'uom vai poco penter dopo il danno. amari, 1-2-153: smorzava ciò lo
, 4-997: causato... qualche danno in quell'amena città, se n'
né la pioggia delle saette faceva molto danno a'nostri. idem, 9-273:
cominciava a patire gli cagionava non minor danno che incomodo. giuglaris, 202:
circondati da un involucro che le danno una somi glianza colla porcellana
a voi li dànno; / li danno a'vati e artefici eleganti / e da
il percettore trovi alterato il prezzo a danno del fisco, cresce a suo modo e
/ e de lo prod'è danno. = comp. da per
l'inganno. -con metonimia: danno, ammaccatura prodotta da un urto,
, / per evitar delle percosse il danno. targioni pozzetti, 6-68: la grandine
, l'esplosione che ne deriva, il danno o la perdita di vite umane che
. 11. causa di un danno, di un'alterazione fisiologica; sofferenza
azione devastatrice degli eventi bellici e il danno materiale che ne deriva. francesco da
; sciagura, sventura (e il danno o il dolore che ne deriva).
ficco, facevano in ogni luogo poco danno. algarotti, 1-v-143: i tiri
, / colla paura ognor di maggior danno: / pure risorsi, e ne rimasi
più in modo violento e riportando un danno fìsico. - in partic.: inciampare
salvata non è tenuta a pagare il danno della nave, quando ciò non sia stato
capanaeo. 2. figur. danno, nocumento. iacopone, 1-11-27:
però mi ristora la perda e 'l danno, / novellamente m'ha tratto d'
perdanza, sf. ant. perdita; danno, rovina per lo più morale e
sola alta vergogna / può cagionarti e danno anco maggiore: / ch'ove la
ha subito tale perdita; privazione, danno. rinaldo d'aquino, 95:
lungamente pensato, ho preveduto che meno danno sarà la morte di biancifiore che la perdenza
volta / di quaranta perdenze rifà il danno. -sconfitta. monte,
. castelvetro, 8-1-395: avenendoci il danno dall'amico, erdiamo l'utile aspettato
e oltra a ciò ab- iamo il danno. casalicchio, 334: alcuni avvocati,
alla predica, perdette èva e fece il danno di adamo. alvaro, 5-180:
è vero iddio! -subire un danno, una perdita morale o di dignità
fra giordano, 5-349: è maggiore danno d'un'anima che si perdesse che
: buona cosa è aver pazienza nel danno e perdimento di beni temporali. guido da
vogliamo chiamare. 4. danno gravissimo o rovina totale. anonimo,
o precauzioni tardive dopo aver subito un danno. sercambi, 2-ii-235: maestro pace
. altro che bullettini perdinòtte non si danno; e iddio il sa quanto male
multiplicò gli assassinamenti, con perdita e danno grandissimo di chi aveva merci in bulgaria.
al suo comodo, cagionar incomodo e danno ad altri, sarà tenuto a rifar il
con perdita di molto tesoro e con danno del lor regno hanno talvolta infino da
.. che non fu già il danno sotto clemente il settimo... per
ragioni dell'ingiuriante. 8. danno subito, anche di natura psicologica o
suoi. -con svantaggio, con danno, male. fenoglio, 63:
5. che ha subito un danno grave o la privazione di un bene
cui non può essere posto rimedio; danno; disastro, sventura. - anche
, iii-64: l'uomo si reputa a danno povertà, infermità, prigione, perdizione
considerazione una colpa, un'offesa, un danno arrecato da altri (in partic.
come si trovava, e di recargli danno. -scusare una mancanza o una
responsabile di una colpa, di un danno, di un torto o a trarre soddisfazione
un luogo o a un edificio un danno materiale, una devastazione. - anche
piange la pecunia perduta o altro danno temporale. libri di commercio dei peruzzi,
valli è unità e unito fia il danno col ruinoso corso del fiume, finché in
di quest'alme peregrine; / ma per danno di lor non prova al fine /
si può impunemente, cioè senza alcun danno del corpo, anzi con benefizio di esso
20-187: cinquecento ducati si sborsarono per il danno e cinquanta tra medico e medicine;
paste; ma queste paste son formate col danno del popolo e con l'utile de'
procurata e tentata, ha portato tanto danno e rovina a quell'isola che..
non pescon affatto pei rigagnoli, / danno il peso di far l'uditor docile /
, 8-2-138: perché l'utile e 'l danno può essere, per cagione della persona
, non le riuscì di far altro danno che di ferire 304 persone con sassi e
: il male della ingiuria sì è il danno e il positivo vilipendio ch'ella trae
uno che abbia avuta novella di grave danno patito si dirà per esempio: 'eppure
francia, / fia dunque solo in danno tuo converso / tanto tesor di spirto e
popol tuo ti mostra: / né a danno irrompa qui possa d'inferno, /
possanza di fare la sedizione e senza danno publico, ragionevolmente dovrebbeno farla, e
duca superiore, il duca con grave danno del nemico vinse la guerra. uuoa
grande scandolo al prossimo e parimente gran danno a quel misero lo quale egli possiede
e scarso / premio, e in danno de l'alme il sangue sparso.
n l'avesse avuta: / seria danno, ma no sì da blasmare. petrarca
, ritrovatrice del savere, mercatantia sanza danno, possedimento sanza calogna, prosperità sanza
desiderare da'buoni uomini, che senza danno d'alcuno vogliono vivere giustamente delle rendite
giusti, i-314: quelli che si danno cura di comunicarti il sapere ti mettono
le denunce di nuova opera e di danno temuto. ibidem, 705: il convenuto
pericolo. - anche: eventualità di danno a cui ci si espone. storia
città a tradimento, e ora facieva danno da uno lato e ora da un altro
patrone della nave deve patire tutto il danno. g. m. casaregi,
figlio pierluigi manzoni da qualunque perdita e danno che... in conseguenza di cancellazioni
tiri di don ugo... poco danno fecero, perché nullo stava in corsia
figlio pierluigi manzoni da qualunque perdita e danno che, in conseguenza della casuale e a
bevuto o destinato a usi alimentari senza danno per la salute o senza svantaggio per il
tradimento e di cospirazione con potentati esteri a danno della repubblica. carducci, iii-7-66:
quéuitunque più téirdi, nondimeno con minor danno purgano l'argento: perciocché il fuoco
con la forza militare, a espandersi a danno dei vicini; politica imperialistica.
avenire: / porria romanire / mi danno; che poma sortire a manti, /
/ poter che, ascoso, a comun danno impera / e l'infinita vanità del
potere sace che l'atendare fo sempre con danno. malpigli, xxxviii-71: tua possa
reggenza sono penalmente e civilmente responsabili del danno che allo stato al comune alla corporazione al
limiti delle facoltà conferitegli, è risponsabile del danno che il terzo contraente ha sofferto per
, 1-514: d terzo e potissimo danno è che 'l tuo cuore divenga un
una miga entra si vede patir gran danno e cercar con impeto di scacciarla,
, 21-45: per le guerre ricevono danno quelli che poca o niuna colpa hanno,
stessa micidiale, / ch'è maggior danno, sendo giovinetta. savonarola, i-36
2-ii-84. ed ecco la sorgente del gran danno che costituisce povero il commercio e bisognosi
, ritrovatrice del savere, mercatanzia sanza danno, possedimento sanza calogna, prosperità sanza
pozzette, / se crudo il guanto a danno mio s'ostina? milizia, i-203
in una contrada dove essa faceva molto danno, e'le fu fatto uno lacciuolo