figliuola, perocché iddio non a tuo danno, ma a tua salute t'ha data
chi far può nel suo camin più danno. vasari, i-584: nella chiesa
cure e di tempo; sì che il danno dell'abbacchiatura si stende a un triennio
, e contende / se vanno al danno. cicognani, 3-258: tante cose.
l'altrui noia e no 'l mio danno. boccaccio, dee., 7-9 (
senza aver riguardo al futuro male e danno. idem, 1-9 (i-126):
e minaccia, in genere fa poco danno, non conclude nulla. pulci
da abbaiator tanto ardente, tenni il danno o per vero, o per verisimile
pur n'andiamo / via dalle navi senza danno. abbandonaménto, sm. abbandono
autore, noi allora non sentiamo il danno che ci segue per tale abbandonaménto.
di loro danni percossi, abbandonarono di dare danno agli strani. dante, par.
preso da'nostri, ma con maggior danno che utile. d. bartoli, 40-ii-494
/ come po'tu sì 'l tuo danno abellire? machiavelli, 768: gianmatteo
cesarotti, i-268: gli abbigliamenti vistosi danno risalto a un bell'aspetto. [sostituito
, unire insieme ', che gli danno nella curia delle provincie venete, dicendo
e può bersene una certa quantità senza danno. viani, 13-11: con calici
e ciascuna delle due navi sopporta il danno che ha sofferto... se l'
per colpa di uno dei capitani, il danno è a carico di colui che lo
non poterono, se non con gravissimo danno loro, andare all'abbordo.
. forteguerri, 17-68: dan baci e danno abbracci a'servitori. metastasio, 1-1-76
destra, saltò fuori senza ricevere altro danno dal fuoco, che abbronzare i vestimenti
visto, come ho visto io, il danno che fa nel popolo l'alcool,
mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità
: le figure del parlare, le quai danno tanta grazia e splendor all'orazione,
, quello che appartiene ad abviazióne di danno della moltitudine. = dal lat.
aretino, 1-88: quei crediti che si danno ai congelatori del mercurio, nel vedergli
montecuccoli, 1-195: le scalate si danno in più parti, accalorate da falsi
pegno, non t'avvedi mai del danno tuo se non al da sezzo,
simintendi, 1-16: tutti si dogliono del danno dell'umana generazione, e domandano che
se i premi sono due, si danno accessit al primo o al secondo;
oppure comune. se l'accesso cagiona danno, è dovuta un'adeguata indennità.
vaccétta sui piedi: agire a proprio danno. boterò, i-230: il vendere
già colto da qualche inganno o frode o danno altra volta, suol dire: '
mota, introgolano i soldati, che danno leva con la manovella. 4
le quali per accidente ci porgono e danno e possono dare dolore e pena,
cose delle donne [crusca]: se danno in fisico, che sapientissimamente le governi
nuovi accademici che lo registrano, e ne danno esempii dal secolo xvn in qua.
le imbelli / umane vite, ultimo danno, accolse. idem, 13-7: tu
i pastai quella studiata disposizione che essi danno talora ai vari saggi delle loro paste
le minaccie altere / accompagnando e 'l danno a la paura. tesauro, 81
, e chi le trovò; che elleno danno l'un cento più sconcio a una
ritrarti, e pria che qualche / danno ti colga, dilungarti. il fatto /
che ne l'altrui soccorso è il proprio danno, / fugge. 3.
lodi; e chi vi crede, suo danno. idem, iii-227: vedrà quanta
chi manca, anche se a mio danno, mi sembra infelice. 2
iv-276 (165-34): il tuo gran danno piangi che t'acerba.
di botto. caro, 4-617: si danno / a depredar di biade un grande
impresa o da una competizione, con danno o imbarazzo degli altri.
i suoi mirmidoni, quasi compiacendosi del danno che la sua inoperosità recava agli achei
di ferro per impedire il loro danno. achillésco, agg. (plur
come gli acidi (in soluzione acquosa danno ioni di idrogeno positivi, arrossano la
tocchi dall'aconito, e pallidi si danno per vinti... i cacciatori
, 1-88: l'acqua bassa fa più danno alla riva nel suo corso, che
. l'acqua mercuriale può far del danno. targioni tozzetti, 8-261: se
soluzione. redi, 16-viii-366: danno a bere le altre acque, che da'
il reobarbaro. redi, 16-iii-367: danno a bere le altre acque, che da'
crude [le cipolle], non danno al corpo nutrimento nessuno: ma se
via la prima acqua,... danno buon nutrimento. magalotti, 20-75:
del commercio, 24: acquaroli che danno l'acqua a rasi, ermisini o altri
d'assedio dal detto tiralla con alcuno danno di sua gente, e con vergogna,
somigliavano quelle cirege che a'putti si danno per acquetarli. de luca [tommaseo]
barberino, ii-189: colui che con altrui danno arricchisce, / se ben si specchia
/ il brutto bello, e 'l danno utile e acquisto. torricelli, 2-4-141:
le valli non acquose più largamente vino danno. alberti, 177: la
nell'azzurro scolorato dalla luce, non danno suono. = cfr. acrobata
. credesi che rappresentin confucio, gli danno il capo acuminato a guisa di cono.
un pezzo di bosco, e gli danno fuoco, procurando che bruci più che sia
addebito, imputazione di fallo commesso o danno dato, per lo più non in forma
nemmeno difendere da tutti gli addebiti che gli danno. b. croce, i-4-20
quelle cose che ci sono contrarie e danno a noi impedimento a la via della salute
di due sorte. idem, iii-638: danno fuori ancora di questi nocchi a piè
che io senza colpa, oltre al danno, ho la vergogna. idem, dee
settembrini, 1-113: mi addolorò non il danno, ma il disprezzo che venne nel
buono amico, quando gli è fatto danno, più gravemente s'adira; ché la
: fa [il loglio] grandissimo danno all'uomo, facendolo diventare stupido, attonito
incapaci, saranno pessimamente amministrati con enorme danno del popolo. 3. arald
= noia] m'addusse adesso e giunse danno. guinizelli, iv-13 (1-18)
piacere, s'aduce, a suo gran danno, / sotto segnoria fella e malvagia
in tutti i luoghi, dove il danno de'nemici e l'onore suo col
de'nemici e l'onore suo col danno nostro meglio potesse adeguare, francamente menava
sicché a stimare a valuta di moneta il danno de'fiorentini, io che vidi queste
potrebbe 11 pianto / adeguarsi al tuo danno ed allo scorno. idem, 26-115
. alfieri, 36: ben è gran danno, che ignoranza inveschi / ora piu
in partenza, avesse accettato, a proprio danno, il trionfo del maestro.
: adulterazioni e contraffazioni di cose in danno della pubblica salute. 3
sdegno antico, ira novella, / a danno del circasso or tutto aduna. idem
buti, iii-361: i luoghi cavernosi danno reboato a la voce che percuote nell'aire
. cisti contenente aria (formazione a danno della trachea o della laringe).
fra giordano [crusca] '. conforme danno a credere di potere indovinare i geomanti
4-111: voglia assoluta non consente al danno; / ma consentevi in tanto in quanto
i tempi duran così, non poco danno ne accaderà agli scioperati, non meno che
incapaci, saranno pessimamente amministrati con enorme danno del popolo. colletta, i-205: fu
chi manca, anche se a mio danno, mi sembra infelice, e quindi
d'amoroso foco, / non lasciandoli affar danno nessuno. g. morelli, 436
e quando l'hanno presa, e que'danno loro lo cuore per affilargli meglio un'
mistero di cui circondasi coloro che si danno all'arte deu'aflfinamento. affinare,
.]: gli affittacamere, que'che danno camere o appartamenti in affitto con mobili
lui; altrimenti non n'avrai che danno e fastidi, e sarà assai se
tolgono agli afflitti consiglio ch'elle non danno aiuto. lorenzo de'medici, i-28:
l'una addosso all'altra, che non danno tempo di respirare. g. del
oh come noi l'avemo per grande danno! idem, 2-272: se noi
niente al mondo teme più del suo danno, o desidera del suo bene. bar
ch'io facesse, considerando il vostro danno e disonore, e che par ch'io
innanzi quelle [messe], che danno fazione ed aggarbano la pianta.
qualche pensiero a que'moderni, che danno il vanto dell'agghiacciare
be'luoghi a lor tolti, / danno a me pianto. sannazaro, 7-115:
temendo la donna di non aggiùgnere al suo danno vergogna, pensò che senza alcuno indugio
... gli aggiunti che si danno ad un oggetto indicano o le qualità
, i-73: le parti logiche danno alla lingua perspicuità ed aggiu
: le penne all'uccello non danno gravezza, anzi leggierezza. simintendi,
, 7-63: i fiorentini conoscendo quanto danno tornava a'pisani il perdimento del porto e
aggravarsi sulla corda: fare il proprio danno. lippi, 6-14: perch'il
4. incomodo, molestia; offesa, danno; torto, ingiustizia. detta
vegiendo d'agualglianza il guiderdone / del danno e 'l prò là ove amore li pone
sono da sofferire; ché meno fa danno ciò ch'è preveduto dinanzi; ed
, / nimico ai lupi che li danno guerra. cecco d'ascoli, 910:
: si che per dirlo e non far danno a lei, / il re fece
non cimando, se vien con l'altrui danno. pa rini, giorno
alla sorte nemica. / ne ha il danno, / non mai vergogna / e
2. figur. dispiacere, danno, dolore. libro de'cavalieri volgar
. gozzano, 1013: le due amiche danno al vecchio professore uno sguardo agrodolce
picciolo agiuto de la propria mano senza danno si rileva. 4. somma
abitata. beltramelli, i-628: il danno si riassumeva in ben poca cosa. un
, iii-323: l'alma città, cui danno il nome i fiori, / offre
archibuso con pallini, stante il gran danno che succedeva nell'alberatura. c
i bruci] avessero a fare gran danno, se a caso non si addessero a
che, morti e posti allo scuro, danno luce; intanto che io vi rimasi
, come ho visto io, il danno che fa nel popolo l'alcool, col
/ che 'l vostro nome a mio danno si scriva / in alcun marmo. idem
non saddisfano all'orecchio dello alditóre li danno tedio over rincrescimento. =
/ e tutto al servitor ne viene il danno. colletta, i-118: partito l'
non sia senza qualche suo detrimento e danno... dice aleppe in
algebraici. vico, 89: si danno a giovinetti gli elementi della scienza delle grandezze
alibi ch'essi si procacciano quando si danno a chiedere agli stati di cangiare la
istituti pubblici, purché non ne derivi danno alla loro conservazione. 2. ant
vermiglio. colletta, i-112: il danno certo di aumentare due eserciti stranieri e veder
alimentizio, aggiunto che i filosofi naturali danno a quegli umori animali, che son
che faccia presagire un pericolo, un danno, una sciagura). redi,
pecus d'orazio, verso il suo danno. sono costoro gli allarmisti. idem,
e spezialmente di quelle, le quali danno alleggerimento del dolore, delle paure e
ama, / e ristorar d'ogni passato danno / con quel piacer ch'ogni amator
; virtù, se volete, che danno dell'allettativa a una tal critica scapigliata e
che ritengono in amministrazione o si danno in affitto, si debbano o vendere o
] senza perdita d'uomini o altro danno, in otto alloggiamenti, alle mura
con chiazze di calvizie, che non danno prurito [alopecìa areata).
: le femine di teba... danno gl'incensi, e onorano le sante
essercitano l'arte con le parole e le danno compimento; altri, già detti aridi
. v.]: le donne altercatrici danno di sé brutto spettacolo.
; ché molti / degl'immortali con alterno danno / molte soffrimmo dai mortali offese.
, 9-475: le strade dell'altopiano danno l'idea dell'infinito, sembra debbano
la mangiano con mirabile gusto e meno danno, essendo che mangiandole altrimenti sono atte
nostro comune e sì del nostro proprio danno e interesse,... mi fece
m'è dolce et util il mio danno, / e 'l viver grave; e
di naso a questo modo, col danno e con le beffe, figuriamoci se la
àccio. bencivenni [crusca]: danno certe lor bevande amaracce pessime.
lenno e le guerreggevoli amazone con loro grave danno sentirono, che ne fer pruova,
bel piano, / alle lancie ambidue danno di mano. parini, giorno,
quest'altro proverbio che lavorare e lavorare danno le sole vincite che fanno prò.
esercenti l'arte salutare fanno cure e danno consigli ai malati che vogliono andare a cercarli
e loro amistà che fuggieno, ricevettono maggiore danno di morti e di prigioni, che
di servi altrui si rifaceva al padrone il danno. soffici, ii-79: so che
errore; compensazione, risarcimento di un danno; castigo, penitenza. malispini
la trasgressione alla legge abbia cagionato un danno qualunque, e rammenda stia in luogo
anzi che t'amendi, / n'avrai danno e disnore. giamboni, 128:
sì s'ammenda per vergogna e per danno: e però non avere per male chi
le smanie e i deliri ammirativi non danno alcun affidamento. 2. gramm.
conoscevano di quanto biasimo e di quanto danno egli poteva esser cagione. galileo, 896
sua legiferatrice, incoraggi taluni consumi a danno di altri, i quali sono da
fare questo lazzo con avvertenza, si danno fra loro l'intesa con dire ammolla,
ariosto, 39-83: e 'l maggior danno è de l'incendi pravi, / a
così il verno come l'estate, notabilissimo danno. targioni tozzetti, 12-1-60: molta
sono arrivati a una certa età, danno loro in testa per amorevolezza. baretti,
5-216: le metafore ancora e gli epiteti danno ampiezza e splendore a l'orazione.
caro, 2-797: con dirotti pianti / danno infino a le porte amplessi e baci
le mani. agnesi, 1-2-435: si danno in geometria le quantità incommensurabili ed infinite
timpanite. mattioli, 1-612: si danno utilmente [i garofani] in quella
male, / vinsi, che per lo danno era più fello, / che raddoppiava
nel suolo pur anco / fra il danno strascinando e la paura. leopardi, 3-21
/ di deformar, che non ti danno noia? = in origine,
nel suolo pur anco / fra il danno strascicando e la paura. di breme,
anda pian, ch'i'vo'pianger lo danno. boccaccio, dee.,
i. nelli, 6-1-1: uh che danno! s'io morivo ieri, andavo
andati e i nascituri / prendono e danno all'umana virtù. carducci, 5:
per stellare la paglia farebbe chissà che danno. e. cecchi, 5-7: passano
, 64: qui son l'anella che danno sprendore / quanto che 'l sol.
della fascetta: denominazioni che promiscuamente si danno a certi tubetti leggermente conici di sottil lamina
papini, 20-389: molti... danno spettacolo negli anfiteatri e finiscono la vita
i-143: « vi hanno scrittori che danno alla parola angaria un'etimologia persiana,
i-143: la nave che ha subito il danno... per opera del principe
ha comandata non è obbligato a risarcire il danno. angariatóre, agg. e
fanno la via dell'agnolo, ciò è danno un poco di campo, acciò si
e1 lutto è egritudine per l'acerbo danno di colui el quale fu caro.
'l mar- ri mento, / lo danno e 'l pensamento, / e l'angoscia
: l'usata pestilenza dell'anguinaia con danno grandissimo percosse la città di bologna. machiavelli
sterco di cavallo e cimatura, le danno la medesima forma del modello, tanto più
manzoni, 933: tre cagioni ci danno anima a sperare il contrario.
eruditi animalacci / giornalmente alle tenebre si danno / mille strambotti e mille scartafacci.
sempre ed annacquata. fagiuoli, 1-5-411: danno per lo più i giudici una sentenza
il proverbio: chi dice donna dice danno) ', paronomasia. n
scaglioni nascono troppo lunghi, intanto che danno troppo impedimento al cavallo al roder l'
, gli annuali seguenti si fa molto danno al frutto. soderini, iii-219:
, o per molta pena, e danno di quello, che ama. boccaccio,
troiani / con tristo annunzio di futuro danno. boccaccio, i-20: non sappiendo che
al cinque per cento... danno trecentocinquantamila lire annue. 2.
loro ansa da insuperbire, sia il danno di quella repubblica. salvini, 30-1-306
intieramente cambray? ed insieme con quanto danno? essendo i francesi... entrati
. se questo è male, mio danno. leopardi, iii-836: ho fatto
di un'obbligazione qualunque può riuscire a danno dei creditori anteriori, frustrandoli, in
ii-21: gli antidoti... si danno per soccorrere al danno de'veleni,
.. si danno per soccorrere al danno de'veleni, percioché questi per essere
l'una addosso all'altra, che non danno tempo di respirare! salvini, 30-2-211
, cioè con medicamenti che si danno per il mal franzese,...
m'è dolce, et util il mio danno, / e 'l viver grave;
/ che 'l vostro nome a mio danno si scriva / in alcun marmo. boccaccio
seconda, terza e quarta ne danno i fondamenti delle confu tazioni
volpi, e le pantere, quando si danno loro a mangiare. soderini, ii-45
cavalca, 9-13: così anche ci danno esempio gli apostoli, delli quali dice s
cialde / e quelle chicche che si danno a'bimbi. montecuccoli, 2-164: saria
fra giordano, 3-72: e però del danno e del male e della pena altrui
suole altri dire: io apparo senno con danno altrui. boccaccio, dee.,
di munizioni, di bagaglio e di danno ed incomportabile, il quale...
fallace / spavento oggi men grave il danno giace. sarpi, viii-135: per dar
veramente più volte appaion cose / che danno a dubitar falsa matera. idem,
con mala fama, si de'appellare danno. pietro de'faitinelli, vi-11-211 (5-3
mala fama sì è da essere appellato danno. alberti, 135: gli altri
è lo scoprir quello, / che nel danno comun tanto ridonda, / e del
tratta dalla gramatica, in cui si danno nomi di due sorte, alcuni chiamati propri
spirituali appena può passare senza nostro gran danno. firenzuola, 469: e non
/ di tante furie in mio sol danno unite / declinar l'ira ed appiattarmi in
se io non sapessi il male e 'l danno ch'io patisco. = deriv.
altra sorta di nutrimento sodo e salubre danno a'bestiami grossi quei'contadini, che
/ farà troncando i sudditi, tal danno, / e distruggendo il bel
saldando in lei d'ogni sua piaga il danno. magalotti, 17-82: patirebbe un
.]: apportaménto di vantaggio o di danno. 2. novella, notizia
d'un male,... apportante danno a chi non è degno d'averlo
b. croce, ii-6-161: vede il danno e la rovina e non trova via
, iii-160: al nostro fratello minore danno appostatamente e palesemente educazione...
il medesimo terreno appratisce mai, con danno grandissimo delle pecore. 3.
istante appreso. salvini, v-404: danno segno colla campana che in qualche luogo
sappiendo come, cominciava a fare qualche danno per le pendici. 8. attecchito
né prò, almeno tema onta e danno. boccaccio, dee., 10-10 (
..., o morte o grandissimo danno e pericolo gliene seguiria. bisticci,
gettavamo... et a pochi ne danno il cambio, e perciò sono anche
quale rivolge in uso proprio e con danno del proprietario o possessore 0 detentore,
suoi sforzi per aprire le finestre che danno su quella intimità misteriosa incontra non il
circostanze che si vanno maturando a nostro danno e a nostra insaputa. boiardo,
voglia, / e tardi doppo il danno li ochi apersi. lettere e istruzioni
, ossia 34 are di terreno si danno a fitto per altrettante lire. jovine
iii-323: l'alma città, cui danno il nome i fiori, / offre un
2-9: oh questa è bella! si danno al vedere della zappa sui piedi.
questa [la vena] suole / viepiù danno portar, seccando i campi, /
o sua valuta, o a risarcire il danno e l'interesse all'offeso, etiam
m'hai, / poi che a mio danno per sciocheza lo uso. savonarola,
e nella vite e nel pascolo non ci danno il granoturco e il riso e la
architetto, se alle amate / case fe'danno la crescente piena. giusti, 2-136
, 1-26: gli ornamenti che si danno alle porte e finestre, sono l'architrave
che in così fatte materie delle origini danno un gran lume. -arciplebeo:
suolo / l'autor d'ogni mio danno arco mal teso, / se però l'
toglime 'l tempo e l'ura del mio danno arcoverare. = rafforz. di
/ oltraggi vendicar ti credi e 'l danno? / ardisci, ardisci: entro
cosa onestissima e dirittissima con troppo gravoso danno del comune, allora era più degna cosa
] di sollevar le pescaie con tanto danno degli adiacenti piani sementati. redi,
quelle femine ardite et baldanzose, le quali danno troppo opera in sapere e facti fuor
marini. ariosto, 38-25: e senza danno passi pei deserti / ove l'arena
maschio e l'arena domandata carbonaia abbondantemente danno sane e perpetue acque.
ii-241: ma se prò toma a danno ed onor onta, / la pesta cui
uno dei molti canali di scarico che danno da bere ai prati. ii temporale
22-82: le allegre [pene] danno a'buoni grande argomento, onde traggano
ormai color d'aria, finestre che danno nel vuoto. 13. locuz
l'arte con le parole e le danno compimento; altri, già detti arioli,
3-327: più bella vista senza comparazione danno le facciate, a mio giudizio, quando
, tesi che si possono ritorcere a danno di chi le usa a proprio vantaggio
impiegato sia per difendersi sia per recar danno ad altri. bartolomeo da s
, e forse moverebbe l'armi a danno dell'inghilterra. carducci, iii-26-184:
difese interiori contro un pericolo, un danno morale, un'avversità. tesoro volgar
da tabacco, / che le borse danno a sacco, / son color che,
di quattro o cinque baiocchi: la danno tutta intera con testa, gambe,
calza, che sono arnesi che non danno noia a nessuno. collodi, 12:
troiani / con tristo annunzio di futuro danno. / ali hanno late, e colli
, ii-70: ma quando riparti, ti danno una stretta di mano arrabbiata e cordiale
contraddette un po', s'arrapinano e danno in ismanie. 2. figur
, ii-1-7: bentosto s'accorsero del danno che il monopolio olandese arrecava e al commercio
vittoria in sì fatti casi toma in danno. caro, i-347: parendogli la cloe
averani, 1-1-286: le sacre carte ci danno contezza del fermamento del sole e della
aumento patrimoniale conseguito da un soggetto a danno di altri, senza giustificazione legale.
, della povertà arricchisce, del danno cresce e della morte revivisce.
caro, 5-135: perciocché maggior dispiacere ci danno gli arricchiti nuovamente. panzini, ii-315
massima quantità di merci senza pericolo di danno o di naufragio. = dal fr
le lodi, le quali gli si danno, non sieno troppo arrischiate.
sono arrivati a una certa età, danno loro in testa per amorevolezza. comisso,
50-53: duoimi ch'ogni giorno arroge al danno, / ch'i'son già pur
arrogere li scorni e le beffe al danno. idem, ii-109: io sono
sono molto lieto che gli altri non abbiano danno quant'io, e sono molto dolente
nulla, per non arrogere a suo danno, dir voleva. bembo, 7-3-153:
lauro: e, perché arroge al danno, / son tromba muta a mille altrui
re [luigi], per arroto al danno per la gente condotta nel regno alle
quello che i genitori hanno arrunato a danno dei pazzi poveri. =
per dipignere. dì faccendo gran danno di ruberie, ma non d'arsione.
. villani, 10-79: nel paese fece danno assai e d'arsione e di preda
intorno dove e'vollono e feciono gran danno d'arsione e stia ristrecta et arsa da'
piacerà partire, che sufficientemente hai con danno mio l'arte d'amare imparato.
ha voluto riparare con gli artifizii al danno irreparabile. panzini, ii-200: questa adolescenza
l'arte con le parole e le danno compimento; altri, già detti arioli,
son diversi li nomi che loro si danno. il primo mangiare, che si fa
e le guardie d'una città assediata danno avviso a chi ne ha cura di tutto
, cotte con l'orzata, si danno con grandissimo vantaggio ai corpi estenuati e
per forza la ragione, / e si danno dell'asino e del bue.
morte [del duca] fu gran danno, perocch'era barone di grande aspetto.
, iii-323: l'alma città, cui danno il nome i fiori, / offre
alla tana, i quali sommi si danno in pagamento di peso in che sono
colpo: prenderlo in pieno, ricevere danno. -assaggiare una pena: subirla.
radamisto, avendo in vano o con danno dato l'assalto, incomincia l'assedio.
sogni, e penser negri / mi danno assalto; e piaccia a dio che 'nvano
uccisono. 4. chi fa danno a persone o a cose per incapacità
. sassetti, 5: quello che danno i falliti per assegnamento quando e'fanno
. colletta, i-190: visto il danno che gli arrendameli portavano allo stato,
tranquilli, volonterosi e severi; gli arfasatti danno in ismanie di impazienza e di sospetto
iii-323: l'alma città, cui danno il nome i fiori, / offre
poco o niente da quella parte possono danno ricevere. storie pistoiesi, 176:
davanzali, ii-263: si riceveva qualche danno per troppa assicuranza. 2.
insidia, una minaccia, un eventuale danno). stefani, 5-2: il
fuori [l'orazione] per non far danno alli suoi. tasso, 9-7:
contratto assicurativo che garantisce il risarcimento del danno eventualmente subito. sacchetti, ii-125
continuare delle quali e l'assiduo attendervi danno all'anima stabile fermezza. boccaccio,
che quando i castroni in certi tempi danno nelle smanie, e pare che abbiano
s'indi assolto / restar d'ogni altro danno si sperasse. varchi, 18-1-395:
, 4-109: voglia assoluta non consente al danno; / ma consentevi in tanto,
i regni che hanno buoni ordini, non danno lo imperio assoluto agli loro re se
nei preti. -e se loro non vi danno l'assoluzione? - domandai.
veraci figli, / al cui supremo danno / il vostro solo è tal che
le menti... s'assopirono sul danno presente. b. croce, ii-6-126
toglime 'l tempo e l'ura del mio danno arcoverare. passavanti, 222: non
giustificare i suoi uccisori, non gli danno altra taccia che d'essersi lasciato ingannare
motivo per cui tutte le cose umane danno una mano alla ragione e l'altra all'
, investire con violenza (per recare danno, ferire, uccidere). -in particolare
basta lor a scusarsi, se non danno, / ogni poco d'attacco ogni colore
versi, se non sono rimati, danno troppo facilmente nel prosastico, quanto all'
caduto, forse non senza suo gran danno o morte. ser giovanni, 12:
g. villani, 9-1 io: a danno e a vergogna della chiesa e del
254: dar l'indugio è par di danno: 'attient'un poco 'e
nuo cere, di recare danno). giamboni, 4-70:
[attènto). tentare di recar danno, offesa, rovina (allo stato,
attentato, sm. il tentare di recare danno, offesa (allo stato,
. foscolo, v-37i: il sommo danno consiste che tutte le giovinette ed i
a poterti difendere; / tuo sarà il danno, tu mi puoi intendere. ser
messe a risolversi nel fornello etimologico ti danno, la prima stordito dal tuono,
coorti,... si riceveva qualche danno. manzoni, 185: gesù cristo
il contatto col suolo e l'eventuale danno che ne potrebbe derivare all'uva.
guastano in frastagli, né con tanto danno di panno i vestiri loro. =
attratto2, sm. ant. guasto, danno. fiore, 29-5: per dare
gli terremuoti s'attuffò nella valle con grande danno di morte de'suoi abitanti.
esercitano l'arte con le parole e le danno compimento; altri, già detti arioli
sogni, e penser negri, / mi danno assalto. arrighetto, 246: quando
che sovente al villan fa guerra e danno. tasso, 8-2-408: qui insieme collocar
che saettano istrali, / e danno grande lode / quando l'amico l'ode
farà, troncando i sudditi, tal danno, / e distruggendo il bel paese
in gran parte inconsapevole) del proprio danno, morale o materiale, in
suolo / l'autor d'ogni mio danno arco mal teso. metastasio, 1-7-418:
di cercare di quello che tornerebbe in danno della presente libertà: 6. essere
m'è dolce, et util il mio danno, / e 'l viver grave;
avarìa, sf. marin. danno o deterioramento sofferto dalla nave,
al legno. boccardo, i-247: qualunque danno che accada ai bastimenti ed alle merci
. 2. per estens. danno sofferto dalla merce che si trasporta (
3. per estens. guasto, danno, deterioramento. giusti, ii-200:
paga la nave stessa per compensare il danno sofferto nel viaggio da essa o
', deriv. da 'awdr 'danno, deterioramento '; cfr. catal.
, tr. (avàrio). cagionare danno, guasto, deterioramento (avaria)
iii-45: de'suoi scritti con niun danno suo e moltissimo nostro ella è sempre
centro. bocchelli, 1-iii-185: le campane danno il segno dell'avemaria invitando a ricordare
né abbiate paura di ricevere per me alcun danno. idem, dee., 2-1
. olina, i-258: esempi che ci danno di religione verso dio, di gratitudine
l'utile de le navigazioni co 'l danno de le inondazioni. galileo, 330
), punteggiato da pagliuzze giallo-oro che danno un brillio palpitante. d'annunzio
olina, i-258: esempi che ci danno di religione verso dio, di gratitudine
. pulci, 13-62: io temo il danno e 'l pen- tersi da sezzo;
benché schizzinosi al par di noi, danno ai nostri giorni la loro cittadinanza a molti
né delle putrì e lente / ore il danno misura e il flutto ascolta. cattaneo
azienda publica e la speculazione privata ne danno quanto basta per vederci male. panzini,
, che le settimane addietro con grandissimo danno della mia azienda vitale avea trascurate,
che mangia però volentieri, quando gliene danno. [ediz. 1827 (116
un baciocco che mangia volentieri quando gliene danno]. dossi, 197: io adocchiai
, chi evita il pericolo, il danno. ciascun badi a sé; ma non
dopo l'altro sette maschiotti che mi danno da fare più d'un reggimento, e
soda / d'asse la sedia, e danno al codione; / donde inventaron sedie
ciancie, e ci fanno gran danno. firenzuola, 673: se vo'volete
a qualcuno: divenire ardito a suo danno. cavalca, 16-1-34: se [
del romore piuttosto cresceano, che facessono danno. crescenzi volgar., 10-28:
dopo aver generato i loro parti, li danno a balia. giusti, ii-256:
balia d'alcuno, è un abbandonarsegli con danno del libero arbitrio; e perciò diciamo
suo nome, i velenosi ragni che danno il ballo di san vito. bacchelli
che una di quelle carrozzine che si danno per balocco ai fanciulli, la riconobbe
allorché alcuna cosa porgon di suo, danno subito in qualche balorderia. tommaseo-rigutini,
trasportate e distribuite immature per evitare ogni danno di fermentazione, vengono fatte poi maturare
ogni sera computa il prò e il danno del die. ariosto, 315:
donna sia in tutte le bande / danno e sciagura, quivi era pur grande.
/ spiegasson le bandiere in mio sol danno, / voi pur non ne dovreste esser
inalberano una bandiera bianca, colla quale danno cenno alle terre vicine se lo vogliano
dando perdono a chi contro a loro facea danno alcuno. boccaccio, dee.,
/ lo entenzare veiome che me retorna en danno; / che non caia nel
ingannando quelli buoni uomiciatti e semplici donnicciuole danno lor fra le mani. g.
dall'equipaggio di una nave, a danno del bastimento o del carico ».
. dir. e marin. chi reca danno volutamente e per tornaconto alla nave che
, a suo dispetto, a suo danno, nonostante il suo divieto o diniego
diserti, e massimamente in quegli che danno spavento, e dove a fatica si può
e quegli orecchini spropositati e stravaganti, danno a queste donne un aspetto tra regale
: io so bene che questi pochi danno fastidio non picciolo e che sono chiamati
f. negri, 102: molti danno. titolo di barbari ai lapponi per la
uno dei barchini coi quali i cacciatori danno dietro alle folaghe. bocchelli, 1-i-177:
parte / gettan tarme, e si danno; in fuga a torme / altri ne
ah barone! -sono baroni quelli che danno alle ragazze? -sicuro. -quei che danno
danno alle ragazze? -sicuro. -quei che danno la roba dolce, sono baroni?
né a vita, ma tutte si danno e tolgono a volontà del signore. boccaccio
vedenno, iacese, non fa ad altrui danno; / peio che 'l basalisco col
targioni tozzetti, 12-10-73: il maggior danno sofferto dai minuti prismi neri basaltici per
anche sguardo di basilisco): che danno terrore, che sembrano micidiali.
molte volte veramente tali volte di fiumi danno da maravigliare assai, parendo che corrino
1-88: l'acqua bassa fa più danno alla riva nel suo corso, che non
tesser di sasso, / mentre che 'l danno e la vergogna dura, / non
di toscana farà giuoco e non danno a quello d'ancona. garzoni, 3-5
campeggiare alcune poco decenti protezioni le quali danno bastantissimo motivo di mormorare. d'annunzio
le pietre e con la balestra, danno loro addosso, tanto che ebbono ben
bastonata: subire (o infliggere) un danno considerevole, una grossa perdita.
bestialità. 2. figur. danno grosso, perdita. giusti, iii-367
, ii-267: bastone, denominazione che danno gli artieri [i magnani] a quella
figur. sconfitta, grossa perdita, gran danno; malattia grave. giusti,
rovine. montecuccoli, 1-233: le battaglie danno e tolgono i regni, pronunziano le
vanguardia,... non patì danno alcuno. botta, 4-323: primieramente
, 318: così religione e patria si danno la mano; e vi preparano un
sai, ch'io so, chi fa danno in cucina, / e a che
ad usura, mendicando lo strazio e il danno; e vescovi battevano moneta, non
colle montagne di quei milioni, / che danno a'preti tanti batticori. grazzini,
nelle loro botteghe pane e vino quale danno a'loro battilani per loro vitto a
entri in sospetto o in timore d'alcuno danno o vergogna. l. salviati
. 2. figur. offesa, danno; sventura, afflizione, castigo (
sudicio ». sono poche battute che danno il senso dell'ambiente. calvino,
nei selvaggi volti, e se non danno spontaneamente il passo, io credo cosa
con ruzzoloni connessi, senza subire nessun danno e sfregio permanente. moravia, i-51
negativo: chi ne tocca, suo danno (come dire: sotto a chi tocca
non bazzica molta gente che ci possa far danno? varchi, 23-75: quelle [
peste in venezia... fece gran danno per una setta d'alcune persone maligne
il ciarlatano: a indicare che il danno viene da dove ci si attende il
stradinosi fa beffe di coloro, che danno di becco a ogni cosetta.
in mare, era senza dubio, a danno becco in tutte l'opere di
nei loro negri abbeveratói, sei occhiettucci danno uno sguardo di maliziosa miopìa a un
becco e bastonato: che oltre al danno ha le beffe. pulci,
usanze della casa. -il danno e le beffe: (subire) oltre
beffe: (subire) oltre a un danno, a una perdita, anche lo
questi per noi / sono scherniti con danno e con beffa / sì fatta, ch'
portatisene a firenze, lasciaron calandrino col danno e con le beffe. sacchetti, 219-114
questa cosa e con la beffa e col danno. bandello, 3-11 (ii-313)
: e i dui giovini rimasero con il danno e le beffe, e fu necessario
sue, e rimanermi colle beffe e col danno. manzoni, pr. sp.
di naso a questo modo, col danno e con le beffe, figuriamoci se la
fino in fondo, avrebbe avuto il danno e 'le beffe. piovene, 5-527:
stare qui anche lui. ne avrà il danno e le beffe. = voce
ti potranno / giusto ristoro all'amoroso danno, / e te riporre in più lieto
è vecchio destino che esse rièscan di danno ad una sola persona -il lor scopritore.
e mi condussi con bellissimi tempi sanza danno o impedimento alcuno nelli uomini o nelle
un pericolo, un rischio, un danno. foscolo, xiv-250: ho veduto
a indicare che uno si merita il danno che l'ha colpito. -sta bene!
bene / colui dirà, tutto rivolgi in danno. bruno, 3-360: perché tutti
questa vita, perocché i medici non danno licenza di mangiare e far ciò che
di fare il debito loro, si danno al tristo, come fanno tutti quelli
benefici che vacano al mio tempo si danno a chi non fu mai in corte.
del nostro benessere, l'allontanamento del nostro danno è stato conseguito. deledda, iii
per verità succede di rado, con danno della mia povera testa, che da
scalmana il « shama indiano », a danno della sua impareg là verso
di berretta. aretino, 1-119: gli danno la man diritta,...
la berta a que * che si danno vanto d'aver composto alcun libro con prestezza
e mi condussi con bellissimi tempi sanza danno o impedimento alcuno nelli uomini o nelle
bestialità, ma per me l'ingegno lo danno gli studi, e prima degli studi
di naso a questo modo, col danno e con le beffe, figuriamoci se
che col pennello e col gesso particolarmente danno il bianco ai muri; e son
.. ci sarebbe pur sempre il fastidioso danno della notorietà di un pubblico dibattito.
un altro, e fattolo rimanere o con danno o con ver d'accomunare
restaurazione dei libri che hanno subito qualche danno. = voce dotta, comp
12-11-298: vi ricordo che oltre a questo danno che vi procuro di presente, io
una forma di legno, alla quale danno lo stesso nome. = voce
de'naviganti amabile periglio, / inevitabil danno. cesarotti, i-65: questo genio
né si bilancerebbe il vantaggio apparente col danno nascosto, se non si oltrepassassero l'
necessità e anche la stessa paura, danno sovente quelle abitudini che poi lo rendono
voglion rimaner però le spose / nel danno; sempre ci è mano adiutrice /
ingiurie; e quelli, che si danno a servire dio, e alla giustizia,
10-66: i macellari... ti danno osso a bizzeffe colla proibizione di guardar
a dire che sia accidente prodotto, danno in cariddi: perché, se è prodotto
un morso da mezzo arrabbiati, che danno a chi lor piace, bene sta il
, non conseguisce; e andamenti ciceroniani, danno cevolerie agli i quali chi
alla nostra lingua, quanto ne danno alla notte i raggi del sole introdotti durante
alcuna cosa, o avendo ricevuto alcun danno o dispiacere, non vuole o non
: spendere danaro per fare il proprio danno. lippi, 8-66: mentre vi
boccalini, ii-209: a'pastori loro danno un poco di latte in una picciola
e massimamente in que'luoghi dove più danno potessero fare nella terra; senza i
, morti e posti allo scuro, danno luce: intanto che io vi rimasi ingannato
voce sommessa e confusa (di un danno, di qualcosa di cui non si
seneca volgar [crusca]: truffe che danno materia a'borbottatoti e a'gracidatoti.
cavalca, 16-2-172: guai a quelli che danno ad opera di vituperio le membra loro
valli e di piccoli torrenti, che danno molta ragione di credere che quei luoghi fossero
questo nome... al nome borsa danno i più per etimologia la circostanza che
e così la povaretta se n'ha el danno. burchiello, 203: più ami
volea / di tante furie in mio sol danno unite / declinar l'ira ed appiattarmi
: questi sofismi ingannan l'uomo senza danno, siccome fanno i bossoletti e le pallotte
in iscoglio andando, / ricever forte danno. ariosto, 18-144: e
, giovanotto. 8. ant. danno; sconfitta. baldelli, 4-239:
fanno i schermitori, che ricevendo botta danno risposta. varchi, v-180: il trissino
la botta dell'erpice: aver grave danno. a. f. doni,
credette morto. 2. figur. danno. fra giordano, 1-280: se
e travagli altrui,... danno, per mettergli al punto, ora un
due botte sotterranee possono scolare senz'alcun danno dove scolano al presente.
come fanno una gran parte; non le danno a vedere, ma basta loro averne
gomenette, e per i capi che si danno in terra quando s'armeggia la galea
19-98: dei duo miglior guerrier lode lor danno, / che sien tra quanto il
lo spionaggio ch'egli esercitava malignamente a danno mio e della pisana. sbarbaro,
essi loro si concedono parimente e così danno modo, medesimamente volendo, alla propagazione
/ e tor con la misura ch'allor danno. tasso, 6-i-201: piacciati ornai
branche oziose in seno, a mirare il danno presente, e il maggiore avvenire senza
la breccia e arrecato per le bombe danno e spavento alla città, il conte
che hanno goduto la loro gioventù, e danno giù, come si dice, ogni
213: breve pena è 'l mio danno di vent'anni / a l'insa-
cavata, / il briacon, mio danno, se ogni mese / non ci toma
briccole e con 1 mangani paura e danno grandissimo. leonardo, 1-285: dove
-se tu non hai auto abbiti il danno; fussi venuto a buon'ora,
ii-5: deh prendi esemplo per lo danno altrui, / o ver pel tuo:
brighe del loro, che sempre si danno di quelle d'altri. caro, 15-iii-
: otto sono i vizi principali che danno briga all'umana generazione. storia di fra
co 'l re luigi, che fanno danno per questi mari. pulci, 14-71:
i-593: uno di quegli uomini che si danno a conoscere a fondo in un'ora
: l'una parte movendo l'altra, danno tutte in quella agitazione che si addimanda
d'alcuna cosa, o avendo ricevuto alcun danno o dispiacere, non vuole o non
danno alcuno. serra, ii-213: ricordiamo che
terratico un pezzo di bosco, e gli danno fuoco procurando che bruci più che sia
. -anche al figur.: avere danno per essersi esposto incautamente a un rischio
volgarissimi animaletti, ma però di gran danno ne gli orti, ove spesso si
più annosi e più duri, e recando danno gravissimo. dizionario di marina, 105
mio: perché, forse / con danno tuo, non cresca in quello errore
/ poter che, ascoso, a comun danno impera, / e l'infinita vanità
/ il brutto bello, e 'l danno utile e acquisto. tasso, 6-ii-152:
secolo xvii un'ostinata guerra corsara a danno degli spagnoli nel mar caribico. -per
quella che 'l mi'disir per mi'danno ebbe! / poiché fermo in sé non
, che v'era appo, e fargli danno ne'buchi, gli quali trovandovi battevagli
/ ch'ha fatto per ingenito gran danno. note al malmantile, 10-35: bue
pelo a un bue: apportare un danno insignificante. fagiuoli, 3-3-258: quindi
2. colpo di sfortuna, perdita, danno. fra giordano, 3-136: quegli
, / e ciò è magiore danno e meno procaccio. novellino, 75 (
vista paiono messi a caso, e che danno alla bugìa l'aria di verità,
che solveranno questo enigma forte / sanza danno di pecore o di biade. buti,
7-2 (159): l'altre si danno buon tempo con gli amanti loro,
.. l'obbligava a tollerare, a danno dei cittadini e della sua stessa autorità
prendersi (una malattia); ricevere danno. -buscarle, buscarne: prendere una
. -avere busse e corna: avere il danno e le beffe. pananti,
2. figur. disgrazia, malattia, danno. nieri, 45: il pastore
avvenire, per indovinare l'utilità o il danno che verrà da ima azione, quando
i-452: di quest'opera, con gran danno veramente degli amatori di quest'arte,
525): ad ogni passo che danno nell'andito, senton crescere un tanfo
buzzi volendo un longobardo per forza far danno e ruberie, in prima mena lo
raggiungere un vantaggio proprio, per far danno a qualcuno. caro, 15-iii-134
: quelle tante autorità..., danno a quel libro un aspetto soverchiamente austero
i cinghiari, così a gioveni si danno pesi proporzionati, e commodi da portare
i-1114: gli slavi del litorale istriano danno la caccia agli italiani. verga,
inonorate, che vuotano la borsa e danno soltanto da mangiare a'birbanti che fanno
cacciatori gli uccelli di rapina, perché danno la caccia agli altri uccelli, e li
d'annunzio, d'ingannarsi con altrui danno. parini, 630: assai per
, 4-111: voglia assoluta non consente al danno; cadono nell'oblio, quello che ieri
e non tu ne riceverà vergogna e danno. arrighetto, 240: guai a te
e salitivi gli eruditi moderni con molto danno del fòro. alfieri, vii-24:
nostra frivola società, come con gravissimo danno s'è fatto fin qui.
ch'io non posso servirti sanza grande mio danno *. -cadere in odio, in
; né in suo pensiero / di tal danno cadea pure il sospetto.
, 2-245: quelli medesimi venti, che danno tutte le cose, scuotono quello [
negletto. colletta, i-254: le rivoluzioni danno apparenza ingannevole, perché immense a vederle
parte. 3. figur. danno, disgrazia, rovina, fallimento;
colmo; salvo che le mandorle si danno a moggio colmo, come col cafisso
sola alta vergogna / può cagionarti, e danno anco mag giore. bruno
che potè considerare la cagion del suo danno, dicendo a quello: « o
mio matto desiderio, e con mio danno ho conosciuto la tua consumatrice e dannosa
te d'iniqua guerra, e il danno. foscolo, 1-137: ah! se
/ per mia cagione o precipizio o danno. vico, 663: in sì fatti
tartaresco sono gente che temperano e danno a intendere linguaggi da uno linguaggio a
di lui, pensò seco istessa al gran danno che pativa la terra, perdendo il
qual gente volea ch'al- lora a danno / di desiderio in lombardia calasse. d
che in terra i pari miei non danno. -dare delle calcagna: stimolare
4 calcese ', nome che danno i marinari alla cima dell'albero, ove
in un calcetto; e al polso danno un braccio di panno; mettono in uno
, presentire (un pericolo, un danno). machiavelli, 6-2-349: era
3. figur. maltrattamento, mortificazione; danno, ingiuria. iacopone, 92-2
altri per recargli offesa, per fargli danno. giunti, v-35: grattate la
modo per molestare, tormentare, far danno a qualcuno. gelli, iv-65
la mangiano con mirabile gusto e meno danno. g. del papa, 4-86:
di lor che sordi furo al proprio danno, / caldi d'amor di libertade
e gli atti che da dir tanto mi danno. machiavelli, 861: ma
dio di nostro bene e di nostro danno a lui non fa né freddo né caldo
ma qual cosa potranno fare coloro che si danno a poetare in una lingua [come
venti. targioni tozzetti, 1-12: si danno certi andazzi di calme senza un
/ rupper la pace non senza lor danno. -essere in calore: raggiungere il
innocente e a cui si vuole recar danno (o si simulano indizi di un
il crin ne mostra, / con molto danno e lunga infamia nostra. tassoni,
tessitori, i calzolai, i sarti danno massimo numero d'infermi affi ospitali.
cricca, combriccola che ordisce intrighi a danno altrui, per il proprio tornaconto.
cambiano l'oro allo loto, patiranno il danno, così quelli che narrano e manifestano
danari / crean scritta cambiaria, e danno il prezzo / due volte più,
potranno valere al momento della ricognizione del danno. -cambio secco: l'interesse
d'ambra, 4-12: color che danno a cambio, / senza mallevador, non
loro uniformi di taglio inglese, si danno l'aria di esser di casa. bocchelli
locanda intendiamo gli alberghi ovvero osterie che danno da dormire a'forestieri. de sanctis,
però mal cammina / qual si fa danno del ben fare altrui. lorenzo de'medici
ho morti. guicciardini, 30: si danno più tosto alle arme con piccola provisione
poche perché i napoletani sono pietosi e danno ad ogni apparenza di sventura, non
personalmente o con bestie facessi o dessi danno, o ritenessi bestiame non concesso,
le cose prima del tempo ne riceve danno. guerrazzi, i-31: chi suona
, suonarla. sacchetti, 202-31: danno nelle campane gagliardamente, per forma che
non grana '. roba acquistata a danno della chiesa. -sentire valtra campana
l'ave maria. sassetti, 287: danno un tocco ad una cam- panetta,
atterrarla. 2. ant. far danno, nuocere. 5. bernardino da
loro propria vaghezza, dove quando si danno sopra il campeggiato fresco, si mescolano
dubbio che sono universalmente noti, che danno campo a maggior movimento di affetti,
e proprie noie, ma sapeva il danno che gli arrecava, anche in campo
altri nomi. lastri, 1-4-2io: danno a ciascheduna botte il governo, consistente
per lo stirarle de'pesi, il danno a vedere eziandio 1 gran canapi,
argento leggeri come il fiato. ne danno anche per due centesimi. ai grandi
, ii-118: la vergogna e il danno di quegli scurissimi tempi sarà che di
. -al figur.: malanno, danno, deterioramento. dizionario di sanità,
chi fa di tutto per attirarsi un danno, una disgrazia). deledda,
, / al candiotto fa ancor spesso danno. candire1) tr. [candisco
per trovarsi uno sposo, non solo danno per prezzo il loro candore, ma lo
per prezzo il loro candore, ma lo danno anche acconsentendo al peccato? metastasio,
, 1-51: la fedeltà e l'amicizia danno per tipo inevitabile il cane, che
cane per la coda: ricevere il danno cui si è andati in cerca (come
/ che tutta l'onta e 'l danno, che dato / li ha sempre,
fucile] in due punti distanti, danno passaggio e fanno sostegno alla bacchetta riposta
490: prima le [stame] danno [gli orditori] e incanare. et
lui, pensò seco istessa al gran danno che pativa la terra, perdendo il
muratori, 7-v-365: molto più di lume danno inoltre due diplomi, ricavati dall'archivio
novitate n'apparan 11 cantatori / che danno agli amadori / gran conforto, a
i prodi ed esaltare i vincitori, danno sazietà le troppo lunghe cantilene degli effeminati
pietra con ferrarvi dentro ulivelle, né dato danno a'canti vivi delli stipiti o simili
una cantonata non può succedere senza il danno di amenduoi gli lati. e se
ediz. 1827 (128): si danno tutti... a guardare,
tal ch'a un tempo stesso / danno ad un galantuom bere e mangiare?
aretino, ii-63: come le donne si danno a far canzoni, i mariti cominciano
gli dei, che di lassù il giudicio danno, / l'han pien di pan
e con questa lor gran caparbietà / danno a vedere [ecc.]. cuoco
viene restituita e serve per risarcire il danno. g. villani, 10-134
: fare un minimo male, un danno insignificante. -più spesso in frasi negative
un loro piccol sdegno possa far gran danno. bandello, 1-2 (i-34):
. anguillara, 15-19: come si danno i sassi e i bianchi e i negri
morto: investito in beni che non danno frutti. -capitale sociale: il capitale
prosperità, sgomentando col cannone e non senza danno, la capitana d'anversa, accorsa
a sangimignano, e senza fare alcuno danno, o atto di guerra, domandassono per
, e di questo sostenere era seguito danno e confusione di molti, propuose nell'animo
; e quei capitolari, mossi dal danno che le greggie senza pastore patiscono, si
cavalca, 3-186: quelli che si danno a servire a dio ed alla giustizia
uccider partorisci e nutrì, / se danno è del mortale / immaturo perir, come
arila, 81: in alcuni ufficii pubblici danno a taluni uffi- ziali di grado superiore
di sezione '... in altri danno due titoli: 'direttore capo', 'ingegnere
lunghe del dovere non recherà loro alcun danno, se il vignaiolo ne volterà i
. bencivenni [crusca]: danno lor bestie a soccio a capo salvo
. guicciardini, 30: non si danno alle mercatanzie, che lo stimano vergogna
uno fummo di fidalgo; e si danno più tosto alle arme con piccola provisione
(un'azione): ritorcersi in danno di chi l'ha compiuta.
sventura, e pauroso glie ne venisse danno dopo breve ora tornò a visitare zaccaria
o più, si nascondono, e nascosti danno cenno; e colui che aveva gli
, v-81: per rispondervi capopiè, gran danno veramente fu per l'italia,
portarli al caporale di giornata confessando il danno recato come fosse una colpa.
, calza scarpette fini, di capretto che danno un'eleganza culturale un po'equivoca al
soprabondi nella perfezione, fai a te danno senza giovamento d'alcuno. carena,
i-1652: il carbonchiare è di gran danno alle biade; ma ficcando rami d'alloro
e si impiega soprattutto in casi di danno cardiaco lieve, come svenimenti, collassi
grande arte bianchi e teneri, si danno oggi per la maggior parte nella fine
48: né ingiuria, onta o danno ricevetti mai da persona: riverito,
la grandine, a chi tocca il danno è tutto suo. 2.
sciendo; / di mia morte a danno mi teria, / non mende fora
allunghino per lo stirarle de'pesi, il danno a vedere eziandio i gran canapi,
d. bartoli, 38-67: non danno [i bombardieri] una medesima carica
tanto ingombro e carico di ornamenti che danno all'occhio fatica senza riposo, a
17. figur. ant. danno. — essere a carico: riuscire
della gente qualsiasi storia. -a danno, a scapito di qualcuno. -anche:
-riuscire a carico: essere di danno. bartolomeo da s. c.
che con tanta privata vergogna e pubblico danno del suo prencipe si aveva accumulate.
coronamento, conclusione; il male, il danno, il dispiacere che si aggiungono ad
i prodi ed esaltare i vincitori, danno sazietà le troppo lunghe cantilene degli effemminati
l'escesso di desiderare queste cose che danno dilettazione propria, e il conversare in
; chi tormenta, tiranneggia, arreca danno senza pietà ad altri; chi ordina
tesser di sasso, / mentre che 'l danno e la vergogna dura. / non
altra mira che spedirsi, facendo loro più danno la spesa continova che il comperare caro
son molte volte beffeggiati, perché gli danno certe carogne sotto, che hanno un trotto
grani, ad accompagnature degli ufiziali del danno dato. monti, 7-510: si sparsero
vettovaglie / pensose e procaccevoli, si danno / a depredar di biade un grande
i-135: contenti di quella venustà che danno sempre le buone idee allo stile, e
mi sono conservato il divertimento che mi danno, con poca più spesa che quella d'
, di carrozze elettriche... ti danno le vertigini. 4.
le carrozzerie svariate delle auto, che danno il senso d'una vita diversa dalla
una di quelle carrozzine che si danno per balocco ai fanciulli, la
petizione, e verrete rifatto di tutto il danno sofferto. verga, 3-72: andarono
fiascheggiò completamente, ma senz'arrecarci alcun danno. il solo che c'inviò delle
altri luoghi fuor del dominio fiorentino si danno e'cartoni alle rascie miglior mostra e
va sovente passando / per case che gli danno alterazione. g. villani, 11-2
.. che parte del risarcimento del danno che sentirò nel disfar casa qua,
si pò? son tener su, e danno in cascaggine e in sonno. salvini
obbligato alla fortuna che abbia voluto el danno tuo essere piccolo. berni, 38-2 (
. e. gadda, 6-41: il danno era piuttosto forte: il caso era
ed aiuti ad uno per compensarlo del danno recatogli dai favori ed aiuti concessi a
dogana, io non debba risentirne alcun danno. cattaneo, ii-2-43: in caso
da un giorno all'altro, si danno a scrivere per il teatro per una circostanza
cui specie porta alle volte gran danno a'carciofi. = voce dotta
in loco di saziamento e di refrigerio danno e recano sete di casso febricante intollerabile
veneree e amatorie, si possono senza gran danno lasciare in tessaglia, ove l'hanno
un trar di mano, io facevo lor danno inelle dette trincee con certi passatoiacci antichi
i peccati s'aggravano in proporzione del danno che con essi si fa volontariamente al prossimo
catenelle e i nodi di esse, danno ai fogli cuciti una fermezza che essi non
: essere in gran dispiacere per un danno o una disgrazia che non si può
e poi ne spendemmo a nostra vergogna e danno sei cotanti. 6. disus
3-66: quanti ho io veduti che si danno de gl'impacci del rosso; quel
gusto. 11. che arreca danno. -cattivo nome, cattiva fama:
utile, gli fu alla fine di danno. davila, 1-2-316: avendo tenuto
certi piaceri, come mi e'quali danno alla chiesa la decima parte di tutto quello
rantino; e fatto intorno al castello quel danno che poterono senza riaverlo, tornandosi verso
, sanza alcuna pena, pregiudicio, o danno. saccenti, 1-2-13: o che
tardava, che egli solo con nostro gran danno tutti ci metteva in fuga *.
cadde in terra senza aver ricevuto altro danno. botta, 6-ii-21: il colonnello
.: dono subdolo, che reca danno a chi lo riceve; persona che
a dire qualcosa per la quale ne riceva danno e beffe; indursi a fare,
vento: attendere passivamente e con proprio danno che una cosa si risolva; riporre
: si fa beffe di coloro, che danno di becco a ogni cosetta..
che tira contro lo sprone: tocca danno a chi vuol mettersi contro uno più
quelli che fanno il zibetto, a'quali danno a mangiare con poca spesa del pesce
. eppoi, eccomi qui: che danno han potuto farmi, finalmente? pane da
cavar di cervello. -cavare di danno, di spesa, di necessità:
: promettendogli di doverlo cavare d'ogni danno e pena, che di ciò avvenire gli
che io vi pregassi a cavamelo di danno. -cavare di dubbio: rassicurare
o al vicino: per procurare minimo danno agli altri spesso si fa un gran danno
danno agli altri spesso si fa un gran danno a se stessi. p.
-cavarsi di cappello: scamparla senza danno, cavarsela. cippi, 9-22
riuscire a superare con poco o punto danno una situazione particolarmente diffìcile o pericolosa,
maffei, perché la si poteva cavare senza danno dall'opera. è pur detta aria
parti sette e tre quarti: due si danno al cavetto et ovolo, due al
cavicchio sul ginocchio: agire a proprio danno. guerrazzi, ii-174: con ogni
a tenersi a de'princìpi generalissimi che danno meno presa a cavillazóni e a parodie
. alamanni, 5-4-138: ben sovente danno / nella scorza dell'elce al regno loro
disegnare bene, in modo che non danno grazia a quel che fanno, così
pertanto, come color che saviamente si danno ad intendere di non aver a mangiare il
al colore che al senso del piede ti danno immagine come se quelle sommità fossero coperte
1-88: due sorti di cessioni si danno; una a comodo del cessionario, e
mettono tutti a un colpo, quando si danno a far la ricerca per casa,
: tempo ben fu, che con lor danno tutti i finitimi li sentirono [li
gli archi, e le centine, che danno il sostegno al peso, e la
e 'l re delle fiere, gli uomini danno pessime ragioni a colui che è minore
, onori, vantaggi materiali; anche danno, rovina, per sé o per altri
; sperare. -anche: procurarsi un danno, rovina, beffe, ecc.
a denari contanti: volere il proprio danno, quasi a bella posta.
volere la propria rovina, il proprio danno a tutti i costi. l.
desiderare, volere ciò che può riuscir di danno; ricercare le cose nei luoghi dove
accostano tanto prossimamente a quel che ne danno i computi, che è cosa maravigliosa.
di santa chiesa, e gli altri danno contra a la chiesa. piovano arlotto,
cerne e tangari da farne più tosto danno e vergogna in caso che bisognasse.
/ mi vanno in gola, e già danno volta. velluti, 87: con
giorno, è pazzo spolpato. -il danno toglie anche il cervello: un gran
così fatto i dice, che 'l danno toglie anche il cervello. 8
dall'ira cessante o vero dal danno dato e del desiderio impedito o casso.
generalmente coordinata o contrapposta a quella di danno emergente): guadagno mancato, che
accompagnato sempre dal lucro cessante e dal danno emergente. segneri, iii-3-
quivi lascia; l'altro è di danno emergente, per quel male che ne ricava
: le parti contraenti possono prestabilire il danno emergente e il lucro cessante in quotità determinata
piegò la scema / alma sotto ogni danno ed a tostile / possa adulò, pago
. b. davanzali, ii-450: il danno è manifesto, perché quanto la moneta
chebuli conditi confortano lo stomaco, e danno appetito, e fanno smaltire. libro della
rassegnazione, senza dolersi (di un danno o di un'offesa ricevuta).
ma la grandine, a chi tocca il danno è tutto suo. -ant.
consiglio, per non tirarvi addosso questo danno nel comparir che farete in pubblico,
ristuire a lui od a loro il danno che avesser ricevuto, a co tal guisa
una pena, un castigo, un danno: per conseguenza immediata delle proprie azioni
, che quando sì fatte elezioni si danno, che da voi né dagli altri fussino
a mangiare; / onde questi si danno a taroccare / e tirano sassate dell'ottanta
bene. -l'ho chiappata. - danno / incomodo e vergogna / al giovane donasti
tempo ben fu, che con lor danno tutti i finitimi li sentirono [li spaventevoli
sospetto, o in timore d'alcuno danno o vergogna, e per non istare
dilatarsi, senza strepito e con poco danno si sfogano. slataper, 1-150: cammino
. rajberti, 2-190: dunque gli inglesi danno a domenedio del lord, come se
: a me, coteste ciance non si danno ad intender, fratello. tasso,
tengono in ciancie, e ci fanno gran danno, che forse altri sarebbon comparsi per
: / per quattro ciarle te ne danno mille! = voce onomatopeica.
, introgolano i soldati, che danno leva con la manovella, hocchi, 29
me avanza. / e tanto questo danno più mi pesa, / quanto io l'
« oh, le tue parole mi danno puzza infino alle ciaravèlla! ». ciò
al ciarlatano: l'inganno ricade a danno di chi lo ha tentato (cfr
il brullichio. / po'poi, suo danno, i'son di ciccia anch'io
è cieco, / siasi in suo danno. bruno, 3-14: questi catoni
pertanto, come color che saviamente si danno ad intendere di non aver a mangiare
): queste mazzate da ciechi si danno, / che pietà me ne vien
! io vi maladicerei, se senza danno di me fare lo credessi. getti,
e toga maestrale e grave, studiosamente a danno universale conchiudeno l'ignoranza non men vile
che io non mi rendessi conto del danno che faceva. montale, 1-49:
alfieri e dei capi di squadra si danno talora al cimare dei panni e allo
pur de'pulci: egli è un danno, / che fie così cimiero a ogni
. esse passano per anodine, e danno il nome alle pillole di cinoglossa,
reggerlo ne'primi passi, non senza danno delle spalle, e impedimento de'liberi
diceva la vecchia. « e me ne danno la metà. tirati su le docce
lastri, 1-2-90: è considerabile ancora il danno che fanno agli scopeti quelli che cuocono
a verticello, e in guisa che danno alla pianta una figura piramidale, o di
tomo tomo) quella bottega dove si danno i libri a nolo. rigutini-cappuccini,,
', perché appunto con essa si danno delle norme da seguire in un designato
ondazioni dell'acqua al muro contraposto, danno indietro, e ritornano verso il
, contenere entro determinati limiti (un danno, un'epidemia, un'alluvione,
sempre ragione, appunto perché non danno mai torto a veruno. leopardi, iii-352
sì che voi vedete che questi cispadani danno il malanno a voi altri dicitori romani.
. 2. immunizzato da qualsiasi danno o pericolo. caro, 12-i-280:
mostrano altrui la luna nel pozzo, o danno ad intendere lucciole per lanterne, ciò
donne, sieno tenuti per dette donne al danno civilmente, e non altrimenti quelle persone
sbalordito del fatto, domanda perché tale danno? gli viene detto, che il giustacuore
a persone unite dal proposito di procurar danno a qualcuno, o a forze che
prepotenza e di una coalizione esercitata a suo danno. 3. intesa economica stipulata
i pertinaci a stare fuora non corsero danno o pericolo di sorta alcuna. bacchetti
o caudali: quelle che fuse insieme danno origine al coccige. -fossetta coccigea:
dopo aver compiuto una cattiva azione a danno di una persona, ipocritamente piange e
stando nella loro asprezza senza cocitura veruna danno saziamento di vita alle bestie. ammaestramenti
dessero ai sonetti, / come lo danno i pennacchi a'cappelli. marino,
così nominata da'contadini, perché si danno a credere che ella si mangi tutte quante
da parte del militare, di un danno personale, a causa del quale egli
ed ignavi e codardi, un maggior danno / vi preparate. colletta, ii-15:
del borgo, e feciono alla codazza danno e vergogna. a. pucci,
soda / d'asse la sedia, e danno al codione; / donde inventaron sedie
coenzione di biada fosse imposta, e in danno grande e 'n povertade della provincia
prime due, al senso che loro danno i legali, e la terza e la
'coetemitàè uno degli attributi che si danno alle tre persone della santissima trinità.
medicinali, se senza superstizione si cogliono e danno agl'infermi, non sono peccato.
. /... / trebbiati, danno a chi li colse il terzo.
ch'agli parlanti fanno / talor dispregio e danno a la fiata. ottimo, i-3
elle non vi fanno e non vi danno mai nulla, che voi non la paghiate
insaccate allo scuro in un canestro che danno del capo qua e là alla rinfusa
per la composizione del vetro. i naturalisti danno questo nome a tutte le pietre consimili
216: 'colanti', nome che i marinai danno ad alcune manovre, le quali passano
bencivenni, 5-31: sono di quegli che danno la infusione, non la colatura;
quando si cerca di solvere, e'danno la colatura. crescenzi volgar., 4-40
imprimono le forze sostanziali alla materia e danno le forme intelligibili all'intelletto umano).
accrebbe: di che se ne sentì grande danno; sì perché andando a uccellare di
ne'quali el turco poteva facilmente fargli danno, e per questo rispetto desiderava assai congiugnersi
, agli argivi lo strazio ed il danno non pari? -essere in collera
poi sapere che queste lezioni o si danno tardi e negli ultimi mesi, o bisogna
b. davanzati, ii-48: portò bene danno presente, e spavento di futuro,
circa colli 200 s'erano riavuti sanza alcuno danno. ariosto, 19-49: e colli
, che s'intende colla parte avversaria a danno del suo mandante o cliente..
/ e smaltirà il disnor temendo 'l danno. = deriv. dal lat.
1-51: la fedeltà e l'amicizia danno per tipo inevitabile il cane, che da
vettori, 1-82: n'è fatto gran danno da gli animali, i quali ne
: fare o dire cose che rechino danno a se stessi o ad amici e
colombi: fare del male, recare danno a se stessi. getti, iii-27
fanno noia sovente, ed a sé danno. 10. per estens.
effetti estimati; il tutto ad utile, danno e rischio comune, da ripartirsi in
agg. disus. che contiene lanza non danno che crudezza. carena, 1-311: 'colo
le lineamenta corporali, le quali non danno sì certa notizia come danno le colorazioni
quali non danno sì certa notizia come danno le colorazioni. boccardo, 2-1086: la
complementari: che, agendo contemporaneamente, danno all'occhio la sensazione di un colore
a scusa, e poi pur fanno e danno. g. villani, 12-109:
: le nove virtù che in eliconia / danno al muto pensier con aurea rima /
la colpa è di lei, ma il danno è vostro? lorenzo de'medici,
colpa, per quanto ci fosse tanto danno. pirandello, 7-159: te li insegno
, e però deve sopportare tutto il danno che per colpa sua è proceduto. boccardo
, anche se involontaria, di in danno delle merci trasportate dal capitano -colpa nautica
; e questa cosa essere non mi dee danno. bisticci, come sono..
cioè di non esser tenuti, sempre danno colpa a la materia de l'arte
tutti cercando il van, tutti gli danno / colpa di furto alcun, che lor
cavalca, 19-no: rendeglisi in colpa del danno che avea fatto. storia di fra
, di una tassa); recare danno agli interessi di qualcuno, ai privilegi
giusta e leale, che i lettori danno alle frasi ingegnose. se li colpite
f. frugoni, xxiv-991: si danno colpi da orbi, ma se ben si
12. avversità, caso sfortunato, danno notevole (che per lo più giunge
-al figur.: l'estremo danno, che conduce alla rovina completa.
. pulci, 23-10: quivi si danno colpi di maestro. -per estens
chiuso in vallo, / l'altrui danno rimira, e 'l ciel ringrazia,
sapienzia tacita 'quella di coloro che non danno insegnamento per parole ma per opera,
quelle, che alla femina comunalemente si danno, sono sì semplici, che mestier
che a tutti i casi ugualmente si danno, né si mutano giamai. ariosto,
essendo fatte giovano, non fatte non danno pena. m. adriani, 1-74:
son sempre pronti per combinare a tuo danno i tuoi fatti e le tue parole
lastri, 1-2-138: in questo tempo danno le pecore meno latte, e si fa
e particolarmente nell'aspetto del cielo, subito danno nella curiosità. algaròtti, 2-481:
non è conforme a quella che ne danno gli eruditi scrittori che hanno imparato ogni
tragedie e le commedie del teatro; ma danno sovente principio alle tragedie e alle commedie
/ che rider poco, e manco piacer danno. commediante (ant. comediante
, poss'io lasciarti / sceglier tuo danno, e il nostro? giusti, i-173
alla propria vita senza però arrecargli danno. = voce dotta, deriv
i suoi commentatori ne la metafisica le danno più tosto origine dal senso, percioch'egli
cose brutte, è proprio perché non danno alcuna noia a chi non li cerca.
in qualcuno: fargli violenza, fargli danno. samoli, 762: ahi,
tu di fresco isposo né puoi sanza danno ritenerli, né sanza biasimo comiatarli. palazzeschi
che gli altri grandi magistrati vi si danno a chi ha gran valsente. caro
completamente, ma senz'ar- recarci alcun danno. pratolini, 2-183: la sua vita
le cose commiste sono separabili senza notevole danno ciascuno conserva la proprietà della sua cosa
della cosa, oltre al risarcimento del danno. comodare1, intr. (
cosa comodata ha vizi tali che rechino danno a chi se ne serve, il comodante
. -casa di comodo: dove si danno stanze in affitto a coppie clandestine.
fare ciò che più piace (anche con danno degli altri); essere svogliato al
piace agli altri (anche col proprio danno). leopardi, iii-414: che
modo la diffusione di detti prodotti a danno di altri prodotti dei quali abbia pure
comparazione del suo popolo, ricevette maggiore danno. leonardo, 7-i-82: farai alberi
* compare ', appellazione che si danno reciprocamente il patrino della creatura battezzata e
tutte le figure regolari, che si danno ai rivestimenti de'muri sì al di
a sé propri, e non ad altri danno e vergogna. f. f.
. de luca, 1-10-24: si danno ancora due altre specie di sostituzioni [
supplendo a un difetto, pareggiando un danno con un vantaggio, una perdita con
premiare; risarcire, indennizzare (di un danno subito). zanobi da strato
ti se'doluto; della danneggiata fama il danno hai pianto; ultimo dolore contra la
il creditore, un compenso per il danno derivante dalla mancata utilizzazione del capitale)
il danneggiato ha concorso a causare il danno da lui subito, ha diritto a un
; e contenti di quella venustà che danno sempre le buone idee allo stile, e
compiace senza frutto o si dispiace con danno. foscolo, xv-384: sono molti
lodasse le cose, che li possono arrecar danno e vergogna, per compiacere alla voglia
comune, e sì del nostro proprio danno e interesse, uno cavaliere ch'era
: gli stessi aiuti e le facilità che danno a'giovani le accademie, producono,
pensa senza sua pena e senza suo danno ch'io m'abbia a comportar tanta
sia in ragione composta della diretta del danno pubblico, e della inversa dell'improbabilità
munato. sercambi, iii-41: e il danno che à ora ricevuto l'à ben
io non posso servirti sanza grande mio danno ». cellini, 4-594: detta
l'esporsi a un rischio, a un danno, il mettersi in un pericolo.
[il giocator] resta compunto / di danno e scorno, e quando manco cede
, l'uscita, il prò, il danno, il resto, il saldo, lo
accostano tanto prossimamente a quel che ne danno i computi, che è cosa mara-
, che alla femina comunale- mente si danno, sono sì semplici, che mestier non
ne'quali el turco poteva facilmente fargli danno, e per questo rispetto desiderava assai
poter che, ascoso, a comun danno impera, / e l'infinita vanità
/ che tutta l'onta e 'l danno, che dato / li ha sempre,
contenevano. arila, 109: ci danno il 'brodo concentrato, l'acido solforico
possanza, che quivi... danno morte o ruina anch'essi, come se
targioni tozzetti, 12-1-56: ce ne danno la descrizione il bruckmanno...
vizio in sé alle volte che ti danno pelli nostrane per concia di spagna
cercare criticamente dove stia la ragione, danno ragione a tutti insieme e si argomentano
toga maestrale e grave, studiosamente a danno universale conchiudeno l'ignoranza non men vile
benefizio all'ammalato, gli facciano del danno. = voce dotta, lat.
utile, gli fu alla fine di danno. paruta, 2-2-223: praticando ne'
senza dubbio che sono universalmente noti, che danno campo a maggior movimento di affetti,
se altri fosse preferito, non fa danno; ed è utile tenersi vivi sempre nella
ed aiuti ad uno per compensarlo del danno recatogli dai favori ed aiuti concessi a
, che, accumulandosi e organizzandosi, danno luogo a ispessimenti, calcoli, ecc
; / ché i dotti, i quai danno ragione al vizio, / hanno assai
sul semplice damnare (da damnum 'danno ', e poi 'ammenda, pena
premio / deu'util ch'e'ne danno. botta, 6-1-86: perciò..
condita di grazia e di gentilezza, che danno un graditissimo riposo alla mente di chi
non è sempre ristoratrice di tutto il danno a noi recato dal male. g
il bene delle virtudi, tu incorri in danno grandissimo, e sarebbeti stato meglio non
fratelli stanno pazienti e... si danno tutti alle arme, e si ingegnono
bellissime sperienze de'chimici, le quali danno sensibilmente a vedere de'liquori condotti per
bestie e persone che faccino o abbino fatto danno, le accusi al magistrato; il
o parte di esse trovate a far danno. = voce dotta, deriv.
caterina de'ricci, 308: oggi ci danno [gli uomini] tra le dette parti
la tolgono, e di poi ce ne danno 2-2-21: questi deputati al generale confederamento volconfidenza
: le figure del parlare, le quai danno tanta grazia e splendor alla orazione,
gabella; e però per fuggire questo danno si prese per partito non confessare se
cadere in pericolo d'ingannarsi con altrui danno. alfieri, i-20: fatta questo
, se ne serve con frode a danno di quest'ultimo. -avere confidenza,
confinanti alla strada; e gli altri che danno e che ricevono gli scoli, ancorché
paese quella tempesta, a loro non facea danno niuno, che parea che avesse i
qual cosa potranno fare coloro che si danno a poetare in una lingua [come quella
senz'ordini, desolavano le terre; il danno e lo strazio erano senza confine.
a questi [reami], danno a noi tributo molti grandi re e signori
: se vorrai fuggire i biasimi che danno gli operatori della pittura a tutti quelli che
fra giordano [crusca]: conforme danno a vedere di potere indovinare i geometri
ti conforti / che non sei sola al danno. foscolo, gr., iii-70
agevoli a intendere, e massimamente quando danno conforto, per lo quale tra molti dolori
., 1-67: tutte le cose ci danno confusione, udendole ricordare, si ce
delle statue di cera colorate, che danno perfino l'illusione della realtà, ma
ne'quali el turco poteva facilmente fargli danno, e per questo rispetto desiderava assai
nel sen, ve'che in tuo danno / congiurata de'numi è la reina
e accordo di più persone per recare danno ad altri (o, comunque, per
]: * conglobato '. gli anatomici danno questo nome a'piccioli corpi rotondi,
. rallegrarsi è più cordiale. gli amici danno il 'mi rallegro *. nievo,
coniare e tradire e ingannare e fare danno. ottimo [inf., 18-66]
coniglia onde son dimandati coniglieri i quali danno la sia all'altra ciurma.
reato, o hanno commesso reati in danno reciproco, o quando più reati sono stati
del globo terraqueo; poiché se ne danno, i° alcuni pochi de'conoidi, ne'
« di sua maggior magagna / conosce il danno; e però non s'ammiri /
e a la crudeltà del verno, col danno aggiuntole dai conquassi con che la scossero
mettete in briga, e procacciate loro danno, travaglio e odio. bibbia volgar
certa ruvidezza e crudità, qua le danno un lustro che, eguale in tutte
qualche taglio breve e di poco incomodo e danno alle possessioni adiacenti si possa levare,
. ma a me non mi si danno queste cuccagne. pananti, ii-52:
mezzo nudo, cheche fanno più chiasso che danno; altrimenti ci venivano a fa braccia co
, con ostilità, cercando di recar danno o di mettere difficoltà). -per
cavarsela di stretta misura e con poco danno dopo aver rischiato per qualche tempo l'
viziosa necessità... di sfogarsi col danno di cui che sia. 11
di guerra pò essere che con tanto danno possa offendere il suo nemico, aver potestà
; e contenti di quella venustà che danno sempre le buone idee allo stile,
sostenere un determinato sforzo fisico senza risentirne danno alcuno. 8. agric.:
, 1-2-90: è considerabile ancora il danno che fanno agli scopeti quelli che cuocono i
coco. bembo, 7-3-20: il danno sarebbe più mio che vostro, conciosia
sentire più simili inconvenienti, che ci danno nel cuore. castiglione, 277:
. morelli, 231: scrissesi il quinto danno, che'pupilli ricevono pella perdita del
bene attrista. / spera il suo danno, e del bene ha paura: /
se'affricante; / guarda che danno non abbi e paura, / ché
e sollicitudine del curante medico, non a danno del medico, ma dello infermo,
si pensa senza sua pena e senza suo danno / che io m'abbia a comportare
da un giorno all'altro, si danno a scrivere per il teatro per una circostanza
, alle crisalidi, a'vermi, e danno nido e pascolo di viventi a'feti
, che sono tutte da te, danno lo amore e la inclinazione loro naturale
, conviene che di lui avegna male e danno a sé et al paese. idem
istò qui a far catalogo, non mi danno alcuna pena, perché o nascono da
carnascialeschi, 1-196: non temete altro danno, / che fia quel, ch'esser
inganno; / e per far l'altrui danno / sovente pigna 'l dado. fra
e pensava: perché gli uomini si danno tanto daffare? la loro giornata è una