suoi almanacchi di chi possa essere il damo della tancia. = spagn. almanaque
ella non ballò per ammicco del suo damo. nieri, 343: le cose le
d'elefanti / cavi teschi in vai- damo urta l'aratro. carducci, 48:
la lucchese cominciava a ingelosire per il suo damo: non ch'e'mi badasse punto
a bisbigliare coi dami, sempre col damo cucito alla gonnella, ad amoreggiare.
fanciulla, e io avevo / un damo ballerino, e che faceva / certi salti
tommaseo, i-3 77: parlava del suo damo, or affettando dispregio or tenerezza chiaccherina
tommaseo, i-377: parlava del suo damo, or affettando dispregio or tenerezza chiaccherina
gozzi, 3-5-424: se in colto zatterin damo vagheggia, / misura occhiate,.
cor di maestosa donna / ride di damo. carducci, i-1077: così schietta
e diceva: « coraggio. ci damo arrivati. se sarà necessario arriveremo fino
lo procurai manoscritto. pindemonte, 210: damo, il qual ne'crocchi / di
sperare. = dal tose, damo: cfr. il fr. ant.
meno (v.). damo, sm. tose, e letter.
cecchi, 21-11 i o vè razza di damo. buonarroti il giovane, 10-877:
gozzi, i-24-134: come un mio damo, vedi, io ti vagheggio. marrini
marrini, 2-136: la voce * damo ', sebbene non antichissima, pure si
; e che di poi la voce * damo 'si fece tra noi comune.
più antichi scrittori usassero la voce 'damo 'non lo credo. tommaseo, i-377
mutava discorso; e parlava del suo damo, or affettando dispregio or tenerezza chiacchierina
, non occorre più dirci che il tuo damo l'ha da nascere. petruccelli della
di demonio! non vi bastava un damo. ve ne occorreva ancora un altro.
se la doretta faceva sempre al suo damo le belle accoglienze, tutti gli altri
: stando lì aveva fatto amicizia col damo di quella ragazza, e una sera
pascoli, 1451: la mela che il damo mandò di nascosto in regalo, /
ragazze vanno in su e in giù col damo, e si tengono per il dito
aspettar marito, / ed or che il damo la trascura e ciurla, / di
bianca? anche lei s'è fatta il damo! 2. corteggiatore, vagheggino.
, girando intorno al padiglione. il damo, un passo di polca a destra,
, di sopra la spalla del suo damo lo fissava con foga. alvaro, 9-59
minacciasse di togliere il posto al damo. = voce tose.,
. guittone, i-1-141: come donque damo eternai tutto bene per picciulo e temporale
: stando lì aveva fatto amicizia col damo di quella ragazza, e una sera quel
garzoni, 1-601: si loda [damo]... di avere essausto antigono
/ talché le sue fatiche spende in damo / quei che cercan colà i primi onori
il piano d'arezzo e del vai- damo,... e consumò ogni sementa
qualche volta lei veniva a discorrere col damo, quando sentiva un certo fischio.
l'innamorato e l'innamorata; il damo e la dama. praga, vi-876
/ a pien cantarne avrian cercato in damo. 5. stringere un vincolo,
una nuova forma di governo, e al damo che 'idoleggia'la dama del suo cuore
battista, vi-i -ded.: in damo s'accatta splendore dai simolacri affumigati degli
cor di nobile fanciulla / ride di damo, e vie più ride allora / che
più ch'egli non puote e in damo stenta, / che più lo tocca,
pure un pochissimo, tutto venne fatto in damo. inchiavettare, tr. (inchiavetto
. indarno (ant. in damo, inderno), avv. letter.
/ premer le piume, e 'n damo ora riposo / cerco sul lato destro,
damo e riescono peggio che le meno esquisite.
istia indarno. = da * in damo 1 per magia ', risalente al gotico
e i passi, / e in damo sempre nocte e dì mendica / sol per
;, da 'ittrcósap-oc; 'ippo- damo '(sec. vi a. c
: alcuni lodavano l'andata per vai- damo,... alcuni lodavano la via
ciro di pers, 49: in damo, o musa, a la mia ninfa
accenti, / e fai canori in damo i miei lamenti, / che sorda a
convertigli in terre che comperarono in vai- damo. sansovino, 2-31: le ostriche vi
acciaio. candido, 94: in damo a colpi di palla (o caro)
: v'avete lie / anco 'l damo rattratto? / egli è detto maniato.
2-130: il seguente dì n'an- damo al mare di galilea. questo, quantunque
, i-334: la detta lettera man- damo con lettere di questi mercatanti e nel mazo
271: giudice e prete e militare e damo; / ragazzi e vecchi e donnicciuole
. gozzi, 475: se incolto zazzerin damo vagheggia, / misura occhiate e vezzosetto
scappa ad evocare una monella uccisa dal damo? pavese, i-44: il mio
, v-202-120: a montepulciano an- damo per guastare; unde el montepulcianese vide che
g. gozzi, 475: incolto zazzerin damo vagheggia, / misura occhiate e vezzosetto
con l'altra, e tenta in damo, / e se pur le due gambe
nelle * ciane 'dice al suo damo: 'i * son tua e sempre
pietà né vò né posso: / in damo ti affatichi, in damo zappi,
/ in damo ti affatichi, in damo zappi, / ch'ai corpo di mio
d'era poi fuori via (quel suo damo), non avevo doglianza di gelosia
gozzi, i-5-166: se in colto zazzarin damo vagheggia, / misura occhiate, e
me la più bella; al mio damo il primo anno che gli discorrevo, gli
64: pregai marco notaio e an- damo a la corte io ed essi e avavamo
madonna], certi sarete none ispandere in damo i vostri prieghieri. -con riferimento
tommaseo, 2-i-316: e lo mio damo che m'ha licenziato! / sta
eli responsem: « noi te lo damo in guardia a questo pato che, s'
1-280: y ragazzo 'suol dirsi il damo, e difatti uno stornello dice:
« che succede? » domandò nostra- damo, col raspo in gola.
assai. guazzo, 1-152: in damo s'affatica colui che cerca di ridrizzare
da macello, che s'avventò in damo a scardassar il pelo al mio molosso.
è... si noi, che damo principio a rinovar l'antica filosofia,
ti conosce, rubacuori! sei il damo della leda. 2. ant
vii-1106: l'hai voluto il tuo damo, e l'hai sposato, / o
sposina mia cara, / andate con il damo / un pochino a ruzzare. de
'scaldaseggiole': chi si pianta per damo e frequenta una casa senza concludere. fanfani
r. sacchetti, iii-149: il damo... prillava e scambiettava un bel
baldini, 5-75: io immagino il tuo damo come ti avrà tenuta per casa e
puntelli e serrature, ma tutto in damo. -serratura-lampo: cerniera-lampo.
. pascoli, 1451 la mela che il damo mandò di nascosto in regalo, /
, certi sarete none ispan- dere in damo i vostri prieghieri. fagiuoli, vii-169:
. giuliani, ii-45: del suo damo una ragazza di siena affermava con accento
, poi che tutto è stato in damo. 3. dimin. sprizzarèlla.
anseimo e maestro luca non stessino in damo, né ponno in tre stucchier
nobil cor di nobile fanciulla / ride di damo, e vie più ride allora /
, / oh ragioniamo un po'del nostro damo. / fra tutti questi 'l mio
, nel lucchese 'pendana', nel vai- damo 'tira', 'salciaia'nella valdichiana, nel mugello