danari accattati. -figur. derivato dal di fuori; importato; peregrino;
: erano d'accatto di moneta indebitati dal cominciamento della guerra. 4.
, 515: oh quanta distanza ci corre dal meschino accattonaggio delle scuse alla superba indipendenza
artemisia minichini, dai capelli corti e dal mento virile, aveva, come al solito
: il mare, franto e rinfranto dal libecciolo, accavallava tremiti su tremiti.
i-676: a questo punto, prendendo dal grembo il giornale per ripiegarlo, e
tiene ancora su, con una giubbettina dal bavero tifoide, con un colletto piombaggine,
messer galeazzo] nel reame di francia dal re baronaggi, in nome di dota della
gli accecò, dio mi guidò. dal campo / inosservato uscii. d'annunzio,
successa una disgrazia alla civetta che abbagliata dal sole era andata ad accecarsi un occhio
. di cecare (v.), dal lat. caecare. accecataménte,
compagni, 3-34: i fiorentini, acciecati dal loro rigoglio, si unirono contro allo
suo padre e sposo, / poi dal diavol accecata / ha ucciso il suo
fece: donde seguì che fu, dal tribuno, accusato. bandello, 1-22
: la belva... inasprita dal dolore, acciecata dall'ira torva. pirandello
pirandello, 7-521: vinto e accecato dal bisogno cocente e smanioso d'un affetto
: e forse mi risalivan nell'anima, dal pozzo accecato della fanciullezza, i sentimenti
l'accecazione d'elimas mago. = dal lat. obcaecatió * accecamento '(con
riuscire. = voce dotta, dal lat. accedére * accostarsi, dirigersi '
(se 'l sai non so) dico dal p all'effe, i tra i
sf. tose. beccaccia (caratterizzata dal becco lungo). burchiello, 163
mutato l'aquila in accéggia. = dal tardo lat. acceia (nell'itala)
effetto. leopardi, 39-69: ella dal lampo affaticati e lassi / coprendo gli occhi
vespasiano l'esercito d'uliria, venuto dal suo. colletta, ii-29: fermata in
moto degli spiriti si acceleri. = dal lat. accelerare (da celer 4 veloce
nell'aria in quiete; si libera dal sostegno, e si pone in libertà
'l vostro orlando, perché torse / dal camin dritto le commesse insegne, / è
bisogna che diligenza ed amore. = dal lat. accendere * dar fuoco, far
. 17 è probabile la deriv. dal lat. accensère * iscrivere nel registro del
tutte accendibili,... veggiamo dal caldo sollevarsi in vapore. magalotti, 21-173
ii-117: un accenditore di fanali sbuca dal vicolo a sinistra, accende il lampione all'
stesso vicolo. d'annunzio, iv-2-95: dal forno era passato all'uffizio di accenditore
932: le biade tremule accennano / dal colle verde. deledda, iii-339: dapprima
accennato [il monaco minore] anche dal maggiore, puose la mensa con tre pasimate
non poter più in modo veruno fuggir dal secolo. ch'hai da fare? non
, pronunziare melodicamente '): calco dal greco rcpoacpsfa. cfr. isidoro, 1-18-
. = voce scient. desunta dal tardo lat. accentor -oris (isidoro
(cfr. fr. accentuer, testimoniato dal xvi sec.). accentuataménte
stretto intorno da ogni parte, avviluppato dal nemico. segneri, ii-254: così
a loro volta; accerchiati, sopraffatti dal selvaggio nemico. comisso, 12-29:
vecchio raso, con un cappuccio accercinato, dal quale pende un panno che gli copre
. che ha la pelle butterata (dal vaiuolo, da bruciatura). tommaseo
del pane. = deriv. dal lat. excerpère * staccare '.
l'assicuro che il cotrione sano via dal paese non ce lo riporterebbe. romani,
villani, 1-2: alquanti dissono, che dal puzzo di questo fuoco si generò la
: senza saper discemere il sicuro dal sofistico e 1'accertato dal supposto.
discemere il sicuro dal sofistico e 1'accertato dal supposto. accertato2 (part
1 cipressi..., accesi dal sole, parevano portare una fiamma alla
ciò che arde ed è illuminato come dal rosso di una fiamma. gozzano,
a lui fu più lunge, / che dal gelato mar l'accesa zona. tasso
i-16: essa era alta ed accesa dal sangue esuberante. papini, 1-137:
rossi. baldini, 4-58: giovani dal viso florido e acceso di splendida energia.
possibilità di accesso. = dal lat. tardo accessibilitas -àtis; cfr.
dopo passata quell'accessione di freddo recatagli dal sale. vico, 480: le provincie
. fr. accession (docum. fin dal secolo xvi). accèssit
latina [accessit * si avvicinò ') dal verbo accidère * avvicinarsi, accostarsi '
d'annunzio, iv-1-910: di là dal cancello, che precludeva l'accesso all'
. fr. accès (docum. fin dal sec. xvi). accessoriaménte,
hace * ascia * (docum. fin dal sec. xii). accettàbile
salute dell'anima tua. = dal lat. tardo acceptabilis (ii secolo)
1-11: le storie dei grandi gesti scritte dal popolo, solo la immortalità accetta e
questa passione altissima, da lui [dal redentore] prontamente accettata, per ubbidire
motto di pacata accettazione, di là dal bene e dal male, e che
pacata accettazione, di là dal bene e dal male, e che chiude la bocca
di un materiale corrispondono a quelle fissate dal capitolato. -accettazione di una cambiale,
si impegna ad accettare le tratte spiccate dal debitore, contro consegna di documenti che
= dall'ingl. acceptor e questo dal lat. acceptus, par
dalle luci azzurre: / « io qui dal ciel discesi ad acchetarti, / se
. bot. nome comune a diverse piante dal fusto vischioso, per catturare gli insetti
inchioda dinanzi agli usci delle case scalcinate dal sole, tremanti di febbre sotto il
far sotto ed acchitarlo. = dal fr. acquitter, deriv. da quitte
posta, e... riceve dal suo ministro di pesaro l'acchiusa. giordani
provenz. apcha, ir. hache (dal francone * hdppja: cfr. l'
lato / dentro e fuor sempre acciaccato / dal mal stato in che dimora. vettori
, ora umidi, tutto per tentato dal medico. palazzeschi, 3-133: per
e nella collera. panzini, ii-204: dal cortile usciva un biroccino tirato da un
: lo ricordo alto, impettito, dal volto pallido e asciutto, il naso
dotta, lat. scient. asclepiadaceae, dal nome del genere asclepias. asclepiade
(gr. 'aoxxtj- tiidcsetov), dal nome del poeta greco asclepiade. asclepiadina
-àdis (plinio, 27-18), dal gr. àoxxiqtuà? -àso? 'la
dotta, lat. scient. ascobolaceae, dal nome del genere ascobolus (comp.
genere ascobolus (comp. da asco e dal tema del gr. pàxxco 'getto
. = voce dotta, comp. dal gr. àaxó <; 'sacco '
voce dotta, comp. da asco e dal tema del gr. cpépco *
voce dotta, comp. da asco e dal sufi, -geno * che genera '
(cfr. sufi. lat. -gena dal tema gignere * generare ').
. gruppo di molluschi gasteropodi, caratterizzati dal fatto di essere forniti di un sacco
lat. scient. ascoglossa, comp. dal gr. àaxós 'sacco 'e
, comp. da asco e -gonio (dal tema del gr. yoveócù * genero
un campo dagli assalti che potrebbero darsi dal nemico al di fuori... ogni
120: la rossa bramosia di denudarti / dal tuo corpo impassibile si sposa / musicalmente
/ l'usignuolo dei boschi / colpito dal delirio dell'amore. ungaretti, i-18:
a una funzione religiosa, ascoltando recitare dal celebrante le preghiere di rito. boccaccio
carattere proprio, ed essendo assai distanti dal popolo, lungo tempo ignorano i bisogni d'
scuole, quando sono stati sentiti leggere dal maestro, si dicono ascolti, e
lat. scient. ascomycetes, comp. dal gr. dtoxó? 'sacco
? / figlio, perché t'ascondi dal petto o'si lattato? dante,
d'oro. petrarca, 34-6: dal pigro gielo e dal tempo aspro e rio
petrarca, 34-6: dal pigro gielo e dal tempo aspro e rio, / che
a quella ascondita / valle, che dal mio sogno ancor si intitula. g.
[occhi leggiadri] ragiona / tien dal soggetto un abito gentile, / che con
mira... spuntar la rosa / dal verde suo modesta e vir- ginella,
specifico nella legislazione medievale (a partire dal codice giustinianeo, 11-47-6: « servi ascriptitii
. galileo, 1-1-302: tengo lettera dal sig. giovanni fabri, insieme con la
àoépeia, comp. da de-privat. e dal tema di oé3 uomo o degli animali. = dal nome giapponese. asecuzióne, sf (usato dalla scolastica), formato dal lat. à sé * da se stesso famiglia asellidi (asellus aquaticus), dal corpo ovale, appiattito, lungo circa crusca, 1863), deriv. dal gr. à- privat. e * putrefazione privat. e * putrefazione '(dal verbo of) 7t6> * faccio putrefare ' = termine scient. moderno, deriv. dal gr. dorjtmxó? 'immarcescibile ' . pavese, 4-168: sbucavo dal ciglione sulla strada solitaria, che un asphaltus (che sostituisce bitùmen), dal gr. ócocpaxxo? 'bitume della giudea si diceva 'soffocazione '), dal gr. àoepu ^ ta * arresto del
', è un dono fattoci recentemente dal francese, essendo pur troppo frequente oggi questa
asfittico. — voce dotta, dal gr. # o mare d'erbe alte, di cardi dal verde argenteo, di asfodeli dai fiori lu dotta, lat. asphodelus e asphodilus, dal gr. àacpóssao? (di origine = voce dotta, deriv. dal gr. àoiocvt ^ cù 'imito gli = voce dotta, lat. asiànus, dal gr. dcotavó? 'asiatico '. = voce dotta, lat. asiàticus, dal gr. dtoianxó <;, agg. dotta, fr. asyllabie, comp. dal gr. d-privat. e ouxxapfj 4
. = lat. àsylum, dal gr. fiouxov (dall'agg. tfouxos
voce dotta, lat. tardo asynartetus, dal gr. àoovàp- 1 sconnesso ',
, comp. da oc- privat. e dal tema di ouvaprccco 'connetto'. asinata
voce dotta, lat. tardo asyndeton, dal gr. àoùvsetov comp. da de-privat
àoùvsetov comp. da de-privat. e dal tema di auvséco * lego insieme '.
che per quaranta giorni continui vien proposto dal sig. longo, è da me
: asini distinti. ma non ristavano dal molestarlo. bocchelli, i-iii- 413:
via. percossa, l'asina ebbe dal signore la favella e rimproverò il padrone della
. ariosto, 2-13: dagli anni e dal digiuno attenuato, / sopra un lento
vuole il padrone 'ha esempi fin dal tasso. -metter l'asino a cavallo
e di testa non si lasciasse intronare dal raglio dell'asino mascherato da leone.
esente, come egli si crede, dal volgare proverbio il quale voi usate, dicendo
39-17 (iii-273): ma come fusse dal sonno svegliato / per quest'altro colpir
= voce dotta, lat. asthma, dal gr. &o& [xa -octo <;
, e chi lunatico / in osservarvi dal capo alle piante, / e ansar per
aspalàthus (plinio, 12-52), dal gr. àajràxaéoi; 'ginestra spinosa '
dotta, lat. scient. asparagaceae, dal nome del genere asparagus (cfr.
prender la cura deve; e se dal seme / vuole il principio dargli, il
= voce dotta, lat. asparagus, dal gr. dcotidcpayo? (voce forse
nutrisce. mascheroni, 834: qui dal sonante stràscino tradito / il crotalo implacabile,
quale si dice essere stata fatta dal piovan arlotto, che una volta fece l'
domine, hyssopo et mundabor, dal salmo 50°, che il sacerdote canta
dotta, lat. scient. aspergillaceae, dal nome del genere aspergillus.
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. aspergillus, col
= voce dotta, comp. dal gr. de- privat. e otieptjiat (
di cordoglio aspersi, / ciascun trasse dal cuor più d'un sospiro. leopardi,
-figur. boccaccio, i-394: quivi dal castellano con mirabile onore è ricevuto,
. aretino, vii-98: non aspettavo dal padrone una cotanta stranezza, e pur
fece meramalinconico, lungo le strade mangiate dal sole.
. petrarca, 23-23: i'dico che dal dì che 'l primo assalto / mi
nudo senso delle parole, hanno aspetto diverso dal vero, ma son poste in cotal
. = lat. aspis -idis (dal gr. &onlq -isoc), di genere
». i bestiari medievali (confortati anche dal testo biblico, salmi, 57 e
dotta, lat. scient. aspidiotus, dal gr. acmisicóttig 'scudato ',
dotta, lat. scient. aspidistra, dal gr. àa-lq -l8oc, 'scudo
lat. scient. aspidospèrma, comp. dal gr. àpule, -l8oq 'scudo
nel mare, de'venti che loro dal porto aspirarono secondi e favorevoli, non
ad amar lo bene / di là dal qual non è a che s'aspiri.
rappresentato dallo spirito aspro in greco e dal segno h, precede per lo più
asplenum (plinio, 27-17), dal gr. óccmxyjvov o &otrx7) vog (
intenti. caro, 8-634: e dal suo focolar pria che dal sole / procacciandosi
: e dal suo focolar pria che dal sole / procacciandosi 'l lume, a
. 2. medie. estirpare dal corpo la parte ammalata mediante operazione chirurgica
selve], commosse /... dal vento / borea, che le aspreggiò
capitan barbaro col suo signore, e dal caso aspreggiato, egli solo fu eletto
botta, 6-i-117: il governatore aspreggiato dié dal canto suo l'esclusiva a sei fra
età già tutto bianco, smontato ciascuno dal suo cavallo,... dissero:
l'olio novello, allora allora gemuto dal frutto, spandeva nella bocca un saporoso aroma
e morbide, le quali il guardino dal freddo e non li deano troppo caldo
, oppressando la nivosa fronte / che dal nostro terren francia scompagna. soderini, i-389
tesaliche onde, /... / dal pigro gielo e dal tempo aspro e
.. / dal pigro gielo e dal tempo aspro e rio, / che dura
644: per le vie del borgo / dal ribollir de'tini / va l'aspro
e s'abbatte in un agnello straziato dal dente del lupo. carducci, 154:
: ella ricordava le donne arabe nate dal sole e dalla terra voluttuosa, dolci
cielo echeggiava di cicale, / aspre dal sole, a mezzodì. 8
che così fosse arsa quella donna che dal marito fosse con alcuno suo amante trovata
aspri traluce! leopardi, 26-33: io dal secco ed aspro / mondano conversar vogliosamente
gr. biz. ótorcpo? * bianco dal lat. asper [nummus]
2. erba secca, bruciata dal sole. pascoli, 411: era
e non cura le occhiate che l'assaettano dal banco di faccia. 2.
2. intr. essere colpito dal fulmine. 3. intr. figur
, lat. scient. asa foetida, dal lat. mediev. asa, da
persiano aze 'mastice ', oppure dal lat. tardo làsar (làser in plinio
i-175: puommi egli più che cacciare dal suo regno? se egli me ne caccia
per la qual cosa, gasti- gato dal primo dolore della perdita, conoscendo che egli
la funzione principale di trasmettere il carico dal telaio alle ruote con l'interposizione di
ben sei fra i doni eletti / dal ciel concesso ai miseri mortali; / tu
se all'atto del produrre sono assaliti dal dubbio. leopardi, 15-63: dimmi
davanti la bocca, come assalito improvvisamente dal pensiero dei due denti che gli mancavano
fratello, che doveva tosto essere assaltato dal turco, era disposto di vendicarsi del-
i-1-97: è stato giudicato e condannato dal consiglio dei dieci l'abbate marc'antonio
da barberino, 265: alta reina venuta dal cielo, i...
assalto, un gran rumor che suona / dal vicin bosco gl'intruona l'orecchia.
petrarca, 23-21: 1'dico che dal dì che 'l primo assalto / mi diede
palla di rame dorato. = dal turco azab 'fuciliere di marina ',
= lat. mediev. adsapdràre (dal lat. class, saporire).
son dentro. machiavelli, 270: dal volersi potere nutrire d'ogni tempo,
che come tanti assassinati si alzavano tuttavia dal loro sangue per riaggrapparsi alla vita.
de'essere di pero, e raddoppiata dal mezzo indrieto per larghezza di grossa asse
o per non tenersi troppo lontani dal compagno che stia al di dentro covando
nome dieci volte, sul mar congelato dal frullare dell'asse terrestre si potrà finire a
. -asse florale: l'insieme formato dal peduncolo e dal ricettacolo del fiore.
: l'insieme formato dal peduncolo e dal ricettacolo del fiore. -asse ipogeo,
: mi parve d'essere meravigliosamente assecondata dal destino. 2. compiacere,
. magalotti, vi-152: se vi slontanate dal fuoco, tremate; se cavate un
del caldo, il saper che siete assediato dal freddo. bertola, 127: coloro
più spesso in mezzo ai dolori, che dal lato delle consolazioni. papini, 8-215
ho pur potuto scrivervi due righe, assediato dal mattino sino alla sera da'miei amici
militare, per denotare talune somme destinate dal governo a pagarsi mensilmente dalla tesoreria generale
quando iddio trasse la compagna dell'uomo dal petto di lui, che è sede degli
paludi, e loro eterno esilio assegnò dal suo lieto regno. idem, i-13
la fede ch'eo v'assegno / muove dal portamento vostro umano. -assegnare
. 7) attiva, il debitore dal quale un terzo, autorizzato dal creditore,
debitore dal quale un terzo, autorizzato dal creditore, può ricevere il pagamento;
, se le 8 mila lire assegnateci dal dittatore farini non ci fossero state scemate
o al portatore. terzo autorizzato dal creditore a ricevere dal de
terzo autorizzato dal creditore a ricevere dal de bitore il pagamento del
nell'assegnazione passiva il terzo demandato dal debitore a effet tuare il
-assegno a vuoto: assegno bancario emesso dal traente senza copertura di fondi presso l'istituto
= provenz. asemblar * confrontare ', dal lat. tardo adsimilàre, per adsimulàre
la difesa fu dunque decisa dall'assemblea e dal popolo di roma per generoso sentire e
i messi di sventura / piovon come dal ciel. longwy cadea. / e i
avanti alle porte. silone, 5-213: dal suo posto d'osservazione, l'assembramento
quel che a i particolari manca, dal generale assembramento l'accatta. leonardo del
la città di siena che fu lisciata dal diavolo, credendo ella che fusse la sua
a diportare. deledda, ii-37: dal finestrino del molino... guardavano
3-2-300: appressano ed assentano le medicee dal sole i diametri de'lor cerchietti.
vi sarebbe gran ragione di assentarlo solo dal peccato originale. = voce dotta,
. assorto in pensieri lontani; astratto dal mondo reale; distratto, disattento.
lontano per un lungo periodo di tempo dal proprio luogo di residenza, di studio
). chi si tiene abitualmente lontano dal proprio luogo di residenza, di
una persona (o di una cosa) dal luogo ove dovrebbe trovarsi (o si
esistenza in vita di una persona scomparsa dal proprio luogo abituale di domicilio per cui
di essa. = voce dotta, dal lat. absèntia, da absèns -entis '
voce dotta, lat. tardo absinthiatus, dal gr. à ^ iv&a-rov [7tpórcojxa
santes città della francia, il pontico dal ponto, dove i bestiami ingrassano con
la madre che vuole levare il figliuolo dal latte, che ci pone l'assenzio.
= voce semidotta, lat. absinthium, dal gr. à ^ tvlhov. cfr
. viani, 14-257: stizziti dal cicaleggio... proverbiavano, da
, assegnare. = voce dotta, dal lat. asserire 1 dichiarare, affermare '
, il quale senza negare l'asserito dal preopinante giustificò pienamente il sig. x
manzini, 7-260: s'era tolta dal collo la catenina con la crocetta.
, leggera. = deriv. dal lat. serpula 4 piccola serpe '.
temenza di non esser rubati e arsi dal populo minuto. comisso, 12-66: alcuni
voce dotta, lat. tardo assertum, dal part. pass, di asserire 4
morale proposte dalla chiesa, che non vengono dal vangelo. tommaseo [s. v
estimazione, e specialmente esercitando egli fin dal tempo d'innocenzo l'assessorato del sant'
. membro della giunta comunale (eletto dal consiglio comunale fra i propri componenti può
nella via della muse, strani nomi posti dal gusto poetico di un assessore del comune
a fronte / al re agramante che scendea dal monte. salvini, 22-31: tal
. 9. ipp. posizione assunta dal cavaliere in sella che gli consente il
averia creduto veder piuttosto cadere il sole dal cielo, che effetto contrario a tali
è forte, / assicurato m'han dal suo furore. redi, 16-v-150: delle
tozzi, ii-325: il fumo, portato dal vento sotto il riparo di frasche,
balzato in arcione usciva di gran trotto dal ponte levatoio assicurandosi colla mano se nelle
. -polizza d'assicurazione: documento dal quale risulta l'accordo raggiunto fra assicurato
assidènza. = voce dotta, dal lat. assidentia, da assidèns -entis,
di paura de la fantasma non muoiano o dal freddo restino assiderate e attratte? caro
intirizzati, assiderati, quasi tocchi dal sido o dalla stella tramontana. targioni tozzetti
e peggiore di quella di uno assiderato dal freddo dell'aria, o svenuto di
. 2. inaridito, rinsecchito dal gelo (piante, fiori).
regia mensa. idem, 655: saffo dal candido petto anelante / a l'aura
petto anelante / a l'aura ambrosia che dal dio vola, / dal riso morbido
ambrosia che dal dio vola, / dal riso morbido, da l'ondeggiante / crin
occupare ne'ministerii, dei quali fui onorato dal mio signore, han quasi per un
secolo intero tenuta la mente mia alienata dal coltivar di proposito le matematiche speculazioni.
riarde al suol; / ratto così dal tenue / obblio torna immortale / l'amor
da ogni lato, assidua, intenta / dal dì che nasce. cattaneo, i-1-249
, del fr. assiente 1 appalto concesso dal governo spagnolo per il mercato degli schiavi
. = voce dotta, deriv. dal lat. axilla 'ascella \ assillato
ed ha un forte e lungo pungiglione, dal quale quando il bue è punto,
. -assimilazione apparente: quella che risulta dal peso dei soli composti idrocarbonati che si
. = voce dotta, comp. dal gr. < 5c2; io <;
dei valori. = voce dotta, dal fr. axiologie, comp. dal gr
, dal fr. axiologie, comp. dal gr. 'degno, valido '
poco stabilendosi due opinioni ricevute per assiomi dal maggior numero: i° che la lingua
artisti di prosa. nievo, 793: dal nulla non nasce nulla: è assioma
a confóndere il fisico assioma che « dal nulla vien nulla ». d'annunzio,
ènuntiàtio 1 enunciazione, proposizione '), dal gr. de, loì [icc
linguaggio della scolastica, e fu riassunto dal pensiero scientifico europeo nei sec. xvi-xvii
= voce dotta, comp. dal gr. < ££io <; 'giusto
, collocare opportunamente, stabilire '(dal lat. assidère, comp. di sedére
'); l'uso moderno deriv. dal fr. assises (cfr. assisa1)
, 3-70: poi che si vedevano campate dal pericolo, stavano assise da l'altra
l'ordine adunato assegna al generale, dal cui fianco mai non si dipartono, e
di usar del medicamento si è che dal medico assistente si elegga quella sorta di
assistenza di cielo che scampi quel senato dal sanzionare la fallibilità, le stolidezze e le
l'operaio dissipare ogni avanzo e aborrire dal farne alcuno, per non rimaner privo
e utenti per ottenere il miglior rendimento dal prodotto fornito. assistenziale, agg.
. adsistère, comp. di sistère, dal tema raddoppiato di stare. assistito
e coll'onesto traffico suo, assistita ancora dal marito, acquista censi e stabili.
vide altra pubblicazione,... assistita dal dolce. deledda, ii-1004: le
nella stanza della frateria che era divisa dal mio covacciolo con un semplice assito.
feci l'asso. -cadere dal sei neltasso: cadere in disgrazia,
sorte. allegri, 144: così dal sei nell'asso / caduto son.
, i-53: è padrona di staccarvi dal braccio di un amico, di farvi piantare
spinta a una pratica, furono surrogate dal sistema delle cointeressenze, cioè bisognava associare
.. mi salvò dall'associazionismo e dal positivismo e dall'evoluzionismo. = fr
: cercava come nell'anima sua, assodata dal consorzio di lei, penetrasse la molle
. = voce dotta, deriv. dal lat. axis * asse ', col
rumoroso tramestìo interrotto a quando a quando dal grido di gioia che si leva allorché
pura delirante melodia. sbarbaro, 4-36: dal greto, vivo di nuovi ruscelli,
: confessasti tua fallenzia, / assoluto dal prelato. boccaccio, dee., 1-1
126: ella pur dianzi / assoluta dal cielo, / condannata è dal padre?
/ assoluta dal cielo, / condannata è dal padre? idem, 141: fuggì
quel che sarebbe. -distratto (dal fare qualche cosa). dante
è oscura, e l'illuminazione viene dal lume esterno del sole, se ora potesse
. verbo costruito assolutaménte: n seguito dal complemento che di regola richiede.
ingl. absolutism, ir. absolutisme, dal lat. absolùtus. assolutista,
brico'. il valore del numero indipendentemente dal suo segno. 9. fis
. perdono dei peccati concesso al penitente dal sacerdote nel sacramento della confessione. -
avesse il castello, ed ebbe l'assoluzione dal papa. passavanti, 106: e
la creazione del mondo è il passaggio dal caos al cosmo, dal non essere
è il passaggio dal caos al cosmo, dal non essere all'essere, questo passaggio
all'essere, questo passaggio non comincia né dal teoretico né dal pratico, né dal
passaggio non comincia né dal teoretico né dal pratico, né dal soggetto né dall'oggetto
dal teoretico né dal pratico, né dal soggetto né dall'oggetto, ma dall'assoluto
sua, era già deliberata e promessa dal pontefice. p. velluti, 332:
ne uscì, dice avere avuto assoluzione dal papa per potere stare fuora del monasterio
domandai. 3. rituale cattolico celebrato dal sacerdote sul feretro o su un catafalco
. asso non l'assolvesse dal peccato di amare e baciare un uomo
detronizzarli, ed assolvere i loro sudditi dal giuramento. piovene, 2-no: quella gente
cavalca, 15-225: desidero d'essere assoluto dal legame del corpo, ed essere con
e fatto ciò, assoluto che fu dal peccato e ricevuta la penitenzia, subito
assimigliare qualcosa, gli assimiglierei quella misericordia dal manico d'oro. saba, 219:
1-249: perché iddio trae le sue fatture dal nulla, non può assomigliarle perfettamente a
ma non creato, né però estratto dal nulla. d'annunzio, iv-2-1030:
= lat. volgar. * assimiliàre, dal lat. tardo-; milàre per
assonnacchiato, agg. sonnacchioso, stordito dal sonno. assonnaménto, sm. l'
pieno di sonno; l'essere preso dal sonno. segneri, iii-2-88: oh
. intr. provare sonno, essere preso dal sonno; addormentarsi. -anche con la
come fa l'uomo che vien vinto dal sonno, il qual usa di chinar
di assonnare), agg. preso dal sonno, pieno di sonno, sonnacchioso.
essere pieno di sonno, essere preso dal sonno; insonno- lirsi. - anche
vita e alla gioventù assonnite dalla fatica, dal tedio, dal caldo e dalle tenebre
assonnite dalla fatica, dal tedio, dal caldo e dalle tenebre. assonnolentito,
dotta, lat. mediev. assopire, dal lat. class. sópire, attraverso
: il desiderio d'ascoltarti sale / dal più profondo fremito del cuore / sbocciando
: questo so ben, ch'io fui dal mare assorto. della casa, 661
pendoli, si riducono e si assorbiscono dal mare stesso. dottori, 216: in
intorno. c'erano alcune case basse dal tetto di legno, non più case operaie
quando la rugiada non è ancóra assorbita dal sole, la mistura degli odori impregna
assorbito dalla preghiera non è mai separato dal suo prossimo. assorbitóre, agg
leopardi, 852: io sono assordata dal suono stesso, e però non l'odo
coi gridi assordila: / fuggito è dal romore apollo e delia. anguillara, 8-208
, come in una giostra, assordata dal pianino e maggiormente da quei silenzi tragici,
36: l'uomo solo rivede il ragazzo dal magro / cuore assorto a scrutare la
gran merci pregno / sei lontano dal porto! / qual farà forte nume,
maniera si fanno di liquori ben superati dal caldo lique- faciente materia equale in temperamento
veduta dello intendimento, e tira lo vero dal falso. a. pucci,
nebbia,... conobbi me dal mio volato essere stato lasciato in una solitudine
fr. assottillier, provenzale asotilliar (dal lat. tardo subtiliare). assottigliata
acqui che, in forma di vapore assottigliate dal caldo, montano in alto. galileo
e a me, che son punta dal foco amoroso, assottigliatore dei cervelli grossi,
l'anima. = deriv. dal lat. subiectus * soggetto '.
fosse veduta alla sua vita, / dal giorno ch'a portarlo assuefece / la sua
e assuefarlo al mondo, di là dal mare. piovene, 2-33: un
discorsi della sua protettrice e lo sollevava dal senso sgradevole di essere in dolo.
dotta, lat. adsuéfacere, comp. dal tema adsuèdi adsuètus 'avvezzo 'e
viti annunziavano di lontano di essere sgravate dal loro peso. comisso, 12-64:
lo sforzo di rinunciare al conforto promessoci dal carteggio. leopardi, iii-647: senza voler
, il regno di sicilia di qua dal faro. b. fioretti, 1-4-228:
fabbro di menzogne'fu assurdamente detto dal tasso, per accusa della cru
in quella penna. arici, i-164: dal portatile ovil scelga i graticci, /
, iv-2 62: una nebbia fresca saliva dal fiume per la pallidezza dell'aria,
fu fatta la vendita all'asta e dal calamaio ai guanciali una folla toccò e soppesò
le molle a balestra dalle sollecitazioni comunicate dal ponte. -asta dentata: a sezione
. = voce dotta, comp. dal genitivo del lat. astacus *
dotta, lat. scient. astacidae, dal nome del genere astacus. àstaco
dotta, comp. da a-privat. e dal gr. oxéap otéato? 'grasso
letter. tenere lontano, trattenere (dal compiere una determinata azione); contenere,
. leopardi, 32-60: e già dal caro / sangue de'suoi non asterrà la
. rifl. tenersi lontano, trattenersi (dal compiere un'azione); contenersi,
. sacchetti, ii-153: vuoisi astenere dal peccato solo per amore che tu porti al
amaritudine che aveano, s'aste- neano dal cibo. s. bernardino da siena,
biasimevole è mezzo: come lo astenere dal male, lo astenersi da offendere.
552: dee l'uomo costumato astenersi dal molto sbadigliare... che pare che
si astennero finalmente di più batterla, e dal volere altrimenti darle l'assalto. s
cose e compagnie che vi possono diviare dal bene fare. tasso, 6-68: pensa
insegnare altrui d'operar bene ed astenersi dal male. borelli, i-408: sarebbe
altra ragione per cui mi sono astenuto dal parlare della vostra prefazione è stata che
volontarie, della quale, l'astenersi dal cibo, per un dato tempo,
. leopardi, ii-1090: astenghiamoci dunque dal giudicare. tommaseo, iii-459: nel
modesta cena. 3. astenersi dal voto: non votare. einaudi,
= voce dotta, adattamento su tenere dal lat. abstinère (deriv. da
... ora dalla sobrietà e astenimento dal bere, e dalla sua continenza.
. = voce dotta, comp. dal gr. dca&evfli; * debole * e
sf. l'astenersi, il trattenersi (dal compiere un'azione). carducci
mi ritenessero, mi riterrebbe il pensiero mio dal prender parte al comizio popolare per l'
le ragioni. 2. astensione dal voto: l'astenersi dal voto in
2. astensione dal voto: l'astenersi dal voto in una votazione. 3
). chi si astiene di proposito dal partecipare alla vita politica (o a
), sm. che si astiene dal voto. àster, sm.
periferici ligulati, femminili; fiori centrali dal disco giallo, tubolosi (e anche
. aster (plinio, 27-19), dal gr. dorftp 4 (fiore a
a sei punte: con colorazioni variabili dal bianco all'azzurro carico, al roseo,
, lat. scient.. asterias, dal gr. dareptaq 4 stellato '.
dotta, lat. scient. asteriidae, dal nome del genere asterias. asterina
dotta, lat. scient. asterinidae, dal nome del genere asterina.
segnate coll'asterisco non furono nettate né dal grasso né dalle ossa. magalotti,
voce dotta, lat. tardo asteriscus, dal gr. àaxep£oxo <;,
= italianizzazione del veneto astes'e, dal lat. astaci, plur. di
2. sm. monete d'argento coniate dal comune di asti a partire dalla seconda
= voce dotta, comp. dal gr. dt- privat. e axtyiia -axos
. da astigm [atism] o e dal gr. pixpov 'misura '.
famiglia sassifragacee (astilbe japonica), dal cui rizoma perenne spuntano (in primavera
lat. scient. astilbe, comp. dal gr. deprivai e ox£a@os * splendore
lancia stessa. monti, 13-684: dal nemico / braccio sconfitta dell'astil la
= voce dotta, comp. dal gr. de- privat. e oxuao?
poeta, non fu uomo astinente né dal vino né da venere. 2.
sé astinènzia e discrezione, e guardarsi dal molto riso. boccaccio, v-219: la
dieta viziata per mezzo della lunga astinenza dal vegetabile. manzoni, pr. sp
nel frutto per cui èva fu creata dal signore. b. croce, i-3-145:
vidi conte orso e l'anima divisa / dal corpo suo per astio e per inveggia
i-406: mi sorprese la voce diversa dal solito, più energica e quasi astiosa,
per ogni buca. = forse dal got. haifst -s. asto2
= voce dotta, comp. dal gr. a-privat. e oxó (xa
ant. a [u] stor, dal lat. acceptor -óris (cfr.
a quell'ora il signor conte orloff usciva dal club, nelle sue pelliccie d'astracan
copricapo nazionale di astracan. = dal fr. astracan, dal nome di astrakhan
. = dal fr. astracan, dal nome di astrakhan (docum. nel
. astragàlus (plinio, vitruvio), dal gr. dcoxpdyaxoi; 'vertebra; dado
. astragàlus { plinio, 26-29), dal gr. dtoxpdyaxoc, la 'pianta
= voce dotta, lat. astragalòides, dal gr. dcaxpayax<ós7) <;
, comp. da àoxpdyaxos e dal sufi. -oeisfji;, da ezsoi;
astragali. = voce dotta comp. dal gr. dcxpdyaxoc e \ xav-9-e (a
dotta, comp. da astragalo] e dal sufi, chimico -osio. astragalòte
si riferisce al processo spirituale di separazione dal corporeo e dal materiale, di raccoglimento
processo spirituale di separazione dal corporeo e dal materiale, di raccoglimento della mente in
(come dicono i filosofi) cioè separandola dal corpo, quella sola amano, quella
, iv-1-434: io non potrei astrarre dal mio passato né dal suo, perché
non potrei astrarre dal mio passato né dal suo, perché questa particolare felicità non potrebbe
puramente mentale e logica, che prescinde dal reale e da ogni riferimento concreto. -
risorgimento dell'arte medesima; così come dal suo contrario: tastrattismo, il simbolismo
: il conoscere per sentimento veniva distinto dal modo di conoscenza proprio delle discipline astrattive
della ragione revochi in tutto il desiderio dal corpo alla bellezza sola e, quanto più
sette milioni da chi eran posseduti? dal banco di napoli. ed il banco
dotta, lat. scient. astreidae (dal nome del ge nere astrea
nere astrea, deriv. dal gr. dorpatog * stellato ').
. f. doni, 2-80: astretto dal dolore si pose nel letto, e,
tra spazio breve / riman lo sguardo dal piacer astretto. idem, 4-79:
estrilda troglodytes), di colore sfumato dal grigio topo al grigio cenere e al rosa
dotta, lat. astrifer (comp. dal gen. di aster * astro
di aster * astro 'e dal suff. -fer da fero 'io porto
... staccare alcune foglie astringenti dal ramo, masticarle, applicarsele sulle ferite.
tormenti astringa / giudice ingiusto a traviar dal vero. idem, ii-98: per
ne'liti di pailene, e dentro procede dal suo centro una stella, la quale
. astrios (plinio, 37-48), dal gr. (sorpiov 1 simile alla
se riesca a gli astrologi di ottenere dal commercio con gli astri, da lor
dante, par., 15-20: tale dal corno che 'n destro si stende /
. astrobólos [plinio, 37-50), dal gr. < 4axpo3óxoc;, che
, comp. da astro e -cita (dal gr. xoxo? * cavità
comp. da astrocit [a] e dal sufi, medico -orna. astrodinàmica
voce dotta, comp. da astro e dal gr. cptxog 1 amico, amante
scient., comp. da astro e dal gr. ypa scient., comp. da astro e dal tema del gr. ypdccpsiv * descrivere . astroites (plinio, 37-49), dal gr. àoxpotxtjc, da àcrr / di un astro sull'orizzonte (oggi sostituito dal teodolite, e in marina dal sestante sostituito dal teodolite, e in marina dal sestante): il tipo più comune i-9: ora accostando e ora rimovendoti dal luogo lo vedrai, e se sarà dotta, lat. mediev. astrolabium, dal gr. àcrxpo- x<£3ov e àaxpox<43iov: àaxpox<43iov: comp. da ócoxpov 'stella'e dal tema di àafipdcveiv 'prendere (l' voce dotta, comp. da astro e dal gr. xffloi; * pietra \ ; * pietra \ 11 nome deriva dal luccichio conferito a questo minerale dalle minute in onore l'astrologia, o bandite dal linguaggio i vocaboli: influsso, ascendente, ingegni, e non da menti occupate dal suo furore? leone ebreo, 40: = voce dotta, lat. astrologia, dal gr. àoxpoxoyfa1 astronomia '(cioè
= voce dotta, lat. astrològus (dal gr. daxpoxóyo? * astronomo
. comp. da astro e -metria (dal gr. péxpov 'misura astromètrico
. scient. comp. da astro e dal lat. nauta * navigante '.
voce dotta, lat. tardo astronomìa, dal gr. àoxpo- vouioi (comp.
comp. da tfoxpov * astro 'e dal tema di vé (ieiv '
voce dotta, lat. tardo astronómus, dal gr. dtaxpo- vóno?.
dotta, lat. scient. astropectinidae, dal nome del genere astropecten (comp.
genere astropecten (comp. da astro e dal lat. pecten 'pettine ')
volpi. palazzeschi, 3-98: fino dal giungere nella casa mia madre era stata in
maniera è compresa l'astuzia degli uomini dal consiglio di dio. machiavelli, 630:
. = provenz. azunar (dal lat. adunare). asuròlo
. -ci). rimedio per disavvezzare dal fumo; antidoto per i fumatori.
una parte della siberia. = dal russo ataman. atanàsia, sf
dotta, lat. mediev. athanasia (dal gr. à&avaoia * immortalità ')
st., 2-43: ogni altro pensier dal cor mi rube, / fuor che
mi rube, / fuor che d'amor dal qual non posso atarmi. = deriv
= voce dotta, deriv. dal lat. atàvus 4 bisarcavolo '(
dotta, lat. scient. ateles, dal gr. àxexf) <; * incompiuto
= voce scient., comp. dal tema del gr. àxexfji; 'imperfetto
= voce scient., deriv. dal gr. < £xexr)? 'incompiuto
= voce scient., comp. dal gr. de-privat. e xéxog
= voce scient., comp. dal gr. de- privat. e dt]
lat. scient. atelostomata (comp. dal gr. dcxeaf) ^ 'incompiuto
poesie e retorica istituita da adriano, dal gr. * a&f) vouov 'tempio
eccles. athèos (anche athèus), dal gr. &&eoc (comp. da
. -ci). che si astiene dal professare o discutere una dottrina teologica.
tardo athèra (s. gerolamo), dal gr. dc ^ fjpa (dioscoride
lat. scient. athericera (comp. dal gr. d&fjp 'resta della
= voce dotta, deriv. dal lat. aternum, fiume dell'abruzzo
precoce. = voce scient., dal lat. tardo athéròma -atis (si trova
in celso e in vegezio), dal gr. à&rjpcona -axos, deriv. da
lat. scient. atherurus (comp. dal gr. < * 9rjp 'resta
adige. = voce dotta, dal lat. athèsis * adige '.
= voce scient., deriv. dal gr. &&sxo <; * disordinato,
= voce scient., comp. dal gr. de-privat. e • 8-ópeó <
lat. atlas atlantis * atlante ', dal gr. " atxat; -avrò?
di nuvile oscure, ed è percosso dal vento e dalla piova »; inoltre
. 2. della regione sovrastata dal monte atlante (nell'africa occidentale)
voce dotta, lat. atlantis -idis, dal gr. 'axxavx (<; -c8
tanto alto ma fortissimo, traverso, dal torace e le braccia di atleta.
= voce dotta, lat. athlèta, dal gr. dc&xt'lxvjt; * lottatore
= voce dotta, comp. dal gr. dx (i. ó <
. = voce dotta, comp. dal gr. dcx (j. ó <
1-162: l'atmosfera è tutta animata dal moto e dalla danza dei corpi,
moto e dalla danza dei corpi, dal vento, dalle bandiere. 3.
che mi rendeva idolatra dei palazzi anneriti dal tempo, delle gronde sporgenti e malinconiche
di misura della pressione atmosferica (registrata dal barometro); unità di misura della
tensione del gas e dei vapori (valutata dal manometro). de amicis,
dotta, lat. atmosphaera, deriv. dal gr. àxiióq 'vapore 'e
et epicuro, che ogni cosa si fa dal concorso degli atomi che allo spiraglio del
= voce dotta, lat. atómus, dal gr. écrop-ot; (comp. da
e fosse rimasto arido. poi dal deserto e dall'immobilità comin
, comp. da atro e bile, dal lat. atra bilis che traduce il
. rajberti, 2-164: però guardatevi dal fame beffe e scandali con dissertazioni atra
in italia è rappresen tato dal vitalbino dei sassi. = voce
scriviamo, si ricoglie dalla fuligine condensata dal fumo della teda. bianchini [
tutte l'erbe spinose. = dal lat. atraetylis, deriv. dal gr
= dal lat. atraetylis, deriv. dal gr. < 4xpaxxux£ <; 'specie
= voce scient., comp. dal gr. de-privat. e apèrte
= voce dotta, comp. dal gr. de- privat. e rptjoi ^
= voce scient., comp. dal gr. de- privat. e • api
cleopatra, / che, fuggendoli innanzi, dal colubro / la morte prese subitana e
già mai stanco nocchiero, / com'io dal fosco e torbido penserò / fuggo ove
inghirlandato di fiorita treccia, / qui dal sol si difende. sempronio, iii-216
: commesso avea che fosse uccisa / dal mar atroce la misera madre. firenzuola
voce dotta, lat. tardo airophia, dal gr. àxpocpfa, comp. da
comp. da < £- privat. e dal tema di rpécpco * nutro '. cfr
per vederle femmine bisognava sorprenderle lontane dal lavoro, fuori da quella stanza che le
scient., comp. da atrofia e dal gr. séppia -aro? '
che l'anno venturo io non voli dal paese dell'avvelenante birra a quello dell'
stame? = voce letter., dal lat. atropos, dal gr. "
letter., dal lat. atropos, dal gr. " arporco?, nome
2-99: era atropo, la sfinge dal terribile blasone. enorme e pelosa,
pozzetti, 8-151: la febbre petecchiale dal padre che ne morì s'attaccò ad
male... ma sono attaccati dal male internamente. viani, 14-215: soffriva
d'attaccar quell'esercito, benché malconcio dal temporale, gli diede agio di fortificarsi
, la taglia in quattro, e dal profano sale all'ecclesiastico. barilli, 2-293
: la salute di quella repubblica essere spiccarsi dal cristianissimo... e attaccarsi con
colmi d'acqua, dove nuotano i pistilli dal giallo polline attaccaticcio. deledda, ii-971
capelli giro giro. vittorini, 1-24: dal piede fin sotto l'attaccatura dei primi
commentavano l'avviso funebre, verniciato ancora dal pennellone dell'attacchino. =
. idem, iv-1-130: andrea sperelli aspettava dal rùtolo un attacco impetuoso; ma colui
coperchio: a cotal foggia / infin dal centro sagliono ricurvi / i montani comignoli.
si attaglino, solo avvertendo di prenderli dal calendario, acciocché non gli manchi la gioia
dotta, lat. scient. attalea, dal nome di attalo, re di pergamo
le mani di acciaio fino a farle urlare dal dolore. d'annunzio, ii-730:
un corpo legato alla ruota, attanagliato dal ferro rovente. attapinaménto, sm.
. e sm. attarantato: colpito dal male della tarantola. campanella, 2-263
col tassa '(lat. thapsus, dal gr. 'pianta velenosa ')
un dritto tal, che par che dal ciel cada. bracciolini, 1-1-60:
cada. bracciolini, 1-1-60: vulcan dal ferro il manico disgiunge, / e poi
. actaea (plinio, 27-26), dal gr. àxxéa 'sambuco * (
, tediarsi, annoiarsi; lasciarsi vincere dal tedio, abbandonarvisi. cavalca, 10-295
spesso che il giovane era stato avanzato dal frate, ancorché e'fusse un poco più
, il fresco della rugiada che scendeva dal cielo. montale, 2-15: carte /
pei soldati / dei nipoti sbandati già dal sonno. 2. letter. tenda
di scatole. palazzeschi, 4-76: dal colonnello all'ultimo attendente le piacevano tutti
faccia 'l più debile uscir di fuor dal giogo. idem, 4-25: quattro condizioni
, e non dubitate di cosa buona dal canto mio; attendete pur voi a far
; attendete pur voi a far bene dal canto vostro. galeani, iii-185: diman
= voce dotta, probab. dal lat. obtenebràre con cambio di
verso la roccia biancastra. sono assalito dal vento e dalla nebbia. attente le
sentimenti si attenuavano, ma non scomparivano dal piccolo cuore. = voce dotta
meno. campanella, 2-47: non dal grembo della materia, ma di calore e
attenuati per l'asti- nenzia, siamo dal sonno tentati. ariosto, 2-13: dagli
ariosto, 2-13: dagli anni e dal digiuno attenuato, / sopra un lento asinel
ii-547: tre sartine si sono comperate dal carrettino dei fiori un mazzetto di violette
dotta, lat. scient. actaeonidae, dal nome del genere actaeon, a sua
del genere actaeon, a sua volta dal nome dell'eroe greco at- teone (
... con acqua divina, che dal fonte del vostro spirito deriva, m'
si attergava alle cose; le prendeva dal lato meno pericoloso e appariscente.
non curare. alfieri, 65: dal volgo pria dell'alme a lui conserve /
punto della costa facilmente visibile e riconoscibile dal mare (e serve a chi naviga
pecore e le caprette debbono esser rimote dal luogo dell'api, imperocché sopra i
., 3-81: come le pecorelle escon dal chiuso / a una, a due
tutto lo coverse, e vinto / dal forte impulso nelle membra, atterra. carducci
con l'atterrita obbedienza muta di servi sorpresi dal rib. segni, 2-61: se
congregazione mensuale un attestato come egli abitava dal ponte insù. botta, 4-613:
amministrative, 23-160: contro il rifiuto opposto dal sindaco al rilascio dei certificati e degli
i suòi domèstici èrano gente atticciata, dal collo toroso e dalle spalle quadre:
= voce dotta, lat. atticismus, dal gr. < ìttixio{aó <;.
letteratura greca, il periodo che andava dal 500 a. c. al 323 a
grazioso lepore che s'imparano assai meglio dal conversare, che dai libri. tommaseo
= voce dotta, lat. atticus, dal gr. àtrixó? 'dell'attica
pesci e dei pescatori. = dal nome di attila, re degli unni (
. lambruschini, 1-123: paiono angioletti scesi dal cielo, quando attillati e graziosi son
donna non mi avrebbe distratto un attimo dal seguire lo splendore delle mie idee.
= trasformazione popolare del lat. atómus, dal gr. (srop-og 4 quantità indivisibile
. atomo): in atomo (dal gr. èv cttóp.
: tolse loro tutte le cose, che dal naufragio si salvarono, come a sé
testa ad attingere acqua a tre chilometri dal paese. silone, 5-48: non vi
lì dentro si possono attingere denari come acqua dal pozzo. gentile, 3-23: e
dotta, lat. scient. actinia, dal gr. < £xt [? -ivo?
dotta, lat. scient. actiniaria, dal nome del genere actinia 'attinia '
chimica. = voce dotta, dal gr. àxx [? -ivo? *
voce dotta, comp. da attinto e dal sufi, -fero (lat. -fer
3. = voce dotta, dal gr. àxx£? -tvo? 4 raggio
= voce dotta, deriv. dal gr. &y. zìq -ivo? 4
= voce dotta, comp. dal gr. dxrc? -ivo? 4 raggio
dica bestia da tiro. = dal fr. attirail, deriv. da attirer
. deledda, ii-97: come attirata dal fascino di quello sguardo, quando egli
= lat. actitudo -inis, dal frequent. actitare, modellato su aptitudo
abbia in sé principio intrinseco di fuggire dal centro e poggiare in su.
, è da aggiungere alle due notate dal rigutini [attivare e attività]: *
o si lusinghi d'aspettare la giustificazione dal poi. manzini, 10-30: la
iii-136: se lei non distingue l'attivo dal passivo, che importa?
quale s'attizza 11 fuoco, sempre dal fuoco si consuma, così lo timore di
, iii-1-208: spirito attizzato in loro dal demonio col suo fiato infernale. l
al mondo sole, / e l'atto dal mortai tanto divise; /..
non fu perdonato sull'atto si cancella dal cuore. saba, 199: su me
, 31: il sommo dio è principio dal quale tutte le cose oneste umane dependono
e poi trattata peggio d'una serva dal marito, ora anche lei aveva un
tragedia. baldini, 4-134: dal primo all'ultim'atto stava sempre
arredamenti. comisso, 14-127: attoniti dal sole, dalla fatica e dall'aria grassa
* tuonare '(propriamente * stordito dal fragore del tuono '). cfr
fornello etimologico ti danno, la prima stordito dal tuono, che dagl'italiani dicesi ancora
che mi spoglia / d'arbitrio, e dal camin de libertade / seco mi tira
come fresche capigliature. = deriv. dal lat. attorquère, rifatto su torcere.
in tal guisa quelle tortuosità, le quali dal precedente attorcigliamento erano in esso spago restate
attorci gliata, che pendeva dal buco ove un giorno era stata
di capra attorcigliata alla vita, dal pelame arsiccio scattava con lo schienale
la messa in scena, favorita sempre dal palcoscenico girevole, erano perfetti. silone
manni, 2-183: io non sono lontano dal credere che l'attore della presente istoria
ritti. = voce dotta, dal lat. dctor -óris, da actus,
tu dovevi con dolce modo supplicare grazia dal duca dell'attoria di tibaldo, e non
). = voce dotta, dal lat. mediev. actoreus.
= cuoi] per ostare / in battaglia dal fuoco. idem, iii-307: le
e bastami. tommaseo, iii-156: dal buio che l'attomia / disceme ancor sulla
questo falso mondo pieno d'inganno, dal quale io sono istato attorniato alcuna volta
se ne va nel fortunato regno / attorniato dal mar dove il tamigi / scorre di
uscito di sotterra, ovvero che scendesse dal cielo,... e vennesi stendendo
scala caggi. = deriv. dal lat. volgar. tortiliàre.
e persuasero colui a non moversi dal muro contro cui lo avevano addossato.
dalla sete, le labbra furono attossicate dal fiele. verga, ii-45 8:
la gelosia. = deriv. dal lat. tardo toxicàre. attossicato
feral de le lugùbri / sale vedean dal truce sposo offrirsi / le tazze attossicate
in equilibrio e i cervelli, attossicati dal terribile veleno delle frasi, vaneggiano.
come se fosse un ponte levatoio calato dal castello sulla strada. 3.
roberto, 661: l'àncora si staccò dal fianco possente, scivolò col fragore
provenz. atrapar, fr. atraper, dal frane, trappa 'trappola '.
: dotta sovra ogni altra di attraere dal cielo le offuscate stelle, tutte stillanti
denaro circoli, invitandolo ancora ed attraendolo dal di fuori. monti, x-1-72: nel
né manchi di sue attrattive; armata però dal diletto... accresce e moltiplica
poco dopo, cominciarono a sentirsi sollevate dal rispetto opprimente che da principio aveva loro
quelle stelle di forza e virtù attrattiva dal polo boreale e porle nell'australe.
virtù attrattiva. leopardi, 976: dal quale [pianeta] colla virtù attrattiva
vapori acquei sollevati dalla terra ed attratti dal sole. baldinucci, 108: nugolo
o difetto impediti, quasi tutti dovessero dal toccamento di questo corpo divenir sani.
1-180: scende come un fagotto dal tram in moto; e prima esita ad
.). rigutini-cappuccini, 21: dal senso materiale di passare a traverso a
fumo che attraverso fugge, / sospinto dal soffiar d'austro o di coro,
, i... i sparver dal monte le corone d'oro.
salvi, a traverso / de'trivii, dal furor de la tempesta. manzoni,
abbia in sé principio intrinseco di fuggire dal centro e poggiare in su. baldinucci,
posta in chiaro e ridotta a computo dal neutono, e oramai si può riguardare come
, 2-151: [i pianeti] spinti dal creatore in linea diritta, per essa
= fr. ant. atraits (dal lat. attractum); cfr. attrezzo
atraits (plur. di atrait), dal lat. attractum * ammasso,
non pigliare erro attribuendola a una bambina dal mento lustro e vermiglio. negri,
naturale a pensare che incisa quella veduta dal mantegna, o da altri di quella
di questo animale attribuire all'immaginazione agitata dal timore. fogazzaro, 2-23: avevo
'l troppo e 'l poco equal dal mezzo dista. sannazaro, 7-115:
la foresta vi offre ogni dovizia, dal pane alla vela. intona musiche arcane,
-tristi fummo / nell'aere dolce che dal sol s'allegra, / portando dentro
elemento del foco sia come l'aria attrito dal moto del cielo e che il foco
72: e su l'aratro ancor dal solco attrito / canta il villano.
scheletri, / dalle vigilie attriti e dal digiuno. foscolo, ii-2-154: la domandava
e rileggendo, attrito dalla penitenza e dal digiuno, il libro di maometto.
manzoni, 319: verona attrita / dal lungo assedio... /..
peccato, mentre la contrizione è mossa dal puro amor di dio: tuttavia sufficiente,
dio: tuttavia sufficiente, se accompagnata dal sacramento della penitenza, a ottenere il
perdere premio. sarpi, i-315: dal peccato alla giustizia si passa per li terrori
-peccato attuale: quello, distinto dal peccato abituale o originale, che viene
fosse partito da un punto molto diverso dal suo, poiché esso [sismondi]
. = ingl. actuarial, dal lat. actuarius * attuario '.
, 34-146: fanno degli spiriti loro attuati dal calor naturale, un'agitazione e bollimento
ma intorno gira / sopra i monti rifei dal freddo seita. bruno, 3-704:
. bisticci, 268: cominciò alienarsi alquanto dal palazzo per attutare la invidia. giov
: misurò lo spazio che la divideva dal canale, dall'acqua che inghiotte e attutisce
come un fischio nelle sue orecchie attutite dal male. borgese, 3-126: si respirava
tronchi e dalle rocce scabre, scolorita dal mare come una parete rosa, era stata
= forse adattamento del provenz. aucire, dal lat. volg. * aucidere
dotta, lat. scient. aucuba, dal giapponese aoki: introdotta dal naturalista
, dal giapponese aoki: introdotta dal naturalista thunberg, 1783. aucùpio
= voce dotta, deriv. dal lat. audire. audiènte (
celimi, 1-98 (230): dal quale [dal re] io ebbi un'
1-98 (230): dal quale [dal re] io ebbi un'ora intera
= voce dotta, comp. dal tema del lat. audire 'udire '
lat. audire 'udire 'e dal gr. < pov7) 'suono '
(coen, 1894), comp. dal tema di audire 'udire'e mutismo
dalla parte opposta della strada. = dal tema del lat. audire 'udire'.
, comp. da audio (deriv. dal lat. audire 'udire ')
, comp. da audio (deriv. dal lat. audire 'udire') e
audire 'udire') e -logia (dal gr. xóyo? 'discorso').
percepisce. = voce dotta, formata dal lat. audire * ascoltare 'e
lat. audire * ascoltare 'e dal gr. ji. éxpov 'misura '
, 16-viii- 148: venne favorito dal signor contestabile colonna del- l'auditorato della
sono state con incredibile studio lette e rilette dal diligente messer marcantonio arresio, auditore del
il silenzio. = voce dotta, dal lat. auditiò -ònis (da auditus,
egirinaugite). = voce dotta, dal gr. aùyy) 'raggio, luce
vale che vita di giove; nome venuto dal gentilesimo, quasi augurante, cui era
garzoni, 1-399: gli auguri così nominati dal garrito de gli uccelli notato da loro
: e gettonimi in ritrarsi un fior dal seno, / in atto che fu
ascolta con lo spirito alacre, ringiovanito dal sonno, con l'augurio di tante
atrio, palazzo, castello, corte dal gr. aùar) 4 cortile, dimora
= voce dotta, lat. auloedus, dal gr. ocùx aulentino, sm. ant. pianta dal fiore a tinte dorate (non altrimenti che fior d'aulentino. = forse dal lat. aculentinus, deriv. da aculeus = voce dotta, lat. aulaeum, dal gr. aùxocta 4 sipario '. l'aulètride dagli occhi / a mandorla e dal seno di cotogna / sta, nell'ombra della bottega. = dal lat. olire, attraverso la forma ipercorretta . = fr. lis, dal lat. volgar. lilius per lilium. greci, canto ac compagnato dal flauto. = voce dotta, gr poscia evope / ed aulope chiamano, dal ciglio / scuro, che per di sopra dotta, lat. scient. aulopus, dal gr. aùxwtrói;, nome di . ordine di pesci teleostei, caratterizzati dal muso allungato, a forma di tubo lat. scient. aulostomi (comp. dal gr. aùxóc * tubo, flauto
: quello uomo che intende a partirsi dal peccato... ha bisogno d'aumiliarsi
provenz. aunir, fr. honnir, dal frane, haunjan 'spregiare '.
in cui l'estive / aure infocate dal leon celeste / han lor saette, al
alla vita. tasso, 9-33: dal giovenetto corpo uscì divisa / con gran
= voce dotta, lat. aura, dal gr. aopa. cfr. isidoro,
= voce dotta, deriv. dal lat. aurum, calco del gr.
dotta, lat. scient. aurelia, dal lat. aurum 'oro '
da la bella face, / anzi dal sol notturno, un raggio scende / che
romana d'oro (coniata a partire dal 49 a. c.).
grandezza da tutti i pori e specialmente dal lobo auricolare sinistro ch'era grosso come un'
il giogo tirannico introdotto per mero arbitrio dal quarto concilio di laterano. -testimone
lat. scient. auriculatus, deriv. dal lat. auricula * orecchietta '.
auricularia (buillard, 1781), dal lat. auricularius, deriv. da auricula
dotta, lat. scient. auriculariaceae, dal nome del genere auricularia.
= voce dotta, deriv. dal lat. aurum * oro '.
aurifere, le quali, corrose assiduamente dal profondo alveo dei grandi fiumi, vi
= voce dotta, deriv. dal lat. aurum 'oro '.
auro ha la chioma, ed or dal bianco velo / traluce involta, or
voce dotta, lat. aurum (oppure dal provenz. aur). auroàurico,
è accompagnato da una colorazione che va dal giallo al purpureo); inizio del
l'uomo in prima vede ed è alluminato dal lume dell'aurora innanzi che vegga il
ad amar ce invita, / dentro dal petto el cor mi raserena, / vegendo
= voce dotta, deriv. dal lat. aurum * oro '.
= voce dotta, comp. dal lat. aurum * oro 'e dal
dal lat. aurum * oro 'e dal gr. &epa7re£a 'cura '
di pietro, che si lasciò scivolare lentamente dal basto e si distese sul pavimento
ai sofferenti. = voce dotta, dal lat. tardo auxiliàtor -òris (femm.
. leopardi, 6-79: e tu dal mar cui nostro sangue irriga, / candida
. salvini, 12-3-344: nome formato dal mio proprio nome /...
. da avis * uccello 'e dal tema di specère 'scorgere '. cfr
, dei beni di consumo, imposta dal governo al fine di raggiungere il risanamento
= voce dotta, lat. austèrus, dal gr. aùatyjpóg * rude, aspro
dotta, lat. scient. haustòrium, dal lat. haustór -óris, deriv.
, 3-862: rimango... suspeso dal desio di saper qual cosa sia quella
. àustro, sm. vento proveniente dal mezzogiorno. dante, purg.,
uscire da quella nuvola candente, che dal spirto d'austro risospinta corre verso il
moto contrario all'aquilone, cioè nascer dal basso e, radendo il terreno, salir
austro il coro / delle femmine ancelle dal palagio / remoto. idem, iii-2-238:
e quelle stelle di forza e virtù attrattiva dal polo boreale e porle nell'australe.
9-505: autenticate tutte queste cose / dal giudizio gentil dello scrittore. montecuccoli,
non era se non so- scritto semplicemente dal notaio, e fu allora errore il
.. facendo autentica una traslazione discordevole dal testo originale. manzoni, pr. sp
dir. interpretazione autentica: quella fatta dal legislatore con un nuovo provvedimento legislativo.
voce dotta, lat. tardo authenticus, dal gr. aù&ev- xixó?, deriv
la voce autiere rimase disponibile e fu adottata dal mini stero della guerra »
). = voce dotta, dal gr. ocùxóg 'da sé '.
: era seduto davanti, un po'allarmato dal baccano di tutte quelle donne schiacciate
= spagn. auto 'atto '(dal portogh.), dal lat. actus
atto '(dal portogh.), dal lat. actus -ms * azione drammatica
. = comp. da auto- (dal gr. aùxó <; * da sé
valu tazione tributaria compiuta direttamente dal contribuente, senza l'intervento dell'
= comp. da auto- (dal gr. ocùxó <; 'da sé
= comp. da auto- (dal gr. ocùtós * da sé ')
= comp. da auto- (dal gr. ocùxó? * da sé '
= comp. da auto- (dal gr. aùxóg 'dasé') e biografia (
quartiere avidi di vedere puramente la città dal piano scoperto dei grandi autobus. manzini,
per tutto il viaggio guardò ostinatamente fuori dal finestrino. -perdere vautobus: non fare
era scivolato di sotto. = dal fr. autobus, comp. da auto
. = comp. da auto- (dal gr. aòxót; 'da sé ')
. = voce dotta, comp. dal gr. aùxóg 'da sé 'e
. = comp. da auto- (dal gr. ocùxót; * da sé '
= comp. da auto- (dal gr. aùxó? * da sé '
= comp. da auto- (dal gr. aùxó <; 'da sé
. = comp. da auto- (dal gr. aùxó <; 'da sé '
. = comp. da auto- (dal gr. ocùxó <; * da sé
<; * da sé ') e dal tema di centrare (v.)
. = comp. da auto- (dal gr. aùxói; * da sé '
, volontariamente. = voce dotta, dal gr. aùxox (v7) < n
= voce dotta, comp. dal gr. aùxó <; * da sé
. = voce dotta, comp. dal gr. aùxó? 'da sé '
. aùxó? 'da sé 'e dal lat. clavis * chiave '.
= comp. da auto- (dal gr. olòtòq * da sé '
= comp. da auto- (dal gr. aòxót; * da sé '
aòxót; * da sé ') e dal part. pass, di comandare (
= comp. da auto- (dal gr. aùxóg 'da sé') e combustione
= comp. da auto- (dal gr. aùxó? 'da sé '
= comp. da auto- (dal gr. aòxó <; 'da sé
. = comp. da auto- (dal gr. ocùxó <; 'da sé
gr. aòxói; 'da sé 'e dal tema di xwpéo 'diffondersi '.
a ora data, come la tenebra dal rintocco dell'ora. malaparte, 11-207:
<; * da sé 'e dal tema di xpaxéco 'domino '.
<; 1 da sé 'e dal tema di xpaxéca 'domino '.
, senza il controllo di assemblee elette dal popolo. -per estens.: qualsiasi
sociali. = voce dotta, dal gr. aùxoxpdxeia: cfr. autocrate.
= voce dotta, comp. dal gr. aùxói; 'da sé *
coniata da b. spaventa, comp. dal gr. aùxói; 'da sé
mai scritte. carducci, 836: egli dal cielo, autoctona virago / ella:
dotta, lat. tardo autochton -ònis, dal gr. aòxó- x&6>v -ovog, comp
aùxó? 'da sé 'e dal tema sisdcoxco 'insegno '. cfr.
175: « noi oggi abbiamo, copiandolo dal francese autodidatta, anche autodidatta (con
= comp. da auto- (dal gr. aùxó? 'da sé '
aùxó? 'da sé ') e dal part. pres. di distruggere
gameti, maschile e femminile, derivanti dal medesimo individuo; autofecondazione.
= voce dotta, comp. dal gr. a ùxóg 'da sé 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. aùxó <; 4 da sé
; 4 da sé 'e dal tema di ytyvo (j. ai 4
= voce dotta, comp. dal gr. aùxóq 4 da sé 'e
togoverno, che le fantasie anti-parlamentari favorite dal fascismo teorizzano nel modo più sconsolante
perfino il nome dell'autore fu omesso dal frontispizio, e aggiunto poi autografo via
voce dotta, lat. tardo autogràphus, dal gr. aùxó- ypacpos, comp.
aùxó <; 4 da sé 'e dal tema di ypà biol. impollinazione del pistillo operata direttamente dal polline del medesimo fiore. medie. intossicazione provocata da sostanze provenienti dal disfacimento dei tessuti dell'organismo. . = voce dotta, comp. dal gr. aùxóg 4 da sé 'e
dalla « deformazione » all'astrattismo, dal simbolismo cerebralistico all'automatismo dell'ipnosi.
fr. automatisme (sec. xviii) dal lat. tardo automatismos (gr.
voce dotta, lat. automedon -óntis (dal gr. aòto pwjscùv -ovtos
strada le ombre di quelli che sparavano dal prato, a due metri dagli automezzi.
salute lombarda si riversa in pacate osservazioni, dal viso uomo che si senta venir meno
= voce dotta, comp. dal gr. aùxó <; * da sé
sorgente di energia e nella direzione voluta dal guidatore (quindi senza rotaie)
. = voce dotta, comp. dal greco aùxó <; * da sé '
. = voce dotta, comp. dal gr. aùxó? 'da sé '
di governarsi da sé; potestà riconosciuta dal potere centrale a un ente locale di
senza scandali né violenze, l'uomo dal destino creatore arriverebbe a questo: l'
, né in base a norme imposte dal di fuori (sia da un essere superiore
aòxó? * da sé 'e dal tema di vèlico 'distribuisco ').
per il restauro lembi di tessuto forniti dal paziente stesso. =
= voce dotta, comp. dal gr. ocùxós 'da sé 'e dal
dal gr. ocùxós 'da sé 'e dal tema di tcxdaoco 'formo '
sf. autoveicolo munito di pompa azionata dal motore stesso della vettura
può bastare. = voce dotta, dal gr. aùro ^ la 4 visione con
i propri occhi '(comp. dal gr. aùtó? 4 da sé '
autore, nel linguaggio giuridico, colui dal quale deriva una condizione di fatto e di
, per dignità derivante dall'età o dal grado, per potenza, ricchezza,
il barone a ritrovare un valente padre, dal quale la donna era solita confessarsi;
l'autorità. banfi, 6-53: spirava dal contegno di lei, col linguaggio ritrovato
/ e per autorità che quinci [dal cielo] scende / cotale amor convien che
anch'essi la ragion dell'uomo libera dal giogo dell'autorità, e degli aristotelici
tasso, ii-152: l'autorità è tolta dal secondo del cielo, ed è questa
autoritari. = fr. autoritaire, dal lat. auctorìtas * autorità '; voce
essere. = voce dotta, dal lat. mediev. auctorizare, attraverso
una cosa. metastasio, 1-8-178: dal tuo favor, da tante / tue regie
pubblicate in firenze nel 1720 in 4to dal sig. tommaso bonaventuri, accademico
volevamo, tentassimo di avere un'autorizzazione dal commissario. calvino, 1-484: i lavori
= voce dotta, comp. dal gr. aòxó? 4 da sé '
. aòxó? 4 da sé 'e dal tema di axoruéco 4 osservo '.
medie. sieroterapia praticata con siero estratto dal soggetto medesimo a cui viene inoculato.
usato nelle riprese cinematografiche di esterni lontani dal teatro di posa. =
b. croce, i-3-213: cominceremo dal fare appello all'au- tosservazione, affinché
autosuggestióne, sf. suggestione esercitata dal soggetto su se stesso, per effetto di
. = fr. autotypie (dal gr. a 'xóxonoi; 'che si
= voce dotta, comp. dal gr. ocùtói; 'da sé
ocùtói; 'da sé 'e dal tema del gr. xé [i
= voce dotta, comp. dal gr. aùxó? 'da sé '
vaccino preparato ogni volta con microbi prelevati dal malato stesso a cui il vaccino dovrà
e negli stati uniti). = dal nome della città francese autun. autunnale
inverno (21 dicembre); dal punto di vista meteorologico si fa
di vista meteorologico si fa durare dal i° settembre al 30 novembre.
umido soffiava attraverso le macchie arrossate dal gelo. civinini, 1-291:
: inclino adesso all'autunno / dal colore che inebria, / amo la stanca
, e tutto quello che pareva tócco dal male d'autunno, tutta l'ombra su
mostrarsi. comisso, 14-125: rinsecchita dal lavoro della terra, ma tormentata dal senso
dal lavoro della terra, ma tormentata dal senso dell'autunno della sua vita col
. = voce dotta, comp. dal tema del gr. aù ^ dtvw *
. = voce dotta, deriv. dal gr. aù ^ dcvco 'accresco '
. = voce dotta, comp. dal gr. oco ^ óvcù * cresco
voce dotta, comp. da auxo- (dal gr. ardevo) * ac
. = deriv. da avale, dal lat. aequàlis * eguale '.
io colsi avale avale. = dal lat. aequàlis * eguale '.
una pila di ponte. = dal fr. avant-bec (sec. xix-xx)
parte dell'arto superiore che va dal gomito al polso (posto, cioè,
proprio braccio e la mano): formato dal radio all'esterno, dal cubito
formato dal radio all'esterno, dal cubito o ulna all'interno (
sinistro sulla propria spalla. = dal fr. avant-bras (sec. xix-xx)
pel bacino di carenaggio. = dal fr. avant-port (sec. xx)
. fogazzaro, 2-29: dentro dal viale una lista di aiuole fiorite,
e della crocerossa. = dal fr. avant-poste (sec. xix-xx)
del prefissoide avan-, deriv. appunto dal fr. avant, corrispondente all'ital
tamerici giganti e le palme. = dal fr. avant-corps (sec. xix-xx)
: roveri e cerri, appena inverditi dal maggio, occupano, dovunque gli vien fatto
in testa a tutti. = dal fr. avant-garde (cfr. avamposto)
: il « parruccone » era stato sostituito dal professore sgrammaticato e avanguardièro. avanguardismo
a'suoi contadini. = dal gr. mediev. à3avta (deriv.
dial.: * quest'anno '(dal lat. hocque anno) con il
venga la morte, che lo sciolga dal corpo, e il faccia viver con
. allegri, 173: e dal levar del sol fino alle stelle / per
di guida, dall'assale. = dal fr. avant-train (docum. nel sec
più nel sentire ch'e'fece poi dal colonnello le maniere de'suoi avanzamenti.
udire uno scricchiolio beve avanzare di là dal nero nel vano dell'altare a sinistra,
. avanzavano a testa bassa, accecati dal vento e dalla grandine, puntando i piedi
viltà deba servii condizione,... dal servigio di messer guasparrino si partì ed
amore, mi consolerò che siamo abontanati dal barbaro, e avanzati nel civile.
potenza, / che già baccante dal tartareo speco / venne quassù per farvi
innanzi e far maggiore, non guari dal sentimento d'avacciare scostandola; con
quello che'mi avanza di vita riconoscerlo dal magnifico giuliano e da pagolo vostro.
, a i dì de la speranza / dal tuo grembo fecondo / cinque valenti uscieno
del tal luogo, avanzo venti scudi dal tale, ne ho in tasca altri quattro
avanti in territorio nemico, o occupato dal nemico, di truppe combattenti. panzini
, sospesi in aria a quattrocento piedi dal precipizio. d'annunzio, iv-1-312:
dell'uomo anch'ella piglia virtù immediatamente dal maestro sovrano... allorché e'
deterioramento sofferto dalla nave, o dal suo carico, durante il viaggio.
che superano le ottanta miglia di raggio dal porto di caricamento, sono ripartiti esclusivamente
nel sec. xiii) e averia (dal 1494). avariare, tr
farine, di certe conserve, quando soffersero dal tarlo o per altro modo,
e dalle vinacce... e dal granone, massime avariato. pascoli,
a sfidare l'avarizia delle nuvole creando dal bel principio grandi strade alberate.
o d'un diaspro, / pregiato poi dal vulgo avaro e sciocco. boccaccio,
: ai primi navigatori, spinti più dal timor che dal vento, bastavan legni rozzi
navigatori, spinti più dal timor che dal vento, bastavan legni rozzi, ma
giorni brevi. marino, 294: né dal crespo velo / ombrato e chiuso il
906: è il muro meglio difeso dal vento in tutto il paese, e quello
docum. nell'anno 1800), dal sanscr. avatdra 1 discesa ', poi
i-1-236: il rampollo dacoromano fu tratto dal tronco italico fin dalla fine del secolo
: toma toma fra noi, sorgi dal muto / e sconsolato avello. carducci,
, evellìs, poiché la terra s'evelle dal luogo dove l'uom vuole seppellire alcun
annunzio, iv-2-5: era silenzio; ma dal silenzio nascevano mille suoni indefinibili, ma
. redi, i-562: l'animale dal quale si piglia il latte, fa di
di orzo e di quell'erbe che dal medico saranno stimate convenienti al male che si
la cavalla non capiva, levò il muso dal beverone, vide l'avena, prese
genitore augusto figlio, / ch'avrai dal ciel col cenno e con la destra /
m'è gito / lo tuo dolzore dentro dal core. boccaccio, 74- 153:
mi ricordo di quando lei fu condannato dal tribunale speciale... mi ricordo proprio
polpa [del cocco] e la separa dal guscio, simile a quella dell'uovo
da un sostantivo acquista il significato determinato dal sostantivo stesso, o analogo a quello
tasso, 2-4: gli angeli che dal cielo ebbero essiglio / costringerò de
mia renunzia al grado di deputato, dal quale non ho avuto altro che dispiaceri
inglesi non erano allora troppo ben veduti dal patriziato veneziano; forse per la stessa ragione
, o forestieri, o altri, dal giudice della mercatanzia,... erano
un libro di dare e avere, dal quale alla fine dei conti ognuno si
famiglia passe- racei (lanius), dal becco forte e uncinato, compresso ai
l'orecchio al canto d'un'averla dal poggio o a qualche furlana vendemmiale.
lo suo fallire. = forse dal lat. habitus 'prosperoso '.
sempre continuato quella vita. = dal fr. aviateur, voce introdotta da gabriel
landelle, nel 1863: deriv. dal lat. avis 'uccello'. avìcolo
= voce dotta, comp. dal lat. avis * uccello 'e colère
= voce dotta, deriv. dal lat. avis * uccello sul modello
una regione. = deriv. dal lat. avis * uccello 'e fauna
nella superficie del cuore. = dal fr. environner 'circondare '.
maturo fmtto di quella interna bontà, dal patrio e dal materno e dall'avito
di quella interna bontà, dal patrio e dal materno e dall'avito sangue instillatagli.
con buccia coriacea, di colore variante dal verde al giallo, con sfumature rossastre
v.]: causa avocata a sé dal principe, non per rendere giustizia,
uccello caradriforme [rectirvirostra avocetta), dal becco lungo, ricurvo in alto,
ant.: avogador, avogadro, dal lat. advócàtor -óris * avvocatore '.
4-4 (417): il quale, dal suo avolo con diligenza allevato, divenne
varchi, 18-2-175: essendo egli tanto dal padre, dall'avolo e dal bisavolo suo
egli tanto dal padre, dall'avolo e dal bisavolo suo in ogni cosa degenerato.
all'amistà. = deriv. dal lat. adulterare-, cfr. fr.
avoltro e brutto. = deriv. dal lat. adulter, forse tramite il provenz
). -avorio vegetale: si ricava dal frutto (grosso come una castagna e
. ebórèus 'fatto d'avorio ', dal sost. ebur -oris 'avorio'
avornelli. 2. legno fornito dal laburnum alpinum, di colore bruno scuro
, intagliatori. = dimin. dal lat. laburnum (lavornello -l'avornello)
sotto la tua loggia. = dal lat. laburnum (lavorno - vavomo)
soldi due del cento. = dal fr. avorton 'aborto '.
bruscamente le labbra e staccando la lingua dal palato, vengono prodotti suoni particolari (
... l'anima avulsa violentemente dal corpo precipita per l'eternità alla quale
materno. = voce dotta, dal lat. avuncùlus * zio materno '.
guicciardini, ii-279: non mi pare alieno dal nostro proposito... inserire la
la bufera e avvallava cacciato, intristito dal freddo. 8. intr.
di cardi. pirandello, 5-11: dal pavimento un po'avvallato, di mattoni
che è nulla, se non sia dal dimostrativo discorso avvalorata. cesarotti, i-124
con raffermare che erano già stati dettati dal re salomone ed anche da santa caterina
tua scorta amabil si avvalora / sol può dal mondo scior l'animo franco.
divine], non altrimenti che l'occhio dal cannocchiale. redi, 16-v-292: perso
dagli antichi scrittori, ed oggi avvalorata dal comune uso, si può misericordiosamente
: comeché gli occhi de'moderni notomisti dal microscopio avvalorati poco men che lincei sien
fin salnitro e zolfo puro, / tocco dal fuoco, subito s'avamra. idem
schermo non trovo che mi scampi / dal manifesto accorger de le genti; /
di sdegno. pea, 7-57: posseduta dal maligno, tremava, avvampava, ingialliva
2. rilucente come fiamma; arrossato dal fuoco; di colore acceso; rosso
papini, 8-305: le pagnotte avvampate dal forno. govoni, 2-135: rossi
porta un'altra donna... dal viso biondo, avvampato e disfatto. pratolini
si mosse a par tirsi dal mondo ed entrò nel chiostro.
si vedrà, l'avvertenza di sceverare dal totale la mortalità delle sale chirurgiche, come
ha sempre da me. = dal fr. ant. avantage (deriv.
fr. ant. avantage (deriv. dal lat. tardo abante 'avanti '
. marino, 276: ratto trabocco / dal tronco in giù precipitoso al piano;
/ e segnato che l'ha, dal capo al piede, / in cento pezzi
mano sul manico del coltello che gli usciva dal taschino. leopardi, ii-54: i
mi trovai, senza avvedermene, fuori dal convento. b. croce, ii-13-54:
avvede che la suocera stringe gli occhi dal fastidio. -ant. con altre