una larga e verde prataria. / ove dal mar venia suave vento, / tra
in tal cataletto con molte carte intorno, dal capo e dal piede. -così vanno
molte carte intorno, dal capo e dal piede. -così vanno circondati di libracci alcuni
v-1-788: ma il terzo volo partitosi dal fondo del campo, quasi all'ombra
ameni. pea, 7-12: penzoloni dal trave, tenuto sospeso da un cordino
baldoria le prime poche mosche già nate dal fermento del concime. sbarbaro, 1-55
nel rotnan de renar!): dal frane. baldowin. baldracca,
e svoltarono a destra per una stradetta dal fondo sterrato. dopo un centinaio di
che circonda l'ippodromo e lo separa dal pubblico. -calcio. disposizione dei giocatori
(durante i tiri diretti di punizione dal limite dell'area di rigore).
sonica: v. muro. = dal fr. barrière (docum. nel sec
al kane: / carri che rotolavano dal cono / delle montagne; un subito
proprio quello che un bove, guidato dal sommo d'un carico, avverte alle spalle
griglia dei focolari. = dal fr. barrot, deriv. da barre
o ad altre infezioni. = dal nome dell'anatomista danese g. bartholin
, sm. scioccone. = dal nome proprio bartolommèo, dal lat. bartho
= dal nome proprio bartolommèo, dal lat. bartho lomèus,
bartho lomèus, deriv. dal gr. bap ^ oxoiiato? (dal
dal gr. bap ^ oxoiiato? (dal siriano bar talmai, comp
. traversa del torchio. = dal nome proprio bartolo [meo], secondo
bacillari: la bartonella bacillifortnis (dal nome dello scopritore barton).
più volentieri baruffasse. = forse dal germ. * biroufan 4 contrastare '(
rotolare, fare rotolare. = dal lat. volgare bis-rotulare: cfr. rullare
rivestimento, separati appunto in tal modo dal tessuto sottostante (che di solito è
. di basalto, fatto o derivato dal basalto. targioni tozzetti, 12-10-73:
di trachite e basalto che paion emersi dal suolo per un vigoroso spintone sotterraneo vi hanno
: in taluni casi il basalto espulso dal mare in ebollizione è rico
che leggeva così invece di basanitès, dal gr. ^ aoa. vl'zric,
c. e. gadda, 194: dal cobalto dello jonio l'etna grigio-roseo contro
l'ossessione di questi pensieri, accresciuta dal trovarmi in quella piccola e antica città
macine. = voce dotta, dal lat. di plinio basanitès, dal
, dal lat. di plinio basanitès, dal gr. @aaavtt7) <; (
: quando qualche cliente, privilegiato dal caso, basava il piede sullo stampo di
ecc. è voce neologica, tolta dal fr. baser. palazzeschi, 4-122:
gnuolo di baschina. — dal fr. basquine, spagn. basquina 1
spagna e francia): docum. fin dal sec. xvi (da rabelais)
(da rabelais); deriv. dal fr. basque (cfr. littré,
capitani s'investirono. il bassà, dal principio alla fine della fazione, non
, e anche scuotendolo). = dal popolo basco (guascone); cfr.
un sol pezzo di acciaio. = dal fr. bascule (docum. nel 1549
, vecchie coppie a larga base che dal sedile ci guardano passare con un'aria
la lingua comune non solo non nascesse dal mescolamento delle quattro proprie,..
amine. la denominazione di base deriva dal fatto che nella decomposizione termica di un
). = lat. basis, dal gr. 0àoii; 4 andatura, andamento
sec. xvi); nell'accezione chimica dal fr. base, voce proposta da
della famiglia basellacee, con achenio avvolto dal calice: la basella alba o basella rubra
o dell'america). = dal nome indigeno (del malabar); cfr
intendere, o fingersi uomo senza giudizio; dal verbo basire. casti, 5-34:
passeracei (panurus biarmicus), caratterizzato dal color cannella e da un lungo ciuffettino di
, tutto con valore dimin. dal lat. basis, gr.
da basidium 'basidio 'e dal gr. poxf) 'lancio '.
= voce dotta, formata da basidio e dal gr. cpópo? 'che porta'
. bot. spora che si forma dal basidio. = voce dotta, comp
da base e -gamìa, deriv. dal gr. vàfio? 'unione sessuale '
dei loro predecessori latini. = dal nome di san basilio di cesarea, detto
il grande (330 circa-379); dal sec. xvi indicò ogni ordine monastico
di portici, e da un lato fasciata dal canale, e in mezzo ad essa
= voce dotta, lat. basilica, dal gr. 3 < * cnxix- /)
mediev. [vena) basilica, dal gr. paoixixó? 'reale, principale
, mentre è putrefatta, come anco dal basilico putrefatto nasce lo scorpione, che
e intagliate in cima. = dal lat. basillcum, dal gr. *
= dal lat. basillcum, dal gr. * 3ocoixtxóv 'erba regia '
fugge, sol per non morire, / dal mortai viso con gli occhi lucenti.
ferito. ecco un groppo di favole dal principio fino alla fine di questo immaginario
la fulminasse con due occhi di basilisco dal suo tavolino di picchetto. verga,
soffici, 1-203: veleno alzò la faccia dal fuoco, e piantò in quelli di
cancro? = lat. basiliscus, dal gr. paotxcoxo?, dimin. di
cotone, usato per fodera. = dal fr. basin (docum. nel 1642
1642: e prima basine, fin dal 1396), riduzione di bombasin (poiché
da bambagia, che a sua volta deriva dal lat. tardo bambax, parola greca
scient., comp. da basi-, dal gr. q&aic, 'base'e occipite
. xix: comp. da basi-, dal gr. pàou; 4 base '
voce scient., formata da basi-, dal gr. pdaic, 4 base ',
4 base ', e -clastia, dal gr. xxaoxóg 4 spezzato '(da
voce scient., formata da basi-, dal gr. 3 scient., comp. da basi-, dal gr. 3<4oi <; 4 base ' (da base) e -peto (dal lat. petère 4 dirigersi verso ') , si sentì basire e, raccolto dal divano il floscio cappello, stava per svignarsela
scient., comp. da basi-, dal gr. @àoi <; * base '
scient., comp. da baso-, dal gr. 'base ', e
. da baso- (e basi-), dal gr. pàoli; * base
scient., comp. da baso-, dal gr. pàoli; 'base ',
basommatophora, formato da baso-, dal gr. (3àai <; * base
, perché non si alzano i piedi dal terreno, ma si strisciano. bassà
assai probabile che abbia derivato il nome dal compositore veneto g. bassano. bassanza
alto, e sgombrato un focoso suspiro dal petto, proruppe in questa sentenza: «
da s. c., 3-3-8: dal movimento degli occhi e delle ciglia chinate
. bassaricyon, composto da bassaris (dal gr. paoadcpa 4 volpe ') e
agg. lat. bassarìcus, deriv. dal gr. paaoapixó? (da pdaoaptt
lat. scient. bassaris, deriv. dal gr. paooàpa 4 volpe '.
= voce dotta, lat. bassarides, dal gr. pocooapiset; 4 menadi,
bassariscus, deriv. da bassaris (dal gr. paoodpa 4 volpe ').
clarinetto contralto, in fa (sostituito dal clarinetto basso). = dimin
. pallavicino, 1-241: non proviene ciò dal solo peso del fazzoletto, perché nella
ma dante ancora l'avea quasi bandita dal sonetto, il quale, poco acconcio a
umiltà. bruno, 3-1075: è necessario dal male vegnano al bene, dal bene
necessario dal male vegnano al bene, dal bene al male, dalla bassezza a
, da le oscuritadi al splendore, dal splendor alle oscuritadi. sarpi, ii-222:
condizione, né dalle idee, vien dal cuore. rajberti, 1-181: è più
che non si alza affatto o pochissimo dal suolo, dal piano, dalla base,
alza affatto o pochissimo dal suolo, dal piano, dalla base, da un
secondo il podere del suo patrimonio, dal prencipio, allo spendere pogna modo, ché
più oscuro, / e 'l più lontan dal ciel che tutto gira. idem,
perfido apollino / (così poss'el cader dal celo al basso!) / che
erano a capo per capo solamente separati dal tavolato di modo che ogni bassa parola
corpo femenile. alfieri, 1-17: dal cor ti svelli il sospettar non tuo
di molti poteva ritardare i loro sforzi dal pervenire a sommi gradi. guarini, 214
anzi lo fa dispregevole ai patrizi intarlati dal lusso e dall'ignavia, e ridicolo
bassissima voce sia e per poco solamente dal volgo usata, e per ciò non meritevole
« paragone * degli orefici l'oro basso dal fine insegna a conoscere. paoletti,
una estetica induttiva, di un'estetica dal basso, che proceda come scienza naturale
la gente che usciva, quasi travolto dal flusso popolare, mi ritrovai a discendere
d'una metropoli. è un'esplosione dal basso, poco controllata e appena arginata
dissimili da quei ricci, co'quali dal castagno vestiti sono i propri suoi frutti.
saette. calvino, 1-66: un castagno dal tronco cavo, un lichene celeste su
di tannino, estratto dalla corteccia e dal legno di castagno (e serve per
specie di pesce spinoso, così detto dal suo colore castagnino, e che ha qualche
, manuarii d'epimeteo. = dal lat. mediev. castaldus, gastaldus 1
beni di una persona ', deriv. dal longob. gastald 'amministratore di beni
castalio. = voce dotta, dal lat. castdlis -ìdis, dal gr.
dotta, dal lat. castdlis -ìdis, dal gr. xaarotxtc -tsoc;
tuo sembiante, / mi piovesser dal labbro i versi amici. carducci, 149
= voce dotta, lat. castalius, dal gr. xaoxàxioc; (castalia
.. / può giungere a distorli / dal mutuo folle loro dichiararsi.
. = voce dotta, comp. dal lat. castanea * castagno 'e
del castagno. = comp. dal lat. castanea 1 castagno * e da
patogeno della malattia del sonno. = dal nome del batteriologo aldo castellani (nato
altra per lo comune di firenze, dal die del diposto oficio di questa castellaneria
, 1-24 (i-904): fecesi aprir dal castellano la porta del castello, fingendo
ieri alla città turrita / le castellate dal lucente usciolo. beltramelli, i-696: passava
castellata dai fondi graffiti e dipinti e dal cocchiume rilevato. govoni, 1-101: vorrei
baldo, che difende il luogo dal settentrione. scorgo il castello di garda in
quali volteggiavano i falchi che parevano attirati dal sole come le farfalle notturne dalle lampade
pittori, per lavorare a considerevole altezza dal suolo, e anche al sollevamento o,
le tavole in modo che stiano lontane dal muro, ritte in su bastoni fittivi
castello, l'incudinella, l'incudine dal corno lungo. 16. marin
sp., 19 (336): dal castellaccio di costui al palazzotto di don
monti, x-2-51: al benàco che dal vento ha briga / pari al liquido grembo
castigar col tempo quegli errori, che dal desiderio di pagar tosto questo debito erano
per cui molto mi gastigo. = dal lat. castigare * riprendere, punire '
castigatamente scrivevasi dappertutto e traevasi non già dal parlare della plebe, ma dai fonti
): per la qual cosa, gastigato dal primo dolore della perdita, conoscendo che
a maritarsi per sacrilegio; onde pioveranno dal cielo le castigatorie di dio. castigatura
e castiglion cinti di fossi. = dal lat. mediev. castélliò -ónis, deriv
. mediev. castélliò -ónis, deriv. dal lat. castellum. la voce è
.. e in vece del castigo debba dal padrone essere usata tammonizione. sarpi,
dimari, 1-185: inchinò a richiamarlo dal gastigo al premio, dall'esilio alla
, quasi una voce d'ammonimento salisse dal fondo dell'esser loro ad avvertirli d'
e delle colpe negli uomini che chiameranno dal cielo somiglianti castighi. manzoni, pr
agevolarne lo squagliamento. = dal fr. castine, adattamento del ted.
, sf. l'esser casto; astinenza dal contatto sessuale, continenza nel ricercare i
mente in dio; essa separa la mente dal mondo per purità; regola per castità
.. là a tavola, interrogato dal gatto e dalla fantesca, riesce una cosa
casto odore d'aperta campagna ferita drittamente dal sole. 3. puro, innocente
poco opportuno, che non fusse riscaldato dal fuoco di un casto amore. parini,
] con mano / casta e robusta dal gorgo / della prima origine, fresche
era due cornetti, che si partivono dal castone. d. bartoli, 35-168:
si potrà mai dire italiano. = dal fr. ant. chaston (poi chaton
come medicamento. = voce dotta, dal lat. castorèum, dal gr. xaoxópiov
voce dotta, dal lat. castorèum, dal gr. xaoxópiov. castòridi,
dotta, lat. scient. castoridae, dal nome del genere castor 'castoro \
. chim. disus. sostanza derivata dal castoreo. tramater, ii-129:
il castore sui ricci, piglia il giunchetto dal pomo impietrito, e cantarellando sotto voce
, pareri e pareri, si trasfondevano dal castoro alla casacca, raggiungendo in civica
. castoreo. = voce dotta, dal lat. castor -oris, dal gr.
dotta, dal lat. castor -oris, dal gr. xdorcop -opoc,. castracane
: fanno principio delle loro favole fin dal caos, raccontando il castraménto di celo,
vedde e dechiarò il profeta balaam, quando dal luogo eminente d'un colle le scòrse
, lat. mediev. castrametatio -ònis, dal lat. class, castrametari 4
qui su! castrami questa! = dal lat. castrare 4 tagliare, potare '
ogni ferro da medicare bestie. = dal lat. tardo catratdrius * pertinente alla castra
, il quale abbraccia le robbe acquistate dal figlio soldato in occasione della milizia;
, ma vi trovò l'interstizio sforzato dal cuneo di un rivelatore e liberatore invisibile
dell'italia centro-merid., forse deriv. dal campano castrapalombè (propriamente * castra colombi
. = voce dotta, comp. dal lat. castrum * castello 'e
castrone. magalotti, 9-1-2io: ordinatosi dal cancelliere che si portasse un castrone per
cagioni. d. bartoli, 34-193: dal che agevolmente s'intende quella essere stata
casuale: il cui verificarsi dipende unicamente dal caso e non dalla volontà di uno
in ogni evento assume un valore dipendente dal caso. = voce dotta, lat
quale il succedersi dei fenomeni è governato dal caso; e il caso non è soltanto
dotta, lat. scient. casuarinaceae, dal nome del genere casuarina, a sua
di forti unghioni, piume bruno-nere, ali dal cui margine anteriore sporgono alcuni aculei cornei
molucche e depone tre o cinque uova dal guscio verde, covate solo dal maschio
uova dal guscio verde, covate solo dal maschio; specie affini vivono in australia
dai naturalisti olandesi), deriv. dal malese kasuwàri. casuista, sm
dallo spagn. casuista, deriv. dal lat. casus 1 caso '('
, nere sul fondo violetto, mandata dal museo di bressanone. = voce
bressanone. = voce dotta, dal lat. tardo casùla. cfr. isidoro
tetto di paglia annerita dalle piove e dal fumo. = dimin. di
altro senso, era stata registr. dal tramater, ii-131: « catabolici: epiteto
dotta, sorta in opposizione a metabolismo, dal gr. xaxapoxrj 'il demolire '
. fisiol. insieme di scorie prodotte dal catabolismo (ed eliminate dall'organismo:
= voce dotta, deriv. dal gr. xaxàxauai? 'il bruciare '
il bruciare '; voce registr. dal tramater. cataclisma (disus. cataclismo
quasi a scosse sismiche, prodotte forse dal cataclisma della guerra. papini, 8-166
voce dotta, lat. tardo cataclysmus, dal gr. xaxa- xxuopió? * inondazione
plur.): forse deriv. dal nome ad catacumbas dato (dal iv secolo
deriv. dal nome ad catacumbas dato (dal iv secolo) a una cavità sotterranea
e si tratta di una parola composta dal gr. xaxà (che nei composti ha
, lat. catachrèsis (catone), dal gr. xaxà- xptjok; 'abuso',
). = voce dotta, dal gr. xaxà 'contro 'e xpoxéco
rifrangenti. = voce dotta, dal gr. xaxà 'contro 'e siorrxpixf
= voce dotta, comp. dal gr. xaxà 'contro 'e diot
= voce dotta, deriv. dal lat. catadupa, neutro plur.
catadupa, neutro plur. (dal gr. xaxàsourrot, comp. da xaxà
col petto stracarico di medaglie, contornato dal folto gruppo dei suoi manutengoli. papini,
popol. * catafalicum, comp. dal gr. xaxdc (che nei composti ha
nei composti ha valore rafforzativo) e dal lat. fala 'palco '; cfr
. = comp. da cata- (dal gr. xaxdc 'in giù, contro
dotta, lat. mediev. cataphóra, dal gr. xaxacpopdfc * caduta,
, lat. cataphracta (tacito), dal gr. xaxa- cppdtxtt ^
. ordine di pesci attinotterigi, caratterizzati dal corpo più o meno corazzato di piastre
cataphractus * armato di corazza deriv. dal gr. xaxdccppaxxot;, da xaxacppdcaoco *
= voce dotta, fr. cataglosse, dal gr. xaxà * giù * e
* figure delineate, profilate ', dal gr. xaxaypacpv) * disegno, traccia
vede non è d'impronta sarda. sin dal trecento infatti vi fu installata una colonia
e catelano2). = dal lat. catalanus * della catalogna '.
, catalèpsia (celio aureliano), dal gr. xaxdcxr) < j't <
tardo catalèxis (mario vittorino), dal gr. y. a. ià'krfeiq
= cfr. catalessi1; deriv. dal gr. xaxdcxtjtpic 'l'atto di afferrare
altri soldati catalettici, ammutoliti, istupiditi dal terrore! -per simil. e
(celio aureliano), deriv. dal gr. xaxaxijtmxót;; cfr. fr
(mario vittorino), deriv. dal gr. xaxax7jxxtxó <;; cfr.
tal cataletto con molte carte intorno, dal capo e dal piede. m.
con molte carte intorno, dal capo e dal piede. m. adriani, 4-1-85
funerali per sentire quelle naturali lamentazioni uscite dal cuore e dal vero dolore di villanelli e
quelle naturali lamentazioni uscite dal cuore e dal vero dolore di villanelli e villanelle,
dice il proverbio. = dal lat. popol. * catalectus (formato
lat. popol. * catalectus (formato dal gr. xaxdc e il lat.
, lat. catalysis (servio), dal gr. xaxàxoaic * scioglimento,
. = voce dotta, introdotta dal chimico svedese berzelius: ingl. catalyse
catalyse è documentata in ingl. fin dal 1655 (v. catalisi1).
il corpo. = voce dotta, dal gr. xaxocxuxtxó? * che scioglie,
non fatta a quel modo. = dal luogo di provenienza: cfr. piem.
. bot. melo cotogno. = dal nome della catalogna, da cui proviene.
cadeva di sorpresa nel cuore. = dal nome della regione di provenienza, la catalogna
69: qualche volume di memorie tradotte dal francese, alcune storie di quelle antiche italiane
viveri col catalogo dei prezzi, evocato dal memoriale. panzini, i-581: le aveva
1-135: intesi per ora d'escludere dal catalogo di que'beni, che per se
voce dotta, lat. tardo catalógus, dal gr. xaxdcxovoc * elenco '
dotta, lat. mediev. catamènia, dal gr. xocxoc- prjvioc 4 mensile '
gentile. = voce dotta, dal lat. class, catamitus, deriv.
lat. class, catamitus, deriv. dal gr. ravup. tr) 87
= voce dotta, comp. dal gr. xax<4 (con valore rafforzativo)
et catane. = deriv. dal giapponese katana 4 spada '; voce penetrata
a quei postacci. = forse dal lat. cajetanus 4 di gaeta ';
. catanancen (plinio, 27-8), dal gr. xaxavdcyxi) 4 mezzo coercitivo
urbino, s'io non erro, dal lat. apex, apicxdus. da noi
. ii) * impiastro ', dal gr. xatdctrxaotxa, deriv. da xaxatrxdcoaco
, lat. cataplèxis (lucrezio), dal gr. xaxdt- 7txt) s;
lat. catapulta (plauto), prestito dal gr. xaxottiéxttk 'macchina da scagliare
del marallo, si catapultasse di là dal parapetto nel vuoto. 2. aeron
la catapuzia, la mordacchia? = dal lat. tardo cataputia, dal gr.
= dal lat. tardo cataputia, dal gr. xaxatrùxiov, deriv. dal
dal gr. xaxatrùxiov, deriv. dal verbo xaxa7rox£co 'rigetto '. cataràffio
maglio di ferro. = forse dal gr. xaxappacp?) 'il cucire
laccio quando si debba toglierli dal loro posto e portarli sul ponte
dotta, lat. mediev. catharus, dal gr. xa&ocpó? * puro
lat. scient. cataria: deriv. dal lat. cai [t] tus
= comp. da caia- (dal gr. xaxdt * contro ') e
= voce dotta, comp. dal gr. xaxà, rafforzativo, e
asia e dell'africa), caratterizzato dal setto nasale sottile, con mani volte verso
lat. scient. catarrhina, deriv. dal gr. xtìtxdtppiv -ivo? *
5-265: catarro è scendimento di umore dal capo alle membra per di dentro. crescenzi
. ariosto, sat., 1-47: dal vapor che, dal stomaco elevato /
, 1-47: dal vapor che, dal stomaco elevato / fa catarro a la testa
padre se non soffrisse da molti anni, dal principio alla fine della potatura, di
voce dotta, lat. tardo catarrhùs, dal gr. xaxdcppou?, deriv.
, sf. filos. purificazione dell'anima dal corpo e dalla materia (nella religione
sorriso che l'ha rischiarata, e dal nuovo e catartico sentimento, che è la
voce dotta, lat. tardo catharticus, dal gr. xadocp- xixó? * che
prendere catartico. = voce dotta, dal lat. catharticus * purgativo ', deriv
catharticus * purgativo ', deriv. dal gr. xoc&aptixó <; (v.
dotta, lat. scient. cathartidae, dal nome del genere cathartes, deriv.
nome del genere cathartes, deriv. dal gr. x&oapri]? 'purificatore *
lat. scient. cathartina, deriv. dal gr. xòc- ^ àpxixó? '
minosso. = forse dal gr. xaoapxéov [arjpixóv] 'seta
catasta ardente di quelli arbori, e dal suo contrario elemento fatta rappigliare. dovila
gli schiavi '. la voce potrebbe derivare dal gr. xardaraou; (da xocihottiiju
lat. tardo catastalticus (cicerone), dal gr. xaxcdataxtixóc * repressivo ',
7-iii-190: quella gravezza... dal mettere insieme i beni ech con altra
la storia e la geografia. = dal veneziano catastico (docum. nel 1185)
. nel 1185), deriv. dal gr. bizantino xaxdccmxov * registro, inventario
sfera della sua attrazione, furono distolte dal loro cammino; e così di corpi primari
degli altri, e i più lontani dal sole. alfieri, i-131: di
pirica invece muove con meravigliosa procedenza logica dal punto stesso del delitto politico. imbriani
lat. tardo catastrophè, catastrophà, dal gr. xtìhraotpocp ^ * mutazione improvvisa,
voce dotta, lat. tardo catastròma, dal gr. xaxà- axpcùp. a,
, introdotta da kahlbaum nel 1874: dal gr. xctxdctovot; 'che tende in
. catèchèsis (sec. iv), dal gr. y. oltr \ xf
. catèchismus (sec. iv), dal gr. xax7) xi. ap
dotta, lat. eccles. catechista, dal gr. tardo xamxtcrrfa (cfr
. catèchizàre (sec. ili), dal gr. xanrjx ^ w.
fiori in spighe bianchi e gialli; dal legno si estrae una sostanza bruna (
catecumeni. d'annunzio, iii-2-17: dal catecumenio, di dietro alla basilica,
cristiano catèchùmenus (sec. ili), dal gr. x&ttjxoòhevo? (part
dotta, lat. mediev. catègorèmata, dal gr. xaxt) - yóp7)
in cui il giudizio si esplica indipendentemente dal suo contenuto empirico (nella filosofia kantiana
neutri. imbriani, 2-47: fin dal primo giorno, l'opificio...
voce dotta, lat. tardo categoria, dal gr. xarriyopéa * qualità che
: il cancelliere, quando era sciolto dal suo ministero di ombra, e non
voce dotta, lat. tardo catègoricus, dal gr. xaxt) - yopixó?
xxxv-1-274: lo saggio aprende pur senno dal matto; / om c'ha più possa
morti, e che poi sono vivificati dal muggio della madre e del leone fatto
macchina da carta]. = probabilmente dal lat. catellus * cagnolino '; cfr
d'una catena che 'l tenea avvinto / dal collo in giù. fiore, 205-3
d'oro... li pendeva dal collo. firenzuola, 703: legano
boccalini, i-312: sua maestà, gravemente dal lipsio stimandosi offeso, dalla coorte pretoria
. carducci, 825: e tu dal colle fatai pe 'l tacito / fòro le
hanno fermato il giogo / con lo statoio dal sonante anello. / hanno al timone
i'mora, / che sciolta sia dal cor quella catena, / che sciòr non
i tentativi bizzarri della fiamma di svellersi dal cavo dei lampioni. esse guardavano
-anche: persona strana, bizzarra, dal comportamento imprevedibile, che urta contro le
? della mia cara donna spogliato, dal cospetto de'miei vecchi e sconsolati genitori
libertà (soprattutto politica); liberarsi dal dominio dello straniero, di un tiranno
prendere una zuppa, tanto fui incalzato dal lavoro. -tenere uno atta catena
annelli di quella adamantina catena, che dal primo ente indipendente con lunga e diritta serie
savio, per ispedirsene prestamente, trapassa dal primo all'ultimo. vallisneri, ii-288
iv-1-228: una catena di nuvole sorgeva dal mare e si svolgeva a poco a
casse schiodate. pavese, 1-141: dal portico fanno la catena per i covoni e
. e. cecchi, 6-31: dal 1923 al 1928, anni eccezionali,
so intorno all'uso delle catenuzze, promesso dal galileo nel fine della quarta giornata.
[il chiavistello] in toscana peschio, dal latino pessulus; altri catenaccio-, altri
o dall'essere incatenato, o dal torcersi e girarsi. fagiuoli, 3-1-351
le porte. = deriv. dal lat. catenare: cfr. catena.
1-34: resta dunque dimostrato, indipendentemente dal calcolo delle variazioni, che la curva
le gemme venissero né da golconda né dal perù, ma cavavano gli occhi e bastava
c'era un oriolo col cuculo, che dal suo sportellino ammoniva invano che il tempo
. da catena, col suffisso -oide (dal gr. oets'fo * simile
= voce dotta, deriv. dal gr. xaxé ^ co * cuocio,
. = voce d'abruzzo, dal nome càtera, per caterina (perché
mobile che io ordinai nel friuli, dal quale, aperta una cateratta, l'acqua
e. cecchi, 1-121: sceso appena dal treno, fui preso nel gorgo della
198: rosso ride l'arcato palazzo dal portico grande / come le cateratte del
, 34-272: e questo l'ha dal moto che chiamano di circolazione [del
una ribalta. d'annunzio, iii-1-592: dal mezzo del pavimento sporge il maniglio di
dopo d'averci detti gli accidenti nati dal venire quelle due cateratte nella camera anteriore
paziente una scossa opposta a quella datagli dal caso, facendo così rientrare le cateratte
= voce dotta, lat. cataracta, dal gr. xaxappàxrr) (; 'sa
del n. 2 è determinato dal lat. della vulgata: cataractae caeli,
la * casta '. = dal fr. catherinette: dal nome della patrona
= dal fr. catherinette: dal nome della patrona s. ca
: con grandissima caterva di compagne mandate dal loro padre, andarono a porgere odoriferi
bicchieri, siccome suol misurarsi, quando dal cerusico si trae, ma a catinelle,
invano: le acque spillate a catinelle dal ventre, si riproducevano invariabilmente e in
di croce. = voce dotta, dal lat. caterva * schiera di soldati,
vitruvio) * linea perpendicolare ', dal gr. xdo-eto? [ypoc [a|xt
osservatore. = voce dotta, dal gr. xdc&sto? * perpendicolare 'e
dotta, lat. tardo catheter -iris, dal gr. xa&erfip -ijpoc, deriv.
voce dotta, lat. tardo catheterismus, dal gr. xa&ety) - piofxói;
stessa). palladio, 1-16: dal punto fatto si lascia cadere una linea
si dimanda cateto:... e dal detto punto si tira una linea,
. allume catina,... detto dal volgo sai vetro. catina2,
). = voce dotta, dal nome dell'astrologo george catlin (1796-1872
= voce dotta, comp. dal gr. xdxco 4 in basso 'e
= voce dotta, lat. càtoblepàs, dal gr. xaxtùpxétcas (xarcopxé ^,
lat. scient. catocala, comp. dal gr. xàxco 'sotto 'e
. catochitis (plinio, 37-12), dal gr. xaxoxìxis, da xdcxoxog,
si riferisce al catodo; che emana dal catodo. càtodo, sm.
càtodo, sm. chim. conduttore metallico dal quale una corrente di elettricità negativa esce
voce dotta, comp. da catodo e dal gr. xuxó? 4 sciolto *,
lat. scient. catometopa, deriv. dal gr. xdxco 4 in basso '
giorno alla vendetta popolare. = dal nome proprio di catone (lat. cato
sorta di « mestieri leggeri », dal giornalista al cantante, dal vendilùcido al
leggeri », dal giornalista al cantante, dal vendilùcido al candidato politico;..
. = lat. * catochium, dal gr. tardo xaxóxiov 'chiavistello '
». = voce dotta, dal gr. xaxo7rxpod) [xéxvxj] *
avvenimenti futuri. = voce dotta, dal gr. xdcxottxpov 4 specchio 'e fiavxeta
: vedevansi le fiamme, come uscenti dal mare, lambire i costati delle navi,
raccogliere le gocce di pioggia che filtravano dal soffitto, tra due pezzi di tela catramata
, e l'odore del catrame che veniva dal greto, e la tela che batteva
di catrame galleggia nell'acqua verde cavalcata dal ponte di sanguigno mattone. pea,
(sec. xiv) e goudron (dal sec. xvi). la terminazione
. = voce pist., dal lat. craticula, dimin. di cratès
reca nella destra un fiore di ninfea dal lungo gambo e ci si accarezza il catriosso
, / su strappiam lor quel mascheron dal viso: / su trag- ghiam lor
in gengiacquè. = deriv. dal lat. volgar. catecra (per cathedra
catri o dagli stabbioli. = forse dal lat. clàtri, sm. plur.
sviluppo popolare e settentrionale, deriv. dal lat. capitanus * capitano '(cfr
, e sdogata da un canto, dal cocchiume in su, e che quindi veggiamo
impressione di moto, cagionato in esse dal cozzarsi, rispignersi, e trabalzarsi che
non si conveniva sonora, ne fu dal prencipe della scuola ripreso. d.
egli proseguisse ad insegnar così fatte lezioni dal pergamo, le loro scuole diverrebbono solitudini
laboratorio. = voce dotta, dal lat. cathèdra (gr. xd&espoc *
di luce traversanti il fogliame già tocco dal mal d'autunno erano come raggi lunari
delle chiese. = voce dotta, dal lat. tardo cathedralis, da cathedra
dalla chioma cattedraticamente e democraticamente prolissa, dal solino bassissimo e molto aperto, secondo
padovane scuole! = deriv. dal lat. tardo cathedratlcus. cattedràtico2,
baia e facendo risaltar i lor sali scoppianti dal fuoco vivo dei lor intelletti ardenti.
fatta in latino, dio sa quale, dal catedratico, noi tutti scolari..
peccati si sono lassati pigliare e cattivare dal diavolo, ma con loro malo esemplo hanno
vao gattivandu. = deriv. dal lat. tardo captivare 1 fare prigioniero '
cattiverie, quando l'essere è dominato dal demone della finzione, della menzogna
peccati si sono lassati pigliare e cattivare dal diavolo, ma con loro malo esemplo hanno
quel dalle prode, benché più favorito dal sole, piglia cattività dal campo vicino
benché più favorito dal sole, piglia cattività dal campo vicino. serra, ii-299:
= voce dotta, deriv. dal lat. captivitas -atis (da captivus
? bere, non beveva, o almeno dal fiato non si sentiva. ma se
che il difetto viene dalla materia e non dal seme. machiavelli, 70: qualunque
come pei greci il bello era inseparabile dal buono, pel nostro tempo il buono
estate, due volte la settimana sortire dal fosso. moneti, 200: ma prima
, prima da un confuso bisbiglio eccitato dal cattivo suono d'una simil proposta e
, tanto che in quattro colpi si uscì dal cattivo passo. pascoli, 1352:
e scricchiolava sinistramente: cattivi odori salivano dal cortile, sul quale davano le finestre
quei feltri fer la 'ncetta / caveranno dal tempo / cattivo util guadagno. lastri,
fare freddo. un vento cattivo saliva dal vallone e lo si sentiva ansimare entro le
povera toschina! = deriv. dal lat. captivus * prigioniero '(da
la locuz. captivus diaboli 4 posseduto dal demonio, ossesso '): assumendo i
egli. = voce dotta, dal lat. captivus 4 prigioniero di guerra *
per roma che io ho convertito uno dal calvinismo al puttanesmo, per non dir
che non sai partirti di siena e dal suo seno, e che li parenti tuoi
nazionalità. il catolicismo parve far divorzio dal gesuitismo; riabbra- ciarsi per sempre la
. sua moglie, venuta per lui dal protestantesimo a un cattolicismo assetato di ragione
politico. davila, 1-2-217: se dal re suo fratello ottenesse il comando dell'
in lui [il paruta] contrastato dal sentimento religioso. il dispotismo papale e
regno di francia, era nondimeno sottoscritto dal solo nome del cardinale di borbone.
con lei, abbia ad essere ingannata dal cattolico. guicciardini, 126: una delle
e rizardetto, / burato e malagis dal ben rimoto, / e disse lor di
= voce dotta, deriv. dal lat. eccles. catholicus (gr.
quieto ». = deriv. dal lat. captura (da captus, part
legittimamente venire catturata dopo essere stata segnalata dal faro d'un porto neutrale, pretendendo
due sensi... forse provenienti dal mezzogiorno (sicil. tubba catubba 4
di finocchio. = voce dotta, dal lat. caucalis -idis { plinio, 22-22
-idis { plinio, 22-22), dal gr. xauxa࣠<; -l8ot; 4
corpi: ossia dalla georgia vicina, ossia dal confondere il caucaso scitico con l'indiano
caucàsea. = voce dotta, dal lat. caucaseus, forma parallela di
caucaseus, forma parallela di caucasius, dal gr. xauxdotoc * del caucaso \
= voce dotta: forma aggettivale dal nome lat. caucàsus 4 il caucaso
. caucàsus 4 il caucaso ', dal gr. kocóxaooi; (cfr. l'
, in modo da poter essere separato dal siero, quindi passato in laminatoi e tagliato
a quelle del caucciù naturale, ricavata dal butadiene (e consente alle nazioni che non
e di magazzino. = adattamento dal fr. caoutchouc (nel 1736),
fr. caoutchouc (nel 1736), dal termine indigeno peruviano kduduk, attraverso la
= voce dotta, deriv. dal lat. cauda 4 coda '.
= voce dotta, deriv. dal lat. mediev. caudatarius (da
: con la coda di smalto diverso dal resto del corpo. -cometa caudata:
. = voce dotta, deriv. dal lat. caudatus (da cauda coda
. = voce dotta, deriv. dal lat. cauda * coda ', con
forche caudine. = deriv. dal lat. caudinus, da caudium, antica
= voce dotta, comp. dal lat. cauda 'coda * e dal
dal lat. cauda 'coda * e dal sufi, -sonus ('sonoro '
= voce dotta, deriv. dal lat. caulis (gr. xauxói;
= voce dotta, comp. dal lat. caulis 'caule 'e dal
dal lat. caulis 'caule 'e dal gr. xaptrós 'frutto '.
. = voce dotta, deriv. dal lat. caulicùlus, dimin. di
. = voce dotta, comp. dal lat. caulis * fusto, stelo *
caulis * fusto, stelo * e dal sufi, -colo (lat. coltre *
. = voce dotta, deriv. dal lat. scient. caulidium (dimin
= voce dotta, comp. dal lat. caulis 1 caule 'e flos
, agg. bot. che ha origine dal caule. = voce dotta,
. = voce dotta, deriv. dal lat. caulis * caule 'e -geno
* caule 'e -geno (dal tema di gignere 'generare ').
. = voce dotta, deriv. dal lat. tardo cauma -atis o cauma
tardo cauma -atis o cauma -ae, dal gr. xaupta -aro?. caunoscènte
= voce dotta, deriv. dal lat. caupona -ae. caupóne,
. = voce dotta, deriv. dal lat. caupo -onis. càuri
che ne prevedo la causa, e che dal canto mio cercherò di contribuire alla sua
tanto felici? cuoco, 1-201: dal processo di muscari nulla si rilevava che
dic'egli) non si genera se non dal cavallo, come da causa efficiente,
cavallo, come da causa efficiente, e dal sangue menstruato della cavalla, come da
dell'essere. campanella, mi: dal correre al niente nasce il male e
: indica la causa dell'azione espressa dal predicato. -complemento di causa efficiente:
la cosa che provoca l'azione subita dal soggetto. 10. statist. circostanza
l'essere stato dalla divina giustizia e dal proprio peccato condotto in prigione, per
a'signori della lega, aspettando consiglio dal beneficio del tempo, andava con lente
i-621: l'aggettivo è da preferirsi lontano dal suo sostantivo, specialmente quando è un
. = voce dotta, comp. dal gr. xauo * ardo 'e <
giunse ad un'acqua, stata depurata dal suo meccanicismo e si è sistematicamente
oltra di ciò la nobiltà si causa dal giudicio ne'fori o = voce
ancora tutti i leggisti la nobiltà causarsi dal dottorato. causalménte, avv.
opinion de'filosofi, il causato, vocata dal soggetto. almeno in certe parti,
secondo, in che modo e per quanto dal causato e principiato vien chiarito il principio
dotta, lat. causia o causea, dal gr. xocuata. causìdico)
. = voce dotta, comp. dal lat. causa e dal tema di
, comp. dal lat. causa e dal tema di dicère. càustica
, or umidi, tutto fu tentato dal medico. erano accrescimenti di strazio,
dotta, lat. caustica * deriv. dal gr. xauaxixó?, dal tema
. dal gr. xauaxixó?, dal tema di xatto * brucio '.
). = voce dotta, dal lat. caustificatió -onis. caustobiòliti,
. = voce dotta, comp. dal gr. xaootói; * che può essere
, che nessuno di noi sia tirato dal diletto del peccato nella bocca di questo
. marini, xxiv-806: durillo, dal periglioso salto della sua amata padrona più
disse: 'mi posi 'l dito su dal mento al naso '. caro,
primo giorno che vede l'occhio offeso dal male lacrimare, pon mano a far i
voce dotta, lat. tardo cauterium, dal gr. xaurfi- p'. ov 4
ov 4 medicamento caustico ', deriv. dal tema di xauo 4 brucio '.
, lat. tardo cauterizàre, deriv. dal gr. xocut / jpus&co cauterizzato
ma da pochi monaci, o dal solo popolo divoto. foscolo, viii-284:
2-685: la gatta... scese dal cuscino, dove sonnecchiava: a cauti
adoperato acciò la germania ricevesse le condizioni dal concilio proposte; e quanto prima inviasse
galileo, 1-2-156: gli avvertimenti loro derivano dal desiderio di farmi cauto. =
si provochi a frutto. = dal lat. tardo cava 'fossato, buca
di coteste chiatte, le quali dal servizio che prestano nei porti pigliano
cavagno. montale, 81: scesi dal cielo dell'acropoli / e incontrai, a
tegola rotta. insieme alle bambine raccogliemmo dal fango grandi cavagni di mele e di pesche
cane- strino '; voce registr. dal tommaseo. cavaiòlo1 (disus. cavaiuòlo
bestia. cardarelli, 1-123: così dal monte al piano / m'avventurai, per
indi a pochi dì messere stricca fu mandato dal comune di siena per ambasciadore a perugia
gridaria dietro: dalle, dalle, dal popolo. firenzuola, 199: quando
utolità ne sente. = deriv. dal iat. tardo caballicàre andare a cavallo
era stato su la mezza notte assalito dal duca di mercurio: il quale partito
(per es.: un fiume dal ponte, un terreno dall'acquedotto,
cavalcare '(sec. xii), dal lat. tardo caballicàre. cavalcioni (
in bicicletta / due villani / preceduti dal loro cane. / hanno il fucile
un bimbo. = deriv. dal fr. ant. achevauchions, da chevauchier
, calda, morbidamente venata: corse dal tepore di giovinezza: un anello alla
cavaliere. idem, iv-2-983: veniva dal deserto, in una frotta di cavalieri dai
. ariosto, 34-19: fu repulso dal re, ch'in grande stato /
ad assumere la dignità, concessa o dal signore o dal popolo, armati e
dignità, concessa o dal signore o dal popolo, armati e con la barbuta in
, 1499: la mia madre morì dal dispiacere / quand'e'partì per farsi
poteva amare solamente come combatteva, perché dal suo amore colla vergine altre vergini ed
valore grande, ma in tutto dipendente dal nome e dall'autorità sua. brusoni,
: bisognerà che non soltanto v'astegniate dal fare il cicisbeo e il cavalier servente,
tempo, ma che vi guardiate bene dal non tenermi sempre ferma nell'opinione d'
sostenessono lo incarico dei confini fusse dato dal comune, per ristoro del suo esilio,
vico e 'l signor don paolo doria dal signor caravita, la cui casa era ridotto
e girava il paese con un bastone dal pomo d'argento. -fare, intitolare
. abba, 1-135: ho notizie dal piemonte, vittorio emanuele ha fondato l'
alzato nel convento de'padri carmelitani, dal quale tirando molti pezzi d'artiglieria minuta
un buon rivellino; ed in alto dal terrapieno un gran cavaliere. milizia,
. vasari, ii-717: avuto adunque dal signor duca commissione di condurvi quelle [acque
, avrebbe posizione sommamente offensiva, appenaché dal tirolo e dall'isonzo potesse ricevere
avrebbero aperte le porte. = dal lat. tardo caballdrius 'soldato a cavallo
'garzone di scuderia '(fin dal sec. v), deriv. da
cavallaro), con la terminazione desunta dal fr. chevalier (sec. xi)
nobiltà feudale (attestata in italia fin dal 1140 la forma del lat. medievale cavalierius
al 'baco da seta 'deriva dal particolare modo di camminare del bruco. la
nostro re carlo. il quale, sentito dal re federigo prima che dare gli si
v. cavalluccio. = deriv. dal lat. caballa, femm. di caballus
il sole. = deriv. dal lat. tardo caballdrius * guardiano di
= comp. da cavallo e dal suff. participiale -ante (ed è
sorini che serviva da modello, scivolò dal cavalletto, e la signorina, ancora tutta
... a un tratto si svegliò dal torpore dei secoli, e si trovò
: che gli esempi di persone che dal fango e dalla turpitudine hanno alzata la
cavalieri dell'amore, ordine cavalleresco istituito dal re. panzini, ii-48: non
quasi d'essere vecchio, ma volendo dal cuore tuo rimuovere tale errore, che quel
, 18-2-39: altri l'appellarono fiorìa, dal nome d'un gran capitano, che
4 sono stati rubati? '. dal gergo militare; ora di uso comune.
lunga esperienza nel dipingere. -levare dal cavalletto: aver terminato un dipinto,
mi'figliolo. pratolini, 2-450: dal suo altare illuminato, attraverso la porta spalancata
sulla strada, e potendo si staccherebbe dal quadro per assaporare insieme a coloro che
veneziane). = deriv. dal nome di m. cavalli, provveditore generale
cavallina: pertosse. = deriv. dal lat. caballinus, da caballus 'cavallo
dell'acquario, così chiamata per distinguerla dal cavallo grande o pegaso con cui confina
le vincite e le perdite sono determinate dal diverso scoprirsi delle facce dei dadi che
, che in genere prendono il nome dal luogo di cui l'animale è originario
: vescovado, disse monsignor partanna fin dal primo giorno, insediandosi, è nome
loro ideali morali, nel discernimento del bello dal brutto, quel disaccordo che è il
: ammaestrato a eseguire qualsiasi movimento comandatogli dal cavaliere. b. davanzali,
posta. goldoni, vii-1013: va dal signor filippo ghiandinelli; se è in
di nettuno, che ha forma di pesce dal ventre in giù e testa di cavallo
camuffano lo straniero, o il gobbo dal piè di cavallo: lì per lì
schiera dei lanzi essiani e waldecchesi guidati dal generale knyphausen, ed un reggimento di
, la trovai [la cometa] lontana dal primo cavallo gradi 39, 47,
la gran visione dei palazzi imperiali incendiati dal tramonto, rossi di fiamma tra i
selle: ricavare un giudizio su qualcuno dal solo suo aspetto esteriore. berni,
. quasimodo, 2-27: intanto plutone dal carro incitava i cavalli / chiamandoli per
a guisa de'cavalli son frustati i ragazzi dal maestro: il che però si dice
.). = » deriv. dal lat. caballus * cavallo da lavoro '
è molto proprio il dirsi palei, siccome dal montar suso e saltare, e impennarsi
orli lucenti le alpi occidentali si distaccavano dal cielo: erano cavalloni e marosi che
come pare. il nome potè passare dal calabrone alla libellula. il rigutini (
brenta, adige, po. = dal lat. cavus * cavo '; cfr
= voce veneta, deriv. dal lat. capanna. cavapiètre,
, / lungo il ciglio cava l'erba dal campo rosso, / e volge lento
i-133: il poeta senza cavar nulla dal di fuori, senza osservazioni, solo narrando
solo narrando, con sole gradazioni tratte dal fondo stesso della situazione, porta il
mondo per cavar una stilla di succhio dal suo dire. d. bartoli, 34-177
vive, quanto quello che è cavato dal palato e dalle guaine delle vipere morte.
togliere, levare via (una cosa dal luogo in cui è collocata); levare
testa. sannazaro, n-180: cavandosi dal lato una falce delicatissima col manico di
si asciugò il sudore che gli grondava dal faccione affocato. palazzeschi, 143: vorresti
mobile che io ordinai nel friuli, dal quale, aperta una cateratta, l'
, far uscire (persone o animali dal luogo in cui si trovano); trascinare
; trascinare, trasportare via (qualcuno dal luogo in cui corre 0 sta per
per traverso / l'abbracciando, il cavò dal rio conflitto. leopardi, iii-40:
veniva a prendermi all'angelo, mi cavava dal crocchio di dottore, segretario, maresciallo
. disus. liberare (di prigione, dal dominio di qualcuno, ecc.)
, ii-125: mille scudi avrei cavati dal mio poema, se le due volte
in quella guisa che lo scultore trae dal marmo la forma di mercurio o di febo
tiva; la terza di cavare dal naturale. de roberto, 488:
a parte / il piacer che si cava dal pescare, / non basterian di fabrian
tanto, così dolci argentei suoni / dal tuo legno cavavo io questa notte,
aurelia sua sposa, come tortora insidiata dal proprio nido, per riporla sicura dentro al
-cavare, cavarsi di capo, dal capo, di testa, dalla testa
. f. doni, 3-35: bestiuolo dal poco cervello, io ti farò tor
essere sua deliberata volontà di cavare frutto dal concilio, li precetti del quale sarebbono
religiose, e specialmente i monasteri caverebbono dal coltivare il gelso nelle loro chiusure.
. -cavare, cavarsi una spina dal cuore, dal petto: consolare,
-cavare, cavarsi una spina dal cuore, dal petto: consolare, consolarsi di un
/ né la spina cavar / cerco dal petto. -cavare, cavarsi sangue
duoimi assai di non poter cavare costrutto dal discorso che qui vien portato, il quale
spese; risarcirlo dei danni subiti; liberarlo dal bisogno. guicciardini, 359:
quaderno. -cavar fuori un'erba dal proprio orto: dire qualcosa di
le gemme venissero né da golconda né dal perù, ma cavavano gli occhi e
uomo accorto entrare in quel mal passo dal quale altri sa che il cavallo non può
-cavare il cuore, il cuore dal corpo: far innamorare appassionatamente; procurare
tu, amore. -cavare il sottile dal sottile: trarre utilità e guadagno anche
san francesco. -cavar le gambe dal letto, dal fondo del letto:
-cavar le gambe dal letto, dal fondo del letto: alzarsi.
l'affare serio era cavar le gambe dal fondo del letto. -cavare le lacrime
cavarne ristoro, prono- stici sulla pioggia dal colore del tramonto. -cavare segreti'
nulla. -non cavare un ragno dal buco: non concludere nulla.
nieri, 419: quando poi andava dal malato, l'esaminava, lo sperimentava
ragnolo da un buco e poi tirava fuori dal portafogli una ricetta dicendo fra sé:
anni, non aveva cavato un ragno dal buco. -cavarsela: riuscire a
diplomatiche europee). = dal turco kavas, deriv. dall'arabo gawwds
'arciere '; voce registr. dal panzini, iv-122. cavastivali, sm
aria di sortita, perché veniva cantata dal personaggio al suo primo presentarsi su la scena
anzi vi fa argine della materia cavata dal luogo ove è percosso. caro,
gialla. al medio luccica un anello cavato dal metallo d'una spoletta. 5
similitudine di cri- sippo nostro, cavata dal giuoco della palla. caro, 12-ii-
bellezza, si faccia con il sale cavato dal polverino. d. bartoli, 34-141
monete, cavatori di tesori. = dal lat. cavator -oris, deriv. da
di fiori han vestimento. = dal lat. tardo cavatura, deriv. da
e consiste in un movimento elicoidale effettuato dal solo pugno, facendo compiere, cioè,
traccheggi. = voce dotta, dal lat. cavatió -ónis 4 cavamento,
': significato deriv. per estensione dal senso originario di gabbia (v.)
frassini a far lance. = dal lat. mediev. cavedagnum, deriv.
lat. mediev. cavedagnum, deriv. dal lat. tardo capitdneus 4 primario,
deriv. dall'ant. lombardo caveden, dal lat. volgare * capito -inis (
ben distinto dall'atrio, dall'aula e dal vestibolo. vitruvio accenna cortili di diverse
a monte e a valle. = dal lat. capitò -ónis 4 che ha testa
montan cavelle. velluti, 5: dal detto berto in là non ho trovato né
, che tu dege cavere / dal lupo che da fora co peco voi venire
di quei, che, essendo usciti dal fango e caverne de la terra, quasi
terra, quasi mercuri ed apollini discesi dal cielo, con moltiforme impostura han ripieno
e spaventosa, dove le tenebre erano rotte dal crepitante rosseggiar dei tizzoni. d'annunzio
voce dotta, comp. da caverna e dal lat. -cola, da colite *
. = comp. da caverna e dal suffisso medie, -orna, che designa
alto boll'etna, alto fiammeggia / dal cavernoso fondo. preti, 59: là
la clitoride, ecc., formati dal corpo cavernoso). garzoni, 1-308
fisico della caverna polmonare. = dal lat. cavernosus: v. caverna.
cavezzóne (v.). = dal lat. capitium 'estremità ', deriv
: metri 3, 289002. = dal lat. capitium 'estremità *, deriv
et montandovi sopra con l'aver salitovi dal muricciuolo, lo fa andare piano et
anche impropriamente porcellino d'india), dal corpo tozzo, senza coda, di
i salumi, e particolarmente si astenga dal caviale. machiavelli, 900:
italiane caviaro e caviale, deriv. dal turco hàvyàr (probabilmente per tramite veneziano
. si destava a una cert'ora dal nido che doveva aver fatto lassù, tra
non volli mai. = dal lat. volgar. cavicla, per il
gadda, 6-21: prese giù, dal piolo, il cappello. il male infitto
seggiolino per i suonatori di pianoforte, dal sedile girevole intorno a un cavicchio a vite
. caviciòe 'piccolo cavicchio 'o dal lat. capitùlum, dimin. di caput
. = voce dotta, comp. dal lat. cavus * cavo 'e cornu
uomo trovare di sopra dalle caviglie di dietro dal tallone. le vene che sono dal
dal tallone. le vene che sono dal lato dentro, sotto le caviglie,
(v. asino). = dal provenz. cavilha, deriv. dal lat
= dal provenz. cavilha, deriv. dal lat. cldvicula * chiavetta ',
; e sempre ricevendo nuove cavillazoni dal cognato, che tutte le sue private
confonder l'ordine incominciato, che disgiugnerlo dal precedente, al qual cotanto è conforme
maioliche). = voce dotta, dal lat. caviilari * cercar cavilli *.
delle maioliche. = voce dotta, dal lat. cavillus o cavillum 'scherzo,
d'annunzio, ii-93: e come dal cavo / còrtice sgorga la copia /
2. marin. vuoto prodotto dal moto dell'elica nella cava ombra infinita
il sangue refluente dalla regione cefalica, dal tronco e dagli arti. garzoni,
dagli arti. garzoni, 1-307: dal gibbo del fegato esce fuori una vena
trae fuori tutto il sangue che si genera dal fegato. chiabrera, 2-3-48: che
, 34-273: trasse... dal cuore stesso d'un animai vivo un bicchiero
delicato / lavoro dall'onda / e dal vento è come / il mio palato,
i tentativi bizzarri della fiamma di svellersi dal cavo dei lampioni. c. e.
bocchelli, ii-260: codabassa saltò fuori dal cavo d'un grosso canapo addugliato lì
con i detti tua terrazzi ritraendole dal tuo cavo. vasari, i-194:
fece storie o figure. = dal lat. cavus * cavo, concavo '
qualche botta nel cavo. = dal ligure cavo, venez. cao 1 capo
, venez. cao 1 capo ': dal lat. caput (cfr.
involucro dell'aerostato. = assai probabilmente dal genov. cavo o dal venez. cao
= assai probabilmente dal genov. cavo o dal venez. cao (ant. cavo
): * estremità della fune '(dal lat. caput, v. capo)
\ bardolini, 1-233: due ragazze dal cappello di paglia a falde larghe e
dotta, lat. scient. cavoliniidae, dal nome del naturalista filippo cavolini (1756-1810
davyna, trovata nei frammenti minerali eruttati dal vesuvio, e contenente una certa percentuale
certa percentuale di potassio. = dal nome del naturalista filippo cavolini (1756-1810)
= lat. tardo caulus, dal gr. xauxó? 'fasto, stelo,
, sta per crollare. = dal lat. tardo cavo -onis, deriv.
e mettendo in altri formoli. = dal lat. delle glosse cattia, forse per
delle glosse cattia, forse per dissimilazione dal lat. cyathus (gr. xóa&oc '
xóa&oc 'vasetto per attingere il vino dal cratere e versarlo nel bicchiere ');
ritrovato nelle isole baleari. = dal genov. càsafriistu * frombola '.
, sf. ittiol. pesce di mare dal corpo tondo simile alla trota e
corpo tondo simile alla trota e dal capo grosso come il muggine.
un fazzolettaccio erano nel groppo tolto su dal messere. -cazzica! f. d'ambra
nettatoia, o dallo sparviere, o anche dal giornello, la calcina, nell'opera
ottimo, sol nel prendere la calcina dal vassoio con la punta della mestola e nello
dotta, lat. scient. ceanóthus, dal gr. xedcvco&ot; * specie
dotta, lat. scient. cebidae, dal nome del genere cebus * cebo '
dotta, lat. scient. cebus, dal gr. xfjpoi; * scimmia \
, lat. scient. cebrio -dnis, dal gr. keppióvrjc;, figlio illegittimo
dotta, lat. scient. cebrionidae, dal nome della specie cebrióne. cèca1
cecoline. = voce toscana, dal lat. caeca (propriamente, femm.
del suo onore, si ha lasciata ciecare dal lascivo amore, accarezzando l'amante suo
allorché il vento diviene eccessivo. = dal venez. zecarola; cfr. corso e
chiacchierona, di modi volgari. = dal nome proprio cecca, abbreviazione popolare di
: e il buon grossi, messo su dal manzoni contro il tasso, fe'cecca
fanno, storpiatorl « = comp. dal nome proprio cecco, abbreviazione popolare di
: nell'estrarre che si fa l'aria dal pallone, l'acqua dell'ampolla,
gittar da'lati, da mezzo, dal fondo vescichette e bolle d'aria,
cece, e da esso cece vien creduto dal volgo che i cigni siano stati da'
v.). -conoscere il cece dal fagiolo: avere discernimento, saper distinguere
ingegno, / e conoscete il cece dal fagiuolo, / non dirò più di questo
sul cece e sul galante. = dal lat. cicer -eris, docum. dall'
del mattioli. la forma tose, cedo dal plur. ceci (come cacio caci
16-i-288: da esso cece vien creduto dal volgo che i cigni siano stati da'
= forma dial. e corrotta, dal lat. tardo cycinus { lex salica
. = voce dotta, proposta dal thomas nel 1873: dal gr
dotta, proposta dal thomas nel 1873: dal gr. xrjxcsiov, dimin,
voce dotta, comp. da cecidio e dal gr. cpuxóv * pianta '.
voce dotta, comp. da cecidio e dal suffisso -geno (dal tema del lat
da cecidio e dal suffisso -geno (dal tema del lat. gignere 4 generare '
voce dotta, comp. da cecidio e dal gr. xóyo? 4 discorso *
voce dotta, comp. da cecidio e dal gr. c = voce dotta, deriv. dal lat. scient. cecidomya (dal . dal lat. scient. cecidomya (dal gr. xi) x£ <; dotta, lat. scient. cecidomyidae, dal nome del genere, oggi non più classificazione sistematica, cecidomya: comp. dal gr. xi) x£ <; -l8o$ e ad altri uccelli. = dal lat. tardo cycinus, per il class
dalla merda d'uno uccello e guarita dal fiele di uno pesce. algarotti, 2-249
tonnipotente iddio facesse un'altra volta piovere dal cielo zolfo e fuoco, come egli
cresce, in me la meraviglia nata dal veder quanto frequentemente il sarsi vada dissimulando
= voce dotta, lat. cecropius, dal gr. kexpórctog 'di cecrope (il
per adurato. = latinismo antico: dal lat. caedes * strage '.
ambiente molto tenue fluido e cedente, dal veder così facilmente mutarsi di figura aggregarsi
si tiene una gocciola d'acqua piovuta dal cielo, tutta pendente all'in giù dall'
il cessionario abbia ottenuto l'intero pagamento dal ceduto debitore. codice civile, 1267:
oltraggio. ariosto, 16-4: pur dal mal uso è vinta la ragione, /
(dalla violenza di una malattia, dal dolore); fiaccarsi, soccombere;
: intorno, i verzieri fortemente distinti dal verde cupo delle ficaie; al piano,
neve, o borea, / che giù dal crin ti cola; / tetra sereno
campo, cedere del campo: ritirarsi dal campo di battaglia, abbandonarlo in mano
pace, come quando ci si sveglia dal sonno del giusto. moravia, iv-280:
dispiace non esserti stata così amica fin dal principio ». e, perché mi sembrava
anche in altre lingue. = dal fr. cédille (nel 1660; e
par di forbici le cedole dei titoli ereditati dal padre. -per simil.
documento che attesta la concessione, fatta dal sommo pontefice in concistoro, di un
= voce semidotta, deriv. dal lat. schedala, dimin. di
utilissime sono. = forse dal lat. tardo citràgo -inis (palladio)
di limoncello, / sia sbandeggiata / dal nostro ostello. carena, 1-366: 4
voce dotta, lat. cedris -idis, dal gr. xespt; -l8oq.
nella pagina inferiore, di punti ghiandolari dal caratteristico profumo che ricorda quello del limone
gerani vedrai, messi al coperto / dal gelo: qualche foglia ha la cedrina,
cedrino1) agg. che proviene dal cedro del libano. guido delle
e rifatto, / si noma ancor, dal fondator primiero, / di salomone;
sf. ant. resina estratta dal tronco del cedro del libano.
. cedrium e cedria (plinio), dal gr. xespta 'succo di cedro'.
dell'america sud-orientale e del messico, dal della famiglia pinacee (cedrus libanotica
oxycedrus, delle regioni mediterranee, dal cui legno si estrae l'olio di cade
soavissimo ciregio, / nasce l'uva dal sorbo ed adottato / da l'arancio
voce dotta, comp. da cedro1 e dal sufi. chim. -olo.
, lat. tardo citron per citrum (dal gr. xtxpov); cfr.
) 'fusto di palma ', dal gr. xecpax- /) 'testa '
voce dotta, lat. tardo cephalalgia, dal gr. xecpa- xaxyta, comp.
voce dotta, lat. tardo cephalalgicus, dal gr. xe . cephalaea (plinio), deriv. dal greco xecpaxata 'dolore di testa '( lat. tardo cephalicus (celio), dal gr. xe- cpaxixó?, deriv = voce dotta, deriv. dal gr. xecpaxv) 'testa '. fiori. = voce dotta, dal gr. xecpdcxiov, dimin. di xecpaxr tardo cephalus (s. ambrogio), dal gr. xécpaxot; 'muggine lat. scient. cephalochordàta, comp. dal gr. xecpaxf) * testa ' . = voce dotta, comp. dal gr. xecpocxf) 'testa 'e lat. scient. cephalophus, comp. dal gr. xs . = voce dotta, comp. dal gr. xstpaxf] * testa 'e dalla testa. = voce dotta, dal gr. xsipaxfj * testa * e péxoc
lat. scient. cephalopoda, comp. dal gr. xecpocxfj * testa * e
. zool. genere di delfini caratterizzati dal muso terminante con un lungo becco.
lat. scient. cephalorhynchus, comp. dal gr. xecpocx- /) * testa
dotta, lat. scient. cephalotaceae, dal nome del genere cephalotus, gr.
l'espulsione. = voce dotta, dal gr. xecpaxf) * testa * e
dei crostacei e degli aracnidi, formata dal capo e dal torace più o meno
degli aracnidi, formata dal capo e dal torace più o meno strettamente fusi.
= voce dotta, comp. dal gr. xccpocxri * testa * e da
la cefalotripsia. = voce dotta, dal gr. xecpocxf) * testa 'e
lat. scient. cephaloptera, comp. dal gr. xecpaxt) 'testa '
appendice coperta di piume, che pende dal collo (e vive nelle foreste del
, lat. scient. cephalopterus comp. dal gr. xecpaàf) 4 testa '
= voce dotta, lat. cepheus, dal gr. kr) cp£u <;,
, perché si guardi per l'innanzi dal disonore e dal vituperio. g
si guardi per l'innanzi dal disonore e dal vituperio. g. gozzi,
inf., 34-65: quel che pende dal nero ceffo è bruto. giov.
di pel crespo e rosso, / dal mento gli pendean duo lunghi fiocchi;
partì borbottando. pellico, ii-126: discesi dal tavolaccio, venni a lui e gli
rompitor de'petti / falso interesse, che dal patrio amore / ha la larva sul
. chief 'testa, faccia ', dal lat. tardo capus, per il
dotta, lat. scient. cephidae, dal nome del genere cephus (cfr.
lat. scient. cephus o cepus, dal gr. ydinoi;, variante di
= » voce semidotta, per dissimilazione dal lat. cerebrum * cervello '
dotta, lat. scient. celastraceae, dal nome del genere celastrus. celastrina
dotta, lat. scient. celastrus, dal gr. xfjxaorpoi;: nome di
che non si seppe, di fuori dal suo consiglio. guido delle colonne
, 4-156: anna maria seppe prendermi dal lato contadino, disse ch'io ero diverso
. -celebrare le feste: astenersi dal lavoro nei giorni festivi e assistere alle
con la cocolla, celebrava, accompagnato dal grand'organo, il pontificale. -figur
sono alcuni più dagli antichi che oggi dal comune uso celebrati. ariosto, 38-78:
eziandio se io lo tacessi, ritenuto dal timore di non parere adulatore. piovano
quantunque que'seccagginosi addiettivi si cancellino dal suo libro. alfieri, i-191: io
celebre ', è parola dell'uso tolta dal francese, dove pure è notata come
per 11 forame del craneo certi nervi dal secondo paro di quelli
nocive. = voce semidotta, dal lat. cerebrum 4 cervello * (cfr
. = voce dotta, comp. dal gr. xotxo <; 4 cavo *
lat. scient. coelenteràta, comp. dal gr. xoiàoc; 4 cavo '
. = voce dotta, comp. dal gr. xoiaoc; 4 cavo 'e
religioso, esaltato dagli interessi politici e dal fanatismo delle plebi, fu fattore di civiltà
= voce dotta, comp. dal lat. celèr -iris 4 veloce 'e
dotta, fr. célérimètre, comp. dal lat. celèr -iris 4 veloce '
. celèr -iris 4 veloce 'e dal gr. ixéxpov 4 misura '.
nuova e, nella prima apprensione, remota dal verosimile. magalotti, 1-438: le
= voce dotta, comp. dal gr. xoixo? 4 cavo * e
= deriv. da celeste: termine adottato dal mustel (nel 1886), perché
che appartiene al cielo, che viene dal cielo; che si riferisce a corpi celesti
, 39: a chi inviarrò quel che dal sirio influsso celeste, in questi più
da le stigie grotte, / ma dal balcon celeste, / non da l'abisso
da l'abisso vien, ma vien dal cielo. carletti, 273: se ci
dimora dei beati); che deriva dal cielo, di origine divina; che appartiene
udì con dolorosi pianti / chiamar soccorso dal celeste regno. guicciardini, 378:
epica, quel veder le cose umane dal di sopra, con l'occhio dell'altro
del paradiso; che scende, proviene dal paradiso. guittone, ii-246:
di quella smisuratezza! = > dal nome di s. celestino v.
voce dotta, lat. celes celetis, dal gr. xéx7) c xéà7) to
, lat. celeuma (celeusma), dal gr. xéxeuiia e xéxeuopta: cfr
= voce dotta, lat. celeustes, dal gr. xexeuat ^? * colui
tommaseo, i-336: al vedermi tremare dal freddo, un vecchio marinaro mi diede
: è chiaro che, non essendovi dal sublime, ossia dal falso sublime,
che, non essendovi dal sublime, ossia dal falso sublime, al ridicolo altro che
vertebrati, tronco arterioso che prende origine dal tratto addominale dell'aorta, e dà
= voce dotta, lat. coeliacus, dal gr. xoixtocxóc, da xoixta '
trent'anni in albogasio superiore. = dal fr. célibataire (nel 1711),
, donna fifì, disseccata e gialla dal lungo celibato. alvaro, 9-353:
minorazione. = voce dotta, dal lat. caelibdtus, da caelebs caelibis
d'annunzio, iv-2-130: poiché ereditava dal defunto una dovizia considerevole, i cinque
dotta, fr. cèlidographie, comp. dal gr. xijxc? -z8oq * macchia
biennale o perenne della famiglia papaveracee, dal fusto eretto, foglie pennato-lanciniate, fiori
= voce dotta, lat. chelidonia, dal gr. xexisóvio?, da x
.). = deriv. dal lat. caelum * cielo '.
= voce dotta, comp. dal gr. xoixtoc * cavità 'e oxojrèco
« = voce dotta, comp. dal gr. xoixtoe * cavità, ventre '
/ sol chiuso in fosca cella, / dal di che la mamella / lasciai.
. -cella elettrolitica: il complesso costituito dal recipiente che contiene un liquido dissociato elettroliticamente
quali la corrente elettrica entra ed esce dal liquido. -cella fotoelettrica: apparecchio che
muri del convento d'oggi. = dal lat. cella 4 stanzetta, ripostiglio,
una cellaia sola sola. = dal lat. cellarius 4 dispensiere ', deriv
fondo ai torchi e ai barili, dal più piccolo dei quali il nostro enologo
ai torchi e ai barili. = dal lat. tardo cellarium 4 dispensa ',
del lavoro, che lo salva dal tedio mortale e dalla prostrazione, lo protegge
tutto il suo ciclo. = dal lat. cellarium 4 dispensa ', deriv
alla dispensa. = dal lat. cellarius 4 dispensiere, cantiniere,
de lo smeraldo c'ho ricevuto dal padre cellerario. bruno, 3-783: come
ne tenete le chiavi. = dal lat. tardo cellerarius 4 dispensiere *,
che tutta ne trasudo. = dal fr. ant. cellier, che è
sua semplice ingegnosità. = = dal fr. cellophane, comp. da cello-
da cello- (da celluloid) e dal gr. cpavó <; 4 lucido '
, al sostentamento del velivolo (costituita dal com plesso delle ali e
dotta, lat. scient. cellulariidae, dal nome del cellule animali e vegetali:
passare genere cellularia, deriv. dal lat. cellula 4 cellula '.
in tutte le cellule del corpo impoverite dal lungo malore. gozzano, 59:
. = voce dotta, dal lat. scient. cellulttis.
= voce anglo-americana celluloid (creata dal fratelli - per simil. e scherz.
comp. da ceuulo [sa] e dal gr. xutixóc 'che scioglie '.
cellule vegetali nelle quii è accompagnata da » dal provenz. chalon, fr. ant.
chalon, fr. ant. chaalon, dal nome 3 * sm. disus. sifilide
gonfiano i testiper la maggior parte ricavata dal legno di o bruno-rossiccio, dal tronco macchiato
parte ricavata dal legno di o bruno-rossiccio, dal tronco macchiato o retisi delle all'ano
piante appositamente = voce dotta, comp. dal gr. xotxo? 4 cavo * e
= voce dotta, lat. celtlcus, dal gr. xexrtxói;. della
al margine, = deriv. dal lat. cellula: cfr. ingl.
delle indie orientali. = voce dotta, dal lat. scient. celtium, deriv.
lat. scient. celtium, deriv. dal = lat. scient. ceiosia
lat celta * 'celti'. dal termine introdotto nel 1551 dal botanico tedesco
. dal termine introdotto nel 1551 dal botanico tedesco celtismo, sm.
= voce dotta, comp. dal gr. xoìxoc; 4 vuoto 'e
dotta, lat. scient. cheluridae, dal nome del di piccole cellule separate da
stessa genere chelura, comp. dal gr. x ^ xf) 4 chela
comp. da celluloide] e -tipia (dal gr. = voce dotta, comp.
gr. = voce dotta, comp. dal gr. xotxog 4 cavità 'orò pia
di rivestimento = voce dotta, dal lat. tardo cymbalista, dal gr.
dotta, dal lat. tardo cymbalista, dal gr. xop. - xoìxoc
= voce dotta, comp. dal gr. xo txo <; 4 cavo'
dotta, lat. scient. caelomata, dal gr. xo (xcopta relativo
medicina emisferi vuoti, tenuti uno per mano dal suona comunica con l'esterno
, comp. da celoma e dotto, dal lat. ductus, panzini,
venditore di = voce dotta, comp. dal gr. xotxog 4 cavità 'e dal
dal gr. xotxog 4 cavità 'e dal balli nel tuo onore. boccaccio, dee
.. / cembolo, = dal nome dell'astronomo svedese anders celsius
giorni sono per farla mettere in musica dal mio maestro di cembalo. foscolo,
un dondolìo lento e grottesco, accompagnato dal suono di un cembalo che sua madre
, e nelle cornamuse. = dal lat. cymbalum, deriv. dal gr
= dal lat. cymbalum, deriv. dal gr. xóp, 3ocxov, forse
dagli scavatori di sepolcri e quelle cementate dal sangue civico. 2. figur
, comp. da cemento e -fido (dal lat. -ficium, deriv. da
o intarsi. = voce dotta, dal lat. caementum 'sorta di calce-
di calce- struzzo '(deriv. dal verbo caedère 'tagliare ': nel senso
non nasce da tè, ma bensì dal non aver cenato, perché in molte complessioni
cenóne (v.). = dal lat. céna. cfr. festo,
gli avresti reputati tanti apostoli che uscissero dal cenacolo. angelini, 1-18: istituita
dono senza sosta, gesù usciva dal cenacolo e veniva verso il suo monte.
divozione. « = voce dotta, dal lat. céndcùlum 'sala da pranzo '
nel signif. del n. 3, dal fr. cénacle (nel 1829 nel
« * cenacolo ', con senso tolto dal francese cénacle, significa accolta di amici
. = voce dotta, comp. dal gr. xoivói; * comune 'e
dotta, lat. scient. cenangiaceae, dal nome del genere cenangium, comp.
nome del genere cenangium, comp. dal gr. xevó <; * vuoto *
un fiore. = voce dotta, dal lat. scient. cenanthia, comp.
lat. scient. cenanthia, comp. dal gr. xevóc * vuoto * e
c'era un locale a pochi passi dal varietà... chi filmava, chi
notte si dimena. = dal lat. c&ndre 'mangiare a cena *
= voce dotta, deriv. dal lat. caenum * fango '.
si cenava. = voce dotta, dal lat. cenatórius. cencerìa, sf
di pel crespo e rosso, / dal mento gli pendean duo lunghi fiocchi. f
e floscio, come un cencio che esca dal bucato. imbriani, 1-275: la
voce dotta, lat. cenchris -ìdis, dal gr. xeyxpk - (so?.
ant. e letter. serpente velenoso dal ventre screziato di macchioline simili a grani
bestiari medievali: lat. cenchris, dal gr. xéyxpo? * granello di miglio
miglio. = voce dotta, dal lat. cenchros (plinio, 37-4)
. cenchros (plinio, 37-4), dal gr. xéyxpot; 'granello
. = voce dotta, comp. dal gr. xoivóc * comune 'e
in quel piatto. = dal lat. cinerdceus. ceneràccio2,
del legno o di altre materie consumate dal fuoco. -andare, ridurre in cenere
qualche visita, si prendeva un tizzo dal focolare, e agitandolo in modo che
. resti di persone, di oggetti distrutti dal fuoco; macerie di città incendiate.
diventar cenere: ardere, essere consumato dal fuoco. dante, inf.
faville, / più desteranno arguto / suono dal cener tuo per sempre muto. alfieri
del senso di amarezza e di delusione dal quale è colto chi ne è consapevole
gli fidar farina ». = dal lat. cinis -eris (sm.,
. ant. cenerino. = dal lat. tardo cinerentus. cenerèntola
. dalla camera passò alla cucina, dal baldacchino al focolare, dagli sfoggi di
ma la fiaba era stata già raccolta dal basile nel suo lo cunto de li
le gramigne cenericce. = dal lat. tardo cinericius 'di cenere
spiccano nerastri sulla nebbia cenerina che vapora dal fiume. govoni, 2-14: falchi cenerini
ficaria). = deformaz. dal lat. scient. chelidonia su 'cenerognolo
chelidonia su 'cenerognolo ', suggerita dal colore cinereo delle foglie di questa pianta
, 386: color nero, che tende dal vinoso al cenerognolo. l. bellini
forni. = voce dotta, dal lat. tardo cineròsus 'asperso di
quando la sua tonalità viene turbata; dal punto di vista filosofico, considerata come
= voce dotta, comp. dal gr. y. oi'jòc, '
e alo&riaiq 'sensazione'; voce registr. dal panzini, iv-124. cenestèsico (cenestètico
o a un organo somatico. = dal fr. cénestopathie, comp. dotto di
della cengia divennero bianche. = dal lat. cingala (forma secondaria di cingulum
dante, par., 29-4: dal punto che 'l cenit inlibra. boccaccio,
ronsi catùbe, cennamelle. = dal fr. ant. chanemelle e chalemelle,
fr. ant. chanemelle e chalemelle, dal lat. calamellus (dimin. di
eziandio al suo vulcano. = dal lat. cinnamum, gr. x£v [
, vii-539: indi a suo banditor cenna dal palco, / che dia la voce
buona per la presa. = dal lat. tardo (nelle glosse) cinnàre
con impazienza le stanze deserte / comandate dal cenno e dall'occhio che, soli
. guicciardini, 116: chi dipende dal favore de'prìncipi, sta appiccato a
/ surse per le profonde / vie dal tirreno talamo, / e respinse il furente
di chi va, fra i saluti tonati dal cannone, e i cenni delle campane
è probabilmente altro che un lume preso dal nostro meliini. goldoni, vii-1132: -e
/ riprese l'arco. = dal lat. tardo cinnus (fulgenzio) '
.. = voce dotta, dal lat. caenum * lino, fango '
= voce dotta, fr. cénobiarque, dal lat. mediev. coenobiarka, gr
652: da l'aspre torri e dal cenobio muto, / dal folto dòmo
aspre torri e dal cenobio muto, / dal folto dòmo d'irti steli inserto,
lat. tardo coenobium 4 convento *, dal gr. xoivó3iov, comp. da
dotta, lat. scient. coenobitidae, dal nome del genere coenobita. cenobitismo
= voce dotta, comp. dal gr. xoivót; 'comune 'e
= voce scient., comp. dal gr. xoivó <; * comune *
= voce scient., comp. dal gr. xotvóq * comune 'e
= voce scient., comp. dal gr. xaivóg 'recente 'e
lat. scient. caenolestes, comp. dal greco. xocivó$ 'recente '
calcare bianco e polverulento. = dal nome dei cenòmani, antico popolo della gallia
= voce scient., comp. dal gr. xotvó? 'comune 'e
= voce scient., comp. dal gr. xoivó? 'comune 'e
stazione. = voce dotta, dal gr. xocvcùoi? 'unione '.
essudato. = voce dotta, dal lat. tardo cenósis, dal gr.
dotta, dal lat. tardo cenósis, dal gr. xev&au; 4 evacuazione
= voce dotta, deriv. dal gr. xatvó? 4 nuovo '.
= voce dotta, comp. dal gr. xoivóg 4 comune 'e
voce dotta, lat. tardo cenotaphium, dal gr. xevo- rdccpiov, comp.
. = voce dotta, comp. dal gr. xoivóc 4 comune 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. xaivó? 4 nuovo 'e
riconosciuti. = voce dotta, dal lat. tardo censire per il class,
in meno d'una lira, doveva ricevere dal governo un documento portante la rendita annua
distingue il censo perpetuo 0 consegnativo, dal temporale o riservativo. il primo,
credo, feudi o beni a censo dal vescovado, eran compresi sotto spezie di facoltà
render censo. = voce dotta, dal lat. census -ùs * censo, censimento
in una nazione corrotta tu devi incominciare dal risvegliare l'amore della virtù. invece
. -censore ecclesiastico: persona incaricata dal vescovo del l'esame previo
i più torti giudizi intorno a quella dal tribunale inappellabile divolgati de * censori giornalisti
census 4 censimento '; voce registr. dal tommaseo. censuare, tr. (
: che in certi luoghi è distinto dal 4 comune amministrativo '. fogazzaro,
non sottomessi alte censura comune ed approvati dal re. leopardi, iii-152: il manoscritto
: la censura preventiva, stabilita già dal concilio lateranense, fu applicata con severità:
4. eccles. pene previste dal diritto canonico e pronunciate dall'autorità ecclesiastica
come più pia e come non aliena dal verisimile, e perché e'pontefici hanno in
: l'avevano dissuaso a una voce dal fare quel passo compromettente. non già che
, stando dentro, i mancamenti censurati dal volgo. nievo, 606: pur troppo
dotta, lat. centaurèa, centaureum, dal gr. xev- tocópeiov (deriv.
= voce dotta, dal gr. xevxaopisfii; 'discendente dei
e ferina, un tal mostro, che dal ferire vanamente l'aure, essi poeti
pelle di capra attorcigliata alla vita, dal pelame arsiccio scattava con lo schienale e
4. arald. figura derivata dal centauro, che negli stemmi viene rappresentata
= voce dotta, lat. centaurus, dal gr. kévraupoc;: dapprima nome
). = voce dotta, dal gr. xevtaupouaxfoc, comp. da
ciantelli, atacca e dispicca la lingua dal palato. carena, 2-260: 'centello
stretta d'angoscia: quegli olivi centenarii, dal grigio poderoso tronco stravolto, immobili,
zool. mammifero insettivoro del madagascar, dal corpo basso e allungato, misurante 30
dotta, lat. scient. centetes, dal gr. tardo xev- xrixriq 4 che
dotta, lat. scient. centetidae, dal nome del genere centetes.
voce dotta, comp. da centi- (dal lat. centum) e ara (