osservò che era una giovinezza che datava dal tempo di ariovisto e di alboino.
che aveva. saba, 273: dal fanciullo era nato il giovanetto, / ma
era la mèta. palazzeschi, 6-48: dal gruppo, quasi con un salto,
nel canale. = deriv. dal ven. barcarezo (da barca1).
v-1-90: questo sommesso anatrare che monta dal vallone come nelle albe selvatiche della nostra
, barcollando. moretti, 86: dal suo calice pallido, un po'stanco
quasi cieco, alla luce del giorno dal sotterraneo pieno di bottiglie vuote e di
iv-412: o gloria!... dal giorno che tu più non sei la
tombari, 1-125: il vecchio ebreo uscì dal comune... diede ordine che
personaggio (il connotato della barba partiva dal bardassa...) fosse mandato dal
dal bardassa...) fosse mandato dal sultano dei turchi. 2.
villano che pur allora l'aveva riscossa dal sellaio. berni, 21-62 (ii-182)
, 1022: forse la voce viene dal profeta / che ha barba grigia come
barba grigia come vecchio musco, / dal vecchio bardo errante nella selva / di
spagn. pardo * bigio scuro ', dal lat. pardus * leo
bardus 'lento, balordo ': probabilmente dal gr. 3pa8ù£ 4 lento '.
abiti femminili. = voce toscana, dal fr. barège (inizio del sec.
inizio del sec. xix), dal nome di barèges (cittadina degli alti pirenei
: su una barella un ferito seminudo, dal ventre cinto di garze. barilli,
e romagna); docum. fin dal 1306, in relazione con la voce
. nel sec. xvi), dal sost. barretta 4 trapasso, trivello '
= voce scient., comp. dal gr. @<4po <; 4 peso '
a dodicimila fiorini d'oro. = dal provenz. barganhar 4 commerciare, contrattare '
barguigner 4 discutere il prezzo '; forse dal francone borgjan 4 prestare 'con incrocio
del comune vengono tutti di portogallo, dal viceré fino al bargello. boccalini, i-355
: a forza gìan spinti al macello / dal brusco sbirro e dal crudel bargello.
al macello / dal brusco sbirro e dal crudel bargello. monti, i-54: il
gazzetta che t'hanno levato di peso dal bargello, e portato glorioso e trionfante in
capitolare di lotario, 825), dal longobardo e dal francone come 4 alto funzionario
, 825), dal longobardo e dal francone come 4 alto funzionario della giustizia
nel sec. xii), dal lat. mediev. barga (attestato nell'
, polli, chioccie, anitrocchi, galli dal rosso bargiglione e dalla cresta superba,
avanzò a capo scoperto. = forse dal lat. mediev. bargilla 4 bisaccia '
. = voce scient., dal gr. (tapó? 4 grave,
= voce scient., comp. dal gr. 3apó <; 'grave '
. = voce dotta, deriv. dal gr. 3apó <; 'peso '
), soprattutto per farne il trasporto dal luogo di produzione. simintendi,
. burchiello, 41: gli ovannotti dal pozzo a san sisti / portino a roma
ha mandato tre barili di maglia, dal quale ho ordine di venderle come cose
* piccola botte ', e conferai, dal fr. barisel * bariletto, botticina
) ', dallo scandinavo rif (ris dal plur. rifs). barilétta
: questo non viene, se non dal sospetto: come fece colui che sarchiava uno
cantano gli orazioni, e i barlozzi dal vino. soderini, ii-101: dopo che
donna, dai capelli imbandolinati alla cute e dal roseo visoccio. bocchelli, 1-i-541:
voce dotta, comp. da bari- (dal gr. 3apó <; * peso '
* peso ') e -metrìa (dal gr. plxpov 'misura '),
= voce dotta, deriv. dal gr. (3apò <; 'pesante
forma latina baryum, nel 1808, dal chimico francese h. davy).
voce dotta, comp. da bari- (dal gr. (bapù <; * pesante
pesante ') e sfera (dal gr. ocpoùpa). barisfèrico
. procedimento per ricuperare lo zucchero dal melasso, mediante l'ossido idrato
da cui la forma dotta barite (dal gr. (bocpùc; 'pesantezza '
; 'pesantezza '), deriv. dal fr. baryte. baritina,
ove si precluda dall'acutissimo, o dal baritono, le corde intermedie non rispondono
sola. = voce dotta, dal lat. tardo barytonus, dal gr.
dotta, dal lat. tardo barytonus, dal gr. (bapu- tovos, comp
dallo studioso w. c. bròggei dal nome della località norvegese di barkevik.
tante altre cose. palazzeschi, 3-199: dal centro di firenze chi abbia buone gambe
di turbe con barleffi rincagnati diavolescamente fuggir dal mio mostaccio con una bestiai furia di
. mod. baiafre, deriv. dal francone * bal-leffur, comp. da baia
uscio aperto eravi pure un cotal birlume, dal cui splendore aiutato, vide..
. g. gozzi, 1-215: aiutato dal barlume delle notti serene della state,
lampada posta nella sala delle guardie, dal vano dell'arco al disopra della parete.
etimo di barlume: comp. dal prefisso bar-e il lat. lucere * mandar
costumi da un morigia usciti / sono dal secol nostro oggi ammirati, / e da
'l visaggio. = dal fr. ant. barnage (secolo xii
coloro che, sia standosene in disparte dal barocco, sia deliberatamente traendosene fuori e
per barocco quella perversione artistica, dominata dal bisogno dello stupefacente, che si osserva
.: v. baroco. = dal termine della sillogistica baroco (v.)
(la figura sillogistica baroco, menzionata dal montaigne come simbolo del ragionamento scolastico e
altra voce baroque (docum. fin dal 1531), che designava un tipo di
e anormale [perle baroque), dal port. barroco (della stessa accezione e
. diagramma della pressione atmosferica (registrato dal baro- grafo). =
barolè. = voce piemontese, dal fr. (les) bas roulés 'le
assai pregiato (prodotto in piemonte, dal vitigno nebiolo, nelle zone delle langhe
non risulta, tuttavia, il passaggio dal nome proprio al nome comune.
), che riceveva l'investitura direttamente dal re e governava nelle proprie terre con
avenne una volta infra l'altre che dal re fu mandato il barone a cesare per
: sembra accertato che la mafia nacque dal feudo e dalla grande proprietà terriera. era
docum. nel sec. x), dal francone * baro (cfr. sacibarone
nobiliare ereditario nella gran bretagna, concesso dal sovrano. gozzano, 231: katiba
= voce dotta, deriv. dal gr. 3ocpó <; 'pesante '
... ha il timone antico dal largo assero, dalla lunga barra in pugno
a distinguere in una frazione il numeratore dal denominatore, ecc.). —
: per meglio assicurarlo [l'uscio] dal vento, lo bardi rasoio (comune
paura del / la gran chioma scossa dal pampero. l'aria umida del lago,
da barrique, docum. nel 1509, dal barre, con staccionate, ecc
. 4 meridionale barrica, formato dal radicale di barrii barile, montec-uccoli
l'agg. fr. barrémien, dal nome di barrirne, il popolo
strade con alcune altre di barricate sono esplose dal selciato della città come un quell'istesse
barriera per chi ha avuto un richiamo dal sole e dalla luna! chiesa,
come una invisibile barriera, per dividerli dal mondo. palazzeschi, 3-268: si
di cipro, imbandita all'occhio pellegrino dal pennello dei pittori più rinomati con dipinture
dalla cappella del paradiso, e banditolo dal coro de'suoi felici cantanti, lo confina
cappella pontificia: funzione religiosa celebrata personalmente dal papa o a cui egli assiste,
cappella: assistere a una funzione celebrata dal pontefice o in sua presenza. bandello
. pietro. = deriv. dal lat. tardo cappella (dimin. di
lasciano intatte. = deriv. dal lat. cappella, dimin. di cappa
pascoli, 159: piccola e lontana / dal cielo la garrì la cappellaccia.
calzato, con quel cappellaccio in capo incotto dal sole. g. gozzi,
universale di un novizio ministro archi- tettato dal parrucchiere dal sarto e dal cappellaio. morante
un novizio ministro archi- tettato dal parrucchiere dal sarto e dal cappellaio. morante,
archi- tettato dal parrucchiere dal sarto e dal cappellaio. morante, 2-67: e
.. ovvero rimossi per alcun modo dal cappellanato predetto. cappellaneria, sf.
officio della cappellaneria sei mesi, compitando dal die del disposto officio della cappellaneria.
7-5 (177): e confessassesi o dal cappellan loro o dal quel prete che
e confessassesi o dal cappellan loro o dal quel prete che il cappellan le desse e
. gozzi, 4-208: difatto il cappellan dal prete è gito; / il prete
5-197: bisogna guardarsi, ad esempio, dal confondere gli « anolini » di parma
. = " voce registr. dal tommaseo. cappellière, sm.
già lavate per tingiere. = dal ir. chapelier. cappeuiflcio,
. tassoni, 1-31: l'oste dal chiù, zambon dal moscadello, / facea
: l'oste dal chiù, zambon dal moscadello, / facea tra gli altri
come nella disfatta di cosroe un dei feditori dal morion- cello o dalla cappellina.
., 6-5 (116): presi dal lavoratore in prestanza due mantellacci vecchi di
/ lungo il ciglio cava l'erba dal campo rosso, / e volge lento
primi impeti di quell'iracondo principe, dal quale ammiratasi ad animo rattiepidito l'integrità
. tommaseo, ii-221: tutti costoro dal rosso cappello de'quali la elezione è accompagnata
di babello, / per guardar l'oche dal falcon celesto, / che di state
cappello e finì il pianto, vinto dal dispetto. nieri, 315: ma se
vette delle piante, sicché si difendano dal freddo. milizia, ii- 206
tommaseo, i-442: [il lume] dal cappel di metallo getta il languido raggio
123- 342: lo zolfo ridotto liquido dal fuoco, sale nel cappello di terra
e mangerecci, hanno un gambo sormontato dal cappello, nella cui parte inferiore sono gli
v.). = deriv. dal lat. tardo cappellus, dimin. di
e ammirabile disciplina. così volgarmente dette dal gran cappello di lino bianco inamidato,
, sferici, di colore verdastro, dal forte sapore aromatico, che ven
dove abbondano i capperi sulle mura arroventate dal sole. de pisis, 171:
il cappero. = deriv. dal lat. capparis (gr. xàrnxaptg)
capperone d'alta grassa unto e bisunto dal sudor e dal brodo. tommaseo [
alta grassa unto e bisunto dal sudor e dal brodo. tommaseo [s. v
è 4 andar provveduto ': detto dal difendere che il capperone fa altrui dalla pioggia
ima rondine, la faccia bruna incorniciata dal capperuccio candido, pareva un emiro che
sole calato. = deriv. dal lat. capala, neutro plur. di
', particolare annodamento, che differisce dal nodo propriamente detto, in ciò che uno
testina, quasi aspettando d'esser colta dal cappio alla posta. brancoli, 4-50
. brancoli, 4-50: si trasse dal petto una fascia, l'annodò alla
lanzi, 2-2-80: per non uscire dal naturale, finse che le pitture fosser fatte
del cappello arricciato. = deriv. dal lat. tardo capùlum 4 laccio '(
. tutti quelli che potevano erano accorsi dal villaggio... per vedere i compaesani
carnasciale capponi e galline, / partendosi dal viver tra le zolle, / vengono a
grandezza d'un capponcèllo. = dal lat. volg. * cappo -onis,
ciascuna grue. = deriv. dal veneziano capon [de l'ancora),
cappellino passabile. = deriv. dal fr. capote, dimin. di cape
. cappottatura. = deriv. dal fr. capote (nel 1688):
. * = neol. deriv. dal fr. capotage (nel 1922).
è più italiana di * capotare '. dal francese capoter, o * fare
all'aria. = deriv. dal fr. capoter (nel 1834),
) come termine di marina: dal provenz. fair e cabot 1 salutare '
al moto. = deriv. dal fr. capotage, con suff. italiano
costa. pavese, 47: è discesa dal treno una femmina sola: / tra
spesso, portato dai marinai per ripararsi dal cattivo tempo. falconi, 1-6
foscolo, xv-334: sono stato tormentato dal male di denti solito; e lo
senso del n. 2 già registr. dal tommaseo. cappuccino3, agg. e
. voce dell'uso, derivata probabilmente dal colore simile alla tonaca del frate cappuccino.
rosa. comisso, 1-26: sollevato dal lume il cappuccio di carta, la
uomini. ma cotal nome fu inventato dal mattiolo e dai moderni per esprimere
mentre che 'l sol ferve, / guardate dal pastor, che 'n su la verga
/... / in una capra dal viso semita / sentiva querelarsi ogni altro
chim. nome di alcuni sali deltraditor dal gregge tolsemi. guicciardini, 9: una
dotta, lat. scient. caprellidae, dal nome del nella giurisdizione del castello di fratta
; nelle cicerchie derivano dalla rachide e dal nervo mediano delle foglioline. dente
: qui mi si accende il sangue dal bollor della bile, non potendo soffrire che
partorisce l'inferior natura, ma quanti dal principio del mondo lassù n'affisse 11
1-43: a tratti, come portato dal capriccio del vento, uno sdrucciolare di
... in architettura il capriccio risulta dal lusso e dalla sazietà delle migliori cose
vale operare di fantasia, senza togliere dal vero: il lavoro stesso così fatto.
poiché la lingua toscana si mostrò sin dal suo nascere così corriva nel- l'aprir
, 1-6: la strada, rotta dal tempaccio de'giorni addietro, correva capricciosamente,
toscano. = voce registr. dal tommaseo. capriccióso, àgg.
capricciosa. 2. che deriva dal capriccio, fatto a capriccio; bizzarro
e capriccioso che veniva forse di là dal mare, o forse era nato lì fra
e groppi di quelli ignudi che piovono dal cielo, e de'cascati nel centro
un acido grasso particolare che si estrae dal burro di capra. = cfr
altre lasciano che il sole le guardi dal capricorno senza prendersene briga, e tremano
e perciò temperate, circoscritte l'una dal cerchietto australe e dal tropico del capricorno,
circoscritte l'una dal cerchietto australe e dal tropico del capricorno, l'altra dal
dal tropico del capricorno, l'altra dal cerchietto settentrionale e dal tropico del cancro,
, l'altra dal cerchietto settentrionale e dal tropico del cancro, tutte però abitabili
scandenti; foglie op calco dal gr. alyopicxfj ^. poste
, ornit. uccello crepuscolare, dal piumaggio mor brattee connate all'
prati, ii-314: e fuor balzò dal rugiadoso arbusto / sui margini, l'
caper capri * capro 'e dal suffisso -gena (da gignere 'generare '
. ariosto, 6-61: alcun dal collo in giù d'uomini han forma
. soldani, 1-32: l'antica commedia dal ceffo strano i di satiro sua maschera
la barba caprigna che gli pioveva giù dal mento sulla vecchia palandrana verde unta e
capra e mulgere 1 mungere ', calco dal gr. alyo ^ lxa? (da
deriv. da caprino', voce registr. dal tommaseo. caprinfernale, sm.
ha aggiunto, e lo ritiene i dal fuggir via con tanta sua vergogna. note
si estrae, come il caprico, dal burro di capra. a feronia
buffo della voce grave e fonda / dal profilo caprino folgorante / nell'occhio cavo
galileo, 143: troverà esser fatta dal sarsi stima grandissima di cosa che,
madre veduta abbia la gola / stringer dal pardo, o aprirle 'l fianco o 'l
petto, / di selva in selva dal crudel s'invola, / e di paura
alloggia] / col capro, che dal ciel, torbido e fosco, / di
di tutte le colpe del popolo (dal sommo sacerdote che cosi liberava il popolo
deriv. da caproico-, voce registr. dal tommaseo. caprài co, agg
una sola specie, capros aper, dal corpo molto compresso ed elevato, colorito
lat. scient. caprolagus, comp. dal gr. xdrtpoc 'cinghiale 'e
lat. scient. capromys, comp. dal gr. xàrcpoq 'cinghiale 'e
, caprone! montale, 3-115: piombato dal cielo così all'improvviso -diceva ponzio tergendosi
deriv., per cambio di suffisso, dal lat. capùdó -inis (cicerone)
voce dotta, comp. da capsula e dal gr. topr /) * taglio '
. il significato del n. 3 dipende dal fr. capter. captato (part
.. tende a sottrarre il lavoro letterario dal terroso e ben piantato suolo naturale e
ai primi tepori d'aprile la testuggine uscì dal letargo. un giorno, d'
co'piedi il suolo, spinto dal bisogno di trovarsi il cibo come nella sabbia
. cara (sec. xii), dal lat. tardo cara (glosse)
chère 'nello stesso senso, vengono dal greco ». cfr. cera.
un'ora morta. = forse dal lat. grabàtùlus, dimin. di grabàtus
grabàttus (virgilio) 'letto ', dal gr. xpdc- p [@
xepa (3é e xdtpap. e, dal persiano kàhrubà 1 che attira la
dotta, lat. scient. càrabidae, dal nome del genere carabo2 (v
). = spagn. carabina, dal fr. carabine (sec. xvi)
, 'gambero di mare ': dal gr. x<4pa@o? 'gambero di mare
v. carabo1), deriv. dal gr. xdpa3o <; 'scarabeo'; cfr
, comprendente molte specie di linci, dal corpo lungo circa 75 cm, pelame
giallo fulvo, con due strisce nere dal naso agli orecchi, molto veloci nella
. scient. [lynx] caracal, dal turco karakulak 'orecchio nero '(
non ne curam maie ». = dal gr. xapdxiov * tessera ', dimin
dotta, lat. scient. characeae, dal nome del genere chara (cfr.
della forma assimilata karakiri, deriv. dal giapponese harakiri 'taglio del ventre '(
dotta, lat. scient. characinidae, dal gr. xdpal; -axo$ * nome
dotta, lat. scient. charadriidae, dal gr. xapdc- spiog 'pivière '
in una caraffa, per trarre auspici dal modo in cui la sostanza versata si
bisogni altre pubbliche rendite sono assegnate provenienti dal caraggio, ossia capitazione sopra i sudditi
foglie di bignonia chica. = dal portogh. carajurù, voce di origine tupi
). = voce registr. dal tommaseo: dal fr. caramboler
= voce registr. dal tommaseo: dal fr. caramboler (nel 1811
già caramel, nel 1611), dal portogh. caramelo (sec. xvi)
'cannello di zucchero ', deriv. dal lat. calamcllus, dimin. di
= provenz. calamel, caramella], dal lat. calamellus 4 cannuccia, flauto
tanti caramogi. = * deriv. dal persiano frarmùé 'grosso topo '; cfr
munizioni nelle armate. = dal venez. car amusai, deriv. dal
dal venez. car amusai, deriv. dal turco qàramusdl 'specie di bastimento';
= lat. scient. carangidae, dal nome del genere caranx (dallo spagn
= voce dotta, deriv. dal galibi (guaiana) korap.
dorsale delle tartarughe. = dal fr. carapace (nel 1688),
* fare rapprendere col freddo ': forse dal lat. volgare * carpiniare,
., secondo una recente congettura, dal lat. volgare * carpiniare * afferrare,
tre coppie di carapuzze moresche. = dal portogh. carapuga (anche carapugo),
. = voce dotta, registrata dal tommaseo: deriv. dal gr.
dotta, registrata dal tommaseo: deriv. dal gr. xépa? xépaxoi; '
, caratate però tutte tali misure dal diametro e grossezza della palla, che 'l
che apporre. = deriv. dal lat. mediev. carratum (sec.
essere perfetto, e tanto essere dilunge dal suo sommo, quanto si diparte da
e di moneta), a sua volta dal gr. xepótiov * baccello del
e la stola. bruno, 3-139: dal canto de la terra forma otto semicircoli
i caratteri scompigliati e messi in confusione dal vento. milizia, ii-211: carattere è
, che mi pare dovrà essere gradita dal pubblico. baretti, 2-292: lascio
poesia cinese... i caratteri tracciati dal pennello sul foglio parevan capelli di donna
. stuparich, 5-481: l'ostessa uscì dal banco e s'awicinò al tavolo su
vecchio spiegò il giornale... dal mio posto distinguevo i caratteri cubitali di stampa
dinnanzi a me uno spirito eroico escito dal mio stesso ceppo e costituito da tutti
che vezzeggia cento galline ad un tempo, dal qual termine ne va pòco lungi l'
detto l'autorità che non poteva avere dal carattere della persona. borsieri, cono.
forza e dalla fortuna, ma prima dal carattere e dall'esempio.
: i caratteri delle persone si cavavano dal naturale, e non sulle copie fattene da
bel mondo? badate bene ad uscire dal vostro gabinetto e a dar di cozzo
giove diede principio al mondo degli uomini dal poner questi in conato, ch'è propio
propio della libertà della mente, siccome dal moto, il qual è propio de'corpi
consagrato il sabato avanti la santissima trinità dal vescovo di gaona col carattere di sacerdote
', 'carattere stilistico ', dal gr. y. ocpax'rfjp xapaxryjpo?
noie, cure, pensieri, aggravati dal caratterino un po'... emporté,
deriv. da carattere; voce registr. dal tommaseo. caratterista, sm.
protagonista), dando vita a personaggi dal carattere ben definito e tipizzato da ima
e ti abbozza una scena d'amore còlta dal vero. baldini, i-361:
condizionata dalle centomila decisioni prese via via dal bambino in stato d'irresponsabilità, è
voce dotta, comp. da carattere e dal suff. -logia (dal gr.
carattere e dal suff. -logia (dal gr. xóyoi; 'discorso ')
che mantenne le stesse norme di lavoro dal 1340 al 1948, anno in cui venne
con la realtà. = deriv. dal persiano kàrwàn-sàrài * palazzo della carovana '
più nere tempeste. = deriv. dal portogh. caravela, dimin. di càravo
. caravela, dimin. di càravo (dal lat. tardo càrabus ¦ scafo di
. calleville e calville (1544), dal piccolo centro di calleville nel calvados.
chim. -aio; voce registr. dal tommaseo. carbàmmico, agg. (
onico \, amm [ide \ e dal suff. chim. -ico.
canne copria. = deriv. dal lat. carbàsus (gr. xdcptraoo?
. carbàsus (gr. xdcptraoo?, dal sanscr. karpà'sah, nome
deriv. da carbazotico; voce registr. dal tommaseo. carbazòtico, agg.
ne] e azoto; voce registr. dal tommaseo. carboazotina, sf. chim
, col suff. chim. -olo (dal lat. oleum * olio ')
diamante nero. = deriv. dal portogh. carbonado 'che contiene carbonio
il carbonaio e la sedia parevano ricavati dal medesimo pezzo di ebano, tanto essi
, circondato da soldati tedeschi, battuto dal boia. era il supplizio che il canosa
altro indicio se non di sonno, dal quale aggravato in tre giorni l'uomo
di carboncelli. = deriv. dal lat. carbuncùlus * carbonchio ', con
: la vetrata di lorenzo pelago percossa dal sole di dio fiammeggiava tutta, quasi
vigna scoscesa le cui piante fossero state bruciate dal carbonchio fino all'ultimo viticcio.
). carbonchióso, agg. colpito dal carbonchio; coperto di pustole. -
questa più grande intensità di calore prodotta dal carbon forte, è la maggior sua
. tutto è al commando de'cirugici dal principio al fine. muratori, 3-6
in energia elettrica e sostituisce quella fornita dal carbon fossile. -carbone rosso:
un carboncin di brace spenta, tolta dal focolar di parnaso. d. bartoli,
statuto, l'indipendenza delle regioni italiane dal dominio straniero. pellico, ii-39
= voce dotta, comp. dal lat. carbó -ónis 'carbone'e dal
dal lat. carbó -ónis 'carbone'e dal suffisso -fer (da -fero 'porto '
, acciò si conservi più a lungo dal guasto. collodi, 23: nel dormire
dotta, comp. da carbonico] e dal gr. jiérpov 'misura '.
comp. da carbo [nchio] e dal gr. £tpov 'essere vivente *
calcolare qualche cosa: la spinta trasmessa dal pistone di un compressore, ad esempio:
. da carburare. la voce è registrata dal tommaseo. carburo, sm. chim
ismaltati tutt'a dua. = dal provenz. ant. e fr. ant
dotta, lat. scient. carcharias, dal gr. xocpxocpcat; 'pescecane '
dotta, lat. scient. carcharhinidae (dal nome del genere carcharhinus: comp.
nome del genere carcharhinus: comp. dal gr. y. ótpxapos * aguzzo '
dotta, lat. scient. carcharòdon, dal gr. xap- xapósoug 'dai denti aguzzi'
ho trascicato / la mia carcassa / usata dal fango / come una suola / o
, dicesi di un bastimento non coperto dal fasciame, o prima che questo vi sia
una capponaia! ». = dal fr. carcasse (nel 1550),
aver effetto. = deriv. dal lat. tardo eccles. carcerare, da
fatto solo della carcerazione del pontefice rendeva dal canto loro ogni opinare impossibile. nievo
fuggito di carcere, e con lieta ciera dal nostro esercito ricevuto, con grandissimo sdegno
due prigionieri infermicci, esciti allora allora dal carcere come da un sogno opprimente,
estranea. pirandello, 7-220: esco adesso dal carcere. cinque mesi di carcere.
rive; a i caldi soli / uscir dal career trasformate, e breve / ebbero
importanza del suo concetto, ho voluto trarlo dal suo carcere cartaceo, dove si trova
aria, / perder la libertà, dal colorato / carcere alzar la voce,
amarvi, quando / resto cotanto vinto dal desio. /... / e
grande affetto ch'io le portai fin dal primo di ch'ella, comparsami avanti
ma se la mente di buona coscienza dal terreno carcere risoluta, libera il cielo domandi
disdegnosa del carcere terreno / che la divide dal materno seno. leopardi, 1003:
anima antica / si libera leggera / dal carcere della sua pena. / nulla più
, / minacciava feroce / di scatenar dal carcere profondo / per fargli ingiuria e
canal s'allunga, / e qua dal career sprigionato in alto / uno spruzzo
= voce dotta, lat. carchèsium, dal gr. xocpxfjcnov * vaso allungato
le carcinadi / o granchiesse non han dal nascimento / guscio, ma nude, e
biosi. = voce dotta, dal gr. xapxtvog 'granchio '.
= voce dotta, comp. dal gr. xapxtvog 'granchio 'e
che niente. = voce dotta, dal lat. carcinòma -atis, gr. xapx£vco
carcinoma. = voce registr. dal tommaseo. carcinòmi, sf. medie
= voce scient., deriv. dal gr. tardo xapxcvcoou; (da
le son ite sfi lando dal capo fino al piede, dove si commettono
imitarsi. = voce registr. dal tommaseo. carco, v.
= voce dotta, lat. cardamomum, dal gr. xapsàjjlcùp-ov (deriv. da
col ponte posteriore). = dal nome dell'inventore gerolamo cardano (1501-
di fibra tessile cardata volta per volta dal cardatore. trattato dell'arte della lana
, quel gatto era riuscito a far cadere dal muro di quella saletta una gabbia col
. tardo cardellus, per cambio di suffisso dal classico carduelis (lat. mediev.
. a. cocchi, 8-118: siccome dal moto del cuore depende immediatamente la vita
analettici '. = voce dotta, dal gr. xapsiaxóc (deriv. da xocpsca
dotta, lat. scient. cardiaphlogosis, dal gr. xapsfa * cuore 'e
. = voce dotta, deriv. dal lat. scient. cardiidae, dal
. dal lat. scient. cardiidae, dal nome del genere cardium (v.
dì, per una bolla sotto- scritta dal collegio de'cardinali, promesso, a requisizione
. = voce dotta, deriv. dal lat. [scàpus] cardinalis * stipite
della chiesa romana; sono nominati dal papa e a loro soltanto compete
fare una supplicazione per impetrare alcuno beneficio dal santo padre. f. villani, i-412
province dello stato pontificio. -cardinale inviato dal papa come ambasciatore presso una nazione,
, una notte gli giunse un dispaccio dal vaticano. -cardinale di curia:
): il cui nome viene taciuto dal papa, che si limita ad annunciarne
era per andare a bologna mandato dal papa alla custodia delli cardinaletti: ora
di foggia impero, mutandone solo le gradazioni dal rosa di ortensia al rosso cardinalizio,
non strida. tasso, 19-37: svelse dal sasso i cardini sonanti, / ruppe
, o mastra di tutte virtudi, dal sovrano cardine discesa, venisti? acciò
pur nel settenario è fondato, poiché dal settimo segno si fa e costituisce la
dotta, lat. scient. cardium, dal gr. xap8£a * cuore '
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£oc * cuore 'e xrjxr
ernia, tumore '; voce registr. dal tramater, ii-96. cardiocentèsi, sf
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£a * cuore 'e xév-
= voce dotta, comp. dal gr. xocp8£a * cuore 'e xivi
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£a 'cuore 'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£a 'cuore 'e ósóvt
. = voce dotta, comp. dal gr. xocp8£a 'cuore 'e dal
dal gr. xocp8£a 'cuore 'e dal tema di ypdccpcù 4 scrivo '.
. la curva dell'attività cardiaca descritta dal cardiografo. = voce dotta, comp
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£a 4 cuore 'e ypdcp
. = voce dotta, deriv. dal gr. xapsioeist)? 'cuoriforme
= voce dotta, comp. dal gr. xocp8£a 'cuore'e da ipertrofia
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£a * cuore 'e xuait
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£oc 'cuore 'e xóyot
= voce dotta, comp. dal gr. xap8£ot 'cuore 'e \
= voce dotta, comp. dal gr. xap8£a 'cuore 'e pirpov
= voce dotta, comp. dal gr. xoep8£a 'cuore', pàss p
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£a 'cuore ', p
. uó <; * muscolo 'e dal tema di xé [xvco 'taglio,
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£a * cuore 'e dal
dal gr. xap8£a * cuore 'e dal lat. nectère 'congiungere '.
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£oc * cuore 'e da
-mormorò il padre mostrando d'essere tormentato dal cardiopalmo, lasciandosi cadere su una seggiola
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£a * cuore 'e toxx
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£oc * cuore * e tidc&oc
= voce dotta, comp. dal gr. xap8£a 'cuore ', pericardio
= voce dotta, comp. dal gr. xap8£a 'cuore 'e vfkrffi
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£a 'cuore 'e da
= voce dotta, comp. dal gr. xap8£oc 'cuore 'e tmoau
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£a 'cuore 'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. xap8£a 'cuore 'e jwféis
jwféis 'rottura'; voce regutr. dal tramater, ii-96. cardioscleròsi [cardiosclèrosi
= voce dotta, comp. dal gr. xap8£oc 4 cuore 'e axar
. = voce dotta, comp. dal gr. xapsta 4 cuore 'e dal
dal gr. xapsta 4 cuore 'e dal tema di oxotiéco 4 osservo '.
. = voce dotta, comp. dal gr. xapsta 4 cuore ', acpuy
). medie. la curva tracciata dal cardiosfigmografo. = voce dotta, comp
. = voce dotta, comp. dal gr. xocp8£oc 4 cuore ', acpoyp
= voce dotta, comp. dal gr. xap8£a 4 cardias 'e
= voce dotta, deriv. dal lat. cardiospermum, comp. dal
dal lat. cardiospermum, comp. dal gr. xocp8£a 4 cuore 'e onép
. = voce dotta, comp. dal gr. xapsca 4 cuore 'e a&évog
. = voce dotta, comp. dal gr. xocp8£a 4 cuore 'e da
= voce dotta, comp. dal gr. xapsta 4 cuore 'e da
introdotti nelle cavità cardiache, sono diretti dal chirurgo a correggere la stenosi delle valvole
= voce dotta, comp. dal gr. xap8£a 4 cuore ', dal
dal gr. xap8£a 4 cuore ', dal lat. valvola 4 valvola 'e
lat. valvola 4 valvola 'e dal tema del gr. té [j.
. = voce dotta, comp. dal gr. xocp8£oc 4 cuore 'e da
del cuore. = voce dotta, dal gr. xocp8£a 4 cuore ', col
processi infiammatori); voce registr. dal tramater, ii-96. cardo1, sm
, ovvero si staccavano, portati via dal vento, pen- nacchioli argentei e leggieri
cardo maschio) e fatta scorrere opportunamente dal cardatore. guittone, 162-5: ami
e 'l cardo. = deriv. dal lat. tardo cardus (dal lat.
deriv. dal lat. tardo cardus (dal lat. class, carduus).
6). = voce dotta, dal lat. cardo -inis 'cardine ',
sm. farmac. liquido oleoso estratto dal pericarpio delle noci di acagiù (anacardium
[ana] card [ium] e dal sufi. -olo (lat. oleum
, i quali con facilità si spiccano dal ceppo con delle barbe. ora questi cesti
= dimin. di cardone (dal lat. scient. cardunculus con
nostra lingua. = deriv. dal lat. tardo cardò -ónis.
quanto sia possibile, senza staccarlo dal ceppo, e dopo tre o quattro giorni
spolverare i vetri delle careghe. = dal venez. carega, dal lat. cathedra
. = dal venez. carega, dal lat. cathedra, attraverso la forma
. nelle iscrizioni di pompei); dal gr. xa&éspoc 'ciò che serve per
più amato e il più careggiato e dal popolo e da'raspanti. passavanti,
che forse quel dispiacere gli potesse venire dal parergli d'esser trascurato, e come lasciato
andato a inventare. = dal fr. ant. carel (mod.
. carel (mod. carreau): dal lat. popol. * quadrellus,
di poco fondo e sassoso; talché quanto dal rompere, tanto daltawicinarsi se ne tengono
intorno alla regina, / quale in porto dal mar fragil carina. monti, 2-986
fondo della nave, tolta anch'essa dal latino carina. gli anatomici si servono
, lat. tardo carenum, caroenum, dal gr. xdcpoivov * vino dolce cotto
relazioni di spezie e di genere dipendono dal maneggiare ch'io fo come cose positive
= voce dotta, deriv. dal lat. tardo \ car enfia (da
vecchia, per conoscere oramai il mal dal bene, doverei avertire e consegliar le giovani
fallire ogni giorno mercanti. = dal basso lat. caristia e carestia (sec
., attraverso il fr. caret, dal malese kàrit * guscio di tartaruga
. = voce toscana, deriv. dal lat. carectum 1 luogo ove
verun ariva, / no leva in pe dal desco, se grand cason no 'g
pochi anni sempre lagnandosi d'avere meno danari dal suo principe, e meno stima
: sono ciclamini, i loti egizi dal mistico olezzo, e i molli acanti,
carezzacela alla canina. = deriv. dal lat. mediev. caritia * vezzo,
, con un sussurro di seta, dal largo dei profondi orizzonti mediterranei, a
letto, quel corpo fiorente, scosso dal pianto. = deriv. da carezza1
usatti nuovi. = deriv. dal lat. mediev. carfagn [in]
= voce scient., comp. dal gr. xdcpcpt) 'paglia 'e
= voce scient., comp. dal gr. xdtpcprj * paglia, festuca'
della nubecola di vapore ch'esce dal cargo arrembato, laggiù sulla linea
ed anche carezzevole. = dal port. cariacù, attraverso il tupi.
. faldella, 2-182: egli, uomo dal frac nero e dai brevi solini insaldati
che aveva tutti gli ossi cariati e tarlati dal male, che comunemente s'addomanda franzese
obbligai con un atto legale che fu letto dal pulpito, di dare a profitto de'
scrivo e 'mpaccio. = deriv. dal provenz. garip (forse di origine araba
stato, faceva leggere ad alta voce, dal cancelliere o dal guardasigilli, i suoi
ad alta voce, dal cancelliere o dal guardasigilli, i suoi editti. ojetti,
il frastuono erano continui, interrotti soltanto dal rumore improvviso di qualche carica più grossa
(quando il primo è stato respinto dal nemico). botta, 5-402:
, e tornando alla carica boudet rianimato dal favorevole caso, fu costretta a darsi intiera
la papaia. = deriv. dal lat. scient. caricaceae, dal nome
. dal lat. scient. caricaceae, dal nome del genere carica (che nel
. invar. macchina agricola che raccoglie dal campo il fieno già ammucchiato e lo
il carro sia il caricafieno sono trainati dal trattore). = comp.
carbone per andar in aste, quando dal figliuolo e dal cugino fu sovragiunto. bruno
in aste, quando dal figliuolo e dal cugino fu sovragiunto. bruno, 3-816:
... rasino... cotto dal sole, bruggiato dal caldo, arefatto
... cotto dal sole, bruggiato dal caldo, arefatto da la fatica,
i prencipi e le republiche, se dal grandissimo dio avessero ricevuto la proprietà de'
, diedero occasione a questi di scuotersi dal collo il giogo dell'ubbidienza e dalle
palle, le logge di granito spaccate dal cannone, le reliquie tuttavia fumanti dell'incendio
, forma e concetto, era già dal boccaccio in qua negato, caricato,
gli riuscisse agevole il caricarsene, trasse dal taschino una borsa di pelle onde snocciolare
stare appresso. = deriv. dal lat. tardo car [r] icare
governare. viani, 14-471: repentinamente dal viluppo annodato delle sue membra possenti esce
tutti addosso, / ordinarono ch'uberto dal lione / all'incontro di lui sia
lui sia prima mosso; / e caricato dal figliuol d'amone, / dal re
caricato dal figliuol d'amone, / dal re adrian sia soccorso e riscosso.
navigazione, 423: il valore dichiarato dal caricatore anteriormente all'imbarco si presume come
caricature! goldoni, vii-1090: -oggi dal signor filippo ci saranno tutte le bellezze
radice. = voce dotta, dal lat. carex carìcis. cfr. isidoro
zecchini d'oro che, dondolandosi mossi dal vento, facevano zin zin zin. verga
allo scaricarsi, non provengono altronde che dal mettersi in atto il moto di restituzione ch'
un corpo deferente ad una debita distanza dal conduttore carico, e ponendogli presso il
: tre [navi] ne fùr dal pelago a le sirti /...
. montale, 103: eccoti fuor dal buio / che ti teneva, padre,
annunciava nell'alba / chiatte di minatori dal gran carico / semisommerse, nere sull'
brama né timor governa, / dolcemente così dal mortai carco / mi sentii sviluppato.
nelle donne dalla testa / sibillina, dal carco profumato / della lor chioma grave
la proposizione del noncio... dal medesmo pontefice fu giudicata imprudente e troppo
permettono a'rettori della città di partirsi dal territorio mentre dura il carico loro? sassetti
. b. davanzati, ii-246: tornato dal carico della legione, il divino vespasiano
879: in questa prigionia, separato dal commercio umano, toltomi eziandio lo scrivere,
sperges, io gli dissi che sino dal principio del secolo vi è una convenzione
aviso che lo imbasciadore qua, sollecitato dal signore ogni dì, et parendogli il meglio
come la forza risultante dalla pressione esercitata dal vento, dal peso dei veicoli transitanti
risultante dalla pressione esercitata dal vento, dal peso dei veicoli transitanti su una strada
inesistente. = voce dotta, dal lat. caries che i glossari spiegano
del fr. carillon, che deriva dal lat. quaternio-ónis 'gruppo di quattro (campane
= voce scient., deriv. dal lat. scient. carinariidae (dal
dal lat. scient. carinariidae (dal nome del genere carinaria). carino
di carioca. = deriv. dal brasiliano carioca. cfr. panzini, iv-112
cubana '. così dice la reclàm. dal nome di breve fiume presso rio
= voce scient., deriv. dal lat. scient. caryocaraceae, dal
dal lat. scient. caryocaraceae, dal nome del genere caryocar. cariocìnèsi (
= voce scient., comp. dal gr. xdcpuov 'noce, seme,
. = voce dotta, comp. dal gr. xdtpuov 'seme, nucleo '
. = voce dotta, comp. dal gr. xdtpuov 'seme, nucleo '
dotta, lat. scient. caryophyllaceae, dal nome del genere caryophyllus, che deriva
nome del genere caryophyllus, che deriva dal lat. caryophyllum * garofano '
(per l'odore di garofano emanante dal rizoma), ambretta selvatica, erba benedetta
di natura organica che si estrae dal garofano delle mo- lucche e dell'isola
= voce scient., comp. dal gr. xdtpuov 4 nucleo * e
. = voce dotta, comp. dal gr. xàpuov 4 nucleo 'e
= voce scient., comp. dal gr. xdtpuov 4 nucleo 'e
= voce scient., comp. dal gr. xdtpuov 4 nucleo 'e
= voce scient., comp. dal gr. xdtpuov 4 nucleo * e
= voce scient., comp. dal gr. xdtpuov 4 nucleo 'e
= voce scient., comp. dal gr. xdtpuov 4 nucleo 'e
= voce scient., comp. dal gr. xdtpuov 4 nucleo 'e
cereali. = voce dotta, dal lat. scient. caryopsis (comp.
lat. scient. caryopsis (comp. dal gr. xdtpuov 4 seme 'e
dotta, lat. scient. caryota, dal gr. xaputotót; 4 dattilifero
era vano. = deriv. dal lat. carère, per cambio di coniugazione
= deriv. dall'ingl. kersey (dal nome della località di provenienza),
. sacramento. = voce dotta, dal lat. eccles. charisma (gr.
religioso dei fratelli delle scuole cristiane. dal vocativo usuale fra i membri di quell'
= voce dotta, deriv. dal gr. xapiotixdcptot; (da xapi-
. = voce dotta, deriv. dal lat. carystium [marmor] 4
di affezione, pigliando conforto e vita dal mansuetissimo guardo della bellezza di lei e
fecero la carità di dirgli che andasse dal capitano del porto, giacché le notizie
, ili-io: -per carità, levate dal tavolino quel povero signor eugenio. -per me
. ella passava, senza scomporsi, dal clavicordio ai fornelli per aiutar la mammina
fui convocato in presidenza anch'io. dal tono del preside capii che qualcosa bolliva.
steliini. = voce semidotta, dal lat. carìtas -atis (da carus
vecchi, vedendolo modesto, e alieno dal nuocere ai lucri loro, e approfittando
caritatevoli, furono in su 'l principio credute dal volgo un laboratorio di tossici. i
di carlina (carlina acaulis) deriva dal nome volgare, che si diffonde nei
del piede di un albero. = dal fr. carlingue (nel 1600) secondo
. muratori, 7-ii-231: non so se dal primo o dal secondo [carlo]
7-ii-231: non so se dal primo o dal secondo [carlo] sia disceso il
giare il suo carlino. = dal nome di carlo i d'angiò che per
corrucciata e minacciosa. = dal fr. carlin (nel 1803):
nel 1803): e pare deriv. dal soprannome dell'attore italiano carlo bertinazzi (
1833-1839). = deriv. dal nome di don carlos (1788-1855).
. agric. granoturco. = dal nome di 5. carlo borromeo, che
sf. timballo di frutta. = dal fr. charlotte, nome dato in onore
egli sormonta. = deriv. dal fr. carlovingien. carludovica,
fine del xvii secolo. = dal nome di carmagnola, città in provincia di
dovrebbe ballare la carmagnola. = dal fr. carmagnole (nel 1791),
. anguillara, 7-147: il cavalier dal labbro il vino arretra, / e si
de'tamburi. = voce dotta, dal lat. carmen -ìnis: dapprima col
alzato nel convento de'padri carmelitani, dal quale tirando molti pezzi d'artiglieria minuta
a recitare sulle piazze. = dal nome del monte carmelo, in galilea,
fede concede. = deriv. dal nome del monte carmelo in palestina,
. = voce letter., dal lat. carmentarius (da carmen 4
. = voce letter., dal lat. carmentes (da carmen 4 canto
riccamente con fila d'oro. = dal lat. mediev. carmesinus, carmisinus:
che noi chiamiamo carmi- gnolo; perciò dal vigna fu chiamata linoginestra. = etimo
carminar la lana e levar il pelo dal nervo delle penne per li mata- razzi
corse verso la piazza gridando. = dal lat. carminare 4 cardare ', da
in claudiano e venanzio fortunato): dal verbo carère, cardare * (cfr.
pulire, nettare ', piuttosto che dal lat. carminare 4 guarire con esorcismi',
metallo. = voce dotta, dal lat. mediev. carminium, formatosi
la forma carmina (sf.) dal tramater, ii-103. carmino1,
sacco un pollaio. = deriv. dal fr. ant. carnage * carne di
strappato in alto pei capelli / su dal carnaio dell'ardente buca / me lo trovai
/ d'un'altra colla, / dal gran carnaio / che là s'affolla,
carnaia ardeatina? = deriv. dal lat. carnàrium 'dispensa per conservare
viene a poco a poco a dispogliarsi dal presente stato, attenuandosegli la materia carnale
cose che fanno in contrario e lievanlo dal suo fine lui l'ha in odio.
rendimi i miei panni, ch'io recai dal secolo, imperò ch'io non posso
vidi la carne di francesco, / affogata dal dèmone carnale, / sanguinar su le
] per l'animo l'offesa ricevuta dal duca di guisa nella persona di margherita
bocchelli, i-278: insorgeva quel sonno dal profondo delle radici vitali, dalle scaturigini
sangue; della stessa famiglia; legato dal vincolo del sangue. -fratelli o sorelle
un figliuolo brami l'eredità, che dal suo padre carnale gli è apparecchiata, per
dei sensi. = deriv. dal lat. carnalis * della carne '.
e particolarmente i pollacconi. = dal fr. carnai, deriv. dal provenz
= dal fr. carnai, deriv. dal provenz. carnai-, cfr. lat.
, ignoranza. = deriv. dal lat. carnalìtàs -àtis. carnallite
in masse granulari, il cui colore varia dal bianco latteo al rossiccio, con
mano, un grido si levò dal muto carname. 5. letter
carnasciale capponi e galline, / partendosi dal viver tra le zolle, / vengono
come un carnesciale? = dal lat. mediev. carnem laxare o carnelaxare
difficile riuscì lo svezzare i fag- giolani dal gioco carnascialesco di tirare il collo alle
aconito, e la picciola carne rapita dal fronte del nascente cavallo, prima che la
volgarmente talora la moltitudine dei soldati. dal fr. chair à canon. la paternità
: lume non è, se non vien dal sereno / che non si turba mai
all'uomo, e perciò si solleva dal fìsico al metafisico astraendosi dalla carne,
dello spirito, se la natura cantata dal d'annunzio si vuol mettere di fronte allo
/ che giù non basta buon cominciamento / dal nascer della quercia al far la ghianda
d. bartoli, 38-73: n'ebbe dal santo generale [dei padri],
chiesa, donde è venuto? venne dal ventre della gloriosa vergine maria; e
sue figliuole, una della quali, amata dal brigadiere, si volse al baldi:
uomo accorto entrare in quel mal passo dal quale altri sa che il cavallo non può
umore facile, eccitato dalla carne e dal vino, col quale a tavola la
percioché i conviti 132: qui vengono insino dal mare diacciato le vettod'agamennone, come
suine pendevano dai soffitti; i talami dal pavimento si elevavano ampi ed altissimi con
fresco, e conservato in luogo riparato dal calore. -carne fa carne: la
sue carnicine. = deriv. dal lat. caró carnis in origine 'pezzo
e anche non esiste. = dal nome del noto filosofo stoico, con allusione
cosenza: e quando il canosa cadde dal ministero e fu mandato in esilio,
un corpo legato alla ruota, attanagliato dal ferro rovente. panzini, i-496:
già mio carnefice, fossero offerte accolte dal cielo, ah! tu non saresti così
boia, manigoldo '(comp. dal lat. caro carnis 'carne 'e
nella sincerità di tutte le sue ossa costrutta dal lavoro secolare degli avi. -figur
non fate dife- renzia al mercoledì santo dal dì di carnovale; vedete che oggi
, 612: è lecito di strappar dal viso la maschera a colui che in tempo
buffe; le burle che facevan crepare dal ridere eran di moda; c'era per
carnevale di s. ambrogio, dal quale non vuol che mi scherzo
alcuna. = deriv. per metatesi dal lat. mediev. carnelevare,
di per non essere molto tocche dal coltello del conciatore, venezia ch'
cfr. lat. mediev. carnerius, dal provenz. carnier, fr. charnier
ant. mediev. tedesco karnier, dal lat. carnczrium * carnaio '.
). — voce dotta, dal fr. carnification: cfr. lat.
isolata dall'estratto di carne, dal lievito, dalla carne di pesce, dal
dal lievito, dalla carne di pesce, dal muscolo, ecc.
come un corbacchiotto di piuma. = dal lat. mediev. carniprivium (comp.
. riconoscono tutto il benefizio della digestione dal solo fermento. a. cocchi,
carnivore. = voce dotta, dal lat. carnivorus (cfr. vorare '
naso vasto e carnoso, tutto bucherato dal vaiuolo come una spugna, pareva gli
. comisso, 1-243: tutto preso dal pensiero della rotta, stava curvo come
ka- tanga). = dal nome del chimico m. a. camot
medicina più forte. = deriv. dal lat. * carnùtus (modellato su cornùtus
i mantelli dei soldati, madri / dal ventre inaridito dalle lacrime. pavese,
.. / sia per alto destin dal cielo eletta / a la salute universal d'
guarda il bel piano che irrigato è dal mincio; dall'altro le alpi altissime
campagnoli toscani: beato chi potesse sgorgare dal cuore schietto e appassionato una vena così
commessi. nievo, 169: gaetano dal quartier generale dell'osteria giurava e spergiurava
faldella, 2-235: il maestro scoppiando dal contento, asseragliandole le guancie,
scient. carus, deriv. direttamente dal gr. xdcpov (la pianta descritta da
lat. scient. charophyceae, comp. dal nome del genere chara e da
lat. scient. carohhyta, comp. dal nome del genere chara e da
brutto carognone. = deriv. dal lat. volgar. * car5nia (da
colle vago. = deriv. dal provenz. ant. carola (e fi
. choraula * flautista del coro ', dal gr. xopaòxtk, comp. da
e chieggono vendetta. / e la chiede dal ciel la
mentre sen vola il sol rapidamente / dal lucido oriente: / e carolando intorno /
collegiali, ecc.). = dal nome dello stato americano della carolina (
. = fr. carolingien, dal nome di carlo magno (lat.
regia licenza. = deriv. dal nome di carlo magno (lat. carolus
= voce veneta ed emiliana, deriv. dal lat. * cariolus, dimin.
, per un momento, si ristavano dal loro carosello. montale, 2-85:
morboso. = voce dotta, registrata dal tommaseo: deriv. dal gr.
dotta, registrata dal tommaseo: deriv. dal gr. xdtpcùoiq 'sonno pesante'
minutamente fra- stagliato, che nascono direttamente dal colletto della pianta, infiorescenze a ombrello
, lat. caròta (apicio), dal gr. xapcoxóv. carotàggio,
. = voce dotta, deriv. dal gr. x<4po <; * sopore,
, iii-198: an- ch'essa sboccava dal cuore, e si divideva parte nelle
pelle grinzosa. = voce dotta, dal gr. xapcoti? -l8oq, deriv
, o lungi fra le sabbie sollevate dal simùn scoppiava impetuoso un assalto di predoni
xxiv-916: non però fu la scelerata esente dal totale gastigo, perché venne con le
al tempo delle crociate, deriv. dal pers. karwàn. carovanare,
che arriva come un ago di luce dal fondo d'una sepoltura. =
, lat. [crepidae] carpatinae, dal gr. xocp- pàxivai. carpellare
voce dotta, comp. da carpello e dal suffisso -fero (lat. -fer,
dotta, lat. scient. carpellus, dal gr. xocpiróc 'frutto '
carpen- tarii, trasse l'origine sua dal perfido caino, il quale fu il
= forma dotta per carpentiere, direttamente dal lat. tardo carpentàrius (cfr.
carpentiere 'vale legnaiuolo, e viene dal 'charpentier 'de'franzesi, e dal
dal 'charpentier 'de'franzesi, e dal * carpentarius 'de'latini, che
: tra'ciclòpi non sono le navi dal minio alle guancie, / né carpentieri di
: * lana sudicia ', forse dal gr. xapnefa 'prodotto '.
. = voce dotta, deriv. dal gr. xap7ió <; 'frutto '
qualità forte è rappresentata dall'albatro, dal leccio, dalla quercia e dal cerro
, dal leccio, dalla quercia e dal cerro; la qualità debole dal carpino,
e dal cerro; la qualità debole dal carpino, dal frassino dall'orniello
cerro; la qualità debole dal carpino, dal frassino dall'orniello. =
in tutte le stanze: la carpineta dal poggio manda il fresco della mattina.
a venire in india. = dal lat. carpère, con cambio di coniugazione
voce dotta, lat. tardo carpus, dal gr. xavruó? 'giun
= voce dotta, comp. dal gr. xap7ró <; 'frutto '
lat. scient. carpocapsa, comp. dal gr. xapnós 'frutto 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xaprcót; 'frutto * e
mangiare '. la voce è registr. dal tramater, ii-109. carpòfago
. = voce dotta, comp. dal gr. xapiróc 'frutto 'e cpa-
ysiv 'mangiare'. la voce è registrata dal tramater, ii-109. carpofalàngico e
. = voce dotta, comp. dal gr. xaprcói; 'frutto 'e
tramater, ii-109: 'carpoforo': sostegno nato dal ricettacolo che regge il solo pistillo che
. = voce dotta, comp. dal gr. xccpuòq 4 frutto 'e cpépco
comp. da xocptróc 1 frutto 'e dal tema yev- (yov-) * generare
. = voce dotta, comp. dal gr. xocp7ró <; 4 frutto '
. = voce dotta, comp. dal gr. xaptróg 4 frutto 'e xóyoc
= voce dotta, comp. dal gr. xaprrót; 4 frutto 'e
). la voce è registr. dal tramater, il-no. carpomòrfo, agg
= voce dotta, comp. dal gr. xaptró? 4 frutto 'e
/ sia che a l'un piaccia rovesciar dal carro / lo suo rivale, o
alvaro, 9-53: vidi venire avanti carponi dal ciglio del colle due uomini che trascinavano
slataper, 1-92: esco rompendo il vetro dal vagone rovesciato, striscio a carponi.
un dondolìo lento e grottesco, accompagnato dal suono di un cembalo.
. = voce dotta, comp. dal gr. xocprcót; 4 frutto 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. xapttóg 4 frutto 'e tropismo
, 6-42: anche mio padre veniva dal nulla, benché di buona famiglia,
levar dalle case, dalle strade, dal lazzeretto, i cadaveri; condurli sui carri
togliere dalle case, dalle vie, dal lazzeretto i cadaveri, carreggiarli alle fosse e
si trova per non dilungarsi o distogliersi dal viaggio che si fa. =
nulla per rimetterlo in carreggiata, vinto dal calore di quella parola, preso dall'interesse
retta via; deviare dall'argomento, uscire dal tema del discorso. donato degli
/ rovescio, il crin spiovendogli, dal sole / mal carreggiato...
pietra e blocchi di cemento, pronti / dal suolo a dive nire arco
= voce ant. lombarda, dal lat. [buttis] canària * botte
vecchio ospedale che prende il nome dal salnitro. ojetti, i-705:
gridaria dietro: dalle, dalle, dal popolo. caro, 8-1037: quinci de'
, de * cocchieri e de'passeggieri dal primo spuntar dell'alba sino alla più
: i nostri nemici... assaltarono dal lato de'terghi delle nostre genti,
son fera, / seguitando carcera / dal piager falso c'ha in me pene
. montale, 1-41: fuscello teso dal muro / sì come l'indice d'una
ha corsa, dall'armeggiare, e dal correre la giostra. similmente diciamo:
, è come un individuo che sussiste dal principio delle cose, e percorre i diversi
concimare un campetto che teneva in affitto dal padrone. saba, 149: spalanchi le
84: perch'e'non s'allontani dal suo letto, / in una carriuola /
». carducci, 934: la stanza dal sole di luglio affocata, / rintronata
se non fosse stato un povero carrettiere dal carro dell'asino, avrebbe voluto chiedere
hanno fermato il giogo / con lo statoio dal sonante anello. / hanno al timone
il gel che pel solingo cielo / dal carro l'imminente orsa rovescia / sulla
monti, 8-751: immantinente / sciolsero dal timone i polverosi / destrier sudati,
tra'fieri / della vanguardia. l'arrivò dal carro / sotto la cresta irta di
, 654: la tragedia, passata essendo dal carro narrativo di tespi a pigliare il
sui subbi, tratto alternatamente avanti e indietro dal canapo, e questo dal rotone.
e indietro dal canapo, e questo dal rotone. tommaseo [s. v.
carrum * carro a quattro ruote ': dal gallico carros, corrispondente al lat.
xii se colo), dal lat. quadruvium, 'incrocio di quattro
indizio / dell'immortal riscatto, / cinta dal fior de'militi, / qui sul
i ponti scoperti delle navi veliere: dal 1773 al 1830 circa). =
, dall'ingl. carronade, deriv. dal nome della città di canon, in
stradone nella carrozza a tiro doppio guidata dal servitore. 2. vettura ferroviaria
trova a torino, egli è già dal capo-stazione a ordinare una carrozza a salone per
-signori in carrozza!: invito rivolto dal conduttore ai viaggiatori quando il treno è
20 (350): e benché, dal punto dove stava a guardare,
, i magri cavalieri del- rirreale, dal viso essiccato. moretti, 17-100: strano
a un tratto sul pendio del colle dal buco che ci avevano fatto, fumando e
la scaglia d'oro che si spicca / dal fondo oscuro e liquefatta cola / sul
, ed un vecchio nel carniccio disegnato dal medesimo e stato messo in stampa con
carniccio di minorità in cui fu messa dal maschio, non tanto per sostenerne quanto
.. le donne tiravano l'acqua dal pozzo e si voltavano fermando la carrucola.
un vecchio carrucolone di legno, spaccato dal seccore e dall'abbandono, pende alla trave
= voce lombarda: caruga, dal lat. eruca 'bruco', forse
e brontolona..., noi qua dal porto... ce la possiamo guardare
. manzini, 7-223: sceso finalmente dal tranvai con me, imboccava carrugi pieni
rattoppate. = voce genovese, dal lat. quadruvium per quadrivium *
di murano. = deriv. dal nome dell'inventore b. g. carcel
, sprofondata quando la bella italia emerse dal mare. carsismo, sm.
, che mi pare dovrà essere gradita dal pubblico. milizia, ii-229: dopo
un meccanismo mosso dall'acqua corrente o dal vapore. boccardo, 1-406: robert inventava
: 'bambagina ', carta nominata dal giunti, ed or si direbbe di
pelle di animale tratto prima che nasca dal ventre materno. boccaccio, dee.
. stomaco di carta sugante: persona dal robusto appetito. giusti, v-205:
le nostre saettìe grigie coi loro siluri dal muso di bronzo, che luccicano,
? / on qual inzegno scenderà dal cielo / che la descriva de
legislativo per l'incasso dei milioni richiesti dal direttorio ha avuto il suo effetto con
? deledda, iii-302: aveva pescato dal taschino del suo corpetto, ove teneva alla
, 3-72: andarono di nuovo in processione dal segretario comunale, per chiedergli come dovevano
. imbriani, 1-135: ottenne, dal marito, ch'e'lascerebbe una carta
circa l'organizzazione dello stato, emanato dal monarca, il quale, formalmente di
il proprio potere, operando il passaggio dal sistema assolutistico a quello dello stato costituzionale
una carta di ricognizione, la quale dal creditore si potrà trafficare, e cavarne
pei soldati / dei nipoti sbandati già dal sonno. 17. geogr.
e frivoleggia, l'uomo è barato dal diavolo. qui si giuocava a carte
in regola per differenziarsi in ogni circostanza dal gregge conformista. -avere qualcuno a
sia venuto con la carta bianca dinanzi dal re agolante. campanella, i-107: «
note al malmantile, 2-575: traslato dal giuoco delle carte, che si dice
). = lat. charta, dal gr. x ^ pr / jc;
con la sega che ogni tanto gli spuntava dal bavero. -per simil. e
importanza del suo concetto, ho voluto trarlo dal suo carcere cartaceo, dove si trova
. = etimo incerto: forse dal lat. tardo chartophylacium * custodia
il valore di una moneta dipende non dal contenuto metallico di essa, ma soltanto
contenuto metallico di essa, ma soltanto dal fatto che essa circola per volontà dello stato
ebbe amistade con franco sacchetti, come dal suo carteggiar seco apparisce. c.
silenzio alpestre di casola, il problema risorge dal suo animo ed egli lo guarda con
. l'insieme formato dai due piatti e dal dorso, che il legatore applica ai
la chiamava chimerica e fantastica, lontana dal possibile non che dal vero.
e fantastica, lontana dal possibile non che dal vero. cartellante (part.
, trasmessa agli uffici del casellario giudiziale dal cancelliere del giudice che l'ha pronunciata
agg. cartellistico. = voce registrata dal panzini, iv-116. cartellistico, agg
il signor guerzoni trasporti la definizione platonica dal bello, concetto astratto, idealità metafisica,
in italia, l'insieme delle norme fissate dal comitato interministeriale per il credito e il
francia, 1924). = dal ted. farteli, affine a cartello1.
più giorni... una mia conferenza dal palco scenico su 'l candelaio di giordano
che mette nella sala dei matrimoni promessa dal cartellone. e. cecchi, 6-37:
: dalla nuova filosofìa, rappresentata principalmente dal cartesianismo.
arte poetica. = deriv. dal nome di cartesio (da cartesius, forma
nell'animale adulto viene sostituito progressivamente dal tessuto osseo e non rimane che in determinate
, o semplicemente acconsentiva col capo. dal canto mio gli porgevo il tabacco e le
parte nel secolo precedente, poi riprese dal movimento socialista.
... e l'agiatezza creata dal possente meccanismo di una società fondata suh'
= dall'ingl. chartism, deriv. dal titolo del documento programmatico del movimento,
: partendosi ciascuno [viticcio] talmente dal suo nodo, che gli duoi ultimi fanno
voce dotta, comp. da carta e dal gr. ypàcpco 'scrivo '.
nella foresta ed acquisito esperienze preziose sia dal punto di vista etnico, sia dei
voce dotta, comp. da carta e dal gr. ypap. {xa * scrittura
documento stesso. = voce dotta, dal lat. chartùla, dimin. di charta
librai. = voce dotta, dal lat. chartùla, dimin. di charta
dotta, lat. mediev. chartularius, dal gr. bizan tino xaptooxdpio
di genova. = voce dotta, dal lat. mediev. chartularium (deriv.
liberto. = voce dotta, dal lat. chartùla 4 carta, decreto '
= voce dotta, deriv. dal lat. mediev. chartulatus (da
esplorazioni senza meta precisa che sono guidate dal cuore; chi l'ama vi riscopre
cartolibreria. = voce registr. dal panzini, iv-116. cartolibràrio,
della cartolibreria. = voce registr. dal panzini, iv-116. cartolibrerìa, sf
v.); voce registr. dal panzini, iv-116. cartolina, sf
. manzini, 10-20: tolse dal portafogli la riproduzione in cartolina d'un'an-
cartolina rosa: ordine individuale, diramato dal distretto o dagli organi di mobilitazione,
armi delle reclute o dei militari richiamati dal congedo. pasolini, 3-254:
deriv. da cartolina-, voce registr. dal tommaseo. cartomante, sm. e
: cartomanti, chiromanti, indovine, rovinati dal nuovo regolamento di polizia che suona:
voce dotta, comp. da carta e dal gr. jkìvtk; 4 indovino
da giuoco, tirate a una a una dal mazzo e poste in ordine ima accanto
voce dotta, comp. da carta e dal gr. ixavxeta 4 divinazione ';
anno fa. = deriv. dal fr. cartonnage. cartonato,
dietro da essa i raggi che le venivano dal libro, ne ritraeva la immagine
tabacco. giusti, i-546: senza staccarsi dal filo al quale oramai ho raccomandato la
avea portati i cartoni fatti a roma dal signor piero. algarotti, 1-142: il
così chiamansi i disegni di figure fatti dal pittore su grande foglio di carta grossa
voce dotta, comp. da carta e dal gr. { wjxy] 1 ripostiglio
caruncole. = voce registr. dal tommaseo. caruso, sm.
dell'orefice, perché non avendo auto dal ditto cardinale nissuno aiuto, mi missi
oriuolo, unica cosa delle derubate dimenticata dal fuggitivo nella sua casa paterna. manzoni
pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de'passi comuni, il rumore d'
il bisognevole una parte sì ben divisa dal rimanente, che gli stranieri e 'l
ogni trentesimo grado dell'equatore, cominciando dal semicircolo orientale dell'orizzonte, e procedendo
piccola casa, con l'intemo annerito dal fumo delle lampade, con una sola finestrella
a un soldato. questo soldato uscì dal retro senza giacca; sembrava di casa
i cittadini dell'aquila volendo prendere licenza dal re per tornare a casa furono ritenuti prigioni
tornare a casa, che la vita nostra dal desiderio dell'onore essere regolata non deve
montalcino, i-362: i soldati, dal giorno che giunse l'esercito sotto la città
10-153: 1 ferrovieri entravano e uscivano dal buffet con le casacche nere di tela
, pareri e pareri, si trasfondevano dal castoro alla casacca, raggiungendo in civica
casaccaccia buia rattoppata. = dal fr. casaque (nel 1536) e
deriv. da casa-, voce registr. dal tommaseo con citaz. trecentesca («
2). = deriv. dal lat. casarius * della casa '.
lo schioppo accanto. = dal lat. mediev. casale, deriv.
... rimuovere il nostro dante dal principale intento, cioè de'sacri studi
, 69: qualche volume di memorie tradotte dal francese, alcune storie di quelle antiche
fondamenta tutta la città che rimaneva soffocata dal fumo e dal terrore, mentre nella
città che rimaneva soffocata dal fumo e dal terrore, mentre nella voragine aperta scomparivano
le sue mura di mattoni rossi corrosi dal salso, coi terrapieni dove due capre brucavano
in una specie di casamatta, segregata dal secolo, al tutto fuori del mondo,
confusione, rovina. = dal nome della cittadina di casamicciola, nell'isola
dicto messer lo vicario. = dal venez. casnà * mucchio di denari,
, erario ', deriv. dal turco frazna, dall'arabo khazìna * tesoro
amorose. = per antonomasia, dal nome dell'avventuriero vene ziano
, lat. scient. casarca ferruginea; dal russo kozarka * genere di oca '
genere di oca '. voce registr. dal tommaseo. casare, tr
rito antico di libazione. = dal lat. tardo caseàrius. cfr. panzini
casata, sf. complesso di famiglie uscite dal medesimo ceppo e unite fra di loro
edilizia di una città. = dal lat. mediev. casaturris, comp.
i nomi dei tessuti, a cominciare dal velluto e dal broccato, e i
dei tessuti, a cominciare dal velluto e dal broccato, e i termini del mestiere
, e i termini del mestiere, dal filugello alla bavella, dal cascame alla
mestiere, dal filugello alla bavella, dal cascame alla matassa, sanno di latino e
una vecchia villa cascante a due chilometri dal podere del magnano. 2.
favoriti, per farli sdrucciolare, e cascare dal luogo loro. cellini, 1-9 (
che egli cascò di non poco alto dal tavolato di questa opera, e fattosi
gamba manca egli l'aveva veduta distaccarsi dal suo ginocchio e cascar nell'oceano, vicino
che cascano indietro e si rialzano liberando dal proprio seno bagliori d'oro e d'
ci ficcò così una barzelletta che aveva raccolta dal suo avvocato, e gli era piaciuta
. ariosto, 2-50: come casca dal ciel falcon maniero / che levar veggia
fenditure de'monti tutte le fontane cascar dal di sopra degli strati di pietra o di
di tufo e di creta, non dal di sotto; segno che scendevano e piombavano
b un piano orizzontale, sopra il quale dal punto c caschi la perpendicolare c b
composizione di molte parti: è stretta dal luogo: casca per tempo. savonarola
-cascare dalla fame, dalla fatica, dal sonno, dalla noia, dall'amore
, borbottò oreste, « ma casco dal sonno lo stesso ». -cascare dalla
scherzare adesso! -cascare i corvi dal freddo: esserci un gran freddo.
caschino, come noi diciamo, i corbi dal freddo, i naturali e gli altri
. lei discorreva animata e rideva: dal cuore cascatelle di gioia.
da cascare. si cavò uno coltello dal lato, e girogli uno colpo nella
-al figur.: far rimanere impietrito dal timore, dallo stupore. verga
. prov. meglio cascar dalla finestra che dal tetto: è bene scegliere il male
io caschi / dalle finestre prima che dal tetto. = dal lat. volgar
finestre prima che dal tetto. = dal lat. volgar. * casicare, deriv
. cascar (sec. xv), dal lat. volgar. * quassicare,
volgar. * quassicare, deriv. dal lat. quassare, frequentativo di quatère
del lat. volgar. * capsia, dal lat. capsus 'recinto per le
capsina, caxina, cassino (fin dal sec. vili). non è improbabile
di cascina). = deriv. dal lat. capsa (attraverso la forma volgar
: il sole di primo mattino, intagliato dal fogliame dei gelsi, arabasca va le
cascinòtto1, sm. dial. capanna dal tetto di paglia, costruita con tronchi
il foglio. = deriv. dal lat. capsa * scatola, recipiente '
quasi passi di danza, che il poliziotto dal casco bianco esegue al centro del crocevia
con occhio spiritato / il bel maschio dal piumaggio superbo. / la lunga coda
cascar * rompere, spezzare '(dal lat. * quassicare 'scuotere ')
deverb. da cascolare. voce registr. dal tommaseo. cascósa, sf. ant
= voce dotta, comp. dal lat. càseus 'cacio'e -fer (
= voce dotta, comp. dal lat. càseus 1 cacio 'e dal
dal lat. càseus 1 cacio 'e dal sufi, -ficare (da facere
. = voce dotta, comp. dal lat. càseus 'cacio * e dal
dal lat. càseus 'cacio * e dal suffisso -ficium (da facere * fare
= voce dotta, comp. dal lat. càseus 'cacio 'e -formis
. la voce è registr. dal tommaseo. caseina, sf.
di calcio (la si ottiene separandola dal latte per coagulazione mediante caglio o presame
pozzolana. = voce dotta, dal fr. caséine (deriv. dal lat
, dal fr. caséine (deriv. dal lat. càseus r cacio ')
voce scient. comp. da caseina e dal suff. -geno (dal tema gen-del
caseina e dal suff. -geno (dal tema gen-del lat. gignére * generare '
pea, 3-40: quando furono lontani dal casello tanto che il casellante non avrebbe
condotta ottenne che la condanna venisse cancellata dal suo certificato penale. ma la memoria
minuscolo edificio della stazione, lontana parecchio dal paese, era a due piani; a
« = voce dotta, deriv. dal lat. càseus * cacio *.
in cui si pone il formaggio uscito dal salatoio a stagionare. = deriv
a stagionare. = deriv. dal lat. tardo càseària * caciaia '.
il casereccio passero rimane; / e dal pagliaio, dentro il cielo oscuro /
e la casa dei bagnanti sorgeva quasi dal mare una casetta colore di pietra. saba
. serra, ii-166: i piccoli tamburi dal viso di cherubino e dalla lingua corrosiva
: è stato smarrito un coniglio bianco dal pelo lungo, affetto da una grave malattia
nel 1702), a sua volta dal fr. caserne (sec. xvi)
(sec. xvi), che deriva dal provenz. ant. cazerna (sec
. cazerna (sec. xiv-xv), dal lat. volgar. * quaderna (
de'casiaruoli. = deriv. dal lat. caseus 'cacio': cfr. caci
il pover uomo, levando il capo dal guanciale, chiedeva con voce lamentosa alla piconella
fr. casimir (nel 1791), dal nome proprio casimir, deriv. dall'
dall'ingl. cassimere (1774), dal nome della provincia indiana di kashmir (
ad istanza della sposa, non so se dal compare o da altri. p
illustri costole / senza camicia, / spinte dal debito / allo spedale, / s'
del casinò. = deriv. dal fr. casino (nel 1740),
. verga, 4-180: don diego dal canto suo seguiva cogli occhi gli ultimi
raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur
non virtù!... venire su dal nulla, qui sta il vero merito
sotto al fratone..., dependa dal caso o fortuna, che fece che
della sua stanza, che pareva disposto dal caso, avesse per cesarino un significato
: non altrimenti / scilla i compagni dal naviglio alzava, / e innanzi divo-
, fui in simile e forse, dal voluntario esilio in fuori il quale ora sì
moravia, iv-326: costretto a scendere dal proprio commosso sentimento al caso particolare della
: tieni uno canape che sia lungo dal tetto in terra, per poterti collare da
...; ed in derivanti dal fatto dell'uomo, se dipendono da
anche due: e qualche volta ricorrono dopo dal questore, per denunziare il caso.
ha confidati; ma è ben lungi dal voler circoscrivere questa misericordia infinita. svevo
loro non si mettono a caso, ma dal metafisico, secondo la proprietà, come
c. e. gadda, 373: dal registratore della cassa... si
re carlo ne fu molto ripreso e dal papa e da'suoi cardinali e da
da riserbargli il solito tavolo, riparato dal vento, casomai dovesse spirare. cassola
fui convocato in presidenza anch'io. dal tono del preside capii che qualcosa bolliva
ai coscritti le frodi per farsi esonerare dal servizio militare, ma neanche era portato
aveva messa in caso di farsi obbedire dal re. carducci, i-254: per mettersi
sì come quelle che mostra che caggiano dal predetto nominativo... a questo
, caseificio. = deriv. dal lat. caseus * cacio *.
i-298: un guardiano del foro esce dal suo casotto di legno verniciato. slataper
insignificanti segni e ghirigori, fatti dal caso in una cassa di piombo. tommaseo
libri che trasportava da costantinopoli, incanutì dal cordoglio. de roberto, 362: quando
curvi sopra una lunga cassa di legno dove dal terriccio fino come cipria escono cento ròsi
6-i-130: i divini uffici erano interrotti dal batter delle casse. manzoni, pr
dai labbri della bocca, e le nari dal naso e le casse degli occhi,
. e. gadda, 373: dal registratore della cassa, con un tintinnio come
come di campanello a ogni battuta, dal militante e trionfante ingranaggio, si sgranava
più dallo scrittoio, come se lì, dal palchetto della scrivania, dai grossi libri
provvede alle spese di assistenza ai liberati dal carcere, alle famiglie dei detenuti.
di valori e documenti, salvaguardandoli dal pericolo di incendi e rovine dell'ambiente
il segreto; lo dicono cassa forte dal francese coffre fort. gli italiani ben
schioppi, orologi, ecc. = dal lat. tardo capsarius, deriv. da
soffitto le travi macchiate d'umidità e curvate dal peso, vedi la carta di francia
titol di « briccone » / era cassato dal vocabolario: / l'usava alcun talor
più volte. 4. levare dal ruolo, destituire, licenziare; cacciar
la pena capitale, cassata poi nel 1847 dal codice. codice di procedura civile,
piè del foglio, acciocché non paia fatto dal copiatore. fagiuoli, 2-257: ell'
o tre settimane, m'era portata dal custode una lettera della mia famiglia;
. 2. ant. congedo dal servizio militare. documenti della milizia italiana
, da un impiego); congedo dal servizio militare. bembo, 5-1-177
arabo kasr 'castello ', deriv. dal lat. castrum, attraverso il bizantino
rosmarini e le patatine novelle. = dal fr. casserole (nel 1583),
casserole (nel 1583), deriv. dal provenz. ant. cassa, dal
dal provenz. ant. cassa, dal tardo lat. cattia (docum. nelle
nelle glosse), forse per dissimilazione dal lat. cyathus (dal gr. xùa&o
forse per dissimilazione dal lat. cyathus (dal gr. xùa&o?) 'vasetto
case, per accogliere la posta recata dal portalettere. palazzeschi, 1-17: non
tengono il denaro ricavato dalle vendite, dal lavoro giornaliero. bracciolini, 1-17-10:
tien la cassetta, che rimuove / dal varco angusto i poveri furfanti.
ed intanto a cassetta il vetturale / dal magro volto, dalla cicca in bocca
palazzeschi, 4-54: dall'armadio e dal cassettone incominciavo a tirar fuori e
, è l'olio essenziale che si estrae dal laurus cassia, e che si confonde
dotta, lat. casia o cassia, dal gr. xao£a (di origine
lat. scient. cassida, deriv. dal lat. cassida (forma parallela
cresta. = voce dotta, dal lat. cassis -idis (anche cassida)
dotta, lat. scient. cassididae, dal nome del genere cassis. cassière
ch'a questo proposito / ho tolti dal cassier. cellini, 1-128 (289
. tramater, ii-124: « dal lat. capsulam agens che porta cassetta;
aperta tra suoi assi. = dal nome dell'astronomo giovanni domenico cassini (
vetri, smalti). = dal nome del chimico ted. andreas cassius (
settentrionale vicina a cefeo e non lontana dal polo boreale; si distingue per cinque
= voce dotta, lat. cassiopèa, dal gr. kaaaiórreia (dal nome
. cassiopèa, dal gr. kaaaiórreia (dal nome di cassiope, moglie di
.). = deriv. dal nome mitico lat. cassiopèa.
l'adamantino, di colore dal giallognolo al nero (e si
. = voce dotta, deriv. dal gr. xccooirepoq 'stagno ':
(plinio, 34-16), deriv. dal gr. xaoo ^ tepoi;
si vollono partire, e rimasono cassi dal soldo dell'arcivescovo. alberti, 3:
aromi e pepe in abbondanza. = dal lomb. cassola * casseruola '.
, farina; nell'arredamento dei secoli dal xiv al xvii, cassa rettangolare con coperchio
da cavar le navi sommerse e trarle dal fondo, facendole venir sopra acqua,
ali monoplane, formato dai longheroni e dal rivestimento alare collaborante, assai leggero e
. = voce dotta, deriv. dal lat. capsula, dimin. di capsa
gli ultimi vituperii com messi dal nipote, la parlata in pubblico come un
.), termine riferito, dal sec. xvi, in india agli ordini
agg. casto * puro '. prendendola dal port. usò casta il sassetti
due le mani, trasse con essa dal dove si cocevano, fino all'ultima
e, sdiricciare le castagne: liberarle dal riccio. -mondare le castagne: levarne
sal- vatiche. alamanni, 5-1-376: dal robusto castagnio, e salcio aquoso /
famiglia ombrellifere, con radice carnosa, dal sapore analogo a quello delle castagne (
il cavatappi. -cavar le castagne dal fuoco con la zampa del gatto:
rischi gli altri. -cavar le castagne dal fuoco per qualcuno: trarlo d'impaccio a
induce a scusarla. ma tirar le castagne dal fuoco con l'altrui zampa! verga
la sua idea: cavar le castagne dal fuoco con le zampe del gatto;
alla classe operaia il nobile compito di levar dal fuoco castagne che non la riguardavano,
diceva anassimandro [gli uomini] scappavano dal seno materno rinchiusi dentro a certe ruvide