. = voce letter., dal lat. abnegàtio -6nis * diniego, negazione'
-6nis * diniego, negazione'; introdotta dal linguaggio mistico. abnòrme, agg.
gomiti, oltre le ginocchia, fuori dal tuo corpo. 3. rifl
= voce letter. e giurid., dal lat. abolère (forma tarda rispetto
il fr. abolir è docum. fin dal 1417. abolitivo, agg.
protettore dei negri, quegli che fino dal 1791 perorò altamente contra l'infame tratta di
centesimo. = voce giurid., dal lat. abolitio -onis * amnistia, revoca
dagli antichi abolla. = dal lat. abolla (svetonio) * mantello
svetonio) * mantello ': deriv. dal gr. àjx (3oxf| per àvafjoxfj
in questo abominabil mondo. = dal lat. bibl. ed eccles. abominabllis
pur dunque chi vuole ad escluder cristo dal soggetto della perfetta contemplazione, in compagnia
di coprir la cavalla. = dal lat. bibl. ed eccles. abominatio
per una azione malonesta, sebbene applaudita dal volgare consenso. giordani, ii-13:
razza moritura. = voce dotta, dal lat. aborigìnes: nome proprio con
sempre il silenzio scienza stessa, salvoché dal suo fallo non gli venga tal e la
che escono ostilità. dal volgare, abonendo il mediocre, disdegnano le
e laido. bettinelli, i-132: dal qual [tedio] poi deriva, spesse
con maggior abborriboccaccio, ìii-7-32: era dal sol riverberata / la luce che
e brama che si vadano correggendo ma abborre dal furore di chi vorrebbe correggerli con rapine
ne la matrice. = dal lat. abortlo -gnis. abòrso,
l'abortivo, il quale è gittato dal ventre della madre sua. zanobi da strata
(abòrto terapeutico, se è procurato dal medico per proteggere la donna; abòrto
òvo, locuz. awerb. lat. dal più remoto principio (si dice
raccontare la storia della guerra di troia dal doppio uovo di leda. la quale
= lat. scient. abramis, dal gr. dppaizf;, con cui
tedesco abreagieren (freud), dal lat. ab e ted. reagieren.
. = voce dotta creata dal rampoldi (1911), da abro.
molle '. l'agg. precatorius deriva dal fatto che i chicchi servivano per fare
contiene settantun articolo di leggi tutte abrogate dal tempo, tranne quella dell'articolo sesto,
articolo sesto, che esclude le femmine dal trono come inette alla guerra. moretti
vite americana introdotta in europa. = dal lat. labruscum 'frutto della vite selvatica
isidoro, ecc.), dal gr. àppóxovov. abscito (<
= voce dotta, lat. apsyctos, dal gr. óhpvxtog 'che non può
nessione, volta, cerchio ', dal gr. àijng -i8og, deriv.
tale esposizione non sia al tutto absona dal vero, niente di meno a sì alto
reo soltanto di averti... richiamato dal tuo assenteismo e dall'abulia.
, 171: abulico, s'è infiltrato dal linguaggio scientifico nel comune, ma non
tutta la chiesa d'etiopia, scelto dal patriarca copto d'egitto; è anche
= lat. volgar. * abusare, dal class, abùsus (v. abuso)
dotta, lat. scient. abùtilón, dal fr. abutilon, spagn. abùtilón
di danno della moltitudine. = dal lat. obvidre * ovviare, impedire '
fronzuto. tombari, 3-184: cavò dal taschino il fazzoletto, ne aspirò il
. = lat. acacia, dal gr. dcxaxta (voce probab. d'
e prendere pel manico. = dal portogh. -bras. acajù, forse per
fr. acajou (docum. fin dal 1578). acalasìa, sf
segmenti sovrastanti del canale. = dal gr. de- privativo e x ^ xaai
= lat. scient. acalephae, dal gr. àxaxrjcpt] 'ortica ':
= lat. scient. acalypha, dal greco dcxocx'/) cp7) 'ortica
= lat. scient. acalyptera, dal gr. de-privativo e xaxukttip * rivestimento
= voce dotta, lat. acanthus, dal gr. óócav&os (deriv. da
lat. scient. acanthodactylus, comp. dal gr. < kxav&a * spina
= lat. scient. acanthodi, dal gr. àxavocj) sr)? '
lat. scient. acanthometra, comp. dal gr. óéxav&a * spina '
diametri trasversali. = comp. dal gr. &xav&a 'spina 'e dal
dal gr. &xav&a 'spina 'e dal lat. pelvis * bacino '
. acanthopterygia (artedi, 1738), dal greco &xav&a 'spina 'e rtxépui
= lat. scient. acanthium, dal gr. dxdmhov 'spinoso '.
'. = voce dotta, dal gr. óbcoctcvo?, comp. da
lat. scient. acarus, deriv. dal gr. dcxocp'fa 'piccolo,
= comp. da acaro e dal gr. 8cop. dxiov * casetta '
= comp. da acaro e -filia, dal gr. cpixloc 'amicizia '.
. = fr. rèsine acaròide, dal nome del genere acarois, sinonimo di
= comp. da acaro e -logia, dal gr. xóyo? 'discorso '.
. medie. agrammatismo. = dal greco à-privativo e xaxàcpa01? * asserzione '
sintatticamente formando frasi e periodi. = dal greco &• privativo; xaxdt- 'secondo '
acatalèctlcus, deriv. da acatalsdus, dal gr. dxaxdxtjxxo? 'che non è
lintri in gran moltitudine. = dal lat. acatium (o acation),
acatium (o acation), deriv. dal greco àxd- xiov (anche dxaxo
e se fortuna avversa mi distacca / dal regio soglio, e a basso mi rovina
7. pitt. studio del nudo dal vero per esercitazione scolastica. sinisgalli
= voce dotta, lat. acadèmia, dal gr. 'axoc8f) p. eia,
quegli accademici come un motivo d'escluderli dal loro vocabolario, e da esser riservati
. alpinista accadèmico: titolo attribuito dal consiglio del c. a. a.
). = lat. academìcus, dal gr. dc>ca87) \ juxó <;
, 2-19: il sottile umido, dal quale s'accagionano i semi e i frutti
. di cagliare (v.), dal lat. coagulare. accagliato (part
che aveva saputo tanto bene accalappiare fino dal primo momento del suo arrivo. tombari
idem, 19-315: col corpo martirizzato dal cilicio, col canapo accalappiato alla vita,
, ogni tanto un ragazzo doveva correre dal fornaio perché la scorta di pane era
alla cucina a preparare si volse accalorata dal fuoco che vampeggiava libero. moravia, viii-
il marte latino arduo s'accampa / dal buio polo ai torridi confini. carducci,
: trovarono i nemici accampati di fuori dal castello e parte dentro. cantari, 216
. cfr. littré, 1422: accaparrarsi dal giorno avanti. negri, 2-796: la
cfr. accantonate e la sua deriv. dal fr.; i nn. 3 e
di un rincaro o della scomparsa dal mercato). - anche al figur.
angolo, sempre lo stesso, già accaparrato dal signor fan- fulla che scattava in piedi
pelle. verga, 4-344: all'improvviso dal frastuono scapparono degli urli da far accapponar
., gli si accapponavano, illividite dal freddo. viani, 4-96: quando il
: aveva il viso... accapponito dal vaiolo. accapponatila, sf. castrazione
chiesa de'miracoli... accarezzata dal sole nascente e dalla luna. deledda,
deledda, ii-136: col viso accarezzato dal vento di ponente, provò un senso
, cresciuto in roba e degnità e dal re molto accarezzato, visse lungamente in
.. i luoghi che sono stati diserti dal principio del mondo saranno accasati in te
davanti a qualcosa d'irreparabile. = dal lat. quassiare (cfr. quassare,
col giornale, accasciati dall'afa e dal brontolio sonnolento delle formule criminali. d'
: questa bellezza è accasciata e offuscata dal caldo diurno. comisso, 14-47:
de sanctis, 1-121: di là dal quartiere dove erano allora accasermati gli svizzeri
per la terra. = deriv. dal lat. craticula (con metatesi),
» socialista, che andava a pranzo dal sottoprefetto?! era troppo.
le dottrine che se ne disformano [dal cattolicesimo]... non
e infantocciata come tu ti vedi, / dal capo in fino a'piedi, /
.. che ci accattino questa grazia dal nostro signore gesù cristo. idem,
pianto, ch'ella gli accattasse questa grazia dal suo benedetto figliuolo. machiavelli, 213
per amore, che accattasse la parola dal re, che solo un tomeamento facesse,
. varchi, v-61: pigliare la parola dal tale, che gli antichi dicevano accattare
che la luna accatti il suo lume dal sole e la sua chiarezza...
come creazioni nuove. = dal lat. volg. * accaptare, comp
lo spaesato che cala dai monti, risale dal mare e trova casa da per tutto
per un foro così angusto, che dal luogo dove ella vien ricevuta non apparisca
spuntare sopra il colle aventino di là dal fiume. bùgnole sale, iii-236:
il suo fragile corpo appariva tutto squassato dal suo tempestoso discorrere. comisso, 12-126
si riconosceva all'apparita dalle scarpe e dal cappello. idem, iii-903: in queste
se tesser una parte della luna remota dal disco solare solamente manco assai di mezo grado
. gadda, 2-17: di là dal fiume la villa, con romani pini:
quelle passioni e appartata in altro campo dal loro. palazzeschi, 4-234: invece
innate. conciliatore, ii-576: incomincerò dal confessare che in ogni tempo mi son
apparteneva in vero a uno stato isolato dal mondo. 4. essere proprio
a desinare, avendo fatto tutto quello dal canto nostro che ci si apparteneva.
2-182: il desiderio di rendersi indipendente dal cognato lo aveva fatto appassionare maggiormente al
, essere oppresso dalla commozione, dal dolore. - anche al figur.
, ma era impossibile non essere commossa dal sorriso appassionato con cui mi domandava scusa
sua passione smisurata per l'architettura, dal parlarmi spessissimo, e con entusiasmo,
ch'appassito alquanto / il naturai vigor vede dal sole. 3. figur.
325: per memoria eterna / europa dal suo nome appellar volse / la più
, 1163: in ogni aggravio fatto dal giudice secolare si appelli alli vescovi,
'può accettarsi. facile è il passaggio dal giudizio, forense a quello d'un
. gramm. sostantivo comune, distinto dal nome proprio. varchi, v-143:
che il sole sia luminoso: imperocché dal concetto che ha del sole, come di
mosse dalla brezza a pena alitante, o dal vento vivo. deledda, ii-20:
dotta, comp. da appendice] e dal gr. èxxofxf) 'recisione '
cieca, appendicolare. = deriv. dal lat. appendicela, dimin. di appendix
voce dotta, comp. da appendice e dal gr. oxófxa 'bocca '.
dotta, lat. scient. appendicularia, dal lat. appendicela, dimin. di
. plur. stor. aggravi imposti dal padrone al colono sotto forma di prestazioni
tu eri ombra. = forse dal provenz. apensar (comp. rafforzativo di
una riflessione posteriore. = comp. dal lat. ad e percipère * percepire '
sua mente. = comp. dal lat. ad e perceptio- ònis 1 percezione
e apparentemente calma nel suo mantello appesantito dal caldo precoce di quel pomeriggio di fine
2-1 io: povere contadine col ventre appesantito dal futuro le stavo, bimbo, a
più grave, più compatta, appesantita dal pensiero che l'occupava. comisso,
fumo oleoso e denso, che sospinto dal vento, si voltava sulla città appestandola.
ci sono... degli appestati dal gallico, che lussureggiano più de'sani
vicinanza dei porti irraggiati dai fari e appestati dal lezzo delle sentine. viani, 19-80
: quel lettuccio da educandato, protetto dal velo della zanzariera, lievitato di lana
, bisogna dare uno ultimo fine, dal quale prima lo appetito sia mosso,
, 2-108: nello appetito dell'uomo dal principio della vita è acceso un fervore
, bisogna dare uno ultimo fine, dal quale prima lo appetito sia mosso, altrimenti
gli appetiti sensuali non potevano essere vinti dal freno morale. d'annunzio, iv-
soderini, iii-7: in alcune parti cavasi dal frutto degli arbori il vino, sì
= voce dotta, lat. melapium, dal gr. p. 7jxdtt « ov (
faccia. tasso, 9-54: egli ancor dal suo lato in fuga mosse / le
, e la necessità delle cose esprimeva dal re questo consiglio, s'andava con scritture
deriv. da appianare: voce registr. dal tommaseo. appianatila, sf. l'
spianare. = voce registr. dal tommaseo. appianazióne, sf.
. salvini, 34-136: gli s'appiastravan dal sudor le carni. -figur.
lettere, e dagli appiastricciamenti, ma dal pronunziar solamente la terza parte d'ogni
, e che non si possa spiccare dal palato. = frequent. di appiastrare
). = voce registr. dal tommaseo. appiastriccicato (part.
apium * erba delle api '(calco dal gr. (xeàtcpuxxov e p
volgar., i-266: fu mandato dal signor suo che presentasse due fiaschi di
appiattato, e pigliò l'ambulo dal palazzo marchionale. de marchi, 529:
i libri, con le pagine mangiate dal fuoco, s'appiattivano sempre di più
un uomo sleale cerca appiccagnoli per iscusarsi dal mantenere la data fede. =
forma dell'urna; e un'ansa nasceva dal fianco, docile s'incurvava appiccandosi al
spalle, onde egli tutto dì trottasse dal purgatorio a l'inferno e da l'
ii-193: si è lasciato portar via dal suo impeto, ha appiccata briga col
compilare un avviso, il quale sottoscritto dal prefetto di polizia, fu appiccato su
ficino, 2-108: nello appetito dell'uomo dal principio della vita è acceso un fervore
adagio, ed i suoi rami staccati dal fusto s'appiccano in terra lavorata. b
ravvolte di fiamme, / fuggire seguite dal fuoco appiccato alle vesti. 4
. guicciardini, 116: chi depende dal favore de'principi, sta appiccato a
casa della vedova, nella cucina vigilata dal gabbano nero che pareva un fantasma appiccato
abitua il tuo cuoricino a rimanere staccato dal denaro: sempre: se tu sapessi
lo schiocco delle suole che si staccano dal fango appiccicoso. calvino, 1-432:
di rinaldo a pieno / fu malagigi dal demonio instrutto. tasso, 2-35: ed
: e gettonimi in ritrarsi un fior dal seno, / in atto che fu studio
appiètto! = deriv. dal lat. volgar. * applictum 'ammucchiamento
sulla cattedra di piero, / sopraffatto dal pensiero / di pagare i debiti, /
alle radici di maggior pianta appigliata, dal suo umore non si scompagna, in
vicino a lui è seduto un signore obeso dal naso adunco giudaico, su cui
piante odorosissime. = deriv. dal lat. apidna 'camomilla ', sul
sia meglio il darglielo... scolato dal latte rappreso de'pentolini, e colato
azzurri, colorito di mela appiuola, dal velluto di pesca. negri, 2-822:
. = lat. mèlapium, dal gr. p. 7jxà7uov (cfr.
rispetto al centro di gravità (determinata dal filo a piombo). sinisgalli
di un muro, guardava ogni pianta dal disotto. -trovare vappiombo: equilibrare
direzione che hanno gli arti del cavallo dal corpo al suolo. = v.
, 1-87: perloché molte e veritiere lodi dal pubblico applaudiménto furono attribuite al famosissimo
doviamo intendere la terra essere tanto lontana dal mezzo quanto il sole. de luca,
179: né la forza si può applicare dal governo senza piena certezza della trasgressione.
de chirico... sia stato impressionato dal genere di disegno tra illustrativo e fantastico
c. gozzi, i-14: fu deciso dal nostro universale, che non si prende
dure e faticose imprese. = dal lat. ad pos [i \.
ognuno da per sé confessò appieno corno dal principio insino a la fine era il
appoggio una rappresentazione individuale, tolta dal proprio àmbito? 2. sostegno;
abbiano diversi padroni; il quale appoggio dal nuovo fabbricatore si deve fare con buona
antiquata di apporre (voce registr. dal tommaseo). appontàggio, sm
dalla regia città di tauris e poi dal gran cairo. idem, i-365: il
però tutte, ma quelle soltanto che derivano dal fondo nostro, alludono a rapporti non
necessario di apporvi note, né tratte dal collenuccio, né dal giannone. panzini,
note, né tratte dal collenuccio, né dal giannone. panzini, ii-240: don
ben sei fra i doni eletti / dal ciel concesso ai miseri mortali; /
: tuttavia per la sua diretta origine dal lat. apposite, potrebbe...
dotta, lat. mediev. appostdmentum, dal lat. volgar. appositdre.
sera appostandolo che tornava con le capre dal pascolo, fattoglisi primamente incontro, lo baciò
so le strade che fa quando toma dal teatro; m'apposto dopo un canto.
): sì come colei che già dal padre aveva assai cose apprese, fatta
, 389: il dipignere s'apprende dal continuo disegnare e dipignere. buommattei, 14
baldini, 4-105: il libro che dal giorno che ho appreso a leggere m'ha
loro quel salvatico diradicare ch'elle appresero dal limo della materia e dalla mistura del
colletta, i-213: le fiamme dilatate dal vento apprendevano incendii tanto vasti che parevano
incendii tanto vasti che parevano fuochi uscienti dal seno della terra.
46-3: amor, che movi tua vertù dal cielo / come 'l sol lo
'tirocinio'e 'noviziato *. = dal fr. apprentissage (docum. fin dal
dal fr. apprentissage (docum. fin dal 1395), deriv. da
era stato apprendista presso tutti i maestri, dal maestro di carri al maestro di muri
non ti guidare dall'appetito: guidati dal discorso. salvini, 30-1- 134
per lo meno superflua. = dal lat. apprehènsus (part. pass,
nozze s'apparecchiavano, fu la cloe dal padre e dalla madre alle ninfe splendidamente
duol de la sua gente / che dal ben dilungata al ben desia. 5
, ch'a lei non fu mostrata / dal frettoloso suo desir, l'entrata.
: io me le appressai dirimpetto di qua dal banco. manzoni, 323: o
l'ora che passerai di là dal tempo. 5. rifl.
.. pensò di ricorrere in persia dal re abbàs, appresso del quale sapeva ritrovarsi
iii-289: fermato ho il piè dove dal ciel il freno / regger de la sabazia
le quali da quattro giorni fa son partite dal fondo de la terra,..
: molti col ferro ne spensero; dal che in appresso più temuti assai che
che potenti riuscirono. leopardi, i-603: dal tempo della distruzione della libertà, fino
, a traverso / de'trivi, dal furor de la tempesta. 3.
considerazioni scientifiche od estetiche. = dal fr. appréciation (docum. nel sec
garanzia per l'adempimento delle obbligazioni assunte dal privato contraente. = lat.
batterla. = fr. approcher, dal lat. tardo appropiare, deriv. da
e là per quello sterminato oceano, dal sì lungo e gran patire, le otto
loro lido. baruffaldi, 9: dal lido americano all'europeo, / dopo
-figur. caro, i-279: uscito dal mare, approdò in seno alla cloe
ii-495: come la vite è pasciuta [dal bue], mai non approda.
il dondolar del canapo lo teneva lontano dal muro. 3. figur.
, i-49: il misticismo iniziale è integrato dal francese con il concetto di tradizione e
uno del salvini; ma è traslato tolto dal francese. b. croce, ii-6-164
reato contro il patrimonio; si differenzia dal furto, poiché presuppone il possesso della
iv-2-1242: indovinai l'approssimarsi dell'alba dal colore del cielo stellato. negri,
2-886: per lui soltanto si scioglie dal gelo dell'apparente indifferenza; e,
e cerca il centro ch'è più lontano dal cielo. cesarotti, i-143:
è acompagnata ancora [l'anima] dal buono e reo angelo, il quale
quale secondo l'oppinioni de'santi, sono dal principio della nostra nattività a noi dati
volontà approvativa iddio vuole il non rivelarsi dal confessore il segreto, e colla volontà
potrebbero sembrare ad alcuno... approvate dal senso, ma non corrette dalla ragione
. da provecho, a sua volta dal lat. profectus 'vantaggio '(da
= voce dotta, deriv. dal lat. pulc [h] er 'bello'
. bellini, 5-177: secondo che dal voler nostro gli è precisamente comandato,
chiamano rendez-vous, è... scusato dal viani. verga, 1-68: ella
non ci voleva molto per rendersi conto, dal modo con cui ella entrò nel mio
'è voce non approvata, derivante dal francese appointement, introdottasi nel linguaggio delle
prendere nota del nome di chi è assente dal suo ufficio (per infliggergli una multa
: se qualche sacciuto maligno, tirato dal desiderio che gli ha d'apontarci, avesse
deriv. da appuntarex: voce registr. dal tommaseo.
diritti della merca- tanzia fra dieci di dal dì di detta appuntatura. leggi di
l'uno con l'altro, escono dal caffè. paolieri, 2-67: si appuntellò
riso era cotto così appuntino che anche dal modo di cuocere una vivanda si può
denominazione sua, come quella che viene dal greco e che suona nel nostro volgare
: scrit- torelli... che dal seicento in qua hanno appuzzato e tradito
457: i luoghi aprici sono tutti illuminati dal sole. marino, 5-56: era
apriche / non vibra no, ma fulmina dal cielo. achillini, iii-170: siedo
te vide su 'l colle emergere / dal solco di romolo torva / riguardante su
. boccaccio, i-552: essendo loro dal vento levata la vela e l'albero
le nubi, e in terra vien dal cielo. papini, 8-187: i cieli
apriva la via fra le sabbie dominate dal vento. baldini, i-525: il primo
atrio illuminato era grigio di calce insudiciata dal tempo: sulle porticine a muro che
siepi di corbezzolo e ligustro, corsa dal vento, da folate cariche di polline e
emanare. tasso, 19-91: ella dal petto un gran sospir apriva, /
iii-485: rosa che ingrati odori apra dal seno. 14. fondare,
delle braccia, frate giovanni vide uscire dal santissimo petto del salvatore raggi di luce meravigliosi
e largo respirar che mi s'aprì dal cuore, mi parve che mi portasse via
quarto giorno / vedemmo alfin, quasi dal mar risorta, / la terra aprirne i
il centro / del cor più volte dal tuo dolce figlio / saettato t'apersi,
viso serio, dai muscoli duri provati dal sole e dalle intemperie. 32
inizio. caro, 8-106: enea dal sonno / si scosse; il giorno aprissi
, 67: il libriccino discordanze, dal quale sono state tolte le poesie con le
vissuto sull'aprirsi del millecinquecento, era stato dal papa per certa ambasciata in spagna.
: disse, che intorno alla infermità dal discorso fatto, gli erano stati aperti
che in sul colle comparse la bella gemmula dal pozzo nuovo. segneri, iii-1-40:
l'orgoglio piegato, la gola martoriata dal dolore, aprì il cuore alle sorelle
more nere de'roghi. = dal lat. apronia, sorta di 4 uva
del volto. = voce dotta, dal gr. drcpóccotroi; (d- privat.
cosa viziosamente, e questa virtù nasce dal gusto di dio e dalla esperienza e
voce dotta, lat. apsis -idis, dal gr. d ^ i? -t8o <
dotta, lat. scient. apterygota, dal gr. d- privat. e 7itepuyfotó
= voce dotta, lat. apteryx, dal gr. àtrtépoyo? 4 senza ali'
: e calare odi per l'aere / dal muto nembo l'aquile agitate, /
, 2-914: la sua testa macignosa, dal nasone a rostro d'aquila, ricorda
fra gli scogli battuti dall'onda e dal volo dei gabbiani e delle aquile marine.
pesce aquila. salvini, 20-225: dal can vorace ed aquila e da quante /
verde-glauco, a fiori di varie tinte (dal viola all'azzurro, al rosa
ad alcun palo in alcun luogo non molto dal nidio rimosso, il leghi:
gelo che accompagna la volontà di là dal limite noto, quando sembra che l'anima
dai grandi occhi espressivi, un profilo puro dal naso aquilino. d'annunzio, iv-2-1100
i nuvoli, e cacciate via le piove dal vento aquilone, mostrò la terra
e pure il mondo inaridito e addiacciato dal rigore di quei freddi boreali non dovrebbe
moto contrario all'aquilone, cioè nascer dal basso e, radendo il terreno,
mare non strappi i tuoi figli migliori dal tuo grembo, incitandoli a disertare,
foscolo, sep., 91: dal dì che nozze e tribunali ed are /
ha usurpato cosimo aciemo. = dal sm. fr. are, deriv.
sm. fr. are, deriv. dal lat. area (da cui si era
l'ara, che si protese starnazzando dal trespolo, aperto il becco adunco,
e non mostra più drapperia, e dal giorno d'ara gridata a 15 [dì
pagamento della detta fiera. = dal grido haro! haro!, con cui
= forma parallela ad orobeia: dal lat. ervilia, da ervum
: il sole di primo mattino, intagliato dal fogliame dei gelsi, arabescava le
, 27: vetri arabescati dall'umido o dal freddo. papini, 21-18: sole
rosati, fulvi, striati, aureoleggiati dal sole disegnavano arabeschi come di lunghi razzi
grammaticale, dalle righe non diritte, dal carattere quasi arabico com'è questo mio
= voce dotta, lat. arachnaeus, dal gr. àpaxvaloc, agg.
ar-è prefisso dialettale, deriv. dal lat. re-, attraverso * r-con valore
dotta, lat. scient. araceae, dal lat. arum 1 gigaro '.
fabbricazione dell'olio (di colore variabile dal giallognolo ambrato al bruno, e di
. arachis (1690), deriv. dal gr. àpocxt? -l8o$ 'cicerchia
= voce dotta, lat. arachne, dal gr. * 'apdxvt) '(cfr
dotta, lat. scient. arachnidae, dal lat. arachni (gr. dpdxvt
, lat. arachnocidès (celso), dal gr. dpa- xvoeisfjs 4 simile a
quest'aragne, che li tarentini tarantole dal loro paese appellano, sotto il cocentissimo
discorrere, chiamare in tribunale ', dal lat. adrationare, docum. nel lat
= voce dotta, lat. arabus, dal gr. &pa ^ -apo? deriv.
). = voce dotta, dal nome della regione spagnola aragona, dove
per tutto accompagnati. vico, 197: dal diritto delle genti umane furon introdotti gli
, ii-38: squillavano ora di qua dal mare i galli di tutte le valli
. hiraut (mod. héraut), dal francone * heriwald, * hariwald *
scopo ornamentale. = voce dotta, dal nome del genere aralia (tourne- fort
. = voce registr. dal tommaseo. arancéto, sm. terreno
= dall'arabo nàrdnga (deriv. dal persiano ndrang, a sua volta dal
dal persiano ndrang, a sua volta dal sanscrito ndranjia 4 frutto preferito dall'elefante
gittato in terra riceve nutrimento dall'acqua e dal sole. sacchetti, 36-55:
mezzo alle ampie tende di tela agitate dal turbine delle eliche in prova, apparivano
1-88: ne'colchidi campi, arati dal tessalico giovane,... si
, arato in solchi orizzontali dalla neve e dal gelo. 4. raccolto,
.. più si difendono dall'aratolo e dal bue. note al malmantile, 596
: aratolo si dice anche aratro, dal latino. 2. locuz. porre
(stegole), che vengono impugnate dal contadino per la guida; all'altra
verga, i-324: le spalle logore dal pettorale, e il garrese roso dal
dal pettorale, e il garrese roso dal basto dell'aratro, e i ginocchi rotti
chi spicchi gli arazzi. = dal nome della città di arras, in francia
filatore tiene nella man diritta, affinché essa dal celere girare e dal lungo strisciare del
, affinché essa dal celere girare e dal lungo strisciare del filo, non ne rimanga
= fr. arbitrage (docum. fin dal 1283). arbitraggista, sm
, i-175: oltre agli arbitri creati dal pretore, le parti avevano poi facoltà
persone, ima quantità di pacifici cittadini dal manifestare, non che dal sostenere i
di pacifici cittadini dal manifestare, non che dal sostenere i loro sentimenti. idem,
del popolo... si allontana dal lavorato, dall'arbitrario, da tutto
loro distinzione, suggerita di solito anch'essa dal bisogno di giustificare l'ingiustificabile, si
mi spoglia / d'arbitrio, e dal camin de libertade / seco mi tira
giudicati in quel modo alla militare, dal solo e supremo arbitrio di lui, con
195: ah, ah! vorresti uscire dal fosso! e che ne sai tu
chiamata perché il suo ammontare era calcolato dal comune in base a una valutazione arbitraria
dell'uomo il quale diventa reo. dal cominciamento è in suo arbitrio d'essere
; né il prendersi un arbitrio così giustificato dal bisogno, e così innocuo alla monarchia
, 12-81: aveva fatto un discorso dal quale appariva di voler assumere la posizione
345: [manlio capitolino] fu difeso dal popolo infino a tanto che non ne
: l'arbitro del parlamento, favorito dal re, propose riforme di politica interna,
/ ben che sia lunge l'arbitro / dal libero convito. 3. dir
giorni, se uno sciopero sia giudicato dal ministro del lavoro particolarmente pregiudizievole al pubblico
truovi più arbi. = forse dal lat. aràbus (e si veda
e mettere in carena. = dal lat. arbor -óris 1 albero '.
nostre città mediterranee. = deriv. dal lat. arbor -óris * albero '.
e antenne. = deriv. dal lat. arbor -óris * albero '.
altri minerali. = voce dotta, dal lat. arbor -óris 'albero'; cfr.
. = voce dotta, deriv. dal lat. arbor -óris 'albero': registr
. arbor -óris 'albero': registr. dal tommaseo (cfr. arborescente e arborescenza)
e gran'sassi risoluti in foco / dal rotto cinghio mormo rando sforza
vittorini, 1-24: anche certi arboscelli, dal corpo sottile, mostrano un piede sanguinolento
vite arbustina. = deriv. dal lat. labrusca, avvicinato ad arbusto.
manzoni, 21: quindi brama costui che dal suo muro / pendan avi dipinti,
chiusa, costruita da noè per salvarsi dal diluvio con altre otto persone della propria
sa quali leggi che furono insegnate ai cani dal tempo dell'arca di noè. ojetti
nave. = fr. arcasse, dal provenz. arcassa, deriv. dal lat
, dal provenz. arcassa, deriv. dal lat. arca 'cassa '.
gozzano, 112: e la marchesa dal profilo greco, / alto- cinta,
convenzionale mondo idillico, contemplativo, dominato dal sentimentalismo, in una forma ricercata,
tutti. = voce dotta, dal lat. arcas -adis, dal gr.
dotta, dal lat. arcas -adis, dal gr. 'apxdt? -àso ^.
= voce dotta, lat. arcadia, dal gr. 'apxasioc. arcadicaménte,
= voce dotta, lat. arcadicus, dal gr. dpxdcsioi;. arcadóre
3-99: passano per le strade donne dal viso largo, dai capelli a corona,
voce dotta, lat. tardo archaicus, dal gr. àpxoctxó?, deriv
che i puntoni de'monaci minori puntano dal lato verso il muro nell'arcale e verso
. cane tutte le leggi, perché dipendano dal lor arbitrio. 2. figur
due penultimi tripudi / principati e arcangeli rotto dal roco crocitare di volatili strani. saba,
ludi. soffredi del dolcezza arcana / piove dal ciel sulla progenie umana. grazia
monti, x-1-150: tale e tanta dal ciel se ne venia / dei ella ha
neri, e la del cor più volte dal tuo dolce figlio / saettato t'apersi,
moto, era apparso come un arcangelo scatenato dal laboivi sedendo / si ritrasser le amiche
nostri. foscolo, 1-30: orrido dal gr. àpx < * yye ^ o
del palazzo, e mossogli di là dal fiume una arcata uno casolare, e cornandogli
2-308: quella zona era ancora raggiunta dal sole, che accendeva di rosso le
... or l'abbiamo veduta riprodotta dal rosmini nel seguente passo: « quell'
, l'arce italica di turno nomata dal nome dell'uccello altovolante. panzini,
nettarlo vie più scegli fra molti / dal più vicino salce acconcio ramo.
un architetto, in pareti archeggiate tutte dal basso all'alto, e dove la
archaeus (paracelso), deriv. dal gr. dtpxfl 'principio '.
'. archeologicaménte, avv. dal punto di vista archeologico.
logicamente e di poco pregio dal lato agricolo. = comp.
lat. scient. archaeopterideae, comp. dal gr. àpxoào? * antico '
, lat. scient. archaeopteryx -igos, dal gr. dpxoclo? * antico '
dotta, lat. scient. archaeornithes, dal gr. àpxaio? 4 primitivo '
. = voce dotta, comp. dal gr. àpxaìo? 1 antico * e
modello, esemplare, originale ', dal gr. àpxétonov (comp. da dcpx
dimensioni. grandi, 5-125: quindi dal numero delle vibrazioni d'una lampada sospesa
il tempagno, o contrafondo, sia distante dal fianco lunato dell'istromento mezzo piede,
forza associante. = voce dotta, dal gr. # pxco * sono a capo
, lat. tardo archiatrus e archiater, dal gr. dcpxtarpo?, comp.
dcpxtarpo?, comp. da dcpxt- (dal tema di ócpx questi per ordine del farnese archibugiato subito dal suo terzo. colletta, ii-135: due fratelli baker e tre altri prigioni già condannati dal tribunale rivoluzionario furono archibugiati, come in
alcachofa * carciofo * (e forse dal fr. artichaut, attraverso il ted
= voce dotta, pseudolatinismo comp. dal gr. dcpxi- (da ótpxcù *
, 6-69: quel dì medesimo fu posto dal clero e dal popolo nella sedia archiepiscopale
dì medesimo fu posto dal clero e dal popolo nella sedia archiepiscopale. pallavicino,
archiepiscopale. = voce dotta, dal lat. tardo archiepiscopus * arcivescovo '
voce dotta, lat. tardo archiereus, dal gr. àpxispeót;, comp.
= voce dotta, comp. dal gr. < 4pxi- (&px = voce dotta, lat. archilochìus, dal gr. àpxixóxeioc. cfr. isidoro , 1: brace spenta, tolta dal focolar di parnaso, dove il berni archimandrita voce dotta, lat. tardo archimandrita, dal gr. dtpxi- p. av8p£t7) = voce dotta, lat. archipirata, dal gr. àpxtttsipdcmg (comp. da tutt'altri 'mperadore. = comp. dal gr. àpxi- (da &pxco 'sono . = voce dotta, comp. dal gr. dpxi- (da # px quel quadro, che pure fu architettato dal caracci, dipinse a olio il nostro signore
. architectòn -ónis (plauto), dal gr. àpxtxéxrcùv -ovo?, comp.
dotta, lat. architectonicg, -a, dal gr. dpxtxex- tovoc / j [
, 3-1-20: da principio mi separaste alquanto dal mondo sensibile per additarmi l'architettura,
= > voce dotta, introdotta dal gegenbaur, comp. da volte
gegenbaur, comp. da volte dal tuo dolce figlio / saettato t'apersi,
voce dotta, lat. tardo archivum, dal gr. àpxeìov celliere e ministri dell'
ii-9-18: e mi auguro sizione. dal zelo dell'e. v. ch'ella
fagiuoli, 3-3-62: giornata arcibellis- dal viso... si arguiva che la
archivi, anagrafe e tra inserti logori dal tempo, perché iv-409: eccoti ricopiati gli
me quando posso avere una lettera non breve dal mio vieusseux. -arcicertissimo:
medea fede ne fa, che abbandonata / dal suo caro giason, tutta orgogliosa,
dotta, che denota preminenza, superiorità, dal lat. archi-, gr.
archi-, gr. dpxt-, dal tema di ócpx lat. archi-, gr. dpxt-, dal tema di ócpx < * > lat. archi-, gr. dcpxt-, dal tema di &px < * > (lat. archi-, gr. àpx&-> dal tema di ófcpxco 'sono a . capo dei cacciatori: titolo conferito dal sacro romano impero ai margravi di meissen lat. archi-, gr. àpxi-, dal tema di ócpxco 'comando ') e . archi-, gr. dcpxi- dal tema di ócpxco * sono a capo ' . presidente dell'accademia della crusca (dal 1585 al 1915). p i cinque soldi perché io sia uscito dal seminato. salvini, 30-1-101: lo da arci- (gr. < 5tpxi-, dal tema di ócpxco 'comando ') dotta, lat. scient. arcidae (dal nome del genere: arca). lat. archi-, gr. dpxt-, dal tema di &px6j 'sono a capo lat. archi-, gr. dpx&-, dal tema di ócpxco 'sono a del fuentes], per la risoluzione presa dal re di mandare in fiandra il lat. archi-, gr. dpxi-, dal tema di ócpxco 'sono a
affrancato da imposte, che dipendeva direttamente dal re. pulci, 24-55: e
ad entrare in guerra ad ogni chiamata fatta dal re ai comuni. è istituzione francese
hai sopra l'ombre, / tu che dal suolo uscir festi il destriero, /
archier * soldato armato d'arco ', dal lat. tardo arc (u)
. = comp. da arci- (dal lat. archi-, gr. dpxi-,
lat. archi-, gr. dpxi-, dal tema di < 5cpx . arcus 'arco 'e -fer (dal tema di fero 'porto ' . archi-, gr. &pxi-, dal tema di dcpxco 'comando ') e ii-26: venne ad aprire una donna dal volto non interamente arcigno. idem, della ruvida eliotta. = dal fr. ant. rechignier 'mostrare i in segno di rifiuto ', deriv. dal francone * kinan (cfr. ant lat. archi-, gr. àpxt-, dal tema di ótpxo * comando ') primo arcione, s'alza, / e dal sinistro fianco in piedi sbalza. cellini
balzato in arcione usciva di gran trotto dal ponte levatoio. carducci, 159: tu
per lui, perocché nel gallone / dal pagano, e nel viso era piagato,
lat. archi-, gr. dpxi * dal tema di dpxto 'sono a capo
nei volgari di toscana e romagna: rinnovata dal pascoli e d'annunzio ».
(lat. archi-, gr. àpxi-> dal tema di # pxn> 'sono a
magistrati, principi circonvicini, che s'allontanasse dal pericolo, ritirandosi in qualche villa,
perdono a ciascun il fallo essuto / dal dì che nacque insino a suo morire.
sen passa; / è nebbia, che dal suol sorge e sparisce; / è
sparisce; / è spuma, che dal mar s'erge e s'abbassa. /
87: non dipenderà mai nell'orchestra dal maestro di cappella o dal primo violino
nell'orchestra dal maestro di cappella o dal primo violino, suonando con l'arco
violino, suonando con l'arco solamente dal mezzo in su sempre forte e con diminuzione
colonne antiche di diversa misura, sorgenti dal pavimento senza basi e con rozzi capitelli
2-6-102: cominciava col primo ordine gotico dal detto piano delle scalere fino agli archi
acuto, descritte da due centri equidistanti dal mezzo della corda, e con raggio che
825: e tu [dea roma] dal colle fatai pe 'l tacito / fòro
820: affocata le guance, ansante dal candido petto, / corri [aurora]
morenti lontano genova / al vespro lunare dal suo / arco marmoreo di palagi. pascoli
bagnata di vino. borgese, 2-101: dal semicerchio delle cantatrici il suono si propagava
smorta, / con certe iridi chiare / dal vasto arco ciliare... tozzi
arco, e con quelle povere gambe rose dal fuoco, che la gente vedendolo si
co le penne dei loro mille varii colori dal sole contraposto, voloe e stette sopra
vidi un altro angelo forte che discendeva dal cielo, vestito di nebula; e
2-590: li colori dell'arco non nascan dal sole, perché in molti modi si
, benché si generi dalla pioggia, dal sole e dall'occhio. l'arco celeste
chiarore della lampada ad arco, ravvivato dal riflesso della neve, vedeva il suo
che ci bisogna molto ben guardare / dal primo errore ed inconveniente, / e
sopra. tassoni, 8-14: che fer dal piano a gli ultimi arconcelli / l'
, le gambe gli han fatto arcone dal tanto carico che le ha aggrevite.
che le ha aggrevite. = dal lat. arcus -ùs (dall'arcaico arquus
cui s'avvitavano aeroplani arcobale- nati dal tricolore. arcobalèno, sm.
, che le linee rette, le quali dal centro di esso sole per le viste
, composto da un asse verticale, dal girello che sostiene il castello di stecche
voce dotta, lat. archon -ontis, dal gr. &pxwv -ovro <;,
dotta, lat. scient. archosauria, dal gr. dpxo- di dpxoet. 8iì
= voce dotta, comp. dal lat. arcus 4 arco 'e solium
dotta, lat. scient. arctiidae (dal gr. icpxxot; 4 orso '
lat. scient. arctopitheci, comp. dal gr. # pxxo <; 4
lat. scient. arctostaphylos (comp. dal gr. ócpxxoq 'orso 'e
dotta, lat. scient. arctium, dal gr. &pxxiov nome di una pianta
dotta, lat. scient. ardeidae, dal nome dell'ardea. ardènte (
). che arde, che è consumato dal fuoco; infocato, fiammeggiante.
idem, giorno, ii-24: già dal meriggio ardente il sol fuggendo / verge
sperar poss'io? caro, 4-396: dal tergo gli pen- dea di tiria ardente
41: nell'atto io d'esser dal mio ben diviso, / di un gelato
pittore. bar etti, ii-324: vedo dal vostro ardente scrivere di cose letterarie,
che qual ardente e generoso / destrier dal suo riposo / svegliasi al suon de'
apparecchiata per dovergli ardere all'ora comandata dal re. idem, v-58: dunque col
tórre il suo cadavere [di dante] dal sepolcro e arderlo e disperderlo ai venti
fiammeggiare, essere infuocato; essere consunto dal fuoco; bruciare. giacomo da lentini
lucenti: mi pareva una città dissepolta dal mare, ancora ricoperta di uno strato
. ardoise (ant. ardeisé), dal lat. volgar. * ardèsia,
(sec. xii) e ardillon (dal sec. xv), glossato nel
da kart (sec. xii), dal francone * hard 4 filaccia '(
cuore l'ardimento, e non mica dal corpo. capellano volgar., i-33:
bella impresa io non ardisca. = dal fr. ant. * hardir, di
il part. agg. bardi, dal francone * hardjan 4 rendere duro '(
dotta, lat. scient. ardisia, dal gr. &psi <; -box;
= deriv. da ardire1 (dal part. ardito con il sufi, -anza
ardito aveva il viso crivellato, accapponito dal vaiolo; una scheggia di granata gli
= voce dotta, comp. dal tema di ardere e da metro (
: al sol nuovo di pudico ardore / dal verde letto fuore / s'invermiglia la
24: nel fatto il bene può venire dal bene quanto dal male; e dall'
il bene può venire dal bene quanto dal male; e dall'ardore dei sensi può
può essere raffinato il sentimento, e dal fervore del sentimento acceso il senso.
d'annunzio, iv-2-920: comperava dal mercante il croco purpureo, la
camino andava avanti al suo agasone) cotto dal sole, bruggiato dal caldo,
) cotto dal sole, bruggiato dal caldo, arefatto da la fatica, sentendosi
. = voce scient., dal gr. d- privat. e (séco
fanzini, iv-34: areligioso, che astrae dal principio religioso. diverso da antireligioso:
d'aremme ove la voluttà pareva regolata dal flauto di amar? baldini, 4-178
fu ben liquefatta in tutte le sue parti dal caldo per la sua disformità, ma
caldo per la sua disformità, ma esalando dal mezzo egli la rompe in arena et
. chiabrera, i-125: amor sceso dal cielo / spiega le pinne, e viene
striscia di terra selvosa tesa a dividere dal mare aperto la cerulea laguna. moretti,
= voce dotta, lat. areopagites, dal gr. àpei07caytm <; (cfr
= voce dotta, lat. areopagiticus, dal gr. àpeio7rayixixó <;. areopago
norma, che quella, la quale dal più severo areopago d'oltra i monti,
= voce dotta, lat. areopagus, dal gr. " apeio? na. yoc„
= voce dotta, lat. aretalogus, dal gr. dcpexaxóyoc;. aretina,
telli che vanno cercando limosina. = dal nome bibl. del figlio di sem arp
di sem arp [h] achsad, dal gr. 'apcpa ^ dc8, a
che nel barbaro secolo, non essendo dal volgo inteso, fu compreso per babbaleo »
vasari, i-629: questi otto angeli retti dal detto ferro, mediante un arganetto
allentava a poco a poco, calavano dal vano della mezza palla, fino sotto al
buonarroti il giovane, 9-400: gli argomenti dal simil, dal minore, / affermativamente
9-400: gli argomenti dal simil, dal minore, / affermativamente, dall'esempio,
ho veduto nel vocabolario tirate cogli argani dal latino. pananti, i-26: ficcan
lat. mediev. * arganum, dal gr. òpyavov, attraverso il plur.
dotta, lat. scient. argasidae (dal nome del genere: argas).
argemonion [plinio, 24-116), dal gr. àpyejjuóvt) 'specie di papavero'
una luce irreale, cilestrina, creata dal riverbero d'una carta argentata messa fuori
belli anche i veli di nebbia ragnati dal sole, e il velivolo li attraversa con
14-21: i sorbi aspri e i meli dal fusto argentato. idem, 14-73:
argenterie. = fr. argentier, dal lat. argentarius. argentìfero, agg
modello di aurifer, da argento e dal suff. -fero (lat. -fer,
ville borghi città, drago / addormentato dal cantar del mare, / la marecchia
fr. argentin (xii secolo), dal lat. tardo (s. agostino)
ghetto, 241: non divenimmo noi dal puro oro allo ariento? l'altro
dall'ariento al rame; il terzo fue dal rame al ferro: ed in pessimo
cade la nostra etade ora, cioè dal ferro in terra. idem, 253:
l'america, ne riportarono di qua dal mare l'argento, l'oro, la
: aspetterò che queste mie bellezze dal tempo o da qualche infermità siano guaste
in argento, fece tosto tór via dal campo ogni uso di vasi simili.
mani e di capo, sendoli contaminate dal vapor della miniera le parti animali.
come il foco il vivo argento, / dal nascer al morire è un sol momento
lega metallica detta comunemente. pacfong, dal cinese »). argèo,
= voce dotta, lat. argèus, dal gr. dcpyetos. argèste,
: l'acqua del mare, colata dal fango over terra arzilla, lascia in
ii-570: un banco d'argilla trascinata dal po e costipata dalle onde del mare
argilla nostra = lat. argilla, dal gr. &pyixxo <; &pyixo? (
e facciansi fondi e larghi, e argininsi dal canto di fuora. castelli, 1-150
tutta la pianura contermine alle lagune, dal basso adige in polesine al tagliamento arginato.
fatte rotte,... io presuppongo dal po al luogo donde si taglierà il
perelli, i-217: il prolungamento della linea dal po, mediante l'arginature, non
di sopra aduggia, / sì che dal foco salva l'acqua e li argini.
vicina piazza d'armi sulla quale aveva dal municipio licenza di pascolo. baldini,
un prete nero, sulla strada battuta dal sole, sotto l'ombrella nera,
fin, costretta / già troppo, dal profondo / petto rompendo, getta / impetuosa
e fortificato un argine sopra il fiume dal lato d'entro. machiavelli, 163
). = voce dotta, dal gr. àpytvóet ^ 'candido '.
dotta, lat. scient. argiope, dal gr. < xpyó <;
= voce dotta, lat. argyraspides, dal gr. àpyupdca7u8e <; (
= voce dotta, deriv. dal gr. < £pyupo <; 'argento
). = voce dotta, dal gr. < £pyupo? * argento '
. argyritis (plinio, 33-35), dal gr. dpyupiti? -idoq.
. = voce dotta, comp. dal gr. tfpyupo? * argento 'e
voce dotta (beudant, 1832), dal gr. ócpyupoc, * argento
. = voce dotta, deriv. dal gr. ftpyupo? 'argento ',
lat. argì [v] us, dal gr. àpyeto? (agg. di
= voce dotta, lat. argus, dal gr. " apyot;. argo2
= voce dotta, lat. argo, dal gr. 'apycó, nome della nave
a sumatra). = dal nome del mostro mitologico (cfr. argo1
= voce dotta, lat. argolicus, dal gr. dpyoxixó?. argomentàbile
.]: il più non è argomentabile dal meno. baldini, 4-26: suoni
, purg., 33-97: e se dal fummo foco s'argomenta / cotesta oblivion
fin si riconsiglia: / ch'egli avria dal candor, che in te si vede
sua passione smisurata per l'architettura, dal parlarmi spessissimo, e con entusiasmo,
davanti alla sua vigna; e già dal di fuori potè subito argomentare in che
logici. marsilio ficino, 2-118: dal corpo a l'anima, da l'anima
: la luna nel ricevere la luce dal sole in alcun modo patisce; ma questa
e in modo simile a quello in cui dal brutto si argomenta al bello.
un dopo l'altro vedere a scattare dal manico d'osso un pugnale di lunghezza
= voce dotta, lat. argonauta, dal gr. * apyovaór /) <;
anticamente da molti, ed in particolare dal rodio apollonio nel quarto dell'argonautiche imprese
il rivo, e non sapere arguire dal rivo il fonte. baretti, i-237:
esercito romano], si può arguire dal vedere che, ne'momenti gravi, quel
sia ormai ineseguibile, e così arguisco dal vostro silenzio. fanzini, ii-571:
, si lavava, come potevo arguire dal rumore dell'acqua che scorreva dai rubinetti.
una liberazione da tutti, a cominciare dal marito: diventano argute, da riservate
pura e sempre travagliata da vapori e dal freddo e dall'ombra terrena. torricelli,
fuori alle finestre e affi giuochi: dal che si vede che insieme patimo ogni
, ch'e'cavalli non stessono all'aria dal mezzo in giù. ariosto, sai
i'miro e penso / quant'aria dal bel viso mi diparte. 6
erranti e sparte / raccolte ha fin dal libico paese, / e, i nemici
lo stuzzicasse, egli non sarebbe lontano dal mutar aria. manzoni, pr. sp
arie di teste » è un modo usitato dal vasari. e a chi si faccia
significato assunto durante la campagna antiebraica condotta dal nazismo e dal fascismo).
la campagna antiebraica condotta dal nazismo e dal fascismo). g. bassani,
g. bassani, 1-240: vivevano, dal settembre, tappati nel granaio della loro
e madre arianissima, cattolicissima. = dal sanscr. ariyà * signore '; cfr
dell'ultimo periodo incaico, ovoidale, dal collo lungo, con due anse.
... l'animale era estenuato dal digiuno, ed era tutto aridamente pelloso
e non molto vaga. = dal fr. ant. air [e \
di cori 0 senza, a distinguerla dal così detto recitativo. in questo senso
ti ha preso, la roccia affiora dal pàscolo. 2. arsura del
terra, prima dall'autunno, e poi dal freddissimo verno, de'suoi fiori,
. idem, v-10: e, cacciatisi dal viso 1 sucidi sudori con la rozza
: allo- brogo feroce, a cui dal polo / maschia virtù, non già da
tutti gli stili, era così lontana dal pericolo di cadere nell'arido, nel monotono
: una sala rotonda, arìeggiante quella dal sanzio disegnata per giulio de'medici su la
di quell'aura che par quasi che spiri dal volto umano... e non
ii-305: andava come l'ariete che spinto dal prurito della sua testa rosa da un
20-37: gli arieti e i becchi dal puzzo incomportabile. montale, 2-86:
il sole appare nella costellazione dell'ariete dal 21 marzo al 21 aprile.
ai suoi colpi il vento d'inverno / dal tuo orecchio. = lat.
= comp. da aromatico] e dal sufi. -ile. arìlico,
, che si manifesta in alcuni semi, dal micropilo verso il basso. è detto
guarnigione stabile, al quale erano assegnate dal re delle terre, a titolo di
= lat. tardo hàringus e hàringa (dal frane, hdring, cfr. ted
-correre il primo aringo: essere designato dal sorteggio a partire per primo; muovere
forze del volenteroso cavallo sono molto maggiori dal cominciare dell'aringo che nel mezzo,
40: e i ministri di dio dal mite aringo / nel dritto calle ragunar la
una a lato all'altra. = dal germ. [h] ring 'cerchio
prometeo. = voce dotta, dal gr. " apiot, antico nome dei
, munito di piccola conchiglia coperta dal man tello. in italia
dotta, lat. scient. arionidae (dal nome del genere arion, a
genere arion, a sua volta deriv. dal nome latino del cantore arione)
, popolosa, solcata nel suo mezzo dal fiume, il cui panorama le appariva integro
codato (arisarum proboscideum), distinto dal precedente per la lunga e sottile appendice
voce scient., lat. arisarum, dal gr. àptoapov 'piccolo gigaro '
9-1-128: e vedete bene, che dal far l'aristarco in poi addosso a
pergamo. cfr. lo pseudonimo assunto dal baretti, 1-2: « per ora
il governo sarebbe stato un'aristocrazia venuta1 dal basso, capace di ricevere l'eredità
dotta, lat. scient. aristolochia, dal gr. àpiaxo- xoxéa (comp.
anch'essi la ragion dell'uomo libera dal giogo dell'autorità, e degli aristotelici
senza governi; uomini, anime scattanti dal buio improvvise a gettar ciascuna il suo grido
= voce dotta, lat. arithmetica, dal gr. àpi&n. tjxud) [
chi vuol misurare l'esorbitanze cogli allontanamenti dal giusto, misurati aritmeticamente. grandi,
è inerente alla universalità de'cittadini derivante dal conforme senso loro; né può dividersi
l'appunto / di raccor fosse presunto / dal più celebre aritmetico [ecc.]
. = lat. arithmeticus, dal gr. àpt$p. 7) xixó <
deriv. da arlecchino: è voce coniata dal giusti. arlecchinésco, agg.
= fr. hellequin (herlequin; dal 1585 harlequin), che compare nel
occhi, or sì pungenti, / saran dal tempo rintuzzate e dome. paoli,
portavano una torre nella metà dello scudo dal lato ritto, e dall'altro lato due
, fummo presentati l'uno all'altro dal maestro. -viso dell'arme:
eletto. = forse dal provenz. arma * anima * (cfr
posseduto [il manoscritto], e spezialmente dal diletto padre stradino, che ne avea
già mentovati armadiacci. = dal lat. armàrium (per dissimilazione armadio)
assedio di montalcino, i-357: accompagnati dal sergente e lance spezzate del signor mario,
382): dall'aiuto di dio e dal vostro, gentilissime donne, nel quale
altro insetto, che scorpion marino dicesi dal volgo de'pescatori. idem, 16-iv-105:
compagni, 1-7: il quale fu dal comune onoratamente presentato, e con
i cattivelli amanti, come uno che dal lido vede gli altri armeggiare in tempesta
rendere aria di un nettapenne. = dal lat. tardo [mùs] armenius '
.. ne produce una pietra nominata dal nome della regione, del color proprio
banchi dei loro bazar, come serpenti incantati dal flauto, mercanti armeni ed ebrei ci
simìl, ma ch'è seguita / dal suo german clorinda impaurita. idem, 6-i-39
comp. da arma 'armi'e dal tema di gero 'porto'. cfr.
], ii-2-243: preziose collane scendono dal collo: e giù sino ai piedi
. armillària (fries, 1821), dal lat. armilla 'braccialetto '.
armistizio. = voce dotta, dal lat. diplomatico armistitium 1 cessazione delle
= voce dotta, comp. dal gr. àppióc; * giuntura 'e
. àppióc; * giuntura 'e dal tema di cpodvouai 'apparisco '.
e di parole / atto a stornar dal suo bel corso il sole. varchi,
come il numero poetico e oratorio nasce dal temperamento del veloce e del tardo, mediante
lunghezza delle sillabe, così l'armonia nasce dal temperamento dell'acuto e del grave,
. idem, ii-2-212: l'armonia dipende dal suono assoluto d'ogni parola, dalla
assoluto d'ogni parola, dalla collocazione e dal metro. leopardi, i-173: i
= voce dotta, lat. harmonia, dal gr. àpfjiovta * unione, proporzione
i-513: gli spiriti... che dal sangue o dall'armoniaco sale si cavano
agg. armonico: la voce è registrata dal tommaseo. armònica2, sf. mus
e rossi. buzzati, 3-19: dal colle tira fuori di tasca una piccola
: persone incapaci di distinguere l'armonico dal disarmonico. idem, ii-381: qualsivoglia
: era una musica moderna però diversa dal tipo che faceva lui o che facevano i
colleghi... gorgia fu colpito dal linguaggio, il quale era libero dalle
= voce dotta, lat. harmonicus, dal gr. àpp. ovixó <;,
si spande, / saria temprato alquanto dal giocondo / parlare, a un tempo armonioso
. foscolo, 1-164: armoniosi accenti / dal tuo labbro volavano. leopardi, i-41
i pilastri ionici parevano disegnati e armonizzati dal vignola. armonizzatore, agg. e
palagi e case... furono rubate dal minuto popolo d'ogni sustanza, e
suo mezzo mese. tasso, 16-20: dal fianco de l'amante (estranio arnese
vedova, / che stava a casa dal canto alle rondine, / mal in
.. tale unità = voce dotta, dal lat. aròma aròmàtis, deriv. dal
dal lat. aròma aròmàtis, deriv. dal un'azione revulsiva e vulneraria,
ptarmica e vartemisia dracunculus): dal gr. 7rxapp. ix7) (con
! = romagn. argnón, dal lat. volgar. * reniti -tinis.
voce dotta, lat. tardo arnoglossa, dal gr. àpvó- yxcoooov 1 lingua d'
dotta, lat. scient. arnoglossus, dal gr. àpvó- yxcoooov * lingua d'
. = voce dotta, comp. dal gr. dcpvóg * agnello 'e p
ara. cattaneo, ii-2-288: dal metro quadro si dedusse un'ulteriore unità
in questo caso centiaro ». = dal fr. are, deriv. dal lat
= dal fr. are, deriv. dal lat. area 'superficie '(
, d'una dolcezza amara, venivano dal traboccante rigoglio dei glicini. beltramelli,
miele, e l'aroma delle piante bruciate dal sole si mescolava a quello dolce e
odora buono delle ventate salse che vengono dal largo, di quelle aromatiche che scendono
voce dotta, lat. tardo aròmàtìcus, dal gr. àpco- jxanxói;. aromatismo
= voce dotta, lat. aròmatites, dal gr. àpoi ^ arit /]?
del fegato. = voce dotta, dal lat. tardo aromatizdre, dal gr.
dotta, dal lat. tardo aromatizdre, dal gr. dpco nartcci. aromatizzato
lat. scient. aromia, deriv. dal gr. &pto|xa 'profumo'. aroncinato
voce dotta, lat. tardo harpa, dal germ. harpa 'rastrello''arpa';
= voce dotta, lat. harpe, dal gr. dprtt) * spada falcata '
arpagoni, sii stato per forza tirato dal profondo abisso. garzoni, 1-461: le
lat. harpdgd -ónis * uncino ', dal gr. àp- arpagóne2, sm.
arpagóne2, sm. avaro. = dal nome del protagonista [harpagon) dell 'avare
. harpacticon [plinio, 35-50), dal gr. dptraxuxói; 'rapace '
poesia, arpeggiante / zanzara che succhi dal sangue / ora ciascuno t'intende / e
. = fr. arpent, dal lat. tardo arepennis. arpése
di ferro, cioè arpesi. = dal venez. àrpes e àrpase (docum.
xiv e xv), deriv. dal gr. tardo &pnot& &pnccyoq 4 ferro a
a uncino per la pesca '(dal class, dcprry) 4 falce, ronca
smunto, deforme; donna bruttissima, dal carattere aspro e bisbetico. guido
lat. harpyae (plur.), dal gr. " apnoiat 4 rapaci deriv
. " apnoiat 4 rapaci deriv. dal tema di àprrdccco 4 rapiscoarpicare, intr.
di arpioncini. = forse dal lat. volgar. harpigó -dnis, per
lat. scient. harpoceratidae, comp. dal gr. &p7t7) 4 falce '
forma popol. per arràbó -snis, dal gr. dcppa@a>v -òvoc, (di origine
contro gl'infedeli '; deriv. dal verbo ràbai * attendere con zelo a un'
. arrabbiare dalla fame, dalla sete, dal caldo; dal dolore; da una
, dalla sete, dal caldo; dal dolore; da una passione: provarne
, 2-1504: tutti gli animali morduti dal cane arrabbiato diventano rabbiosi. campanella,
coda che si sbatteva furiosa come agitata dal vento. linati, 8-94: tutta la
volevano esser nostri per libertini, benché dal vulgo fossero chiamati arrabbiati per quell'asprezza
s'arrabisciava sulla sabbia con tossa battute dal timone di un carro. arracàcia,
: il saracin la sua [spada] dal fianco ar raffa. segneri
singoli stati. = voce sett. dal longob. hraffón (cfr. ted.
'e * camminare tortuosamente '(forse dal fr. ant. rane * rango
vostra beltate. = deriv. dal provenz. arrancar (ma si veda arrancare1
ch'a più di sei levò fi capo dal collo. idem, 5-52: quel
stato originariamente composto. deriv. dal fr. arrangement. arrangiare,
significato; approfittarsi. voce non bella, dal francese, se ranger o s'arranger
- arrangiati allora. = deriv. dal fr. arranger * mettere in ordine,
cervello. = deriv. dal tose, rapina 'rabbia'. cfr. tommaseo
tutte cose. = deriv. dal provenz. arrapar, forse dal got.
deriv. dal provenz. arrapar, forse dal got. * hrapón (cfr.
l'ucide. = deriv. dal dial. rappa * ruga '.
simintendi, 1-201: mise l'arrappata stanga dal diritto uscio nell'ossa del mezzo
, dopo queste cose, fue arrecato dal notaio il calamaio e la penna e
luce, io so ben certo, come dal toscano ciò si fa con interezza e
rigida e voltabile, / or questo sol dal mio peccato arrecolo. tasso, i-284
: erano spesse volte ammoniti e ripresi dal vecchio padre, che arrecatoselo finalmente a
di d'annunzio. egli l'ha accettata dal farraginoso ottocento. 2.
arredare 1 provvedere del necessario '(dal got. * rètlis * consiglio, previsione
infantocciata come tu ti vedi; / dal capo in fino a'piedi, / ti
di legno con gli alberi giù sradicati dal vento, e tutti i suoi arredi
2-428: dall'orrenda mendicità, più che dal morbo oppressi, / s'arrendean alla
algarotti, 3-296: una regione ricavata dal gusto e dalle maniere de'pittori è troppo
6. rifl. trattenersi, astenersi (dal compiere un'azione). i
2-27: si rivoltarono, senza arrestarsi però dal valersi di qualunque commodo dello stato,
i-468: a vederlo spalancarti addosso fuor dal cespuglio del barbone i due occhi azzurri spiritati
, 1-165: quei [il cavallo] dal flutto arretrasse / ricalcitrando e orribile!
247: deliberò del tutto forzare la sua dal dolore e sdegno infreddata natura, e
aretro stati uccellati e beffati. = dal lat. volgare * ad rètro (v
e 'nanzi l'alba / puommi arichir dal tramontar del sole. idem, 199-8:
era un negoziante di bestiame, uno che dal nulla s'era fatto signore. linati
arricchito di nastri e di merletti, e dal quale si riconosceva subito la donna di
: i grandi baffi arricciolati e tenuti rigidi dal cosmetico. fracchia, 511: la
= fr. rider, deriv. dal medio oland. riden. arridato
= fr. ant. arrière, dal lat. volgar. * ad rètro (
e fa vari giuochi in pubblico; forse dal nome di chi primo diede spettacolo di
di danno o di naufragio. = dal fr. arrimage (docum. nel 1398
sistemare il carico nella stiva '(dal ted. rum 1 spazio ').
: in un'arringa fatta in parlamento dal re carlo primo d'inghilterra v'è quest'
che era egli quello che gli avea liberati dal tiranno giano. g. villani,
, 611: si discosti in ragionando dal versificare, ma eziandio dalla pompa dello
, ii-271: quando scrivo a qualcuno dal vostro canto dell'alpi, quasi non m'
per me che una foglia, liberatasi dal ramo, in balìa dell'aria. tozzi
nievo, 206: fossero poi venuti dal mondo della luna, nessuno avrebbe arrischiato
, di freno impazienti / ecco sorgon dal labbro ai convitati; / già s'
iv-1-786: restò perplesso, affascinato dal mistero, pro vando una
/ guardava in alto la città quadrata / dal sole arrisa. d'annunzio, 11-41$
dire e a fare, presa l'imagine dal raggiungere un punto o con la naturale
tutti portavano una uguale tunica azzurra che dal collo arrivava al ginocchio, nudi i piedi
un rene. come poi al rene dal momento ch'era dentro l'automobile? comunque
arrivati, e a gran fatica usciti dal passato verno. idem, 449:
. soffici, v-1-556: il punto dal quale partiva descartes per le sue costruzioni mentali
1-4 (i-63): voi levarete dal mondo questo superbo ed arrogante, che non
significare: -arrogante! qui bisogna divezzarsi dal comandare. tommaseo-rigutini, 3270: l'arrogante
: e sospirava, movendo gli occhi dal viso paffutello e smarrito del suo secondogenito
essere difesi i sudditi, salvo che dal suo principe. questo è il suo offizio
persone d'equipaggio di un bastimento risultano dal ruolo dell'equipaggio formato nel modo stabilito
a mano. montecuccoli, 2-105: dal serragio fece il visir precedente venir quattromila
santo spirito arrosa di grazia. = dal fr. arroser (sec. xii)
(sec. xii), deriv. dal lat. popol. arrosare (da
tempo coperto ma chiaro, e arrosato dal sole che ogni tanto si faceva sentire
annunzio, iv-2-982: i calcagni arrossati dal minio somigliavano due mandarini. idem, iv2-
grande cucina con le pareti scure arrossate dal chiarore del fuoco. ojetti, i-37
palazzeschi, 4-190: gli occhi arrossati dal lavoro notturno e dal pianto. baldini,
gli occhi arrossati dal lavoro notturno e dal pianto. baldini, 4-190: di
di rughe, dove gli occhi arrossati dal salso stavano fissi come spauriti. silone,
5-75: un ragazzo che perdeva sangue dal naso si stava lavando chino sull'acqua
panzini, ii-417: arrossiva; e arrossiva dal rossore. pirandello, 5-106: si
col cappello di paglia sulla faccia arrossita dal calore. d'annunzio, iv-1-722:
le palpebre un po'gonfie, arrossite dal lungo piangere. arrostare, tr.
nuovo lardo, acciò paia fresco e venuto dal fuoco allora allora. dottori, 1-60
in tal caso si avrà come assente dal coro. fagiuoli, 1-2-47: or io
, ii-178: sono eccitati a così fare dal violento desiderio che s'hanno di
arrota di più villane novelle di parole dal tiranno al legato. lettere e istruzioni
ingegni, e, direi quasi, dal fregarsi e arrotarsi degli spiriti. giusti
816: i due arrotini, sciaguratamente nominati dal piazza, e poi dal mora,
sciaguratamente nominati dal piazza, e poi dal mora, erano stati imprigionati fino dal 27
poi dal mora, erano stati imprigionati fino dal 27 di giugno. d'annunzio,
arrotolava una fascia rossa che gli pendeva dal fianco e la sventolava come una bandiera.
parte d'amore? -sono faville scappate fuori dal fuoco dell'amor vero, che s'
arroventato. alvaro, 2-8: cavano dal legno d'ulivo la figurina da mettere
sulle punte, le scogliere arroventate dal sole. -figur. nievo
, senza un fil d'acqua, arroventilo dal sole. arrovesciaménto, sm. il
, 1-34: gli alberi sono piegati dal maestrale e hanno il fogliame arrovesciato,
, calmato lo scatto, gli arrubinavo dal fiasco il bicchiere. 2.
di dire la verità che si arrubinava dal piacere. = deriv. da rubino
20-57: questi [vasi] adunque arrubinati dal soave liquore gravi, e pesanti,
, 19-427: il cane, come arruciolato dal vento si scotrionò sullo spigolo d'una
in modo, che se un taumaturgo sceso dal cielo non m'aiuta a trovare il
arruffava i conti, e li mandava via dal podere col sacco vuoto e la
arrufferete la coscienza. = forse dal longob. rauffen; cfr. ted.
: qualche gallina con le penne arruffate dal vento tentava la sabbia. penna,
,... s'è dispensato dal farla, arruffianando il tutto con panni ed
, qualche architrave emergono qua e là dal fitto arruffio che irrompe da ogni parte con
annubili il sereno, / ogni donna dal cor bandisca e fughe / il fiero orgoglio
vigorosi germogli; così l'anima arrugiadata dal vino, da'solchi profondi della mente
voce dial. e marinaresca, deriv. dal fr. arruncr (sec. xiv
]: l'arruvidimento della pelle cagionato dal toccare il ranno. arruvidire
d'una diversa specie. = dal genovese arsela, che è il lat.
fondo al gran golfo, tagliate fuori dal mondo e dagl'incroci dei traffici, private
le due ricamatrici non si muovevano mai dal loro arsenale intorno al quale, a
scompiglio: * è un arsenale '(dal trovarsi ivi molta roba, e attrezzi
indica arsenico. mascheroni, 829: sprizza dal sasso / il liquido mercurio, arde
617: e l'argento si scindeva dal quarzo, l'oro dalla serpentina,.
serpentina,... l'arsenico dal cinabro. buzzati, 4-243: chi ha
! = voce dotta, dal lat. arsenicum, al posto del più
, in sostituzione dell'indigeno auripigmentum: dal gr. dposvixóv (e àppsvixóv).
. da arseni [c] o e dal gr. ots ^ po? '
2. mus. l'ascendere dal grave all'acuto, opposto al discendere
voce dotta, lat. tardo arsis, dal gr. # paie,, deriv.
michelangelo, 54-1: arsicciato e cotto dal sole e da'maggiori caldi. p
, che tutte erano arsicciate e guaste dal fuoco. b. davanzali, i-103:
allora era una schienara di sassi arsicciati dal sole, e quella arsicciatura leva dipoi
agg. alquanto arso; bruciacchiato dal fuoco; risecchito, riarso; inaridito dal
dal fuoco; risecchito, riarso; inaridito dal calore, dal sole.
riarso; inaridito dal calore, dal sole. dante, purg.
delle banane... vengon su dal terreno arsiccio, larghe, a raccogliere
4. annerito, abbronzato dal sole. fagiuoli, 3-4-35: io non
l'uno dietro arsiccia, / secca dal fumo e tinta. marino, 7-207:
da sete non facile a spegnersi o dal calor della febbre; l'arsura marino
dimenticate a un tratto foglie bruciacchiate dal fuoco o arse dal sole e fra le
foglie bruciacchiate dal fuoco o arse dal sole e fra le bianche braccia d'una
arsura. = voce dotta, deriv. dal lat. arsus, part. pass,
piselli, / nell'orto. dal pelame arsiccio scattava con lo schienale e il
fuori il capo certi serpentelli lucertiformi dal manto vi l'arsiccio.
. scafo della nave privo di un po'dal vento, / parean in aria le sue
= venez. ant. arsii, dal lat. arca * arca *.
arsile, col suff. -ene. = dal lat. arsus, col suff. -ivus
dell'arsenico: fortemente velenosi, costituiscono dal fuoco, bruciato. noti aggressivi chimici
di troia in fino a corroso (dal sole, dalla calura, dal gelo)
corroso (dal sole, dalla calura, dal gelo); brume. buti,
dimagrata, secca, nera e come arsa dal continuo calore dei fornelli. cardarelli,
della primavera. 4. riarso dal calore interno (per sete o febbre)
6. figur. inebriato, reso folle dal sole cocente, dal calore eccessivo.
, reso folle dal sole cocente, dal calore eccessivo. morando, iii-231:
impolverato. 7. annerito dal fuoco; abbronzato dal sole, daltaria
7. annerito dal fuoco; abbronzato dal sole, daltaria. anguillara,
= voce dotta del diritto, dal lat. artare, deriv. da
non conveniva più un'arte tutta impressa dal sentimento della caducità. 5. ogni
dea, sì corno / ten lo scolar dal so maestro l'arte. dante,
pecchio, corte., ii-477: respinta dal sistema continentale la concorrenza delle selle e
ove si parte / lo secondo giron dal terzo, e dove / si vede di
soldo loro. petrarca, 270-62: dal laccio d'or non sia mai chi me
, contraffare. = voce dotta, dal lat. arte (abl. di ars
già vecchio,... artefatto dal capo a'piedi. pareva uno di quei
il buon enologo distingue il vino artefatto dal vino sano. 5. sm
/ e segnato che l'ha, dal capo al piede, / in cento pezzi
scuola d'ornato eretta in milano fino dal 1775... ognuno sa quale utile
sottomettersi a ricevere lezione... dal primo soggetto che fonderà i prin- cipii
dotta, lat. scient. artemisia, dal lat. class, arte
che trasporta il sangue in senso centrifugo dal cuore a tutto l'organismo.
vaso del sangue spiritale, e nasce dal cuore. campanella, i-420: le vocali
vocali si dicono così, perché nascono dal semplice suono dell'arteria vocale. marino
canna, fatto di doppia tunica ch'esce dal cuore, atto a portare il sangue
di validissime membrane composte, che esce dal cuore, e porta il sangue spiritoso
voce dotta, lat. tardo artèria, dal gr. dtprrjpca (deriv.
, 34-274: mercè dell'essere svaporati dal sangue arteriale quegli spiriti, ond'era
voce dotta, comp. da arteria e dal gr. èxraait; 4 dilatazione '
arteriographia, comp. da arteria e dal gr. -ypaepta (da ypdccpco 4 scrivo
voce dotta, comp. da arteria e dal gr. ypap. p. a
medie. coagulo formato dentro un'arteria dal sangue calcificato. = voce dotta,
voce dotta, comp. da arteria e dal gr. x (&o? 4
voce dotta, comp. da arteria e dal gr. xóyo? 'discorso '
voce dotta, comp. da arteria e dal gr. fxaxaxta 4 mollezza '.
voce dotta, comp. da arteria e dal gr. nabla. 4 malattia
voce dotta, comp. da arteria e dal tema del gr. fbacpi \ 4
voce dotta, comp. da arteria e dal gr. oxxrjpóg 'duro '.
contenuto, che reca il sangue venoso dal ventricolo destro ai polmoni (oggi chiamata
è sostanza d'arteria, e perciò nasce dal cuore. d. bartoli, i-422
= voce dotta, da arteria e dal gr. to'taglio '.
salitor dispaia. = deriv. dal lat. artus 'stretto '.
= voce dotta, lat. arctìcus, dal gr. dpxttxó »;, deriv.
foscolo, ii-2-87: ecco dunque come dal cangiamento delle terminazioni e dalla sostituzione degli
la quistione,... era riveduto dal revisore linguistico. panzini, iii-369:
che appartengono al vestiario militare. fin dal... 1812 erasi introdotta nella
: se bene avesse auto per ricordo dal padre, nello articolo della morte, che
a contatto con le ovocellule, indipendentemente dal normale rapporto sessuale. bandello, 3-20
i-2-154: l'istrumento che suona riscaldato dal sole convien sii cosa di molto artificio.
zinnie tinte ad artificio / (nonne dal duro soggolo le annaffiano). =
ciò che si fa, si faccia dal canto de'pisani artificiosamente per acquistar tempo
posso dall'amore, dalla servitù e dal denaro medesimo. nievo, 56
da arte, col sufi, -igiano (dal lat. -ènsis e -dnus);
gran canna;... e artiglieria dal verbo artigliare, che usavasi allora per
via, / mi levo come polvere dal foco / o di bombarda o d'altra
sforzo, riuscendo questa volta, protetti dal fuoco della grossa artiglieria, che dall'
artiglieria grossa, prende poi anche nome dal suo impiego, onde dicesi artiglieria da
per la difesa delle coste contro attacchi dal mare. -artiglieria da montagna: con
così feroce leonessa i figli / cui dal collo la coma anco non pende, /
male [alla rondine], tolsi dal laccio improvviso i suoi artiglietti selvaggi.
selvaggi. = provenz. artelh, dal lat. articùlus * giuntura, dito '
artigliosi. salvini, v-450: grancire, dal granchio, che ha le zampe curve
lat. artemò -ònis (vitruvio), dal gr. deprépov -ovot; *
dotta, lat. scient. artiodaetyla, dal gr. < 5cpuo <; '
artista della sua arte, fu chiamato dal vescovo guido d'arezzo a dipingere una
= voce dotta, lat. arctos, dal gr. àpxxoc 'orsa boreale
dotta, lat. scient. artocarpus, dal gr. ótpxo? * pane *
voce dotta, lat. arctophylax -acis, dal gr. àpxxo- cpóxa!; -axoq
dotta, lat. tardo arthritis -idis, dal gr. dp&pltic -tso?, deriv
voce dotta, lat. tardo arthriticus, dal gr. àp&pi- xixó <;
d'arturo. morante, 2-16: dal tetto della casa, si può vedere la
= voce dotta, lat. arcturus, dal gr. 'apxxogpo? * custode
. arcturon (plinio, 27-16), dal gr. dpxxupov.
di una battaglia, e talvolta anche dal senato in momenti particolarmente gravi).
uno aruspice scontrandosi coll'altro si tenesse dal ridere. d'annunzio, ii-758: è
, 1-193: sapeva predire il tempo buono dal suo odore, o l'uragano dopo
inoltre, pare indichi un pensiero meno lontano dal coglier nel segno; il secondo può
, forse da un lat. archeologare, dal gr. àpxatoxoyetv 4 parlare di cose
qualche arzigogolo. fagiuoli, 1-6-48: sarò dal dottore, che in certe materie hà
breve peduncolo e con perigonio villoso; dal suo rizoma, fortemente aromatico e di
. asàrum (plinio, 12-27), dal gr. &aapov (d'origine
. scient. [lapis] asbestos, dal gr. « sopeoto? (deriv.
caledoniaì. = voce dotta, dal gr. dapoà ^ 4 nero fumo '
236: in quattro soli lombrichi, usciti dal corpo di un fanciullo e d'un
-ae (anche ascàris -idis), dal gr. dcsxotplt; -1805.
ar. askarì 4 soldato * (forse dal lat. tardo ascarii, nome di
ii-609: una catena abbastanza grossa pendeva dal soffitto e in fondo, l'uomo
sotto l'ala duale della voce dal tono medio a un tono più /
: « axilla era voce antiquata fin dal tempo di cicerone, e sostituitavi ala.
si suppone che 'l centro della terra, dal quale noi vediamo discostarsi i leggieri ascendenti
o filoviaria o un autobus pubblico compie dal centro verso la periferia (in senso
francese. logia e noi modernamente dal palaz al suo stipite.
per vincolo di salendo generato generazione dal al esercitare su di esse. bocchelli,
e l'ora vocabolario; ma dal registrata dall'alberti per voce che prese
ascendente mio. questa che ascende dal diserto, piena di quelle cose che
ascendesse vassallaggio cogli ano dal detto semicircolo orientale dell'orizzonte, dicesi oro
l'astrologia, o bandite dal linguaggio i vocaboli: influsso, l'acqua
di cose prive di movimento: sorgere dal piano, ergersi, innalzarsi. fogazzaro
a dio. michelangelo, 94-11: dal mortale al divin non vanno gli occhi
igneo cocchio agli eridanei lidi / scese donna dal ciel, che grave in volto /
giovane, 9-486: calan loro una corda dal balcone / d'argento e d'or
, ma con altro significato): dal lat. ascènsor -óris. ascensorista,
da un'esperienza di rinunce): dal gr. &oycriaiq 4 esercizio, pratica
per nome di ascesso, benché venga inteso dal volgo qualche tumore o gonfiezza in alcuna
gr. àoxrjt7) <; (dal verbo àoxéco 4 esercito, pratico ')
. e da un sufi, derivante dal gr. oxidc 'ombra '.
dovuto alla forma del corpo, deriva dal gr. doxtsiov, dimin. di àoxói
). = voce dotta, dal gr. dtoxtsiov * piccolo sacco '.
paesi sotto l'equatore (plinio): dal gr. doxió? (comp.
venuta fu asciolto il regno d'italia dal giogo di quelli di costantinopoli. livio volgar
1-9-60: essi parvoli, già asciolti dal legame del peccato originale,..
. ascyron (plinio, 27-10), dal gr. (soxupov * ruta selvatica
. = lat. ascìtès, dal gr. àox (m <; (
estraneo e provvisorio, assunto dal di fuori. leopardi, 1-77
il quale tutto dì è illustrato dal sole, è più sano: impercioché se
strada ad abbracciarlo, e ad asciugargli dal volto il sudore. tasso, 4-84
in cui si asciugavano indumenti e panni usciti dal bagno di colore. pavese, 76
dante, purg., 14-35: dal principio suo [dell'arno]..
ad ogni primavera i tralci acerbi guizzano fuori dal duro letto come adolescenti dal sonno.
guizzano fuori dal duro letto come adolescenti dal sonno. 2. figur.