velocità; prendere l'abbrivo. = dal provenz. abrivar * prendere l'abbrivo,
da briu * impeto, valore '(dal celtico brigos 1 forza, coraggio,
stieno acquattate ne'loro covaccioli, abbrividate dal freddo, e quasi che dissi agghiadate.
la betulla, che fine si slancia dal greppo col suo zampillo abbrividente. bacchetti,
abbrustolite... qui vuol dire tinte dal fuoco con un leggieri abbronzamento, che
crusca]: l'erbe furono abbronzate dal cocentissimo sole. leonardo, 2-592: dice
, saltò fuori senza ricevere altro danno dal fuoco, che abbronzare i vestimenti.
agg. che ha la superficie annerita dal fuoco; abbruciacchiato; tostato.
2. che ha la pelle scurita dal sole, dal calore. salvini,
che ha la pelle scurita dal sole, dal calore. salvini, vii-540: il
le quali riescon bronzine, perché abbronzate dal fuoco solare. monti, 18-562:
fuoco solare. monti, 18-562: dal ceppo dell'incude il mostro / abbronzato
turchine sul corpicino abbron zato dal sole. moravia, ii-168: [sandro
755: i miei due figliuoli abbronziti dal sole del campo e dal fuoco delle battaglie
figliuoli abbronziti dal sole del campo e dal fuoco delle battaglie. d'annunzio,
stracciati, alcuni ignudi nati, abbrustiti dal sole. baldini, i-656: quell'abbrustito
in parte; annerito qua e là dal fuoco (come carbonizzato). note
... qui vuol dire tinte dal fuoco con un leggieri abbronzamento, che
dipende... la perfezione della bevanda dal modo di prepararla, ed io soglio
1-410: forse anche lei rimarrà abbruciata dal suo amore. 4. locuz
agg. bruciato, arso, consumato dal fuoco. beicari, 3-1-75: non
2. riarso, inaridito; abbronzato dal fuoco. dante, inf.,
nievo, 592: il verziere abbruciato dal sole. deledda, ii-301: la vigna
rimediare allo abbrunamelo della faccia, cagionato dal sole. abbrunare, tr. rendere
, ii-424: quella gentilissima abbrunata, dal pallore di perla sotto il velo nero.
'bruciare leggermente, scottare '(dal part. peri, ustum di urere *
un cappello nel manipolarlo. = forse dal lat. ùstulare (cfr. abbrustolare)
abbrustolire), agg. avvampato leggermente dal fuoco; abbronzato; tostato.
v-464: usci [bacco] abbrostolito dal fulmine. forteguerri, 25-88: erano vivi
, iv-65: abbrutiti dall'umidità, dal freddo e dal sonno. govoni, 2-114
abbrutiti dall'umidità, dal freddo e dal sonno. govoni, 2-114: gli stadi
sanno quel che si fanno, abbuiati dal bisogno, lasciati soli tra le passioni
la farina, e discevera la crusca dal fiore della gentil farina. paolo da certaldo
= voce dotta, lat. abdèritès (dal gr. * apòt) qctt) s
baldini, 6-815: « si senti dal fondo di un'altra strada altro grido,
abdicare, abdicazione, sono voci tratte dal francese, e l'alberti le dice introdotte
fr. abdication è docum. fin dal 1470. ab dò me e deriv
buoi / che dagli antri abduàni e dal ticino / lo fan d'ozi beato e
determina i movimenti d'abduzione. = dal lat. abducère (su ductor):
[abelia floribunda). = dal nome del naturalista abel clarke (nel 1818
= lat. habena (deriv. dal verbo habeó): perché si trattiene
, / sì ch'ella abenti dissolta dal corpo. idem, iii-499 (43-9)
cosa non contenta. = dal lat. adventare 1 arrivare ', quindi
. anormale, pianta che si discosta dal proprio genere. * = nell'
[abèrro). deviare, allontanarsi dal vero o dal giusto o dal normale.
. deviare, allontanarsi dal vero o dal giusto o dal normale. bacchetti
allontanarsi dal vero o dal giusto o dal normale. bacchetti, 10-84:
agg. aberrante; che si scosta dal giusto, dal normale. e
; che si scosta dal giusto, dal normale. e. becchi,
propria. l'alienazione mentale, suggerita dal lessico in nome della proprietà e
sempre rende lume. = forma dissimilata dal lat. asbestos (sott. lapis)
asbestos (sott. lapis) ', dal gr. # a3eot0c 'inestinguibile '
. avverò, lat. esteriormente, dal lato esterno. d. bartoli
abeti. idem, x-3-272: quando giason dal pelio / spinse nel mar gli abeti
cui nessun abete cavo era ancora disceso dal pelio degli argonauti. 4. letter
). pertica lunga e sottile ricavata dal fusto d'abete rimondo (si adopera
-figur. fagiuoli, 2-150: dal volgo... per ischemo e per
cristo, ordinato per mondarci ab aeterno dal suo e nostro divino padre. varchi,
sono stata costituita in principato ab eterno, dal principio, avanti che la terra fosse
, del sec. xi), dal lat. class, avus (attraverso
cedro, l'araucaria. = dal lat. scient. abietineae (da abies
abete). = voce dotta, dal lat. abietinus * dell'abete '.
. nasceva da un contrasto, cioè dal contrasto fra l'abiezion passata e la presente
sia impiantato nella dissimiglianza e nella disproporzione dal mobile. crescerà dunque il principio di
37-125: ebbero ad ammonirlo... dal suo ben costumato e manieroso trattare co'
giudicano dall'abilità che dimostrano e non dal fatto che il malato guarisca o muoia
sia stato quello che abbi liberato due volte dal pericolo la legione, e dato abilità
promette di farla cavar in breve tempo dal noviziato, e di abilitarla, e
la patria. = voce dotta, dal lat. tardo habilitare 'fare abile '
= neol. del sec. xix, dal lat. giurid. mediev. habilitàtio:
locuz. avverb. lat. fin dal principio; da tempo remoto.
in ingl. nel sec. xix (dal gr. * non vitale, senza
: e vidi uno angelo che discendeva dal cielo, che aveva le chiavi dell'abisso
la fortuna] essalta e leva uno dal profondo de l'abbisso a l'altezza del
della terra. morando, i-297: ecco dal ciel la face, / che con
sole tra poco affonderà sotto terra e dal fiume troppo lontano si avanzano a imbuto
potenza agli abissi dell'obbrobrio o sollevati dal fango alle stelle. alvaro, 7-13:
'inferno', apocalissi, 20-1), dal gr. &3uooo <; 'senza fondo
'l morbo, se non dalla strettezza e dal disagio dell'abitanze, dall'immondizia e
reni de'cani, furono anticamente osservati dal dottissimo andrea cesal- pino. metastasiio,
, 1-50: le bestie, guidate dal solo istinto... hanno abiti e
. quegli abiti, che ha fin dal nascere, sono le attitudini disposizioni e
lappe fra i piedi. = dal lat. habitus (deriv. da habère
.; i sensi 5 e 6 derivano dal linguaggio della scolastica medievale, specie da
dalle porte del mio paese e guardarlo dal di fuori..., era
del n. 3 è un calco dal fr. habitué. abitùdine, sf
mania d'allungare e fiaccare e allontanarsi dal semplice, dice sovente abitudine. questa
di rovinose abitudini / e vorrei evadere dal nero cerchio. slataper, 1-116:
le sere stavano lì. = dal fr. habitué 'abituato', part. passato
lunghe ore, / nell'abituro battuto dal vento. d'annunzio, iv-1-797: la
, i-163: famiglie sparse in casolari dal tetto di paglia o riunite negli abituri
4-361: finita la quale abiurazióne, dal cardinale... riceverono d'assoluzione
fr. abjuration è docum. fin dal 1492. cfr. isidoro, 5-26-20:
, cioè togli- tivo o levativo, dal togliere o levar via. l. salviati
, la qual non ebbero i greci dal genitivo appartata, i latini grammatici determinano
solo quando avrebbe bisogno d'appoggio (dal rimanere l'ablativo assoluto, solo da
, tra due virgole che lo dividano dal resto, del quale egli ha pur di
. ablàtivus (sottint. casus), dal part. pass, ablatus (da
per cosi dire, sarà il fatto dal punto g per il mezzo cerchio g e
a te. = voce dotta, dal lat. abnegare, usato nel lat.
infelice unqua poteo / l'amoroso desio sveller dal core, / né favilla ammorzar di
lat. scient. ammotragus, comp. dal pref. ammo- (gr.
{xo <; * sabbia ') e dal gr. tpàyo? 1 caprone
di rinchiuso. onofri, 14: dal nero d'una finestrella ammuffita di secoli,
. più leggera « d'una carta ammulinata dal vento * e aveva rallentato il passo
il sergente maggiore mandato da lui [dal borbone] a quietargli. idem,
1 ribellione ', a sua volta dal fr. mutin (cfr. lat.
foscolo, ii-2-34: la sapienza fuggì dal governo, e l'eloquenza ammutì, e
dotta, lat. mediev. amnesia, dal gr. à (xv7) o£a
voce dotta, lat. tardo amnion, dal gr. à [ivlov, di
35: amnistia, perdono generale dato dal principe a'soldati disertori o sediziosi, colla
condotta ottenne che la condanna venisse cancellata dal suo certificato penale. =
lat. amnestia (valerio massimo), dal gr. tip. vrj aria 'oblio
665: il lungo filo tratto giù dal piombo / porta ai pesci un adunco
, col suo ricco e nero amoerre dal fruscio metallico e con intorno allo scarno
regioni dell'africa). = dal malese amog 1 furore '. amo
: ognuno al suo posto; assistito dal recipiente prediletto: pirone, amola o brocca
h) ama * secchio da incendio dal gr. < x (x7).
non ancora acerbi. = forse dal celtico dballon 'mela '. amòmide
amómis -idis (plinio, 12-28), dal gr. < £p. cù{ric -t8o
picciolo arbuscello è l'amomo, che dal legno si rivolge in se medesimo a modo
amomo. = lat. amómum, dal gr. &p. o) \ xov
, ai mali èi medecina. = dal lat. mediev. amòràre, non docum
che a beccar ne'vasi / verran dal vicino orto le viole / che m'ha
barbati arbori dello orto d'amore, dal quale, per quanto io ho potuto oggi
sapere che accesi gli animi degli duoi amanti dal fuoco d'amore col mezzo della bellezza
tutti gli altri, e non è ucciso dal piacere, come alcuni credono, ma
, 46-1: amor che movi tua vertù dal cielo / come 'l sol lo splendore
s'io ho saputo levare le pecore dal sole? g. m. cecchi,
donne è grandissimo avvedimento il sapersi guardare dal prendersi dello amore di maggiore uomo,
vostro diventi, / e che dal mondo tutto abbi tributo / e signoreggi tante
aiuto mi vengono [infatti] dal mio caro signor n. alfieri, 1-572
amore gli amo / diverso troppo dal tuo amore. idem, 1-877:
perché così come la morte diparte l'anima dal corpo, così l'amore di dio
e io: -dolce amor mio, / dal tuo voler giammai non mi part'io
giammai non mi part'io / e mai dal tuo piacer non ho soggiorno. trattato
. tasso, 18-5-1121: la tortorella dal suo amor disgiunta, / non vuol
niente intervenne d'inopinato tra raffermare usurpati dal garibaldi la bandiera e il nome del
e le guancie ricoperti di fango, fatto dal lagrimare degli occhi per l'amor della
carducci, iii-28-9: sono ben lungi dal concedere importanza e valore di arte a
, inf., 1-39: temp'era dal principio del mattino, / e 'l
che tende a separarli (concezione introdotta dal filosofo e poeta greco empedocle).
tumulto, amor dall'odio, / dal possesso desio, tema dal certo, /
odio, / dal possesso desio, tema dal certo, / perigli dal sicuro,
, tema dal certo, / perigli dal sicuro, error dal lume. monti,
, / perigli dal sicuro, error dal lume. monti, x-1-72: nel danzar
da'tuoi lumi al mio core, / dal mio core a'tuoi lumi, /
l'ufficio proposto da giove, e scendere dal cielo. riccardi di lantosca, v-108
alla possessione di quel valente uomo, dal quale noi ne fummo ricevuti tanto amorevolmente
pesaro,... raccolto amorevolissimamente dal signor duca d'urbino, e cortesemente
dotta, lat. scient. amorpha, dal gr. < 5 [iopcpo <;
fr. amorphie (registr. dal littré). amorfismo, sm
cfr. fr. amorphe (registr. dal littré), ingl. amorphous (
dotta, lat. scient. amorphophallus, dal gr. # { aopcpoc 'senza
conosciute per le loro spighe di fiori dal gradevole profumo (cfr. reseda).
spiga d'amorino, / e mondava dal secco i crisantemi. d'annunzio, iv-2-36
pareva che il lioncello, occultamente, dal cane guardandosi, si congiungesse con la cerva
d'amore; che viene dalla passione e dal senti mento d'amore.
, 311: la gentil mammoletta / dal caro peso oppressa / di quelle vaghe
vita nuova, 8 (50): dal secolo hai partita cortesia / e ciò
sua voce un accento di passione appreso dal primo amoroso giovine d'una compagnia drammatica
, sm. bot. varietà di susino dal frutto oblungo con polpa rossiccia e aspra
domestica damascèna, lat. damascèna, dal gr. 8a (j. aox7)
dove era assediato l'amo- stante / dal gran soldano e da un fer gigante.
. 2. che può essere rimosso dal suo ufficio, che può essere trasferito
da loro. = voce dotta, dal lat. dmovère 4 rimuovere, allontanare';
, lat. ampelitis (plinio), dal gr. < 4pjre- xm <;
. ampelodesmus (plinio, 17-35), dal gr. < x [a7rexo <
. ampéloleucen (plinio, 23-16), dal gr. &pjrexo <; xeu yd
di vigna, aglio porraccio. differisce dal porro ordinario nel capolino de'fiori più
. ampeloprason (plinio, 24-86), dal gr. dcpi7rexó7rpaaov 'porro della vigna
ampelòpsis (richard, 1803), dal gr. # p. 7rexo <;
. = voce scient., dal nome del fisico francese andré-marie ampère (
poliziano, st., 1-35: dal foder trasse fuor la spada fida, /
= voce dotta, fr. amplìxicaule, dal lat. amplexàri, frequentativo di amplecti
coito. carducci, 434: sentirai dal giovanile amplesso / nuovo sangue a le
d'amplesso egli cavalca, oscuramente occupato dal pensiero della sua alcova.
effettuare più seriamente nella misura graduale data dal reddito che ricorrendo ad arrischiati aumenti di
: dunque quando il freddo è ammazzato dal caldo, dio corre all'amplificazione del calore
e amplissima repubblica restituire le terre dimandate dal pontefice. firenzuola, 453: guadagnatosi
, sf. vasetto, o boccetta, dal collo sottile e allungato, che
ed estrarre, inani amuleti, fuor dal guasto del loro sarcòfago gemebondo. 9
insulto al dio bacco. = dal lat. ampulla, dimin. di amphora
e millantatrice. = voce dotta, dal lat. mediev. ampullòsus, deriv.
gliela. = voce dotta, dal lat. amputare (comp. dal greco
, dal lat. amputare (comp. dal greco dcplcpt * intorno 'e
greco dcplcpt * intorno 'e dal lat. putare 'potare ').
delle gambe scioglie / il cane dal suo traino, attende. amputazióne
tale condannato non pagando infra un mese dal dì della condenna- gione, debba esser
rovani, i-94: si sentono annunciare dal medico che bisogna risolversi all'amputazione di
portarsi o negli anelli, o sospese dal collo per amuleti, in tutto quanto l'
gli amuleti. = voce dotta, dal lat. àmulètum 'amuleto, talismano '
e trito zolfo; / perché dal morso de'volanti insetti / e
. = lat. amurca, dal gr. àp. ópyt].
cadauno) mezz'oncia. = dal gr. dcv<4, particella con valore distributivo
fr. ana, registr. dal littré). anabasi1, sf
melodia ascendente. = voce dotta, dal gr. dcvàpaot? * ascensione; spedizione
. = lat. anàbdsis (dal gr. dcvdtpaon; * ascensione, salita
= voce dotta, lat. anabaptismus, dal gr. àvct$omtia [i6z 1 secondo
, ebrei. = voce dotta, dal gr. àva3a7matv] <; * che
attiva. = voce dotta, dal gr. dtvoc3ui> dotta, lat. scient. anabolisntus (dal gr. dvapoxf) 'ascensione comp voce dotta, lat. anacampsèròs -ótis, dal gr. dva- xapt ^ éptù? dotta, lat. scient. anacanthini, dal gr. dcvdt- xav$oc 'senza spine dotta, lat. scient. anacardiaceae, dal nome del genere anacardium. anacardino dotta, lat. scient. anacardium (dal gr. < 4vdc e xàpsiov ' = voce dotta, lat. anacoenósis, dal gr. àvaxotvoon;. anaciato, dotta, lat. scient. anacyclus, dal gr. deva- privat. e xóxxo ana- clasi ottica ': deriv. dal gr. dcvdcxxaoro? * piegato all'in- . = voce scient., composta dal gr. àvdxcoxoi; e (xopcpù parlare coerentemente. = voce dotta, dal gr. dvaxoxouftla 'difetto di sviluppo voce dotta, lat. tardo anacoluthon, dal gr. àvoexó- xou&ov * inconseguente ' ). religioso che s'è appartato dal consorzio umano per vivere di aspra penitenza lat. crist. anachorèta, anachorita, dal gr. crist. àvaxoprjrf)? anacoretica è l'inazione e il guardarsi dal fare. tommaseo [s. v. voce dotta, lat. tardo anachoreticus, dal gr. < 4va- x . tardo anacreontèon (metrum), dal gr. 'avocxpeóvxeiov [pixpov] 'metro
= voce dotta, lat. anadèma, dal gr. &và8ruicc, da dvdc '
= voce dotta, lat. anadyornine, dal gr. 'avasuop. év7) 4
. 'avasuop. év7) 4 uscente dal mare ', attributo di afrodite, secondo
= voce dotta, lat. anadiplósis, dal gr. àvasbrxooi? * condizione
voce dotta, lat. tardo anaphóra, dal gr. àvacpopdé 'offerta, ripetizione
voce dotta, lat. tardo anaphorlcus, dal gr. dcvacpo- pixó? 4 che
4 insensibilità erotica '(registr. dal littré). anafrodisiaco, agg.
), fr. anaphrodisiaque (registr. dal littré). anagàllide (ant.
(plinio, 25-92), dal gr. àvayaxxtg -t$o? (d'origine
anagyros (plinio, 27-13), dal gr. dvdcyupu; -eco? e dcvdcyopoi
fr. anagyre e anagyris (registr. dal littré). anagirina, sf
voce dotta, lat. tardo anaglyphus, dal gr. dvàyxu- cpoc, 'cesellato'.
fr. anaglyphe e anaglypte (registrata dal littré). anaglittica (anaglìptica
voce dotta, lat. tardo anaglyptìcus, dal gr. dvà- yxutttoc; 'cesellato
voce dotta, lat. tardo anagoge, dal gr. àvaywy ^) 'elevazione
cose '(da dcvàyco * porto dal basso in alto'). cfr. papia
voce dotta, lat. tardo anagogicus, dal gr. àvayto- yixót; * che
non sbaglia. viani, 14-257: dal viso... si arguiva che la
in archivi, anagrafe e tra inserti logori dal tempo, perché la loro pehe aveva
6-91: distinguono a colpo sicuro il cittadino dal forestiero, sembrano aver imparato a memoria
lat. tardo anagrdphè (ulpiano), dal gr. dvaypacpr) * registro,
non sono, che significazioni pellegrine, risultanti dal mutamento dehe lettere di un nome proprio
dotta, lat. mediev. anagramma, dal gr. àvdc- ypap. |ia (
voce dotta, lat. tardo anagrammatismus, dal gr. àvaypap, p. empiè [di sassi]. = dal nome italianizzato (analdo) deha contea di
1769), fr. anal (registrata dal littré). tismo aveva un lato economico
, = voce dotta, derivata dal gr. dtvàxexxa, neutro plur. 7-216
o affievoli- salvini [tommaseo]: dal pigliare la sfera, e in piano
) nei suoi elementi costitutivi più dal gr. àvax7) tttixó£ 'atto a
molta attenzione = voce dotta, dal gr. dcvax
analisti. = voce dotta, dal fr. analyste (docum. nel secolo
nel secolo xvii), deriv. dal gr. àvocxóoxrji; 'che scioglie,
medesimo mutato e migliorato in qualche parte dal chiarissimo p. paolo frisi, professore d'
kant). = voce dotta, dal gr. dvaxutixf) [xé / vr
singolari, e analizzandole, progrediamo sempre dal più universale al meno, e da questo
analitico, definito come quello in cui dal concetto del soggetto si ricava il concetto
'esaminare diligentemente ', è parola rifiutata dal cesari, né ammessa nel vocabolario;
da analizzare: la voce è registr. dal tommaseo senza citazioni. anallergia,
: non sapete che l'analogia è venuta dal l'uso, e non
. analogie è docum. fin dal sec. xv; ingl. analogy (
. cocchi, 5-1-48: l'anatomia analogica dal taglio degli animali si vede essere
da un significato all'altro, dal senso proprio a tanti altri o
= voce dotta, lat. analogìcus, dal gr. dvaxoyixóg; fr.
. = voce dotta, deriv. dal gr. dvaxoyiap. ó <;;
= voce dotta, lat. analógus, dal gr. àvòcxoyot; 4 pro
dalla voglia di arrivar finalmente ad espungere dal testo di matteo, come apocrifa e interpolata
alcuni artropodi. = voce dotta, dal gr. àvaptópcpcooic; 4 riformazione ',
gini. = dal portogh. ananaz, dal guarani del brasile
= dal portogh. ananaz, dal guarani del brasile nana (con
complesso di tutto codesto. questa voce, dal suono quasi magico, acquistò fama per
autori. = voce scient., dal gr. &vav8po <; (comp.
= voce dotta, lat. anapaestum, dal gr. àvàwxiatoq * [dattilo
dotta, lat. scient. anaplasma, dal gr. < £vó 'sopra '
anarchia, questa il morbo che erompe dal corpo corrotto, quello il puro e
= voce dotta, deriv. dal gr. dcvapxta 4 mancanza di potere,
nel fr. anarchie è docum. fin dal sec. xiv. anàrchico,
viani, 19-119: quando io uscivo dal « palazzo » bazzicavo gli anarchici che
formano lo stato. ojetti, i-22: dal socialismo già si avviava ansando per l'
2-29: e incontanente li capelli toccati dal tristo sugo le cascaro; colli quali
senza orgoglio. = voce dotta, dal gr. dcvàpyupoi; 4 senza argento,
] a 1 idropisia carnosa ', dal gr. àvdcoapxa? [ùspcotra?]
antiemorragico. = voce scient., dal gr. àvaaxaaxixói; 'reprimente *
dotta, creata da haiiy nel 1801: dal gr. dv<£- azccaiq 4 erezione '
dotta, lat. scient. anastatica, dal gr. dv&arcczoq 4 rialzato, risorto
fotomeccanici). = voce tecnica, dal gr. dvdaxaxo <; 'rimosso,
voce dotta, lat. tardo anastomòsis, dal gr. dcvacxó- (rcoaiq 4 imboccatura
voce dotta, lat. tardo anastróphe, dal gr. àvaoxpocp ^ j 4 inversione
., deriv. (nel 1801) dal gr. dtvàxam? 4 distensione '
come fu insegnato da alcuni, fulminati dal tridentino con grave anatema. manzoni,
. camerana, v-255: o fulminate / dal sollion boscaglie, o arroventate / mille
4 offerta, dono votivo '), dal gr. àvà&epta (accanto ad dcvdcd-r
dotta, comp. da ana-privat. e dal gr. -9-epp. ó? 4
dotta, lat. scient. anatidae, dal lat. anas -atis 4 anitra '
= voce dotta, lat. anatocismus, dal gr. dvaxoxi- c [i.
voce dotta, lat. tardo anatomicus, dal gr. dva- xo [uxó <
le parti tutte dei donati [cadaveri] dal principe alle scuole. -per
che in essa si ammiri perfettamente la maestria dal disegno posseduto con sicurezza e maneggiato
ulisse laerziade e adolfo thiers fatti discendere dal loro mondo marziale e politico, accademico
= voce dotta, comp. dal gr. dcvdc * al contrario 'e
, 1-165: quei [il cavallo] dal flutto arretrasse / ricalcitrando, e,
n'è tenuto a restituzione. = dal germ. * hanca 'femore, coscia
., 12-81: vedi che torna / dal servizio dal dì l'ancella sesta.
: vedi che torna / dal servizio dal dì l'ancella sesta. d. frescobaldi
: il coro / dehe femmine ancehe dal palagio remoto. panzini, iii-485:
parola tua. boccaccio, i-516: dal quale [messo] essa rassicurata,
. nel 1523), deriv. dal fr. ant. ancestre (mod.
mod. ancétre), a sua volta dal lat. antecessor -óris 'antecessore,
i rai diffonde, / mi rinfranco dal gelo e mi rinnovo. panzini, iii-243
far insegnar nulla. idem, ii-8: dal lavò non mi farò fare il ritratto
. = voce dotta, comp. dal gr. àyxóxot; 'curvo 'e
lat. scient. ancylostoma, comp. dal gr. ày>cóxo5 'curvo 'e
poi * imboccatura della cornamusa '): dal francone * ankja (cfr. ant
lati, che si diceva miracolosamente caduto dal cielo (probabilmente si trattava di un
o che i prìncipi quaggiù ci cascano dal cielo come lo scudo ancile in roma
dotta, lat. ancile -is (forse dal gr. dyxóxot; 'curvo')
dotta, lat. scient. ancylidae (dal gr. drptóxo? * curvo
gola era gonfia delle glandole stesse che pendono dal collo delle capre. beltramelli, iii-1107
9-80: quel serpe che prendea forza dal male, / vinsi, che per lo
: non è anco beato quegli che dal popolo non è anco schernito. petrarca,
anconetta. = voce dotta, dal gr. etxtóv 'immagine 'attraverso
da impedire alla nave ancorata di spostarsi dal luogo di ormeggio per azione del vento
iii-2-68: un'ancora a due marre dal grosso ceppo ferrato. idem, iv-2-1328
.. tentando pregare con la lingua impedita dal terrore, aggrappandosi con supremo slancio all'
&yxvpcc), connesso con ancus 'dal braccio adunco '. ancóra,
piero: / non l'ho vestita dal dì debe feste. vasari, ii-109:
d'annunzio, iv-1-982: ella passava dal pianto al riso, avendo ancóra gli
sorgono t'è giunta / la bottiglia dal mare. idem, 104: il vento
intento, / ché vinta la materia è dal lavoro: / manca il parlar;
in una spiaggia. una nave uscita dal porto ove abbia pagato l'ancoraggio,
2. specchio d'acqua riparato dal vento e con fondo adatto in cui
fila di velieri ancorati, mossi appéna dal lento consenso di un lieve beccheggio.
lacrime nere. moravia, ii-189: prese dal fondo della barca un ancorotto e
. anchùsa (plinio, 22-23), dal gr. &yxoooa o èyxouaa. cfr
tenerli a bada, perché fossino vinti dal sonno..., acciò che poi
oppure, come sembra più probabile, dal lat. popol. * andagine,
boccaccio, i-468: già i corpi percossi dal tiepido sole porgevano lunghe ombre, e
lingua viva e andante, presa più dal popolo che dai libri, come dovrebbe
spia perché cosa il gioielliere è chiamato dal signore; dipoi vientene a casa,
644: per le vie del borgo / dal ribollir de'tini / va l'aspro
venire e far lor fatti, ma dal governo fannosi rinchiudere in un caravanseray e
boccaccio, i-124: se io avessi dal principio conosciuto che così fermamente t'avessi
i-185: ma poi il giornale fu acquistato dal ministero, gente e roba che non
e i più santi andar disciolti / dal sì spiacevol gruppo. piazza, 1-35
. marino, v-45: lo spirto dal suo corpo andrà diviso. lalli,
continuità e la frequenza dell'azione espressa dal gerundio. francesco da barberino,
. francesco da barberino, 220: dal sartor ti guarderai /...
altrettanto agevole e, insieme, lontano dal risultare compromettente, il ritorno in compagnia
amistà congiunto, che a chiunque voleva dal signor grazia alcuna, era bisogno che
, e simili: locuzione tolta manifestamente dal rapido moto delle macchine a vapore.
stesse delle case e delle chiese battute dal sole sembrano farci coraggio... pareva
detto di una cosa rimossa con violenza dal suo luogo naturale. dottori, 1-41
, andare in fumo; locuzione tolta dal vangelo di s. luca (24,
base vad- (e la sua provenienza dal lat. vadère * andare, avanzare,
prevale tuttavia l'ipotesi della deriv. dal lat. ambulare * camminare '(sinonimo
passata alla forma * amdare-andare (sostituendo dal perché più conforme al suono occlusivo di
ma con scarsi consensi, della deriv. dal lat. * ambitdre, da ambttus
né l'incendio m'arse, / né dal ferro mi fu l'andar conteso.
la nevicata, nel deserto dei pendìi frustati dal vento, entro forre nevose! pratolini
(471): [sapeva] come dal ghiaccio lentamente indurato, con l'andar
la quale fu divisa da lui [dal gaddi] in quattro spicchi o quarte,
nel sonetto] un non so che diverso dal vostro andare. 14. mus
! deve averlo ferito mortalmente, a giudicare dal ferraiuolo... io non capisco
= lat. scient. andira, dal tupì andira 1 farfalla 'attraverso il
: bisognava difenderla [quell'immagine] dal disturbo dei campanelli, dal pettegolezzo delle
immagine] dal disturbo dei campanelli, dal pettegolezzo delle macchine da scrivere, dall'andirivieni
, i-85: nella notte fresca ammorbidita dal vino riprese l'andirivieni degli avventori.
della scala, pareva un malato su dal letto. pratolini, 2-198: salendo ancora
arbutus andrachne (plinio, 13-40), dal gr. àvspàxv- /).
o nella mia andrienne? = dal fr. andrienne, nome proprio dell'omonima
stami. = voce dotta, dal gr. dvfjp dcvspóc 'uomo 'sul
. 2, plinio, 36-38), dal gr. dv8po8dt [i. a <
da androgino: la voce è registrata dal tommaseo.
del parlare ha ottenuto che si denominassono dal migliore, cioè dal maschio, però
ottenuto che si denominassono dal migliore, cioè dal maschio, però che niuno giammai chiamò
e una curiosità non appagate, prodotte dal continuo contrasto d'un sentimento duplice,
= voce dotta, lat. androgynus, dal gr. àvspóyuvos, comp.
. androide (sec. xviii), dal gr. dv- 8poei8?)
, lat. scient. andromeda (accolta dal gronovio nel 1637; in italia
gronovio nel 1637; in italia dal montini nel 1839), dal
in italia dal montini nel 1839), dal nome mitologico (cfr. andromeda
lat. andromèda (e andromèdé), dal gr. * av8pop. é87j (
andróne, sm. locale terreno che dal portone d'ingresso di una casa conduce
. = lat. andrón -ónis, dal gr. àvsp&v -covo? 4 appartamento
dotta, lat. scient. andropógón, dal gr. dvfjp àvspó5 'uomo
della famiglia primulacee, con fiori dal calice più sviluppato della corolla,
lat. androsaces (plinio, 27-9) dal gr. àvspoodbct]? (
dotta, lat. scient. androsaemon, dal gr. < xv8pó- oaiptov 4 sangue
benché derivante, come dice il lissoni, dal greco e dal latino, pure ti
dice il lissoni, dal greco e dal latino, pure ti asterrai dall'usarlo,
. anecdote (voltaire, 1751), dal titolo dvéxsoxa 4 cose inedite 'di
3-70: ma poi che si vedevano campate dal pericolo, stavano assise da l'
de le lotte anelanti! / oh divisi dal mondo / sussurri de gli amanti.
, esalare. caro, 1-73: dal fulminato petto / sangue e fiamme anelava
quaranta vagoni colmi e bollenti, come dal petto di un intero popolo oppresso.
detti anche anellati), comprendente vermi dal corpo cilindroide, composto da una serie
dotta, lat. scient. annelidae, dal lat. ànùlus 'anello '.
per essere ivi ima vena che deriva dal core, quasi che esso dito sia connesso
, ed è il residuo della volva che dal gambo si protendeva al margine del cappello
che vela l'imenio e si estende dal gambo all'orlo del cappello (nei
e anelo ': pallido e smarrito dal timore. poliziano, st., 1-95
, che vale « senza sangue » dal linguaggio medico, ora l'han trasportata
da un medico tedesco: deriv. dal gr. dvaijxta 'mancanza di sangue
mancanza di sangue '(comp. dal prefisso privat. dev- e al (xa
. = voce dotta, comp. dal gr. &vep. o <; *
. o <; * vento 'e dal tema di xopéoj 'mi diffondo '
vento. = voce dotta, dal gr. tfvejios 'vento 'e cpixca
. = voce dotta, comp. dal gr. àveptog 'vento 'e dal
dal gr. àveptog 'vento 'e dal tema di ypàcpw * scrivo '
cabina sottostante. = voce dotta, dal gr. < 5tve (a0 <;
di bel colore smagliante (che va dal bianco puro al rosa vivace, al
agreste e chi papavero nero; chi fenicea dal colore... di due specie
1-180: sono i baci che sbocciano dal pianto / come anèmoni tristi in mezzo
anemone (già accolto da plinio), dal gr. àvepltóvt), che gli
. dcveyxècpocxos (galeno), comp. dal prefisso privat. oev- e èyxécpaxog *
voce dotta, lat. tardo anèthinus, dal gr. dvijjhvoc. anéto,
. = voce dotta, deriv. dal gr. àvcaa&riatct (comp. dal
. dal gr. àvcaa&riatct (comp. dal prefisso privat. dv- e cda&7]
, comp. da anestesia e -logia (dal gr. xóyo? 'discorso '
. = voce scient., dal lat. anethum, deriv. dal gr
, dal lat. anethum, deriv. dal gr. < £vt] &ov e
». il n. 2 deriva dal vangelo di matteo, 23-23.
tardo aneurysma -atis (vegezio), dal gr. dcveópuofia -ato? (galeno)
proverbio antico de'fiorentini, e usato dal boccaccio, che in dichiarazione e confermazione di
),... ci libera dal faticoso e sterile anfanare dietro distinzioni materiali.
= deriv. da anfanare-, ma forse dal lat. * aphania, dal
dal lat. * aphania, dal gr. dcpdcveia * mancanza di evidenza,
dotta, lat. am ^ hibius, dal gr. àp. = voce dotta, lat. amphibolia, dal gr. < j{jicpi3ox£a (cfr = voce dotta, lat. amphibólus, dal gr. àp. q>£3oxo <; lat. amphibologia (o amphibolia), dal gr. dcp. = voce dotta, lat. amphibrachus, dal gr. à [i. cp£3paxuc dotta, lat. scient. amphicardia, dal gr. dcp.
soltanto nel passo citato: forse dal gr. d|jicptxuto <; 'che si dotta, lat. scient. amphicoma, dal gr. àp, < p£xo{xoi; da àpupt * dalle due parti 'e dal tema di 8pap. etv 4 , lat. amphimacrus (quintiliano), dal gr. àp. cp£p, dotta, lat. scient. amphineuria, dal gr. dpcpt 4 doppio ' anfionie fanciulle. = dal nome di anfione, personaggio della mitologia lungo appena 5-6 cm, caratterizzato dal corpo pisciforme, molle, ialino, lat. scient. amphioxus, comp. dal gr. à [i
. zool. sottordine dei crostacei malacostraci dal corpo lateralmente compresso (perciò sembrano nuotare dotta, lat. scient. amphipoda, dal gr. dqx
= lat. amphisboena (plinio), dal gr. àp. cpto3atva 'serpente
dotta, lat. scient. amphistoma, dal gr. < £p.
morenici depositati a forma di rilievi concentrici dal ghiacciaio lungo la sua fronte.
= voce dotta, lat. amphitheàtrum, dal gr. àp. cpi ^ éaxpov
presa dall'uso, anzi dico meglio, dal gergo dell 'alta società francese, ed
paterne. = voce dotta, dal nome del mitico re di tebe 'ap.
= voce dotta, lat. amphictyónes, dal gr. dcfjt < x [iq>l * intorno 'e dal tema di xt££ , e avevano figura di due manichi curvati dal collo alla pancia d'un'anforaccia] , lat. ampbora [ampora), dal gr. dcpt ^ popéoc, accusativo
: le precipiti vene dell'acqua rinnovate dal temporale negli anfratti rocciosi e rupestri dei
= lat. mediev. gangamon, dal gr. ydtyyap-ov * piccola rete rotonda
. diritto di angaria: facoltà riconosciuta dal diritto internazionale a uno stato, in tempo
* prestazione personale di trasporto ', dal gr. àyyocpeéa * servizio coattivo di posta
&yyapo? 'trasporto forzato ': dal persiano angara- (corrispondente al gr.
c'era da crederlo stretto e angariato dal più naturale dei bisogni. idem, i-20o
, i-20o: addentrandosi nel paese angariato dal figlio di ziber, ogni giorno venivano
senz'ala a fianco, / certo dal loco ove bellezza è pura / l'intelligenza
nova angeletta sovra l'ale accorta / scese dal cielo in su la fresca riva,
tu fussi mandata / il primo dì dal ciel una angiolèlla. lorenzo de'medici,
de le erbose rive, / preso dal sonno, in sul spuntar de l'alba
o donde, / se non forse dal ciel scesa angioletta? l. bellini,
, rosati dalla parte del sole, dal delizioso sapore, dolce e leggermente aromatico
ducato longobardo di benevento. = dal fatto che l'arcangelo michele è effigiato su
3. pera di forma sferica, dal picciolo cortissimo (detta anche angiolina o
: più non si desta / di qua dal suon dell'angelica tromba, / quando
natura. boccaccio, i-524: crediamo lui dal principio aver creato di mente la spirituale
, che allumina e disceme il vero dal falso. petrarca, 220-9: da quali
. marsilio ficino, 2-121: adunque dal corpo a la anima; da l'anima
magica arte. / gli angeli che dal cielo ebbero essiglio / costringerò de le
i pagani. idem, 11-2: sia dal cielo il principio: invoca inanti /
uom l'angel più vago 1 precipitò dal cielo: e il sole esangue / vide
stirpe, una materia foggiata dallo statuario e dal fìgulo, una gerarchia di angeli,
angelo custode ha sempre in bocca figurato dal mio frescante improvviso. beltramelli, iii-460
l'ora dell'angelus è annunciata anche dal suono delle campane. settembrini,
. cardarelli, 6-25: si allontanarono dal severo istituto, lasciando credere d'aver
: il malore dell'angina viene cagionato dal sangue. salvini, 39-iii-93: onde comparito
, ma argen- tangina, male provenutogli dal calore del danaro. de marchi,
). l'angina pèctoris è malattia dal pronostico infausto. = voce dotta
delli anginosi elli si è l'astinenza dal vino. angioblasto, sm. biol
. = voce dotta, comp. dal gr. àyyeiov * vaso * e
= voce dotta, comp. dal gr. àyyeiov * vaso *, xapsfa
. = voce dotta, comp. dal gr. àyyeiov * vaso 'e da
= voce dotta, comp. dal gr. àyyeiov * recipiente * e
. = voce dotta, comp. dal gr. àyyeiov * vaso * e da
. = voce dotta, comp. dal gr. àyyeiov 'vaso 'e ypàcpco
un angiolino biondo, come quelli dipinti dal boccati o dal caporali, vestito di
, come quelli dipinti dal boccati o dal caporali, vestito di bianco, con le
queste sono piuttosto le salutifere angiolone ricciolone dal viso sodo e affocato sotto i capelli
sodo e affocato sotto i capelli schiariti dal sole, vere figlie dell'estate romagnola,
vino. = voce dotta, dal gr. àyyeiov * vaso, vena '
. = voce dotta, comp. dal gr. àyyelov * vaso 'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. àyyeiov * vaso 'e -rcàoeioc
lat. scient. angiopteris, comp. dal gr. àyyelov 'vaso'e msplt;
. = vpce dotta, comp. dal gr. àyyelov * vaso 'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. àyyelov * vaso 'e da
delle fanero game, caratterizzate dal seme protetto entro il frutto (all'
. = voce dotta, comp. dal gr. àyyelov * vaso * e
. = voce dotta, comp. dal gr. àyyelov 4 vaso 'e oxató
, imputridito / nel vizio suo, dal lubrico angiporto / con abominio ci segnava a
'è docum. in lat. fin dal
voce dotta, comp. da anglo e dal gr. qslxot; * amico '
voce dotta, comp. da anglo e dal gr. cpó3oc 'avversione *; ingl
dotta, comp. da anglo e dal gr. p, av£a 'mania,
reflession di qualche muro oppostogli e tocco dal sole, ancor che tal reflessione passi per
per un foro così angusto, che dal luogo dove ella vien ricevuta non apparisca
spezie di quelle nell'occhio ricevono augumento dal telescopio mediante l'aggrandimento che questo cagiona
il mercato veduto di dietro sembrava ammazzato dal sole, e più nessuno si muoveva
slataper, 1-74: un giovanotto dal viso insecchito e mummificato in buchi
, lat. mediev. angd -dnis, dal frane. * ango; cfr
ingl. angora (nel 1833): dal lat. ancyra, gr. 'ayxgpa
dante, inf., 9-84: dal volto rimovea quell'aere grasso, /
pensieri. marino, 295: occupata dal soverchio affanno / cade in angoscia e
, 1-152: la notte ella balzava dal letto e spalancando la finestra avrebbe voluto star
e mescolata alle rappresentazioni mentali, e dal terrore, pro2. che dà angoscia
dall'avarizia, e chi è infiammato dal caldo della lussuria. guido delle colonne
(292): e così essendo dal caldo inestimabile,... e per
false quieti, oh torbidi / sogni dal pianto rotti! pirandello, 5-90: notò
angosciosa di piangere, si ritrasse subito dal balcone con gli occhi pieni di lagrime.
petrarca, 17-2: piovommi amare lagrime dal viso / con un vento angoscioso di sospiri
gli occhi giri, / per cui sola dal mondo i'son diviso. idem,
riposate sue membra angosciose / e recreate dal cibo usitato, / così parlando la
nei cocktail). = * dal nome della città di angostura (oggi ciudad
muscettola, iii-388: d'angui crinita dal tartareo tetto, / spargendo ira e
uom l'angel più vago / precipitò dal cielo: e il sole esangue / vide
ferme sulla foce, non iniziano la marcia dal mare ai fossati della palude, per
. fucini, 350: passano dal riso al pianto, dalla gioia più
. = provenz. engrestara, dal lat. tardo gastra * vaso panciuto
anguria, così i primi lo denominano dal genere, i secondi dalla specie.
ancorati, anelando noi a tutto l'altro dal quale ci par d'essere esclusi.
mai quieti. machiavelli, 580: aggravato dal male del corpo e dahe angustie deho
angustia (da angustus 'stretto'), dal verbo angère 'stringere, serrare angustiarne
. difficile, pieno di preoccupazioni; stretto dal bisogno, dalla necessità. savonarola
e angustioso serrò la terra e pesò dal cielo su di essa. 3
reflession di qualche muro oppostogli e tocco dal sole, ancor che tal reflessione passi per
per un foro così angusto, che dal luogo dove ella vien ricevuta non apparisca
giallognolo, l'essenza di finocchio dolce dal grato e delicato odore d'ànice. vigolo
anèsum e anisum (anche anisum), dal greco (sviaov: l'ital.
dovuta ad assimilazione (ànacio, ricavato dal plurale, con meta- plasma di declinazione
. anicètum [plinio, 20-72), dal gr. dcvtxtjxov 'anice, aneto
. composto chimico deri vato dal rispettivo acido per sottrazione d'acqua (
dello scoppio, nella tenebra improvvisa causata dal corto circuito, nella lotta costante dall'attenzione
idrato. = voce dotta, dal gr. ócvospo?, comp. da
. bot. pianta (indigofera unii) dal sugo della quale si estrae l'
, lat. scient. indigofera anil, dal sanscrito nilas * turchino scuro '
chim. sostanza alcalina organica ricavata dal catrame del carbone fossile, e oggi
migliori [l'erbe], e perché dal primo umore ingrassante in terra meno si
nendo i pittagorici ed i platonici, dal moto de'cieli ca gionarsi
, 3-237: se l'essere separata dal corpo alla potenza intellettiva de l'anima nostra
sbigottita / della battaglia ch'ell'have dal core. idem, iv-75 (36-28
il cristianesimo); spirito umano sciolto dal corpo dopo la morte di questo (e
(287): ricordandosi de'conforti datile dal frate dell'opera della limosina, empiutagli
644: per le vie del borgo / dal ribollir de'tini / va l'aspro
la terra abbeverata, / anima fatta bella dal suo pianto! — anima
12-10-10: le anime di sasso notate dal micheli sono masse lapidee di varia grandezza,
anima il pensiero di aversi a separare dal suo ufficiale. -ant. fare
quella che mi fu lasciata / dal mio primo marito? che dio abbia /
riccio, la quale s'è partita dal mondo, con quanto meritava il molto
prezzo a un'animaccia enorme, / ingrandita dal caso o dalla fraude.
, 1062: io vidi acqua distillata dal sale e mirto, cose secche e
, 30-45: madre temuta e pianta / dal nascer già dell'animal famiglia, /
son differenti dai virtuosi, quanto l'anima dal corpo e pur, per essere animali
in tutte le loro azioni sono guidati dal senso e dalla imaginazione, da qui ne
senso e possanza e moto, viene dal cielo. marino, 186: dilettossi talora
una sua sorella maritata, fuggita seco dal marito, che sarà qualche animalaccio,
un'elegante gabbiuzza, dev'essere donato dal giovane a una ragazza in segno d'
(v. n. 7) dal lat. tardo animalcùlum (fr. animalcule
: allora non li staccava un solo momento dal viso di lui, come fanno
, 4-187: il millenario divieto opposto dal corano alla riproduzione della figura umana e
sangue delli animati, che sempre si move dal mare del core e scorre alla sommità
animatrice squilla. panzini, ii-29: dal folto... si partì, ardito
direbbe celestiale, li crederei uccelli scesi dal paradiso, quei piccioni. baldini,
quale or trovasi aperto, ora chiuso dal sollevarsi od abbassarsi dell'animella. idem
più foghe di sala riunite e coperte dal guscio. 2. dischetto che
alcuni più dagli antichi, che oggi dal comune uso, celebrati. -rivolgere
o in parte l'animo a sé e dal noioso pensiero rimuoverlo, almeno per alcuno
leopardi, iii-4: augurandogli ogni bene dal cielo nelle prossime festive ricorrenze..
, sf. omit. uccello acquatico, dal collo lungo e serpentino (detto anche
, lat. scient. plotus anhinga, dal portogh. anhinga. anióne
di zucchero anisato. = deriv. dal lat. anisum * anice '.
anisette, da anis 1 anice '(dal lat. anisum). anìsico
. -aldeide anìsica: liquido incolore dal forte profumo di biancospino, usato in
= voce dotta, comp. dal gr. < 5tvioo <; * disuguale
. = voce dotta, comp. dal gr. &vioo <; * disuguale '
lat. scient. anisòplia, comp. dal gr. ócviooi; 'disuguale '
. = voce dotta, comp. dal gr. « sviao? * diverso '
. « sviao? * diverso 'e dal tema di rpéirto 'vólgo '.
lat. scient. anisoptera, deriv. dal gr. ótvioo? 'disuguale '
piedi palmati (ordine anseres), dal becco lungo (quasi quanto il capo)
il capo) largo e lamellato, dal piumaggio variopinto su fondo prevalentemente grigio;
rizzata o iridata [anas angustirostris), dal becco piccolo; il germano reale o
e anitroccoli d'ogni razza. = dal lat. anasandtis (con apofonia anitis,
di zinnie tinte ad artificio / (nonne dal duro sòggolo le annaffiano, / chiuse
che aveva alle spalle. = forse dal got. * anahaspare, comp. da
: la stagione più perniciosa è comunemente dal solstizio d'estate fino all'equinozio d'
; i frutti del primo anno dovuti dal beneficiario dopo l'immissione nel godimento del
che sembrava una mammella, tutta annebbiata dal sole. 2. intorbidito.
de'miei amori ideali restò talora annebbiato dal fumo dell'umana palude, l'appannamento
specie romanesca e napoletana), dal lat. annicillus (femm. annidila)
positura, in capo a due ore dal seguito annegamento. d'annunzio, iv-1-988:
in quel punto faceva un mulinello fuori dal quale sporgeva un ramo nero, ispido
d'anima annegata, quelle spalle incurvate dal peso di una vita che tende al basso
che dalla mala qualità del corpo, e dal fastidio delle molte faccende, e da
dell'aria. deledda, ii-11: dal tetto di scheggie annerite dal fumo pendevano,
ii-11: dal tetto di scheggie annerite dal fumo pendevano, tremolanti, grandi tele
dai fondi misteriosi dei quadri sacri anneriti dal tempo e dal fumo dei cèrei. papini
dei quadri sacri anneriti dal tempo e dal fumo dei cèrei. papini, 28-262:
tetto di paglia annerita dalle piove e dal fumo. fracchia, 519: una villa
villa, con la facciata alquanto annerita dal tempo. silone, 5-161: piazzette
, chiuse da case di pietra, annerite dal tempo. moravia, v-53: non
4. con la pelle resa bruna dal sole; fortemente abbronzato. d'
un delfino, con quella schiena curvata dal remo e annerita dalla canicola. tozzi
; magrolino, con la pelle annerita dal sole. pavese, 17: se domani
voce dotta, comp. da annessi e dal gr. lx. xo \ i7)
baretti, i-32: io non posso dispensarmi dal pregarvi di far provvedere due o tre
c'è anco una susina che vien dal susino annestato al noce. idem [plinio
vita. = voce dotta, dal lat. adnectère (comp. di nectere
/ che nulla mai si può crear dal nulla, / né mai cosa creata annichilarsi
: lat. mediev. annichilare, dal lat. crist. adnihildre (s.
. da nihil * nulla ', calco dal gr. è ^ ousevóto.
e la nostra fama non si parta dal luogo suo annichilata. capponi, i-254
tronchi pertugiati ove s'annidano i picchi dal becco acuminato. baldini, i-800:
, vezzi omicidi, / sirena disleal, dal cor dispergo; / e caro men
: dio... consuma irato dal cielo quelle case medesime, dove s'
: ne l'ora che 'l sol dal carro adorno / scioglie i corsieri e
papini, 25-277: nulla eguaglia, dal punto di vista dell'annientamento totale,
.. lasciandosi annientare dalla confusione e dal rumore. 5. intr.
d'un grado, sì che quasi dal principio del suo anno nono apparve a me
, data d'inizio dell'anno civile dal 1582, quando venne accettato il calendario
nome sexto kalendas martias, e appunto dal dirsi in quegli anni bis sexto kalendas
o regionale, e che in italia va dal i° luglio al 30 giugno per lo
al 30 giugno per lo stato, e dal i° gennaio al 31 dicembre per le
comico incominciato. -anno emergente: quello dal quale si inizia a contare un'èra
, non ci par, che venga dal provenzale, come dicono quei del 73
petrarca, 23-22: i'dico che dal dì che 'l primo assalto / mi diede
salvini, 30-1-419: quell'opera che dal buon cittadino intorno alla propria lingua
che dee avere chiunque poco meno che dal nulla ingenerato sia. = deriv
serpentino. viani, 14-471: repentinamente dal viluppo annodato delle sue membra possenti esce
la cravatta, si ché pareva staccato dal trave. 5. unito,
dotta, lat. adnominatio -onis (calco dal gr. 7tapovopiaa (a).
annosi tronchi pertugiati ove s'annidano i picchi dal becco acuminato. palazzeschi, 1-215:
il consorte, e quasi sveli / dal gran tardar l'annubilato ingegno / sembra.
1444: il contratto annullabile può essere convalidato dal contraente al quale spetta l'azione di
per l'azione di annullamento] decorre dal giorno in cui [ecc.].
: se il matrimonio, contratto precedentemente dal bigamo, è dichiarato nullo, ovvero
coloro, i quali erano stati e dal padre e dal fratello con sommo onore
quali erano stati e dal padre e dal fratello con sommo onore magnificati, lei
: intendessinsi annullate tutte le confiscazioni fatte dal re di spagna. pisacane, iii-120:
qualunque si comincia o da l'infimo o dal sommo, esso cielo di marte è
. alvaro, 9-498: un individuo dal nome sconosciuto si faceva annunziare, entrava,
mezzo dei bestiami. tommaseo, i-207: dal lato destro lasciate una finestra, /
me solo, che mi guardava bene dal parlar bene, si facevano le più interessanti
carducci, 935: le campane sonavano su dal castello / annunziando cristo tornante dimane a'
viti annunziavano di lontano di essere sgravate dal loro peso. montale, 96: il
annunciava nell'alba / chiatte di minatori dal gran carico / semisommerse, nere sull'onde
1518 fu detto ordine del collare, dal collare d'argento, adorno di caratteristici
tabaccosa espressione...? annunciati dal serviziale e seguiti dalla lancetta. d'
vivaio di sterlett che non era dal fiume lontano... usciti della lor
troppo dolce. = voce meridionale, dal lat. * indulcàre 4 far dolce,
: taluna [delle cavalle] / esce dal mucchio, annusa / l'acqua,
che riveste / i giganti sospinti giù dal cielo. jovine, 3-229: il
. vittorini, 4-122: si affaccia dal finestrino che gli è a lato,
scient. anobium pertinax (deriv. dal gr. &v£0 1 dentro 'e piò
= voce dotta, lat. anodynos, dal gr. àvà>8uvo <; * senza
nel 1799 da lamarck), deriv. dal gr. àv-privat. e òsou?
dotta, lat. scient. anophéles, dal gr. àvcùcpexv)!;
. scient. anomàlus { -a), dal gr. àvtó|j, aào <
di un corpo celeste allorché si scosta dal suo afelio o dal suo apogeo ordinari
celeste allorché si scosta dal suo afelio o dal suo apogeo ordinari. campanella,
voce dotta, lat. tardo anomàlus, dal gr. àv ^ ptaxo?,
dotta, lat. scient. anomalùrus, dal gr. dvt ») [xocxoi;
dotta, lat. scient. anomma, dal gr. dv-privat. e 6p.
edwards, 1837), comp. dal gr. dvop. o <; 4
dotta, lat. scient. anonaceae, dal nome del genere anona (cfr.
lat. anónis -idis (plinio), dal gr. devo>v (<; -l8oq
l'angoscia. = voce dotta, dal gr. àvcùvupioc (cfr. anonimo)
-lettera anonima: intenzionalmente non firmata dal mittente, il quale vuole evitare in
di persone, e vengono qualificate non già dal nome de'soci,
lat. scient. anopiùra, comp. dal gr. &votiao <; 'disarmato
del carattere. = voce dotta, dal fr. anormal (docum. fin dal
dal fr. anormal (docum. fin dal sec. xiii), dal lat
fin dal sec. xiii), dal lat. mediev. anormàlis (con a-privat
norma '; e però anormale, anziché dal latino abnormis, che sarebbe 'enorme
'enorme ', a noi ci viene dal francese anormal ». anormalità
. = voce dotta, comp. dal gr. dv- privat. e òaxéov *
dotta, lat. scient. anostraca, dal gr. dv- privat. e óoxpaxov
sei misure, con intorno espressa / dal metallo una caccia di leoni. negri,
anseatica: antica e lunghissima alleanza (dal xiii al xviii secolo) delle città
la loro buccia rimane alquanto grinzosa, dal che ne è venuta la denominazione di
dall'ansia delle piogge notturne, / dal variar nei cieli delle nuvole.
volgar., 3-165: ora, tirato dal desiderio della celestiale patria, ansiando a
lo trapianti / nel mio terreno bruciato dal salino, / e mostri tutto il
= voce dotta, lat. anxius, dal tema di angère 4 stringere, soffocare
disus. desinenza dei nomi delle decine dal quaranta al novanta. -entrare negli anta
muscoli estensori. = voce dotta, dal fr. antagonisme (docum. nel 1751
(docum. nel 1751), dal gr. dvtay < » >via (jia
, lat. antanaclasis (quintiliano), dal gr. àvxavdcxxams (da xxàio 4
da la parte opposita, di lungi dal detto equatore per gradi 24, diceno
chi volesse prender le posizioni del luogo dal movimento del primo mobile, ne seguirebbe
ma voglio,... / che dal tuo regio soglio / tu mi proclami
2-350: l'impeto è una virtù trasmutata dal motore al mobile e mantenuta dall'onda
aria infra l'aria. e questa nasce dal vacuo che contro la naturale legge si
fugge l'aria scacciata del suo sito dal predetto motore. machiavelli, 199: ne'
a pieno conoscimento del corpo politico creato dal contratto sociale restaci ad epilogar brevemente alcune
uno nobile, il qual se desvia dal cammino dei suoi antecessori, macula il
, segnatamente intorno alla testa, battuto dal sole prossimo all'orizzonte, l'ombra stessa
borgese, 6-22: fatta più umile dal correre della notte, è la preghiera antelucana
anthemis -idis (plinio, 32-26), dal gr. àv&epis -l8o . anthemum (plinio, 26-55), dal gr. &v&e [aov 4 fiore
romolo] agli altri il mese cognominato dal nome del padre [marzo]. buonarroti
ostinati petti / non si movean però dal lor soggiorno, / follia stimando a
degli altri allegati di levare messer azzo dal suo proponimento. magalotti, 20-161: ma
quando niuna di queste servisse a ricondurre dal suo seducimento quel buon galantuomo,.
= voce dotta, deriv. dal gr. àv&tjpós 'fiorito '(da
. anthericus [plinio, 21-68), dal gr. dcv-9-épixo <; 4 stelo
voce dotta, comp. da antera e dal gr. £ scrivere (v.); anche dal tema anti- (cfr. antedetto).
opposizione, antidoto). = dal gr. dcvxt con il valore di *
= voce dotta, lat. anthias, dal gr. ày&lctq 4 pesce sega '
(v.): voce registrata dal tommaseo. antiaèreo, agg. neol
. -fattore antianèmico: sostanza elaborata dal fegato nell'assimilazione di alcuni alimenti (
, lat. scient. antiaris -idis, dal malese antjar. antiarina,
estetici. svevo, 1-189: dal suo volto mi è sembrato di capire
erta o tagliacqua. = comp. dal tema anti-4 avanti, prima 'e becco
= voce scient. internaz. coniata dal fr. p. vuillemin, comp
. p. vuillemin, comp. dal gr. dcvxt 4 contro 'e (
farmac. antibiotici: sostanze chimiche originate dal metabolismo di organismi vegetali (in genere
boine, ii-112: sentì il torbidume dal fondo dell'anima opaco, le voglie
virgilio quanto profittò di queste anticaglie, dal litanie d'ennio, com'ei diceva,
. boccaccio, 6-1: anticamente disceso dal troiano enea. cantari, 5: nella
ricevuta, rovinata per un maiale colpito dal morbo o per un bue precipitato in qualche
anticamerétta. grazzini, 2-206: poi dal frate furono menati per la sua camera
del sufi, -eggiare, deriv. dal lat. -idiare (-izare; cfr.
= lat. anticipàre (comp. dal tema anti-, da ante 'prima'
comp. da anti- * contro 'e dal gr. xxtvrj * giaciglio,
, comp. da anti-1 contro 'e dal gr. xxtvw 1 piego \
: la memoria del fallo antico, rievocata dal sogno, turbò profondamente lo spirito di
delle cose. = comp. dal tema anti-1 prima 'e conoscenza (v
= voce giuridica, deriv. dal gr. 4 uso d'una cosa
dotta, lat. tardo antichthón -onis, dal gr. dvrix&cov -ovo <; (
= comp. da anti-4 contro 'e dal tema del lat. scient. dacus
che deve apparire con buone prove lontane dal sospetto dell'antidata. fagiuoli, 1-2-35
trario alla dialettica; mentalità aliena dal procedimento dialettico e filosofico.
comp. da anti- * contro 'e dal gr. 8lvr] 1 vertigineantidiurètico,
voce dotta, lat. tardo antidorum, dal gr. àvxtscopov (comp. da
. antidosis 'ricompensa per un dono dal gr. àvx£8ooi <; (da àvxtstscufu
nemiche capitali, / non v'è dal mondo chi vi tolga o esiglie? /
dotta, lat. mediev. antidótum, dal gr. dcvxt- soxov [cpdcpnaxov]
, comp. da anti-'contro 'e dal gr. spó [i. o <
comp. da anti- * contro 'e dal gr. èxjnc -tv&o <; *
, comp. da anti-'contro 'e dal gr. èfxe- xixó <;,
, comp. da anti-'prima 'e dal lat. fàtum 'destino, morte
nievo, 157: al sentirsi legger dal cancelliere questa antifona, si dimenò tanto
comp. di antifrastico; voce registr. dal tommaseo. antifràstico, agg.
e viene realizzato in forme svariatissime, dal lucchetto per le biciclette alle cellule fotoelettriche
monti, iv-138: quarantamila uomini sfilano dal mezzodì della francia a rinforzo del nostro
, 5-409: arrivava l'antiguardo condotto dal generale laboissiere al villaggio di spluga,
sospetto suo. = comp. dal tema anti-4 prima, avanti 'e guardare
voce dotta, lat. anthyllis -idis, dal gr. dv&uxxiq -18oq * antillide
(plinio, 21- 103), dal gr. dtv&óaaiov (cfr. antillide)
lat. mediev. antalopos, antholops, dal biz. dcv&óao ^ 1 animale fantastico
). oppositore della corrente poetica iniziata dal marino. = comp. da
arco rispondente è semisomma della distanza dal meridiano e dell'arco semidiurno. pellico,
, comp. da anti-'contro 'e dal gr. pipov * parte '
comp. da anti- * contro 'e dal gr. [xùx7) <;
. da anti-'contro 'e micina (dal gr. (ióx7) g -tjxot
si dice] solo in questo è differente dal piombo, cioè che l'antimonio si
velenosa [di certe acque] può venire dal passaggio per alcuna miniera o di oro
: lo splendore dei suoi denti accresciuto dal minio delle labbra, il battito dei
legislazione antimonopolistica è quella che si astenga dal creare monopoli. e. cecchi,
antinefritici; sieno pure di rado adoperati dal signor abate. = comp.
lat. antinomia (in quintiliano), dal gr. ccvtivopia * contraddizione di una
: ordinò un pranzo assurdo, cominciò dal cacio cavallo per antipasto. soffici,
l'odore della sardella ti vien dritto dal mare. hai antipasto e condimento.
, lat. antipathes (plinio), dal gr. dtv'utca&t)?
e le antipatie, meglio provate dal dottissimo fracastorio, e da cento altri
, lat. antipathia (plinio), dal gr. àvu7tà#eia 4 passione contro qualcuno
volte d'esser accarezzati, e baloccati dal padrone. c. gozzi, ii-13:
essendo qui altro yantiperistasi, che fuggir dal contrario distruttivo, che assediando per tutto
petrarca e proclama la necessità di liberarsi dal suo stile e dalla sua tematica (durante
= voce dotta, comp. dal gr. àvrt4 contro 'e nup m
dotta, lat. antipodès, antipodae, dal gr. àvt£- tcoseg (plur.
, e specialmente di quelli che provengono dal popolo e si sono inurbati, magari
antirrhinum (plinio, 25-80), dal gr. àvuppivov, comp. da àwl
tardo antisagógè (marziano capella), dal gr. àvtelaaytoyvj, comp. da dcvxl
e sepsi (v.): dal gr. 07) <] nc 4
= voce dotta, lat. antisigma, dal gr. àvxtoiyjxa. cfr. isidoro
voce dotta, lat. tardo antispasticus, dal gr. < 4vti < nca tardo antispastus (mario vittorino), dal gr. àvitotraotos 4 tirato da parti opposte dotta, lat. aniispodion e antispodon, dal greco dvticmóstov, comp. da à derivati dalpimidazolina, dalla cloro- etilamina, dal fenilammino-propano, ecc.). = della quale l'una era stata definita dal loro autore « antistrofe » dell'altra , lat. tardo antistrophe e antistropha, dal gr. àvttorpocpf) (cfr. = voce dotta, lat. antithesis, dal gr. ólyzl&eok; (comp voce dotta, lat. tardo antitheticus, dal gr. devu- &extxó <;. voce dotta, lat. tardo antitypon, dal gr. avrlrunov. anti tiroidèo,
. eretici cristiani che sostengono dottrine diverse dal dogma cattolico intorno alla trinità.
di barbarie e sconvolgimento, si formassero dal popolo con antivedenza e consiglio, e
= voce dotta, lat. antlia, dal gr. dvxxta. antòbi,
. = voce dotta, comp. dal gr. &v&o <; 'fiore '
lat. scient. anthocaris, comp. dal gr. ótv&og * fiore 'e
dotta, lat. scient. anthophagus, dal gr. ótv&oc, * fiore '
sul lat. scient. anthophyllum (dal gr. &. v&oq 4 fiore '
dotta, lat. scient. anthophyllum, dal gr. étv&oc; * fiore
dotta, lat. scient. anthophora, dal gr. àv&ocpópo <; *
sf. linguaggio simbolico dei fiori (dal diverso tipo e colore e dalla disposizione si
dotta, lat. mediev. anthologium, dal gr. dcv-9-o- xóytov (cfr.
opposto. = voce dotta, dal gr. dcvtcovuptia 4 scambio di nome '
poiché se bene tutti i turbinati sin dal primo lor nascere hanno con se stessi
, lat. antonomasia (quintiliano), dal gr. àvtovofxaota (dcvrovopià ^ co
da'nostri fu detta sido antonomastica- mente dal latino sidus, sideris, è venuta a
antonomastics (s. agostino), dal gr. àvtovo [j. acmxó <
dotta, lat. scient. anthonomus, dal gr. (tvo-oc, 4 fiore
. anthora, per aplologia da antitòra (dal gr. dcvrt 4 contro 'e
fiori gialli. = voce dotta, dal fr. anthoxantine; comp. dal gr
, dal fr. anthoxantine; comp. dal gr. < xv&o? 4 fiore
dotta, lat. scient. anthozóa, dal gr. ótv&oc; 4 fiore '
voce dotta, lat. anthrax -acis, dal gr. dv&pa!; -axoc 4
. anthracène (dumas, 1832), dal gr. ótv&pal; -cly. oc
) 4 specie di carbone ', dal gr. àv&paxiti <; (cfr.
voce dotta, comp. da antracite e dal suffisso latino -fero (cfr. fero
= voce dotta, comp. dal gr. fiv&pal; -axoi; 4 carbone
= voce dotta, lat. antrum, dal gr. ótvrpov. antròpico,
voce dotta, lat. tardo anthrópophagia, dal gr. dv- ¦ b'
, lat. antropophagus (plinio), dal gr. àv- -s-ptùttocpdtyot;, comp
. = voce dotta, comp. dal gr. ótv&pootrog 'uomo 'e geografia
voce dotta, lat. tardo anthròpomorphitae, dal gr. àv&po7ro{i. opcp'ìtai (
, lat. antropomorphos (cassiano), dal gr. dv&pcotcopóp'pot;, comp
dotta, lat. scient. anthropopithecus, dal gr. &v&pcù7coi; 'uomo '
, creata da rudolf steiner nel 1921, dal gr. tfv&pcottoc 'uomo 'e
.. è una vena che viene immediate dal cuore, quasi un messo della intenzione
dotta, lat. scient. anura, dal gr. dv-privat. e oòpdc '
. torini, 344: venite, benedetti dal padre mio, possedete il regno che
, sì porrà tutte le anime buone dal lato diritto, e le ree dal
buone dal lato diritto, e le ree dal lato manco. tesoro volgar.,
stesso si fida; / né guidato è dal caso, anzi lui guida. machiavelli
esser stato fatto da le leggi e dal popolo dittatore perpetuo, e che non
, amore, assai lungi volasti / dal petto mio, che fu sì caldo un
simili a quelle immagini che non son ritratte dal naturale, ma da un'altra pittura
semidotta, lat. mediev. antiànus, dal lat. ante * prima ';
. aonius, gr. 'aóvtoi; (dal nome degli abitanti primitivi della beozia)
arrandellare una fune al collo. forse dal 'mandare all'orco '; giacché orco
deriv. da horca 'forca ', dal lat. furca).
voce dotta, lat. tardo aoristos, dal gr. àópioxo ^ 'indefinito'(
rami. garzoni, 1-305: dal seno ventricolo sinistro nasce una arteria grande
aovato di porfido si vedeva garlasco preso dal signor giovanni con una sola compagnia di
dotta, lat. scient. hapale, dal gr. &k (tkòc, '
dotta, lat. scient. hapalidae, dal nome del genere hapale (cfr.
spagn. apar, portogh. apàr, dal nome indigeno. aparina, sf
. aparine [plinio, 27-15), dal gr. àirap (v7) (
in questo particolare, che m'astengo sino dal leggere quelle critiche, perché, di'
lat. apathia (aulo gellio), dal gr. àirà&eia * impassibilità '
come l'api sono perseguitate e cacciate dal fummo, così questi è cacciato volontariamente
pascoli, 175: e l'ape uscìa dal bugno / ronzando, e il grano
1-109: e l'ape variopinta uscì dal bugno. papini, 8-261: l'
h) èli5tes (gellio), dal gr. à7njxu » >t7) <;
il rossetto. = dal fr. aperitif (cfr. aperitivo1)
desiderio puro della felicità, non soddisfatto dal piacere, e non offeso apertamente dal
dal piacere, e non offeso apertamente dal dispiacere. idem, 980: veggo apertissimamente
è stata strappata per forza una cosa dal pugno. quasimodo, 21: lontani uccelli
/ e il sibilo dei pioppi illuminati / dal vento. -sbocciato, dischiuso (
inf., 2-129: qual i fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi,
,... spuntar la rosa / dal verde suo modesta e virginella, /
si rompono. caro, 10-462: dal mareggio / lungamente battuto [il legno
1-406: talor poi ne vengo / dal bosco in questo prato / per mirar
insospettato lo spazio fiorisce, / rompe dal germe puro dentro gli astri, / splende
altrui falli, / e si rattenga poi dal dirne male. c. dati,
aperto. caro, i-279: uscito dal mare, approdò in seno alla cloe,
, di colore rosa. = dal fr. api (docum. nel 1653
anteriore pomme-apie (nel 1571): dal lat. volgare * appia,
* appia, presunta deriv. dal lat. appius, secondo l'etimologia
claudio appio avrebbe impor tata dal peloponneso a roma); cfr. appia
= voce dotta, deriv. dal lat. apidrius (v. apiario)
= comp. da apice e dal suff. -forme (lat. fórmis,
della mestruazione. = deriv. dal lat. apium 1 appio col suff.
dotta, lat. scient. apion, dal gr. étmov * pera '
dotta, lat. scient. apios, dal gr. < xrcio <; * nome
, lat. apyrènus (plinio), dal gr. dbruptivoi; 'senza
, e perciò non è restata vetrificata dal fuoco vulcanico. tommaseo [s
, lat. apyros (plinio), dal gr. # 7rupo <; '
. = voce dotta, deriv. dal gr. drcxd: v7] to <
dotta, lat. scient. haplocerus, dal gr. à7txou <; 4 semplice
dotta, lat. scient. haplodon, dal gr. obrxoot; 4 semplice '
(neutro plur.: ennio), dal gr. < x lat. scient. apneumones, comp. dal gr. a-privat. e 7cveó [ . = voce dotta, comp. dal gr. a-privat. e trveuottxó? elmo, lancia e scudo, saltava dal carro in corsa e vi risaliva. voce dotta, lat. tardo apocha, dal gr. anoxb 4 ricevuta '( già). = voce dotta, dal gr. à7rxou <; 4 semplice, dotta, lat. scient. haplomorpha, dal gr. d7rxoo <; 4 semplice voce dotta, lat. cristiano apocalypsis, dal gr. àtroxdc- xu ^ t? . sono stati designati con questo nome dal lindley i frutti che provengono da un . = voce dotta (registr. dal tommaseo), deriv. dal gr. registr. dal tommaseo), deriv. dal gr. àrcoxatdcotaaig 4 restaurazione finale ' = voce dotta (registr. dal tommaseo), lat. scient. , lat. scient. apócynàceae, dal nome del genere apocynum (cfr. apocino
quella figura chiamata apocope, cioè tagliamento dal fine della parola. note al
lat. tardo apocope (servio), dal gr. ànoxord) 'amputazione '
pallavicino, 3-1-638: al dubbio mosso dal seripando fu detto: l'ultimo canone
dalla voglia di arrivar finalmente ad espungere dal testo di matteo, come apocrifa e
voce dotta, lat. cristiano apocryphus, dal gr. dctcó- xpucpo <; *
dotta, lat. scient. apoderus, dal gr. anò-'da 'e séptj
lat. scient. apodes o apoda. dal gr. < 5ctcou <; &tcoso£
tardo apodixis 1 prova irrefragabile ', dal gr. dttósei ^ i? 'dimostrazione
= voce dotta, lat. apodytèrium, dal gr. dtrosutfjpiov (cfr. ìttosuco
tardo apodicticus (aulo gellio), dal gr. àrcossixttxói; 1 dimostrativo '.
= voce dotta, lat. apodosis, dal gr. anósootc; * restituzione,
palmare, che nasce dall'apofisi, cioè dal gonfiamento interno del braccio. targioni tozzetti
, lat. apophysis (vitruvio), dal gr. drcó- epuotg (deriv.
voce dotta, lat. tardo apophlegmatismus, dal gr. ano < pxey (xatta
varie funzioni. = voce dotta, dal gr. dcrcó- * da, via '
sm. plur. stor. doni distribuiti dal padrone di casa agli ospiti (nell'
per uno di quei regali, che dal padrone del convito si solevano fare a i
fare a i convitati, detti apoforèti dal portarsegli che e'facevano seco a casa.
il xiv libro dei suoi epigrammi), dal gr. dc7rocpóp7) ta (comp
voce dotta, lat. * apophtegma, dal gr. dtrócp ^ eyixa (deriv
terra, che soffia dalla terra ', dal gr. à7ióy£iov * che parte dalla
. lat. apographon (plinio), dal gr. àtróypacpoc * copia '(
quia ab ea deportati sunt »), dal gr. # 710x1$ -óxi8o$, comp
apolitico della decadenza greco-romana poteva bene distaccarsi dal mondo. e. cecchi, 6-30
corde. d'annunzio, iii-2-267: ora dal pieno petto grida la veggente, invasa
bella chioma ondosa,... dal collo apollineo. ojetti, i-672: per
del quinto scalda il mezo apollo / dal dì, che io porto il grave giogo
cime. = voce dotta, dal nome del dio (v. apollo1)
irreligiosa. gramsci, 187: incominciando dal 1870 essa [la storia d'italia]
etico-politico, come se questo fosse caduto dal cielo. = deriv. da apologetico
voce dotta, lat. tardo apologèticas, dal gr. dtroxo- y7) tixó$ (
voce dotta, lat. tardo apologia, dal gr. à7roxoy (a *
= voce dotta, lat. apológus, dal gr. à7tóxoyo$ 'racconto '.
(tertulliano, celio aureliano), dal gr. ànonxfì ^ ioc (galeno)
. panzini, ii-476: era uscita dal salottino... con una faccia apoplettica
tardo apoplècticus (celio aureliano), dal gr. dtrotrxiqxtixóc. aporèma, sm
dotta, lat. scient. aporia, dal gr. ófrropot; 4 inaccessibile '
voce dotta, lat. tardo aporia, dal gr. dbropta 'dubbio, incertezza
. aposiopesis * pausa, silenzio ', dal gr. anoaiù>nr \ gic, (
dormire. pallavicino, 3-2-342: conseguivano dal nuovo prelato licenza di star fuori del chiostro
lat. tardo apostasia (anastasio), dal gr. tardo ànoarccalol 'defezione '
lat. tardo apostata (tertulliano), dal gr. ótnoat&vriq 'disertore'. cfr.
voce dotta, lat. tardo apostadìcus, dal gr. anooxoitixói; 'pronto alla
lat. apostèma -atis (plinio), dal gr. dbró- ot7jp. a -aro
. xiii) accanto ad apostème (dal sec. xiv). apostemare
difetto della vertù vociva, che viene dal cerebro, e puote venire dal cerebro
viene dal cerebro, e puote venire dal cerebro meno apostemato, per lo quale quella
erano stati perseveranti nella loro assemblea fin dal principio... uno invece di giuda
, ii-442: prete maxia era fuggito dal suo paese di montagna ed aveva scelto
se il giudicio dell'apostolicale sedia dipendesse dal tuo arbitrio. apostolicaménte,
e 'l -benedizione apostolica: impartita dal papa. cappello, / la schiava
-nunzio apostolico: il prelato inviato dal 5. padri apostolici: i più
, lat. apostolìcus (tertulliano), dal gr. traverso i suoi rappresentanti
ostinazione sua, li cattolici si separassero dal suo consorzio e lo scomunicassero. manzoni,
. eccles. apostólus (tertulliano), dal gr. ànògtokoc, (cfr.
. partiti assai da la materia nostra e dal nostro proposito per apostrofare contra li vani
tale, che ella rivolge il parlare dal corso suo, e da quegli a i
lat. tardo apostrophè e apostropha, dal gr. d7rootpo voce dotta, lat. tardo apostrophus, dal gr. dctcóotpo = voce dotta, lat. apothéca, dal gr. à7io&f) xtq * ripostiglio dotta, lat. scient. apothecium, dal gr. dno • 9tjxiov tardo apotelesma -atis (firmino), dal gr. àttoxéxeop. a -axo? 4 un poligono regolare: la perpendicolare abbassata dal centro su uno dei lati, che voce dotta, lat. tardo apotheósis, dal gr. dno&èmaic, 4 divinizzazione ' 2. music. « ciò che manca dal limma a compiere il tuono » ( voce dotta, lat. tardo apozema, dal gr. dbró ^ efxa 4 pacco): voce registr. dal tommaseo. appaciare, tr.
(v.); voce registrata anche dal tommaseo (ma senza cit.)
lat. mediev. appariàré), dal neutro plur. paria di par paris (
sia appaiato. = deriv. dal lat. palam * palesemente '.
, certi prilli, certi lazzi non preventivati dal comune raziocinio, come se sbaccellasse degli
appannamento, che fanno i vetri attorniati dal ghiaccio. l. bellini, 5-2-112:
questo appannamento, o questo panno disteso dal nostro alitare sopra il terso cristallo,
de'miei amori ideali restò talora annebbiato dal fumo dell'umana palude, l'appannamento
materia appannante il vetro, esce continuamente dal corpo. appannare1, tr. velare
il vetro agghiada, e tocca / dal subito rigor la circostante / aria appanna
sottilissima nebbia e 'l queto lago / dal crinito piroscafo percorso / contemplo. panzini,
rinfrescatoio di cristallo tutto appannato e grondante dal gelo dell'acqua. idem, vi-63:
i suoi occhi si socchiudevano, appannati dal vino e dal desiderio. soffici,
occhi si socchiudevano, appannati dal vino e dal desiderio. soffici, ii-192: era
non ne potevano più dalla stanchezza e dal sonno. barilli, 3-97: si levò
lo specchio, leggermente appannata e deformata dal vetro grossolano. calvino, 1-71:
ripararsi. viani, 19-713: angiò dal carabotto cadde nell'acque, s'apparò
comeché gli occhi de * moderni notomisti dal microscopio avvalorati poco men che lincei sien
seccano e cadono i fiori, essendo stato dal sommo autore della natura fatto un cotanto
una certa dolcezza... veniva dal livido pallore di quelle carni infantili e da
= fr. apparai, prestito dal lat. apparàtus -us. apparatóre
o cagione, né guardandosi di simone dal detto suo nipote fu morto e atterrato
colpa, che fedito il detto simone dal detto messer niccola per lo fianco, la
tore, stando in apparecchio di ritornare dal mondo al padre, instituì questo sacramento
, un gran rumor che suona / dal vicin bosco gl'intruona l'orecchia. michelangelo
[di siena] apparecchiato di non partirsi dal reverente consiglio e ubbidienza del comune di
, talaltra anche maliziosamente ella usa mettersi dal lato del più forte. 5
dirigere la nave; è costituito essenzialmente dal timone e dai suoi accessori.
, / ricco stimato, ed amato dal popolo, / bene apparentato.
, 2-886: per lui soltanto si scioglie dal gelo dell'apparente indifferenza. gramsci,
cioè l'apparenzia, mi fussi mostra dal sonno. savonarola, iii-8: mandiamoli diversi
erravano dietro le apparenze dei rami commossi dal vento mattutino. 5. manifestazione
vedute l'innumerabili apparenze osservate da ticone e dal galileo, avrebbe mutato opinione dell'incorruttibilità
intelligenza, 3: allor sentìo venir dal fin amore / un raggio che passò
amore / un raggio che passò dentro dal core, / come la luce ch'appare
ancora molto giovane, io fui mandato dal mio superiore in quelle parti dove apparisce
tutte... suppongono cose che dal contesto appariscono false. galileo, 988:
reflession di qualche muro oppostogli e tocco dal sole, ancor che tal reflessione passi per