o otto giorni. = deriv. da abboccare. abboccatura, sf. l'
. 4. bocca delle armi da fuoco. falconi, 1-26: se
che serve a misurare il diametro delle palle da cannone. falconi, 1-17:
navi). = deriv. da abboccare. abbócco, sm.
mai senso comune. = deverb. da abboccare. abbocconare, tr. (
metter supino. = deriv. da boccone (v.). abbocconato
abboddì. = = deriv. da bodda, forma dialettale per botta * rospo
, parlando in romanesco sotto quei baffi da turco: « facci caso, guarda
, nei dialetti meridionali), forse da buffare 4 soffiare '(e perciò 4
perciò 4 gonfiare '); oppure da buffa 4 rospo '(e si confronti
si confronti l'analogia con abbottare, da botta 4 rospo ').
dopo la tempesta. = deriv. da abbonacciare. abbonacciare (abbonazzare),
cognosciuto che 'l turbato mare non era da presto abonazzarse. g. b
, 16-v-104: il mare agitato lungamente da tempesta di venti, al cessare di
] abbonacciati. = deriv. da bonaccia (v.). abbonacciataménte
o a qualsiasi spettacolo, si lasci da chi vuole scrivere con eleganza; dicendo
ai consumatori. = deriv. da abbonare2. abbonare1, tr. (
parte un debito; detrarre una quota da un debito a favore del debitore;
la paura. = deriv. da buono (v.).
voce improntata col torsello francese, né da adoperarsi giammai in iscrittura di sostenuto argomento
abonner (docum. nel 1306), da bonne, bosne, borne (successive
: [una] supplica sotto- scritta da diecimila abbonati che implorino... il
bene, e abbondaménto nella terra. andrea da barberino [crusca]: avrebbe ferito
della gente. = deriv. da abbondare. abbondante (part.
433): e così detto, da capo con abbondantissime lagrime sopra il viso
beni della fortuna convenevolmente abbondante. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar
, che fanno la superbia. zanobi da strato [crusca]: per avere spregiato
ti sapessi perfettamente vilificare, e separare da ogni amore di creatura, abondantemente verrebbe
, che le affrenava, era certo da chiamare buona. cellini, 1-56 (
mettono in opera quando egli hanno abundantissimamente da vivere. vasari, i-179: ma
: puoi che lo 'ntelletto è preso da la granne esmesuranza, / l'amor ce
am- miranza el fa pigliare. bartolomeo da s. c., 2-1-9: nella
gridava ad alta voce. s. bernardino da siena, 134: voi avete tanti
materiali; prosperità, ricchezza. francesco da barberino, ii-175: non vide [l'
. pascoli, 673: oh! apriti da te, uscio di casa, /
del cuore parla la lingua. bartolomeo da s. c., 23-3-4: per
nostra, o verrà, puossi ricordare da noi per abbondanza, non che ci sia
dei soldati. = deriv. da abbondanza nel senso di * annona '
: le cose delle quali abondiamo sono da noi men care avute. imitazione di
.. immantinente si partio lo spirito da lei. pulci, 3-22: sì
perverso e disordinato. s. bernardino da siena, 105: tu se'pienissimo
trova, infastidiano. idem, iv-5: da parenti nobili procreata venni io nel mondo
nobili procreata venni io nel mondo, da benigna fortuna e abbondevole ricevuta. idem
fredde e sane. s. bernardino da siena, 244: ora hai de'beni
. firenzuola, 266: veniva quest'acqua da una fontana, che in sulla cima
di più abondevole ingegno sentendosi o da più alto amore sollicitato, di diversi costumi
e abbondevole. = deriv. da abbondare. abbondevolézza, sf.
negli aggettivi. = deriv. da abbondevole. abbondevolménte (disus.
molto più del necessario. bartolomeo da s. c., 9-7-8: le
anni abbondevolmente. bembo, 1-125: da voi e perdono, dove io errassi
in abondo. = deverb. da abbondare o deriv. dal fr. ant
d'esagerare. = deriv. da abbondare. abbondosaménte, avv.
; con pertinacia. iacopo da lèona, vi-1-214 (6-2): amore
e povero se'. = deriv. da abbondare. abboniménto, sm. l'
l'anima. = deriv. da buono, o dal fr. abonnir.
). abbordàbile, agg. agevole da abbordare; accessibile; che è
= fr. abordable (deriv. da aborder). abbordàggio, sm.
= fr. abordage (deriv. da aborder). abbordare, tr
(e suole indicare una certa difficoltà da superare). rigutini-cappuccini, 2:
sballata delle tesi se la volessi abbordare da questa parte. manzini, 7-229:
[il piovano arlotto] in latino da un forestiero..., voltatosi franco
). = deriv. da abbordare. abbórdo, sm.
= dal fr. abord (deriv. da aborder). abbordóne, sm
; attaccabottoni. = deriv. da abbordo. abborracciaménto, sm. l'
scapitasse. = deriv. da abborracciare. abborracciare, tr.
presto, / che quel non è mestier da abborracciare. note al malmantile, 678
non abborracciarsene. = deriv. da borraccia, peggior. di borra (v
perpetua. = deriv. da abborracciare. abborraccio, sm.
. abborracciamento. = deriv. da abborracciare. abborraccióne, sm.
tommaseo [s. v.]: da un'abborracciona c'è da aspettarsi di
.]: da un'abborracciona c'è da aspettarsi di vedere sciupato anco il bene
di fare. = deriv. da abborracciare. abborrare, tr.
ci abborro. = deriv. da borra (v.). ab
te ne fida. = deriv. da bottaccio (v.): per il
traboccargli dalle labbra fetide, è preso da certe caldaccie al capo e questo gli
sulla sassaia? = deriv. da bottaccio (v.).
ti offende? = deriv. da botta 'rospo '. abbottato
saccheggio. = deriv. da abbottinare. abbottinare, tr.
flotta, dov'e'veniva, fu presa da certi pescatori arabi, abbottinatisi al capitano
abbottinatisi al capitano. = deriv. da bottino.
raccolto alla rinfusa e frettolosamente, come da chi va saccheggiando. - anche al
la mia scienza abbottinata nelle rade scorrerie da me fatte sui poderi delle muse.
una piazza. = deriv. da bottone (v.).
. sacchetti, 119-44: passando uno da san genagio, il quale avea nome
d'argento dal capezzale infino al piede, da loro fu chiamato. buonarroti il giovane
. magalotti, iv-101: non impedito da maniche di camiciuola abbottonate al polso,
di camiciuola abbottonate al polso, né da giustacuore abbottonato al petto, ho fatto
, 1-255: aveva una scura camicia da soldato abbottonata a forza sul pomo del
sul dorso. = deriv. da abbottonare. abbòzza1, sf.
deriv., con suffisso peggior., da abbozzare1. abbozzaménto, sm.
, essendo egli... da principio assai tenero e simile al sor
troppo serrato. = deriv. da abbozzare1. abbozzare1 (ant.
a quel termine, nel quale fu da dante lasciata. vasari, i-98:
ch'e'fussi altrimenti, bisognerebbe farmi rifare da chi mi abbozzò la prima volta.
più dicessi, più mi sovverrebbero cose da dire; ma l'abbozzarle solamente.
nuova dei giovanetti è come una pietra da lavorare, atta a ricevere ogni lineamento,
antenne con catene, acciò passando da un vassello all'altro sopra delle antenne
colpi nemici. = deriv. da bozza3 'fune '. abbozzare3
petto velloso. = deriv. da bozza1 * enfiagione '. abbozzata
in parte. = deriv. da abbozzare1. abbozzataménte, avv.
, che in noi traluce, e che da noi abbozzatamente s'apprende. vico,
magalotti, 21-94: non derivando egli da altro che dal proseguimento della rarefazione del gelo
ant. linguacciuto. = deriv. da lingua (cfr. lat. tardo linguatus
un fummo. = deriv. da liquido (v.). alliquidire
di pietà. = deriv. da liquido (v.).
esser cancellato. = deriv. da lira (v.). allirato
certa tassa. = deriv. da allirare. alliscare, tr.
carrozza). = deriv. da lisca (v.). alliscatóio
44: ecco carubina, stravestita ed istrutta da lucia, fa intendere i belli allisciamenti
alchimico inamorato. = deriv. da allisciare. allisciare, tr.
ma mutanza. = deriv. da liscio (v.).
metallo fuso. = deriv. da allisciare. allisióne, sf. l'
-ónis 1 urto, percossa '(da allisus, part. pass, di allidère
/ quanto far lieto volto; e da gradire / è, più che 'l don
che d'esaltazion di propria bocca. zenone da pistoia, 1-8: e tra la
s'allista. = deriv. da lista (v.).
bona contrata. = deriv. da lito * lido '(v.)
termine entrato neu'uso recentemente, deriv. da al, simbolo deu'auuminio.
. roccia sedimentaria, costituita in prevalenza da alliti. auitterato, agg. e
una radice verbale. = deriv. da ad-litteratio -ónis, voce introdotta della retorica
voce introdotta della retorica mediev. (da littera sul modeuo di ad-locutio, da
da littera sul modeuo di ad-locutio, da locutio). allivellare, tr
fortunato cambiamento. = deriv. da allivellare. allividiménto, sm.
delle carni. = deriv. da allividire. allividire, intr.
pellume rilassato. = deriv. da livido (v.). allividito
più quale manoscritto autografo del petrarca, da vero barbaro allobrogo, lo buttai là
unico armò. leopardi, 3-155: da te fino a quest'ora uom non è
dal polo / maschia virtù, non già da questa mia / stanca ed arida terra
, viii-2-77: « avendo... da certi ambasciatori degli allobrogi cautamente sentita la
degli allobrogi cautamente sentita la congiunzione ordinata da catellina, presi certi nobili giovani romani
allòbrogi (o allòbroghi) sono ricordati da cesare nel de bello gallico, come
, balordaggine. = deriv. da allocco. alloccare, tr.
nell'aria. = deriv. da allocco. alloccherìa { allocherìa)
dargnene per moglie, e'si levava / da tomo queste tante allocherie. =
queste tante allocherie. = deriv. da allocco. allocchire, intr.
nell'ascoltare lucilio. = deriv. da allocco. allocchito (part. pass
piume e dell'occhio. cenne da la chitarra, vi-n-190 (10-5):
in proposito di questo comporre, che da pochissimi è inteso, benché molti credano,
fiorentino. note al malmantile, 107: da questa goffaggine dell'allocco nel far all'
della polvere negli occhi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, i- 597: una faccia da allocco che pareva piovuta dal cielo.
allocorìa, sf. bot. disseminazione operata da agenti esterni (vento, acqua
, per cui assume una colorazione diversa da quella che avrebbe se fosse puro (minerali
. allocuzioncèlla. botta, 5-225: da questo si vede in quale conto si
. allocutifi -finis 4 discorso '(da alloquor, comp. di loquor 4 dico
di un diritto fortissimo, non infievolito da niun peso straniero, neppure pubblico: erano
2. sm. stor. possedimento esente da obblighi feudali o statali. magalotti
= lat. mediev. alodialis, da alodium (v. allodio).
. stor. possedimento fondiario, esente da obblighi feudali o statali. de luca
gli allodi. idem, 5-250: scriveva da milano buonaparte:... essere
dal franarne * alód (comp. da al 4 tutto 'e 6d 4 possesso
): 4 proprietà piena: libera da ogni prestazione personale o reale (di
« allaudi », come appo gl'italiani da « laude » si è fatto «
racchiuse assai tempo vive, dando loro da beccare ogni sorte di biada. è
moltitudine senza numero... balzavano da ogni parte, si scagliavano verso il
tutta a faccette, come un richiamo da allodole, è cosa piacevolissima. bocchelli
celtica del termine era già stata segnalata da varrone, 8-65. cfr. allodrtta e
. eterodosso. = deriv. da allodossìa. allòfane, sm.
sm. disposizione, collocazione. bartolomeo da s. c., 1-648: il
nella tavola. = deriv. da allogare. allogamia, sf. bot
/ in pungiente foco lasciato. bartolomeo da s. c., 18-2-2: allegrezza
in colui che fedele t'è. francesco da barberino, 224: al- luogono l'
de'maschi. cavalca, 16-4-161: da ora innanzi potrò dire: pater noster
perciò si è allogato nella buca prodotta da una bomba, improvvisandovi un tetto di
collocare in matrimonio, accasare. francesco da barberino, 54: io vi dico ch'
lei: certo tu non averai marito da me. boccaccio, dee., 2-8
più non dimorar quivi. s. caterina da siena, 2-3-257: di quello che
in un luogo determinato. francesco da barberino, 64: le molte donne allocate
chi alloga; chi ospita. bartolomeo da s. c., 30-8-5: in
in modo opportuno; collocamento. bartolomeo da s. c., 649: li
sapevano di aver pigliata la vigna in allegagione da chi l'aveva poco innanzi piantata.
fece un ricordo. = deriv. da allogare. allògeno, agg. e
guisa allevati. = deriv. da alloggiare. alloggiaménto, sm.
. dal parnaso, dal liceo, e da l'academia, a gli alloggiamenti d'
, e non può esser se non da nobile signore posseduto, il quale tra'
in que'luoghi dove gli eccellenti capitani da guerra avevano presi con i loro eserciti gli
della città e della provincia; dispensasse da nuovi alloggiamenti militari il paese già rovinato
, quel de'soldati; e differisce da alloggiamento in ciò, che l'alloggio
comisso, 12-6: non vi era nulla da fare, una vera vita da alloggiamenti
nulla da fare, una vera vita da alloggiamenti d'inverno; si sapeva che
san giovanni. = deriv. da alloggiare. alloggiarne (part. pres
fatevi conoscere. non c'è osterie da alloggiare? [ediz. 1827 (292
:... non c'è osterie da albergare?]. soffici, 11-88
dié mai più pace a quel cuore agitato da tante furie, quanti alloggiava o di
tenuti erano a freno quelli della bastita da casalecchio. machiavelli, 338: mai
tutte le persone che vengono a alloggiar da noi ». idem, pr. sp
deposizione: come era giunto ad alloggiar da lui un forestiero, che non aveva
... come era giunto ad albergare da lui un forestiere,...
mi faceste sentire certa mantechiglia di zibetto da bollire sul fuoco. l'odore era ricchissimo
. l'odore era ricchissimo, e da farci stare ognuno, che alloggiasse alla prima
, male alloggia. = deriv. da loggia (v.); cfr.
gli alloggiatori di que'corsali, chiamatomi da parte, mi domandarono quanto nolo mi dovesse
un dio? = deriv. da alloggiare. allòggio, sm.
spesso soltanto un posto dove si trova da dormire); albergo; abitazione,
sua non dovesse esser più abitazione che da topi e da faine. [ediz
dovesse esser più abitazione che da topi e da faine. [ediz. 1827 (
sua non dovesse esser più alloggio che da topi e da faine]. idem,
dovesse esser più alloggio che da topi e da faine]. idem, pr.
. filicaia, 2-2-247: quando discesa da i superni alloggi / luce a te
, 17-43: non è meraviglia, se da persone poco informate, e che si
]. = deverb. da alloggiare. allogliato, agg. mescolato
talor mi pilucco. = deriv. da loglio (v.). cfr.
lingua diversa (per lo più straniera) da quella del paese ove risiede.
* di lingua diversa * comp. da # xxo <; * altro * e
si allogori. = deriv. da logoro (v.).
dai fondi. = deriv. da lombo (v.).
fa piangere li occhi di pietate; / da me este alungiato / e lo meo
]: si èe necessario lo allontanamento da quelle male pratiche. galileo, 525:
allontananza. = deriv. da allontanare. allontanare, tr. mandar
do anime in quel fa pecare / e da l'amor de cristo i fa aluytanare
trarmi dalla tua memoria, t'allontana da me, acciò che per distanza tu mi
: e non pensare che, per allontanarmi da te, egli mi possa mai trarre
: / che dal lor ozio o da servili studi / sol violenza or allontana
/ al patrio monte ideo, / da cui golfo sì largo / m'allontana e
alfieri, 35: or ch'io son da mia donna allontanato, / in
queste medesime ed altre cagioni, allontanavano pure da lui le vendette della forza pubblica.
queste... cagioni, stornavano pure da lui...]. g.
chiama a sé il bello e allontana da sé il brutto. gozzano, 923:
separarsi, distaccarsi; scostarsi, togliersi da presso. -anche al figur. -
. -anche al figur. - allontanarsi da uno o da una cosa: smetterne
figur. - allontanarsi da uno o da una cosa: smetterne la familiarità,
la frequenza, l'abitudine. bonvesin da la riva, v-449-161: tu te aloitan
la riva, v-449-161: tu te aloitan da terra per tòa vanità, / tu
un pezo invano, / e che da lui più sempre se alontana / (
; e tanto pose mente, / che da ruggiero allontanar l'amante / alcina vide
com'uno uccello, / e che sempre da lui più s'allontana. tasso,
arresti o chi la segua: / e da lor s'allontana e si dilegua.
che ci erano in natura due modi da formar voci e canti soavi, volle allontanarsi
formar voci e canti soavi, volle allontanarsi da casa, stimando di potere incontrar qualche
m'appresso, / che col corpo da te più m'allontano. redi,
dalla verità. rossetti, i-515: da questa credenza, se ella vi è,
ogni tanto un'occhiata ombrosa alla riva da cui s'allontanavano, e poi una
penso / che ti allontani, che lasciai da poco.
d'aria. = deriv. da lontano (v.).
/ il paladin pel bosco aventuroso, / da ville e da castella allontanato.
pel bosco aventuroso, / da ville e da castella allontanato. anguillara, 9-311
certi convenienti intervalli allontanati gli uni da gli altri. magalotti, 9-1-n: giunto
. ant. lontano. francesco da barberino, 104: quando si parte da
da barberino, 104: quando si parte da lei / lo suo marito, che
esterna, diversa '(comp. da ìxxkoc, 'altro 'e rcdc&ot;
quello de'turchi. = deriv. da alloppiare. alloppiare (ant. aloppiare
dormendo, cade loro la testa ora da un lato et ora dall'altro, come
ch'ebbe di alloppiarsi nella minestra calda esci da ima certa fissità estatica che fino allora
oltre mondo. = deriv. da l'oppio, con concrezione dell'articolo.
, 32: un fiasco di vino alloppiato da far dormire. andrea da barberino,
vino alloppiato da far dormire. andrea da barberino, 2-197: mangiando, quello
2. addormentato pesantemente; legato da torpore, istupidito. - anche al
al figur. andrea da barberino, 124: mi par..
l'alloppio vuol dire addormentarsi, da opium, sugo di papavero.
, e non vergogna allore. bartolomeo da s. c., 19-3-2: perdona
allor di dignità ripiena, / come da un tanto ambasciator si deve, /
con il lume in mano, seguita da un lugubre corteo di servi e di bauli
sommo del suo dito / giungeva allora da una stella il raggio / che da più
allora da una stella il raggio / che da più di mille anni era partito.
voto, oppressa fino allora e soffogata da tante sensazioni presenti, vi si suscitò
poter pensare o meglio senza poter disvincolarmi da quei pensieri che m'avevano martellato fino
, quanno fice 'l peccato! bartolomeo da s. c., 3-5-12: la
appartiene, allora lo può dire, guardandosi da quindici principali cose. passavanti, 150
vivea di me l'ottima parte. paolo da certaldo, 338: allora se'leale
allora avrebbero detto che lo avevano capito da un pezzo. pratolini, 5-79: e
: / ma quanta dolcezza mi giunge / da tanta dolcezza d'allora! moravia,
di quel tempo. -d'allora: da allora, da quel tempo, da quel
. -d'allora: da allora, da quel tempo, da quel momento.
: da allora, da quel tempo, da quel momento.
, iii-253: ah, fate all'amore da allora? è un bel pezzo!
l'eremita ci venne una volta / e da allora è restato a rifarsi le forze
oro vider gli occhi miei / allor allor da vergine man còlte. s. bernardino
vergine man còlte. s. bernardino da siena, 109: se tu ti levi
: pareva un castello saccheggiato allora allora da qualche banda indiavolata di turchi e abitato
(v. allorché). bartolomeo da s. c., 3-1-6: dilettevole
medesimo si contenti e diletti. francesco da barberino, 114: si dilettava solo in
martire / voltommi il tergo e fe'da me partita. mctastasio, i-163:
lirica tose., presuppone allor (da allora o dal fr. alors)
assai giovanile. = comp. da allora e mai (v.).
gr. dtxxot; * altro 'e da 'ritmo '.
: cinquecento anni or sono, sul colle da cui loreto guarda il mare e i
viii-1-43: intra gli altri meriti stabiliti da loro [da'greci] a chi bene
servate e aumentate, che a colui da cui le divine eran trattate. e comeché
la sua verdezza, così sempre era da conservar la lor fama. idem,
, xvi-513: egli lasciò molti allori da cogliere a chi volesse in quel- l'
nostre spalle. = comp. da allora e quando (v.).
si trova in uno strato diverso da quello in cui si è formato.
voce greca, cosa estrànea, usata da dotti germanici e da benedetto croce per esprimere
estrànea, usata da dotti germanici e da benedetto croce per esprimere gli elementi dottrinali
e pratica, che sotto l'aspetto da cui guardiamo, possiamo chiamare « allòtria
con formule improprie. = voce creata da b. croce, ricalcando la terminologia
e spesso anche di significato) acquisita da parole che derivano dal medesimo etimo.
dal medesimo etimo. = deriv. da allotropo. allotropicità, sf.
e quasi inafferrabilità. = deriv. da allotropo. allotròpico, agg.
pref. allo- (gr. dxxo-, da sxkoc, 4 altro, diverso
dotta, gr. àxxótpotrog, comp. da # xao <; 4 altro '
, la quale gli fece messer alberto da corliano, che giudice era alotta.
lo fanciullo. s. bernardino da siena, 94: io ho altro diletto
un reddito. = deriv. da allottare. allottare1, tr.
persone. = deriv. da lotto1 (v.).
allottare i popoli. = deriv. da lotto 4 gioco del lotto '.
al mozzo. = deriv. da lucchetto (v.). allucciato
quella del luccio. = deriv. da luccio (v.).
luccicare. s. bernardino da siena, 980: ella...
gola nera. = deriv. da lucciola (v.).
ogni tormento. = deriv. da allucciolaré. alluce, sm.
quercia], e di lassù alluciava da tutte le parti. savinio, 1-92
.. completamente. = deriv. da luci 4 occhi '. alluciare2,
o della piccozza. = deriv. da luce (v.). allucidare
peso della parrucca. = deriv. da lucignolo (v.). allucignolato
f. giambullari, i-42: aveva quel da man destra i capelli e la barba
la grandezza. = deriv. da allucinare. allucinante (part.
fantomatico, allucinativo. = deriv. da allucinare. allucinato (part.
abbagliato, abbacinato; colpito nella vista da intenso bagliore, da luce acuta.
colpito nella vista da intenso bagliore, da luce acuta. - anche al figur.
dalla fiamma dei vostri sogni ma turbata da non so qual violenza contenuta. borgese
govoni, 2-105: un gran tavolaccio da norcino / con bicchieroni colmi e pugni chiusi
dell'allucinazione. = deriv. da allucinare. aillucinazióne, sf.
, 6-14: guardinsi 'pertanto i principianti da questo sì grande errore,..
aver mai fine, prolungato in lui da un'allucinazione dell'udito. idem,
. alluci- nazioni... storielle da femminucce. bontempelli, 9-133: come
perché le forze mi mancarono, sopraffatta da orribili allucinazioni. = voce dotta
; di cuoio sottile e nobile; calzari da senatore. leggi di toscana, 6-352
il corpo. = deriv. da lumaca (v.).
cicognani, 9-158: la stessa roba portata da anni a invecchiare addosso: i
biancheggiante); segno lasciato dal ferro da stiro su tessuti stirati contropelo o,
proprio nome. = deriv. da allumacare. allumare1 (allomare)
illuminare; mettere in luce, trarre da un luogo oscuro. dante
, in che una risplende. cenne da la chitarra, vi-11-194 (13-7)
melior c'unque sia nato, / ce da l'ora fue sagrato / tutt'allumma
siccome luce, nescienti, e ciechi da essa allumando. tommaso da faenza, v-325-51
e ciechi da essa allumando. tommaso da faenza, v-325-51: tanto sostien che
a putreo- lenti / laghi, lambiti da cerulee vampe, / la teda alluma.
il cuore), infiammare. giacomo da lentini, v-84-19: foc'aio, no
. volgar. adlùmindre per illuminare, da lùmen -inis * lume '. allumare2
allumare in silenzio. = deriv. da lume (v.), nel senso
di rame). = deriv. da allume (v.) sul modello dal
sul modello dal fr. aluner, da alun 1 allume '. allumato1 (
257: le cose vere e buone stanno da sé allumate, chiare, allegre,
legne intorno e 1'accendono, levansi da mangiare, e secondo che erano caldi
lui proprio lume. = deriv. da allumare1. allumatura, sf. l'
con l'allume. = deriv. da allumare3. allume1, sm. miner
e non si guastino, ma guardale da parte. crescenzi volgar., 1-4:
583: fu trovata nel contado di volterra da alcuni di quelli cittadini una cava d'
che 'l lupaio. allume di foglia varrà da soldi 2 di grossi tornesi d'argento
la sorta. allume di rocca varrà da soldi 2 di grossi tornesi d'argento la
laida cosa, ed è piùe da conciare che da altro. =
ed è piùe da conciare che da altro. = voce tecnica,
di ori gine oscura (da ricollegarsi assai probabilmente al termine alata
= voce dotta, deriv. da allume-, cfr. fr. alumine
avessono vanità! = deriv. da alluminarex. alluminante (part. pres
bell'alluminanze. * = deriv. da alluminare1.
con loro raggi. 5. bernardino da siena, 409: come sta bene
più la volontà dell'uomo. bianco da siena, 32: la tua splendente luce
esempli e con dottrina. s. bernardino da siena, no: tu pregarai idio
fatto modo, che tu ti astenga da tali vizi. bisticci, 70: questi
detto luce alluminativa. = deriv. da alluminare1. alluminato1 (part. pass
iacopone, 29-7: aluminato me mustro da fore, / c'aia umilitate nel
, li quali la popilla fa grandissima variazione da grande a piccola o nelle tenebre o
cose create. = deriv. da alluminare1. alluminatóre2, sm. ant
suoi pennellini. = deriv. da alluminare2. alluminatura1, sf.
). = deriv. da alluminare3. alluminatura2, sf.
una pagina bianca. = deriv. da alluminare2. alluminatura3, v. alluminiatura
d'albero fia vestita di parte luminosa da quella parte donde viene il lume;
le foglie di colore oscuro, saran da una parte alluminate dall'aria, e
d'azzurro. = deriv. da alluminare1. alluminiare { alluminare),
di alluminio. = deriv. da alluminiare. alluminierla, sf.
quando è cristallizzata. = deriv. da alùmen -inis (v. allume),
. = voce dotta, deriv. da alluminio. alluminóso, agg. che
dopo l'acqua alluminosa e pontica è da bere tutto quello che la natura solve.
= voce dotta, comp. da alluminio e -termla (gr. • 9-epp
dell'acqua. = deriv. da allunare. allunare1 (ant.
la luna. = deriv. da lunare 'tagliare a forma di arco'.
sulla luna. = deriv. da luna. allunato (part.
delle navi. = deriv. da allunare. allunga, sf.
per distillare. = deverb. da allungare. allungàbile, agg.
l'allungamento del sole che si dilunga da quelle terre. berni, 2-24: io
eleganza esageravano. viani, 19-230: da certi allungamenti spropositati del collo, onde
ch'egli volgeva al cielo, e da certe occhiate che il generale dava..
cambiamenti del nome. = deriv. da allungare. allungare (allongare)
come son vissa / o come ho da morire. campanella, 2-250: tutte quelle
smembra / dal suo bel viso e da tanta dolcezza. guicciardini, i-242: per
accorgerà non esser vero quel che da loro si va spargendo,...
che s'allunga, e gli scappa da ogni parte. d'annunzio, iv-2-217:
iv-2-217: tutte le fiamme si allungavano da una banda, spinte dal vento,
vicine che ogni poco, quasi chiamate da una forza magnetica s'allungano leggermente per
case una sopra l'altra, divise da vie a scale, acciottolate. 7
: era malato di cuore e, commosso da quel ritorno trionfale, tra una stazione
entrare e si allungò fuori, preso da un improvviso rispetto. luzi, 48:
per lo peccato d'adamo s'era dilungata da dio suo fattore. cino, iv-182
: 10 mi allungo ciascun'ora più da te, o fiorio, in cui
lascie- reno, per non ci allungare da la nostra materia. savonarola, 2-18
perfetto; e quanto più s'allunga da quello, tanto è più imperfetto.
la strada, per non passar neppure da monza. [ediz. 1827 (309
prendendo una giravolta onde non passai pure da monza]. -allungare il tiro
-allungare il tiro [delle armi da fuoco, dell'artiglieria): modificarne
allungare una sillaba: farla diventare, da breve, lunga. -allungare una vocale:
del calcio, effettuare un passaggio breve da un giocatore all'altro. =
convenisse; se non quella che bacone da verulamio... dice potersi aggiugnere alla
della vita. = deriv. da allungare. allungato (part.
gli avessero compresso a forza le guancie da piccolo. manzini, 10-68: una malizia
: per imbiancarlo si piglia acqua forte da partire, allungata con acqua pura. magalotti
. lungi, lontano. francesco da barberino, 246: e quanto allungi la
e stranero. = deriv. da allungi. allungo, sm.
cambiale. = deverb. da allungare. allupare, intr.
l'indole del lupo; avere una fame da lupo. - anche al figur.
infino a sera. = deriv. da lupo (v.).
addentato dal lupo. 4. intaccato da allupature (cuoio, pelle).
denti degli animali. = deriv. da allupare. allusingare (allosingare),
invece del numero. moravia, v-18: da molte allusioni ho capito che la causa
può attingere. = deriv. da allusivo. allusivo, agg. che
coprire di luto. = deriv. da luto (v.).
colli celesti. = deriv. da lutto (v.). alluviale
, dal lat. alluviès (deriv. da allùere). alluviare, tr
alluviès 1 inondazione '(deriv. da allùèrc 'bagnare'). alluviato (part
alluvionale, agg. che è prodotto da alluvione; che ha carattere di alluvione
, lat. alluvió -6nis (deriv. da alluo -ère riempimento di cavità e depressioni
alluo -ère riempimento di cavità e depressioni da parte dei * bagnare, scorrere vicino '
anima. -anche -terrazzi alluvionali: originati da un corsoal figur. d'acqua
voglio, / ma dipartire l'alma da le membra. iacopone, 7-60: or
en cotanto tormento. idem, 45-21: da puoi che -periodo alluvionale: periodo
ticino e i garzoni accudirono a dirimere da cave pennine. = voce dotta,
. = voce dotta, deriv. da alluvione. alluvionato, agg. e
dei ripari. 2. colmato da alluvione. = deriv. da alluvione
colmato da alluvione. = deriv. da alluvione. cfr. panzini, iv-19:
un argine dentro terra, che continua da firenze fino al ponte a signa.
, e la zona costiera è minacciata da quelle violente alluvioni, in cui le
fatta sopra superficie spesso così ampia, da formar campi asciutti e redetate de
23-121: l'alma, ch'è sol da dio fatta gentile, /..
hai di morir patito / per redimer da morte le nostr'alme. caro, 7-651
e alme 96 e mezza fanno megliara uno da venezia, e alma una fanno lire
: e voleva ghiribizzare qualche opera scabrosa da imporre a don rodrigo per compenso..
. guerrazzi, 5-41: si ha da credere che chi molto almanacca, non
tutta afflitta, stava almanaccando colla testa da qual parte volgersi per potersi imbattere nella
grandi speranze! -io ci almanaccava dietro da un pezzo. verga, i-448: sovente
almanaccheranno sempre riforme e congegni sociali tali da produrre un'umanità perfettamente felice. linati
a se stesso. = deriv. da almanacco. almanaccato (part. pass
, faticoso. = deriv. da almanaccare. almanacchista, sm.
diplomatico e artistico, edito a gotha da perthes, che vanta la sua fondazione
medievale almanac e almanachus (cit. da francesco bacone, nel 1267):
. xiii) di etimo incerto, forse da riconnettere all'arabo mandh * fermata (
altro un palmo almanco. s. bernardino da siena, 168: e se
mai tanto cuore. = comp. da al e manco (v.).
ultime file della grande danza, vestita da giapponese, da almea, da paggio?
grande danza, vestita da giapponese, da almea, da paggio? d'annunzio,
vestita da giapponese, da almea, da paggio? d'annunzio, iv-2-1029:
, non te porrà'mucciare. francesco da barberino, 220: se pur vuoli entrare
so meglio di te qual colpo è da fuggire e quale è da aspettare, e
colpo è da fuggire e quale è da aspettare, e quando è da ferire
quale è da aspettare, e quando è da ferire e quando è da sostenere.
quando è da ferire e quando è da sostenere. giov. cavalcanti, 221:
: avrei questo conforto almen partendo / da questa luce a me turbata e fosca,
giordani, ii-20: liberi la città, da tanto d'ignominia e d'orrore,
ancora lontanissimo quando parrà assurdo fare versi da stampare o da declamare, quando il
parrà assurdo fare versi da stampare o da declamare, quando il canto ne sarà
e cospicue. pirandello, 7-273: pretese da me il sacrifizio che sposassi, almeno
temere, che questa fosse una ragna tesa da loro? baretti, i-75: voi
fate bene. — comp. da al e meno (v.).
[corsari] arpie del mar, che da l'estreme sponde / venite a depredar
arene, /... / lunge da queste rive alme e feconde, /
rive alme e feconde, / e da queste innocenti aure serene / l'ali
= voce dotta, lat. almus, da alere 4 nutrire '. cfr. '
un altro aglio, che nasce da se stesso ne'campi, e questo si
ficazione, comunque prossima all'aglio: da cui deriva àlium e allium 4
= fr. allons 4 andiamo '(da aller 4 andare '); il n
: fr. allo, deriv. da allons, ma incrociatosi con l'anglo-americano hallo
voci e termini usati per farsi sentire da chi è alquanto lontano...
, lat. scient. alocàsia, creato da necker fondendo il nome della famiglia
: sorgeva testate dalla primavera, come da un campo d'erbe un àloè. idem
: il legno aloe, chiamato agallaco da dioscoride, è un legno che viene
iodurazione). = deriv. da alogeno. alògeno, sm. chim
-gli alogeni: gruppo di metalloidi costituito da fluoro, cloro, bromo, iodio,
= voce dotta, comp. da alogeno e dal sufi. -uro.
. = voce dotta, comp. da a-privativo e logico (v.).
alòide, sm. chim. sale prodotto da alogeni in combinazione con metalli.
. aionato, agg. cinto da alone. calvino, 1-449:
mi celava tutti gli oggetti posti di là da esso. guiducci, 1-24: quel
un alone di luce e fosse diverso da tutti gli altri. manzini, 10-88
/ tuo sarà più terribile se alzato / da quest'ali di polline e di seta
in un alone indistinto ora scandivano lettera da lettera. 2. figur.
alone mistico le separava in modo assoluto da cose e persone. ojetti, i-352:
di quei pezzi di pancone dell'affusto da campo. = acer, di ala1
bencivenni, 1-32: alopezia è generata da materia che stae nella cotenna, e
gr. àacùttexias 4 volpino ', da < 4aótr7] j; 4 volpe '
'l più fino. = deriv. da alore. aiòsa, sf. ittiol
dell'alpaca. ojetti, i-521: da una porta... s'affaccia il
di etimo sconosciuto), registr. da panzini (iv-19). alpe
/ e venni alla pianura. gallo da pisa, v-236-42: mai mi conforta fallo
appennine nelle contrade di modena. folgore da s. gimignano, vi-11-140 (9-2
propriamente sono e monti che dividono italia da la franza; ma, da questi,
dividono italia da la franza; ma, da questi, tutti gli altri monti in
non veder oppresso il lor peculio / da genti strane, inique, inesorabili.
/ alpe salian le nuvole fumanti / da l'oceàno. idem, 892: salve
lapidee. bocchelli, i-38: tramontano da settentrione incontrava un'aspra chiostra d'alta
posta ne gli alpi che dividono italia da la magna. idem, 140:
soliti alpeggiare. = deriv. da alpeggio. alpéggio, sm.
del regno. = deverb. da alpeggiare. àlpenstoc e alpenstòc (
e alpenstòck), sm. bastone da montagna, piuttosto lungo e fornito di
= dal ted. alpcnstock (composto da alpen 1 alpi 'e stock *
sonno in queste fronde / non rotto da pensier, ma tonda alpestre / col
idem, 20-13: come in torrenti da l'alpestri cime / soglion giù derivar le
diciamo: gioghi alpini. di luoghi da potersi assomigliare ad alpe si dirà: luoghi
, presi a risalirla. si dipartiva da una grossa borgata già mezzo alpestre.
noia estiva, / scendon qua giù da le celesti sfere. parini, giorno,
alpino specializzato. = deriv. da alpe (secondo il tipo artiere, artigliere
): con certe sue spinte e gomitate da alpigiano, riuscì a farsi far largo
voci sommesse. = deriv. da alpe. alpìnia, sf.
. = voce scientifica, data da plumier nel 1703 nella forma alpina,
nel 1703 nella forma alpina, modificata da linneo nel 1737 in onore del botanico
fontana di trevi. = deriv. da alpino. alpinista, sm.
quel disgraziato maestro. = deriv. da alpino. alpinìstico, agg. (
d'alquanti fiori di parlare. francesco da barberino, 5: elle ti diranno /
per lo servicio di dio. cenne da la chitarra, vi-11-190 (10-1)
idea della limitatezza). bartolomeo da s. c., 4-3-3: sono
hanno in odio il sole, / tempo da travagliare è quanto è 'l giorno;
... alquanti). bartolomeo da s. c., 1-3-2: alquanti
s'io alquanto mi poso. bartolomeo da s. c., 19-2-6: alquanto
con pertinacia di contrari odii. francesco da barberino, 3: parlando con voi
22 (78): e se venite da tanta pietate, / piacciavi di restar
dio è ricevuta... altrimenti da li animali, la cui anima tutta
idem, inf., 4-97: da ch'ebber ragionato insieme alquanto, /
, 1-181: la mia umanità non trovava da riafferrarsi che a pensieri alquanto tremendi.
ant. alequanto, aliquanto. andrea da grosseto, v-380-104: anche vi fuoro aliquanti
. = lat. aliquantus (da alius e quantus secondo il tipo ali-quis
mia raccomandazioni. = composto da aliud (ridottosi ad alid) e sic
gioiosamente le andò incontro: come se, da sola, non avesse potuto attraversare quel
acqua de'pozzi,... da noi detta mazzacavallo;... e
e incerta alternativa (di chi passa da uno stato d'animo a quello opposto
un sacramento. = deriv. da altalenare. altalenante (part.
che abbisciavano gli alberi e i bozzelli attalentanti da poppa a prua minacciava di essere schiacciato
corto fiato, altalenavan su e giù da sembrar legati a un filo. beltramelli
: una minuscola pace orolegata e tenuta da una staffa d'oro, sì da
da una staffa d'oro, sì da poter altalenare e anzi revolversi affatto sotto
a nessuno. = deriv. da altalenare. altaléno, sm.
grandi, 5-39: cicogne (così chiamate da aristotile quelle macchine, che sono gli
adattati ad uso di cavar l'acqua da alcuni pozzi di campagna).
pozzi di campagna). = da altaleno, con incrocio di levo (da
da altaleno, con incrocio di levo (da levare). altaménte, avv
. leopardi, iii- 646: da gran tempo io vi stimo altamente e vi
le legge è la legge eterna e da quella tutte le legge dependono. celimi
virtù e della fortuna, quasi riguardando da verone o da altana. nomi,
della fortuna, quasi riguardando da verone o da altana. nomi, 14-60: e
si chiamano altani [veggiamo] levarsi da terra. soderini, i-63: all'austro
non resta. = deriv. da alto, come certano da 'certo '
= deriv. da alto, come certano da 'certo '. aitanto, avv
risalti, sotto i quali nella parte da basso, che veniva a conrispondenza di quella
aitanto di sopra. = comp. da aliud (già ridottosi ad alid) e
sempre all'altare, quando celebrava, se da molti veduto era, piagneva la passione
tre cubiti. colletta, i-52: altari da luogo in luogo e tribune riccamente ornate
altare eretto nel centro, poteva esser veduto da ogni finestra delle stanze del recinto,
finestra delle stanze del recinto, e quasi da ogni punto del campo. carducci,
tal forma discorrendo per la cità, da infinita turba accompagnati, a la lor chiesa
inginocchiavano d'innanzi a un altare disertato da dio. 3. stor. edicola
contaminati altari / aborriti lassù non sien da noi, / che siam pur sì pietosi
e specialmente le storiche, non siano da rispettare, potendo. -figur.
parini, giorno, iii-437: troppo da voi diverse esse ne vanno / ritte
in noi. = deriv. da alterare. alterante (part.
: per considerare i moti delle sfere da un'aria men carica di vapori troppo alteranti
. redi, 16-ix-312: e cosa da stupire quanto le sieno nocivi i medicamenti
idem, 710: gli archi descritti da esse macchie sopra il disco del sole
parallele; le quali però venivano alterate da alcuni movimenti accidentarii. di grazia,
: contraddirsi. segneri, i-283: da idolatra non ti diporti anche tu allor
di carta. 2. inginocchiatoio da camera (per pregare, dinanzi a
in alto. = comp. da alto e aura (voce registr. dal
althaea rosea), con fusto alto da due a tre metri e con fiori
: questo luogo par lo animo di antonio da leva magno, sì è egli bello
e de'su'albori alteramente cinta / esce da l'ocean la vaga aurora. e
il pavone per la sua bellezza viene da tutti dimandato l'uccello di giunone, che
dentro bianca; ha tratto il suo nome da le sue molte utilità ne l'uso
avere un contegno superbo. francesco da barberino, 16: seria da biasmare del-
francesco da barberino, 16: seria da biasmare del- l'altegiar, s'ella
grado convegna. = deriv. da alto1. altèntico, agg.
tentico. s. bernardino da siena, 940: io ti vo'provare
altra disposizione, perché non ha esterno, da cui patisca e per cui venga in
guidati dal senso e dalla imaginazione, da qui ne nasce che più de gli
. d'annunzio, iv-1-663: sentendosi da quell'accento indovinare e commiserare, egli sentì
tu se'spacciato. machiavelli, 714: da ogni parte mi assalta tanto desìo d'
. = lat. altèràre, da altir 'altro, diverso '.
non voltando il cielo, / ciò che da tempo pende, saria tolto: /
, e quanto egli è fatto dissimile da quello che egli soleva essere per il
all'equinozio, ma però alterati in parte da i movimenti accidentarii cagionati dai venti.
viscere del monte, / trae qualità da quelle / sotterranee miniere, / sì
grazioso, ma alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. leopardi, i-352:
iv-1-9: gli occhi parevano alterati come da una specie di ebrietà. idem, iv-1-12
, iv-1-12: egli era tutto penetrato da quell'amore; aveva tutto il sangue alterato
; aveva tutto il sangue alterato come da un veleno, senza rimedio. idem,
comisso, 14-94: ella si alzò da tavola interrompendo di mangiare per nascondere il
... monete contraffatte o alterate, da lui ricevute in buona fede, è
dall'aria calda e densa, come da un falso vino. si- ione,
/ libero è qui [questo luogo] da ogni alterazione: / di quel che
alterazione: / di quel che 'l ciel da sé in sé riceve / esser ci
che avete mai? -le chiesi, turbato da quel suo turbamento inesplicabile, dall'alterazione
e benché tra loro fussi qualche capo da fare alterazione, tamen dua cose li ha
temeva ma né si poteva facilmente congetturare da quali consigli o per quali casi o
la cosa alterarsi, non mai falsificarsi, da sé. può alterarsi, senz'essere
, facendo un bellissimo figliuolo maschio, da tale affanno e pericolo si liberò,
, 1072: il turbamento, che viene da affetti di benevolenza e miti, alterazione
celeste aliena dalle condizioni elementari, insino da ogni picciola alterazioncella. tommaseo- rigutini,
scambio di parole ': deriv. da alter 'l'uno dei due, l'
; litigioso. = deriv. da altercare. altercatóre, agg.
spettacolo. = deriv. da altercare. altercatòrio, agg.
carattere d'alterco. = deriv. da altercare. alterazióne, sf. disus
nobili... si convertì prestamente da contenzioni private in discordie publiche. firenzuola
ma per risponderti come dottore, posta da parte l'altercazione e combattimento de'dialoghi
furor battagliero di contese e di alterchi da cui si sentiva trasportato come uno scolaretto
del tutto. = deverb. da altercare. altèrco2, sm.
l'ho anzi già indotto a farmi da alter ego e da uomo di paglia.
indotto a farmi da alter ego e da uomo di paglia. de marchi, 937
naturali alterezze. = deriv. da altero. alterézza2, sf. ant
induca a superbia. = deriv. da alto1. alterìgia, sf.
, iii-343: gonfio dagli austri e da alterigia pieno, / già 'l tebro innalza
4 (60): costui, seguito da quattro bravi, s'avanzava diritto,
le sapevano rovinate. = deriv. da altero. alterità, sf. filos
in salvo alternamente. arici, 45: da che prometeo al sol rapì la fiamma
i morti, alternamente. e la città da secoli dura e rigurgita. =
fatta: venata di dolore, percorsa da una singolare soavità e tenerezza, divisa
lat. scient. alternanthèra (comp. da alterno e antera): voce
di dolore. bocchelli, i-41: e da cotesta alternanza di guerre e di paci
irrequiete sembianze. verga, i-378: da un buco del muro potevano scorgersi i
= lat. altèrnàre (deriv. da attèrnus: v. alterno).
al vento, una vita precaria, precaria da secoli, e così queste alternative erano
altra è falsa. = deriv. da alternare (v. alternativo).
, iii-i-5-20: dopo desinare poi da quattro di loro si recitano alternativamente quattro
in maniera analoga. buonaccorso da montemagno, 1-161: dando insieme e
4-76: una mattina umida, alternata da pioggia, con qualche sospetto di sole
riavviato l'alternatore. = deriv. da alternare (voce registr. da panzini,
deriv. da alternare (voce registr. da panzini, iv-20). alternazióne
il picciol fusto / sorge; e da questo alterni e multiformi / sporgon di
angoli altèrni: degli otto angoli formati da due rette parallele con una trasversale,
1-25: se due rette linee sono segate da un'altra, in maniera che gli
., 4-6 (435): da sdegno accesa e divenuta fortissima, virilmente
, amore, oimè quel petto, / da cui pendea già l'anima bramosa,
bocca che si raccomanda con un attuccio da bambina. montale, 103: l'
occhi ardenti ed i duri sopraccigli / da un suo biocco infantile, / l'ombra
menar vanto. petrarca, 13-14: da lei vien l'animosa leggiadria, /
turno altero /... / sottrarrò da la sorte. 2.
splendido; fastoso. giacomo da lentini, ii-100: àlbor altera incrina dolce
ant. di colta condizione. francesco da barberino, 4-63: ché sono alquante,
anguillara, 1-91: al suono altier, da tal tromba spirato, / non può
troppo altiero. = deriv. da alto1 nel senso di 1 superbo '.
mandarono a siena. = deriv. da altero. altézza, sf.
non ha grazia nel mondo. francesco da barberino, 17: vediamo spesso le grandi
talor, ch'o la vecchiezza / solve da un monte, o svelle ira de'
...; / tal giù traea da la sublime altezza / l'orribil trave
, mi parrebbe tempo perduto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
. anche n. 3. giacomo da lentini, v-87-6: perché d'amare ogni
noi servi del peccato, tanto perfettamente da lui fummo amati, che egli non
? / come cadesti o quando / da tanta altezza in così basso loco? d'
nella sofferenza, a un'altezza vertiginosa da cui ha potuto vedere il mondo in una
, / vostr'altezza pregiata. francesco da barberino, 5: sì grande è la
cui travagliano. imbriani, 2-161: da tanta altezza di conversazione, da tanto lusso
2-161: da tanta altezza di conversazione, da tanto lusso intellettuale son caduto fra persone
: divina maestà, superna altezza, / da cui le grazie vengon tutte quante,
marmo di vari colori, e vari cristalli da ristorar
vista e vari istramenti di musica; altri da osservar l'altezza del polo, altri
. d. battoli, 8-3: da verso settentrione sale [il gran mogol
altezza dei tempi. = deriv. da alto1. altezzosaménte, aw
per la loro via, offeso da una altezzosità sgarbata. palazzeschi, 4-166:
i-37: questo sappiate che negli temporali da sezzo... saranno gli uomini
genti altezzose e che parlavano un linguaggio da essi non conosciuto. linati, 30-172
freddamente aristocratica. = deriv. da altezza. àltica, sf.
ààxixós * idoneo al salto '(da &axop, at * salto ').
di conservare un viso serio, da uomo saggio. tombari, 1-116: gli
valoroso marte. = comp. da alto e fremente (v.).
scoltar dello dio giove / la volontà da quercia altifron dosa.
dosa. = comp. da alto e frondoso (v.).
gran macedone moderatore. = voce coniata da giordano bruno: comp. da alto
voce coniata da giordano bruno: comp. da alto e grado. addgrafo
= voce dotta, comp. da alto e -grafo (gr. ypdcpsiv
, 4-142]: geometria è la scienza da misurare, la quale fu trovata in
= voce dotta, comp. da alto e -metria (gr. pixpov
. = voce dotta, comp. da alto e -metro (gr. piéxpov
gelsi. linati, 8-60: dietro fa da sfondo la gran costiera dell'altopiano,
d'altezza, senza una casa in vista da nessuna parte, senza un albero,
. = voce dotta, comp. da alto { atti-) e piano; registr
in foc'vive. = deriv. da alto1. altisonante, agg.
i. neri, 7-57: poi da sé scosse l'urna, e tratton'uno
gran cose. = comp. da alto e sonante (v.).
'l sosterrano in pace, / ca da te, altissimo, sirano incoronati.
sono, fuor che sola la vertù da la radice dell'altissimo radicata iacopone,
iacopone, 58-48: poniste la tua sedia da parte d'aquilone, / de contra
se trovòne a poterte guarire. bartolomeo da s. c., 23-4-9: l'
che per suo valore / fu posta da l'altissimo signore / nel ciel de l'
di contralto. = deriv. da atto1. altitonante, agg.
mia anima un'altitudine sublime, irradiata da tutto lo splendore della sua bellezza morale.
li mari erano alti a cielo, e da ogni parte percotevano la resistente nave,
e dilettevole ombra, senza esser tocco da quello, vi si poteva per tutto andare
in alto mare, tanto che si dilungarono da ogni vista della città. passavanti,
'l giorno fu partito, i marinari, da doppia notte occupati, non vedevano che
): e come se del letto o da alto sonno si levasse, sbadigliava e
gli occhi, li quali essa, da alto sonno gravati, tenea chiusi. tasso
interminati / silenzi e pace zato da rilievi montuosi elevati (alta germania) '
bianca rossia. b. davanzali, nato da un silenzio così alto che il passaggio dei
lentezza, in un balbettamento ravvivato ogni tanto da due o tre sillabe alte alte,
, grande ed alto cittadino. francesco da barberino, 6: donna gentile e
la carne, ed ogni altra cosa da mangiare e da bere. magazzini,
, ed ogni altra cosa da mangiare e da bere. magazzini, 72: serbati
di colui, che è scappato salvo da un'alta rotta campale. leopardi,
che vii sia in alto stato! francesco da barberino, 35: sono alquante che
difficile. ojetti, 79: ho conosciuto da vicino molti padroni, come si dice
alto, / sì ben consonato. bartolomeo da s. c., 3-167:
iddio ci ha visitati nascendo, e venendo da alto, cioè da cielo. idem
, e venendo da alto, cioè da cielo. idem, 4-150: come fu
alto / fa le tue risa, che da lunge le ode / la tua dama
venuto dall'alto. - (da) alto: da un punto precedente,
- (da) alto: da un punto precedente, da principio (
) alto: da un punto precedente, da principio (di un discorso, di
cose dirvi intendo, / farmi alquanto da alto m'è mestiero. varchi, iv-89
più lunga mente e più da alto raccontare. b. davanzali, i-126
il che m'invita a dire più da alto l'origine della giustizia. cuoco
altetto che mi toglieva ogni vista della terra da tergo, innanzi ed intorno a me
nieri, 411: quando fu così altina da terra che non s'avesse a fare
sta. [sosti tuito da] manzoni, pr. sp.,
= voce scient., comp. da atto e cumulo (v.).
di cogne. = comp. da alto e forno; cfr. fr.
di domande e d'interviste, fatte anche da gente altolocata nelle lettere italiane. alvaro
= lat. attilócàtus, comp. da atti-e locàtus, part. pass,
rischio; ancora lungi dalla meta, da una risoluzione, da un accordo.
dalla meta, da una risoluzione, da un accordo. = lat. alturn
. = voce dotta, comp. da atto e montano (v.).
= - voce dotta, comp. da atto e mugghiente (v.).
. un cravattone nero vellutato, asprito da una barba spinosa, con una voce potente
: la musica e i cori vengono amplificati da orribili altoparlanti i quali, mal regolati
tratti si sentiva salire una voce deformata da un alto- parlante, che dava brevi
. luogo dove a tutti è dato da mangiare. -locuz. avverb.
: essere buono a nulla; vivere da scioperato, da fannullone. machiavelli
a nulla; vivere da scioperato, da fannullone. machiavelli, 669: pirro
naturali, farà bono frutto. = da autore con la consueta alternanza popol. di
latinismo poetico: attor -6ris (deriv. da altum, supino di alo 'alimento,
altorilièvo, sm. scultura tratta fuori da una superficie, in modo che le
e di patria. = comp. da alto e rilievo (v.).
vescovi e i preti? s. bernardino da siena, 791: credetemi che
ma più tosto la memoria. = da autorità (de), con la consueta
bearsi del canto. = comp. da alto e riverso (v.).
ammàzzano. = comp. da alto e squassare (v.).
testa umana. = comp. da alto e volante (v.).
là altresì tosto come qui. bartolomeo da s. c., 3-43: voi
sp., n (207): da queste e da altrettali cose che vedeva
n (207): da queste e da altrettali cose che vedeva e sentiva,
[ediz. 1827 (204): da questo e dal consimile che vedeva e
le robuste braccia, ed altrettante / da que'nodi tenaci ella si scinge. marino
. / sono pubbliche ricchezze, / da la natura a ciascun fatte communi; /
78: se un grave dopo la caduta da qualsivoglia altezza, si rivolgerà all'insù
di treno, sorgevano numerosi villini circondati da giardini. pratolini. 2-198: nel quadro
passava oltre il segno. / io da lei altretanto era o più amato. idem
petrarca, 22-32: con lei foss'io da che si parte il sole, /
altri, ecc.). bartolomeo da s. c., 3-4-12: molte
ch'è pien di vento, / da cui si tragge sol polve e sudore.
fra lo stuolo de'prodi, che da tricca, / altrice di corsier, l'
eternai di pisa morte e incendio. maiazone da calignano v-500-149: l'altrer, una
non sono altre che di quel maledetto da dio vostro amico, di cui io mi
aminta, 760: non son io / da disprezzar, se ben me stesso vidi
/ non si faria neente. bartolomeo da s. c., 3-4-12: colui
si fosse, / quando la madre da chirone a schiro / tra- fuggò lui
sapere chi egli si fosse altramenti che da lui udito avesse, s'era proposta di
una pace; altrimenti voi non potrete scampare da questa spada. machiavelli, 774:
insieme. / altrimenti, uno parla da solo. è per questo che a
niente affatto, punto. francesco da barberino, 227: quinci tragga chi vuole
; gli altri poi, che non nascono da numeri multi- plicati in se stessi,
: secondo la normale composizione avverbiale è da considerare più genuina la forma altramente-,
usar con buona gente, / e da l'altra ti parti. idem, i-1926
/ quand'era in parte altr'uom da quel ch'i'sono. idem,
; / questi in vecchiezza la scampò da morte! idem, 97-12: amor in
a specchiarmi, e fatto / altro da quel ch'io m'era, / stupii
i-256: tutto quel profilo è segnato da un ciglio candido, luce d'altri astri
e'talor mangia tanto, / che pur da qualche canto / li duole corpo e
neve a quel termine arriva. guido da pisa, 1-357: che diranno li tuoi
piange e chi sollazza: / così da ogne canto / vedea gioco e pianto.
che non vogliono celare loro fatto. bartolomeo da s. c., 2-1-8:
., 2-1-8: altri cani sono da porco salvatico, e altri da cerbio.
cani sono da porco salvatico, e altri da cerbio. dante, 10-3: tutti
marmo di vari colori, e vari cristalli da ristorar la vista e vari istrumenti di
vista e vari istrumenti di musica; altri da osservar l'altezza del polo,
xi-11: altro sperò giocondo / tornar da ignote preziose cave; /...
ai monatti, che c'eran de'morti da portar via. idem, pr.
cosa com'era, sui cadaveri, trincando da un gran fiasco che andava in giro
percuota l'un l'altro. bartolomeo da s. c., 3-4-8: chi
altro per disubbidienza inferma. paolo da certaldo, 39: due sono le porti
altra. il povero renzo n'aveva, da molte ore, due tali in corpo
, credendo che fosse altro. bartolomeo da s. c., 2-1-4: chi
: / e che altro è da voi all'idolatre, / se non ch'
formar parola, / ch'altro che da me stesso fosse intesa. boccaccio,
8-208: va'via, tu non se'da altro che da lavare scodelle. paolo
via, tu non se'da altro che da lavare scodelle. paolo da certaldo,
altro che da lavare scodelle. paolo da certaldo, 82: cortesia non è altro
chiede nient'altro che d'esser introdotto da vossignoria... ». idem,
altro è il disperarsi, altro l'operare da disperato. pirandello, iii-245: altro
, 43-136: anseimo che non vede altro da cui / possa saper di chi la
stella, / non c'hio speri da voi, dolce mio bene, / altro
sp., 38 (667): da una parte del crocicchio, si vede
era stata. leopardi, 30-108: ma da natura / altro negli atti suoi /
quando siete vecchie, siete solo buone da far teriaca. manzoni, pr. sp
(322): mi date più da pensare voi altri due, che..
quando un povero frate è preso a noia da voi altri, o da uno di
a noia da voi altri, o da uno di voi altri, o vi dà
-altro che...: seguito da un sostantivo, in frasi esclamative,
l'esibizione parve a tutt'e due da accettarsi, se non altro per esser
, 2-182: questa stessa novella riferita fu da francesco sansovino traile sue, collocandola anch'
! moravia, vii-83: mi veniva da ridere, lo confesso e dicevo:
12. altrónde, avv. da altro luogo, da altra parte;
altrónde, avv. da altro luogo, da altra parte; da altrove; da
altro luogo, da altra parte; da altrove; da altro. - anche:
da altra parte; da altrove; da altro. - anche: d'altrónde.
- anche: d'altrónde. francesco da barberino, 223: in etiopia è uno
stolto, che creda aver altronde, che da dio quello, ch'egli ha?
contiene. campanella, 1164: quando da questo congregamene si accorge che il grano
correlazione: altrónde... altrónde: da una parte... dall'altra
d'altronde, non si può separare da quell'immagine, che è il segno
sarai più forte ivi che altrove. francesco da barberino, io: i'son con
dimorare altrove / qualora un fèdlo sol da te si move. dante, 53-70
novello, quando piove / amore in terra da tutti li cieli, / quando per
in odiosa parte. idem, 126-65: da indi in qua mi piace / questa
nostra terra veduto figliuoli di valentissimi cittadini da piccioli porgere optima indole. marsilio ficino
coll'albore, benché offuscato, scortone da lontano altrove, mi sortì vederne alcune
altrui cose, che le loro. bartolomeo da s. c., 3-3-1:
mio senno che all'altrui. francesco da barberino, 11: e quando sta fra
per conseguente disiderare la sua rovina. paolo da certaldo, 58: fa che l'
balia la porta, / ch'ai fin da gli occhi altrui pur si dilegua,
uom è figura / dal tempo e da l'età corrotta e vinta, / che
giorno, iii-198: e celato candor da i lini sparsi / effuso rivelossi a gli
e là porre ad effetto, ove da pura / coscienza proceda. giordani,
fa beneficio, anzi malificio. francesco da barberino, iii-121: spessamente si vede
quando domenedio ne manda altrui. paolo da certaldo, 132: mai non fare
acconcio sol per uccider altrui. bartolomeo da s. c., 10-2-12: le
che non le vieta ad altrui. francesco da barberino, 100: e tal fiata
, né d'altrui aspetto soccorso se non da te. idem, v-214: naturale
sempre opera in altrui, di quelle da altrui sempre temere; per questo sogliono
ben riporre le cose loro. paolo da certaldo, 26: non biasimerai già mai
se stesse e d'altrui. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
titoli che non aveva mai udito applicargli da altri. [ediz. 1827 (20
20):... applicargli da altrui]. idem, pr. sp
(mai come soggetto). giacomo da lentini, ii-104: e l'aspido,
quigne spese far ne pui. francesco da barberino, i-282: e guarda che non
= fr. altruisme voce coniata da a. comte (nel 1830
proprio dell'altruista, che è mosso da generosità, da amore del prossimo.
altruista, che è mosso da generosità, da amore del prossimo. altunno
sopra le nostre regioni. = da autunno, con la consueta alternanza popolare
sì grande altura, / così pendente da montar là suso, / ma se nessun
mi pareva che fussi abbastanza a discendere da quella grande altura di quel mastio di
sino a 5 o 6 gradi di altura da questa parte trovammo l'aria temperatissima.
. del tutto, completamente. francesco da barberino, 355: all'ultimo si levò
tutto primitiva. = comp. da al e tutto (v.).
a scuola. il maestro, della gotta da cui era afflitto, incolpava gh alunni
. -alunno esterno: privatista o proveniente da scuola privata. -anche chi frequenta la
i-809: fui mandato a imparar l'alfabeto da un maestro che teneva scuola in un
= voce dotta, lat. alunnus (da alere 'nutrire '). alunògeno
miner. roccia bianca e fibrosa costituita da solfato idrato di alluminio. = voce
dotta, fr. alunogène (comp. da alun 'allume 'e dal gr
confuse, / o vogliàno alvear, da puzzo o fimo, / ma da fronde
, da puzzo o fimo, / ma da fronde e da rivi circunfuse, /
fimo, / ma da fronde e da rivi circunfuse, / dove sia copie di
racchiuse m un alveare trasparente di vetro da gente vaga di osservare la loro arte
. di miele che i vecchi padroni raccoglievano da numerosi alveari tenuti sulle terrazze. idem
con l'aspetto modesto ch'essa ha da quella parte, pareva un alveare disabitato
amia, bugno '(deriv. appunto da alveus 4 vaso di legno ',
incanalare. botta, 5-11: preposto da pio alle opere... condusse le
l'amazeno. = deriv. da alveo. àlveo, sm.
, 9-99: appresso a calen d'aprile da curar son gli alvei, per modo
foggia di ventre, oblunga '(da alvus 4 cavità del ventre '):
alveolato, agg. che è costituito da tanti alveoli; scanalato.
praticata in rocce poco resistenti ed eterogenee da agenti esogeni (acqua, vento)
impurità del carburante. = deriv. da alveolo. alveolina, sf.
= voce scient., deriv. da alveolo. alvèolo, sm. piccolo
ala [del falco] rientrava come da per sé quasi serpe che rimbuca, e
salvo. idem, 38-82: dio prese da te l'umane salme, / e
comp. dall'imp. di alzare e da bandiera (v.).
bordo (di fiumi o canali) da cui si conduce l'opera di rimorchio
'tirare'] è fatto alzare, quasi da un latino greco helciare. e helciarii si
acqua. de marchi, 42: tratto da un impeto cieco di disperazione, discese
: un cavallone di forza, pungolato da un ragazzo, tira per un grosso cànapo
molo attaccato all'alzaia di un gozzo da nicchi. = lat. helcìàrìa (
(con l'incrocio di alzare), da helciàrlus * che tira la barca con
barca con la fune '(deriv. da helcùm * fune, collare di
* fune, collare di bestie da tiro ', docum. da apuleio;
di bestie da tiro ', docum. da apuleio; cfr. gr. sxxoj
caso, rialzamento. = deriv. da alzare. alzana, sf.
2. marin. disus. cavo da tre a dodici pollici per tonneggiare e
iii-211): perché dal vino e da lussuria oppressi / non alzasser la mente a
d'improvviso per la vita, l'alzò da terra. lucia girò la testa
delle quali ce ne fu pure alzata una da uno di quegli aretini tanto amici nostri
la bugia, se ancora / bugie da febo, io che ragiono, imparo?
del bitume incotto dal sole e logorato da tante ruote. idem, 30-211:
fattore alzò le ciglia, / ben dee da lui procedere ogni lutto. m.
ho per un tratto alzato il fianco da re. -alzare il gomito:
: il denario per le guerre fu alzato da dieci assi a sedici, e pure
, 265: se rivollero i quadri da esso fatti, bisognò che alzassero il prezzo
volo: snidare (detto del cane da caccia). calvino, 1-377:
fumo solo, che s'alza continuamente da sì gran fuoco, basterà a generare
di piedi, si voltano a guardare da quella parte donde s'annunziava l'inaspettato
): tornò senza essere stato visto da nessuno; e andò subito a letto.
pini s'alzò veemente dall'isola come da un incensiere. idem, 30-110:
di musiche. viani, 19-386: su da levante s'alzarono nuvole battute dal vento
.., che la fa seco da lucifero, e gli si alza contro,
lentaggine è una pianta che s'alza da terra quanto il levistico o poco più.
, 7-79: le preghiere / mosse da la speranza in dio secura / s'
cespuglio. -alzarsi a volo: sollevarsi da terra e prendere 11 volo.
= lat. volgar. * altiàre (da altius * più alto ').
. -l'atto d'alzare le carte da gioco: dividendo il mazzo in due
tuo sarà più terribile se alzato / da quest'ali di polline e di seta /
ha voluto venir con me alla festa da ballo. siamo venute a casa tardissimo
si legge alzamento. = deriv. da alzare. alzavino, sm. piccolo
cantine per prelevare piccole quantità di vino da botti, fusti, damigiane.
, damigiane. = comp. da alza (imp. di alzare) e
congegno di cui sono fornite le armi da fuoco (quelle portatili e le artiglierie)
l'alzo. = deverb. da alzare. alzo2, sm.
castiglione, 113: questo nostro cortegiano aveva da esser dotato da natura di bella forma
questo nostro cortegiano aveva da esser dotato da natura di bella forma di volto e di
, ha causato che siete stato amato da molte donne, ed i gran fiumi
o che ella non fosse amabilissima da chiunque la vede, o la sente pur
del dir forme, a sciolti / da volgar fren concetti, onde s'avviva /
, ii-30: benché nulla aspettasse allora da me, ei continuava a ruzzare innanzi alla
carducci, 891: te [courmayeur] da la gran giurassa da l'ardua grivola
te [courmayeur] da la gran giurassa da l'ardua grivola bella / il sole
= voce dotta, lat. amabìlis, da amare. amabilità, sf. l'
amache, legate ne le medesime case da un capo e da l'altro a
ne le medesime case da un capo e da l'altro a legni grossi. d'
tratto il vano della finestra fu attraversato da un grosso filo di metallo che oscillava lievemente
vide sospeso per aria, e sostenuto da ritorte di rami, un graticcio, a
. = fr. amadotte, deformato da dam'oudotte, nome borgognese di questa
le napee. prati, ii-311: da un calamo di veccia / qua un satirin
veccia / qua un satirin germoglia, / da un pruno, a mo'di freccia
àptaspudc? -dcso? (comp. da ócpta 4 insieme 'e 8puó <;
, agg. di amalfi, che viene da amalfi, proprio di amalfi.
la campana. = deriv. da amalfi, città della campania. amàlgama
le forme algamala e almagaia), da cui spagn. amalgama. la vecchia
, con la quale si spoglia l'oro da tutto quanto il mercurio, col quale
grave col faceto '. è tutta robaccia da lasciare a'chimici. tommaseo [s
puritano. = deriv. da amalgama. amalgamato (part. pass
sm. tecn. apparecchio elettrico costituito da un cilindro di ghisa girevole intorno al
perdita). = deriv. da amalgamare. amalgamazióne, sf.
). = = deriv. da amalgamare. amalo, agg. appartenente
. appartenente alla famiglia degli amali (da cui uscì teodorico). carducci
ap, ocx£c -l8o <;, da jjlììxov 4 mela '. amandina,
). = fr. amandine, da amande 4 mandorla *. amàndola,
di mandorla. = deriv. da amandola. amanita, sf.
, che ti regala un mal di corpo da chiamare il prete prima ancora che il
forte narcotico. = deriv. da amanita. amante1 (part.
tanto vien a dire: o amata da dio, il quale è 'primo amante
. 2. chi è legato da passione amorosa per una persona di sesso
dello stesso sesso). giacomo da lentini, ii-98: quand'eo li parlo
acconcesi ver me vostro talento. francesco da barberino, ii-93: molti vediàn ch'
quando leggemmo il disiato riso / esser baciato da cotanto amante. intelligenza, 290:
un dubbio: come posson queste membra / da lo spirito lor viver lontane? /
privilegio de gli amanti, / sciolti da tutte quartati umane? ». idem,
viso appare agli amanti, non procede da benigno cuore, ma da inganno prende
non procede da benigno cuore, ma da inganno prende principio. idem, iv-146:
dolce amore,... tenerissimamente da quel giorno innanzi l'amò. idem,
amante semplice altra cosa non crede che sia da dimandare nell'amante se non forma bella
conto, che in vedendo un reale da otto, spirano come l'amante a vista
le piante, / allettato pur'io da vaghi rai, / corsi a mercar
, piena di finezze fisiche, e illuminata da intense espressioni spirituali; una signora adorabile
.). = deriv. da amante3. amanuènse, sm.
. àmanuènsis * liberto scrivano *, da (servus) à manù.
, / che parta mia natura / da sì villana amanza, / com'eo da
da sì villana amanza, / com'eo da voi, donna, aggio. guinizelli
, iv-53 (9-14): dentro da lo cor mi passa amanza / che se
ne porta tutta mia possanza. francesco da barberino, iii-370: questo poter un
2. vivo desiderio. francesco da barberino, ii-20: ma questo ti convien
preso altro amadore, incontenente si partirebbe da te e prenderebbe altra amanza. passavanti,
come diuretico. = deriv. da amaro. amaracino, agg. e
della famiglia amarantacee (amaranthus), da 8 a 9 cm d'altezza, con
amaranto, vago d'esser reciso / da la nova d'amor parca innocente, /
nova d'amor parca innocente, / parea da man sì bella amar la morte.
lacrime, e raspati / più che da contentarsi. idem, 9-234: oh bellezza
note al malmantile, 292: ciliegie da fare amarasco, che si domandano amarasche
amarasche. = più che da amarus 'amaro * (secondo l'etimologia
l'etimologia popol.), forse da ima radice mediterranea prelatina. amarascato,
, e mandò. = deriv. da amarasca. amaraschino, sm.
. maraschino. = deriv. da amarasca. amarasco, sm. (
note al malmantile, 292: ciliegie da fare amarasco, che si domandano amarasche
fattura più ch'egli non è amato da essa, e specialmente le cose che
lo molto valore; / pochi presente da voi n'abi ancore; / quanno
leone ebreo, 5: le cose che da noi son stimate buone, quelle che
bontà e piacevolezza vi fu ed è ancora da quelli che il conobbero amato assai;
lavorare. 3. essere legati da passione per una persona di sesso diverso
ama in posa / lo mondo ha da lo suo lato. latini, i-2374:
5-5: dal dì, dall'ora, da que'primi istanti, / che d'
concedi che la palmula rada i sassi da la parte sinistra. alberti, 254:
, / si teneva nascosta e intristiva da sola. / non amava mostrarsi sformata per
cavoli] più volentieri freschi. bartolomeo da s. c., 7-3-7: ama
potesse essere perdizione dell'anima mia. paolo da certaldo, 84: ama d'avere
posto che agevole sia perdere cosa impossibile da riavere, nondimeno e'si suol dire:
amareggiare; diventare amaro. giacomo da lentini, ii-99: e dolze cosa [
di cuore. = deriv. da amareggiare. amareggiare, tr. (
loro figli, vien loro fieramente amareggiato da quel brutto nome di nonna. alfieri
. idem, iv-145: il dipendere da un uguale può bensì molto amareggiare la vita
cristo. = deriv. da amaro; cfr. lat. tardo amarizare
ma la vita medesima alla... da lui talora amareggiata soldatesca confida. manzoni
saba, in: richiudo amareggiato / da lei [dalla luna], che vergognosi
. mediev. amarella (diefenbach), da amarus 4 amaro '(per il
agosto). = deriv. da amaro. amarèna (ant.
= lat. mediev. amarènus (non da amarus, come vorrebbe l'etimologia popolare
vorrebbe l'etimologia popolare, ma forse da una radice mediterranea prelatina; cfr.
: e se procede [la colica] da collera, avviene sete e amarezza della
è il solo torchio che può spremere da te le parole necessarie. idem, 3-68
. tardo amaricàre 4 rendere amaro '(da amarus i amaro ').
ariosto, 138: e tosto che da voi le luci giro, / amaricato resto
landolfi, 1-69: quanto ai bizzarri segni da voi posti in nota, rassomigliano a
in nota, rassomigliano a caratteri amarici da una parte, e dall'altra a
= lat. tardo amarifìcare (comp. da amarus e dal sufi. -ficare,
amarus e dal sufi. -ficare, da faclre 4 fare ').
aspre e amarigne. = deriv. da amaro. amarilli e amarìllide { amarillida
.). = deriv. da amarilli. amarire, tr.
il cuore. = deriv. da amaro. amarito (part.
che appena che io possa credere che mai da letizia seguita si raddolcisse. idem,