costei. tasso, 12-89: nel cor dà loco a quei conforti, e scema
dividesi in tre parti eguali: una si dà all'abaco, il quale per la
, abbagliantissimo). che abbaglia, che dà vivo splendore, fino a offuscare la
paradossi. 4. figur. che dà smarrimento, stupore; affascinante. magalotti
giordano [crusca]: tanto ch'e'dà quivi un abba- gliore alle altre stelle
prende la luce dal tetto, che dà sul tetto; mansarda. baldinucci
che per essa egli si riputava abbandonato dà dio. caro, 2-937: comunemente /
: cieca [la farfalla] e abbarbagliata dà nel lume svolazzando, e si brucia
più italianamente giù; il qual monosillabo dà anche più vibratezza alla intimazione. è però
rustici edifici abbatte e spiana / e dà in preda a le fiamme i culti
1. nelli, 7-1-3: e'mi dà l'animo... da farli abbracciar
, domandilo a dio, lo quale ne dà a tutti abbondevolmente, e non lo
glioso mi fera, / tanto abbondosamente mi dà 'n costa. = comp. di
; / abbonisce, spadula, e dà l'uscita / a tutte tacque.
di piastra di metallo, e poi si dà loro compimento; e questo dicesi cesellare
membra, con le sue braccia, dà basci al legno. boccaccio, i-204:
lo stomaco del povero vergognoso, egli dà dello « sciacquarne », o acqua bollita
sorta di blanda felicità che sempre mi dà l'abitare fra gente estremamente semplice e
e tolle l'uno dall'altro, e dà uno all'altro. dante, purg
signore le dia, più che non dà a me, la virtù della pazienza e
e fugge. testi, i-247: presto dà [la foragi, e de'disagi
delle predette condizioni della carità ci dà esempio s. paolo... ancora
epopee di gloria e di bellezza e dà la visione di monumenti divini: l'acanto
siena, 126: se idio non dà a ognuno bene, colui che non ha
, i-477: ogni sua parola ci dà ima sensazione sgradevole; i suoi scherzi
i giovani, snerva gli uomini, e dà fatica a'vecchi e agli accasciati.
, 23 (396): gli dà noia il bene stare; e bisogna che
articolo o capo di scrittura, che dà debito o credito a chi s'aspetta:
cuore. imperato, i-20: il salnitro dà la materia di molto vento ministra,
nei motori a combustione interna, si dà inizio alla combustione della miscela carburante-aria o
sì affermativo, il né negativo e il dà verbo, a differenza del da segno
sillaba d'una parola, e che dà alla parola stessa unità e forma distinta
soave. idem, 13-272: la fistula dà fuor l'usato accento, / più
pronuncia accentuale, ed è quella che dà il suo giusto accento alle sillabe,
.. nuova estensione e sgarbata si dà a questa voce, tirandola a significare nientemeno
95: riceviamo quel che ci si dà o ci si manda; accettiamo, d'
in sé, ma quello che le si dà in tale o tal caso.
il peso di quell'esistenza che gli dà. settembrini, 1-82: a molti
, / tira di nuovo, e dà vicino al fondo, / ed il suo
tallone. palazzeschi, 1-212: ogni tanto dà uno scrollone e ne acciacca una parte
po'fare, e quando se ne ricorda dà un altro scrollone: ciac!
, 9-9: e la detta corona si dà in milano, ed è di fino
sorta di blanda felicità che sempre mi dà l'abitare fra gente estremamente semplice e
owero una accomandita di bestiame 'he si dà altrui, perchè lo custodisca e governi
. de amicis, i-460: egli ci dà tutto a mezzo: un mezzo sguardo
palesa alcuno accidente, ma solo gli dà una certa grazia. = comp.
nenguan le battaglie: / ciascuna ne dà guadagno de vittoria en travaglio; /
i-287: quello che più importa e che dà occasione di vilipenderlo (lo stile monodico
par che sia rio / colui che me dà comiato. novellino, 1 (8
nuovo volume. verga, 3-107: chi dà acconto non è cattivo pagatore. idem
che vuole saettare alla bestia, non le dà così incontanente; ché guata..
accorata simpatia. 3. che dà tristezza, che affligge; struggente,
grave su 'l timpano, l'acuta ne dà due, tal che amendue vanno a
uomo la toglie per moglie, e dà alla madre molto avere, quello di
. viani, 14-267: il canto dà maggiore risalto alla poesia, e ne
di rosa e di verde la maestra dà la mano, e la bambina seria seria
a mettervi dell'agro di limone, dà fuori un rosso così bello e vivace,
, agg. e sm. che dà a cottimo; che prende a cottimo.
, 173- 30: « se ti dà cuore d'accozzarne [di gozzuti] otto
. che ha credito in banca; che dà garanzie nel commercio. panzini,
accreditatóre » agg. e sm. che dà credito; che conferisce stima, fiducia
contendenza d'alto signoragio, / che mi dà tal co- ragio / ch'ogn'
che ha capacità di accrescere, che dà incremento. dante, conv.,
carte la dichiarazione di una combinazione che dà diritto a determinati punti. 6.
dichiarazione di una combinazione di carte che dà diritto a determinati punti (cfr.
[s. v.]: si dà questo nome agli animali che mancano di
provate / le dolci acerbe cure che dà amore, / viveasi lieto in pace.
, proprio del canada), che dà un prodotto affine a quello delle barba-
del vino? or... dà deltaceterello innaquato. = deriv. da
combinandosi coi metalli e con le basi dà i sali. gli acidi si distinguono
tabacco, che invade la stanza, dà travaglio. 2. medicina a
al centro della terra, se si gli dà spacio, che dal centro della terra
, romor grande, e in sala dà la trombetta. -andar per acqua
la rende di colore biancastro (si dà da bere al bestiame). lastri
cane, / poi giù pel gorgozzuol gli dà la spinta / con tre o quattro
nostre marine,... non dà più bell'acqua al diamante, che al
jahier, 105: la casa bassa dà sulla strada: riconosco la groppa immensa
parte interna dell'altezza, quella che dà la dirittura al corso delle acque,
s'acquatta / a tutti gli altri vizi dà la via. b. davanzati,
non puoi dare del vino? or dà de l'aquarello. g. del papa
ogni mal acquistato / o poco dura o dà morte finale. g. villani
aspro, agro, acido; che dà molestia e irritazione al gusto, all'odorato
4. pungente, doloroso; che dà assillo e sofferenza; intenso, veemente
mila ettari, o 500 mila acri, dà incirca 5 mila franchi per ettaro,
. figur. pungente, aspro; che dà una sensazione acre, viva, penetrante
6. di tono alto; che dà suono sottile, stridente (contrario di
su 'l timpano, l'acuta ne dà due, tal che amendue vanno a ferire
. bonagiunta, ii-316: tanto mi dà sprendore / vostro viso gioioso, /
collodi, 231: chi mi dà le parole adattate per descrivere...
adulti e per la gioia che ci dà e per le lezioni che ci offre.
intorti e con una piegatura addentellata che dà in fuori, certe piccole punte. alfieri
particella] per innanzi, che si dà al tempo che è a venire, contraria
è per adietro, che al passato si dà; e dissersi ancora per lo innanzi
al padre pane, già non gli dà pietre; e se addimanda pesce, non
; e se addimanda pesce, non gli dà serpente. fatti di cesare, 16
partendo per l'assedio di troia, dà un addio doloroso all'isola disabitata e all'
, e di colui per cui si dà la sentenza. l. bellini, 5-1-
di bagni e parecchie alzatine, si dà alle pelli la mezza concia. =
i dolori del segare un membro si dà a termine, perché dato fuor di
-anche al figur. (e dà il senso di cosa che sovrasta,
c'è un moscone fosco che mi dà addosso, ronzando, irritato dalla mia presenza
/ pren dendo foco e dà ad altr'a vedire, / sì divengo
idea adequata dei colpi d'occhi che dà la gran capitale quando tutti sono a
ii-380: chi poco ha, poco dà; ma la buona volontade adempia il
. boccardo, i-37: colui che dà la sua adesione ad atti legali,
adesso e finché non avrà imparato, gli dà il mangiare e il dormire soltanto
dia adiutorio sufficiente, nientedimeno ad alcuni dà adiutorio abundante, cioè adiutorio più che
; vedere, scorgere (cosa che dà nell'occhio, che richiama improvvisamente l'
ardor non fìnto, / e mi dà vivo duol morto colore. parini, giorno
che gli sia fatto, perché gli dà troppo carico adoperare el braccio pubblico contro
, inodore, di sapore amaro, che dà tor pore alla lingua.
sposa, ciò è la chiesa, si dà alla simonia. petrarca, 138-12:
). riunito con altri, che si dà convegno con altri; raccolto insieme;
. iacopone, 91-153: como aere dà luce, se 'n esso lume è fatto
ii-8-6: il poeta... dà figura e luogo e nome ad « aerei
, mediante prese successive e combacianti, dà il rilievo esatto preso da bordo di
m. -ci). astrol. che dà la vita, che ha influenza.
. v.]: affabile, che dà ascolto e parla con benignità e amorevolezza
occupato, immerso in faccende; che si dà molto da fare, che mostra di
di lavoro affaccendato nei grandi calori mi dà il mal umore. verga, i-55:
i-191: la forza della loro immaginazione dà corpo e vita e azione ad ogni
e dopo vespero, quando gli si dà l'orzo, s'infreni. machiavelli,
di affannare), agg. che dà affanno; ansimante. -al rifl.:
dante, purg., 11-15: dà oggi a noi la cotidiana manna,
3. figur. preoccupazione che dà ansia; agitazione dolorosa; condizione apprensiva
affanna più del bisogno; chi si dà da fare disordinatamente, confusamente (e
o a quelle che deve fare dà affettata importanza, figurando d'affannarvisi col
. affannóso, agg. che dà affanno; che provoca difficoltà di respiro
ascosa. 2. figur. che dà ansietà, apprensione, inquietudine, agitazione
, stremato; fortemente agitato; che dà molta stanchezza, che affatica.
fanno affari di stato! di chi dà affettata importanza alle cose e le fa cascare
famiglia civile, al quale in firenze si dà il nome di facitore, come quello
ciò biasimo amore, che non vi dà misura, / vedendo voi sì dura ver
affaticare), agg. che dà fatica; che è causa di stanchezza,
affatichevole. 2. che dà fatica, stanchezza. bencivenni, 5-20
afferma, quando a una cosa ne dà un'altra, come questa: 'la
vertù è laudabile '; questa proposizione dà alla virtù la laude. soderini,
uno strido: uno degli afferratori gli dà d'una gran zampa in sulla bocca
affessito, agg. dial. che dà un suono alterato, piuttosto sordo (
. la naturalezza non risalta né stanca né dà negli ed affettato, mi riesce
: summa disgrazia a tutte le cose dà sempre la pestifera affettazione, e per contrario
affetto; e però meglio riceve chi dà piccole cose con affetto grande, che
cose con affetto grande, che chi dà le grandi con affetto piccolo. dante,
, fermezza, nome generico che si dà a ogni arnese con che s'affibbia,
..., nome generico che si dà a ogni arnese con che s'affibbia
; operazione compiuta dall'affilatrice (che dà il taglio a coltelli, forbici e
alcuna parte alla superficie del terreno, dà indizio dell'esistenza di qualche miniera dentro
..., come dammi cioè dà a me. cattaneo, i-1-227: perché
sm. e f. indecl. che dà in affitto una o più camere mobiliate
comuni contraenti. che se il primo dà il fondo, il secondo v'impiega
così: 'di quel podere mi dà dugento lire di affittamento '. tu,
che è quanto dire, che chi dà a fitto i suoi poderi, gli manda
. come quando si toglie o si dà ad affitto alcuna cosa. leggi di toscana
, dietro regolari patti d'investitura, dà per un tempo ad annuo prezzo determinato
di essa. 3. chi dà in affitto. serao, i-341:
da barberino, 17-2: maior beneficio dà dio all'uomo quando l'afligge che
agg. ant. che affligge, che dà afflizione, che provoca intensa sofferenza.
stranieri, non soltanto contemplativi, le dà un carattere cosmopolita di nuova specie.
quanto la fortuna in una medesima faccenda dà a li uomini diversi fini. grazzini,
di veri- simili, non me ne dà il cuore. monti, 17-882: all'
indolenzisce i muscoli, affrange le ossa, dà lo spasimo. 2. locuz
, / se qualche bel balocco alcun gli dà. affrontatóre, agg. e
, agg. pieno d'afa, che dà afa; opprimente. verga,
preferito talismani meravigliosi: il rubino che dà la forza..., l'agata
finale: materiale, quella che ci dà notizia della loro materia [= della
: la prima, che nell'opera ti dà grande agevilezza. dante, purg.
e in luogo d'una circonlocuzione ci dà un vocabolo. carducci, i-778:
necessarie! idem, i-403: agevolmente si dà a credere la cosa desiderata a colui
d. bartoli, 34-116: ancor ci dà sopra che dubitare l'indubitabile agghiacciamento delle
-anche al figur.: che dà orrore, spaventevole; sconfortevole, che
orrore, spaventevole; sconfortevole, che dà un senso di gelo, di disagio,
agevolazione ', perciò * interesse che si dà in cambio delle facilitazioni accordate '.
preparato col seme di loglio (che dà sonnolenza); soporifero. 2
gagliarda che è, ingnillisce, e dà giù: « ieri il mio bambino stava
palazzo, non la giunta. si dà la giunta, non l'aggiunta, di
come lutta, corso (onde omero dà ad achille l'aggiunto perpetuo di « pie'
10-1-6: e l'altro di più gli dà [ad amore] il soprannome d'
è più lenta e rilevata dell'ordinaria e dà maggior grazia all'animale, ma lo
o con altri strumenti, dà ad un pezzo di metallo la forma
amante, quanto se ella di sé dà diletto ad alcuno. machiavelli, 239:
aggravativo, agg. disus. che dà maggiore gravita; nocivo.
dove il piglio risoluto e aggressivo mi dà l'immagine d'un d'annunzio giovanile
croce, ii-2-83: l'approvazione che si dà a colui il quale, minacciato nella
; e però toglie all'uno e dà all'altro infino a tanto ch'elli sono
e chiuso là, dove il sole dà a scacchi. = deriv.
o meno esteso di note veloci; vagilità dà l'idea generale e del semplice passaggio
6. medie. malato di mente che dà in manifestazioni di follia furiosa.
[s. v.]: si dà questo nome a qualsivoglia arnese che si
. vitigno che matura in luglio e dà vino pregiato (in terra di lavoro,
storna (famiglia delle crocifere), che dà odore di aglio [aglietto).
, che si marita all'olmo: dà un vino generoso e costante (anche aleònzo
piccolo, che quella parte che ti dà il vedere è minore che una cruna d'
4. famil. lunga attesa, che dà uno stato d'insofferenza ansiosa.
. 4. figur. che dà un suono aspro, stridente. ottimo
balducci pegolotti, i-130: vi si dà suso [al pane di rame]
calmo e che la loro miseria mi dà semplicemente un senso di noia.
flusso dell'acqua,... gli dà l'aire. la polla si gonfia
idem, 5-305: il pane non dà vita all'uomo, ma è uno disponimento
gli audaci; e il numero non dà la vittoria, ma la virtù de'soldati
dorata dell'emilia e della romagna: dà un vino pregiato (detto anch'esso
siracusa e in calabria), che dà un vino assai pregiato. =
nella riviera ligure di levante, che dà un vino alcoolico pregiato (è un
: varietà di uva rossa, che dà colore al vino. crescenzi volgar.
e parte seminato. cicognani, 3-80: dà un senso di refrigerio l'albereta lungo
[crusca]: chi al mal pensiero dà consenti mento, / el
(femm. -trice). chi dà albergo; padrone o proprietario d'albergo.
proprietario d'albergo. -anche chi dà ospitalità gratuita. bartolomeo da s.
ancora secchi. / iddio non si dà pace. idem, ix-35: di rado
albero sul carro. / un lieve tocco dà la martinella, / e bianca e
: donna di gran valore, quella ke dà splendore / come la ragia albore
. bonagiunta, 93: natura dà ciò ch'è primero / e poi
che, dopo un paio d'aperitivi, dà loro il senso di correre le avventure
piacere, o di dispiacere altrui non si dà alcun pensiero, è zotico e scostumato
(e la vite), che dà il vino omonimo assai pregiato: dolce
1-708: la qual bevanda si dà ancora nell'alienazione di mente,
palazzeschi, 1-158: la vecchia dà ancora segni di alienazione mentale, da stamane
. che concerne l'alimentazione, che dà alimento. a. cocchi,
civinini, 1-264: l'alimentazione lattea dà loro un carattere dolce e bonario. piovene
alimentìzio, agg. disus. che dà alimento. g. del
, / e per l'ombra umor gli dà. algarotti, 1-129: arrivò costui
dalle schiave, e quel primo latte dà grande inclinazione al fanciullo, e sono
il peso di quell'esistenza che gli dà. tommaseo, 1-310: ella suora
l'ore, e talora col canto dà alleggiamento a la fantasia. tasso, i-296
]: guai se a queste radici si dà tempo di approfondirsi e allegnire!
lo vostro dolze ed umile conforto / mi dà sovente gioia ed allegranza. iacopone
dì e la notte il male mi dà bere con amari nappi, acciocché niune allegrezze
sbizzarrirsi con esse. 5. che dà soddisfazione, allegrezza; che riesce grato
i-1075: per un soldo, una vecchia dà nove castagne allesse, denudate della prima
carducci, iii-30-280: il lauro non dà frutti dolci ma bacche amare, onde
, che sono di bassa condizione, dà le figliuole dei cittadini nobili per donne.
alligna, / l'umor ch'ella dà! fracchia, 409: le male erbe
posto innanzi. 2. chi dà in affitto, locatore. giovanni dalle
in ciò, che l'alloggio si dà, d'ordinario, per le case de'
, agg. e sm. che dà alloggio, albergo, ospitalità.
. montecuccoli, 1-208: l'assalto si dà furioso:... non potendosi
. (femm. -trìce). chi dà alloggio, chi concede ospitalità.
/ e allontanata in solitario lido, / dà luogo alle querele, al pianto
alloppio. lippi, 11-30: dà sul viso al cornacchia un manrovescio,.
]: quella sorta d'allucinamento che dà la grandezza. = deriv.
la mente, i sentimenti; che dà un senso di smarrimento, una condizione
allucinativo, agg. abbagliante; che dà allucinazione. e. cecchi
. (femm. -trice). chi dà luce; chi è illuminante. -
plebeo: e il nome propio le dà chiarezza, alla quale medesimamente giovano in non
: quella ch'a tutto 'l mondo dà splendore, / e pasce l'alma mia
. letter. danzatrice orientale (che dà spettacolo: e si accompagna col canto)
che è sorgente di vitalità; che dà nutrimento, energia. -per estens
'l fumo dell'aloè e dell'ambra dà loro [alle donne] perduto il
cicatricola nell'uovo fecondato, alla quale dà quasi l'apparenza di un occhio.
cominciato con l'alpinismo. quello ti dà la vera misura di te stesso. bocchelli
arroganzia. saba, 315: lieta si dà perché ne prova alquanto / di dolce
solitari, bianchi e piccoli (si dà agli uccelli di gabbia): detta volgarmente
2. sm. l'ordine che si dà di fermarsi, il comando stesso;
. bontempelli, 9-47: ma chi dà questi ordini, là in cima?
e dell'onore di dio, lui ti dà sempre adiutorio a ritornare al termine,
di regnante); titolo che si dà ai prìncipi delle case regnanti (o
, 1-518: guarda che pagherà, dà retta a me,... s'
il primo che scontra sì gli dà un colpo di sua lancia, che
finito, atteso che non si dà equalità puntuale nelle cose naturali, né
da uno di voi altri, o vi dà ombra, subito, senza cercar se
. fra giordano, i-261: perché dà iddio tanta forza a quei saracini,
, e non gli accresce tonde, / dà quanto egli ha, né sa drizzarsi
in vece di parole, / gli dà pegno di pace. buonarroti il giovane,
amabile esagerazione. 2. che dà piacere al gusto. bencivenni [crusca
di amaricare), agg. che dà sapore amaro; amaro. targioni tozzetti
una certa untuosità e crassizia che li dà una sustanza e virtù, che chi ne
tabulazioni e amaritudine che sua bontà vi dà. tasso, ii-15: non userà diligenza
: colui che oltre al debito modo dà e spende lo suo, tosto è di
matita, egli [il cennini] gli dà nome di lapis amatito, conforme alla
81-41: amor, lo tuo effetto dà lume a lo 'ntelletto, / demostrali l'
. baretti, i-140: qui si dà per sicuro che sua eccellenza il signor
e dubbiose. savonarola, iii-195: dà brieve audienzia, e sempre dà risposte mozze
: dà brieve audienzia, e sempre dà risposte mozze e ambigue; bisogna intenderlo
4-43: ch'ei pare proprio colui che dà l'ambio ai baleni. g.
. ambitiosus * che briga, che si dà attorno per ottenere cariche e favori
, estratta sulla stessa ruota, dà diritto a una vincita. forteguerri
secrezione dell'intestino del capodoglio: bruciata dà un profumo simile a quello del muschio
ogni giuntura con doloruzzi e scricchio- lamenti dà indizio del cambiar del tempo. serao,
grave su 'l timpano, l'acuta ne dà due, tal che amendue vanno a
, gaio; che rallegra i sensi e dà serenità all'animo. lorenzo de'
, / colora, odora, e dà sapore al mele. = voce dotta
esterno; in acqua parenti quali gli ci dà la fortuna. idem, dee.,
padri. tasso, 9-95: ma chi dà legge al vulgo ed ammaestra / la
meglio d'ima sorgente o d'un fiume dà il senso della continuità della vita.
. tommaseo-riguiini, 2298: chi vi dà brighe, noie, vi fa ammattire.
preda e ha mangiato quello che vuole, dà el resto affi altri animali. idem
un altro è questa, che chi lo dà, se lo sdimentichi subito, e
gigante: -ammazza, ammala ti si dà tutti man forte. noi la teniamo e
arte l'ammorbida e matura, e dà lor sapore e velocità a smaltire.
pera ed ammorsala, e poi la dà a la madre. cicognani, 2-41:
leonardo, 5-123: il lume vivifica e dà vera notizia della qualità de'colori,
/ e si asciuga nel sole e non dà un filo d'erba. dessi,
sé e il mondo d'amore che gli dà morte. lorenzo de'medici, ii-43
la luce che ravviva, / e che dà gioia all'alma del poeta. beltramelli
a durare, / l'amore annulla e dà principio. -ant. istinto (secondo
credito in raschiatura. oggidì non si dà né fa nulla per l'amor di dio
disposta a pannocchia (che alla sera dà un odore ripugnante di sostanze in putrefazione
amoroso giglio, / figlio, chi dà consiglio al cor mio angustiato? dante,
. torini, 238: e però le dà assai pena la strettezza del luogo ove
frutto a forma di cuore, che dà un olio acre e caustico, ma con
: nell'alcaica... l'anacrusi dà un soffio o spinta iam- bica ai
comincia dalle parti, egli analizza, e dà con ciò origine ad una cognizione filosofica
, i-691: talora il buon vino dà forza mirabile a quei sapori misti di
: nell'alcaica... l'anacrusi dà un soffio o spinta iambica ai trochei
colui che vende coha bilancia, che vi dà l'anchetta? ogni volta n'è
ancile in roma? la elezione popolare dà ordinariamente la origine alle stirpi nuove.
. boccardo, i-142: ancoraggio: si dà questo nome al diritto che vien pagato
[i vitigni] se la luna non dà volta. messer veri dice, che
alta otto, non ha dubbio che dà un tutt'altro andamento al suono allora
: provavo quel senso invincibile che ci dà la pietà di noi stessi, quando istintivamente
eterno stile di conversazione... dà un colore uniforme alle cose più varie
ant. bene andata: mancia che si dà partendo. cellini, 1-79 (185
l'andazzo chiome bionde a tinta bionda dà mano, e se nere a nera.
crisarobina; una varietà, vandira inermis dà il legno fagiano. = lat
del corpo, nientedimeno per quella si dà esito... a quello intrinseco
: la scritta è fatta, e gli dà l'anello oggi, / e domattina
), ma di odore distinto: dà un'essenza stimolante e fortemente aromatica.
arila, 30: spesso si dà il nome di anfitrione a colui che
dall'agglomerazione di vasi sanguigni, che dà luogo a chiazze rossastre o paonazze,
di soccombere; preoccupazione assillante che non dà respiro; inquietudine, ansia ossessiva.
e dal terrore, pro2. che dà angoscia, angoscioso. dotto dalla consapevolezza
. angoscióso, agg. che dà angoscia; che è causa di acerbo
questo sacco pieno di vermicciuoli, e dà loro il nome di anguillàie.
di angustiare), agg. che dà angustia; opprimente. beccaria,
amoroso giglio, / figlio, chi dà consiglio al cor mio angustiato? abate
limitata intenzione. 2. che dà angustia, affanno; tormentoso. guittone
, di dimensioni limitate (e dà un senso d'insufficienza).
essenziale di una cosa; che le dà vita, forza, durata. varchi
intensità di sentimenti; ispirazione (che dà vita a un'opera d'arte,
] cioè l'efficacia, avviva e dà l'anima alle parole, e adattale
sostegno a una cosa, che le dà forma. d'annunzio, iv-2-880:
ho provato nella nuova, che ella mi dà, dell'incendio occorso nella sua casa
m. cecchi, 1-2-3: quel che dà lor se stesso in corpo e anima
croce, i-1-8: la mera materia ci dà l'animalità, ciò che nell'uomo
un saggio... che dio vi dà, per cattivarvi al suo servizio,
di cuore. -fare quel che dà animo: fare quel che pare e
dànno, più al buono animo di chi dà riguardando che alla quantità del dono,
aste. redi, 16-v-66: non mi dà l'animo di riconoscere, se quel
fo qui stampare; e se vi dà l'animo, fatemi un pizzico d'associati
iii-202: [la natura] a me dà l'animo di accogliere i signori ambasciatori
che lo rode, e non mi dà animo d'interrogarlo. bonsanti, 2-27:
affetti ch'in questa incertitudine si sentono dà grandissimo piacere non solo a'giuocatori,
(femm. -a). chi si dà da fare in modo scomposto e senza
e le prelibate bottiglie a cui si dà fondo durante le belle serate di settembre
dare il caso, e se pur si dà, è mero e rarissimo caso,
e come campato in aria, che gli dà un bellissimo comparire. viani, 14-196
): annona, pane e vin dà a'forestieri, / manze, pernici e
pubblica autorità a ogni cittadino, che dà diritto all'acquisto di determinate razioni di
altrui legge non curando annullisce, e dà le sue. 2. deprimere
de luca, 1-9-2-14: ancora si dà un certo erede, il quale si
, / dimentica ogni ansia che affanno ti dà. d'annunzio, ii-740: e
volta che un'altra divenuto vermiglio, dà nel viso segnali dell'ansia mente. guido
buti, 2-523: questo relativo quale dà ad intendere tale, per la regola
cioè che lo relativo... dà ad intendere lo suo antecedente.
semente. negri, 2-781: tutto dà a credere che anticamente il palaz- zetto
, 22-19: il medesimo nilo che dà la fecondità al paese, dà anche anticipata
che dà la fecondità al paese, dà anche anticipata notizia ai paesani della maggior
passato e l'anticipazione dell'avvenire ti dà [la ragione] come in uno
quello capisce subito l'antifona, e dà quello che crede. pea, 7-632:
epodo, cioè col sopraccanto, che dà alle strofe pomposo e nobile finimento.
alegreza? non chiamo genteleza om che dà e aritolle; / s'eo ne
6-5 (115): niuna cosa dà la natura,... che egli
figliuolo, no l'ama, anzi gli dà materia che faccia mala fine. egidio
. campanella, 1143: e però si dà reputazione affi libri proibiti, e occasione
prende, che assume in appalto; che dà o assegna in appalto.
sua gioia. linati, 8-79: dà mano al cannocchiale e comincia a considerare con
, i-167: spesso l'apparecchiatura è o dà luogo ad una frode, dando alle
199: ipocrisia si è quando l'uomo dà vista 0 apparenza alle genti d'essere
la vernice coppale si appastella quando si dà col pennello bagnato... appastellare è
vada che buon per me, mi dà qualche appicco, onde io speri qualche
e'dice, / e s'ella gli dà appicco, o gli disdice, fagiuoli
e gli annunzia vittoria; e gli dà laude. g. bentivoglio, 4-103:
intensamente. savonarola, iii-157: dio dà sufficiente adiutorio alla creatura ad applicare la
mi sento tanto male, che non mi dà il cuore di lodare alcuno, né
, sm. ant. ciò che si dà alle bestie per nutrimento. -
zione); appositamente (e dà l'idea della volontà e della
ove giunge, / da poi che dà feruta, sì s'apprende / di foco
. imperato, i-20: il solfo dà il presto apprendimento del fuoco. pasta
che la vista di un'arma affilata dà al pusillanime. panzini, ii-493:
e una gemma allora nata / le dà, ch'alia padrona rappresenti. a
; cfr. fr. appréteur * che dà l'appretto '. apprettatrice,
: la colla o apparecchio che si dà ai tessuti perché abbiano bellezza e consistenza.
e poi * l'appretto 'che si dà alle stoffe. apprezzàbile, agg.
par ch'onori; / donde ci dà contezza / che sempre il meglio apprezza,
al sole / e 'l sol ci dà prudenza e signoria / e lume a ciascun
tempo che piace a chi ce le dà. michelangelo, 153-4: or par che
rucellai, 2-11-1-19: la lode che si dà per usanza a una cosa bella,
-trice). che approva; che dà il proprio consenso, la propria lode
impedisca, anzi l'aria s'apre e dà luogo all'impeto del grave. ariosto
netta,... / a cui dà lume un picciolo pertugio, / che d'
: quando la morte di una persona dà inizio all'azione degli -aprire ad alcuno la
, 9-28-2-22: gli aquilotti, se non dà loro il cuore di seguitar le madri
] è più incartata di tutte, dà più pascolo ai bachi. 5
domandate; operazione alla quale si dà giustamente il nome d'arbitraggio, perché
nel loro arbitrare, che né la fame dà più mai al corpo di quel che
della valle, 1-31: a tali ambasciatori dà pochissima auttorità, riserbando sempre l'arbitrio
inimico, ponendo fra le angustie, dà a conoscere quello che si può fare
legare. allegri, 151: chi dà nell'arcifilosofo è tenuto arcimatto, ma
arcifilosofo è tenuto arcimatto, ma chi dà nell'arcimatto non è filosofo creduto.
invitato il quale all'ultimo momento si dà per malato... è un personaggio
filosofo. allegri, 151: chi dà nell'arcifilosofo è tenuto arcimatto, ma
arcifilosofo è tenuto arcimatto, ma chi dà nell'arcimatto non è filosofo creduto.
tali sono le ferite che amore ci dà, quali potrebbono esser quelle d'un
cava una lettera, e me ne dà lettura. settembrini, 1-13: giunse
mare: l'anello che una volta trovato dà la boccaccio, dee., 10-7
minore. l'ineguaglianza delle due crociere dà a questa sorta d'arcolai una forma un
violenta, che brucia dentro (e dà un senso di insopportabile bruciore).
entrar sì fieri in giostra, / ci dà il vin talvolta ardire. segneri,
/ come infuso pe 'l globo a lui dà vita / il perenne ed antico ardore
bene /... / tanto si dà quanto trova d'ardore. petrarca,
la luce; così questa scrittura ti dà ardore di carità e illumina, come
dell'argomento, che prima di parlare mi dà contumacia della temerità d'intraprenderlo,.
, cioè per un mezzo braccio, ci dà l'area o piano di detto cerchio
, sonoro (come il timbro che dà l'argento). marino, 375
questo si trova ne'pozzi, né dà alcuna speranza di sé, né vi si
zinco e nichelio (quest'ultimo le dà l'aspetto dell'argento): in
dell'addome e del torace (ciò che dà loro l'aspetto di grosse bolle argentee
, anche allora che nessun fatto vi dà argomento, aveva trovato in quelle voci
amore è molto concreto e non gli dà argomento a disquisizioni e sottigliezze.
venti, a'quali niuna marinaresca arte mi dà rimedio, m'hanno le vele,
il vino, il cibo ecc. dà talvolta una straordinaria prontezza, vivacità, rapidità
aria: non esserci sicurezza (e dà l'idea del pericolo, dell'ostilità
pedante,... che si dà grand'aria di letterato. r. m
germano. idem, 3-382: non dà ivi quello edilìzio il bell'aspetto che dà
dà ivi quello edilìzio il bell'aspetto che dà a vicenza, per non essere posto
sfondo arioso, con vapori colorati, dà l'impressione che laggiù vi sia il mare
. ant. vistosamente elegante; che si dà grandi arie, presuntuoso. piovano
intelligenza, 70: évi la rota che dà l'aventure, / che tai fa
dì, sotto quell'arme / che gli dà il tempo, amor, vertute e
, 2-1-173: l'amico di trastevere dà forte all'arme, non avendo in
? bembo, 1-112: quale si dà all'armeggiare, quale a usar magnificenza si
2. figur. chi si dà da fare con intrighi, macchinazioni;
... la pietra armenica quando si dà al peso della duodecima parte d'una
quadri. l'aro moltiplicato per dieci dà il decaro, o pertica metrica censuaria di
61: tale arra intanto / ei ci dà della sua [amistà]. idem,
, ma se morde un altr'uomo gli dà la stessa rabbia e lo stesso timore
, se morde un altro, gli dà la stessa rabbia e lo stesso furore,
e cedevolezza di nostra lingua, si dà nello scoglio della oscurità. =
rendi l'altra, o morte / dà insieme ad ambe: arresta, arresta
. idem, purg., 11-15: dà oggi a noi la cotidiana manna,
). voce di incitamento che si dà agli animali da tiro e da soma.
, ii-166: non arricchisce invidia né dà stato; / ma vedi ch'ò trovato
-trice). ant. che dà ricchezza. trattato delle virtù,
con superficie non lisciata, che si dà sui muri rustici, per prepararli agli
1-146: la famiglia del papa che dà il bene arrivato a v. e.
, 2-105: vestimi -dice -le donne, dà retta: e delle miglior vesti te
un'idea del senso di ristoro che dà la pioggia dopo tanta arsura. papini,
dipinto in profil in un cerfatto / che dà grazia e rilievo alla figura.
lui rispettato, lui corteggiato: gli dà noia il bene stare; e bisogna
non gli paga mai, e se dà loro quattro soldi, bisogna che dica:
più innocuo che artefare, il quale dà l'idea di vizio per lo più.
essere libero, perché il cittadino che si dà alla patria viene dalla medesima garantito contro
fumo di paglia di riso, che dà il colore a tutta la pelle, eccetto
, / se il ricco non gli dà dei suoi denari. g. gozzi,
: la legge che punisce il dà sul numero, che fecero una capitolazione onorevole
ascendente di tale segno e pianeta, che dà allegrezza e g. villani,
e si asciuga nel sole e non dà un filo d'erba. piovene, 2-106
ascoltanti rallegrare. tasso, 7-57: dà fiato in tanto al corno, e n'
tori adunati, a forza di bastonate che dà a colombina o a brighella.
. 2. figur. che dà fastidio, opprimente. panzini, iii-666
dà in parete, tal riceve; senza volere
-chi non può dare all'asino, dà al basto: chi non può vendicarsi
: né dar potendo all'asino, dà al basto. -l'orzo non
per gli asini; e così gli dà d'asino in complimento. -viene
e beve l'acqua: chi si dà da fare per gli altri senza ricevere
mano. - eccola. -qual asin dà in parete, tal riceve: si dice
voi usate, dicendo: -quale asino dà in parete, tale riceve -: se
stentatamente (una macchina); che dà un suono rauco, sgradevole (uno
. caro, i-163: chi mi dà tosco al tuo veleno eguale, /
e spruzzola / uomini e bestie, e dà dell'acqua a iosa. giusti
caro, 15-i-225: ognuno che scrive dà delle signorie; ognuno, a chi si
dial. rafforzativo di aggettivo, a cui dà un valore di superlativo e peggiorativo al
420: la contemplazione... dà ricreativo saziativo nell'anima, inebriata d'essa
14-20: il suo fogliame, che ci dà il letto per le bestie, mai
d'assi di fresco taglio e si dà un da fare indiavolato... càspita
borghini, 1-iv-4-333: e perciò si dà fuori questo libro, altra volta stampato
, 2-59: il padre della fanciulla non dà assentimento, e non contradice, e
macerata nell'acquavite con altre piante, dà un noto liquore. palladio volgar
. leonardo, 2-82: a chi dà noia al vomito il navicare, debba
l'asserire; giudizio in cui si dà come vero un principio, un'idea,
, agg. che assicura, che dà assicurazione. 2. sm.
segnale / che contra tutto male / mi dà sicuramente. guinizelli, iv-33 (16-1
alla destinazione, ecc.) che dà diritto al risarcimento dei danni da parte
di perfetto e armonico accordo collettivo che dà l'esecuzione di un complesso artistico,
un'aspirazione acutissima, violenta che non dà tregua). pascoli, 485:
. -figur. che sostiene e dà forma (il recipiente che contiene un
senza dubbio, di necessità (e dà un tono di assoluta certezza alla frase
segneri, i-457: non solo ci dà il poter fare delle opere meritorie di
vita eterna, ma... ci dà assolutissimamente l'istesso farle. panciatichi,
: il padre sforza pallavicino... dà decisa ed universale, e non relativa
, / questa è la man che dà l'assoluzione / quando al prelato il
4-75: colui che promette e non dà è assomigliato al granchio. boccaccio,
allo 'ncenso odorifero, il quale allo principio dà buono odore, finalmente in fummo si
, ma nel carnevale qualche ora si dà allo svago. pavese, i-276:
come campato in aria, che gli dà un bellissimo comparire. menzini, ii-qo
. ariosto, 40-16: astolfo dà l'assunto al re de'neri, /
tutte. 7. atto che dà inizio al rapporto di lavoro subordinato da
/ e si asciuga nel sole e non dà un filo d'erba. piovene,
2. rinuncia a cosa che dà piacere, privazione (fatta con spirito
, a portar la gravenza / che dà la penetenza ne lo perseverare. boccaccio,
, 1-142: il sindacalismo... dà a tutti, senza preoccuparsi di astrattezze
infuso della salvastrella,... che dà buon gusto al bere ed una piacevolissima
assortimento di mappe di qualunque natura si dà la denominazione di atlante. l'uso
guardate il mare, la giù. non dà imagine d'un'at- mosfera piuttosto che
] / uguale alla pietà, spesso dà regno / a tiranni atrocissimi et a mostri
violenza mal vagia (che dà orrore, spavento). - anche al
confidenti in se stessi... e dà molto attaccamento alle cose di questa terra
di proposte, a cui non si dà ascolto, non si bada. marotta
11. mus. momento in cui si dà inizio a un suono, o all'
corpo... ci amministra e dà diletti brievi e da penter- sene,
per le piaghe della carne, ed elevato dà orrore. dentro in fortezza di mente
. pedag. scuola attiva: dove si dà gran parte all'attività spontanea del fanciullo
, 9-14: su ogni rada si dà fondo o si salpa, ogni approdo è
una figliuola atratta o monca, la dà a dio; chi ha il figliuolo
una persona o cosa; che si dà come propria a una condizione, mansione,
la sintesi che supera l'arte e ci dà la totalità concreta dello spirito, e
di peso; la quale augumentazióne gli dà un colore,... che è
idem, iv-2-408: al siracusano, che dà quivi spettacoli con una sua auleda
di aumentare), agg. che dà aumento, che accresce. boccaccio
medesimo viso aggionto la chiarezza che li dà lo splendore de l'aria; per
). rigutini-cappuccini, 175: si dà ora il nome di enti autarchici.
diapositivo che, osservato per trasparenza, dà l'immagine a colori. =
. noleggio di automobili; ditta che dà a nolo automobili. = comp
femm. -trice). chi dà origine; causa; fattore, creatore;
causa; fattore, creatore; chi dà principio, chi suscita un'impresa, un'
è autore della beatitudine, così la dà immediata e senza alcuna disposizione. bisticci
') 'chi fa crescere, chi dà autorità; fondatore, autore cfr
molto bene e con quell'autorevolezza che vi dà la pri mogenitura. giocosa
marsilio ficino, 2-153: a pochi si dà l'autorità di fare leggi. pochissimi
la via di troncare coi modi che le dà il potere. panzini, iii-393:
. ott. lastra autostereoscopica: che dà l'impressione del rilievo senza essere osservata
avallo, sm. garanzia che si dà con la propria firma per un
vessazione e prepotenza; in ispecie si dà questo nome alle multe ed ai regali
solo il superfluo, ma quel che dà noia: * ce n'ho uno e
corylus avellana), l'albero che dà le nocciuole. boccaccio, 1-46:
estate, perché gli rinfresca dentro, e dà loro nutrimento buono... brillano
se d'aver meco a far non ti dà il core, / e vedi già
t'avvalora, cioè la quale ti dà valore e conforto di montare al cielo
. arrighetto, 4-101: la rosa non dà la spina avvegna che sia figliuola della
avvenevolòzzo. il quale credendolo tossico, dà bere ad uno del trebbiano. e gentilesca
fosse che amore / contro ogni avversità le dà valore. cavalca, ili-m: cristo
, per una salutare avvertenza che ci dà dione della fama am- plificatrice. a
. meccan. operazione con cui si dà inizio alla rotazione dell'albero motore,
! una bottega avviata che non se ne dà. panzini, i-284: teneva uno
mi avvilisce d'animo e non mi dà gli aiuti che mi fanno di bisogno,
collo con le due braccia e mi dà il bacio. -recipr. petrarca
avvisa, chi avverte, informa, dà notizie. giacomo da lentini, 14-39
più elettrico) fa da avvertimento, dà l'allarme (per incendio, furto,
emesso una cambiale tratta (traente) dà avviso al soggetto a cui è rivolto l'
). che avviva, rianima, dà vita, forza. - anche al figur
magalotti, 7-137: la sua foglia dà nel nero, avvolticchiata come il thè
-anche: sofferenza interiore, che non dà tregua. bisticci, 3-436: fu
invenzione, conferita nelle società (e dà diritto soltanto alla partecipazione dei profitti)
di prelazione, o privilegiata: che dà diritto-a un prelevamento d'interesse prima che
occupa del collocamento delle azioni, e dà diritto a una certa parte degli utili
dell'azione: ogni teoria filosofica che dà particolare rilievo all'attività pratica dello spirito
quali nomasi azione; come pure si dà questo nome al titolo o documento
imprudente che per fare delle grandezze non dà poi un centesimo di dividendo agli azionisti
babbioni. firenzuola, 682: costui si dà ad intendere ch'i'sia qualche babbióne
il babbo nostro è 'l vin che dà cagione / che noi dobbiamo stare in più
quasi infantile, forse per l'impressione che dà il suo piede nella scarpa dal tacco
disus. grande e grosso (e dà l'idea di rozzezza). redi
» (il « banchiere ») dà due carte per ciascun lato e due a
baccello. baccellino, agg. che dà baccelli mangerecci (una pianta, un
chiamano poyo. questo s'apre, e dà fuori un grappolo di trenta, quaranta
aria colla punta della bacchetta, e dà il segnale. baldini, 6-232: il
pratiche esteriori della religione ufficiale (e dà il senso del conformismo e dell'ipocrisia
vaci / spiriti pellegrini / dà vita al bel tesoro / de'bacianti
bolo [tribulus terrestris): che dà un frutto grosso, munito di
. (femm. -trice). chi dà il bacio. guarini,
uso comune la denominazione di bacillo si dà a tutti i microbi, specie quelli
bacinetto, si sfibbia la gorgiera, e dà gli arnesi alla donna. 3.
francesco da barberino, 64: mo'si dà l'acqua alla sposa novella [prima
locuz. -bacio alla francese: che si dà stringendo le guance della persona diletta con
ricorre frequente nelle preghiere collettive: e dà l'impressione di un rumoroso bisbiglio.
voi fate, è un avviso che si dà, e sul serio. coloro che
solo il riscontro degli occhi è quello che dà la ferita. boiardo, 1-1-45:
. bagordière, sm. chi si dà ai bagordi, alle gozzoviglie.
orecchi italiani; e a quelli che strillano dà la baia. nievo, 560:
que'giganti, e più d'una volta dà loro repubblicanamente e filosoficamente la baia.
lui. tozzi, iii-249: egli dà la baia a tutte le ragazze che passano
: tu vuoi la baia, tu. dà qua la mia sporta, e lascia
sera c'è qualche baione che ci dà il mattone! un'altra sera diremo
sono intonate all'unisono, la terza dà il suono alla quinta inferiore): corri
upo3<4xavo <; 'ghianda che dà profumo ', il 'mirobalano ')
, ma un balbettamento più morbido che dà il sonno a sentirlo. balbettante
. grande apertura nelle abitazioni, che dà all'esterno: alta, giunge (a
che balena; che risplende, che dà barbagli di luce; che appare e
lat. scient. balaenidae, deriv. dà balacna. balenièra, sf.
appuntato ch'ei pare proprio colui che dà l'ambio ai baleni. a
lasciata da banda ogni regola, si dà in balìa alle più strane immaginazioni,
, 30-35: la relione sì te dà una 'nsegna, / co se fa al
: galeotto da pisa ne'medesimi testi dà nome di sonetto ad una sua lunga
che si diletta in balli spesso / dà segno ch'ella sia sospetta e vana
le cene solite farsi fra'parenti, si dà ne'suoni e si comincia a ballare
omaccione, contento della preferenza che gli dà il cane, sorride e con due dita
ama; / ma lui la colpa dà pure a se stesso, / locchio e
malfatto, che vale poco, che non dà nessun affidamento, che tende al peggio
attive. 2. figur. che dà sollievo, conforto, grande consolazione.
sm. vitigno delle marche, che dà uva nera e dolce. = per
(fino a 25 metri), che dà un liquido sciropposo, anch'esso usato
d'arabia, palestina), che dà un liquido grigiastro, odorante
, lenimento; bevanda gradevole, che dà sollievo. -al fìgur.: consolazione
affari vanno a rotoli, e a lei dà balta il cervello. = forse è
appare e scompare a intermittenza; che dà bagliori. soffici, ii-189:
dando quando gli è mandata, li dà poi quando balza. pulci, 2-32
, 210: e sciocco è chi non dà al pallon che balza. tassoni,
sp., 8 (129): dà di piglio alle brache, che teneva
. terrazzino coperto della scaletta esterna che dà accesso al piano superiore (nelle case
di plastica, ecc.) che si dà alle bambine per giocare; pupa,
dei capelli, gli abiti (e dà nel ridicolo). nievo, 455
oltre 200 varietà; la musa paradisiaca dà frutti più grandi, con buccia grossa
le suddette legne, gli se ne dà di nuovo a ragione di circa alla
: piglia dunque la cedola bancaria che ti dà cristo, e con quella va'a
. chi usa banchettare, chi si dà alla gozzoviglia. alfieri, 4-20
cerimonia religiosa. sbarbaro, 1-132: or dà la voce all'ostricaro. una serqua
di campanile, che ogni vento che vi dà drento la fa girare. lippi,
che si presenta in completo assetto scolastico; dà alla nascitura un anticipato battesimo e la
licenza che la stagione ed il luogo ci dà. firenzuola, 65: colui adunque
a cui serrare e disserrare / si dà: per vostra volontà qui feci, /
la giustificazione per cristo... dà bando all'umane indul- genzie, manifesta
milizia bando. testi, 327: chi dà bando a gioie oneste / fa tiranna
poco. baracchétta di legno, dà via libera e saluta sull'attenti il
agitata e contraddittoria, che non si dà una norma, una disciplina.
onori e de'magistrati, nientedimeno, se dà denari, gliene concedono come se ne
calendario, prevede le condizioni atmosferiche, dà ricette, fa previsioni che riguardano fatti
le maniche rimboccate sulle braccia possenti, dà ordini o si riposa con dignità dietro il
prov. chi non può dare all'asino dà al basto: a indicare un inutile
all'altro stringe e preme e gli dà duolo. 6. basto rovescio
chi bastona, chi picchia, chi dà legnate. l. bellini,
in due parti eguali: una si dà all'orlo...; l'altra
divide in quattro parti, una si dà al listello... e l'altre
mischia, piglia la sua mazza, e dà tra costoro, per dividerli; e
, 7-4: in ogni battaglia non tanto dà vittoria moltitudine, o forza di gente
54: schiera d'aspri martiri / dà battaglia di morte alla mia vita. nievo
sue masnade, / e il nome dà: soavia cavalieri. -il grosso di
, 722: l'onore si dà ne le battaglie molto a coloro che so'
,... e il bambino si dà da fare per atterrarlo: il piccolo
su 'l timpano, l'acuta ne dà due, tal che amendue vanno a
in un batter d'occhio, gli dà l'idea della gravità, e gliene forma
offerte o per moine avvicinare da chi dà il più lieve sentore di voler tendere una
rito di consacrazione (col quale si dà la benedizione e s'impone il nome
che si presenta in completo assetto scolastico; dà alla nascitura un anticipato battesimo e la
, basta che vi è cristo che dà la virtù a quella acqua, ma nota
. fonte battesimale; vasca, pozzetto dà battesimo. ottimo, i-344: fa
, sf. paura, spavento che dà gran battimento di cuore, affannosa palpitazione.
scampo. 4. giocatore che dà il primo colpo (nel gioco del
materia informe, ma la zecca che gli dà battute le monete, che sole si
preserva il gonnellino dall'imbrodolarsi quando gli si dà la pappa, o che comincia a
mento molto prominente e aguzzo, che dà al viso un che di sproporzionato.
figur. forteguerri, 28-36: e dà di mano al fren pronto e bizzarro
sempre bene e non bestemmiate. la pecorella dà la lana sua, il latte,
. ant. e letter. che dà felicità, beatitudine. parini, giorno
che rende beato, felice; che dà la beatitudine del paradiso. -visione beatifica
bee delle sue vive e limpide acque dà gusto di vera beatitudine. flaminio,
vostra beatitudine) ', e si dà anche ai patriarchi orientali (al vocativo:
beatrice, agg. e sf. che dà beatitudine; dispensatrice di felicità spirituale;
è estremamente grande, e perciò si dà a questo bastimento una pesante zavorra
differenza, che dove in quello si dà con un panno avvolto o altra
o altra cosa simile, in questo si dà colla mano piacevolmente una sola volta da
: pareva pur santa verdiana, che dà beccare alle serpi. sacchetti, 112-100:
si becca il cervello, 0 si dà, di monte morello nel capo. caro
, i-985: esce la fattoressa, e dà beccare ai pavoni. 14.
pisis, 20: il cocò mi dà un becchetto / come a dire: «
becchime1, sm. cibo che si dà ai volatili domestici; mangime per gli
i-312: becchime, ogni mangime che si dà a beccare ai polli, come grano
del marito tradito, che non se ne dà pensiero (ed è amico dell'amante
po'becco cornuto? menzini, 5-73: dà di becco pel capo al legnaiolo,
da un ciuffo erigibile (che gli dà un'aria bizzarra ed esotica), e
e mosciamocco, non era, come si dà il più delle volte, anche
per la quantità dei fiumi a'quali dà ricetto, e che menan seco quantità
idem, 524: ad ogni cosa dà supremo ornamento questa graziosa e sacra bellezza
, ii-62: la spinta che mi dà l'iniquità di tutti i mali è bestialissima
; persona, soggetto, circostanza che dà piacere; soddisfazione, compiacimento, gioia
di ricercata eleganza, che si dà bel tempo: fatuo e scioperato
bellino2, sm. vitigno che dà uva da tavola a frutto nero
su per lo stelo, che pur gli dà grazia e l'adorna. redi,
subito è stato risposto: beffa! glieli dà l'austria. nievo, 431:
il quale, in realtà, non dà mai pennellata senza prima averla vista con la
, 561: sapeva quanto piacere si dà alle innamorate sparlando dei loro belli. pratolini
benandare, permesso che il capo lavorante dà ai suoi compagni, dopo fatte le dovute
]: benandata, mancia che si dà nel partirsi...: come in
.]: benandata, somma che si dà per- ch'altri rinunci a contratto fatto
overo benda; e tanto se le dà di sporto: si toma poi a dividere
in parti sei, e una si dà alle goccie, le quali deono esser
vista sul tavolo. 3. dà valore rafforzativo o intensivo all'idea espressa
4. davanti a quantità numeriche, dà spicco al valore (con intenzione)
, inoltre, il diverso valore che dà ad alcuni verbi, secondo che abbia
stare, a cui 'bene 'dà diversi sensi. -star bene: godere
vole bene? e per ciò non me dà delli cavalli come fa a te.
e degli beni, che la fortuna dà e toglie, convenevolmente dotato. lorenzo
menti: / i primi la fortuna dà e toglie, / gli altri que'ben
/ gli altri que'ben che al corpo dà natura, / i terzi l'alma
-è tristo pegno: l'ebreo non vi dà sopra dinari. -tra gli uomini da
. fausto, felice, fortunato; che dà favore, gioia, utilità, consolazione
, agg. che benedice, che dà la benedizione. g. villani
sua benedizione. / oh virtù che dà cristo a chi gli crede: / cacciò
benefaccinte). che porta bene, che dà benessere. serao,
lotto (pubblico o privato) che dà diritto a un premio. caporali,
ha ricevuto... colui che dà il beneficio, il taccia; e colui
, lasciata da banda ogni regola, si dà in balìa alle più strane immaginazioni,
che si vuole, il signor pietro dà lavoro a tutti, vende il grano a
che l'onore: / altri la dà, altri la può ancor tórre. machiavelli
da banda ogni regola, si dà in balìa alle più strane imma
scorgendolo già già arrivare, gli dà, com'è convenevole, il ben venuto
la più affabile torretta di lanterna marina dà il benvenuto a chi arriva d'alto mare
: « benzoico, aggiunto che si dà a certi prodotti che i chimici traggono dalla
bee delle sue vive e limpide acque dà gusto di vera beatitudine. guicciardini,
, che m'accieca... mi dà una noia!... »
borsa,... e poi dà loro un grosso, e dice: -togliete
soppiatto / senza farsi vedere / non dà punto buon bere. fagiuoli, 3-2-28:
crepare, / canchero! questo qui non dà buon bere. giusti, 2-70:
significa 'debolezza'; la forma raddoppiata dà valore superlativo), da cui il
giusti, 2-56: nel braccio ti dà / la donna vicina, / e dice
, con due bernoccoli al piede, dà nell'idillio. -figur. tozzi
di mano. orsino, i-171: ti dà il buon dì chi il tuo mal
e portar via il cappello, gli dà la burla. 4. plur
: quel si ritira, e gli dà di berretta, / e dice: gran
, mi minchionava. baretti, 1-145: dà la berta a que * che si
(un maglio o mazza che dà un colpo a fondo, scorrendo fra
cominciò già per buffoneria, / or gnene dà da ritto e da mancino. ariosto
rauco, ma un balbettamento più morbido che dà il sonno a sentirlo. moravia,
. nieri, 218: il prete dà in bestia, perde il lume dagli occhi
medicina che vaglia, eccetto quella che si dà alla peste: fuggire da lui el
son bestiali / gli aggiramenti che gli dà la sorte. berni, 53: che
disposizione degli organi; il genio lo dà la coscienza. nievo, 14: infine
le gambe. baretti, 1-24: dà soltanto un'occhiata ai libri che tuttodì si
.. e allora quando sono infreddati si dà loro il beverone caldissimo. carena,
stemperata in moltissima acqua, che si dà talora ai cavalli, specialmente nella calda
seco al ciel, [dio] gli dà, pietoso, / biade d'eternità,
più prò assai di quella che mi dà il * trattore'. carducci, 468:
o luce bianca, che dà riflessi tendenti al bianco. biancheggia l'alba
bianchétto2, sm. vitigno che dà vino bianco (è denominazione generica che
oro con altri metalli / nel resto poi dà loro il foglio bianco. manzoni, pr
ritorna da capo, perché la luna gli dà carta bianca. venghi lo squittino
a chi dipinge sgabelli, come a chi dà di bianco al muro, d'ordinario
lo farò certo. ma dejanira subito dà di bianco. foscolo, xv-549:
. biancóne4, sm. vitigno che dà vino bianco (di parecchie varietà,
si getta via, o si dà alle bestie, ai cuccioli, agli implumi
liere, / a cui gloria non dà, ma biasmo il vero. idem,
[a] alcuno dar loda, si dà biasimo, o per difetto de lo
una gran bibbia / d'ingiurie, dà nel sacco una percossa. note al
intensissima di rilevare anche questo colore che dà per contrasto uno scintillio così malizioso agli
3. biblioteca circolante: che dà in prestito i libri dietro un modico
, i-1-142: come un bibliotecario intelligente dà la preferenza all'acquisto e alla catalogazione
e 'l pin similemente, che odore / dà dalle tagliature, com sapete; /
ojetti, i-96: ma anche per questo dà gran gusto il guardarlo, ché si
in atto carnale. sarpi, ii-42: dà loro [a li vescovi] facoltà
487: c'è il dìlettante-vinicultore che dà la volta al mio vino, e
parola: prende ancora la cambialina, ci dà un'occhiata con gli occhiali, poi
pone l'oggetto da pesare: lo strumento dà la misura del peso dalla posizione che
merita la sua opera: ai colpevoli dà pena, agl'innocenti beneficio. tasso,
ma voi, se la padrona vi dà lo sbratto, anderete a far la birba
bribe 4 tozzo di pane che si dà ai mendicanti ', e briber 4 mendicare
: quel birbante di enrico stao si dà un gran da fare, e giura e
[la chiesa], / le dà lume per gli occhi scompagnati; / ma
de sanctis, ii-155: la natura dà a ciascun essere quello che gli è
messo intero invece di pagine 16 ne dà 36. 11. stor.
con rife- renza alle scienze morali, dà quella che si chiama la scienza economica
ci manifesta la vista, l'odorato ci dà argomento ed indizio molto chiaro che per
: che, in soluzione alcalina, dà colorazione violetta ai sali di rame.
: dilungateli [i proverbi] se vi dà l'animo, con parole blande,
forma nella divisione del primitivo centrosoma e dà origine a nuovi flagelli). =
: al pittore, allo scultore, si dà un tanto al giorno come ad un
la lievissima ombra bluastra della sbarbatura che dà al volto una nota più virile.
e la bocca acciecante delle tettoie che dà sulla campagna. bartolini, 1-57: i
: ora è tranquilla. ma mi dà pensiero una certa contrazione che dice di
a chi di bocca nelle parti nostre dà relazione delle cose d'ìndia. tasso,
-bocca a pila: aperta, che dà al volto intero un'espressione sciocca.
artiglierie. gramsci, 31: la finestra dà sul cortile dove si prende l'aria
... a quella del rubino che dà sopra una tavola soda del fondo d'
nel boccale / che a cento bocche dà la sua freschezza. baldini, 6-169
è pitturata sul fasciame della barca e dà alla stiva lo squallore della catacomba;
immenso palcoscenico dove il genio dell'architettura dà le sue rappresentazioni favolose, il boccascena
: le prelibate bottiglie a cui si dà fondo durante le belle serate di settembre
it., ii-135: non ti dà un'azione bene studiata e ordita come
quella con tutta la sua forza / ei dà per mezzo il petto / e la
due rubinetti. poliziano, i-2-21: dà luce all'emispero / la mia brunelluccia,
di quelle bollicine dalle lancettate, che dà loro lo spirito di quegli agrumi,
ne taglia ima parte, che si dà per ricevuta al contribuente, o
guerra: col quale il comando supremo dà le notizie sui principali eventi militari del
a mettervi dell'agro di limone, dà fuori un rosso così bello e vivace,
a quelle lor novelle messe tenere si dà un bollore nell'acqua calda tutto a un
. v.]: bolo, si dà questo nome ad alcune terre limose,
; bombarda, rimbomba, arde e dà », e altre girelle. guarini,
orribil suono, perché bomba, arde e dà. erasmo da valvasone, 2-55:
puglie), a grossi grappoli; dà un vino adatto alla preparazione del vermut
bencivenni [tommaseo]: l'acqua tiepida dà talento di bomicare, e toglie il
ma non è così, ché le si dà il significato di * bonarietà ',
di tutte le bontà e perfezioni, dà e attribuisce a tutte le cose l'
-anche al figur. persona che si dà importanza, che agisce con solennità.
degli uscocchi / sta la bora e ci dà posa. idem, v-1-397: così
dare il latte, che, accarezzato, dà piacere. 2. dirnin. borchiétta
tanto d'avarizia, che all'amante dà se stessa per grazia di doni, da
*: un paese. una parola che dà l'idea di corridoio. come infatti
che lui è quel che 'l vincer dà e toglie. bandello, 2-40 (ii-30
fattolo giudice d'alcuna loro differenza, dà il torto a chi ha la ragione,
-figur. dante, 56-60: tanto dà nel sol quanto nel rezzo / questa
il * gioco di borsa ', si dà il nome di borsaiuoli, e,
, iii-285: se il vostro borsiglio vi dà gambe per portarvi voi pure a milano
vediamo dopo. -colpo che si dà cadendo o urtando contro un oggetto duro
a più; che vuol dir dunque che dà frattanto continue botte a chi medita.
del saputo, che a botta per botta dà del naso ad aristotile e a diversi
nieri, 210: si mette lì e dà la stura al bottaccio [dei suoi
131: quel paese... dà ogni quattro anni tanto olio che èccene
per l'appunto; e difatto non mi dà l'animo di poter vivere a lungo
moglie ebra piglia. -la botte dà solo del vino che ha: per scusare
la botte, come suol dirsi, dà di quel vino che ha.
(bench'ella fosse alquanto stracca) / dà una corsa, e in dite anch'
bottegante, né a ogni bottegante si dà il titolo di negoziante '. boccardo,
glier foss'un bargello, / gli dà l'acqua, e di poi lo mette
carena, 2-184: bottinaio chiamasi chi dà opera a votare e ripulire i cessi
, tirando a sé la mazza, dà al piano e al sottoposto carro,
, / la man di pasqua che essi dà la mancia, / che far pigliar
sp., 8 (129): dà di piglio alle brache, che teneva sul
stefano pareva come quando, adolescente, dà tregua. aveva, col cuore che batteva
giuocatore,... alla quale si dà col braccio armato d'un bracciale di
con le forti braccia, / ti dà fiero tormento, / sai perché? perché
nuota; spinta che il nuotatore si dà con il braccio. -per estens.
1-74: sostiene il braccio, cioè dà di braccio: che è quell'atto de'
robe e arnesi; / chi dà le braccia a rotolare un doglio,
dispiacere che gli sia fatto, perché gli dà troppo carico adoperare el braccio publico contro
, negli uccelli e nei mammiferi dove dà origine ai derivati branchiali).
! abbasso!: comando che si dà affinché i marinai prendano le loro brande dalle
e l'ho conosciuto a'contrasegni che ne dà il doni in una sua opera chiamata
con la bravata audace e cinica che dà la coscienza della superiorità fisica in tali
in due semibrevi, a ciascuna delle quali dà il valore di una battuta e di
è più tarda che non sòie quando si dà principio al ragionare, sarò breve.
sparge spesso il ridicolo su chi li dà e su chi li riceve. papini,
o per altra cagione, un viso umano dà in codesto sconcio rossore, tutti se
è sempre / briaca e acclama chi le dà più rosso / spettacolo. cicognani,
e sm. chi briga, chi si dà da fare, chi intriga.
, brigosissimo). ant. che dà briga, che dà fastidio; molesto.
ant. che dà briga, che dà fastidio; molesto.
ricevuto una lettera di grazietta che mi dà notizie dell'esito brillante degli esami.
: perché l'assenza viene notata, dà nell'occhio. arila, 72:
i), introducendo questo episodio, dà la tipica forma moderna: brutus et
brillatura, sf. operazione con cui si dà al riso, al miglio e ad
lo spesso gemire e starsene digiuno, dà segno ed indizio del morbo che internamente
briscole. nieri, 218: il prete dà in bestia, perde il lume dagli
intime fibre e afferra i sensi e dà / un desiderio di felicità / a chi
non ne faccia la fortuna; / e dà sempre nel chiamare le scarpette con gli
delle astuzie,... e non dà punto burchiello, 58: non zebedei
allungata). come fa schermitore brocoliere: dà verso, lo col quando
impari / chi la broda a * banchetti dà dappoi, / e stolto, mette
avanzi di cibo e acqua che si dà ai maiali. pulci, 3-43:
locuz. -pieno di broda: che si dà grandi arie e non vale niente;
2. ant. broda che si dà ai maiali. sassetti, 12 7
i-1075: per un soldo, una vecchia dà nove castagne allesse, denudate della prima
mischiata di rosso, con un cangiante che dà nella fiamma. baldinucci, 2-6-202:
vi conferisce, togliendo a chi vi dà opera l'agio e il desiderio di
io e il mare, / a me dà noia spesso / il suo eterno brontolare
bronzosonante, agg. letter. che dà suono bronzeo, che risuona cupamente.
dial. pustoletta, bollicina (che dà prurito). mattioli [dioscoride]
quel « brr * termometrico e ravvivante che dà per esempio lo schlivovitza (fortissima acquavite
e simili: 'una bolla in bocca dà brucio '. verga, 4-270:
agg. ant. che brucia, che dà una sensazione di bruciore. soderini
il brun cioccolatte, onde tributo / ti dà il guatimalese e il caribbèo / c'
-brunellùccio. poliziano, i-2-21: dà luce all'emisfero / la mia brunel-
la brusca o frasche... si dà il fuoco, di maniera che consuma
, 2-48: prima di salire in casa dà il pastone al suo cavallo, lo
poeta, posto dietro agli attori, dà il tempo e fa da suggeritore);
; e anche la persona stessa: e dà l'idea del fare spiccio e deciso
note]: l'adiettivo brusco si dà ancora all'uomo, e * uomo brusco
non manca alcuna, a cui il fattore dà di brùscolo, ed ella, superba
l'ombre stremando che raccorcia; / dà loro proporzione e brutta e mala,
ferite impressi segni. garzoni, 3-17: dà indicio ambrosio che l'angelica ruina,
v.]: brùzzico: luccico. dà idea soltanto della prim'ora mattutina:
buca lor fatta da chi poi / dà che dir sempre alle pancaccie, a
già per buffoneria, / or gnene dà da ritto e da mancino. aretino,
caro, 8-49: questa sua fantasia dà quasi nel buco. -a buco torto
: qui, dice il re, si dà sempre in budella, / sicché mi
note al malmantile, 2-522: si dà sempre in budella: non si conchiude
regioni artiche dell'america; gli si dà la caccia per la carne e per la
zuffa: / e in pippo un tratto dà del castiglioni, / che mascherato ancor
pasto di roba fredda, che si dà a'convitati alle feste di ballo, e
pasto di roba fredda, che si dà alle feste da ballo e a simili ritrovi
che in cambio di buffetti e guanciate dà saliva e lacrime. panzini, ii-389:
buffettino con polvere di cipro, e le dà la polvere dove manca. =
bensì si fa valere; / perch'ei dà bene i buffi, e meglio i
egli è un buffone, / che dà diletto a tutta nostra corte; / non
, quel tanto di vincita, che gli dà colui, che gli beccò su gli
, perché questa buffoneria volgare non ti dà che il fatto materiale, sterile, il
già per buffoneria, / or gnene dà da ritto e da mancino.
medicina (chi lo crederebbe?) dà per sovrano rimedio al mal d'occhi
vide: eppure a noi il fatto dà un senso di antichità buia buia.
dire porale limosina è quando uomo dà lo suo avere affi poveri; la
ebbero dunque la spiegazione: rousseau la dà ai lettori, ma con quel tono sdegnoso
gloria la buon'anima di montecuccoli che mi dà tanti fastidi e mi tiene lontano da
di augurio o di commiato, che si dà a notte tarda o prima di coricarsi
, benché suo parente, / ed ordin dà che sia gittato in fiume: /
che, essendo ella oggimai vecchia, dà molto buono essemplo alle giovani. idem,
il pastore buono. il buono pastore dà l'anima per le pecore sue.
verde campagna; / a un conte dà il destrier del bon ranaldo, / ché
pagare di multa a cotesto inclito municipio che dà quattro paoli al giorno a me che
sconci motti, e in pazza guisa / dà per fine in un gran scroscio di
. i razza burlevole / che non dà retta / ai gravi ninnoli / dell'
). pananti, i-90: or dà in un tronco [la carrozza],
! con un soldo d'olio si dà la benedizione in croce per due volte.
, 41: buttasella, segnale che si dà colle trombe per avvertire i cavalieri di
, 6-223: il direttore d'orchestra dà tutta valvola agli strumenti. l'elettricista,
. -anche scherz.: chi si dà importanza, e fa il saccente.
la base della cioccolata, e le dà il nome. algarotti, 1-448: e
ant. persona sussiegosa, che si dà importanza. mattio franzesi, xxvi-2-320:
, che lo fa rompere, e dà di gran dificultà a condur tal'opere,
imprima giunge. 2. che dà la caccia, che insegue persone o
da la fortuna, però ch'oggi ti dà e domane ti può torre i beni
, caccia di là, e quello ferito dà a ima scancerìa tra bicchieri e orciuoli
le novene, battezza, comunica, dà l'estrema unzione, accompagna al camposanto
della coppia finale, con una cadenza che dà insieme lo slancio per il passaggio da
se ne ode il suono della percossa che dà nel fondo, non trae seco per
... va pel mantello e glielo dà, poi dice: attendi; e
vano, / latrando, all'ombre triste dà terrore: / stretto da tre catene
elemento che più d'ogni altro ci dà il senso della caducità delle cose, voglio
stante tutte le forze a chi si dà questo male, cade. d'annunzio,
genitori prendiamo, ma l'animo esso ci dà purissimo e immortale e di ritornare a
, contenuto nel caffè tostato a cui dà l'aroma particolare. caffettano [
se è proprio vero che il re gli dà le terre, vogliamo vedere il capolega
.); nei dialetti meridionali canbiare dà cagnare. cagnòla (cagnuòla),
ha un nome infin ch'a dirlo dà terrore. = dimin. di
dalla terra a bordo... si dà anche il nome caicco alle barche cannoniere
: * calabrese ', nome che si dà al cavallo che ha lunghe orecchie e
farfanicchio, un'altra botta: / dà nelle casematte e ne'gabbioni / dove
la grazia particolare ad un uomo gli dà a gustare il fiele del suo calice e
coscia e con l'altro pettine vi dà su e riscontra si l'un pettine con
i-985: voglio vedere il sole calante che dà nelle vetrate al pian superiore della villa
v. borghini, 1-2-222: come dà il variar delle umane cose, che sempre
rimembranza, / che solo a'pii dà delle calcagne. buti, 2-276: solo
buti, 2-276: solo a'pii dà delle calcagne, cioè pugne li pietosi come
quando nel cambiar di due amici si dà in un sasso, overo in un putto
piena, ma scema; ma egli le dà colme e calcate. giov. cavalcanti
son men calcati di gente e poi dà l'assalto. 5. borghini,
, condito, riscalda le reni e dà appetito. crescenzi volgar., 6-60
/ con virtù, vince briga e dà valore. / se è perforato anche meglio
presente nel sangue (la sua diminuzione dà origine a eccitabilità eccessiva dei nervi e
a dire una gran villania, le dà due urti col calcio del- l'archibuso
a essere ferrato da'maniscalchi, mi dà un calcio? 2. colpo dato
berni, 6-70 (i-176): e dà de'calci al vento in sul sabbione
calca. nieri, 323: dà una guardatacela storta ai piatti degli altri e
vita ha prezzo per quello che ti dà... dico bene? alvaro,
claustrale un bel bue aritmetico, e mi dà i titoli facetissimi di calcolatore, di
e il nostro savio... non dà segno quasi di accorgersene e non se
leonardo, 1-221: il calderìgio dà il tortomalio a'figlioli ingabbiati.
). che comunica calore, che dà la sensazione del calore (e si
pericolo d'un accidente. -che dà calore, che riscalda (un cibo,
come la mattina / allo spedai si dà la medicina. redi, 16-ix-12: userei
acqua che martella i vetri del lucernario dà una tristezza... come quando
3. oggetto caldo, che dà una sensazione di calore. pascoli
di poi fatto questo, se gli dà un altro poco di caldo di fiamma di
più caldemo o caldoso; il sole ci dà dalla mat tina alla sera
malattia che attacca i marinai, si dà a divedere piuttosto la notte che il giorno
nieghi / ai figli d'argo, ei dà barbare morte / a chi dà lor
ei dà barbare morte / a chi dà lor la tomba. manzoni, 318:
: il cavallante raùna le briglie, dà l'aìre ai cavalli. d'annunzio,
lamenta continuamente; persona gretta, che dà importanza alle minuzie. palazzeschi, 4-372
far la grazia particolare ad un uomo gli dà a gustare il fiele del suo calice
primitivo cangiato nel lago a cui sedi dà il nome. sbarbaro, 1-112: da
rica, a'biasimi che l'una nazione dà all'altra sua nemica, abbiamo ordinato
il giovane, i-268: carro addreto non dà ch'ha preso il calo.
e calurìa: il ristoro che si dà alle terre sfruttate dal grano, concimandole,
, agg. raro e letter. che dà, trasmette calore; che riscalda.
un altro in laude del calvizio, non dà il core a voi ancor di saper
e me alza la camisa e me dà, qualche volta, con una scuriata così
la lana] cioè uno o due vi dà su con un carnato per taglio.
i. nelli, 7-1-9: non le dà l'animo fare apparire qualche scrittura cambiaria
viva è 'cambiavalute '. chi si dà a questa professione, non solo fa
cambio chi di queste imperfettissime cose dà per avere e per acquistare cose
bellezza] a cambio / con chi vi dà virtù, bontate e senno,
o nundinali,... si dà questa distinzione per un nostro modo d'
non ha mai visto, e ti dà tutto quello che ha, e spesso nel
suo ufficio, poi mette a banco, dà a cambio, tuole a cambio,
; stanza d'affitto; albergo che dà alloggio (e può anche indicare talvolta
: 'camerotto ', nome che si dà dai marinai ad un mozzo che serve
e me alza la camisa e me dà, qualche volta, con una scuriata così
ariosto, 27-24: come quando si dà fuoco alla mina, / pel lungo
signore, viva il signore; e dà nelle campane e ne gli strumenti, sonando
, 15: pratico stillatore / dà fuoco nel fomel della campana, che
cerchietto d'osso o d'avorio che si dà a mordere ai bambini durante la dentizione
un solo campanile (e dove si dà esagerata importanza ai modesti avvenimenti locali)
come campato in aria, che gli dà un bellissimo comparire. milizia, ii-196:
. -campionissimo: appellativo che si dà (nelle cronache sportive) a un
boccardo, 1-370: 'campione'. si dà questo nome (ed anche quello di *
loro canti. ariosto, 14-5: vi dà più onor che se di vostra mano
; simili a quelle che nel suo poema dà l'ariosto a'principali maestri del tempo
per sua inavvertenza e poca intelligenza, mi dà campo di poterlo convincere con testimoni irrefragabili
con esso 'l tamburo, / e dà a tutti a ballar campo sicuro. marino
suo mira, bile palazzo, che dà campo a lui... di esporre
campo della quale la linia radiosa complicata dà e modi delle dimostrazioni, in nella
materiale ferromagnetico. -campo induttore: che dà luogo a fenomeni di induzione.
sala da pranzo della parrocchia, che dà sulla vigna quieta, sta seduta rigida
un impiccato, / quando 'l boia li dà l'ultima stretta, / cori ridotto
falso vantaggio che la singolarità di essere noi dà al nostro io; sgominare la cancerosa
, che si rischiara / prendendo foco dà ad altr'a vedire, / sì divengo
a la città selva frondosa, / che dà grato ristoro al corpo lasso. alfieri
dal circolare che fa il vino quando dà la volta e si guasta. carena,
167: nella sala dove il re dà audienza et dove si fanno le cirimonie
gueffato e chiuso là, dove il sole dà a scacchi. 11. dimin.
nessuna parte dello stesso animale non si dà separazione di fluidi senza il concorso del
3. figur. persona noiosa (che dà fastidio perché continuamente afflitta da qualche malanno