abete bianco: abies pedinata). -olio d' abézzo: trementina. ricettario
, a modo che si ricoglie foglio d' abezzo. soderini, iii-311: crea l'
chi che si fosse, eziandio se d' abiettissima condizione, ad osservar la legge del
manzoni, 1034: una parlata arrogante d' un abbiettissimo abiàtico (abbiàtico,
oleografie, ritratti dei padroni di casa, d' abiatici, che non sono stati neppure
chim. che si ricava dalla resina d' abete o di pino. — acidi abiètici
pino. — acidi abiètici. = d' uso intemaz. (cfr. ingl.
che si trova nella trementina; ragia d' abete o di pino.
o di pino. = d' uso intemaz. (cfr. ingl.
(di vino con infusione di foglie d' abete). = voce dotta,
: conseguitata allora alla abbiettazione del principio d' autorità feudale quella dell'ecclesiastico, e
la sede alla così detta cattività babilonica d' avignone, nell'ecclisse de'due luminari del
civiltà italiana empirà mirabilmente tutto 11 cielo d' europa. = deriv. da
abbiettézza), sf. estrema bassezza d' animo, viltà, pusillanimità.
troppo chi deve essere esempio e ispiratore d' ogni alto e magnanimo affetto.
abiettissimo). spregevole, ignobile; d' animo vile, basso; reietto.
al crocefisso supplicarono, empi, / d' essere abietti. fogazzaro, 1-113: il
quale un peso per la società. d' annunzio, iv-2-1169: il grasso.
fece infame mercato della propria abbiezióne. d' annunzio, iv-1-151: quel suo sentimento
re di spagna per viltà ed abiezione d' animo. guicciardini, iv-341: errore gravissimo
quello che procede da timidità e abiezione d' animo, che quello che nasce da
opere di legge per scrivere con aria d' intenditore sull'abigeato. bacchetti, i-208:
sveglio, accorto, che sa trarsi d' impaccio con destrezza e furberia; sagace,
come gli altri pigliare, con sollecitudine d' altra forma mi prese, prima con
quantunque ella abbia male abile core / d' esser per tale obietto innamorata, / pur
, i-466: ma l'agute saette [d' amore], passata la dura e
sì per pratica e sì per saper d' intelletto. la ragione: che ciascheduna
: tra le leggi antiche della città d' arezzo ve ne era una, la quale
non guadagnarne quasi altra stima, che d' avere uomini di grande abilità. redi
già godente fama di molta abilità. d' annunzio, iv-1-151: non aveva fatto
versi da gran tempo. quell'intervallo d' ozio aveva nociuto alla sua abilità tecnica?
i-260: a furia di intrighi e d' abilità era arrivato ad essere l'amico
potremmo approvare, ci strappano talvolta gridi d' ammirazione per l'abilità con cui quelle
altresì che ricevendo dieci, con un pò'd' abilità uno può ricambiare con otto e
1-168: seduti per terra si gioca d' abilità con levigati sassolini che bisogna far
l'abilità di mangiarsi a colazione un quarto d' agnello '; ed anche in un
me cento benefizi, ebbe l'abilità d' insultarmi '. 6. giochi
rimorso di tutto il male che sapeva d' aver commesso, ma... quasi
aveva abilitato a cercarsi altrove quel calor d' affetto invano cercato in lei.
(ufficiale) che abilita all'esercizio d' una professione. panzini, i-124:
grazie, cortesie'; ovvero: 'd' avermi ricevuto in casa fu per me
quei raggruppamenti non pur sonori ma razionali d' una folla di idee accessorie, in
vent'anni buoni per mettere le fondamenta d' una generazione nuova a una nuova società utile
dalle successioni, non comprende l'eredità d' un chierico ab intestato.
ora, mentre schiavo / il mondo d' abissale pena soffoca. baldini, 5-213:
voraginoso. zito, iii-380: colmo d' orgoglio, il letto suo nativo / sprezza
e illeso viva ognor chi impera. d' annunzio, ii-850: emerge dalle sacre
, ché n'ha la potenzia. d' annunzio, v-1-753: allora sarà adempiuta la
] al mare abissate nel suo specchio d' argento. idem, 19-493: senza
di massaua parvero prodromi di guerra. d' annunzio, v-3-648: dimenticammo i fornimenti
sm. profondità immensa, sconfinata (d' acque); voragine (d'acque)
(d'acque); voragine (d' acque) nel centro della terra.
la terra ha nel ventre, / che d' abisso li tira suso in alto.
... l'acqua chiara surgea d' abisso con grandi zampilli sopra più terreni.
cose c'è una smisurata caverna piena d' acque, che continuamente si muovono intorno il
sulla proda mi trovai / della valle d' abisso dolorosa. idem, purg.,
., 1-46: son le leggi d' abisso così rotte? / o è mutato
specchi] fuor fabricati sopra tacque / d' abisso, e tinti ne l'eterno
salse el fumo del pozzo come fumo d' una fornace grandissima. pulci, 16-6
... che le chiavi s'arroghi d' avere / del cielo e de l'
tasso, 4-4: tosto gli dei d' abisso in varie torme / concorron d'ogn'
dei d'abisso in varie torme / concorron d' ogn'in- tomo all'alte porte.
la pugna, / e lo spirto d' abisso si partìa, / vota stringendo la
ugna. leopardi, 844: spiriti d' abisso... io vi scongiuro
al senso dell'orrido). cecco d' a scoli, 631: sì che li
sorge alto e sfacciato nell'aria. d' annunzio, v-1-783: ho veduto riaprirsi
luminosi. negri, 1-497: abissi / d' ombra, immense voragini di luce.
i prati erano smeraldo, le zone d' ombra abissi d'azzurro cupo profondi. papini
smeraldo, le zone d'ombra abissi d' azzurro cupo profondi. papini, 26-49
figur. profondità illimitata e insondabile (d' ordine spirituale) dove la mente si smarrisce
veder l'amata sua ne l'abisso d' ogni carnalità e miseria. idem,
abisso in cui l'avevano gettata. d' annunzio, iv-1-27: talvolta anche gli pareva
, iv-1-27: talvolta anche gli pareva d' esser ridotto al nulla; e rabbrividiva innanzi
del marito, come in un abisso d' amore e di disperazione. idem,
, 10-284: non può figurarsi che abisso d' iniquità sia in quell'uomo. stuparich
alla nostra fragile natura non è possibile d' antivedere l'abisso ed eterno consiglio del
eterna. papini, 21-240: golfo d' amore, abisso di speranza / noi da
: tra il valore effettivo delle proprietà d' un'azienda e il valore delle azioni
, genesi, 1-2; * voragine d' acque', genesi, 8-2; 'inferno',
. &3uooo <; 'senza fondo, d' immensa profondità '. cassiodoro, 228
). guittone, v-214-92: né d' alcun bono gaudere si può, for
, for pacie; unde onni abitaculo d' omo, pacifico esser vorria. dante
la quale gli abitanti chiamano la costa d' amalfi. crescenzi volgar., 1-5:
ne vuotasse la città e la riempisse d' arabi e sciti stranieri. boterò, i-252
non v'ha così grande freddo. cecco d' ascoli, 1587: l'uomo superbo
certi uccelli nerissimi, simili ai corvi d' europa. forteguerri, 4-30: né
senza paura nelle solitudini le è licito d' abitare. idem, v-169: ne'primi
c., 3-3-1: lo primo atto d' acquistare virtù si è d'abitare seco
primo atto d'acquistare virtù si è d' abitare seco medesimo. cavalca, 4-75:
picciol sia, già di nobili uomini e d' agiati fu abitato. ottimo, i-166
prato / un fanciullo di luce e d' aria tenue. cardarelli, 6-97: stare
il meno possibile era il primo dovere d' un poveraccio che abitasse una camera in
una nota di questo eloquio toscano. d' annunzio, iv-2-670: egli sentì entrare nel
grandi e in ottimo paese, e pieno d' ogni bene, e sempre abitatissimo.
chiacchiericcio dell'abitato che gli faceva sentire d' avere iniziata una vita nuova. la
. montale, 1-39: un gruppo d' abitati che distesi / allo sguardo sul fianco
che distesi / allo sguardo sul fianco d' un declivo / si parano di gale e
[la guerra] lasciate disolate e povere d' abitatori! petrarca, 214-33: m'
petrarca, 214-33: m'han fatto abitador d' ombroso bosco. boccaccio, i-215:
la città con li abitatori suoi nelle mani d' altri. o italia, o roma
. idem, 15-41: pónsi veder d' abitatrice gente / case e culture ed
: è pietà veder le ville sparse d' ogni intorno, che erano un tempo popolate
albergo, con un tal nuovo ordine d' architettura divisato, che a tutti insieme
che a tutti insieme questi tre generi d' abitatori si confacesse. redi,
748: questa mascherata rappresenta gli abitatori d' alcune valli. pindemonte, 2-184:
quattro- cento moggia di terreno coltivabile. d' annunzio, iv-2-440: egli era un
uno diritto e in una abitazione, quelli d' una città, e di un paese
quale vi cignerò di profondi fossi e d' altissime mura. idem, iv-187:
e ivi era l'abitazione in forma d' una spelunca. idem, v-195: ti
, non altrimenti si disordinano che tabitazioni d' uno superbo e regale palazzo...
del popolo, perché è un'affettazione. d' annunzio, iv-2-150: ella parlò di
: anche le abitazioni padronali sono semplici d' aspetto, basse di statura, e
b. davanzali, i-130: molte strade d' italia eran rotte e non abitevoli,
sbiavato. panzini, ii-108: tutta vestita d' un abitino grigio quasi da educanda.
angolosa e rigida. ojetti, i-680: d' un colpo scatta in gesti angolosi e
, agg. e sm. nell'espressione d' angora o d'angora, come
. nell'espressione d'angora o d' angora, come gatto, coniglio, capra
angora, come gatto, coniglio, capra d' angora: a pelame lungo, morbido
lo più candido; lana, coperte d' angora: col pelo di capra d
di capra d * angora; pelle d' angora: bianca, di capra d'angora
pelle d'angora: bianca, di capra d' angora o persiana. nievo,
tien sempre sui ginocchi un vecchio gatto d' angora così grasso così morbido che parrebbe
parrebbe una golaggine a qualunque milanese. d' annunzio, iv2- 1198: uno stuolo
1198: uno stuolo soffice di gatti d' angora, e bianchi come la panna
bianco. cicognani, 12-82: nera d' un nero lustro come l'antracite, il
antracite, il pelo lungo della razza d' angora, due occhi che sono due pezzi
. bartolini, 12-194: o caro gatto d' angora, non selvatico, con lunga
domestico in livrea tu ami, oh gatto d' angora, la mia casa / e
più ci sento, / salvo un vivere d' angor. = » voce dotta
terra il tira, / o d' altra oppilazion che lega l'omo, /
omo avere tutto 'l mondo addosso. d' annunzio, iv-1-88: appena fu sotto il
quando le hanno acquistate, sì temono d' usarle. bartolomeo da s. c
1-395: l'appetito della carnalità pieno è d' angoscia, e 'l saziamento è pieno
(107-13): e di pianto, d' angoscia e di sospiri / pasci 'l
): un strido / me trae d' angoscia del disfatto core. bibbia volgar
[tutto] essere vanitade e angoscia d' animo. m. villani, 8-61:
i-57: o figliuola di lagrime e d' angoscie, quanto ha giove mostrato che la
. capellano volgar., i-237: angoscia d' ogni pena mi sarebbe dolcissima, se
de l'alta porta, / pien d' affanno e d'angoscia i'entrai drento,
porta, / pien d'affanno e d' angoscia i'entrai drento, / tra quella
coscia. tasso, 6-63: così d' angoscia piena e di sospetto / mirò i
sovra questo colle / io venia pien d' angoscia a rimirarti. idem, 22-105
primo giovami tumulto / di contenti, d' angosce e di desio, / morte chiamai
il fazzoletto che avea asciugato quel sudore d' angoscia sovrumana. d'annunzio, ii-192
asciugato quel sudore d'angoscia sovrumana. d' annunzio, ii-192: e più d'
d'annunzio, ii-192: e più d' una volta l'angoscia / dell'amore mi
viii-18: e se, tuttora fuoco d' avventura, / tornati gli attimi da angoscia
attimi da angoscia a brama, / d' itaca varco le fuggenti mura, / so
36: or perché mi diedi angoscia d' imparare senno? -venire in angoscia:
l'avere a dormire in due letti d' una medesima stanza, bastava ad angosciare l'
i sinistri presentimenti che mi angosciavano. d' annunzio, iv-2-794: si sentiva più
e quando quasi come in uno ventre d' avarizia molte cose arà messo, saziato,
. cardarelli, 1-128: nelle notti d' insonnia, / quando il mio cuore è
per la qual cosa io sempre spero d' avere senza te angosciosa vita! idem,
(347): dopo qualche momento d' una lotta così angosciosa, parve che s'
vita. carducci, 51: oh d' angosciose notti / false quieti, oh torbidi
, 5-90: notò solo l'espressione d' angoscioso smarrimento, di profonda disperazione sul
figli così che m'empie il cuore d' angoscioso dolore, come se tu non li
riguardar nello scoperto fondo / che si bagnava d' angoscioso pianto. petrarca, 17-2:
angosciosi sospiri. leonida, iii-264: d' umidi pianti, e d'angosciosi / sospir
iii-264: d'umidi pianti, e d' angosciosi / sospir m'ingombri. d'annunzio
e d'angosciosi / sospir m'ingombri. d' annunzio, iv-2-903: trasaltò egli udendo
petrarca, 323-69: punta poi nel tallon d' un picciol angue, / come fior
ii-22-51: annunzio fu peggior che morso d' angue. serdini, ix-271: furia nel
acqua, è medicinale, facendo fomentazione d' esso al morso delle serpi. si tiene
11-8io: v'è una bellissima sorte d' angui, che vivono anche in acqua
/ e 'n fronte umana han chiome d' angui attorte, / e lor s'aggira
/ crin su la fronte e groppo d' angui algente, / crudelissima aletto. marino
collar fatto di smalto / a foggia d' angue attorto. idem, 3-2: spesso
un angue. muscettola, iii-388: d' angui crinita dal tartareo tetto, /
attorca, snodisi tra i sibili. d' annunzio, ii-750: udì le grida e
. negri, 1-524: il guizzo tortile d' un angue / ebbe, fuggendo,
boschetti, / riposo all'ombra sospirata d' alberi / di fusto dritto ed alto
dritto ed alto, / di scorza come d' angue, / cari ai cam- bebba
2-94: erinni fredde ventano angui / d' inferno e sulle rive una bufera / di
il mio sol furore; / e d' un pestifero angue ascolto i sibili, /
puro tuo piè. 3. angue d' esculapio. domenichi [plinio],
viene / dalle vergini spinta anguicrinite. d' annunzio, ii-280: bello era e triste
, 196: se dimorassi in paese d' anguille, / fagli [al bimbo
cui uscita ogni anno quasi del mese d' ottobre, nell'autunno, quando il lago
ha che eguaglia la grossezza della coscia d' un uomo, la lunghezza a proporzione.
castagni / ne accende il guizzo in pozze d' acquamorta, / nei fossi che declinano
/ nei fossi che declinano / dai balzi d' appennino alla romagna: / l'anguilla
anguilla, torcia, frusta, / freccia d' amore in terra / che solo i
prendere, l'altro, pescatore / d' anguille o renaiolo, passa oltre,
oltre, / buca deciso questa coltre d' umido / scesa sul fiume tra baleni
femina ch'avea fatta una fine crostata d' anguille, e avevaia messa nella madia.
ad albergo, e a cenare una crostata d' anguille. 2. locuz
agg. che ha forma e natura d' anguilla. -al figur.: che ha
rapidamente da ogni parte che quando credi d' averla afferrata, allora proprio è quando
gli ritrovò un gavocciolo assai più grosso d' un ovo ne l'anguinaia, che
la febbre o il tumore hanno paura d' un nome sacro o d'una parola barbarica
hanno paura d'un nome sacro o d' una parola barbarica, e che per
rese buona, e tirò all'anguinaia. d' annunzio, ii-233: ebbe le due
parole di dio? così nella mensa d' iddio si pongono le anguistare e bicchieri,
né uno specchio, né un'anguistara d' acqua odorosa; ella sdegnava azziniarsi con
grosso due volte 0 più la testa d' un uomo, rotondo, a buccia verde
a napoli il cocomero è detto melone d' acqua (melon d'eau) e
cocomero è detto melone d'acqua (melon d' eau) e melone da pane,
voce che quivi arriva, a guisa d' onda per gli spessi e confusi ravvolgimenti
quasi ingrandita nell'angustia deha stanza. d' annunzio, iv-2- 170: come
tutto l'altro dal quale ci par d' essere esclusi. ojetti, ii-262: s'
impiego, e versava in angustia. d' annunzio, iv-2-347: tra le peggiori
dov'è più di grandezza è più d' angostia. idem, i-332-87: se
penosa: / lo iorno le mosche d' entomo spavalde, / mordennome valde,
imaginazioni paurose e con più nuove guise d' angustia tiene i sentimenti sgomentati. imitazione
: a voler tollerare quehe mie angustie d' animo,... mi era più
: in tali angustie, si risolvette d' aprirsi con una dehe sue compagne, la
parere di avere accresciuto lo imperio fiorentino d' uno acquisto onorevole. magalotti, 9-1-39'di
scegliere, l'angustie divenivan mortali. d' annunzio, iv-1-472: io la guardavo
angustiosa, e grave a possedere. d' annunzio, iv-2-182: questo pensiero ogni
cure, che potrebbero forse indur concetto d' una virtù gretta, misera, angustiosa.
limitate (e dà un senso d' insufficienza). dante, par
solitaria villa / era 'l grand'uom che d' affrica s'appella. sannazaro, 12-198
s'avanza, / ed al fine spuntar d' angusta valle / vede uom che di
idem, 967: in una stanza priva d' ogn'altra luce, e solo illuminata
9-394: su per le sponde / d' un argine angustissimo, che quinci, /
e scura tra selvosi fianchi di monti. d' annunzio, iv-1-512: più d'una
. d'annunzio, iv-1-512: più d' una volta, nei passi angusti, vidi
i-650: quella lingua ch'è più povera d' inversioni chiusa in giro più angusto,
quelle / anguste fronti ugual concetto. d' annunzio, iv-2-235: dicevano quelle lunghe
di sapore dolce e piccante; seme d' anice. -anice stellato { illicium veruni
; invece di anaci, coriandoli. d' annunzio, ii-246: e un odor
maligno di vino, / di fimo, d' ànace, d'aglio, / di sudori
, / di fimo, d'ànace, d' aglio, / di sudori, d'
d'aglio, / di sudori, d' olio fortigno / occupava la via romana.
civinini, i-228: la sera, d' inverno, le piccole serate di famiglia
, 28-304: i cartoccini dei confetti d' anaci, a mazzi, colle nappe
. baldini, i-799: ecco, d' un colore appena giallognolo, l'essenza di
finocchio dolce dal grato e delicato odore d' ànice. vigolo, 1-30: respiro
. 2. liquore preparato con essenza d' anice; aroma d'anice (cfr
preparato con essenza d'anice; aroma d' anice (cfr. anisetta).
anice (cfr. anisetta). d' annunzio, iv-2-296: vendeva ai soldati acqua
, 523: alla sete / acqua d' anice tinta era ristoro. savinio, 11-45
anacini. anicióne, sm. liquore d' anice; anesone. leggi dell'industria
vato dal rispettivo acido per sottrazione d' acqua (come l'anidride fosforica,
forma l'acido fosforico). d' annunzio, iv-2-908: nell'interno dei battelli
chiuso scafo... tra i miscugli d' idrogeno e d'ossigeno svolti dagli accumulatori
. tra i miscugli d'idrogeno e d' ossigeno svolti dagli accumulatori elettrici, nel pericolo
calcio anidro (privo, cioè, d' acqua): minerale per lo più incolore
mossa, quello sotto molti mazzi d' aglio aveva nascoso. = voce
concia e goccianti l'anilina. d' annunzio, iv-1-898: un uomo
uomo... con le campanelle d' oro agli orecchi, con le mani
le mani e le braccia colorite d' anilina come quelle dei tintori,
: una specie di cardo è d' un turchino di anilina, e questa pianta
inutile ai margini delle strade, è portatrice d' un tenerissimo frutto tra le spine
, 25: principe, che desia d' alzarsi all'etra, / in vece di
impetra: / questo non è mestier d' anima grande, / chi dietro a fole
ficcarglisi nell'anima e nel corpo. d' annunzio, iv-2-944: e, nel punto
, par., 7-139: l'anima d' ogne bruto e delle piante / di
voi non dovete mai aver pensato prima d' adesso se la chiesa cattolica abbia difinito
le ninfe divine, anime verdi / d' alberi, cristalline anime d'acque, /
anime verdi / d'alberi, cristalline anime d' acque, / avean pietà del vecchio
; ma non poteva esser l'anima mai d' un futuro poeta tragico. foscolo,
ad esser l'anima del nuovo governo. d' annunzio, iv-1- 380: tu
la mia anima. -espressione affettuosa, d' amore (e indica un sentimento esclusivo
vita nuova, 2 (42): d' allora innanzi dico che amore segnoreggiò la
, e franco non respirava più. d' annunzio, ii-576: e ti dirò per
sera l'anima le possa amare / d' amor più forte. idem, iv-2-941:
eguale e sempre diversa, quel viso d' anima e d'arte, a cui un
diversa, quel viso d'anima e d' arte, a cui un pensiero disegnava
alla nuca, tentando anch'essa una via d' uscita che non trovava. soffici,
ispirazione (che dà vita a un'opera d' arte, all'esecuzione di un brano
, e trovasi in me una siccità d' anima, e di corpo indicibilissima. foscolo
, come se fosse un uomo. d' annunzio, iv-1-61: un giovane maestro
, una nazione, una folla. d' annunzio, iv-2-623: l'anima della moltitudine
cura, e dicevano che quando ella usciva d' un corpo, entrava in un altro
per la quale ogni impaccio si toglie d' inanzi all'anima, a ciò ch'ella
/ scendesti in terra, che fuor d' ogni errore / ten vai secura degli
di coloro che volevan che l'anima d' uno in altro corpo trapassasse in quella guisa
trapassasse in quella guisa che 'l peregrino d' uno in altro albergo suol trapassare. bruno
deledda, ii-283: ella si accorgeva d' essere in peccato; peccato di desiderio
, di disubbidienza verso i genitori, d' inganno verso il suo inferiore. ma
degnazione venata di sprezzo, è fatto d' anime affumicate. montale, 37: solo
questo ti pone nell'eliso / folto d' anime e voci in cui tu vivi.
le donne; era un'anima dannata d' un pellegrino birbante e impostore. de
perse, dalla mattina alla sera. d' annunzio, iv-2-1229: un'anima dannata di
baldini, 4-14: quell'urlo d' anima in pena m'è rimasto nelle pieghe
caro, i-163: furori e frenesie d' aschio e di bile / atra, e
e sete di sangue, e fame d' oro: / queste son le tue doti
paese ricco non meno di danari che d' anime vigorose. parini, xii-41: sdegnosa
« ah anima nera! ah tizzone d' inferno! » esclamava agnese: « ma
orgoglio. -per estens. d' annunzio, ii-573: grazia del ciel,
le stoppie riarse dei campi immensi. d' annunzio, iv-2-28: non un'anima viva
viscido come nafta, senza l'anima d' una vela, muto, spietato. panzini
gli occhi suoi risplende / una vertù d' amor tanto gentile, / ch'ogni
l'anima di quei poveri cuori. d' annunzio, iv-2-920: delicate miniature indoperse
rosa mentre passa il cavaliere in drappi d' oro sul palafreno di color cilestrino balzano da
cavammo fuori l'anima di ghiaccio. d' annunzio, iv-2-1031: era una vecchia
, con l'anima di metallo costrutta d' un pettine d'acciaio i cui denti vibravano
anima di metallo costrutta d'un pettine d' acciaio i cui denti vibravano al girare d'
d'acciaio i cui denti vibravano al girare d' un cilindro irto di punte. frocchia
quanto alla forma, tutta l'artiglieria d' oggidì si riduce a due generi; cioè
cosa, che le dà forma. d' annunzio, iv-2-880: le vittorie mostravano l'
panzeroni, e davanti al petto un'anima d' acciaio. 18. ant. anima
quali rovesci di medaglie era la deduzione d' una colonia,... con la
tengono l'anima coi denti. d' annunzio, iv-2-892: aveva il volto di
, in: in me rivive l'anima d' un cuoco / forse...
grandissimo. lippi, 7-28: stavan d' accordo [due fratelli] in pace
infra questi... uno legame d' amore sì grande, che si poteva dire
la similitudine de'noccioli di pèsca o d' altro frutto, ne'quali alle volte
anima sua. -iron. d' azeglio, 1-149: alla generazione di quell'
è morta dalla disperazione. -avere cura d' anime: avere il governo spirituale.
da barberino, 3-287: e s'hai d' anime cura, / qui ti convien
e buoni gli carica della brutta accusa d' ipocriti, chiamandoli bacchettoni: questa è una
vuol dare all'anima. -essere d' anima: essere molto devoto e coscienzioso
quale il conte, ch'era uomo d' anima, gradiva, venne al conte,
oltr'all'essere / tutto spirituale e tutto d' anima, / egli è appresso alla
animale, che non la discorre? d' annunzio, iv-1-223: nel vaso era un
iv-1-223: nel vaso era un mazzo d' orchidee... talune verdi, di
, 22-15: che la non faccia caso d' avere uno / attempatotto, che non
formativo ordinario, un legame analogico d' immagini. animadversióne, v.
.; e gli non ragionevoli sono d' animali sensibili sanza ragione. boccaccio
all'uomo che non si puote intendere d' altro, né di bestia, né d'
d'altro, né di bestia, né d' uccello, né di pescie, però
? », certo non si puote d' altro intendere se non dell'uomo.
purg., 25-61: ma come d' animal divenga fante, / non vedi
i-96: udire e spirare sono ufficio d' animale vivo e non di cosa che sia
sep., 5: questa / bella d' erbe famiglia e d'animali. lambruschini
: questa / bella d'erbe famiglia e d' animali. lambruschini, 1-57: per
, 4-735: aveva reputato fin qui d' essere un animale ragionevole, un cittadino
la mia prudenza: / era una insipienza d' anemalio bruto: / la lege del
e più al ventre serventi a guisa d' animali bruti, appresso alla lussuria,
ditto omo, e quanto più parte d' esso [= si allontana da esso]
e l'uno all'altro mostrandolo, d' una parte uscir conigli, d'altra
, d'una parte uscir conigli, d' altra parte correr lepri, e dove giacer
nessun artiglio / o di silvestre o d' animal pennuto / insanguinossi. idem, 8-5-79
] di far grottesche formando tanta varietà d' animali, parte terreni, parte acquatili
: in terra / di germi e d' animai varia famiglia / natura equa dispose.
, 259: quattro spezie di creature e d' animali creò iddio, oltre alli angeli
dalla parte corporea e istintiva. d' annunzio, iv-1-934: ella appariva, così
bene, e non di quell'animale d' arminio, che se ne fa bello.
va lasciata senza risposta, sotto pena d' essere chiamato un vecchio animale buono a
ma rime -e non rime ma filastrocche d' animali parlanti per gli animali leggenti. manzoni
. boccaccio, 8-95: a guisa d' una fanciulletta lasciva, con certi animaletti
. savonarola, 7-i-243: si legge d' uno filosofo che consumò tutto el tempo
456: un lione ebbe bisogno d' un vile animaletto. idem, 483
vilissimi animaluzzi si divide la preda del sangue d' una fanciulla più bella che 'l sole
si spegneranno. tasso, 8-5-372: or d' un minuto animaletto e vile / riconosci
. idem, n-ii-352: la previdenza d' iddio onnipotente e della natura è imitata
uomo,... ma dalla industria d' alcuni piccioli animaletti eziandio. galileo,
di alcun gran navilio, e quivi fate d' aver mosche, farfalle e simili animaletti
codacavallina, egli ne porta la figura d' un'altra terza spezie, che crede
invisibili animaluzzi è una gran cosa. d' annunzio, iv-2-250: aveva i movimenti
dal giovane a una ragazza in segno d' amore. -figur. buonarroti
lor beveratoi, / e strane razze d' animaleria. tommaseo [s. v.
tutto animalesca. -figur. indegno d' un uomo, vergognoso. paoletti,
altro, per non dovervi arrossir nuovamente d' aver pubblicato un sì animalesco sproposito.
eran... rimorsi da coscienza d' imbrattarsi all'animalesca con le abominevoli laidezze
-mi piace quel che m'hai detto d' aristotele, de l'animalità del cielo e
. v.]: maravigliosi segni d' animalità già rivelansi ne'corpi apparentemente inorganici
l'animale (gli istinti). d' annunzio, iv-1-885: quella tenace animalità interiore
che nell'uomo è di brutale e d' impulsivo, non il dominio spirituale,
l'animare, elle a quei corpi che d' ani mazione sono capaci.
primigenio fango animandolo / la forza d' insano leone: / l'uomo levandosi ruggì
favella che le animi, sono fattezze d' immagine, fattezze di statua. d'annunzio
d'immagine, fattezze di statua. d' annunzio, iv-2-878: il gioco
baldini, 4-26: il fondo di chiasso d' una strada italiana sarà sempre addolcito e
su 'l monte; e s'anima / d' un riso anch'ei, ma tardo
giocar de i pargoli / la faccia d' un vegliardo. verga, i-169: e
, e mi si animò per una fantasia d' altri tempi. negri, 2-793:
dei pioppi e dei salici si animano d' una profonda tinta violastra. civinini, 1-217
: farsi vivido, intento. d' annunzio, iv-1-267: quegli occhi..
: quegli occhi... s'animavano d' un bagliore indefinibile, simile un poco
bagliore indefinibile, simile un poco allo sguardo d' un maniaco. moravia, vi ii-5
nell'impresa; gli spettatori non cessavano d' animarla con gli urli. idem, pr
imprese avviate e non finite, in vece d' animarsi al compimento,...
sentivano uomini, eguali e animati. d' annunzio, iv-1-308: mi pare..
animate anch'essi. d' annunzio, iv-1-550: le sue mani,
iv-2-1264: tutte le cappelle intorno vivono d' un silenzio animato, sotto il gesto d'
d'un silenzio animato, sotto il gesto d' un santo o d'un arcangelo.
sotto il gesto d'un santo o d' un arcangelo. panzini, ii-206: [
scarsezza di persone di bella presenza, d' ingegno, animate e sensibili. foscolo,
, 2-272: una lieve e sottile canna d' india,... animata da
sempre sottintendere ima virtù incognita, animatrice d' essa vita. d'annunzio, iv-2-578:
incognita, animatrice d'essa vita. d' annunzio, iv-2-578: ella si sentiva passibile
in questo suo [di soffici] dono d' animatore, nella certezza delle loro qualità
giurisdizione temporale, che lo potesse punire d' animav- versione, secondo che eretico,
potrebbe esser fatta di bel nuovo capace d' animazione. salvini, 39iii- 212:
animare, elle a quei corpi che d' animazione sono capaci... s'appigliano
tant'è a l'onnipotente l'animazione d' un insetto, quanto di milioni di miriadi
un insetto, quanto di milioni di miriadi d' universi. -figur. panzini
pieno di vita, affollamento vivace. d' annunzio, iv-2-788: con la sua presenza
, 7-151: al cospetto dell'animazione d' ali, che si direbbe celestiale,
guardano con la coda dell'occhio tolgono assai d' animazione alla festa. manzini, 10-56
entusiasmo; concitazione, eccitazione. d' annunzio, iv-1-391: un'animazione straordinaria le
gran sommissione, e fatta la funzione d' incensarlo con certi braceretti che servivano pe'
(nelle pompe idrauliche, nelle camere d' aria dei palloni da gioco).
o aprendo o stracciando l'animella, d' alcuno invisibile meato se n'era uscita
dischetto che serve di ripieno ai bottoni d' osso (cfr. fondello).
intessute coll'ago, e suol essere d' osso o di legno. =
taluni ammetta, perché, a guisa d' anima, mettesi dentro al corporale piegato
parte, incontanente incominciava ad ima- ginare d' essere col corpo colà dov'egli con l'
tra noi chiara risplendere / magnanima virtù d' animo augusto, / se nella borsa
mezzo a coetanei di quella classe sociale. d' annunzio, iv-2-905: e riapparivano per
, su piani su colli su laghi d' italia bella, altre ali...
ima paroletta, un sorriso, un muover d' occhio con mara- vigliosa forza ci prendono
onore, ogni libertà tutta nelle mani d' una donna riponiamo. magalotti, 5-1:
: gli riuscì con un tenore inviolabile d' incorrotta giustizia e con l'uso d'
d'incorrotta giustizia e con l'uso d' un'affabilità incomparabile, di guadagnarsi gli animi
di colui, a cui è comandato d' ubbidire. -capire nell1 animo:
ch'i'l'ho caro. -essere d' un animo: essere concordi. compagni
con loro, non perché non fussono d' un animo, ma perché vi metteano
vostro governo, e se voi siate d' un animo in ciascuna cosa.
pensiero. -a un animo, d' un animo: concordemente. bartolomeo da
m. villani, 2-4: e così d' un animo [i collegati] rimasono
prendendo consiglio sopra ciò, per tutti d' un animo si prese, si facesse lega
4-7 (439): molto avendo ragionato d' una merenda che in quello orto ad
. dati, 119: tanto basti d' avere con ogni riserbo accennato così alla
l'animo. -d'animo, d' animo e di cuore: con buona
dittatore. se costui ad alcuno d' animo l'abbia fatto, non l'ho
e gliene raccomandai, come dovea, d' animo e di cuore. -fare
in animo: convincersi. f. d' ambra, 43: mettiti in animo /
filippo re di francia] ebbe animo d' ingannar santa chiesa, sotto la promessa di
. c., 183: nel regno d' aderbale avere pose tutto il suo animo
ed ardere quelle galee. -essere d' animo, mettere in animo: proporsi.
fare moto insino non conchiudeva col re d' inghilterra, gli pareva ragionevole che il
caro, 9-3-139: e però siamo d' animo, che il capitan pellegrino seguiti
ci aveva luogo il consiglio. f. d' ambra, 53: fermai l'animo
, v-52: far capitale delle parole d' alcuno è credergli ciò che promette e avere
mia voce, inducerai l'animo tuo d' andare in esilio. -avere vanimo
., 158: da quel tempo, d' ira e di paura angoscioso, studiava
: inchiuso vi mando un manifesto d' un'opera che io fo qui stampare;
vi dà l'animo, fatemi un pizzico d' associati, ché mi farete cosa giovevole
, 24 (417): più d' una volta disse che non le bastava l'
rode, e non mi dà animo d' interrogarlo. bonsanti, 2-27: si faccia
mandi via i pensieracci. non ha motivo d' essere scontenta, ch'io sappia.
li suoi nimici parti ciliari presono animo d' ammazzarlo. bembo, 5-1-234: i turchi
-ardire, osare. f. d' ambra, 4-14: stoldo, a chi
animo di ciò fare. -perdersi d' animo, cadere d'animo, mancare
. -perdersi d'animo, cadere d' animo, mancare d'animo; cascare
animo, cadere d'animo, mancare d' animo; cascare l'animo: scoraggiarsi.
a trasea fu vietato: non si perdé d' animo. redi, 16-ix-391: non
, che anco orlando non ne poteva più d' uno, e a fine di conto
collodi, 55: il burattino, perdutosi d' animo, fu proprio sul punto di
, avendo grande animo contro a piero d' araona, per la nimistà presa contro a
... per prendere il reame d' araona. m. villani, 3-112:
9-18: era la domanda [del re d' inghilterra] ontosa e altiera, e
signor sì, che è vero ». d' annunzio, iv-2-855: ella aveva cominciato
valere, rimanevano spesso senza effetto. d' annunzio, iv-2-207: i parassiti, a
, 9-521: parlava anzi con una specie d' animosità, come se fosse vittima d'
d'animosità, come se fosse vittima d' una ingiustizia in cui il suo interlocutore
amante è tale al quale si convegna d' essere battagliere, dee istudiare che la animosità
popolo fiorentino ingegnosissimo tra tutti li popoli d' italia, e sagacissimo nelle sue imprese,
di grandi miracoli, quando si risolvano d' adoperare ogni forza della mente con un incessante
fresca / gio- ventude animosa, e d' agri motti / libera punse la senil
i cuori più animosi del castello. d' annunzio, iv-2-301: le grida si
diventeranno più animosi, parragli miu'anni d' essere alla guerra. poliziano, st.
in cotal guisa /... / d' amore accesi, con le fronti avverse
106: timido prima a un mover d' aure, a lieve / scrollar di fronde
campi / l'animoso destriere, e d' un acuto / nitrir fea spesso risuonar le
. che è segno di indole coraggiosa, d' ardito sentire; che è dovuto al
io chiedo / colma una coppa. d' annunzio, iv-2-852: ella ebbe il brivido
nemici. idem, v-129: né animoso d' offendere venni qui,...
garofano o da libellula come ha lei. d' annunzio, iv-2-244: le terribili parole
. liquore preparato con l'essenza d' anice. deledda, ii-73:
credesse un maleducato. gradì un goccio d' anisetta. era a disagio, e un
: la carne di qual si vogli sorte d' anitre è assai più eligibile che non
ordinaria, quell'altro quanto un uovo d' anatra. vallisneri, i-28: ecco
prendevano remigando la tranquilla e leggiadra ordinanza d' una flotta che manovra. verga,
/ passar su casa un lungo rombo d' ale: / l'anatre vanno per la
l'anatre vanno per la notte nera. d' annunzio, iv-2-778: una torma di
v-1-286: presso lo stagno, tutto smeraldato d' anitre salvatiche, era un grande frutteto
, dondolandosi mollemente nell'acqua verde. d' annunzio, iii-2-72: traspariscono le bianche
bianche braccia a traverso le maniche fatte d' un tessuto reticolare che svaria come 11
delle tribù clamorose di anitroni e anitroccoli d' ogni razza. = dal lat.
lat. anasandtis (con apofonia anitis, d' uso alternante) si sviluppò la forma
bioccoli / e se ne fece gozzi d' anitroccoli! buonarroti il giovane, 10-978
, 10-978: i'ho una covata d' anitroccoli, / che stanno a disguazzarsi
1-36: porrogli ancora davanti mezza dozzina d' anitrotti, di dieci in dieci giorni
le pazzie, fuori che da quella d' amore ». ojetti, ii-351: m'
a un banchetto del borgomastro l'ala d' un anitroccolo in salsa d'arancia. barilli
borgomastro l'ala d'un anitroccolo in salsa d' arancia. barilli, 2-219: timido
loquace e generale da farlo sembrare un popolo d' anatroccoli messi in fuga. valeri,
a lume di candela il guadagno; trasecolando d' averlo messo insieme ad annacquar mente.
lo scoramento... lo persuade d' una sconfitta che gli annacqua il sapore della
, che non si scorgesse un poco d' albore annacquaticcio. allegri, 210: monsignor
è puro e buono; mettici un pocolino d' acqua, non è così puro;
più scolorito sarà, sì che nel fondo d' essa parrà annacquato. buonarroti il giovane
, che non è il termine d' una lite, ma il principio d'un'
termine d'una lite, ma il principio d' un'altra più lunga. note al
lume annacquato, e gittava un poco d' albore, in modo ch'e'non
). spruzzare, aspergere, irrorare d' acqua, bagnare leggermente, irrigare (
. per ordinario non hanno gran bisogno d' essere annaffiate. quando sono ingrossate a
collodi, 23: un'enorme catinellata d' acqua... l'annaffiò tutto
fosse un vaso di giranio appassito. d' annunzio, iv-1-725: « i vasi hanno
iv-1-725: « i vasi hanno bisogno d' acqua. se io non ci penso,
il selciato davanti alla soglia con ghirigori d' acqua simili agli svolazzi, una volta,
, 4-184: l'altipiano è spoglio d' ogni vegetazione e l'aria è secca.
503: annaffiava le aiuole fiorite di zinnie d' ogni colore. alvaro, 2-14:
annaffiata, sf. l'annaffiare; spruzzo d' acqua, pioggia breve e leggera.
), agg. bagnato, asperso d' acqua; irrigato appena, irrorato.
e talora da cortine di tele finissime infradiciate d' acqua e talora d'aceti odoriferi.
tele finissime infradiciate d'acqua e talora d' aceti odoriferi. g. gozzi, 3-4-242
/ sdegnan le pecorelle aver pastura / d' erbe annaffiate. d'annunzio, iv-2-1191:
aver pastura / d'erbe annaffiate. d' annunzio, iv-2-1191: di là dalla
libagioni. civinini, 1-313: interiori d' agnello arrostiti in uno spiedo assai primitivo
sorge da imo de'fianchi a foggia d' annaffiatoio. pea, 5-188: i
. palazzeschi, i-584: una scossa d' acqua di quelle così frequenti a parigi
e in cui il signore con un annaffiatoio d' argento annaffia il proprio giardino per mantenervi
6-251: davanti era il verde abbagliante d' un prato, sul quale frullavano con
, e verrò riportando i fatti in via d' annali. idem, v-248: allora
aveva veduto ne'giorni deha rovina del regno d' itaha e ripensando agli annali deha lunga
generazione all'altra per miserabili interessi. d' azeglio, 287: la popolazione si
camaldolesi tentarono indarno di acquistar fama. d' annunzio, iv-2-1225: di simili casi
in roma, dice l'immortale annalista d' italia, forse più che altrove, dalle
428: tacito si scusa se per debito d' annalista tocca fatti di famiglie delle quali
lo porco salvatico avanza l'uomo d' udire,... e l'avoltore
ariosto, 17-43: tosto che giunge, d' ogn'intorno annasa, / e sente
, li annasassero. botta, 4-38: d' umiera... si trovò obbligato
trovò obbligato di ritirarsi in pinerolo, dopo d' avere annasato con assalto sanguinoso, ma
che annaspano per aria come le braccia d' un annegato prima di abbandonarsi alla corrente.
una melma cedevole a cercare un punto d' appoggio, non trovandolo sentiva spegnersi dentro
più andava col capo sott'acqua. d' annunzio, iv-2-1240: annaspava [il
nop più di tolleranza e di repubblica e d' umanità, ma parlava di gloria.
stagione più perniciosa è comunemente dal solstizio d' estate fino all'equinozio d'autunno;
dal solstizio d'estate fino all'equinozio d' autunno; ma varia questa regola secondo tannate
è sempre di qualcosa, annata. d' annunzio, iv-1-768: da qualche tempo tutto
l'uso loro chiamano i primi frutti d' un anno del sacerdozio vacante, o
sacerdozio vacante, o pure la metà d' essi frutti. b. davanzali, ii-363
/ de la montagna alpestra, / d' incendio vivo inestinguibil fonte, / con sempiterno
perniconi. arici, 258: or d' onde avvien, se il verno / assidera
non son che il fumo de'sospiri / d' un infinito stuol di sventurati. salvini
viola. montale, 115: lampi d' afa sul punto del distacco, / livida
annebbiato, di figura quasi cubica, d' un pollice di grandezza. idem,
, 6-7-30: ritraggo che sulla morte d' ascanio... stette annebbiato un
del male il talento annebbiato od illuso d' ognuno. fogazzaro, 5-12: due ricci
minore della vacca, due fronde d' insalata e pane duro mezzo crudo e mezzo
a due ore dal seguito annegamento. d' annunzio, iv-1-988: il mare è
c'era una provvista nella dispensa. d' annunzio, iv-2-976: annegavano nell'infinito
: il quale tiberino annegò nel fiume d' albola passandolo. fatti di cesare,
affannoso come quello di colui che sogna d' annegare. 5. per estens
i laghi sì che l'alpe annega. d' annunzio, iv-2-58: il sole basso
annegava, e nella chiara solitudine nembi d' oro fluttuavano. idem, iv-2-386: ella
. iacopone, 83-35: o amor d' agno, maior che mar magno, /
ai geli che turbano aprile e maggio. d' annunzio, iv-2-111: dinnanzi a lei
ma che nondimeno può aver felice successo. d' annunzio, iv-2-1315: un fiumicello colmo
ubriaco, quegli occhi non più umani d' anima annegata, quelle spalle incurvate dal
: a me di noia, a me d' orror sembiante / è quant'io veggo
bencivenni [1crusca]: ancora latte d' asina annera i capelli. buti [
l'arte di annerare le sopracciglia. d' annunzio, iv-2-775: non scorgeva se non
, e denigra, e scorbacchia. d' annunzio, iv-2-1301: avremmo potuto incidere questa
sorriso lieve. 3. coprire d' ombra, avvolgere d'ombra. p
3. coprire d'ombra, avvolgere d' ombra. p. de'bardi,
. divenire nero, oscurarsi, coprirsi d' ombra, farsi buio. giamboni,
'l terren per tutto si annerava / d' alberi oscuri di gran rami e spessi,
e spessi, / e di nassi e d' abeti e d'arcipressi. zazzaroni,
e di nassi e d'abeti e d' arcipressi. zazzaroni, iii-477: la mano
/ che s'apre annerando sotterra. d' annunzio, 11-575: fresche le mie parole
hanno riguardo a questo cotale annerimento d' escrementi. 2. tecn.
sempre di me, e l'impossibilità d' intravvedere per quali vie si potesse tentare
: il nitro, che ha forza d' addentare l'argento, fa che l'argento
già annerita dall'ombra della sera. d' annunzio, iv-2-115: gli alberi immobili
processo di tempo sia alquanto annerita. d' annunzio, iv-2-437: mi suscitò l'
dal sole; fortemente abbronzato. d' annunzio, iv-2-8: dentro l'acqua pareva
territorio di un altro stato. d' azeglio, 1-106: strani rinnovamenti di stati
: per fare questa grande unità [d' italia] non ha luogo l'annessione,
la fiaccola di guerra sull'etna. d' annunzio, v-1-618: l'annessione larvata
... è bellissimo, pieno d' ombre e di frescura. pavese, i-408
saperlo, e non altro, si fa d' ogni sorte di marze in su'cavoli
, 58: donne, noi siam maestri d' annestare; / in ogni modo lo
se egli fece il nesto di cedrato e d' arancia, sapendo che ne avesse a
conciosiacché, colle marze e cogli occhi d' una di queste piante, in avvenire
magalotti, 21-128: empiansi ambidue questi vasi d' acqua comune sino in de, ed
alle nazionali delle due sicilie tre gigli d' oro per la casa di spagna.
in sul secco... si dice d' uno 11 quale, mancandogli materia,
molto grandi, ma salvatiche, etiam d' un'altra specie che cresce di ramo
ramo in ramo, che paiono tanti tronchi d' alberi annestati insieme uno sopra l'altro
se si fingesse un cane con testa d' asino; un giglio, annestato a
creazioni alla quale annettesse un po'd' importanza, arturo rimbaud non fece che conformarsi
da seta] e annic- chiati su d' uno strato di foglie semirose e marcite.
nel senso religioso vale, per forza d' umiltà abbassarsi tanto da riguardar sé quasi
sé quasi nulla; o per forza d' amore rendere se medesimo quasi nulla,
a'flagelli di dio, s'ingegna d' annichilare il giudicio di colui che 'l
poiché gliela mando invece di stracciarla e d' annichilarla, ora che l'ho ricorsa dopo
giaceva scordata in un fascio troppo grande d' altre mie poesiacce. leopardi, 34-48:
sia, non vi resti la sostanza d' altra cosa, ma quella cessi di essere
il mostrarsi quel che non sei, cioè d' essere re, d'essere buono,
sei, cioè d'essere re, d' essere buono, d'esser savio, e
essere re, d'essere buono, d' esser savio, e non esser in verità
che annichilar si deggia / al cospetto d' un solo. giusti, 2-199: in
idem, 92-25: chi è cosa d' onne cosa, / nulla cosa mai non
riconosca se stesso, non senta quasi d' esistere. nievo, 71: dovetti infine
, uomo superbo della mia ragione e d' un vantato impero sull'universo, inabissarmi,
annichilito innanzi a tanta straordinaria grandezza. d' annunzio, iv-2-21: lo vidi passare.
o rondinella, e poi ritorni / pur d' anno in anno e fai la state
si formano gli alveari nei tronchi vuoti d' alberi. arici, 338: di
338: di verdi ombre frondeggia e d' alte siepi / la terra, intra
poco / mi consuma, in vertù d' un vago aspetto? segneri, iii-1-149:
marchi, 553: il corpo pareva desiderare d' annidarsi in quella gran fiamma, che
s'annida. idem, 8-5-1057: d' ogni tesoro è vile il pregio / a
odo chiamarsi / l'uom, che d' adipe armato, in lieta scorza, /
. tommaseo, i-170: minuta gocciola d' acqua finissima / nutre invisibili abitatori:
,... la natura finisce d' amarlo. beccaria, i-389: dunque l'
tannientamento suo guarda e s'arretra. d' annunzio, iv-1-1005: la passione metteva
all'essere, un bisogno di dissolvimento, d' annientamento. panzini, ii-89: così
.. solo iddio ha il potere d' annientare, come quel di creare.
annientare, come quel di creare. d' annunzio, iv-1-834: aspettava con una sospensione
urtarono, si travolsero, si confusero. d' annunzio, iv- 1-1010: e un
vedermi innanzi a quei grandi personaggi. d' annunzio, iv-2-788: sorrise annientandosi.
e quasi annientata in figura di schiavo. d' annunzio, iv- 1-148: rimase
e rintegrar maggesi, / e d' anni trenti in guerra aspri poliedri / italia
gli andati a riconoscere, aver sentito d' appresso grande annitrìo di cavalli, e borboglìo
cavalli, belare di pecore, ragghiare d' asini, istridere di porci, ed altri
l'aure e annitrono i cavalli. d' annunzio, ii-785: e i cavalli solari
, in cui si riconosce un'istituzione d' anniversario con solenne convito, simile a quella
anniversario con solenne convito, simile a quella d' epi- tetta. pellico, ii-87:
tetta. pellico, ii-87: il mese d' ottobre era la ricorrenza del più brutto
mazzini, ii-51: il io novembre d' ogni anno, anniversario della fondazione, noi
baci, che mi bruciano ancora. d' annunzio, iv-1-598: era di mattina
novembre; era di poco trascorso tanniversario d' un giorno nefasto che quei fiori rammemoravano.
iacopone, 10-15: non hai termen d' un anno, ned un'ora pòi sperare
tasso, 8-64: ciò che sofferto abbiam d' aspro e d'indegno / sette anni
ciò che sofferto abbiam d'aspro e d' indegno / sette anni ornai sotto la iniqua
tutto il bel convito adorno / recan d' ogni stagion tributi eletti, / e son
stagion tributi eletti, / e son diverse d' abiti e d'aspetti. 0.
/ e son diverse d'abiti e d' aspetti. 0. rucellai, 1-370:
basterà per ora riferire tre principali forme d' anni solari, che sono più celebri
di lunazione più s'accosta alla misura d' un anno astronomico di quel che facciano
cielo stellato era mosso verso la parte d' oriente de le dodici parti l'una d'
d'oriente de le dodici parti l'una d' un grado, sì che quasi dal
vegniente ell'è in firenze. -capo d' anno: il i° gennaio, data d'
d'anno: il i° gennaio, data d' inizio dell'anno civile dal 1582,
di dodici mesi, la cui data d' inizio è fissa e coincide con quella
tornate. salvini, 30-2-123: trattasi d' illustrare i nostri fasti, e dare
il lume spento, / ei capei d' oro fin farsi d'argento, / lassar
, / ei capei d'oro fin farsi d' argento, / lassar le ghirlande e
conte della mirandola, che, giovanetto d' anni, gli faceva guidare e comandare al
. -carico, grave, antico d' anni: di età molto avanzata.
. asca- lione, già molto pieno d' aimi, infermò. sacchetti, 52-6:
52-6: costui, essendo già antico d' anni, sentendo che un giovane il
mio amico, anche lui si sente carico d' anni et di povertà. michelangelo,
povertà. michelangelo, 253-1: carico d' anni e di peccati pieno. caro
pieno. caro, 9-375: qui d' anni grave e di pensier maturo / alète
i-288: temendo adunque farasmane, grave d' anni, di questo giovane poderoso,
: quegli è morto perch'era carico d' anni. -essere in là con
cangiava il giovenil aspetto; / e d' intorno al mio cor pensier gelati / fatto
., 11-23: non si dee piantare d' una sola gene- iazion di viti,
vale come formula conclusiva. f. d' ambra, 1-1-1: o buon dì,
provisione di mille zecchini l'anno e d' altri donativi. 15. tose
un cavalier venga a perdere mai d' onore... in ritenere ad un
petrarca, 100-10; ella nova stagion che d' anno in anno / mi rinfresca in
o rondinella, e poi ritorni / pur d' anno in anno e fai la state
tribolazioni e le sue feste / furono d' anno in anno anche mie spine, /
franzesi, ii-2-176: questa bevanda la vita d' amicizia, non che poi manteniate le vostre
persona franca / del giovanetto, degno d' ogni loda. / viensene il drago
dita: intrecciarle, giungerle. d' annunzio, iv-2-1098: poggiavano la gota su
che pure in queste catene vi piace d' annodarmi, ed io voglio esser contento
e acciò che io non abbia da dolermi d' altrui che di me, se mal
! a quel patto noi ci annoderemo d' intorno a voi: noi vi proferiremo le
condurremo sotto le vostre bandiere i piccoli stati d' italia. imbriani, 2-73: col
relazioni politiche in favore dell'italia. d' annunzio, iv-2-1320: siamo tutt'e
vengono ad annobi lire. d' annunzio, iv-2-472: su quella [forma
.. sarà sempre onoratissima. d' annunzio, iv-1-826: la sovrana bellezza
poi essere la congiunzione e l'annodamento d' affetto tra'genitori e le proli,
a stringer patti di fede e d' amicizia, annodando e snodando sette
e snodando sette volte le cocche d' un fazzoletto e stringendosi poi la mano,
core, / donna gentil, d' amor laccio sì chiaro, / che nulla
t'annodano ad un matrimonio fatale. d' annunzio, iv- 2-1096: le dita
mentre si annodava la cravatta, credetti d' inghiottire in vece sua, trangu
ginocchia ed annodati. boccaccio, vii-155: d' oro crespi capelli ed annodati / da
delle maritate, sotto il mento. d' annunzio, ii-592: ove sono i cavalli
.. / depon l'amato peso. d' annunzio, iv-2-1130: tutta la persona
.. alcune macchie, a guisa d' erbe, fiori e animali; e talvolta
nauseato della vita e della gente. d' annunzio, iv-2-15: egli passeggiava lentamente sotto
come di traduzione, di contenzione, d' annominazione, o altra tale, insegnata
ii-347: nel detto luogo era una conca d' argento purissima, nella quale era annona
che dura da molti anni; carico d' anni, vecchio; longevo, lungamente
, 44: fama è, che d' ospitali ombre cortese / verde sorgesse annoso
salia non vista alla magion felice / d' una pregnante annosa. carducci, 66:
a premer gli occhi suoi nutrì. d' annunzio, iv-1-947: i cori maschili
ingurgitare tal copia di ardente acquavite annosa d' altronde e squisita, da non trovar posa
1 biglietti scritti sui sassi, le lettere d' amore scritte sulle ginocchia, i versi
, i versi annotati sopra una cassetta d' ordinanza, saranno diventati illeggibili.
ojetti, i-49: [i] preventivi d' architetto, di pittore, di decoratore
dunque da sapersi, come francesco sverzio d' anversa, annotatore d'un'opera dello
come francesco sverzio d'anversa, annotatore d' un'opera dello stesso maggi,.
maggi,... lo dice nativo d' angera. salvini, 30-2-41: questi
bruno, 3-837: accostailo al naso d' un pedante, il qual, avendo
sacrilega opera sua, con un'aggiunta d' annotazioni. manzoni, 774: un'altra
tasso, 5-4-251: degno è parimente d' annotazione in questi ternari, come dall'
in nuvoloni che... davano idea d' un annottar tempestoso. leopardi, 17-147
la campagna era infestata dai briganti. d' annunzio, iv2- 101: fuori,
/ (vigilia che grandeggia in cieli d' oro). 2. letter
], e già gli era aviso d' annoverargli. grazzini, 4-209: bartolomea,
, 161: sono tante le sorte d' essa [porcellana] che apena si potriano
ella fra poco annoverata fra le primarie d' europa. bar etti, i-236: dubitate
quel vilissimo frataccio che è veramente indegno d' essere annoverato fra i vostri amici.
la religione cristiana che è sì ricca d' umanità, non ha dimenticato di annoverare
a'danari annoverati, dodici mila libbre d' ariento sodo. varchi, v-147: numero
battoli, 36-26: quanto alla promessa d' esaltar d. francesco, non andò
fissato redito non dovran accrescerlo; procureran d' impiegare l'annuale prodotto dei loro beni
-ant. cronache annuali: annali, storia d' ogni tempo. giovanni da samminiaio
sia dunque questo giorno un annuale accademico d' un defunto, ma una festa d'uno
accademico d'un defunto, ma una festa d' uno immortale. -fare vannuale
., come rendita annuale, come quota d' ammortamento di un debito).
italiani ma pur necessaria ad esprimere la rendita d' un capitale preso a mutuo, calcolata
, l'annualità invece all'estinzione d' un debito per via di successivi pagamenti.
accumulato annualmente, dovrebbe essere depositato. d' annunzio, iv-2-147: la sua vita
ciascun anno, e contiene notizie a uso d' uno o molti ordini di persone.
segua regolarmente e per un considerevole numero d' anni. nievo, 678: sembrami -continuò
della parte non ragionevole dell'anima. d' annunzio, iv-1-457: ma in me
sposa,... s'ingegnò d' annullare i fatti sacramenti e le '
manzoni, 896: questa filosofia pretende d' annullare la ragione, di non lasciare
: adempierai l'effetto tuo del vello d' oro, annullando tutti i pericoli del soprastante
confronto del proprio esempio tutti i principi d' italia alzando il principio della monarchia fino a
... con traslazioni silenti, alate d' improbabilità e di miracolo. comisso,
6. ant. minimizzare, privare d' importanza; tenere in poco conto,
alamanni, 4-1-391: qui tra'servi d' amor s'annulla e sprezza / nobiltà
amor s'annulla e sprezza / nobiltà d' alma, lealtade e fede. c.
, e fu largo dodici braccia e d' altrettanta lunghezza; e di mano in
g. villani, 9-130: quegli d' entro annullati, e non avendo speranza
sì che egli nel mondo per esemplo d' ingannatore e d'annullatore della vostra potenza
nel mondo per esemplo d'ingannatore e d' annullatore della vostra potenza non rimanga più
3-6-163: credete voi adunque, che abbisognino d' altra pena gli annullatori della providenza.
con violenza tutto l'essere. d' annunzio, iv-1-593: bastava la presenza dell'
perché dentro di me avvenisse una specie d' annullazione istantanea ed io fossi posseduto da
: ed io, non prendendo rossore d' essere annumerato tra questi sciocchi, sento
3-6 (117): arismetici ch'ensegnano d' annumerare. = lat. tardo adnumeràre
benedetta vergine in una piccola casetta. d' annunzio, iv-2-87: la cristiana veniva dalla
simiglianza al solo imperio di dio. d' annunzio, iv-2-536: volgeva l'ultima
e annunziante l'agnello di dio. d' annunzio, iv-2-1293: riudivo...
non delicate di rendere scontento altrui. d' annunzio, iv-2-1036: ho già annunziato
annunciati dalla voce stentorea del portiere. d' annunzio, iv-1-84: giunta innanzi a
nove. cattaneo, iii-2-360: un gridar d' uomini e un latrar di cani annunciarono
voleva dir questo? che cosa annunziava? d' annunzio, iv-2-1085: l'odore sulfureo
baldini, 6-145: l'ho trovate d' una serietà che non annuncia niente di
soleva ripentirsi ipso facto, ancor prima d' averlo apprezzato a mente sveglia, del
miche- lagnolo una tavola... d' una vergine annunziata bellissima. -ordine
detto ordine del collare, dal collare d' argento, adorno di caratteristici nodi d'
d'argento, adorno di caratteristici nodi d' amore e di un oscuro motto fert,
dal serviziale e seguiti dalla lancetta. d' annunzio, iv-2-1043: le sorti annunziate
da siena, iv-33: reputandomi indegna d' essere annunziatrice di tanto misterio. speroni,
1-2-323: della fama non vi ricorda d' aver mai letto quel che ne scrive
speranza da lui concepita al primo annunzio d' una tal visita. nievo, 106:
l'annuncio che passavano i garibaldini. d' annunzio, iv-2-554: come chi oda un
russi, i quali ci vennero in effetto d' indi a non molto. russo,
l'esecuzione nelle stesse facoltà umane. d' annunzio, iv-1-635: nel chiarore del crepuscolo
ogni cielo diverso, ogni alito / d' aria il primo, ogni battito d'
d'aria il primo, ogni battito d' ali / annuncio di creazione.
grande diffusione, per offerte o richieste d' impiego, acquisto o vendite di immobili
] si provò a pubblicare un foglio d' annunzi di supplimento (ved. il giornale
che viene corrisposto annualmente (un canone d' affitto, una pensione). guicciardini
provisione annua e condotta perpetua di gente d' arme. sassetti, 189: la
, è vero, annusarlo un giorno. d' annunzio, ii-646: taluna [delle
. viani, 14-456: nei porti d' oriente quando debbono caricare sterminati branchi di
giusti, ii-215: se avessi bisogno d' annuvolare la mia miscredenza passata, ora
noi il bel sereno della speranza! d' annunzio, iv-2-523: eravamo nelle stanze.
paura, non s'annuvolisce per affezione d' amore, non arrossisce di vendetta di propria
: hanno riguardo a questo cotale annerimento d' escrementi che escono dall'ano. redi,
contro la doglia di questa mortai piaga [d' amore]. -sostant.
anodònta, sf. zool. mollusco bivalve d' acqua dolce (della famiglia unionidi)
. anofelismo, sm. condizione malarica d' una località per la presenza dell'anofele
. chi presenta anof- talmia. privo d' un occhio fin dalla nascita (o
: « mi prendo la libertà d' inviarle la ricetta di una minestra
alla lontana gli davano l'aspetto d' una scacchiera a mezza partita. oriani,
e a molti un pericolo. d' annunzio, iv-1-543: affermò [il dottore
generale; irregolare, anormale. d' annunzio, iv-1-809: avveniva inoltre che,
, l'eredità ebefrenica, il senso d' invidia e d'inferiorità nel confronto dei
eredità ebefrenica, il senso d'invidia e d' inferiorità nel confronto dei nati legittimi,
e regolari, nell'uso greco universale d' ogni buon secolo e d'ogni genere
uso greco universale d'ogni buon secolo e d' ogni genere di scrittura.
corpi, riescono ad attraversare piccoli corsi d' acqua. = voce dotta, lat
che non ha nome; privo d' identità. panzini, ii-26:
dirigere a proprio volere, la proprietà d' un numero infinito d'anonimi azionisti.
volere, la proprietà d'un numero infinito d' anonimi azionisti. 2.
, un'opera letteraria, una composizione d' arte). salvini, v-482:
più stolidi mi diressero lettere anonime piene d' insulti. collodi, 623: fra le
con un suo biglietto che ella niega d' esserne autore. avrei caro sapere come
era stato dotto, l'anonimo ha creduto d' estendersi un po'più. nievo,
loro nome nella ragione sociale. d' azeglio, 1-75: la liberazione della patria
agli stati uniti s'effettuò mediante scambio d' azioni. bocchelli, ii-399: spregiudicato uomo
azioni. bocchelli, ii-399: spregiudicato uomo d' affari arricchito con un fallimento e attraverso
dallo stato naturale, e uno stato d' irregolarità, di alterazione morbosa. civinini,
. ansa, sf. manico ricurvo d' anfore o di altri vasi.
anche, come due solide anse d' un'olla di bronzo. pascoli, 695
anse, / sospeso al ramo. d' annunzio, iii-2-248: un cratère d'argento
. d'annunzio, iii-2-248: un cratère d' argento, / a doppia ansa,
/ nell'ansa risonante di megafoni / turbe d' ogni colore. 4.
. -piccola insenatura marina. d' annunzio, ii-394: gran vento di maestro
tonsillotomo dotato di un'ansa di filo d' acciaio per l'asportazione senza taglio della
cocchio, e ratto vola / ai cavalli d' enea. = voce dotta,
corsa di gara per salir un colle! d' annunzio, ii-687: i cervi a
un ansante deriva. -figur. d' annunzio, iv-2-115: larghe trombe si avvicinavano
. calandrino scinto e ansando a guisa d' uom lasso sedersi. poliziano, st
che sol per vezzo fugge / ansa d' amore il tauro, e scuote il
, i flammei / occhi sbarra. d' annunzio, iv-1-195: è venuta a raccontarmi
cercano il grano nel deserto campo. d' annunzio, ii-674: s'intravedean su'banchi
banchi sovrapposti / i remiganti ignudi unti d' oliva: / la lor fatica ansava
cinquantamila abitanti, ed era il centro d' ogni commercio fra le città anseatiche.
vecchioni '. = è voce d' area emiliana; di etimo incerto (e
e -formis. anserino, agg. d' oca, simile ad oca. che è
che è tutto grinzoso come la pelle d' oca. tommaseo [s. v
cfr. fr. peau ansérine * pelle d' oca '. ansi, avv
: dovevi allora / porgermi un fil d' aita, / quando traea la vita /
1-286: non si può dire che tumulto d' affetti sente il condannato prima di entrarvi
ogni ansia che affanno ti dà. d' annunzio, ii-740: e un'ansia repentina
la ricerca che chiudevo in te / d' armonia oggi si muta / in ansia precoce
con che ognun morte disia, / d' esto demone incarnato. anguillara, 2-309
da fanciullo l'ansia e la brama d' imparar greco, che... sempre
: la procellosa e trepida / gioia d' un gran disegno, / l'ansia d'
d'un gran disegno, / l'ansia d' un cor che indocile / serve,
follia sperar; / tutto ei provò. d' annunzio, ii-841: altro è il
quella ansietà, e con quella sospension d' animo ch'ella può considerare. manzoni
lettera, in un'ansietà spaventosa. d' annunzio, iv-1-55: dentro, lo
822: egli sembrava così in aspettazione d' un agguato, attento al più piccolo
un vago / senso di sofferenza e d' ansietà / come per mano che m'
gli uomini colla povertà? col disiderio d' avere robba? quanta è l'ansietà
quanta è l'ansietà di colui che cerca d' avere oltr'a quello che gli bisogna
. magalotti, 9-2-93: parendogli così d' avere aspettato quella morte con impazienza,
aspettato quella morte con impazienza, o d' averla desiderata con ansietà. man
l'accidente del male dell'ansima. d' annunzio, iv-2-1275: credevamo a quando a
per assaporarle essi, e dar tempo d' assaporarle altrui. magalotti, 21-69:
così piangeva entro il mio cuore. d' annunzio, iv-2-1273: s'udiva ansimare
sempre aver tutti ingombro il petto / d' ansie cure e mordaci. 3
? l. bellini, i-127: e d' un genio che sempre d'indivine,
: e d'un genio che sempre d' indivine, / schivo del basso ed ansio
udiva più il rumore dei passi. d' annunzio, iv-2-816: ansioso del travaglio interiore
, 21-121: sul viso ha un'ombra d' ansiosa vergogna / del nostro mondo bestiai
, da sofferenza interiore). d' annunzio, iii-2-127: un lieve ànsito gli
che volevo sposarla. mina s'arrestò aspirando d' un ansito l'aria fresca e immobile
biringuccio, 1-96: un ferro a modo d' una staffa, che è quello che
negli angoli, overo cantoni delle fabbriche. d' annunzio, iii-2-213: con sublimi colonne
c'erano, segnate con la punta d' un temperino, dodici tacche: dodici anni
se ne ha voglia, o coronarsi d' appio e di pino senza imbrodolarsi nella
per l'istinto di giuseppe garibaldi. d' annunzio, iii-2-321: dicono che colui,
una corda, che lo traversa a similitudine d' una molla,... e
, il fior, la gioia / d' ogni lignaggio ch'abbi il sol mai visto
-ant. solstizio antartico: solstizio d' inverno. boccaccio, 3-2-27: e
nelle due antecedenti lezioni che l'intento d' acquistare ricchezza non fa felici i letterati
fin non s'amareggi / per narrazion d' antecedenti tristi. mazzini, ii-229:
villani, 1-8: cercasse il paese d' italia, là ond'erano venuti i suoi
col maestro e con gli autori antedetti d' impararlo vi consigliaste. b. cavalcanti,
tralasciare, serbando vanti a idea sempre d' opposizione. = voce dotta, lat
un continuo raffronto tra i tempi beati d' anteguerra e il presente. silone, 5-164
: il capoguardia aveva l'uniforme sontuosa d' un generale d'anteguerra. soldati,
aveva l'uniforme sontuosa d'un generale d' anteguerra. soldati, 45: gli è
nascita. 2. con valore d' aggettivo. panzini, iv-28: dopo
.]: antelio è quell'aureola, d' uno splendore vivido, da cui un
il barlume soltanto antelucano, / quando d' achei dintorno all'alto rogo / scelto stuolo
iii-308: i mandorli dalla tremula veste d' argento rilucono nelle notti antelunari.
. pasolini, 121: quasi disusata divisa d' orbace / di cinici antemarcia non più
l'erbe hanno vertù di riscaldare, e d' assottigliare; in bevanda, e in
a motivi floreali (foglie e girali d' acanto, palmette, fiori di loto
, / quasi di torri o pur d' antemurali / coronata è per tutto e ben
più forte, che sia stato souto d' avere il paese vostro aue frontiere del
francia unita, poscia in un vincolo d' amore si affratellino, per fondare come
diga isolata, disposta dinanzi alle bocche d' accesso ai porti, racchiusi fra due moli
, ii-263: l'antemurale disposto a regola d' arte perché il canale non s'interri
faro e l'antemurale dei grandi blocchi d' arenaria scavati dalla salsedine. =
. davanzali, i-193: asinio agrippa d' antinati più chiari che antichi. salvini,
ne'meriti degli antenati e nel lustro d' un bel casato. pecchio, conc.
, da quella dei suoi antenati! d' azeglio, 1-175: la mia idea di
l'antenna / oltre l'isole egèe, d' antichi fatti / certo udisti suonar dell'
e de le antenne al cigolio. d' annunzio, iv-2-808: le barche nere
in questo piazzale, -assaettato di tronchi d' alberi centenari, d'antenne d'abete
, -assaettato di tronchi d'alberi centenari, d' antenne d'abete trentino, di caldaie
tronchi d'alberi centenari, d'antenne d' abete trentino, di caldaie di pece bollente
che li uomini avevano insanguinate di sangue d' uomini e di bestie. nievo, 220
antenna del carroccio / inchinò il gonfalone. d' annunzio, iv-2-215: altri,.
). panzini, iii-600: grida d' amore se ne mandano tante, ma
276: le nostre parole o sono d' ima sillaba o di più: se
ima sillaba o di più: se d' una, l'accento è su quella.
ricche cortine. monti, 8-362: d' aiace telamònio egli locossi / dietro lo scudo
e ivi si dee intendere principale ragione d' utilità, dove l'uomo si sollicita per
, costui non usa bene la degnità d' amore. leonardo, 1-93: e se
: pochi edilìzi, abitati da piccolo numero d' uomini, 1 quali antepongono a'comodi
quell'altro nome, lo fanno conoscer d' uno o d'altro caso. 2
nome, lo fanno conoscer d'uno o d' altro caso. 2. figur.
o antere, bislunghe e biforcate. d' annunzio, iv-2-507: io le diceva,
suo gambo antèrico, il quale è d' un braccio, e spesso di due,
. io scrissi nel mio nunzio sidereo d' aver fatta la mia prima osservazione ahi
.. è la ballata del nicchio. d' annunzio, iv-2- 432: su
anteriorità. buonarroti il giovane, 9-164: d' ogni parte ragioni / d'anteriorità s'
9-164: d'ogni parte ragioni / d' anteriorità s'odon gagliarde / e sode;
magalotti, 9-2-102: imaginarmi il giudizio d' imo che nato coha scienza delle lingue
cronologia, dovesse deciderne l'anteriorità. d' annunzio, iv-2-381: e riebbi profondissimo il
credevo ancóra di assistere aha ripetizione inevitabile d' una serie di avvenimenti già avvenuti. b
sviluppo soverchio a scapito del polline, d' onde avviene che i semi non fecondati
. bot. fioritura. -periodo d' antesi: il tempo in cui fiorisce
lo vanta antesignano, e cerca ogni modo d' ingran- dirlo per fame un rivale di
al felice genio dell'avvenire dedico questi assaggi d' antesignano. viani, 19-296: i
dell'antesignano e gli apriva una via d' ombra dietro il capo. 3
antesignane / di telemaco il padre. d' annunzio, iv-2-140: di tratto in tratto
cose antesistenti ne l'anima in modo d' oblivione. = voce dotta,
, nel dormiveglia, la rabbia impotente d' un toro contro una farfalla. moravia,
agli alisei (sono prodotti dalla massa d' aria portata dagli alisei verso la zona torrida
antiborghesìa, sf. neol. movimento d' idee, di opinioni (anche stato
idee, di opinioni (anche stato d' animo, atteggiamento morale o politico-sociale)
anat. raro. avambraccio. d' azeglio, 1-98: m'ero rotto l'
una delle due ossa dell'antibraccio. d' annunzio, iv-1-130: colui aveva una
. oggetto antico, pezzo archeologico o d' antiquariato. - al plur.: antichità
[del magnifico lorenzo] tutto pieno d' anticaglie e di eccellenti pitture molto adorno
garzoni, 1-903: infiniti sommi amatori d' anticaglie: fra quali il magnanimo cosimo
anticaglie di roma, ed è cosa d' ogni paese. lanzi, 1-2-64:
frugando nei magazzini delle anticaglie romane. d' annunzio, iv-2-641: la scoprì dietro il
iv-2-641: la scoprì dietro il coperchio d' un arpicordo, mentre rovistava una bottega d'
d'un arpicordo, mentre rovistava una bottega d' anticaglie. b. croce,
profittò di queste anticaglie, dal litanie d' ennio, com'ei diceva, traendo
al tempo usate son del re pipino. d' azeglio, 1-73: da tanti stanchi
, per ciò che spesso vi trovavano vaselli d' oro cuperti di metallo, di piombo
edificio antico, o rimasuglio o frammento d' edilizio o statua antica. d'azeglio,
frammento d'edilizio o statua antica. d' azeglio, 1-153: se non le
g. villani, 1-5: l'isola d' inghilterra, che la grande brettagna fu
vita, in legnami scavati alla figura d' uomo. tasso, 15-10: e
. negli appartamenti moderni, la stanza d' ingresso, su cui si affacciano gli
la strada formi- colavan di servitori. d' azeglio, 1-203: il quartiere si componeva
, 1-203: il quartiere si componeva d' un'anticamera con finestroni da studio, nella
udienza da altissime autorità); sala d' aspetto. bembo, 5-37: il
: l'europa moderna offre lo spettacolo d' una turba di donne, di oziosi vestiti
, 736: [nel] giorno d' udienza, l'anticamera del barone era piena
di manifattori, venditori, artigiani. d' annunzio, iv-1-63: tutta l'anticamera
. tommaseo, 1-440: un'ora d' anticamera e più, senza avere udienza
: è necessario ch'egli faccia un po'd' anticamera. manzoni, pr. sp
andati. manzini, 10-107: sale d' aspetto, piene di gente che fa anticamera
in gran parte per influenza di pace e d' anticamera, non avessero proporzionata istruzione.
camera in una anticameretta, ed indi d' uno scrittoio in un salottino.
(si applica sulle parti dei pezzi d' acciaio che non devono essere indurite)
moderni che fanno uso con sicurezza naturale d' una lingua ubera e viva.
: quello che... si vanta d' alta anti- chitade di antecessori,
, non però di grande progenia d' antichità. boccaccio, i-227: quivi trovò
passando vicino al monte circeo, gu piacque d' andar a veder queue antiquitadi de u
verona], sembra concihare maggior credito d' antichità. lami, 1-1-35: mi dimostrava
vari generi di poesia il drammatico è antichissimo d' origine presso gl'indiani; il che
... ogni cosa è buona. d' azeglio, 1-151: si passò tutto
ai monumenti, alle gallerie e opere d' arte. 4. scherz. cosa
col generale... di cicloni e d' anti cicloni. lombari,
869: vi assicuro che una palla d' artiglieria, che pesi cento, dugento
solamente l'arrivo in terra della palla d' un moschetto, che ne pesi una
. marcheselli, iii-189: fatale arbitrio d' atropo inclemente / se può di stige anticipar
in van ti gonfi, in van d' orgoglio carca / oblii l'avello,
piovene, 2-127: mi balenò più d' una volta l'idea di anticipare la
gli affittaiuoli] anticipino una metà del salario d' un anno per pagarne i debiti fatti
: come s'accorse che bisognava combattere d' appresso, diffidandosi della virtù de'suoi,
: e quando sarete giunto al termine d' una tal lettura, voglio dirvi anticipatamente
per tutto il tempo del lavoro, cercando d' indovinare le critiche...,
bellezza, che ammirabile per li frutti d' un'anticipata virtù. 4. versato
quella gente, con somministrargli qual cosa d' anticipato, che serve di caparra.
somma. 7. meccan. detto d' un motore, a cui sia stata
crusca]: significa... acuità d' animo e anticipazione nelle cose.
[crusca]: ma le femmine d' ogni piccola anticipazioncella de'sangui si conturbano.
, l'urbanistica italiana è in anticipo d' un decennio. baldini, 1-227: detti
3. locuz. in anticipo, d' anticipo: anticipatamente, prima del dovuto
a frugare e a tastare come avessero d' anticipo fiutato la frode. buzzati, 1-67
provoca l'accensione della miscela nei cilindri d' un motore. 6. sport
che consiste nel disporre in ordine discendente d' intensità e di forza una serie di concetti
mi dice della marsica e dell'orogenesi d' abruzzo come l'anatomista può descrivere i
come l'anatomista può descrivere i fasci d' un volto. la lenta e formidabile estrazione
formidabile estrazione che ha plasmato l'anticlinale d' italia suscita, nel suo dire preciso
, nel suo dire preciso, note d' inesprimibile poesia. = f voce
, 1004: a questa sentenza mostra d' alludere l'opinione d'alcuni antichi filosofi
a questa sentenza mostra d'alludere l'opinione d' alcuni antichi filosofi. tassoni, i-100
tioni nella cina, che passano migliaia d' anni et si può senz'alcun dubbio
: sono i fasti e i trofei sparsi d' oblio, / né degli antichi pregi
, perché destano idee vaste e indefinite. d' annunzio, iv-2-556: sedi: il
quanto spesso giustissimi altrettanto sempre vani. d' azeglio, 1-145: vestiti all'uso
tutt'insieme erano figure abbastanza buffe. d' annunzio, ii-809: e l'antico fu
poteva sostener la spesa per il mantenimento d' un ministro, il vescovo dava la cura
mi regna / l'antico amor. d' annunzio, iv-2-1025: la luna insensibile saliva
incanto, quel medesimo che nelle notti d' etruria aveva ammollito le donne giacenti su i
antico / già s'imbiancava al balco d' oriente / fuor delle braccia del suo
motteggiarono di vedere uno uomo, così antico d' anni e di senno, innamorato.
sacchetti, 159-1: uno cittadino molto antico d' anni, e nuovo di costumi.
nel di fuori che nel di dentro, d' un gusto all'antica, e anche
ii-311: io voglio essere una spezie d' orazio alla moderna, e non all'antica
antica, e con quel mio cuore d' una volta. giusti, ii-165: non
deputati a rivedere il deca- merone. d' annunzio, iv-1-699: i letti, le
le poltrone, i canterani avevano forme d' altri tempi, cadute in disuso;
esse quell'aria di malinconia e quasi d' inesistenza, che talvolta dànno alle rive
, conv., ii-v-i: per difetto d' ammaestramento li antichi la veritade non videro
sì puerile e leggiero che è indegno d' esser come probabile recato avanti a questa
degnità dilegua tutte le oppinioni de'dotti d' intorno alla sapienza inarrivabile degli antichi.
99: perché vi vantate / dunque d' antichi, o di vostra nazione? g
villani, 7-76: quelli della casa d' araona non furono anticamente di legnaggio reale
29): si stavano innella val d' ambra li mia antichi, e quivi avevano
più o meno spontanee di viventi o d' antichi. 3. l'antico
ammira in tutte quelle prose che sanno d' antico. 4. locuz.
e degl'imbecilli è maggiore al dì d' oggi che in antico? anticoagulante
anticonformismo, sm. neol. rifiuto d' accettare passivamente le ideologie e gli atteggiamenti
i suoi amici, per una specie d' anticonformismo, passeggiavano sempre sul marciapiede meno
usato soprattutto come miscele frigorifere per motori d' automobili, di aeroplani, sugli scambi
questo, se non una ineffabile ammirazione d' una anticonosciuta e nuova e subita salute
apollo co'suoi due anticorrieri, pieni d' ardore e di precipitazione, sono ivi come
si. dir. cessione della rendita d' una proprietà per gl'interessi di un
, deriv. dal gr. 4 uso d' una cosa in cambio di un'altra
51-59: fanse chiamar ecclesia le membra d' anticrisso! idem, 62-74: non voglio
dice dell'uomo superbo quello, che d' anticristo. zanobi da strata [s.
quale egli entrerà in quel corpo dannato d' anticristo, e per lui signoreggerà a'dannati
, ché sarà pieno di bugie e d' inganni e di falsità. savonarola, 7-ii-13
e staticità sono la stessa loro ragion d' essere. = comp. da anti-4
antidiluviani con un sistema assài semplice. d' annunzio, iv-1-861: indicò su la scogliera
sbocconcellata, con dentro un fon- dicciòlo d' acqua. viani, 19-371: un tavolone
: il museo è un'immane raccolta d' animali imbalsamati, cere anatomiche, scheletri
che preservi il nostro animo dalla corruzione d' amore, è la lontananza. redi
del coro, non voleva privilegio alcuno. d' annunzio, iv-2-75: i clerici genuflessi
? », belato o raglio abituale d' ogni reclusa che i mesti lari non arrivino
, facchini, vetturini, e bottegai d' ogni specie. beltramelli, iii-309: avvicinato
benedirlo. magalotti, 7-70: le lacrime d' esone, oggi comunemente l'acqua calda
calda per antifrasi, essendo una vena d' acqua freddissima. manzoni, 1037: l'
) con cui si rivestono le bronzine d' un motore per diminuire l'attrito nei