quel posto, con un forte odore d' abbronzatura... 6.
a vii donna sozze, / odiano d' imeneo l'alma facella. abbronzatìccio
fuma et arde il legume a te d' aleppo / giunto e da moca.
che dicevano assai su quella faccia abbronzata d' uomo di mare. fogazzaro, 4-21:
3. che ha preso una macchia d' ombra per il soverchio calore del ferro
civinini, 1-261: sul viso d' ognuno, sotto l'abbronzatura, si
lenzuolo, bruciacchiato intorno da larghe chiazze d' abbronzatura, così usato dai ferri che
dai ferri che questi vi scivolavano come su d' un marmo. manzini, 10-82:
bruno. forteguerri, 12-70: viso d' impiccato, / anzi d'un porco
12-70: viso d'impiccato, / anzi d' un porco abbronzito ed arrosto. rajberti
del campo e dal fuoco delle battaglie. d' annunzio, iv-2-55: quella sua pelle
, iv-2-55: quella sua pelle colorita d' arancio e abbronzita all'amor del sole
, 1-311: le quali [stille d' acqua] a guisa di lenti o palline
il pesce diventava nero, abbruciacchiandosi. d' annunzio, iv-2-835: qualche ala [
agitavano ancora quasi fossero cose vive. d' annunzio, iv-2-3: c'era un
galileo, 549: abbruciando alcuna lagrima d' incenso si farà un poco di fumo.
: le case, perché sono pericolose d' abruciare, si tiene per tutte le
pastiglia orientale che profuma la stanza. d' annunzio, iv-2-1196: faceva sperare che fosse
2. sm. ciò che resta d' una cosa in parte bruciata; il
, avea sentito un cosi gran puzzo d' abbrucciaticcio, ch'era corso a guardarsi le
guardarsi le vesti e toccarle, dubitando d' averle abbrustolite indosso. = deriv
, e con paglia abbruciata la tingono d' uno scuro che venga in un mezzo colore
s'aprisse e ischiantasse, come veggiamo avvenire d' una carta di pecora abbruciata, se
tarlato, corroso dalla bruma. d' annunzio, iv-2-1336: era di pino [
beltramelli, ii-445: scompariva la stagione d' oro che abbruna la pelle e veste
il sole. manzini, ii-xi: ondate d' uccelli che, per alcuni istanti,
miseri defunti / il pensier abbrunato / d' un panno mortuario. 2.
dial. abbrustolire, bruciacchiare. d' annunzio, iv-2-1148: a uno a uno
targioni tozzetti, 12-9-109: dopo d' aver bruciato tutto il giorno per l'
, 16-v-137: ottima sarà l'acqua d' orzo abbrustolito. magalotti, 14-47: del
1abbrutisco). ridurre in uno stato d' abbrutimento; avvilire all'estremo. -
, 8-77: questa tregenda di sangue e d' esplosioni in cui abbrutisce la razza umana
), agg. ridotto in stato d' abbrutimento. d'annunzio, iv-2-378
ridotto in stato d'abbrutimento. d' annunzio, iv-2-378: io ero ritenuto dai
ad esser gremiti / di folle abbrutite d' entusiasmo / pei giuocatori segnati col gesso
petto. bocchelli, 10-191: abbrutiti d' altronde dalla noia e dalla pena di
opera a finire, / che scambio d' abbellire, / la cupola abbruttisce,
oscurare, privare della luce; velare d' ombra, di tenebra; offuscare (cfr
furiosamente sul selciato, abbuiando l'aria d' un subito. sbarbaro, 1-90: il
abbuiava; e una gran luce / d' intorno balenò. -rifl. perdere
., i-63: la sua fisonomia d' improvviso s'abbuiò, come se la
ogni idea di rettitudine e di dignità d' anime fu smarrita e le menti s'abbuiarono
anime fu smarrita e le menti s'abbuiarono d' ogni sorta d'errori. verga,
le menti s'abbuiarono d'ogni sorta d' errori. verga, 1-433: in quella
. manzoni, 333: l'intenzione d' abbuiare un fatto disonorevole per carlo.
accomodata una lente di cristallo nell'imposta d' una finestra in modo che vi passino i
chitarre. tombari, 1-146: nelle sere d' inverno, quando le finestre di campagna
tàn-tàn, che non si finisce mai d' infilare scambi! siamo stordite!
viani, 19-596: m'ero già abbuzzato d' acqua amara, quando tra una rottura
acqua amara, quando tra una rottura d' onda vedo il cimelio di quel campanile
foscolo, v-75: « la città d' abdera, quantunque vi abitasse democrito e s'
di tracia quando il popolo non rifiniva più d' invocare amore per le strade con le
amore per le strade con le parole d' euripide ascoltate a teatro ».
all'impero di francia, al regno d' italia e si ritira all'isola
italia e si ritira all'isola d' elba. 2. per estens
.. nella vita intemazionale all'abdicazione d' ogni missione, al non intervento. fogazzaro
1-400: combatte sopra tutto la mancanza d' indipendenza nei cattolici, la troppo completa
. manzini, 7-52: un modo d' intendere come il suo, affettuoso, penetrante
v. abdicare): 1 abbandono d' una carica, rinunzia la voce fr.
antri abduàni e dal ticino / lo fan d' ozi beato e di vivande. carducci
anat. muscolo che determina i movimenti d' abduzione. = dal lat. abducère
fazone / cotant'à valimenti. cielo d' alcamo, 4: per te non
ho abento -se non di dormire. detto d' amore, 342: e danza
/ sanz'aver mai avento. trattato d' amore, 28-6: meglio posso a me
, 5-482: la diagnosi medica fu d' una singolare forma d'aberrazione mentale.
diagnosi medica fu d'una singolare forma d' aberrazione mentale. 4. ott
al fatto che chi osserva il moto d' un astro partecipa del moto terrestre,
abetaia. civinini, 10-38: e quando d' improvviso la grande abetaia cupa e cheta
di bronzo dietro a noi di sotto, d' intorno, fino giù, al piede
entro un altro declivio similmente annegato d' abeti. gozzano, 606: il viale
cinque. 2. rogo di rami d' abeti. pascoli, 1246: noi
dial. abétó), sm. albero d' alto fusto (della famiglia delle conifere
(fra i 500 e i 2000 metri d' altitudine): si distingue in due
modo che giacer vedesi un legno / d' abete, lungo e grosso, in su
si levano diritti in alto, e d' ogni tempo hanno verdi le foglie.
: un piccolo marmo, all'ombra d' un abete del parco, ricorda il suo
della quercia. 2. legno d' abete (con preferenza della forma abito
, e durano ne'lavori coperti e fuori d' umidità. vasari, i-802: in
. non si adopera altro legname che d' abeto, di che è quella città abbondantissima
temperare le penne, davanti alla tavola d' abete, per ingannare il tempo.
abete, per ingannare il tempo. d' a nnunzio, v-1-682: dissotterriamo le
: le mille fibre parallele del foglio d' abete leggero che forma il piano superiore
abete leggero che forma il piano superiore d' un violino. paolieri, 2-172: asciugandomi
, 2-172: asciugandomi al gran fuoco d' abete, dopo una giornata di caccia.
le strade ghiaiose; disfatte le cappelle d' abeto; arenate le barche. e.
il refettorio; tutti con le capriate d' abeto rosso e le pareti foderate dello
che passò il mare fu fatta di tavole d' abete). ciro di pers,
co'remi il seno a teti. d' annunzio, ii-858: per l'ombra di
= lat. abies abiètis, con spostamento d' accento, lat. volgar. *
pertica lunga e sottile ricavata dal fusto d' abete rimondo (si adopera per i
che il palco dovesse reggersi a forza d' abetelle. carena, ii-342: nella costruzione
cui s'ha a fare il tavolato. d' annunzio, iv-2-835: i nidi
, così il mondo sarebbe essuto insino d' abetemo, com'egli. idem, 5-350
i detti e i fatti degli uomini. d' annunzio, iii-1-788: tu soffri che
come gli altri suoi pari, non ha d' uopo di essere scoperto, perché non
di quelle montagne, ed ha abeti d' una grossezza enorme. pascoli, 447:
. 2. abetella, pertica d' abete. g. b. nelli
: sento che morte / più conviene d' amore a me che t'amo. gozzano
, del mio cuore, / grido d' amore, grido di vergogna / del mio
amor del ca- praro e della disdetta d' esso scornato, di più vivere indegno
monsignore / ch'è capo e dio d' amore. guinizelli, iv-20 (5-1)
restette che venia lontano, / a guisa d' un arcier presto soriano, / acconcio
vita nuova, 2 (42): d' allora innanzi dico che amore se- gnoreggiò
: morte m'ha sciolto, amor, d' ogni tua legge: / quella che
donna più che 'l sole? trattato d' amore, 11-12: amor, più ch'
cominciò ne'teneri anni), / d' ogni tuo viver lieto t'ha deposto
il nomò giamai: di crudele, d' acerbo, di fiero tutte le carte son
che ogni amaro da altro non proceda che d' amore. perciò che se questo vero
, e voi, / di pietate e d' amor nemica e mia. b. tasso
, / per minacciar la morte a più d' un core. leopardi, 11-20:
baretti, 1-42: è alquanto accesa d' amor platonico pel marchese, pure.
spiegare con parole questo suo amore. d' annunzio, iv-1-269: l'attirava forse
persona medesima ch'era già stato oggetto d' una passion sensuale. -comunemente si
in su gli estivi ardori / egli dormia d' ogni dolcezza pieno, / godendo in
col marito la figliuola che francesco ebbe d' illecito amore, d'altro amore che
che francesco ebbe d'illecito amore, d' altro amore che quello di laura.
iii-28-16: spet tacolo vario d' amori meretricii di giovani e vecchi dissoluti.
del primo, affettuosi e pini. d' annunzio, iv-2-781: i monasteri molli come
gai / di lor natura, son d' amor disciolti. petrarca, 310-7: l'
e l'acqua e la terra è d' amor piena; / ogni animai d'amar
è d'amor piena; / ogni animai d' amar si riconsiglia. caro, i-309
salti amorevoli, or per amor d' esse co'rivali questionando, ciascuno la
al bosco, / né quel ruggito è d' ira: / così d'amor sospira.
quel ruggito è d'ira: / così d' amor sospira. g. a
zuffe di nidi, amori, nidi d' uova / marmorate, divine! -figur
le cose / or sono innamorate / d' un amor pien di gioia e di
, / ebbra di celesti amori. d' annunzio, iv-2-55: quella sua pelle colorita
annunzio, iv-2-55: quella sua pelle colorita d' arancio e abbronzita altamor del sole.
all'amore, sia di primavera o d' autunno. giusti, i-182: qua gli
nessuna. -figur. vagheggiare, tener d' occhio cosa che si desidera, in
3-959: a chi dunque servono le regole d' ari- stotele? -a chi non potesse
ed altri, poetare senza le regole d' aristotele; e che per non aver
, vuolesse far l'amore con quella d' omero. manzoni, pr. sp.
quattro braccia di terra. -parlare d' amóre: esprimere il proprio amore alla
che sia necessario che tutti quelli che parlano d' amore con donne dicano le bugie,
con donne dicano le bugie, e cerchino d' ingannarle. betteloni,
piazza di santa caterina / ch'io d' amor le parlai la prima volta.
parlai la prima volta. -prendersi d' amóre: innamorarsi. boccaccio, dee
in amore poco distante. -vivere d' amóre: di donna dedita ad amori
firenzuola, 465: e alloggiò in casa d' una certa donna, la quale vivea
una certa donna, la quale vivea d' amore. -disus. conoscere d'
d'amore. -disus. conoscere d' amóre: avere avuto rapporti amorosi con
alcuno giovane di quelli, che spesso d' amore l'avea conosciuta. -disus
. sacchetti, 8-13: si dispose d' andar là per vederlo e per pigliare
questa donna. -ant. intendersi d' amóre: amoreggiare. m. villani
messer giovanni s'in- tendea in milano d' amore con alcuna donna, la quale
di messer galeazzo. -ant. pregare d' amóre: chiedere rappagamento del proprio amore
pregava, un giorno, una donna d' amore. -ant. prendere fronde
-ant. prendere fronde o fiore o frutto d' amóre: appagarlo in qualche misura.
frutto. -ant. salutare d' amóre: salutare con cenni galanti.
mi'parere /... / d' amor la salutai mentenente, / e domandai
s'avesse compagnia. -ant. sentir d' amóre: essere innamorato. lorenzo de'
amanti, / e ciascheduna che sente d' amore. caro, i-309: queste lascivie
fatto qual si fosse freddissimo vecchio sentir d' amore, non che i due baliosi ed
ricordò, come gentile amante, / d' un detto antico, che vuol fede amore
. / che lo novo peregrin d' amore / punge, se ode squilla di
craticole di ferro si aggiungono catene d' amore... affetti di com
di com passione, uffici d' intercessione, offerte d'aiuto mi vengono
passione, uffici d'intercessione, offerte d' aiuto mi vengono [infatti]
pegni, / amali tu; perch'io d' amore gli amo / diverso troppo
i-431: -maria, vi ricordate voi d' una promessa che mi faceste da'primi giorni
dite subito. -che se all'amore d' italia, al bene de'fratelli io dovessi
poi mi recitava, tutti pieni / d' amor patrio e d'apostrofi ai tedeschi.
, tutti pieni / d'amor patrio e d' apostrofi ai tedeschi. nievo, 121
bocca, pareva ch'e'gittasse fiamme d' amore. lorenzo de'medici, ii-53:
amore. lorenzo de'medici, ii-53: d' un amor santo incenda il mio disio
santo incenda il mio disio, / e d' un tal lume l'intelletto illumina,
cuor già tutto liquefatto, / arder d' amor di dio il vergin petto.
amore vizioso; e principio e cagione d' ogni vizio e d'ogni peccato; e
principio e cagione d'ogni vizio e d' ogni peccato; e chiamasi l'amore
i-249: non sono contento dell'universale d' italia, che non accetta le cose mie
ci sieno dei mortali di talento e d' onore, ma dominati dalla voluttà, da
. tasso, 10-131: s'opre d' arte e d'ingegno, amore e zelo
10-131: s'opre d'arte e d' ingegno, amore e zelo / d'onore
e d'ingegno, amore e zelo / d' onore han premio o ver perdono in
cennini, 19: non sanza cagione d' animo gentile alcuni si muovono di venire a
amor della vera virtù e 'l desiderio d' onore. anguillara, 15-3: l'amor
dei suoi nemici, aveva tolto sembianze d' amore: amore d'indipendenza, amore
aveva tolto sembianze d'amore: amore d' indipendenza, amore di libertà, amore
del suo paese e l'italiana. d' annunzio, iv-2-968: il fratello la guardò
12. persona o cosa che è oggetto d' amore (spesso al vocativo, nel
o molle pianta, amore / d' umili tempi! -in unione all'agg
tuo piacer non ho soggiorno. trattato d' amore, 56-1: i'son ben certo
mio primo, / o amor dolce d' aurora. d'annunzio, iv-2-955: «
/ o amor dolce d'aurora. d' annunzio, iv-2-955: « ah mio
13. locuz. -d'amóre e d' accordo: concordemente; pacificamente; senza
12-19: era pure il meglio di farlo d' amore e d'accordo. magalotti,
il meglio di farlo d'amore e d' accordo. magalotti, i-91: voglio solamente
alla vostra che alla mia sicurezza, che d' amore e d'accordo vi contentiate di
mia sicurezza, che d'amore e d' accordo vi contentiate di darmi in mano la
: avrebbe anche voluto condur via renzo d' amore e d'accordo. verga, ii-201
voluto condur via renzo d'amore e d' accordo. verga, ii-201: mai
, e andare a tagliarsi la gola d' amore e d'accordo. viani, 14-305
a tagliarsi la gola d'amore e d' accordo. viani, 14-305: marito e
. dodici anni fa, avevano rilevato, d' amore e d'accordo, la fanciulla
, avevano rilevato, d'amore e d' accordo, la fanciulla dall'* ospizio *
. idem, 4-776: niente intervenne d' inopinato tra raffermare usurpati dal garibaldi la
, 2-31: sta'cheto per l'amor d' iddio. castiglione, 410: deh
e dell'amore cadde di tutta gente d' arme ch'erano a sua ubbidienza.
mettere in amóre: far sembrare degno d' amore. fioretti, 1-23: poi
varchi, v-57: quando alcuno dimandato d' alcuna cosa, non risponde a proposito
primo voltamento a dio è il nascimento d' amore: la infusione del raggio, il
obliquo il sole ei gira, / e d' altri erranti a la celeste lira /
e il principio vivificante della natura. d' annunzio, ii-574: tutta la terra
terra pare / argilla offerta all'opera d' amore, / un nunzio il grido
quest'ora calda in cui una divina certezza d' amore freme da foglie e tronchi e
arco en man, ch'el abia ferito d' una saitta un giovene enamorato cum una
servizio intenti / tempran con l'ali d' oro i caldi ardenti. berni,
79: a voi, divini / servi d' amor, palese fo che queste /
donna mia. idem, 79: chiome d' argento fino, irte e attorte /
senz'arte intorno ad un bel viso d' oro; / fronte crespa, u'mirando
, 822: e 'n guisa d' un baleno / tra nuvolette aurate / ve-
al varco, / altri polisce le quadrella d' oro, / un parete di loro
il padre sovrano / a la madre d' amor rivolto il ciglio. idem, 335
i respiri, / figliava il dì d' aprile in mezzo ai fiori. / progne
i faretrati amori / ministri a lei d' intorno. a. m. narducci,
, iii-275: o fra bei rami d' or volanti amori. sempronio, iii-206
. / scagliai tre dardi invano / d' acciaio rilucente; / ma il quarto
nudo e nudo in roma, / d' un velo candidissimo adornando, / rendea nel
e, in quel colore, / più d' ogni vita un arco, il sonno
anguilla, torcia, frusta / freccia d' amore in terra / che solo i nostri
in gala, e fatto più beffo d' un amore. idem, 597: [
gentiluomo, bello come un amore. d' annunzio, iv-1-158: hanno però
mai nulla. 19. stella d' amóre: il pianeta venere. dante
. dante, 53-4: la stella d' amor ci sta remota / per lo
motte innumerevoli di pesci amoreggiassero a fior d' acqua con la luna. comisso,
« posto *: in un volgere d' occhio lo dominava. a levante lo limitava
nozze, i divorzi, i rappaciamenti. d' annunzio, iv-2-1090: immaginavo di essere
un poco l'animo plebeo del re. d' annunzio, iv-2-165: tante mani amorevoli
: io veggio l'aspetto piacevole / d' una che reca spesso frutte a vendere,
amorevoli atti, però che la forza d' amore tiene l'uomo, più che
cotai salti amorevoli, or per amor d' esse co'rivali questionando, ciascuno la
ciascuno la sua propria si conquistava. d' annunzio, iv-2-133: per la consuetudine
ii-205: la presente la mando per mezzo d' un giovane scultore mio amorevole al nostro
9-10 (396): e in segno d' amorevolezza e d'amistà, alla guisa
: e in segno d'amorevolezza e d' amistà, alla guisa pugliese, noi chiamava
disse agnese con una certa stizzetta temperata d' amorevolezza e di pietà. pellico,
e nella fede dell'anima altrui. d' annunzio, iv-2-362: egli aveva talvolta per
2. atto amorevole; manifestazione d' affetto, di sollecitudine, di cortesia
strana, m'ha più di carezze e d' amorevolezze fatte in questo poco di tempo
volta che lui veniva a firenze, d' in su la osteria. giordani,
giordani, ii-130: dopo sette anni d' immobilità nel sepolcro di parma,
bianche, che non vogliono accettare presenti d' importanza e gagliardi;... ma
.. raccolto amorevolissimamente dal signor duca d' urbino, e cortesemente trattato. soffici,
carattere, di personalità. d' annunzio, iv-2-334: questi medesimi fragili mute-
palazzo] portato da cinquantamila amorini. d' annunzio, iv-2-885: sul camino di marmo
pascoli, 159: i semi / coglieva d' una spiga d'amorino, / e
: i semi / coglieva d'una spiga d' amorino, / e mondava dal secco
/ e mondava dal secco i crisantemi. d' annunzio, iv-2-36: cespiti di rose
alture di fiesole, e in val d' arno laddove il fiume è più amorosamente cinto
arno laddove il fiume è più amorosamente cinto d' ombre quete, leggevam poesia.
signoria dell'alma a porsi / con amorosità d' intendimento. tommaseo [s. v
amoróso1, agg. che è fatto d' amore (sia come moto spirituale
dei sensi), che ha natura d' amore, che è proprio d'
d'amore, che è proprio d' amore; che viene dalla passione e dal
passione e dal senti mento d' amore. - anche al figur.
diri / om che no ha sentore / d' amoroso calore. guittone, 1-67:
, 1-67: ché troppo è segno d' amoroso amore / far lo signor del
lo dolce paese c'ho lasciato, / d' altra part'è con la forza d'
d'altra part'è con la forza d' amore. idem, conv., iii-xn-12
le notti si lamenta e piagne, / d' amorosi pensieri 11 cor ne 'ngombra.
: in un luogo dilettevole e pien d' erba e di fiori, e d'alberi
pien d'erba e di fiori, e d' alberi chiuso, ripostisi, a prendere
cortese e largo egli era istato, / d' una amorosa fiamma il cor l'accese
interamente satisfare e cogliere li amerusi frutti d' amore [venuti], se può
castiglione, 400: alcuni scrittori d' autorità affermano, questa giovane esser stata
, quel vago neo, / che fa d' aurate fila ombra vezzosa / a la
/ di quelle vaghe piante, / d' amoroso pallor tinta la guancia, / tramortì
il grande, / sol per cagion d' un amoroso sdegno. morando, iii-228
30: celeste è questa / corrispondenza d' amorosi sensi, / celeste dote è negli
non sorge fiore, ove non sia d' umane / lodi onorato e d'amoroso pianto
sia d'umane / lodi onorato e d' amoroso pianto. idem, sep.
così ben delineata in quel mite verde. d' annunzio, iv-i- 470: i guanti
tempo, aver già diffusa un'aria nuova d' intimità. panzini, iii-319: il
iii-319: il luogo lo cantò anche il d' annunzio in un galante tondello pieno di
/ venne passando un'amorosa coppia. d' annunzio, iv-2-123: non era tra la
vago impallidir che 'l dolce riso / d' un'amorosa nebbia ricoperse, i con
pria m'apparve il suo viso amoroso / d' alta biltate ornato / e più che
et amoroso volto. caro, 4-1: d' amoroso strale / già punta il core
mete gioiose, / de l'erario d' amore arche gemmanti, o soavi prigion
amore arche gemmanti, o soavi prigion d' anime amanti, / o fonti del piacer
a rendere una donna amorosa e piacevole. d' annunzio, iv-2-304: apparve su una
16-7): e quivi poi lo dio d' amore stesse / con li amorosi cori
a la più bella, / fiore d' ogni amorosa, / bionda più ch'auro
parte del giovane innamorato. d' annunzio, iv-2-201: tentando di dare alla
di passione appreso dal primo amoroso giovine d' una compagnia drammatica. ojetti, i-718:
dispetti, alle gelosie, ai rappaciamenti d' una volta. carda relli
, 12-39: avea già cavalcato più d' un mese, / e finalmente in persia
formati certi ch'io chiamerei ingemmamenti di figura d' un orciuolo, con un coperchio a
più? anche coloro che hanno salcio d' awantaggio, vogliono piuttosto far ciò con un
v.]: ampelopraso: sorta d' aglio che si tiene dai botanici come una
; ampio, vasto. cecco d' a scoli, 899: crespi capelli con
, ch'è in su la riva d' arno dalla parte di ponente, infino dall'
di ponente, infino dall'altra riva d' arno della contrada detta verzaia, l'ampiezza
verzaia, l'ampiezza del fiume d' arno si è braccia trecentocinquanta. boccaccio,
buonarroti il giovane, 9-147: dite d' ordine mio, ch'ognuno ascolti,
ch'ognuno ascolti, / che son d' ampiezza tale i luoghi e i siti /
de'prati nostri produce almeno il doppio d' ogni campo inglese, a pigliarla sul
cielo rapivano al mondo le stelle. d' annunzio, iv-1-80: l'ampiezza e la
un'orazione); magnificenza, splendore d' espressione; ricchezza (di cultura,
: ricco capitale, che io sapevo d' avere altre volte avuto prima nel suo
, al modo del nauseilo. cecco d' a scoli, 930: superbo è chi
possiede l'ampie nari, / e d' ampie orecchie di bestia è simile.
(585): s'alzava una colonna d' un fumo oscuro e denso, che
sale ampie, lunghe, cortinate. d' annunzio, iv-1-82: il palazzo levavasi d'
d'annunzio, iv-1-82: il palazzo levavasi d' in- nanzi a lui, ampio come
g. villani, 11-3: noi leggiamo d' altre cittadi, le quali per i
xix-72: salir può nobile / chi ben d' ampia fortuna usa il favor. baldini
.. e formi e spiri / dolcissimi d' amor sensi e sospiri. 4
epoche del medio evo, si chiuse più d' una volta la strada a scoprire ciò
: oh spavento! l'orribile amplesso / d' un amico spergiuro soffrì. pellico,
di tristezza, il piè rivolsi! d' annunzio, iv-2-634: vedeva venire al
entrambe escite dalla folla come dall'amplesso d' un mostro. deledda, ii- 122
io 'l diedi per un impeto lacrimoso d' affanni, / per un amplesso aereo in
freni del vel promettean troppa / gioia d' amplessi al maritai desìo. d'annunzio,
/ gioia d'amplessi al maritai desìo. d' annunzio, iv-1-290: 1 due si
come se si distaccassero dopo un amplesso d' insostenibile piacere. panzini, i-553:
, i suoi amplessi con l'indifferenza d' una vacca. viani, 19-482: se
. vittorini, 1-45: con questo contatto d' amplesso egli cavalca, oscuramente occupato dal
ricci, 4: sono certa il signore d' ogni minima cosa ve ne ritribuirà ampliamente
aumenti di capitale. -figur. d' annunzio, iv-2-924: non aveva mai sentita
re non hanno quasi con altra arte che d' uc cidere, non uno
ter minato di correggere e d' ampliare un dizionario spagnuolo e inglese
un dizionario spagnuolo e inglese. d' annunzio, iv-1-137: i rami degli alberi
l'azzurro, risplendere come corone d' immortali poeti. 2. rendere
11-1: [i popoli] per cupidigia d' ampliare signoria le nazioni vicine tormentano.
alcuni altri che con magnificenza s'ingegnano d' ampliare la fama loro. f.
: questo è piu: un precetto d' aristotile espresso, dove parla della laude e
dove parla della laude e del modo d' amplarla. galileo, 1079: la maestà
rapporto a questi vocaboli, sarà quella d' ampliare il senso, di cui però vuoisi
ogni creatura hae in sé infisso uno desiderio d' ampliarsi e di stendersi. leonardo del
nel mostrare la resoluzione... d' infiniti altri problemi di geometria e di aritmetica
b. fioretti, 1-3-11: gl'innamoramenti d' orlando, di rinaldo...
. muratori, 1-8: nella giurisprudenza d' oggidì il meno son le leggi..
buon uso della lingua non è opera d' un uomo, o d'un corpo
non è opera d'un uomo, o d' un corpo, o d'una città
, o d'un corpo, o d' una città. nido eritreo, i-125:
il caso come occorse, senza fuco d' eloquenza e senza altrimenti con ampliazioni e
1-250: impossibile che tutte le voci d' una lingua siano trasportate in un'altra
freddo al caldo, e ognuno cerca d' amplificare il suo essere e uccidere il nemico
[la forza], e fassi d' una orribile e maravigliosa potenzia. sarpi
voglia di regni, di possessioni, d' onori, di generare. lubrano, iii-417
al minuto. fagiuoli, 3-2-187: d' ogni piccola cosa un gran sermone / fanno
l'uomo non ha esso grande amplificazione d' idee né molta serie di fini,
di grammatica, né di logica, né d' istoria; era una esagerazione ridicola;
iii-222: ecco donzelli portare guantiere d' oro e d'argento di tanta
: ecco donzelli portare guantiere d'oro e d' argento di tanta amplitudine che procedevano
, nel quale l'architetto dee procurare d' eleggere il sito per alzar la sua fabbrica
nell'ampio esercizio della sua autorità. d' annunzio, iv-2-460: salivamo per l'amplissima
, che nelle mani portava un'ampolla d' oro, d'una preziosissima acqua piena
nelle mani portava un'ampolla d'oro, d' una preziosissima acqua piena. libro della
uva non matura in un'ampolla piena d' olio su la vite, e lasciandola dentro
, farà vedere tutta la camera piena d' uva e di viti. marino, 6-99
gli domandavano se fosse venuto ben provvisto d' ampolline. nievo, 108: io
ampolline per la pasqua che è vicina. d' annunzio, iv-2-1313: il vino vermiglio
compongono l'orologio a polvere. d' annunzio, iv-2-857: scorreva nella duplice ampolla
placido balli [o fiumicello] / fuor d' un picciolo colle, / che con
. 6. ant. bollicina d' aria formata nel vetro, nel ghiaccio
di corrotti figli, / che prodighi d' ampolle e di parole, / tutto
e di parole, / tutto contaminàr d' apollo il regno. 8.
appare talvolta in alcuni vegetali. d' annunzio, iv-1-223: altre [orchidee]
, attaccando all'ultime vette delle cime d' essi [alberi], tagliate in punta
atto violento gettandole in canale un'ampolletta d' arsenico già bell'e preparato. carducci,
-dunque faremo subito relazione a vienna d' ogni cosa, ed appena venuto il permesso
gione, debba esser punito in amputazione d' una mano. targioni tozzetti, 5-78
risolversi all'amputazione di una gamba. d' annunzio, iv-1-578: soffrivo anch'io
uno strazio fisico, simile forse a quello d' un'am- putazione mal praticata e lentissima
, che non posso darvi io, d' un amuleto così prezioso, se pure
tentazioni di brutalità di crudeltà di ferocia. d' annunzio, iv-2-114: passavano quattro o
campanile] come un amuleto al collo d' un gigante. beltramelli, iii-211: da
, pioveva a dirotto / a alessandria d' egitto in quella notte, / e festa
difficoltà e pericoli di ogni genere. d' annunzio, iv-1-246: ah! il racconto
? * ascensione; spedizione nell'interno d' un paese; progresso di un male '
, come fa testimonio serapione, frutti d' un albero simile al cuore d'un
frutti d'un albero simile al cuore d' un uccello, di color rossigno quando sono
preparato con l'anice, che sa d' anice. viani, 14-8: mesceva
meridionale tropicale, una specie di boa d' acqua, lungo fino a io metri:
sul ventre; vive lungo i corsi d' acqua (spesso si tuffa nel fondo
[c'è anche] o serpente d' acqua, e uno ne ho visto ch'
cagione di poco coraggio o per infermità d' impotenza, ma per desiderio di più alto
. fagiuoli, 3-6-17: solinghi abitator d' antri remoti, / rigidi anacoreti, uomini
straordinari dei foresti anacoreti di levante. d' annunzio, ii-345: gli anacoreti / d'
d'annunzio, ii-345: gli anacoreti / d' un tempo immemo rabile per
ma il gatto, che bisogno ha d' uscire? moralmente esso basta a se
filicaia, i-1-5-137: io debbo favellare d' antonio, gloria degli eremi, terror
solenne anacronismo da chi la crede opera d' archimede, nato set- tantanove anni da
messo ai finestroni del palazzo dei cesari d' oriente, contro chi lo accusò di
giunoni, diane -che le riviste a corto d' argomento rivestono d'un abito parigino per
le riviste a corto d'argomento rivestono d' un abito parigino per anacronismo e confronto
bacchelli, 1-i-165: in quella parte d' italia che aveva conosciuti i vantaggi del
questa concordanza trovata tra i miei stati d' animo e quelli di un detenuto politico
/ beò la venere / anadiòmene. d' annunzio, iv-2-588: la città anadiòmene
per duplicazione di se stessa; reiterazione d' una parola per ottenere enfasi.
che risale periodicamente la corrente dei corsi d' acqua (come fanno le anguille,
anafonesi trivellava il deflusso col perforante vigore d' un'anguilla. = voce dotta,
dal gr. àvayaxxtg -t$o? (d' origine ignota); cfr. fr.
facessero gli antichi memoria di più che d' una spezie d'anagiri, se ne veggono
memoria di più che d'una spezie d' anagiri, se ne veggono però in
g + l). archeol. lavoro d' intaglio, oggetto inciso (vaso,
12-1-342: scolpito nella parte anteriore solamente d' anaglifo o bassorihevo. tommaseo [s.
anaglifo... non si direbbe che d' opere antiche, segnata- mente di non
[s. v.]: tazza d' elegante scultura anaglittica. 2.
. letter. agnizione; riconoscimento finale d' una persona, la cui identità si
onde son forzato avere un anagnòste. d' annunzio, v-1-616: per rimemorarmi agli
greca, e gl'insegno un po'd' italiano. = voce dotta, gr
intelligenza delle cose sulle due colonne d' ingresso un gran balcone dalla rin
quale si leva volontariamente nell'anima innamorata d' ardente affetto verso dio, secondo il
anagogico come questo, vel farrò degno d' un connestabile. = voce dotta,
delle zeoliti) composto da metasilicato idrato d' alluminio e sodio: si presenta in cristalli
grembo, bene avendogh aha coreggia attaccati d' ogni parte, non dopo molto gh empiè
esamina con microscopio puro da ogni macchia d' inchiostro e da ogni lettera delanatomico,
, di diventare analfabeta e di campare d' erbe e d'elemoi- 1178: la
diventare analfabeta e di campare d'erbe e d' elemoi- 1178: la minuta e squisita
: la più parte, questi vecchi sono d' occhio: essa non iscuopre mai un gran
di studi sull'uomo del passato più che d' innessuno comprendeva più da tempo / greta
nel campo dell'analisi, non segni d' una pazienza inesplicabile come deve apparire un abbiam
si studia di seguire con scrupolo scientifico. d' annunzio, il barbiere e un calzolaio
viamoci per un minuto a una vista d' insieme. sinisgalli, i linguaggi
incapaci di leggere o di scrivere; difetto d' istrua. cocchi, 8-74: la
gli scrittori del giorno temon perfino di parere d' inartificiale, tentata più volte, e
3. estet. esame di un'opera d' arte per distinguere i valori estetici che
, parola per parola, l'analisi d' un passo, può lo scolaro, e
accrescono di numero; e perciò è d' uopo di facilitarne i metodi coll'analisi
i metodi coll'analisi, che serva d' appoggio, o, com'altri dicono
, o, com'altri dicono, d' estensione all'immaginativa. v. riccati,
propagatore dell'analisi infinitesimale fra gli studiosi d' italia, integrò l'equazione che da
; -eco? 'risoluzione, decomposizione d' un insieme nelle sue parti'(daàvaxóco 'sciolgo
d' annunzio, iv-1-655: la lingua italiana non
esteriore ma in quella degli « stati d' animo » più complicati e più rari in
dal chiarissimo p. paolo frisi, professore d' analitica nello studio pisano.
analiticaménte, avv. per via d' analisi, con metodo analitico.
le regole analittiche delli priori e posteriori d' aristotele. d. bartoli, 34-178
cercano di riposare la testa sul seno d' un amore semplice e naturale. d'
d'un amore semplice e naturale. d' annunzio, iv-1-428: la mia nativa perspicacia
169: l'uomo, dopo d' aver abbracciato il tutto alquanto confusamente,
lanzi, 1-1-3: agevolato il metodo d' indagare la lingua, in quanto si può
non altro per diritto di prescrizione. d' azeglio, 1-74: parlerò di lui
ii-6-155: il leopardi chiamava questo stato d' animo la « noia », e non
parigina, per poi analizzarli nella quiete d' un laboratorio, riscontreremmo con orrore l'
: ho un bell'analizzare i miei stati d' animo, pretendendo di riconoscere la sorgente
ne la poetica un non so che d' allegoria; ma intende per allegoria la metafora
/ farà chi sente un triplicato istinto / d' analogia, di genio e di lignaggio
in fine del conto tutto è analogia d' idee. manzoni, 1044: non
sia che illusione naturale della fantasia. d' annunzio, iv-1-845: la facilità ch'
o le analogie tra l'opera del d' annunzio e la mia, è semplice
e la mia, è semplice parto d' immaginazione. soffici, v-1-626: allorché noi
sembrano aver fra loro veruna specie d' affinità. soffici, v-1-735: stabilire,
formativo ordinario, un legame analogico d' immagini. sinisgalli, 6-100: io
. idem, i-105: questa infinità d' uomini circondati da oggetti stessi, dotati degli
anzi ho già accennata un'altra soddisfazione d' un genere analogo. pellico, 178:
guardò con viso arcigno / e d' accopparlo avea stimolo forte; / ma con
lacquo oggidì, come: 4 vi mando d' istanza con gli ana loghi
ananas, di figura e grandezza d' una gran pina, fatto appunto e prodotto
... il colore è d' oro, un po'verso il rame.
figura ad una pina di color d' oro, e rendono un tale odore nella
della classe dello spato, cioè o d' augite piramidali di tre facce, o d'
d'augite piramidali di tre facce, o d' an- drodamante cuboidi, o d'anancite
o d'an- drodamante cuboidi, o d' anancite icosaedre lenticolari. = voce dotta
di dattili, né di trochei, né d' anapesti; e finalmente, di niuna
è confusione, la quale è pericolosa d' incorrere nell'anarchia, che è un
, 4-207: ora si ricordava invece d' essere stato anarchico, e dopo tanto tempo
, benché tuttavia sotto il nome comune d' internazionali. alvaro, 3-59: per un
9-362: a me, che pecco d' umore anarcoide, sentir ridere di un'autorità
bucciuol per la sinistra anar con arte / d' orma inveterata che d'uom sia.
con arte / d'orma inveterata che d' uom sia. idem, 3-1016: un
ben toma alla vostra virtù il cognome d' anargiri, poiché essendo senza argento, sete
di larghe anarise, di strette, d' alte e basse, di busi scoperti
[i garofani] in quella specie d' idropisia che chiamano i medici anasarca.
idropisia può distinguersi col vecchio greco nome d' ana- sarca, che significa come insinuata
si richiedono tre atti del penitente. d' annunzio, iii-2-54: sia / anàtema!
[bibbia], 910: desidererei d' essere io stesso anatema, ri- ciso
ii-194: si copiava volentieri l'invenzione d' un telaio fatta da un altro popolo
un altro popolo, si premiava l'importazione d' una macchina, ma si colpiva d'
d'una macchina, ma si colpiva d' anatema l'introduzione d'un principio di
ma si colpiva d'anatema l'introduzione d' un principio di legislazione. d'azeglio
introduzione d'un principio di legislazione. d' azeglio, 1-472: l'afflizione, che
sin'ora. idem, ii-201: fulminò d' anatema quanti, sostenitori o contrari,
, allegavano argomenti desunti dalle norme riconosciute d' ogni giudizio. g. ferrari, i-1065
fossi costà, fra tutti mi coprireste d' anatemi; son qua, e le folgori
e rincerchio / nel nodo mio furente d' anatèma. oriani, iii-360: la
indietreggiavano davanti a roma, vi percosse d' anatema il pontefice. panzini, iii-567:
., x-49: « io desiderava d' essere spartito da cristo »); oppure
« e guàrdati che non porti alcuna cosa d' idolo in casa tua, acciò che
. fis. stratificazione termica delle masse d' acqua secondo temperature crescenti con regolarità in
. il diritto romano annullava qualsiasi stipulazione d' interesse. = voce dotta,
tanta anatomia, che li fa gongolare d' allegrezza alla scoperta d'una qualche cosa
li fa gongolare d'allegrezza alla scoperta d' una qualche cosa non veduta prima da
, 1-116: farai l'anatomia dell'alie d' uno uccello, insieme colli muscoli del
, insieme colli muscoli del petto motori d' esse alie. e1 simile farai deltomo
volersi sostenere infra l'aria con battimento d' alie. g. rucéllai, 965:
ingrata, la qual, cogli occhi d' angelo e cor di serpente, mai non
estasi di ammirazione verso la provvidenza. d' annunzio, iv-1-666: l'anatomia presuppone
corpo o di un organo; pezzo d' anatomia. rosa, 91: la
sotto gualdrappe e cingoli la lunga anatomia / d' un corpo che invecchiò.
pratica, avvezzandola a fare l'anatomia d' ogni uomo che se le parerà dinanzi.
studi sull'uomo del passato più che d' intuizioni sull'uomo avvenire, lo ricacciava
parti interne ed esterne delle vipere e d' altri serpenti. magalotti, 21-42: scrive
nomi anatomici) ricomponevo, animavo. d' annunzio, iv-1-70: era una piccola testa
scolpita nell'avorio con una straordinaria potenza d' imitazione anatomica. panzini, ii-57:
soffitto / in una taverna café chantant / d' america. boine, ii-104: bisognava
anatomico: dove vengono conservati i pezzi d' anatomia. barilli, 2-293: la
intervento del maestro, forse a più d' uno, da quella specie di teatro
sostegni, per cui dall'un tronco d' esse il sangue a schizzi s'imbocca
se altri anatomizzasse e percepisse i nervi d' un altro ente sensitivo vivente, i quali
! porre a ripentaglio la vita d' un padre di famiglia, d'un
la vita d'un padre di famiglia, d' un buon cittadino, d'un
, d'un buon cittadino, d' un galantuomo pieno di sapere, per
, per accertarvi se il femore d' uno scimmiotto s'assomigli o non
di altri uccelli acquatici). d' annunzio, iv-2-1214: s'ode fra lunghe
1-i-177: andava ad appostare i branchi d' anatre innanzi l'alba, tra le canne
197): e pongono che lo segno d' ariete abbia a significare la faccia e
appunto in sul grosso dell'anche. cecco d' ascoli, 4001: e l'ombelico
, ii-7-10: anime vidi al lito d' acheronte, / ch'avean sette persone
generali rispondevano colla mano aha visiera. d' annunzio, iii-2-296: e sùbito su
dalla elefantiasi. onofri, 64: d' anca in anca / il passo non si
giocondar gli dei con le tue sfide. d' annunzio, iv-1-907: le femmine si
. -muovere l'anca, muovere d' anca, menare d'anca: camminare
anca, muovere d'anca, menare d' anca: camminare, fare il passo.
novi / di compagnia ad ogni mover d' anca. buonarroti il giovane, i-339:
con gli altri mi metto a menar d' anche. 3. dimin.
. muoversi con fatica, a forza d' anca, ansando. carletti, 36
anca. ancata, sf. colpo d' anca, colpo dato col fianco.
fornire le cehe del vino, e d' onorare li dei co li fuochi. petrarca
negò più volte, e al cenno d' una ancilla, iurando, negò el salvatore
20-136: ecco l'ancilla tua; d' essa a tuo senno / dispon, gli
menami teco e poi / ti servirò d' ancella / se non vorrai di sposa.
ancehe. sempronio, iii-214: eha d' amanti ha stretta / in catena servii gran
iii-360: [luna] tu con freno d' argento / reggi in campo d'orror
freno d'argento / reggi in campo d' orror carro di stehe; / tu con
ne fu dato in parte alcuna. d' annunzio, ii-767: il coro /
figliuola; tu fusti madre e anciha. d' annunzio, iv-2-87: la cristiana veniva
e. cecchi, 6-98: si proponevano d' assicurare in qualche modo ahe loro casate
qualche modo ahe loro casate queha aureola d' antico, queha pàtina ancestrale di cui
.. e pensavo queste cosa essere indizio d' una umana e mansueta natura. berni
facevano ima musica soave; / qual era d' asse anch'egli e tutto rotto.
; finora; di nuovo. rinaldo d' aquino, ii-156: d'amor vi fui
. rinaldo d'aquino, ii-156: d' amor vi fui servente, / né
: io sent'o sentirò ma'quel, d' amore, / che sente que'che
al vento. idem, ii-n-114: parliamo d' altro... di questo paese
ma, anche una volta, parliamo d' altro. nieri, 222: non aveva
la pinta / s'alza la voce. d' annunzio, iv-1-332: ed egli sentì
tremanti voci, anche se gridano, d' un tono mite e denso, come d'
d'un tono mite e denso, come d' olio. dessi, 6-10: anche
che noi farebbe anch'un cavallo. d' annunzio, iv-2-77: un pallor terreo
divien tiranno [amore], / d' ospite mansueto, / e persegue ed ancide
/ ed al suo nume in nuvole d' odori, / sfumar le mirre e svaporàr
ordinariamente la origine alle stirpi nuove. d' annunzio, ii-378: l'ancile di
ancipite, agg. letter. duplice d' aspetto o natura. di una lama
guerrier securo / guatar la pugna ancipite. d' annunzio, iv-2-777: sotto la sera
, iv-2-777: sotto la sera purpurea d' autunno egli si trasfigurava, secondo gli
incerto autore [crusca]: gran numero d' ancisi al piede intorno. tasso,
barberino, 213: sta bene a donna d' aver bella vesta / e anco tutta
/ con le sue mosse di canipaiola. d' annunzio, ii-655: ecco la morte
impressi, / altri di ferro, altri d' argento o d'oro: / e
altri di ferro, altri d'argento o d' oro: / e poi fatti n'
dire, e con ragione, la fabbrica d' una statua cedere d'infinito intervallo alla
, la fabbrica d'una statua cedere d' infinito intervallo alla formazion d'un uomo
statua cedere d'infinito intervallo alla formazion d' un uomo vivo, anzi anco alla
uomo vivo, anzi anco alla formazion d' un vilissimo verme? marino, 216
schernito. petrarca, 38-12: e d' una bianca mano anco mi doglio, /
purpuree stille? / no, ché d' amore a mille strali e mille / anco
nocenti uccisi, ella uccidea / più d' un'alma innocente e più d'un
/ più d'un'alma innocente e più d' un core; / e pure,
non anco ben sicura e chiara. d' annunzio, ii-667: uomo non più
l'ho chesta in un bel prato d' erba / innamorata com'anco fu donna,
d' altissimi colli. cino, iv-267 (155-6
155-6): nell'alta signoria / d' amor bon servo non si stancò anco.
né non potti trovare infino al dì d' ancoi alcuna femmina che quello che le
posta generalmente sopra un altare; pala d' altare (quando la figurazione è ripartita
. prima vuole essere l'ancona lavorata d' un legname che si chiama arbero o vero
gli altarini: che in più paesi d' italia si nominavano ancone... il
facciate delle chiese fatte in quel secolo. d' annunzio, iv-1-139: sopra [il
, di pietra bianca e liscia, d' una purità monacale; e sull'altare è
in anconette, o vero in adornamenti d' orliquie. bandello, 2-26 (i-927
ove a fermar le stanche navi / né d' àncora v'è d'uopo, né
stanche navi / né d'àncora v'è d' uopo, né di sarte. lorini
la confidata indarno àncora all'onde. d' annunzio, iii-2-68: un'ancora a
ombra glauca delle vele / e par d' udire il cigolìo delle ancore. fracchia,
un berretto celeste ornato di un'ancora d' oro, giacca egualmente celeste e pantaloni
destreggiava e si ostinava anche lui. d' annunzio, iv-1-142: dentro di lui non
tra carridi e scilla, / e duolsi d' incontrar calma bugiarda. algarotti, 3-6
l'ancora il primo di questo mese. d' annunzio, iii-2-5: ed ecco che
e s'ode il vocìo dei compagni d' albero. bontempelli, 6-213: con la
centinaio, sono qui all'ancora. d' annunzio, iii-2-274: dalla nave /
a distanza l'apertura e la chiusura d' un circuito). 4. meccan
torbo più né ancora / tutto sereno. d' annunzio, iv-1-982: ella passava dal
ar- milla infra l'ombrose piante / d' un bosco se ne già vicino a
, 7-16: ché se di gemme e d' or, che 'l vulgo adora /
, nelle notti / di soprassalti e d' ansie quando mugola / il cane.
latini, i-1511: ancora abbi paura / d' improntare a usura. rustico, vi-1-162
117): acciò che come per nobiltà d' animo dall'altre divise siete, così
questo balzello. 2. specchio d' acqua riparato dal vento e con fondo
segnativi per minuto tutti gli ancoraggi. d' annunzio, iv-1-968: e si ricordava
dinanzi alla riva degli schiavoni tutta d' oro nel sole di settembre. bocchelli
delle navi era dunque tutto lo specchio d' arno. 3. locuz.
] poi di maggior portata, o d' alto bordo, come dicesi, possono
navi e galere ancorate alla spiaggia. d' annunzio, iv-2-11: passeggiava superbamente con
altro vincolo colle terre circostanti che quello d' un prossimo scambio delle cose necessarie alla
andare al fondo ancorché fosse tutta piena d' acqua. cesi, i-82: keplero,
di mona confonde e mangia la prima d' incroia, viene a suonare ancroia, che
da samminiato, i-425: tu desideri d' avere l'ancudine, il martello,
, aspre, negre, molte, d' ogni intorno sparse per terra, e spinose
perché mi son partito da quel conflitto d' andabati? perché alla cieca nella palestra
più repentine del solito di qualche milione d' insetti, moltissimi dei quali si credevano
andamento delle sveglie in un deposito d' orologi. alvaro, 7-261:
dunque, iniqua giovane, prendi tu gloria d' aver dispiaciuto a noi, e insuperbisci
teco o sapere di tuo andamento, intigniti d' andare altrove che non vai. fioretti
bavaro, e torneremo addietro a raccontare d' altre novità. m. villani, 9-2
andamento, e anche le parole, d' una canzonetta che pochi giorni prima avevo
. strada che passa tra due file d' alberi. -per estens.: ogni passaggio
in bocca, / e fosser tutte d' andanic'o acciaio. marco polo volgar.
25 (28): hanno vene d' acciaio e d'andanico assai. idem,
28): hanno vene d'acciaio e d' andanico assai. idem, 29
. ojetti, i-83: due affreschi ovali d' un settecento andante che rappresentano scene sacre
sacre. linati, 30-225: armati d' accette e di rastrelli gli uomini, e
. cagna, iii-183: il direttore d' orchestra rallenta le briglie, e mercé
il suo intenso e malinconico lirismo. d' annunzio, iv-1-290: l'andante calmo e
5-247: l'andante di mozart trionfava d' impetuosa invenzione, nella festosità dei richiami
castiglione, 241: sempre che ha d' andare in loco dove sia novo e non
conte, / s'imparato non han d' un vicin fonte / a favellar i muti
, che anderò, anderai, ecc. d' annunzio, iv-2- 945: cominciavo a
onore di loro, feci che l'abitazioni d' esse sieno della giovanna.
. ariosto, 26-17: se mai d' aver veduto vi raccorda, /..
una postierla, che andava all'isola d' arno. boccaccio, dee., 5-4
qualche buona persona di mezzo per metterli d' accordo, innanzi che la cosa andasse
dolce paese c'ho lasciato, / d' altra part'è con la forza d'amore
/ d'altra part'è con la forza d' amore. idem, purg.,
de amicis, ii-287: la mensa andava d' incanto, benché il cuoco come si
scoperse due mesi dopo, fosse figliuolo d' un antico speziale. pirandello, 8-248:
i coloni e a confrontare il peso d' oggi col peso di tre o quattro mesi
: esprime l'accettazione fatalistica e noncurante d' un rischio. panzini, ili-m:
andato sotto, le cose diventavan tutte d' un colore. [ediz. 1827
che si n'andao / madonna, d' esta vita trapassao. ariosto, 26-13:
ii-316: in verità non mi ricordo d' essere stato mai tanto sbigottito, altro
non la stimerà più tale al momento d' andarsene. vittorini, 3-88: bisogna che
a niente, altrimenti un insopportabile rigurgito d' ira gli si gonfiava nel petto. moravia
poveretto, credeva che jole volesse parlare d' amore e si lasciava andare, fiducioso
11-116: la vostra nominanza è color d' erba, / che viene e va,
7-14: due pome acerbe, e pur d' avorio fatte, / vengono e van
oltre a misura, fe disegno / d' averla, e non possendo star lì
(92): ella coronata e vestita d' umiltade s'andava, nulla gloria mostrando
con un lago di questa sorte? d' annunzio, ii-815: settembre, andiamo
tempo di migrare. / ora in terra d' abruzzi i miei pastori / lascian gli
per il cocchiume quattro o sei menate d' uva spicciolata. buonarroti il giovane,
276: deh ditemi: cercate voi d' aver colei per moglie? / mosca,
ragazzi! -vada: nei giochi d' azzardo, nelle scommesse, indica che
, 4-149: andò ufficiale nella guerra d' africa e non lo vidi per un pezzo
parea da far riparo / con tra colpi d' amor: però m'andai / secur
senza gran fatica, sì come colui che d' andare a piè non era uso.
diviso. lalli, 1-1-18: o d' infami animai sordida schiera, / distur-
sordida schiera, / distur- batrice ria d' ogni mia gioia, / non andrai già
di sì fatte cose / voi progenie d' eroi famosi andate / ne le bocche de
, i-292: corradino era quel tipo d' uomo che anche dagli amici, come dalle
pensieri: « non molto andremo / d' amor parlando ornai ». boccaccio,
dee., 2-6 (181): d' ira e di cruccio fremendo andava
di diversi costumi s'anderà ornando: d' arme, di lettere, di cortesia e
arme, di lettere, di cortesia e d' altre parti insieme tutte lodate e pregiate
: io fra le opache / ombre d' eliso andrò narrando i casi; / e
andava tirandolo per la manica del giubbone. d' annunzio, iv-1-5: le stanze andavansi
sacchetti, 52-6: era sì vago d' acquistare moneta, che sempre stava con
se vogliono parlare, non sanno parlare d' altro, ché non possono andare ad altro
al soldano di babilonia non ha luogo d' aspettare pur un, non che tanti,
così dolorosamente quel sogno, si pentiva d' essere andata troppo avanti. cattaneo, iii-
non è vero? molto avanti? d' annunzio, iv-2-884: al momento di partire
di partire non t'ho io proposto d' andare avanti? moravia, xi-303:
-andare da sé: camminare senza bisogno d' aiuto. -al figur.: procedere agevolmente
del paese. la più corta sarebbe stata d' attra- versarlo: ché s'andava diritto
tutta una carriera di ponti... d' ogni tipo, anche di quelli difficilissimi
caro, i-235: io non m'assicuro d' andarli innanzi. vedi come si scaglia
... diseredata di potenza intuitiva e d' amore, va attorno ai capolavori e
per nave, / allor sarai al fin d' esto sentiero. m. villani
già fece il turco contro ludovico re d' ungheria, quando acquistò buda, circa l'
, v-37: usansi ancora in vece d' adulare... andare a piacenza,
e parte fanno un sonno a piè d' un fico. note al malmantile,
per rendere il detto oscuro, mostrandosi d' intendere d'avignone in francia, o del
il detto oscuro, mostrandosi d'intendere d' avignone in francia, o del bagno di
si sia rimessa a questo modo alla sorte d' una cosa, che ne vadia in
, / ch'ai mio parer v'awia d' andar la testa. lippi, 3-47
-ant. andare, andarne: nei giochi d' azzardo o nelle scommesse, invitare,
-ant. andarne il resto: nei giochi d' azzardo, perdere quanto si è messo
del ponteficato, né ancora in niuno d' alta progenia. de roberto, 83:
fallire. berni, 127: buovo d' antona e buovo d'agrismonte, /
, 127: buovo d'antona e buovo d' agrismonte, / e tutti i paladin
tedeschi], e ci sarebbe parso d' andare a nozze. -andarsi a
appaiati costumi. tommaseo-rigutini, 2725: d' un temperamento che s'affà col mio
lunga, l'intera europa in procinto d' andare al diavolo. -andare alla
lei entrò in parole e tanto andò d' una in altra, che egli si fu
sì come i corsari tolgono la roba d' ogn'uomo, e così facciam noi;
nei giornali si legge: 4 nel momento d' andare in macchina, abbiamo saputo che
tipo corrente, vanno in mano a lettori d' ogni sorta. -ant. andare in
berni, 285: a quella bestiaccia d' empedocle, che andava in zoccoli per
nievo, 632: vada pel gatto d' angora! -io esclamai. -alla pisana non
sempre si muove ordinato, e sempre d' un medesimo andare. francesco da barberino
l'andar suo cosa mortale, / ma d' angelica forma. idem, 165-9:
abito onesto, / un umil volger d' occhi, un andar grave. aretino,
sono alcuni vasi che fabbricano in sicilia d' una certa terra su l'andare del
vasari, i-388: la volta [d' un edifizio], la quale fu divisa
spicchi o quarte, secondo gli andari d' essa volta. carletti, 66: è
e. gadda, 2-30: il binario d' argento,... e l'
. 12. filare di pietre o d' altri materiali, posti orizzontalmente e uniti
. cennini, 33: con acquarella d' inchiostro in 'n un vasellino, va'
solita accomodatura, ed andar della capelliera d' alcune statue antiche. 16.
i piaceri di pericon fare, con altezza d' animo seco propose di calcare la miseria
andar di tempo, / per variar d' affetti e di pensieri, / obbliarvi
. idem, 919: la stessa forza d' ingegno, la stessa industria e fatica
piantansi nelle lor porche, per distanzia d' un palmo o di quell'andare.
15-30: a desiar colei / che d' ogni affanno il tragge, ha poco
preso l'andare, e vo'vedere d' arrivare in fondo. andarino, agg
durazione tra le andate e le tornate d' un medesimo pendolo, grandissime o piccolissime
venni via mi pagò tutte le spese d' andata e ritorno, con l'aggiunta
andata e ritorno, con l'aggiunta d' una cambiale di altre quaranta ghinee, che
in compenso del troppo vuoto nel ritorno. d' annunzio, iv-1-446: io pensavo che
redi, 16-iv-157: un mezzo grano d' ostia unta con olio di ricino ha
sanguinose di corpo, che soglion esser frequenti d' autunno. andativo, agg. ant
riferirono gli andati a riconoscere, aver sentito d' appresso grande anitrio di cavalli. botta
de l'affanno: / ei le storie d' amor de'tempi andati / ti ridiranno
notte, apritor di giardini e salitor d' alberi! bembo, 1-30: molte volte
rischie- voli andatori di notte, portatori d' arme, salitori di mura, feritori
arme, salitori di mura, feritori d' uomini diveniano. 3. andatóre
buonarroti il giovane, 9-577: andator d' in sul canapo osservai, / e
cader. salvini, v-480: andator d' in sul canapo,... ballatori
andatura, sf. modo di camminare, d' incedere; cammino, portamento, incesso
che va come ladrone a imbolare. detto d' amore, 235: e quando
(186): contraffaceva il volto d' una monaca, l'andatura d'un'altra
il volto d'una monaca, l'andatura d' un'altra. [ediz. 1827
1827 (182): contraffaceva il volto d' una monaca, il portamento d'un'
volto d'una monaca, il portamento d' un'altra]. idem, pr.
, dall'andatura lenta e addolorata. d' annunzio, iv-1-348: seguiva [la
del cuore / forse pel troppo peso d' amore. palazzeschi, 6-50: un
gran forza e andatura, che non mostravano d' esser cavalieri, ma piuttosto folgori e
, non aveva modificato l'andatura. d' annunzio, v-1-369: pieghevole [il
idea della vecchia poesia di guittone. d' annunzio, iv-1-151: quel che la
d, 'una cosa, e quando d' un'altra. firenzuola, 704: e
, risvegliati da semi naturali di leggerezza, d' incostanza, di noia e di brama
. soffici, 5-326: la critica d' arte può sperare di non prendere abbagli
. -in andazzo: di moda, d' uso. c. gozzi, i-31
caldo il capo con una berretta foderata d' andesia. = forse, alterazione
sport. neol. mettere in condizione d' inferiorità. cicognani, 12-25: vennero
e ore assiderati, sorvegliando gli andirivieni d' un tappo di sughero sull'acqua.
lavoro. fracchia, 862: volano d' albero in albero, come pesci guizzanti
distolta e ancor più agitata dall'andirivieni d' una folla inquieta e confusa. manzini,
i preparativi della cena. camerieri correvano d' ogni parte, voci gridavano ordini,
di questa arca / con il suo andirivieni d' operai, / le sue case crepate
avvolgevano fronzuti andirivieni di macchie spinose e d' arbusti profumati. idem, 114: quell'
, toglie all'andito gli acuti raggi d' apollo. buti, 1-84: quel che
andito che mette alle diverse stanze. d' annunzio, iv-1-463: varcammo la soglia,
facendo penetrare in esso, con moto d' andivieni, una lama dentata d'acciaio
moto d'andivieni, una lama dentata d' acciaio. idem, ii-432: andivièni,
tutta questa spiritata chermessa di corpi e d' anime... ha lasciato il posto
minori, né mai cag- giono. d' annunzio, iv-1-186: d'un tratto il
giono. d'annunzio, iv-1-186: d' un tratto il bosco di corbezzoli andracni
color di paglia graziosamente ricamato a fioretti d' argento, e la corta sottana
in uno anello o in una laminetta d' aria cagiona un certo colore, quello medesimo
autore antichissimo vuole che sieno cinque sorti d' ematite, oltre la calamita...
ha le caratteristiche dell'androgino. d' annunzio, iv-1-169: era una voce ambigua
dell'uomo e il sangue della donna sono d' equale forza, onde nel medesimo feto
ricercarsi affannosamente. imbriani, 2-123: d' un androgino, puta, la metà femminile
è schiava a cacuele sul lago tanganica. d' annunzio, iv-1-203: i cori dei
non appagate, prodotte dal continuo contrasto d' un sentimento duplice, d'una aspirazione
continuo contrasto d'un sentimento duplice, d' una aspirazione duplice, della natura umana
, fatto da una stella della catena d' andromeda. = voce dotta,
sm. locale terreno che dal portone d' ingresso di una casa conduce al cortile o
che sono aperte da una parte. d' annunzio, iv-1-63: udivasi rintronare lo scalpitìo
androsemo sono veramente... tutte piante d' una spezie medesima. dioscoride italiano
poi ali in cima, pennute come d' uccelli, intorno a le quali sono
gr. < xv8pó- oaiptov 4 sangue d' uomo '(per il sugo del frutto
che serve a rivelare il carattere tipico d' un personaggio, la modalità singolare di
ii-2-512: non riportò né la rimembranza d' una sola generosa amicizia, né un solo
eppure, anche gli aneddoti più comuni d' un viaggio, narrati alla tua maniera
15-83: di baci la ricopro, e d' affannosa / dolcezza palpitando all'anelante /
col tremito del batticuore: / voce d' una accorsa anelante, / che al povero
piena ha la bocca di terra. d' annunzio, iv-2-20: correva pei,
steli ed erbe e arene / formicolavan d' indistinti amori / e di vite anelanti
mille a mille / per ogni istante. d' annunzio, iv-1-94: mi sembra -diceva
eterno riposo desiderato, egli infermò d' una lenta febbre. = deriv
/ e de le sue fornaci, d' etna in guisa, / intonar s'ode
la rammenti delirante muta / sopra tre palmi d' un rotondo ciottolo / in un perfetto
petto / sangue e fiamme anelava. d' annunzio, ii-674: giù pe'trasti /
banchi sovrapposti / i remiganti ignudi unti d' oliva. 3. intr.
, bramare (e denota un senso d' ansietà, d'inquietudine). -
e denota un senso d'ansietà, d' inquietudine). - anche tr.
con tanta perseveranza di sforzi alla conquista d' un'idea,... la letteratura
vorrei che tu fossi sempre con me! d' annunzio, iv-1-119: il nostro cuore
, ii-35: egli anelava a qualche cosa d' ignoto, voleva sua madre perché tutti
anelare del mare / vedevi tu il guizzo d' un fuoco. beltramelli, iii-153
ane- lato / piacer di sangue. d' annunzio, iv-2-1074: ritrovava le
udiva l'anelito rotto dallo spasimo. d' annunzio, iii-2-380: cade su i
spira / turbini di nequizia e fiati d' ira, / aneliti infernali, emi di
/ aneliti infernali, emi di peste. d' annunzio, ii-823: talor gli ultimi
che in lui si ricongiungono. d' annunzio, iv-1-1015: a poco a poco
, con la terra le rincalza / tutte d' intorno. papini, 20-38: la
pallor mattinale / degli occhi grandi anellati d' azzurro / passan riflessi con battiti d'
d'azzurro / passan riflessi con battiti d' ale. viani, 19-139: capitavano
anulare) per ornamento, come insegna d' una dignità, come simbolo del legame
era in gran gala, con tanto d' orecchini che le sbattevano sulle guancie,
uscio, colle mani sulla pancia, cariche d' anelli, ad aspettare che imbrunisse per
campo sei come l'anello al dito. d' annunzio, iv-1-911: con gesti lenti
: le grosse mani ruvide, piene d' anelli massicci. chiesa, 1-228: e
mio è nato / e hame recomparato, d' amor m'ha messo anello. ariosto
alla sibilla, come io sono restato seco d' accordo. caro, i-213: andate
, presenta loro avanti il fortissimo arco d' ulisse, offerendo in premio per isposa se
, anello per anello, a fine d' assicurarsi che qualche accidente o qualche malizia
o qualche malizia non l'avesse spezzata. d' annunzio, iv-2-909: aveva reso le
. deledda, ii-114: panni miseri, d' un candore equivoco, appesi a fili
la finestra senza tende ha qualche cosa d' insolito, con due anelli di ferro agli
tutti i viventi degli altri regni con que'd' ogni regno. baretti, i-62:
sola capace di preziosità di materia, e d' ornamento di forma, la parte più
sorta di serrarne che consiste in un pezzo d' asta cilindrica di ferro, detta bastone
a parecchi anelli conficcati nelle due imposte d' uscio o finestra, sì che esso ne
due gambe della forbice, in forma d' arco, che fa officio di molla.
rigida lamina / si torce in anello. d' annunzio, iv-1-597: il bambino sentendosi
denti intatti chiusi come un solo anello d' avorio. idem, ii-493: di
e sottili e serpentelli / con solchi d' or le vive nevi arate; /
ben lievi scherzate / su due stelle d' amor torti in anelli. carducci, 664
, 27: la bimba dalle lunghe anella d' oro. idem, 275: e
mesceva giù le bionde lunghe anella. d' annunzio, iv-2-200: i capelli sciolti in
14. eccles. anello cardinalizio: cerchio d' oro con uno zaffiro; sotto la
di rocca). -anello vescovile: d' oro, con pietra circondata di brillantini
aveva due macchiette di color rancio. d' annunzio, ii-144: il torace [della
contrattura lieve e spaventevole delle sue miriadi d' anelli. negri, 2-707: 11
. è bellissimo: tutto ad anelli d' una sostanza madreperlacea quasi trasparente, incrostati
regalarle un anellino, un semplice cerchietto d' oro che incastonava una mezza perla falsa
disfece il nodo. era un sottile cerchietto d' oro con una pietruzza rossa.
7-54: gli avea forato un fil d' oro sottile / ambe l'orecchie in forma
sottile / ambe l'orecchie in forma d' anelletto. cellini, 1-31 (86)
borchie rotonde piene di gioie et anelletti d' oro massiccio e pesante, se le fanno
me, e mi porse un piccolo anellino d' oro, il quale era tutto imbrattato
oro, il quale era tutto imbrattato d' ariento vivo, dicendo: « isvi-
è un ragazzotto bruno con un anellùccio d' argento al mignolo della destra.
anelante, ansante; ansioso, trepidante d' angosciosa attesa. dante, par.
ardeva il cielo! / né aspetto d' uomo od opra umana avante / erami;
del cervello per cause circolatorie. d' annunzio, iv-1-588: ella doveva mantenersi costante-
slataper, 1-56: tu sei malato d' anemia cerebrale, povero sangue italiano,
delle fosche città / con anemici vetri d' acque / nostalgiche di giunchi. fracchia,
veduto spuntare l'alba sugli alberi del viale d' un verde anemico. moravia, 1-8
alcuni, gli anemofili / affidarono i baci d' oro al vento. anemografo,
sono spontanee nei prati, lungo i corsi d' acqua [anemone hepatica, detta erba
piantò del suo giardino / tra mille d' altri fior schiere diverse. / purpureo
, 16-36: di bianchi gelsomini e d' amaranti / e d'anemoli vari e
bianchi gelsomini e d'amaranti / e d' anemoli vari e di viole / tanta era
, dei garofani, delle anemoni. d' annunzio, ii-250: e vi fiorìa
in cima ai campanili, o in alto d' altri edifizi, come finimento, e
). anesone, sm. liquore d' anice; anicione. -anesone triduo
: lo obbligava a bere il torlo d' uovo sbattuto in due dita d'albona,
il torlo d'uovo sbattuto in due dita d' albona, aggiungendovi alcune gocce di anesone
anéto, sm. bot. pianta erbacea d' orto della famiglia ombrellifere (anethum graveolens
polvere: recipe aristologia lunga, seme d' aneti, cristallo, senape bianca,
... per un convito. d' annunzio, ii-446: e il verde apio
novocaina, etere solforico). d' annunzio, iv-1-384: quando rientrai nella stanza
sono iniezioni di percaina, l'anestetico d' uso, e di adrenalina, il
. anetòlo, sm. essenza d' anice o di finocchio: etere metilico
s'adunano come trasformati, e su d' un tono che ora sale ora scende,
cielo buio cospargendo la terra di trucioli d' oro, vai proprio meno delle anfananti
uovo nacque di gallina, ed ogni gallina d' uovo. -guazzabugli, anfanate da
che sono / di terra e d' acqua, e però anfibi nomansi. vallisneri
le salamandre e molti altri. d' annunzio, iv-1-861: indicò su la scogliera
] spariva sotto a uno strato d' erbe secche facendolo palpitare come il ventre
ette / tra l'uscio e 'l mur d' un'anfibologia. segneri, iii-3-298
alessandro] porte di rame, / come d' anfichitòn fece le lame, /
prevalentemente marini, poche sono le forme d' acqua dolce (come i gammaridi).
. manzoni, 7: impugnando un flagel d' anfe- sibene / la tirannia giacevasi da
. proprio dell'anfiteatro; a forma d' anfiteatro. s. maffei,
un ampio anfiteatro / di marmi misti e d' ordine composito. marino, 6-145:
pensando all'antica grandezza di capua. d' annunzio, iv-2-802: vedevo il vaso profondo
un largo spazio in forma scorge / d' anfiteatro; e non è pianta in esso
lieta, ubertosa, felice. d' annunzio, iv-1-136: il vasto anfiteatro
il vasto anfiteatro dei colli, popolato d' olivi, d'aranci, di pini,
dei colli, popolato d'olivi, d' aranci, di pini, di tutte le
proprio chiusa ad anfiteatro dalla nuda montagna d' un calcare colore di luna. beltramelli
del porto, fanno corona allo specchio d' acqua come un anfiteatro scombinato e festante.
mentr'io non amo che il burro. d' annunzio, iv-2-207: 1 parassiti,
più sorte vini, / l'anfore d' oro, e le dolcezze d'ibla.
l'anfore d'oro, e le dolcezze d' ibla. testi, ii-176: queste
ibla. testi, ii-176: queste d' oro spumanti, e li quid'ostri /
ora affonda / una sua vaga, d' attico lavoro, / temprata a lento foco
, / temprata a lento foco anfora d' oro. pascoli, 1322: grandi /
anfore ansate da portare in capo. d' annunzio, ii-820: si tace il fonte
vestale / vi discendea con l'anfora d' argilla. panzini, ii-119: uno
, 44: dagli orli dell'anfora d' oro del sole / traboccano a fiotti /
caminiera di marmo nero le grandi anfore d' argento mandano dei riflessi con la pancia
due manichi curvati dal collo alla pancia d' un'anforaccia]. = voce
con ampi anfratti dau'ionio mare. d' annunzio, iv-2-555: prore di vascelli
seco parte dell'aria sua prossima. d' annunzio, iv-1-995: il promontorio levava nell'
estens. tassa oppressiva, gravezza. d' annunzio, iii-2-27: t'eri costituito /
non tribuno su noi ma commessario / d' angarìe per ispremerci le vene / e
già noi non lo facciamo per studio d' amore. sarpi, ii-103: questa negoziazione
tuttodì quasi sinonimo di vessazione. d' annunzio, iv-2-154: cominciò quindi
angariava e imponeva tante angherie al popolo d' israel. b. davanzati, ii-27:
che non di rapine, / né d' angarieggiar raccorrò scarso, / non si
, che parlar mi sole / d' un'angela, che 'n cielo è coronata
: queste parole si leggon nel viso / d' un'an- gioletta che ci è apparita
più constante / contra lo sforzo sol d' un'angioletta. boccaccio, vii-3: sedeano
pena ella movea, / un'alata figura d' angelella. d'annunzio, iv-1-159:
/ un'alata figura d'angelella. d' annunzio, iv-1-159: tante rose portò ne
sacchetti, 177-56: vide nuove ragione d' uve al suo intendimento, e dove
angelato, sm. stor. moneta d' oro del ducato longobardo di benevento.
, / angelicali, dilettose e pie. d' annunzio, iv-1-199: a poco a
forme marmoree si diffondeva la vaga trasparenza d' una carne angelicale. panzini, i-787
n. 6). d' annunzio, iv-2-241: un cerretano magnificatore
annunzio, iv-2-241: un cerretano magnificatore d' acque angelicali e di polveri mirifiche.
angelicanza, sf. ant. qualità d' angelo (bontà e castità).
.), con il suffisso -anza, d' uso nella lingua della lirica trova torica
quella c'hae il viso angelicato. d' annunzio, iv-1-215: il mare aveva
luce angelicata, ove ogni vela dava imagine d' un angelo che nuotasse. b.
di adolescente. -iron. d' annunzio, ii-915: egli è l'angelicato
serbato... l'angelicità d' un'antecedente esistenza. = deriv.
rivolse alla vergine). d' annunzio, iv-2-903: a tratti, come
gentil piacevol gio- vanella / adorna vèn d' angelica vertute. intelligenza, 6:
l'aere di varii strumenti e quasi d' angeliche voci ripercossa risonava tutta, entrando
venia. sacchetti, ii-258: era uso d' udire suoni angelici; quivi udiva piagnere
è amore e visione e luce. d' annunzio, iv-2-1195: la nuvola dilacerata.
dilacerata... mi lasciò scorgere d' un tratto il più angelico tra i visi
bianca. cardarelli, 1-119: nulla d' angelico era in te che dormivi /
tè o intorno al tavolone di qualche commissione d' inchiesta, è facile essere angelici,
immateriale, una grazia innocente. d' annunzio, iv-1-139: il mare, calmo
perla. negri, 2-875: mi duole d' aver perduto degli altri sei l'angelico
: né avrebbe questo dio a pretender d' esser servito e adorato all'angelica.
lo cielo, e pareami vedere moltitudine d' angeli li quali tornassero in suso,
m'avviso / che ella è sì d' ogni peccato netta / come angelo che
angel di dio mi prese, e quel d' inferno / gridava: o'tu del
.. vedere mi parve una figura d' un angelo giovanissimo, e tanto bello
idem, 9-53: mille nuvole e più d' angioli stigi / tutti han pieni de
armonica cetra e poscia s'ode / d' angioli il canto in su le sacre avene
erano degli angioli così, nei cieli d' oro delle grandi chiese antiche. soffici,
e. cecchi, 6-267: figure d' angioli che soffiavano nelle trombe e scacciavano
, 1-127: e come ali d' angioli si adunavano attorno delle nubi piccolissime
due bimbi mocciosi e bellissimi, con occhi d' angelo in facce di melarosa. manzini
dopo s'udirono i violini come liuti d' angelo nei giardini del cielo. quasimodo,
navate posa nel cuore: / passi ignudi d' angeli / vi s'ascoltano al buio
da quando il pianto non fu più d' amore / vidi il tuo fulmine nelle
cuore. -per simil. d' annunzio, iv-2-923: il grande angelo abbagliante
giri, non più legno visibile ma astro d' aria nell'aria. idem, iv-2-926
un angelo dipinto a fresco sulla volta d' una cappella del duomo...
su lei nel momento del periglio. d' annunzio, v-1-503: distendete e leggete
306: io ho qui il carico / d' una ammalata... -ve',
.. cielo, che angelo! d' annunzio, iv-2-1010: [vana] uscì
una inquietudine materne sotto la sua chioma d' angelo magnifico. cicognani, 12-136:
sulla sua spalla / una testina bionda d' angiolo / finissima. moravia, vii-365:
. 9. bot. fiori d' angiolo: arbusto ornamentale della famiglia sassifragacee
philadelphus coronarius). cfr. fior d' angelo. pea, 5-131: i
. pea, 5-131: i fiori d' angiolo esalano un odore snervante che sa
e di gelsomino notturno, di tiglio e d' acacia. idem, 5-134: ma
idem, 5-134: ma il fiore d' angiolo è albero più piccolo del pesco
e in quanto ai fiori, i fiori d' angiolo somigliano anche ai fiori di pesco
duca di borgogna e di alcuni re d' inghilterra), così dette dall'angelo
valois] fece un'altra nuova moneta d' oro chiamata angeli, e peggiorolla tanto.
dissimulata da un fregio raffigurante una testa d' angelo con alette, per il deflusso del
. 2. stor. moneta d' oro di enrico vi d'inghilterra,
stor. moneta d'oro di enrico vi d' inghilterra, che aveva effigiato, su
i-1107): madama, voi sete reina d' inghilterra, ed io per ora vi
angelus e l'ave / dissero. d' annunzio, iv-1-272: le campane..
più del dover s'ange e lamenta / d' esser nato mortai, dunque a ragione
angariava e imponeva tante angherie al popolo d' israel. p. f. giambullari,
sono piene di sangue, cioè piene d' ingiustizie, piene di angherie, piene d'
d'ingiustizie, piene di angherie, piene d' angosce recate al prossimo. manzoni,
timori, le angherie di dentro. d' annunzio, iv-2-213: un centinaio di
allontanarono dal severo istituto, lasciando credere d' aver sofferto chissà quali angherie. sbarbaro
2. sm. che è malato d' angina, che è soggetto all'angina
sovr'a lei vidi volare / un angiolel d' amore umile; / e 'n suo
, 5-3-165: e'l'an- giolel d' amore, / che viene a fare onore
discende / cinto di fiamme un angiolel d' amore, / che ì freddi petti
: i miei / pensieri in forma d' angioletti biondi / con l'occhio di
e i guanti bianchi reca il calice d' argento che sfavilla al. poco sole
sole. il suo passo è quello d' un putto slegato appena dalla mamma.
un angioletto e non più, che cala d' alto tenente nella destra mano la palma
schiere dei bianchi piccioni sono piuttosto gerarchie d' angiolini in festa: angioli con le ali
da forlì. = acer, d' angelo. angiòma, sm.
ne l'oscuro angiporto di troia. d' annunzio, ii-60: e cantando seguimmo /
). chiesa anglicana; chiesa protestante d' inghilterra: riconosce come suprema autorità il
africdnus): ecclesia anglicana 4 chiesa d' inghilterra 'è docum. in lat.
cannocchiale aggiugni / e la guemita d' oro anglica lente. mascheroni, 839:
giovanna; / morto odoardo ai cenni d' isabella; / e l'anglo enrico apostatar
e. gadda, 3-231: la legge d' autonomia che governa oggi l'italia,
una bocca anglosassone rilevata da due denti d' oro, e guardava con due occhi da
poco dinoccolata, che hanno certi uomini d' affari anglosassoni. era il suo modo di
, rugose, triste, cineree. d' annunzio, iv-2-596: essi erano presso
angolarménte, avv. in posizione d' angolo. 2. diagonalmente.
: le spighe di queste due specie d' orzo... hanno però una piccola
che si incontrano perpendicolarmente nel punto d' origine. -angolo acuto: minore
galileo, 967: in una stanza priva d' ogn'altra luce, e solo illuminata
può, il sole, ella riflettendosi d' altri corpi e d'ogni atomo d'aria
, ella riflettendosi d'altri corpi e d' ogni atomo d'aria con angoli e
d'altri corpi e d'ogni atomo d' aria con angoli e piramidi infinite.
del suo moto attuale, o d' energia, non faccia angoli colla superficie di
retto. lubrano, iii-420: angoli d' incidenze / forman le prospettive a quelle
ad angolo retto. 2. punto d' incontro di due lembi o margini di
, e cade, mentre gioca. d' annunzio, iv-2-874: la mandra scalpitava
si tocchino, e faccian angolo a guisa d' un libro, che per essere alquanto
, 3-25: ma nell'angolo buio d' una stanza /... ah dolcezza
in un caffè, a un tavolino d' angolo. marotta, 6-39: nel
dell'avvocato aveva la specialità dei mobili neri d' ebano con le incrostazioni d'osso;
mobili neri d'ebano con le incrostazioni d' osso; in un angolo c'era un'
agli angoli. -stanza, appartamento d' angolo: formato dall'incontro di due
punteggiati / di zanzare dormivo nella stanza / d' angolo. 4. spigolo,
prò del medesimo, una ricchissima messe d' uomini segnalati. metastasi, 1-9-73:
manzoni, 342: questa forinola nemica d' ogni riflessione, non vi lascia nemmeno
muoveva sotto quelle tende e negli angoli d' ombra. piovene, 2-159: s'era
. 6. calcio. calcio d' angolo: calcio di punizione contro la
0 più facce (il cui punto d' incontro si chiama vertice dell'angolo)
maggior bellezza che non le angolose. d' annunzio, iv2- 319: nella bocca