sm. forma provvisoria di un'opera d' arte o dell'ingegno (che perciò ha
dell'ingegno (che perciò ha bisogno d' essere rifinita e compiuta); prima composizione
il qual col tempo mi verrà fatto d' andar sempre ripulendo e perfezionando. filicaia,
, degli abbozzi ne buttai giù più d' uno in questi due anni. svevo,
arte come nella vita non il sospiro d' amore importa, ma il neonato vivo e
, iii-375: procurano [i bacherozzoli] d' attaccarsi da una parte dell'istesse foglie
io non n'abbia alla mano esempi d' autorevoli penne, reputo che la voce abbracciabile
l'una persona sopra tutte cose disidera d' usare gli abraccia- menti dell'altra.
alte e famose, / ond'egli te d' abbracciamenti onesti / faria lieta e di
. foscolo, v-16: gli abbracciamenti d' una donna che t'ama t'ammaestrino
416): passato quel primo sfogo d' abbracciamenti e di singhiozzi, agnese volle sapere
. carducci, i-1061: nella battaglia d' imera richiamò la musa classica e la
i quali gustano i beati spiriti. d' annunzio, iv-2-107: voleva che il
ogni bella cosa / e ti cinge d' eterno abbracciamento. panzini, ii-23: come
avviene, non volere troppo tosto sforzarti d' abbatterlo in terra, ma tenendoti ben forte
sapendo come dimostrare la propria riconoscenza. d' annunzio, iv-2-1021: egli vinse l'
gli altari ed a i sepolcri. d' annunzio, iv-2-1142: ma più da presso
noi veggiamo che quando noi ci ricordiamo d' alcuna persona, noi l'abbracciamo col
le quali natura niega, amore si vergogna d' abbrac- ciarle. bembo, 1-22:
ed i fiumi e gli uomini! d' annunzio, iv-2-1275: dal ciglione della via
... abbracciai con un atto d' amore la città di clodoveo non visibile
-rifl. e recipr. cecco d' ascoli, 939: chiunque possiede la sua
e perch'io faccia / poi vendemmia d' amor, meco t'intreccia, / come
abbracciandola per ogni verso, le cadeva d' intorno in leggiadri festoni. pascoli, 22
un folto rosaio a un gelsomino. d' annunzio, iv-2-6: dall'umidità estuosa del
di allargarsi e distendersi, è vaga d' abbracciare molto paese. tasso, 10-78:
: il crin, ch'in onda d' oro l'aura increspa / e che lascivo
, 584: frate francesco, quanto d' aere abbraccia / questa cupola bella del
questa cupola bella del vignola. d' annunzio, ii-671: e le curve propaggini
: il vasto anfiteatro dei colli, popolato d' olivi, d'aranci, di pini
anfiteatro dei colli, popolato d'olivi, d' aranci, di pini...
che il sarno percorre e bagna. d' annunzio, iv-1-31: volse gli occhi
il cattali - cismo può sottrarvisi. d' annunzio, iv-1-149: può [il verso
discorrere ed amare la forza ed efficacia d' esse virtù, ed abbracciare l'esercizio
esse virtù, ed abbracciare l'esercizio d' esse. marsilio ficino, 2-37: ma
, che è a me il sigillo d' ogni mia sicurezza. d. bartoli,
consiglio. idem, ii-311: ciascun d' essi alla sua tornata in patria vi dirà
abbracciato i dolori di una povera famiglia. d' annunzio, iv-1-542: uno strano ardore
di sommo favore, che si degni d' abbracciarlo, di sovvenirlo e di consigliarlo
vivo per l'abbondanza dell'umore più d' ogni altro metallo grave, eccettuandone l'
co'pensieri e con le speranze la monarchia d' italia. botta, 4-13: egli
un'occasione che può essere per me principio d' una vita affatto nuova.
, e di languir contento, / d' abbracciar l'ombre e seguir l'aura estiva
prima che un orso; cosi diciamo d' una fanciulla che sia in età di
la donna, ricordandosi del- l'abbracciar d' adriano, sola seco diceva d'aver vegghiato
l'abbracciar d'adriano, sola seco diceva d' aver vegghiato. guido delle colonne volgar
mio! - / di baci e d' abbracciar facean dovizia. masuccio, 397:
b. davanzali, i-245: suilio seguitò d' accusare due illustri cavalieri romani..
, co'quali pare che vi stemperiate d' amore. nievo, 201: gli abbracciari
buttano al bosco, tagliano rami intricati d' abbracciaselve. idem, 14-500: il «
stavano così abbracciati, con quegli segni d' amore caritativo, in silenzio. ariosto
, non so per quale accidente, tutta d' un semplice amore abbracciata, da lei
.. abbracciata quasi dal mare. d' annunzio, iv-2-229: giunse al cancello tutto
roggia / pende come abbracciata una ghirlanda. d' annunzio, iv-1-127: roma splendeva,
pezzo di ferro, che abbraccia gli orecchioni d' un cannone, allorché si eleva dal
. soderini, ii-202: si legge d' un'altra malva arborea che fa in
che fa in mauritania..., d' altezza di venti piedi, e di grossezza
, e di grossezza più dell'abbracciatura d' un uomo. 2. congiungimento
con quell'abbraccio pensai di avere distrutto d' un tratto ogni ragione di discordia.
. il cingere, il circondare. d' annunzio, ii-1124: e la vittoria cilestra
. manzini, 10-41: le pareti d' un celeste che fa ridere, da quanto
1-49: e su tutto l'abbraccio d' un bianco cielo quieto. =
per dispregio o per beffa, abbracciare d' affetto lezioso o fiacco. un bimbo
: il suo cuore sentì tanto abbraciaménto d' amore e di cari- tade. ottimo
ordine [de'serafini] si è d' ardere sopra gli altri in caritade, e
abbraciata, e ardeva di tanto incendio d' amor divino. boiardo, i-2-33:
, e sul viso quel fiato ardente d' acquavite. = deriv. da
che aveva prese, per una rabbia d' istinto. [ediz. 1827 (
crudele strazio che fanno dell'animaletto. d' annunzio, iii-1-397: con le mani
, credo che te iovara. cecco d' ascoli, 699: vapor sottili sua potenzia
una manìa furiosa che lo mangiava. d' annunzio, ii-678: salvami dalla brama
, / t'abbrancasse, ben io saprei d' un fiato / farmi, per te
e sfugge al mare da le braccia d' alghe / che spalanca ampie gole e abbranca
fazio, i-14-3: sol per l'agurio d' una porca bianca, / che con
frondi scarmigliate sin dentro la loggia. d' annunzio, iv-1-926: tutti parevano risoluti
ad esigere l'obolo, a costo d' abbrancarsi alle ruote e d'afferrare le zampe
a costo d'abbrancarsi alle ruote e d' afferrare le zampe dei cavalli. cicognani
l'amore, che è un ventaglio d' angelo nelle mani della bontà, abbrancato
malignità e dall'orgoglio diventa un tizzone d' inferno. d'annunzio, iv-1-518: ebbi
orgoglio diventa un tizzone d'inferno. d' annunzio, iv-1-518: ebbi pietà di
, non creatura di carne ma spirito d' angoscia abbrancato all'amore: -tutto è
giorni; l'abbreviazione, non l'abbreviamento d' un'opera. 2. compendio
non avessono, o non si ricordassono d' aver veduto un luogo di lucio floro.
malege- vole fuor di misura, e d' abbreviamenti difficilissimi quasi tutto ripieno. idem
per lui, che non desiderava altro che d' abbreviarli. pellico, ii-41: «
raccogliendo più fitto; accòrciasi tralasciando qualcosa d' importante, non però da tarpare o
ridicoli se prolungati fra due vecchi coniugi. d' annunzio, v-1-750: e io stesso
5. assol. tagliar corto. d' annunzio, iv-2-355: ma io mi stanco
ficino, 2-89: adunque 10 istinto d' amore (per abbreviare) è dal sommo
possan derivare abbreviata- mente dal nome tetragrammato d' iddio presso gli ebrei. = comp
sociale, quanto rimpratichirsi di questa specie d' abbreviatura per tradurre in un batter d'occhio
specie d'abbreviatura per tradurre in un batter d' occhio i vari cenni delle fattezze e
. l'impostura e la frode più d' una volta servironsi di questo facile mezzo per
solenni righe il folto minuscolo volo dei segni d' abbreviazione e d'interpunzione.
minuscolo volo dei segni d'abbreviazione e d' interpunzione. 2. compendio,
timone, o altra simile operazione. d' annunzio, iii-2-205: sotto, /
pirandello, 5-615: veniva un soffio d' aria; urtava quelle gocce abbrividenti;
, tenerissima, abbrividente a ogni soffio d' aria, riprendersi tutto il battuto delle
fruscio del mare appena abbrividente per un alito d' aria inavvertito. linati, 30-70:
. /... abbrividiscono / d' ansia e di gioia all'impeto dell'acqua
respiro serale, e abbrividendo / si velano d' un velo di viola.
(della superficie del mare). d' annunzio, ii-683: m'odi tu?
colto da sgomento, da orrore. d' annunzio, ii-778: sentiva nel suo ventre
principiava ad abbrividirli [i frumenti] d' un primo color d'oro. idem,
[i frumenti] d'un primo color d' oro. idem, ii-303: [sui
: [sui prati] un velo d' acqua crescente, che abbrividiva d'argento
un velo d'acqua crescente, che abbrividiva d' argento segreto e buio la sera
, sm. impulso iniziale di moto d' un qualsiasi mobile (specie nella navigazione
stuparich, 3-48: la mano forte d' artigiano, di pausa in pausa, s'
. lombari, 1-171: fatto un cenno d' abbrivo alla cavallina, riprese per la
da que'primi istanti, / che d' amarsi l'un l'altra afferma e giura
la curiosità umana s'impigrisce; amano d' ignorare, mentre gli altri godono di sapere
del popolo, perché egli è bevitore d' acqua. deledda, iii-287: e
paolo da certaldo, 84: ama d' avere più tosto l'amore de le genti
dessi verbigrazia un tuffo / in una d' aloè piena tinozza. 4.
, 59: si fa anco il vino d' amarene in tre modi. panzini,
amara (preparata con zucchero e chiara d' uovo). de marchi,
: pensò di far la sua provvista prima d' andar- sene, e si radunò un
sene, e si radunò un mucchietto d' amaretti coi pinoli nelle grandi mani.
, le asciuttezze e le arsioni. d' annunzio, iv-2-371: non posso parlarvi
costringeste a masticare una cosa amara, d' un'amarezza mortale, insopportabile. non
idem, iv-2-448: un forte sentore d' amarezza mi prendeva le nari emanato dalle
are deserte / due donne in atto d' amarezza pieno. foscolo, ii-2-389
non s'era sfogata in lagrime. d' annunzio, iv-1-103: talvolta, contro
una bassa ira, un rancore pien d' amarezza, e quasi un bisogno di vendetta
bocca accentuato che le conferisce un'espressione d' amarezza, compita, dagli occhi grandi,
l'amariccia [acqua] o mista / d' aspra miniera. = dimin.
pallido. marino, 340: è d' un giallo amarìglio / sparso di fiori
... de'essere prima bagnata d' acqua dolce, che ne cavi l'amaritudine
... s'è quasi tratto notando d' un pelago d'amarissimo tosco, senza
è quasi tratto notando d'un pelago d' amarissimo tosco, senza pur mai aver gustata
pur mai aver gustata una sola gocciola d' alcuna amaritudine. tasso, n-ii-347:
la dolcezza, acquista quella forza piena d' austerità ch'egli chiama amaritudine.
; ed era tutta piena di lagrime e d' amaritudine, e quasi per compassione ne
può sì dolce frutto, com'è quello d' amore, gustare senza alcuna amaritudine.
e sì spesso cagione / mi sia d' amaritudine e di noia. s. caterina
con ogni pazienza e tranquillità d' animo voi sopporterete volentieri le tabulazioni e
villeggiature che ho di bisogno, ma d' un impiego che mi dia pane e
con esso aveva un non so che d' una gioia austera e solenne. [ediz
stanca, una mestizia senza amaritudine. d' annunzio, iv-2-648: da quali abissi
sua virtù tragica? a quali fonti d' amaritudine aveva ella abbeverato il suo libero
succo amaro. arici, 38: d' amaro salice e di rata / ergi un
acqua non tramescoli / amara dori. d' annunzio, iv-1-87: l'oscura tristezza che
distendendo le braccia verso quei naturali confini d' acqua amara e d'acqua dolce.
quei naturali confini d'acqua amara e d' acqua dolce. 3. per
sciamo allor che dal pastore / d' amaro fumo è la caverna offesa.
la sua privazione è amarissima e piena d' ogni tristizia. idem, inf.
19-117]: più amara cioè più piena d' amaritudine e dolore. detto d'amore
piena d'amaritudine e dolore. detto d' amore, 142: tu mi vuo'trar
amore, 142: tu mi vuo'trar d' amare / e di'ch'amor amar
, non senza grandissime e amare punture d' animo conosco, e senza prò,
dolci amari pianti de'mortali, / d' un vecchio stanco orna'può'goder poco
... mi fea desiare / d' esser sempre presente / e la mia bella
nel fine / un non so che d' amaro. idem, aminta, 1569:
/ de la tua morte, tramortir d' affanno. idem, 850: donna,
e sdegno; e dente acuto / d' amaro pentimento il cor gli morse. idem
impara? idem, 8-38: quale / d' amarissimi casi ordine immenso / preparano i
ombre di quercie grandi e verdissime. d' annunzio, iii-2-369: ove non è patimento
in solinga parte andai a bagnare la terra d' amarissime lagrime. petrarca, 17-1:
compassione di te righiamo i nostri visi d' amare lagrime. idem, i-542:
accese pupille, e un tuono udrai / d' amara lingua e subita tempesta / d'
d'amara lingua e subita tempesta / d' un capo d'oca, di babbione
lingua e subita tempesta / d'un capo d' oca, di babbione o tronco.
oca, di babbione o tronco. d' annunzio, iv-2-811: ella era amarissima,
[i ghibellini] con grande empito d' amaro cuore assalirono i guelfi per sì
volgar., 6: o uomini d' atene, non guardate solamente che io sono
. / lasciai cader in vii amor d' ancille. boccaccio, i-44: come non
troncaro. salvini, 34-2: amaro d' ira egli è [pane], ed
e con voce tremante e bocca amara. d' annunzio, iv-1-119: la bocca ancóra
, che coteste tue nozze ti sapranno d' amaro. 9. sm.
in inghilterra, né vuole avere il coraggio d' impadronirsi di questa lingua, spaventato dall'
ma coglie e gusta / le dolcezze d' amor senza l'amaro. / insipido è
, / raddolcito esser puote pienamente / d' alcun dolce presente. idem, 12-105
con esso aveva un non so che d' una gioia austera e solenne. leopardi,
gratissimo, di sapore acuto ed amaretto. d' annunzio, iv-1-392: quel delicato vino
carletti, 122: ancora ce ne sono d' una sorta [di tortore] che
il fiel, dolce la manna. d' annunzio, ii-724: non s'inghiotte la
per farla morire a poco a poco. d' annunzio, iv-2-851: e sentiva l'
del ramo fiorito, simile all'odore d' un latte amarognolo. slataper, 1-14:
foglie di pesco e un poco come d' etere. tombari, 1-61: uno di
, con in fondo una sottile punta d' amarognolo. 2. per simil.
grappoli: troppi, e troppo pesanti: d' un sentore amarognolo che dava alla testa
.. me la faceste bere tutta d' un fiato. = dimin, di
i frutti sieno rose, ramerino, ellere d' arbori, mandorli, peschi, peri
20-531: appena assaggiato l'intruglio, d' un amarore simile al fiele, lo respinse
tuttore / far parer l'amarore / d' assai dolze parvente. idem, xxii-58
letterato era disgustato e malcontento). d' annunzio, ii-670: e chi recise
che essendo fatti ciechi per le fedite d' amore, fuggono gli onori della loro gloria
sua amasia in qualche villaggio oscuro. d' annunzio, iv-1-119: l'imaginazione gli fingeva
non mai provato, quasi direi una voluttà d' altri tempi, quando i gentiluomini scioglievano
matita. cellini, 549: farai d' avere una amatita nera, che son
quelle che adoperano gli spadai a metter d' oro. idem, 647:
2. sf. virtù amativa: facoltà d' amare; amore. fra gidio,
sesta [virtù] si è amativa d' onore, la quale è moderatrice e ordina
, 24-11: ché non bolle la polver d' etiopia, / sotto 'l più ardente
tuo corpo mi piacque, / sede d' una bell'anima; e fin tanto /
, 10-1: coloro che per morbidezza d' animo sono amatori delle brevi leggende.
ci conceda [gesù] di meritare d' essere veri amatori e osservatori e umili discepoli
presenti cose allettate, non facilmente sosterrebbero d' allontanarsi da'fiori che marciscono. bar
. cesarotti, i-99: gli amatori d' uno stile sobrio e castigato sono assai
amatore quale che sia delle lettere. d' annunzio, ii-814: ahimè, la vigna
pare. idem, v-87-5: perché d' amare ogni amadore passo, / in tante
alteze lo mio core giunta. rinaldo d' aquino, v-118-20: poi che de
/ più ricco dono aio riceputo / d' altro amadore, più degio in gioia stare
nel proprio corpo morto, e nel corpo d' altri vivo. ariosto, 5-22:
dal letto, perché si fa giorno. d' annunzio, iv-2-92: passavano..
è disposto a pagarla con un prezzo d' affezione). casti, ii-1-21:
. / fatti costruir da semiramide. d' annunzio, iv-1-65: qualche amatore,
nella stanza più ampia... poiché d' estate mancavano gli amatori, i rigattieri
gli amatori, i rigattieri accorrevano, sicuri d' ottenere oggetti preziosi a prezzo vile.
con desiderio ad ascoltare i semplici amatori d' arte, i critici semplicemente sensibili,
sola espettatione di diletto, qual segue d' un vile disiderio amatorio. beicari, 3-4-16
volontà ama secondo che lui è degno d' essere amato, ma quanto si può
arme, non si divertiva il re d' inghilterra dalle cure amatorie. grazzini,
mandargliela. cesarotti, i-126: sin d' allora formarono nel genere amatorio nobile il
noi la sua prima intatta freschezza. d' annunzio, iv-1-36: un libro di
destino, e mi ci rassegno. d' annunzio, iv-1-584: io mi chinai su
): era in quello tempo nelle parti d' oriente una provincia, la quale si
un tempo. caro, 1-806: scorge d' altronde di limati scudi / guidar pentesilèa
e condotte similmente in trionfo sotto nome d' amazzoni. foscolo, 1-169: are così
presto in armi le cento città! d' annunzio, iii-2-336: la femmina amàzone
bianchi e leardi, scagliando le sue saette d' argento e d'oro. ojetti,
scagliando le sue saette d'argento e d' oro. ojetti, ii-569: un combattimento
oro. ojetti, ii-569: un combattimento d' amazzoni contro teseo, lunghe come efebi
2-575: a cavallo, nel costume d' amazzone a lunga coda, col cilindro calcato
comparve al fianco del marito in veste d' amazzone e cogli stivali alla scudiera.
'afxafròv -óvos * amazzone '(nome d' una popolazione iranica), che l'
vergine, l'amazonio tuo sen. d' annunzio, iii-2-371: sotto il capo
mese e mezzo, furon messi i partiti d' assaltare palermo o di ritirarsi qui
libertà dei suoi gioiosi cammini quando d' un tratto ecco ancora il muso,
: se tu non pigli le cose d' impeto ti schiarirò che ambacare vorrebbe significare
le volte e per le ambagi / d' un nero sotterraneo laberinto / seguivano una
sotterraneo laberinto / seguivano una fiaccola. d' annunzio, ii-132: irretiti in non
cioè per parole doppie e dubitative, piene d' involuzioni e di laberinti. lorenzo de'
delle favole] come di sogni e d' ambagi. leopardi, i-571: la lunghezza
inintelligibili anche ai più abili diplomatici. d' annunzio, iii-2-348: apprenderesti /.
cittadini. idem, 12-59: il re d' ungheria mandò a corte al papa grande
orre- voli, erano dal pubblico accomodati d' anella d'oro. anguillara, 8-366
voli, erano dal pubblico accomodati d'anella d' oro. anguillara, 8-366: o
24-52]: ambascia è troppa copia d' alito, la quale molto offende chi sale
ella tormentata da una gran febbre, come d' ambascia di caldo, chiamò la fante
che le desse da bere un poco d' acqua. machiavelli, 902: io vi
/ onde sforzato alfin l'assalto lascia. d' annunzio, iii-2-343: o creatura,
il respiro finché non si sentivan morire d' ambascia. -medie. ant.
che punto, / ma trapassato il cor d' estrema ambascia. idem, 43-77:
ore al campanile della chiesa, quella sensazione d' ambascia... si ridestò sotto
sentendo i fiorentini la venuta del re d' ungheria... ordinarono di mandargli
milano] elesse una solenne ambasciata, fornita d' autorità di savi uomini, e mandogli
ha due figli di cui uno segretario d' ambasciata. idem, iii-213: io ti
ottenere dall'incorruttibile il posto di segretario d' ambasciata. 3.
lo comune, stimati tanno fiorini cinquemila d' oro, e più. idem, 12-108
ambasciador di valimento / a lo re d' oriente fùr mandate. bisticci, 3-12
3-12: una bellissima corte di prelati e d' ambasciadori d'ogni luogo. machiavelli,
bellissima corte di prelati e d'ambasciadori d' ogni luogo. machiavelli, 484: aggiugnesi
in vienna dalla contessa... imbasciatrice d' alemagna. baretti, i-140: qui
quaresima della maschera carnevalesca fatto dall'ambasciatore d' inghilterra e cantato liricamente dal frugoni.
. baldini, 4-192: le incrostazioni d' oro e di smalto che sono sui petti
manni, 2-341: porranno vederli i lamenti d' italia da molte storie di quei tempi
greci; e nella tenda entrato / d' agamennòn, quant'io t'impongo esponi /
così vuole il diritto delle genti; d' istituzione antichissima... il rosignolo non
petrarca, 21-13: grave colpa fia d' ambeduo noi, / e tanto più de
/ me di morte, ambidui voi d' ignominia. caro, 2-1158: un
sol periglio, una salute sola / fia d' ambedue. guarini, 204: così
2-43: intenerissi, e si condolse / d' ambeduo lor, e lacrimonne alquanto.
gli offici e l'opre / non cessàr d' amicizia, anzi disgiunti / di loco
vede nel ghiaccio, che si fa d' acqua e d'aria, ambedue corpi
ghiaccio, che si fa d'acqua e d' aria, ambedue corpi molli. marino
16-iii-121: ci venne ad ambodue in pensiero d' osservar le viscere e l'intema fabbrica
solo minaccioso nel mezzo della stanza. d' annunzio, iv-1-8: ambedue si credevano
. e letter. che va a passo d' ambio. folgore da s.
un palafren bianco ed ambiante. d' annunzio, v-1-954: non avevamo se non
e letter. andare a passo d' ambio. tesoro volgar.,
. 2. collocare un'opera d' arte in modo da porne i pregi
materia, si risentono quegli estremi residui d' anime. magalotti, 21-132: e perché
concupiscenza ambiente intorno all'animo nostro. d' annunzio, iv-1-705: era assorto,
,... da quelli ambienti d' aria e dalle nevi ch'e'passano,
: l'ambiente era per le poesie d' occasione e di circostanza. cagna,
che ne nasca la più piccola ambiguità. d' annunzio, iv- 1-38: queste massime
osservare apertamente i patti di villafranca. d' annunzio, iv-1-143: l'ambiguità, la
spiegarla con frasi metaforiche e ambigue. d' annunzio, iv-1-105: erano rimasti celebri due
è il fine al quale avea fatto proposito d' arrivare: e comincia stare ambiguo e
sarno più fiate della vita sua sospettò. d' annunzio, iv-1-88: sorrideva in una
lo stupendo mostro, nato dalla voluttà d' una ninfa e d'un semidio,
nato dalla voluttà d'una ninfa e d' un semidio, stende la sua forma ambigua
attrista e cambia in toni / ambigui d' ocra. d'annunzio, ii-103:
cambia in toni / ambigui d'ocra. d' annunzio, ii-103: il nitido capo
come dire « anima » in lingua d' uomini. deledda, ii-1033: la
del trotto, né anco del corso. d' annunzio, ii-824: la siliqua,
. 2. locuz. -andare d' ambio, prendere l'ambio: ambiare
ambio: ambiare; andare a passo d' ambio. esopo volgar., 2-80
condotto, / che ti converrà ir d' ambio e di trotto. ariosto, 258
, /... / s'accorse d' aver fatto un brutto scambio.
ribeve un colpettino, e incambio / d' andar a letto, s'arma, e
o pur viene da ambio, specie d' andattura di cavallo, con altro nome
latte in nero inchiostro; / macchiar d' ebeno vòle / il suo fin oro il
: ognun crede che carlo alberto ambisse d' esser da più degl'altri uomini.
si sfila dietro un atto di contrizione. d' annunzio, iv-1-395: la nostra grande
pretori, venne che il vocabolo d' ambire significò in breve tempo deside
per una legge che si chiamava legge d' ambito. bembo, 5-2-299: per la
medesimo e da altri compagni suoi accusato d' ambito, per tenerlo così lontano.
cui si rassegnava alla non ambita felicità d' averla tutta per sé. panzini, ii-429
: non crediate a questi che predicano d' avere lasciato le faccende per amore della
delle nobili signore, / e'fumo d' ambizion, che fa sovente / acciecare
. idem, v-34: niuna ambizione d' esequie, se non che i cadaveri
condiscendenti, quanto l'ambizione soddisfatta. d' annunzio, iv-1-654: concorrere efficacemente a
po': quale può essere l'ambizione d' un onesto padre di famiglia? la felicità
di niuno momento. marino, 249: d' ogni tua gloria io..
segreta gara ch'esse abbiano verso d' altre, cui lo concedete più spesso,
ambiziosaggine di stile più che cura d' ambiziosi ornamenti. = deriv.
, 11-44: il traditore mastino giovane d' età, e più di senno e
non dovea però per questo essere cagione d' odio tra loro, ma piuttosto quello
, ma piuttosto quello che non soffera d' avere consorto nella signoria tra gli animi
da vituperare quello ambizioso che ha appetito d' avere gloria co'mezzi onesti e onorevoli
stessi / ambiziose gare, / quasi d' arabi incensi / le fean de'propri
voi, che di superbi, e d' ambiziosi / pensieri ogn'ora il vostro
vedere il mio nome andar unito a quello d' un amico antico. foscolo, ii-2-36
. mazzini, iì-45: i freddi calcoli d' un intelletto ambizioso. b. croce
le luci, / ch'a la strada d' amor mi furon duci. ariosto
si dice di due maschi, si dirà d' una femina e d'un maschio.
maschi, si dirà d'una femina e d' un maschio. idem, 2-362
bec cuti, 120: d' un nodo ambi ne strinse il fier tiranno
poi tunisi vede, / che d' ambi i lati del suo golfo ha un
quindi per orecchie ha fitto / d' una noce divisa ambe le scorze. lalli
elevato portico, cui sopra / d' ambe le parti si protende il tetto.
tetto. manzoni, 73: d' ambo i lati calpesto rimbomba / da ca
parlar sarà, supplice, e schivo / d' ogni ricordo ad ambo amaro.
quelli infelici, devoti ad una carriera. d' annunzio, ii-773: mi gravai
annunzio, ii-773: mi gravai d' ambo l'ale / congiunte con la stringa
diversi, e pagherò felici, / d' ambi parecchi..., / ma
ambone di s. piero scheraggi. d' annunzio, 11-868: e dal cassero come
ed al collo si avvolse una filza d' ambre gialle. domenichi [plinio],
, ii-1386: molte sorti ci sono d' ambra... le gialle hanno maggior
ambra e l'oro, / chioma d' un vago viso ombra e decoro. f
ricchissima [di virtù elettrica] più d' ogni altro n'è l'ambra gialla.
l'agnello pasquale, e quella collana d' ambra che le faceva il collo bianco.
ambra che le faceva il collo bianco. d' annunzio, ii-692: il sole pènetra
. ojetti, i-265: uno specchietto d' argento inserito nel rovescio di un'ambra larga
di un'ambra larga quanto la mano d' un bimbo. idem, ii-567: a
6-i-47: non più crespo oro, o d' ambra tersa e pura / stimo le
stille di porpora consparti, / quai d' eben negri e quai più ch'ambra
e l'ambre e gli ori / vincete d' ogni crin, chiome lucenti. e
viti amanti, / quasi prezzo dotai d' uve gemmate, / colmar gli olmi
/ de l'uve ambra s'indori. d' annunzio, iv-1-252: certe pitture dei
e di latte, bagnate come nella trasparenza d' un'am- bra liquida. idem,
colore così ricco e possente, tutto materiato d' ambra pallida e d'oro opaco e
, tutto materiato d'ambra pallida e d' oro opaco e forse di qualche rosa un
indescrivibile... pareva che una soffusione d' oro e d'ambra impalpabili arricchisse il
. pareva che una soffusione d'oro e d' ambra impalpabili arricchisse il tessuto variandolo d'
d'ambra impalpabili arricchisse il tessuto variandolo d' una varietà di pallori, armoniosa come
della sua chioma nera e delle sue carni d' ambra. idem, ii-98: tra
e i corimbi pendevano grappoli, color d' ambra purissima. deledda, ii-160: montagne
, ii-160: montagne di bronzo profilate d' ambra e di neve periata, qua e
l'olio calava torcendosi come un serpentello d' ambra. ojetti, ii-64: tutto il
, ii-64: tutto il corpo è d' un ugual tono d'ambra, le labbra
il corpo è d'un ugual tono d' ambra, le labbra rosse e sottili.
scrosciava giù a cateratte, come un torrente d' ambra liquida. tombari, 3-60:
un poco di zuccaro e qualche goccia d' odore di estratto di muschio, o
di estratto di muschio, o vero d' ambra. crudeli, 1-54: e quell'
l'ambra esaltò, sovra ogni fiore. d' annunzio, iv2- 611: avevano offerto
macerata nei bagni di mirra di muschio d' ambra. 4. sostanza dura
doni, 1-22: so che vi sa d' un certo ambracane impastato di peverada,
grandi si sono proveduti di muschio, d' ambracane, di zibetto, di tutte le
terza con ima gran dose piuttosto d' ambra inzuccherata, che di zucchero ambrato
ambrata un po'lunga come un grande acino d' uva. beltramelli, ii-240:
frutti. ambrétta2, sf. profumo d' ambra. -iron. lippi
guanti ed altre pelli, conciate con odore d' ambra. ambrogétta, sf. mattonella
ne cavassero lastre da ridursi in forma d' ambrogette. = cfr. il fr
petrarca, 193-2: pasco la mente d' un sì nobil cibo / ch'ambrosia
tre ore... / pascon d' ambrosia i fior sacri e divini.
convivio degli angeli, dove, pasciuti d' ambrosia e nèttare immortale, in ultimo moriamo
manzoni, 28: fra le tazze d' ambrosia imporporate / concittadine degli eterni e gioia
patemi conviti eran le muse / ne'palagi d' olimpo. collodi, 687: i
carducci, 817: un sereno vapor d' ambrosia / da la tua coppa diffuso
dolcissimo. marino, 7-102: umidetto d' ambrosia il fico anch'esso / mostra
6-298: questi [l'insetto] d' un fiore / l'ambrosia sugge e la
la piuma, / che fe'sentir d' ambrosia l'orezza. ugurgieri, 18:
suoi capelli spiraro dal capo divino odore d' ambrosia. beccuti, 25: e,
quel grave incendio a tempo, / d' ambrosia il volto, onde uscia 'l foco
asperse. marino, 5-12: chi d' ambrosia gl'impingua il crin sottile, /
lavollo [sarpedonte] e l'irrigò d' ambrosia, / e di stola immortai lo
] la vaga opra fatale / rorò d' ambrosia; e fu quel velo eterno
ambrosia, indizio del suo nume. d' annunzio, iv-2-36: egli se lo
/ a i baci porge e quei d' ambrosia irrora. idem, 150: essa
la diva, / con le dita d' ambrosia, essa da gli occhi / tergea
pianto. idem, 822: oh baci d' una dea fragranti tra la rugiada!
/ fiume naviga, e amore / d' ambrosia irriga l'aure. de pisis,
mattioli, 2-899: nondimeno è opinione d' alcuni poeti, e anco d'altri
opinione d'alcuni poeti, e anco d' altri scrittori, che non per altro sia
rustico...: è picciola pianta d' altezza di tre dodranti, ramuscolosa;
di ripercuotere tutti gli impeti e violenze d' umori congregati in alcuna parte del corpo,
piuttosto affettuosa e sollecita; non priva d' una certa affannata curiosità di tipo ambrosiano.
grossi, 1-198: è delle fabbriche d' inghilterra: e quanto te l'
po? -otto ambro- gini grossi d' argento? -di più... l'
. l'ho pagato due fiorini d' oro. = lat. mediev
letter. che ha odore o sapore d' ambrosia; soave, delizioso, squisito;
635: disparve nell'ambrosia notte. d' annunzio, ii-479: o italia, egli
due figure di basso rilievo ambulanti. d' azeglio, 1-189: un eroe che
il trasporto di feriti e ammalati. d' azeglio, 1-135: comparivano truppe lacere,
, carri, carrette di feriti. d' annunzio, iv-2-1315: non incontro più
nostri grabattoli ed ambula. f. d' ambra, 32: il meglio fia
da passeggiare, di 12 passi. d' annunzio, iv-2-1274: una sala ogivale
fervente, metallo liquefatto, dalla polvere d' arma da fuoco, da toccatura di fulmine
ameiuro, sm. ittiol. pesce d' acqua dolce del- l'ordine nematognati (
darai loro... ovvero radici d' erba, che da'foresi si chiama amello
all'amello, / anche al frullo d' un passero ciarliero! = voce dotta
àmme e tutt'uno qualsiasi piatto. d' annunzio, iv-1-284: mi pareva che forse
, non mi ha dato il tempo d' aprir bocca. aveva già in mano il
per cinque o sei anni il conforto d' un po'di gratitudine per un bene
penne / fa mille miglia in meno d' un'amenne. nieri, 133: il
: dell'un dirò, però che d' amendue / si dice l'un pregiando.
si misono sopra le terre di quello d' aragona. boccaccio, i-59: comandò che
, acciò ch'e'non rimanesse privato d' amendue. ariosto, 6-62: ponsi altri
? -di amore: amendua competitori sono d' una moglie, figliuola d'un cittadino nostro
competitori sono d'una moglie, figliuola d' un cittadino nostro. cellini, 2-88
di dua ore non ragio- nomo mai d' altro che delle belle figurine. della casa
e quando entrarono nella vita pubblica, amendue d' una parte, amendue esuli, amendue
dopo diversi rigiri, erano smontati alla porta d' un tal palazzo, dove entrato anche
qui traile amenità di questa favola, quella d' un antico latino epigramma. foscolo,
soavi allori, / di palme e d' amenissime mortelle. idem, 43-166: la
idem, 15-43: e 'n mezzo d' esse [selve] una spelonca giace,
selve] una spelonca giace, / d' edera e d'ombre e di dolci acque
spelonca giace, / d'edera e d' ombre e di dolci acque amena. massini
stringe il golfo. arici, 12: d' amenissimi vini e di salubri / aranci
tra i clivi e i colli coperti d' olivi e di vigneti. palazzeschi, 4-243
mi ero specializzato nella compilazione di periodici d' amena lettura. piovene, 2-212:
negri, 2-581: sapeva una quantità d' amene storielle che amava assai di raccontare,
caffè] convenivano tutti i capi ameni d' ogni età, lingua e religione. nievo
giavellotto, l'asta). d' annunzio, iii-2-232: e la destra scagliò
più agevole il lancio. d' annunzio, iii-2-260: altri giochi / io
rafforzativo. amèria, sf. tipo d' uva in pregio presso gli antichi romani
. figur. terra mitica di scoperte e d' esplorazione. govoni, 2-222: caravelle
corindone, assai preziosa. cecco d' ascoli, 3239: mostrasi violetto l'ametisto
. idem, 16-113: un frontal d' etiopico ametisto / l'adusta fronte illuminando
di francia, cioè cariche, e d' un mediocre spirito. arici, 68:
e di corallo / lievi a fior d' onda sorgere. verga, i-409: una
: una sola volta portò un braccialetto d' argento dorato, con una ametista grossa
in mano per tutto fi vicinato. d' annunzio, iv-2-993: la sera portava la
sera portava la sua più bella collana d' ametiste. beltramelli, iii-376: alle
ametista. -per simil. d' annunzio, iv-2-43: l'adriatico era violetto
, iv-2-43: l'adriatico era violetto, d' un violetto carico e lucido come l'
ti fuse / nella caldana, cuore d' ametista. 2. che ha
1-651: e l'alba color d' ametista mi arride dal tremulo mare. idem
: isole di corallo / e mari d' ametista / in fondo agli occhi brillano.
, 137: voli di tordi nell'aria d' ametista. 3. prov.
l. bellini, ii-35: in punta d' ogni dente infilatura / un gran
le mani / come una protezione d' amianto. = voce dotta,
. aretino, iii-41: la somma d' ogni sua natura è duolo allegro, torto
. vasari, iv-153: per fatica d' ingegno, e di fedele industria e di
lo pregò nuovamente di seguitare l'ufficio d' amicabile compositore. 2. socievole.
virtù, per esempio di fortezza, d' amicabilità, temperanza, e magnanimità.
non fu congiunto / per nodo unquanco d' amicali stami. alfieri, ii-243:
. tommaseo, 1-450: temevano non d' oltraggi, ma d'un trionfo, che
1-450: temevano non d'oltraggi, ma d' un trionfo, che disponesse l'animo
amico, familiare; conciliare, mettere d' accordo. bembo, 1-261: ed
insensibili e i cuori più duri. d' annunzio, iv-2-1303: mi sono amicate
della casa, 591: colui che ama d' essere amichevole e dolce nel conversare,
pativo mi sfuggisse ciò che vi balenava d' amichevole, di confidenziale per me. soffici
a luna crescente, saranno grosse e d' amichevol sapore. = lat.
che lui paghi li fitti più d' accordo e amichevolmente che si potrà.
carletti, 108: è tanto d' uso il bere di questo cià, che
opinioni. soffici, 6-65: d' aver avuto il coraggio di spezzare la nostra
, 135: quell'altro amore libero d' omni lasciva el quale congiugne et unisce gli
alla amicizia, è privato el tiranno d' ogni vera amicizia e non può avere alcuno
disagi, / meglio s'ag- giungon d' amicizia i petti, / che fra ricchezze
, come profani, questo santo nome d' amicizia, non è però da estirparla
.. non in quanto consanguinei. d' annunzio, iv-1-270: conveniva secondarla nelle
si divertivano a stringer patti di fede e d' amicizia, annodando e snodando sette volte
annodando e snodando sette volte le cocche d' un fazzoletto e stringendosi poi la mano
sublime: l'amicizia, questo filo d' oro dato agli uomini per legarsi insieme.
firenze, a perpetua memoria e segno d' amicizia di quelli di colle al comune
anco i metalli et le pietre senso d' amicizia, come la calamita et astrolite e
, congruenze, amicizie, e trasmutazioni d' una in altra lettera. 4
amicizia con tutta la famiglia. -amico d' infanzia: conosciuto dall'infanzia. fava
sia cosa che li amici siano quasi parti d' un tutto, però che 'l tutto
: non è sì dolce cosa come d' avere amico col quale posse parlare sì
/ che far convensi e non più d' una volta: / tutte sue amiche [
/ di nuovo acquisto, e sì d' amici pieno, / ch'alia corona vedova
antico / già si imbiancava al balco d' oriente, / fuor delle braccia del suo
ed onorevolmente molto tenendola, non a guisa d' amica, ma di sua propria moglie
debbe nome di moglie, e non d' amica. tasso, 12-91: ed
loro, che fanno professione sopra tutti d' essere alla libertà amicissimi. caro, 11-65
33: non son quell'io che già d' amiche cene / destai la gioia tra'
il suo furioso abbattendosi ad aver comodità d' un fiorentino mio amicissimo chiamato messer giovam-
formando la salda { colla) d' amido (usata per inamidare la biancheria e
, e latte di mandorle, e farina d' orzo, e amido. mattioli
], i-1620: l'amido si fa d' ogni grano e di segala.
... vi è il rimedio d' aggiugnervi alquanto d'amido sottilis
. vi è il rimedio d'aggiugnervi alquanto d' amido sottilis simamente macinato.
palazzeschi, 3-188: l'assieme perdeva d' amido a vista, incominciavano a andarsene
, che spurgano la saliva a guisa d' un colatoio. idem, 1-303:
tipica dell'amido, cioè si colora d' azzurro. = voce dotta, comp
anche come pentile). -nitrito d' amile { etere amilnitrosó): per la
amiloidosi (reagisce con soluzioni iodiche colorandosi d' azzurro come l'amido). 3
con trentamila giunse un amirante, / e d' archi soriani erano armati, /
. amissìa, sf. impossibilità d' incrocio (fra specie animali)
. arrighetto, 220: o vile spezie d' amistà, la qual ciascuna ora varia
di spiegare al presente, essendo contento d' avervi tanto solamente ricordato di quelle,
. singular reverenzia degna, ma d' essere con perpetua laude commendata, sì
. bot. pla- ficenzia e d' onestà, sorella di gratitudine e di carità
; leucoplasto in cui si condensa d' odio e d'avarizia nimica, sempre,
cui si condensa d'odio e d' avarizia nimica, sempre, senza priego aspettar
parte più interna dei granuli d' amido (all'esterno mistà,
conoscenza inante; / par v'abbia d' amistade antica usanza, / e ragiona in
... procacciò aiuto di gente d' arme da certi baroni tedeschi di sua
deìtamistanza; è corrispondenza di società, d' interessi, di affezioni più che d'affetti
, d'interessi, di affezioni più che d' affetti. tra popolo e popolo,
, 4-13: ragunatisi insieme gli usciti d' agobbio con loro amistà per andare a guastare
per andare a guastare il contado d' agobbio, richiesono il legato d'aiuto.
il contado d'agobbio, richiesono il legato d' aiuto. idem, 9-20: [
ancor, scinto il coturno, / ave d' un'alta donna e graziosa, / com'
. starsi; / e, sotto usbergo d' amistade, amore. monti, x-2-senza mancanza
, fra noi, / che 'ntrambi sem d' un tempo. iacopone, n-13
amistanza con uomo ch'abbia fama d' essere traditore. pulci, 5-8:
velerai le chiome de'capegli, cuperte d' amitto purpureo. idem, 96: e
potette levare il livido per lo spazio d' uno anno intero. c. mei,
essere il peso assoluto di tanta mole d' aria non compressa, quant'era quella che
ed in effetto videro, ch'era d' ammaccare la superbia degli albizi, e di
fornire le loro veste con braccia dua d' ogni drappo senza ammaccarlo. 6
, 5-1 io: entrò in sala d' aspetto col cappello ammaccato e impolverato.
: come lo stoppino umido e ammaccato d' una candela. -figur.
che di fare una leggier'ammaccatura. d' annunzio, iv-2-1204: notai lungo il
poi non erano quel gran malanno. d' annunzio, iv-2-21: ma il monellaccio fortunatamente
, cono., ii-v-i: per difetto d' ammaestramento li antichi la veritade non videro
creature spirituali, awegna che quello popolo d' israel fosse in parte da li suoi
, il quale, tenendo per difetto d' ammaestramento contraria legge, a quella di
vostro principe, s'egli avesse bisogno d' ammaestramenti. della casa, 612: se
, l'appresen- tarmici su a guisa d' ammaestrante. ammaestranza, sf. ant
15-3: in questa gentilezza di sangue e d' ammae- stranza ebbe, ed ha pier
nel suo vangelio, che si guardasse d' errore. guittone, i-3-17: maestro esser
lo fino amor cortese, ch'ammaestra / d' umil sof- frenza ogni suo dritto servo
317: non avere per male d' essere ammaestrato, ma abbi per male
n-ii-344: se di molto maggiore numero d' anni eccedessero, non potrebbono i padri
il clero] inculca ai parenti l'obbligo d' ammaestrare i loro figli in tutti i
iscritto e in parola gl'ingegni. d' annunzio, iv-1-202: parlando, si dirigeva
dicono che più pericoli sono usati d' incontrare ne'viaggi che fa l'
i passi de'compagni, seguendo quelli d' ascalione, ammaestratissimo duca del loro cammino.
7-187: in questo punto mi dicono d' aver oggi consegnato in dogana il tartufo
ci ammaiavamo, come fanno al dì d' oggi queste nostre, che si metton
intorno intorno, ed ammaiato il capo d' una rama, sicché pareva appunto il
104: portano le vele fatte di foglie d' alberi e altri viticci tessuti insieme a
che ammainando entrava già nel porto. d' annunzio, iii-2-42: ammàina trevo! carica
idem, 19-338: narravano di una notte d' inferno con la vela di fortuna terzarolata
gente vi morì e ammalò per corruzione d' aria ch'ebbe nella detta oste.
trovano fra voi, che temono tanto d' ammalare, che non si può dire che
, ammalò e morì poco dopo. d' annunzio, iv-2-1255: tutti gli alberi perdono
, come se all'improvviso si ammalassero d' autunno. panzini, ii-44: in
. negri, 2-510: ammalò, d' un male atroce: ima forma senile di
, 7-30: il sole, velato d' una tenerezza trepidante, qualche bambina ammalava
, e dal piangere vinta, nimica d' indugio alla vendetta, s'imbarcò con le
di goro della pieve a groppine, fanciullino d' età di anni quattordici circa, et
. [crusca]: il giovane cessò d' amare; accusa colei d'ammaliamento.
giovane cessò d'amare; accusa colei d' ammaliamento. s. agostino volgar.,
vision che tutto ammalia / il ciel d' intorno, ei vide su l'altare /
altare / la nova e santa venere d' italia! idem, 1064: con la
fanciullo ammaliato, col gettare alcune gocciole d' olio in un piatto pieno d'acqua.
gocciole d'olio in un piatto pieno d' acqua. d'annunzio, iv-2-9:
olio in un piatto pieno d'acqua. d' annunzio, iv-2-9: a volte stavano
. ojetti, ii-71: niente meglio d' ima sorgente o d'un fiume dà il
: niente meglio d'ima sorgente o d' un fiume dà il senso della continuità
: una risata di donna dietro gli scuri d' un primo piano fa accapponare la pelle
più determinatamente indicato da ammalinconire, non d' uso frequente, non morto però.
non è cosa da presentare a lettori d' oggigiomo: son troppo ammaliziati, troppo
115: il burattino, che era d' occhio svelto e ammalizzito, faceva sempre civetta
lucida nicchia,... tutta d' argento, ben che nel suo concavo fosse
e ammandorlata, e squamata di fila d' oro. 2. agg.
che li conducevano ammanettati al tribunale. d' annunzio, iv-2-21: io lo vidi
ammanierato, che è quanto dire debolezza d' intelligenza, e più della mano nell'
/ se sopra starna intimorita vede / d' alto calarsi ammanierato astore, /.
l'altre cose necessarie al vitto. d' azeglio, 1-373: tutto era stato am-
dal fuoco, ella pareva il mozzo d' un bastimento levantino che si ammanisce la colazione
suo studio e ammannì un grandissimo caldaione. d' annunzio, ii-767: di carni ammanivan
e correr la quintana ammanitori e profeti d' ogni insegna. ammannitura, sf
il covile della fiera che voleva provarsi d' ammansare. 2. figur.
(288): veniva ora a cercar d' acquietarla [la sommossa], e
acquietarla [la sommossa], e d' impedime almeno il più terribile e irreparabile
oh no!... anzi cercavano d' ammansarmi. ma la sola presenza di
.. quella terra freddosa e piena d' umido, ammansata et addomesticata e risanata,
, / ca de coio scorfizo te pensai d' ammantare. cavalca, iv-62: l'
vestimento. marino, 341: è d' un giallo amariglio / sparso di fiori
] ammantare nell'età vivace / ai cavalier d' artù le membra degne. salvini,
. maestro alberto, 79: costui d' onesti amori e casti ammanta / il sacro
, 449: a i dì mesti d' autunno il prete canta / i morti in
ammanta / oggi di lieto e doman d' atro vel. d'annunzio, iv-1-97:
di lieto e doman d'atro vel. d' annunzio, iv-1-97: tutta quanta la
: tutta quanta la stoffa pareva degna d' ammantare un talamo imperiale. idem,
ammantavano tutta quanta, come un velluto d' un bel violetto profondo. idem,
, 18-36: ogn'altra ninfa ancor d' arme s'ammanta, / fatta un ciclope
con pubblico scandalo l'abito loro. d' annunzio, iii-2-32: i quattro fratelli
si trastulla e canta, / perocché d' ogni parti arrivan quivi / chi va gabbando
, 267: discoscesa levandosi e superba / d' al- tr'erbe e d'altre piante
superba / d'al- tr'erbe e d' altre piante, al culto ignote / de'
/ de'nostri campi, ammantasi. d' annunzio, iv-2-853: tutto l'estuario
iv-2-853: tutto l'estuario s'ammantava d' una magnificenza cupa e guerriera come se
, 16-2-10: offersegli una bella pelle d' una bestia sabatica, che ell'aveva
26): era ammantato santo francesco d' un mantello maraviglioso. m.
ammantate, non apparissero men vaghe. d' annunzio, iv-1-892: e in quella luce
apparve la madre di misericordia, ammantata d' azzurro, e gli parlò. idem
parete l'effigie del con- dottiere ammantato d' ermellino. ojetti, i-56: sull'altare
/ bene ammantato nella mia costanza. d' annunzio, iv-1-420: dal muro stesso
lieve come una penna su un cimiero d' argento. linati, 30-35: e
di silenzio e di bruno, a perdita d' occhio. manzini, 7-78: ammantato
: avea [cleopatra] una ammantatura d' imo sciamito vermiglio foderato d'uno bianco
una ammantatura d'imo sciamito vermiglio foderato d' uno bianco vermiglio. d'annunzio, iv-1-97
vermiglio foderato d'uno bianco vermiglio. d' annunzio, iv-1-97: tutta quanta la
: tutta quanta la stoffa pareva degna d' ammantare un talamo imperiale...
sopra i barbari manieri / l'arco d' augusto. di giacomo, i-675: par
, 30-60: alcuni di quei vescovi d' oro parevano andar ammantellati in bizzarre mozzette
ammanto / ha di regio e d' augusto in sé cotanto. idem, 6-94
19-440: il treno avanzava a passo d' uomo. un ammanto lugubre di nero
sesto. cantari, 232: e pensò d' accusarla al padre santo, / acciò
mi riconduca il solo mio diletto. d' annunzio, iv-1-1031: le ginestre..
: una montagna... piena d' atrii e d'ammanti, di rocce e
... piena d'atrii e d' ammanti, di rocce e di querce.
corallo una è la forma, / né d' un purpureo sol lucido ammanto / ride
del mare (o di uno specchio d' acqua): detto di idrovolante.
l'uno e l'altro ammartellato / d' altro che d'amoroso struggimento.
e l'altro ammartellato / d'altro che d' amoroso struggimento. = deriv
..; ma non ho desiderio d' ammascherarme. 2. figur.
121: ci venne ad ambodue in pensiero d' osservar le viscere e l'intera fabbrica
nodo della coda, fa l'ufizio d' esofago, di stomaco e di budella
amassavano il tesoro publico in gran pezzi d' oro, simili a'mattoni. g.
nemici, i quali a gara cercano d' interrarli e riempirli; uno si è
nomi, 2-16: indi ammassino fanti d' alemagna, / buoni coll'alabarda e col
tal modo, che veglierebbe lungamente. d' annunzio, iv-2-498: tutti gli altri fantasmi
: premuta anch'essa da tante miglia d' aere ammassato. d'annunzio, iv-1-940
essa da tante miglia d'aere ammassato. d' annunzio, iv-1-940: ella aveva disciolti
: una greggia era ammassata sul cocuzzolo d' un poggio nudo. viani, 14-269:
italia nostra, se non un ammasso d' infiniti coglioni che applaudono ai goldoni,
dei casisti] devono essere un ammasso d' opinioni non di rado opposte. idem,
mincio mi fece pensare a venezia. d' annunzio, iv-1-662: il suo cervello,
di uomini che allo studente barbaricino parevano d' una razza diversa e inferiore alla sua
. alberare (una nave). d' annunzio, iii-2-32: ammatta, ammatta,
] galleggiare... nello specchio d' acqua tra lo scalo ed il bàcino di
, i-373: per tutto rigagno- letti d' acqua limpidissima e massi enormi di pietra serena
suo parasole le screpolature dell'ammattonato. d' annunzio, iv-2-392: su l'ammattonato
dolore. viani, 14-9: i baracconi d' allora... avevano per ammattonato
i piedi sull'ammattonato e sugli scalini d' ardesia tra il fruscio delle vesti.
ladrone pubblico, un promotore di saccheggio e d' omicidio. [ediz. 1827 (
che niuno poteva accusare; o per fatto d' altri, e come di servi altrui
simile bagatelle non punto meritevole di morte d' uomini; de'quali se ne tiene
questo caso quel conto che noi terremmo d' ammazzare delle mosche. p. della valle
quest'olio messo nelle ferite in poco d' ora ammazza, o per lo meno
ferruccio; in questo terrazzo fu finito d' ammazzare, e quando eran lì per
di medico, né di speziale. d' annunzio, iv-2-8: la mamma anzi
. aretino, 4-372: fece voto d' ammazzarsi, s'egli scampava d'
d'ammazzarsi, s'egli scampava d' una sua malattia, solo per non aver
a scaricar la sferza: / orlando d' ira e di sdegno s'ammazza.
cecchi, 1-1-229: basterieti l'animo / d' ammaz- zarti con lui? sassetti,
capitano niccolò strozzi, il quale in compagnia d' altri era a guardia di quella terra
, che trovasse il modo vero / d' ammazzare il mestiero, / di quattrini star
, che aveano coperte le lusinghevoli corna d' oro, ammazzate, erano cadute.
. tommaseo-rigutini, 3392: gran macellatore d' uomini, forse non sarebbe improprio chiamare
l'uomo, non senza pericolo d' ammemmare, spasseggia per la terrena
. villani, 4-35: per ammenda d' una guerra ch'egli a torto avea presa
presa..., si promise d' andare al soccorso della terra santa. idem
ammenda e penitenzia gl'impuose... d' andare oltremare al soccorso della terra santa
qualunque ammenda s'avesse stimato opportuna. d' annunzio, iv-1-401: e l'opera di
: e l'opera di carità e d' amore e d'ammenda...,
opera di carità e d'amore e d' ammenda..., ancóra ima volta
, lui il carducci, alcune pagine d' un classico nostro. palazzeschi, 3-47
inf., 27-68: io fui uom d' arme, e poi fui cordigliero,
ammenda, in molte maniere s'ingegnò d' onorario. panzini, i-623: oggi è
ciò per più riprese richiesto il re d' inghilterra, che vi mettesse ammenda.
passare in italia per fornire il passaggio d' oltremare. g. villani, 7-54:
somma solitudine può tornar vantaggiosa all'ammendamento d' alcune anime; ma credo che in
/ certo, a lo mio parer, d' un laido errore. idem,
/ non già il morire, ond'io d' angosce tante / scevro rimango;
ch'io 'l duro fallo ammendi / d' esser libero figlio a madre ancella
: dolente delle passate vanità, volenterosa d' ammendare nel cospetto d'iddio; mi
vanità, volenterosa d'ammendare nel cospetto d' iddio; mi rendo quanto posso dispetto
sarebbe / da far tornare il secol d' oro ancora. botta, 6-i-55:
[s. v.]: ammendatóre d' una legge, d'un articolo della
.]: ammendatóre d'una legge, d' un articolo della legge: chi ne
può far da sé, ha di bisogno d' amminicoli. familiarm. ammennicolo (coll'
v.]: il buono operaio desidera d' essere ammesato, anco con meno mercede
ammesato, anco con meno mercede, pur d' avere un pane sicuro. -
e definisca l'operazione e l'influsso d' uno sopra l'altro uomo. cavour
9-349: i due compagni / d' essere ammessi e 'ncontinente uditi, / fecer
a qualche festa, non avendo chiesto d' entrare, ma né pure essendosi accostato
croce, i-3-290: chi ammette qualcosa d' inconoscibile, finisce logicamente col dichiarare tutto
della casa de'medici, ed uno d' iacopo salviati. 9. ant
gli uomini di sangue, e pieni d' inganni, non amezzeranno i dì loro
parola eziandio ammezzata..., d' un verso in altro trapassasse. alfieri
palazzeschi, i-319: era la porticina d' un ammezzato di poche stanze e dalla quale
ci si porta il migliore di candia e d' alessandria; fa i fusti sottili,
alessandria; fa i fusti sottili, d' altezza d'una spanna, con frondi minute
fa i fusti sottili, d'altezza d' una spanna, con frondi minute. dioscoride
molto minore che 'l cimino, di saper d' origano; il migliore è quello che
targioni tozzetti, 8-353: i semi d' ammi aromatico, le radiche d'angelica montana
semi d'ammi aromatico, le radiche d' angelica montana, di carlina, ecc
le strade. i suoi semi, d' un sapore pungente alquanto acre, sono adoperati
occhio, il che si chiama far d' occhio, ovvero fare l'occhiolino,
... mi raccontava una madre, d' un suo bambinetto, che, infante
più di soppiatto, con più voglia d' essere inteso da taluno e da altri non
. idem, iii-212: gli sembrava d' aver sempre davanti quel viso sogghignante, quegli
che contengono, al posto degli atomi d' idrogeno dell'ammoniaca, rispettivamente radicali alchilici
(poiché l'ammoniaca contiene 3 atomi d' idrogeno, possono prendere origine tre classi
aveva un bel fare ammicchi, dar segni d' impazienza, volto); far l'
con leggi preordinate, immutabili, e d' inesorabile fatalità. panzini, ii-243:
trovano assai, ma la maggior parte deserti d' abitatori, volevano esser serviti e amministrati
abitatori, volevano esser serviti e amministrati d' ogni loro bisogno. baretti, ii-150
altro che amministrare l'olio santo. d' annunzio, iv-1-865: diritto su la
, amministrava la comunione con i frammenti d' un pane. idem, iv-2-119:
boccardo, i-131: mediante le corporazioni d' arti e mestieri, venivano amministrativamente regolamentate
amministrative eran lente e riuscivan male. d' azeglio, 1-147: il buon ordine giudiciario
essa mostra l'arte di osservare, d' imparare, di condurre un affare,
possiede che colui il quale fu testimonio d' un fatto all'appoggio di ciascun precetto.
. piovene, 2-154: un mio dovere d' ufficio non diverso da quello del padre
affida perpetuamente o temporaneamente la reggenza d' una diocesi piena o vacante.
conciliatore, ii-192: il peso d' un'amministrazione complicata più onerosa pei popoli
da una faticosa seduta notturna in consiglio d' amministrazione, cena coi sottoposti. calvino
, 1-217: il salone del consiglio d' amministrazione col tavolo di mogano, lucido
conosciuto anche col nome di giallo d' anilina: cristalli gialli che si sciolgono
, insolubile in acqua (ha doti d' energico batteriostatico, è perciò coadiutore prezioso
i filosofi..., hae virtù d' amminutar la vivanda e 'l nodrimento,
sp., 22 (380): d' un uomo così ammi- rabile in complesso
rabele, / non poi salire equabele d' amore adeguagliato. = voce dotta
[s. v.]: consiglio d' ammiragliato, consesso di quattro ammiragli presieduto
ond'era capitano e ammiraglio messer lamba d' oria passarono la cicilia e misonsi nel golfo
per lo dicto re corrado isciette di foce d' arno nel sopradetto, in giovedì,
: 10 me ne vo in terra d' egitto, / e voi cercare saracinia
. intelligenza, 260: mosser d' attena, le vele collaro, / vocando
al tenente generale delle truppe di terra. d' annunzio, ii- 886: guarda la
il popolo pagava undici milioni di ducati d' oro all'anno, quando successo a
: il meschin, ch'avea moglie d' admirande / bellezze, e ne vivea geloso
proprie, quando le rimira con occhi d' altri. galileo, 451: se voi
le tue forme gli antichi / numi d' omero. ammiranza, sf.
tanto saper parlare, / fuor presi d' ammiranza, credere e battizare, / issi
: o pianto gaudioso, e pieno d' ammiranza, / o pianto delettoso, pieno
pieno de con- solanza: / lacreme d' amanza, ce for tante gettate, /
persona fia nomata / gioia sopra gioia d' amirare. tasso, 1-47: egli mirolla
ammirò la bella / sembianza, e d' essa si compiacque, e n'arse.
che s'ammiri. idem, n-12: d' in su le mura ad ammirar fra
di questo che si volge a noi d' intorno / tempio eterno immortai, fanciullo
il mondo / t'ammirerà vie più d' ogni altra stella. idem, 6-74
il cielo, / spira or senso d' alta gioia, / e la noia /
per altro il compenso di non patire d' invidia, la quale in chi ammira e
: l'uomo al quale basta prima d' essere guardato, desidera d'essere ammirato,
basta prima d'essere guardato, desidera d' essere ammirato, poi rispettato, poscia
, poscia temuto e finalmente si compiace d' essere esecrato dagli altri. oriani,
e tuttavia non si poteva fare a meno d' ammi- rarlo; perché c'era della
meraviglia, che suscita stupore. d' annunzio, iv-1-314: era uno di quegli
era uno di quegli spettacoli che opprimono d' una immensa tristezza lo spirito umano perché
: tra due popoli nobilissimi, capi d' imperio, celebri per lor senno, e
i romani, seggo io oggi giudice d' una notabile differenza. 2. meravigliato
e luogotenente della prima causa, architettrice d' ogni cosa. salvini, 39-i-142:
avidi dell'altrui, un po'meno sprezzatori d' ognuno e un po'meno ammiratori,
2. corteggiatore, adoratore. d' annunzio, iv-2-1229: aveva uno di quei
eccellentissima città di roma, ov'egli d' ammirazione più volte ripieno fu, veggendo
la bella giovane, e, ripieni d' ammirazione, appena credettero che cosa mondana
non si scolori ad un solo raggio d' ammirazione. questa, anziché essere come
piccoli e dai potenti ai deboli. d' annunzio, iv-1-67: e nell'animo
rider ch'io fei; / ma più d' ammirazion vo'che ti pigli. idem
non ti dovrien punger li strali / d' ammirazione ornai. g. villani, 11-2
): l'abate... mostrò d' avere di questa cosa una grande ammirazione
; non v'avran riempito l'animo d' ammirazione, di stupore, d'un non
l'animo d'ammirazione, di stupore, d' un non so che simile a riverenza
, alleato fatalmente secondario. -esame d' ammissione: prova necessaria per accedere a
[s. v.]: esame d' ammissione, quello che richie- desi perché
di fra il tumulto degli esami d' ammissione, prevedendo che oggi non mi
vantaggi o servizi amministrativi. -concorso d' ammissione: prove che occorre superare per
motore in una macchina. -valvola d' ammissione: quella attraverso la quale il
penetra nel motore, durante la fase d' ammissione. c. e. gadda
: dio è atto puro senza ammistióne d' alcuna potenza. campanella, i-1-131:
, i-m: bellinzon, tu mi dai d' ammiterato. = deriv. da
1-34: aveva egli ammobiliata questa abitazione d' eccellenti pitture, ch'erano le sue delizie
s. c., 24-4-3: allegrezza d' animo e di cuore è il
e l'onestà, e le cose d' iddio e degli uomini aveano in tutto confuso
, i-214: in somma, mi pare d' esser ormai un altr'uomo, e
esser ormai un altr'uomo, e d' essermi quasi affatto ammodernato. così porta
[s. v.]: testi d' autori antichi ammodernati. b.
non sono che ammodernature goffe o leggere d' anticaglie. ammodino, avv. con
quali o per uscire o per esser tratti d' al- cune fatiche, ciecamente o s'
altrui ammogliati; né prima s'avveggiono d' uno viluppo usciti, essere in tra
bagna dela sua onda / tutta terra d' egitto, / e l'amolla a diritto
lana] ché il tepor la solve / d' ogn'unto, in cui la fredda
marsiliesi a cesare antichi uomini con rami d' ulivo in mano, e pensarlo d'
d'ulivo in mano, e pensarlo d' ammollarlo con parole. m. villani,
6. intr. e rifl. impregnarsi d' umidità, bagnarsi. crescenzi volgar.
(somme, quattrini): ed è d' uso popolare e di gergo.
., 6-129: le vivuole hanno virtù d' ammorbidare, ammollativa, refrigerativa e lassativa
t agg. reso molle, intriso d' acqua, inumidito, bagnato.
: allora parve [turno] a modo d' uno cavallo ammollato, sanza freno
, v-170: e voi dovete essere contento d' avere piuttosto stretta e scarsa fortuna in
i fòri spirti e 'l core / insuperbito d' ammollir procura. idem, 8-3-1381:
uomo ancor si guardi e schivi / d' ammollir, quasi donna, il cor robusto
i bolognesi prendevano qualche cosa dei dialetti d' imola, di ferrara e di modena,
castigo, ammolliscono il suo cuore. d' azeglio, 1-93: neppure m'ammollivano o
che quelle istituzioni con cui si procura d' ammollire la fibra di tanta parte d'umanità
procura d'ammollire la fibra di tanta parte d' umanità, non la ammolliscano sì che
membra / a poco a poco. d' annunzio, iv-1-335: eppure, in quella
può argomentare altro, che l'opinione d' un'eccellente e singoiar bellezza.
ammollisce per compassione o per tenerezza. d' annunzio, iv1- 518: mi ammollii
gli afflitti a ristorar vedovi campi. d' annunzio, iv-1-586: quel cranio pareva
, iv-1-586: quel cranio pareva composto d' una cera un po'ammollita dal calore,
diuturno consorzio coi nobili della dominante. d' annunzio, iv-2-593: una torbida brama
chim. esplosivo a base di nitrato d' ammonio, e contenente polvere di allumi-
nire, rimproverare. cielo d' alcamo, 32: molte sono le femine
frigorifere. -ammoniaca alcoolica (spirito d' ammonio) '. soluzione satura di
di olio mi versai sul capo un vasetto d' ammo niaca ch'essa teneva
. -sale ammoniaco: il cloruro d' ammonio: sostanza bianca, di sapore
messo all'aria diventa grave, quasi d' incredibil peso. vallisneri, iii-142:
53: la gomma che fa sull'ulivo d' etiopia, è rossa ed è quasi
ancora ammoniaco timiama, è una lacrima d' una ferula, secondo dioscoride; e secondo
, secondo dioscoride; e secondo plinio, d' un arbore detto metopio. dioscoride italiano
, 3-98: ammoniaco è il sugo d' una ferula che nasce in libia appresso
, che è costretto in grumi a guisa d' incenso, puro, denso, senza
vergognasse molto, tuttavia per alcuno ammonimento d' amore mi rivolsi a loro. g.
la mogliera agli ammonimenti del marito. d' annunzio, ii-816: o forse udrei l'
colmo dell'oblio, quasi una voce d' ammonimento salisse dal fondo dell'esser loro
dal fondo dell'esser loro ad avvertirli d' un ignoto castigo, d'un termine prossimo
ad avvertirli d'un ignoto castigo, d' un termine prossimo. idem, iv-1-129
la misura... dopo rammonimento d' uso intorno la lealtà, il barone
. govoni, 1-38: la chiesina d' un fervido convento / insiste nel suo
perch'io t'ho allevata / per figliuola d' amor giovane e piana, / che
io t'ho ammonita, / se vuoi d' ogni ben essere fornita. boccaccio,
stare / accovacciati senza dare un grido. d' annunzio, iv-1-70: quel gioiello
iv-1-70: quel gioiello mortuario, offerta d' un artefice misterioso alla sua donna,
da s. c., 30-8-3: d' essere ammonito lo buono n'è lieto
de la vicina morte era ammonita. d' annunzio, iv-1-205: che è mai questo
mi sembra che la notte mi ammonisca d' una sciagura prossima e che all'ammonizione
chim. esplosivo composto di nitrato d' ammonio, nitronaftalina o nitrotoluolo,
da lei prima co'tempioffi / a tòrleti d' appresso. marino, 347:
2. figur. che ha valore d' ammonimento. carducci, 734: romba
confraternite. capitoli della compagnia della madonna d' orsan michele, 1-2:
attirandosi sul capo sospetti ed ammonizioni. d' annunzio, iv-1-142: lo gelò quasi
alla bocca della caverna la circon- davan d' argine in altezza bastevole a sostenere gli allagamenti
tornare... la solitudine dove migliaia d' uomini si ammontavano in tombe sovrapposte di
un ottavo di tutto il numerario d' europa e d'america. collodi,
ottavo di tutto il numerario d'europa e d' america. collodi, 736:
altresì di qualunque gran catasta e cumulo d' ossa ammon- ticate che vi si pari
pronte pel ferro dopo la ripassatura d' amido, le pezzuole umide, strette in
vano all'altro capo della tavola. d' annunzio, iv-1-442: rimase là
alle patate ammonticchiate in un cantuccio. d' annunzio, iv-1-786: sopra un tavolo
trovai che tutte le uova, invece d' imboccarsi nell'ovidutto e per la via
cattaneo, ii-2-260: nel seno d' imo stato l'ammonto del credito non
prendendo il salce e inchinandolo a modo d' arco, e pertugiandolo in mezzo,
le sue cipolle si colgono del mese d' aprile o di maggio quando son mature,
ix-605: chi vuol veder la piena d' occhi ed orba / fiera, quel crudo
velenoso rostro, / tutto il dolce d' amor rape ed ammorba. vasari, i-116
il sudiciume che mi s'è accumulato d' intorno, tentando inutilmente d'ammorbarmi e
è accumulato d'intorno, tentando inutilmente d' ammorbarmi e di contaminarmi. carducci, iii-17-13
onde il puzzo purgarne che n'ammorba. d' annunzio, iv-2-1282': il fetore dell'
: si spandeva intorno un insano odor d' olio cattivo... che ammorbava
son ammorbata, che tu temi tanto d' accostarmiti e di non mi toccare?
più era il viaggio ammorbato di mandrie d' istrioni, eunuchi, e del resto
matricale o ruta / a un ammorbato d' amor medicare. cesarotti, i-95: la
volte s'ammorbida più agevolmente il capo d' uno orso, che d'un uomo.
agevolmente il capo d'uno orso, che d' un uomo. c. dati
sopra pianta salvatica, vigorosa e pregna d' umore, la quale abbia assai dell'aspro
e del ruvido, ritiene tanto o quanto d' asprezza, perché la marza o l'
sette capi che ammorbidivano gli zoccoli rinceppati d' ontano. comisso, 12-126: caldaie
fiorentino, 20: il bdellio è lagrima d' un arbore..., che
: più non potrebbon volere [gli acini d' uva], se tutto il sole
, che i piccoli baffi biondi ammorbidivano d' una lievissima ombra. tecchi, 10-115:
1-31: sul viso aveva il segno d' una perfetta virilità che si ammorbidiva in
..., ed halla piena d' uno odorifero e delicato ammorsellato. arrighettì,
di bilancio, o istituendo un'apposita cassa d' ammortamento, che lo stato provvede di
e di una dotazione annua. -spese d' ammortaménto: la parte del ricavo destinata
a ricoprire gradualmente il costo delle spese d' impianto, di avviamento, ecc.
? me la saluta l'economia d' esercizio? me lo saluta l'ammortamento in
gai / di lor natura, son d' amor disciolti, / però che 'l freddo
, / però che 'l freddo [d' inverno] lor spirito ammorta. idem,
.., e non avevano podere d' amortarlo. m. villani, 5-72:
, e ad ammortamento (quota d' ammortamento è comunissimo) che vissero con altri
progresso commerciale e finanziario. -cassa d' ammortiménto: « instituzione finanziaria destinata a
tutti che i fondi destinati alle casse d' ammortimento non sono punto inamovibili, che
i-474: i vizi inerenti alle casse d' ammortimento... apparvero talmente manifesti,
allegri, 171: la qual macchia [d' olio] si può agevolmente ammortir con
boccardo, i-138: un fondo d' ammortimento, acciocché il capitale sociale resti
pubblico hanno preso dall'inghilterra lo stabilimento d' una cassa d'ammortizzazione. cattaneo, ii-1-104
dall'inghilterra lo stabilimento d'una cassa d' ammortizzazione. cattaneo, ii-1-104: il
non dipende gran fatto da questi pasticcetti d' ammortizzazione, ma dal credito reale dello
in grandi proporzioni il sistema, il fondo d' ammortizzazione fu tolto a prestito, non
allor com'acqua 'l foco ammorza, / d' un lungo e grave sonno mi risveglio
(i-95): fammi recare una secchia d' acqua e non tardare...
2-1118: a quel santo foco / d' intorno, altri con acqua, altri con
divora arida scorza / avidamente, e d' improvviso d'acque / talun l'inonda
arida scorza / avidamente, e d'improvviso d' acque / talun l'inonda, subito
medesima bellezza, ed impedisce la notizia d' esso colore. marino, 5-85:
sentiva, parte per una certa alterazione d' animo..., gli diedero subito
come la sete dell'avaro per acquisto d' oro non si può saziare, così
subito darà opera di spegnere le faville d' ogni viziosa cupidità, per poi non
20-106: quante scintille in lui sorgon d' ardire, / tante un secreto suo
beato odo chiamarsi / l'uom, che d' adipe armato, in lieta scorza,
ammorza e stagna torbida la mente. d' annunzio, iv-1-819: tutte quelle cose
con la particella pronom. rintuzzarsi. d' annunzio, ii-705: nasce l'onda fiacca
35: ammorzare [amortir l'air d' un vaisseau) è fermare o rallentare la
cenere non sono spenti, il quarto d' un solfanello vi appiccia il lume; se
rintana più in là sotto l'ombrello d' un albero e guarda l'acqua. s'
palazzeschi, 3-243: le bigonce piene d' uva già incominciata ad ammostare...
davanzali, ii-498: poi mettivi una bigoncia d' uve pigiate e ammostate. paoletti,
caproni, 169: eran lampi erranti / d' ammotorati viandanti. / frusciavano in
né vi lasciate vincere dalla tentazione d' ammucchiarvi in capo molte cose leggendo
capo molte cose leggendo ogni sorta d' autori, per farvene bello co'
asciuga nel sole e non dà un filo d' erba. dessi, 6-203: le
salotti ammuffiti nuove correnti di sentimenti e d' idee. faldella, iii-67: si pestava
. onofri, 14: dal nero d' una finestrella ammuffita di secoli, da cui
era sentita... più leggera « d' una carta ammulinata dal vento * e
mischiate con rena v'ammurica suso, e d' intorno. = deriv. da
è silenzio ne l'ardente pian. d' annunzio, ii-645: oziano a branchi /
»... gli tiravano dei secchielli d' acqua addosso come si fa alle bestie
la legge di liutprando prevede il caso d' ammutinamenti fatti contro un altro giudice. dizionario
esempio agli eserciti di europa. pochi d' allora in poi, e prestamente soffocati,
un ammutinarsi di gente di ogni età e d' ogni condizione, tutti gridando, tutti
spersa non è l'ammutinata plebe. d' annunzio, iv-1-287: il vento scoteva
scoteva i vetri; giungeva un clamore come d' una moltitudine ammutinata. idem, iv-2-165
crepuscolo, la moltitudine tumultuante aveva apparenza d' una tribù di negri ammutinati. idem,
con voci altitonanti lo sbalordì a forza d' ingiurie e di minacce: chiamollo ammutinatóre
trovando pretesti, si piglia avidamente occasione d' una mia lettera confidenziale. foscolo, ii-2-34
ammutolire, il far silenzio. d' annunzio, iv-2-155: la virtù della parola
annunzio, iv-2-155: la virtù della parola d' un tratto scomparve. l'inaspettato ammutoliménto
ammutolirono tutti: nessuno fiatò più. d' annunzio, iv-1-990: tutti ammutolirono,
gli animali. pea, 7-30: minacciava d' andar via, o si ammutoliva,
far tacere, ridurre al silenzio. d' annunzio, iii-2-72: come gli arcieri la
il coro instancabile delle proprie lodi. d' annunzio, ii-403: era l'autunno
..., dopo un assedio d' un giorno, con tutte le sue vettovaglie
immerso (detto liquido amniotico o acqua d' amnio); trasparente, di tessuto connettivo
biol. liquido amniòtico (o acqua d' àmnio): umore compreso nell'amnio
la città bombardata, sottoposta a stato d' assedio fu desolata da condanne: l'amnistia
i] detenuti che aspettano la nascita d' un principe per ottenere un'amnistia. pratolini
ch'egli ha, quasi con un colpo d' accetta taglia la fune, e libero
di bronzo / che sì li uncina. d' annunzio, iv-2-1290: forse ora séguita
senza lasciare. tasso, 6-1-8: se d' amor queste son reti e legami,
secondo lui, c'erano due generi d' imbrogli...: si poteva,
... questo non mi piacerebbe. d' amoerre. ma chi sa? paoletti
in dosso, non senza i suoi galloni d' oro e d'argento. dossi,
non senza i suoi galloni d'oro e d' argento. dossi, 6: in
redini di seta rosa un candidissimo agnello. d' annunzio, iv-1-491: girando lo sguardo
scorsi sul tappeto... le giarrettiere d' amoerre. moretti, 38-171: rindossata
che monterà e empierà di sé l'àmola d' acqua, e l'aria si smaltirà
l'aria si smaltirà per la bocca d' essa àmola, ch'era inchiusa nell'
amòmide, sf. bot. specie d' amomo, di cui gli antichi apprezzavano
vita non pasce, / ma sol d' incenso lacrime e d'amomo, / e
, / ma sol d'incenso lacrime e d' amomo, / e nardo e mirra
... l'ottimo amomo viene d' armenia. domenichi [plinio],
plinio], i-1160: l'uva d' amomo è in uso: nasce in india
legno si rivolge in se medesimo a modo d' uva. il suo fiore è picciolo
più lodato è quello che si reca d' armenia, di colore inchinante a l'oro
tuo liquor possente, / di balsamo o d' amomo, / o di palma o
amomo, / o di palma o d' oliva, / non è egual, non
coccola tonda e grossa come un granello d' uva. nella pianta in natura le coccole
2. profumo estratto dalla pianta d' amomo, specie dai suoi semi aromatici
: non odora, l'aia tua, d' amomo. = lat. amómum,
ricompaiono sempre che si tomi allo stato d' innocenza. idem, i-3-349: un
altro matrimonio non sarà possibile se non d' interessi. gentile, 3-277: amorale
ben venne ad avere il suo intendimento d' uno amorazzo berto folchi. berni, 108
adori, non che v'ami, / d' amor però di quel savio d'atene
/ d'amor però di quel savio d' atene, / non di questi amorazzi sporchi
9-179: che bel costume è quel d' enea già maturo, e che avea un
intabbaccando e perdendo negli amorazzi a guisa d' un giovinetto? redi, 16-ii-155: tutto
? redi, 16-ii-155: tutto imbrattato d' amorosa ruggine / con novelli amorazzi ognor
maciullato con troppo acuto ed affilato coltello d' un infelice amorazzo. baretti, ii-278
indole troppo ardita, e certe scapataggini d' amorazzi, gli lasciarono scegliere una professione,
in amorazzi e in cene senza termine. d' annunzio, iv-2-101: ah, voi
voi non sapete? e qui una storia d' amorazzi piena d'indiscrezioni salaci, sussurrata
e qui una storia d'amorazzi piena d' indiscrezioni salaci, sussurrata quasi all'orecchio.
l'altro giovanotto del luogo restassero più d' un mese o due. idem, v-1-71
, o egli ama sé e il mondo d' amore che gli dà morte. lorenzo
quanti un dì vivranno. / inno d' amore, ascendano / al cielo i
e l'amor, che lo valica d' un passo, / la sua possanza ignora
rommi, / e pieno il cor d' amore e di speranza / benedirò la
che sono affettuoso di natura e assetato d' amore, ho dovuto farmi selvatico, rabbioso
svincolato dalla legge morale, e amóre d' elezione, proprio dell'uomo, espressione
sanza amore, / o naturale o d' animo; e tu 'l sai. /
/ la propria cosa ch'eo sento d' amore. idem, 2-2: maravigliosamente /
certanza / riguardimi, se sa legger d' amore, / ch'eo porto morte
mi prega, perch'io voglio dire / d' un accidente, che sovente è fero
. dante, 14-12: quivi ragionar sempre d' amore, / e ciascuna di lor
si comprende / quanto in femmina foco d' amor dura, / se l'occhio o
fabbro del parlar materno. / versi d' amore e prose di romanzi / soverchiò tutti
prose di romanzi / soverchiò tutti. detto d' amore, 148: sanz'amor
/ sanz'amor egli è mondo / d' ogne buona vertute. matteo correggiaio,
piace l'amorose veste, / cantar d' amore per sole e per pioggia / e
venire; / quando li augelli fan versi d' amore. petrarca, 1-7: voi
begli occhi i rai, / cria d' amor penseri, atti e parole;
arrighetto, 251: l'amore, digiuno d' ogni fede, è da sfuggire,
l'una persona sopra tutte cose desidera d' usare gli abbracciamenti dell'altra, e
cose nel comandamento dello amore. trattato d' amore, 6-9: non tengo amor
/ insieme, lasso, e sì d' amor rubella, / che vedete tenor
, 429: talor più affetto d' amor si conosce in un suspiro,
assai avete voi oggi saputo ben parlar d' amore, madonna, e così acconciamente,
dalle radici i ben barbati arbori dello orto d' amore, dal quale, per quanto
gli animi degli duoi amanti dal fuoco d' amore col mezzo della bellezza del corpo,
, ix- 163: scancella queste piaghe d' amor vano, / che m'hanno
/ ch'allor che sete in me d' umore spense, / sete d'amore
in me d'umore spense, / sete d' amore accense. marino, 240:
. marino, 240: l'alme, d' amor rapite, sen van felici e
fra tanti ardori, / bella parca d' amor, filava insieme / ricche spoglie
di crespa chioma avvolto / sogna mille d' amor insanie e fole. sempronio, iii-206
, / ché se gran tempo io sospirai d' amore, / quanto già sospirai,
poiché di mezzo al fonte / dolce d' amore, un non so che d'
d'amore, un non so che d' amore, un non so che d'amaro
d'amore, un non so che d' amaro / sorge, che fin tra'fiori
e lunga fede, e vano / d' implacato desio furor mi strinse. idem,
le compagne ai dì festivi / ragionavan d' amore. idem, ii-754: questa eccessiva
e luglio ferve, e il canto d' amor vola. idem, ii-8-16:
obliando e obliati, e solamente pensosi d' amore e di poesia. idem,
amore. de amicis, ii-659: mal d' amore! che sciocchezze! se mette
e corre, / spossa le membra! d' annunzio, iv-1-812: egli sapeva