tommaseo-rigutini, 3291: abbocconare è voce d' uso non comune, e difficilmente oggi
viani, 10-188: come un fascione d' automobile... il barone è
: vedrai tra poco abbonacciarsi il flutto. d' annunzio, ii-427: il vento cade
mare tutto abbonacciato / il tremolare quasi d' una maglia. d'annunzio, iv-2-831:
il tremolare quasi d'una maglia. d' annunzio, iv-2-831: le lunghe bande
visto al- l'opéra, in serata d' abbonamento, il fiore dell'eleganza.
ricevuto niente all'infuori di un invito d' abbonamento a un giornale. 2
{ abbòno). pagare per conto d' altri un abbonamento. 2.
cattaneo, i-2-463: in italia il fondator d' un giornale che voglia...
allora, potei conoscere il suo nome d' abbonata. = part. pass
in qua dietro un diserto per abbondaménto d' acqua salsissima. trattato d'astrologia [
per abbondaménto d'acqua salsissima. trattato d' astrologia [crusca]: le piove che
fu una giovane del corpo bello e d' animo altiera..., de'beni
volgar.], 1-6: le genti d' oriente comunemente sono abbondanti e ricche.
pacifica e queta, piena di ricchezze e d' ogni bene abbundante. castiglione, 81
, si trova [la città] abbondantissima d' ogni cosa che fa mestieri per lo
oggidì la più opulente e abbondante città d' italia. cellini, 1-43 (115)
novelle della vita e del buono stato d' arrighetto capece. 6. vasto
. vasto, di ampie proporzioni. d' annunzio, iv-1-44: le falde della sua
vanaglorioso, ch'a uomo che intende d' insegnare la verità. palazzeschi, 3-191
, è giusto? d' annunzio, tutte abbondaliteménte (ant
beni;... voi avete abondanzià d' ogni cosa. castiglione, 396:
vivo per l'abbondanza dell'umore più d' ogni altro metallo grave, eccettuandone toro.
di idee non è che penuria. d' annunzio, iv-1-385: ella stava nel letto
la consuetudine la nausea, il senso d' infelicità. deledda, ii-51: anche in
stentato dei luoghi dove c'è scarsezza d' acqua e abbondanza di vento. 2
se fossono'in somma dovizia e abbondanza d' ogni bene. boccaccio, iv-
esempio. carducci, 716: pregni d' abondanza / ispumeggiano i frantoi / scricchiolando.
mandre di lanuti e buoi rapiti. d' annunzio, iv-1-107: prediligeva disporre i
3-1-353: vi diciamo che non manchiate d' astringere quelli grado- lesi che hanno i
cor abonna, / lo cielo se sperfonna d' esseme salutata. idem, 27-9:
e in dolore, io similmente pellegrinando d' acerbissima doglia pieno vo per lo mondo.
abunda di uomini, di ricchezze e d' arme. bembo, 2-28: le
mancassino. boterò, i-238: chi abbonda d' uomini di tutte quelle cose anco abbonda
abbonda soverchiamente con rassegnazione e con forza d' animo. giordani, ii-73: temo
non sarebbe più ricco degli altri. d' annunzio, iv-2-1225: di simili casi
idem, v-130: egli, già d' anni abbondevole..., vedendo la
..., vedendo la posta terra d' abitanti ripiena e a'cari compagni spose
non troppo abondevole della letteratura dotta. d' annunzio, iv-1-656: intese [il
ripiena, e brillando, era abondevolissima d' ogni tempo. -figur.
, quale può esser suscitato dalla vista d' un ventre abbondevole. bacchelli, 6-311:
] insieme con diversi altri con abbondevolezza d' erudizione dal nostro sig. giov.
[il delfino] la città avea d' ogni cosa necessaria alla vita per grande
[il pero] rallegrasi... d' essere abbondevolmente letaminato. leggenda aurea volgar
fini indiretti, sia pur per prurito d' esagerare. = deriv. da
in age all'indole della francese. d' annunzio, v-1-57: temerità di corsale ligure
sassetti, 103: e'vorranno anzi seguitare d' andare a raugia, ancona e venezia
tu sola conoscevi / quando era tempo d' abbordarlo. idem, 16-153: palla,
(290): non ebbe cuore d' abbordame nessuno [de'viandanti],
ha tutta quanta / di girasoli rilevati d' oro. abbordatóre, agg. e
fortuna di mare, senza colpa o fallo d' uomo, si considera avaria semplice,
abborracciata alla meglio una pace col re d' inghilterra. proverbi toscani, 30:
uovo sodo, un cocomero dalle semi d' acciaio arroventite, una zucca frataia lessata.
cercava invano di abbottonarsi i pesanti orecchini d' oro. manzini, 10-175: mi s'
due robe di porpore abbottonate con bottonature d' oro. sacchetti, 119-44: passando
giovanni di casuccio, ed era abbottonato d' argento dal capezzale infino al piede, da
il petto, / e in calzari d' alluda, / pare il bascià di buda
1-9: e nulla abbottonatura di vestimento d' alcuna delle predette donne, femina o
ebbesi una ricchissima spada con la manica d' oro..., ed un'abbottonatura
. galileo, 3-3-466: entrai in isperanza d' esser per trovar risoluto tutto questo
magalotti, 21-58: potendo più tosto dire d' averla [l'esperienza] abbozzata che
tommaseo, 1-109: abbozzo il prospetto d' un'opera sull'educazione dell'uomo.
: abbozzare, propriamente, de'lavori d' arte; poi di qualunque opera incominciata
.. in legnami scavati alla figura d' uomo così alla grossa abbozzata. tasso,
è un bel tempio dov'io son vago d' innoltrarmi a fine di ammirare le immagini
vasca abbozzata nel pieno macigno geme un filo d' acqua. bontempelli, 5-307: questa
altro non s'allista, / che d' esaltazion di propria bocca. zenone da pistoia
allite, sf. miner. idrato d' alluminio. = termine entrato neu'
venisse fatto, su certi « fugati » d' immagini e auittera- zioni che..
zioni che... partono dal tema d' una radice verbale. = deriv.
: vide il puro cielo / contaminato d' infemal tenèbra /... e
che il fero allobrogo / note piene d' affanni / incise col terribile / odiator de'
malmantile, 100: allocco, specie d' uccello col capo cornuto come l'assiuolo
come se fusse un allocco. f. d' ambra, 3-4-6: ma questo è
degli allocchi, e perché 'l nome d' alcun dotto sai, gittarci della polvere negli
padre non era un allocco; prima d' ingarbugliarsi in certi fastidi volea capire qual
ulùcus, col raddoppiamento popolare uluccus (d' origine sconosciuta: forse onomatopeica).
eruditi diffiniscono i beni allodiali, liberi d' ogni peso pubblico nonché privato. muratori
,... o pure in qualità d' allodio vero e puro, che è
allodi ritornarono ad essere beni stabili liberi d' ogni peso reale privato, ma soggetti a'
bisogno, con la vendita dei beni d' allodio che possedeva nella cisalpina. idem,
verga, i-153: il bel cielo d' inverno attraverso i rami nudi del mandorlo,
il tuo grido! / cara allodola! d' annunzio, iii-1-115: e il canto
cadere le loro poche note come grani d' ambra e d'oro che si sciogliessero
poche note come grani d'ambra e d' oro che si sciogliessero nell'aria. viani
troppo vuole l'allodola, / sborniandosi d' azzurro, / sciogliersi in un celeste fiordaliso
. stuparich, 5-408: il grido d' un bimbo ignaro, il canto d'
d'un bimbo ignaro, il canto d' un'allodola sperduta nel cielo. bartolini,
anche ad essere preferita, nell'allogamento d' opere principali co'migliori artefici di roma.
trovarmi, e t'aiuterò a cercar d' allogarti. per stanotte... un
stato da'suoi con esso allogato. d' annunzio, iv-1-989: era vedova,
: di quello che mi mandaste dicendo, d' allogare il vostro garzone, vi rispondo
figliuole, / e v'ha dio d' allogarle il modo dato / onestamente;
di vinezia e passaro con grande carico d' avere. m. villani, 1-7:
anco di casa, ed è più generico d' affittare, onde la frase allogare a
donne allocate a sedere / novellan tutte d' amore e di gioia. boccaccio,
eterni vivai di nevi e di ghiacci e d' acque allogate e come impaludate,.
ant. commesso, ordinato (un'opera d' arte). vasari, i-387:
capitolo, allogatoli dal priore del luogo. d' annunzio, iv-2-1143: l'opera,
: messer buoso degli ubertini, vescovo d' arezzo, non potendo sotto altro titolo che
arezzo, non potendo sotto altro titolo che d' allogagione a fitto, a dì 7
e giurisdizione e signoria che 'l vescovado d' arezzo avea nella terra e distretto di bibbiena
] con nome di cambio, chi d' interesso... molti altri dicono
, i-386: fu fattogli allogazione in arezzo d' al- cuni lavori in fresco. baldinucci
questa magnifica e, per l'onore d' antica alloggeria, in certo modo papal
da l'academia, a gli alloggiamenti d' epicuro; e in quella parte de gli
, di teatri immensi, di ponti, d' acquedotti, di fontane, di logge
, di fontane, di logge e d' altr'opere simili, che non solamente
bel corpo, ma senza viscere. d' annunzio, iv-2-308: l'omiciattolo..
ne sa mai render ragioni. / d' alloggiamento va in alloggiamento, / cercandone
i segni invia, / ch'eron serrati d' argine e di fossa. guicciardini,
, che l'alloggio si dà, d' ordinario, per le case de'privati;
: per ritrovare i propri alloggiamenti i reparti d' ogni arma ricominciano a giostrare per la
fare, una vera vita da alloggiamenti d' inverno; si sapeva che la guerra
condussero [i francesi] senza perdita d' uomini o altro danno, in otto alloggiamenti
, in otto alloggiamenti, alle mura d' asti. botta, 5-93: mandava una
ii-123: valente... ebbe infamia d' aver voluto sfogare ogni brutta libidine per
provvisioni, poiché non ci volete alloggiar d' improvviso. manzoni, pr. sp.
castello, e aveva perciò l'onore d' alloggiare un comandante, e il vantaggio
3. milit. fornire le truppe d' alloggiamenti; sistemare i soldati negli accampamenti
1-39: trovandola [la città] piena d' ogni bene, quivi s'alloggiarono.
v-281: una morbida pioggia, / d' albe, silenziosa / pioggia che su ogni
su ogni cosa / illuminando alloggia. d' annunzio, iv-2-38 7: dopo alcuni giorni
tre arringhi, e le donne ne'casamenti d' intorno erano ordinate e alloggiate a vedere
. davanzali, ii-252: la città d' ordoviso tagliò a pezzi quasi tutta una
documenti di que'tempi uguagliano a quella d' un nemico invasore. [ediz. 1827
verranno appresso noi / inorridisca e tremi d' oltraggiare / l'alloggiator, che quale amico
altissima grazia questa mattina ospite e alloggiatore d' un dio? = deriv.
di campo, per tutte le terre d' italia, in grandi agi, terribili a'
37 (650): il primo pensiero d' agnese fu quello di preparare nella sua
alloggio. onde il dire a mo'd' esempio, cerco un alloggio...
di essere alloggiati gratuitamente. -biglietto d' alloggio: polizza in cui è segnato
adige, gli slavi compresi nei confini d' italia, sono per noi alloglotti.
una certa stradetta. agnese aveva procurato d' allontanar l'altra dalla casa. idem
poteva contro un tale avversario era cercar d' allontanarlo. [ediz. 1827
il favellare contro alle quali era delitto d' ammutinamento, fecero risolvere il mio fratello
fecero risolvere il mio fratello francesco secondogenito d' allontanarsi. manzoni, pr. sp.
(275): quando gli parve d' essersi allontanato abbastanza, rallentò il passo,
innanzi a me, s'allontana. d' annunzio, iv-2-451: le figure del mio
per prendere una boc cata d' aria. = deriv. da
aveva tenuto come assorto in una visione d' oltre mondo. = deriv.
risentirsi. nardi, 4-2-137: per industria d' alcune persone erano [i prigioni]
1-4: preso un bicchiere, che d' argento pareva, li porse l'alloppiato vino
l'omo clamare; / lo cor d' amore è appreso, che noi pò comportare
): ond'io mi cangio in figura d' altrui, / ma non sì ch'
i-966: è ver che allora / d' esser mortale ti sembrerà; ma innalza /
egli riprese, ma riprese anch'ella. d' annunzio, iv- 1-573: ma certo
tante sensazioni presenti, vi si suscitò d' improvviso, e vi comparve chiara e
. gozzano, 614: la sognavo fin d' allora come la sogno oggi, come
mai credere ch'io fossi fantasma pien d' errore? allora io, mezzo fra
un pezzo. pratolini, 5-79: e d' improvviso, come pochi minuti prima,
? ». -all'ora. d' annunzio, 3-567: all'ora quando l'
battù dopo una lunga assenza / ritornò d' occidente in caracora. tommaseo, 3-iii-417
dolcezza mi giunge / da tanta dolcezza d' allora! moravia, v-25: quelli che
vita nuova, 2 (42): d' allora innanzi dico che amore segnoreggiò la
: / dico, pensando l'ovra sua d' allore. g. villani, 1-47
g. villani, 1-47: e d' allora innanzi fu chiamata arezzo. idem,
arezzo. idem, 8-8: e d' allora innanzi gli artefici e'popolani minuti poco
, 264-63: questo [pensieri, d' allor ch'i'm'addormiva in fasce,
nelle divizie eterne, / serbate lor d' allor, ch'io le creai. fioretti
): e fu sì grande amore d' allora innanzi tra loro due, che
, me impuose che tacesse, e d' allora in qua ià mai con buon
solinga è fatta / la mente mia d' allora / che tu quivi prendesti a
mi dava qualche conforto, la roma d' allora invece mi empieva di rammarico e quasi
allora. -per allora in avanti: d' allora innanzi. m. villani,
candide rose con vermiglie / in vasel d' oro vider gli occhi miei / allor allor
rane canore, / noi tornerem poeti. d' annunzio, ii-584: la tua parola
puniva levandogli il pane o la minestra. d' annunzio, iv-2-477: egli, certo
allorino, agg. disus. d' alloro, ricavato dall'alloro.
sentì [febo] la punta d' oro / per quella dafne che divenne
è fatta un alloro, / anzi parea d' argento, anzi pur d'oro.
anzi parea d'argento, anzi pur d' oro. idem, 25-74: venne una
pari e nere per l'ombre e piene d' una solitaria riverenza. c. bartoli
, ed ha i margini in forma d' embrici, ed è crespo. soderini,
. soderini, i-585: le coccole d' alloro mature, bollite con vino in una
amori albergo ed agio / par voglia d' arboscel farsi palagio. testi,
. carducci, 666: una rama d' alloro: / io son, dafne,
/ perché sapesse odore il suo bucato. d' annunzio, iii-2-989: dietro gli allori
capo [o maiale], cinto d' alloro e posto su largo piatto,
accanto ad un fascio di puleggi e d' alloro selvatico che esalava un forte profumo.
ferro sottile, a guisa di foglie d' alloro, forbita e lucida come spada.
voleva altro onore che di portare corona d' alloro sempre mai in suo capo.
la qual cosa... meritò d' essere coronato d'alloro. idem, viii-1-43
... meritò d'essere coronato d' alloro. idem, viii-1-43: intra
e con publico consentimento, di frondi d' alloro li poeti dopo la vittoria delle
di quello eran degne e quanto degno d' onore facevano chi n'era meritamente incoronato,
doppia) / del crin fregiato in un d' alloro e d'oro / qual sia
del crin fregiato in un d'alloro e d' oro / qual sia fregio maggior,
7-64: ne la destra sostien scettro d' alloro, / stringe con l'altra
/ stringe con l'altra man volume d' oro. errico, iii-331: l'alta
del mio vóto, / un ramuscel d' allòr. / poeta, a te il
su la forza e su 'l fato! d' annunzio, ii-852: la palma è
io leverei l'alloro. -essere valloro d' ogni festa: trovarsi a tutte le
giorgio, / (e son l'alloro d' ogni festa), spesso / mostran
ogni festa), spesso / mostran d' aver il cavai di danari, / e
dagli eventi, quasi dimenticata). d' azeglio, 1-141: il buon colonnello se
allotta sarà più chiara la ragione d' argomentare, quando l'exemplo si potrà a
cruda, / ch'e'mi sia dato d' una spada gnuda, / che pur
come pastori, / fasciati quinci e quindi d' alta grotta. libro di introiti e
alta grotta. libro di introiti e d' esiti di nicolò iii, v-408-19: pagò
tratta, come a vienna, / d' allottare i popoli. = deriv.
.. in ogni lato alluc- cica d' oro. = comp. di luccicare
allucciolaré), agg. punteggiato d' oro o d'argento; cosparso di pa
agg. punteggiato d'oro o d' argento; cosparso di pa
fila, vestito di broccato ricco d' oro sotto e sopra, con quella veste
, con quella veste chermisi allucciolata d' oro? leggi di toscana, 6-471:
6-471: rasi allucciolati a vergole d' oro o d'argento filato...
rasi allucciolati a vergole d'oro o d' argento filato... si pos-
/ della galassia, la fascia d' ogni tormento. = deriv.
l'alluce dei piedini nudi. sembra d' udirlq, sorso a sorso, succiare.
ii- 667: ecco lo scheletro d' un ciclista che passa pedalando, il
. capponi [accademia]: quella sorta d' allucinamento che dà la grandezza.
che allucina, che abbaglia. d' annunzio, iv-2-483: la visione allucinante della
, una condizione di visionario. d' annunzio, iv-1-451: il cuore non mi
non mi si gonfiò di rammarico ma d' una avidità affannosa, quasi d'un furore
rammarico ma d'una avidità affannosa, quasi d' un furore di vita, che mi
valorosamente sfidato per mantenere un segreto. d' annunzio, iv-1-931: non era in lui
invero, dalle parole * aurelianus c \ d' annunzio, iv-2-464: cercammo entrambi con
. 2. abbagliante, pieno d' intensa luminosità; che porta i riflessi
la saldezza, de'fermamente persuasi. d' annunzio, iv-2-105: tutte le cose su
e puramente soggettive (ed è indizio d' uno stato patologico o d'insolita eccitazione
è indizio d'uno stato patologico o d' insolita eccitazione); condizione di allucinato
, allucinazioni, vagellamenti di congestione. d' annunzio, iv-1-89: talvolta, l'
dei desiderii, per un singoiar fenomeno d' allucinazione, produceva l'imagine ingannevole d'
d'allucinazione, produceva l'imagine ingannevole d' una esistenza più larga, più libera.
ottuagenaria si dev'essere spenta in una specie d' allucinazione demente. idem, 463:
stuparich, 2-308: con la chiarezza d' un'allucinazione vide il corpo di sua madre
abbottonato il petto, / e in calzari d' alluda, / pare il bascià di
. salvini, v-430: in calzari d' alluda; di cuoio sottile e nobile;
sottile conciato con l'allume '(d' origine oscura: assai probabilmente della stessa
, 1004: a questa sentenza mostra d' alludere l'opinione d'alcuni antichi filosofi
questa sentenza mostra d'alludere l'opinione d' alcuni antichi filosofi. segneri, iii-3-106:
tempo isaia. marcheselli, iii-189: d' una guancia e d'un sen la rosa
marcheselli, iii-189: d'una guancia e d' un sen la rosa e 'l giglio
de la morte i trofei l'arco d' un ciglio. panciatichi, 9: l'
9: l'intenzione del poeta è d' alludere all'agnello mansueto. parini,
viani, 19-319: ella aveva sognato d' esser stata sommersa nella profondità del mare
il bavero tifoide di certe giubbe allumachite d' untume, tamponate e pelose come quelle del
una allumacatura lungo le pareti delle muraglie. d' annunzio, iv-2-1220: i pomelli delle
qualche rimasuglio dì verdiccio e qualche traccia d' allumacatura. 2. segno o
sì discende, / che 'l giorno d' ogne parte si consuma, / lo ciel
un diadema naturai ch'alluma / l'aere d' intorno. pulci, 15-1: benigna
questo e quell'altro emispero, / principio d' ogni cosa santa ettema. lorenzo de'
così fumante, / come quel che d' encelado è su 'l dosso, / che
dì ne la fucina ardente, / che d' etna alluma la spelonca nera, /
donna valente, / tuttor m'alluma d' amoroso foco / che mi dispera e
la prima equalità v'apparse, / d' un peso per ciascun di voi si
che tutte simiglianze sono scarse. cecco d' a scoli, 2140: la dolce luce
/ che alluma l'alma nel disio d' amore. petrarca, 175-12: quel
: quando lo detto vasello è pieno d' acqua e apparecchiato, alluma lo fuoco alla
umiliare la vostra dureze, / foco d' amor in vui, donna, allumare.
vui, donna, allumare. rinaldo d' aquino, v-116-39: altrui aucidete che meve
m'avete in foco miso / che d' ogne parte m'aluma. guido delle
donna valente, / tutora m'aluma d' amoroso foco. dante, purg.,
. tasso, 14-39: e miran d' ogni intorno al ricco fiume / di
splendor del vero / rado s'alluma. d' annunzio, ii-706: palpita [l'
mostrava la curiosità, e s'accontentava d' allumare in silenzio. = deriv.
, 1-168: si prenda poi un fiasco d' acqua di pozzo chiara, e vi
, e vi si metta dentro una libbra d' allume di rócca, facendolo dissolvere.
ma drieto verso mezzodie sono li diserti d' etiopia sul mare oceano, e 'l fiume
da alcuni di quelli cittadini una cava d' allumi. ricettario fiorentino, 14: gli
, o sali, o allumi, o d' altro che sia, composte sono e
a far altro che imbottarlo. d' annunzio, iv-2-204: su i canterali
di porcellana,... un blocco d' allume, alcune conchiglie, una
altro non potete, togliete un poco d' allume di piuma, ma che sia bello
lupaio varrà soldi 2 di grossi tornesi d' argento la carica più che 'l chisico.
di sorta varrà soldi 2 di grossi tornesi d' argento la carica più che 'l lupaio
varrà da soldi 2 di grossi tornesi d' argento la carica più che la sorta.
rocca varrà da soldi 2 di grossi tornesi d' argento la carica più che la
è allume grossetto alquanto più che 'l grosso d' alto- luogo e del coltai,
si fa dell'isola del mare, cioè d' una isola del marmoro [=
allumièra, sf. miniera o cava d' allume. balducci pegolotti, 369
, i-380: allumiera o miniera d' allume in montioni nella val di pecora in
allumina, sf. miner. ossido d' alluminio (adoperato per la fabbricazione della
di maggiore vigore, ed è rompitrice d' ogni calunnia, mercé de la somma
ci fusse di suscitare i morti, e d' alluminare i ciechi, e di mondare
non se'tu oderisi, / l'onor d' agob- bio e l'onor di quell'
27: panni luchesini con 25 lbr. d' allume prò panno per alluminare [anno
su corani alluminati pregavano per il ritorno d' un assente. alluminato3 (part
immagine che mi segue come un'alluminatura d' oro in una pagina bianca. =
figura di qualunche ombra di ramo o d' albero fia vestita di parte luminosa da
, e per questo tale alluminazióne participerà d' azzurro. = deriv. da
specialmente dalla bauxite). d' annunzio, iv-2-1179: al calore s'accorse
s'era spezzata o distaccata la tavoletta d' alluminio contrapposta al tubo di scarico.
. alvaro, 3-149: la borraccia d' alluminio a forma di bottiglia, la
grigio alluminio, acutissimi, vanno perfettamente d' accordo con la sicurezza del naso carnoso
. alluminite, sf. minerale d' allume. tommaseo [s.
malattia polmonare dovuta a inspirazione di polvere d' alluminio. = voce dotta, deriv
agg. che contiene allume, pieno d' allume. -pietra alluminosa: alluminite.
2. eclissare. detto d' amore, 189: ed era sì chiara
: la vicinanza dell'oggetto è causa d' allungare il telescopio, ma tale allungamento
allungamenti; e non oso più ripeterle. d' annunzio, iv-1-165: aveva un volto
che nel xv secolo gli artisti ricercatori d' eleganza esageravano. viani, 19-230:
anni, i quali io cotanto disiderai d' allungare, si mozzeranno, essendone tu
allungar troppo un episodio, tralasceremo anche d' esporle. tommaseo-rigutini, 2145: nell'
come potrebbe allungarsi la manteca di fior d' arancio. viani, 19-428: sarà qualche
guicciardini, i-242: per cercare almeno d' allungare i pericoli, continuò...
hae sicura vita, conciossiacosaché troppo pensi d' allungare lo suo avere. 6
campeggiare, e se ci poni un vaso d' acqua sotto la pendente zucca, essa
e gli scappa da ogni parte. d' annunzio, iv-2-217: tutte le fiamme
2-686: ancora, dunque, la certezza d' una primavera: giornate che s'allungano
voce ai cani e in un batter d' occhio il gregge si restrinse e allungò
riallogarle, è uno sciorinarsi della persona. d' annunzio, iv-1-945: ella gli si
l'ha dato, / e merzé d' altro lato / di me vi rechi alcuna
natura umana, che per lo peccato d' adamo s'era dilungata da dio suo
18 (309): fu per risolversi d' andare a milano, allungando anche la
. panzini, iii-29: un capitano d' artiglieria è tornato al fronte con la
solito magra); longilineo. d' annunzio, iv-1-986: era un fanciullo di
degli occhi, ecc.). d' annunzio, iv-2-199: gli occhi, allungati
lune tirate e allungate ad arco. d' annunzio, iv-2-1270: i levrieri si
groppa dell'asino era allungato il corpo d' un lupo ucciso nella mattinata sulla montagna
carica di zafferano, allungata con un po'd' estratto di color di rose. targioni
: ben mi credea in tutto esser d' amore / certamente allungiato; / sì m'
65: ben mi credea in tutto esser d' amore / certamente allungiato; /
. tasso, i-180: conosco d' essere stato troppo frequente ne'contrapposti,
abbraccia tutto di un solo sguardo. d' annunzio, iv-1-610: io mi mostrai.
di raccogliere e svolgere, senz'ombra d' irriverenza o crudeltà, le continue allusioni
allusiva all'antica condizione del convitante. d' annunzio, iv1- 543: tali timori
allusiva per designare certe donne troppo cariche d' ornamenti e di troppo discordanti colori.
si risolvono in affermazioni precisamente allusive, d' una lucidità terrificante. alvaro, 9-404
ant. lampeggiare, balenare. cecco d' a scoli, 571: allustrare senza tuono
coltivabili. idem: diconsi terreni d' alluvione gli ammassi di fango o limo
detritici abban donati dai corsi d' acqua verso la foce o la con
im fluenza con altri corsi d' acqua. boccatura. e.
. e. cecchi, 6-238: cosparsi d' una soffice e -fase alluvionale: fase
fase di deiezione, in cui ilsilenziosa rena d' alluvione, viali e sentieri svoltavano fiume
'). depositi alluvionali dei corsi d' acqua. alma1, sf. ant.
originati da un corsoal figur. d' acqua sulle pareti dei depositi alluvionali perpier
difeso dalle alluvioni dell'arno per via d' un argine dentro terra, che continua
le alluvioni non trasportino la terra. d' annunzio, iv-2-143: quando l'alluvione cominciò
assalgono l'aria: / in lume d' alluvione splendono / cieli densi aperti agli stellati
latino ecclesiastico e scolastico, con acquisti d' imitazioni riflesse dal latino classico.
riflesse dal latino classico. corsi d' acqua impetuosa (nella fase in cui diminuisce
. idem, 15-i-219: si duole d' un dolore che le macera l'alma.
luci, / che su 'l ciel d' una fronte hanno il chiarore, / nel
hanno il chiarore, / nel bel regno d' amor l'alme conduci. metastasio,
2. figur. vita. trattato d' astrologia [crusca]: zodiaco,.
, i-6-106: così quel padre e lume d' almagesto: / « tutto l'ho
àaxpo- vopiai; 'grandissima raccolta matematica d' astronomia ') dell'opera di tolomeo
intr. lambiccarsi il cervello per cercare d' indovinare; volgere e rivolgere nella mente
so quanto pagherei se mi venisse fatto d' almanaccare una novella. idem, ii-378:
a questo punto si smarrisce nell'invenzione d' un furto e almanacca di due cavalli legati
, mercati) e con predizioni astrologiche d' interesse pubblico e politico. g
che informa intorno a cose o avvenimenti d' interesse generale (statistiche, notizie nobiliari
, che indovini, o, pretenda d' indovinare, la via più sicura per riuscirci
profonda, deesi cavare il pozzo del mese d' agosto, di settembre ovvero d'ottobre
mese d'agosto, di settembre ovvero d' ottobre. idem, 1-9: li quali
se bene questa non è quella perfezione d' amore che si chiama « sommo bene »
stor. capo di saraceni; principe d' oriente. boiardo, 1-5-35: proprio
giapponese, da almea, da paggio? d' annunzio, iv-2-1029: ella imitava la
le parole le quali è mio intendimento d' assemplare in questo libello; e se
solenne manifesto... per levarmi d' addosso ed espurgarmi almeno dell'epiteto di
ii-20: liberi la città, da tanto d' ignominia e d'orrore, faccia provvedere
città, da tanto d'ignominia e d' orrore, faccia provvedere di maestri, che
nel mio dolore avrò almeno il conforto d' essermi per amor vostro rassegnato costantemente al
credo, una volta almeno nella vita d' ognuno. giusti, ii-163: e
in prigione in man di lor. d' annunzio, iv-2-947: ancor più nobile e
. alamanni, 7-i-326: o madre alma d' amor, ch'è quel ch'io
forteguerri, 4-25: e avea sua faccia d' alma luce accensa. parini, giorno
alo2, sm. latin. varietà d' aglio. domenichi [plinio]
alum (plinio, 19-35), pianta d' incerta identi ficazione, comunque
sf. ant. allodola. rinaldo d' aquino, v-3-15: quando taloda intendo e
intendo e rusignuolo vernare, / d' amor lo cor m'afìna.
e cavallino... e tutte maniere d' aloe ras- sembra la sua pasta a
, se non che l'una ragione d' aloe è più chiara che l'altra,
fitta in terra a mo'di palo, d' odor grave e di sapore amaro.
: nei luoghi marittimi di spagna ne fa d' una sorte, che ha la foglia
orlo di ogni fossato, dietro ogni macchia d' aloe, nell'ora in cui cala
mezzo alle spighe mature che tacevano. d' annunzio, iv-1-215: il mare aveva il
: il mare aveva il color verde d' una foglia d'aloe. idem, iv-2-98
aveva il color verde d'una foglia d' aloe. idem, iv-2-98: erano
dalla primavera, come da un campo d' erbe un àloè. idem, iv-2-271:
. balducci pegolotti, 376: legno d' aloe vuol essere pesante e fisso, e
mara- viglioso odore di legno aloè e d' uccelletti cipriani, vide il letto ricchissimo
profumata la camera di legno aloè, d' augelletti cipriani, di temperati muschi e
: comprò cento libbre di mirra e d' aloè per l'imbalsamazione. montale, 17
cuore della bocca, e come aionate d' arsura. idem, 3-29: è l'
in cui le cose perdono la consistenza d' ombra che le ha accompagnate nella notte
alone luminoso e di diametro di più d' un braccio, e tale che mi
le notti imbevea del suo pallore. d' annunzio, iv-1-228: la luna, cerchiata
i-518: nell'oscurità l'alone livido d' una nube di polvere. idem, ii-602
un alone digradante nelle più diafane luci d' argento. bontempelli, 8-38: per
era imo sparso alone fulgido sulla plaga d' acqua intorno al toro che nuotava,
un alone di luce azzurra, divenuto d' improvviso equivoco, quasi quasi come sotto
: non si trattava di virtù; bensì d' un senso di responsabilità che toglieva ai
i-352: la guerra l'aveva circondato d' un alone di reverenza. pea, 5-194
proprietà siano dagli stranieri stati per cagion d' esempio chiamati lunette gli aloni. dizionario militare
la campagna. 2. fianco d' un affusto di cannone. dizionario militare
, / se ben pativa un po'd' allopecia. vallisneri, iii-370: alopecia
. / a simiglianza poss'io dir d' amore, / ch'aprende i suoi con
. s'affaccia il farmacista in spolverino d' alpacà. idem, ii-52: il giaccone
alpacà. idem, ii-52: il giaccone d' alpacà nero gli va a pennello come
, ora aveva il cappello e una spilla d' alpacca sulla cravatta, con la capocchia
alpe, sf. la parte più elevata d' un monte e di una giogaia;
, 14-30: sovra tutto 'l sabbion, d' un cader lento, / piovean di
gimignano, vi-11-140 (9-2): d' agosto sì vi do trenta castella /
do trenta castella / in una valle d' alpe montanina, / che non vi possa
corcherassi il sol là oltre ond'esce / d' un medesimo fonte eufrate e tigre,
105-5: già su per l'alpi neva d' ogn'intomo. idem, 128-34:
sente nelli gioghi delle alpi le percussioni d' essi venti esser fatte a impeti di varie
, ix-656: rapido fiume che giù d' alpe inchina. tasso, 16-70: come
cacciamo oltre le alpi quel resto, d' esercito, e poi parleremo di dare
, e poi parleremo di dare e d' avere e verremo al bilancio. padula,
pia courmayeur, che l'ultimo riso d' italia / al piè del gigante de
, 484: l'erme vette / d' appennino e le aguzze alpi apuane. idem
/ ché la neve s'avvicina. d' annunzio, iv-2-923: un cumulo di nubi
cumulo di nubi apparve, alpe ariosa d' ambra e di neve. idem, iv-2-1293
tramontano da settentrione incontrava un'aspra chiostra d' alta e scabra alpe, dirupata,
: febei, che sì dura alpe d' affanni / in poche ore passaste, /
per quest'atra erraste / chiusa valle d' orror molti e molti anni. 2
luogo, attorniato di belle fiumane e d' utili alpi. giocosa, 64: sull'
proviene dall'alpe; che ha carattere d' alta montagna; che somiglia a cose
petrarca, 208-1: rapido fiume che d' alpestra vena!...! notte
qualche fresco piacere o di contemplazione o d' altro, ricevuto in luoghi alpestri e
leonardo, 2-78: alpèstro: luogo d' alpe. machiavelli, 800: quanti
caro, 12-1112: qual di cima d' un monte in precipizio / rotolando si
ventre / de la montagna alpestra, / d' incendio vivo ine- stinguibil fonte, /
alfieri, 29: rapido fiume, che d' alpestre vena / con maestà terribile discende
, 93: e il tetto d' un intenso / rossor sfavilla nel silenzio alpestre
/ rossor sfavilla nel silenzio alpestre. d' annunzio, ii-327: e purificai le mie
. gozzano, 78: tra bande verdigialle d' innumeri ginestre / la bella strada alpestre
vecchie...; con l'accento d' uno o d'altro dialetto. voci
.; con l'accento d'uno o d' altro dialetto. voci alpestri, voci
a una sorgente, sopra un declivio d' erba. 2. arduo, difficoltoso
ch'uomini alpestri ed irti / pieni d' ogni schivezza e d'ogni orrore, /
ed irti / pieni d'ogni schivezza e d' ogni orrore, / il più fervente
dall'alba sudavano a sgombrare la strada d' uno di que'frammenti dell'alpe. manzoni
: quelle braccia così bianche non eran d' alpigiana ma di dea. giocosa,
con steli che possono raggiungere un metro d' altezza, con foglie lanceolate, con
/ precipite l'alpina onda feria / d' inaudito fragor. fracchia, 713
io intendo di farvi avere alquanta compassione d' ima giusta retribuzione ad una nostra cittadina
vecchia, benché volesse mostrarmisi benevola. d' annunzio, iv-2-258: era un plebeo
1 (8): facciamo qui memoria d' alquanti fiori di parlare. francesco da
gli animi sì accesi, / l'industria d' alquanti uomini s'avolse / per diversi
diremo in ispezialità del cominciamento e origine d' alquante di quelle città famose a'nostri tempi
destra. idem, ii-1-130: ma d' alquante dirò che 'n su la cima /
alquanti non si partono neente dalle regole d' ippocrate, e continuo sono infermi. fioretti
il corpo del sole, e durò d' alquanto dopo terza infino alla nona.
pur m'è rimasto un non so che d' incanto, / che vuol ch'ancor
alquanto frusta nel conio, / segnato d' un semispento / pallido volto gorgonio.
roccie, siepi di biancospino e di fichi d' india. e. cecchi, 1-181
. machiavelli, 742: la gente d' arme tedesche sono assai ben montate di
con cui si ordina di fermarsi, d' interrompere la marcia (o il fuoco
, a prestare attenzione. d' annunzio, iv-1-130: alt! -comandò il
giù e a quel mo'ciondolando tutti d' accordo cominciano a pignersi così nell'aria
a'francesi, la sua condotta nel regno d' italia fu una continua altalena. egli
il barone insistette, e dopo un po'd' altalena, per rispetto e per obbedienza
a quel viluppo di ironie sprezzanti e d' apparenti abbandoni. moravia, xi-525: ah
(di chi passa da uno stato d' animo a quello opposto).
: si udiva... il tonfo d' una sedia altalenante in un dolce dondolio
sono i due diòscuri altalenanti sulla linea d' orizzonte, che quando l'uno sorge
far l'altalena; avere un movimento d' altalena, su e giù. -
pace orolegata e tenuta da una staffa d' oro, sì da poter altalenare e anzi
altalenlo, sm. continuo moto d' altalena; dondolio. papini,
al doloroso / spettacolo la forte alma d' ulisse / si commosse altamente. manzoni,
dovuto farlo sorridere gli rigonfiava l'animo d' ira. de sanctis, lett. it
ha s'avrà col tempo dieci mila sterline d' entrata. = comp. di alto1
, alle finestre, nelle altane. d' annunzio, iv-2-645: nuove folgori crepitarono nel
un baglior di sole tocca / i gerani d' un'altana. viani, 14-439
/ io gli abbracciati altari / sparsi. d' annunzio, iv-1-907: madonna! madonna
/ tra quella pompa di broccati e d' òr, / ei pensavan la chiesa del
cozzavano i diversi bagliori dei candelieri. d' annunzio, iv-1-910: di là dal
sei l'altare della nostra legge. d' annunzio, iv-1-807: è un letto
è un letto rustico, un monumentale altare d' imeneo, largo quanto un'aia,
diritti e le proprietà delle famiglie. d' annunzio, iv-1-878: entrambi avevano l'
avevano perduta la fede. si inginocchiavano d' innanzi a un altare disertato da dio.
nostra città ringraziato. idem, i-316: d' erbosa terra due altari compose, dalla
altari compose, dalla destra mano quello d' ecate, dalla sinistra quello della rinnovellante dea
ramente gode e ammira nella coda gli occhi d' argo. redi » 16-iv-23:
. mutare la sostanza o l'aspetto d' una cosa; modificare; rendere diverso alcunché
ii-386: alterare è corrompere, siccome d' una carne la quale per forza del calore
artificio [il telescopio] o costa d' un vetro solo, o di più d'
d'un vetro solo, o di più d' uno. d'un solo non può
, o di più d'uno. d' un solo non può essere, perché la
ha... il terribile potere d' alterare a se stesso la verità,
altari: celebrare, stimare altamente. d' annunzio, iv-1-751: tu non hai mai
; perché giamai li convenne cossi bene d' essere in cielo, se non ora,
davanti all'altarino illuminato e colle frasche d' arancio, e in ogni casa,
qualcuna diventerà rossa. = dimin. d' altare. altarista, sm.
di rose il crine infiora, / d' aureo coturno il piè leggiadro avvinta, /
medicine. verga, 3-78: sciroppo d' altea, e mucillaggine di gomma arabica.
modo altero; con alterezza, con fierezza d' animo; orgogliosamente, con superbia.
bene qualificato debbe cercare di essere tenuto d' assai e animoso, ma di natura
in altri tempi far non sogliono. d' annunzio, iv-1-663: sentendosi da quell'
da ogni parte mi assalta tanto desìo d' essere una volta con costei, che io
anguillara, 2-175: ahi come gonfiò d' ira, e di sdegno / giunon
giorni,... ma non mancate d' assisterlo voi sempre;...
iv-i: l'impegno serve a più d' uno come quei vetri di prima vista,
preparazione dei medicamenti pesanti, col sugo d' alcune piante antiscorbutiche o alterative.
è timido, legato, irresoluto. d' annunzio, iv-1-9: gli occhi parevano alterati
crocifero, con un viso alterato. d' annunzio, iv-2-200: una specie di
della montagna, o che sia fuor d' usanza. / libero è qui [questo
/ esser ci puote, e non d' altro, cagione. ottimo, ii-386 [
, ma tutte purché appese a fili d' uguali lunghezze dai punti delle sospensioni ai
ambra per accidenti esterni di riscaldamenti, d' agghiacciamenti e d'unzioni fatte con vari
esterni di riscaldamenti, d'agghiacciamenti e d' unzioni fatte con vari liquori, tornano
ed in ogni altra materia ch'abbia facoltà d' attrarre. cesarotti, i-12: niuna
, sovversione [delle lingue]. d' annunzio, iv-2- 555: anatolia
; ansietà, preoccupazione; subitaneo moto d' ira, di risentimento. dante,
mente non sana: quando per difetto d' alcuno principio de la nativitade, sì
si liberò, rimanendo scarica e fuori d' ogni alterazione. marsilio ficino, 2-53
del polso s'accorse de l'amor d' antioco verso la madrigna. buonarroti il giovane
14 (253): una certa alterazione d' animo, che non gli lasciava far
violenti o che violenti minacciano divenire. d' annunzio, iv-1-26: tante contrarie agitazioni
probabilmente delle meningi... è d' indole progressiva. pirandello, 8-663: era
il diminutivo alterazioncella può cadere, parlando d' alterazioni e dell'animo e del polso.
relativo all'alterco, che ha carattere d' alterco. = deriv. da altercare
risposte a morsi e ad unghiate. d' annunzio, iv-2-340: alzava sempre la voce
, del proprio stato), fierezza d' animo (ed è indice, per lo
è indice, per lo più, d' alto sentire); coscienza e ostentazione di
a essere grato il nome tanto odioso d' alfonso, chiamando giusta severità quella che
. solevano chiamare crudeltà, e sincerità d' animo veridico quella che molt'anni avevano
4-20: l'alterezza è segno / d' animi generosi. tasso, 5-64: la
non mobili, sanza alcun segno o d' alterigia o di levità. leonardo,
disdegno dalla bassa opinione ch'egli ha d' altri. d'annunzio, iv-1-415: affettai
opinione ch'egli ha d'altri. d' annunzio, iv-1-415: affettai anche ima certa
, simil ad uom che freme / d' amore a un tempo e di vergogna
a un tempo e di vergogna e d' ira, / mirar alternamente or la crudele
ne la fucina ardente, / che d' etna alluma la spelonca nera, /
: / pane alterna egli col pane. d' annunzio, iv-1-653: avevamo più volte
iv-1-653: avevamo più volte insieme ragionato d' un ideal libro di prosa moderno che.
, abitualmente, insieme con la coscienza d' essere sempre il più forte, possedeva
/ e un bizzarro alternar di sole e d' ombra, / or fa negra,
panzini, ii-149: quando ecco, d' un tratto, dinanzi a noi, su
. fracchia, 661: vaste praterie d' erbe dorate s'alternavano a selve di
si tramuta a un tratto nell'entusiasmo d' un concetto potente. d'annunzio, iv-i-
nell'entusiasmo d'un concetto potente. d' annunzio, iv-i- 235: le
nemico, o di mantenersi sotto la protezione d' un potere protetto. cattaneo, ii-1-15
o della sommissione a carlo alberto. d' annunzio, iv-1-232: accetterebbe [la
chiamare alzare ed abbassare la faccia, così d' annunzio, iv-2-455: le tre sorelle ci
a fette alternative irregolarmente di cedrato o d' arancia. 2. dir.
un vezzo di granati alternati con bottoni d' oro a filigrana. pea, 7-38:
è pur molta dolcezza in quelle alternazioni d' affanni e di speranze per una persona che
premonsi abbracciando; alto le gote / d' alterni baci risonar già fanno. idem
corrispondenza tra due o più; corrispondenza d' atti o di movimenti, o di qualità
è così elevato, che lo spettacolo d' italia caduta così giù, materia di tanta
e alterni / canti giungono al suon d' alterna lira. idem, 297: fremea
, a spiaggia sospingea l'ondate. d' annunzio, iv-2-157: ma il profondo tremito
si risvegliano, / squittii, versi d' uccelli a stormi, strida...
nello stesso piano dell'altra. d' annunzio, ii-811: il falso e il
il vero son le foglie alterne / d' un ramoscello: il savio non discerne /
alterezza; che ha e mostra fierezza d' animo; che è altamente conscio della
via col viso altero, / figliuoli d' èva, e non chinate il volto /
, se'de'meriti guastatrice, invocatrice d' ira e suscitatrice di briga; chi
8-4 (252): era questo proposto d' anni già vecchio, ma di senno
luce / e quanto è in lei d' altero e di gentile: / e fuor
, il passo altero / entro un circolo d' oro oggi m'arresti? parini,
fren reggeva? e tu, pien d' intelletto, / del caro peso te ne
, si levano altieri ad ogni atto d' autorità. leopardi, 29-91: sola /
d' alto in basso suo marito se egli veniva
/ cantar galletti, altieri delle creste. d' annunzio, iv-1-335: in mezzo alla
, muta / cammini in campi vuoti d' ogni grano: / altero al lato tuo
9-410: quelle stesse armi / guarnite d' oro, onde va turno altero /.
la copria [la bara], che d' oro / e di gran perle avea
/ e le vaghe ramose altere coma / d' en- trambo suoi parenti insieme aggiunti.
di neve il manto, il crin d' argento; / movea veloci i passi a
olimpo / di molti gioghi altero. d' annunzio, iv-1-883: ma quei tre archi
loro possa riguardo, per mostrare sdegno d' animo contro a'fiorentini, crearono [
: gierusalem sovra duo colli è posta / d' impari altezza, e vólti fronte a
egual si mira; / ch'un d' altezza prevai, l'altro di moto.
, ritrovandosi secca, assorbendosi gran copia d' acqua del crescente lago, non lo
intorno alla bocca della caverna la circondavano d' argine in altezza bastevole a sostenere gli
ii-90: molte rame di limoncella gareggiavano d' altezza con le mirice. pirandello, 7-1205
cornice di tanto di lunghezza per tanto d' altezza, senza secondi fini. gozzano,
giacomo da lentini, v-87-6: perché d' amare ogni amadore passo, / in
de'sanesi, che si fornirono di gente d' arme... e misonsi all'
da tanta altezza in così basso loco? d' annunzio, iv- 1-583: non sei
ora pòi veder la somma altezza / d' esta gran donna e la potenza sua,
questo cieco / carcere vai per altezza d' ingegno, / mio figlio ov'è?
incomprensibile. ammaestramenti, 45: altezza d' animo non riceve villania. boccaccio, dee
2-7 (195): con altezza d' animo seco propose di calcare la miseria
donna di bellezze ornata e di costumi, d' altezza d'animo e di sottili avvedimenti
ornata e di costumi, d'altezza d' animo e di sottili avvedimenti quanto alcun'altra
, 10-8 (455): ciascuno d' altissimo ingegno dotato saliva alla gloriosa altezza della
ch'io non creda essere sofficiente cavaliere d' amore, ma perché temo l'altezza
106: ma delle diversità nostre e gradi d' altezza e di bassezza credo io che
fu assai conciso, credo per altezza d' ingegno. olina, i-257: tutte
scrivere; non che ignoranti, zotiche. d' annunzio, iv-1-413: e in fondo
, né la fortuna [gli] toglievano d' accordare una così intima, più che
piace. 5. astron. angolo d' una stella dall'orizzonte. tasso,
gran mogol] fino a trentacinque gradi d' altezza. 8. ant. alto
: una fila di fondo, ovvero d' altezza, sono più soldati posti in linea
. altezzóso, agg. pieno d' alterigia, di sprezzante e offensiva presunzione
: a dodona andar dicea, / affine d' a scoltar dello dio giove
altìgrado, agg. disus. d' alto grado, eminente. bruno,
dell'altipiano bastava essa sola a sconsigliar d' intraprendere veri grattacieli. sbarbaro, 1-52:
beata. baldini, 4-181: l'altipiano d' anatolia, a quasi mille d'altezza
altipiano d'anatolia, a quasi mille d' altezza, senza una casa in vista da
, senza un albero, un letto d' acqua, una strada; un paesaggio
1-12: si ha quasi il senso d' essere entrati in un mare d'altipiano
il senso d'essere entrati in un mare d' altipiano e di navigare in ascesa:
borgo / cupo ove corre un vento d' altipiano. = voce dotta, comp
ii-69: parlava intanto, a mo'd' oratore, per attirar gente intorno a sé
58-48: poniste la tua sedia da parte d' aquilone, / de contra deo altissimo
alla nostra fragile natura non è possibile d' antivedere l'abisso e eterno consiglio del predestino
bruno, 207: e se stimano degni d' essere costantemente uditi... che
con voci altitonanti lo sbalordì a forza d' ingiurie e di minacce, chiamollo ammutinatore e
come sogliono tuttodì fare grinsulsi editori. d' annunzio, iv-2-136: una zona di mare
altitudine. idem, iv-2-526: ella attingeva d' un tratto nella mia anima un'altitudine
] situata in ventisei gradi e mezzo d' altitudine boreale. = voce dotta,
lo mare / con gran stridor cantavano. d' annunzio, iv-2-911: per addestrarsi al
. papini, 21-220: inni altivolanti / d' anime svincolate dalle terrestri borie.
l'ho chesta in un bel prato d' erba / innamorata com'anco fu donna
fu donna, / e chiuso intorno d' altissimi colli. idem, inf.,
., 4-107: venimmo al piè d' un nobile castello, / sette volte
nobile castello, / sette volte cerchiato d' alte mura. idem, purg.,
boschetti, / riposo all'ombra sospirata d' alberi / di fusto dritto ed alto,
ed alto, / di scorza come d' angue, / cari ai cambebba. alvaro
cominciano queste terre, quasi tutte prive d' irrigazione, che diconsi alta lombardia. sulle
gli alti mari mi portò vento violente d' acqua. m. villani, 1-92:
governo, / sì lieve di saver, d' error sì carca, / ch'i'
1-570: accade qualche volta che nel fondo d' un sì aito mare l'amo afferri
. parini, xiii-17: credeva altro d' immani / mostri oleosi preda far nell'alto
sonno avvinta / ogni mia possa avea d' intorno al core. idem, 2-96:
. arici, 138: possedute / d' alti silenzi tacciono le selve. leopardi,
idem, ii-548: virgilio a riguardo d' enea e della sua passione parla così
; caratteriz diviso / poserò d' ogni cura, o interminati / silenzi e
', dopo vana guerra! d' annunzio, ii-19: e parvemi taloravicino alla
farsi un alto silenzio. idem, d' acqua: volto po, volto tevere)
sempreverdi / bruciati e le cavane avide d' acqua. luzi, 55: uno che
favelle, / parole di dolore, accenti d' ira, / voci alte e fioche
: una risata altissima e quasi convulsa, d' un tipo che non avevo mai sentito
solamente per usanza, ma per insegnamento d' arte altressì. idem, 27-8:
barberino, 6: donna gentile e d' alto intendimento. dante, conv.,
della sua virtute / in non curar d' argento né d'affanni. idem, par
/ in non curar d'argento né d' affanni. idem, par., 27-62
. petrarca, 366-41: vergine santa, d' ogni grazia piena, / che per
bassa condizion sia, assai ben mostra d' essere d'alto senno. idem, dee
sia, assai ben mostra d'essere d' alto senno. idem, dee.,
cantari, 1-167: io sono innamorato / d' un'alta donna di gran condizioni.
presenzia e in viso bella, / d' alte maniere e accortamente oneste. idem
in ciascun suo degno gesto, / d' alto valor, di cortesia solea / dimostrar
fra lor di già matura / verginità, d' alti pensieri e regi, / d'
d'alti pensieri e regi, / d' alta beltà. idem, 7-26: geme
invisibili percuote. arici, 67: d' orride forme albergo e di portenti /
forme albergo e di portenti / e d' alte meraviglie era e di mostri / l'
un istante turbare la tua serenità. d' annunzio, iv-1-214: poi ha seguitato
parla di cose belle, con quell'entusiasmo d' arte, ch'è una delle sue
tempo accoglieva nelle sue sale gran tripudio d' artisti e di letterati d'alto nome.
gran tripudio d'artisti e di letterati d' alto nome. palazzeschi, 4-258:
. palazzeschi, 1-320: le guardie d' onore, le scorte in alta uniforme
volte m'hai sicurtà renduta e tratto / d' alto periglio che 'ncontra mi stette.
chiesto alle zie... una motocicletta d' alto prezzo, diecimila lire. tecchi
caro, 1-762: e si facea d' intorno / alta strage di gente che nel
il cielo, / spira or senso d' alta gioia, / e la noia /
di gelo. segneri, i-51: spera d' essere egli [il peccatore] quell'
negli uomini è gran senno il cercar d' amar sempre donna di più alto legnaggio ch'
3-3 (284): costei adunque, d' alto legnaggio veggendosi nata..
qualor il pomo ascolto / dir fosse d' oro, ch'a la saggia dea /
, ch'a la saggia dea / accese d' ira, ed a giunone il volto
a giunone il volto. / uopo d' oro non ha l'alta assemblea. /
buona; ma se conosceste le inglesi d' alta sfera, sarebbe un altro negozio.
luridi tuguri fino alle aule dorate. d' annunzio, iv-1-116: cavaliere d'alta
. d'annunzio, iv-1-116: cavaliere d' alta scuola,... montava un
scuola,... montava un animale d' umor difficile. ojetti, 79:
cielo. - ant. ad alto; d' alto. giamboni, 130: questa
terra ha nel ventre, / che d' abisso li tira suso in alto. idem
più siede alto e fa sembianti / d' aver negletto ciò che far dovea. cavalca
corso, più veloce assai / che falcon d' alto a sua preda volando. boccaccio
iii-373: come lo fiume che viene d' alto, caccia a terra pietre et arbori
1227: così detto, / precipitossi d' alto / co 'l capo in giuso:
marino, 547: predace augel che d' alto mira / stuol d'incaute colombe,
augel che d'alto mira / stuol d' incaute colombe, i foschi cigli /
. carducci, 373: o gioventù d' italia, in alto i cori! idem
[il sole] come il bacio d' un dio: / bacio di luce che
e trattarli [i forestieri] come d' alto in basso, è ai francesi
altiera di quell'onore, e guardava d' alto in basso suo marito se egli veniva
di sì più volontieri, quando stimerà d' esser lei a fare alto e basso
vedevano ora la maraviglia, l'idolo d' una moltitudine. 15. dimin
l'altro, dalla parte don- d' eran venuti. l'innominato gl'inseguì per
a lui presso un'altocinta vergine ricciuta. d' annunzio, iii-2-248: una schiava altocinta
in mano, / si riposava all'ombra d' uno speco / arcade, sotto un
così i valligiani del serchio 11 pioppo d' italia) di sulla strada.
), fu subissato di domande e d' interviste, fatte anche da gente altolocata
trovammo sballottati in altomare, quasi prima d' esserci avvisti che faceva burrasca.
trombe a vento per l'aria alla sottocoverta d' un bastimento. idem, 6-74:
tonnellate di carta stampata propagano le parole d' ordine del regime, migliaia di altoparlanti
se m'ero assopito mi svegliavo credendo d' essere in treno perché il timbro e
era tanto untume che avrebbe condito ilcalderon d' altopàscio ». altopiano, v
la gioia in dolore, e fa d' alto basso. novellino, 26 (52
freschi di tempo, prodi e vigorosi d' animo; eglino, per contrario, sono
il primo pregio dello scrittore è quello d' esser corretto. foscolo, ii-2-158: è
quest'uomo mescerebbe alla letteratura ogni specie d' industria. lambruschini, 1-80: quindi la
/ far ai passati onor; che d' altrettali / oggi vedove son le tue contrade
contrade, / né v'è chi d' onorar ti si convegna. idem, 17-133
solennità di galline e di oche e d' altrettale uccellame. dossi, 560: hai
di tivoli, v-93-13: tu [dio d' amore] m'hai feruta / de
.: incontanente la gente del re d' araona n'armarono altrettante. simintendi, 1-180
che 'l sole / e più lucente e d' altrettanta etade, / con famosa beltade
fatte communi; / e pretend'io d' avervi / altrettanta ragion quanta tu v'hai
di porsena; poteva bene sull'angustie d' un ponte andar contrastando con quattro o
, altrettanti in casale, e più d' altrettanti in questa genova. idem, ii-263
ella ne rimanga soddisfatta come se, invece d' aghi e di spille, s'avesse
di spille, s'avesse avute altrettante verghe d' oro e d'argento. parini,
s'avesse avute altrettante verghe d'oro e d' argento. parini, giorno, ii-1149
parini, giorno, ii-1149: quindici nere d' ebano girelle / e d'avorio bianchissime
quindici nere d'ebano girelle / e d' avorio bianchissime altrettante / stan divise in due
se gl'inglesi quasi non avessero sdegnato d' imitare i francesi. giordani, ii-20:
: promettetemi di non levarle un filo d' intorno, né di lasciar che altri
varco, / altri polisce la quadrella d' oro, / un parete di loro /
/... un dì beata / d' eterne messi e di mortali altrice.
acqua / emerge l'isoletta, or d' abitanti vuota, ma già di valorosi altrice
conviene a sì corrotta usanza / questa d' animi eccelsi altrice e scola.
., 7-168: ecco pensieri / d' uom che quarantanove anni a le spalle /
altrimenti / che duo tori gelosi e d' ira ardenti. idem, 19-8: e
di pane, ci versava sopra poche gocciole d' olio e d'aceto, vi spargeva
ci versava sopra poche gocciole d'olio e d' aceto, vi spargeva un po'di
che a salvar nomini si voleva sacrificio d' uomini, altrimenti lo corruccio de gli
stolto, / avea di fera più che d' uomo il volto. boterò, i-226
era tal cosa, non si curò d' altrimenti accender lume per vederlo. fioretti
i-1651: e abbia sempre a mente / d' usar con buona gente, / e
come quei che puote / avesse il ciel d' un altro sole adorno. idem,
, / ch'e'tèn di me quel d' entro, et io la scorza.
tutti gli altri, potrebbe farmi morire. d' annunzio, ii-372: e un'altra
un'altra madre viene su la soglia / d' un'altra cosa e guarda un'altra
rami. machiavelli, 177: erano d' altra virtù, d'altro giudizio, d'
177: erano d'altra virtù, d' altro giudizio, d'altra potenza. ariosto
d'altra virtù, d'altro giudizio, d' altra potenza. ariosto, 30-39:
mio prigioniero; / et è pur d' altra fama che ruggiero. annotazioni sul
ministero delle finanze sembrano comprese molte uscite d' altro ramo. pascoli, 49: sulla
/... / un'aria d' altro luogo e d'altro mese /
. / un'aria d'altro luogo e d' altro mese / e d'altra vita
luogo e d'altro mese / e d' altra vita: un'aria celestina / che
segnato da un ciglio candido, luce d' altri astri, d'altri mondi,
ciglio candido, luce d'altri astri, d' altri mondi, d'altri soli,
altri astri, d'altri mondi, d' altri soli, d'altri iddii.
altri mondi, d'altri soli, d' altri iddii. 3. distinto
un varco / di pianto in pianto e d' una in altra guerra. scala del
e voluptuaria; cossi son tre specie d' amori, de quali l'uno dall'aspetto
giorno, ii-203: ma già rimbomba d' una in altra sala / il tuo nome
l'altra, spiando tra quei mucchi d' alga. idem, 358: ma sazi
diamante / e tutta l'altra persona d' acciaio. fra giordano, i-28: questi
17-10: la faccia sua era faccia d' uom giusto, /... /
giusto, /... / e d' un serpente tutto l'altro fusto.
avean di fiamma viva, / e tali d' oro, e l'altro tanto bianco
, 10-3: tutti li miei penser parlan d' amore; / e hanno in lor
diletteranno più della modestia; alcun'altri d' un omo attivo ed inquieto; altri
; /... credeva altro d' immani / mostri oleosi preda far nell'alto
ammalata gente di peste; altri segnati d' una croce fatta col carbone, per
fierissimo accidente, altri in grande tristezza d' animo, altri che quasi non serbano alcuno
non serbano alcuno amore alla vita. d' annunzio, ii-624: i miei carmi son
, 19-113: fatto v'avete dio d' oro e d'argento: / e che
: fatto v'avete dio d'oro e d' argento: / e che altro
, st., 2-8: mai d' altro, mai se non d'amor ragiona
mai d'altro, mai se non d' amor ragiona. guicciardini, i-120:
persona; e chiede nient'altro che d' esser introdotto da vossignoria... »
cantò egli né compose, che suggetti d' argomento e di parole sacre. c.
mi disse, anche la speme; e d' altro / non brillin gli occhi tuoi
non ho sentito altro ronzio, che d' api. / non ha vicine altre compagne
altro che la riprova dello spregiudicato atto d' accusa di zola. tozzi, i-413
assisa in alta e gloriosa sede / e d' altro ornata che di perle o d'
d'altro ornata che di perle o d' ostro. sacchetti, 188-16: risposono
artaserse?... ti ricordi d' artaserse, il tenentino? -sì..
non piangere! ma almeno ne ho d' intraprese, d'appena avviate, che
! ma almeno ne ho d'intraprese, d' appena avviate, che posso, se
novella che mi date colla dolce vostra d' ier l'altro, che non istiate
vita di cui m'hanno parlato quan- d' ero ragazzo, di cui parlano sempre,
altrove; da altro. - anche: d' altrónde. francesco da barberino, 223
avenire cavalli se non vi sono menati d' altronde. maestro alberto, 191: tu
sono alcune di partenope, e altre d' altronde in sua compagnia, sì come
voglio: / la stanca prora vo'drizzar d' altronde. savonarola, iii-36: state
in diversi luoghi e fatene scrivere in qua d' altronde molte contrafatte, tutte piene di
, la causa altronde, / se non d' aver beuto di queste onde. mattioli
a questi giorni, non si porta d' altronde che d'alessandria. caro,
giorni, non si porta d'altronde che d' alessandria. caro, 1-804: scorge
alessandria. caro, 1-804: scorge d' altronde di lunati scudi / guidar pentesilèa
molti mali, i quali non vengono d' altronde, ma hanno il loro fonte
offesa alcuna. idem, 20-10: poscia d' awenturier forma un squadrone / e d'
d'awenturier forma un squadrone / e d' altri altronde scelti. idem, torrismondo,
sua denominazione non par che sia presa d' altronde, che dall'ordine che egli
le parole converte. 3. d' altrónde (disus. altrónde): d'
d'altrónde (disus. altrónde): d' altra parte, per altro, a
boterò, i-332: e le vittorie d' annibaie contra romani non procedevano in gran
, né a quella di luogo; d' altronde i loro teatri ed i loro soggetti
dei nostri tempi. tommaseo-rigutini, 2060: d' altronde, sull'analogia del francese d'
d'altronde, sull'analogia del francese d' ailleurs, s'usa per accennare a
dicono dell'infedeltà delle donne; ma d' altronde, che farann'essi per renderle
renderle più costanti? nievo, 231: d' altronde alle zitelle d'allora non era
, 231: d'altronde alle zitelle d' allora non era assolutamente proibito d'innamorarsi
zitelle d'allora non era assolutamente proibito d' innamorarsi di chichessia: bastava che la
ma toma loro conto il dirlo; e d' altronde non hanno mai provato. negri
che non parla della sua poesia. d' altronde, scrive versi solo per sé
. idem, 2-979: non era, d' altronde, alla sua prima vampata sentimentèile
po'di mistero. come sempre, d' altronde, quando l'arte tiene presso di
è questo carso? -chiedeva una persona d' altronde coltissima. -è una montagna o una
ed agli endecasillabi, ma anche ai settenari d' altronde, non si può separare da
della sua vita. emanuelli, 1-22: d' altronde, quando un uomo si affida
; nel senso del n. 3, d' altronde calca il fr. d'ailleurs.
3, d'altronde calca il fr. d' ailleurs. altrotale, pron.
gente più che altrove troppa, / e d' una parte e d'altra con grand'
, / e d'una parte e d' altra con grand'urli, / voltando pesi
. idem, 2-197: mi abbisognerà d' impetrare qui il permesso, là la
di nuovo oggi nel sole, / anzi d' antico: io vivo altrove, e
si risvegliano, / squittii, versi d' uccelli a stormi, strida...
bene, e maltrattamento è dicere male d' altrui. rustico, vi-1-176 (38-9
., 3-3-1: è molto utile d' attendere gli altrui essempri. idem,
perfetti giudicii son sì rari / e d' altrui colpa altrui biasmo s'acquista. idem
frattanto io non invidierò altrui la potenza d' imprigionare e d'ammazzare, contento della
invidierò altrui la potenza d'imprigionare e d' ammazzare, contento della mia potenza di
in queff'annata, a metterlo in istato d' esser liberale con gli altri. [
sventure. prati, ii-309: o fili d' erba, io provo / un'allegria
io provo / un'allegria superba / d' essere altrui sì novo, / sì
, iv-71 (33-8): a guisa d' un arder presto soriano, / acconcio
dare ad altrui / di pene essemplo, d' amore e d'affanno. petrarca,
/ di pene essemplo, d'amore e d' affanno. petrarca, 16-13: così
bene al mondo che te, né d' altrui aspetto soccorso se non da te
: chi può essere suo non sia d' altrui. alberti, 254: non mi
amare, odiare, et a persuasione d' altrui commuovermi, et a voluntà d'
d'altrui commuovermi, et a voluntà d' altrui volere, non volere, ridere et
non dar, amore, in podestà d' altrui / quel ch'è tuo sol,
belve esser pietose / di se stesse e d' altrui. [sostituito da] manzoni
leopardi, 19-91: ed hawi / chi d' altrui danni si conforta, e pensa
: ma poi ch'i'fui al piè d' un colle giunto, /..
appartiene ad altri; beni, denaro d' altri (in opposizione a il suo,
autrui. altruismo, sm. spirito d' amore e di carità verso il
. tommaseo, i-m: stetti un quarto d' ora sopra un'altura a contemplare.
ha il suo nido l'aquila. d' annunzio, iv-1-435: le linee delle alture
scrigno di valle piena di paesetti, d' alture amene, di boschi e di chiesette
più in suso dell'alture de'monti. d' annunzio, iv-2-928: un altro uomo
, con un colpo temerario del timone d' altura calò giù a piombo come l'
idem, iv-2-959: abbandonò il timone d' altura. le ali si librarono senza più
/ assai più che non fue -tristan d' isolta: / meo cor non solda -se
): deh, chi porìa sentir d' amor mai dogha, / avendo in tanta
giamboni, 208: fortezza è una virtude d' animo, per la quale l'uomo
. 2. sm. pilota d' alto mare. 3. sm.
3. sm. aeron. pilota d' alta quota. = fr. hauturier
aerodinamico, generalmente applicata al bordo d' attacco dell'ala, allo scopo di accre
molti scientifici precettori de'rampolli de'grandi d' oggidì, che, deridendo e sprezzando
incito / glorie novelle ad acquistar. d' azeglio, 1-106: il mio professore
. moneti, 12: già fatto alunno d' uo- mini sì buoni, / che
sicurtà deh'andar, riconosciuto / immantinente d' albione avresti / hbero alunno.
siccome dice palladio, migliori di cortecce d' arbori; massimamentede'suveri, imperocché non
posero i loro alveari tra i vacui d' antichi alberi, nelle valli de'monti
rotti dai tuoni, esplodevano un polverìo d' api. govoni, 2-208: nel rotondo
ungaretti, i-25: brulicano già gridi / d' un vento nuovo. alveari nascono nei
parte, pareva un alveare disabitato. d' annunzio, iv-2-78: tutta quell'animazione
) nel quale scorrono le acque d' un fiume: costituito dal fondo (
crusca]: si trovano nell'alveo d' arno, quando tacque mancano. lorenzo
ciottoli nel letto, all'alveo ripari. d' annunzio, iv-2-144: quando il fiume
penetrar le vie sotterra, / grave far d' ampi tesori / il grand'alveo della
l'alveo della boccia si anderà votando. d' annunzio, iv-2-615: sorge ancóra [
foco / dal rotto cinghio mormorando sforza. d' annunzio, iv-1-138: la via lattea
volgar., 9-99: appresso a calen d' aprile da curar son gli alvei,
in particolari condizioni di uniformità e continuità d' azione. 2. meccan.
« = voce scient. coniata dal d' orbigny, nel 1826, sul lat
alveolo aver non si potesse. d' annunzio, iv-2-617: un molle viso niveo
bianchi come appena usciti dall'alveolo. d' annunzio, ii-623: i denti negli alveoli
5. tecn. incavatura (nel metallo d' un anello) per incastonarvi una pietra
guerra montato in grande stato e pregio d' arme. idem, 10-95: e certo
33-15: morti di caldo e di profluvio d' alvo; / sì che di dieci
anni, / non ti potrebbe far d' un capei calvo. quasimodo, 32:
3. disus. alveo, letto d' un fiume. anguillara, 5-139:
si debba... dalla somiglianza d' altre macchine alzabili colle nostre torri, inferirsi
per ottener una comoda navigazione, praticabile d' ogni tempo dall'alzaie a piedi o a
è cosa, quando pur traspaia. d' annunzio, ii-836: e scendessi così
ma per l'alzamento fatto del letto d' arno... la città fu più
appoco. tommaseo-rigutini, 290: parlando d' un fiume si dice che le sponde non
, per tutto il campo, o d' alzare il terreno per ripararsi o alloggiare
era il nibbio), afferrandola d' improvviso per la vita, l'alzò da
mannelle, le più grosse e bionde. d' an nunzio, iv-2-705:
, forza il puledro sui campi / umidi d' orme di cavalle, apri /
meno di alzarla [la lingua] che d' ar- ricchirla. b. davanzali,
tanto. tasso, 6-i-106: una d' elle / mi piacque sì ch'io ne
11-1: per l'alzamento fatto del letto d' arno, per la mala prowedenza del
ali. bracciolini, iii-260: alzi pur d' oro e cinga il letto intorno /
imparo? parini, iv-125: è d' uopo, achille, alzare / nell'alma
: s'alzò nella folla un mormorio quasi d' applauso. [ediz. 1827 (
: si levò...]. d' annunzio, i-741: alzate i canti
. aretino, iii-200: né cupidigia d' uom, né ardir di stella / può
e per ogni cosuzza alzan le mani. d' annunzio, iv-2-340: alzava sempre la
-anche: rubare. f. d' ambra, 25: io, mentre che
: sdegna, invitto garzon, sdegna d' alzare / fra il rauco suon di
finestra, e ci dolevamo a vicenda d' essere affamati. alzammo alquanto la voce
. bracciolini, iii-261: cerchi pur d' alzarsi / fasto terren, ch'ogni sua
» tonò poi quella voce, sdegnata d' aver due volte comandato invano. [ediz
e cinguettìi si dicono ch'è ora d' alzarsi, di incominciare a ornare il
). sollevarsi, elevarsi; crescere d' altezza, di livello; volgersi in
temeraria e gonfia presunzione hanno avuto ardire d' alzarsi alla scienza de'secreti divini e
a'venti indura e s'alza. d' annunzio, iii-2-184: così parlò / l'
altra necessità se non di crescere e d' alzarsi. linati, 30-218: l'aria
alzasse, ragionò di proculeio, e d' altri quieti, e non curanti di stato
levarsi in alto, sollevarsi; aumentare d' altezza, di livello; crescere.
1333 alzorono per uno diluvio le acque d' arno in alcun luogo in firenze più
disdegno. -al figur. alzata d' ingegno: trovata ingegnosa, espediente (
17-21-1-17: offerire con un'affettuosa alzata d' occhi ogni operazione a dio, nel
era capace di fare qualche strepitosa alzata d' insegne. foscolo, v-45: ben è
, diss'io, rispondendo all'alzata d' occhi con che conchiuse la sua domanda
ciò non è dovuto a delle mie alzate d' ingegno, ma a'mezzi che somministra
ma a'mezzi che somministra il vocabolario d' un popolo. nievo, 124:
tutto questo io vidi nella prima alzata d' occhi, ma nel ritirarli poi, m'
, ma nel ritirarli poi, m'addiedi d' una vecchia curva e pezzente, che
di parere contrario). -l'atto d' alzare le carte da gioco: dividendo
primo mucchio quello più basso (prima d' iniziare il gioco). magalotti,
. abba, 1-140: si parlava d' una alzata di la masa, per
batterie accortinate con alzate di terra. d' annunzio, iv-2-1258: l'immensa mandra
il capitano dell'oste] per partito d' andarsene a bologna; e al segno dato
andarsene a bologna; e al segno dato d' una lumiera alzata sopra ogni lume molto
con l'ale amorose / levando il parte d' ogni pensier vile; / con queste
: come se egli solo fosse degno d' esser amato, o che ella non fosse
,... / me precettor d' amabil ritoa scolta. idem, giorno
volto / volgea repente, pallida / d' amabile terror. lambruschini, 1-58: amabile
squisito cavaliere della nuova borghesia, come d' azeglio era il più amabile della vecchia aristocrazia
ingegno e più avventuroso nel carattere. d' annunzio, iv-1-107: era, insomma
, senza profondità né di spirito né d' intelletto, un poco indolenti, che sembrano
, fanno l'uno e l'altro d' un vitigno medesimo; perciocché, volendo
e tanta avvenenza, con tanta purità d' animo e di corpo, tutto che
pellico, ii-120: uno era persuaso d' essere utile all'altro, e questa
e questa certezza destava una dolce gara d' amabilità ne'pensieri. cantoni, 642
, provocando essa stessa i discorsi. d' annunzio, iv-1-43: la marchesa,
foscolo, gr., 1-86: e d' improvviso / molte purpuree rose amabilmente /
opposti (per lo più a due tronchi d' albero o a due rami)
da l'altro a legni grossi. d' annunzio, iv-1-1001: le lunghe sedie
la ripresa moderna è dovuta al d' annunzio (nel 1894); ma
rami, un graticcio, a foggia d' hamac; ma non si curò di salirvi
primo autografo la frase 'a foggia d' hamac 'portava * a uso di
: 1 quali [greci] d' ogni sasso, d'ogni fonte o ruscello
quali [greci] d'ogni sasso, d' ogni fonte o ruscello, d'ogni
sasso, d'ogni fonte o ruscello, d' ogni pianta, d'ogni scoglio
ruscello, d'ogni pianta, d' ogni scoglio fecero deitadi, nel qual numero
in parto ogni corteccia ed ogni foglia. d' annunzio, iv-2-505: vi fu un
amalfi, proprio di amalfi. d' annunzio, 11-866: la rosa dei venti
amalfitana, / già fatta croce irsuta d' otto punte, / si consecrava presso
si tiene per indorare il rame per via d' amalgama d'argento vivo. gemelli careri
indorare il rame per via d'amalgama d' argento vivo. gemelli careri, i-1-697:
mercurio con cadmio e stagno, capace d' indurire rapidamente. 2. mescolanza (
, dando origine a ima realtà fresca d' invenzione, come appena svelata. idem
il mondo si rivelava una miracolosa amalgama d' amore. soldati, i-73: lucido dalla
a. neri, 44: once tre d' argento fine calcinato in questa maniera,
protettrici, si stabiliva fra gli animali d' ogni specie. baldini, 4-12: qui
così passa costei, maravigliosa / d' abito, di maniere e di sembiante.
mana o sì ritrosa / alma d' amor che non divenga amante.
uman mete gioiose, / de l'erario d' amore arche gemmanti, o soavi
arche gemmanti, o soavi prigion d' anime amanti, / o fonti del piacer
a queste piagge / venga colui che d' esaltar con lode / il nostro stato ha
il pianto / di costei reco. d' annunzio, iv-i-ioii: e un turbine
uomini, quando hanno un certo numero d' anni, sono molto più amanti d'ozio
numero d'anni, sono molto più amanti d' ozio e di tranquillità, che non
dal mondo abbandonati amante, / e d' afflitte fortune ognor compagna. baldini,
mortale incarco, / l'ale tue d' òr non mettan fuor la punta.
in paradiso, / e tegnomi sovrano d' ogn'amanti. bonagiunta, 86: fino
/ ma pochi son ne la grazia d' amore. dante, conv.,
6-73: nata non sei tu già d' orsa vorace / né d'aspro e freddo
tu già d'orsa vorace / né d' aspro e freddo scoglio, o giovanetta,
giovanetta, / ch'abbia a sprezzar d' amor l'arco e la face, /
'l crederia?) sopiti ardori / d' occhi nascosi distémpràr quel gelo / che s'
amante. sempronio, iii-214: ella d' amanti ha stretta / in catena servii gran
per mano in mezzo a quella festa d' azzurro e di verde, si voltano ridendo
ancora, sola, vestita di nero. d' annunzio, iv- 1-408: ella mi
ad attribuire quel patiuntur a un errore d' un amanuense. leopardi, i-1432:
cardarelli, 6-51: amanuense nello studio d' un bisbetico avvocato. frocchia, 764
[a dio] potrò: tenea d' angel sembianza / che fosse del tu'regno
: o pianto gaudioso, e pieno d' ammiranza, / o pianto delettoso, pieno
, pieno de consolanza: / lacreme d' amanza, ce for tante gettate, /
parve, che noi trasse ad amanza d' esta novella donna. boccaccio, iv-109:
paura, / ma per pura / amanza d' essa vertù possidere. 3
l'ami similmente, / ma più che d' uno ella esser non poria; /
; / e quella è il fiore d' ogni donna bella. capei- lano volgar
fiore dell'amaranto caudato). d' annunzio, iv-2-1027: il bel tappeto amarantino
: il bel tappeto amarantino, variato d' azzurro cupo e di bianco avorio. deledda
le incantate vendemmie, per filari risecchi d' uva amarantina. amaranto, sm
amaranthus), da 8 a 9 cm d' altezza, con gambo grosso e ramificato
uno di fede e l'altro fior d' amore, / del bel leggiadro lor vago
amaranti e rose / non cessa di versar d' aurea faretra. marino, 311:
, 311: l'immortale amaranto, vago d' esser reciso / da la nova d'
d'esser reciso / da la nova d' amor parca innocente, / parea da man
forteguerri, 16-36: di bianchi gelsomini e d' amaranti, / e d'anemoli vari
gelsomini e d'amaranti, / e d' anemoli vari, e di viole / tanta
giacinti e melisse ella cogliea, / amor d' eteree nari e quel che verno /
(579): era una marmaglia d' ortiche..., d'avene salvatiche
marmaglia d'ortiche..., d' avene salvatiche, d'amaranti verdi, di
..., d'avene salvatiche, d' amaranti verdi, di ra- dicchielle.
di ra- dicchielle... e d' altrettali piante; di quelle, voglio dire
voglio dire, di cui il contadino d' ogni paese ha fatto una gran classe
e rose e l'immortale / fior d' amaranto. d'annunzio, 11-886: e
l'immortale / fior d'amaranto. d' annunzio, 11-886: e tu resta,
altra tomba; / e veglia, incoronata d' amaranto. panzini, i-762: amaranti
amaranto, tutto seminato di barche. d' annunzio, iv-1-474: quella figura alta
/ affonda, / nel cielo denso d' amaranto. fracchia, 848: i prati
, 15: entra la luna / d' amaranto nei chiusi occhi. jovine, 5-214
, col risvolto candido del lenzuolo di tela d' olanda. = voce dotta,
supplicandomi nel- l'istesso tempo a graziarlo d' un po'di seme d'amaran- toide
tempo a graziarlo d'un po'di seme d' amaran- toide. = voce
buonarroti il giovane, 9-204: vin d' amarasche, lacrime, e raspati /
broda / di cedri, e di ciriege d' amarasche. note al malmantile, 292
. di lamponi, di ciliegie amarasche. d' annunzio, iv-2-1297: ciliegi carichi di
iv-2-1297: ciliegi carichi di vìsciole e d' amarasche. = più che
eguale al padre, / e te che d' ambo uniti amando spiri. c
: la costui professione... era d' amare santamente, e con incredibil costanza
accoglierà questo mio offizio, come parto d' un sincerissimo amore. bar etti,
, e non v'amo alcuna né d' amore né d'amicizia di quelle poche
non v'amo alcuna né d'amore né d' amicizia di quelle poche che conosco;
mi rispose in volgare / che la forza d' amare / non sa chi no la
/ spesse volte si trova, i d' amar qual cosa nova / più folta schiera
che più amando si disidera si è d' essere amato; perché se tutte l'
più si ama, più si disidera d' amare. idem, i-386: l'uomo
morte s'ama, non mi rimarrò d' amarlo. idem, dee., 10-6
. davanzali, i-157: finse amarla d' amore; e conseguitolo,...
tosto il seren perde, / cogliam d' amor la rosa: amiamo quando / esser
amando. idem, 16-38: amò d' essere amata, odiò gli amanti;
, 905: chi imparar vuol d' amare, / disimpari il rispetto: