s'abbellisce di verzura; il discorso, d' ingenua eleganza; la virtù, di
venditori. idem, 597: abbellirsi d' alcuna cosa, diciamo comunemente per prenderne
berchet, 309: abbenché spoglio / d' una corona, del convito a parte /
[crusca]: il consolo era fedito d' uno bordone nella spalla manca, che
decotti e l'abbeverava di medicine. d' annunzio, ii-596: a pie'del
la ragazza esce di casa col pretesto d' abbeverare i maiali. moretti, 17-127
m'abevera lo dì e la notte d' amari beveraggi. idem, 235: quali
vi sentite raggiugnere in corpo quell'elisire d' aria purissima elementare, che v'abbevera i
di spine e abbeverato di fiele. d' annunzio, iv-1-961: anch'egli..
egli..., aveva abbeverata d' ogni saggezza e d'ogni follia la
, aveva abbeverata d'ogni saggezza e d' ogni follia la sua anima. idem
145: e il mio cuore amaro / d' infinita dolcezza à abbeverato.
era in tutti il desiderio di abbeverarsi d' acqua chiara dopo tante settimane che ne
di tristezza, pensando al povero popolo d' italia, buono ma ineducato. di giacomo
a poco a poco tutta quanta. d' annunzio, v-1-746: la mia sete
. linati, 30-75: stupendi boschi d' ulivi e di lecci scendevano con gravità
. 6. marin. riempire d' acqua un galleggiante di legno, perché
abbeverato come una barca, ma invece d' acqua di massime. = lat.
fioretti, xxi-995 (49): e d' allora innanzi della sua bocca, abbeverata
sento / ad ora ad ora un fremito d' angoscia. govoni, 2-235: con
le fontane, gli abbeveratoi, le piantate d' alberi per far ombra, i tempii
romane] magnifiche insieme e comodissime. d' annunzio, iv-1-946: giungeva dal lido e
da un blocco di pietra viva era privo d' acqua. dessi, 7-74: era
devesi bene avvertire prima di abbicarli. d' annunzio, ii-582: ne'luoghi maremmani
. negri, 2-890: non intende che d' esser nominata maestra al suo paese,
. magalotti, i-79: i libri d' euclide son l'a b c della
nostro cortegiano, prima ha da procurar d' esser tanto bene ad ordine di cavalli,
tanto bene ad ordine di cavalli, d' arme e d'abbigliamenti, che nulla gli
ordine di cavalli, d'arme e d' abbigliamenti, che nulla gli manchi. firenzuola
lor centurie risplendevano con bella mostra d' armi, doni, collane e abbigliamenti.
:... parte allora essenzialissima d' ogni civile abbigliamento]. tommaseo-rigutini,
abbigliamento è non solo delle vesti, ma d' ogni altro ornamento, come nastri,
ore per l'abbigliamento della mattina. d' annunzio, iv-1-74: sopra un gran
di velluto incarnato con abbigliamenti di tocca d' oro gialla e turchina, con ricami ne'
piene di soldati, di munizioni, d' abbigliamenti, d'artiglierie e d'altre
soldati, di munizioni, d'abbigliamenti, d' artiglierie e d'altre cose senza convogli
, d'abbigliamenti, d'artiglierie e d' altre cose senza convogli sufficienti. foscolo,
alcune nuvolette abbigliate scherzosamente dal sole. d' annunzio, v-1-396: l'uccello di paradiso
.. gl'italiani tanto son vaghi d' abbigliarsi alle altrui fogge, credo che ad
una bellissima donna molto sontuosamente si abbigli d' oro e di perle, e di ricchissime
stava abbigliando pel ballo di gala. d' annunzio, iv-1-250: egli si abbigliò
pastoreccio abito..., simulava d' esser guardiano di quel bestiame. vasari,
vile e rozzo volto del misterioso sileno d' alcibiade, per innalzar poi e commendare una
, ed abbigliata di porpora con ricami d' oro. monti, 14-225: al pie'
, ii-80: la contessa bizzarramente abbigliata d' una sottana a gale di seta verde
e riccamente abbigliata con borchie e maschere d' oro, e con veli in gran
per entro una camera modestamente abbigliata. d' annunzio, iv-2-1210: una sposa pudica
carena, 2-190: abbindolarsi, per traslato d' uso, dicesi del cane quando pei
si acceso, che pareva un pezzetto d' ostia appiccato sul foglio. ma che
deledda, ii-663: aveva una moglie d' oro, ma fu abbindolato da quella maliarda
ruzzolare in terra ad ogni momento. d' annunzio, iii-1-1120: come quei cani
svolgerla rapidamente e senza difficoltà. d' annunzio, iii-2-42: ammàina! imbroglia!
] che fa l'egitto non abbisognante d' implorare le pioggie del cielo. svevo
ad intendere... che non abbisogna d' alcuna divisione. idem, conv.
aiuto di fuori abbisognarà: altrimenti, se d' alcuno abbisogni, piena sofficienza non avrà
puote avere maggiore miseria, che abbisognare d' onore. crescenzi volgar., 11-29:
si può dir libero, e non abbisogna d' alcuna disciplina di seminare. scala del
abbisogna. manzoni, 952: la speranza d' avere il vocabolario della lingua intera,
la malvagia strada, non abbisognerebbe che d' un grido, d'un cenno,
, non abbisognerebbe che d'un grido, d' un cenno, per vergognarsene. leopardi
per vergognarsene. leopardi, iii-333: e d' ammaestramenti, se n'abbisognaste (che
, 45: quando la nonna abbisognava d' un caffè, o d'una cioccolata,
la nonna abbisognava d'un caffè, o d' una cioccolata, e non era alcuno
... tu sai quanto abbisognarne d' una tua intervenzione, quant'è necessario
io dunque non ti abbisognavo più. d' annunzio, iv-2-833: che il maestro fosse
., iscorgendo me di regola e d' ammaestramento più d'ogni altro abbi- sognevole
me di regola e d'ammaestramento più d' ogni altro abbi- sognevole, presero [
.., pare che si sia dimenticato d' essere dio, e prega come
, i domandanti o gli abbisognosi d' altro che di schietta e sublime gloria.
era risoluta di farsi forza, e d' aprirsene con la madre in quell'abboccamento,
interroga. / -le campane del popol d' italia sono: a la morte /
puntato il beccaccino, fosse stato capace d' andarmelo ad abboccare e riportarlo. papini
. a fargli abboccare l'amo d' un fil di paglia che destramente avevo
verga, iv-215: la baronessa fingeva d' abboccare alle lodi, dandogli le informazioni
1506: sensi chiaramente distinti son quelli d' abboccare, adattando la bocca di un vaso
la bocca di un vaso a quella d' un altro, e del porsi una cosa
loro venivamo a essere in questa differenza d' un giorno; e quando essi dicevano
, 40-i-52: patiscono [le barche] d' un cotal vizio...
incaricarsi, sono barbarismi di alcune parti d' italia. faldella, iii-78: messi
pieni d'uccelli, d'ogni specie, d' ogni canto. traboccavano di nidi.
i lati, / maravigliando, essercito d' alati. foscolo, gr., ii-253
. quasimodo, 58: un soffio lieto d' alati / a verde lume discorde:
il mio bene / su le ratte d' amor fervide penne / innanzi vola,
san mauro e molte alate spole. d' annunzio, iv-1-170: la melodia..
il suo alato spirito di promessa e d' attesa. bocchelli, 10- 313:
svela un bello, un alato coraggio, d' artista. 3. figur. elevato
anche tu fiori e intreccia affetti. d' annunzio, iv-2-156: allo stupore..
sf. latin. allodola. rinaldo d' aquino, v-117-15: quando l'aloda intendo
/ e'rusignolo vernare, / d' amor lo cor m'afina. domenichi
., 1-79: l'alba nutrica d' amoroso nembo / gialle, sanguigne e candide
la fronte di rose e co'pié d' oro. idem, 17-95: l'alba
lieti e snelli, / con dolcezza d' ogn'intomo: / questa è l'aria
romana apparve, nella sua grandezza. d' annunzio, ii-629: le sorelle oceanine /
. negri, 2-491: entrava un lividore d' alba, a render più smorta la
cielo ha il rossore tragico e innaturale d' un'alba di finimondo che non ce la
notava in un'alba di perla. d' annunzio, iv-1-647: cadeva la sera.
i vetri della finestra era come un chiarore d' alba; ed era l'alba
lunare si diffondeva per l'ombra composta d' una vena violetta e d'una vena verdiccia
ombra composta d'una vena violetta e d' una vena verdiccia che si mescevano tacitamente
i peregrini passi / a penetrar. d' annunzio, iii-2-6: costretti a foggiar
fra giordano, 3-304: lunedi mattina d' alba. idem, 3- 316
idem, 3- 316: mercoledì d' alba di risorressio. g. villani,
sua gente e arnesi, il lunedi d' alba, addi 28 di marzo.
da nutrirsi, alcuno / lo pastura d' umor di poesia, /..
, /... altri / d' albagia, chi di giuoco, chi d'
d'albagia, chi di giuoco, chi d' amore. allegri, 26: il
, 2-90: il religioso, infetto d' albagia, aborrisce gl'insegnamenti del suo
. baretti, ii-36: se in vece d' essere sempre pomposi lodatori di noi stessi
giusti, i-224: per non parere infetto d' arte fratesca, che insegna a coprire
una donna così piena di albagia e d' arroganza, da non darsi l'eguale
. fantasticheria, ansietà. f. d' ambra, 3-4-14: se trova uno ch'
e taccolini, o mezzolani, o d' ogni altro panno di colore da soldi
7-1274: s'awolgeva in un cappottello d' albagio tutto rappezzato. = lat.
animi, né nella virtù radicati, cagione d' albagiose vertigini. albaióne, sm
. albana, sf. varietà d' uva (e di vite) bianca
1-128: il viaggiatore ordinò una bottiglia d' albana, ma la voleva di bertinoro
altri simili uccelli di rapina, non costumano d' inghiottir volontariamente le pietruzzole. tombari,
, v-57: quando alcuno, dimandato d' alcuna cosa, non risponde a proposito,
sm. bot. albaro. d' annunzio, ii-748: anche avremo di miele
, / e ghirlanda di cùnzia e d' albarello / per ogni capo. =
medie. combinazione chimica di un sale d' argento con gelatina (ha proprietà antisettiche
da quel luogo movere si poteano. d' annunzio, ii-337: è senza bava di
/ tra le siepi di rovo e d' albaspina. linati, 8-90: tra gore
: tra gore, palancole e siepi d' albaspina. 2. letter.
2. letter. spina alba. d' annunzio, iv-1-426: una mattina, avendo
giorno di primavera / vidi l'ombra d' un'albatrella / addormentata sulla brughiera / come
albata, sf. canto d' amore intonato all'alba dinanzi alla casa
con lavatura di cortecce secche ovvero ricenti d' uve albatiche... ristorerà.
langhe, dove si produce questa varietà d' uva. àlbatra, sf.
del corbezzolo (albatro). d' annunzio, iv-1-190: aveva fatta una raccolta
pascoli, 25: o vecchio bosco pieno d' albatrelli, / che sai di
scampanellare udia / di cicale invisibili e d' uccelli. d'annunzio, ii-
/ di cicale invisibili e d'uccelli. d' annunzio, ii- 833: o
sue bacche e le immortali fronde. d' annunzio, iv-1-185: la bimba sbucò dal
(diomedea exulans) raggiunge un metro d' altezza, con un'apertura d'ali di
un metro d'altezza, con un'apertura d' ali di quattro metri (i naviganti
ala con delle stecche e della chiara d' uovo. dopo due mesi l'albatro poteva
, venuta ultima, / uno strazio d' albatri; / il greto ha tonfi,
, 1-26: un filone di pietra d' albazzano durissimo, grosso di falda più
albazzano durissimo, grosso di falda più d' una canna e mezza. maggi, 88
e nella cupa giallezza della urina. d' annunzio, ii-796: onda non si
: la neve, siccome quella che d' innumerabili corpuscoli di diaccio composta si è
che ha i riflessi dell'alba. d' annunzio, iv-2-87: la luce..
anni, vedi / ivi il poeta. d' annunzio, ii-612: e un divino
e invece albeggiava [il santo ideale d' italia] da tempo su le tombe dei
, in cui pareva albeggiare una disposizione d' animo mortificata e conciliativa. piovene,
iii-187: costei cui sol di tenebre e d' orrori / natura acherontea veste e circonda
tra il verde, di chiese. d' annunzio, ii-433: il ghiacciaio albeggia solo
, le albere che segnavano quel filo d' acqua, e davanti la grossa collina
e i fusti freschi delle albere avevano odore d' acqua corrente. = variante di
le manovre. 2. mastro d' ascia: operaio specializzato nel lavorare e
. 2. marin. munire d' alberi una nave. 3. inalberare
sui sartiami i marinari erano come sciami d' uccelli. = deriv. da
, 2-1 io: traversiamo un paese d' idillio, fra onde di colline verdi
, 1-189: passava sotto il verde d' una piazza alberata, un quadrato giardino
che si stava fornendo di alberatura. d' annunzio, 11-868: stridè l'alberatura /
ammainate. beltramelli, iii-310: fiotti d' acqua... precipitavano sul ponte dalla
aspettàr macbeth su la fatale via? d' annunzio, iv-2-181: seguitarono a camminare
alberèllo1, sm. piccolo albero. d' annunzio, iv-1-686: un solo alberello,
fico, un platano, alcuni alberelli d' alloro e nane mortelle. idem, ii-407
di lambicchi, e di pentolini, e d' ampolle, e d'alberelli. idem
pentolini, e d'ampolle, e d' alberelli. idem, dee., 7-3
stare l'aver le lor celle piene d' alberelli di lattovari e d'unguenti colmi
lor celle piene d'alberelli di lattovari e d' unguenti colmi, di scatole di vari
di frati, ma botteghe di speziali o d' unguentari appaiono più tosto a'riguardanti.
, 574: sì che in poco d' ora, né ampolla, né pentola,
ora è volpaia: / questi pezzi d' ampolle e d'alberelli. diodati [bibbia
: / questi pezzi d'ampolle e d' alberelli. diodati [bibbia], 788
a lui una donna, avendo un alberello d' olio odorifero di gran prezzo; ed
serrato con carta, visse da principio d' agosto fino a tutto maggio.
, i-93: questa pietra, perché tiene d' alberese, piglia bellissimo pulimento. soderini
,... che si fa d' un alberese, che non è portato da
non è portato da fiumi, ma d' una cava dello stesso luogo. maggi,
chiama la pietra da far calcina. d' annunzio, iv-2-1086: vacillavano su le pomici
su pei lastroni pietrosi, per le scappie d' alberese... cavalcavano in silenzio
. grazzini, 2-109: mi pareva d' essere in su le rive d'arno,
mi pareva d'essere in su le rive d' arno,... e sopra
: accade qualche volta che nel fondo d' un sì alto mare l'amo afferri
redi, viii- 42: procuri d' averne un alberetto giovane,...
poi delle vigne, poi delle gore d' acqua, infine degli alberetti nani.
l ciel v'alberghi / ch'è pien d' amore e più ampio si spazia,
della vecchia strada di santa lucia. d' annunzio, iv-2-1298: ecco un pino
iacopone, 36-2: anema, che desideri d' andare a paradiso, / si tu
1-180: priega atalanta che gli conceda d' albergare nella sua magione per piccolo riposo
132): per li dubbiosi paesi d' amore..., chi non ha
non muoversi, ma che arebbe ben caro d' aber- gare la sera fuori della città
alberga in cor di ninfa? / ahi d' opra graziosa ingrato merto! marino,
cor, saggia mente, animo invitto. d' annunzio, iv1- 865: comparendo egli
perché 'l luogo era albergato e pieno d' ogni bene, fermò il campo a campi
chi dà albergo; padrone o proprietario d' albergo. -anche chi dà ospitalità
586: una di quelle grigie stanze d' albergo dove gli innamorati si perdono nascosti ad
66: nel silenzio di questa camera d' albergo / proprio non c'è che il
, / albergo di dolor, madre d' errori, / son fuggito io per allungar
er'io più lieta / che qual d' esilio al dolce albergo riede. idem,
/... / meglio s'aggiungon d' amicizia i petti. castiglione, 85
tasso, 3-5: osano a pena d' inalzar la vista / ver'la città,
amori albergo ed agio / par voglia d' arboscel farsi palagio. segneri, i-51:
ne riguardavano, tutte di vigne, d' ulivi, di mandorli, di ciriegi,
, di ciriegi, di fichi e d' altre maniere assai d'alberi fruttiferi piene.
di fichi e d'altre maniere assai d' alberi fruttiferi piene. sacchetti, ii-249
con buffali et cavalli, diverse sorte d' alberi. battista, iii-399: cantò fra
per il suo orecchio un non so che d' odioso. carducci, 637: e
fiore e la rondine il nido. d' annunzio, iv-2-850: l'albero è nella
fiamme. sbarbaro, 1-61: più che d' uomini, ho in cuore fisonomie d'
d'uomini, ho in cuore fisonomie d' alberi. ci sono alberi scapigliati ed
di mettere più foglie / e dubito d' averle messe mai. ungaretti, i-85
, i-104: si sta come / d' autunno / sugli alberi / le foglie.
boschetti, / riposo all'ombra sospirata d' alberi / di fusto dritto ed alto,
ed alto, / di scorza come d' angue, / cari ai cambebba. alvaro
[bibbia], 2: mangia pur d' ogni albero del giardino. ma non
l'albero genealogico della più antica dinastia d' europa, coi rami, le fronde,
abete o pino) e recentemente anche d' acciaio, innalzato sulla nave per sostenere le
e gli stragli. i diversi alberi d' una nave assumono una particolare denominazione in
, e con le vele le quali piene d' occhi gli parevano tutte spezzate. idem
erano i signori di quella), d' albero e di vela e di remi la
677: ei dalla scassa l'albero d' abete / levò, lo congegnò dentro la
con drizze di cuoio alzò la vela. d' annunzio, iv-2-121: le vele si
fasciame. frocchia, 958: la base d' un albero stretta da grossi anelli di
contadini e di artigiani assisteva alla scalata d' un albero di cuccagna, tentata invano
trasmette i segnali negli aeroporti. d' annunzio, iv-2-930: scorse issato su l'
pere, delle albicocche, delle pesche. d' annunzio, e. cecchi,
, 6-8: gli alberi delle tre turbine d' ogni elica, iv-2-888: le albicocche pendevano
, che non albicano come alli giovani. d' annunzio, ii-746: albica il mar
idem, ii-836: albicando qual pato d' asfodèlo / la morta lacca. beltramelli,
fa altrove, in tavole di legname d' albero, da molti chiamato oppio (
che non si possano formare altre spezie d' ovatta... con altre lanugini
... è sorretta da bellissimi beccatelli d' albero intagliati e tinti a olio con
intagliati e tinti a olio con macchie d' abete. = cfr. albaro
l'86 % di carbonio e 9 % d' idrogeno (ed è usato come combustibile
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore. d' annunzio, ii-723: i peri,
, / di ciliegi di peschi e d' albicocchi. = dall'arabo al-barqùq,
i-98: di qui ebbe origine il diritto d' albinaggio, in virtù del quale
disposto del fatto suo per atto d' estrema volontà, ap parteneva
i-98: in virtù del diritto d' albinaggio, il sovrano non contentavasi di
stati avevano sostituito, al diritto d' albinaggio assoluto, dei diritti di detrazione o
residente in francia, a raccogliervi l'eredità d' un francese. = voce giurid
'forestiero, straniero', e droit d' aubaine 'diritto che ha il re ad
. albinazza, sf. varietà d' uva bianca. crescenzi volgar.
4-4: ed è un'altra maniera [d' uva] che è detta albinazza,
agg. e sm. chi è affetto d' albinismo. d'annunzio, iv-1-558:
. chi è affetto d'albinismo. d' annunzio, iv-1-558: un uomo d'età
d'annunzio, iv-1-558: un uomo d' età inconoscibile, biondiccio, scarno
biondiccio, scarno, dilavato, una specie d' albino. idem, iv-2-116: era
con una fronte da calvo, gli occhi d' albino. borgese, 2-38: gli
alla marinara coi calzoncini corti, sorridente d' un sorriso linfatico. govoni, 3-208
sulla folla / ostensorio di ghiaccio e d' argento. moravia, ix-291: era quasi
di peli quasi bianchi, i capelli d' un biondo chiarissimo, fini e lisci.
: un albio ricavato in un tronco d' albero. idem, 288: l'avere
e scritture, e 'l nome d' esso e dove primamente abitò e in che
! idem, i-413: per vaghezza d' oro o d'argento se stessa commette ad
i-413: per vaghezza d'oro o d' argento se stessa commette ad albitrio di
madonna agnesa divenuto compare ed avendo alquanto d' albitrio più colorato di poterle parlare,.
, 2-2-170: allor che de'porci d' albe zanne / i piccoli figiuoli, entrando
bassi [sieno i fondi] e coperti d' arene bianche o di mota,
zone di cielo fluttuante / per mareggiate d' albo nuvolame. 2. bot
tabella ove si affiggono gli avvisi municipali d' interesse pubblico (bandi del comune,
1-62: non ci voleva più un libro d' arte, ma un vero albo d'
d'arte, ma un vero albo d' intagli e di vignette. panzini, iii-430
macchia / a colonne di pino e d' albogatto. idem, 172: dagli albi-
buono amore, / com'albore che d' ellera è sorpriso. giacomo da lentini,
sulla mastra torre nacque imo grande albore d' alloro. testi fiorentini, 193:
che etiam che fusse stato ne'boschi d' india, dove gli albori son altissimi
sublimata stella de l'albore. rinaldo d' aquino, v-114-9: lgli auscielli per amori
, ii-136: isplen- diente / stella d' albore / e piagente / donna d'amore
stella d'albore / e piagente / donna d' amore! saladino, v-239-12: donna
e si diffondeva per l'aria. d' annunzio, iv-2-262: un serenissimo albore
schiarirsi. grado grado, quei fili esili d' umido albore s'accesero vieppiù nel buio
da stelo, il sospirato albore. d' annunzio, iv-2-56: spesso, negli albori
ebbe veduto dall'ima parte un poco d' albore, che dava in uno muro
che dava in uno muro. awisossi d' andare verso quello, credendo fosse la
uno certo lume annacquato e gittava un poco d' albore, in modo ch'e'non
vengono le fate / su moventi nubi d' òr. idem, 891: blandi misteri
: blandi misteri a te su'boschi d' abeti imminente / la gelida luna diffonde,
verdognolo albore, un lividore spettrale. d' annunzio, iv-1-41: all'ombra delle cortine
glauco ed argenteo, simile alla luce d' un antro maritimo. idem, iv-2-1150:
come per dissanguamento lento, un albore d' ossa traluceva dalla pelle rosata. idem,
, né colui che ha scabbia. d' annunzio, iv-2-76: stava...
prendere in tasca gli album e le collezioni d' autografi. tenca, 1-62: e
fece prodigii, e adomò l'album d' intagli che molte volte vincevano d'assai
album d'intagli che molte volte vincevano d' assai il quadro ond'erano tratti..
di tre, di cinque, anche d' uno, a organizzare una strenna, un
in cuoio, chiuso da un fermaglio d' argento, stava posato su un tavolino.
? -le disse mostrandole il ritratto d' una giovinetta con un gonnellino a strisce
mo'di una pagina di libro, ma d' un libro che fosse come quelli album
volgar., 11-14: tre albumi d' uova per soma di vino, dibattendole
ovvero de'suoi frutti cotti con albume d' uovo, si faccia impiastro intorno alla bocca
in mezzo al suo albume sanza discendere d' alcuna parte. marino, 6-33: uva
cuocersi diventa soda, opaca e bianchissima. d' annunzio, iv-2-79: per quella sana
mastice; serve da antidoto per certe forme d' intossicazione. panzini, ii-538
con la vista appannata, gonfio d' albumina, in una camerucola d'albergo.
gonfio d'albumina, in una camerucola d' albergo. = voce dotta, lat
per la presenza dell'albumina: indizio d' infiammazione dei reni (nelle forme gravi è
fieri solitum est ». la voce è d' area settentrionale. nel lat. biblico
è fra il libro e la materia. d' annunzio, ii-366: come il bianco
72): un boschetto assai folto d' albuscelli e di pruni. =
che gli consentono di volare a pelo d' acqua (simile, perciò, e
delle due tra le più belle odi d' orazio: dei costumi corrotti di roma,
di sughi alcalici, fetentissimi, e d' indole caustica. = deriv. da
alcanna e galla, distemperate in olio d' uliva, annera i capelli. idem,
capelli. idem, 5-103: olio d' alcanna conforta le membra nervose, e i
un suolo di polvere di foglie d' alchenne. tommaseo [s. v.
: alcanna vera, volgarmente alcanna d' oriente, cipro, levistico di levante (
antichissimo, e ancora al dì d' oggi coltivato dagli arabi e dai mauri per
bianche, larghe cinque o sei di lunghezza d' un gombito; bevute in vino o
vagliono alle rotture e alla disinteria. d' annunzio, iv-2-1340: gualcita è la
. cfr. alcione1. d' annunzio, ii-792: ai piedi ho quattro
, ii-792: ai piedi ho quattro ali d' alcèdine, / ne ho due per
di pigliare l'oro nella conserva d' alchermes; lo rendono tutto nelle feccie
^ mbe stanche nelle maglie color d' alchermes. cicognani, 1-189:
(fu avversata dalla chiesa che la ritenne d' istigazione demoniaca), l'alchimia può
e lo dirima; / e sa più d' arte chi è più ingegnerò / e
e che hanno operato sofisticamente l'arte d' archimia circa le predette monete; e
questo tal colore è artificiato e fatto d' archimia. leonardo, 2-497: ma
al ciel s'aggiunga, / e d' oro sia da l'alta cima a terra
l'avesse, o come se una boccia d' alchimia stato fosse, che per troppo
aggirano per fermarlo in buono argento per via d' achimia. soldani, 1-51: col
: non le mancava altro, che d' ottenerlo. leopardi, i-973: la
chiunque ora influisce cogli studi sullo spirito d' europa..., come scienza vecchia
che voi siate un gran savio. d' annunzio, iv-2-985: tale dei nostri antichi
aveva parlato con una voce bassa, coperta d' ombra. ora aveva il suo viso
loro una boccia, o altro vaso pieno d' un licore over di polvere, o
si chiami, né per opera mia né d' altri, ancor ch'io n'abbi
con verità lo vedesse, ancor che molti d' aveme veduto dichino. bruno, 44
novellino, 74 (206): scrisse d' uno che s'era lasciato ingannare a
cera... / chi mai d' alto cader l'argento vide, / che
1-70: oh di quanti alchimisti mi ricordo d' avere udito lamentazioni per aver, chi
io creda ch'abbi in sé tanta potenzia d' arte che possi trar d'un corpo
tanta potenzia d'arte che possi trar d' un corpo metallico, o d'altra cosa
possi trar d'un corpo metallico, o d' altra cosa, lo spirito suo radicale
di archimista. caro, i-235: d' un pericolo della vita voglio cavarne un
del mondo non aver veramente scritto mai d' altro che del modo di far toro.
. campanella, 2-207: molti liquori d' acque forti e distillate veggono gli alchimisti
ladron, passi di spia. / d' alchimista il color pallido e mesto.
l'alchimia o l'alchimista. d' annunzio, iv-1-394: allora, con quell'
, analizzai la serie degli « stati d' animo » speciali in me determinati..
. 2. figur. d' annunzio, iv-2-553: impreveduti valori delle parole
2-58: la virtuti ch'ill'avi / d' alcirim'e guarnì a lingua dir
(alcione è la denominazione classica, ora d' uso letterario). boccaccio
palla in guisa il dolce nido / d' arido fior, che 'l mare in sé
al desiato parto / è sopito il furor d' orridi venti, / son quete tonde
. idem, 991: 11 volo d' un grigio alcione / prosegue la dolce querela
salutare come un alcione nella tempesta. d' annunzio, ii-650: è grande albàsia
dolce e vago amore / di ceice e d' al- cione e la lor fè;
l'alma si partio dal core j d' alcione, trovatol sopra tonda »,
tombari, 3-155: lungo il corso d' un fiume, a poca distanza
distanza dal mare, nei pressi d' un lavoro idraulico, il re
l'alcione. d' annunzio, ii-321: come il nido alcionio
cheto, che pare uno specchio? d' annunzio, ii-794: l'albàsia dei giorni
idem, iv-2-1175: guardò il tirreno d' ulisse e d'enea, ch'era chiaro
: guardò il tirreno d'ulisse e d' enea, ch'era chiaro e dolce come
-per simil. e al figur. d' annunzio, iv-2-1176: era la grande serenità
5-129: si trovano di cinque specie d' alcionio. uno denso, di sapore acerbo
di mal odore, ponderoso, che sa d' odor di pesce, e trovase assai
maraviglia, perché son fatti a guisa d' una palla, alquanto alta, con la
(21-7): le selle paion legna d' alcipresso. = variante di arcipresso
che ottiensi col distillare il vino, sia d' uve, sia d'altre frutte.
vino, sia d'uve, sia d' altre frutte. l'alcool arde con fiamma
preparata in modo da averla priva totalmente d' acqua. idem [s. v.
le fiamme dell'alcool gli avvamparono ora d' un tratto il cervello, come quelle
regger l'alcole che, dopo un paio d' aperitivi, dà loro il senso di
pesante... gli s'alleggeriva d' improvviso. c. e. gadda,
e. gadda, 2-121: tinta d' un color zafferano che al primo percepirlo
zafferano che al primo percepirlo avrei detto d' una lividura... una mano di
alcoohcità [alcolicità), sf. percentuale d' alcool contenuta nei liquidi.
). che contiene una forte percentuale d' alcool; che ha odore o sapore
alcool; che ha odore o sapore d' alcool. borgese, 3-176:
alcoolimetrìa, sf. misurazione della quantità d' alcool contenuta in un liquido.
sm. strumento per registrare la quantità d' alcool di un liquido.
che oggi si fa degli spiriti, d' onde segue la ubriachezza, e quindi la
la sua voce rauca, alcolizzata, d' un timbro maschile, superava tutte le altre
a quella di dio, e tutta d' altre credenze, e chiamaronla alcoran.
o a tributo condanna / qual d' obbedir macometto si escluda. ariosto,
.: ricovero per il sonno; rifugio d' amore; intimità coniugale, erotica.
5-15: una cortina tirata, di broccato d' oro, si vedea, la quale
alcova per cui ella era fatta. d' annunzio, iv-1-312: lo punse il
/ con la volta di un grande arco d' alcova / con cortinaggi d'ombra vellutata
grande arco d'alcova / con cortinaggi d' ombra vellutata. fracchia, 587: sudice
e viva cintura. e con questo contatto d' amplesso egli cavalca, oscuramente occupato dal
2-500: le due monache non mostravan d' accorgersi di loro, o d'alcunché
mostravan d'accorgersi di loro, o d' alcunché. movevano lievemente le labbra, pregando
. idem, i-589: non mancava d' alcunché d'ispirato e giovanile nel viso
, i-589: non mancava d'alcunché d' ispirato e giovanile nel viso già un
elli à fatto quel male per colpa d' alcuno il quale à sopra lui forza e
dire altrui vergogna, / né villania d' alcuno. tesoro volgar., 7-31:
, 7-31: se alcuno ti domanda d' alcuna cosa, tu dèi rispondere sbri-
fatto. alcuno de'savi riputava movimento d' amori; alcuno fievolezza d'animo,
riputava movimento d'amori; alcuno fievolezza d' animo, chi dicea... ima
] / ad ira o vendetta verso d' alcuno, / induca lui a temperar
umiltà era uno scordamento abituato ed attento d' ogni bene, che uomo avesse fatto.
e va per suo strano cammino. d' annunzio, iv-2-1283: doveva aver ben
fosse vissuto più tempo, la storia d' europa avrebbe preso altro viaggio. palazzeschi,
quindi non le paia / sotto color d' alcuna cortesia / esser legata o a
vi l'ha dato, / e merzé d' altro lato / di me vi rechi
inf., 10-70: quando s'accorse d' aicuna
corpi. idem, 8-47: il re d' inghilterra medesimo... alcuna volta
[la stanca vec- chiarella] / d' alcun breve riposo, ov'ella oblia /
: alzorono per uno diluvio le acque d' arno in alcuno luogo in firenze più che
vede, / ed anco è il ciel d' alcuna stella adorno. idem, 19-108
sia ch'anzi la mia partita / d' alcun tuo caro bacio io mi console.
, / ministro di follie, fabro d' errori? algarotti, 1-47: se arte
cadente, un'espressione di alterezza e d' intelligenza. d'annunzio, ii-175:
espressione di alterezza e d'intelligenza. d' annunzio, ii-175: vario sapore hanno
passi per limo, / per vene d' alcuno metallo, / per rossa creta.
scritte / vo trapassando, e sol d' alcune parlo, / che meraviglia fanno
alcuni reprobati in vasi di contumelia e d' indegnazione. machiavelli, 793: ad
diletteranno più della modestia, alcun'altri d' un omo attivo ed inquieto; altri
/ non vestì donna unquanco / né d' òr capelli in bionda treccia attorse, /
bella, come questa che mi spoglia / d' arbitrio, e dal camin de libertade
mare senza guardia, non aspettando assalimenti d' alcuni nemici. sacchetti, 188-31:
pulci, 7-73: non fu lodata mai d' esser crudele / alcuna donna al suo
pazienza non era stato per pusillità d' animo, ma per aldacissima bravuria
maggiori, perché questo è uno animo d' uomo troppo alda- cissimo. idem
nelle leggi longobardiche e nelle vecchie carte d' italia. furono dunque gli aldi,
gli aldi, detti anche aldiones ima sorta d' uomini fra i servi e liberti.
delle darsene e quando vide l'ormeggio d' angiò vuoto disse: -alé! calvino
, 1-iii-500: la necessità del colono d' essere alleviato dei pesi e delle alee
! 2. disus. gioco d' azzardo (con i dadi).
. (plur. -ci). varietà d' uva rossa (e la vite)
non ostante che qualche particolare si sia dilettato d' introdurre oramai felicemente i vini che si
quel momento smaltiva taciturno la solita sbornia d' aleatico asciutto. ojetti, ii-268: arrivano
vassoi carichi di bicchieri tintinnanti, fiaschi d' aleatico d'un cupo color monsignore.
di bicchieri tintinnanti, fiaschi d'aleatico d' un cupo color monsignore. pea,
, chi tenta la sorte. d' annunzio, iii-1-1090: ripreso dal fremito oscuro
, dal lat. aleàtor -sris * giocatore d' azzardo '. alcatorietà, sf.
, 5-2-105: i lidi ritrovarono queste sorti d' arti aleatorie, non tanto per cagione
aleatorie, non tanto per cagione di prendere d' esse piacere, quanto per cavarne guadagno
uomini, che quando alcuno consigliere fallasse d' essere al consiglio..., che
. idem, 176: presero consiglio d' andare nell'isola de'dei a fare sagrifici
, non in maniera ch'esso alegga d' essere sanza amico. = variante
prima come una moltitudine aleggiante a fior d' acqua, poi una muta squadra di natanti
in mare, usati / a far spume d' argento. buonarroti il giovane, 9-575
siede per voi: e, quanto è d' uopo / a vagarvi, il piacer
tosto io mi sentia / della vampa d' amor, che il venticello / che
bianco ed affilato volto / l'aleggiar d' un sorriso. idem, 833: sento
pare impossibile! dove aleggia una leggenda d' amore la gente corre a vedere.
lei un cordiale sentore di resina e d' abete, l'essenza della selva.
ghiaioni. qualche cosa di selvaggio e d' inumano aleggiava su quella colonna in marcia
feste], come dice il varchi. d' annunzio, iv-2-662: che da tutta
alito, fiato, lena. detto d' amore, 198: ed ha più dolce
malvagia alena, cioè puzzolente alito. d' annunzio, iv-2-59: il fanciullo,
guardava, senza resistere, quella faccia d' oro bruno...; sentì l'
affannato o ansioso. d' annunzio, iv-1-182: era soffusa d'una
d'annunzio, iv-1-182: era soffusa d' una tenue fiamma sotto gli occhi
fondamente, anelare. d' annunzio, iv-1-130: alenava però; e
.. dice aleppe in luogo d' aleph per accomodar la rima, che in
acciò non ci trangugi il satan d' aleppe, che un di noi
viani, 14-12: un tendone d' aleppo rosso sangue. idem,
iuta, il teatrino era fatto d' aleppo rosso. = dal nome
spigo, bionda fanciulla dagli occhi orlati d' aleppo. = variante di leppo (
,... tramezzati di gigli e d' alerioni, divise delle due reali case
alerioni, divise delle due reali case d' orléans e di lorena. tommaseo
quanti alerioni egli pose nello scudo. d' annunzio, iv-1-183: contro il rialto era
specie di parete, simile alla spalliera d' un lunghissimo sedile di pietra, portante
antica ci viltà di alessandria d' egitto. -al figur.: che
proprio ogni materia che dia il punto d' appoggio e il soggetto ai loro lavori.
alessandrino2, agg. proveniente, originario d' alessandria (d'egitto).
. proveniente, originario d'alessandria (d' egitto). soderini, ii-404
e fan più grosse, simili al color d' oro, onde molti le addomandano volgarmente
alexandrin, perché adoperato dal fortunato roman d' alexandre (sec. xii).
mali, dal morbo (come attributo d' apollo). algarotti [tommaseo]
]: ma chi potrà mai lusingarsi d' essere quell'apollo allessicaco, che guarir possa
ant. antidoto contro i veleni, d' uso esterno. vallisneri, iii-309:
aletta di pollo / o un pezzetto d' agnel fia 'l mio ristoro. d'annunzio
d'agnel fia 'l mio ristoro. d' annunzio, iv-1-438: era, nella
con due alette al polso della destra. d' annunzio, iii2- 82: i capelli
reggimento di novara e alle due alette d' oro che luccicano su la mia manica.
la mia manica. deledda 11-579: d' un tratto si sollevò, s'accomodò sulla
consentire il raffreddamento del motore). d' annunzio, iv-2-1031: qui c'è ima
disposti a ventaglio ma a raggiera, irti d' alette intagliate nella massa stessa dell'acciaio
sul perfezionamento di un tipo di tubo d' acciaio alettato, che già la sua
prima delle furie, aletto, è figliuola d' acheronte e della notte...
occhi orribili gli ardesse / la gran face d' aletto e di megera. idem,
da lei tolto / è 'l sembiante d' un uom d'antica etade: / vòta
tolto / è 'l sembiante d'un uom d' antica etade: / vòta di sangue
). pietra cristallina, della grandezza d' una fava, dotata di speciali virtù
, 6-149: e vede sotto crepuscoli d' autunno un fanciullo, supino, immoto
sparto '(deriv. da alfalfa, d' origine araba, con riduzione per aplologia
molti anni prima. lesse con compiacenza d' alfabeta. = deriv. da
di quest'ordine, per un paio d' anni mi trovai accanto sui banchi di
cittadini più di seicento migliaia di fiorini d' oro; e non avendo d'onder enderli
di fiorini d'oro; e non avendo d' onder enderli,... fecene
.., e principalmente per ordine d' alfabeto. celimi, 603: è
: è necessario ancora fare un'alfabeto d' acciaio, intagliando con la medesima diligenza
cina mi pare a me che e'manchino d' alfabeto, e di caratteri o elementi
libretto assai più breve di aristotile e d' ovidio, nel quale si contengono tutte
e affari hanno tre o quattro sorte d' alfabeti di quarantadue lettere l'una.
nell'alfabeto. baretti, ii-43: più d' una volta mi vien voglia di bestemmiare
paese a paese. la grecia narra d' avere avuto il suo dalla fenicia,
che vi sieno rimaste nella testa. d' annunzio, iv-2-99: c'era un odore
uno di que'più giovani gli parve d' averlo visto trafficare dintorno a una tinozza,
alfana se move gradasso, / né astolfo d' altra parte sta a guardare. ariosto
gualdrappe e cingoli la lunga anatomia / d' un corpo che invecchiò, / ripensando gli
ippogrifo, qui stallò l'alfana. d' annunzio, iv-2-5: monotono il cantilenare
di ceneri e di chelidri? / d' alfasibene, o del serpente acceso, /
usò con alcuni centurioni insolenti nella guerra d' africa, e 'l privare gli alfieri
gioco), raffigurato in una testa d' uomo con una specie di casco:
suoi modi umani e stilistici. d' azeglio, 1-87: uno de'meriti di
fu di aver trovato metastasiana l'italia e d' averla lasciata alfieriana. carducci, iii-18-163
, ii-533: il volto / fu spruzzato d' essenze a la tua dama; /
, alfine, / co'tuoi vicini. d' annunzio, ii-723: o uomo occhicèrulo
alfiere (negli scacchi). detto d' amore, 456: egli è d'amor
detto d'amore, 456: egli è d' amor partito / chi 'l su'cuor
2. sm. numism. moneta d' oro fatta coniare da alfonso il magnanimo
non voleva restare, gli donò alfonsini cinquanta d' oro e una bellissima vesta d'uno
cinquanta d'oro e una bellissima vesta d' uno bellissimo panno, e per suo
/ con alghe di smeraldo, e rena d' oro. marino, 7-136: così
, 9-11: di ponente sorgiunge e d' aquilone / l'impetuoso soffio; alto s'
che aveva prese, per una rabbia d' istinto. leopardi, 956: quella quantità
11: quei viluppi fortissimi di alghe d' ogni genere che nell'estate permettono appena
ella s'aggirò tra il fango. d' annunzio, ii-752: sceglie [il
/ famosa, come un gran viluppo d' alghe / lunghe erratiche sopra una ceppaia /
7-156: l'afrore degli ammassi d' alghe in fermentazione. paolieri, 1-100:
sirena aspettava il suo cavallo / dal crine d' alga e dalla squammea coda.
, 19-319: ella aveva sognato d' esser stata sommersa nella pro
saba, 595: isolotti / a fior d' onda emergevano, ove raro /
intento a prede, / coperti d' alghe, scivolosi, al sole / belli
1-100: ma non trovai che un nodo d' alghe / che marcivano al sole
sabbia / lascia l'ondata una sua traccia d' alga / sino dove risalga,
/ una / piana / striata / d' una / freschezza. / in veli /
/ in veli / varianti / d' azzurr'oro / alga. idem, iv-41
vedere all'imo lucido / d' un fondo e quieto baratro di
sopra l'acqua, un sentore d' alghe e di fradicio. marotta, 6-77
nell'anticamera, di un verde d' alga, una statua col dito sulle labbra
mi granti / tra cespi d' alghe. calvino, 1-13: l'acqua
scogli tra i quali dondolavano matasse d' alghe al moto appena sensi
una delle nasse di vimini barbute d' alghe rossicce, seccate chissà da quanto tempo
tempera la detta aliga con igual misura d' acqua. leonardo, 2-566: essendo l'
le alighe secche nelle falangi contratte. d' annunzio, ii-704: prono la schiena
largo i grovigli dell'alighe / e tronchi d' alberi alla deriva. 3.
spiaggia..., e covertolo d' alache marine, de quale lo paese è
835: è cavalier, che d' infiniti campi / fece a la taciturna
quel prete, per disgrazia, infarinato / d' algebra..., era sempre
algebricaménte, avv. per via d' algebra, secondo le regole dell'algebra
. cecchi, 5-20: mi pareva d' esser sospeso in un abisso sul quale,
thecel, phares, campeggiava una specie d' equazione, di formula algebrica, a lettere
con l'algebrica certezza e la trepidazione d' animo con cui alla specola di arcetri o
grande algebrista e il più grande astronomo d' inghilterra. g. m. buondelmonti,
185-8: e 'l tacito focile / d' amor tragge indi un liquido sottile / foco
rondinella, e poi ritorni / pur d' anno in anno, e fai la state
altro urtando la vengon minacciando con monti d' acque algenti. arici, 273:
dall'ande algenti al libano, / d' erina all'irta haiti, / sparsi per
algenti / la verde erba salir. d' annunzio, ii-931: nel gran silenzio algente
spesso et alse, / vaga d' ir seco aperse ambedue tale. idem,
civtnini, 6-72: era anche brava, d' estate, a tuffarsi per andare
algofobia, sf. medie. paura morbosa d' ogni minimo dolore.
7-ii-117: di piaggia in piaggia, e d' uno in altro monte, /
aligóso), agg. che abbonda d' alghe, pieno e coperto d'alghe;
abbonda d'alghe, pieno e coperto d' alghe; che sa, che odora
alghe; che sa, che odora d' alga. b. de'rossi
per quelle cave algose, / preda d' orche voraci e d'onde avare / fora
algose, / preda d'orche voraci e d' onde avare / fora stupori marino,
in su l'egeo cruccioso / spuma d' argento, e poi fra tonde amare /
suo riposo / la mia bronzea gioventù. d' annunzio, iii2- 82: il cielo
erano [nel libro] molte significazioni d' animali: quando li uccelli s'azzuffano,
guardia di questi uccelli, perché si temea d' incontrare algure. = dal
linee più lunghe e più corte. d' annunzio, iv-2-1032: era un gran silenzio
, 6-81: la stagione torrida aveva d' altronde spopolata quella parte della città abitualmente
aliano soli in mezzo alla tempesta. d' annunzio, iv-2-903: nell'ombra era un
); aleggiare; palpitare come battito d' ali. - anche al figur.
cnido almo aliava / il divin bacio d' afrodite. cantoni, 304:
nel petto come un falco inchiodato. d' annunzio, iv-2-1113: era come se
in vetta all'antenna aliava un ramo d' olivo benedetto. 3. girare intorno
bramar felicità più vera / che far d' ostriche scempio infra gli amici? ojetti
amici? ojetti, 2-112: alice d' o sperone, -urla il pescivendolo in
e vino, signori miei, vino leale d' ischia a volontà! moravia, vii-267
tino di pane. = voce d' area meridionale, lat. hallix -scis '
alicorno, e mi avvisi del modo d' usarlo. = lat. unicornis con
: ora è di bisogno di brunir d' oro, perché n'è venuto il tempo
vero che di verno tu puoi mettere d' oro quanto vuoi, essendo il tempo
stesso che passe, cioè per mancanza d' umore divenute rasciutte e grinze; e non
un gran 'alido, un grande alidore. d' annunzio, iii-2-314: anche è d'
d'annunzio, iii-2-314: anche è d' avorio / libico questa [cetra] /
per l'alido, buchi fatti dal pollice d' un gigante: le case dei grilli
. dall'ali dorate, di color d' oro. menzini, iii-119:
magalotti, 20-247: un certo siterello d' aromatico, il quale spira così in
/ fiorito nel mio campo di sterpi e d' alidore. pea, 1-42: cielo
chiama alieto, la quale è d' acutissima vista. questa stando in aere
semplice femmina usa maggiore cautela nel vendere d' una gallina, che un grande savio di
493: l'erede decade dal beneficio d' inventario, se aliena o sottopone a
borgia suo figliuolo, ebbe speranza lodovico d' alienarlo dalle cose oltramontane. idem, ii-
loro le persone più congiunte di pensiero e d' affetto. idem, iii-250: ciò
vuole, io voglio starmene cheto. d' annunzio, iv-1-761: come sempre,
diede una subitanea sollevazione e lo alienò d' un tratto dalle cose che fino a
contentezza a la sua prima divozione. d' annunzio, iv- 1-457: qualche cosa
annunzio, iv- 1-457: qualche cosa d' oscuro passò ne'suoi occhi. ella
, salvo lo alienato per lo re d' inghilterra ad altri. 2. alieno
[crusca]: tale immondizia alienatrice d' ogni buona opera. bencivenni [crusca]
autorizzare l'alienazione di cose di antichità e d' arte, di proprietà dello stato o
tutto l'ordine ecclesiastico per l'alienazione d' un tanto regno [quello inglese]
, mal distinta, non confessata alienazion d' animo ed avversione per goffredo.
dicevasi « vivere in astrazione *. d' annunzio, iv-2-490: avendo una confusa
: udiva [le dispute] a fior d' orecchio...; con stupore
amadori, iracondi, lieti, tristi. d' an nunzio, iv-1-82:
. pirandello, 5-155: ha dato segni d' alienazione mentale, su la pubblica
un certo numero di classificazioni dei diversi tipi d' alie nazione mentale,.
). nato altrove, proveniente d' altro paese, d'altra nazione
nato altrove, proveniente d'altro paese, d' altra nazione; forestiero, straniero
i-369: era sempre stato tenuto d' animo alieno dalle cose franzesi. idem,
dal sangue, un giovine schietto e nemico d' ogni insidia. idem, 285:
già possedute, nasce immediate nuovi desii d' altre cose aliene. idem, 54:
l'acqua stessa addensata in neve. d' annunzio, ii-14: nessuna cosa /
alifórme, agg. a forma d' ali. = comp. da
/ e su la rocca trapassate poi. d' annunzio, ii-77i: parvemi che tutta
di ruvo, cui adduce sul limitare d' un mirteto un genio aligero. civinini,
acqua strizzandone la coda e dopo d' averla asciugata strofina tela con
strofina tela con qualche goccia d' olio per renderla lucida. pa
, iii-391: cocciniglia è una spezie d' insetto,... che si trasporta
buonaccorsi, i-257: qui dolce aura d' amor, quant'i'disio, /
forma esisti o ubbia nella fumea / d' un sogno t'alimenta / la riviera che
monti, 2-561: indi la fiamma / d' aride schegge alimentando, a quella /
milano... attivata l'idea d' alimentare la guerra col credito pubblico. panzini
aggiri, / io farfalla al balen d' occhi adorati, / tu contempli i pianeti
idem, ii-203: i poemi epici d' omero sono più lunghi di tutti quelli che
delle moltitudini, ove non s'alimenti d' uno slancio. nievo, 226:
del bisogno il pettegolezzo delle conversazioni. d' annunzio, iv-1-513: che pensava egli?
cioè esofago, ventricolo ed intestini. d' annunzio, iv-2-258: nella sua gioventù
conducono al dolore e alla disperazione. d' annunzio, iv-2-94: come un fossato
annunzio, iv-2-94: come un fossato d' acque limacciose a'cui cigli crescessero fiori
, iv-2-167: tre lampade, alimentate d' olio d'oliva, ardevano dolcemente nell'
: tre lampade, alimentate d'olio d' oliva, ardevano dolcemente nell'aria umida
alimentatore di tal virtù, ed amatore d' ogni cosa buona. vallisneri, ii-19:
vapore, carico di alimenti in conserva d' ogni specie, è già partito. alvaro
alimenti notricato, eri scampato in forza d' animo virile?... ».
la mente del pittore, e sarà d' alimento al fuoco che lo infiamma.
sdegnar i frutti stranieri che possono esserci d' alimento e delizia? foscolo, iv-201:
ritorcersi dentro di noi in alimento velenoso. d' annunzio, iv-2-179: in quell'ozio
quattro alimenti / fatto ordinatamenti: / d' aria, d'acqua, e di foco
fatto ordinatamenti: / d'aria, d' acqua, e di foco / e di
, bianco, senza spina, con foglie d' ulivo, ma più tenere, e
gambe di dietro di tutti gli animali d' ugna fesse... l'usano detti
l'aliosso, e'giocano a'noccioli. d' annunzio, ii-710: i tuoi piè
in autunno, i giochi alle noccioline d' inverno, i pifferi in febbraio,
e salta come a volo. d' annunzio, iv-2-1003: una frotta fulva di
, / carro di fiamma ardente. d' annunzio, ii-604: chi osa reggere
della libia, donde è arrecato, benché d' altronde ancora ne venghi.
reddito imponibile dovuta come imposta; tasso d' imposta. -aliquota proporzionale: tasso
imposta. -aliquota proporzionale: tasso d' imposta costante per qualsiasi imponibile.
imponibile. -aliquota progressiva: tasso d' imposta che viene accresciuto con l'aumentare
, determinato numero di aerei (guerra d' etiopia). = cfr. aliquoto
ha le radici spesse e sottili come d' elleboro nero, agre, odorifere e
alismo2, sm. medie. stato morboso d' incoscienza intellettuale per cui la mente trascorre
4 fiordaliso', e interpretato come 'fior d' aliso'; cfr. auliso.
semenzina, è pianta comune ne'campi d' intorno alle città. 2.
a le quali sono frutti in simiglianza d' uno scuto doppio, il cui seme è
fuoco del vesuvio, diventava enorme. d' annunzio, iv-2-606: i soffii della
alitare / il campo di frumento. d' annunzio, iv-1-164: un vento marino
marino alitava e sospirava nell'ombra, carico d' un profumo che si poteva quasi bevere
costante salire di carne a spirito. d' annunzio, iv-2-647: i genii stessi
l'uomo fu fatto anima vivente. d' annunzio, iv-1-87: strinse fra le
vetro, bagniamo la superficie di quello d' una sottilissima rugiada di sciliva: perché lo
: il bocciuolo rosso è tutto impiumato d' una peluvia bianchissima, fina, sicché
di scaldarla coll'alito e coi baci. d' annunzio, iv- i-72: essere là
uomini all'alito, il lasciò star più d' un'ora, che mai non disse
gran michelangiolo. 2. soffio lieve d' aria, di vento, di brezza;
, 18-109: le ripe eran grommate d' una muffa, / per l'alito di
: fumante il sacro incenso erutta quivi / d' alito peregrin grati vapori. redi,
spirito che sfuma nel tagliare la buccia d' un cedrato acerbo. lancisi, i-712
/ via pe 'l fresco esalano. d' annunzio, iv-1-139: il convalescente rinveniva
bocca chiusa, simile a un alito d' aria fra i gigli. 3.
d' annunzio, iv-1-24: pareva ch'ella portasse
maggio odore, / che non fa d' una fera, / che ha nome la
biada. pascoli, 877: aurighi d' alivola slitta, / tra un rauco
della terra, con guernigioni di loro genti d' arme. idem, 8-55: qualunque
elina, ted. elle) 'misura d' un braccio '(è la stessa
allacciamenti di leghe, con tante leggi d' amistadi. d'annunzio, iv-1-641:
leghe, con tante leggi d'amistadi. d' annunzio, iv-1-641: ella con un
, non perde senza dolore tormentante. d' annunzio, iv-1-218: a traverso il mio
io promessi di ragionare al suo luogo d' un bottone che 10 avevo fatto a
si sente conficcare o allacciare gagliardamente. d' annunzio, ii-623: e andiam di fratta
rifl.: abbracciarsi; intrecciarsi. d' annunzio, ii-679: ed osa / ella
-al rifl.: legarsi, stringersi (d' affetto, d'amicizia, di amore
: legarsi, stringersi (d'affetto, d' amicizia, di amore).
facea sfuggire di allacciarmi in nessuna catena d' amore. beltramelli, ii-412: avevano
donne senza fallo cercherebbero di allacciarmi. d' annunzio, iv-1-67: il ricordo d'
d'annunzio, iv-1-67: il ricordo d' un gesto, d'un sorriso, d'
: il ricordo d'un gesto, d' un sorriso, d'un'aria della testa
d'un gesto, d'un sorriso, d' un'aria della testa, d'una
, d'un'aria della testa, d' una piega del vestito lo prendeva e l'
impedirne l'uscita di sangue. d' annunzio, iv-1-1026: il sangue correva.
. in uno scavo fatto all'occasione d' allacciare coteste acque, potrebbero dar luogo
vostri son più biondi / che fila d' auro o che fior d'aulentino, /
/ che fila d'auro o che fior d' aulentino, / e sono le funi
separate e allacciate da bei nastri. d' annunzio, iv-1-22: una sottile guaina
annunzio, iv-1-22: una sottile guaina d' argento liscio con sopra incise due
possa fare qualche poesia, non mancherò d' obbedire ai riveritissimi comandamenti di v. s
di lei 'n amor dolcissimo allacciato. d' annunzio, iv-1-81: venivano giù dalla discesa
giù dalla discesa... torme d' operai tornanti dalle opere nuove. alcuni,
l'allacciatura, a volontà]. d' annunzio, iv-2-98: cominciava lentamente a
intorno alla bocca della caverna la circondavano d' argine in altezza bastevole a sostenere gli
allagare. allagare, tr. invadere d' acqua (un luogo), coprire
acqua (un luogo), coprire d' acqua (la superficie d'un luogo)
, coprire d'acqua (la superficie d' un luogo); inondare.
7-97: in firenze ebbe grandissimo diluvio d' acque e di piova disordinatamente, che 'l
e di piova disordinatamente, che 'l fiume d' arno crebbe tanto e sì diverso che
spesso con la particella pronom. coprirsi d' acqua, inondarsi. dante, par
rampolli, / e allaga i campi d' infelice arena. verga, i-154:
luna piena che allagava il balcone. d' annunzio iv-1-231: ora la luna d'
d'annunzio iv-1-231: ora la luna d' ottobre allaga il cielo. panzini, i-289
allagaticelo, agg. coperto in parte d' acqua. sassetti, 365:
ant. anche alagato). coperto d' acqua, invaso dall'acqua; inondato
vetture dormono anch'esse lungo le strisce d' ombra. soffici, 6-156: una di
come palude; pieno di fango e d' acquitrino. maggi, 73:
mettevano dentro gran copia di bufole. d' annunzio, iv-2-1023: quella che luceva
, / che certo andò rasente / d' intisichire. collodi, 137: tutti
allantòide, ma quel che parve più d' ogni altra cosa considerabile, si è che
o pannicoli, ogni porcellino era vestito d' ima quarta camicia sottilissima e bianca. idem
che discendano col loro allargamento e riserramento d' alie. c. dati, vii-3-172:
non è politicamente possibile, la via d' uscita del dilemma è solo l'allargamento del
è segno ch'ell'ha poca furia d' acqua dietro a sé che la cacci.
che tu ti ficchi per le fratte / d' un favellar spinoso, e troppo
/ alla prudente a icario figlia / penelopea d' apparire ai proci, / acciò allargasse
vi sentirete anche allargare il cuore. d' annunzio, iv-1-485: e ancóra una volta
dodici uomini po- tessono concorrere al soldo d' uno cavaliere. berni, 41-40
, che aveva prese, per una rabbia d' istinto. [ediz. 1827 (
le alghe,...]. d' annunzio, iv-2-4: si rizzavano su
apparve il vescovo mitrato agitante il pastorale d' argento con il piviale rutilante: egli
l'acqua di scorzonera, l'acqua d' orzo fatta con la liquirizia. manzoni,
poter loro,... risolvè d' allargarla nel più alto della schelda,
, limpido ed argentino come la faccia d' uno specchio. idem, 99: una
l'orizzonte s'allargava in un chiarore color d' oro e color di rosa, come
s'era allargato e guadagnava bene. d' annunzio, iv-1-37: in lui la curiosità
che desta allarme; che è capace d' ispirare apprensione, viva inquietudine.
spregiudicato potesse aver nulla, direi, d' allarmante, se non temessi d'allarmarvi
, d'allarmante, se non temessi d' allarmarvi con questo termine. deledda, ii-683
... in tutti i sensi e d' ogni misura. cardarelli, 6-18:
né più in errore involti, / d' un falso onor la gelosia v'allarmi.
. baretti, ii-35 -quel mio desiderio d' aver la peste in mio potere pare che
magalotti, e se altri la usarono. d' annunzio, iv-1-484: non voglio.
di predicatore. comisso, 14-48: d' improvviso s'allarmò allo schiamazzo d'un uccello
14-48: d'improvviso s'allarmò allo schiamazzo d' un uccello che fuggì sopra le cime
. manzini, 10-210: egli sentiva d' aver che fare non solo con un paziente
era questo; di dar una voce d' allarme alla guarnigione del convento, e di
girar le mura e penetrare nell'orto. d' annunzio, iv-2-146: 51 udivano spesso
h nostro maggiore ha annunziato la probabilità d' un allarme improvviso, in seguito al
dell'imminente incursione aerea nemica. d' annunzio, iv-2-1293: riudivo su la città
l'onore di produrre un allarme. d' annunzio, iv-2-1242: la mia anima risalì
anima risalì nei miei sensi col tumulto d' una moltitudine percossa da un allarme improvviso
. baldini, 4-93: un grido d' allarme e di protesta s'è levato in
per tenerla un pochette all'erta. d' azeglio, 361: ma fu un falso
corso ordinario. 4. segnale d' allarme: dispositivo che permette a chi
di tirare la folla, il servum pecus d' orazio, verso il suo danno.
comune la loggia sopra la piazza d' orto san michele, ove si vendea
essere in un piacevole giardino, pieno d' erbe e di fiori e di varii
le camere, dove dormirono, quasi tutte d' assi, l'una allato all'altra
: allato della fontana in una sedia d' oro e adomata di pietre preziose sedea
adomata di pietre preziose sedea la reina d' amore. fioretti, xxi-925 (16)
in su'quali era quasi infinita moltitudine d' uccelli. idem, xxi-972 (40)
questa invocata morte / sarammi allato. d' annunzio, iv-2-122: dietro di lei un
/... / a giuocar d' una crazia la partita; /..
pillola appropriata a ciò, o un poco d' utriaca quando fusse piove o umidori,
rivelava non meno originale nei suoi metodi d' allattamento, d'allevamento e d'educazione
originale nei suoi metodi d'allattamento, d' allevamento e d'educazione della figliolanza.
metodi d'allattamento, d'allevamento e d' educazione della figliolanza. alvaro, 14-94:
quali [colonnette] posa sul dorso d' una leonessa, che allatta un leoncino
vostra patria, ch'è pur avvezza d' allattare i figliuoli con la sapienza. segneri
. colletta, iii-226: l'imperator d' austria scrisse a gioacchino di suo pugno
. 2. accordo morale, patto d' amicizia; solidarietà, corrispondenza; unione
le famiglie e all'intero paese! d' annunzio, iv-1-178: mai, come nel
e sm. unito da un patto d' alleanza; legato da un impegno d'
d'alleanza; legato da un impegno d' amicizia, di solidarietà. -anche al
poitou ebbe la battaglia col re arrigo d' inghilterra e suoi alleati. magalotti, 19-
o che teme, ogni momento, d' esser offeso, cerca naturalmente alleati e
popoli per timore di nuove rivoluzioni. d' annunzio, iv-1-262: possedeva ricchezze considerevoli
quasi vecchia, e indosso una cappottina d' alleato. aillecchinare, rifl. ant
[le fra- gole] del mese d' ottobre con il loro pane della sua natia
che lega tu dèi giugnere, o d' oro o d'argento,...
tu dèi giugnere, o d'oro o d' argento,... perocché lo
dobbiamo fare, cioè a venti carati d' oro e a tre carati di rame,
monete,... ovvero verghe d' oro o d'argento per portare d'uno
... ovvero verghe d'oro o d' argento per portare d'uno paese in
verghe d'oro o d'argento per portare d' uno paese in un altro;
ed allega per sua dignità. detto d' amore, 75: ch'i'vo'eh'
detto duca si partì dalla lega del re d' inghilterra, e allegòssi col re di
frutto novello al cadere del fiore. d' annunzio, ii-584: la tua parola su
ricco tronco il nobil ramo allega. d' annunzio, ii-584: la tua parola
uno spirito non meno inconoscibile che il vigore d' un albero il quale alleghi i suoi
ché ti sforzi sì manifestamente colle tue parole d' allegare contra te stesso. alberti,
da esser tratte dalla sperienza, che d' altrui parola, la quale fu maestra
le quali per lo più son fuori d' ogni ragione. idem, 395: allegherei
testimonio di me stesso, che più d' una volta per la immutabile e troppo
per la immutabile e troppo severa onestà d' una donna fui vicino alla morte.
, ii- 437: chi ha cura d' anime, può talora allegare qualche scusa
ai nostri giorni allegarlo con maggior fiducia d' essere ascoltati. idem, 908:
principe. mazzini, ii-201: fulminò d' anatema quanti, sostenitori o contrari, allegavano
, allegavano argomenti desunti dalle norme riconosciute d' ogni giudizio. b. croce,
di tunizi... fa doble d' oro a lega di carati 23v2 d'oro
d'oro a lega di carati 23v2 d' oro fine per oncia, allegate ad
: per forze di fuori e dislealtà d' allegati, ebbero a farla male le cose
forma alligato (v. allegare1) è d' uso nel linguaggio forense e burocratico di
di foglia, la quale è piena dentro d' umore appiccicante e bavoso, come l'
entrò nell'assemblea e perorò pe'diritti d' ima legge antichissima del ducato, raramente,
, 39-v-53: due nazioni si trovano d' accademici: gli uni tutti intenti a
empiono, anzi caricano i loro discorsi d' allegazioni: gli altri il dettame di loro
: nel mezzo, una tavola gremita d' allegazioni, di suppliche, di libelli
chi l'ama, / e ristorar d' ogni passato danno / con quel piacer
di fratta dal canto loro furono alleggeriti d' un gran peso: e tutti si scatenarono
contro la temerità di quel prepotente. d' annunzio, iv-1-372: la certezza di non
l'ondeggiar dell'erbe e il fremito d' un'ala. tozzi, 2-160:
10- 190: quel compiaciuto accesso d' energia che regala un margine brioso alla
il consentimento del senato viniziano, desideroso d' alleggerirsi senza infamia sua della spesa
vendita della ricolta di quell'anno. d' annunzio, iv-1-211: scrivendo queste pagine
lippi, 8-2: si può in cambio d' un altro esser offeso, / 0
veniva. baretti, ii-300: uno d' essi lo tirò pianamente in un'osteria
pianamente in un'osteria colla santa intenzione d' alleggerirlo d'un tesoro che s'aveva
un'osteria colla santa intenzione d'alleggerirlo d' un tesoro che s'aveva nelle tasche
sue delusioni, e non appena giudica d' essersi scaricato abbastanza e si sente alleggerito
viuzza a sinistra; alleggerito in cuor suo d' aver dato due buoni consigli, da
alleggeritóre sm. marin. battello d' ausilio. 3o:
esser faticosi a chi gli fa, alcuni d' essi particolarmente, sono sempre nondimeno alleggiamento
chi vedesse la pena e 'l dolere / d' esta sua vita fera, / per
significato l'uscimento de'figliuoli di israel d' egitto al tempo di moisè; e
quale è sanza corpo, non ha bisogno d' esser passato il fosso, perché
v-22): v'eran figure d' uomini e di dei;...
11 mio poema, non ebbi pensiero alcuno d' allegoria, pa rendomi soverchia
] ne la poetica un non so che d' allegoria; ma intende per allegoria
, inferno, purgatorio e paradiso. d' annunzio, iv-1-192: ne'loro spiriti
troppo lasciano la mente nel vago. d' annunzio, iv-1-62: eran veramente gli occhi
gli occhi della notte, così inviluppati d' ombra, quali per una allegoria
il procedimento allegorico; interpretando per via d' allegoria. boccaccio, viii-1-165:
propriamente allegoriche, o che dante si proponeva d' in terpretare allegoricamente nel convivio
ma, quale che sia in quest'arbitrio d' impo sizione di nomi,
, il cristiano e l'allegorico. d' annunzio, iv-1-513: le foghe morte
dai naturali allegoristi, l'erudito scohaste d' apollonio rodio) non si forma,
di tant'altri per il suo gusto d' allegorista. = voce dotta,
la loro vendetta, 0 per isfoggio d' arte al fine di colpire d'ammirazione
per isfoggio d'arte al fine di colpire d' ammirazione 1 lettori. nei quali casi
, / che temo di morir sol d' ahegraggio. cino, iv-230 (110-50)
secol, pur avraggio, / non punto d' ahegraggio. = deriv. da
villeggiatura di cumiana... passai più d' un mese allegrissimamente. manzoni, pr
, 5-63: i ragazzi, una tavolata d' una quindicina, dànno ahegramente neha pastasciutta
coperte. 2. con irresponsabile leggerezza d' animo; a cuor leggero.
, premuroso soltanto di portarsi avanti, d' arrivar presto al suo paese. [
sm. ant. allegrezza; stato d' allegria. fra giordano, 3-172:
fra giordano, 3-172: allora i giusti d' uno allegramente di gran maraviglia di così
veho in pianto / e sono affranto d' ogni allegramente. lucano volgar.,
di cicilia crebbe e abondò di ricchezze e d' allegra- mento e di gaudio e letizia
pò dar fin piacimento; / anzi d' aver m'allegra ogne tormento. ristoro,
e i campi del suo canto allegra. d' annunzio, ii-513: suoni e balli
ben mi deggio alegrare e fare versi d' amore, / ca cui son servidore /
canto en la stagion novella, / merzé d' amore e de dolci pensieri. savonarola
. berni, 38-29 (iii-255): d' uscire ognun s'allegra e si conforta
luccicando tra 'l mormorar de'pioppi. d' annunzio, ii-406: di vermiglie /
14-385: sèmele ed alcmena, / d' èrcole questa genitrice, e quella
di virtù si è altresì come la fontana d' acqua che nasce dentro la casa.
16-19: per tanti rivi s'empie d' allegrezza / la mente mia. idem,
ineffabile allegrezza! / oh vita integra d' amore e di pace! / oh sanza
, io: s'io fossi servo d' un suo servitore, / non sarei
le genti; / perché negli atti d' alegrezza spenti / di fuor si legge
ella si muoia; la quarta si è d' essere molto ricco, e 'l dolore
allegrezza è appropriata al gallo, che d' ogni piccola cosa si rallegra e canta,
giorno di vera allegrezza, anzi più d' uno e più di quattro, spero
avuto alcuno se non di fatica e d' interno affanno. giordani, ii-47: veda
età fiorita / è come un giorno d' allegrezza pieno, / giorno chiaro, sereno
., i-328: un'allegrezza vuota d' intenzione e di significato è cosa insipida:
riso che abbonda nella bocca degli stolti. d' annunzio, iv-1-443: una strana allegrezza
, le suscitavan nel petto quasi battimenti d' ale, le inspiravano canti nella bocca
manzini, 10-14: quell'allegrezza era d' una diversa specie: leggera, trasparente,
che produce letizia; espressione, dimostrazione d' allegrezza; soddisfazione morale. bartolomeo da
,... abbia l'allegrezza d' uno caminetto, e l'al tre cose
. 4. locuz. -avere allegrezza d' una cosa: provarne gioia, contentezza
. allegrìa, sf. stato d' animo lieto ed esultante; gaiezza vivace
il mento [il vino], / d' allegria bearmi sento. fontanella, iii-364
v'è cara. ma che duopo ha d' allegria l'uomo quando è giunto ad
sparsa la sera di quest'arrivo ne'paesi d' intorno aveva invogliati tutti d'andare a
ne'paesi d'intorno aveva invogliati tutti d' andare a veder quell'uomo; e si
; e vi seguirà tanto più spesso d' incontrar de'visi che vi mettano allegria.
bene spesso è madre di benignità e d' indulgenza, al contrario delle cure e dei
di suoni e di colori. d' annunzio, iv-2-5: quella mattina c'era
; che si trova in uno stato d' animo soddisfatto e gaio; che dimostra
. / poi la svegliava, e d' esto core ardendo / lei paventosa umilmente pascea
18 (309): fu per risolversi d' andare a milano...;
, ma che pure aveva non so che d' allegro. [ediz. 1827 (
che diavolo hanno costoro? che c'è d' allegro in questo maledetto paese? idem
tanto dolce e chiara, che più tosto d' angelo che d'umana creatura pareva:
, che più tosto d'angelo che d' umana creatura pareva: e di queste voci
e gran pianura /... / d' arbori ombrosa, allegra di verdura.
de'rossi, 1-15: un ornamento d' oro di maravigliosa magnificenza, e pieno di
: primavera fiorisce: allegri cori / d' augelli empiono il bosco giovenil. idem
hanno la fortuna o la disgrazia d' avere una figliola, sognano di metterla
è allegro, letaminato, e rigoso d' acqua. crescenzi volgar., 5-12
oltre al cambiare improvisamente tuono, e passar d' un allegro in un cromatico flebile e
un cromatico flebile e pien di durezze. d' annunzio, iv-1-308: finiva [la
cfr. alacre): con spostamento d' accento. cfr. isidoro, 10-6:
ha sbandito 1'/ dal suo vocabolario. d' ora innanzi non più canteremo allelui a
papini, 21-219: e come l'alleluia d' un certo salvamento, / come osanna
, come esclamazione di gioia. d' annunzio, iv-1-157: incontrò donna francesca su
teneva già da sé divisa / pur d' un sol passo una sua dama sgherra,
cattedrale /... / vento d' illuminazione, vento di rivelazione, / quante
, vento di rivelazione, / quante terre d' incanto sotto il tuo passo magico!
canzone, in ritmo pari e con movimento d' al legro moderato.
xviii, in ritmo ternario e movimento d' allegro. panzini, iv-18: allemande
. sono usi fare le loro passeggiate d' allenamento e d'istruzione i reggimenti di
usi fare le loro passeggiate d'allenamento e d' istruzione i reggimenti di guarnigione a firenze
dell'atleta, dello sportivo. d' annunzio, iv-2-1287: la brezza frizzante dei
iv-2-1287: la brezza frizzante dei mattini d' allenamento, quando la potenza animale si comunicava
sono stati un pezzo senza muoversi; d' allenargli a poco a poco. d'
d'allenargli a poco a poco. d' annunzio, ii-822: vanno i cani tra
, mitigarsi; di minuire d' intensità, di violenza, rallentare, sce
li spiriti sui / per la tempesta d' amor che no allena. fiore, 5-6
, esercitato per lunga prova. d' annunzio, iv-2-877: era magra snella veloce
. -trice). chi fa professione d' istruire gli apprendisti nella pratica dello sport
che trascina il ciclista nel suo risucchio d' aria per consentirgli di raggiungere una velocità
aria per consentirgli di raggiungere una velocità d' eccezione. 3. strumento che serve
petrarca, 90-14: piaga per allentar d' arco non sana. poliziano, st.
20 (347): dopo qualche momento d' una lotta così angosciosa, parve che
si allenta, vincono il freno subitamente. d' annunzio,
, che ogni senso / co li denti d' amor già mi manduca; / ciò
209: né il corso allenta / povero d' acque o torbido prorompe / d'inutil
povero d'acque o torbido prorompe / d' inutil piena. [sostituito da] manzoni
/ nel mezzo s'avvivava, e d' ogni parte / per igual modo allentava la
quanto che la pace fatta tra'due re d' inghilterra e di francia in sustanza fosse
. idem, 276-4: cerco parlando d' allentar mia pena. boccaccio, i-561:
forti tanaglie, o grani, o semi d' erbe, e puntando gagliardo, [
prenunzia e prepara rallentarsi del male. d' annunzio, ii-621: ma un canto vi
non ascoltava nessuno, per non allentare d' un attimo quella tensione violenta di tutte
arici, 230: allentando il sonante arco d' argento / l'immane e pestilente idro
, e la fibbia stava per perdersi. d' annunzio, iv- 2-453: la sua
giorno della morte: simili alle corde d' un istrumento che si siano allentate. dessi
levare il mandriano dalla spina della fornace. d' annunzio, v-1-385: se bene il
708: l'alesso è condito col sguazzetto d' aceto, finocchio e cipolle, acciò
saturnia giuno ad allestir veloce / corse i d' oro bardati almi destrieri. idem,
patròclo fe'degli occhi un cenno / d' allestire al buon veglio un colmo letto.
piena di cuochi, di sguatteri e d' ogni sorta di gente necessaria per allestire
invigilare che lo skiff fosse allestito a regola d' arte, sarebbero tornati per colazione.
stessa fama sciagurata a lei, / impazzata d' amor, portò l'armata / allestirsi
allestiti con qualche scatola di sardelle e d' acciughe. allestitura, sf.
in un canto, senza mai degnarli d' un sospiro, i piaceri, gli svaghi
con tutti gli allettamenti della novità. d' annunzio, iv-1-86: un inesprimibile allettamento
delle acque impetuose, già mi pareva d' aver superato il suolo.
manifestargli, e farsi grande de'peccati d' altri procurati con le lusinghe e con
/ or di guerriera in atto ed or d' amante. idem, 8-5-200: e
con favole gli auditori, sendo alle cose d' amore ciascuno per natura inclinato. marino
e poco vostro amor mi alletta. d' annunzio, iv-1-898: tutti questi fratelli di
gonzo in mille modi, dandogli la speranza d' un guadagno pronto e sicuro. idem
salvini, 22-52: non certo d' un tal uomo ulisse il caro /
stato in errore, mi sarà caro d' esseme cavato; e allettato dall'altre novità
nella sua [borsa], / desia d' averli [i denari], visco
le sue mura la città, lasciva / d' evirati cantori allet- tatice. leopardi,
alienazioni tutte della gioventù sono sul punto d' ab- bandonarmi. = lat
, 1-146: tante e così possenti maniere d' allettevoli vaghezze. ojetti, ii-56:
cleto, / per essere ad acquisto d' oro usata. landino, 416 [par
io t'ho allevata / per figliuola d' amor giovane e piana, / che là
, 1-1: non mancherò ancora io d' insegnare il modo, come si deono
assai solitario un uomo dotato da natura d' uno ingegno perspicacissimo e d'una curiosità
da natura d'uno ingegno perspicacissimo e d' una curiosità straordinaria; e per suo
di fidarti di dire i tuoi secreti, d' allevarti la serpe in seno, come
questa [bambina], che era nata d' una fanciulla in casa di buone genti
cino, iv-214 (90-27): d' ogni gravor m'alleva / lo suo
1-58: li corpi veramente per fatica d' esercizi aggravano; ma gli animi, affaticandosi
salvini, 16-5: qual due lion d' una montagna in vetta / dalla madre
allevatori di bacco [ecc.]. d' annunzio, iv-2-138: in un punto
suoi istinti di allevatrice fremessero e insorgessero d' improvviso. 2. chi si
giamboni, 4-232: questa pace d' uno anno, ovvero ombra di pace
a quella parte ove più vi piacerà d' andare, onorevolmente vi farò accompagnare.
/ nel vago sangue fremere la vita. d' annunzio, iv-2-869: qualcosa d'aereo
. d'annunzio, iv-2-869: qualcosa d' aereo... alleviava la terra
: il geloso ha l'animo pieno d' infinite sollecitudini, alle quali né speranza né
parini, giorno, i-987: fia d' uopo ancor, che da le lunghe cure
rallenti. mazzini, ii-49: tentai dunque d' alleviare in altro modo quei mali e
associazione per proteggere quei giovani abbandonati. d' an nunzio, iv-1-589:
nunzio, iv-1-589: fuori d' ogni suggerimento del medico, ero giunto
de'mali. salvini, 17-600: esculapio d' apolline figliuolo, /...
. allevime, sm. parto d' animali. lastri, 1-3-106:
o da ubbia, nome toscano delle fronde d' ulivo potate (quindi, propriamente,
, * assumere il colore delle fronde d' ulivo, impallidire '). allibito
di non pagar più le due lire d' argento. panzini, iv-18: allibrare:
lei sì bella veggio, / che piacer d' altra vista non m'allice. tasso
stati tutti allievi de'più famosi capitani d' italia, nutriti continua- mente sotto l'
mente sotto l'amii, e avere ciascuno d' essi fatto in vari luoghi onorevoli esperienze
e già godente fama di molta abilità. d' azeglio, 1-105: il signor piacenti
ii-42: affigliai parecchi toscani ed altri d' altre provincie, tra i quali ricordo un
, tra i quali ricordo un camillo d' adda, lombardo, allievo di romagnosi e
domenica, raccoglievamo gli allievi a un discorso d' un'ora, sulla storia patria,
presso il piccolo allievo, e procurar d' accomodarcisi sopra, e belare, e
bisnipoti di q. ortensio, agli allievi d' augusto. bocchelli, 1-ii-519: mangiapane
, i-435: delirando, [l'istruttore d' equitazione] s'affannava per un allievo
, 6-24: vecchio e distinto ufficiale d' armi dotte,... ottimo allievo
vasetto destinato soltanto a trasportare le pianticine d' allievo. = deverb. da allevare1
durare né allignare, sì si dee d' attorno chiudere. mattioli, 1-220: amano
i-382: ii ghiaccio e la mancanza d' erbe e d'insetti, non lascia
ii ghiaccio e la mancanza d'erbe e d' insetti, non lascia che v'allignino
verso la patria un non so che d' interno / costante amor so che ne l'
- il ben nel presto non alligna. d' annunzio, iv-1-861: questa è una
[questa località] più per ridotto d' una guerra che per abitazione o per mercato
corpi con vino ed ogli aromatici. d' annunzio, iv-2-990: così ora l'
, nel solfuro allilico (o essenza d' aglio), dal caratteristico odore agliaceo.
: vennero a ricever cortes una ventina d' indiani allindati alla foggia loro. maniglia,
, che vari lisci, e varie sorte d' abbellimenti procura, è, per così
, 63: usciva fuori allindita il volto d' un poco di belletto.
], 30: allineamento; positura d' una serie di cose o d'uomini sopra
positura d'una serie di cose o d' uomini sopra una linea retta, e la
come nella tattica e particolarmente nella disposizione d' ogni corpo di fanteria, o di
più corpi, chiamasi squadrone o battaglione d' allineamento quello che viene ordinato dal comandante
riduzione, o l'elevazione, del potere d' acquisto aureo delle loro unità monetarie (
uffiziali, si troveranno ben allineati. d' annunzio, iv-2-1306: i reggimenti non
vie maggiori. pea, 7-666: piante d' alto fusto, allineate a destra e
alliscatóio, sm. tecn. strumento d' acciaio per alliscare una superficie.
. tale [miniera] fa d' uno colore, come l'oro e l'
tale alistarà de bianco e de nero e d' altro, come lo nichilo, carcedonio
canigiani, 1-74: guai a colui che d' altro non s'allista, / che