scontrarono insieme, e amendue, trafitti d' amore, abassarono gli occhi. boiardo,
4-149: e tutto inchini e abbassar d' occhi e sbavar di parole servizievoli.
abbassavano le voci, come timorose. d' annunzio, iv-2-1265: a quando a quando
cercarono ogni via di fortificare il popolo e d' abbassare i grandi, fortificando gli ordini
, par che trapassi, / grado d' umana sorte. c. gozzi, i-57
il fato passa ed abbassa ». d' annunzio, iv-1-1028: con quei frammenti.
a sostenere la pena de'falli commessi! d' annunzio, iv-1-143: egli aveva troppo
idem, 73-12: la superbia mia d' altura se vergogna d'abbassare. francesco
: la superbia mia d'altura se vergogna d' abbassare. francesco da barberino, ii-215
: ma per lo diluvio il letto d' arno era abbassato più di sei braccia.
comune che si dovesse fare nuova moneta d' argento... acciocché 'l fiorino d'
d'argento... acciocché 'l fiorino d' oro montasse e non abbassasse. m
te... bada di non dimenticare d' abbassare gli zeri. 8
in popolar teatro, / ei va latrando d' ogn'intorno, e schiva / 1'
come chiaramente ci mostrerà la piccolissima fiammella d' una candeletta accesa, abbassata dentro alla
bozzetti, 12-7-13: una minor quantità d' acqua in certi giorni dell'anno possa
ciglia di una vergine cui si parli d' amore. bontempelli, 6-282: fino a
lampada. 2. scemato, diminuito d' intensità, di forza. palazzeschi,
così stette gran tempo italia, maculata d' errori..., e la chiesa
orlo, truova un doccione aperto, d' onde se n'esce. vasari, i-480
che [la lucertola] per le parti d' abbasso e per bocca avea fatto getto
di abbasso è ormai divenuto comunissimo. d' annunzio, v-1-1055: negò di aver gridato
torricelli, 233: parafi, uditori, d' aver detto non solamente abbastanza, ma
? idem, ii-9-146: ha abbastanza d' ingegno, ma poca sufficienza di studi.
saputo esser virile abbastanza per punire. d' annunzio, iv-1-306: il trotto fitto de'
: comunemente i toscani dicono averne assai d' una cosa, non solo per non ne
non molto usato però) si fa d' un colpo solo, gettando o a terra
. ov'ebbe di molto belli colpi e d' abbattere di cavalieri. fiore, 70-11
non hanno quasi con altra arte che d' uccidere, non uno uomo...
modo che solo alcuni merli e cammini d' alcune case abbatté. ariosto, 35-44
, / terremoto che 'l mondo empia d' orrore, / son picciole sembianze al
la porta con un colpo di spalla. d' annunzio, ii-810: pe'capegli repente
quella paura che la faceva gioire più d' ogni dolcezza. viani, 14-19: qualche
come sapesse abbattere cignali o cervi. d' annunzio, iii-2-339: se t'è
infatti che il toro deve essere trafitto d' un colpo solo, fondo e diritto,
uomini... non dormivano in pensare d' abbattere giano della bella, imperciocché egli
, per invidia il tradiranno e penseranno d' abbattere; e se n'è veduta
chiunque s'è fatto caporale di popolo o d' università è stato abbattuto, perocché lo
tu non tentassi di abbattere o almeno d' insudiciare. borgese, 6-20: la tirannide
nella salute da un qualunque dispiacere. d' annunzio, iv-1-258: egli si lasciò
sempre quel che gli rimaneva di fede e d' idealità. b. croce, ii-13-54
5. rifl. cadere, precipitarsi (d' improvviso, con violenza).
che s'abbatte a una corona. d' annunzio, iv-1-482: sentii all'improvviso
darei baci a'piedi / dimessamente. d' annunzio, iv-2-58: il mezzogiorno turchino di
di metallo. deledda, ii-712: d' un tratto fece il giro della stanza e
. (11): essendo gli stracci d' un povero uomo da tale infermità morto
in alcun cavalier, ch'abbia sembiante / d' esser come lo vuol. bandello,
della sorella dell'amor mio]. d' annunzio, ii-814: in uno m'abbattei
ii-54: tal altra volta mi accadeva d' abbattermi invece a certe scenate che scop-
del telescopio, era un semplice maestro d' occhiali ordinari, il quale casualmente, maneggiando
fare. 9. rifl. perdersi d' animo; scoraggiarsi; lasciarsi vincere dallo
disus. incontrare a caso. cielo d' alcamo, 58: gieso cristo l'altissimo
faceva delle magnifiche e superbe torri. d' annunzio, iv-2-777: sotto la sera
, iv-2-777: sotto la sera purpurea d' autunno egli si trasfigurava, secondo gli
, insidie; gli figurava l'allegrezza d' un inseguimento, d'un abbattimento,
gli figurava l'allegrezza d'un inseguimento, d' un abbattimento, d'un congiungimento rapido
un inseguimento, d'un abbattimento, d' un congiungimento rapido sul musco o contro
agli illusi una scusa nell'educazione ereditaria. d' annunzio, iv-1-262: di tutti i
trovare un sollievo in questa disgraziata opera d' abbattimento; e aumentava la sua sofferenza.
giorni pessimi..., giorni d' interne tristezze, di abbattimenti mortali,
accorgersi della presenza di chi le parlava. d' annunzio, iv-2-255: una specie di
/ di nettunno guastar con una vampa. d' annunzio, iv-2-1257: risonano i colpi
iv-2-1257: risonano i colpi degli abbattitori d' alberi. idem, v-1-949: francesco
feriti, l'abbattuta fu in poco d' istante sì grande, che i superstiti
ritiravano. 2. milit. taglio d' alberi (per liberare il terreno e
di ponte, con terrapieni e abbattute d' alberi.
/ e coperte di verdi spine e d' erba, / e le virtù negli uomini
, ora parti del romano trionfo. d' annunzio, v-1-923: abbattuto nel grano
il contrario le cose, portandole più alto d' ogni speranza quando elle giacevano disperatamente abbattute
giorni medesimi della mia sorella adorata. d' annunzio, iv-1-354: e le lacrime d'
d'annunzio, iv-1-354: e le lacrime d' improvviso le empivano gli occhi abbattuti.
floscia, si capiva che era molto abbattuto d' animo. idem, ii-237: eppure
dimoravano dodici religiosi col loro abate. d' annunzio, iv-1-884: voglio condurti a
romani. bottari, 2-43: si legge d' un abate cisterciense, che di lui
181: egli era il solo meritevole d' aspirare alla dignità abaziale. d'annunzio
meritevole d'aspirare alla dignità abaziale. d' annunzio, iv-2-1274: somiglia quasi a una
e invece riesco soltanto a rievocare immagini d' abbecedari infantili, ombre tremule di filmi
: è lo scibile messo a disposizione d' ognuno, in una specie d'abbecedario
a disposizione d'ognuno, in una specie d' abbecedario e sillabario illustrato, di milioni
[la biscia] le spoglie d' oro abbella e liscia. casti, 18-87
]: abbellarsi non è affatto fuor d' uso; e forse può nella lingua scritta
; unirsi carnalmente, sposarsi. cielo d' alcamo, 15: bono conforto donimi tutt'
m. villani, 7-66: il re d' inghilterra uscito dalla foresta per traverso s'
mi sono sforzato agiugnermelo di benevolentia et d' amore. ariosto, 44-1: ne le
nei disagi, / meglio s'aggiungon d' amicizia i petti. tasso, 15-37:
ventura et amor m'avean sì adorno / d' un bello aurato e serico trapunto,
tu mi vuoi dare di questo pozzo o d' un altro; se di questo,
. castiglione, 535: questo grado d' amore... molto nobile, e
era cresciuta per l'aggiugnimento del popolo d' alba. buti [par., 6-1
l'una, che lo aggiugniménto sia d' uomo con femmine. 3.
sì come sperimentata negli affanni e piena d' utili consigli, avere [dovete] più
venni via mi pagò tutte le spese d' andata e ritorno, con l'aggiunta
andata e ritorno, con l'aggiunta d' una cambiale di altre quaranta ghinee, che
sacrilega opera sua, con un'aggiunta d' annotazioni, che mettevano in chiarezza i
242: l'aggiunta si fa, d' ordinario, all'intero; la giunta è
anche sm.). che ha funzione d' aggettivo. l. salviati, ii-1-163
e per origine nome aggiuntivo, cioè che d' accostarsi a un sustantivo ha bisogno,
: le vaghe ramose altere corna / d' entrambo suoi parenti insieme aggiunti. marino,
, 6-112: sol per far salir d' empi olocausti / un fumo abominevole al
diminuito di un vagone o due e rafforzato d' una locomotiva aggiunta in coda.
. non fu scipione aggiurato per vertù d' alcun dio, non fu da la giovane
da altri pregato, e per sola generosità d' animo, per amor solo de la
umanità della sua indole, mi rizzai cresciuto d' un pollice per l'aggiustamento. manzoni
nel rimettersi al parere di un amico d' ambe le parti contendenti, il quale,
qualche porzione del diritto competente a ciascuno d' essi. de marchi, 455
alfieri, ii-247: pareami mill'anni d' uscir di casa, per vedere e
. 3. milit. tiro d' aggiustaménto: compiuto dall'artiglieria per determinare
tal personaggio. trovò però il verso d' accomodarla con un piccolo stralcio. [ediz
infilavo addirittura, prima che avesse tempo d' accomodarmi me, il birbone. [ediz
infilzavo addirittura, prima che avesse tempo d' aggiustarmi me, il birbone]. deledda
regolare, sistemare, confermare; mettere d' accordo. giulio dati, 1-33:
imagini quanto sarà difficile in tanta contrarietà d' interessi, 1'aggiustar le cose a sodisfazione
il tempo presente, eleggete uniti e d' accordo per vostro re della germania il prudentissimo
; cercare un accomodamento, una via d' intesa; conformarsi, corrispondere.
gabaon s'erano aggiustati con lo popolo d' israel e fattoli signori, il re di
. 7. rifl. togliersi d' impiccio, arrangiarsi. deledda, ii-263
dà [ad amore] il soprannome d' arido, titolo che s'aggiusta al tabacco
tanto di aggiusta tezza e d' amabilità, che i circostanti invece di spaven
idem, i-98: gli antichi mancano talora d' aggiustatezza, i nuovi di facilità
propri che sembrano portar il vanto d' aggiustatezza e semplicità sono per la
tanta aggiustatezza, che merita bene d' esser cavata dell'ordinario]. idem,
proporzionati di fabbricargli e disporgli, o d' inventare e prendere partiti aggiustati alla varietà
.]: può dirsi aggiustato un pezzo d' artiglieria, l'asse del quale è
albertazzi, 13: la prima domenica d' ogni mese la madre veniva a trovarla
andare nemmeno dal parrucchiere, per timore d' apparire aggiustata e perdere la sprezzante trascuratezza
ne segue che più facilmente negli aghi d' osso o d'avorio si agglomera e s'
più facilmente negli aghi d'osso o d' avorio si agglomera e s'avviticchia il
si agglomeravano, facevano ingorgo alla porta d' uscita per rubare un posto. d'annunzio
porta d'uscita per rubare un posto. d' annunzio, iv-1-799: le chiocciole nel
tant'elmi e tanti eroi. d' annunzio, iv-2-125: e guardò giù nella
, 6-63: eterogeneo agglomerato di genti d' ogni razza e ogni fede. alvaro,
: la prova, ad esempio, d' un motore, davanti a un aggiu3.
minetonazione ed il ritmo e di scernere d' un colpo la sede rali, mediante compressione
le parti di una macchina o d' altra cosa si conducono tavolta che
di fatica, e l'aggiu- d' annunzio, iv-1-887: era necessario, nel
permette di tenere a contatto 1 labbri d' una ferita). = cfr.
provocare l'agglutinazione dei globuli rossi e d' immobilizzare e agglutinare i batteri.
... fatto a guisa d' uno scarpello alquanto aggobbiato. =
fanga aggobbivano sotto dei sacchi colmi d' ossa e di stracci. pavese, 4-171
439: tu vedi in un corpo d' impresa aggomitolati duo corpi; due proprietà,
aggomitola nella tenebra le sue enormi viscere d' antri, cisterne e cantine.
loro uscire, a modo di grappol d' uve l'una appiccicata all'altra,
ad una macchia cruda, sul lastrico, d' inchiostro. / lunga, dinoccolata
fa a mano, supposto un numero sufficiente d' uomini, riesce facile, pronta e
sì che non vuole né agrada lui d' intendere le nostre parole. guittone, xxxiv-9
vi aggrada, tanto sono compiacente. d' annunzio, iii-1-891: io sono il tuo
punto aggradevole, ma aspra e piena d' acquosità insuave. idem, iii-19:
divenne in estremo grasso, bianchissimo, e d' aggradevo- lissimo sapore. beccaria, i-383
(88): la quarta [ragione d' umiltà] è la gratificazione, cioè
questo senso e l'altro senso neutro, d' essere grato e di piacere. se
gli piaceva, esser questo un atto d' ubbidienza. [ediz. 1827 (63
che d' aggrandire e rifar quella città, che era
de'loro prossimi, essi s'ingegnano d' aggrandire con dignità. bruno, 41:
così dicendo egli aggrandìa pian piano. d' annunzio, ii-677: la sua bellezza s'
, ii-677: la sua bellezza s'aggrandì d' orrore. 3. tr. ant
viani, 14-139: sembrava il crocidare d' una cornacchia aggranfiata sulle cime degli alberi.
donna non più giovine, malata d' inguaribile passione, attaccata al suo uomo con
uomo con la te nacia d' aggrappamento ch'è solo di certe donne d'
d'aggrappamento ch'è solo di certe donne d' amore. aggrappare, tr.
aggrappiamo questa beatitudine, acquistiamoci questo nome d' intendenti, e questo affetto d'esser
nome d'intendenti, e questo affetto d' esser dabbene. 2. rifl
dante, inf., 25-29: d' un ronchione, avvisava un'altra scheggia
e due e tre fiate si sforzò d' aggrapparsi a la scala, ma non gli
bartoli, 2-467: avvenirsi in punti d' alpi sì erte, che non dico a
quasi mi sentissi vicino a morte. d' annunzio, iv-2-1178: in quelle due
vecchio rosaio rampicante che non si stanca d' aggrapparsi al muro. deledda, ii-639:
di essere la sua salvezza, la ragione d' un inizio di vita. moravia,
poco dianzi aggrappati con le mani. d' annunzio, iv-2-8: ma forse era
campana, 121: a te aggrappata d' intorno / la febbre de la vita.
l'aggrapparsi, l'afferrarsi. d' annunzio, iv-2-47: ella si contorceva come
o buche i magliuoli ne aggraticciano nel fondo d' esse due o tre insieme e
, 8-2-281: o che sia la stanchezza d' avere scritto assai, o la infingardia
lauro in cima... / venne d' api una nugola a posarsi; /
e tutte insieme aggraticciate e strette / stièr d' uva in guisa a le sue fiondi
vita affretta; ed in su questo / d' indiche canne aggraticciato scanno / m'aiuta
: benché si aggiugnesse poi grandissima quantità d' acqua sopra il livello di quella che
chi la ritiene. sannazaro 1-56: d' altra salma non mi aggrava il peso.
nessuno se ne duole, ma gode d' esser ben gravato. soderini, ii-22
oro: / aggrava il biondo crin d' elmo pesante, / al cui terso diamante
cui terso diamante / serto s'attorce d' intrecciato olivo. michelini, i-345: se
pavimento, egli solo eserciterà il moto d' energia aggravando il suolo, e in
aggreva / enorme peso al fondo. d' annunzio, iv-1-497: ella pareva prostrata
di francia, ciascuno di loro procacciò d' abbattere l'uno l'altro per ogni via
e modo che potesse: il papa d' aggravare il re di francia di scomuniche
aggravati da due mah, quantunque uno d' essi fosse contumace ed insuperabile, non si
né lasciare di medicare l'altro. d' annunzio, ii-282: ma oggi il
786: indusse una giovine ad aggravarsi d' un omicidio, e la condusse a perdere
questo stimolo di far tesoro è costretto d' aggravare i sudditi più dell'ordinario e
: le mando questo plico per via d' un mio corrispondente e non per la posta
. 4. figur. gravare d' accuse; criticare; incriminare. machiavelli
altre cause che concorrono a impoverirli. d' annunzio, iv-i- 351: egli andava
: di che sdegnato cupido ferì apollo d' una saetta d'oro e dafne.
che sdegnato cupido ferì apollo d'una saetta d' oro e dafne... d'
d'oro e dafne... d' una di piombo: onde fece che apollo
e a dafne fece aggravare l'amore d' apollo come aggrava il piombo, e
: quella pronta, pieghevole vivissima fantasia d' ovidio che s'aggrava talora della sua
troppa ricchezza. sbarbaro, 1-156: aggravandosi d' anni, oscure minacce le uscirono di
il cielo si aggravava sull'orizzonte. d' annunzio, ii-791: ma più bella
. [crusca]: era allora antigono d' età d'anni 80, o poco
]: era allora antigono d'età d' anni 80, o poco meno; e
grandezza di sua persona, s'aggravava molto d' andare con l'oste di luogo in
[le galee grosse] più aggravate d' artiglieria, sono tanto preste e flessibili
pregiudizio veruno, ma all'aggravante. d' annunzio, iv-1-946: su l'immenso lugubre
specchio delle acque il cielo incandescente sembrava d' attimo in attimo abbassarsi aggravato da uno
quei cupi silenzii che accompagnano l'aspettazione d' una catastrofe ignota. saba, 36
con lo zaino affardellato, / vivendo d' elemosine e di furto? 2
ma interveniva come a quello che è aggravato d' infermità, il quale, avendo corrotto
agostino volgar., 1-5-171: la cagione d' essa aggra- vazione sappiendo, che non
, e poi non hanno il menomo scrupolo d' infamar le persone. 4.
i-352: egli con gran gente e aggravio d' italia e gallia passò il mare.
sensi severi, dispietati, di guerra, d' aggravii, e per ragion di ternario
sii pur certa che non ti sarò d' aggravio. de marchi, 788: per
, a cui sono soggetti i cani d' estate, per effetto del calore del
ed avvalorare come tenervi in infusione fiori d' arancio o di sambuco. collodi, 629
aggraziata, con certi capelli biondi, proprio d' oro. pan zini,
., esile e aggraziata come una statuetta d' ambra. paolieri, 2-51: orci
: orci, ornati di manici aggraziati e d' un bello stemma medìceo sulla curva del
come fosse aggraziata la propria mano, d' una materia più preziosa dell'avorio.
meno austero; ornato, decorato. d' annunzio, iv-2-19: l'acqua infinita d'
d'annunzio, iv-2-19: l'acqua infinita d' un azzurro carico staccava magnificamente sull'orizzonte
. s. maffei, 5-1-m: d' alcun popolo o città furono aggregati gli uomini
peccatrici, di rispettare la loro confusione, d' aggre- garle fra le anime ch'ei
tutti i mezzi possibili di rappresentare, d' illustrare, di dilettare e di muovere.
dove dunque potrebbe essere collocata la felicità d' una vita temporale...? non
. cattaneo, ii-2-132: le aggregazioni d' uomini ordinatamente disposte fra loro a pochi
congiungersi per ogni parte ai loro vicini. d' annunzio, iv-1-895: era uno spettacolo
risoluto e aggressivo mi dà l'immagine d' un d'annunzio giovanile e quasi
aggressivo mi dà l'immagine d'un d' annunzio giovanile e quasi impertinente.
una donna di forse trent'anni, d' una bellezza sfiorita ma ancora aggressiva.
trincea, e che lo spettacolo della vita d' una città poteva distogliere. moravia,
cosa il sorvegliare e frenare cotesta varietà d' aggressori da strada. b. croce
, e rido e di paura aggriccio. d' annunzio, ii-727: un uomo egli
e dilungare / ogni membro aggricciato. d' annunzio, iv-2-52: quando...
forza di svellerla dalla sua sede. d' annunzio, iv-2-689: non soffre,
stomaco aggrinzato / spianare a mille. d' annunzio, iv-2-83: da tempo,.
suo viso è niente, è meno d' un pomo aggrinzito e muffito. viani,
e tutto il pellame aggrinzito come quel d' una serpe. fracchia, 430:
rappreso. boccaccio, iii-7-30: e d' acqua globi per freddo agrop- pati.
atti visibili, anzi esagerati, d' impazienza. viani, 14-151: e gli
aggrottava le sopracciglia dietro gli occhiali d' oro mi faceva un po'di paura.
uomo se non le gambe prese nei fili d' acciaio aggromagazzini, 71: perché ei
. suoni] come strane radici d' alberi, che dànno all'udito
. levò dal barattolo alcune foglie d' alga umida e viscosa aggrottato (
sono [certi vasi] senza figure né d' uomini, né d'animali, rinunziare all'
] senza figure né d'uomini, né d' animali, rinunziare all'antica opinione. targioni
quali ha spiegate le sue guglie esaedre. d' annunzio, ii-834: rosseggia, /
gli si aggrovigliavano in bocca. d' annunzio, iv-2-1077: su per le
confusa. trova il medesimo sangue aggrumato. d' annunzio, iv-2- = deriv.
adesso è taltassa di refe aggrovigliato. d' annunzio. iv-2-927: la mente ostrutta ed
/ e le nubi aggruppar. d' annunzio, iv-1-160: un terzo libro
, 1-2- 204: le fila d' oro con che [i due romanzieri]
con due grandi occhi grigi e profondi. d' annunzio, iv-1-490: le lacrime,
anima. pirandello, 5-126: cercò d' impedire che lo scompiglio del proprio spirito
proprio spirito s'aggruppasse in quel sentimento d' odio, che le sorgeva spontaneo e
con vaghissime ondulazioni sopra la nuca. d' annunzio, iii-2-354: ora di nuovo ella
questi diversi indigenti s'aggiunga un numero d' altri,... bambini, donne
, chiacchieravano della pesca del tonno. d' annunzio, iv-2-55: si volse a guardar
., 6-146: il convenevole agguagliaménto d' amistà, si è agguagliare le specie dell'
ant. astron. equinozio. trattato d' astrologia [crusca]: declinata [l'
die dell'aggua- gliamento di primavera o d' autunno... dunque quel die fu
meridionale, quel die fu dell'agguagliamento d' autunno. = deriv. da
loro cori a più pietanza, / vegiendo d' agualglianza il guiderdone / del danno e
della sapienza si è come uno poco d' arena, e l'argento all'ag-
attendono ch'egli fanno agguaglianza de'fatti d' un giovane uomo a'fatti del popolo,
di cervi, acciò che lo numero d' essi aguagli co le navi. arrighetto,
falce che agguaglia erbe e narcissi. d' annunzio, iv-1-574: tenendo puntata la fronte
giammai acquistare purità di perfezione chiunque spera d' aggua- gliarla per questa sola continenza,
gl'individui, tolta la varietà. d' annunzio, ii-761: segue di nave solco
gente uniforme. -figur. d' annunzio, iv-1-92: talvolta, fra le
un golfo pacifico a specchio del cielo. d' annunzio, iv-2-83: in loro ogni
, iv-2-83: in loro ogni diversità d' indole e ogni insorgimento si agguagliava e
di volentieri dare, e non solamente d' agguagliarsi a coloro, a cui sono obbligati
più,... s'ingegnano d' aguagliarsi ad aragne. giovanni da samminiato
.. non si vergognò [roscio] d' aguagliare la sua arte all'arte della
ma ch'egli cercasse con ogni sforzo d' avanzarlo o vincerlo. tasso, 4-2:
balestrieri il mondo non ne produce più d' uno o più di due in un secolo
bellezza... di questa tela. d' annunzio, iv-2-788: si ritrovava nell'
ed alle cosce agguagliati 1 garetti! d' annunzio, iv-2-1245: una inquietudine comune.
. astron. linea equinoziale. trattato d' astrologia [crusca]: questi due punti
dette bilancie gli caggiono di mano. trattato d' astrologia [crusca]: e dentro
eternali? più che da una gocciola d' acqua a tutto il mare. cavalca,
, dove io... pensando d' avere a essere più presto rifatto all'agguaglio
vi si osserva quando la canna è piena d' aria. -oltre ogni agguàglio,
2. marin. frenare o sospendere vabbrivo d' una imbarcazione (immergendo i remi fermi
] cade sfinito, si agguanta al filo d' erba inarcato e drizza le sue antenne
crusca]: stanno sempre con un agguardaménto d' occhi malinconico e sospeccioso.
.. non s'aggrandisce per agguardaménto d' odio, ma per più abbondevole grazia
, i-v-9: onde vedemo ne le cittadi d' italia, se bene volemo agguardare,
, vedrà essere piene di dolcissima e d' amabilissima bellezza. albertano volgar.,
: oggimai non temeranno li vostri nemici d' agguatare li nostri mariti, per pigliarli
in agguato; mettersi in agguato. d' annunzio, ii-662: la tempesta ha divelto
villani, 1-72: [le guerre d' italia] da ogni parte s'apparecchiavano con
le spedite vie dell'aere siano piene d' aguati per prendere ciò che essa disidera
effetto. tasso, 14-65: esce d' aguato allor la falsa maga / e gli
. idem, 17-15: duce potente / d' ingegno più che di vigor di mano
aguati è mastro egregio, / e d' ogn'arte moresca in guerra ha il pregio
, onde poterlo assalire alla sprovveduta. d' annunzio, iv-2-984: le sue narici
ove le ciglia sembravano porre una scurità d' agguato. bontempelli, 9-35: anche
, un momento fa smarrito, vibrava d' una chiusa attività da agguato. moravia,
gli aguati dell'occulta invidia, domandarono d' essere fatti cristiani. ottimo, i-58
dissimula ed intanto / de l'agguato d' amor l'esito aspetta. nievo, 35
] nell'aguato senza ordine, essendo d' ogni parte assaliti, non v'ebbe resistenza
condannati tutti e tre all'ergastolo. d' annunzio, iv-2-1156: quel giardino pubblico
su le quattro piote... 'd' un balzo le era sopra.
olivo. baldini, 4-210: ditte straniere d' ogni genere stanno in agguato per farsi
nemico, dovessero levarglisi alle spalle. d' annunzio, iv-1-404: stando in piedi
di tempo e di fatiche l'agguerrimento d' un popolo, tuttoché disavvezzo dal- l'
[s. v.]: d' ogni abito penoso in sul primo e dove
,... non solamente potentissimo d' armi, ma grandemente agguerrito e ottimamente disciplinato
nostra indipendenza per la quale io usciva d' ogni speranza dal dì che la gioventù
russia. idem, v-438: erano d' opinione contraria, oratori essi pure e avvocati
, e peroravano in quella conversazione agguerriti d' eloquenza, d'ardire, e d'
in quella conversazione agguerriti d'eloquenza, d' ardire, e d'ostinazione. manzoni,
d'eloquenza, d'ardire, e d' ostinazione. manzoni, 821: chi può
al sambuco, al cestino dei fichi d' india ove ogni tanto egli usava cacciar le
è una cordicella fatta di seta o d' altro, che serve per affibbiare le
è solito farsi una punta di sottil lamina d' ottone. carena, i-72: aghetto
, i-72: aghetto, stringa: cordellina d' accia, ma più frequentemente di filaticcio
, 1197: aghetti, quella sorta d' aghi con cui si stringono gli stivaletti
filo di cotone pel semplice soldato, e d' oro e d'argento per l'uffiziale
semplice soldato, e d'oro e d' argento per l'uffiziale. esso si porta
, intrecciandosi i capi, che sono guarniti d' un puntale, negli occhielli delle bottoniere
. locuz. proverb. -quanto un puntale d' aghetto: di poco o punto valore
e non dar più quanto un puntai d' aghetto. -bocchino da sciorre aghetti
aghifórme, agg. che ha forma d' ago; appun tito,
: volle il detto duca [d' atene], o per suo agiaménto,
agiamento; se istanotte vi venissi voglia d' orinare e v'increscesse il levarvi,
triegue durò, pensaro di riposarsi e d' agiare li cavalli e di guerire li
di camillo. caro, 1-345: poscia d' un prato e seggio e mensa fattisi
prima sopra l'erba agiandosi, / d' opima carne e di vin vecchio empiendosi.
villa, ove più agiatamente / viver potrà d' ogni commercio fuora. bandello, 1-1
verun'altra sedia da posta più agiatamente d' allora -m'adagiai nella mia sedia da
384: rifiorì l'agiatezza a lui d' intorno, / creata ancor dalle sue mani
bisognosa persona; piacentero molto, e d' util poco ad agiato. novellino, 49
.. è un castel di val d' elsa posto nel nostro contado, il quale
picciol sia, già di nobili uomini e d' agiati fu abitato. idem, dee
, hanno dintorno al collo tante collane d' oro. v. borghini, 1-1-219:
e tutto istà salvo e sanza disagio d' acqua o d'alcuna cosa opportuna.
istà salvo e sanza disagio d'acqua o d' alcuna cosa opportuna. idem, 299
e non punto istretta, ma camere d' avanzo. bandello, 1-4 (i-59
. panzini, i-424: spesso, d' un tratto, si appartava nel- l'
. vico, 500: non pensavano d' intorno alle cose agibili senonsé scossi da
disus. capacità ad agire; condizione d' essere agibile; apertura di un locale per
: 4 ii nostro teatro agisce solo d' estate '. e in questi casi si
, 33-79: l'uno e l'altro d' accordo il ferro trasse, / e
: ali bianche vestì, c'han d' or le cime, / infaticabilmente agili
e di piede. sempronio, iii-205: d' una sonora cetra a'dolci imperi /
che l'agil capo t'incorona. d' annunzio, iv-1-963: veniva dalla piattaforma
tremoli alti / pioppi del po. d' annunzio, iv-2-43: di vele però ce
del mare e delle secche, erano d' aiuto a'viniziani. d. bartoli,
loro braccia e le loro gambe perdono d' agilità e di forza. g. gozzi
voluto dotare il corpo... d' una certa agilità scimmiesca. linati,
. linati, 8-103: le prove d' agilità, i balli e lazzi funamboleschi,
interessante con una agilità da fata. d' annunzio, iv-2-585: quel gioco libero
diletto, amenità, piacere. rinaldo d' aquino, ii-145: com'orno ch'a
com'orno ch'a disascio / aspetta d' aver ascio / pietadi bene piglia per talento
per l'agio dell'acqua. detto d' amore, 345: or sì t'ho
vien'per mi'agio, / pensa d' esser maestro / di ciò ch'i't'
se stessi ed all'agio loro; e d' altrui niuna considerazione cade loro nell'animo
caldo] men grave in città piena / d' acqua e d'ombre sì fresche e
grave in città piena / d'acqua e d' ombre sì fresche e d'agi tanti
acqua e d'ombre sì fresche e d' agi tanti. baretti, i-202: porre
, per dirvene a dovere, pare d' uopo di più agio che non ho.
segneri, iii-3-235: datemi almeno tanto d' agio, o signore, ch'io possa
si dava agio ai birboni del paese d' entrare in casa a portar via il resto
amori albergo ed agio / par voglia d' arboscel farsi palagio. fontanella, iii-364:
voi mi vedete, a secondare li piaceri d' amore ed a divenire innamorata mi sono
, e a farsi ad agio d' alcuno riposo. a. pucci, ix-400
conoscono, quanti meno sono i possessori d' una gran ricchezza, tanto più stanno
queste mie compagne, io feci vista d' andare un poco fuori per far mio
decidere sul da farsi. f. d' ambra, 2-1-2: bisogna agio e buio
fatti, di chimica e di fisica, d' etnografia e d'agiografia,..
e di fisica, d'etnografia e d' agiografia,... si mescolavano e
serenissimo granduca pienamente soddisfatto del suo modo d' agire e di scrivere. salvini,
39-vi-227: benché a prima vista la maniera d' attaccarsi alle parole possa sembrare in un
nell'incedere leggo ugualmente la felicità elementare d' una creatura che agisce per solo istinto
istinto. ojetti, i-69: l'azione d' un diplomatico consiste tutta nell'impedire che
sempre in un modo che, prima d' agire, ignorava quale sarebbe stato.
. panzini, ii-540: una compagnia d' operette agiva in un piccolo teatro lì
mitrato agi tante il pastorale d' argento con il piviale rutilante; egli,
], il mesce... né d' agitarlo e scoterlo si stanca. sempronio
aura montana, calando già il sole, d' intorno / al giovin capo le agita
, intorpidite dalla pesantezza dell'aria. d' annunzio, iv-1-59: agitava un gran ventaglio
ii-536: il volto / fu spruzzato d' essenze a la tua dama; / ella
i tristi eventi / de la sorte d' amore, onde fu il giorno / agitato
sol, né luna, / né mar d' acque, né vento, / né nulla
intelletto, / tranne il proprio diletto / d' amar senza confine. carducci, 126
lotta. monti, 8-478: d' ogni parte intanto / agitava i destrieri
61: agitate questa faccenda senza passione d' interesse, e con quella rettitudine di
quelle due forze s'agitava il destino d' alcuni milioni di uomini. idem, 478
, nell'associazione, agitando assidua varietà d' intraprese. b. croce,
questione di fiume e della dalmazia, d' annunzio vi si era impegnato col discorso
e mugge un bosco, / un bosco d' alabarde, d'uomini e di cavalli
bosco, / un bosco d'alabarde, d' uomini e di cavalli, / che
e di cavalli, / che fuggon d' alessandria da i mal tentati valli.
alessandria da i mal tentati valli. d' annunzio, iv-2-1205: certe danze arabe in
si agitava per conto suo alla brezza d' aprile. idem, 7-151: e
in corsa. 6. darsi d' intorno, affaccendarsi. b. davanzali
e rischiari il cammino alle moltitudini. d' annunzio, iv-1-89: come più s'
atomi] in corpi apparentemente inerti. d' annunzio, iv-1-87: le mani supine
, 9-491: il golfo di napoli, d' una bellezza suprema, tenuta sempre alla
8-57: tu sol punto... d' acuti strali / d'aspro dolor,
punto... d'acuti strali / d' aspro dolor, volgi gran cose e
che un altro potrebbe fare per levarli d' impiccio, di chiederglielo con istanza e
tante incertezze non sapea che risolvere. d' annunzio, ii-154: ma tutti i miei
5-112: i sogni della notte gravi d' incubi e di visioni strane, agitate da
idem, 9-224: e la strada piena d' un suono agitato in cui si mescolavano
una questione agitata in una sola parte d' italia,... potrà, se
in sottospecie. idem, ii-64: d' infermeria in infermeria, scen
3-2-1 io: non così fa l'acqua d' un vivaio, che cessando l'agitatore
, e il capo dolevami forte. d' annunzio, iv-1-79: le dame si misero
tonio tornando a casa] con un'agitazion d' animo che lo disponeva alla sincerità,
si voltò per vedere se mai ci fosse d' intorno qualche vicino, da cui potesse
passeggiava colla rapidità di chi è pieno d' agitazione. nievo, 163: allargava sempre
uscì romo- rosamente in una sbuffata. d' annunzio, iv-1-146: come aveva egli
: la sua anima si empì tutta d' una musica di rime e di sillabe
14-104: fu preso da un'agitazione d' occhi e di cuore, rideva e piangeva
: nell'etade giovanile nutriscono queste agitazioncelle d' animo. tommaseo [s. v
agliàio e agliaro, sm. venditore d' aglio. -anche: campo
a quelle dell'amaranto, fa cesto piccolo d' esse, et al sapore et all'
et al sapore et all'odore sanno d' aglio;... fa seme e
aglietti né agli giovani; to'gli d' un mezzo tempo. pazzi, i-3-332:
àglio, sm. bot. pianta d' orto, della famiglia gigliacee [
: e quando le mandava un mazzuol d' agli freschi, che egli aveva i
tiepida... alcuni si contentano d' appiccargli sul fuoco, e a questo modo
. soderini, ii-39: ha questo aglio d' india una proprietà stravagante, la quale
fritti in padella, o conditi a modo d' insalata, non sono disgustevoli. idem
papini, 28-33: la barba color d' aglio secco gli arrivava a metà del
, 1-38: il suo rutto puzza d' aglio e le sue mani sono piote.
nostra donna di casa con un po'd' aglio, di pomodoro, di prezzemolo.
crampi, mal di stomaco, puzzo d' aglio. idem, 2-231: in un
, 2-231: in un generoso intinto d' olio, aglio e salvia. silone,
zucca, due bicchieri e una treccia d' aglio. calvino, 1-73: e
fumose, guarnite solo di qualche treccia d' aglio. 2. locuz.
vaglio: arrabbiarsi in silenzio. -sapere d' aglio: riuscire sgradevole. buonarroti il
/ ma voglia dio la non mi sappia d' aglio. / io temo non entrar
fin del conto la ti saprà poi d' aglio. -tanto se ne sa
-tanto se ne sa a mangiare uno spicchio d' aglio come un capo: tanto vale
sa / a mangiarne uno spicchio [d' aglio] quanto un capo. -non
aglipòrro, sm. bot. pianta d' orto della famiglia gigliacee (allium schoenoprasum
9-839: pronte / quelle obbedendo, steser d' agnel- line / pelli uno strato.
? 3. sm. pelle d' agnello conciata (anche agnellina, sf
conce lo soprascritto die, fiorini 20 d' oro. testi fiorentini, 194: nella
pani lini, di robe in acia foderate d' agnieline. andrea da barberino, 375
lupo e l'agnello, a uno fiume d' acqua, lo lupo istava di sopra
così che meglio non arrostisce un quarto d' agnello sullo spiedo. artusi, 345:
vagir degli agnelli e dei capretti. d' annunzio, ii-705: altra onda nasce,
: le piante rabbellite di petali e d' uccelli / offron disegni d'ombre ai
petali e d'uccelli / offron disegni d' ombre ai giochi degli agnelli. idem,
. ungaretti, iv-55: un gemito d' agnelli si propaga / smarrito per le
1-60: l'alba guarda con occhi d' agnella. -plur. femm. letter
lupi che li danno guerra. cecco d' ascoli, 910: empio, d'animo
cecco d'ascoli, 910: empio, d' animo falso e ladro e fello,
conduce, / rapace lupo con vista d' agnello. mare amoroso, 169: così
, 169: così mi siete agnello d' umiltade. simintendi, 1-30: l'agnello
, 239: spesse volte sotto pelle d' agnello sta celato l'aspro lupo. boccaccio
che del mio core, / qual d' agnello innocente, / fa strazio a tutte
, 6-172: lupo vorace in abito d' agnello, / fera volante e corridore
forte, / ariete ed agnello. d' annunzio, iv-1-744: gli occhi erano
un'agnella, dopo aver bevuto due sorsi d' un'acqua custodita in una piccola zucca
, 4-114: ero un ragazzo privo d' ogni malizia, innocente come un agnello.
strada per uscire, ancora con belato d' agnelli ci ripetevano: « pace, pace
). ant. pelle e lana d' agnello. nuovi testi fiorentini, i-740
s. x to. per cinque chintali d' agnino che ne comperaro da noi dì
dorè giudei per curattagio di lane e d' agnine e filo che ci federo avere
. xvi to. per chintali xxvm d' agnina sucida che ne comperammo da lui.
quando aristotele parla de le molte maniere d' agnizione, mette fra le agnizioni meno artificiose
: de le cose inanimate come quella d' edippo, il qual riconosce il bosco
l'ignoranza ne la notizia, affine d' amicizia o di nemicizia fra coloro che
farà come a caso, o per via d' alcun forastiero, o d'alcun vecchio
o per via d'alcun forastiero, o d' alcun vecchio, o comparenza d'anelli
o d'alcun vecchio, o comparenza d' anelli o simili segnali, che fanno
. magalotti, vi-38: qui si tratta d' un congresso o per meglio dire d'
d'un congresso o per meglio dire d' un'agnizione da seguire tra l'anima
. iacopone, 83-33: o amor d' agno, maior che mar magno,
prendere una pronta risoluzione. f. d' ambra, 3-1-3: tagliatevi lagno, cavatevela
nidii, quando possono averne, le bacchette d' agno casto, contro ai pipistrelli che
acquastrino prendi le ramelle / del salcio d' acqua detto lagnocasto. d'annunzio,
del salcio d'acqua detto lagnocasto. d' annunzio, ii-96: e il fior violetto
azzurro. bellebuoni, 1-29: una crocetta d' ariento, un agnus dei smaltato,
marietta le portassi, tile asticciola d' acciaio forbito, atta a cucire: acuminata
macchina). -lavoro, opera d' ago: ricamo, pizzo. novellino
maniche e con ogni cosa, pure d' uno pezzo fatta ad ago: così era
/ del trar ad ago e lavorar d' intagli. dante, inf., 20-121
la sua gonnella è dipinta con opera d' aco. passavanti, 249: parrà alla
avere le carni piene di spine e d' agora. boccaccio, dee., proem
ieru- salem stata una porta chiamata cruna d' ago, sì piccola, che
dà il vedere è minore che una cruna d' ago. idem, ii-279: lo
e mettevi ago e refe e moneta d' ariento e d'oro: ago e refe
e refe e moneta d'ariento e d' oro: ago e refe per cucire i
. idem, 191-21: trovato modo d' avere certe agora sottile e piccole..
come allo spilletto: il quale persuadendosi d' esser penetrativo anch'esso, disfidò l'
5-361: un lavoro di ricamo e d' aco. tasso, 2-39: costei gl'
l'età più acerba; / ai lavori d' aracne, a l'ago, a
. carletti, 72: nella sommità d' essa foglia vi è una punta che
foglia vi è una punta che serve d' ago. fontanella, iii-361: ingegnose testrici
idem, iii- 365: questa aracne d' amore, / che con dita maestre
baretti, ii-61: in ogni lavoro d' ago non abbia paura di renderla estremamente
tavola. carena, 1-288: cartina d' aghi, involtino quadrangolare di carta per
qualche centinaio, o altro determinato numero d' aghi. - aghi in sorte,
ago e l'altra col lavoro. d' annunzio, iv-2-142: attendeva alle opere dell'
con la stessa urbanità ascoltare i propositi d' un dinamitardo e la signorina che gli
signorina che gli discorresse dei suoi lavori d' ago. slataper, 1-157: avrei
grande, seduta di sbieco al bordo d' una panchina, caccia l'ago in mezzo
tempo nostro? è quanto una punta d' aco. pulci, 24-109: onde e'
come la punta di un ago. d' annunzio, iv-2-339: per il terrore.
, 2-562: tutt'aghi l'aria, d' un freddo fisso, sotto la cappa
pareva sentire sulla pelle come una serpigine d' aghi. bartolini, 12-114: e
12-114: e voli brevi poco più d' un'infilata di cruna d'ago.
brevi poco più d'un'infilata di cruna d' ago. moravia, vii-136: ingiurie
affaticarsi inutilmente. -essere sulle punte d' ago: essere in grave imbarazzo (
nitri, 138: luicchio era sulle punte d' ago. -non saper tenere
varchi, v-54: dare in quel d' alcuno o vero dove gli duole,
, i-14-37: con lui non s'accorda d' un ago. ottimo, iii-60:
della cruna, per infilarvi lo spago. d' annunzio, iii-2-274: fulminea si toglie
i fiori] tra gli aghi / d' abeti e pini, che nessun calpesta.
abeti e pini, che nessun calpesta. d' annunzio, ii-636: sotto i lor
. papini, 8-51: una ciocca d' aghi d'abete. slataper, 1-51:
, 8-51: una ciocca d'aghi d' abete. slataper, 1-51: la bora
dolermi poca / terra, rosso prato d' aghi. calvino, 1-89: nel tappeto
aghi. calvino, 1-89: nel tappeto d' aghi di pino che giaceva in terra
/ punto m'ha il cor amor d' ambedu'loro. giovanni da samminiato,
.., essendo che l'ago d' essa non è altro che un sottile filo
acuminata, annessa perpendicolarmente, e tutta d' un pezzo, allo stilo, e
(calamita) costituito da una lamina d' acciaio (per lo più a losanga o
all'asse baricentrico sopra una sottile punta d' acciaio verticale (con grande mobilità per
), specie la bussola. -ago d' inclinazione: che misura l'inclinazione magnetica
polo boreale e porle nell'australe. d' annunzio, iv-2-494: quei cangiamenti subitanei
cercarsi ed eludersi con lente ondulazioni come d' aghi calamitati. idem, 6-7:
, che consuma il ferro a guisa d' una lima. redi, 16-iii-368: [
l'ago primo del rondelezio, l'ago d' aristotile, ovvero ago secondo del medesimo
come se la dea l'avesse punto d' uno agone, combatteo così valorosamente come
lui di ferire / agognante. d' annunzio, ii-159: ed erano ardenti
, / ma veste tarme, e se d' uscime agogna, / vassene,
aprirvi, / un cor che agogna sol d' esser ben noto. idem,
carducci, 38: nel sen d' ingenua sposa che agogna / not
che dietro agogni / l'età malata. d' annunzio, ii-784: e l'altezza
un'accusa di maestà danneggiata, e d' imperio agognato. d'annunzio, iv-1-349:
danneggiata, e d'imperio agognato. d' annunzio, iv-1-349: e...
un supplizio nuovissimo quel camminare a fianco d' un rivale, sotto gli occhi della
che i terribili occhi si dilettavano forse d' un confronto. idem, iv-2-477:
s. v.]: plebe agognatrice d' uguaglianza. = deriv. da
denso nembo avvolti [i cavalli] / d' agonal polve, quanto è vasto il
. gadda, 2-82: agoni musicali d' uomini e di fanciulli, sacrifici,
a strette contese / di ripari e d' offese / son la bella guer- rera
peidi (aiosa lacustris), d' aspetto simile a una sarda, con
/ non terminata lagrima le ciglia. d' annunzio, iv-1-92: le invermigli [le
di donna] un sangue ricco più d' una porpora o le geli un pallor
una porpora o le geli un pallor d' agonia,... portano sempre in
estenuato i segni dell'agonia, i segni d' un disfacimento già avanzato e inarrestabile.
546: se domani 10 potessi trar d' agonia mio padre, tutti noi, con
? borgese, 6-49: allora, quasi d' agonia madido, / fuggivo a te
della luce: ma rassegnato e sperante. d' annunzio, iv- 1-226: pel soffio
lui sia / timida sempre, e piena d' agonia. settembrini, 1-276: mentre
finestra e che tu volevi vedermi. d' annunzio, iv-1-524: non avevo paura
perché in quella rivolta riconoscevo un guizzo d' agonia. 3. figur.
lunga attesa, che dà uno stato d' insofferenza ansiosa. tommaseo [s.
, che vitalità agonica e infinita quella d' una lucertola. è incredibile tanta follìa di
ne'luoghi da combattere si giungano. d' annunzio, iv-2-415: un asceta il quale
tutta l'ellade si moveva per la corona d' oleastro, l'estate ridiveniva sacra agli
nelle sue quattro dissertazioni agonistiche. d' annunzio, iv-1-951: l'affermazione violenta e
diede a recitare le preci degli agonizzanti. d' annunzio, iv-1-737: subitamente, gli
immobile, come sotto il secondo colpo d' un maglio invisibile, carne inerte. negri
dell'uomo che agonizza nel fondo. d' annunzio, iv-1-228: in quella casa una
349: il petto era una gabbia d' ossa e d'ombre rosate, dove
il petto era una gabbia d'ossa e d' ombre rosate, dove pareva si dibattesse
andando alla deriva lo stoppino / nel lago d' olio di noce del bicchiere. fracchia
che si fa con un ago d' oro o d'argento, che con la
con un ago d'oro o d' argento, che con la mano o con
-il ne reggiante mar. d' annunzio, iii-2-318: quel corsiero / del
sf. medie. stato morboso d' angoscia per i grandi spazi o
tondo o stiacciato, di legno, d' avorio o di altro, in cui si
di portarle un bel dono, un agoraio d' argento. cicognani, 3-117: nelle
matasse. 2. disus. venditore d' aghi. dominici, 1-183: chi
chiamasi agoraio il fabbricante e il venditore d' aghi. = deriv. da
in piazza; oratore. d' annunzio, iii-1-340: erano eglino agoreti eccellenti
agostano. agostano, agg. d' agosto, proprio del mese d'agosto
. d'agosto, proprio del mese d' agosto. papini, 20-227:
agostaro, sm. stor. moneta d' oro assai pregiata, coniata in sicilia
(valeva un fiorino e un quarto d' oro). cielo d'alcamo
quarto d'oro). cielo d' alcamo, 22: una defensa mèttoci di
quelle lampade il segno della presenza spirituale d' una delle tante comunità agostiniane sparse nel
all'agosto; che nasce o matura d' agosto (frutti, piante).
, / ch'a roma metterà neve d' agosto. dante, purg., 5-39
, / né, sol calando, nuvole d' agosto, / che color non tornasser
... ardea a modo d' una fornace quel luogo, però ch'era
fornace quel luogo, però ch'era d' agosto. pulci, 3-41: se la
in qualche cespuglio, armandolo di foglie d' alberi, pagliuche, vitalba e musco
415: fu durante il tempo delle corse d' estate, verso la fin d'agosto
corse d'estate, verso la fin d' agosto. d'annunzio, ii-742: udimmo
, verso la fin d'agosto. d' annunzio, ii-742: udimmo crepitar sopra
udimmo crepitar sopra le canne / pioggia d' agosto calda come sangue. negri,
infinito moltiplicarsi di stelle in un cielo d' agosto: ciascuna ha un suo modo di
due a due, in quella bella luce d' agosto, formando cortei musicali e tetri
le sterili foie / dei demoniali meriggi d' agosto. govoni, 3-64: sa
bianca, gli occhi vacillano neu'infemo d' agosto. manzini, 10-43: neppure
per le nuvole che solcano / queste notti d' agosto in terre avare. 2
avare. 2. ferragosto [feria d' agosto): festa d'agosto (
ferragosto [feria d'agosto): festa d' agosto (un tempo, il primo
varchi, iv-290: il dì primo d' agosto, il quale per la carestia
invito, o bella elpina: / beverem d' un nobil mosto, / grande onor
coltà di scrivere. d' annunzio, iv-1-558: due disturbi..
idem, 11-54: i nostri per studio d' avere il giglio del trombettino, perché
che laudava con troppo efficacia la bellezza d' un fanciullo, lo riprese agramente.
occhi lagrimosi mai sempre, tu mostri d' essere innamorata agramente. della casa, 370
è scoppio di furore irragionevole, o d' offeso orgoglio. = comp.
era che questo giovanotto frequentasse la scuola d' agraria. diventa sempre più difficile sfruttare
a qualunque proprietario in quanto possiede. d' annunzio, iv-1-438: faremo grandi cose
2. anche impers. sapere d' agro, sentirne l'aspro; dispiacere
, furono, ne'primi tempi, d' abitare costumati con le ninfe quelli luoghi
ime valli intanto odo il frequente / suon d' agresti canzoni. cattaneo, ii-2-357:
giogo come condizione necessaria di vita. d' annunzio, iv-2-64: una fragranza di
apprezzare l'agreste poesia di quella sera d' aprile sul lago. d'annunzio, iv-2-
di quella sera d'aprile sul lago. d' annunzio, iv-2- 873: la
. 2. sm. grappoletto d' uva non maturata che rimane sulla vite
era favola, era figura perfetta. d' annunzio, ii-710: e il latte agresto
tormento agresto, / ché 'l mal d' amor non è pesante il sesto / ver
mercatanzia come dirà qui appresso: acqua d' agresto, karati 12 per botte.
ond'io mi spargo / come grappol d' agresto in un'ampolla. soderini,
i-540: egli è una certa sorte d' uve che quando l'è matura è
^; infranto e pesto / alla foggia d' un grappolo d'agresto. redi,
pesto / alla foggia d'un grappolo d' agresto. redi, 16-iv-259: ho fatto
uno scellerato beverone che sapeva di muffa, d' aceto, d'agresto, di tutto
sapeva di muffa, d'aceto, d' agresto, di tutto fuorché di vino.
, / sperando aver a far un po'd' agresto. note al malmantile, 542
fare agresto, avanzare; ma intende d' avanzo illecito, come sarebbe quando uno,
di vite, un grande e bel grappolo d' uva, ma diversamente condizionato; perocché
. carletti, 200: è di sapore d' un dolce agretto grandemente delicato.
dell'uve, poiché non sarebbe altramente dotato d' un certo agretto, che lo rende
, sm. bot. tose. pianta d' orto della famiglia delle crocifere (lepidium
mese si semina la lattuga, acciocché d' aprile si possa trapiantare; e 'l na-
sottomettere a cesare, non per travaglie d' assedio, né per agrezza di fame,
mill'anni, in vertute, / d' onni salute -coltore, / agricola a nostro
masuccio, 450: essendo al vallicare d' un fiume, a la riva del
può contare tra'suoi non pochi che d' agricoltura non sappiano punto. l'italiano
che si mettesse a cultivare e seminare d' ottimi grani l'arena sterile del mare
del mare. caro, 8-13: spogliar d' agricoltor le ville e i campi.
i nati semi affonda, / qual d' oste irata al furioso arrivo. c.
sé, come una buona madre! d' annunzio, iv-1-800: camminando innanzi, il
., si mischiavano con la coscienza d' essere un cattivo proprietario. 2
a farla celebre e famosa a par d' ogni altra disciplina e arte; imperò
ii-146: badate ad apprendere assai cose d' agricoltura, interrogando ogni bifolco, ogni
intendere da voi stesso, notando l'uso d' ogni stromento campestre, apprendendo i nomi
dalle terre, sarà la base fondamentale d' ogni operazione economica; quest'arte chiamasi agricoltura
agrifoglio, che, piuttosto agutofoglio meritava d' essere chiamato, avendo egli pungentissime
che sempre verde t'ammirò sul monte. d' annunzio, iv-1-877: e benedetto era
col suo fogliame di un verde artificiale d' incerato. borgese, 2-221: un gran
. borgese, 2-221: un gran ramo d' agrifoglio, ornato di bacche rosse tra
miti dell'orizzonte... una cattedra d' agrimensura senza confini. = voce
infermo nove di continovi a digiuno sugo d' agrimonia. bembo, 7-3-425: l'
erba con la quale, e con foglie d' ufiva, io ho altre volte guarito
'. agriotimìa, sf. fierezza d' animo; inclinazione alla ferocia.
: questa frutta è di sapore e d' odore pregiato,... è
... è fatta a foggia d' una mandorla fresca, colla buccia verde liscia
più non potrebbon volere [gli acini d' uva], se tutto il sole fosse
, ristorandosi la schiena al sole. d' annunzio, iv-2-6: un effluvio agro di
tassi come meleagro / si consumò al consumar d' un stizzo, / non fora »
... gl'italiani feroci e d' agro consiglio. petrarca, 332-20: già
fresca / gio- ventude animosa, e d' agri motti / libera punse la senil
, facendo un chilo agro e stentato d' un desinare biascicato senza appetito. nieri,
la sua voce si alzò, prese d' improvviso un suono agro. 5
. lippi, 2-68: l'apparir d' amadigi agli abitanti / raddolcì l'agro
. pea, 7-661: questo agro d' addio più vivo m'è rimasto nella memoria
videro splendere la prima volta i giovenchi d' èrcole nel verde dell'agro assolato e
: gettato un ponte sul largo canale d' irrigazione dell'agro monfalconese, occuparono il
, abbia a dirsi * agro '. d' annunzio, ii-191: e del laziale
onde non sorge mai altro che fili d' erba, germi di febbre e formidabili pensieri
iv-2-414: talvolta su l'agro il tramonto d' autunno versava la lava impalpabile delle sue
. idem, 2-997: antiche stampe d' ugual misura e stile, macchiate dal tempo
, ii-428: mi duole pei tanti romantici d' oggi ma l'agro così curato e
mucchi equidistanti mi piace più dell'agro d' una volta, incolto e malarico,
il gusto, che è accompagnato d' un agro et dolce che mai non stucca
sm. sapore acre, aspro. d' annunzio, ii-746: dell'agrore salmastro s'
, 233: [ii] guloso disidera d' avere com'una agrù lungo [=
disfido a morte / e farotti assaggiar d' un altro agrume. della casa, 614
di buon terreno si posson far spalliere d' agrumi, e nel mezzo ordinare l'
iii-208: procacciato adunque il vaso e procurato d' aver- velo nutrito da per sé,
sé, che vi sia dentro la pianta d' agrume, e sia arancio, limone
, limone o cedro o merangolo o pomo d' adamo. idem, iii-326: gli
questa fatta son quasi tutte le sorte d' agrumi. c. dati, i-398:
ringhiera / con vasi intorno di fiori e d' agrume. pachila, 406:
, 2-28: un'alta e spaziosa serra d' agrumi. baldini, i-801: tentativi
trapiantarlo [il bergamotto] in consociazione d' altri agrumi sulle coste di grecia e
di riso e di grano ancora e d' ogn'altra sorte di biade e legumi
inquieta perché non seppe vendere quelle casse d' agrumi. vittorini, 1-36: e lì
. terreno piantato ad agrumi. d' annunzio, iv-2-184: venivano...
mai non senti'in me tanta liberazione d' ogni battaglia e tanta dolcezza di lume
carta, che sia circa alla grandezza d' uno grano di miglio. garzoni,
man di vii feminella con mille punture d' agucchie ferito e lacerato. idem, 1-912
un niente umano perduto fra secolare immobilità d' architetture. agucchiare, intr.
, / hanno agucchiato sospirando insieme. d' annunzio, iv-2-1256: tre vecchie agucchiano
muta e astratta nel suo unico pensiero d' amore. viani, 14-236: la
/ un'aguglia nel ciel con penne d' oro, / con l'ali aperte ed
di me per cortesia / com'aguglia fa d' uccel, che 'l prende i di
in sul primo pilastro avea una aguglia d' oro, che sanza cessare sempre sollazzava
in sul secondo pilastro avea una imagine d' oro fatta in figura d'uno fanciullo,
una imagine d'oro fatta in figura d' uno fanciullo, il quale gittava inverso
quale gittava inverso l'aguglia una palla d' oro come se le volesse dare,
egu hae ancora il signore grande abondanza d' aguglie, colle quali si pigliano volpi
aguglia nera, egli portò il campo d' argento e l'aguglia nera. idem,
ordine, che s'abbattesse ogni insegna d' aguglia e di bavaro... e
[della giorgiania], nasceva un segno d' aguglia sotto la spalla diritta. andrea
altro resto era il campo cilestro a gigli d' oro. = lat. volgar
quarto, aguzzi in fondo a uso d' uria aguglia rotonda. bruno, 32:
che vidi in quelle mie peregrinazioni. d' annunzio, iv-1-212: la cappella non è
triangolare per cucire le vele. d' annunzio, iii-2-17: pregate coi ginocchi in
ti concedo il vanto, / ripieno d' alga la cui pelle mostra / da qual
appena si scorgeva il guizzo come d' una freccia, quelli sapevan subito di
. (agùglio). ant. lavorare d' ago, agucchiare.
seta e simili che s'infilerebbe nella cruna d' un'aguglia o ago per cucire
su, feroce, come agugliata schiena d' un sauro. aguglièro, sm
avia in suo pannello / l'agulin d' oro nel campo vermiglio. = dimin
aguglino3 (agoglino), sm. moneta d' argento di pisa (nel medioevo)
fiorentini, 277: demo loro sei fiorini d' oro e diece agoglini. =
perocché ci pare oppinione di pagani e d' aguri, e non di ragione.
fazio, i-14-1: sol per l'agurio d' una porca bianca, /
, in se stessa prese buono agurio d' aver questo nome udito, e cominciò
/... / e fonditor'd' argento ed aguriste. = deriv.
c., 36-7-2: l'adulazione è d' ogni virtù nimica, e quasi
si fa della buccia delle noce d' india. velluti, 89: portava nella
e feceli dalla punta un poco d' oncino. idem, 193-38: io veggio
se i chiovi ovvero aguti saranno d' oro. giov. cavalcanti, 329:
non ho altre armi se non un panieruzzo d' aguti. leonardo, 2-53:
io che hanno più nervo. d' annunzio, iii-2-205: è bella. noi
fra le due cùbie. o mastri d' ascia, mastri / d'ascia, il
. o mastri d'ascia, mastri / d' ascia, il martello e tre
di far le testine, un altro d' aguzzar le punte. d'annunzio, iv-2-326
un altro d'aguzzar le punte. d' annunzio, iv-2-326: aguzzava certi pezzi
iv-2-326: aguzzava certi pezzi di legno d' abete, con attenzione. 2.
cimieri / senza aguzzar le forfici omicide. d' annunzio, ii-424: una minaccia arguta
piccolo errore quello di servirsi per macini d' una specie di pietra che facilmente si
non altrimenti / che duo tori gelosi e d' ira ardenti. idem, 20-114:
desta, ed a la cote / d' amor gli aguzza ed a le fiamme avviva
marino, 547: predace augel che d' alto mira / stuol d'incaute colombe,
predace augel che d'alto mira / stuol d' incaute colombe, i foschi cigli /
mentre l'ire il can celeste aguzza. d' annunzio, iv-1-620: aspettai la sera
di un pubblico scriba che la tema d' esser licenziato aguzzi senza tregua. beltramelli,
, e aguzzando gli occhi infossati. d' annunzio, iv-1-560: poiché il volume
l'intelletto!) mi sovvenne / d' un inganno gentile co 'l qual io
in latino è domanda della cagione. d' annunzio, ii-860: come di tra
= lat. volgar. acutiàre, d' area romanza occident., succedaneo di
, frettoloso. -al figur. aguzzata d' ingegno: concetto ingegnoso, acutezza.
raffinarlo di modo, che laddove è oro d' ottima lega, diventi di coppella;
di coppella; perché a una sola aguzzata d' ingegno riducendolo, verrà meglio detto e
corpacciuta e meno in punta aguzza. d' annunzio, iv-2-996: un'unghia aguzzata
somiglianti parole, aguzzataci dell'ira. d' annunzio, iv-1-51: un uomo quarantenne,
accusa... disonestamente, e fuori d' ogni consuetudine accusarono per ghibellini neri di
armati per la custodia dei galeotti. d' annunzio, iii-2-31: se ascolti,
, 1-377: laido guerriero, obliquo d' occhi e zoppo, /..
aguzzo, / venne [tersite] d' ilio all'impresa. carducci, 505:
mondi che parean d' avorio fino / luccicavano le occhiaie d'
d'avorio fino / luccicavano le occhiaie d' un sottil fuoco azzurrino. idem, 1048
/ fra i castagni del clivio. d' annunzio, iv-1-861: quel viso terreo
cielo ed era incoronata di una corona d' oro a punte aguzze come lance.
infra la folta e confusa caligine. d' annunzio, iv-2-1102: andò diritta innanzi
perché tra voi mi prende / desiderio d' altra cosa. govoni, 1-108:
francesco da barberino, 14: e se d' alcun sollazzo ridere le convegna, non
non fa meo cor, solo membrando d' ella! idem, xix-i (41)
tu allor più mi 'informe / a seguir d' una fera che mi strugge / la
non sorge fiore, ove non sia d' umane / lodi onorato e d'amoroso
sia d'umane / lodi onorato e d' amoroso pianto. idem, gr.,
! / già la terra è coperta d' uccisi; / tutta è sangue la vasta
diva, spegni le vite nuove! d' annunzio, ii-680: ahi lassa,
! non dispiccateli dal loro gracile stelo. d' annunzio, ii-948: ahimè, non
sai sì? ». = d' uso romanesco. àia, sf
s'esala il buon odor del fieno. d' annunzio, ii-584: di questo mese
biada da topi / e da formiche e d' altra gente infesta. / e poi
era la trebbiatrice / che andava d' aia in aia / col suo ronzìo d'
d'aia in aia / col suo ronzìo d' aereoplano. idem, 2-108:
le davano un aspetto abbagliante, un po'd' erba listava la sua nudità.
drappi. marino, 200: dirò d' aiace tinto / di vivace vermiglio? /
o del giglio? / dirò d' adon dipinto? / del fregiato giacinto?
nacque [il giacinto] del sangue d' aiace, perocché egli ha in sé
aiette, cioè porche larghe, purgandole d' ogni erba e barbucce. soderini,
): il suo legno serve per lavori d' intaglio e per la fabbricazione della cellulosa
, 10-304: il mestiero è quello d' andare aioni perpetuamente. = voce
., 5-15: ardes sono una generazione d' uccelli che più genti li chiamano tantalus
intorno all'acque da loro temute. d' annunzio, iv-2-912: dopo prove e riprove
remigavano con l'ali aperte a fior d' acqua sollevando un gocciolio di perle.
perle. gozzano, 695: uno stormo d' aironi migratori. govoni, 2-71:
un soffio di fumo maligno, / talismani d' un mondo appena nato. buzzati,
treccia a destra mano / un mazzo d' aironi a la bizzarra. d'annunzio,
mazzo d'aironi a la bizzarra. d' annunzio, iv-2-930: rivide il viso
414: la ghirlanda e il pennacchio d' airone... adomavano il suo
3. figur. piccolo aeroplano. d' annunzio, iv-2-870: una tacita febbre umana
. del tesoro volgar. e quelle di d' annunzio e bartolini). cfr.
(i-54): egli con l'aita d' un suo servidore levò soavemente via la
consiglio. caro, 1-930: ed io d' aìta / scarsa non vi sarò,
, / con la bocca di più d' una ferita, / ti risponde un
/ a lei l'impietosita eco rispose. d' annunzio, 11-681: e su per
ostessa. idem, iii-848: oggi d' improvviso è apparso pierino. sta bene
. cicognani, 12-50: una masnada d' esseri giganteschi..., con
: aitante nella sua bianca divisa fuori d' ordinanza, i baffetti neri arricciati marzialmente
dimenticando, il mandrian s'affretta / d' aitar la meschina. manzoni, 297:
(coltivato nel l'isola d' ischia). alto, v
curatissime, eran tutte ricciute di capi teneri d' insalata. c. e. gadda
diminuiscesi e abbassasi anche la cosa per via d' iperbole, come se parlando d'un
via d'iperbole, come se parlando d' un uomo piccolo lo nominassimo pigmeo:
, con la qual si pigliano molte generazion d' uccelli, e massimamente quando la terra
ma stanno alte, congiunte insieme a modo d' una capanna. 2.
piend'ella... che quivi d' ogni parte della nostra terra concorrono giovani
]: allora si morì in poco d' ora: un poco dinanzi avea fatto
aiutante maggiore in seconda. d' azeglio, 1-165: l'aiutante maggiore,
-aiutante comandante, l'aiutante comandante ha d' ordinario il grado di colonnello nelle truppe
molto meglio è a confortarti e pensare d' aiutare con orazioni e con altro bene
ché in vero [que'signori] meritano d' essere aiutati, poiché aiutano questo residuo
ci ripeteva spesso che, per le persone d' onore, la prima delle opere di
(21): va a le porte d' arezzo, / canzon, e a
, e ridurlo ne'convenienti termini. d' annunzio, iv-2-311: ora il parlatore accen-
la vostra città, vide un vecchio d' altero aspetto che strascinavasi sul bastone..
aggiungesse tanto che il vecchio s'aiutasse d' un cales- setto. 5
6. rifl. cercare di trarsi d' impaccio con le proprie sole forze;
tare; / e cosi smorto, d' onne valore voto, / vegno a vedervi
. campanella, i-iio: gettando goccie d' acqua su le frondi d'alberi,
: gettando goccie d'acqua su le frondi d' alberi, pigliando la figura sferica e
: adoperarla, servirsene. trattato d' astrologia [crusca]: per la quale
disse: - io fo boto a dio d' aiutarmene al sindacato 1 9
(389): e chi ha bisogno d' essere aiutato e governato, ogni ragion
, 29: desiderano e sforzansi d' uscire de'vizii carnali, cioè gola,
lussuria ed avarizia, e perciò abisognano d' uno aiutatore, che sia quasi uno
7-16: a quest'opra lor serve d' aiuto / non so s'io deggia dir
per potere da me medesimo coll'aiuto d' una grammatica e d'un vocabolario giugnere
medesimo coll'aiuto d'una grammatica e d' un vocabolario giugnere, come feci al possibile
mento e sanza pali, e sanza aiuto d' alberi, lungamente vivere...
cancelliere tanto di bande quanto di compagnie d' archibusieri,... abbino ciascheduno
possenti aiuti / ch'ei pur ottien d' eserciti alleati / mi fanno inciampo;
il numero degli eserciti romani dalle città d' italia, prima che i loro abitanti
forte: -aiuto aiuto, che il conte d' anguersa mi vuol far forza. idem
e dinanzi avea una fossa ed empiessi d' acqua. quando elli si levò,
aiutollo, ché periva in una fossatella d' acqua. bartolomeo da s. c.
è sufficiente a venire sanza l'aiutorio d' alcuno, con ciò sia cosa che l'
elli non ha bisogno a reggere il mondo d' alcuni aiutori di fuori. capellano volgar
chiamato semprevivo. il maggiore è più alto d' un braccio, e grosso quanto un
dei colombi impauriti dai miei aspri gridi d' aizzamento. = deriv. da aizzare
che deggia dilettare / libero core e van d' intendimenti. m. villani, 9-19
vedere se l'intento di quegli scrittori era d' aizzare il mostro, o d'ammansarlo
era d'aizzare il mostro, o d' ammansarlo. idem, 1063: non avevano
e scomunicato che è la vendetta! d' annunzio, iv-2-255: la gente,
giovanni dudleo, conte di varvico. d' annunzio, iv-2-5: abbaiava avventandosi di qua
3-226: una volta aizzato diceva oscenità d' ogni colore. 2. focoso,
sospesa / un'aguglia nel ciel con penne d' oro, / con l'ali aperte
volare, e non s'attenta / d' abbandonar lo nido, e giù la cala
ali. balducci pegolotti, 124: alie d' avoltoio si vendono a uccello, cioè
la quale alia distesa trova maggiore somma d' aria e per conseguenza viene a scontrarsi in
moto dell'alie; e 'l motore d' esse alie, superando la resistenzia deh'aria
, / ape che l'ali ha d' oro, ape gentile. parini, giorno
parini, giorno, i-494: mille d' intorno a lui volano odori, / che
: e distinse di fregi e macchie d' oro / l'ali di leggerissime farfalle.
rauche rane, / non un fil d' aria, non un frullo d'ale:
un fil d'aria, non un frullo d' ale: / unica, in tutto il
un po'le palpebre come ali / d' una farfalla. idem, 981: coglieano
: i gonfaloni tremano come ale / d' uccelli incerti di spiccare il volo. d'
d'uccelli incerti di spiccare il volo. d' annunzio, ii-574: s'attardan quasi
, ma non gracili: giovanissime, d' una grazia acerba, con le scapole
, con l'ali chiuse, sulla cima d' una fronda o su un'alga a
. pea, 7-151: tanta fantasia d' ali in un cielo senza ombre non si
mia pena secreta, il mio dolore / d' uomo giunto a un confine. onofri
idem, purg., 2-26: poi d' ogne lato ad esso m'apparìo /
gli pareva, ventilando due grandissime ale d' oro, le quali dietro alle spalle
, né m'è della memoria uscito d' averti in alcune parti veduto privato della vista
, 1-14: ali bianche vesti c'han d' or le cime, / infaticabilmente agili
: forse veniva tra un sussurro d' ale / d'angeli per l'azzurro cielo
tra un sussurro d'ale / d' angeli per l'azzurro cielo, e un
azzurro cielo, e un coro / d' anime nel silenzio siderale. d'annunzio,
coro / d'anime nel silenzio siderale. d' annunzio, iv 2-905:
: i latini si ricordavano della prima ala d' uomo caduta sul mediterraneo, dell'ala
con l'ale amorose / levando il parte d' ogni pensier vile; / con queste
281: luce di poesia, / luce d' amor che la mente saluti, /
al pensiero, / e ad ogni scoter d' ala uscia d'illustre / guerra dal
e ad ogni scoter d'ala uscia d' illustre / guerra dal torchio il libro messaggero
, 664: così parlava il tessitor d' inganni, / e non senz'ali era
non senz'ali era la sua parola. d' annunzio, iv-1-1015: le note attenuandosi
, iv-2-42: fuori il cielo era d' un bel verdechiaro di berillo...
appiglio delle foglie mosse / già del tripudio d' esser ali; e al vento /
e sotto l'ale / di galealto d' onoranza accrebbe. foscolo, sep.,
sotto le grandi ale / del perdono d' iddio. leopardi, 2-2: le
ognun la vostra ala di remo. d' annunzio, iv-2-24: guardava due ali
estremo dell'ala del cappello. d' annunzio, iv-1-603: gli copriva il capo
ala del cappello trapunto di tante pagliuzze d' oro, la bocca che brillava di un
coperta, in due alie di grosso muro d' ogni parte. l. rucellai,
la biblioteca, edificata forse per dimora d' estate, si specchia gravemente nelle acque della
ala a lei davanti / s'odon d' intorno i suoi lacchè gridare. fiacchi,
alle due onde prementi di popolo. d' annunzio, iv-2-199: tutti la riconobbero,
vi caggia, dirompersi, e ritirandosi d' ogn'intomo fargli ala, per così dire
, 67: e silenzio e clamore d' un popolo che lotta ti fa ala.
uomo, non avrà mai la vita d' una trepida, minuscola ala d'uccello:
la vita d'una trepida, minuscola ala d' uccello: ala di carne, di
ala di carne, di penne, d' amore, che gli servirà stanotte a riparar
del re con artificiosa prestezza fatto ala d' ambe le parti, comparirono due grandissime
destra a cipro intorno. -trar d' ale: volare. - al figur.
e quanto l'occhio mio potea trar d' ale, / or dal sinistro e or
e quella pronta, pieghevole vivissima fantasia d' ovidio che s'ag grava
fanno sempre più stomacare di questa gora d' inchiostro che tutto confonde, di questi
non ti dovrien punger li strali / d' ammirazione ornai, poi dietro ai sensi
.., si stringano i legami d' una primissima conoscenza, e do ventino
si abbassa alabardato, agg. a forma d' alabarda. la vela di straglio
ogni tre file di picche una fila d' alabarde: il che fanno per dare
modo, fa le alabarde e le picche d' una misura ordinaria. varchi, iv-146
mugge un bosco, / un bosco d' alabarde, d'uomini e di cavalli,
bosco, / un bosco d'alabarde, d' uomini e di cavalli, / che
e di cavalli, / che fuggon d' alessandria da i mal tentati valli. verga
di risa da far venire la pelle d' oca al più ardito scampaforche che avesse
390: e negli angoli tra una fila d' alabarde tre armature, ritte come tre
tre armature, ritte come tre sentinelle d' onore. -per estens. qualsiasi ferro
. alabardata, sf. colpo d' alabarda. bracciolini, 1-17-41:
vecchio governatore con gli anziani e guardia d' alabardieri, vien condotto al duomo.
capitano di giustizia, con una scorta d' alabardieri. « largo, largo, figliuoli
di monaci col cero in diagonale e d' alabardieri col lutto in cima all'asta.
sm. chi lavora o vende oggetti d' alabastro. targioni tozzetti [gherardini]
inclinata, velava di celeste la carnagione d' avorio e gli occhi alabastrai.
alabastréggio). spiccare come in trasparenza d' alabastro. baldini, i-142: trieste
monte. alabastrerìa, sf. raccolta d' oggetti d'alabastro. dossi, 528
alabastrerìa, sf. raccolta d'oggetti d' alabastro. dossi, 528: ai
che ha natura 0 colore o trasparenza d' alabastro. ariosto, 35-2: ne'
sereno viso, / nel sen d' avorio e alabastrini poggi / se ne va
. che 1 miei biondi capelli diventino d' ariento, e le carni morbide e
. marino, 7-219: la dea d' amor, ch'i membri alabastrini / non
alabastrini / io vo'la palma dar d' ogni beltate. maia m ater dona,
alabastrina il capo / sporgeano in giro. d' annunzio, iv-2-1005: s'impregnavano di
borgese, 2-71: ortensie... d' un azzurro alabastrino che pareva attendere una
, 3-151: era molto bella, ma d' una bellezza, più che marmorea,
, più che marmorea, alabastrina, d' una materia fredda, diafana. viani
ii-1426: l'alabastrite nasce in alabastro d' egitto e in damasco di soria, con
; e posto dentro in uno vasello d' alabastro uno lume, riluce come una lanterna
alabastro uno lume, riluce come una lanterna d' osso. ottimo iii-347 [par.
dalla croce, ma per una linea d' uno raggio che la croce mettea, trascorse
quale pietra anche si mette in confezione d' unguento, che dalla pietra si chiama alabastro
luogo in egitto non lontano da tebe d' egitto, del quale facean gli antichi
de eugenio quarto, in uno vaso d' alabastro, nel quale la candela risplendea più
son di profferito i colonnelli, / e d' alabasto molto ricchi e belli: /
. petrarca, 325-16: muri eran d' alabastro, e 'l tetto d'oro
eran d'alabastro, e 'l tetto d' oro. frezzi, i-n-24: quando più
, come se una parte fussi a modo d' alabastro e alcuna altra a modo di
avria che fosse statua finta, / o d' alabastro o d'altri marmi illustri.
finta, / o d'alabastro o d' altri marmi illustri. bandello, 1-4 (
poppe ritonde e sode che parevano formate d' alabastro. c. bartoli [alberti
pietà, colla trasparenza di quei vasi d' alabastro nei quali si mette ad ardere
vergini, con le lampade fomite / d' olio odoroso; camminando in fila;
, vestite; / nelle pallide conche d' alabastro / portando accese le lor dolci
portando accese le lor dolci vite. d' annunzio, iv-1-22: ella si fece schermo
e tutta delicata come un alabastro color d' oro. idem, iv- 1-829:
divina finezza. pareva che una soffusione d' oro e d'ambra impalpabili arricchisse il
. pareva che una soffusione d'oro e d' ambra impalpabili arricchisse il tessuto variandolo d'
d'ambra impalpabili arricchisse il tessuto variandolo d' una varietà di pallori. panzini,
lei pure divenuta una lampada: lampadetta d' alabastro, della cui fiamma interna non si
altri quattro sacchi trasse quattro grandi candelabri d' oro, e quattro ceri che piantò su
quale volteggiavano due colombi bianchi raggianti come d' alabastro. viani, 19-346: egli
e l'altra aperta come una cipriera d' alabastro. idem, 19-411: egli,
: la fronte ampia e ormai tutta d' osso. stuparich, 2-288: aveva
volto pallido e luminoso come una lampada d' alabastro. tombari, ii-271: la luce
celiar fatto di smalto / a foggia d' angue attorto. ciro di pers, iii-500
vedo la luna salire come un volto d' alabastro sul cielo verdognolo del crepuscolo tiepido
e uova, uova, uova bianche d' alabastro, completavano quel quadro di natura
ridente età. 3. varietà d' alabastro: alabastro ghiacciato (o diacciato
contrassegno per conoscerla è ch'è piena d' occhi e nugolette che la rendono vaga
. 4. ant. vaso d' alabastro; l'unguento che vi è
, entrò in quella casa con un vaso d' alabastro, nel quale era unguento.
casa del fariseo, recò uno alabastro d' unguento. segneri, ii-65: vedete
dal gr. àxdc3aoxpov 'vasetto (d' alabastro), barattolo (per unguenti
'. nei vangeli indica il * vaso d' alabastro per unguento '(luca,
cittade] sorgea, sollecitando i fati. d' annunzio, iv-1-461: e tutta quella
alàcris) -cris 4 attivo, pieno d' ardore, d'entusiasmo, pronto '.
4 attivo, pieno d'ardore, d' entusiasmo, pronto '. per l'etimo
: alacre è voce letter. e d' uso piuttosto recente. alacreménte,
il quarto ordine... si fa d' uomini con iscudi leggieri, e di
iscudi leggieri, e di balestrieri, e d' arcadori giovani, e d'uomini che
, e d'arcadori giovani, e d' uomini che alacremente combattono. tenca, 1-86
una salute, un'alacrità, un'energia d' animo ben grande. [sostituito da
sua prudenzia e gravezza sia un poco d' alacrità e di lieto aspetto. cicerone volgar
= deriv. da aladino, protagonista d' una novella delle « mille e
ti getto allora un alalà di guerra. d' annunzio, iii-2-260: irto di bronzo
meglio stea in alamagnica lana che in lana d' italia. = dall'antico nome della
di pesco, con alamari di ricamo d' argento. a. segni, 2-187
dosso zamberlucco di raso verde con alamari d' oro. carena, i-53: alamari,
anima è allungata in forma di ghianda o d' uliva, ed è ricoperta di filo
ricoperta di filo, di seta, o d' altro, che vi è come tessuto
il panno non si distingueva più. d' annunzio, iv-2-191: ella portava una
orlata di pelliccia e chiusa da alamari d' oro. civinini, 1-230: i domatori
i domatori in giubba rossa e alamari d' oro avevano qualche cosa degli eroi. cicognani
e una giacchetta azzurra attraversata da alamari d' oro, lasciava ricordare l'imperatore dei
), dall'arabo ul-amàra 4 ornamento d' abito, cordoncino '. alambardata,
imbarcazione su se stessa (per effetto d' una forte corrente marina, o per
, i-108: il suo studio era d' un artista e d'un mago: tele
il suo studio era d'un artista e d' un mago: tele abbozzate..
l'acquafòrte velati di paraffina, barattoli d' acidi e di colori, storte, alambicchi
: la vicinanza di un microscopio o d' un alambicco esercitava sempre su di lui
coda lunga; ha pelo raso, d' una sola tinta, oppure tigrato, anche
infino a tutte le masserizie di cucina erano d' ariento, che gli alari ed ogni
gli alari ed ogni minima cosa era d' ariento. lippi, 2-56: e
empiendo di giocondi e vari / riflessi. d' annunzio, iv-1- 265: si
prua, alando sulla quale a forza d' argano, mollati gli ormeggi laterali,.
. alata, sf. colpo d' ala. savi [gherardini]
dono et attaccano a colpi di becco, d' alate e d'ugnate. a làtere
a colpi di becco, d'alate e d' ugnate. a làtere, locuz.
, compone un tribunale o una corte d' assise. alatèrno, sm. arbusto
2-4-281: olio... di coccole d' alaterno, detto legno putine nelle maremme
ella movea, / un'alata figura d' angelella. pascoli, 167: tu
nome / la voce alata dileguò lontano. d' annunzio, iv-i- 506: ella
: erano [gli alberi] pieni d' uccelli, d'ogni specie, d'ogni
[gli alberi] pieni d'uccelli, d' ogni specie, d'ogni canto.