Grande dizionario della lingua italiana

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vol. I Pag.11 - Da ABBAIARE a ABBANCARE (2 risultati)

]: si agitava fremendo a guisa d' una cagna abbaiatrice. caro, 9-1088:

giusti, i-395: dopo un quarto d' ora di quell'abbal- lottio fu messa

vol. I Pag.12 - Da ABBANCATO a ABBANDONARE (16 risultati)

alcuna ingiuria. 2. stato d' abbandono. d. bartoli, 40-ii-316

pubblica confusione in mano del signore riescono d' ordinario le più salubri. 3

mi volsi da lato con paura / d' essere abbandonato, quand'io vidi /

volare, e non s'attenta / d' abbandonar lo nido, e giù la cala

tasso, 6-64: ben molto a lei d' abbandonar increbbe / il signor caro e

ricche e i pochi abbienti vi risaltavano. d' annunzio, ii-22: io t'abbandonai

gli cresceva così fieramente che egli pensò d' abbandonare le sale. beltramelli, iii-129

., ma io per questo non abbandonai d' amar te, ma continovo per te

vivran que'fiori, o giovinezza. d' annunzio, iv-1-70: l'invadeva un leggero

... marcite costringono l'anima d' abbandonare il misero corpo. idem,

fuga di pandione, re di quelli d' atena. idem, 4-129: e così

e quell'altro fatto di scienza o d' arte; ma il farci su delle

iii-91): ella [marfisa] piena d' orgoglio e rabbia ed ira / sopra

uberto la spada abbandona, / e d' un gran colpo il forte elmo gl'introna

i veli, / i capelli nembi d' or, / che abbandonano ridenti / de

si riversava sulla poltrona abbandonandovisi tutta. d' annunzio, iv-1-34: e, come la

vol. I Pag.13 - Da ABBANDONATAMENTE a ABBANDONATO (20 risultati)

poco, sebbene io creda più degne d' affetto quelle che s'abbandonano ah'amante.

, una specie di molle beatitudine. d' annunzio, iv-i- 12: preso

stuparich, 3-170: un impulso irresistibile d' abbandonarsi alla piena del cuore. 9

grave a chi più s'abbandona. cecco d' ascoli, 1898: è d'animo

cecco d'ascoli, 1898: è d' animo tepor l'accidia ria, / che

del tuo parlar su tonde carezzevoli. d' annunzio, ii-679: ed ecco ella s'

precoci rinascite, / la consueta pena d' esser mio / in un'ora di là

: nel loro cuore tutti erano acconci d' abbandonarsi al suo servigio. m. villani

seduta abbandonata- mente sopra un canapè. d' annunzio, iv-1-480: -vedrai di che

piacere, di niuna cortese maniera cercano d' adestrar la loro persona; ma così

delle ottime cose, avvegnaché sia abbandonato d' adornezza di parole, assai è ornato

città [pisa] era restata abbandonata d' ogni comodità ed emolumento. idem, i-392

: la città di milano, abbandonata d' ogni speranza, mandò subito ambasciatori al

vi si trovò contro ogni aspettazione abbandonato d' ogni aiuto promessogli dagli amici.

simile se ne troverebbe, che un figliuolo d' un re per un semplice cavaliere sia

divengo. mazzini, ii-49: tentai dunque d' alleviare in altro modo quei mali e

abbandonati, / disleal, m'abbandoni. d' annunzio, iv- i-35: scrisse per

, 6-67: a sua gente in fatti d' arme è [il re] più

che aveva fatto il fosso nel cuscino. d' annunzio, iv-1-87: ella, giacendo

tanta pietà verso il loro principe. d' annunzio, iv-1-469: si appoggiò tutta

vol. I Pag.14 - Da ABBANDONATORE a ABBARBAGLIARE (17 risultati)

; desolazione, squallida solitudine. d' annunzio, iv-1-408: certo è impossibile ch'

di un bel colore marrone dorato, d' espressione sensuale e, talvolta, nei

è come un amore senza inquietudine. d' annunzio, iv-1-94: certi suoi abbandoni

, iv-1-94: certi suoi abbandoni parevano d' un fanciullo inconsapevole. idem, iv-1-145

è proprio vero dunque che questa parte d' odio immancabile disonora sempre i nostri più

a me e mi porse le labbra. d' annunzio, iv-1-196: ha negli atti

, nelle parole, nello sguardo quella specie d' abban dono affettuoso e delicato

convalescenti. negri, 2-739: melodie d' abbandono amoroso, lunghe e gonfie come

gonfie come onde di mare, con momenti d' estasi. beltramelli, iii-145: non

, perché la terra ha uno stanco languore d' abbandono. alvaro, 1-126: la

, segue pur chi fugge e sprezza. d' annunzio, ii-809: e la conocchia

crusca]: sopravviene frequente abbarba- gliamento d' occhi. tommaseo-rigatini, 2572: l'abbagliamento

: pompose tappezzerie abbarbaglianti di dorature. d' annunzio, iv-2-173: su le vie

pareti metalliche abbarbaglianti che dàn l'illusione d' essere d'oro. tozzi, i-75:

abbarbaglianti che dàn l'illusione d'essere d' oro. tozzi, i-75: il sole

-figur. pirandello, 8-159: specie d' ebbrezza abbarbagliante che dura un attimo,

e le azzurre sue luci abbarbaglia / d' incalzanti coorti il fulgor. tozzi, i-515

vol. I Pag.15 - Da ABBARBAGLIATAMENTE a ABBARRATO (27 risultati)

abbarbagliato da quelle splendide e sonanti parole. d' annunzio, v-1-500: non adopero il

iii-122: montagne di sale che paiono d' argento e abbarbagliano i poveri che han fame

, che non sono altro che piastre d' oro e d'argento, alle quali l'

sono altro che piastre d'oro e d' argento, alle quali l'ingordigia nostra

rucellai, 2-14-5-49: è egli un barlume d' un lume soprannaturale, che è di

occhi abbarbagliati da quel colossale focolare. d' annunzio, iv-2-49: ed egli mieteva

avere le carni piene di spine e d' agora..., essere ismemorata e

2-117: si vedono passare in uno sfondo d' acque abbarbagliate due bianchissimi cigni.

e disse: deh percuoti questa gente d' abbarbaglio. ed il signore li percosse d'

d'abbarbaglio. ed il signore li percosse d' abbarbaglio, secondo la parola d'eliséo

percosse d'abbarbaglio, secondo la parola d' eliséo. 2. figur.

seta al cui centro irradiava un bozzolo d' oro. abbarbicare, intr.

salvini, 39-ii-229: s'ingegni aristarco d' acquistar gloria, col regolare i versi

acquistar gloria, col regolare i versi d' omero, abbarbicandosi com'ellera, che per

, 1-522: io so come il germe d' un delitto / s'abbarbichi, per

: in tintoil udii contare allora / d' un'ellera che dello avello uscìa / là

luogo da barbificare a sua posta. d' annunzio, iv-2-68: le radici dei vecchi

la quale com'è abbarbicata nel core d' un amante ed egli la lascia dominare

questi, abbarcati intorno intorno a guisa d' un muro a secco, servono d'un

guisa d'un muro a secco, servono d' un sufficiente riparo. paolieri, 1-39

soffici, i-108: una loggia tutta ingombra d' arnesi rurali e di paglia abbarcata.

combat- teronsi alle barre tutto il mese d' agosto. botta, 4-1020: per

armi o con ostacolo facile a vincere. d' annunzio, iv-2- 596: la folla

la porta risonano i colpi degli abbattitori d' alberi, che tagliano i tronchi per abbacare

g. villani, 4-96: il re d' inghilteca avea affossato e steccato calese tutto

m. villani, 1-35: presono consiglio d' abbacare tra il castello e la città

ed abbacate le strade, si erano studiati d' inter- rompergli il passo. idem,

vol. I Pag.16 - Da ABBARUFF AMENTO a ABBASSARE (13 risultati)

abbarcate, pieno tutto d' uomini armigeri. tommaseo, 4-lani, 9-66

il campo s'abbaruffa, / comincia d' ogni parte la battaglia. b. davanzati

: meglio il suo abbaruffato che quel d' altri assettato: prov. sapiente, che

. abbassaménto, sm. diminuzione d' altezza (anche d'intensità del suono

sm. diminuzione d'altezza (anche d' intensità del suono); riduzione di livello

torcenti, proporzionalmente all'abbassamento del letto d' arno. viani, 19-207: a tale

, avvilimento; limitazione di potere, d' autorità. latini, 2-159: infra

e riesce persino a farcelo amare. d' azeglio, 1-217: cotesta letteratura è

conosce nel termometro morale della società leggente d' europa. tommaseo-rigutini, 17: nel traslato

temperatura: diminuzione di calore. -abbassaménto d' uri equazione: quando si riduce a

di calore, della cateratta, d' una stella; locuzioni delle scienze fisica,

ant. abassare), tr. ridurre d' al tezza, portare a

frassino simil, che su la cima / d' una montagna da lontan veduta /

vol. I Pag.184 - Da ADUMILIARE a ADUNATO (5 risultati)

io t'assomiglio a questa, / che d' una madre verde è figlia bruna.

arici, 149: lo sparso gregge d' ogni parte aduna, / e lui garrendo

de'selvaggi e dei bruti]. d' annunzio, 11-688: aduna e vita e

: s'aduna e stringe / l'aer d' intorno in nuvolo raccolto, / sì

del buon seme a'tempi nostri. d' annunzio, iii-2-18: sonate / la bùccina

vol. I Pag.185 - Da ADUNATORE a ADUSARE (14 risultati)

non può ricevere un sentimento vivo. d' annunzio, ii-698: ecco il fiume,

giordano [crusca]: una setta adunatrice d' ogni scelleratezza più nefanda. cicerone volgar

al sommo / de'nembi adunator. d' annunzio, iv-2-533: e il suo

per assicurarsi il nuovo stato, / d' uomini e d'arme adunazion faceano. vellutello

nuovo stato, / d'uomini e d' arme adunazion faceano. vellutello [purg.

alete ch'a ragione quella adunazióne d' eroi non si sdegna. d'annunzio,

adunazióne d'eroi non si sdegna. d' annunzio, iv-1-236: le nuvole

della neve. -figur. d' annunzio, v-1-488: non siete voi forse

non so donde esce un falcone / d' adunco rostro armato e di grand'ugna,

un grano di fromento pesante il doppio d' esse, il bevano alto, e

petto, / sprimaccia il covo. d' annunzio, ii-722: riponi il tuo coltello

]. verga, 1-156: quan- d' ecco d'un balzo sul tavolino quel gattaccio

verga, 1-156: quan- d'ecco d' un balzo sul tavolino quel gattaccio nero,

183: adunque povero è quello che d' esso [bene] ha poco.

vol. I Pag.186 - Da ADUSATO a AERE (15 risultati)

- anche al figur. cecco d' a scoli, 3917: la coloquinta delle

rimase infìssa nello scudo a guisa / d' adusto palo, e mezza giacque a terra

, un romor vago, come ronzìo d' arnie o schiantar secco di legno adusto.

dal fondo del pensier le cose. d' annunzio, iv-1-911: le due madri

gli aedi: / fanciulli eterni! d' annunzio, ii-588: ei parla, e

... ma li videro pieni d' anni e di placato sapere. =

. - anche al figur. d' annunzio, iv-2-1026: tutte le carezze erano

calcate. ella desiderò di aerarle, d' indurre fra l'una e l'altra

verdeggianti, l'urbanistica italiana è in anticipo d' un decennio. c. e.

liquidi); circola zione d' aria; rinnovamento dell'aria (specie in

. gadda, 2-43: le finestrelle d' aereazióne... riversarono nubi di

di cesare, 87: suoni grandissimi d' arme per taire s'udivano. fiore di

vento è turbamento de taire, movemento d' acque. intelligenza, 3: sentia

: l'aere di varii strumenti e quasi d' angeliche voci ripercossa risonava tutta. idem

caldo grande, a messer ricciardo venne disidèro d' andarsi a diportare ad un suo luogo

vol. I Pag.187 - Da AERE a AEREO (28 risultati)

quanto più è vuota, più è piena d' aere. alberti, 172: quando

di leve aer compose / la imagin d' una cervia altera e bella. idem,

in giro, come fanno due onde d' acqua ne'luoghi stretti, et fan

idem, 584: frate francesco, quanto d' aere abbraccia / questa cupola bella del

città piena di civiltà e di gentilezza, d' aer benigno, d'acque, di

di gentilezza, d'aer benigno, d' acque, di verde. = voce

et attingano quella perfettissima et splendidissima aere d' eloquentia con molta gen- tileza della lingua

sì felice. 2. disposizione d' animo; indole, natura. lapo

sm. e f.) * maniera d' essere, di sembrare; aspetto,

dal lat. area 'area, luogo d' origine '(dal senso di * nido

disus. aèrio), agg. formato d' aria, che ha la natura dell'

26): dissono essere tre maniere d' anime razionali, cioè nelli iddii celesti,

concavità de la terra, si sforzano d' uscirne fuora con terremoti. guicciardini,

onde si veste il suolo, / d' un'aerea lanugine coprendo, / di sua

forma or si movea qual pura / nuvoletta d' argento. idem, pr. sp

grappoli. leopardi, 32-149: come d' aeree gru stuol che repente / alle

digradano in fuggente ordine i pali. d' annunzio, ii-621: l'accordo / delle

tenerella pianta / crollar, sì come d' eolo irato il figlio / l'aereo pin

, 1032: un infinito colonnato / d' aerei pioppi. panzini, ii-269: [

. bocchelli, 1-iii-445: un che d' aereo, come di snella pianta rigogliosa

pino aereo attorto per i fuochi / d' ultimi raggi supplici [di crepuscolo]

vero. cattaneo, ii-1-254: fin d' allora dovette sembrar più sicuro il giro

questa composizione v'è un certo che d' aereo e d'indefinito. de sanctis,

è un certo che d'aereo e d' indefinito. de sanctis, iii-109: la

io 'l diedi per un impeto lacrimoso d' affanni, / per un amplesso aereo in

aereo in faccia a l'avvenir. d' annunzio, iv-2-158: il lume delle lampade

cicognani, 12-162: trovava certe analogie d' immagini coi più aerei lirici inglesi.

che concerne la navigazione dell'aria. d' annunzio, iv-2-1305: portato dal fuoco,

vol. I Pag.188 - Da AEREOPLANANTE a AEROFOBO (13 risultati)

. aerìfero, agg. conduttore d' aria; contenente aria.

, 12-8: vola- tizza come qualcosa d' aeriforme e incorporeo. 2.

e incorporeo. 2. composto d' aria, aereo. nievo, 487

. aereiformità), sf. qualità d' essere aeriforme. - anche al figur.

, ad altri lo scarlatto e il giallo d' arancio. dossi, 263: egli

. aeròdromo, sm. campo d' aviazione: termine generico con cui si

. aerocampo, sm. campo d' aviazione. vittorini, 1-71:

leggi sportive, 131-4: l'aero club d' italia promuove e favorisce la costituzione di

(plur. -i). vescichetta piena d' aria che serve a diverse alghe per

o ampolle certi rigonfiamenti o vani ripieni d' aria proprii delle foglie, e particolarmente

galla. nella serie delle fanerogame la castagna d' acqua { trapanatans) eì'otricolaria {

leggi sportive, 131-2: l'aero club d' italia (ae. c. i.

. medie. eccessiva e involontaria deglutizione d' aria (con conseguente tensione degli organi

vol. I Pag.189 - Da AEROFONISTA a AEROPORTO (8 risultati)

corpo vibrante è costituito da una colonna d' aria (tromba, flauto, ecc.

.). 2. apparecchio d' ascoltazione per mezzo del quale si può

dalla luna ad interrompere le gaie gozzoviglie d' una brigata di buontemponi non avrebbe recato più

nell'altro, secondo i principi ordinari d' aerometria. = voce dotta,

, capace di sollevarsi da una superficie d' appoggio e di ritornarvi, dopo

leggi sportive, 131-4: l'aero club d' italia promuove e favorisce la costituzione.

il volo, la velocità e stati d' animo connessi con le esperienze del volo

, le prospettive aeree, gli stati d' animo aerei » (f. t.

vol. I Pag.190 - Da AEROPOSTALE a AFA (13 risultati)

leggiadra ed aerosa dolcezza di movimenti. d' annunzio, iv-2-1002: sovrumano le appariva

le appariva quel capo scoperto, libero d' ogni ingombro, ossa e carni trasmutate come

comunemente mongolfiere in aria simili palloni. d' annunzio, iv-1-1030: un bagliore rossastro

disponendosi in vasti cerchi e dando imagine d' un immenso duomo luminoso a specchio del

di ri- scaldamento a circolazione forzata d' aria: com posto da

che comunemente se l'è data, d' averli insieme congiunti. = voce

viso si contraeva, come le foglie d' un fiore, nell'afa che precede la

, ronzando nell'afa che cresceva. d' annunzio, ii-745: or tutta la palude

come un fiore / lutulento che il sol d' agosto cuoce, / con non so

danzano i lampi di calore / con ali d' afa all'orizzonte. palazzeschi, i-155

, i-1-402: nell'afa pesantissima e pregna d' umidità palustre di quell'affannosa calura.

tra l'aumento della una giornata d' afa. montale, 1-59: l'orto

questi monti, c'è un senso strano d' aria mometro (v.).

vol. I Pag.191 - Da AFACA a AFFACCENDAMENTO (19 risultati)

idem, iii-10-429: in tanta afa d' ipocrisie politiche e letterarie rinfresca dire il

afa di una insìpida vita, disonorata. d' annunzio, iv-2- 892: l'

le cose più squisite; a chi pretende d' essere molto dilicato in qualsivoglia genere di

ma non ve ne sono delle maggiori d' un seme di afaca. =

orefice, col provino e col pezzo d' oro che vuol saggiare, fa le due

, sm. plur. entom. ordine d' insetti caratterizzato dalle pulci. =

afasia gli impediva di proferir verbo. d' annunzio, iv-1-558: consideravo mentalmente.

della terra, e cangiando il nome d' apogeo e perigeo in quello d'afelio e

nome d'apogeo e perigeo in quello d' afelio e perielio. idem, 1-283

. 2. medie. asportazione d' una parte del corpo, amputazione.

: trovo cosa mirabile che l'afeta d' uno andando contro l'afeta dell'altro,

e allora è opportuno usare i rimedii fisici d' applicar le cose nemiche di quaggiù tra

9-19: e da parte il pregò d' una donzella /... / più

conoscenza inante; / par v'abbia d' amistade antica usanza, / e ragiona

i turgidetti e rosseggianti lumi, / d' amorose rugiade umidi e gravi, / terge

mi resterà sempre impressa nella memoria. d' annunzio, iv-1-386: avevamo là qualche

celasse la propria scommodità e s'infingesse d' avervi pienissima consolazione. fagiuoli, 1-125:

e un po'anche stizzosi di affabilità. d' annunzio, iv-2-846: il frate guardiano

affabilmente in faccia a un'ampia distesa d' orti. = comp. di affabile

vol. I Pag.192 - Da AFFACCENDARE a AFFACCIARE (12 risultati)

sudava olio per tutte le carrucole. d' annunzio, iv-2-1154: un affaccendamento misterioso

per una delle quattro strade il galoppo d' un cavallo che s'awicinava. de marchi

da esteriore lavoro, senza punto darsi aria d' affaccendato. idem, 1-76: una

vieni che c'era per casa. d' annunzio, iv-1-484: ascoltavo il passo

delle donne di casa affaccendate; mi rodevo d' impazienza. panzini, iii-22: io

- anche al figur. f. d' ambra, 1-2-6: piglia almanco un garzone

si affacciava da un lato la vista d' una spaziosa campagna popolata di case.

/ onde t'affacci a le due viste d' adria, / rocca d'absburgo.

due viste d'adria, / rocca d' absburgo. verga, i-268: i cani

.. chiome stormenti di platani e d' elei s'affacciano. deledda, ii-101:

, 5-10: si affacciò sulla soglia d' una casa una bambina e stette a

veri. idem, 3-34: e possibilità d' amore e gloria / mi s'affacciano

vol. I Pag.193 - Da AFFACCIATO a AFFANGARE (13 risultati)

ariosto, 7-56: ne la forma d' atlante se gli affaccia / colei che

le teste nere delle donne affacciate sul cielo d' argento. palazzeschi, 1-16: anche

dove non dovrebbe. è il contrario d' attillato. = deriv. da fagotto

o peccato, o per vanitade d' affaitamenti, o per ingiurie. =

250: ai freddi spirti / serenatori d' aquilon, minuta / si turbina la

compera a minuto, pasce i figliuoli d' altri, e affama i suoi. dizionario

sono come l'affamato che sogna tetti d' oro. boccaccio, i-51: i tristi

610): una accorreva alle grida d' un bambino affamato, lo prendeva,

dal vento intorno al viso pallido feroce d' affamato. viani, 14-483: a destra

affamato di giustizia e di certezza, d' autorità e di speranza, ricorrerà alla

la magra invidia, il cocente ardore d' avere. foscolo, v-16: mi parea

ha lassato gli ricchi nelle cose vane. d' annunzio, iv-2-233: gli affamati si

de'suoi provveditori, cioè affamatori, d' esercito. manzoni, pr. sp.

vol. I Pag.194 - Da AFFANGATO a AFFANNO (17 risultati)

: tegnendoli a badalucco, e aggirandoli d' intorno a loro schiere ordinate, sonando trombe

/ gli affannava il fatidico cor. d' annunzio, iv-2-114: colpi sordi le

colpi sordi le batterono il cuore, sussulti d' angoscia le affannarono il respiro.

il petto di pietate / e sì pieno d' orror che non rimiro / né odo

m'affanna il cielo e il mondo. d' annunzio, ii-173: mentre / la

, / onde in terra s'asside. d' annunzio, iv-1-981: poiché l'acqua

: tu vedi la formica / che d' affannarsi la state non cala. boccaccio,

che affannando vada, se non a fine d' avere alcuna volta riposo: e io

, indovina de'lor danni, / d' alcun futuro mal par che s'affanni.

e con la « parola » s'illudono d' affermare l'individualità che loro sfugge.

. anche afannato e afanato). pieno d' affanno; che ha il respiro grosso

9-8: [ii] paese d' italia spesso affannato di guerre era. idem

e tribolati cittadini di pavia e disperati d' ogni soccorso... cercarono d'arrendersi

d'ogni soccorso... cercarono d' arrendersi a patti a messer galeazzo.

lento / delle ondate alla spiaggia. d' annunzio, iv-2-612: tale era dunque

., 4-95: allor sarai al fin d' esto sentero: / quivi di riposar

ma ora più soffocanti che mai. d' annunzio, iv-1-725: ansava forte;

vol. I Pag.195 - Da AFFANNONE a AFFARACCIO (32 risultati)

lo forte, che di soffrire affanno d' armi non ebbe pari. dante, purg

della sua virtute / in non curar d' argento né d'affanni. g. villani

/ in non curar d'argento né d' affanni. g. villani, 7-26:

greci eroi, / cagione ai persi d' infinito affanno, / a poco a poco

a chi gli è dato, / d' amor prendo cumiato e vói partire. rinaldo

amor prendo cumiato e vói partire. rinaldo d' aquino, ii-144: in un gravoso

: e molti ha già de'chiostri e d' ermi tratti. guinizelli, iv-19 (

v-369 (74): così mi voglio d' amoroso afanno / e di pensiero caricare

ch'i'nacqui in su la riva d' arno, / cercando or questa et

389): tu in grandissimo affanno d' animo messo m'hai, non sappiendo

ferare. idem, 699: mi pasca d' una speranza, se non vera,

segno, venisse a cavare la figliola d' affanno. caro, 1-741: or quale

novella / de la tua morte, tramortir d' affanno. marino, 263: de

sul campo, ma in letto, d' affanno e di struggimento. idem, 319

oh casa / di desiderio, ove d' invidia è degno / chi d'affanno morì

, ove d'invidia è degno / chi d' affanno morì! pellico, ii-43:

/ e degli affanni suoi, vota d' affanno / visse l'umana stirpe.

sarà all'egra mia vita fattor che d' affanni? carducci, 674: con le

vada, e perché lento vada. d' annunzio, iv-1-556: nessuna notte m'era

parsa mai tanto piena di dolcezza e d' affanno. saba, 382: ogni

l'universo dovesse accorarsi degli affannucci privati d' uno scrittore. = deverb

deve fare dà affettata importanza, figurando d' affannarvisi col travaglio e con lo zelo.

1-1]: tanta fu l'affezione sua d' esser tua... ch'

, ma ostinatamente e affannosamente immobile. d' annunzio, iv-2-694: ora egli credeva

, apprensione, inquietudine, agitazione (d' animo). guittone, 3-2:

i-119: or non bastava alla invidiosa fortuna d' averci dati tanti affannosi sospiri allontanandoci,

, i-14: dopo un disastroso viaggio d' inverno un letto tepido e molle, dopo

l'affannoso / fianco, non vien che d' alitar mai resti. beltramélli, i-615

affannoso come quello di colui che sogna d' annegare. palazzeschi, 3-49: udivo

15-82: di baci la ricopro, e d' affannosa / dolcezza palpitando all'anelante /

: anco di cose, non propriamente d' affare, per es., malattia o

un affatacelo. ma sempre l'idea d' una difficoltà ci si sottintende. anco

vol. I Pag.196 - Da AFFARATO a AFFARE (22 risultati)

: eustachio manfredi essendo per affari d' acque a ravenna, e facendo

entusiasmo. foscolo, xv-244: l'affare d' un suo parente 10 conduce alle

22 (379): sfuggì sempre d' impicciarsi negli affari altrui. [ediz

misteriosi recessi, ove sogliono trattarsi affari d' amore e d'onore, ossia di vita

ove sogliono trattarsi affari d'amore e d' onore, ossia di vita e di morte

, e l'uffizio e il luogo d' esso ministero: * ricorrere, informarsene

, in quelli militari dalla sua segreteria d' azione. emanuelli, 1-153:

: dopo un mondo di fatiche e d' imbrogli e d'affanni, finalmente l'affare

mondo di fatiche e d'imbrogli e d' affanni, finalmente l'affare che v'accennai

con quel vantaggio pecuniario che avevo ragione d' aspettarmi. leopardi, ii-1092: un uom

. leopardi, ii-1092: un uom d' affari (senz'ombra di filosofia) ha

[s. v.]: uomo d' affari, che attende di continuo per

fatti loro. arila, 15: uomo d' affari dicono colui il quale meglio si

faccendieri: dunque lasciamo in pace yhomme d' affaires. crusca [s. v.

[s. v.]: uomo d' affari, diciamo colui che ha molte

molte cose per sé o per altri. d' annunzio, iv-1-264: una passione,

: l'uomo pratico, l'uomo d' affari e di politica, considera frivolo

, non è buon segno di uomo d' affari. palazzeschi, 4-350: mi disse

anche un piccolo merciaiuolo quando abbia frequenza d' avventori e venda pur con poco guadagno

in un suo dramma, la question d' argent, ii-vii: les affaires? c'

creduto di far parola a vostra paternità d' un affare di comune interesse. cattaneo,

: à la tosse: un affare d' umori gli si smuove.

vol. I Pag.197 - Da AFFARE a AFFARUCCIO (30 risultati)

affare: volendo indicare che si tratta d' una cosa distinta (da ciò che si

che non è piccolo affare. seggetta d' affari, era ai re di francia

diventano uguali ai re; e brévet d' affaire (così il dizionario dell'accademia)

il dizionario dell'accademia) il privilegio d' assistere a quella funzione regia.

e ad altri non deve importare neanco d' aveme conoscenza. onde a chi vuol

/ ben passa costumanza ed è quasi for d' uso / l'afar vostro noioso per

di grande affare troppo altera. rinaldo d' aquino, v-117-17: quando l'aloda

l'aloda intendo e'rusignuolo vernare, / d' amor lo cor m'afina, /

, / e magiormente intendo k'è llegno d' al- tr'affare, / ke d'

d'al- tr'affare, / ke d' arder no rifina. elegia giudeo-italiana,

/ no le par grave né sape d' oltraggio, / tant'è di vano affare

a male, / tutto sie tu d' assai nobile affare. iacopone, 28-7:

maggiore affare, / si è tenuto d' aver, per ragione, / in sé

grande affare, se fosse vivuto. detto d' amore, v-362-176: la sua piacente

di uomini di gran legnaggio e di baroni d' alto affare, non si confarebbe per

e mi fece conoscere ad alcuni signori d' alto affare, i quali mi avrebbero

è ac197 — caduto più d' una volta a personaggi di ben più alto

da quel paesetto, villeggiava una coppia d' alto affare; don ferrante e donna

barde, all'armi, / uom d' alto affar parea. leopardi, iii-273:

questo, e per la prenotata idea d' importanza, affare con aggiunti varii, denota

, versando per lo più sopra cose d' interesse, e la stessa giustizia dai

stessa giustizia dai più trattandosi come cosa d' utilità. arila, 15: affare

esso sforzandosi ognuno / offende, accesi d' amoroso foco, / non lasciandoli affar danno

cosa profittevole '; dicendosi per modo d' esempio: 'gli è un buon affaretto'

è un affaretto amoroso, gli affaretti d' un causidico, altri gli affarmi della donna

, 8: quegli altri uomini poi d' affari, che fanno per sé e che

. -i). neol. uomo d' affari; chi si applica senza scrupoli agli

col marito affarista era divenuta una donna d' affari di primordine, con fiuto sicuro.

nieri, 173: faceva un affarone d' oro, e lì, ite e venite

: 'egli e un affarone', parlando d' alcuna cosa, che è o che può

vol. I Pag.198 - Da AFFASCIARE a AFFATICAMENTO (15 risultati)

, 14-146: tagliano i rami intricati d' abbracciaselve, li affasciano, li caricano sul

: avviene per lo malvagio diabolico affascinamento d' occhi. lambruschini, 1-194: vi

. 2. ant. male d' occhio (nei cavalli). trattato

l'anima mia e i miei sensi. d' annunzio, iv-1-203: uno sguardo affascinante

uno sguardo affascinante, mite come quel d' una colomba, un po'obliquo come

colomba, un po'obliquo come quel d' una serpe. panzini, iii-584:

affascina con trufferie, come giuda. d' annunzio, iv-2-440: pareva che il

la guardasse attraverso le palpebre chiuse. d' annunzio, iv-2-657: -ah, chi dimenticherà

bacchetti, 1-iii-206: veniva l'epoca d' affastellare i covoni del grano mietuto.

manzoni, 1122: [la] furia d' affastellare obiezioni contro l'editto. carducci

paludi, legate benissimo insieme a foggia d' un covone di paglia, da una banda

che è difficile cavarne il punto principale d' errore. 3. con valore

infeme / fate non l'affatàr, ché d' af- fatare / forza non han,

una ca- pigliara in capo che era d' oro, della quale capigliara era affatato

, 41-29: era inviolabile e affatato. d' annunzio, v-2-160: così, nelle

vol. I Pag.199 - Da AFFATICANATURE a AFFATICATO (7 risultati)

visivi che le stelle mi pareano tutte d' alcuno albore ombrate. simintendi, 2-160:

parentado; ma tu, forse servo d' altrui, affatichi per lo tuo vestire

a le roveri / i torbid'impeti d' euro affaticano. idem, 147: tu

l'imago de la gran vendetta? d' annunzio, iv-2-1044: la perpetua tempesta

il misero, cotante volte si sforza d' essere somigliante ad esso. idem, 237

riprendere della fatica. chi è affaticato è d' ordinario stanco in modo da non poter

: apprendi dunque per li tuoi esempli d' avere compassione agli affaticati, e

vol. I Pag.200 - Da AFFATICATORE a AFFAZZONAMENTO (8 risultati)

, acciocché non compiessono la loro infortuna d' essere affatto sconfitti. boccaccio, i-505

aminta, 1918: quel ritegno / tanto d' impeto tolse a la caduta / ch'

io cantava per ore intere con una specie d' allegrezza affatto sterile di buoni sentimenti.

mio cuore, che non era però d' asino affatto affatto, nacque un pensiero.

/ fate non l'affatàr, ché d' affatare / forza non han, ma sol

di fatare e di assiderare per via d' incantesimo e di magia. tommaseo-rigatini,

bene che sol di fulvia ti ricorderesti. d' altro no, in modo affatturato sei

il giovane, 9-352: uno sciame [d' innamorati], che stan sempre là

vol. I Pag.201 - Da AFFAZZONARE a AFFERMARE (17 risultati)

s'accordano a quei principi? guardai d' intorno a me, e parvemi d'affermare

guardai d'intorno a me, e parvemi d' affermare che no. manzoni, pr

lungi: io nego e non affermo. d' annunzio, iv-2-414: io sentiva accrescersi

quest'arte, et afferma tulio la sentenza d' aristotile. e però che elli l'

, e ne li altri genera. detto d' amore, 26: allor dice:

capo della talèa nel pecorino / sterco o d' altro animale avvolger tutto / o in

non è pietà, né tenerezza. d' annunzio, ii-425: durano affé e'buoni

termine giuridico e nel 1845 come termine d' anatomia; ingl. afferent (nel

frutti. redi, 16-iii-175: sentenza d' aristotile affermante che gl'insetti acquatici non nascono

mano. -sempre con quel riso d' idiota! de marchi, 737: il

. viani, 14-288: esseri d' ogni condizione, insieme commisti dalle tristezze

invocavano con gli occhi affebbrati il lampo d' una estrema speranza. idem, 19-394:

rinforzare i parapetti delle trincee che impolpati d' acqua smottano. manzini, 7-254: ma

insinuò, lo- gorantissima, la voce d' un cantore ambulante. = deriv

part. pass, di affebbrare, d' uso dial.). affegatare,

saramenti ad affermare che egli prima sofferrebbe d' essere squartato che tal cosa contro allo onore

per la gola / a qualunque uom ardisca d' affermare / che 11 murtola non sa

vol. I Pag.202 - Da AFFERMATAMENTE a AFFERRARE (17 risultati)

* il deputato b. nel discorso d' ieri si affermò capo della maggioranza'.

fra giordano, 3-222: tutte quelle grandezze d' iddio, che dette sono per li

lui sanza nullo contrario, o menimamento d' alcun bene. cavalca, iii-161:

avviene che le parole affermative e sicure d' una persona autorevole, in qualsivoglia genere

questa, di porre una cosa in loco d' un'altra; o che si nieghi

; e vile, cioè da viltà d' animo affermato e fortificato. 3

e così gige, quando disi- derava d' avere l'affermatore della vana opinione, approvò

tali sillogismi. varchi, 8-i-m: d' ogni cosa è vera la negazione,

o l'affermazione; cioè, che d' ogni cosa si può dire veramente,

rigutini-cappuccini, 172: dopo una gara d' automobili, vidi stampato da uno dei

b. croce, i-2-51: un'opera d' arte e un'opera di filo- sofia

spagna, 3-42: se abattuto son d' esto afferrante, /... pregion

663: afferrai la mia magnifica penna d' intendente e scrissi un tal letterone che

sulla bocca un bacio di fuoco. d' annunzio, ii-770: io con la destra

ha afferrato al volo la foglia vizza d' un platano. bontempelli, 9-48:

pur, che al gel soggiacque / là d' oltramonti, or ridestato afferra / la

afferrava quello che le veniva messo davanti. d' annunzio, iv-2-1081: non abbandona quel

vol. I Pag.203 - Da AFFERRATO a AFFETTARE (12 risultati)

, quando si vede l'ottima congiuntura d' acquistarsi la sorte senza riguardo d'alcuno

congiuntura d'acquistarsi la sorte senza riguardo d' alcuno, l'afferrarla pel crine. mazzini

la parola che l'occhio vedeva. d' annunzio, iv-1-486: percosso come da

v.]: afferrare, dicesi anche d' utensile, quando colle ganasce, come

sua furia è tanta / che più d' un seco tragge a cui s'afferra.

forti tanaglie, o grani, o semi d' erbe, e puntando gagliardo, li

uno strido: uno degli afferratori gli dà d' una gran zampa in sulla bocca]

], / e con dipinte barchette d' intorno / ai campi suoi e alle sue

degnamente giudicare di qualche altra cosa. d' annunzio, iv-1-767: s'accorse che

inquietati... tacquero sempre e affettarono d' avere fretta. e. cecchi,

fetta cadde in sul desco un tornese d' oro. carletti, 200: alla quale

fini fini come carne da far polpette. d' annunzio,

vol. I Pag.204 - Da AFFETTARE a AFFETTIVO (14 risultati)

prosciutto. calvino, 1-544: il rosso d' un prosciutto che affettavano al banco.

goffi cervelli un sol capello posto più d' un lato che da l'altro, colui

è cosa ridicola e affettatissima il lamento d' olimpia nel- l'ariosto, quello d'

d'olimpia nel- l'ariosto, quello d' erminia nel tasso? idem, i-202:

voi sentirete sempre un senso di monotonia. d' annunzio, iv-1-938: ella s'appagò

, 4-1-13: qualunque vescovo ordina cherico d' altra diocesi sanza licenzia del suo superiore

... scusandosi, con un'aria d' indifferenza, portata fino all'affettazione. leo

scrive com'egli scriveva, stentato d' arte... la naturalezza non risalta

far mostra di pigliar interesse a tutto. d' annunzio, una cartata d'affettato

. d'annunzio, una cartata d' affettato spesso miracolosa,... sulla

sa che tuttavia in questo cosi tatore d' antichità. cesarotti, i-195: voi non

. a subire variazioni; qualità d' essere affettibile. affettatóre2, agg

tissima stima della divina maestà. d' annunzio, iv-2-124: affettazióne, sf.

che la sua orazione oliva di lucerna e d' afriguardano i moti della volontà, nelle

vol. I Pag.205 - Da AFFETTO a AFFETTUOSITÀ (16 risultati)

: li miei pensieri, che sono parlare d' amore, sonan sì dolci, che

maestro alberto, 37: gran tumulto d' affetti t'ha posseduto. petrarca, 23-26

t'ha posseduto. petrarca, 23-26: d' intorno al mio cor pensier gelati /

castiglione, 429: talor più affetto d' amor si conosce in un suspiro,

, / che mi fea desiare / d' esser sempre presente / a la mia bella

sono formate con sensi di passioni e d' affetti, a differenza delle sentenze filosofiche

me state attentamente ascoltate: salvo che d' una non s'è ragionato punto, ed

41: sol chi non lascia eredità d' affetti / poca gioia ha dell'urna.

dolore? idem, 29-106: se d' affetti / orba la vita, e di

: non si può dire che tumulto d' affetti sente il condannato prima di entrarvi:

sol ira, in servo italo petto. d' annunzio, iv-1-406: perché cantava?

di un'anima ove riposarsi colla quieta sicurezza d' un affetto. ojetti, 133:

essa altro male che un me- scuglio d' ipocondria e di affetto uterino.

ventitré anni, nera di capelli e d' umore, spenta, fuligginosa, e con

id est fatto affettuoso, id est ripieno d' affezione. vellutello [par.,

amate la donna vostra e che ella d' altrui non divenga dubitate, sallo iddio

vol. I Pag.206 - Da AFFETTUOSO a AFFEZIONE (9 risultati)

baldini, 4-12: se l'affettuosità d' una popolazione colorisse di sé le città

che abita, si vedrebbe roma tutta color d' oro e parigi color piombo.

pur m'è rimasto un non so che d' incanto, / che vuol ch'ancora

principio dell'affezionarsi, si credono capaci d' affetti potenti. idem, 4-422: si

è per ordinario il vizio degli etimologisti, d' affezionarsi ad alcune strane derivazioni ingegnose,

gadda, 86: 11 suo campo d' affari raggiungeva da tempo amene cittadine dell'

: s'io m'attenessi a l'opinione d' alcuni filosofi naturali, direi che l'

. boccaccio, iv-26: io, volenterosissima d' imparare, conobbi che non solamente favellando

di lui e i suoi costumi considerando, d' occulto amore ferventemente di lui s'accese

vol. I Pag.207 - Da AFFEZIONEVOLE a AFFIBBIARE (20 risultati)

che amano esser sola al mondo ornata d' ogni eccellente virtù. bandello, 1-7

è, che loro fanno più conto d' una donna mora di quel paese, che

una donna mora di quel paese, che d' una bianca di portugallo e pare,

la creatura spirituale, che la prescienza d' alquanti che a malo fine doveano venire

quello febbricitante, il quale sopraviene d' affezione di cuore e di stomaco.

affezione morbosa corporea e mentale insieme. d' annunzio, iv-1-636: nella sua visita

accidente meteorologico. sassetti, 201: d' altre affezioni non vedemmo gran diversità:

nugole, e tutta l'affezione durò cosa d' un quarto d'ora. idem,

l'affezione durò cosa d'un quarto d' ora. idem, 203: tifoni chiamano

l'orizzonte. 8. prezzo d' affezione: prezzo maggiorato che si paga

altri, che si e di prezzi d' affezione, è paese capricciosamente fluttuante, è

: protetto. prezzo d' affezione, quello che non si misura al

quei vestiti, glieli rivende a prezzi d' affezione, e sono sempre come nuovi del

e che le affianca a un cenno d' intesa nel momento della disgrazia segreta che

: la facciata di san pietro in ciel d' oro si rincantuccia nell'angolo d'una

ciel d'oro si rincantuccia nell'angolo d' una piazza fuori di mano, affiancandosi

affiatare. affiatare, tr. mettere d' accordo, portare due o

bisogno dell'altro '; 'prima d' imprendere cosa in comune, conviene affiatarsi

certa gente cerimoniosa non c'è modo d' affiatarsi per quanta confidenza vi diano,

preso confidenza e simpatia; che procede d' intesa con altri. moravia

vol. I Pag.208 - Da AFFIBBIATO a AFFIDARE (17 risultati)

dicesi più spiegatamente di chi presume giudicare d' alcuna cosa. -disus. affibbiarsi le

bellissimi capegli sono rinchiusi in una reticella d' oro, ed uno affibbiatoio d'oro affibia

una reticella d'oro, ed uno affibbiatoio d' oro affibia quella vesta purpurea. idem

la quale intorno abbraccia uno cerchio col lato d' oro, ed uno affibbiatoio le lega

solidi ed ai nervi di costrignersi, d' incresparsi e di riacquistare la loro affibbiatura

collo del piè, affibbiati con lame d' oro e d'argento, e all'ultima

, affibbiati con lame d'oro e d' argento, e all'ultima affibbiatura una

ultima affibbiatura una bella e vaga maschera d' oro. leggi di toscana, 10-27:

cappotto, sino in tre bottoni o gangheri d' argento. = deriv. da affibbiare

in odio di male, afficie dottrina, d' essa molto generando vertù, siccome in

fra breve sarò avanzato '; * dopo d' avermi dato l'affidamento che mi avresti

non affidare la nostra vita all'arbitrio d' un ignorante medico. parini, giorno,

/ da affidarlo scrivendolo / sulla scorza d' un tremolo d'argento / perché lo propalasse

scrivendolo / sulla scorza d'un tremolo d' argento / perché lo propalasse. baldini,

navicelle che affida alla fanghiglia / mobile d' un rigagno. emanuelli, 1-39:

e nobile uomo di soggiogare e impadronirsi d' un nimico reso impotente e che volontario

/ a putridi nepoti / l'onor d' egregie menti. tommaseo-rigutini, 1707: quando

vol. I Pag.209 - Da AFFIDATAMENTE a AFFIGGERE (10 risultati)

, colla quale tu possi affidatamente contare d' opera di verità. idem, xxii-6 (

provando che non era né per colpa d' anima, né di carne, sentenziarono

comunali o feudali, mediante il pagamento d' una tassa. b. croce

sì sommessa affievoliva fino al sussurro. d' annunzio, iv-1-481: il canto divenne elegiaco

la qual cagione la forza del reame d' inghilterra molto affiebolìo. idem, 9-302:

osserva: affievolendosi per un inevitabile disperdimento d' elettricità stessa. alfieri, 4-146: le

erano, e le nemiche accresciutesi. d' annunzio, iv-2-942: mormorava interrottamente come

. pindemonte, 8-82: sedia d' argento borchiettata a lui / pose,

10-164: [i fiorentini] si ordinarono d' andare a oste sopra la città di

affievolita per nulla la sua insigne bontà. d' annunzio, iv-2-145: vedendosi macilente,

vol. I Pag.210 - Da AFFIGLIARE a AFFILATO (21 risultati)

. non è tanto un atto legale d' adozione, quanto la volontà e l'abito

sua prima vita: dice che fa sembianti d' avere negletto ciò che fare dovea.

nievo, 1-317: e gli pareva come d' incontrare un vecchio amico senza poter bene

e nelle proprietà loro, fatta per opera d' arte; e direbbe, meglio che

lo affilava sopra una lunga pietra. d' annunzio, ii-943: ché l'africa non

a non massacrarsi. -figur. d' annunzio, i-742: naviglio d'acciaio,

. d'annunzio, i-742: naviglio d' acciaio, diritto veloce guizzante / bello

i forconi, / e con salcio d' amelia legan viti. -figur.

amelia legan viti. -figur. d' annunzio, iv-2-1347: i leali occhi fraterni

allunga, e come dimagra per effetto d' alcun senso di sgomento, o d'altra

effetto d'alcun senso di sgomento, o d' altra istantanea passione, o per violento

, ma s'affilava in viso. d' annunzio, iii-2-130: un'insensata audacia

del papa, 3-25: il taglio d' un rasoio perfettamente affilato, che agli occhi

drizzano i rami ancora spogli, armati d' affilatissime spine. ojetti, i-399: lo

studi troppo assottigliati di critica metafisica e d' algebra, divengono per tutta la vita affilatissimi

affilatissimi nella loro maniera di pensare. d' annunzio, v-2-509: quella sentenza che

'l bianco ed affilato volto / l'aleggiar d' un sorriso. verga, i-288:

appannati del figliuolo e quel naso affilato. d' annunzio, iv-1-201: quelle mani.

e disteso a corsa dietro una lepre. d' annunzio, iv-1-177: le sue gambe

, un po'lunghe dell'affilata lunghezza d' un disegno efebico, si movevano con

seta che non fanno una piega sulle caviglie d' affilatissima eleganza. 6. ant

vol. I Pag.211 - Da AFFILATOIO a AFFINATO (15 risultati)

convenientemente il taglio de'rasoi, o d' altri ferri di taglio, e se ne

perfettamente. si opera sulla cote bagnata d' olio, mentre l'assottigliatura più grossolana

eseguisce sulla ruota di pietra arenaria bagnata d' acqua. = deriv. da

chi affilia; che ha proceduto all'atto d' affiliazione. codice civile, 409:

, l'iniziazione al secondo grado e facoltà d' affigliare. moravia, ii-25: aveva

duello di raimondo, con quale affinamento d' imitazione son dal tasso introdotti? magalotti

e ne'rami dell'albero, qual magistero d' arte, qual provvidenza d'economia,

qual magistero d'arte, qual provvidenza d' economia, quanti miracoli di natura contenga,

mite diffondea sua vita umile. d' annunzio, v-2-40: così l'esercizio

sempre più in me si affina. d' annunzio, iv-1-359: tutti i lineamenti s'

, onde di morte è rea, / d' affinar contra me prendea diletto. idem

/... / di senno e d' adomeze sete ornata, / e nata

adomeze sete ornata, / e nata d' afinate gentileze. bonagiunta, ii-300: montasi

e fiore e frutta / l'affinata gioi'd' amore. giacomini, 3-77: il

, alquanto consumato; sciupato. d' annunzio, iv-2-787: scarno, asciutto,

vol. I Pag.212 - Da AFFINATOIO a AFFIOCARE (16 risultati)

con mattoni e con terra a modo d' una fucina. affinatóre, sm

, 1-21: con lui era uno figliuolo d' uno affina- tore d'ariento. balducci

era uno figliuolo d'uno affina- tore d' ariento. balducci pegolotti, i-197: costa

media una quantità di 1600 kilogr. d' oro, del valore di 5. 511

operazione, mercé cui separansi dalle materie d' argento le particelle d'oro che vi

separansi dalle materie d'argento le particelle d' oro che vi s'incontrano. si è

i cadaveri di quella famiglia furono, d' ordine della sanità, condotti al cimitero

pestilenza. pellico, ii-25: talora fingo d' essere allegro affinché i poveri prigionieri sorridano

e nel grado in cui taluno è parente d' uno dei coniugi, egli è affine

delle altre anime affini alla mia aleggiava d' intorno. soffici, 6-37: ambedue

villani, 7-60: ivi attese il re d' araona affine di combattersi con lui.

chiuse le porte: come pure, affine d' escludere... dalla radunanza gli

vita degli animali e la nostra. d' annunzio, iv-1-139: segrete affinità egli

piante. 4. bot. affinità d' innesto: attitudine di due piante a

due piante a svilupparsi insieme per via d' innesto. dipende dalla maggiore o minore

luca, 1-15-2-237: convien [il nome d' incesto] ancora a quella copula,

vol. I Pag.213 - Da AFFIOCATO a AFFISARE (19 risultati)

.. le voci si affiocarono. d' annunzio, iv-1-516: i rumori si affiochivano

, velarsi (di lumi). d' annunzio, iv-1-753: era una sera piovigginosa

musino auzzo com'uno scuo- iattolo. d' annunzio, iv-2-1086: non udivano le loro

, dove fuggi, ove vai? d' annunzio, iv-1-455: mi parlava con

senza il quale si soffocano in poca d' otta. troverete menzione in plinio nella

. troverete menzione in plinio nella descrizione d' india di questa gente ch'egli chiama

si intravede; che emerge (a fior d' acqua, a fior di terra)

a fior di terra o a fior d' acqua; spuntare alla superficie; venir

manzini, 7-178: come sullo specchio d' un pozzo in cui possa affiorare un

straniero. vittorini, 1-24: una vena d' acqua è affiorata sulle lastre, profonda

sorrideva: ma chi sa da qual fondo d' amarezza affiorava quel sorriso. beltramelli,

(come nella locuzione 'a fior d' acqua '): voce non ancora registrata

, agg. emerso a fior d' acqua; venuto alla superficie.

a fiori. salvini, 12-1-288: d' enea i doni ammirano,...

con occhio altier, pien di minaccia e d' ira. foscolo, v-159: m'

affisò quel bicchiere che aveva colmo]. d' annunzio, iv-1-863: si risvegliava il

sì potenti occhi che sopra la facilità d' ogni animale affissa gli occhi al sole né

viso, / son tanti fiumi ognor d' eterno pianto. idem, 12-69: e

in lucida parola e dolce verso. d' annunzio, iv-2-893: lo sguardo altrui non

vol. I Pag.214 - Da AFFISATO a AFFITTANZA (10 risultati)

: non hai en te possessore, / d' altri non èi posseduto; / onne

tuo petto, / affisa ne'tuoi d' aquila occhi. = part. pass

di tutti gli innumerevoli giornali di avvisi d' ogni sorta, dopo averne coperto le mura

a buono o malgrado, a leggere. d' annunzio, iv-2-847: ella rivide la

sperano le donne / ai freddi affissi d' un teatro, cuore / logoro nome che

dei piedi. civinini, 1-243: case d' affittacamere: quasi ogni mese, d'

d'affittacamere: quasi ogni mese, d' inverno e di primavera, gli inquilini vi

influisce sulle elezioni... è pieno d' ardore pel perfezionamento dell'agricoltura. de

basta. affittanza, sf. contratto d' affitto (di un campo, di

, son moderni, e fatti per uso d' affittanze separate in que'luoghi. cattaneo

vol. I Pag.215 - Da AFFITTARE a AFFIZIARE (18 risultati)

. cattaneo, ii-3-150: l'amministrazione d' un luogo pio affitta in corpo un

: vi era così bisogno di stanze d' affittare in paese, con tanta gente di

o chi per esso, dietro regolari patti d' investitura, dà per un tempo ad

modi con cui si effettuano i contratti d' affitto: privatamente fra proprietari ed affit-

. v.]: ajfitto, allegagione d' un fondo specialmente rustico, a tempo

preferisce, oppure di mezzadria. -camera d' affitto: presa in affitto. -casa

affitto: presa in affitto. -casa d' affitto: casa di appartamenti da affittare;

: casetta mia!... (d' affitto). deledda, ii-775:

si andò ad abitare in due stanzette d' affitto. idem, ii-833: era.

.. una di quelle immense case d' affitto gonfie di cornicioni, che fanno melanconia

equivoca ch'è in tutte le camere d' affitto. palazzeschi, 4-159: in

palazzeschi, 4-159: in una villetta d' affitto, modestissima,...

vado... andrò in una camera d' affitto... e tu non dovrai

come anche l'affitto delle molte posate d' argento, e dei piatti di maiolica

piccioni, un galletto, una serqua d' ova; chiedevano proroghe su proroghe,

affittuale, non inusitato in qualche parte d' italia, segnatamente di case, sonerebbe

1-235: assegnò al proprietario una medaglia d' oro, ed agli affittuari una di bronzo

affizia, / e di corrucci e d' ira ho tal dovizia, / che ben

vol. I Pag.216 - Da AFFIZIO a AFFLITTO (17 risultati)

, / che toma all'ombra pien d' orgoglio e d'ira / col naso

che toma all'ombra pien d'orgoglio e d' ira / col naso adunco afflando amaro

salvini, 40-118: non disdegnasti d' animare coll'afflatto tuo sacrosanto un

, colà nel terrestre paradiso impastato. d' annunzio, ii-941: roma apparla. l'

guicciardini, i-63: quegli che fanno professione d' avere 0 per scienza o per afflato

: se avessero tutti parlato per afflato d' un istesso spirito, avrebbono tutti parlato a

avrebbono tutti parlato a un modo. d' annunzio, ii-805: pieno fui del divino

1-6-189: fu profetato apertissimamente del popolo d' israel, il quale dovea servire in egitto

erano [i modenesi] molto afflitti d' assedio e di guerra e di tirannica

: così scornato, di vergogna e d' ira / nel viso avampa, e

manzoni, 124: l'intenzione d' affliggere un uomo è sempre un peccato.

lambruschini, 1-160: è il caso d' imitare il celeste padre degli uomini,

che tu fossi sempre lieta e serena. d' annunzio, iv-1-125: il pensiero della

segneri, i-39: se dio fosse capace d' affliggersi, più lo affliggerebbe uno d'

d'affliggersi, più lo affliggerebbe uno d' essi [peccati] che non lo rallegrerebbero

l'anima] affliggitivaménte, ma ingrassila d' amore insaziabile. = comp. di

proverbiale « esser panca da tenebre * d' un battuto e ribattuto dagli uomini affliggitori

vol. I Pag.217 - Da AFFLIZIONE a AFFLUENZA (16 risultati)

gentil sonante e puro, / per cui d' oro le arene amo volgea / orfano

ma pur afflitta pei sofferti disagi. d' annunzio, iv-2-286: ha nove figliuoli

è il timore, cioè la paura d' afflizione, o di pena corporale. boccaccio

la sollevassi alcun poco dalla sua afflizione d' amore. giordani, ii-47: veda

in occasioni di gran travaglio e afflizione d' animo, io mi sono consolato.

comun grado consigliera, e consolatrice. d' annunzio, iv-1-568: i suoi lineamenti

bocca conservava una piega triste, un'ombra d' afflizione. 2. dimin. afflizioncèlla

ogni velleità, ogni vigore. d' annunzio, iv-2-321: poiché il vento cadde

, iii- 187: nelle guantiere d' argento quelle pere screpolando si afflosciavano sul

faccia ilare e curiosa, senza l'ombra d' un sospetto; non ebbe tempo di

. -anche al figur. d' annunzio, iv-1-647: le gambe s'erano

floscio; appassito, avvizzito. d' annunzio, iii-2-41: affloscito come il tuo

p. sm. corso d' acqua che sbocca in un altro più

mi par credibile, che tanta affluenza d' aria velocitata ci si cagioni da piogge affri-

solennità v'è affluenza di curiosi e d' oziosi e d'uomini che nella confusione

è affluenza di curiosi e d'oziosi e d' uomini che nella confusione amano fare le

vol. I Pag.218 - Da AFFLUIRE a AFFOGANTE (32 risultati)

di sbocco o di raccolta). d' annunzio, iv-2-1236: quelfaffluire precipitevole che

il letto del fiume era largo, d' un bianco abbagliante, ma l'acqua affluiva

tanti rivoletti. pratolini, 8-6: d' un tratto, il barcone incontrò la

l'impazza. -figur. d' annunzio, iv-1-574: un'onda di odio

trovavansi, costoro tutti entro roma, quasi d' ogni bruttura ricevitrice, affluivano. pellico

bianche. negri, 2-789: pellegrini d' amore affluivano dai più lontani paesi: si

dai più lontani paesi: si parlava d' un'acqua del miracolo, sgorgante presso il

2-139: parlavo soprattutto dei miei ricordi d' infanzia, che mi affluivano copiosi.

afflusso, sm. l'affluire (d' acqua, di liquidi; e,

, 6-17: nell'afflusso dei cercatori d' oro, le deserte colline della baia s'

, di una passione). d' annunzio, iv-2-1236: il parco era trasmutato

improvvisi. cicognani, 12-152: era d' estate, nell'ora nella quale le

un calore torrido). d' annunzio, ii-57: torrido soffio affocante /

in modo soffocante, opprimente. d' annunzio, iv-2-91: da tutte le cose

troia spessi incendii, in tutto fermarono d' affocarla. orlando e ferraù, 2-30

affuocarne qualcuna di dette barche per vedere d' incenderlo. vellutello [inf., 16-11

che il vampo del gran sirio affuoca. d' annunzio, ii-483: su l'aeree

, e raccenderà il fuoco spento. d' annunzio, iv-2-1038: come con un tizzo

fine recare, cotanto più di quello d' appetito s'affuoca. ottimo, ii-389:

sfregamento, e forte movimento s'affuoca. d' annunzio, v-2-172: mi rinchiudevo [

di tutte le carni è l'affare d' ogni giorno. d'annunzio, iv-2-1313:

carni è l'affare d'ogni giorno. d' annunzio, iv-2-1313: 11 cielo s'

, iv-2-1313: 11 cielo s'affoca d' amore. idem, ii-814: ahimè,

/ come affocato, a mare. d' annunzio, iv-2-1359: tutta la notte vede

intorno cinse / di bollenti acque e d' affocate arene. arici, 52: le

bocconi nel barroccio vuoto nelle ore affocate d' estate. papini, 28-25: l'aria

usato. maestro alberto, 143: d' armate schiere intorno circondati / con affocato

rosee braccia al gagliardo / collo. d' annunzio, ii-659: come profusi fuor

7. figur. accalorato, acceso d' ardore; smanioso, eccitato.

, 8-31: uomini affocati nella volontà d' abbattere i cittadini de'loro ufici.

. -anche al figur. d' annunzio, iv-2-1078: per arrivare alla volta

pusillanimità] partorisce in lui potenzia forte d' accidia, nella qual gusta l'affogamento

vol. I Pag.219 - Da AFFOGARE a AFFOGATO (21 risultati)

. / cercando van mie forze. d' annunzio, iv-1-782: la prima stanza era

la prima stanza era buia, piena d' un'aria tiepida e un poco affogante.

ti gittarono là dove tu eri degno d' esser gittato! sacchetti, 26-27:

, 17-882: all'annunzio crudel muto d' orrore / antiloco restò: di pianto un

divertimenti, nel lavoro). d' annunzio, iv-2-379: chi ha mai saputo

... e qual nodo d' amarezza gli avesse affogato il cuore allorché rivide

di l. cesare e per nuora d' agusto, affogata a cotal vecchio senza

solenne artefice (non ha) di bisogno d' accattare lo splendore dalla dorata cornice,

per la gran paura / ch'avea d' essere giunto in cotal bando. fioretti

labil così che tutte tore avviene / d' affogarsi a chi pone il piede in fallo

.. possono forse esser tacciati d' incoraggir gli uomini a affogarsi. giusti

mi sarei ritratto dovessi anco affogarne. d' annunzio, iv-1-987: il bambino..

... era disceso in compagnia d' un altro a bagnarsi. appena messo

la sua esitazione le dava un senso d' angoscia. le pareva di affogare, nell'

affogare. -affogare in un bicchiere d' acqua, in uno sputo: perdersi

acqua, in uno sputo: perdersi d' animo alla più piccola difficoltà. varchi

alla porticciuola, o in un bicchier d' acqua. nieri, 267: ogni acqua

l'aria era un po'fredda. d' annunzio, v-2-508: affogavo di sete,

visite, di cerimonie e di noie d' ogni sorta. carducci, ii-8-17: piovve

più e mi era rassegnato a morire affogato d' acqua o di noia. d'annunzio

affogato d'acqua o di noia. d' annunzio, iv-2-212: egli ansava, sul

vol. I Pag.220 - Da AFFOGATOIO a AFFOLTARE (12 risultati)

negri, 2-986: le snelle bagnanti vestite d' uno scarso straccetto di tela e d'

d'uno scarso straccetto di tela e d' una generosa pàtina solare, che affollano

bagnava / la corrente, e famelici d' intorno / affollavansi i pesci a divorarlo.

un ricordo segni il loro passaggio. d' annunzio, iv-1-447: le parole mi s'

anelare per la fretta. detto d' amore, 88: folle, / perché-così

: folle, / perché-così t'affolle / d' aver tal signoria? seneca volgar.

specialmente se sia riflessivo e troppo affollato d' idee, e molto più se si

più se si trovi in uno stato d' impazienza, d'ansietà, di passione.

si trovi in uno stato d'impazienza, d' ansietà, di passione. leopardi,

mattinata fu lunghissima... affollata d' impressioni mobili, mutazioni dell'animo,

9-855: giunti i legati al padiglion d' atride, / sursero tutti, e

, 1-66: si fece uno stretto fatto d' arme. segneri, iii-2-105: le

vol. I Pag.221 - Da AFFOLTATA a AFFONDARE (15 risultati)

allieta il vario degli augei concento. d' annunzio, iv-2-879: piante varie v'erano

ebbe impugnata, / e col cavai d' ogni altro pregio e cima, / intorno

, e lasciando renzo fare un guazzabuglio d' istanze e di rimproveri, disse di

, e lasciando renzo fare un'affoltata d' istanze e di rimproveri...]

costei [gelosia] sotto i freddi colli d' apennino impigrisce nelle oscure grotte. tu

i nati semi affonda, / qual d' oste irata al furioso arrivo. segneri,

colla sola penna e per sola virtù d' ingegno. botta, 5-253: fatto

appena smossi, e baciare la terra. d' annunzio, iv-1-339: andò a odorare

negri, 2-819: avevo l'impressione d' andar per funghi, affondando i piedi

i piedi nelle zolle intrise della pioggia d' autunno. deledda, ii-657:

non si scancellino, come se fussino solo d' inchiostro. b. segni, 6-397

arici, 80: in lago tranquillo d' alto cade / picciol sasso, che brevi

dall'acqua che entra per le falle. d' annunzio, iv-2-711: la vicenda delle

: mentre così si umilia, le par d' affondare in una cedevolezza senza termine.

violino. borgese, 6-59: mi pare d' affondare in un soave / golfo pieno

vol. I Pag.222 - Da AFFONDATA a AFFORZARE (14 risultati)

non era un riposo, ma un susseguirsi d' incubi, un affondare nel torpore come

nel disonore della sua azione sleale. d' annunzio, iv-1-85: ella sorrideva,

tutt'ora, affondata, a guisa d' un letto di fiume, tra due

tempie affondate, come per la pressione d' un pollice spregioso, azzurrine.

corpo, l'arnese di vetro o d' altro, o per essere adoperato con poca

la figliuola col padre alla disperazion d' afforcarsi. = dal fr.

, prima di trovarli spirati... d' altronde, quando finalmente li staccò,

afforestieramento che segue ne'popoli per influssi d' educazione privata, per imitazione di privati

. v.]: quando meno parlavano d' italianità, gli italiani s'afforestieravano meno

italianità, gli italiani s'afforestieravano meno d' adesso. = deriv. da forestiero

confidenza del vincere che palesemente si prowedevono d' armi, afforticavono le loro case.

/ con livree ricamate, e talor d' oro: / oh che affortunatissima genia

[terre] tenute con piccola spesa d' afforzaménto, erano gran sicurtà a tutto il

ruppero / da la materna scorza. d' annunzio, ii-720: tu ch'esprimi gli

vol. I Pag.223 - Da AFFORZATO a AFFRANCARE (16 risultati)

cavalieri... avendo accolta gente d' arme, coll'aiuto de'loro terrazzani s'

forza e la volontà di operare. d' annunzio, iv-2-758: il coro allegro e

vuole combattere. bembo, 5-2-249: deliberò d' andare egli all'oste, per osteggiare

positivo, e materiale della società. d' annunzio, iv-2-806: la potenza della

: ii-1544: l'altezza in ogni sorta d' af fossamento dee esser di

feciono affossare il cresci- mento del sesto d' oltrarno. ugurgieri, 377: altri affossano

dovete farvi gettare dei sassi anche all'altezza d' un braccio. afiòssatóre, agg.

assicurarsene basta che lo saggino colla punta d' un ferro, e vi vedranno restare

[s. v.]: affrancamento d' una proprietà, ot tenuto

per via di pagamento, o per via d' esenzione. di servi parlando,

trasporto delle cose stesse. il modo d' affrancamento più generalmente usato s'applica alle

, che altrimenti bisognerebbe pagare nel luogo d' arrivo. deriv. da affrancare2

delle parole bollate, come gl'insurgenti d' america si affrancarono da quella della carta.

sé del vulgo esce e si affranca. d' annunzio, iv-1-873: finché dura l'

modi, nelle parole, nell'esercizio d' una operazione o d'una facoltà.

parole, nell'esercizio d'una operazione o d' una facoltà. 6.

vol. I Pag.224 - Da AFFRANCATO a AFFRATELLATORE (12 risultati)

ne apporta, / innalzano festose. d' annunzio, iv-1-839: ebbe la visione

, iv-1-839: ebbe la visione allucinante d' una sua esistenza futura in cui egli

, 7-52: credeva di poter disporre d' un'intelligenza affrancata dal sangue.

livelli, oneri ed altre prestazioni perpetue d' ogni natura delle quali fossero gravate.

era rimasta ferma a milano per mancanza d' affrancazione. boccardo, i-40: non

, 7-1-3: prima di maritarmi mi pareva d' esser un pulcin fra la stoppa a

affranco, sm. neol. diritto d' affrancazione, somma per il riscatto.

purg., 27-74: ciascun di noi d' un grado fece letto; / ché

affranto, /... / d' antico amor sentì la gran potenza.

rinovello in pianto / e sono affranto d' ogni allegramento. maestro alberto, 47-10

rileva ondeggiando in su lo stelo. d' annunzio, iv-1-143: piangeva,.

trovarsi insieme affratella, quasi la gioia d' ognuno dipendesse da quella di tutti.

vol. I Pag.225 - Da AFFRATELLEVOLE a AFFRETTARE (17 risultati)

primo buono stato de la vista. cecco d' ascoli, 3112: [il topazio

ottimo, ii-145: alcuni erano infiammati d' odio, altri affreddati di paura, a

m'affiena, / ch'eo son dispensatore d' umiltate. petrarca, 86-n: misera

e la città ne viene: / d' uopo là fia che 'l tuo valore e

ed ampio grembo / tutti raccoglie e d' ogni parte i fiumi, / e

, qui l'impeto affiena; / né d' italici acquisti / pensa a glorie,

marin. legato con il frenello. d' annunzio, ii-865: e tutte le galèe

giolito, / con le pale fuor d' acqua affrenellate / su la bonaccia.

il lami gli contrastò co 'l far d' un becero che sa il latino. panzini

: una parete della stanza era affrescata d' una figurazione allegorica. sbarbaro, 1-85

in ginocchio dinanzi a quelle meraviglie. d' annunzio, iv-1-75: nella galleria d'

d'annunzio, iv-1-75: nella galleria d' annibaie caracci le semiddie quiriti lottavan di

30-intr. (1): ora diremo d' ira, intorno alla quale diremo due

ira per sé. la seconda, d' affrettanza e incostanzia e ingiustizia, le

. borelli, i-409: sarebbe ragionevole d' astenersi di scavare la laguna ed i porti

affrettando l'ambizione della signoria, li gravava d' attendere. boccaccio, i-436: io

41): m'ha detto che cercassi d' affrettar le nozze il più che potessi

vol. I Pag.226 - Da AFFRETTATAMENTE a AFFRONTARE (11 risultati)

amplessi affrettano / de la fanciulla nostra. d' annunzio, ii-679: una gioia s'

i luoghi per li quali tu t'affretti d' andare sono aspri. ugurgieri, 299

quinta schiera si mosse, e afrettaronsi d' entrare nella battaglia. bembo, 1-11

, 46: verso gli occhi belli / d' amore a un tempo e di virtù

partire / un buon raccolto dopo mietitura. d' annunzio, iii-1-851: affretta, affretta

, chiedenti... l'elemosina d' un soldo o di mezzo soldo agli affrettati

giorni prima avevano affrontato don abbondio. d' annunzio, iv-1-728: una ripugnanza invincibile

scompiglia; / veggiam se ardito sarà d' affrontarmi. bembo, 5-35: levato un

cannella, / bee quanto si beria d' un dolce vino. cellini, 1-109 (

non si poteva scansare, si risolvette d' affrontarla subito, e di liberarsene. fil

conseguenze dell'odio e della vendetta. d' annunzio, iv-2-390: meglio morire bruciato

vol. I Pag.227 - Da AFFRONTARE a AFFUMICARE (14 risultati)

gente, e affrontossi battaglia, sì che d' una parte e d'altra ebbe mirabile

, sì che d'una parte e d' altra ebbe mirabile gente. m. villani

: il re di spagna e quello d' araona s'affrontarono e non combatterono.

termini istraor- dinari a fermare gli animi d' uno esercito veterano quando con i nimici

accettata hanno i cristiani; / e d' affrontarsi teco i men gagliardi / mostran desìo

-al fìgur.: essere, trovarsi d' accordo. berni, 5-3 (1-124

usate da me non sono di corpo e d' accidenti forestiere, com'egli dice.

[gli aretini] come valente gente d' arme, per loro buona pugna, di

il nome di 'affronta tura'. d' annunzio, iii-2-177: e le travi affrontate

altro senso, che di percotimento, e d' affronto [di vocali], non

rimasi nel prino affronto confuso e timido. d' annunzio, iv-1-556: l'aspettai tutta

il modo dell'affronto. il passo d' ogni nuovo venuto mi rimescolava il sangue

avesse più tosto che no un pochetto d' ambizione. 4. dir.

è un bellissimo giardino, bene affruttato d' ulivi grandissimi i più ch'io vedessi

vol. I Pag.228 - Da AFFUMICATA a AFONO (11 risultati)

barilli, 4-20: resta così più d' un'ora, impiccato ad affummare e deriv

. v.]: affusto, voce d' uso in artiglieria per -anche intr.

casse di cogli, ed io d' ardor mercede, / tu t'affumichi solo

: la casa, che è piena d' imagini antiche e affumicate, non fa l'

mali. marino, 7-193: veggendogli d' amor rapire il frutto / seno a seno

: è probabile che prima, all'occhio d' un artista un po'romantico, potessero

grido soffocato / risvegliando la grossa serpe d' oro / che le mordeva gentilmente il polso

/ tentennan gli affusti e le ruote. d' annunzio, ii-882: e le gole

annunzio, ii-882: e le gole d' acciaio senza voce / passano, che laggiù

mod. fùt) 'fusto, tronco d' albero '(cfr. fusto).

la tina aphis -idis (d' incerta derivazione). afillo,

vol. I Pag.229 - Da AFORISMA a AFRODISIACO (24 risultati)

che si tengono accosto. pispigliano. vispi d' occhi ma afoni. ungaretti, viii-40

donasse a uno cavaliere scritti li aphorismi d' ipocràs. idem, par., 11-4

da loro in questa forma, mostrando d' esser guariti sieno tornati a ricadere e mòr-

tisi, sperimentando contro di loro l'aforismo d' ipocrate, male in se stessi osservato

mi accinsi a guarirla con due aforismi d' ippocrate. giacosa, 67: il

discorsi una malizia corpacciuta e sensuale. d' annunzio, iv-1- 951: l'idea

afosità, sf. condizione afosa, ristagno d' afa. panzini, i-164:

. afóso, agg. pieno d' afa, che dà afa; opprimente.

chinano il capo proprio come se morissero. d' annunzio, iv-2-1147: entrò in una

nella sua tetraggine, e un senso d' afrezza cruda, atroce. =

africanistica; viaggiatore o esploratore in terra d' africa. 2. propugnatore di

secura. sempronio, iii-2xi: sui giardini d' europa ite innestando / asiatici fior,

non mi par credibile, che tanta affluenza d' aria velocitata ci si cagioni da piogge

sono per lo più parte stranieri, né d' italia sola, ma galli, spagnuoli

àfrico2 [àfrico), sm. vento d' africa, libeccio. tesoro volgar

egual si mira, / ch'un d' altezza prevai, l'altro di moto.

altezza prevai, l'altro di moto. d' annunzio, iii-2-274: dalla nave /

. africógna e fricógna): qualità d' uva (e di vitigno).

v.]: affricogna, una specie d' uva aspra e di sapore astringente.

acini di color bianco rossiccio, pieni d' un sugo dolce. = forse dal

corrotto altresì come il gusto del malato o d' una femmina grossa, che più truova

tutti gli altri dattili non maturi. d' annunzio, ii-709: lascio la cera

... fosse molto accalorita. d' annunzio, iv-1-254: che mi date

con una voluttà che assumeva l'acuto d' una pratica afrodisiaca.

vol. I Pag.230 - Da AFRODISIO a AGATA (15 risultati)

. pascoli, 1217: gran copia d' afrodisio mirto, / né suoni

: arcana pianta / che vive e cresce d' un vitale occulto / di cui l'

cecchi, 6-397: pareva che fossero migrazioni d' api... che provenissero dalle

dovuta a ulcerazione della bocca. d' annunzio, iv-2-1284: una tetra cloaca nerastra

si prolungavano i mugghi degli animali malati d' afta. deledda, iii-269: erano succeduti

-febbre aftósa: che accompagna il processo d' ulcerazione. = deriv. da afta

ecclesiastici e da'padri, agape. d' annunzio, iii-2-171: barcolla l'ucciso vomicando

: gli agarici sono funghi carnosi, d' un tessuto per lo più fragile, dilicato

spugnoso, sugheroso, coriaceo, sempre munito d' un cappello distinto dal gambo, e

, quasi farinosa, bianchissima, impregnata d' un principio acre che desta il vomito

il nome generico di agarico attualmente fuori d' uso, perché grave allo stomaco e

. bruno, 3-220: manuarii d' epimeteo, botteglieri di bacco, agasoni

, ecc.). cecco d' ascoli, 3063: dal terzo cielo col

ripresentare le forme di varie cose, d' uomini, di giumenti, di fiumi

, di fiumi, di boschi, d' uccelli, di fiere, non per alcuna

vol. I Pag.231 - Da AGATA a AGENTE (31 risultati)

al postutto d' alcuno artefice, ma per natura.

discosto di là. zanella, i-80: d' agate ti polivi e di cristalli,

/ franti gettavi alle sopposte valli. d' annunzio, iii-2-127: e beve a

quando a quando un sorso dal calice d' àgata lentamente. idem, iv-2-1228:

ojetti, ii-654: in una coppa d' agata con le vene concentriche di giallo

è fissato il capriccio di quel poco d' acqua che restò chiusa nel macigno migliaia

crisoprasio, cui sormonta la valva raggiata d' una conchiglia. sinisgalli, 6-169:

simil. il colore dell'agata. d' annunzio, iv-2-68: il cielo venato d'

d'annunzio, iv-2-68: il cielo venato d' agata si addolciva sotto il fogliame cupo

: l'agate altresì ed i massi d' agatumi sono stati in origine quarzo.

carducci, 886: boschi immani d' agavi non mai / mobili ad aura

... agavi colossali, fichi d' india, palme. panzini, i-142:

, s'aggrappa all'àgavi e ai fichi d' india. ojetti, ii-817: le

ojetti, ii-817: le rocce gialle irte d' agavi e adorne di capperi verdi.

l'antica porta etnisca crestata di lancie d' agave. linati, 30-140: ciuffi

30-140: ciuffi di ginestre e sprazzi d' agavi si affacciano dalle rupi. viani,

di maguey, ch'è una specie d' agave da cui gli antichi messicani facevano

: la casa con i suoi vassoi / d' agavi secche sul terrazzo, ci

ci apparì / con la poesia d' un castello medievale. moretti,

/ e sfugge al mare da le braccia d' alghe. tecchi, 5-49:

, 1-289: le foglie grige d' una grande agave erano istoriate di

policromo di lamine o fogliette (d' oro o d'argento) in altro metallo

o fogliette (d'oro o d' argento) in altro metallo (per

ogni cosa al fine ed è il maestro d' ogni arte, perché el fine dallo

in desideri sono poeti piuttosto che uomini d' azione, fantasticanti piuttosto che agenti.

ricchezze; in commercio si conoscono gli agenti d' affari, di cambio, di negozio

: agenti di fallimento: individui delegati d' uffizio o scelti dalla massa dei creditori,

natura delicata delle funzioni annesse alla qualità d' agente di cambio, la fiducia della quale

di cambio, la fiducia della quale è d' uopo che quest'ultimo sia meritevole e

, internunzio, ministro residente, incaricato d' affari). gode, insieme con

della lega di cambrai venne dalle relazioni d' un loro agente in milano. tommaseo-rigutini

vol. I Pag.232 - Da AGENZARE a AGERE (14 risultati)

di vostro carattere come le distruggiamo? d' annunzio, iv-2-1155: era da escludersi

veri agenti, considerato il contegno brutale d' una di loro. gli agenti,

può in un medesimo oggetto esser cagione d' effetti contrari. foscolo, vii-142: gli

. 7. gramm. complemento d' agente: introdotto con la preposizione da

castità l'aggenza, / la settima d' umil dolze pietate. 2.

pugliese, ii-129: vista né riso d' altra non m'agenza, / anzi mi

di terzi un determinato servizio [agenzia d' informazioni, agenzia fotografica, agenzia giornalistica,

giornalistica, agenzia di viaggi; agenzia d' investigazioni). -anche ufficio con giurisdizioni

la esercitano ricevono il nome di agenti d' affari, ed i loro stabilimenti quello

affari, ed i loro stabilimenti quello d' agenzie. d'annunzio, iv-2-378: feci

i loro stabilimenti quello d'agenzie. d' annunzio, iv-2-378: feci l'usciere.

la vita. storia vecchissima: piccolo d' albergo, fattorino in agenzie di giornali

: informazioni private, privatissime, pettegolezzi d' ogni specie e colore, un'agenzia,

giardini per la bellezza de'suoi fiori d' un colore turchino pallido e agglomerati alla

vol. I Pag.233 - Da AGEVILE a AGEVOLE (17 risultati)

, ché il calore attivo, nunqua d' agere scordato, agita e avviva qualche

avere i contrassegni da lui, per via d' accordo. 5. fornire,

di cavalli o di navi, o d' altre bisogne del camino. 6

di conoscenza di segreti di stato o d' ufficio, agevolazione di duello, di

); esente da difficoltà; privo d' intoppi, d'intralci, di complicazioni;

da difficoltà; privo d'intoppi, d' intralci, di complicazioni; comodo,

villani, 7-124: il quale fiume d' arno in quello tempo era molto sottile d'

d'arno in quello tempo era molto sottile d' acqua, e agevole a passare a

più agevole passo che potesse fare gente d' arme che da quella parte venisse.

forse mi sarebbe agevole co'vostri ammaestramenti d' entrare nel cammino che ragionato n'avete,

perigli e morte e disumano / strazio d' offese membra a te non chiede / l'

dove è più agevole giungere che tornare. d' annunzio, iv-2-236: mise tra il

ed ancor fosse nata [becchina] d' un giogante, / sì com'ell'è

un giogante, / sì com'ell'è d' un agevol coiaio. idem, vi-1-383

. simintendi, 1-8: senza uso d' arme, le genti sicure menavano agevoli

mormorio piacevole / delle fresche acque, che d' un sasso piombano, / né quando

nessuna. 5. agile. d' annunzio, iv-2-867: l'esiguità delle ginocchia

vol. I Pag.234 - Da AGEVOLEMENTE a AGGANCIO (12 risultati)

nella famiglia e l'educazione nella comunità d' un collegio, hanno speciali difficoltà e

perché dimostra lucidità di concetto, franchezza d' affetto e signoria dello strumento trattato: la

: parrebbe ora affatto miracoloso questo codice d' un centinaio di pagine che pon ordine a

agevolezza che ebbero agio qua e là d' inframmettervi leggi e consigli. d'annunzio,

e là d'inframmettervi leggi e consigli. d' annunzio, iv-2-256: i mezzi per

invenzioni e scoperte, e in luogo d' una circonlocuzione ci dà un vocabolo. carducci

in altro tuo fatto, de l'amistà d' alcuno signore o di rettore di

cavour, vii-140: vi hanno studi d' avvocati i quali rendono al loro titolare 15

; ed egli si era levato agevolmente d' imbroglio, imponendo loro il primo nome e

calarmi dove un'acqua canta; aggallare d' un balzo a quel greppo.

, 5-185: quella ragazza ha parlato d' un prete rivoluzionario che sarebbe sulle tue

passano di giorno e di notte battelli d' ogni bandiera, e treni illuminati,

vol. I Pag.235 - Da AGGANGARE a AGGETTARE (8 risultati)

firenzuola, 475: facendo la vista d' avere paura di cadere [il gambero]

una ineluttabile forza medianica che li priva d' ogiii respiro e d'ogni moto.

che li priva d'ogiii respiro e d' ogni moto. aggecchiménto, sm

aggecchisci). ant. perdersi d' animo, avvilirsi, umiliarsi.

. ninnolo, oggettino; piccolo elemento d' un ingranaggio; oggetto non ben definibile.

po'spettrale, raggiunta, in virtù d' angoscia e di consapevolezza, un'ag-

solo bilanciarsi in mano un grosso pane d' argento, riscontrandone la mole col peso,

aggestioni sono quelle che, a memoria d' uomini, hanno ampliato alquanto il continente

vol. I Pag.236 - Da AGGETTATO a AGGHIACCIARE (18 risultati)

aggettivaménte, avv. in forma d' aggettivo. tommaseo [s.

, agg. che ha la funzione d' aggettivo. marotta, 1-238:

), agg. che ha funzione d' aggettivo (un sostantivo, un pronome

scherzosa: « la malattia degli aggettivi d' ogni genere e d'ogni colore rovesciati

malattia degli aggettivi d'ogni genere e d' ogni colore rovesciati a torrenti dai moderni

è usato di por gli aggettivi a maniera d' avverbi, non variandoli avanti a voci

e come gli aggettivi nella prosa di d' annunzio, troppi. viani, 19-432

che ogni due braccia abbia un'oncia d' aggetto di scarpa. c.

gli era utile per l'anima sua d' essere reputato e tenuto aggetto e vile in

in cospetto de la gente, che d' essere onorato o reputato alcuna cosa di

di disagio, di inibizione. d' annunzio, iv-2-171: nella concavità raccolta della

corpi il calore sottratto da uno stato d' animo agghiacciante. moravia, viii-107:

: lo stupor, di spavento e d' orror misto, / il sangue e i

occhiali, che agghiacciavano il cuore. d' annunzio, iv-1-391: e il pensiero

143: e se lontano un suono d' ore intendi... / un subito

specie di sibilo, che m'agghiaccia d' orrore. 2. intr.

.: avere una sensazione di gelo e d' inibizione (per spavento, sconforto,

allora / m'agghiaccio dentro, in guisa d' uom ch'ascolta / novella che di

vol. I Pag.237 - Da AGGHIACCIATO a AGGIARDINARE (14 risultati)

alfieri, io: solo al girar d' un bel modesto sguardo, / color,

/ petto agghiacciar sentii la vita. d' annunzio, iv-1-66: elena gli parve fredda

i denti, come faceva certe mattine d' inverno quando agghiacciava. idem, iv-2-1343

compagno. pafiini, 8-254: appena cerco d' esprimerlo [l'amore] le parole

, e dagli abitanti nelle agghiacciate nevi d' aquilone fu saputa. fioretti, xxi-909 (

loto. soderini, iii-46: il fico d' india... sta perpetuamente verde

, i-29: il cristallo è spezie d' ingemmamento duro, di chiarezza e trasparenza

cor fra tanti ardori, / bella parca d' amor, filava insieme / ricche spoglie

signora mirelli. fu un soffio agghiacciato. d' annunzio, iv-1-376: agghiacciato dal terrore

disus. agghiacciare; spaventarsi, rabbrividire d' orrore. cavalca, 10-254:

235: al tornar delle soavi / aure d' aprile il ciel s'allegra, e

mai le cose come sono, che d' istinto le falsifica o le agghinda.

papini, 20-xin: quell'agghindatezza che sa d' arcadia purista e di esemplari di bello

tappeti in un letto di avorio e d' oro. aggiàcchio, sm.

vol. I Pag.238 - Da AGGIGLIATO a AGGIOTATORE (11 risultati)

meno, per lo aggio de'fiorini d' oro. targioni pozzetti, 9-130: i

andavano ogni giorno più alzando di pregio e d' aggio. cuoco, 1-57: l'

/ e durò 'nsino a quattro dì d' agosto, / milledugenset- tantaquattro l'aggio

al sacro gange i sacri / canti d' omero. verga, i-322: aveva aggiogato

vecchia che ci andava come una pietra d' anello, e tirava via il suo bravo

buoi aggiogati, le armi donate. d' annunzio, ii-598: e per la

. / notturna aggiogatrice, intrecciatrice / d' inganni. aggiogazióne, sf.

. v.]: aggioglirsi in val d' arno è comune d'uomo o bestia

aggioglirsi in val d'arno è comune d' uomo o bestia che di sana e gagliarda

fienili e parte prima che aggiorni. d' annunzio, ii-601: e, quando

astenersi, e si aggiornò addì 15 d' ottobre. 3. rivedere e

vol. I Pag.239 - Da AGGIOVARE a AGGIRARE (17 risultati)

aggiramenti e oscuri volteggiamenti di coste e d' acque, voltando spesso le vele, finalmente

de l'alma fuggitiva! quanta / d' intorno al sole aggirerai perenne / gloria

aggirerai perenne / gloria e dolore! d' annunzio, iv-2-1064: la musica..

ingannasti in vita / e m'aggirasti d' uno in altro errore, / d'

d'uno in altro errore, / d' un male in altro e d'uno in

/ d'un male in altro e d' uno in altro affanno. 4

suono, e la voce nasce da percussione d' aria, e l'aria percossa ribalza

ariosto, 22-16: confuso e lasso d' aggirarsi tanto, / s'avvide che

svolazza, gli s'aggira / molte volte d' intorno. tasso, 7-22: tancredi

aggiri, / io farfalla al balen d' occhi adorati, / tu contempli i pianeti

roghi degli eroi si aggiravano i compagni d' arme e di patria. d'annunzio,

compagni d'arme e di patria. d' annunzio, iii-2-372: l'orrore e

una voce si sentì lontana che pareva d' un angelo che si aggirasse colà di

modesto che esso sia; che desiderio d' impadronirsene. tombari, ii-113: i

per fermarlo in buono argento per via d' achimia. salvini, 3 9-v-164:

trattare, avere per soggetto'è tassato d' improprio; imperocché potrebbe sorgere equivoco col

equivoco col suo fratello aggirarsi in senso d' imbrogliarsi, avvilupparsi, ecc. così

vol. I Pag.240 - Da AGGIRATA a AGGIUNGERE (14 risultati)

le cose del mondo, sempre si gode d' interrompere i pensieri e i disegni altrui

fatto strumento [il frullone] alle man d' ogni aggiratore. buonarroti il giovane,

] '. aggirator di cani o d' orsi. carena, i-299: 'aggiratore

giro a torno al capo et nel fine d' essi vi attraversano un ponteruolo d'argento

fine d'essi vi attraversano un ponteruolo d' argento, a fine che non si svolga

che non si svolga l'aggiro fatto d' essi. = deverb. da

più vantaggiose, ricevendo perciò il nome d' aggiudicatario. aggiudicare (ant.

foscolo, ii-2-57: questa è tutta novità d' ingegno, e di modo, e

clarici, i-732: una sola spezie d' orchide vien descritta da teofrasto: due da

ii-272: egli ha fraudata l'italia d' una gloria che le poteva aggiungere con poco

audacia di scriverle... e d' aggiugnerle il carico d'un libro. cattaneo

.. e d'aggiugnerle il carico d' un libro. cattaneo, i-2-3: i

è a pensare che egli sia innamorato d' una romana popolaresca femina? guido delle

(177): io hoe proposto d' aggiugnerti in mia cara moglie, e di