ozioso, ubbriacone, accattabrighe, tenuto d' occhio dalla questura. bontempelli, 1-154:
accoglienza onorevole ', * dimostrazione d' ossequio '. accattamóri (anche accatt
accattone. firenzuola, 214: uomo d' una estrema avarizia,... andando
.. andando vestito sempre a guisa d' uno accattapane. g. gozzi,
, ii-187: poni qual ragione d' uomini tu voglia, nobili, ricchi
, 859: non aveva bisogno omero d' accattare né schiarimenti né attestati dalla storia,
desiderio di sfogar l'animo, e d' accattar consiglio e coraggio. idem, pr
60 (96): [il conte d' angiò] manifestolli dove elli amava,
cuore di provarsi in campo col conte d' universa, pregandolo per amore, che accattasse
per le sue malvagie opere fare, d' achattare tesoro e non rendere, abattere la
tu accatti ti conviene pagare fiorini dugento d' oro e tutte spese, che montano
sacchetti, 12-5: costui, avendo bisogno d' andare... fuori di siena
botta, 4-n 60: l'esempio d' alfieri pruova ch'ella [la lingua italiana
avv. ant. da mendicante; d' accatto, stentatamente. fra giordano
: vivere accattatamente non sempre vale 'd' accatto 'ma * stentato e incerto '
18-3-250: conobbero il varchi e gli altri d' essere stati lasciati quivi quasi come per
con i vocaboli propri, ma accattati d' altronde. v. borghini, i-iv-
idem, ii-285: tutte quelle secchezze d' ermagora e d'apollodoro parevano il secento
: tutte quelle secchezze d'ermagora e d' apollodoro parevano il secento; e chi
gir su per le scale / a posta d' altra gente. -figur.
, i-321: cominciava la smania in me d' uscire di quello stato di ragazza nubile
da via della casa di quello, calcato d' accattatozzi di variata sorte. rosa,
sottoponendoti all'accatteria delle cose a nome d' altrui. libro di opere diverse [
stato raccolto mendicando. -vivere d' accatto: vivere d'elemosina. -andare
. -vivere d'accatto: vivere d' elemosina. -andare all'accatto: andare
randello: / non tiran paga, reggonsi d' accatto. d. battoli, i-438
questi diversi indigenti s'aggiunga un numero d' altri, avvezzi in parte a vivere
, preso il posto da'nuovi concorrenti d' accatto, uscivano a un'ultima disperata
acquisto; guadagno; possesso. ubertino d' arezzo, v-230-5: ma sell'è senno
patto, / se mmi giugnessi assai d' oratione. guittone, i-102: e comperato
fatti di cesare, 258: erano d' accatto di moneta indebitati dal cominciamento della
nardi, 4-1-56: furono anche fatti officiali d' accatto, che accattassero fiorini centomila da'
sperperavano l'italia. 5. d' accatto: di seconda mano; non originale
b. croce, ii-23-271: mezzi presi d' accatto ed estrinseci. papini 20-xxv:
l'eloquenza, quando non è declamazione d' accatto, è trabocco di fede.
locuz. scherz. all'decattòlica: d' accatto, d'elemosina. grazzini,
. all'decattòlica: d'accatto, d' elemosina. grazzini, 3-2-296: che
cattolica / mia madre chiesa; ah d' un suo figlio il dare, /
consuetudini di certe congregazioni religiose di vivere d' elemosina): rafforzata dall'allusione al
lavorare, e soccorso se è incapace d' adoprar le sue forze. panzini, iii-750
posso dar io con questa mia eloquenza d' accattone. boccardo, i-18: il
abbia nella giubba un accattone romagnuolo. d' annunzio, iv- i-923: un accattone
tutta l'opera insieme, senza pericolo d' accavalcare i tempi, per quello che all'
.. e di cavalcare, e d' accavalciare, e d'accavalcione, che tutti
cavalcare, e d'accavalciare, e d' accavalcione, che tutti quindi hanno origine
sacrifizii s'era costretta perché un paio d' occhiali legati in oro, le accavalciasse
torbido. tommaseo, i-283: inzuppato d' acque è il terreno, che si raccolgono
, ii-52: è il famoso ponte d' alcantara, che accavalcia il tago. pirandello
6-17: il basso ponticello uso, d' estate, ad accavalciare i ciottoli e
.. e di cavalcare, e d' accavalciare, e d'accavalcióne, che tutti
cavalcare, e d'accavalciare, e d' accavalcióne, che tutti quindi hanno origine
mucchiarsi; l'accumularsi. d' annunzio, iv-2-3: quell'accavallamento di dorsi
criniere al vento! i bei giorni d' aprile, quando il vento accavallava ad onde
a poco e figurar monti e vallate. d' annunzio, iv-1-125: la folta lana
fluttuamento continuo, accavallandosi, a similitudine d' un'acqua fangosa che inondasse il lastrico
soffici, 6-61: le colline coperte d' ulivi e di viti e s'accavallano onduleggiando
anche tutta la zavorra di carne e d' ossa, di costole e di stinchi,
cecare; il divenire cieco. quanto può d' accecarti, accecarne dico degli occhi del-
primo antico livello del padule avevano meno d' un braccio di caduta,..
può anche cadere in un'altra specie d' accecamento. idem, 776: cose
cose che in un romanzo sarebbero tacciate d' inverisimili, ma che purtroppo l'accecamento
bagliore accecante e fuggevole del lampo. d' annunzio, iv-1-928: nulla eguagliava
m'acceca e mi fa male. d' annunzio, iv-1-499: vado a coricarmi
te poi cheunque gli piace. cecco d' ascoli, 1865: la vanagloria..
guidò. dal campo / inosservato uscii. d' annunzio, iv-2-775: il terrore che
de la qual si favelli. cecco d' ascoli, 2330: [la nottola]
avesse dipinta l'arme sua [del duca d' atene] in casa o fuori,
: ella avea iscritto serocchia: parvele d' acciecare sirocchia, e di segnare così
, con la fatica di molte migliaia d' uomini, in venti dì fatto chiudere
del nemico, e diminuire i suoi mezzi d' offesa e difesa. idem,
e accecato dal bisogno cocente e smanioso d' un affetto. moravia, v-47: se
le imboccature. ojetti, i-692: d' istinto tutti gli occhi s'alzano alla
. 2. ant. segno d' inchiostro, abrasione fatta su uno scritto
safira; per s. paolo l'accecazione d' elimas mago. = dal lat.
, purg., 30-74: come degnasti d' accedere al monte? / non sapei
portone grandissimo, si accedeva nella sala d' udienza. palazzeschi, 1-12: dalla
e vada alla midolla e al taglio. d' annunzio, iv-2-127: i cristiani nell'
ebrei... che quel figliuol d' una povera artigianella... quegli era
cadere altro che nell'ani- mucciaccio gretto d' artigianelli presuntuosi e inetti. =
e coglier rapidamente, quasi un artiglio d' uccel grifagno. tommaseo- rigutini, 2777
: -esci di casa nostra, demonio d' averno. è toccato a noi! -il
l'artiglia / l'aquila ancora? d' annunzio, ii-759: o gloria, o
veggiamo che a'dragoni si dipingono. d' annunzio, iii-2-75: io voglio saziarvi /
voglia rabbiosa, impotente, di piangere d' urlare. calvino, 1-137: mani vellutate
di fanti con alcuni artiglieri e cannoni. d' annunzio, ii-882: romba il carriaggio
non è sì grande multitudine di gente d' arme che non rompes- sino. machiavelli
castel s. angelo, con tuoni d' artiglierie le due notte che a quella contentezza
polvere dal foco / o di bombarda o d' altra artiglieria. guicciardini, i-273:
,... gli olmi le casse d' artiglierie. boterò, i-304: anco
invenzioni nella cina, che passano migliaia d' anni et si può senz'alcun dubbio credere
fondere. magalotti, 21-155: ciò mostra d' aver egli fatto esperienza in due suoni
notabilmente maggior dell'altro, cioè uno d' un tiro di moschetto, l'altro d'
d'un tiro di moschetto, l'altro d' artiglieria. salvini, v-381: per
. salvini, v-381: per macchine d' inferno intende l'artiglierie e gli altri
artiglieria, e due altre batterie a fior d' acqua che assicurano da'nemici la bocca
piene di soldati, di munizioni, d' abbigliamenti, d'artiglierie e d'altre
soldati, di munizioni, d'abbigliamenti, d' artiglierie e d'altre cose senza convogli
, d'abbigliamenti, d'artiglierie e d' altre cose senza convogli sufficienti. colletta,
bandiere e di artiglierie, la perdita eguale d' ambe le parti. idem, ii-23
/ io suo vicario avrò l'artiglieria. d' annunzio, iv-2-1302: la sua
sulle giunture della resistenza più ostinata, e d' ora in ora il fuoco si spostava
: tutte le terre hanno qualche pezzo d' artiglieria in munizioni. carletti, 244:
e vinto, ma perdé tre pezzi d' artiglierie leggieri. -artiglieria da campagna
compagnie di cavalli e con sei pezzi d' artiglieria da campagna. montecuccoli, 2-160:
armi, avendo in tutto sedici pezzi d' artiglierie da campo. dizionario militare [
a volte nella calma fermissima dell'ufficiale d' alto ritegno, pallido e senza sorriso;
lenza allegra, del barbiere-ginnasta in vena d' esibire i muscoli. -artiglieria pesante
l'apparecchio che bisognava, e particolarmente d' artiglierie grosse, cominciò l'assedio al principio
, onde dicesi artiglieria da piazza, d' assedio, da breccia, o da
. 1847], 65: l'artiglieria d' una nave è composta di tutti i
ritrassono in prato per a firenze. d' azeglio, 1-195: a metà dell'inverno
che aveva un congedo limitato come ufficiale d' artiglieria, partì per napoli. dizionario
all'artiglieria è medesimamente affidata la fabbricazione d' ogni arma e munizione da guerra. panzini
. guicciardini, ii-289: vi morì anche d' una artiglieria paolo da parrano. gelli
se non come il rumoreggiare remoto d' un mare invisibile e notturno.
1-154: avendo carestia di artiglieria e d' instrumenti bellici, e non potendo alla scoperta
nessun artiglio / o di silvestre o d' animal pennuto / insanguinossi in mandra,
vertunno] / or di pelo e d' artiglio / veste le membra, arma le
membra, arma le branche, e d' orso, / di leon, di cinghiai
547: predace augel... d' alto mira / stuol d'incaute colombe,
... d'alto mira / stuol d' incaute colombe, i foschi cigli /
, delle galline, delle tortorelle e d' altri simili innocenti animali. alfieri,
, a que'tempi, era quella d' un animale senza artigli e senza zanne
, e che pure non si sentisse inclinazione d' esser divorato. idem, pr.
due mani grinzose e piegate a guisa d' artigli. carducci, 1043: la
petto, la straziò ne l'ale. d' annunzio, ii-769: col rostro e
a chiliini, iii-168: ridono questi fior d' ogni periglio; / / e la
fin de la gran madre i figli? d' annunzio, iv- 2-670: la brama
3. dimin. artigliétto. d' annunzio, iv-2-1286: senza farle male [
mirarsi maravigliosa di poggia ad orza, d' artimonte e trinchetto. d'annunzio, iii-2-9
orza, d'artimonte e trinchetto. d' annunzio, iii-2-9: issa artimone e
sua arte, fu chiamato dal vescovo guido d' arezzo a dipingere una sua cappella.
gusto raffinato e prezioso, di intenditore d' arte, aperto al senso del bello;
la perfezione e la bellezza dell'opera d' arte. - acer. artistóne.
del popolo né elemento e fattore necessario d' incivilimento, ma è un gran bisogno
piegarsi accosto al torace e addome. d' annunzio, iv-1-947: proteso dagli scogli,
tòrse / di sua presenza de'chi d' oro ha sete, / e stargli come
che artoa caligine / preme i laureti d' arno. = voce dotta, lat
. artrite deformante: artrite reumatoide. d' annunzio, iv-2-118: un mostro di vecchiaia
, / e'semi, sparti a'raggi d' arturo, / sirio secchi, già
eterni / ghiacci pur giunga a sostener d' arturo. morante, 2-16: dal
coll'altro si tenesse dal ridere. d' annunzio, ii-758: è tua la rupe
alla notte stigia / discese il bianco aruspice d' apollo. papini, 27-96: gli
2. figur. portafortuna. d' annunzio, ii-839: forse il libro del
cogli oracoli dell'aruspicina e cercasti anche d' ingannare qualcuno di quelli che ricorrevano a
la coda), e l'arvicola d' acqua (arvicola italica).
, 19-231: la voce di gru, d' arsavola, di mergone, di nibbio
odore, o l'uragano dopo un passaggio d' ottarde, di chiurli o d'
d'ottarde, di chiurli o d' arzavole. = cfr. alzavola.
, rende spesso il suono del frullar d' ali della beccaccia, quando s'alza impedita
= voce introdotta, senza fortuna, da d' annunzio, per sostituire il fr
mai uno abbia ammazzato un altro. d' annunzio, iv-2-254: cercava nel suo cervello
, 416: è una curiosa maniera d' osservare la storia, quella d'arzigogolare gli
maniera d'osservare la storia, quella d' arzigogolare gli effetti possibili d'una cosa
, quella d'arzigogolare gli effetti possibili d' una cosa che non è avvenuta, invece
cosa che non è avvenuta, invece d' esaminare gli effetti reali d'avvenimenti reali.
, invece d'esaminare gli effetti reali d' avvenimenti reali. imbriani, 2-115:
3-65: quell'arzigogolato castello si riempì d' una turba di inquilini occasionali,..
e bizzarro. f. d' ambra, 4-24: infin più presto ogni
[la musica] con nuovi ornamenti, d' immaginare nuovi arabeschi musicali, nuovi arzigogoli
scartafacci e l'intera salmerìa degli arzigogoli d' ogni risma che aveva a firenze, per
tutta ruote e altri arzigogoli, quali d' oro e dorati e quali d'acciaio [
quali d'oro e dorati e quali d' acciaio [ecc.]. tommaseo-rigutini,
complicato [dell'almanaccone]; si dice d' uno che, se gli falla un'
messo in musica dai più soavi autori d' intermezzi del settecento. palazzeschi, 3-225
se le mele nascono acide, un poco d' asaro trito con vino si vuole infondere
, dal gr. &aapov (d' origine mediterranea). asaròlo,
. testi fiorentini, 158: era ferito d' una lancia per lo corpo e d'
d'una lancia per lo corpo e d' una spada nella testa, e d'una
e d'una spada nella testa, e d' una saetta per lo fianco, il
'nfilzavan costati, / druscian li asberghi d' ogni forte maglia. testi fiorentini,
sono usati più di morbide vestimenta che d' asberghi né d'elmi d'aciaio.
più di morbide vestimenta che d'asberghi né d' elmi d'aciaio. = v.
morbide vestimenta che d'asberghi né d'elmi d' aciaio. = v. usbergo
e letter. amianto. cecco d' ascoli, 3195: la pietra asbesto,
... / e qual con faci d' inestinto asbesto / per secreti cunicoli ne'
usciti dal corpo di un fanciullo e d' un uomo in compagnia di un'infinita quantità
i-167: sono finora stati tutti gli scrittori d' accordo che gli ascaridi sieno vermi.
, quando sono vivi, lucidi e spalmati d' intestinale linfa, ma quando morti incominciano
87: mi cardo la carne / tarlata d' ascaridi: / amore, mio scheletro
, rideva, gesticolava con tutti. d' annunzio, ii-727: di capegli e di
una lieve prima / pubertà nell'ascella d' una roccia. -sotto vascella:
. avrà di elevazione. d' annunzio, iv-2-1028: ella lasciò le babbucce
. govoni, 2-142: l'ascella verdissima d' un pino. = lat.
di sufi.): 4 punto d' articolazione dell'ala o del braccio ';
perno, stelo', cioè 4 punto d' articolazione'). cfr. isidoro, 111-
discendente. redi, 16-viii-68: apparisce d' esser composto d'innumerabili fibre, ascendenti
, 16-viii-68: apparisce d'esser composto d' innumerabili fibre, ascendenti per diritto verso
... nei tuoi piedi floreali d' èva / crea spirali ascendenti nelle snelle /
riposo sono dunque le due fasi alterne d' una medesima opera, la quale dovrebbe essere
tratto sugiudiziaria: 'aver ascendente sopra d' alcuno; nascer sotto periore molto slanciato
): in modo che io mi glorio d' avere passione,...
sm. segno zodiacale considepuote assegnarsi. d' annunzio, iv-2-623: ella sembrava rato
ventidue del segno 3. aeron. colonna d' aria dotata di movimenti della libra.
. scen senza alcuna resistenza d' opposizione o d'aspetto o di congiunzione
senza alcuna resistenza d'opposizione o d' aspetto o di congiunzione corporale o per
o di congiunzione corporale o per orbe d' altro pianeta, del dere
felice ascendente ebbe ella il natale. forma d' una vergine ascendente al cielo. tasso,
: adempire quell'ascendente che voi dite d' avere, che una io là, donde
, 549: se abbruciando alcuna lagrima d' incenso si farà un poco di fumo,
, 433: ascese a le città liete d' ulivi / giovin messia del popolo gesù
di quei poveri cristi che dalle parti basse d' italia ascendono allo sperone d'appennino dove
parti basse d'italia ascendono allo sperone d' appennino dove si venera lo scheletro di
già più volte ascesa a dio. d' annunzio, iv-2-78: si metteva a laudare
avrai più stimoli e cagioni in città d' ascendere alle opere virtuose, perché forse
siciliano, e quelle di messer rinaldo d' aquino..., le quali oggidì
dolore / il nostro canto e prece d' inni ascende. pascoli, 33: nel
dove ascendendo il pensier nostro annega. d' annunzio, iv-2-841: sembrava che..
, una cifra. f. d' ambra, 54: i danar, che
a precipizio, ascende / ripida cima d' aspro monte alpino. varano,
, 879: ascese tacita il tevere / d' enea la prora d'avvenir gravida.
il tevere / d'enea la prora d' avvenir gravida. 8. sostant
. ascesa, sforzo di perfezione. d' annunzio, iv-1-959: la forma ideale,
cavalca, 9-3: orazione si è ascendimento d' intelletto in dio. buti,
. -anche al fìgur. d' annunzio, iv-1-951: non erano questi i
l'ascensione retta e l'ascensione obliqua d' un punto. galileo, 3-3-32:
agg. ant. ascensionale. trattato d' astrologia [crusca]: e la quantità
l'ascendere, il salire. d' annunzio, iv-1-43: quell'armoniosa ascensione della
l'equinozio di primavera e il punto d' incontro del cerchio orario della stella con
segni dello zodiaco occupano nelle loro ascensioni d' intorno a quattro ore. =
che l'anima fa gli doi progressi d' ascenso e descenso, per la cura
di libano. e le colonne fece d' ariento, e il richinatoio d'oro
fece d'ariento, e il richinatoio d' oro; e lo ascenso ad essa fece
calan loro una corda dal balcone / d' argento e d'or contesta; l'ascensore
corda dal balcone / d'argento e d' or contesta; l'ascensore / a i
sm. apparecchio, collocato in case d' abitazione, alberghi, uffici, ospedali,
, ridotta a corpo immobile in balìa d' un congegno meccanico. ojetti, ii-650:
, 1-26: entrando per la porta d' un albergo, sarebbe montato nell'ascensore
, 2-36: l'uomo è l'effetto d' infinite cause, per essere a sua
essere a sua volta una delle cause d' infiniti effetti. col male e col
gozzano, 106: pensa i bei giorni d' un autunno addietro, / vill'amarena
nei tuoi nervi la vita e la capacità d' altro sforzo. gobetti, 1-170:
telemaco, di professione asceta, venuto d' oriente,... cominciò a
una più austera disciplina degli altri? d' annunzio, iv- 2-1305: certi asceti
e sembrò uno scultore che plasmasse teste d' asceti. tutti i congiurati rattenevano il respiro
8-193: filosofia! desiderio e speranza d' una certezza riposatrice; porta santa delle
, / di bayle e di calvino. d' annunzio, iv-2-1306: il pericolo -come
finircene la gaia e fresca traduzione. d' annunzio, iv-1-879: egli possedeva tutte le
simboli e delle allegorie, la virtù d' astrarre, l'estrema sensibilità alla suggestione
, i-163: furori e frenesie, d' aschio e di bile / atra, e
e sete di sangue, e fame d' oro: / queste son le tue doti
in legno e da una larga lama d' acciaio a forma lunata, con taglio
all'ago. arici, 47: d' ascia armato / stai foggiando l'ulivo e
con l'aguzza ascia un querciolo. d' annunzio, iv-2-1273: m'accadde di
carovana si ripose in cammino lavorando aspramente d' ascia e d'accetta. per aprirsi un
in cammino lavorando aspramente d'ascia e d' accetta. per aprirsi un varco tra
augusto]. -maestro [mastro) d' àscia: carpentiere, costruttore di imbarcazioni
del mare di pisa, 458: maestri d' ascia, li quali fanno o usati
o usati sono di fare legni navicabili. d' annunzio, iii-2-59: abbattemmo i ròveri
, i faggi. / -tutti mastri d' ascia, / e cordai, e trevieri
calafati. idem, iii-2-205: o mastri d' ascia, mastri / d'ascia,
: o mastri d'ascia, mastri / d' ascia, il martello e tre aguti
i costruttori navali; 3) i maestri d' ascia e i calafati.
. note al malmantile, 474: d' una sentenza data senza grande esaminazione,
i parietali parevano squadrati con un colpo d' ascia risoluto, tosso della mandibola scamato poteva
pulire il cuoio. -aver bisogno d' ascia: di uno scritto troppo prolisso
inno a san giovanni ha bisogno tuttavia d' ascia e di pialla: nacque a luna
4-120: usano di far dare a ciascun d' essi per ispazio d'un anno intiero
dare a ciascun d'essi per ispazio d' un anno intiero fuor del collegio quell'istesso
. e si potrà più agevolmente più d' una volta, occorrendo, asciare. paoletti
ascia. asciata, sf. colpo d' ascia. collodi, 5: quando
e dalla loro venuta fu asciolto il regno d' italia dal giogo di quelli di costantinopoli
: egli non suole però esser vostra usanza d' asciolvere. p. de'bardi,
giocosa, 59: fece un boccone d' asciolvere, e si ripose in cammino
205: allora cacco in manco d' un asciolvere, / in nebbia sé
, 6-15: con un battaglio in man d' una campana, / sia che armadura
androsemo, è ancor egli una specie d' iperico, ma differente per la sua grandezza
. nasce nelle vigne; cavasi a mezzo d' autunno, e appiccasi...
l'altezze eguali all'ascisse del diametro d' essa parabola. manfredi, 1-365:
malattie, 1-40: sono tre spezie d' idropisi, cioè tre maniere: l'una
ventre, che ritiene il greco nome d' ascite, quasi somigliante a un otre
secchezza, ar sura (d' uso raro, e, oggi, un
8-7 (293): almeno un bicchier d' acqua mi fa venire, che
si trovarono, dopo anni e anni d' asciugaggine, cogli occhi pieni di
: andai al lavabo, versai un po'd' acqua nel catino e con una
: non occorre compromet tersi d' ottenere... lo scarico dell'acqua
. petrarca, 67-14: piacemi almen d' aver cangiato stile, / da gli
. giusti, i-376: dalla tela d' ottone è raccolta [la pasta]
le lacrime. déledda, ii-662: vuotava d' un sorso [il bicchiere] asciugandosi
nel sole e non dà un filo d' erba. piovene, 2-106: un'aria
la febbre], essendosi egli divisato d' asciugar, guarito ch'ei fosse, le
6-247: coi capelli bianchi, un cencio d' asciugatoio in torno al collo
salvini, 21-83: asciutterai lo psegma or d' assai gambe. viani, 19-130:
ti bisognasse farli [i mattoni] d' inverno a'gran freddi, cuoprili subito
cognizione quali di essi sieno più pregni d' umido, e quali più degli altri
caldo] men grave in città piena / d' acqua e d'ombre sì fresche e
in città piena / d'acqua e d' ombre sì fresche e d'agi tanti;
acqua e d'ombre sì fresche e d' agi tanti; / ma i franchi in
meglio è traspiantarla [la borraggine] d' ottobre et avanti che faccia il tallo il
: senza bagnarseli (nell'attraversare corsi d' acqua o luoghi umidi).
ancor giovanetto / nervoso asciutto, e d' una vista viva, / stretto ne'fianchi
, v-137: una lunga persona, d' aspetto filosofico, asciutto, affilato.
. collodi, 29: in meno d' un'ora i piedi [del burattino]
viso, maschio ed asciutto di forme. d' annunzio, iv-2-424: la pelle ricopre
e brutta, / ch'avea l'orecchie d' asino, e la testa / di
rimanere asciutto di ogni consolazione v'ingegnereste d' ingannarvi con altrettante sottigliezze. fagiuoli,
asciutte, non dante il minimo segno d' essere capace di qualche benevolenza ad altri
possibile cavarne una stilla, non dirò d' approvazione o di cortesia, ma..
dall'utilità, era stata enunciata più d' una volta, ma o con asciutte sentenze
alla sorgente sono all'asciutto, coperti d' una muffa bruna come una tonaca fratesca
che questo era il sommo suo diletto d' andar in zoccoli per l'asciutto.
o quattro settimane e il terriccio pativa d' arsione, si sfarinava in una cenere limosa
], 27-5: la asclepias ha foglie d' ellera e rami lunghi e numerose radici
asclepiadèo, sm. metr. metro lirico d' origine greca: l'asclepiadeo minore è
. àoxxiqtuà? -àso? 'la pianta d' asclepio '(il dio e medico
alcun sermone: / trovò dormir l'ascolta d' agra- mante, / tutta l'uccise
, ii-161: l'ascolte e le guardie d' una città assediata danno avviso a chi
offenderle. idem, 14-69: scordatisi d' ogni legge e disciplina militare, non
disciplina militare, non tenevon conto alcuno d' affor tifi care il campo,
arti / della tua voluttà melodiosa / d' essere, in terra, un fiore
, e n'esce un suono / che d' ogn'in- torno orribile s'intende
con gli occhi pregni di lacrime. d' annunzio, iv-1-656: modulava con bocca
: chi uno valente uomo infama è degno d' essere fuggito da la gente e non
mente scritte / vo trapassando e sol d' alcune parlo, / che meraviglia fanno
): la giovane, quantunque piena fosse d' amaritudine e continuamente piagnesse, pure ascoltava
s'udir vi piace il lagrimabil caso / d' atteone infelice. paoli, iii-192:
: ascolto con pena e con diletto / d' eco muta e loquace i vivi accenti
canne fluttuanti ascolto / su le sponde d' un rio bosco vocale. c.
lo scapolare. entrò. riguardò muta. d' annunzio, iv-1- 195: ho portato
per vedere. govoni, 3-75: dolcezza d' ascoltare / l'usignuolo dei boschi /
dal popolo, lungo tempo ignorano i bisogni d' esso, rare volte li vogliono ascoltare
/ m'agghiaccio dentro, in guisa d' uom ch'ascolta / novella che di
gli ascoltai dire una sera nella villa d' arcetri, ov'egli dimorava.
interessa (cfr. auscultare). d' annunzio, iv-2-1207: l'imagine bizzarra e
... in atto di tastare e d' ascoltare il cliente nello stomaco, nel
, per fare alla lunga la sola parte d' ascoltatori. aleardi, 1-79: e
di vanità e di fasto non è d' alcuna buona, per così dire, ascoltazione
per così dire, ascoltazione capace. d' annunzio, iv-1-184: ella stava in mezzo
movendosi e commovendosi egualmente sia alla contemplazione d' un quadro, sia all'ascoltazione del
all'ascoltazione del rapsodo, sia alla lettura d' una poesia. 2. medie
il circonda, de la morte. d' annunzio, ii-561: tutto ignori, e
fronde / che trasse fuor la vertù d' ariete / per adomare il mondo, e
arbore molto ombroso s'asconde uno ramo tutto d' oro. petrarca, 34-6: dal
: poi che madonna sdegna / fuor d' ogni suo costume / volger in me de'
con tale amorose / levando il parte d' ogni pensier vile; / con queste
co'suoi cavalli si tuffasse nelle onde d' esperia, non toglieva egli loro il festeggiare
i biondi crini ascosi, / di man d' uno scudier un'asta prese, /
dormì nel cuor gran tempo ascosa. d' annunzio, iv-1-153: spirti, cantando
dell'età] con una ascosa fraternità d' uomini cui la giovinezza ha ieri voltato
straniero / sen venne alla regai corte d' egitto; / ma de'satrapi fatto è
che meritar ben può questa ventura / d' essere ascritto infra que'scelti e pochi
e delle muse / a dispetto, e d' apollo, al sacro coro / l'
dell'animo contrarie direttamente al sentimento predominante d' amore e d'adorazione che dobbiamo a
direttamente al sentimento predominante d'amore e d' adorazione che dobbiamo a dio. leopardi
dell'uomo, che non ha niente d' assurdo, perché viene da lui,
piuttosto a bizzarìa ascrivere che a grossezza d' ingegno. 3. rifl.
strade lucide asfaltate, è una processione d' uomini, di ragazze, di carrette.
sf. pavimentazione stradale eseguita con impiego d' asfalto o di bitume (che viene
rupi penètra, e cerca i rivi / d' asfalto e zolfo. arici,
il vario fossile, e l'asbesto. d' annunzio, iv- 1-272: all'angolo
marmo, acqua nera, / luccicamento d' asfalto. 2. pavimentazione stradale
, il cielo aveva un colore come d' asfalto. viani, 14-497: sulle
viani, 14-497: sulle strade luttate d' asfalto arrancano uomini che il temporale ha
dai covili della pinciana, uomini assetati d' aria salmastra. e. cecchi, 6-70
, abbozzano acrobazie, fanno qualche tiro d' assaggio. govoni, 2-218: tra l'
groppi di verghe estolle in alto. / d' etiopia il balan qui si nutrica,
morte); soffocazione. d' annunzio, iv-1-582: appena nato, non
, iii-975: la letteratura è in istato d' asfissia dappertutto. rebora, 163:
tutto, anche l'asfissiante polvere delle carte d' ufficio, con la delicatezza e la
fetide emanazioni, con pericolo di abbruciarsi, d' asfissiarsi. rigutini-cappuccini, 18: 'asfissiarsi'
sulle labbra. viani, 14-259: siamo d' estate e le finestre del salone
vagano le ombre dei morti. d' annunzio, ii-667: l'acheronte, il
al cubito, / fatto e ripien d' asfodelo. monti, x-1-419: quante
tonde / di quelle spighe bionde. d' annunzio, ii-735: io so dove
simile all'umido splendore argenteo della polpa d' un asfodelo. panzini, iii-348:
i fiori dell'asfodelo e i grappoli d' oro della ginestra. idem, ii-347:
alla brezza una vegetazione selvaggia, un mare d' erbe alte, di cardi dal verde
morti / aveano a poggia, piena d' asfodeli. d'annunzio, ii-128: tu
a poggia, piena d'asfodeli. d' annunzio, ii-128: tu conducevi euridice
e sparente / come l'ombra sul prato d' asfodelo. idem, ii-955: la
nel sole mattutino / scende l'epos d' omero, che va fiume divino / popolato
sempronio, iii-211: sui giardini d' europa ite innestando / asiatici fior,
asiatici che venendo ad occupare il centro d' europa più in comunicazione coll'asia,
, 29 (500): si risolvette d' andare a chiedere un asilo lassù.
: e tu pur di viltà scuola e d' inganni / fosti, o asii de
de gli oppressi, o tempio. d' annunzio, iv-1-719: giù per le
quasimodo, 87: mi pento / d' averti donato il mio sangue. / signore
ho chiesto asilo e molto supplicato / d' esser preso a farne parte. 2
sapere a quanto può montare la spesa d' un asilo per le bambine, perché
mi abbisognerebbero per accumularne i mezzi. d' annunzio, iv-2-1154: bisognava andare
. ojetti, ii-497: a udire d' un asilo di vecchi, i più s'
albergo della carità. -asili d' infanzia: istituti pubblici o privati che
altri stabilivano in napoli il primo asilo d' infanzia, quasi a rimprovero del governo che
eran gli asili, tali i privilegi d' alcune classi, in parte riconosciuti dalla forza
sa, impenetrabile allora a'birri. d' annunzio, iv-2-1219: quelle città d'asilo
d'annunzio, iv-2-1219: quelle città d' asilo dove si rifuggivano gli incolpati senza
senza ragione o oltre ragione. -diritto d' asilo: concesso ai rifugiati politici di
e non vale neppure il pregio di risentirsi d' un procedere che trae la sua origine
raro prodotto dell'asinaggine e della trappoleria d' uno stampatore spostato e disonesto. bacchelli
muse, al disdoro che l'asinaggine d' un villanzone poteva ridondar sulla riputazione dello
targioni tozzetti, 1-66: un legno d' asinelio del tetto si ficcò innanzi all'
asinescaménte, avv. a mo'd' asino. -al figur.: villanamente
, tirandolo a coda di cavallo sotto colore d' onorario. = comp. di
villana, ignorante. rossello d' arezzo, i-69: figliuol fusti per certo
ch'abbia pregno / il goffo capo d' àsinesca fava, / che un tal
innesto: / orecchie e piè son d' asinil struttura, / d'asin la coda
e piè son d'asinil struttura, / d' asin la coda e di lione
che sotto alla corona, / che d' oro al re di frigia orna la testa
con orecchi asinini in regia stanza / d' un altro mida ei figurò l'effìgie /
un magnifico paio di orecchi asinini. d' annunzio, iv-2-127: tiravano per la
arme e dalle fazioni, e pieno d' un'asinità che tutto l'oscurava. baretti
parer suo, era stata piramidale. d' annunzio, iv-2-303: una specie di
che il cavallo è notricato a latte d' asina. idem, 3 (14)
): il cavallo conobbi a latte d' asina esser nodrito. angioglieri, 143-7
cavalli, belare di pecore, ragghiare d' asini, istridere di porci ed altri
, 215: l'uno fa sembiante d' orecchie d'asino, l'altro trae la
: l'uno fa sembiante d'orecchie d' asino, l'altro trae la lingua come
9-59: qualunque vorrà far buona generazion d' asini, dee primieramente guardare, che
pulci, 5-39: gli orecchi parean d' asino a vedergli. lorenzo de'medici,
quegli non si è risentito. è guerra d' asino contro leone. carducci, 691
/ tutto quel chiasso ei non degnò d' un guardo / e a brucar serio
sulle prime l'asino si rallegrò tutto d' aver cambiato padrone. d'annunzio, iv-2-308
rallegrò tutto d'aver cambiato padrone. d' annunzio, iv-2-308: l'asina d'
d'annunzio, iv-2-308: l'asina d' un tratto prese a ragliare con sì alte
tozzi, ii-336: mi ricordo anche d' aver sentito ragliare un asino giù in
ad ammirarlo, / che fu bisogno fuor d' una ringhiera / al curioso popolo mostrarlo
che non si può costringere allo amore d' una. idem, ii-17: noi
timor non vi tenesse cheti. f. d' ambra, 4-84: in qua,
. forteguerri, i-240: ma parliam d' altro, né graviamo i basti / di
graviamo i basti / di questa turba d' asini da soma. alfieri, i-217:
tuttavia rozzo e ignorante. -pezzo d' asino: persona goffamente ignorante e zotica
bruno, 120: ecco qua quel pezzo d' asino, il quale volesse dio che
cosa. baretti, i-224: questi pezzi d' asini vogliono il mondo a modo loro
altri parlino de'loro caffè! pezzi d' asini davvero. idem, ii-55: se
tuo figlio, e lascialo diventare un pezzo d' asino come tant'altri suoi compatrioti,
tant'altri suoi compatrioti, ché un pezzo d' asino più 0 meno in una città
non importa. -asino, pezzo d' asino: ingiuria, imprecazione. boccaccio
libro di euclide). -a schiena d' asino: di strada che presenta una
suol dire, se sia a schiena d' asino. targioni tozzetti, 12-1-365:
[della buca] era fatto a schiena d' asino, come si suol dire,
, 9-655: il ponte a schiena d' asino, stretto tanto che 1
e del leone. -orecchie d' asino: simbolo di ignoranza (nella
ovvero con mano muovere gli orecchi come d' asino, ovvero stendere la lingua come cane
vi sien poste / due grandi orecchie d' asino in memoria / di sì grand'opra
meritasse, scarabocchiando, le 'orecchie d' asino! '). -asina
v-26: che direte voi delle statue d' egitto, le quali... favellano
di bosor, il quale amò il salario d' iniquità; ma egli ebbe la riprensione
gli asini; e così gli dà d' asino in complimento. -viene asino
minuzza rape. -e va più d' un asino al mercato: contro chi
proverbio materiale e grosso, che va più d' un asino a mercato.
asino a mercato. -trotto d' asino poco dura: di chi non ha
, 8-1-3: amor di giovani, trotto d' asino. allegri, 3-10: ma
allegrezze di questo mondo, quasi trotto d' asino stracco, durano poco, si affligge
un animale, che mai non berebbe d' alcuna acqua, se ella non fosse chiara
il dì e la notte dugento miglia d' italia senza punto cibarsi. idem [olao
macchine, e massimamente di lupo e d' asino; e n'è ben antichissimo il
l'asinelio, gli semplici, gli poveri d' argo- qui casca vasino: qui è
, non sarebbe a caso il posto d' accademico della crusca che m'avesse fatto voltar
volete che facessi, io, alla testa d' un battaglione? era proprio un metter
della nazione. fagiuoli, 2-239: d' uno che s'innamora per tutto, come
guadagno dato / e all'avarizia, d' ogni vizio scuola, / tanto apprezza
-far l'asino, fare carezze d' asino: fare il cascamorto; far
e mi fece le più isvenevole carezze d' asino. -asino mascherato da leone
in quel proverbio che dice: ragghio d' asino non va in cielo. baldovini,
quel cielo, dove non arrivano i ragghi d' asino. -l'asino non conosce la
si riconosce nelle difficoltà. f. d' ambra, 4-102: voi sapete 'l proverbio
gli altrui beni lavora, e'viene d' altra parte chi lavora i suoi. idem
d' argomenti, gli pargoletti, quelli c'han
, 16-vi-254: ella propone il latte d' asinella, ed io credo che questo sia
, sicurissimo di quindi raggiungere, anzi d' oltrepassare di gran lunga tutti quei poveri asinelli
finito che avevano si mettevano a ragghiare d' allegria, distendendo le orecchie e le
che alitavan su lo tuo santo petto. d' annunzio, iv-2-308: le donne e
* asino '(e anche come termine d' ingiuria): di origine mediterranea.
i triangoli iscritti in qualunque spazio asintotico d' una istessa iperbole dalle tangenti di essa,
in modo che, prese per ordinate d' una curva, sarà questa non serpentina
con manifesta scienza tammirabile proprietà dell'asintota d' apol- lonio pergeo, che prolungandosi in
bisogni, ecco l'umana natura, d' onde l'operosità, il progresso dell'industria
cennini, 109: poi ti conviene avere d' un colore d'un gesso, el
: poi ti conviene avere d'un colore d' un gesso, el quale si chiama
109: se vuoi un'altra sorta d' asiso..., togli gesso sottile
, accompagnati da tosse, acuto bisogno d' aria ed espettorazioni caratteristiche, intervallati da
sapere che il pescecane... soffrendo d' asma e di palpitazione di cuore,
costretto a dormire a bocca aperta. d' annunzio, iv-2-242: quel non so che
in onor tuo finire tutti a patire d' asma. = voce dotta, lat
soffermandosi / ansante e asmatico / in su d' ogni angolo, / con di quel
2. agg. e sm. malato d' asma. crescenzi volgar., 5-24
. bartoli, 26-353: una gran parte d' essi già mezzi cadaveri idropici sformati,
, e con terribili tosse febbricitanti, e d' ogni altro genere ammorbati. gemelli careri
consiglio, di non istar giammai più d' un mese in un luogo; e con
, ma sono naturali e schiette espressioni d' affetti veri, sono cose sentite e vedute
targioni tozzetti, 12-4-173: nelle giornate d' estate, nelle quali non asola vento
umide, perde moltissimo del suo elatere. d' annunzio, ii- 588: vento
asolava. tutta la voluttà della notte d' estate veniva a gonfiarmi il cuore.
. magalotti, 21-15: la fiammella d' una candela che gli asoli punto d'
d'una candela che gli asoli punto d' attomo [al termometro] sarà abile a
2. ant. esserci ricambio d' aria. g. b. nelli
con insistenza. magalotti, 9-1-88: d' uno che faccia all'amore in qualche
soffio lieve, alito di vento. d' annunzio, iv-1-554: il vento leggero ricorreva
stanza... la voluttà della notte d' estate. montale, 1-61: valmorbia
eseguito da un solista. d' annunzio, iv-2-195: alla fine dell'a
, nel quale erano state bollite le radici d' aspa- iato. = voce
e di cocito alunne, / che d' aspi han parimente irte le chiome. anguillara
cor dovrian far pio / di drago e d' aspe, e maggiormente il mio.
l'aiutasse, fecegli dare un nappo pieno d' acqua, col quale egli soleva bere
non noccia se quelle parti s'aspergano d' acqua di battesimo. ariosto, 43-162:
gli asperga. forteguerri, 4-32: d' acqua santa / gli asperge due o tre
nievo, 479: il parroco asperse d' acqua benedetta il cadavere e si partì asciugandosi
si partì asciugandosi gli occhi. d' annunzio, iv-1-649: il prete recitò altri
/ di pensieri, di lagrime, e d' inchiostro. tasso, 2-83: sgombri
così che asperge / lieto la stanza d' improvviso lume / sorride da le piume
infermo e 'l sitibondo occhio v'immerge. d' annunzio, iv-1-794: il sole s'
s'inchinava su la montagna, aspergendola d' oro, dolcemente, come su un'amante
fuoco, un altro con un mazzetto d' erbe selvatiche asperge di grasso l'animale
l'entrata sta solenne con l'asperges d' oro in pugno / quel che tinse del
si può dire che quell'aspergine [d' acqua di fior di ginestra] fosse uno
, solamente a questa un certo senso d' asperità. d'annunzio, iv-2-553: io
questa un certo senso d'asperità. d' annunzio, iv-2-553: io offersi..
rotto da crepe, annerito da macchie d' umido. beltramelli, iii-97: la
più tosto da qualche sottilissima ruggine. d' annunzio, iv-1-1030: il chiaro vino si
chi di sangue e di foco e d' acqua asperso / more ucciso in un punto
, i-787: fuliginoso il volto e d' atro sangue / asperso e di sudore,
ed irti, da la mischia uscio. d' annunzio, ii-829: vermiglia come un'
, / ciascun trasse dal cuor più d' un sospiro. leopardi, 17-
, 17- 15: un detto d' alcun dolce asperso, / ben mille volte
intenderanno di farmi mangiare un pane asperso d' amarezza, spero che potrò ricorrere a
/ scolorasti, il dì che asperso / d' atro sangue apparve il sol.
di diamanti aspersa. idem, 12-69: d' un bel pallore ha il bianco volto
cinto / di sanguigni vapori entro e d' intorno / non mostri ne la fronte
ne la fronte assai distinto / mesto presagio d' infelice giorno. marino, 6-23:
innaffiatoio ed aspersorio / dir si può d' ogni campo. saccenti, 1-2-33:
alzò l'aspersorio e benedisse il morto. d' annunzio, iv-1-648: i quattro ceri
asta... il prete asperse d' acqua benedetta il feretro. ojetti, ii-143
benedisse. -per simil. d' annunzio, ii-418: ed un monco /
di sollicitudine, di pentimento, e d' aspetta- mento di pene. fiori di
carrozze aspettanti, pel tanto popolo fremente d' impazienza. d'annunzio, iv-1-6:
, pel tanto popolo fremente d'impazienza. d' annunzio, iv-1-6: allora sorse nello
favole affetto, avvenimenti fuor di ragione e d' aspettanza, i quali la meraviglia dietro
carducci, 321: un mormorio / d' assenso di preghiere e d'aspettanza /
un mormorio / d'assenso di preghiere e d' aspettanza / levossi intorno. idem,
me turbata disposizione... a parlare d' amore, parve a me che fosse
amore, parve a me che fosse d' aspettare tempo, lo quale seco porta
, lo quale seco porta lo fine d' ogni desiderio. idem, inf.,
. idem, 625: aspetto d' intendere quello che tu vuoi. ariosto,
è grata, / aspettando veder pur d' ora in ora / la viva e vera
dissimula ed intanto / de l'agguato d' amor l'esito aspetta. dottori, 130
con un'inquietudine, con una sospension d' animo insolita. carducci, ii-16-84:
, muta / cammini in campi vuoti d' ogni grano: / altero al lato tuo
. stare per ricevere, essere sul punto d' avere. v. borghini, i-rv-4-170
: quel buon uomo che andava dicendo d' aver tre poderi, cioè uno, ch'
racconciare tutta, e di vele e d' albero e di timoni migliori che li perduti
mai sanza paura / ne li occhi d' esta bella pargoletta, / che m'hanno
, 8: e senaca disse: -aspetta d' essere meritato di quello che farai.
al luogo usato / ristretto in guisa d' uom ch'aspetta guerra, / che si
potè scemar la pena, / ché d' esser vendicata in breve aspetta: / e
1-iii-5: da gente di penna e d' ufficio non s'era aspettato mai nulla
: e il romitino, aspetta aspetta, d' andare in paradiso non se ne faceva
, 3-58: il poeta l'avrebbe vestita d' erbette e fiori, e pasciuta di
ii-1-194: la proprietà involge l'autorità d' agire sulle cose per renderle utili, e
di convertire la licenza in un anno d' aspettativa. pavese, 4-235: non faceva
illuminò la faccia pallida, e la barba d' argento del non trovi in noi
aspettativa. moribondo... d' un tratto in realtà ne abbiamo accelerato
desiderio, anche con timore). scoverte d' antichità fuori d'ogni loro e nostra aspettazione
con timore). scoverte d'antichità fuori d' ogni loro e nostra aspettazione.
boine, ii-166: querulo, servile stato d' ine dove più vedean l'erbe e
la fama e dimessia, in aspettazione d' una risposta al perché. emavulgò d'
d'una risposta al perché. emavulgò d' intorno / l'aspettato venir de i tre
/ o de la sticare e mi sembrava d' essere nell'aspettazione di un donna nostra
samiracolo. lute a l'egra / d' amoroso pensiero arsa e ferita. marino,
più quale m'ha fatto l'onore d' annunziarmi un aspettatìssimo di lui [enrico terzo
purg., 29-58: io mi rivolsi d' am- che noi usciàno più fuora
persona, l'attuarsi di un d' anni, le donne, le fanciulle lagrimose
pensassimo il aspetto ha molto meno d' offesa che chi maliziosamente benefizio dell'
illuminò la faccia pallida, e la barba d' argento cessato di scrivere molti anni, tanto
pellico, ii-104: passeggiando aspettavamo l'istante d' es-del mal passato tragger guai. tasso,
finalmente un compratore. rajberti, e gioia d' altri, / non ad oltraggio altrui splendesser
/ amorosi nali per occupare il tempo d' aspettazione. nievo, 478: e leggiadri
colle mani in mano nella grave pietà d' un vero cristiano. giacosa, 80:
nate di un'aspettazione irritante, insostenibile. d' annune maledicendo la vostra mala sorte,
di stupore e di terror sacro, gli d' aspetto? foscolo, sep., 193
d' annunzio, iv-2-1168: gli aspetti delle cose
a la quale io discemea una figura d' uno segnore di pauroso aspetto a chi
. cecchi, 73: gli ha aspetto d' uom da bene, infatto l'aria
mentre essi stan sospesi, a lor d' aspetto / venerabile appare un vecchio onesto.
in tutto il bel convito adorno / recan d' ogni stagion tributi eletti, / e
tributi eletti, / e son diverse d' abiti e d'aspetti. g. b
, / e son diverse d'abiti e d' aspetti. g. b. pucci,
sue parti immense / fosse orizzonte fatto d' uno aspetto. tasso, 18-10:
un tempo di dolore e quasi direi d' esilio. de roberto, 38: subito
in giorno va più assumendo l'aspetto d' una rapina infernale. 5.
, non si provvidono... d' avere capitano. idem, 4-61: di
con don abbondio, in quel tempo d' aspetto, dirò che stavano alla larga l'
uno dall'altro. 2. sala d' aspetto: nelle stazioni ferroviarie, i
addio scambiato là, in quella triste sala d' aspetto. fogazzaro, 2-78: così
ad alta notte, in qualche sala d' aspetto ingombra di gente e male illuminata da
, 5-1 io: entrò in sala d' aspetto col cappello ammaccato e impolverato. ojetti
quelle tante donne sedute dànno l'idea d' una sala d'aspetto, in una stazione
sedute dànno l'idea d'una sala d' aspetto, in una stazione. viani,
viani, 14-475: in una sala d' aspetto conviene aspettare silenziosi, dubbiosi,
silenziosi, dubbiosi, senza manifesti segni d' impazienza: non siamo in una sala
impazienza: non siamo in una sala d' aspetto? e. cecchi, 1-10:
il giovane [visconti] crescea in aspetto d' essere valoroso e in amore de'cittadini
tozzetti, 1-80: era buon aspetto d' olio, e fu ragionevol ricolta di vino
vino. 4. mus. battuta d' aspetto: pausa in una o più
contò col movimento del capo alcune battute d' aspetto. de marchi, 91: nelle
de marchi, 91: nelle battute d' aspetto e nei brevi intervalli tra un arpeggio
arpeggio e l'altro, gli pareva d' intendere un gran silenzio. 5
ode le parole dello incantatore. cecco d' a scoli, 2649: l'aspide,
parte oscura e strema / aspidi sono d' una e d'altra spezia, /
e strema / aspidi sono d'una e d' altra spezia, / dispari in opra
1-164: turando li suoi orecchi a modo d' aspida con orgogliosa fierezza. s.
offesi da loro. marino, 12-17: d' aspido ha la virtù, ch'a
, secondo la sentenza di nicandro, d' eliano e di altri, hanno i denti
soggiorno / l'orribil drago, e d' aspidi e ceraste / spaventoso corteggio ha
e ceraste / spaventoso corteggio ha ognor d' intorno. d'annunzio, ii-565: s'
spaventoso corteggio ha ognor d'intorno. d' annunzio, ii-565: s'appressano i
cleopatra. alvaro, 14-90: mancanza d' acqua dopo l'alluvione, gli acquedotti inquinati
, 6-141: la cui sola maiestà era d' impaccio alla sua sfrenata cupidigia, aspirante
alla sua sfrenata cupidigia, aspirante all'imperio d' italia. b. corsini,
divina clemenza,... spera d' eternarsi dietro alla tua gloriosa rinominanza.
sociale, non aspiranti né a posti d' accademici, né a titolo o all'amicizia
aspiro; e soffio poi di lena. d' annunzio, iv- 1-64: portò alle
vino. -per simil. d' annunzio, iv-2-1079: isabella aveva ceduto intera
il cielo il vólto / in guisa d' uom che pur là suso aspire. idem
io non avessi aspirato a niuna laude d' ingegno, a niuna fama di lettere.
orto, ch'aspiri odor di fiori e d' erbe, / le alletti [le
per una s, dissero arismetica invece d' arithmetica; e da arithmo, cioè un
trasportare materie messe in sospensione in corrente d' aria, ecc. = deriv
con le deduzioni della fredda ragione. d' azeglio, 1-476: era così forte in
nel silenzio solenne che la circondava. d' annunzio, iv-1-78: ella metteva anche
trottole semoventi; paradiso di conocchie e d' aspi governato dall'elettrico, accudito da
croccante sopra due grandi cilindri a guisa d' aspo che la dipanano, e di lì
- anche sf.: aspa. d' annunzio, iv-2-811: i marinai cui sia
iii-210: i benti- vogli, privi d' ogni speranza, l'abbandonarono: i quali
, il quale asprissimamente pugne gli armenti. d' annunzio, iv-1-727: quella bocca convulsa
, s'apparecchiavano con le taglienti spade d' aspramente combattere. livio volgar.,
, che ad alcuna femmina licito sia d' aspreggiare amore d'uno e prendere l'amore
alcuna femmina licito sia d'aspreggiare amore d' uno e prendere l'amore d'un
amore d'uno e prendere l'amore d' un altro. alberti, 86: non
, ii-16-95: ne riportai un sentimento d' asprezza per due virgole d'interpunzione epistolare fuse
un sentimento d'asprezza per due virgole d' interpunzione epistolare fuse in ferro fuor di
asprezza, tornando, mi tersi col vin d' argiano. d'annunzio, ii-587:
, mi tersi col vin d'argiano. d' annunzio, ii-587: la dolcezza del
insolita, universale asprezza di cute. d' annunzio, iv-2-843: la pietra dei gradini
dei gradini,... gareggia d' asprezza con la scorza dei platani venerandi.
. bettinelli, i-141: nel secolo d' oro di augusto [sallustio] scrisse
, facile, naturale, elegante. d' annunzio, iv-1-152: la strofe alla
cavagli e cavalier di gran d' asprezza, / a front'a fronte,
però ch'egli era prode e pien d' asprezza; / a suoi colpi nessun potea
, ii-541: quella rigidezza, quell'asprezza d' ingegno, quell'assoluta ignoranza delle convenienze
, fiorio perché era giovane e non uso d' al- cuna asprezza, e ascalione per
il vino fa tirato e risentito. d' annunzio, iv-2-1297: la vite e
agg. leggermente aspro, asprigno. d' annunzio, iv-2-138: l'olio novello,
non toscana verdea, / che titolo d' onor non aggia seco. maia materdona
falerno. redi, 16-i-5: quel d' aversa acido asprino, / che non so
6-73: nata non sei tu già d' orsa vorace / né d'aspro e
sei tu già d'orsa vorace / né d' aspro e freddo scoglio, o giovanetta
o giovanetta; / ch'abbia a sprezzar d' amor l'arco e la face.
: ben ha tre volte e più d' aspro diamante / ricinto il cor. idem
le viti amanti, / quasi prezzo dotai d' uve gemmate, / colmar gli olmi
arici, 130: in ceppi stretto / d' aspro
la bella pace] le spade stringea d' aspre ritorte. carducci, 84: che
fuori il grano lor, disciolte. d' annunzio, iv-2-438: cercammo tutt'e tre
. castiglione, 82: nell'aspero sito d' urbino edificò un palazzo. alamanni,
azzurra, tra le cui falde la vena d' oro si trova in filoni. galileo
i capelli, le chiome). d' annunzio, ii-399: ei squassa l'aspre
tal vino fosse fatto da quell'uve d' aspro sapore mentovate dallo stesso plinio.
nelle musiche de'barbari sono asprissimi. d' annunzio, iv-1-82: le parole della
/ più profondo dell'ombra, e d' un tratto suonò / come uscisse da
l'aria tremasse. trema l'erba d' intorno. 7. figur.
, / aspro nel guerreggiar, caldo d' ingegno. tasso, 792: oh
tra i fantasmi de l'antica età. d' annunzio, iv-2-64: egli sano,
, 239: spesse volte sotto pelle d' agnello sta celato l'aspro lupo. seneca
o nella melensaggine o nella stizza. d' annunzio, iv-1-66: aveva nell'espressione
. francesco da barberino, ii-iio: d' aspra correzion del buon amico / non
non solamente di riprension grave, ma d' aspro gastigamento. zanobi da strata [
ottimo, i-396: acciocch'elli paia uomo d' aspra vita, porta li capelli grandi
vitto loro / era di cacciagion, d' erbe e di pomi; / e la
innocente e pura. alfieri, 1-33: d' aspra virtù gli alteri sensi / lascia
2-735: la sua vita fu sacrificio d' obbedienza all'asperrima regola di francesco.
e indica un sentimento, uno stato d' animo fiero, impetuoso, vivo)
qualcosa di più aspro e pungente. d' annunzio, iv-2-674: il suo cuore
che deriva da crudeltà, da ferocia d' animo; violento, accanito, crudele,
promettendo bruto di fare una vendetta asprissima d' una ingiuria così notabile. muratori, 5-iii-44
non paia che tu abbi in te niente d' umiltà. dante, inf.,
italia, assunsi il tema, / né d' aspre veritadi a te fui parco.
. manso, iii-304: pria che d' aspre catene e di profonde / piaghe
erbe la mano, e provo intanto / d' angue voluminoso aspra puntura. piazza,
non già il morire, ond'io d' angosce tante / scevro rimango. monti,
le labbra alla tazza dei beati e d' averne riportata una sete più aspra e
una sete più aspra e inestinguibile. d' annunzio, iv-2-794: le apparve debole
rozzo, assai imperfetto (un'opera d' arte). vasari, i-751:
, co'quali noi sentiamo piccolissime differenze d' aspro, liscio, molle e duro,
tasso, i-116: io, riconoscendo d' essere stato alcuna volta asprétto anzi che
asprétto anzi che no, ho cercato d' addolcir molti versi. a.
. alvaro, 9-56: qualche filo d' erba verde aveva un sapore asprétto, buono
moneta prima bizantina, poi turca, d' argento, di poco valore.
pagamento di peso in che sono verghe d' argento. ariosto, 287: -chi l'
albi, furono chiamati i nummi greci d' argento. = gr. biz.
caro, 15-i-58: ha fatto in testa d' una sua gran pergola un muro rozzo
: ma voglia dio la non mi sappia d' aglio, cioè, che non mi
stesso. salvini, v-471: d' uno magro assaettato, quasi toccato da
in questo piazzale, -assaettato di tronchi d' alberi centenari, d'antenne d'abete trentino
-assaettato di tronchi d'alberi centenari, d' antenne d'abete trentino, di caldaie
tronchi d'alberi centenari, d'antenne d' abete trentino, di caldaie di pece
certo. oggi si vedono due specie d' assa fetida: una di colore fra
pur ch'io gli portasse un bossol d' assafetida. = voce dotta,
dà ricreativo saziativo nell'anima, inebriata d' essa dolcezza per tassaggiaménto del contemplare.
rabioso tigro che dimora ne la foresta d' organia, che apena si ne tiene
, luigi xii e francesco i condussero d' italia ogni maniera d'artefici che primi
francesco i condussero d'italia ogni maniera d' artefici che primi fecero assaggiare ai franzesi il
inghilterra, né vuole avere il coraggio d' impadronirsi di questa lingua, spaventato dall'
: alcuni di loro assaggiavano un poco d' acqua per prendere alcuno refrigerio, solo
dei santi padri, assaggerei piuttosto l'ala d' un giovane pollo. -figur
, sì ti prevedi una volta come d' inimico. dante, purg.,
lo solo audito non le desidera molto d' assaggiare. giannotti, 2-1-182: la
de'suo'figliuoli, assaggiaron la signoria d' una donna detta erato, e quella
. lo rifuggito vonone fanno re. d' azeglio, 1-164: uomini a tutte prove
; / e venuta è pur dianzi d' orìente / per assaggiare i paladin di francia
[quest'acqua], non ha sapore d' alcuna sorte. 2. milit.
e non assaggiata, io con esempio d' altri eserciti vi farei cuore. botta
vostro libro per camparci su! assaggiatori d' indici e di frontespizi, e'mi
assaggio de'suoi amici a napoli. d' annunzio, iv-2-1102: non potè parlare
: abbiamo fatto alla malata alcune iniezioni d' assaggio con reazione ottima. e.
, abbozzano acrobazie, fanno qualche tiro d' assaggio. 3. edil.
mio, bastare / assai ci debbe d' aver pane e vino. ariosto, 11-11
c'è la macchina che scocca / d' un frullo solo centomila fusi. panzini
deggia dilettare / libero core e van d' intendimenti. idem, inf., 8-1
villani, 9-68: [il conte d' armignacca] solea essere assai di minore possa
, / e più lucente, e d' altrettanta etade, / con famosa beltade,
dì chiaro / fu noto; e d' imitarlo alcun risolve. galileo, 199:
assai solitario un uomo dotato da natura d' uno ingegno perspicacissimo e d'una curiosità straordinaria
da natura d'uno ingegno perspicacissimo e d' una curiosità straordinaria; e per suo
cibele degli dei madre feconda / fu d' ati un tempo innamorata assai. c
, gentiluomo a prima vista, amante d' agi semplici e mai un momento di mal
assai, ch'altri non sfugge morte. d' azeglio, 1-371: ambedue artisti,
può con gli occhi. 3. d' assai: di molto, di gran lunga
di gran lunga. -anche con valore d' aggettivo: dassai (come dappoco).
sanese? / certo non la francesca sì d' assai. buti, 1-752 [inf
1-752 [inf., 29-123]: d' assai: cioè di molto avanzano li
percosso da'lor dolci rai / s'infiamma d' onesta te, tal di
che 'l dir nostro e 'l penser vince d' assai. datini
e praticherete molte persone che vi parranno d' assai, e nella fede gli troverete dappoco
anguillara, 8-7: ma s'inganna d' assai, s'al primo erede /
: io credo che voi v'inganniate d' assai. parini, giorno, i-606:
/ che il grande enrico tuo vince d' assai. alfieri, i-203: su tal
: su tal punto io era allora d' assai migliorato di alcuni anni prima. leopardi
forza estrinseca] il leone passa l'uomo d' assai. nievo, 81: ascoltava
giornata, e compiacevasi di trovarlo differente d' assai dai giovinastri che frequentavano il castello
.. la sua influenza era cresciuta d' assai. -di persona: di
quanto dire si possa, affabile, d' assai e piacevole. sacchetti, 125-2:
, che mai il mondo avesse, d' assai e coraggioso molto. idem, 182-3
, o guerra, con uno signore d' assai, hanno pensato e sottigliezze e
, / che avendo un damerino sì d' assai, / non diventasse dolce come un
: dicesi ancor: -colei è una donna d' assai -volendola laudar di prudenzia e
4-50: parvi ch'ella sia una d' assai femmina? g. m. cecchi
], ricca e nobile / e d' assai! 4. ant. in
.], 7-25: desidera il peccatore d' avere spazio di tempo assai, ma
: destinando... il duca d' alba con autorità grandissima e con assai provvisione
. villani, 11-85: 'l paese [d' ares in francia] è molto pieno
pieno di ricche e buone ville, e d' assai. fiore, 85-8: s'
: divenuta di padrona di molti schiava d' assai, rinchiusa... in
vi sta bene, e sono assai. d' azeglio, 1-184: bisogna temprarsi,
assai assai a la introduzione de le persone d' erminia e di clorinda. carducci,
subito letta, perché troppo goffa e d' assaissimo inferiore alla vostra prima. alfieri
medesimo, e che ciascuno amico ha bisogno d' amico. sannazaro, 4-82: allor
ristrignimento e tutta questa dilatazione ne'vasi d' un'oncia e mezzo di tenuta,
mare senza guardia, non aspettando assalimenti d' alcuni nemici. scala del paradiso,
, quivi ove è da fuggire e d' assalire. bartolomeo da s. c
stringe; / e intorno un bosco abbiam d' aste e di spade / e sovra
corsero come folgore le belle / terre d' ausonia, e le cittadi assalsero / e
, orditasi una secretissima congiura, furono d' improvviso assaliti nelle rustiche loro case.
stoviglie, letti, seggiole, attrezzi d' ogni genere. settembrini, 1-202: e
negli ampi campi gli sfrenati cavalli e d' amor caldi le cavalle di partia assaliscono
a farli cacciare a furore di popolo. d' annunzio, iv-2-464: la roccia assaliva
un'arme irta di punte, maculata d' un color rossastro. deledda, ii-759:
, / dàgli amor pene: -sperando d' aver gioia, / la gelosia è
non mi tange, / né fiamma d' esto incendio non m'assale. idem,
vergogna fortemente lo sgridava; / paura d' altra parte sì l'assale. petrarca,
, letizia, tenerezza / e disio d' abbracciarli e di mostrarsi, / assalirò
quante volte, al tacito / morir d' un giorno inerte /... /
quasi ogni giorno, da forti pensieri d' incredulità. d'azeglio, 1-464: certi
, da forti pensieri d'incredulità. d' azeglio, 1-464: certi caratteri non
. leopardi, 15-63: dimmi: d' amore / favilla alcuna, o di pietà
fremito / gl'itali petti assai. d' annunzio, iv-1-147: a questo dubbio,
6-18: ricordò che la difterite assale d' improvviso. 4. locuz. ant
misurare la resistenza che avrebbero incontrata. d' annunzio, iv-2-169: un fumo bianco si
non corrispondeva più né al suo stato d' animo né alla sua intenzione. idem
un cavaliere che ha tre casse piene d' argenteria e di monete. -per
l'aquila, regina delli uccelli. d' annunzio, iv-1-700: io portavo ogni
allegre di nidi. panzini, ii-112: d' altra parte il feroce zanzarone non saprebbe
alla furia del vento che lo assaltava d' ogni parte. soffici, v-1-231:
senso buono): fargli grandi manifestazioni d' affetto. firenzuola, 216: il
v'alza or questo or quello. d' annunzio, iv-1-352: rimasta sola dopo la
ad assalto i tamburi e le trombe. d' annunzio, ii-415: e la falange
12-46: li condusse a una manovra d' assalto lanciando bombe a mano. -figur
la terra ha nel ventre, / che d' abisso li tira suso in alto;
sentito vilissimo di coraggio e di forze. d' annunzio, iv- 2-1045: il fragore
questo un soccorso trovo tra gli assalti / d' amore. boccaccio, iv-72: ne'
/ né region secura / dagli assalti d' amore ha l'universo. baldinucci,
: qui gli diede il timore un po'd' assalto. manzoni, pr. sp
* disse lucia violentemente agitata dall'assalto d' una tale inaspettata, bisogna pur dire,
e contro la trascuratezza degli uomini. d' annunzio, iv-1-102: ne'primi giorni,
. idem, iv-1-796: gli parve come d' escir salvo per miracolo dall'assalto d'
d'escir salvo per miracolo dall'assalto d' una malattia letale, dopo aver veduta
-; e spronati i cavalli a guisa d' uno assalto sollazzevole gli furono, quasi
, gli menò una stoccata. d' annunzio, iv-1-130: lo sperelli..
spogliatoio. 6. milit. reparti d' assalto: formazioni speciali (negli eserciti
(negli eserciti moderni) impiegate in azioni d' attacco violento e deciso contro le linee
deciso contro le linee nemiche. -mezzi d' assalto: scafi speciali destinati a colpire
cavalli;... i carri armati d' assalto. 7. locuz.
ch'era dentro alla piazza, prese partito d' uscime nascostamente. botta, 6-ii-574:
strisciano fra gli sterpi per cogliere il destro d' avvitic- chiarvisi ai piedi.
chiarvisi ai piedi. -prendere d' assalto: impadronirsi a viva forza,
[forti] quasi subito fu preso d' assalto; ed il primo a salirvi fu
il primo a salirvi fu il conte d' holach. -prendere d'assalto un mezzo
il conte d'holach. -prendere d' assalto un mezzo di trasporto, un
, affollatisi. deledda, ii-1047: d' un tratto però il tram si ferma
una folla quasi in tumulto lo prende d' assalto. -prendere d'assalto un'
lo prende d'assalto. -prendere d' assalto un'impresa, un lavoro:
decisione, impetuosamente. -cogliere una persona d' assalto: di sorpresa. -fare assalto
. -d'assalto: di forza, d' impeto. magalotti, 1-442: qual
mani e co'piedi per portarglieli via d' assalto! -al, nel primo
idem, 11-136: [il duca d' atene] sanza fare assapere di suo intendimento
intendimento al re ruberto si venne fornendo d' arme e di cavalli. m. villani
, 1-64: subitamente ci apparvero oggi navi d' alessandria, le quali si chiamano tabellari
secco secco / ne assapora poco lecco. d' annunzio, iv-1-660: la sua bocca
assaporo a un banchetto del borgomastro l'ala d' un anitroccolo in salsa d'arancia.
l'ala d'un anitroccolo in salsa d' arancia. alvaro, 2-194: ella si
e il parentado, che s'erano aspettati d' assaporare in quel giorno la trista gioia
. lambruschini, 1-109: le dolcezze d' una regolare ed amorevole vita di famiglia sono
assaporare voluttuosamente il dolore del distacco. d' annunzio, iv-1-258: in qualche stanca
malincuore. sbarbaro, 1-250: un anticipo d' a- frica assaporo in questo lucore di
, 270: dal volersi potere nutrire d' ogni tempo, nascono le ruberie,
dello scelleratissimo achab suo marito e re d' israello, per mettere in effetto rombile assassinamento
firenzuola, 338: io sono stato capitano d' una bellissima compagnia, e ho colle
il re assassinato e la fameglia desolata. d' annunzio, iv-2-384: un altro grido
un altro grido, più lungo, come d' una persona assassinata, ci giunse,
divulgata una voce, in cui si duole d' essere stato da me offeso nell'onore
ebbe una pensione e carezze molte. d' annunzio, iv-2-1129: entrambi rimasero abbattuti
né amistanza con uomo ch'abbia fama d' essere traditore... o micidiale
di un tremendo assassino, tante migliaia d' uomini. cattaneo, ii-2-191: l'oscuramento
. cattaneo, ii-2-191: l'oscuramento d' ogni nozione di giusto e d'ingiusto,
oscuramento d'ogni nozione di giusto e d' ingiusto, empivano le città di pitocchi
, empivano le città di pitocchi e d' assassini, e le campagne di streghe,
, ed appiccano fuoco alla casa. d' annunzio, iv-1-1049: -assassino! -urlò
, o chi si mette nel caso d' aveme, non è mio amico se non
sbarbaro, 1-141: in un fuoco d' artifizio di tenerezza, la madre la
, la madre la chiama con nomi d' animali: pulcino, ranocchia, maomao
di piccolo spessore) di un tronco d' albero; tavola di legno.
affossaro,... facendovi molte case d' assi. petrarca, i-3- 66
ha questa malizia rimedio, / come d' asse si trae chiodo con chiodo.
dire cosa lungo via o lungo parete d' assi o di sottile muro, che tu
facevano una musica soave; / qual era d' asse anch'egli e tutto rotto.
dietro a uno che, fatto un fascio d' asse spezzate e di schegge, se
fa la sua ultima smorfia sull'assa. d' annunzio, ii-903: e su tassi
poche ore sotto le colline una ricchezza d' assi di fresco taglio e si dà
1-iii-37: aveva a portata di mano tasse d' una panca di buon legno. alvaro
sudore come un ciclista. -asse d' equilibrio: v. equilibrio, n.
: togli assette di cipresso, o d' altro legno eguali. crescenzi volgar.,
al dire, che bagnandosi l'assicella d' ebano anche nella superficie superiore,
sopra i sassi sporgenti dell'acqua. d' annunzio, iv-1-967: innumerevoli assicelle erano
torchio in certi vasi di legno composti d' asserelli, che si tenghino da cerchi di
o verticale rispetto a questa. d' annunzio, iv-2-924: manteneva l'equilibrio con
sanza asse. alamanni, 7-ii-74: era d' oro il timon, l'asse,
bel carro adorno, / ed ha d' oro il timone, e l'asse d'
d'oro il timone, e l'asse d' oro. montanari, i-494: osservate
, e in cento altri esperimenti. d' annunzio, ii-114: ne'tuoi stadii
compie l'oscillazione di una nave. d' annunzio, iv-2-908: quivi [nei battelli
13. figur. centro spirituale. d' annunzio, iv-1-268: la sua facoltà precipua
e smunta, batté il suo asse d' un'oncia, che prima era una
asse, ch'era la quarta parte d' un obolo. lanzi, 1-2-27: l'
in ogni tua faccenda, o contadino. d' annunzio, iv-2-584: per me,
approfittai. emanuelli, 1-177: mi parve d' essere meravigliosamente assecondata dal destino.
... perdona facilmente all'astrologo d' essere tutto dì ingannato da un'arte
loro navi contro alfonso quinto, re d' aragona, usurpatore di calvi, e assediante
fu aperta la via al campo turchesco d' assediarla, di batterla e finalmente d'averla
d'assediarla, di batterla e finalmente d' averla. tasso, 8-9: con
assediarvi mosse, / che sembrava che d' armi e d'abitanti / vóto il gran
/ che sembrava che d'armi e d' abitanti / vóto il gran regno suo
/ all'indiscreto che t'assedia. d' annunzio, iv-2-1229: poco dopo il
g. villani, 1-61: assediati d' intorno alle montagne da onorio e dall'
poca possanza, e gli assediati poveri d' aiuto. leonardo, 1-211: stando il
: non si deono fidare gli assediati d' alcuna cosa che veggano fare al nimico
dei cavalli, un muovere di ruote. d' annunzio, iv-2-471: una specie di
alla città di nivo castello, come è d' usanza di coloro che guerra fanno per
di coloro che guerra fanno per modo d' assedio. boiardo, 2-18-12: ormai
progetto di borghesi di prendere un forte d' assedio doveva farla parere [la insurrezione
insurrezione] più stravagante che formidabile. d' annunzio, iv-2-298: era nell'intendimento
colui chiudere la città rivale in una specie d' assedio, toglierle ogni modo di traffico
per tale effetto; parte perché sperava d' esservi introdotto per intelligenza. idem,
: avrebbe egli sommamente desiderato... d' ac- camparvisi intorno [a cambray]
caderebbe subito la città. -cingere d' assedio: circondare completamente con mezzi di
mantenuto tre mesi l'assedio, fu costretto d' abbandonarlo. -abbandonare, levare l'assedio
g. bentivoglio, 4-388: fu risoluto d' abbandonare per allora l'assedio, e
luogo assediato. caro, 9-227: d' armi e di foco cingerògli in guisa,
pezzi, ricongiugnendolo insieme, tenendovelo pieno d' acqua che le non vi possino passare.
certi cavalieri tedeschi per fare il ritratto d' un di loro, giunto alla locanda,
, 6-9: l'inverno ci stringe d' assedio nella nostra solitudine. calvino,
nemici, strani mostri che lo stringevano d' assedio. -porre l'assedio a qualcosa
assedio. 3. dir. stato d' assedio: sospensione temporanea della costituzione di
carceri ». « c'è lo stato d' assedio ». « tutti i fascisti
: bisogna far conto, chi vive d' entrate, che muore il bue e la
sua bottega, in sull'assegnamento / d' esser pagato del primo guadagno / del
: eo sì l'adornai de ioie e d' onoranza, / mia forma li assignai
il papa] in bologna tredicimila fiorini d' oro. caro, 9-1152: e'non
le zampogne prendi, / ch'oggi d' ogni pastor t'assegno palma.
nuovi testi fiorentini, 834: fiorini 77 d' oro... i quali i
baretti, ii-285: ha fatto a ciascun d' essi un fondo e assegnatone il maneggio
, v-151: e mi parve fuori d' ogni uso che un accattone assegnasse la somma
quantità, essendo proporzionata al valor capitale d' una sterminata estensione di beni, era
che fecegli quell'uomo, oltre all'assegnazione d' uno zecchino il giorno. instruzione a'
, gli fece assegno di cento scudi d' oro al mese. carducci, ii10-
ridotti; e ne fu cortese giustamente d' un sussidio. dizionario militare [1847
tasso, 20-82: e l'una schiera d' asseguir procura / quella vittoria ch'ei
30-1-574: l'uomo, dietro la guida d' un bel pensiero d'un autore,
dietro la guida d'un bel pensiero d' un autore,... ghigne a
porti / sì la tagliente spada d' amor cinta, / come 'l bel
co maraviglioso navilio e con grande forza d' arme. 2. intr.
allegati, e gli ambasciatori del re d' inghilterra, e a quell'assemblea si rifermò
nazione chiede all'assemblea nazionale i mezzi d' ordine pubblico e di quiete. gioberti,
per generoso sentire e riverenza all'onore d' italia. giusti, iii-295: all'assemblea
, iii-295: all'assemblea non ho voglia d' andare. mi sono stati e mi
qualor il pomo ascolto / dir fosse d' oro, ch'a la saggia dea /
ch'a la saggia dea / accese d' ira, ed a giunone il volto.
ed a giunone il volto. / uopo d' oro non ha l'alta assemblea.
l'altra e assembramenti ciascun giormo. d' annunzio, iv-2-139: nacquero tumulti popolari;
. silone, 5-213: dal suo posto d' osservazione, l'assembramento della folla attorno
riunire, radunare. cielo d' alcamo, 8: lo mare potresti arompere
a'venti asemenare, / l'abere d' esto secolo tuto quanto asembrare, /
di tutta l'isola baroni e cavalieri d' arme. bocchelli, i-312: quei
i cittadini amanti giustizia si assembrarono. d' annunzio, iv-2-110: grandi tribù di rondini
ancor che sia gravezza / lo tormento d' amore, / ma ciò ch'abbo d'
d'amore, / ma ciò ch'abbo d' amor m'assembra bene. bencivenni [
, vii-27: l'altra m'asembra tanto d' amor vaga / quand'ella dice:
sott'umil tetto / s'adora dio cui d' as- sembrarti intendi. montale, 1-19
, frosoni, guasconi e provenzali e d' ogni paese, e re e duchi e
così e schierati, faranno maggiore impressione. d' annunzio, iv-1-853: come si avvicinarono
. e dial. seminare. cielo d' alcamo, 7: lo mare potresti arompere
quegli che sono a venire. detto d' amore, io: po'...
amoroso. fiore, 162-1: molti d' assempri dar te ne potrei, / ma
costumi v'imparerai... usa d' andare a vedere giustiziare gli uomini, non
5: solea parlar l'antica gioventudine / d' ogni vertù, per lasciar ogni vizio
.., e non ebbono volontà d' amarlo [dio], e però furono
dannati; e assemplo si potrebbe dare d' assai eremiti e poveri e uomeni semplici
, 2 (15): assempro d' una donna de la città di siena che
trastullarsi in assemprare ciò che son capaci d' apprendere. d'annunzio, ii-561: fiore
ciò che son capaci d'apprendere. d' annunzio, ii-561: fiore della divina
canzon, tu sai che de'libri d' amore / io t'assemplai quando madonna vidi
le parole le quali è mio intendimento d' assemplare in questo libello. cino,
prodigalità ha faccia di liberalità, l'avarizia d' as sennatezza, e d'
d'as sennatezza, e d' economia. manzoni, pr. sp.
: il cuore anco assennato / serva d' uom la viril prudenza e l'opre.
levati / sull'aste, un grido universal d' assenso / fu la risposta. idem
? carducci, 321: un mormorio / d' assenso di preghiere e d'aspettanza /
mormorio / d'assenso di preghiere e d' aspettanza / levossi intorno. pascoli,
dentro, un assenso bello come fiori. d' annunzio, iv-1-293: forse appunto un
sbarbaro, 1-188: non gli toglie d' addosso gli occhi esilarati, dondolando d'
d'addosso gli occhi esilarati, dondolando d' assenso come una campana. -dare,
buona filosofia. fiacchi, 155: andandone d' accordo / pieno assenso prestò subitamente.
deledda, ii-398: in quei momenti d' incoscienza la sua anima s'era come
dolce sopra ogni dolcezza, avesse un poco d' assen- tazione, o di troppa affezione
tentazioni si stanno da loro assenti? d' annunzio, iv-1-412: l'estate di
si fa delli assenti, o delli indegni d' ogni memoria. campanella, 2-298:
assentimento a quel che l'istitutore dice. d' annunzio, iv-2-108: ella ascendeva verso
le parve un istante di vedere la colomba d' oro balenarle un lampo di assentimento.
lusinghe di pericone assentito, senza attendere d' essere a così dolci notti invitata,
buona voglia. carducci, 326: d' un molle riso gli assentì la dama /
suo pericolo e disinore di lui e d' altrui, gliel'assentii [che andasse via
partirono col nome di dio dalla città d' alfea con ottomila cavalieri di buona gente
si stimava per li discreti essere proceduta d' assento e ordine di esso re d'
d'assento e ordine di esso re d' inghilterra. = deverb. da assentire1
ove dovrebbe trovarsi (o si trova d' abitudine). dante, cono
in assenzia, / vedrai che teme d' un topo in presenzia. lorenzo de'
i-252: dopo quindici e più anni d' assenza non avevo scordato punto né il
alle feste michelangiolesche. d' annunzio, iv-1-73: « ella è
» pensò. « non tiene la vigilanza d' un marito. nessuno può chiederle conto
è quello umano / che per assenza d' amore / appare disunito e strano.
palladio volgar., 3-43: vino confettato d' assenzio, viole, rose. crescenzi
plinio], ii-608: sonci più sorti d' assenzio: il santonico così si chiama
malvage... / qualche cesto d' assenzio e di cicuta. 2
vomito il navicare, debba bere sugo d' assenzio. poliziano, 132: amante,
balia, per divezzarlo, la bagna d' assenzio, il bambino ritira la bocca
goccia l'acqua chiara nel suo bicchiere d' assenzio verdognolo. nieri, 273:
mascalzoni di città che per un bicchierin d' assenzio stilettano un uomo. panzini,
borgese, 6-94: anche l'aroma d' un prezioso vino vecchio / scivola sul
vecchio / scivola sul palato del bevitore d' assenzio. 3. figur.
che tu fra noi dispensi; / e d' ogni tempo egualmente mortali / vengon da
, / or amaro è via più d' onda marina, / più di fel,
marina, / più di fel, più d' assenzio e più di tosco. idem
/ tal che 'l ciel tutto asserenò d' intorno. 2. intr. più
/ e l'aria e i venti asserenar d' intorno. berni, 2-61 (i-54
: adducono... la testimonianza d' erodoto, asserente che di tali navi se
codacavaifina, egli ne porta la figura d' un'altra terza spezie, che crede generarsi
del timone di una nave. d' annunzio, iii-2-16: timoniere della nave grande
. giamboni, 7-190: tre generazioni d' arme grandissimo prode fanno ad avere del
una trave forte e lunga, a similitudine d' antenna, pende nell'albero della nave
, pende nell'albero della nave, d' ogni parte ferrata. dizionario militare [
tra i segretari e i portieri che cercano d' asserragliare i portoni mentre sassi e randelli
la città a romore a dì 7 d' ottobre, e s'asserragliò e abbarrò in
. serrare insieme, stipare. d' annunzio, ii-529: e l'alighier ghrifagno
bruno, 3-905: quelli che stimano d' intendere e parlano assertivamente, delirano più
vi erano alcuni ponentini che assertivamente dicevano d' aver veduto riuscire quest'operazione in levante
secondo la piena evidenza, ma scevro d' ambiguità. 2. sf.
sopra, assertori e confermatori della giustizia d' alessandro e del suo presente governo.
: i più illustri filosofi si gloriavano d' essere suoi discepoli [di socrate],
assertrice del principio di nazionalità e poi d' equilibrio e poi di giustizia cristiana.
b. croce, ii-8-20: un modo d' asservimento della fantasia e del pensiero,
guiderdone / non dea cheder bon servo. d' annunzio, iv-2-648: le genti nuove
porre in dubbio per la contraria testimonianza d' un terzo. carducci, ii-9-184: non
: non è decente rifare il carattere d' una donna su le asserzioni di un terzo