macchinale, metteva su la sponda della culla una mano rude. idem, iv-1-862
vita, e un popolo sorge dalla culla. saba, 98: hanno abbattute
arrivato a grandi marce proprio vicino alla culla di adamo, a un vivaio di
pongha a dormire, e meni la culla bellamente e soavemente, e, al'adormentare
/ lenti adduceva i sogni a la tua culla. pascoli, 625: e lui
. carducci, 466: ei canta e culla i queruli mostri de la sua mente
per fedele allevamento; imperocché cuna è culla in che s'allevano i fanciulli.
parente. buti, 1-389: cuna è culla in che s'allevano i fanciulli.
anomalia stanno tutt'e due insieme presso la culla delle prime grammatiche.
tutte le fortune avevano prediletto fin dalla culla e che non angosciavano se non i
. salvini, 17-571: si giaceva in culla, / ad una notte scura simigliante
stanno tutt'e due insieme presso la culla delle prime grammatiche. = voce dotta
ha senza sua fatica quella lingua nella culla e nelle fascie apparata. varchi,
. gioberti, ii-260: dall'oriente, culla dell'uman genere (un documento,
o calcina; legno ricurvo per la culla. paoletti, 1-2-259: si costruisce
legni ricurvi, fermati trasversalmente sotto alla culla, o alla zana, e sulla convessità
arcioni, le sponde di una specie di culla o cola per il vino,
tondo di stuoia di canna pare una culla sotto l'arcùccio. àrcula,
, iii-513: tu cui fin nella culla / fanciulleschi trastulli / furo i guerrieri
: gesù bambino sta fasciato dentro ad una culla, simile ad un guscio di
giovane, 9-447: poco è di culla / uopo, e di cantilene, /
., sì 'l ponete a dormire nella culla, ma no sia piena di cose
rebora, 204: si ode vagire una culla, / ma la mamma è assente
, 3-51: siciliano autentico fin dalla culla, siciliano col certificato di nascita.
della rodente invadente / terra? la culla tua solo era immagine / di sepoltura.
): si evò, e presa la culla del suo figlioletto, come che punto
intero? pratolini, 6-15: la culla era rovesciata in un angolo, azzoppata.
busca un lino, qual scheggia la culla; / l'un ruba all'altro la
latte, vostro padre vi diede una culla d'argento e una bambinaia brianzuola che
: gesù bambino sta fasciato entro ad una culla simile ad un guscio di noce
'morte', nella locuz.: dalla culla alla bara; fino alla bara; stare
una solinga madre / sedente a studio della culla. idem, v-115: io gli
il timbro della sua voce di basso mi culla in certi sogni superficiali, per quanto
: bersò (berceau) propriamente vale culla. i francesi la rovesciarono, raggrandirono,
che aveva il significato originario di * culla ', poi * pergolato '(
il letto fosse a bilico come una culla, che felicità sarebbe! 3
463: piano, voi, con quella culla! / che non pianga il bimbo
occhi di giorgio andavano dal letto alla culla, si riposavano volentieri, e da quelle
artiglieria, per essere la nostra culla scavata fonda e stretta nell'elastico ghia-
re sedeva un dì: / a la culla sedea, la ninna nanna / ei
la balia era già pronta, la culla calda. a tutto la nonna aveva provveduto
: per un mese si occupò della culla che riuscì un vero nido di piume,
suoi piedi dormiva, in una rustica culla, un bambino. -legarsi le
dasti / brucerà la tua culla / di quercia dove ti cullò..
argentei l'aria, ove si culla / questo riposo in forma di
il giovane, 9-447: poco è di culla / uopo, e di cantilene,
come carezze, che dovevano spuntare nella culla senza offendere il corpic- ciolo del fanciullo
destinata a scorrere avanti e in dietro sulla culla, secondo il vario girare del rocchellone
due ruote (a forma di culla, con mantice), spinta a mano
ricordo che torino è stata la culla di un artigianato di lusso,
intendendo la miglior parte dell'oriente, culla del genere umano. d'annunzio,
e alla futura gente. / anzi avrà culla e tomba in un sol giorno /
, 113: chi sul braccio si culla / un coniglino bianco / o un gatto
di coricarmi io non mi curvassi sulla culla della fanciulletta per contemplarla lunga pezza; ed
poppare, e 'l dì ch'io nella culla piansi e trassi guai. sia maledetto
come carezze, che dovevano spuntare nella culla senza offendere il corpicciolo del fanciullo aspettato
mente un verso / troppo noto che ci culla. brancoli, 4-91: « ma
cinse il fastidio; a noi presso la culla / immoto siede, e su la
qual egli nutrì dallo latte e dalla culla, fu la musica; e volse il
questo non sarà mai raccomandato abbastanza la culla o cola. quando si renderà generale
della perfetta ammostatura, s'adotterà la culla o colo. d'al
due anni, e ancor dormiva nella culla. d'annunzio, ii-585: e prossima
gentiluomo non è tanta / la nobil culla, o l'abito pomposo, / né
, e 'l dì ch'io nella culla piansi e trassi guai. boccaccio, i-12
: s'udiva nella casa ondeggiare una culla al ritmo di ima cantilena sommessa;
vii-267: mentre bambini giacevano addormentati in culla, l'api tra le lor labbra aperte
: l'una vegghiava a studio della culla, / e, consolando, usava
di coricarmi io non mi curvassi sulla culla della fanciulletta per contemplarla lunga pezza;
in fasce, contò il ninnar della culla, il contentar della poppa, e il
(i-31): fece adunque far una culla d'avorio bellissima, tutta contrapassata di
allato del letto dove dormiva pose la culla nella quale il suo piccolo figlioletto teneva
di coricarmi io non mi curvassi sulla culla della fanciulletta per contemplarla lunga pezza;
ritornò a galla, glorificato come la culla dello spirito moderno, e fu corso
loro imposto ai contemporanei, anche sulla culla delle postere generazioni? gioberti, 1-iv-524:
vivo, / lungi da la mia culla / cerco altri marmi mentre penso e
donnetta, di fondi o aversa, culla / una creatura che dorme nel fondo /
e madri / veglianti a studio de la culla, e curvi / de'pii parenti
de nittis, immobile ai piedi della culla, stringendosi di quando in quando la fronte
: e'fuggiria per un fanciul di culla; / ond'i'per me non ci
, v. colosseo. culla, sf. lettuccio di vimini, legno
che « nulla ». / maladetta tua culla, / che lusingò cotanti sonni invano
, e 'l dì ch'io nella culla piansi e trassi guai. boccaccio,
allato del letto dove dormiva pose la culla nella quale il suo piccolo figlioletto teneva
dimenando i piedi diede ne la picciola culla al letto vicina ove era riposto il
, 6-iii-84: questi, ch'in culla or giace, e pargoletto / non bene
in fasce, contò il ninnar della culla, il contentar della poppa e il
, 17: a noi presso la culla / immoto siede, e su la tomba
di coricarmi io non mi curvassi sulla culla della fanciulletta per contemplarla lunga pezza;
anni, e ancor dormiva nella culla. d'annunzio, iv-2-722:
s'udiva nella casa ondeggiare una culla al ritmo di una cantilena sommessa
con gli occhi la creatura nella culla che, svegliata dagli urli, sgambettava e
rodente invadente / terra? la culla tua solo era immagine / di sepoltura.
-culla termostatica: speciale tipo di culla per nati prematuri o deboli congeniti provvista
/ più che di bara offrir di culla aspetto. carducci, 923: da lor
baldini, i-24: per essere la nostra culla scavata fonda e stretta nell'elastico ghiarume
stava a sonnecchiare. -bambino di culla: bambino lattante. meo de'tolomei
: e'fuggiria per un fanciul di culla; / ond'i'per me non ci
a vista tal, come un bambin di culla, / orlandino rimane.
orlandino rimane. -voce di culla: voce di bambino, di neonato.
tombe, onde una voce / uscìa di culla, e chi presso le fonti,
l'una vegghiava a studio de la culla, / e, consolando, usava l'
e madri / veglianti a studio de la culla, e curvi / de'pii parenti
io spento al latte et a la culla, / per non provar de l'
che 'n fasse mi tolse / fuor della culla in figlio a notricare. savonarola,
/ io cominciai al latte et a la culla / a declinar da le tue dolce
ha senza sua fatica quella lingua nella culla e nelle fascie apparata, che noi
pindemonte, ii- 489: la culla pur, come la tomba, avesti /
corso. / ebbi in quel mar la culla. leopardi, 41-18: ma stolto
ha ratte tale, / e siccome alla culla / poco il rogo è lontano.
: / io nella tomba troverò la culla. 4. luogo di nascita.
doria, a cui died'io la culla, / è il mio secondo sol questa
in roma; così la di lui culla in sorrento, dove nell'ultimo viaggio
l'animo grande, e una straniera culla? 5. luogo di origine
il pascolo, la moda v'ha la culla, e la borsa v'ha la
loro imposto ai contemporanei, anche sulla culla delle postere generazioni? de sanctis,
ritornò a galla, glorificato come la culla dello spirito moderno, e fu corso
quest'isola benedetta dal sole, dov'ebbe culla il dolce stil novo e donde partirono
stanno tutt'e due insieme presso la culla delle prime grammatiche. 6. l'
atto del cullare. -addormentarsi senza la culla: addormentarsi senza essere cullato, o,
per pestarle bene, che si chiama culla. paoletti, 1-2- 260: nel
, 1-2- 260: nel mezzo della culla sotto ai detti regoli conviene fermare una
due staffe di ferro. in questa culla si vuotano le uve, e si pestano
questo non sarà mai raccomandato abbastanza la culla o cola. quando si renderà generale l'
batteria. 9. locuz. -dalla culla: dalla nascita, dalla prima infanzia
credo, da le fasce e da la culla / al mio imperfetto, a la
quale egli nutrì dallo latte e dalla culla, fu la musica. tasso,
nudrì da le fasce e da la culla. fagiuoli, 3-2-227: la musa.
/ per un genio ch'i'ebbi dalla culla. fortcguerri, 1-66: e,
e, come dir si suole, dalla culla / narrami questa istoria in cortesia.
cartesio ebbe, come ercole, sin dalla culla di gran nimici a combattere; ma
contrario di ercole, quasi che nella culla medesima fu spento. parini, 590:
[questo errore] è stato fin dalla culla suo proprio legittimissimo e naturalissimo, quanto
tutte le fortune avevano prediletto fin dalla culla e che non angosciavano se non i
della sua ambizione. -dalla culla alla tomba: dalla nascita alla morte
(s. v.]: dalla culla alla tomba è un breve passo.
breve passo. -morire in culla: morire in età infantile, ancora
/ lodando più il morir vecchio che 'n culla. segneri, iii- 1-32: muore
segneri, iii- 1-32: muore in culla la grandezza di coloro che pigliano a
dio. -sortire, uscire di culla: sorgere, spuntare, nascere (
: prima ch'esca il nuovo dì di culla, / vuol far consiglio. pindemonte
far consiglio. pindemonte, 159: dalla culla tua celeste / quando rechi questo dì
lamento delle acque che diventa nenia sulla culla dei giganti. cullante (
di cullare), agg. che culla, dondolante. - anche al figur.
, tr. fare oscillare delicatamente la culla in senso laterale allo scopo di acquietare
l'adrastea, cullando, addormentava / in culla d'oro. collodi, 513:
e poi furtiva esplora l'ombra. culla / due bimbi morti sopra i suoi ginocchi
sopra i suoi ginocchi. / li culla e piange con quelli occhi suoi, /
abbracciandosi nell'odor del mare / che culla i loro sogni e i loro amori.
, sente un canto triste che lo culla. de pisis, 16: alla
. far oscillare con un movimento di culla chi è sdraiato su un letto, su
si stende sulla spiaggia soffice e si culla cantandosi piccole parole. 7.
un verso / troppo noto che ci culla. bartolini, 15-369: l'insieme
inosservati. = deriv. da culla. culassóne, v. colascione.
, agg. fatto oscillare nella culla o fra le braccia o sulle gi
= voce dotta, lat. cuna 4 culla '. cimare, tr. letter
... alzavo il velo della culla. / sul guancialino coi belli orli a
te fra i ghiacci suoi desse la culla / l'inospit'orsa, e nel tuo
/ lo guarda, come guarda dalla culla / fanciul, che ancor la poppa
suo marito, dimenando col piede la culla in cui dorme il suo bimbo.
ha senza sua fatica quella lingua nella culla e nelle fascie apparata, che noi dagli
, o dischiomata / e quasi spenta in culla / cisalpina fanciulla. -per
. consapevoli della disgiunzione saremo nipiologi alla culla, pediatri alla cresima. 3
il rifarli, non è da bimbo in culla; / e di sfarli, il tentavi
dolcemente il capo nella cassa / si culla al suono delle sue campane. barilli,
case: si udì il dondolio di ima culla, il lamento fragile di un lattante
: anche fra noi la lirica fu culla della drammatica. b. croce, i-1-490
187: ma no sia piena [la culla] di cose aspre e dure,
in un ipocrita fazzoletto, passò alla culla del nipotino. 2. oltremodo
vii-267: mentre bambini giacevano addormentati in culla, l'api tra le lor labbra
di quei morbi che ne assediano la culla, e spesso la guastano sin dalle
: sulla superficie tranquilla del lago si culla leggermente una barca abbandonata, -i due
1215: placida sempre / s'agiterà la culla ai nuovi eredi. pratolini, 4-44
tartagliate, monti, iii-122: la culla della reai primogenita è stata inondata di poesie
/ su madre che prega, su culla / che piange, su garrula mensa,
alla quale espedire andando, trovò la culla postavi dalla donna, e non potendo senza
e poi furtiva esplora l'ombra. culla / due bimbi morti sopra i suoi
è l'oscuro dio / dalla tomba alla culla, / dannazione dell'essere e del
scese ad infervorarmi quand'io vagiva in culla. giocosa, 21: sempre qualche
origine etrusca, comparisce intorno alla sua culla manto, figlia di tiresia.
la nudrì da le fasce e da la culla. targioni tozzetti, 12-3-382: si
paravento, da un tettuccio bianco di culla ma rivolto al contrario, che gli vieti
/ come io fussi un bambolin di culla. -da fanciulla: nella fanciullezza;
, 1-170: ebbi in quel mar la culla: / ivi erra, ignudo spirito
che l'oro dell'autunno ha per sua culla. 6. dimin. e
463: piano, voi, con quella culla! / che non pianga il bimbo
cinse il fastidio; a noi presso la culla / immoto siede, e su la
dominici, 1-137: delle fascie e culla gli alleverai con vestimenti onesti, s'
di quei morbi che ne assediano la culla, e spesso la guastano sin dalle
cinse il fastidio; a noi presso la culla / immoto siede, e su la
il letto fosse a bilico come una culla, che felicità sarebbe! 5.
/ dove quasi fenice incenerita / ha culla insieme il core e sepoltura, / onde
frutto in germoglio, il feretro una culla di nuova vita. tozzi, 3-36:
che raramente colle note, abitudine che culla spesso nella pigrizia la nostra intellettuale elasticità
i- 268: già ti vidi in culla / festante pargoletto / con l'anima
ve'che festanti esultano / alla tua culla intorno / le cose tutte, e limpido
allato del letto dove dormiva pose la culla nella quale il suo piccolo figlioletto teneva
mercantuzzi suoi filosofastri; / e sia pur culla del rousseau bisbetico. d'annunzio,
, 1-750: a chi in cartagin culla / ebbe, non men che a chi
credo da le fasce e da la culla / al mio imperfetto, a la fortuna
. carducci, ii-1-5: da la mia culla povera fuggì la meretrice / che chiamano
meandri del cervello esplori / la fosforica culla ed i telai / dell'umano pensiero,
, xxvi-2-305: cotal venir bisogna dalla culla, / cioè ben costumato e con
: vergognati, fanciullo / fasciato nella culla, / tuo dir non vale un frullo
): e'fuggiria per un fanciul di culla. angiolieri, 50-14: quando io
, /... e nella culla dura / traea la notte oscura. /
, / su madre che prega, su culla / che piange, su garrula mensa
il parini] s'accostava alla vostra culla a bisbigliarvi all'orecchio: 'tu
baldini, i-24: per essere la nostra culla scavata fonda e stretta nell'
ghiècolo, sm. dial. ant. culla, giaciglio. regola di altopascio
che erano allora, vegliava a studio della culla, cioè del ghieculo dove teneva
10-312: giaceva sotto i veli della culla, chiusa ancora nel sonno originario e
cristianità che morissero si può dir nella culla i di lui giganteschi disegni. botta
i... i cantavano alla culla d'un bambino, / di nome gingillino
giocolini / semplici quasi come quei di culla. p. del rosso, 102
, mala- testino. / la tua culla tagliata fu, di certo, / in
rifugiano nelle golene / dove il po culla le isole di bionda sabbia. montale,
, / calpestollo, e negògli e culla e tumulo. = variante di
gran- dezaia (o voliamo noi dire culla). = deriv. da grandezzare
bambino, e che gli tien luogo di culla, o anche serve per portarlo attorno
, 415: alzavo il velo della culla. / sul guancialino coi belli orli a
giaceva a guisa di storpiato in una culla. berni, 24-18 (ii-235):
gesù bambino sta fasciato entro ad una culla simile ad un guscio di noce. a
: l'una vegghiava a studio della culla, / e, consolando, usava l'
. bandello, 11-1093: la ricca culla candidi ligustri, / licne, narcisi
se niente ha termine, se niente ha culla, / quel tutto è dio che
. bandello, ii-1093: la ricca culla candidi ligustri, / licne, narcisi
il fastidio; a noi presso la culla / immoto siede, e su la tomba
credo, da le fasce e da la culla / al mio imperfetto, a la
sponde forma il gange al sole nascente la culla imperlata. l. quirini, 76
dire il ver noi siamo sin dalla culla avvezzi, / e lo diremo sempre se
la siepe odorata, / che fu sua culla in prima, / lungo l'umor
. govoni, 9-284: nella gran culla bara dei non nati, / tu
), avv. scena e teatro, culla e sepolcro. brusoni, instrumento
in puericoltura, apparecchiatura (detta anche culla incubatrice) destinata ad accogliere i neonati
di resistenza agli sbalzi della temperatura; culla termostatica. bocchelli, 18-ii-478: a
letter. nascita. -anche: culla, luogo natio. fagiuoli, 1-1-288
corpo infagottato del bambino, lo sollevava dalla culla. -figur. onufrio,
zia religiosa / toglie il bambin di culla ed umettato / l'infame dito di
. cocchi, 4-2-180: dando una culla ad ogni due infanti, non quattro come
a lei da canto il nipotino in culla / con un magro levriero si trastulla:
, 38-268: fra una tomba e una culla sta l'infinito. carducci, iii-4-118
avesse / i nascimenti e la primiera culla. aleardi, 1-151: l'antica de
busenello, 80: col pargoletto mondo in culla ei [tempo] giacque; /
stratford quel giorno è l'umile / culla d'un nuovo iddio; / e terra
infagottato del bambino, lo sollevava dalla culla. -letter. congiungere, unire
e instrumento, scena e teatro, culla e sepolcro. mazzini, 48-42: v'
[spettacoli] rammemorando, mostreremo da qual culla insorti, siano cresciuti nel secolo.
». / ma non vidi la culla, / non intesi il suo vagito,
. carducci, iii-1-146: la sua culla / da la pietosa madre ei rimembrava
assuefatto a quel tram tram che lo culla. -tralasciare, abbandonare.
più: / cantati la canzone della culla / mentre declini giù. 5
coperta sì 'l ponete a dormire nella culla. bibbia volgar., viii-361:
che ser magnatoto / ti diè la culla e il latte monna arpia, / mel
casa e delle possessioni, instituiti dalla culla a questa cura. -dotato,
labriciuoli di lui, dormendo fanciullo nella culla. firenzuola, 123: guata se quelle
rimisurarmi al letticino ch'ebbi dopo la culla; ma mi pareva di sentire la testuggine
io spento al latte et a la culla, / per non provar de l'amorose
l'amore in fasce e quasi in culla fosse la prima piacenza, ma che,
cibo il latte / del pargoletto mondo e culla il bosco. tasso, 7-18:
nelle gengive, fà traballare la ricchissima culla, strillando a sgozzarsi pel noleggiato seno
.. j non può neanche comperare una culla / per il suo ignudo bambino /
credi che tal natura cavan più della culla che del corpo della madre, nel quale
dai confini casoni, 162: da la culla ondeggiante / cura d'amor dell'istria
tommaseo]: uno lione venne alla culla di questo fanciullo, e non li fece
il mare solitario i miei pensieri / culla con le sue lunghe onde grigiastre, /
che è per loro * ad un tempo culla, abitazione, tomba. =
dal genov. lòbbia * arcuccio [della culla] '; voce registr.
è lor la luce, / tomba la culla e i primi dì gli estremi.
tasso, 13-i-523: questi, ch'in culla or giace e pargoletto, / non
. dante, xlix-79: maladetta tua culla, / che lusingò cotanti sonni invano
marte intanto / del suo scudo farà culla all'augusto / tuo pargoletto, e a
sue voglie, fino ad ucciderle in culla il figliuolo lattante, accusandola poi al
ridente a lui s'affaccia da la culla. gozzano, i-m: a quale gelo
. dante, xlix-78: maladetta tua culla, / che lusingò cotanti sonni invano
per impazienza afferrano la sponda manesca della culla e gli cullano quasi a dispetto.
si chiamano uomini, ebbe come prima culla la mangiatoia dove i bruti digrumano i fiori
là dove un prencipe a pena uscito dalla culla, per così dire, n'è
politezza che ella si ha portata da la culla. cristoforo armeno, 3: diliberò
aprir volea. battista, vi-2-31: nella culla del mare il sol vagiva, /
fu nudrice, a l'altro è culla, / roma l'uno piantò, l'
« controconsiglio! » grida eliogabalo dalla culla; e ordina la convocazione in fine di
dell'amore! preferiamo la maretta che ci culla e ci accarezza. papini, iv-704
composto dalla bocca da fuoco e dalla culla, in grado di basculare intorno a
.]: un materassino per la culla. jahier, 30: s'aprono i
. guarini, 233: posava entr'una culla; e questa, quasi / discreta
pascoli, 515: ninnava ai piccini la culla, / cuciva ai fratelli le fasce
, e massime gli fanciulli nella culla, da gli casi nocivi, portandola addosso
tua voce è sacra come canto di culla, / e arcana ma non mendace
una servente / antica, alla sua culla / devota, / che porge in
verde, / ove il nembo si culla, ove si perde / l'errante
carducci, ii-1-5: da la mia culla povera fuggì la meretrice / che chiamano fortuna
voci ed i gruppetti; trillano nella culla, solfeggiano sui ginocchi della madre. tramater
/ che non usciron mai fuor della culla, / son cose da dir altro che
i fuochi di s. elmo] mi culla. buzzi, 112: più tardi,
mezzana e senza concetti, se togli quello culla, / tutti son. cesari, 1-2-216
, dove ogni gentilezza ebbe la sua culla, e nel prossimo millenario farà forse
luigi provana riforniscono di italianità secolare la culla di casa savoia, se i due cesari
, consiste nel dare la sicilia come culla del canto popolare, il trecento come
ebbe ivi, per così dire, la culla. idem, i-10-326: il monte
: giorgio tornò un giorno con una culla che aveva comperato impegnando al monte di
germi di quei morbi che ne assediano la culla e spesso la guastano sin dalle fasce
che ci moiano su. -morire in culla: v. culla, n. 9
. -morire in culla: v. culla, n. 9. -morire in
d'annunzio, vi-35: la nave si culla ancora sull'onda morta. bacchetti,
tossiva. ungaretti, ix-32: la culla tua solo era immagine / di sepoltura
, 1-11: la terra, ch'è culla, è anco tomba de i mostri
1-112: la soave musica gluckiana che culla l'incantesimo del cavaliere rinaldo pareva cullasse
d'intorno il mare / vezzeggia e culla in musici rumori. -caratterizzato da
, la musogonia si conservava coll'alpina culla e coi primi vagiti della letteratura greca
naca, sf. region. tipo di culla sospesa. 2. tipo
. bandello, ii-1093: la ricca culla candidi ligustri, / licne, narcisi e
avesse / i nascimenti e la primiera culla. -per estens. scoperta di
nascondiglio buio dei ricordi era pure una culla abbandonata: la culla di lauretta ignara
era pure una culla abbandonata: la culla di lauretta ignara. cardarelli, 490:
cielo apriva, / per fabricarne al dì culla natale. [sostituito da] manzoni
di partenope in seno, in nobil culla. foscolo, 1-53: a te [
delle origini, e il vedere la culla, ascoltare per dir così i vagiti delle
bianco. 3. dial. culla. 4. conchiglia con due valve
vocine d'arcadi parlamentari che ricantano alla culla d'una nazione le nenie mortuarie delle
guarirli, 64: né pur la culla stessa, in cui giaceva, /
, speranza tenace / trovata nell'algida culla, / ti spetta quell'ombra: la
è tristo, è astuto fino dalla culla... noi pigliamo questo detto
sedeva un di: / a la culla sedea, la ninna nanna / ei brontolava
meglio lo usò nella ninna nanna alla culla del reai principe di parma don ferdinando
da quel 'dimenare che si fa della culla de'bambini ', quando dalle
deità... / cantavano alla culla d'un bambino, / di nome gingillino
in qualche isola fanciulla / come una culla / di giacinti e di spuma,
, in gondola / come bambina in culla, / si ninna e si trastulla la
a lei da canto il nipotino in culla / con un magno levriero si trastulla:
mercatante..., gitosene alla culla dove erano i fanciulli, ambe duo
, 404: presa la figliola dalla culla, abbracciatala e benedettala, come che gran
nelle gengive, fa traballare la ricchissima culla, strillando a sgozzarsi pel noleggiato seno
lor la luce, / tomba la culla e i primi dì gli estremi. graf
i-908): ne la picciola culla al letto vicina... era riposto
loda l'umile iddio che giace nella culla. = deriv. da novello.
accoglie un infante appena nato (una culla). bruni, 338: i
busenello, 80: col pargoletto mondo in culla ei [il tempo] giacque;
ii-937: era, naturalmente, una culla senza strapuntino, né gale né veli:
col capolino asciutto / si sventola e si culla / in un presuntuoso / ozio.
, 3-75: a noi presso la culla / immoto siede, e su la tomba
: / io nella tomba troverò la culla. carducci, ii-9-84: chi sa che
fasse mi tolse / fuor de la culla in figlio a notricare. ottimo, i-126
fa- scie le vicendevoli lettere, superba culla il desiderio, nutricatrice l'occasione.
la nudrì da le fasce e da la culla. tassoni, 10-27: il principe
sue voglie, fino ad ucciderle in culla il figliuolo lattante, accusandola poi al marito
non obliare ingrata, / pensa alla nobil culla dove all'o- nor sei nata.
t'addormenti, voglio dondolare / la culla coronata di smeraldi / in un'ondata lunga
alvaro, 13-368: ondeggiamento di una culla da bambino. 4. ondulazione del
. casoni, 162: da la culla ondeggiante / cura d'amor ti spinse
germe di seminumi, / e la culla ondeggiante / cingono fissi i lumi / de
del dattilo tra le due dipodie trocaiche culla, in certo modo, il sentimento
rinculo, o indirettamente, tramite la culla, negli affusti a deformazione, consentendone
al crollato quinto piano, annaspare nella culla, seduti sull'orina- letto, muovere
i-31): fattovi dentro [nella culla] porre il fanciullo in finissimi drappi
« controconsiglio! » grida eliogabalo dalla culla; e ordina la convocazione in fine di
del sole ortivo, visita la propria culla. = voce dotta, lat.
ha senza sua fatica quella lingua nella culla e nelle fascie apparata che noi dagli auttori
. dante, xlix-80: maladetta tua culla, / che lusingò cotanti sonni invano
le fascie, i pannicelli, la culla. reina, ii-216: io vi collocavo
, ii-216: io vi collocavo nella culla dentro a candidi pannicelli. g. gozzi
bambina,... la trasse di culla, la mise sul letto, la
dell'alba che tintinna, / nella culla il bimbo si desta, / saluta il
, 5-70: fur serpentacci intorno della culla / d'èrcole, che chiedeva il pappo
sm. invar. pannolino adagiato sulla culla per proteggere il bambino che vi giace
, / e dimostrava ne la ricca culla / il paradiso aperto aver in fronte.
persona. d'annunzio, iv-1-642: la culla era nel mezzo della camera, fra
: voi credete in un eden collocato alla culla dell'umanità e perduto per colpa dei
vedo i presepi raccogliere solo nella loro culla un qualche centinaio di parvoletti. pascoli
comunità nazionale, statale, etnica; culla di una civiltà, ambito geografico di una
mostra di portare dalle fasce e dalla culla un singoiar suo proprio spirito nelle cose
è come / una pendula amaca che culla il sonno della notte. -impiccato
che ella si ha portata da la culla. cellini, 1-72 (172):
20: l'uom tra bara e culla / si perpetua. -sostanti savonarola
d. battoli, 6-5-88: bambino in culla, non guardato dalla sua nutrice,
dire il ver noi siamo sin dalla culla avvezzi, / e lo diremo sempre se
/ piano, voi, con quella culla! / che non pianga il bimbo.
/ la vecchia volpe. da la prima culla / piantossi l'avarizia nel bel mezzo
: il mare solitario i miei pensieri / culla con le sue lunghe onde grigiastre,
essendo egli ancora picciolissimo fanciullo e nella culla dormendo, furono trovate api, le
. nievo, 359: avvezzo dalla culla a vivere fra gente rozza e ignorante
ripugnanza, avendolo trovato senza fasce nella culla, lo palpai, lo esaminai dal capo
manifesta, questo ti fece essendo nella culla una petricella che ti cadette nel viso
. riempiere el granaio in casa e la culla, ma molto più debbono e'capi
quell'interno pizzicore che tutti portiam dalla culla del volere scoprire l'interno altrui.
un poco più avanti e trovate la culla, in quello letto al quale ella era
325: ella poppava quand'ell'era in culla; / poi per forza di cerere
sin d'ocio nutrita, e ne la culla / non sempre per te sola si
vuoi... tornare alla nostra culla, sulle tracce retrograde d'un vero
: ella poppava quand'ell'era in culla; / poi per forza (fi cerere
, 150: dico che nella culla, fanciullino, / porgiste morte all'
è nel medesimo tempo un lettuccio, una culla, un sacchetto e un vestito,
una culla portatile, il condussero al campo, accioché
abitualmente sostituito dalla carrozzina o dalla culla da viaggio). = adattamento
1-324: la berlina dell'incoronazione, culla preziosissima di argento con fregi d'oro
fiume nella limpidezza inferiore, sorge da culla nevosa. -successo o grande consenso ottenuto
attraverso il nilo, occupano una vasta culla umana. bocchelli, 1-ii-115: nel
fata sollevò le mani / sopra la culla in atto di preghiera. -trascorso
come ercole... strozzando bambino nella culla i dragoni e con ciò preludendo all'
): per che prestamente presala della culla e basciatola e benedetola, come che
: l'una vegghiava a studio de la culla, / e, consolando, usava
là dove un prencipe a pena uscito dalla culla per così dire n'è capace.
del fanciullo, mentre giaceva dormendo nella culla, apparve, fu indizio d'ogni
: de'riari fu prole ed ebbe culla / e sepolcro in savona. testi,
continuava via via a cederla [la culla] senza mercede alle mamme della nuova
tua voce è sacra come canto di culla, / e arcana ma non mendace
quando in età ancora infantile giacea nella culla. il che pronosticò la futura suavità
la prima volta un nero soffitto dalla culla del loro maggiore concittadino che aveva anche
germi di quei morbi che ne assediano la culla e spesso la guastano sin dalle fasce
meritava di spirare d'inedia e in culla. monti, 23-1003: ultimo giunto antilocco
partoriti di nascoso, messigli in una culla o albio, spone in mare raccommandandogli a
ripugnanza, avendolo trovato senza fasce nella culla, lo palpai, lo esaminai dal
pugnano intorno all'onore di essere state culla del gran poema. firenze pretende che
lago e non si bagna, che si culla nell'aria, né làsciasi trasportare dal
conveniente suppellettile,... dando una culla ad ogni due infanti, non quattro
fiume nella limpidezza inferiore, sorge da culla nevosa per additar la purezza del suo
, i-1104: una madre offrì la culla del suo bimbo morto; un'altra battezzò
uniti, già in tempo di pace la culla delrindustria radio, hanno messo le loro
v'è nella stessa francia, nella culla delle materiali dottrine, una evidente reazione verso
guartni, 231: posava entr'una culla; e questa, quasi / discreta
dondolante rapazzòla, che è una specie di culla rustica appesa a quattro forche.
al monte di pietà per comperare la culla era stato riconosciuto appartenere ad un uomo
mal sapevano ancora staccarsi dalla chiesa, culla, presso ogni nazione, del dramma.
che sedio non ci avea più ch'una culla. storia di stefano, 15-22:
rimisurarmi al letticino ch'ebbi dopo la culla. gatto, 2-28: movendo di scatto
giove è nata, / l'istituto alla culla ha i voti offerti, / dal
largo il fiume scorreva lento, una culla, tra ponte santa trinità e ponte alla
madre. moravia, 22-107: dalla culla alla tomba, passando per la catena
più chiara magnificenza può sfolgorar intorno alla culla di carlo, a'di cui vagiti risposero
e lievemente / l'agita, il culla e se l'accosta al viso. /
per un genio ch'i'ebbi dalla culla, / non son lasciato stare. tornielli
di seicentismo prematuro che spunta nella stessa culla della poesia italiana. carducci, li-1-9:
aveva partoriti di nascoso, messigli in una culla o albio, spose in mare raccommandandogli
.. / non può neanche comperare una culla / per il suo ignudo bambino.
rifugiano nelle golene / dove il po culla le isole di bionda sabbia.
conseguio la vita, ma e la culla. = nome d'azione da
rimbambito / fé cardinal quasi dui putti in culla. and, 5-35: non sarai
. f. frugoni, 5-21: la culla, che vien rimirata a perpendicolo da
258: io no veduto più volte nella culla un fan- ciullino nato allora che parea
che di questa età io rinfanciullissi e nella culla piangessi, molto lo rifiuterei.
leggero, posta sui lati di una culla o di un letto o di un
, ii-937: era, naturalmente, una culla senza strapuntino, né gale né veli
le sue tombe e a garibaldi la sua culla, a tutti e due la loro
-occupato da un neonato (una culla). tarchetti, 6-i-439: al
della giovinezza... vedeva una culla ripiena e una santa curvata presso di lei
la genitrice alcmena; / e nella culla dura / traea la notte oscura. lemene
, 2-24 (i-908): la picciola culla al letto vicina ove era riposto il
/ di duo labra felici / t'è culla. marino, 1-8-11: spira quivi
, già in tempo di pace la culla dell'industria radio, hanno messo le loro
retentiva, nell'aver quasi fino dalla culla scritto e notato sempre il meglio di
de la spola / e d'una culla a 'l ritmo di lenta canzone. beltramelli
bionda fata sollevò le mani / sopra la culla in atto di preghiera / e nel
degli avi il valore / sin ne la culla altrui ritratto al vivo / in pargoletta
.. riempiere in casa e la culla, ma molto più debbono e'capi
col lume in mano, avvicinandosi a la culla e quella trovata riversa e di già
/ della rodente invadente / terra? la culla tua solo era immagine / di sepoltura
l'ale, / e siccome alla culla / poco il rogo è lontano. carducci
e che rulla / come dentro una culla noi trascorreremo pel mondo. e. cecchi
[augusta] non aveva visto una culla di rose come le sorelle ma già i
sistema rovina nel luogo ove ebbe la culla, a fronte del ruggito irlandese.
ii-144: non era più roma in culla per poter compatire tali rustiche imposture:
. riposava [il neonato] nella culla, dove la notte veniva posto invece a
corda che io sballonzolavo dentro la culla come un turacciolo di sughero dentro una bottiglia
rosina, ripigliando a dondolare rabbiosamente la culla... « che sbraitatóre è questo
corpicino del bimbo che gli vagisse nella culla, e gridò: « oh santo dio
è lor la luce, / tomba la culla e i primi dì gli estremi.
sponde forma il gange al sole nascente la culla imperlata, cominciò sol allora a degenerare
consigliatevi, consigliatevi dalle lagrime che in culla sparge oggi cristo. salvini, 39-
alla corda che io sballonzolavo dentro la culla come un turacciolo di sughero dentro una
volontà del pontefice. cesimo lombardo-veneto sembra attualmente culla e sarpi, vi-2-17: dovendo ubidire
: io ho veduto più volte nella culla un fanciullino nato allora che parca un
navi in porto, quando l'acqua le culla con lentezza faticosa non risuona laggiù;
comen- ziai al latte ed a la culla / a declinar da le toe dolce tempre
lattato, / non si conviene alla culla le scosse / sì grande che li
altriuom da quel ch'i'era in culla, / con poca riverenza posso dire /
di seicentismo prematuro che spunta nella stessa culla della poesia italiana. carducci, iii-21-439
è compito: l'italia sarà sempre la culla delle arti belle. carducci, ii-9-30
essendo ancora egli picciolissimo fanciullo e nella culla dormendo, furono trovate api, le
pervicacia nell'assassinare fonemi e semantemi in culla servendosi della pausa come sicario, trubetzkoyeg-
germe di seminumi, / e la culla ondeggiante / cingono fissi i lumi /
riferita, consiste nel dare la sicilia come culla del canto popolare, il trecento come
, 1-11: la terra, ch'è culla, è anco tomba dei mostri,
per un genio ch'i'ebbi dalla culla, / non son lasciato stare: e
azzurra.. / mi sembrano canti di culla, / che fannoch'io torni com'era
peregrini, 3-7: la corte fu culla e poi albergo del servaggio: nacque
, / mult'evangeli sì facisti; / culla tuamanu scrivisti / la sua sancta passione,
: qual più chiara magnificenza puòsfolgorar intorno alla culla di carlo, a'di cui vagiti risposero
: io comenzai al latte ed a la culla / adeclinar da le toe dolce tempre:
« controconsiglio! » grida eliogabalo dalla culla; e ordina la convocazione in fine di
e capovolgere la parte sua, risulterebmia culla. be un guazzabuglio deforme. =
innalzare sul sepolcro d'un'epoca la culla d'un'altra. carducci, iii-5-372:
stuolo di leggiadri fanciulli, appena usciti dalla culla, folleggiavano liberi sul verde smalto.
frugoni, 3-i-62: all'intorno di quella culla, ch'era il deposito di una
bionda fata sollevò le mani / sopra la culla in atto di preghiera. sbarbaro,
: avevo schifo quando si accostava alla culla a fare i complimenti alla bambina e
.. / ridevano così che nella culla / dormivo inconsapevole d'affanno: /
. casoni, 162: da la culla ondeggiante / cura d'amor ti spinse
capuana, 12-216: la levava di culla per metterla in braccio ad andrea,
a satan rompono i teli, / la culla il calle adagia e spezza i geli
i suoi antagonisti e afferrare il bambino nella culla. -soppiantare. cassieri,
vocine d'arcadi parlamentari che ricantano alla culla d'una nazione le nenie mortuarie delle
a. maffei, vi-470: culla e spiratrice / dell'affetto sei tu.
piccolo nivasio scese tra le spume della culla. eziando per qualche bel titolo di
nuda e senza un sorriso è stata la culla della figlia mia, e squallida e
fanciullo e con uno coltello isquartollo nella culla. boiardo, 1-8-40: quasi vivendo ancora
di incoerenti fantasmi; la poesia li culla, dopo averli perduti in uno stagnodi verbosa
. finalmente l'ho stesa nella culla. fenoglio, 5-i-1179: ivan fu steso
aspro gradinolo, / calpestollo e negogli e culla e tumulo. -inclinazione naturale.
loro fra due tenebre, prima della culla, dopo gli ultimi strattoni.
lubrano, 3-45: mentre su verde culla umil vagisce, / ospite il baco
, 15-121: vegghiava a studio de la culla. ottimo, ii- 129:
e madri / veglianti a studio de la culla. fogazzaro, 2-316: si fece
il bambino che era grande nella sua culla dorata. -rifl.
. ginzburg, i-381: una grande culla rivestita di taffettà celeste. cassieri, 31
, / e il talamo e la culla / aurea de'muli, e le contate
, 14-18: adocchio perfino il set di culla, poppatoi e balocchi in un
qualcuno che non c'è. / mi culla al fondo dell'auricolare / il metronomo
amore! preferiamo la maretta che ci culla e ci accarezza. calvino, 1-198
aprire gli occhi non aveva visto una culla di rose come le sorelle, ma già
tramontando, versava oro sulla sua placida culla, vibrava le più tenere e vaghe tinte
2-24 (1-909): avvicinandosi a la culla e quella trovata riversa e di già
, si compiaceva di starsene soleta nella sua culla accompagnata in essa dalla sua bella innocenza
a tentennare. -dondolare (una culla). d'annunzio, iv-2-57:
udiva che il tentennare eguale di una culla e l'ondeggiare di una cantilena, dentro
xgcòoig 'colore'. termoculla, sf. culla riscaldata artificialmente. = voce dotta,
m e tr o) e da culla (v.). termodiffusióne
così come il cattolicesimo lombardo-veneto sembra attualmente culla e matrice del terrorismo più sanguinario e fanatico
veduto il fondo, / più che la culla ai teneri bambini / sonno gli procurar
sapore che deve avere; dal colore della culla. arbasino, 19-214: questi svezzamenti
penne'(ninna-nanna!) c'è una culla, / e per il 'ti'(tic-tac
col lume in mano, avvicinandosi a la culla e quella trovata riversa e di già
aspettare l'istituzione della schiavitù come la culla della libertà -uniformare a un tipo
. 5. locuz. -dalla culla alla tomba: dalla nascita alla morte
l'uomo, come suol dirsi, dalla culla alla tomba. -essere con un
agio / di mirare un figliuol riposto in culla. = deriv. da trambustare
che per trascuratezza della balia si fece nella culla. gemelli nei riguardi della religione
carissimi luoghi dove chio vedrai tornare 'n culla / e ridere alle cianve d'una putta
: l'una vegghiava a studio de la culla, / e, salvini, 17-576:
graziosa grazia che si porta da la culla. b. davanzati, ii-301: venne
: empia nutrice, / che nella culla non troncasti il filo / di sì perfida
. / calpestollo, e negogli e culla e tumulo. fusinato, il-315: no
volgar., 6-754: essendo nella culla, uccise due serpenti, li quagli
/ mi riposo / come fosse la culla / di mio padre. c. levi
, mentre la madre ne aveva abbandonata la culla, per inocularli il vaccino. moravia
d. bartoli, 6-5-88: bambino in culla, non guardato dalla sua nutrice,
giorno / nella dolce vagir pic- ciola culla. pirandello, 7-550: pur senza vagire
nu- drilla insin da che vagiva in culla. oliva, 224: stimi, che
che l'incessante vagire della creatura nella culla, lì, accanto al letto.
il pavone / come un bambino in culla. 3. in un contesto
vagabondo, / e si dondola e si culla / in un dolce non far nulla
sedio non ci avea più ch'una culla. dante, par., 14-2:
madri / veglianti a studio de la culla, e curvi / de'pii parenti a'
: l'una vegghiava a studio de la culla, / e, consolando, usava
fortuna amica / versò su la tua culla, ora con questo / compie.
venti. -anche: basculante (una culla). f. negri,
astri / nelle praterie del cielo, / culla i nostri passi mortali. = nome
, per via del bambino che dormiva nella culla accanto al letto. bacchelli, 1-i-422
... diede ne la picciola culla al letto vicina ove era riposto il novellamente
e vizze poppe, la prega per la culla. poliziano, 1-679: tante grinze
attraverso il nilo, occupano una vasta culla umana. 4. ant.
d'annunzio, v-3-119: mentre vagiva nella culla quegli che doveva esperimentar poi così crudamente
brancati, 3-103: suole avvicinarsi a una culla per strappare lo zucchero dalla zampina del
pronipote, e s'allontana mentre la culla risuona di pianti. 3.
lontana / putiva. 2. culla, usata un tempo dai contadini, costituita
nella zanella. 2. piccola culla. teraria, alla sua poetica.
urti. èva [12-iv-1965]: culla in polistirolo anti-urto. il secolo xix [
. (anche plur. berceaux). culla, in partic. di legno dipinto
piccola enciclopedia hoepli, 394: 'berceau': culla. 2. pergolato con volta
ambizioni, emozioni a trecento all'ora le culla giancarlo minardi, 37 anni, una
: il futuro criminale individuabile già della culla. = agg. verb. da
, per evitare ogni nesso con la culla del rinascimento e del turismo, questo
poudreuse, e accanto alla poudreuse una culla. = voce fr., deriv
. (femm. -trice). che culla un bambino. imbriani, 3-72:
le quattro rustiche stagioni / si dondolano nella culla silenziosa dello specchio ovale.