che prò parole? son, da cucir, azza! carletti, 156: comprai
sua avea a calarvela, / e cucir voi. -cucire a refe doppio:
. g. gozzi 4-53: oggi cucir si può te / lo scarlatto al
volesse quasi legar le mani o più tosto cucir la bocca al popolo. brancoli
di sua madre, o borse fare o cucir o filare imprenda pienamente. sacchetti,
: non è l'arte tua di cucir ciabatte e fare calzari. l. frescobaldi
destinati a filar le corde e a cucir le tele dell'arsenale. ojetti,
ciavatini nel dar de'punti, nel cucir le nocelle,... nel metter
per contorni di aiuole. -garofano del cucir, fior di cuculo. -garofano di
4-52: davano [la biancheria] a cucir fuori, ad ima grossolana lavorante alla
bacchetti, ii-253: si riunivano a cucir mute di vele di ricambio.
ciavatini nel dar de'punti, nel cucir le nocelle, nell'assetare i quarti,
col quale essi spingono pago grosso nel cucir le vele. = deriv.
verno. citolini, 431: tagliare o cucir pel- liccie. lubrano, 1-26:
. /... me la vo'cucir nel terraiuolo / o tenerla dinanzi penzolone
le lor biliose piccature per tagliar e cucir addosso a chiunque si fosse i panni.
è uscito del cervello per aver tralasciato di cucir suole e tomaie ed essersi dato allo
, purificare la cera per le candele, cucir tele per formare il santuario.
dutte / le pelle insieme, e con cucir l'assetta / che tal tasta non
, agora fini, / agora da cucir, da rimendare / stracci e sdruciti,
vuol pastoie. / tutto concede. oggi cucir si puote / lo scarlatto al
sorte, agora fini, / agora da cucir, da rimendare / stracci e sdruciti
. / sappia stare al telaro e cucir panni: / sollecita ad alzarsi la
o tre fili di canapa, per cucir vele, tende, ecc. nonché per
, 1-164: lo spillo al far a cucir co l'ago si avvedrebbe d'avere
, 6-88: non si può sopra lui cucir né tessere / né farli un bel
, agora fini, / agora da cucir, da rimendare / stracci e sdruciti,
i suoi cerulei panorami. ciò a cucir la benda perché non si svolgesse.
. poi comin ciò a cucir la benda perché non si svolgesse.
, e 'l suo tagliare, o cucir pelliccie. = voce di area