prodotto dall'affaccendarsi delle bocche, dalla cucina si apriva un varco il rumore della
la campanella, ma scendeva in persona alla cucina per dar gli ordini alla cuoca.
gu sbuffi d'aria calda che venivano daua cucina avrebbero fatto piacere se non avessero portato
o dannose. panzini, iii-224: la cucina... è abbominevole: tutta
zampillava dalle botti, il fuoco della cucina ardeva, la gigia friggeva, arrostiva,
14-36: giulia che stava attorno alla cucina a preparare si volse accalorata dal fuoco
all'albergo, accedendovi per la porta della cucina in quel momento deserta.
: trasse di tasca un fiammifero da cucina, l'accese sfregandolo contro la parete.
, 31: fuma il ramaiolo / in cucina, un suo tondo di riflessi /
alla cintola, e corse, di cucina, col viso accerito e lustro.
di quei moltissimi gatti che popolavano la cucina, e ne faceva galloria in umido
chiuse il portone, la spinse in cucina e chiuse la porta. linati,
14: giunge un riso, laggiù dalla cucina / e il ritmo eguale dell'acciottolìo
..., mentre nell'attigua cucina già si sentiva, dentro i catini,
nievo, 300: perfino i gatti della cucina avean perduto l'antica salvatichezza e s'
campanella, ma scendeva in persona alla cucina per dar gli ordini alla cuoca. idem
. palazzeschi, 4-281: spazzata la cucina, e accostata la finestra con molta
più buio e profondo di essa [la cucina] apriva le sue fauci un
d'annunzio, iv-2-392: andai in cucina, misi la bottiglia sotto la cannella
), infissa in una parete della cucina, sotto la cannella dell'acqua,
è distribuita intorno tutta la batteria da cucina, la madia da pane, vi
, a torme, che invadevano la cucina. cicognani, 9-52: veniva un cattivo
all'acquaio. tozzi, ii-436: la cucina era brutta. al muro dell'acquaio
vede quel che vale un cuoco e una cucina. e la cucina qui a
un cuoco e una cucina. e la cucina qui a londra non è abbastanza
acuto odore di miele bollente profumava la cucina tranquilla. ojetti, ii-117: un
di sole s'adagiava davanti alla finestra della cucina, come in un luogo profondo,
: lei si buttava su una sedia in cucina, senza toglierei il cappotto, intanto
3 (44): entrato in cucina, domandò alla serva, se si poteva
. poi le cazzeruole di rame in cucina. -sono sempre adoprabili? -sono sempre
seder lucia nel miglior luogo della sua cucina, s'affaccendava a preparar qualcosa da
la luce del cortile e la penombra della cucina, che s'affaccenda a dar da
. idem, ii-518: attraversò rapida la cucina, coi passi lievi dei suoi piedi
salate. moravia, vii-377: corse alla cucina, ne riuscì con un coltello lungo
e i singulti delle donne riunite in cucina giungevano affievoliti, come da un luogo
tinto e affummato, perché serviva in cucina... e perch'era così affummato
sportello in alto, indicava l'ingresso della cucina. soffici, 6-85: fra il
gioia bestiale si propagava per la vasta cucina affumicata che le fiammate e i lumi
. infino a tutte le masserizie di cucina erano d'ariento, che gli alari
altrimenti, ch'a tanti guatteri di cucina, o garzonacci di stalla, o peggio
di legno. stuparich, 2-543: la cucina s'illuminò, il focolare garriva ahegramente
: ella vide... una gran cucina piena di cuochi, di sguatteri e
. comisso, 12-4: nella nera cucina dell'osteria si allestiva un pranzo da montagna
due dita di caffè sul fornello di cucina, non abbiamo più coscienza di aver
avrebbe dato la benedizione col mescolo di cucina, nulla nulla che al conte fosse
viani, 14-241: per ispregiare qualcuno in cucina avevano fatto un enorme tortello e l'
odore delle loro sigarette e della loro cucina. calvino, 1-469: levò una mano
a saltare sull'ammattonato sconnesso della vasta cucina affumicata. idem, i-172: nella stanzaccia
complicità di un cuoco fu nascosto nella cucina di un mercantile che doveva levar l'
tavole messe e il grande apparecchio della cucina e l'altre cose per lo desinare apprestate
unita a quella che si trovava in cucina e alle fantesche e alle cameriere accorse
, v-70: oltre allo stanzone, alla cucina e alla camera da letto, c'
, nella casa della vedova, nella cucina vigilata dal gabbano nero che pareva un
le sale, a fare apprestare la cucina. alamanni, 6-1-119: lui menaro
, iii-203: non so secondo quale cucina devo io apprestare le vivande. beltramelli
nievo, 45: scendeva in persona alla cucina per dar gli ordini alla cuoca;
in mano. idem, 1-131: in cucina trovo l'appuntato che scende, e
/ palle di gomma, arnesi da cucina. lombari, 1-32: c'era un
tacchino (di quelle delle ventole da cucina) e la freccia scoccata dall'arco di
, e ne cacciarebbero come guattari in cucina. dolce, 1-112: come l'
un'armonica suonava e tutti ballavano nella cucina e di fuori. malaparte, 10-31:
arnese di bottega, di villa, di cucina [ecc.]. parini, giorno
/ palle di gomma, arnesi da cucina / lillipuziani. sinisgalli, 8-40: l'
, 2-97: in quel momento in cucina avevano messo al fuoco due quarti di
riusciva di arraffare sui mobili, in cucina, dovunque potesse allungare le mani.
arricciaburro, sm. invar. arnese da cucina, usato per fare i cosiddetti
foglie. idem, ii-601: la grande cucina con le pareti scure arrossate dal chiarore
uno pane sotto se n'andò alla cucina, e mettendo la detta carne
paolieri, 2-84: corse, di cucina,... in mano la penna
: la signora è sparita nell'attigua cucina, da cui viene un grato profumo
gran sentore d'arrosto maialesco veniva dalla cucina del priore. 2. figur.
4-262: io ho fatto ordinare alla cucina parecchi coratelle; un cappon freddo v'
di cordiale. baldini, 4-55: la cucina francese è grandissima cosa, ma pecca
domestica, della quale udivo nell'attigua cucina i passi, la voce asmatica ed
volontà. moravia, i-12: la cucina era vergine e gelata. si indovinava.
imboccò un vetro rotto / della calda cucina / frullando in lungo e in
. deledda, ii-216: entrò nella cucina ancora buia e attaccò il suo cappotto nell'
turiste attendate, col cane e la cucina, salutano il treno ridendo. 2
scaldavo l'acqua del bagno, giravo in cucina. teresa era la cameriera e mi
mondo. panzini, iii-204: attienti alla cucina dei tempi antichi, quando i re
don sperindio udì un grande strillo in cucina: era serafino che attentava al pulcellaggio
che sotto l'alba gira per la cucina in camicia. 2. sm
punti. d'annunzio, iv-2-392: la cucina era attigua alla saletta d'ingresso.
ne fu piena la camera e la cucina, tantoché quando il prete fu sulla
servizio della famiglia prima come ausiliaria di cucina e quindi come guardarobiera. 3
ii-162: s'aggirava automaticamente intorno alla cucina, piegando, spiegando, sti
levano gli avanzi, / e in cucina eran tutti, ammano ammano / finisce
campo avverso. viani, quattro cucina; iscagliano gli occhi, che gli strabuzza
mia madre, dopo, quando la cucina è stata avviata, tornava sempre con
non maturi se non nell'intima / cucina, pendendo in corimbi / più su delle
cavoli e di baccalà che saliva dalla cucina, gli dava la nausea. jovine,
in una stanza senza cesso e senza cucina, tra i bacherozzi d'inverno e
andando talvolta il famiglio di sala in cucina ed altrove per bisogno di casa,
le fondine e i vassoi smessi dalla cucina, popolati di girini e di ranocchi.
plur.: terraglie, attrezzi da cucina. caporali [tommaseo]: adunque
, 4-211: son corse le converse di cucina / e quelle che nell'orto stan
bagna calda '): salsa della cucina piemontese, composta di burro, olio,
da letto la camera da bagno la cucina e la camera da pranzo. barilli
cucina, stridevano ancora sui fornelli due grossi tacchini
... bah, forse, la cucina e i maccheroni non son più quelli
3-90: capace di stare giornate sane in cucina a ritagliare e tentar d'incollare striscioline
, si baloccava con gli oggetti di cucina e di toilette della bambola.
i-93: la gran conversazion si fa in cucina, / baloccandosi fino all'ordinotte /
segreta il prete mi ricondusse ancora nella cucina, dove le due vecchie si erano
i-93: la gran conversazion si fa in cucina, / baloccandosi fino all'ordinotte /
la minuta descrizione del macello e della cucina degli eroi sacrificanti e banchettanti. carducci
si volse, vide in un angolo della cucina, in penombra, la sedia a
le custodie corrompi / delle bandite, e cucina i fagiani. segneri, iii-1-89:
: in poche ore visitai scuole di cucina per le operaie, case popolari,
pirandello, iii-473: io far da cucina, e poi rigovernare, spazzare,
curvo / al suo desco nella nera cucina / dello « squero » / un
vergognava a portar questa luterana baroneria in cucina, m'arrisicai... a
: fu messa in un canto della cucina, dove... ebbe a patire
, spessàndomi l'intelligenza in una pingue cucina o imputridèndomela in un cimitero di libri
una battaglia. i colpi si sentivano dalla cucina. 6. ant. schiera di
e mezzo, uscitogli arditamente incontro dalla cucina armato di paletta. 3.
ch'io so, chi fa danno in cucina, / e a che otta suona
del letto, e di là nella piccola cucina dove il sole batteva su ogni cosa
o lavoro o realizzazione. -batteria di cucina: formata da tutti i pezzi necessari
è distribuita intorno tutta la batteria da cucina. monti, ii-341: sta in voi
e da tavola e della batteria di cucina. serao, i-1048: una tela,
sequestro: come la batteria di casseruole della cucina, roba impegnata e mai spegnata.
. idem, iv-63: batterìa di cucina: è locuzione non infrequente, a cui
tutti i rami e gli utensili della cucina. cicognani, 9-140: aveva visto
brillanti, come una batteria di rame da cucina. cassola, 2-256: l'orchestrina
batticarne, sm. invar. arnese di cucina (per lo più di legno,
ultima sera di carnevale andava in cucina e lavava lei stessa il tagliere e il
4-310: parte del giorno la passo in cucina, nell'enorme cucina dal battuto di
la passo in cucina, nell'enorme cucina dal battuto di terra, dove mia madre
mangiava alla tavola comune, poi in cucina sotto il pretesto che, mangiando,
e stata è sempre di buona cucina, / e basta solo un cenno
,... che bazzicava sempre per cucina, come un vecchio cane da caccia
entrava venti volte al giorno in cucina, stava a veder pelare i polli,
. moretti, 74: resta in cucina dove / la tua dolcezza ha un gaio
che avrebbe dato la benedizione col mescolo di cucina. carducci, ii-1-300: poi ha
al focolare, specialmente a quello della cucina: ma tutto ciò per suo beneplacito,
era lesto come un gatto in cucina, e in tutti gli uffici vili,
(a volte anche con servizio di cucina): d'infimo ordine (e indica
questo luogo partitasi l'acqua scorre nella cucina, e dapoi irrigati i giardini che sono
col bezzo e col bezzo e mezzo di cucina. 2. al plur. soldi
. carena, i-363: biancheria da cucina, consiste in grembiuli, sciugamani, canavacci
come appare dal frammento di un libro di cucina del sec. xiv. serao
una bicocca che fece alfieri dietro alla cucina loro, si fece de'danari a comune
niente fuoco, niente tovaglia, niente cucina, niente acqua -come una stamberga deserta
6 (98): lo trovò in cucina, che, con un ginocchio sullo
pensò che colui che parlava seco in cucina fosse qualche peregrino che venisse da san
bìgolo, sm. recipiente di rame da cucina. ojetti, i-184: zago
, i-184: zago ha nella sua vasta cucina una raccolta pantagruelica di due o trecento
sui piedi piatti nello sgabuzzino ch'era cucina e camera da letto,...
per la travagliosa digestione sul terrazzino della cucina, onde con un binocolo di marina
che ti faccia la carità di tenerti in cucina come una biscia per i topi »
ii-217: le lezioni cominciaron dunque nella cucina della buona donna, entrambi seduti a
. giusti, i-393: in mezzo alla cucina una gran tavola apparecchiata; e sopra
lo coglie? dossi, 798: la cucina è in man nostra; in nostra
segno. comisso, 7-126: nella cucina... un chiodo infilava note della
, ii-178: questi son tutti ceci di cucina, / perch'e'son cotti sempre
esempio, dal suo salotto, dalla sua cucina, e magari dalla sua camera,
nane e fiori). - in cucina: guarnizione di una pietanza.
dodici braccia per far bor- razzi da cucina. pascoli, 279: la nonna intanto
indi rimontano, / e finalmente arrivano in cucina. algarotti, 3-81: convenne.
. de amicis, i-295: va in cucina per cambiar di posto una botticella di
tetti, le lavature dell'acquaiolo della cucina e altre simili. pascoli, 1242
delle camere da letto alla madia della cucina,... dalle seggiole impagliate
del fumo che usciva dal camino della sua cucina. 5. sbirro, spia
con uno pane sotto se n'andò alla cucina, e mettendo la detta carne su
gessetto da lavagna ed alla brace da cucina. pavese, 141: i ricordi saranno
del letto, e di là nella piccola cucina dove il sole batteva su ogni cosa
ritorno colla preda; di fatto eccotelo in cucina dietro a tre pezzi di maschiotte,
nome altri umidi che mascherano avanzi di cucina. panzini, iv-85: brasato,
gessetto da lavagna ed alla brace da cucina. gozzano, 206: si posano [
mangiava in fretta con luca nella grande cucina; pane e ulive; pane e
giusti, i-393: in mezzo alla cucina una gran tavola apparecchiata; e sopra
! di giacomo, ii-627: sguscia in cucina, toma fuori, mette in tavola
: questi co tali hanno sempre o nella cucina o nel celliere l'animo e 'l
potuto, l'arei confinato in una cucina a succiar broda e a leccare strofinacci
73: bisogna dire che il frate da cucina vale cucinaio, o, come per
.. / abbandonando l'ospite in cucina / a brontolare contro la tempesta.
, sf. dial. piatto tipico della cucina veneta, a base di rape
l'azioni pertinenti al mestiero della cucina son... uccider animali, scorticarli
discesi la scala di pietra e passai in cucina. brusóne, sm. bot.
: marianno non era ancora entrato nella cucina a piano terra che già la teresa abbandonato
povere carte. pavese, 1-17: la cucina era un buco da gatti.
di provenienza osca (come termine di cucina). budellóne, agg. e
mal dire, il fe'menare in cucina e fògli dare mangiare come a sogliardo
, 39: ella non compariva mai in cucina se non due volte il giorno nella
a frugare nei cassetti, o in cucina, buttando in aria ogni cosa per
spia, chi s'è adottorato in cucina,... chi ha avuto la
si trovavano in quell'ora, in quella cucina: cioè dei gnocchi e della cacciagione
con atti sì villani, / che de cucina avria cacciati i cani. lorenzo de'
subito discaccia le oscure tenebre della serrata cucina. sannazaro, 5-89: il quale
, 7-285: e dunque tutti in cucina, stretti accovacciati da mane a sera
la longa corse subito a cacciarsi in cucina, quasi avesse furia di trovarsi a
d'abete impagliate si ritrassero modeste alla cucina, cacciate da una irruzione di poltroncine
buona donna all'util ministerio / in cucina andò a far da santa marta; /
, e un sortimento di spezierie per cucina. p. verri [il caffè]
guarda che ascolto ». passò in cucina. -caffè amaro: preso senza zucchero
roberto, 176: il cellerario di cucina consegnava loro, ogni giorno, quattro
glie lo aveva colmato seduta stante, in cucina, d'un certo inciòster di sua
piatti in sala da pranzo quando la cucina è posta rispetto a questa a un piano
medesimo notrìa, quando la minestra della cucina, per usare con quello l'ordinario suo
la casa / e netto gli usuvigli di cucina, / le secchie e i caldaroni
, chi altri strumenti e masserizie da cucina. forteguerri, 16-56: e parea
; recipiente di rame per uso di cucina; paiuolo. crescenzi volgar.,
: guardava in giro le masserizie della cucina: la piattaia, una cassa ch'era
, e macchine da tavola e da cucina: pinze speciali per gli asparagi,
di costoro. -fammi largo e toma in cucina ché non è qui il tuo posto
, e più altre volte, non aveva cucina, né altro camangiare col pane.
e forma più moderna kombuis) 'cucina sulle navi '; cfr. anche
, d'anticamera nello scrittoio, della cucina in sala, 0 d'una camerella
che soffrivano col capocuoco che sbadigliava in cucina, e coi pochi camerieri rimasti che
quella frasca vorrà mettersi a far la cucina, ella che sta nella sciocca pretensione
il capo, non poteva entrare in cucina senza depor prima nell'andito le pistole
.. del luogo, sciegliendo la cucina per lor cucagna; del sito, sedendo
ornato che non il grosso cammino della cucina. 'camminétto ', è anche termine
la camelia a scaricare, / e la cucina assetta a poco a poco / poi
campanella, ma scendeva in persona alla cucina per dar gli ordini alla cuoca.
campeggia pilastrino / ne la santa illustrissima cucina, / dando prò tribunal sentenze giuste
campo. jahier, 211: mia cucina in camera da un mese: pagnotta
carattere cancel- laresco e buona intelligenza di cucina. tommaseo, ii-460: l'autorità
a compatirci e a darci una mano in cucina e a tavola, allora ogni cibo
levi, 1-59: stavo seduto nella cucina, e contemplavo 11 volo delle mosche
cala- stra / che mangiato avesse tal cucina, / però ch'ella parria carne
trovò modo di far perdere al rubinetto di cucina ogni ragionevole tendenza a richiudersi..
suppellettili aristocratiche e per l'arte della cucina, cannoli di ricotta, conchiglie di
mire lo spirito in la cucina. canonizzare, tr. eccles
sotto una scala o in cànova o in cucina / o sotto un desco. d
o cencio, come grembiule da cucina). maiazone da caligano, v-499-103
tasso! moretti, 17-10: la cucina era grande quando il tinello era piccolo
1-683: corrono sovente... alla cucina come al tempio, alla dispensa come
è lui che porta le legne in cucina, che va per acqua alla fontana
canto più buio e profondo di essa [cucina] apriva le sue fauci un antro
, 7-285: e dunque tutti in cucina, stretti accovacciati da mane a sera nel
1-147: e tanto vanno di sala in cucina, e di cucina in sala,
di sala in cucina, e di cucina in sala, che vengono sul canto con
stimo tutto uno abitar nella soffitta o nella cucina: un cantoncino mi basta. segneri
e vivere con lui baciandolo e facendogli cucina. 2. luogo riposto e angusto
dallo scrosciare ogni tanto della cannella di cucina, prendeva a fischiare come fosse in
intrato e andando su, trovò in cucina uno grandissimo fuoco con due pentole piene.
: deggio anche confessare che tra la cucina di fratta ed il mondo, io non
. capocuòchi e capicuòchi). nella cucina di un grande albergo o di un
che soffrivano col capocuoco che sbadigliava in cucina, e coi pochi camerieri rimasti che
cappa vedesi tuttora in alcuni cammini da cucina, non più o raramente nei camminetti
sotto la cappa; gli arnesi di cucina luccicavano per le mura. pirandello, 7-285
, 7-285: e dunque tutti in cucina, stretti accovacciati da mano a sera
avrebbe dato la benedizione col mescolo di cucina. fucini, 72: [aveva portato
nel trabocchetto; ma a metà della cucina aveva orecchiato la voce del teologo e
deledda, iii-734: già, in cucina, pronti ad esser buttati nell'acqua in
pilastrino / ne la santa illustrissima cucina, / dando prò tribunal sentenze giuste
buon carattere cancellaresco e buona intelligenza di cucina. algarotti, 3-367: la fabbrica
si tiene il carbone a uso della cucina. d'annunzio, v-2-183: avevo
vela, trovandosi sopra il fumaiolo della cucina, raccoglie la fuliggine e si annerisce
, portar acqua e le legne in cucina, spazzar la casa, andare a la
a la contadinesca e da star in cucina. aretino, 2-92: sapete stare
stanza da letto, e giù nella cucina. soffici, ii-149: scorreva..
roberto, 109: s'udivano fino in cucina i colpi di piccone dei muratori,
bisogni di casa, e massime alla cucina, a ciò che le vivande sieno ben
alla contessa ella non compariva mai in cucina se non due volte il giorno nella
casalinghe. pascoli, 226: e la cucina tutto il dì fu piena / del
[il calamaio vuoto], in cucina, d'un certo inciòster di sua fabbrica
. collodi, 771: i sapori della cucina casalinga, spesse volte gravi e pesanti
impalpabili. cicognani, 1-23: la cucina è casalinga e il vino è fresco
pochissimi come lui grattano il formaggio in cucina. carducci, i-355: le grandi
giù per le scale, avevan attraversato la cucina, e dalla cucina erano passati
attraversato la cucina, e dalla cucina erano passati nella corte per prendere la
sui campi, resti casiera, baderai alla cucina. = deriv. da casa
letto, fa dormire lo spirito in la cucina. -per alcun caso: casualmente
, e sotto la cassapanca e nella cucina. buonarroti il giovane, 9- 574
cazzaròla), sf. utensile da cucina, di rame, alluminio o altro
stimo tutto uno abitar nella soffitta o nella cucina: un cantoncino mi basta. baretti
l'orlo. garzoni, 1-466: la cucina non adopra cosa maggiormente che pignatte e
d'altra materia, per servizio di cucina e per uso di lavar piatti.
pure mena a piangere cheta cheta in cucina. d'annunzio, v-2-813: la peata
sm. invar. piccolo utensile da cucina per tagliare gli ortaggi nella forma voluta
mano, e s'anco entrando in cucina non giungeva a discernerlo pel gran buio
canto più buio e profondo di essa [cucina] apriva le sue fauci un antro
cavoli e di baccalà che saliva dalla cucina, gli dava la nausea. piovene,
legume. verga, 3-103: nella cucina c'era preparato il vino ed i ceci
, 195: questi son tutti ceci di cucina, / perch'e'son cotti sempre
: m'era più dolce starmene in cucina / tra le stoviglie a vividi colori:
e la gran cappa del camino di cucina. d'annunzio, ii- 825:
alla canova il canovaio, e alla cucina il cuoco. salvini, 22-179:
(una dizzato dei due ambienti cucina e bagno. -vettura pubblica).
sedere tutti questi poveri; e ordinata la cucina quello che avessino a mangiare, il
. palazzeschi, 6-292: sarà in cucina senza dubbio,... la mia
... dalla camera passò alla cucina, dal baldacchino al focolare, dagli sfoggi
terra. intelligenza, 70: in cucina si sta in luoco duodecimo, / ov'
cercare. rovistò tutti gli angoli della cucina e della loggia inutilmente. tornò a
154: ma tu ti pinzi / in cucina / con questa musingrina / e pur
in travaglio. nievo, 1-70: quella cucina..., benché riccamente decorata
, i prosciutti appesi come mammelle nella cucina, e il vino che ribolliva nella
già sedere l'invitato e portato d'in cucina un cetriolo e glielo andava tagliando nel
giovane, 9-763: e va''n cucina, e datti uova a stiacciare,
. chiare d'uova sbattute: usate in cucina per la preparazione di cibi e di
jahier, 103: mi introduce nella cucina dove le fiamme vivaci delle schiampe
bisogni di casa, e massime alla cucina, a ciò che le vivande sieno ben
lemmonio si volse dalla parte della cucina e gridò al cuoco di spicciarsi.
, e sopra tutto imparano maravigliosamente la cucina. = deriv. da china
un'incudine. nievo, 7: la cucina di fratta era un vasto locale,
pascoli, 530: qua, nella cucina, lo svolo / di piccole grida d'
leonardo, 1-214: la minestra della cucina, per usare con quello l'ordinario
spalle a mo'di scialle, va in cucina, percorre cauta il corridoio, schiude
1-184: ero solo, nella mia cucina, davanti a un fuoco che sfriggeva e
cima alla genovese: piatto tradizionale della cucina genovese, composto di una sorta di
ne stavano a casa a cincischiare tra la cucina e le pentole. calvino, 1-250
in piedi anche lei in quella grande cucina, ad attizzare, a sbucciare con
conosciutissima nel circondario per amare la buona cucina. 3. ant. estensione di
cocci ': 1 miei arnesi da cucina, o le suppellettili in generale.
pungerle il cuore: il pensiero della cucina coi cocci rimasti da lavare. cassola
da cuocere. corina, v. cucina. cocióre, sm. scottatura,
154: ma tu ti pinzi / in cucina / con questa musingrina / e pur
colabròdo, sm. invar. arnese da cucina consistente in un colino, generalmente di
, sm. invar. utensile da cucina, costituito da un recipiente di forma
si alzava prima di me, andava nella cucina dell'affittacamere, preparava la colazione e
colino, sm. utensile da cucina che serve per colare il brodo
v.]: 'colino', arnese da cucina che ha un velo detto staccio
rigutini, 1892: 'colino', arnese da cucina, di latta o di rame
seco. bisticci, 3-50: ordinata la cucina quello che avessino a mangiare, il
misura. nievo, 7: la cucina di fratta era un vasto locale,.
rodi né le piramidi d'egitto, la cucina di fratta ed il suo focolare sono
) sm. grosso coltello (per cucina, per macellai, per beccai);
]: abbiendo tolto uno coltellaccio di cucina. garzoni, 1-461: i cortellari son
e serve come utensile (soprattutto di cucina), e anche come arma. —
ogni nuovo libro di igiene o di cucina. = deriv. da coltivo
degli elogi che mi avrebbero suonato nella cucina del castello. carducci, i-800:
alla contessa ella non compariva mai in cucina se non due volte il giorno nella sua
, e un sortimento di spezierie per cucina. -si ha da pagare? -no,
s'apprese il fuoco nella sua casa in cucina; e fu su la compieta;
. -sale comune: per usi di cucina. targioni tozzetti, 12-10-243: basta
il comune. nievo, 1-70: quella cucina, la quale, benché riccamente decorata
stanza da letto, e giù nella cucina. 6. rifl. concentrarsi
pensò che colui che parlava seco in cucina fosse qualche peregrino che venisse da s
che era il passaggio fra latrina e cucina fungeva da condensatore in stazione arrivo,
sale l'olio condisce e fa perfetta la cucina; così la conversazione della dimonia per
pure mastro germano, il quale faceva cucina da per sé, e si condiva
rifiuti tutti i cibi condizionati nella vostra cucina, e ammanniti nel refettorio gesuitico;
di cucito, di sartoria, di cucina). fil. ugolini,
avessi potuto, l'arei confinato in una cucina a succiar broda e a leccare strofinacci
loro stanze che per impancarsi al fuoco di cucina; e là si congregava la famiglia
tarono le uova sode dalla cucina, nere di guscio e ver
no: m'era più dolce starmene in cucina / tra le stoviglie a vividi colori
. i troppi cuochi guastano la cucina. 2. ant.
bada un po'bene, che in cucina in quest'occasione si consumi almanco meno
di minestra che si faceva in quella cucina, una tale fatica lo occupava per molte
a la contadinesca e da star in cucina. caro, i-345: i piaceri
come quando è mattina / nella vecchia cucina, / la panca contadina, e
e licisca, di filomena, nella cucina saranno continue e quelle vivande diligentemente apparecchieranno
oste, che fa loro il conto della cucina, e cresce la somma del primo
contornate dal fumo e dall'oscurità della cucina di fratta. molineri, 1-94: le
ragima i rosumi, / corbellon da cucina. giusti, ii-347: già l'abbiamo
non maturi se non nell'intima / cucina, pendendo in corimbi / più su delle
le scale e forse fin dentro la cucina. 3. locuz. fare
. pananti, i-87: sembro per la cucina dello spirito di corpo, per
e'cuochi e guatteri e famigli di cucina corsono sopra a buovo, chi con
60: il tinello era diviso dalla cucina per un corritoio lungo ed oscuro che
stanze che per impancarsi al fuoco di cucina; e là si congregava la famiglia
ragazzi il bel fuoco che fiammeggiava nella cucina della longa, in fondo al cortiletto
questa casa, mi converrà andare in cucina a far la sguattera. goldoni, vii-1053
: la serva che era incaricata della cucina, nel silenzio di quella bella mattinata,
ora nel refettorio, ora nei ministeri della cucina: e prender le pubbliche penitenze che
padrona di casa lasciava mescer loro in cucina, a opera finita, un qualche
cotta. intelligenza, 70: in cucina si sta in luoco duodecimo, /
bisogni di casa, e massime alla cucina, a ciò che le vivande sieno ben
giovani ganimedi portarono le uova sode dalla cucina, nere di guscio e verdissime nell'
, i-17: la granata cadde in piena cucina, ributtò marmitte, casse di cottura
(i-474): era cocco uscito di cucina senza lume e non veggendo nardella né
lioni, / sfornimmo la credenza e la cucina. marino, 14-8: tosto de
leopardi, iii-425: due ufficiali di cucina e credenza insieme... mi hanno
più buio e profondo di essa [cucina] apriva le sue fauci un antro acherontico
uscito sul terrazzo, ero sceso in cucina, le donne lavoravano al camino sul fuoco
anidri (per esempio: il sale da cucina) che, quando sono riscaldati,
crepitio dei sarmenti nel camino sbatteva in cucina una luce rossastra, che dava riflessi
roberto, 176: in città, la cucina dei benedettini era passata in proverbio;
stanza / d'angolo, accanto alla cucina, ancora / nottetempo o nel cuore
fin dal giovedì pendeva dagli arpioni della cucina, con la cresta in giù, affinché
.. forcine, badili, coltelli da cucina, sedacci, crivelli. marino,
con ragù o formaggio, tipica della cucina romana (supplì di riso).
, 4-211: son corse le converse di cucina / e quelle che nell'orto stan
dai pistilli del croco, usata in cucina, e dotata di proprietà eccitanti,
ombra che clizia sia crucciata, confinati in cucina. campanella, i-176: a tal
goldoni, vii-1118: va subito in cucina, e di'al cuoco che si solleciti
collodi, 771: i sapori della cucina casalinga, spesse volte gravi e pesanti quanto
: la gran conversazion si fa in cucina, / baloccandosi fino all'ordinotte /
... del luogo, sciegliendo la cucina per lor cucagna; del sito,
quel giorno, poco dopo le due la cucina era all'ordine da poter passare una
serao, i-599: accese il fuoco della cucina ancora immersa nella penombra, e
da culo (v.). cucina (ant. anche corina), sf
far trar del vino e fumar la cucina, / e fin al primo sonno star
mattina. intelligenza, 70: in cucina si sta in luoco duodecimo, / ov'
a noi è lecito mandare alla sua cucina, e trame la vivanda, e
e licisca, di filomena, nella cucina saranno continue e quelle vivande diligentemente apparecchieranno
intrato e andando su, trovò in cucina uno grandissimo fuoco con due pentole piene
, 2-23: hanno cercato insino alla cucina: / né cuoco, né vassallo
potuto, l'arei confinato in una cucina a succiar broda e a leccare strofinacci
; e gli omini si stiano in cucina o a filare. bruno, 3-741:
tutto uno abitar nella soffitta o nella cucina: un cantoncino mi basta. montecuccoli,
ehi! senti, va subito in cucina, e di'al cuoco che si solleciti
tavola. pananti, i-256: in cucina mi par di sentir gente. manzoni,
3 (43): entrato in cucina, domandò alla serva, se si poteva
e nove / pentole ammirerà l'arsa cucina. nievo, 7: bastivi il dire
né le piramidi d'egitto, la cucina di fratta ed il suo focolare sono i
nessuno ne sapesse niente, mentre nella cucina c'era preparato il vino ed i
37: entra nella capanna: la cucina / è piena d'un sentor di medicina
: m'era più dolce starmene in cucina / tra le stoviglie a vividi colori:
stanza / d'angolo, accanto alla cucina, ancora / nottetempo o nel cuore
in america, trasformata ed involgarita nella cucina delle case di produzione. -ant
alle fantesche; / ciascuna rifornisce sua cucina. -ant. il personale addetto alla
. -ant. il personale addetto alla cucina; i cuochi. bisticci, 3-50
tutti questi poveri; e ordinata la cucina quello che avessino a mangiare, il re
cinta; e le vivande che venivano dalla cucina la maestà del re le pigliava,
garzoni, ch'apprendono l'arte di cucina. bandello, 1-40 (i-469):
a nardella che spedite le cose di cucina s'andasse a riposare. aretino, 2-49
, e sopra tutto imparano maravigliosamente la cucina. garzoni, 1-683: l'arte
garzoni, 1-683: l'arte della cucina in questi primi floridi tempi dell'aureo
s'egli avesse il libro dell'arte della cucina, ch'esso principe s'aveva fatto
buon carattere cancellaresco e buona intelligenza di cucina. goldoni, vii-1012: andate poscia dal
, e un sortimento di spezierie per cucina. barelli, 2-328: soggiunge dottamente
son qua tutto per lei. vuol cucina alla francese? alla piemontese? la vuole
ardeva sotto la cappa; gli arnesi di cucina luccicavano per le mura; le fette
dialetto e in italiano che esaltavano la cucina del luogo. comisso, 7-105:
di ospiti stranieri, mi decantava la cucina curata espressamente da sua moglie.
il calastra / che mangiato avesse tal cucina, / però ch'ella parria carne
l'olio condisce e fa perfetta la cucina; così la conversazione della dimonia per
conosciutissima nel circondario per amare la buona cucina e proprietaria di un famoso ristorante di firenze
era pieno di un certo odor di cucina che gli parve di aver già sentito
camelia a scaricare, / e la cucina assetta a poco a poco; /
5. locuz. -darsi una mano in cucina: aiutarsi l'un l'altro,
a compatirci e a darci una mano in cucina e a tavola, allora ogni cibo
. -di buona [cattiva) cucina: facile (difficile) a cuocersi
con acqua mirrata, diventano di buona cucina. -essere cece cotto di cucina
cucina. -essere cece cotto di cucina: v. cece. -essere di
. -essere di buona [cattiva) cucina: di buona (cattiva) indole
, 6-11: questo falcon fu di mala cucina, / temea la conscienzia o la
quell'altro è tristo, e di mala cucina. berni, 28-34 (iii-12)
): orlando, ch'era di buona cucina, / chinossi in terra riverentemente.
terra riverentemente. -essere di buona cucina: essere facile a innamorarsi. pulci
/ e stata è sempre di buona cucina, / e basta solo un cenno a
come noi usiamo dir vulgarmente, di buona cucina. -far cucina, fare la
, di buona cucina. -far cucina, fare la cucina: cucinare.
. -far cucina, fare la cucina: cucinare. firenzuola, 328:
firenzuola, 328: vulcano fece la cucina. nievo, 61: il cavallante
così pure mastro germano, il quale faceva cucina da per sé, e si condiva
, e vivere con lui baciandolo e facendogli cucina. -uomo da cucina: cuoco
e facendogli cucina. -uomo da cucina: cuoco. -ufficiale di cucina:
-uomo da cucina: cuoco. -ufficiale di cucina: capocuoco. g. a
a. papini, 73: frate da cucina vale cucinaio. g. gozzi,
cassoni dell'argenteria e con quelli ufficiali di cucina che aveano servito in castelnuovo al passaggio
povertà. -i troppi cuochi guastano la cucina: v. cuoco. 7
rame. moretti, 17-10: la cucina era grande quanto il tinello era piccolo.
: bisogna dire che lì frate da cucina vale cucinaio, o, come per ischemo
cucinaia! = deriv. da cucina. cucinare (ant. anche cocinare
2. assol. far da cucina, fare il cuoco. ariosto,
albicante,... ebbe la cucina e la poesia in ascendente, onde il
debbe cucinar? -mena costoro / suso in cucina. carletti, 87: fu ordinato
del cucinare, proprio del far da cucina, del mondo della cucina; che
far da cucina, del mondo della cucina; che deriva dalla cucina; culinario.
mondo della cucina; che deriva dalla cucina; culinario. a. cocchi
4 cucinatore 'dicesi l'uomo mentre che cucina e talvolta di chi è appassionato a
professione, ma trovarsi a far da cucina per tale o tal altro caso. piovene
il modo con cui si fa da cucina. panzini, iii-224: -le
. -a). chi fa da cucina, cuoco (in particolare, di
cuoce. = deriv. da cucina: cfr. il fr. cuisinier (
583: tu cucisci, stiri, fai cucina, maneggi perfino la scopa da professora
che si riferisce all'arte della cucina. artusi, 41: sugo
, lat. culindrius (da colina * cucina '), attraverso il fr
scherz. che è relegato in cucina a occuparsi delle faccende domestiche.
a cercare. rovistò tutti gli angoli della cucina e della loggia inutilmente. tornò a
di sonno profondo, voi scendete giù in cucina e trovate la tazza del latte,
sotto la cappa; gli arnesi di cucina luccicavano per le mura; le fette
noi usiamo dir vulgarmente, di buona cucina. fagiuoli, 1-5-488: io non so
, femm. -a). chi cucina, chi è abile nel cucinare; persona
, 2-23: hanno cercato insino alla cucina: / né cuoco, né vassallo
campanella, ma scendeva in persona alla cucina per dar gli ordini alla cuoca.
goloso. -i troppi cuochi guastano la cucina: se più persone si mettono a
risente. i troppi cuochi guastano la cucina. = lat. tardo cocus
nella stanza / d'angolo, accanto alla cucina, ancora / nottetempo o nel cuore
oste affaccendato intorno ai cuprei vasi della cucina, non era niente affatto, quale voi
bisogni di casa, e massime alla cucina, a ciò che le vivande sieno
1017: -eccolo lì, ch'esce dalla cucina. -che cosa sarà andato a fare
-che cosa sarà andato a fare in cucina? -curiosità. vuol saper tutto.
custodie corrompi / delle bandite, e cucina i fagiani. foscolo, xiv-51: la
quando mi incontrava o sulla porta della cucina o per le scale, mi tirava alcun
solo un pochetto, alticcia, danzava in cucina un buffonesco, irresistibile fandango, cantando
di sprofondare come una bomba sino in cucina che è posta sotto terra. michelstaedter,
la massima influenza negli affari parte dalla cucina, e che da essa si spediscono come
i-331: più volte erasi recato in cucina, con insolita degnazione per ordinargli dopo
piena di gioia quas delirante, andò in cucina a dire alle nipoti che potevano portare
ch'avea nome fabrat, stando alla cucina sua, un povero saracino venne alla
sua, un povero saracino venne alla cucina, con un pane in mano:
. e. gadda, 10-185: in cucina non v'era quasi nulla, da
nella gola dall'odore che perveniva dalla cucina, attendevano, dissimulando in parole il
, nel cortiletto cieco che serviva da cucina. cicognani, 6-77: i desinari della
umano. nievo, 7: [la cucina di fratta era un vasto locale]
e gaia, / e non è la cucina una diacciaia. = deriv
nera. de marchi, i-556: in cucina, stridevano ancora sui fornelli due grossi
affamati e appena un piatto usciva dalla cucina era subito conteso da innumerevoli mani.
e licisca, di filomena, nella cucina saranno continue e quelle vivande diligentemente apparecchieranno
6 (98): lo trovò in cucina, che con un ginocchio sullo scalino
diminuito. baldini, 4-55: la cucina francese è grandissima cosa, ma pecca d'
dice ugo da santo vittore, la cucina è la chiesa. fazio, ii-17:
ornato, anche una stufa o una cucina; che in nessun caso accettava la
l'ampiezza medioevale dell'ingresso, della cucina e delle altre stanze, resa disagevole solo
pingui e riverberi d'oro vengono dalla cucina, dischiusa, affinché si veggano le
de marchi, ii-476: la vasta cucina inondata di quella gran fiamma d'oro
vasi e stoviglie che quivi et in cucina si tengono, adattinsi rasente le sale
una dispensa fra il tinello e la cucina, colle cameriere. moravia, iii-83:
della stanza da pranzo o anche della cucina dove si ripongono le stoviglie e si
dell'amministrazione della dispensa e provvede alla cucina e alla mensa (in case signorili
incominciavano ad alzarsi per correre in cucina dove la frittata prendeva un bel colore
iv-82: zio bakis rimetteva in ordine la cucina, camminando in punta di piedi e
un distillatissimo tra i fumi d'una cucina densa di sughi. distillatóio e
intorno a lui incominciava la disturna in cucina. * = deverb. da
il qual, poi che con fatica dalla cucina e dalla nuta si fu divelto,
senza pensare a una nuova batteria da cucina. non credo perciò che lina possa
soddisfazione, in quella oscura e gelida cucina, tra quei poveri arnesi.
le mani e dondolandolo, corse in cucina. gnoli, vi-1203: ecco il sarcofago
arrivare andava a rintanarsi quatta quatta in cucina. d'annunzio, iii-1-7: ma è
. tecchi, 3-15: voleva correre in cucina a sorvegliare la donna (avevan preso
domestico focolaio della sua spaziosa e lucente cucina: ed al mio arrivo si stropicciava gli
dopo, quando avrai il cuoco in cucina, la carrozza che t'aspetta,
90: deggio anche confessare che tra la cucina di fratta ed il mondo, io
, n: s'ella fa la sua cucina netta, / sta'forte, e
affezionò subito alla casa, agli oggetti di cucina, ed anche alla signorina, che
arrivati. -stufa, pentola, cucina economica: di modello che presenta particolare
per il mangiare fu necessario comperare la cucina economica, le pentole, i coperchi
nell'arte della pettinatura, ballo, cucina ed effeminatezza. rovani, ii-780: la
, sm. ant. servo addetto alla cucina. garzoni, 1-674: de'
ufficio de'quali era d'attendere alla cucina, e versar fra le scudelle e le
con un gabinetto da vergognarsi e una cucina nera, senza elettricità né gas, da
ferro da stiro elettrico, lavatrice, cucina, stufa, fornello elettrico, rasoio elettrico
, sf. ant. ogni erbetta da cucina. fr. colonna, 2-130
cassola, 1-212: la sera, in cucina, dopo che si fu rifocillato,
e le secchioline di latta emigrano dalla cucina e vanno ad appendersi all'archetto della
liquido sozzo cadevano friggendo nel fuoco, la cucina s'empiva di fumo.
accostata. / entra nella capanna: la cucina / è piena d'un sentor di
... del luogo, scegliendo la cucina per lor cucagna; del sito,
graduare a'buccheri tutto l'equipaggio della sua cucina. cattaneo, iii-4-253: è forse
persona e si fece al centro della cucina. -anche di animali.
non si capisce, è che da una cucina piccola come una cabina telefonica possa venire
del focolare gli davano una qualche apparenza di cucina; un tavolinetto esagono nel mezzo
sapere che una è fissa eternamente in cucina. monti, x-3-157: ve'come esclama
107: qualcuno esclamava qualcosa, forse in cucina. -introduce il discorso diretto.
i-iii- 302: in fatto di cucina si poteva dire italiano e regnicolo,
. pratolini, 9-320: mangiano in cucina, escluso la domenica che apparecchiano nel
. berta è occupata a rubare in cucina ed io vengo esigliata in fondo al
che irrita e disgusta, nella moderna cucina francese, è appunto l'industria che si
di salire al piano di sopra andò in cucina e sedette in un angolo, come
fogazzaro, 5-415: pedraglio esplora la cucina con l'altro lume. pirandello,
: teodora lasciava sempre per patrizia in cucina qualcosa per estinguere la sua fame perenne
moravia, v-431: un lezzo di cucina ammorbava in eterno l'aria. -per
verga, 4-20: è tutta rovinata la cucina! non c'è più dove cuocere
bocchelli, 6-367: il fumo della cucina, dal tetto di un corpo più
, 8-96: volentieri si fermava in cucina a spianar tagliatelle o a mostrare come
facili del nostro paese e alla buona cucina che dobbiamo la preferenza che gli stranieri
miei due mentori presso la gente di cucina. d'annunzio, iv2- 1190:
di non dissimi- gliante sapore ritrovati dalla cucina ideale di quel misterioso fantasiante. bocchelli
far non altramente che i fanti de cucina. pulci, 16-98: tu mi par'
loro servetta, e scendesse in cucina, a far le sue veci. [
una loro fanticèlla, discendesse in cucina a presiedere e vigilare in sua
, 3 (44): entrato in cucina, domandò alla serva, se si
1827 (42): entrato in cucina chiese alla fantesca se si poteva parlare
, 5-17: mi pareva di rientrare nella cucina della mora, di rivedere le donne
il giovane, 9-763: e va''n cucina, e datti uova a stiacciare,
anco nel campo / è necessaria la cucina, e massime / a chi tien grado
ufficio della porta e della limosina e della cucina. ariosto, 32-91: andò sbuffando
una notte di luna io sedessi in cucina, ch'è la stanza più riparata
ne stava melanconica e intirizzita, sebbene nella cucina facesse caldo. saba, 252:
, / che li saprà di fummo la cucina. savonarola, iii-331: le quali
, iv-76: gli avanzi dei brodi della cucina et altre regaglie agevolissimamente gl'ingrassano
arroganze, che ti nascondesti in una vile cucina di nuto marignolli? boccaccio, dee
di una sola stanza che serve da cucina, da camera da letto e quasi
machiavelli, 131: raconciò l'aquaio di cucina dello albergo e amattonò in detta cucina
cucina dello albergo e amattonò in detta cucina circa di 20 mezane e misse una
, 72: ti teneria factor della cucina. grazzini, 4-149: questo è
nel canto più buio e profondo [della cucina]... apriva le sue
ci vuol vedere, anzi ci cacciano in cucina a dir delle favole con la gatta
xxvi-2-229: or delle lodi sue [della cucina], per qualche paio / dir
fuoco almeno per asciugarsi l'ho fatto in cucina. cassola, 6-108: alfredo rimase
pareva che fosse stato un mese in cucina a nettar le padelle. mattioli [diosco-
che assistei al rito, entrando nella cucina dove si celebrava, ebbi la sensazione che
si appendeva una salacca al soffitto della cucina, e i familiari a turno vi toccavano
ritorti. guerrazzi, 5-96: la cucina aveva due porte; una, a
e, come aveva pratica molta di cucina, i signori solevano chiamarlo in occasione
festività, che trasportano l'arcadia in cucina e in cantina. e.
di carta. pavese, 5-79: in cucina c'era un armadio coi vetri e
ad un punto sala, camera e cucina. d'annunzio, iv-2-1156: egli interrogò
con uno pane sotto sen'andò alla cucina. burchiello, 24: tre fette
sotto la cappa; gli arnesi di cucina luccicavano per le mura; le fette della
ragazzi il bel fuoco che fiammeggiava nella cucina della longa, in fondo al cortiletto della
: trasse una scatola di fiammiferi da cucina, con lo zolfo, se ne strofinò
lo zio benedetto. s'era ficcato in cucina e aveva voluto arrostire lui gli agnelli
4-26: la rivedo nel canto della cucina, quieta quieta, che filava.
è arnese più di credenza, che di cucina, ma qui si registra,
da cena, e vuol stare in cucina, / e dà di mano anche a
gadda, 308: lasciava mescer loro in cucina, a opera finita, un qualche
/ far trar del vino e fumar la cucina, / e fin al primo
genere di uffici, da quei della cucina, fino a quello di maestro di
sopraffini che eran il fior fiore della cucina e della bottega fragalà, a toledo.
. nelli, ii-398: finiamola meglio in cucina. sì, intorno a quei piccion
conperoe una gonnella di panno fiorentino a su'cucina fiorentina). più lavandola e asciugandola
: preso dalla nausea comperò un manuale di cucina e fissò per ogni giorno della settimana
letto e da tavola e della batteria di cucina. manzoni, 1011: erano state
sapere che una è fissa eternamente in cucina. targioni tozzetti, 12-9-92: si contano
ire a fare il fiuton per la cucina? giraud, 1-266: in rime più
cervella, corsero tosto a rifugiarsi in cucina. bocchelli, i-85: alto scoglio
uno sca- lamitato magnete così fino alla cucina e alle cùccume per passettini fluidissimi,
il ventre,... la cucina è la chiesa; lo focolare è l'
101-63: -io voglio andare qui in cucina, e accenderò un poco di fuoco
rodi né le piramidi d'egitto, la cucina di fratta ed il suo focolare sono
navi per custodire il fuoco necessario alla cucina o alle operazioni belliche. piovano arlotto
, gittarono in mare il focone della cucina. gemelli careri, 1-v-239: or
sono sceso in credenza, e avvicinatomi alla cucina, si può, nel tornare in
serao, i-995: era ritornata in cucina, bevendo un fondiccio di caffè in
, le fondine e i vassoi smessi dalla cucina. = deriv. da fondo1
moravia, xi-267: niente pavimento, niente cucina, niente gabinetto, niente finestra,
fra le mani e dondolandolo, corse in cucina. = dimin. di forca
nove / pentole ammirerà l'arsa cucina. rovani, i-170-171: ma
i-19: qua e là, per la cucina o attorno al fuoco, s'improvvisarono
giusti, i-393: in mezzo alla cucina una gran tavola apparecchiata; e sopra
l'inchiostro lo facci un tizzone di cucina. -legge formale: atto normativo
... poi l'acqua per la cucina, talvolta un mastello di pezze.
i-74: per consumare poca legna in cucina, ricordiamo quei fornelli di rame che
/ la bottiglia di francia e la cucina: / lo stomaco ci appaga ogni
15. locuz. -ai fornelli: in cucina, nei lavori di cucina.
: in cucina, nei lavori di cucina. cicognani, 2-178: le tre
e posate. -anche: batteria per cucina (in partic., l'occorrente per
sol tratto di campanello che corrisponde nella cucina sotto terra dove stanno le fantesche.
e portatili. -il vano di una cucina a legna, a carbone, a
stava... lì, in cucina, dinanzi al forno, col cappello in
quasi fotografiche, all'aglio che in cucina serve ma in tavola non si porta.
in forma di nastri dentellati propria della cucina laziale, umbra e marchigiana.
. papini, 73: frate da cucina, vale cucinaio, o, come per
fortini, i-482: se n'andò in cucina, e quivi si dè a cuocere
le lingue, frenate in cucina, si scatenavano più violente sulla piazza
fritti con tutta premura mandavano per la cucina la più deliziosa fragranza. levi,
tanto se ne viene fresco fresco dalla cucina, a dirle: benilde, hai
fritto. lippi, 11-54: addio cucina, dice, ch'io ho fritto.
» finiti di friggere ora, in cucina, con l'aiuto d'una maestra del
passeggeri. la lentezza del viaggio -la cucina. tutto nel frigorifero dalla partenza.
, i-152: dai francesi si prende la cucina, il vestire, ogni moda più
frullino1, sm. arnese usato in cucina per stemperare o montare le uova
iii- 886: le cose di cucina mi piacevano un po'infantilmente: il
luci. 7. strumento di cucina, costituito per lo più da alcuni
suo capo, fuligginosa come se di cucina venisse, brutta e puzzolente. anguillara
: in mezzo al fumacchiare di quella cucina di fortuna continuò: -la mi va
far trar del vino e fumar la cucina. boccaccio, iii-7-42: palemon similmente
288: entrò... in una cucina tuffata, fumicosa. pirandello, 6-234
2. piccola torta (specialità della cucina marchigiana) composta di farina, zucchero
; tagliato opportunamente, viene usato in cucina; in passato serviva anche come esca
comune). -anche: fornello di cucina, impianto di cucina, bruciatore per
: fornello di cucina, impianto di cucina, bruciatore per cuocere o riscaldare cibi
xxi-1-219: io non mi partirò di cucina, ch'io assaggiate ciò che v'è
percoto, 178: sedevano tutti adunati in cucina intorno a un bel fuoco, aspettando
ci si fu rivestiti e seduti in cucina presso un focarino sfavillante ci parve d'esser
tentazione, presi di sulla tavola di cucina un pezzo di pane già morso da
3-15: corse subito a cacciarsi in cucina, quasi avesse furia di trovarsi a quattr'
schiavina, / e così tolson via questa cucina. machiavelli, 667: tu hai
con letto per la cameriera, una cucina e un buco comunque per un servo.
? / tirati indietro, vattene in cucina, / volta un arrosto. alberti,
1-113: ivi t'aspetta la gaia cucina / ch'è tutta oro di peltri;
. specie di raviolo, specialità della cucina bergamasca. agnoletti, lxvi-2-321:
gamella andavano a prendere il rancio in cucina. capuana, 2- 171:
giovani ganimedi portarono le uova sode dalla cucina, nere di guscio e verdissime nell'
scorti assisi al tavolo di marmo della cucina, con l'azzurra garza del lume
altra persona aveva guadagnato due garzoni della cucina del duca. di giacomo, i-482
: non altrimenti ch'a tanti guatteri di cucina, o garzonacci di stalla.
: fanale, lampada, stufa, cucina, fornello alimentati con gas illuminante.
se avevo chiuso o no il gas in cucina. -illuminazione, fiamma, luce a
e gnudi della pioggia. -stufa, cucina, fornello a gas: quelli in cui
gastronomia, la ghiottoneria, la buona cucina e, in generale, l'alimentazione
vuol vedere, anzi ci cacciano in cucina a dir delle favole con la gatta.
o dalla gattaiola e circolava per la cucina, rapiva ogni tanto un pugno di
-esserci il gatto nel fuoco: avere la cucina spenta, non aver nulla di caldo
, vivo modo bolognese per dire 'cucina spenta, poca ospitalità '. -far
è quella che si fa ordinariamente in cucina, che in contado è chiamata 'gaudeamus
legno ed altre cose necessarie per la cucina. d'alberti [s. v.
.. più volte erasi recato in cucina,... per ordinargli..
lo è di certo per chi offre una cucina di genio, si tratti del padrone
messisbugo, lxvi-1-273: masserizie da cucina... spe- diere e spedi
fantesca che, portandole lo spenditore in cucina la carne che abbi, verbigrazia,
, 10-74: seduto al tavolo di cucina inzuppavo nel caffe- latte le fette di
panzini, iv-295: con voce tolta dalla cucina francese, 'jardinière ', è
e i sarchiellini che sembran arnesi da cucina, i praticelli frittatine di spinaci.
girarmi l'arrosto / di qua in cucina. g. m. cecchi, 19-22
carciofi alla giudìa: tipico piatto della cucina romana di origine ebraica, costituito da
ne'lumi o da alcun povero nella cucina. targioni tozzetti, 12-4-304: il sesamo
.). l'arte della cucina moderna, 238: le glasse vengono
serve a glassare. l'arte della cucina moderna, 229: la riduzione di tali
la glassa. l'arte della cucina moderna, 235: la glassatura consiste
triglie alla livornese. l'arte della cucina moderna, 298: 4 gnocchetti fritti
di palco d'assi allato a questa cucina, comprendendo tutto il gomito del muro
a'buccheri tutto l'equipaggio della sua cucina. p. neri, 1-vi-169: la
granata. -essere meno della granata in cucina: non contare nulla. bellincioni
nebbia delle chiane, / sendo in cucina men che le granate. -essere
ecc.). -cibi grassi, cucina grassa: per indicare piatti preparati con
dei carrettieri che mangiavano e bevevano nella cucina. 12. sboccato,
grassa sentenza. -a grassa cucina, povertà vicina', grassa cucina (
-a grassa cucina, povertà vicina', grassa cucina (o grasso piatto), magro
proverbi toscani, 235: a grassa cucina, povertà vicina. ibidem, 235
vicina. ibidem, 235: grassa cucina (o grasso piatto), magro
testamento. periodici popolari, i-83: la cucina grassa rende il testamento magro.
gabbia. 2. arnese da cucina, composto da fili di ferro o
fiali. 2. utensile da cucina composto da strisce o sbarre metalliche parallele
e croccante. l'arte della cucina moderna, 234: gratinare significa
grattinato. piovene, 7-430: la cucina francese riesumava i suoi piatti casalinghi e
l'odore delle vivande gratissimo saliva dalla cucina fin nella camera di bianca. landolfi,
e pesci. = termine di cucina, forse deriv. dal fr. creton
sciacquare. serao, i-881: in cucina susanna grattava la tavola con un grosso
, anche, -ge). utensile per cucina, di lamiera o di altro metallo
grattuge / far l'usato frastuon per la cucina. f. f. frugoni
scudelle, chi altri strumenti e masserizie da cucina. baruffaci, i-73: tu non
1-686: azioni pertinenti al mestiero della cucina son... gratuggiar formaggio, gittarlo
e a sentirli mi pareva di rientrare nella cucina della mora, di rivedere le donne
latini e graziosaggini di gagà, ricette di cucina e misteri d'istituti di bellezza.
3-144: aveva un grembiule bianco da cucina; e le mani infarinate. comisso
questo loco / per servir grossamente alla cucina e al foco. -in modo
sf. ant. ripostiglio attiguo alla cucina. fr. martini, 1-178
, 1-178: appresso di esse [della cucina] debba essere la guardacucina, con
comp. dall'imp. di guardare e cucina (v.). guardacuòre
. / o con un guardanappo da cucina / sovra le spalle. = comp
con letto per la cameriera, una cucina e un buco comunque per un servo
il cuoco una scimia per guardia della cucina. -figur. protettore.
in sala, quindi non cena in cucina. savinio, 10-86: due carabinieri
in guarnèllo; come servito avea nella cucina. -restare in guarnèllo:
guastare la digestione. -guastare la cucina: compromettere irrimediabilmente, generare confusione.
perché un che ne manchi guasta la cucina. -guastare la festa: v
. -i troppi cuochi guastano la cucina: v. cuoco, n.
. aiutante del cuoco nei servizi di cucina; sguattero. -in senso generico
e'cuochi e guatteri e famigli di cucina corsono sopra a buovo, chi con pale
mondo. lalli, 1-140: ne la cucina, a le vivande intorno, /
: mi ha pur detto il guattero di cucina ch'erano qui in questa camera,
guazzabuglio: / ogni stanza era camera e cucina. grazzini, 2-176: versando aceto
guendale, sm. dial. grembiule da cucina di tela grossolana. g
e 'sguandarin ', grembiule da cucina: quello di tela grossolana che si mette
, delle specialità del folklore e della cucina, ecc. lanzi, i-166:
nazionale ungherese, entrato specie nella nostra cucina d'albergo: corrisponde al nostro '
= dal ted. gulasch, che la cucina viennese diffuse nel sec. xix
fremito / che nel giallo orologio di cucina / precedeva lo scoccar delle ore /
la farina / del cassone lustrato di cucina, / che più di tutto il gusto
disse a margutte: « attendi alla cucina, / che sia provisto ben sera e
minerali... il fuoco della cucina le fa anzi perdere più presto i
, un fabro, un guattaro in cucina / illuminar le sacre carte vuole. tasso
caffè], 367: gli utensili di cucina di ferro imbianchiti con lo stagno,
andarsi ad imboccare di primo colpo in cucina, dove l'odor dell'arrosto e
tirsi un guscio, a fornir la cucina. borgese, 1-71: voialtri vi
cosa col sangue, n'andò in cucina. alberti, i-227: tristo a me
, di erbaggi, di rifiuti di cucina che si dà come cibo agli animali,
tenui imbratti delle lor salse sulla piccola cucina di ghisa. 8. ant
costretto a imbrividire, / benché della cucina in un cantone, / quando il mese
soldati, 2-262: a una parete della cucina, tra il calendario e un'immagine
con acqua immirrata, diventano di buona cucina. = denom. da mirra (
tuta,... raggiungono la cucina, cercano nell'angolo della spazzatura un
stanze che per impancarsi al fuoco di cucina. de amicis, 1-41: s'erano
quasi / fatto impazzare) in testi di cucina. d'azeglio, 6-56: in
pezzo di carne, scaccia tutti dalla cucina e inizia l'esecuzione del ragù.
sparsi, / acconciando il cadavere in cucina. / ella dicea che non ha che
ii-170: trovò mario e naldo in cucina che s'impegolavano le mani e la faccia
: aveva fatto fare per loro la cucina economica, e tutti gli impianti della
pendeva dall'ànsola del lume, in cucina. -impiccato? -impiccato, sì.
marinetti, iii-215: 'il tetto della cucina dell'equipaggio e le altre costruzioni del
113: s'impostò nel mezzo della cucina. 15. intr. (per
ostetrico, che s'era lavato in cucina. era per le spese urgenti: la
spes- sàndomi l'intelligenza in una pingue cucina o imputridendomela in un cimitero di libri
ii-389: dalla sua finestra di cucina si poteva vedere la mia, perché ambedue
non è il grembiale di un guattero di cucina. 2. intr. con
1-4-6: dal letto si passava alla cucina, / a scaldarsi fra pentole e padelle
salì i due scalini che immettevano in cucina, si sfilò lo zaino e lo
. carducci, iii-24-367: scende in cucina per palpare di dietro la serva inchinata su
le genti. nievo, 7: la cucina di fratta era un vasto locale,
dure e vischiose... che in cucina si usano per attrarre ed incollare le
stanze, / ripulire ogni arnese di cucina. = denom. da cortina1 (
povera donna scappava quasi sorda in cucina. bernari, 7-454: i miei cani
indocile, riottoso, ribelle. de la cucina... s'awide degli amori loro
successivamente, in soluzioni di sale da cucina. amare... e
i-164: se lo vedeva capitare in cucina quando specialmente preparava il minestrone, n'
deledda, iii-886: le cose di cucina mi piacevano un po'infantilmente: il
: vada l'infarinato ove vanno in cucina le cose che s'infarinano. artusi
, i-245: [il fumo] dalla cucina saliva infiltrandosi in tutte le stanze.
famiglia si raccoglieva con gran piacere in cucina dintorno a lui... a ridere
2-45: io a rovescio corsi alla cucina,... e con sì bella
mensa); fornito, ricco (una cucina, una dispensa). buonarroti
giovin topo... / una cucina visitar, che ingombra / era sempre
con spade, spedi (anche di cucina), mazze ferrate e altre armi
l'immobilità di ognuno creavano nella piccola cucina quell'atmosfera di imbarazzo mista a solennità
scherz. pananti, i-144: di cucina / ci arriva un odoretto che innamora
sedevano di fronte, al tavolo di cucina, discutendo del lavoro, e più
montale, 7-139: trovano che la cucina italiana è estremamente modesta e insipida.
g. raimondi, 1-72: entrava in cucina l'agente della ferriera, per la
cartuccia e lurido come uno strofinaccio di cucina. 3. per estens.
rimasta, per chi la cerchi, la cucina locale; carne di montone trita,
, 7-475: quella di périgord è una cucina basata sulle interiora, sul fegato d'
montano, 238: si fermò in cucina finalmente, e prese a tempestare d'
addossati al muro negli angoli semioscuri della cucina, parevan d'una covata di gufi,
non maturi se non nell'intima / cucina, pendendo in corimbi / più su
, 6-xii-294: se li conduce in cucina e allestisce loro subito un po'di
giorno speciali provviste ingombravano i tavoli della cucina, i cuochi con solenne cura cuocevano
, e qualche intingolo / di rustica cucina, / desta, e sopita aveano /
. bartolini, 20-45: crepita già nella cucina la fiamma; / poi intride,
4-1-39: monsieur oglin, uffiziale di cucina, e un certo monsieur pierre, cocchiere
ha la cattiva abitudine di buttar dalla cucina l'acqua sporca sul carrubo che n'è
farti guarire. levi, 6-93: nella cucina più misteriosa dei filtri, giulia era
colle sacche, / chi bada alla cucina, e chi all'altare. / son
,... nella vecchiaia della cucina, della sedia zoppa e nel quadro
vuol vedere, anzi ci cacciano in cucina a dir delle favole con la gatta
, ed entrò col suo compagno nella cucina. d'annunzio, iii-1-643: nella parete
. sacchetti, 28-57: andata alla cucina, come il prete la invioe, cenò
proveniente da un foyer comune, credo la cucina. 4. impercettibilmente, inavvertitamente
: ma non appena la fu ita in cucina a sciacquarvi le stoviglie, ripresi a
e passò due terzi della vita in cucina, ad ammannire per i suoi cari
t'irradia; ma tu la tua scabra cucina / tu ami e la provvida madia
olio è bastevolmente buono agli usi della cucina quando è fresco, ma ben presto
da questo luogo partitasi l'acqua scorre nella cucina e da poi, irrigati i giardini
iii-862: sentivo il vento irrompere nella cucina. buzzati, 1-18: già l'
, 109: s'udivano fino in cucina i colpi di piccone dei muratori, il
', in tedesco e nel linguaggio di cucina, indica una specie di * frittella
, anfore di terra, oggetti da cucina. -paletn. oggetto litico di
. jahier, 103: mi introduce nella cucina dove le fiamme vivaci delle schiampe lambiscono
: scorgiamo nero, l'ingresso spalancato della cucina, con sopra la sua gronda di
due dita di caffè sul fornello di cucina, non abbiamo più coscienza di aver a
raschiare oggetti di alluminio e utensili da cucina. -lana di legno: materiale costituito
cocco, attendendo che nardella si levasse di cucina e ne venisse a la camera,
, un fabbro, un guattaro in cucina / illuminar le sacre carte vuole,
lardatola1, sf. ant. utensile di cucina per lardellare; lardatoio.
disus. lardellare. libro di cucina [tommaseo]: se tu vuoi fare
lardatóio, sm. arnese di cucina, a forma di grosso punteruolo,
.]: 'lardatoio', strumento di cucina che serve a lardellare. artusi, 366
al lardo sulla stufa elettrica della sua cucina. g. raimondi, 5-49: mi
po'il fresco improvviso, un po'questa cucina lombarda con troppo lardo o burro mi
grasso di altro animale. libro di cucina [tommaseo]: tolli i capi di
tagliata in larghe strisce, caratteristica della cucina emiliana e romagnola. -lasagna verde:
dal gr. xdaavov 'treppiede da cucina '. cfr. panzini, iv-365:
1-95: in quella gli sposi attraversavano la cucina correndo su per la scaletta alle loro
comune di firenze, 12: nella cucina... uno desco da cucina regolato
nella cucina... uno desco da cucina regolato... una madia,
, la dispensa al fegato, la cucina al cuore, la latrina al culo.
': ibrida locuzione del gergo di cucina per indicare un bodino o dolce di crema
chiamano da noi, nel gergo di cucina, un dolce di crema col sapore
letto, per la pulizia personale; in cucina, per rigovernare stoviglie e posate;
257: mandava tosto in scuderìa o in cucina pel primo che capitasse o lavapiatti o
termosifone, frigorifero, macchina lavapiatti, cucina elettrica, radio, televisione.
sm. invar. ant. sguattero di cucina. -anche: persona dappoco, incapace
attraverso la grata fitta e nera della cucina, alitava un odore di lavatura di
i cibi o per altri usi di cucina; pentola, paiolo. proverbia
e laveggi e l'altre vasella della cucina, e non se ne awedea. ottimo
voltar lo schidione, e far la cucina egli stesso. a. casotti,
nomi, 8-82: in avvenire in cucina ti tegno / a covar la cinigia
lavello: nell'edilizia moderna, mobile da cucina che comprende un acquario a uno o
pietra. è comoda all'arte della cucina, della quale si fanno lavelli. scamozzi
in cui si lavano i vasi della cucina. fil. ugolini, 198: '
. molineri, 1-126: discese nella cucina, e sedette vicino all'uscio lavorando
. scappi, lxvi-2-17: nella medesima cucina si potrebbe fare un forno per cuocer
tempi eccellenti dottori di quest'arte [della cucina], fra quali primo usurpatore della
mi indrizzasse in naso al polo della cucina, tenerei l'invito. buonafede, i-117
potuto, l'arei confinato in una cucina a succiar bora e a leccare strofinacci
gemelli, l'uno allevato leccascudelle in cucina e l'altro cacciatore in villa,
.. per appresa usanza / della cucina seguirà il leccume. gioberti, 1-iv-471
: leggevo, accanto al camino della cucina. -sostant. lettura.
come nelle pinze, nelle molle da cucina, nell'avambraccio dell'uomo).
levanòccioli, sm. invar. utensile da cucina per togliere i noccioli da ciliege o
nel corridoio sentì come un lezzo di cucina povera. jahier, 41: bisogna
, uso nel lezzo / di olandese cucina. lippi, 3-54: poi venuta quasi
4-125: ma appena apri l'uscio della cucina, si videro fuggire delle donne che
croce, iii-9-142: un libro di cucina... non contiene le pietanze,
di farlo. gozzano, i-398: in cucina, tra un casco di banane e
dalla lietezza del salone a quella della cucina, egualmente contento della contentezza altrui.
bresciani, 6-vii-104: il vecchio amava buona cucina, e teneasi in sul grande,
, / palle di gomma, arnesi da cucina / lillipuziani. 3.
del bengala. jahier, 104: la cucina linda come un altare, ogni cosa
mobili. manzini, 18-26: la cucina fu tutta vuota; e immensa. che
fenoglio, 121: sulla tavola della cucina c'era una bottiglietta di linimento che suo
son composte le gratelle, strumenti da cucina. 2. tutto ciò
parola alla doppietta. ammazzò suo fratello in cucina, freddò sull'aia il nipote accorso
e i servizi e la chimica della cucina. sinisgalli, 6-99: l'architetto non
, che odori il mal sentore della cucina. monti, 4-3-188: frattanto socrate
pesce o di molluschi, tipiche della cucina di livorno). artusi, 347
decorosa manutenzione. nievo, 7: la cucina di fratta era un vasto locale,
, da camera da letto e da cucina. era una lordura sola. de
: ciascuno poteva a suo talento in cucina fare esperienza di come fosser lucenti le
avea distaccato il lumicino dal lucerniere della cucina. 2. ant. beccuccio della
in quei giorni di vacanza andasti in cucina di nascosto a rubare l'olio d'oliva
da un'idea luminosa rientra a precipizio in cucina: -mamma, quand'è che
becchetti. 8. strumento da cucina costituito da una lama a forma di
.. sempre trascurata e la sua cucina era un luogo nero. 6
luschera contrastava in quell'angolo della grande cucina coll'ombra che di lungo i muri
, n-iii-668: come l'arte de la cucina lusinga a la medicina, il calunniatore
più d'un letto, / lustrar nella cucina / il rame insudiciato, / e
, come una batteria di rame da cucina. pavese, i-59: tutta accesa
muffa. moretti, vii-650: in cucina... ammirava i tegami lustri
. gastron. pollo in lutto: nella cucina francese, pollo che assume un aspetto
. cassola, 3-76: sia in cucina che in camera, i mattoni degl'
macedonia esaurita. 2. nella cucina francese, minestra costituita da un miscuglio
calmiere e i servizi e la chimica della cucina. slataper, 2-57: i macellai
alla capannuccia di frasche che serviva da cucina, pendevano grandi pezzi di carne.
/ e il cupo sonno si desta nella cucina, / dal grande camino giungono lieti
, la coltella (grande coltello da cucina o da macellaio) ».
maciullar la pasta della famiglia nella gran cucina, a fare i panetti e, avvampando
dell'argenteria e con quelli ufficiali di cucina che aveano servito in castelnuovo al passaggio
del comune di firenze, 12: nella cucina... uno desco da cucina
cucina... uno desco da cucina regolato,... una madia,
panzini, i-116: ricordo anche la cucina con la cappa del camino grande come tutta
la professione del dire alla maestranza della cucina. -in senso concreto: opera
maestro di casa; domestico, aiuto di cucina. = dimin. di maestro1
, n. 2. -maestro di cucina: abile cuoco. berni, 138
dimostrare la vostra competenza di mastri di cucina. -maestro di ferro: fabbro
che s'intendeva di scarpe e di cucina. collodi, 5: un bel giorno
-maestro dei cuochi: sovrintendente nella cucina. sercambi, 1-ii-639: [il
, voglio che tu lo tenghi alla cucina a volgere li arosti; e falli fare
le sommità fiorite trovano impiego, in cucina, come aromatizzanti e, in farmacia
le infiorescenze di questa pianta usate in cucina, in profumeria e in medicina.
scalco, credenziere, e maiordomo della cucina, s'io concludo questo parentado. gritti
batacchi, i-179: infradiciata paglia arde in cucina / per cuocere una magra frittatina.
nel colore / di donne che sfaccendano in cucina. bartolini, 20-203: i brevi
/ per star poi senza noia a la cucina. pananti, 11-68: girando qua
vestite a la contadinesca e da star in cucina. a. f. doni,
». i tre uomini scesero nella cucina e trovarono la donna seduta sulla sua
lucia, 398: chi entra in una cucina in un giorno di unguento,
. plur. dolci natalizi tipici della cucina maremmana, ottenuti tagliando a losanghe e
d'annunzio, v-2-307: va in cucina, e togli la pestaruola da polpette
matterello; costituiscono un piatto tipico della cucina umbra; picchiettini. garzoni,
mattina e sera ruoti il manganello nella cucina di tuo patrone? 3. figur
l'atto del mangiare, la buona cucina. e. cecchi, 5-468:
cinghia dei pantaloni cette della loro cucina. li pungevano chiamandoli man- e
settentrionali non capivano le ricette della loro cucina. li pungevano chiamandoli mangiagrilli e mangiacavallette
scudo. castelvetro, 199: la cucina ha per fine il piacere de'mangianti.
le camicie, va al mercato, cucina, rimetti a posto la casa.
solinas donghi, 2-70: la stufa di cucina ne mangiava di legno.
roba da mangiare, che portavan subito in cucina. -che serve per consumare i pasti
): se io non faccio la cucina, non ci sarà chi ne faccia il
cominciò... a fare apprestare la cucina, e ad ogni cosa, come
: questo verbo, nell'uso della cucina milanese, vale 'dare il lucido '
olio (ed è piatto tipico della cucina veneta). piovene, 7-332:
gridato il conte quando aveva trovato la cucina ingombra, e si era piantato davanti
che non battiamo più la batteria di cucina all'eclisse della luna, affinché il
, 2-28: questa mattina sono stato nella cucina dell'oste dalle due spade, ch'
-anche: pentola usata comunemente in cucina per fare bollire minestre, per cuocere
chi è addetto a umili servizi di cucina, sguattero. -per estens.: pezzente
madonna, perché io l'ho lasciata in cucina presso al focolare che dorme come una
, 1-38: non avendo padella, una cucina / sarebbe proprio com'un muratore /
, trattandosi specialmente di mode e di cucina, nessuno v'intende: quindi per
. giusti, i-393: eccotelo in cucina dietro a tre pezzi di modificare un individuo
. bartolini, 20-45: crepita già nella cucina la fiamma; / poi intride,
, l'appartamento di tre camere e cucina a brooklyn. pasolini, 9-158:
la serva o fante, spezialmente di cucina. monti, 5-315: avea costei
goldoni, xi-972: il padrone va in cucina / a trovar la masserina, /
: dieno avere ancora apresso alla detta cucina dispense e massarie e canovette, che tutte
sue massarizie della camera e quelle della cucina per farlo sepellire. siri, v-1-545:
, 530: è l'ora, in cucina, che troppi / due sono,
a due: quel percorso e la cucina della casa patema, a montecorvo,
legno di forma cilindrica, usato in cucina per distendere e assottigliare la pasta;
non maturi se non nell'intima / cucina, pendendo in corimbi / più su delle
con spade, spedi (anche di cucina), mazze ferrate e altre armi
levano gli avanzi / e in cucina eran tutti, ammano ammano /
incudine col mazzo. -mazzuolo da cucina. anonimo veneziano, lxvi-1-69: se
impazzita... per i meccanismi di cucina. fenoglio, 31: il meccanismo
ii-80: comparve un'altra volta dalla cucina il baritono, vestito alla spa- gnuola
: capace di stare giornate sane in cucina a ritagliare e tentar d'incollare striscioline
credete? -gli rispose scartoccio che mangiava in cucina una porzione di baccalà -quello è un
, i-584: -mi piaceva meglio la cucina del convento, -disse suor francesca,
miei due mentori presso la gente di cucina. panzini, iv-415: 'mèntore': nel
, voglio che tu lo tenghi alla cucina a volgere li arosti; e falli
sf. dial. ant. mestola da cucina. — anche: ramaiolo.
lalli, 2-1-22: d'oro in cucina han pentole e caldaia, / cucchiaie
unirsi all'erbe che servono per la cucina, avendo un migliore odore del prezzemolo.
le arti praticate in francia quella della cucina è la meno mescolata alla vita, la
delle tavole messe e il grande apparecchio della cucina e l'altre cose per lo desinare
in firenze, 2-141: in cucina sendo poi tornato, /...
10. locuz. -mestare male la propria cucina: governarsi imprudentemente o sconsideratamente.
o pisa] mal mestar la tua cucina: / non è che del tuo stato
o semisolide; trova largo impiego in cucina, soprattutto per schiumare i liquidi durante
-tra mestole e pentole: nei lavori di cucina. a. cattaneo, i-7
tra le mestole e le pentole di cucina! -trovare fatta la polenta senza menare
le schiu- marole e altri attrezzi da cucina; mestoliera. tommaseo [s
panno bianco che si tiene attaccato nella cucina ed ha più buchi ove s'infilano
esercitando il commercio ambulante) utensili da cucina. tommaseo [s. v
. mestolièra, sf. arredo di cucina usato perappendervi mestoli e altri minuti utensili.
piccola mestola. -anche: utensile da cucina, costituito da un manico e da
, che si appicca alla parete della cucina, ne'buchi del quale s'infilano
di ciliegia, era nel secchio in cucina e tutti quanti la bevevano al mestolo
trombe, campane ed altri stromenti metallici da cucina. g. chiarini, 24
il sapore metallico del sole che in cucina vi aveva battuto sopra. 11
: porta via il fiasco, va in cucina, si mette il collo del fiasco
i sassi. 4. utensile da cucina, costituito da una lama convessa terminante
gargiolli, 238: nel bel mezzo della cucina tenevano la tavola con sopra il tagliere
si crede che tutto sia destinato per la cucina di palazzo. = voce di
123: stette fermo nel mezzo della cucina, solo accennò con la testa e
mobili di camera, qualche utensile di cucina, e tornò « a mezzo » con
liv: chi puliva il taglier della cucina, / chi all'ortolan imbastava la
una stanza minore cui si accede dalla cucina; e accettasse in casa il nuovo
[la rosa] s'adopra e in cucina, / per guazzetti, migliacci e
farci le migliorie: bagno moderno, cucina idem, imbiancatura, verniciatura, pavimenti
. praga, 4-136: nella cucina mansueta attendeva alle tranquille faccende della cena
per l'esperienza che il fuoco della cucina le fa anzi perdere più presto i
sta consumando le minestre riscaldate di una cucina estetica già in liquidazione sul piano '
. ant. e letter. che cucina o distribuisce la minestra. bronzino,
signora celeste se lo vedeva capitare in cucina quando specialmente preparava il minestrone, n'
, ti pare? calvino, 10-166: cucina sobria ma saporita, che rievoca un'
a te mi vedrai mosso / colla cucina addosso, / come giusepo el dì del
; ha sapore acre ed è usata in cucina come componente di salse e sapori e
. pascoli, 1-789: farei imbiancare cucina, anticamera e scala. il pittore mi