rispose: -va'di'a messere che ben credo che mi accambierebbe a stomaco, ma
e alla mia madre, io non credo che mai di tale accidente tale vendetta
, 3-1 (274): io mi credo che le suore sien tutte a dormire
attrista nella deserta corte / io non credo di mettere più foglie. montale,
. testi fiorentini, 78: io credo ch'a gran fatica si ne troverebbero
iii-356: luce molto folgorante, e io credo che i suoi occhi, abituati alla
: io? per carità! io non credo nulla: abbado a far l'oste
a gran voce un cantico divoto: credo che avrei preferito gli abbaiamenti d'un
l'abbattimento, l'egualitario civile (credo poter ornai qualificarlo così) fa un
cui giotto prestamente rispose: « messere, credo che egli il crederebbe allora che,
vaghi d'abbigliarsi alle altrui fogge, credo che ad ognuno sia licito vestirsi a
che v'abbian rubato nulla, non credo; credo bene che sotto ci sia dell'
abbian rubato nulla, non credo; credo bene che sotto ci sia dell'abbindolatura.
la bocca. baretti, ii-72: credo tu sia mal informato di certe cose e
cogli occhi chiusi e colle braccia protese. credo che se ci avesse abbrancati saremmo rimasti
non venca; / volentier te parlara, credo che te iovara. cecco d'ascoli
simile abbreviamento, è, com'io credo, quando si può, da fuggirsi nella
salvini, v-482: io per me credo, che tanto questa, quanto l'acclamazione
molti allo stato che erano inabili. credo che el popolo ne abiliterà anche lui,
se questi abituri fossero già eretti, credo che immediatamente verrebbero ad essere occupati da
di un eremita. palazzeschi, 7-259: credo non vi sia fra i miei lettori
novellino, 39 (69): ben credo che m'accambierebbe a stomaco, ma
accanitamente, accusando l'uomo che io credo il vero colpevole. bontempelli, 6-329:
iv-34 (18-13): e però credo solo che 'l peccato / accieca tomo
l'avessero. idem, i-64: credo che la virtù de'santi versi,
foco. idem, i-83: io fermamente credo che alcuna parte di quella fiamma amorosa
di chiaro. emanuelli, 1-33: credo necessario rendere noto un episodio importante,
rammentarli. idem, 1-71: 10 credo che gli accidenti debbano mettersi a calcolo e
, e il mio partire di qui, credo che degli iddii sia piacere, acciò
. angiolieri, 95-6: i'mi credo tener questa via... /.
m'accoglia, / ch'io non credo più gio'sia in paradiso. m.
ti dee audire / sì com'io credo, è ver di me adirata: /
tratta di lei di nuovo acompagnare, credo che fa ben ch'ella vi consente.
. girolamo leopardi, 1-52: non credo ch'e'ne fusse uno per cento
pensare. machiavelli, 313: io credo, anzi sono più che certo, che
in ciascuna delle quali essendo un letto, credo che tanto i padroni quanto i servidori
785: sarà un pregiudizio; ma io credo che la lettura dei libri noiosi.
fabbrizio... quest'accorciatura di credo è rimasa in contado. idem, 2-75
che la gente l'allide: / credo che lo s'occide, tanto l'è
odo delle colonne, v-108-22: mai non credo aver bene / se non m'accorre
alla tua mente, che non 'l credo, dille. [arrighetto, 229:
/ ch'ogn'altr'om i * ne credo sovrastare. = deriv. da
quel secolo, mi piace. e io credo che il petrarca fosse, non solo
/ dice, se quel di min credo fruttare. berni, 38-14 (3-250)
prima informato del loro prezzo, che credo sia molto considerevole. idem, ii-100
si movessino. guicciardini, 116: credo adagio, insino non ho autore certo,
vocaboli. baretti, ii-9: credo averti già detto che chi vuole cannocchiali
. seneca volgar., 1-66: i'credo che tu terresti folle sopra tutti gli
dunque d'amor perché meco ragiona? / credo sol perché vede / ch'io domando
il cuor tutto addolcito; ché 10 credo che voi meritiate più in questa battaglia.
luogo armata: per la quale cosa credo che le loro forze contra noi s'addoppieranno
medico e cerusico,... credo che sia valentuomo, e porterà con
assai di ciò che al presente ragionare vi credo. crescenzi volgar., 1-8:
: la camilla sta bene, a quanto credo; perché da quando è risanata io
i-169: la modestia mi piace, e credo di adoperarla nel mio operare; ma
, ii-8-54: io veramente ti adoro e credo che se non muoio per te,
, morte,... / non credo che mi giovi: / adunque ora
terremoti. guicciardini, 141: io credo potere affermare che gli spiriti siano;
vano. giusti, i-464: credo inoltre che almeno nei primi anni,
ho tanto sofferto amore, che ben credo poter sofferire l'armi ad una picciola battaglia
e se possibile è, come io credo con l'aiuto di dio, di sorte
., ii-vm-16: e io così credo, così affermo e così certo sono
, iti-495 (39-n): und'eo credo... sia da lodare [
serviva. maseo, 1-75: credo che l'affettazione e il mistero e la
l'affettazione, sono dante a spese, credo, delle facoltà affettive. proprie della
il verno. giusti, ii-121: credo bensì di non avere mai derisa la virtù
. boccaccio, i-49: io non credo che la misera ecuba né la
ho da voi ricevuto, né credo che sì affettuosamente alcuna di loro disiderasse
alle vostre afflizioni, io non le credo così deplorevoli come voi stesso le giudicate,
e me la cavai colla paura, ma credo che talmente fossi infervorato nell'andar oltre
sa lo manicare. guittone, 3-22: credo che piacesse a lui di poner vo'
varchi, v-903 (474-9): e credo ben, che quando il dì s'
senza altri preamboli e senza aggiramenti, io credo che tu abbi in capo una mala
i-420: io, all'incontro, credo questo canale esser tirato ad arte un
là ove amore li pone, / e credo a loro varia merzé chiamando. bartolomeo
di quelle poche intese dall'intelletto umano credo che la cognizione agguagli la divina nella
; disponibilità. borsi, 2-19: credo che questa gran gioia, questo limpido
b. davanzali, ii-247: credo che le poche terre e monti gli
condotte. caro, i-85: io credo che v'avverrà come allo spilletto:
e però in tanto perfetta contemplazione credo io che stessero i santi quando
-disse il cavaliere, -io il vi credo, né me ne maraviglio se morto
belle piagge volgere e imboccare / assai credo che deggia dilettare / libero core e van
uomo feroce. pulci, 15-82: credo che poco di vita gli avanzi: /
di francia ci debbono esser tutti. credo che un genealogista qui si troverebbe nel suo
ci invilisco, perché non cognosco né credo che ancor si sappino li veri mezzi
li lor principii. idem, i-71: credo che miglior partito sia voltarsi a l'
alchimico, del qual non solamente non credo che se ne trovi, ma che alcun
dio, / nel cui lavoro non credo bastasse / anche uomo, né forse
perrà tutta sua possa; / e credo pure alfin noi vinceremo. idem,
e di tutte le piante, io non credo esservi alcuno che di ciò dubiti.
carletti, 50: questo avviene, credo io, dal non piovere mai in quella
malmantile, 408: allampanato... credo venga dal latino lampadibus exustus (spezie
): sì ch'eo non credo... /... convertir
ac- coglia, / ch'io non credo più gio'sia in paradiso. idem,
i morbi dell'anima. e credo, e lo credo in coscienza, che
. e credo, e lo credo in coscienza, che dio misericordioso che
vide che la gente pallide: / credo che lo s'occide, tanto l'ò
di romagnosi e ch'esciva allora, credo, dalle prigioni dell'austria. idem ii-50
... / che 'l mio non credo che tanto alto alloggi. firenzuola,
lentini, v-84-19: foc'aio, no credo che mai se stingua, / anzi
a te dirizare / e non peccare, credo per certo / ca de te,
la tempesta del dubbio: tempesta inevitabile, credo, una volta almeno nella vita d'
... restai all'ora libero; credo seguisse per la grande alteratione e paura
e gradi d'altezza e di bassezza credo io che siano molte altre cause. aretino
ragioni in contrario fu assai conciso, credo per altezza d'ingegno. olina, i-257
a citerea. baretti, ii-206: credo che quella sua moglie sia, come
paradiso, / ché 'l mio non credo che tanto alto alloggi. tansillo, ix-600
primogenito. tozzi, ii-437: 10 credo che siate briachi fradici. volete bere dell'
idem, 35-11: sì ch'io mi credo ornai che monti e piagge / e
, amico, imprimamente, / ca non credo ca lealmente amiate. tesoro volgar.
i-172: l'essere lontano a lei credo senza comparazione ti sia noioso; ma
dì più piena di ragione e consiglio, credo l'abbia stólto da quelle cupidità amatorie
ambiziosi di quella. idem, 8-19: credo che l'ambiziosa superbia de'veneziani per
opinioni. idem, iii-874: io credo per verità che il secolo abbia gran torto
bietole. fagiuoli, 3-4-12: e credo certo, se voi lo farete /
cino, iv-153 (10-5): credo ch'a prova ogni vertù v'amanti,
sa fare. giordani, ii-18: credo certo che i medici cominciarono molto per tempo
all'ammendamento d'alcune anime; ma credo che in generale lo sia assai più,
senza riprender me, riprenditore, / credo farebbi alcuno amendare / certo,
la cagione della tua doglia, ma credo che sia grande; e chente ch'ella
chente ch'ella si sia, non credo che per lo tuo pianto si possa ammendare
ti quadra meglio un ministero privato, credo che la sua ammnistrazione sia abbastanza vasta
di lor fosse contenta / sì come i'credo che saremmo noi. idem, inf
]: così amorevolone com'egli è, credo a lui più che a certi affettatori
in tale stremezza, / ch'io non credo che passi / che cinque cento passi
dati con ampio stile e facile; credo per allargare e addolcire il testo, sì
. salvini, v-518: questa credo che fosse l'arte de'servi lettori
soldati pronti. leopardi, ii-1126: credo che l'analogia materialmente faccia molto verisimile
alle stesse passioni. manzoni, 143: credo ancora, che non avrebbe maggior seguito
. mare amoroso, 52: non credo certo che voi m'ancidiate: / ma
dante, purg., 13-52: non credo che per terra vada ancoi / omo
giocosamente. berni, 120: credo che v'era ancor dell'altre genti,
brutta. panzini, iii-413: io credo che la istituzione della famiglia sia un po'
vadano; perché, in questo particolare, credo
: non c'è bisogno, credo di dire che questo vai e vieni del
di quel che m'hai fatto, / credo m'impiccherei. ariosto, 11-79:
v-1-166: non c'è bisogno, credo di dire che questo vai e vieni del
b. davanzali, i-195: non credo errare ad aggiugnere di mio ornamenti o
mondo mai non vide simigliante, / né credo che il ciel n'abbia altra equale
informata. pulci, 15-68: io credo tu fussi mandata / il primo dì
il fabro dotto. galileo, 925: credo che in vano si aspetti il ritorno
che fa. bruno, 74: credo che sautanasso, barsabucco e tutti quelli
, 34-98: magnanimo animale / non credo io già, ma stolto, / quel
fida, fusse levata via, io credo certo che sarebbe peggio esser uomo che
, e animatelo a studiare, sebbene non credo che abbia bisogno di sproni. settembrini
a sicurtà. berni, 120: credo che v'era ancor dell'altre genti,
là m'annebbia l'uggia ed io credo la noia il malanno peggiore. settembrini
, i-i-ioi: sopra tutti gli anodini io credo certo che saranno sempre migliori i clisteri
, e non c'è casa, io credo, ove nei giorni di natale
morboso. arila, 31: io credo che potrebbe bastare irregolare, come comunissimamente
redi, 16-v-294: in somigliante guisa credo, che avvenga al sig. francesco
suoi popoli? leopardi, i-81: credo che chi istituisse quest'analisi ultima farebbe
o nova, / né sarà, credo. castiglione, 138: queste parole antiche
loro alle nostre. pulci, 27-215: credo che quegli antipodi di sotto / dubitassin
lui guida. machiavelli, 748: credo bene che questo nasca che, volendo
veggio altri modi: / aperta è, credo, questa via sol una. soffici
detti morali. gioberti, ii-236: io credo adunque savissimo quell'apotegma che dice:
diritti. -simbolo apostolico: il credo. 2. proprio del sommo pontefice
l'apostrofo. salvini, v-383: credo che pronunziassero in quel caso pistoi'
-0 béu! -cioè, io credo, « o bue! », un
. m. cecchi, 24-11: non credo ch'e'sia in maremma 18 —
: le terre di sua eccellenza non credo io che producano di che apparecchiarmi solamente
al nostro occhio. nievo, 75: credo la toccasse allora i diciannove anni,
francesco da barberino, 14: io mi credo che più piaccia anco quella che non
al popolo. foscolo, iv-185: io credo che il destino abbia scritto negli eterni
disse: -lo credo, ma questo è un appetito che gli
. caterina da siena, 2-145: credo, la vostra suora bernarda vi abbi appiccato
signore. idem, ii-511: io credo che in poggio tutti i frutti stiano
mi appicchino lo ipocrito, perché io credo essere assai ben confermato.
/ lo scotto pagherai tu, mi credo io. -fuoco appiccato: acceso
. redi, 16-vi-74: il siero credo sia meglio il darglielo... scolato
il re di francia; e non credo che dalla parte de'genovesi fusse molta
ani, 1-2-91: io per me credo di potere senza fallo affermare che s'appressassero
di filippo. tasso, 1-66: credo che nel canto ch'è appresso lei
quella gente. magalotti, 11-77: credo pure che voi sappiate quanto ci voglia ad
etterno amore. sinisgalli, 6-100: credo che oggi più che mai la fantasia
alla proda remota. montano, 114: credo che nei discorsi di noè e dei
abitanti e le abitazioni possono -io credo -fornire ad un archeologo elementi bastevoli per
il lettore. redi, 16-iv-353: io credo che il negozio voglia andare in arcilunghissimo
pienamente. baldovini, 2-6: le credo, anzi arcicredo. -arcimentire: mentire
). machiavelli, 287: credo che in questi tempi, rispetto alle
. c. bartoli, 1-292: io credo certamente, che l'arco fusse trovato
molto questa qualità a tutti avete, credo, generato una ardente sete di conseguirla.
, 7-9 (205): io non credo,... che niuna cosa sia
alcuno particolare, per non offendere, credo io, troppi, nominandone pochi.
saltar baiardo. idem, 19-98: io credo che tu abbi argento vivo, /
c. dati, iii-n-5-304: non credo che la simiglianza dell'inferiore col maggiore
straniero. leopardi, iii-445: io credo che il negozio sia ormai ineseguibile,
. lorenzo de'medici, i-15: credo che questo tale amore sia suto al
di quelle poche intese dall'intelletto umano credo che la cognizione agguagli la divina nella
el capo là sopra quello uscio; io credo che vi sia un crocifisso ed el
nievo, 499: io per me credo che tanto a vivere fortemente, come a
/ è quando / non mi credo / in armonia. pratolini, 9-282:
si noma armoniaco fra noi: / credo che sai a che s'aopra e chiede
pare l'artificio di un musico. credo che un armonista attento troverebbe qui il
una straordinaria abbondanza,... io credo che ei verrebbe riputato persona molto
oh! ch'i'arrabbi s'i'lo credo. fagiuoli, 3-2-153: giuramento non
arricordi aver mai più sentita / né credo tal ne sia mai stata altrove.
coraggiosamente arringata. d'annunzio, iv-2-594: credo che... preferirebbe al palco
assai, otta fu; ma non credo che gli arrivino a dodici ducati.
. redi, 16-viii-70: figuransi, credo io, costoro, che le foglie de'
, che nell'arsenale di venezia non credo mai che ne sieno tante. cuoco
gallo. berni, 277: io credo che né l'arsenico né il
, 33-286: io, all'incontro, credo questo canale esser tirato ad arte un
vena. baliano, i-336: né credo io che debba parer cosa strana che
dottrina aristotelica. baretti, ii-35: credo d'avervi già pregato un tratto a non
non ripetere quel falso articolo del nostro credo, che noi italiani siamo stati i
, convinto, cogli articoli del suo credo, del suo dovere, del suo programma
baciarlo. panzini, iii-549: io non credo che fosse del tutto un artificio politico
ascendeva in una bell'ingegnio: credo che avevate minerva in ascendente.
di pialla: nacque a luna cattiva e credo che ci si vedrà sempre che ha
curare. redi, 16-ix-69: io credo che di ciò sia cagione il siero
la state è puzzolente e inferma, credo quando sono li grandi asciuttori e seccure.
il soffio si ripetè due volte: credo che il mio sangue corresse più lento nelle
dirò altro, se non che io noi credo. -pur ve ne racconterò una che
ei sia un po'vivo, non credo che egli abbia in sé malizia alcuna.
il latte d'asinella, ed io credo che questo sia l'unico e vero rimedio
« non so, né 'l credo; ma fugge i miei detti / come
quell'aspersione. carducci, ii-8-269: io credo alla virtù dei bagni per aspersione di
in aspettar vendetta. galileo, 925: credo che in vano si aspetti il ritorno
quanto si aspetta alla republica, io credo ch'ella sia vera; ma quanto
aspirazione. panzini, ii-264: io credo che dipenda dalla speciale maniera come sono
speme. machiavelli, 268: non credo ch'egli fusse, ne'tempi suoi,
animali. petrarca, 22-20: non credo che pascesse mai per selva / sì
», o quella « acerbezza », credo che vi sia di soverchio. manzoni
presa, per la qual cosa appena credo che ora viva sia. idem, dee
quale al conte di rocca silvana / credo che duemila aspri poi vendei. muratori
belle piagge volgere e imboccare / assai credo che deggia dilettare / libero core e
pena. galileo, 516: io credo che voi v'inganniate d'assai. parini
amici. sacchetti, 14-55: e così credo che assai, non tutte [le
gli assassinamenti, e le grandi fatiche credo ne siano rimasti quattro soli di vivi.
o sedium, e sidiare. ora io credo che questi in realtà vivessero nel volgare
in levante. panciatichi, 177: non credo che abbiamo tanto in mano da poterlo
siniscalco. guittone, 3-48: come credo a voi sovvegnia, nel tempo che
: io, che qui sola eterna / credo la morte, un fremito / correr
diritto di esame o di scelta, credo che nessuno di noi si sentirebbe il
: nel quale [morbo] io credo per assoluto, che sempre gli ovari
. leopardi, i-1055: io non credo che le mie osservazioni circa la falsità
esclusa). salvini, 30-2-46: credo che osservati una volta questi homoeotileuti,
del participio di assonnolentire, che non credo si dica; ma sta per agg.
cose di dio. tasso, ii-45: credo almeno d'aver con essa scrittura deposto
astiene. sarpi, i-1-185: io non credo ch'ella commetta altra sorte di disordini
e solutivo. sassetti, 272: io credo che [l'ananas]..
: ella, non per bisogno, credo, che a ciò la astringesse, ma
». casti, 4-73: non credo / a vana astrologia giudiziaria; /
per facilitare un mio desiderio? non lo credo. e perché? indovinatelo voi,
meo core abonda, / che non credo che mai si potesse astutare.
moderna. papini, 8-296: non credo più in nulla: sono l'ateo
: penso de'contagi, e li credo tutti animali: invasione di atomi estranei
ov'ha conoscenza e podere / non credo mai ch'om de servir si penta.
idem, inf., 19-122: i'credo ben ch'ai mio duca piacesse,
classica. cesari, 3-233: io credo... l'atticismo essere stato lingua
intensa. cassola, 1-221: io credo che in quell'attimo, in cui
mollezza del governo. carducci, ii-8-58: credo che tu, e per le occupazioni
le mani. collodi, 630: credo di avervi detto abbastanza per farvi capire
e disseccalo. bruno, 74: credo che sautanasso, barsabucco e tutti quelli
occhi il baleno? idem, iii-233: credo che la mia pazzia sarebbe di seder
voi sempre. della casa, 2-2-49: credo che il provveditore... non
un padre di famiglia el quale credo ti sarà non fastidioso leggere.
in qualche loro colonia occidentale, né credo che una guerra fosse il proposito per attutarlo
mare amoroso, 52: non credo certo che voi m'aucidiate; / ma
e che se fosse saputa, io credo che pietà ne giugnerebbe altrui; e propuosile
e fermi: solo si mosse e, credo, mandò una tenuissima voce col suo
ridotti automi o giù di lì, credo che siamo disposti più all'odio e alla
star le demostrazioni ed autoritadi, le quali credo che sono più tosto storciute da voi
offerte autorizzato assai / ad implorar mi credo, / signor, grazie da te
di cristo [tommaseo]: e credo a vale fermamente che quello cristo fosse
altre avanzi. idem, i-17: non credo che siano molto da ascoltare quelli che
ognuno. machiavelli, 878: io credo che mi avanzerà di questa gita qualche
cose. machiavelli, 318: credo che sia bene, signore, che voi
. idem, 11-68: quanto più credo che la mia vita debba esser breve,
più al viaggio littorale, che non credo mi possa fruttar tanto da fare qualche avanzo
posso io, queste scarpe durerebbero, credo, e ce ne sarebbe d'avanzo:
fiorentin volgare « avelli »; e credo che venga questo vocabolo da evello,
molto medicinale. leopardi, 832: ti credo che mi sii sorella e, se
a stare. redi, 16-vii-412: credo fermamente, che v. s. illustrissima
dante, par., 33-78: io credo, per l'acume ch'io soffersi
in memoria / d'una lor, credo m'abbiano detto, avola. varchi,
cosa degenerato. tasso, ii-296: io credo che nel signor don odovardo l'amor
riprender fiato. giusti, iii-274: io credo che bestemmi egualmente chi dice canaglia di
consuefaceano alla nostra [lingua], credo con molti barbarismi et corruptela del proferire
buonarroti il giovane, 9-790: gente la credo non nuova avventizia / che arrivi adesso
e che se fosse saputa, io credo che pietà ne giugnerebbe altrui; e
son gaudente / ch'orno vivente non credo che sia, / né gio'né segnoria
. idem, v-239: non però credo che nessuno mai potrà smovere nella mia mente
ha lavorato. giusti, iii-359: credo quanto a me che alle accademie e
dante, purg., 13-41: credo che l'udirai, per mio avviso,
9-2-97: quel che milita pei parenti credo che militi per tutte l'altre adiacenze
baldovini, 2-77: io poi non credo già d'esser qualche tarullo o
senza criterio. berni, 142: credo che la sarebbe altra dottrina / che
. monte, ii-395: eo non mi credo sia alcuno amante / di ciò ched
della comedia dantesca... e credo che in tutte le letterature non ci
dolce. de amicis, i-860: credo che tutti i ragazzi passino per crisi
qua la cosa cicalando: / oh i'credo ch'anch'ella abbia 'l suo baco
pulci, 25-178: dico ch'io credo di questo malducco, / ché nella
. -ridere sotto i baffi, e, credo anche, ne'baffi: sorridere di
m'accompagna. / ma io ti credo movere a pietate; / tu ridi
64: per mille fonti, credo, e più si bagna, / tra
(non dirò la scurrilità che non credo possa mai venire alla bocca d'un
mosca culaia. machiavelli, 902: io credo che si avvegga che voi vogliate la
in sì grande baldore / che non mi credo di gioia aver pare, /
per vicitar la reina; e questo credo fosse fattura di dio, perché quelli
cento. idem, 529: credo che prova assai accomodata sarebbe il pigliare
rustico, vi-1-149 (19-13): credo che stesse a balia nel rimaggio:
delle passioni. leopardi, iii-86: io credo che voi sappiate... in
al tempo del parto; ove forse, credo, esculapio si scusava, che
libro del signor bochello... credo che la meglior via di mandarlo possi essere
abbondanza. pulci, 27-53: credo ch'egli era più bello a vedere /
di mio. dossi, 823: credo che noi dobbiamo alla, lettura di plinio
maestro simone che quando ei partì da bologna credo io che con la bocca aperta fuor
mezzo; di vena? non so né credo, perché lieto non mi sentivo.
capivano. lorenzino, 139: io credo che [il rubino] fosse falso.
che manda. pulci, 8-18: credo tu debbi ogni cosa sapere: / dove
prestanza a colui, ch'io il credo appena; / con que'zecchini poi col
montecitorio. beltramelli, i-137: non credo più a nulla, mi aspetto tutto.
? -sì; esci fuora. -io non credo che sia il più ladro romper di
gli abissi. bruno, 3-132: credo che profetasse (benché non intendesse lui
uomini el simile se consuefaceano alla nostra, credo con molti barbarismi et corruptela del proferire
della terra. vasciachillo. questo advenne, credo io, per che di poco
un padre domenicano se e'sapeva il credo, rispose che ne sapeva dove un vali-
al ponte oggi s'approde, / credo che a ber farà sì gran procaccio,
un bascià o col gran visir, credo che sputeresti meno filosofia. carducci, 299
ragione. varchi, v-176: credo che la lingua comune non solo non
: leggero sen parte, / e credo che s'insogni / d'aver, qual
. garzoni, 3-326: ma perché credo sufficiente e a bastanza l'aver in questo
pagherà per me, perché io non credo che avrò mai moneta che basti. nievo
spaventi una donna, ma non la credo basto per me. 3.
ad accettare di buon grado un « credo » recitato con la persuasione del bastone.
combattere le torri. sacchetti, 119-17: credo che sia lo meglio, che noi
fede. boiardo, 1-19-13: io credo nel tuo dio, che morì in croce
di muraglia. galileo, 303: credo dunque al signor tortora, che le palle
antonio maria cattabeni; ebbe nome, credo, maria; battezzà'la solo. cellini
qui era la villa di cicerone. credo che da roma a tutta la sicilia di
dentro tacitamente. sacchetti, 85-44: credo che, se 'l marito che
in bricconeria? manzoni, 370: non credo che in tutte le leggi longobardiche si
non danno spontaneamente il passo, io credo cosa prudente andar nel mezzo del polverone
battuta. cardarelli, 3-37: nessuno credo si meraviglierà di trovare al mio paese una
pulci, 25-178: dico ch'io credo di questo malducco, / ché
n'ha assai beatificati; ma io non credo, poiché alquanto la luce t'è
tu se'di cattiva razza; quando io credo che tu ingrassi, e tu dimagheri
terreno roccioso e questo advenne, credo io, per che di poco innanzi avevosabbioso
, da lei saprete il vero. credo che per scoprirla studiato abbia l'arcano.
fatto la beffa, e toltosi, / credo, piacer d'averlo fatto correre.
con beffa / sì fatta, ch'assai credo che lor nói. boccaccio, dee
briga. giusti, iv-26: io credo che se qualcuno si fosse presa
anche tr. colombini, 1-47: credo che 'l dottore di questo fatto sia
là da noi, ma certo io credo / che solo il suo fattor, tutta
dintorni pittoreschi e s'io potessi fermarmici credo che in due anni avrei bella e finita
tengo astuta! varchi, 24-35: credo, se la pensarete bene, che eleggerete
dell'alpi. carducci, ii-16-130: credo che ella da un pezzo in qua
belve. pascoli, 152: io credo che il male di cui tutti soffriamo.
dante, purg., 8-74: non credo che la sua madre più m'ami
purg., 8-74]: non credo che la sua madre... m'
: non giurate di grazia, che vi credo benissimo. cellini, 1-45 (121
feci per fargli bene, siccome io credo che egli conosca o intenda. allegri
f. d'ambra, xxi-n-34: né credo in modo alcuno, che egli sia
, sai., 1-181: e credo che sia questo minor fallo / che.
felice progresso. foscolo, xv-264: credo d'essere benemerito anche di voi fiorentini
volentieri si parte dal corpo, e ben credo che 'l suo pianto e dolore non
per debiti. deledda, iii-275: io credo che tornando tu a casa mia,
o buoni o cattivi che siano, non credo che quanto a libertà facciano torto agli
dire con onesta arditezza quello ch'io credo vero. colletta, i-85: accolse benignamente
di berbero o moresco; e io credo non sarebbe difficile che un giorno si venisse
, e malato gravemente; e non credo di essere guarito se non per bevere
inf., 33-141: * lo credo * diss'io lui « che tu m'
. - (a lei tutto non credo). leopardi, iii-65: ma come
5-80: a quel manetti io ci credo e non ci credo. anzi, se
manetti io ci credo e non ci credo. anzi, se vuol che gliela
... che, certo, credo che non vi sarà poco occasione da dove-
., 10-1 (405): io credo che sia ben fatto che noi diamo
questa gran bestialità. verga, 1-20: credo che tu abbi ragione in quanto alla
. note al malmantile, 1-194: io credo che il nome del bidello sia tolta
quel capitano, per la quale io credo che molto si pentissi di essermi venuto
. nievo, 64: io credo che la posta di due soldi, quale
, purg., 8-74: non credo che la sua madre più m'ami /
pascoli. luce molto folgorante, e io credo che i suoi occhi, abituati alla
che la gratitudine, secondo che io credo, tra l'altre virtù è sommamente
leopardi, 1024: io per me credo che il secolo venturo farà un bellissimo
di mandarino un po'infinto, io credo ch'e'dovrà pigliarsi una cura intensissima
dante, inf., 29-66: non credo ch'a veder maggior tristizia / fosse
bisogna ch'i'm'iscuse. io credo che, si non tutti, la maggior
che la cruda. goldoni, v-833: credo sia allo spedale il poeta mirifico.
. pulci, 19-98: « io credo che tu abbi argento vivo, /
c'ingoi. ariosto, 299: credo che in casa nostra sino le lettiere e
; io sono nato cattolico, ma non credo ai preti; non mi rispondono.
pertanto, non si potendo, come io credo, bilanciare questa cosa, né mantenere
proibisse l'ampliare. e sanza dubbio credo che potendosi tenere la cosa bilanciata in
un generale se n'era invaghito: non credo ch'ella di lui. certo,
ne ho mai voluto rigustare, e credo non servirei un re, se non quando
. boccaccio, 8-53: ma io non credo che in fatica d'onorarne alcuna per
da lei saprete 11 vero. / credo che per scoprirla studiato abbia l'arcano:
435): padre mio, io non credo che bisogni che io la istoria del
scrivere, ma so, o credo di sapere come bisognerebbe scrivere,
popolo, tanto più facilmente, credo, quanto ne ho in casa la fonte
con tanta abbondanza di fortuna desiderate? credo che voi cercate con copia il bisogno
lincei, gentilmente introdotti dal sarsi, credo per ischerzare un poco sopra la nostra aca-
ci riesci. verga, 1-327: ti credo. siete così orgogliosi entrambi! dovete
viniziani. firenzuola, 482: io non credo che per parere al biondo d'esser
. quasimodo, 189: non credo ancora d'essere lontano / dalle piane
con alcuna delle nostre materie imitarle, non credo che facilmente si trovasse più aggiustata imitazione
la di lei sentenza; che non credo mai possa guidarla a ciò credere,
orso '. boccaccio, viii-2-276: credo questo vocabolo bizzarro sia solo de'fiorentini,
. nievo, 632: ma già credo che anche prima dell'assedio non mangiasse
del ginocchio, e a te poi non credo sia giunto neppure a bocca di scarpa
che sono a mont'albano; / che credo a bocca asciutta ognun m'aspetti.
e per le carte del volgo, non credo io in veruna maniera. verga,
metter bocca. pratolini, 2-526: credo ormai di non essere più una minorenne
chi vuole senza farina: io la credo necessaria per darle più consistenza. pirandello,
s. degli arienti, 310: non credo che al mondo sia più duro e
. ma bocconi come quelli, non credo. tutto l'essere mio fieramente si
beccai vascia chillò. questo advenne, credo io, per che di poco innanzi avevo
baco bianco e grosso, il quale credo sia il latino * fucus ',
spezie d'astuzia. pulci, 27-53: credo ch'egli era più bello a vedere
stomaco in tanto bullore, che mai credo persona al mondo patisse tanto tormento e
, e più giovine d'anni, credo essermi fatto più vecchio di rassegnazione,
fatto colei. tassoni, iii-1-293: io credo che metta più conto a pagare i
giuoco. galileo, 529: credo che prova assai accomodata sarebbe il pigliare
ancor d'or- lando impaurato: / credo più tosto vorrebbe una fromba /.
molto compunto si levò e disse: credo certamente, che per li miei peccati grandi
incorrere! campanella, i-io: io credo in dio, possanza, senno,
virtute; ché agli savi e bontadosi credo avere detto assai. g. villani
ogni pena, a ogni supplicio; e credo sarà buono io tolghi un bordone,
a'borsaioli. nievo, 670: credo che l'ultimo scudo lo avrei fatto
e col suo bossol vuoto, / credo che rideremmo nel vedello. colletta, 1-i-32
tanto quieto nelle pile di gallipoli; e credo che sarebbe contento di misurarlo con l'
: scoppio. pulci, 27-215: credo che quegli antipodi di sotto / dubitassin
caramella ch'ella eternamente succiava e che credo le sia rimasta in bocca anche nella
beffe piagge volgere e imboccare / assai credo che deggia dilettare / libero core e van
.. quanto l'avete pagata? -io credo averla pagata sei ducati il braccio.
nodo scorsoio. cantoni, 194: io credo, e crediamo tutti, che il
, purg., 8-75: non credo che la sua madre più m'ami,
e il cuor di donna florida non credo sì spietato, / che dopo brevi giorni
curato, nato e cresciuto anche lui nel credo vecchio, non aveva quasi più denti
traveggole. magalotti, i-72: lo credo ben così briaco di vanità da aver deliberato
briccone -mi son detto. ma, credo che a farmelo vedere di aspetto rassicurante,
il mal umore dell'itterico; ma credo che sia meglio di non cercarlo per non
, e oggi più che mai credo che sia; quando la mattina usciva del
, 26-97]: brogliare propriamente credo che sia quello che i latini
bruschette. note al malmantile, 1-180: credo che si chiamino bruschette e non buschette
dati con ampio stile e facile, credo per allargare e addolcire il testo sì stringato
. idem, 25-178: dico ch'io credo di questo malducco, / ché nella
buonarroti il giovane, 9-315: io credo pur che quello ambasciadore /..
dante, purg., 23-25: non credo che così a buccia strema / eresitone
misteri ascosi. lambruschini, 1-91: credo mio debito di scongiurare gli educatori che
, confucianismo, taoismo, buddismo, credo di conoscerle bene. gozzano, 211:
bue, / che per quanto io mi credo, i vorrebbon ire altrove.
, 675: oh, s'i'non credo che se gli desse ad intendere che'
ti pare; in ogni modo io credo che fino a quest'ora la corte t'
i focosi baleni! pulci, 27-53: credo ch'egli era più bello a vedere
: a queste buffonate io non ci credo. govoni, 2-127: quando per sempre
. aretino, v-1-381: io mi credo che l'onore sia il buffone con
e. cecchi, 1-75: e io credo non sarebbe difficile che un giorno si
io non dico mai quello che io credo, né credo mai quel che io dico
mai quello che io credo, né credo mai quel che io dico, e se
tastiera a corde di seguitare, credo di dover dire -per la grandissimametalliche, simile
bona volontà te. pulci, 28-17: credo che iddio a buon fine permette /
è un uomo di un « credo » recitato con la persuasione del bastone.
in italia; non le conosco; le credo buone; ma credo che i miei
conosco; le credo buone; ma credo che i miei compatrioti non saran malcontenti
burla: non prendere... credo certo che subito avrebbon detto: giunone piange
e di burlarlo. galileo, 376: credo che voi mi burliate, finil diavolo
il modo del vostro governo, perché credo avermene a servire in più luoghi.
le idee della gente, può leggere, credo, senza buttar via il tempo,
a la volta mia molto arditamente; credo, perché si sia avveduto che in
con tanta abbondanza di fortuna desiderate? credo che voi cercate con copia il bisogno
3-37: a proposito di caccia, nessuno credo si meraviglierà di trovare al mio
belle piagge volgere e imboccare / assai credo che deggia dilettare / libero core e van
al plur. aretino, 8-25: credo che avrei lasciato andare il cane nel
e di cacio cavallo, ch'io credo guadagnare. gherardini, ii-64: i
catun fora perduto, / sì come credo tant'è fallimento. novellino, 1-41:
la paura egli trema sì fattamente ch'io credo che un dì o l'altro il
sono uno de'dini, 340: credo sia vero la grandezza della chiesa, cioè
: pasqua non è mai caduta, credo, al ventisette del mese. e quella
, ma da me debitamente ritenute, le credo ove il bisogno sarà, mettere in
greve, su l'anima! / io credo che solo, che eterno, /
e il cognac. idem, 160: credo che ridevate tutte e due quando teresina
de'medici, 215: io credo che non sia maggior dolore / che del
-, rispose il garzone: -io non credo che sia difetto di mio padre,
platone erculea, per la forza (credo) incredibile compartitale dalla natura: nell'aspetto
. borghini, 1-2-375: io non credo che... calando tutto il giorno
l'anima a denti, perché io mi credo che il demonio entri in colui che
e guanti. pulci, 19-98: io credo che tu abbi argento vivo, /
è così totale e assoluto, come non credo che nell'antico messico sia stato più
in mezzo de lo stinco... credo che con questo calcio abbia voluto dare
che fra i miei, io non credo d'aver fatto un gran peccato epitetandoli di
gli accidenti della campagna. ma io credo che gli accidenti debbano mettersi a calcolo
una vena salda, / sì ch'io credo piuttosto hai qualche calda. vasari,
tanto è poco; / non credo preso avesse un calderugio. leonardo
vita sedentaria. nievo, 118: credo che tra le botte della testa, la
gran caldura. berchet, 57: credo di dovere asseverare non solo che le
; e, se potuto avesse, credo se sarebbe per vergogna astenuto, perché
i. nelli, 17-1-3: io credo ch'ei non sia troppo nel calendario
pallamidesse, v-302-13: ché carlo, credo sua spada gli vaglia, / e
, la croce, la pietra sacrata e credo anco il calice. michelangelo, 10-1
il male è, che io non credo a mille miglia di miglia d'essere arrivato
che si fanno sopra i miei scritti, credo che costoro i quali pigliano sì fatte
di zinco... ma non credo alla razionalità di tali rimedi. «
è la fede calònica, ma io mi credo essere cristiano battezzato ». =
i-400: voi dite, e io lo credo, che per la terra è disseminato
alfieri, xiii-86: ed io te credo; e in te soltanto io credo
credo; e in te soltanto io credo, / non in costoro, no:
conoscendo. machiavelli, 378: il che credo facessero... perché..
. bruno, 3-378: or io credo che non sia perfidioso tanto pertinace,
loro si gitta vecchia spartea, che credo che sia ginestra, della quale gli
non ha tutto il torto; ma credo ch'egli mi cambi le carte in mano
: disse uno all'altro: io credo che sia tardi; va e apri una
solo, ma le mie camerate ancora, credo, per parer, come fanno i
cinquanta persone dietro, arrivaro in un credo a la capanna, ne la quale
. bibbiena, xxv-1-19: pur io credo che di santilla sia quella veste,
andato al campeggio coi suoi condiscepoli; credo che acquisterà un'indipendenza intellettuale e si
là dall'ombra. galileo, 446: credo che realmente ella [luna] risplenda
le camerelle e i canopé, che credo che sia venuto da canopeum zanzariere. fagiuoli
note in un sorriso: / io credo al tuo bel viso. negri, 2-968
2-7: io ne dirò quel che ne credo, aggiungendovi anco la disposizione degli oeci
belle cose. bruno, 55: io credo che, si non tutti, la
fossi. d'annunzio, v-2-47: ora credo che si perpetui una qualche virtù medica
delle candele per la chiesa accendevano, credo forse perché i loro morti al buio
è tra'candidati del senato; né credo che lo stipendio di professore valga a
moltissimo. machiavelli, i-1118: io credo che si confidi assai che il giuoco
nievo, 27: quanto a giustizia io credo che la cosa stesse fra gatti e
avventano ai calcagni d'ogni galantuomo, non credo
la paura egli trema sì fattamente ch'io credo che un dì o l'altro il
,... tanto più facilmente, credo, quanto ne ho in casa la
certi cannelloni / di talli secchi, credo che vi paia. targioni tozzetti, 12-3-454
dalla consuetudine de'più, io non credo però di dover annoiare il lettore con
giacché, trattone voi e ginguené, non credo che v'abbia altri costà che sia
esercito. machiavelli, 6-7-266: credo che antonio non abbi permesso a costoro
cantafèra accademica. non è, credo, comune nella lingua parlata.
l'arme. bruno, 3-55: or credo, disse il nolano, non esser
sue cantate. monti, i-147: credo di non farvi cosa discara se vi
sì; esca fuora. -io non credo che sia il più ladro romper di testa
apologie, spero di no e non credo, e non per la ragione pratica che
: rispose fuor dei denti: / io credo adesso che tu mi canzoni. manzoni
., i-53: canzone, io credo che saranno radi / color che tua
era salito in alto concetto. né credo che abbia composto sonetti fuorché in gioventù
io? per carità! io non credo nulla: abbado a far l'oste »
leonardo, 1-176: e certo i'non credo, che, poiché gli elementi co'
genti morte. castiglione, 167: credo che al mondo non sia possibile ritruovar un
clericale prudenza, senza uscire dei generali, credo che si può dare una regola capacissima
gramsci, 122: io poi credo che più della psicanalisi conti il medico
tradizionale, otteneva risultati sorprendenti che io credo erano dovuti più alla sua capacità di
possibile, io non dimeno credo gratuitamente che quella tal cosa possibile
continuo; e certo che io non credo che le pene infernali sien simili a
impertinenza di dire ostinatissima, la quale credo certo, che mi abbia ridotto ad
in dubbio di accettarle, perché le credo pese più dello schioppo. oriani,
facessi capitare al suo nipote prete, che credo si chiami gaetano. settembrini, 1-364
palmi. magalotti, 1-435: non credo che possa rappresentarsi vista più malinconica e
fossero parenti di casa orsina, come credo sia savelli, conti e colonna,
tutto alterare. ariosto, 12-43: anzi credo io, se tei vedessi a fronte
se dio o la versiera vorrà, credo di venire a capo [della cosa
per avventura di me geloso? -non credo mai che vi venissero in capo di
] forse che sia rimasto vero, credo che sia quello, è meglio essere capo
: da questi capetti simili al papavero, credo che altri abbia argumentato essere la nigella
come si chiama, io per me credo che sia di vecchissima data. proverbi
, 957: ch'egli è pur, credo, il singoiar conforto / un capodaglio
vinosa è focolare / se dormendo mi credo ai tuoi piedi. silone, 5-164:
che fanno loro cappello; segno, credo io, che su quelle cime non
ci abbia che fare quanto pilato nel credo, ce lo lascio. 18
, sperando. redi, 16-i-36: credo... che quest'inno sia così
sinistra vien checco spinelli: / io credo che costui più ne divori / a pasto
note in un sorriso: / io credo al tuo bel viso. redi, 16-i-16
con quel suo caratterino, era donna, credo, da non negarla, se qualcuno
verità che fra i miei, io non credo d'aver fatto un gran peccato epitetandoli
credi che questa sia pedanteria? non credo: forse un po'di « carcerite *
fossero parenti di casa orsina, come credo sia savelli, conti e colonna,
. disse fra se medesimo: -io credo che questo carico [di pietre e
atte a peggiorare ogni dì, non credo potere fare meglio che fare a modo
et l'ombre della morte, pure credo questo nuoce affa quiete et tranquillità dell'animo
in quella sollecitudine..., et credo forse non gioverebbe a sostenere el carco
pe'tempi. machiavelli, i-497: io credo che si possa lodare dopo la morte
. cariolino. pea, 1-50: credo che il refe della mia vita sia alle
di esse. cavour, ii-244: io credo che... le sale d'
di proprio ingegno. campanella, 1079: credo che li preti e monaci nostri
berni, 143: vo'dir ch'io credo che la non s'intenda: /
a tarmi. bruno, 77: credo, signor, che in loto vitae curriculo
due sorti di carni salvatiche, ch'io credo guadagnare sì che io ti farò buona parte
ci adoperrà tutta sua possa; / e credo pure alfin noi vinceremo, / se
che io conosco riccieri, e non credo che in tutta questa oste sia migliore
nel tuo partire, ch'io non credo ancora potere sostenere la penna a scriverti questa
. bandello, 1-40 (i-466): credo io che fosse di natura di
giustificarvi pienamente; il che non credo. gozzano, 84: tacevi, rigida
miseria. aretino, 8-141: io credo che sia una gran consolazione di chi
più lunghe e rugginose delle sue. credo le fossero proprio vere lancie di unni
carrozzella. galileo, 3-1-187: credo che prova assai accomodata sarebbe il pigliare
in sulla fune. panciatichi, 175: credo che carruca fosse un diminutivo di carrus
le istorie. ariosto, 28-75: io credo ben che de l'ascose /
di quelle lettere è stata inviata. credo anzi le avessi scritte solo per mettere
navigazione. galileo, 1-1-265: non credo che... negli altri usi principali
che dici. redi, 16-v-142: credo... che i droghieri se ne
a quel fermamento di urina, questo credo che possa essere venuto da...
mastro di casa. nievo, 36: credo che se, ora che è morto
. m. cecchi, 18-17: io credo la disgrazia / stia a casa costì
governa, ma di quelle degli uomini credo e ho motivo di credere che vadano
che non lo posso soffrire. -sì ti credo, ma non mi parlare di donazione
, che gli scriverò, ma che credo di profetare la verità dicendo ch'egli
sia perduta, il che potere accadere credo che considerassi da principio,...
le governa, ma di quelle degli uomini credo e ho motivo di credere che vadano
anno 773 e del seguente: non credo che si possa fissar più precisamente il
traditora, traditora, dolce mia nemica, credo ch'a quest'ora l'abbi letto
dà fastidio. - (io gline credo!) / ell'è perduta delle
qualora si ritrovasse (il che non credo) qualche codicillo, donazione per causa
illi enim galeam cassim nominant, credo a capite *). cassìdidi
fantasticare. caro, 2-1-329: credo pure che sarà in mio arbitrio di
, 96: se tè, com'io credo, / mantenutasi in quel termine casto
scrisse milanese fece benone, perché io non credo che metta conto castrarsi e impastoiarsi da
ad onore delle donne lombarde io le credo più culte, e le provo più
. castiglione, 85: né mai credo che in altro loco si gustasse quanta
come vengono giù a cateratte aperte, né credo che sia per rasserenarsi, finché non
ricci, 145: se non che credo che la vostra suora bernarda vi abbi
ed atte a peggiorare ogni dì, non credo potere fare meglio che fare a modo
essere praticabile in una gran chiesa, credo, anzi ho per indubitato, che
affannata per la venuta che io non credo che io potesse andare cento passi sanza
questa domanda. guicciardini, 340: credo sia vero che la grandezza della chiesa
l'aggiu- gnerci la causa efficiente non credo che far si potesse senza alquanta nugazione
tornata in una gran bonaccia! io credo che sarebbe impossibile darlo a credere a
or gli occhi sì a posta, / credo ch'un spirto del mio sangue pianga
importanza. magalotti, 9-1-79: credo che il villani sia stato donato al
al papa da monsig. corsi; e credo di poterlo dire assolutamente, avendo egli
caro, 12-iii-136: ma con questo credo che vogli significare pur iside: però
s. degli arienti, 93: credo... che per fama abiate
chiedine a tutto il mondo; io così credo. buonarroti il giovane, 9-601:
embrici e tegoli, a tale che credo stasera resterà coperto e'tre primi cavalletti.
a la tolfa con monsignore, e credo staremo qualche giorno di là, per più
., 5 (82): io credo che... abbia voluto cavarsi,
posto sì basso, che mai più non credo potere scendere: nel quale loco io
cappello ci abbia che fare quanto pilato nel credo 0 quanto i cavoli a merenda,
specie di questi erbaggi! come pilato nel credo, come san buco in cielo, non
figlie candidi ermellini. monti, i-147: credo di non farvi cosa discara se vi
all'ultima sillaba, non contiene, credo, al certo più bugie, che qualunque
antonio da ferrara, ix-138: i'credo ch'a pagar l'oste e la cena
1 quali o per tener, com'io credo, feudi o beni a censo dal
risolversi a tagliare, perché non credo d'aver offeso in nulla il suo padrone
affannata per la venuta che io non credo che io potesse andare cento passi sanza
v. borghini, i-iv-4-307: ora io credo a novantotto per cento, che qualcuno
avea conducto. machiavelli, i-1118: io credo che si confidi assai che il giuoco
batte il cuore. -io ve lo credo senza cercare, ché queste son cose che
che io ho in tasca maledettamente, e credo ben fatto di lasciarli là. collodi
tasso, 18-48: e fu, credo, in inferno; e dal gran fiume
di oro, gli disse: io credo che quel cerchiello basterà alla spesa.
762: usar messer bernardo per mezo, credo poter male, perché è troppo gran
e chiese, / ch'io credo il ver di molte sia nascoso.
125-76: qualunque erba o fior colgo / credo che nel terreno / aggia radice,
cono., ii-vm-16: e io cosi credo, così affermo e così certo
cosa / né fu né è né, credo, sarà mai. boiardo, 1-4-4
s'è convenuto. guicciardini, 116: credo adagio, insino non ho autore certo
se io non perdo il cervello, credo che mi abbia a riuscire. castiglione,
, è vero? che io non credo in dio. ma sai perché? perché
tu sei / un uomo, io credo, di cervello uscito, / tu,
in quel mare di tenebre! per me credo che la ci sia morta, o
gli occhi cesii, come deformi, credo che intendessero non di quei turchini pieni
vi è un altro palestrita, che io credo cestiàrio, per un fornimento che ha
salvini, 41-223: veramente io mi credo che il poeta tutto ciò che nel
, / come sospetti, ma piuttosto io credo, / perchè metteano spaccio ne i
. leopardi, ii-135: nel che credo assai ma assai meno di quel che si
guido delle colonne, 4-58: eo non credo sia quello ch'avia, / lo
, i-163-128: è maggiormente, credo, deletto carnale, e seculare e vana
bagatelle. magalotti, 1-435: non credo che possa rappresentarsi vista più malinconica e
omesso. guittone, 3-3: veramente credo che piò si paga un pic- ciulo
michele, dappoi ch'ebbe detto il credo..., come sentì appiccato il
ha dette. machiavelli, 455: io credo certamente che, quando altri non ci
fraschetta. varchi, 24-39: non credo che gualtieri abbia tanto poco cervello,
ma quanto all'oscurità, io non credo che la luna sia del tutto priva
rumore non è chi ne faccia conto. credo che a questa volta avrà chiarito affatto
, che, per quel ch'io credo, sono anch'essi un effetto della luce
anima di colei che veniva a trovarmi; credo che ebbi paura di quel lampo quasi
diavol troverò io questo sciagurato? io credo che sarà ito in chiasso, con
'n tórre è sì saccente, / non credo che del suo potesse avere; /
stato un atto d'elezione mi sarei, credo, portato al pari di chicchessia.
soggiorno. moravia, iv-55: io credo di avere più di chic
è partito. aretino, 8-25: credo che avrei lasciato andare il cane nel
persone. prose fiorentine, iv-4-13: credo anche, che e'l'abbia accompagnato
necessità, chinati gli omeri, disposto credo vi siate. s. agostino volgar.
piallar assi e a martellar chiodi, credo che sarei morto! pirandello, 7-201:
se debbo fartene il carattere, lo credo un uomo a sé, malinconico, chiuso
volgare. carducci, iii-25-189: non credo e non spero più nulla; se
me. bar etti, 2-39: non credo mi occorra citare alcun'altra delle susseguenti
volgo ignorante. baretti, 2-39: non credo mi occorra citare alcun'altra delle susseguenti
« se bastasse la giustizia! ma pericoli credo anch'io che non ce ne dovrebbero
che ciausisse mio dolore, / non credo che in amore / fermasse mai sua voglia
amore], lo mantiene e lo nodrisce credo 10 che sia la confortatrice e sollevatrice
amorose. guerrazzi, ii-73: lo credo io, che il sor filippo repugnava
12-7-359: l'albero... non credo che rincarili o cicatrizzi mai perfettamente,
ma, stando dove le stanno, credo che no. = deriv. da
, 1-4-23: né v'era (il credo appena), / di tanto già
capo ognun rimuove. bruno, 3-81: credo che lo ringraziasse perché li dié di
a buon prezzo che è lì, credo, da mezzo secolo, quando tra
41- 223: veramente io mi credo che il poeta tutto ciò che nel
ciò che la gratitudine, secondo che io credo, fra l'altre virtù è sommamente
soverchio, e con troppa avidità; credo che sia stato detto dal modo sconcio
li crogioli... ch'io vidi credo che fussero doi terzi di libre in
grandissime. cavour, iii-372: io credo che in un paese di qualche estensione
; / quest'un lo sento e il credo, i ma ciò che sia non
, 11-86: ho letto anche -e lo credo -che chi è ottimista ha una circonvoluzione
siila che da altri, maxime perché credo che lui tra fiesole e e'luoghi
tormentato. boccaccio, vii-7: non credo il suon tanto soave fosse / che
milanese fece benone, perché io non credo che metta conto castrarsi e impastoiarsi da
purg., 27-95: nell'ora, credo, che dell'oriente / prima
condizione, e la natura mia, credo che sareste proceduto meco più civilmente,
xiv-304: leggigli questa lettera; io lo credo gentile e discreto: egli ci lascerà
. l. bellini, v-235: credo che v. s. eccellentissima o
classico. pascoli, i-254: non credo io che la classicità greca e romana
. dante, conv., iii-v-12: credo che questo cerchio... dividerebbe
un cocchio sontuoso, tempestato di pietre credo preziose, e dietro altri cocchi, ed
correre una biga ed una quadriga; credo per esprimere le due sorte più principali
prezzo. magalotti, 1-44: credo che occorra mettere in considerazione alla signora
occhi mi ha incantata! non gli credo più; è un traditore, non
; è un traditore, non gli credo più. imbriani, 1-93: s'era
a leggere giornali. gramsci, 159: credo che ridevate tutte e due quando teresina
così prave. alberti, 23: pure credo questo nuoce alla quiete e tranquillità dell'
potesse non pendervi coll'animo, e credo forse non gioverebbe a sostenere el carco della
tranquilla. giusti, ii-441: non credo d'aver offeso in nulla il suo
, ix-138:... i * credo ch'a pagar l'oste e la
di grande verità. moravia, iv-89: credo di cogliere nel segno augurandoti un matrimonio
: in questo genere di cognizioni non credo d'essere de'più addietro. salvini,
lo scrivere le opere loro come voi, credo non giacerebbe in così vile cognome.
essi coincidono. cavalieri, 5-101: credo... che sia possibile fare.
braccio con questo tuo mezzo cannone, io credo che tu faresti una buona opera,
tasso, 6-iii-101: dal ciel, credo, [quella face] discese,
smerato. brancoli, 4-288: io credo nella chiesa cattolica, nella comunione dei
: le terre di sua eccellenza non credo io che producano di che apparecchiarmi solamente
zibellino arrovesciata. nievo, io: credo che... il peso del cancelliere
nel xxxx salmo. rajberti, 1-109: credo sia per questa sua proprietà fisica che
un collegio. gramsci, no: credo che tu ancora concepisca il carcere come un
. svevo, 3-807: io credo che da molti come da me vi
parte convessa del fegato... io credo fermamente che non cominciasse a prodursi in
. c. dati, 3-63: io credo pure di fare allungare il collo a
galline affamate, con un gallo che credo sia il bisnonno di tutti i galli del
i. nelli, 1-3-2: io non credo che uno debba lasciarsi mettere il piè
a vicitare, / ch'éd i'ne credo danari apportare / non con giomelle,
per qua eminent remi; dieta, credo, quod sit similia latibulis columbaram in
tentare di colonizzare l'algeria, ma credo si possa dire di quell'esperimento che
colonna. antonio da ferrara, ix-140: credo, se guardi le mie belle membra
consonanze e dissonanze musicali] nascerà, credo io, dalle discordi pulsazioni di due diversi
firenzuola, 725: -oh, io credo aver fatto il bel colpo, s'
, 4-135: andianne, che io credo avere a essere nella mia beva, e
., i-37: io per me credo che per decidere se più bella sia astrattamente
al soccorso. machiavelli, 300: credo che i capi da voi ordinati in
d'una prontezza prodigiosa... credo la si avvezzasse tanto a far la comica
per cominciare dalle cose più generali, io credo che il globo lunare sia differente
f. de'folcacchieri, 1-21: ben credo che ò fenita e non comenza;
): la gratitudine, secondo che io credo, fra l'altre virtù è sommamente
persone dei debitori falliti. ma 10 credo importante il distinguere il fallito doloso dal
di piero [de'medici], credo ve la darà. ariosto, 44-78:
quindi 34-107: magnanimo animale / non credo io già, ma prese la voce.
altro che questi accidenti..., credo che pure li tollereresti assai commodamente,
cavalierino circa le ciarle dell 'infame. le credo origine del signor de-petris ch'io ho
fa, i compagni di giove (credo che voglia intender de'quattro pianeti medicei
. magalotti, 20-136: credo che, a pretendere di fargli servire
vera sensibilità,... io credo, dico, che la similitudine zoppichi forte
non sia. tasso, 19-124: né credo già ch'ai dì secondo tardi /
la moltitudine di tante stelle fisse, credo io che distribuite le avrebbe con bei
erculea, per la forza (credo) incredibile compartitale dalla natura: nell'
dante, purg., 13-54: non credo che per terra vada ancoi / uomo
la cagione. foscolo, 1-316: io credo che l'amare passionatamele la propria arte
bianche. guerrazzi, i-56: io credo che nel modo stesso col quale i
di ateismo..., non credo di aver bisogno d'ottenere una fede
senza farti la corte, io ti credo l'unico che sia competentissimo a dare
maniera moderna. bruno, 3-54: credo, che questa è quella barca chiamata
della corte e de'cortegiani, più credo per compiacere a suo marito che per
io fui nato di mia madre, i'credo bene ch'io avrei settanta anni,
9 (153): « a voi credo, » disse la signora con voce
nascono certo, ma quelle del cielo / credo che siano di virtù compite.
lunga fatica messo mi sono, io mi credo, aiutan- temi la divina grazia,
. d'annunzio, v- i-75: credo che di rado uomini furono così compiuta-
aggio avuta, / no la mi credo aver mai sì compiuta. guittone,
strozzi] di far da vero, credo che si vedrebbe un bel giuoco;
complessione, me ne vivo sano, e credo che non vi sia uomo che potesse
, ma perché in questa maniera io credo. magalotti, 9-1-3: mio padre non
ne truova qualche parte [di quiete] credo che sia in se medesimo, nel
concepire e comporre. foscolo, xiv-4: credo che lei si diletti di comporre,
da'segni. beccaria, 1-338: credo massima legislatoria che il valore degl'inconvenienti
. tommaseo, ii-462: io non credo che tutti i tenaci delle cose vecchie,
cortesia v'adorna, che sanza riprensione credo che lecito mi sarà di dire nel cospetto
, sono comprensore; perché, non credo, veggo; e veggo da comprensore.
stato un atto d'elezione mi sarei, credo, portato al pari di chicchessia.
, 2-258: rispose: « non credo sia nulla di serio ». e con
socrate, né io lo disconvengo. anzi credo, che il sapientissimo vostro licurgo nel
consuetudine de'più, io non credo però di dover annoiare il lettore con una
chiamamo aere. aretino, 2-99: io credo certo che le cose di sotto rispondino
congresso. magalotti, 9-2-4: credo bene ch'ella giudicherà a proposito il
complessione, me ne vivo sano, e credo che non vi sia uomo che potesse
nascono certo, ma quelle del cielo / credo che siano di virtù compite. cavalca
: i cibi più familiari e concedibili, credo che deb bano essere le
carducci, 1-66: fin d'allora io credo avesse l'allighieri concepito dentro sé la
proprie. sassetti, 40: io credo che costui non abbia saputo dir male
. caro, 12-i-318: nondimeno io credo che appresso al comune giudicio degli uomini
la mia vita la stessa stima e credo che neppur io, dacché son giunto all'
bramose volontadi. guicciardini, 116: credo adagio, insino non ho autore certo,
che vorrebbe chi gli acconciasse; e credo che noi farèn bene come loro *.
, per vederveli / castigare. io non credo che ne siano / di più molesti
non siano diversi tra sé, né credo che ben fosse che uno, da
? - caro amico, 10 non credo che un matrimonio fra due persone civili
cassazione, eccetera. marotta, 1-249: credo che la nostra conclusionale abbia disorientato l'
a quello. alvaro, 7-67: non credo a società perfette delle quali imo aspetti
, conforme. guittone, 234-4: credo savete ben, messer onesto, /
aretino, iii-43: io non credo di aver fatto, da ch'io vi
può concorrere anch'egli. e io credo che a concorrere farebbe bene: in
per la grazia del reo, credo che nell'altra gli sarà alleg
sempre stati acerbissimi, né da me credo che si potesse imparar condimento bastante per
andato al campeggio coi suoi condiscepoli; credo che acquisterà un'indipendenza intellettuale e si
pregione. lorenzo de'medici, 644: credo che ogni condizione di pace di quelle
re tributo dia; / questa condizion non credo spiaccia / a carlo. strappar ola
di natura per forza di stelle, credo io. monti, x-3-303: qualunque
cino, 11-557: com'io credo di piana, / v'elesse dio fra
, e tutti sono stati: e credo non vorrete gloriarvi che questa vostra sentenza
ed atte a peggiorare ogni dì, non credo potere fare meglio che fare a modo
quanto al debito che avete col medesimo, credo che vi sarà condonato. orioni,
a proposito della leggerezza di trinel, credo ch'egli si sia avanzato più del
tra quanti nuovi ne furono mai, non credo che ne fosse nessuno simile a questo
fido 'mi fido, confido, credo ', diffusosi con la lingua della
sostant. galileo, 3-4-311: credo che ei voglia, che quello [corpo
importa? sono le mie, e le credo confermate dall'esperienza di tutt'i secoli
la virtù; e udite come, e credo che voi stessi il confesserete. piovano
di). iacopone, 1-29: credo avermi confessato, / e col prete
a un principe pentito e confesso? io credo di ri. de sanctis, lett
di). machiavelli, 222: credo che sia più da confidare assai in
amicizia. machiavelli, i-1118: io credo che si confidi assai che il giuoco
in confidenza, mio caro amico, io credo felice voi e felici tutti gli altri
meglio. v. borghini, 4-290: credo che si conformasse, se non nacque
quando vi entrerete voi; ma difficilmente lo credo. sicuramente ve ne annoierete, ma
non errante. galileo, 419: credo che il globo lunare sia differente assai
], lo mantiene e lo nodrisce credo io che sia la confortatrice e sollevatrice
. boccaccio, i-235: ben credo che 'l tuo dolore fosse grande,
i nostri cari confratelli filosofi, non credo che n'intendiamo nessuna. algarotti,
con questa descrizione, ancorché confusamente, credo di aver detto a v. s.
infermo. goldoni, iii-61: io credo che sia andato via per vergogna, pieno
? ». « verso le dieci, credo. volevo partire prima ma ho ancora
secondo. aretino, iii-11: io mi credo che gli spiriti, i moti,
a un comizio..., credo che avrei parlato in questo tenore.
idem, par., 24-141: e credo in tre persone eterne, e queste
tre persone eterne, e queste / credo una essenza sì una e sì trina,
nel sangue e nella famiglia sua non credo sia da schifare ima quanto questa sarebbe piccola
oscura. panzini, iii-550: io non credo che fosse del tutto un artifìcio politico
come disubbidiente. manzoni, 95: io credo che un tale effetto sarebbe per i
conoide. galileo, 2-1-2: io credo che nella dimostrazione di quel teorema del
. - * noto e conosciuto * io credo. parini, 661: furon colà
, è vero? che io non credo in dio. ma sai perché?
61: la consegna io l'ho, credo, scordata; / che tendono a
designare. machiavelli, 482: io credo esser vivuto quel tempo che da dio
tirarsi dietro l'intere popolazioni... credo ancora, che non avrebbe maggior seguito
la bona consuetudine... del parlare credo io che nasca dagli omini che hanno
di loro sol quel che dante, credo, ebbe in mira: tormentatrici di
seneca volgar., 2-153: io credo che tu fussi consenziente con lui insieme
o d'altri, m'imaginassi, fermissimamente credo e porto saldissima opinione che in ogni
felicità. sassetti, 196: io credo che questa particolare obiezione abbia fallenza;
intenso. sassetti, 272: io credo che [l'ananas] tanto o quanto
però che io conosco riccieri, e non credo che in tutta questa oste sia migliore
crescea consistenza. pascoli, i-233: io credo, e questo ho voluto dire,
fui della gran gesta naturale: / credo che io sia nipote o consobrino / di
rinaldo d'aquino, ii-145: non credo mai scampare / sed eli'a me
signor vivificante, / di buon cuor credo certo; / dal padre e dal
era consolatissimo. redi, 16-vii-412: credo fermamente che v. s. illustrissima
cantare. alfieri, i-32: 10 credo, che la mia non piccola ambizioncella ritrovasse
delle sfere sono motori, io per me credo, e credo di creder il vero
motori, io per me credo, e credo di creder il vero, che faccia
amo rosa corte / non credo aver consorte, / vivo né morto,
. ariosto, 5-67: io non credo, signor, che ti sia nuova /
cattolica). tommaseo, i-166: credo al consorzio de'tuoi santi,
simile se consuefaceano alla nostra, credo con molti barbarismi e corruptela del proferire.
venir qua in ogni maniera, perché non credo ben fatto d'indugiare più oltre a
, ii-54: foc'aio al cor non credo mai si stingua! / anzi si
cui voi esser eccellente nel gioco de'scacchi credo bisogni consumarvi molto tempo e mettervi tanto
dico ancora più, ch'io credo che vi sarà iesu cristo. de jennaro
fede nella perfettibilità degli uomini, ma credo che fino alla consumazione dei secoli saranno
turista borghese. montale, 3-103: credo avesse in mente... un libro
era fitta la cosa in capo e credo ci sarebbe giunto. prima di tutto
bilancio consuntivo. gramsci, 77: credo sia possibile fare un omaggio floreale consuntivo,
in unità, e unità in trinità credo con lo cuore a giustizia. s.
quanti sabati ho mancato, / che credo certo sian da sette o otto. monti
buonissima amica. nievo, io: credo che... il peso del cancelliere
all'ammendamento d'alcune anime; ma credo che in generale lo sia assai più
età d'un quarantacinque anni in circa, credo mercatante, con un servidore assai bene
dolce e grave. gramsci, 199: credo che in ognuno di essi sussistano tutte
guerra a'genovesi, e mandò, credo, el conte iacopo in romagna a'danni
terrestità che contiene. bruno, 3-241: credo bene che la tua toga e il
non ha tutto il torto; ma credo ch'egli mi cambi le carte in mano
contenta, / sì come i'credo che saremmo noi. idem, inf.
beata, / che la miseria tua, credo, non sai! / quanta invidia
dante, inf., 19-122: i'credo ben che al mio duca piacesse,
-farne contenta mogliama, a che io non credo che la si disponga mai.
sovvenzione. giusti, 2-216: io credo nella zecca onnipotente / e nel figliuolo
, ii-192: e in verità, io credo, ed egli crede, che non
i conti a fin d'anno, io credo ed affermo che alla fontana di venchieredo
di taglia ducati tremila, i quali credo andassino a conto di tutta la eredità
l'ordine. della casa, 4-260: credo che bisogni ammonirlo spesso ed efficacemente,
siete [o stelle], o il credo, d'un sottil contorno / di
/ per parer savii, ma i'credo lor poco. panzini, iii-309:
giovanni crisostomo volgar., 5: credo che veramente [alcuno] giudicherebbe che
o passione amara, / sottil ti credo porre mia questione / contra falsa ragion
cuore. bruno, 3-584: certo credo che la sua contristazione caggiona questa oscurità
/ o passione amara, / sottil ti credo porre mia questione / contra falsa ragion
oltre che alquanto laboriosa gli riuscirebbe, credo che incontrerebbe assai gagliarde contraindicanze. =
aduna gente. castiglione, 192: credo io, adunque, che le passioni e
il canto degli uccelli. e ciò credo io che nasca principalmente, non dalla soavità
idem, purg., 8-75: non credo che la sua madre più m'ami
come si suol dire, a convento, credo che sia assai ben noto ad ognuno
cenere. guinizelli, ii-417: eo non credo mai poter gioire, / né convertir
già costui non sarà fuori di sé, credo fugirà la seconda. bandello, 2-13
, che gli scriverò, ma che credo di profetare la verità dicendo ch'egli
altra coverta. sacchetti, 28-126: credo che 'l giovene facesse piccolo peccato a fallire
tra lor di sotto, / e credo che 'l dottor l'avria sofferto;
o nova, / né sarà, credo; ma fu sì coverta, / ch'
grosso che pareva un gran baccalare, e credo che per copertoio da letto averia benissimo
con tanta abbondanza di fortuna desiderate? credo che voi cercate con copia il bisogno
. ariosto, 5-67: io non credo, signor, che ti sia nuova
/ opre mentr'io rimiro, ivi mi credo / veder la copia, e l'
. note al malmanthe, 1-186: credo che si dica coppa d'oro, per
. note al malmantile, 1-186: credo che si dica coppa d'oro, per
cioè nemica de'vermi, ch'io credo più per il salso che l'accompagna
: / foc'aio al cor non credo mai si stingua! / anzi si pur
infernali e quelle del purgatorio, io credo che volentieri sofferresti ogni pena e dolore
quanto in ciò ho potuto discorrere, credo certissimo che sia il vero cori,
ad onore delle donne lombarde io le credo più culte, e le provo più cortesi
(361-2): il medesimo amor, credo io, che sia / sola
naturali. c. dati, 275: credo bene che protogene, volendo dare un
ne hanno. pallavicino, 10-iii-17: credo pochissimo a questa comune opinione, fomentata
giovane, 9-627: io tutte non le credo / alcuni operai... stavano correggendo
ii-339: en voi è gentilezza, / credo, senno e misura, / di
men correnti, / al modo, credo, di lor viste eterne. marco
più facilmente della neve: il paragone credo che corra anche nell'oro. b.
iii-378: quanto a pazienza, credo di poter correre il palio con giobbe
ch'io fossi tanto differente da lui, credo ch'egli abbia corrisposto al mio con
. machiavelli, i-501: io non credo ch'egli fusse ne'tempi suoi uomo
altra lingua forestiera..., credo con molti barbarismi e cor- ruptela del
. cocchi, 5-2-223: il che io credo che sia avvenuto non solo per la
corso et a traverso mande, / non credo che si trovi il più possente /
. lancellotti, xxiv- 269: fermissimamente credo e porto saldissima opinione che in ogni
8 peze per mandare, sì che credo costà andarano e dubito che tra loro e
ed obbrobri del mondo. ed anche credo sia vero che la grandezza della chiesa,
: ne l'amorosa corte / non credo aver consorte, / vivo né morto
fossi una signora o un portafogli; credo mi abbiano fin detto che sono bello
m. cecchi, 1-1-173: ma io credo che questi tali sien più rari che'
i corvi bianchi. giusti, i-230: credo, nonostante tutto questo, che vi
, brevemente, voi e il diavolo credo che siate una cosa. g. m
confessar vere. redi, 16-v-142: credo, in buona coscienza, che i droghieri
male a simili né a dissimili, non credo essere obbligato a dir bene degli altri
raccorre così a mio modo; pure credo si fermeranno, se altro non occorre,
poco di buono. fagiuoli, 1-5-249: credo sarebbe meglio che v'entrasse nel letto
e l'altro sia; e io così credo, cori affermo e così certo sono
s'approssima a quel concetto ch'io credo esser vero, o a significare la
. machiavelli, 695: - io credo tu mi abbi sentito dire...
tu le parlerai con libertà, come credo die faranno anche gli altri. -non è
tutto). galileo, 3-1-268: credo... che esse materie [gravi
avventura gli sedeva da costa, non credo poter mai dimenticarmi quanto egli speditamente narrasse
vendetta mia. fagiuoli, 3-1-159: io credo contrattano con diverse sorte di mercanzie.
egli fa, i compagni di giove (credo che voglia intender de'quattro pianeti medicei
lascio muovere da tali piccole obbiezioni, credo costantemente che la specie umana vada sempre
. v. bellini, 136: io credo che degli affari ti costernano, in
senza penetrazione di parti quante... credo che sia il più che dir si
vita romita. machiavelli, 157: né credo che si truovi mai alcuno, costituto
, 2-298: quanto a me, io credo che le obbiezioni che fa lo sperone
tozzetti, 12-8-443: uno di questi acetabuli credo sia quello che trovai...
idem, purg., 28-66: non credo che splendesse tanto lume / sotto le
: qualunque erba o fior colgo / credo che nel terreno / aggia radice ov'ella
nel cor con maggior cura, / credo che 'l mio bellin con la figura /
a dover ritrovarti le costure, / credo parratti desto un gran vespaio. fagiuoli,
cota e coregiuola: / cierto bene credo vi paia pecato. / maraviglia mi fo
. giov. cavalcanti, 127: io credo che voi sappiate come il conte d'
or li occhi sì a posta, / credo ch'un spirto del mio sangue pianga
la croce, la pietra sacrata e credo anco il calice. garzoni, 1-160:
venuta di fresco, da la quale credo che sia già punto. ché sapete bene
un uovo, che la gallina, credo io, disperata, si risolvè ad abbandonare
. lorenzo de'medici, 56: credo appellar possa ad una voce / fortuna
« crociata », di cui non credo che vi possa essere risorsa più vile
menzini, 5-3: ed io gli credo, perché audace e baldo / si
anno 773 e del seguente: non credo che si possa fissar più precisamente il
gigantesco. la luce era indiretta e credo provenisse da certi pozzi profondi che mettevano
veramente nuove. piovene, 1-202: credo che il teschio scoperto, nel suo
milanese fece benone, perché io non credo che metta conto castrarsi e impastoiarsi da
, / che col cucchiaio la di un credo avanti levata la testa. marino, 272
so se ti piaceranno: ma io credo che sì; perché il colore è quello
francesco di vannozzo, ix-192: io credo ben che amore el fece fare,
inizio. petrarca, 72-52: e credo, da le fasce e da la culla
buon successo nel suo seno, e non credo che " da questo lato alcun altro
s. degli arienti, 93: credo... che per fama abiate co-
, come di tutte le altre, credo. essa si diparte solitaria da una cuna
vii- 57: là ond'io credo refrigerio avere, / accese fiamme attingo
si rende atta a ricevere capanne. credo presa tal voce da'greci, che
41-50 (iii-326): benché non credo che dica da core, / sapendo ben
doti grandi di omero, no 'l credo che 'l dicesse di cuore, ma per
cuore di pompeo,... credo che lento studio aveste sopra la quistione
provincie. sassetti, 237: io non credo di risponderli altrimenti per adesso, ché
dà il cuore di venire, io mi credo ben far sì che fatto mi verrà
vostri guanti. fagiuoli, 1-4-202: -così credo; e poi come non mi vedrà
più piena di ragione e consiglio, credo l'abbia stòlto da quelle cupidità amatorie.
cognosciuto bene. alberti, 23: credo questo nuoce alla quiete e tranquillità dell'
allora potesse non pendervi coll'animo, e credo forse non gioverebbe a sostenere el carco
affanno. gramsci, 122: io poi credo che più della psicanalisi conti il medico
tradizionale, otteneva risultati sorprendenti che io credo erano dovuti più alla sua capacità di
. goldoni, vii-1113: -io non credo che mi abbiate mai conosciuta indiscreta.
vestita e istà tutta cotale avviluppata. credo se avesse belli vestimenti e curassesi la
rischio. fagiuoli, 3-6-198: ti credo valoroso al par di pirro, /
custodia, dicendo a bassa voce un * credo '. due turiferarii bianchi ai lati
messo un tallo sul vecchio, ma non credo che reggerà al caldo di giugno.
santo. guittone, v-223-10: non credo nato fusti da pistoia, / ma da
. fogazzaro, 5-4x1: « non credo che potrò ripassar da casa, nel ritorno
giogo. tommaseo, 3-i-302: né credo umiliazione il servirsi d'un'arme da
signore venute da cagliari, delle quali credo non sian mai vissute dopo giobbe più
. pascoli, 1522: voi siete credo, pianta di buon seme: / fu
e dico da divero, / non credo far di là mai dispartenza. boccaccio,