, mentre i corpi opachi, o crassi, non ricevono la luce in tutta
ed agli ozii de'nobili; ozii crassi perché nuovi e insperati. ojetti,
però e degli animali più forti e men crassi denno essere il loro cibo quotidiano e
, e sono di figura lunare, crassi, validi, fibrosi. campailla,
questa, né sofisticheria, quantunque a'crassi e materiali occhi sembri cotale.
, / che sovra luoghi uliginosi e crassi / talor vedi ondeggiar per l'aria vana
volto ospite umano, / e i crassi corpi e i vie più crassi ingegni,
e i crassi corpi e i vie più crassi ingegni, / che il beozio t'
calice, da sei stami esterni più crassi e lunghi, e dalla capsola a sei
e degli animali più forti e men crassi denno essere il loro cibo quotidiano e
fuggano tutte le cagioni che rendono lenti e crassi gli umori. a. cocchi,
far uscire il morbino a certi spiriti crassi. p. viani, 549:
i-24: ingollava certi cucchiaioni in liquidi crassi, mucilagi- nosi. 2
labri dependuli, tumidi, crispanti e crassi. g. g. belli, 236
orinario, ma come triturante gli umori crassi. = deriv. da orina1;
perché i spiriti optici sono resi più crassi. morgagni, 55: s'aggiunga quel
nel ventriglio, negli intestini tenui e crassi, e che rappigliato in parte esce per
quando [i corpi] sono opaci, crassi e corpulenti non ricevono la luce con
pollioni, / gli antoni, i crassi, i calvi invidi tanto, / che
3-32: ingollava certi cucchiaioni di liquidi crassi, mucilaginosi, la cui sola veduta
... se sopì gli antichi crassi vizi come la mollezza e la lascivia (
: essa ingollava certi cucchiaioni di liquidi crassi, mucilaginosi, la cui sola veduta impauriva
notti / nei lupanari, m'imbestiai nei crassi / convivi, m'imbragai nelle suburre
fa menzione degli intestini tenui, e de'crassi. campailla, 13-51: continuo dal
nel ventriglio, negli intestini tenui e crassi, e che rappigliato in parte esce
come orinario, ma come triturante gli umori crassi e viscosi. 5. per estens
umori, e per la maggior parte sanguinei crassi, o pi- tuitosi. redi,
mi umilia. = dal lat. crassi. tas -atis, deriv. da crassus