3. sicuro, tranquillo (sul conto proprio o di qualcuno), fiducioso
89): quel dio che chiede conto ai principi della parola che fa loro sentire
si comincia a susurrare e a chieder conto della fermata. oriani, x-21-269:
povero si fermi all'ombra e gli chieda conto. 8. ant. rivolgersi
: se dapprincipio la vecchia nonna cercava conto in quelle ore della nipotina, costei
chiodo in certa paternale / buscata a conto di poltroneria / fu rinchiuso per matto
: lasciarsi attirare da cose di nessun conto. verga, 3-17: è fatto
chita, ma poi pensai che non metteva conto dire le proprie ragioni a chi difende
-conto corrente mio o nostro: il conto corrente in valuta estera che una banca
-conto corrente suo o loro: il conto in moneta propria che una banca tiene
eseguite su iniziativa del corrispondente titolare del conto corrente. -conto corrente loro: anche
corrente. -conto corrente loro: anche il conto corrente in lire o in divise intestate
gli appositi bollettini, dal titolare del conto o dai suoi debitori, e può venire
assegni postali o telegrafici. -ant. conto da parte: conto aperto fra persone
. -ant. conto da parte: conto aperto fra persone che non sono soci.
noi vi dicemo avere fatti debitori in conto corente delle 1. 62 s
dì primo di questo mancorono al vostro conto da parte di lane dove vi facemo creditori
e che quelli si erano messi in conto corrente. g. m. casaregi,
5000, e addebitare simile partita in conto corrente. cattaneo, ii-2-68: e forse
zecchino, / nella cambiale, nel conto corrente, / e nel soldo uno e
trino. boccardo, 1-577: * conto corrente \ specie di conto avente per
1-577: * conto corrente \ specie di conto avente per iscopo di mettere in evidenza
messi insieme ogni giorno per anni; un conto corrente che il listino di borsa non
la nota stessa ove è scritto il conto. -saldare il conto: pagare quanto
ove è scritto il conto. -saldare il conto: pagare quanto dovuto. -presentare il
: pagare quanto dovuto. -presentare il conto: richiederne il pagamento. machiavelli
, perché sono in differenza di quel conto vecchio de'novemila ducati, che messer
: olà, dove sei? fa tuo conto, e aprimi la porta, ch'
: all'ostaria tomarò io volentieri e conto farò io a vostra posta; ma pensate
ne'magichi cerimoni; dona parte del suo conto al mago e se ne va.
/ darò commiato, e salderò suo conto. note al malmantile, 1-175:
si fanno [i forestieri] fare il conto da uno [degli osti]:
secondo oste, che fa loro il conto della cucina, e cresce la somma
, e cresce la somma del primo conto, fatto dal vinaio. questo non
, facendo l'oste medesimo tutto un conto, tanto del mangiare che del bere.
andasse in campagna, che lo saldasse del conto vecchio. pananti, i-87: se
: se chiamo l'oste per pagare il conto, / mi dice: si avrà
oste con un cenno, gli chiese il conto, lo saldò senza tirare, quantunque
nelle tasche]; -forse un conto, che non ha potuto pagare, e
7-66: piantò una mano sopra il conto e lo pagò. -per simil.
i'ti scriva più spesso; facciamo conto insieme, e troveratti in debito con
la fortuna e la natura tiene il conto per bilancio; la non ti fa mai
, / che mi sarebbe dato il conto mio. m. adriani, 3-1-213:
ella [l'anima] faccia seco il conto del suo procedere avanti, in guisa
, 3-4-203: avvertite che io in questo conto vi ho passata come cosa vera una
un pezzo, / ha avuto il conto suo; credeva il tristo / in
poi questo scritto, e vi aggiungerò il conto di quei dieci o quindici anni all'
non so se arriverò mai a saldare il conto. c. bini, ii-205
debolezza;... approvate come un conto che toma il suicidio fatto per noia
... /... un conto / di numeri bassi che tornava esatto /
savonarola, iii-369: costoro fanno il conto a lor modo e dicono: -io
io sarò sicuro; -fate pur conto a vostro modo, che io vi dico
: monsignor di guisa veniva qua col conto fatto, che se trovava meglio qua,
... un giorno fece un conto, e barattò la testa di cicerone suo
amministratori, i sindacatori, i giudici del conto. 7. ordine, serie
, di un argomento. -un altro conto: un'altra questione, un altro
della questione. -da o per un conto... da o per valtro conto
conto... da o per valtro conto: da un lato... dall'
/ le mie ragioni; in altro conto passo. d. battoli, 34-124:
sugante: ma egli non va in questo conto. nievo, 147: così si
giovani. quanto ai vecchi era un altro conto. pirandello, 7-239: faustino perres
. « se volete scherzare è un conto... ». alvaro,
quasi con ansia, è un altro conto. 8. per estens.
effetto, e che voglia fare il conto di vostre signorie come il suo, troverà
impara / raccór dall'altrui spese il conto proprio. viviani, 1-51: data la
parità, per dubbio d'avere il mio conto nelle calcine, ed anche per meno
i poveri co'ricchi aveano il loro conto, che finalmente senza loro non si
vo'ci avete avuto poco il vostro conto. verga, 3-95: la zuppidda va
spargendo che noi ci troviamo il nostro conto a fare questo mestiere. 10.
, importanza. -fare, avere, tenere conto di persone o cose: fame caso
l'importanza. -fare grande o poco conto, tenere in grande o poco conto
conto, tenere in grande o poco conto persone e cose: stimarle molto o poco
che tra voi si faccia memoria né conto di niuno bene terreno, perocché '
sen- tenzie poco farebono giudicio, poco conto. lorenzo de'medici, 485:
, / né delle cose car par conto faccia: / così la maggior cura
cose che della fede hanno tenuto poco conto, e che hanno saputo con l'
, 30-38: ben mi mostrate in poco conto avere, / se per me un
ignoranti non si sazieno e non tengan poco conto, vedendola spesso. berni, 10-2
(i-260): arà uno in buon conto una persona: / ciò ch'ella
f. doni, 3-222: tanto tien conto d'offendere iddio, il prossimo e
teologi e canonisti converrà tener il primo conto, nell'assumer alli vescovati e cardinalati,
certa cosa è, che loro fanno più conto d'una donna mora di quel paese
lini c'aveva appresso, tenendo lieve conto della loro presenza. vico, 235
e storia ebraica fecero anzi beffe che conto. pindemonte, 14-237: me compra
per ciò de'fratelli il padre in conto. manzoni, 62: conte di carmagnola
repubblica, e vi mostri / in che conto vi tiene. leopardi, 890
negletta, fu però tenuta in piccolo conto per comparazione alle altre. de sanctis,
al popolo ed era tenuta in poco conto da'dotti. barilli, 1-75: trent'
... era tenuto in gran conto e rispettato da tutti. baldini,
luce la mensa è tenuta in quel conto che si merita. -persona,
merita. -persona, cosa di conto, da conto, di molto o
-persona, cosa di conto, da conto, di molto o di poco,
di piccolo, di minore, di nessun conto: d'importanza, di valore,
vi morì antonello savello, uomo di conto. ariosto, 27-138: mi mostrò
trovare, o povere o di conto. caro, 12-ii-76: oltre all'essere
persona molto da bene, di gran conto,... è specialmente datario del
primo che fra costoro facesse opere di conto. sassetti, 118: da conto
conto. sassetti, 118: da conto non ho che farvi a sapere, se
prelato bisognoso e accarezzar qualche uomo di conto. d. battoli, 36-95:
prelati e in parecchi signori di primo conto. goldoni, iii-73: colui che
colui che io credeva un signore di conto, era un birre travestito. cesarotti
altri non sono che venialità di picciol conto. leopardi, 822: tutti gli
, eccetto che alcuni pochi e di picciolo conto, verranno meno nella maggior parte degli
. miravano apparentemente a riforme di poco conto. soffici, ii-77: l'antonietta,
principiante qual'era, parti di nessun conto, andava in quel modo alle prove
questi saloni, fra pesciaglia di minor conto. c. e. gadda, 351
di doralice avevano fama di persone di conto e certo assai là nella conoscenza de'
mi manderete un fante apposta per questo conto, come voi avete fatto oggi,
ariosto, 20-123: s'in altro conto aver vuoi a far meco, / di
, 2-52: or vedete che tutto il conto della luna e le sue ragioni difiniscono
di questi medesimi 11 dì nasce un conto, ch'è appellato la patta, per
13. locuz. - a buon conto, a ogni buon conto: a
- a buon conto, a ogni buon conto: a ogni modo, intanto;
iii-271): menò il gigante a buon conto prigioni / color di là dal ponte
, 40: e a buon conto, perch'io so che i giovani /
ci soleva contare qualche favola a buon conto, per farci addormentare. magalotti,
suggerì loro d'aprire intanto a buon conto la bocca, e lasciare andare; dicendo
. goldoni, vii-1032: a buon conto quest'abito è pagato, e non
, 1-17: si sperò a buon conto vincerla [la francia] per miseria e
; stan quieti, e, a buon conto, si mettono all'erta. verga
delle acciughe da vendere; lui a buon conto se
i-491: voi, ad ogni buon conto, la mia buona donna, tenetevi
fu presto fatto, ma a buon conto quelli della scialuppa si munirono di fucili
.. ed io glielo pago a conto fatto ventidue lire *. borgese, 2-168
sembra, neppure in italiano. -a conto, a buon conto: come anticipo sul
italiano. -a conto, a buon conto: come anticipo sul debito, sul
gli fossero date cento libbre d'oro a conto del suo soldo. della casa,
corriere vi rimettiamo cento scudi a buon conto, che v. s. non è
, ch'erano raunati per numerarli a conto de'suoi crediti. magalotti, 7-95:
: mi contento bene di valutarvi in conto di essa il servizio che vi chiedo
però, che tutto questo sarà a buon conto, ma non già per resto e
che mi anticipaste qualche danaro, a conto del mio vestiario dell'anno venturo?
ne sbor- savan subito una parte a conto. -in quantità commisurata alla somma
e vende a peso, misura e conto. allegri, 77: non vuo',
usa alla taverna, / il pan a conto, e 'l vin con la misura
aver fin la lucerna. -a conto di alcuno: pronto a obbedirgli.
vaglio, ché certo tutto sono a conto vostro. -a conto, per
sono a conto vostro. -a conto, per conto: a carico. -a
vostro. -a conto, per conto: a carico. -a conto proprio
, per conto: a carico. -a conto proprio: con i propri mezzi,
, 133: ed è scritto a mi'conto / ch'i'non sia più tu'
/ ch'i'non sia più tu'conto. b. pitti, 1-249: le
e beni sieno sbattuti e messi a conto nella restituzione di detta dota. guicciardini
ducati tremila, i quali credo andassino a conto di tutta la eredità di messer luigi
messer luigi per suo ordine, non a conto proprio di piero. aretino, 2-26
ne « ubriachi, metto i doni a conto del vostro esser troppo umano. foscolo
'allo spedizioniere purché sieno per vostro conto al prezzo già scrittovi. giusti, v-35
v-35: dunque è meglio vivere a conto proprio, o almeno avere tanto in
come i colleghi; prestare a suo conto quell'opera che aveva in tanti anni
[vino] che ho promesso, a conto della gabella, che io doveva pagare
pagare. salvini, 19-iv-2-264: a conto che voi dite di verginelle, mi ricordo
di sollecita cura, non di prolungare a conto nostro la strada. pananti, ii-94
ha detto e assicurato, / che a conto della guerra di levante / il sego
sego è orribilmente rincarato. -al conto mio, tuo, ecc.: secondo
[ecc.]. -a ogni conto: a tutti i costi. alfieri
. alfieri, i-91: a ogni conto voleva io assolutamente morire, ma non
principessa del monastero, voleva a ogni conto esser per le altre un soggetto d'invidia
d'invidia. -a ragione di conto: a contanti. paciolo, 200
fo... a rason de conto. o vero... a tempo
e narrare che termine. -in conto, a conto di: a titolo di
termine. -in conto, a conto di: a titolo di. bembo
, la quale l'avola sua in conto di dote dal padre di lei duca di
offriva di accettarli come denaro sonante in conto delle imposte. pratolini, 2-18
perfino i denari che gli venivano offerti in conto riparazioni. -in conto di
in conto riparazioni. -in conto di qualche cosa: in quanto tale,
come tale. -avere, tenere in conto di qualche cosa: considerare come tale
33-213: tanto più se si avrà in conto di vero quello che il mersenno vuol
di salute fondata: ed hanno ciò in conto d'un segno buono. ma i
trattarmi villanamente, e da tenermi in conto di schiava. monti, x-2-357:
de'numi, e l'ebbe in conto / di sacra libagion. leopardi, 866
uomo, s'abbia a tenere in conto di perfezione maggiore di tutte l'altre.
nessun incarico, che lo tenessero in conto di un militante qualsiasi. -in
di un militante qualsiasi. -in conto, nel conto di qualche cosa: rispetto
qualsiasi. -in conto, nel conto di qualche cosa: rispetto a essa
vostra signoria illustrissima s'accorgerà che nel conto delle materie [filosofiche] ci sarà osservata
i posteri non è in fine del conto se non se il risarcimento degli affanni
mi guastano il fegato ». -per conto: a menadito. ariosto, 27-138
/ sogliano usar, sapea tutte per conto. -per conto di: nel
sapea tutte per conto. -per conto di: nel nome, nell'interesse,
in volgare, e sono xxvi; per conto delle quali noi avemo intendimento di trattare
avere dua paure: una drento per conto de'sudditi, l'altra di fuora per
de'sudditi, l'altra di fuora per conto de'potentati esterni. berni, 40-19
a lei questa paura; / che per conto di lui troppo è sicura. lorenzino
, laudò il parentado per ogni altro conto che per il suocero. marino,
in vinegia hanno avuti moltissimi intoppi per conto degl'inquisitori che vorrebbero castrarli. algarotti
. algarotti, 1-210: ma se per conto della pittura non è altrimenti da negligersi
venezia, lo è anche meno per conto dell'architettura. manzoni, pr.
., 19 (334): per conto suo, e per conto d'altri
): per conto suo, e per conto d'altri, tante ne fece che
il re vi dicesse: fatti ammazzare per conto mio? svevo, 3-835: per
mio? svevo, 3-835: per conto mio io auguro i migliori affari.
! sbarbaro, 1-227: sebbene per conto d'altri, quella volta, devo dire
che, mi dissero, vi cerca per conto del colonnello. -per conto di
per conto del colonnello. -per conto di qualcuno: a suo carico, a
passato; e questo è per conto dell'opera di santa maria del fiore,
delle quali io ne comprai per mio conto. pananti, i-319: se stampa
se stampa [l'autore] per suo conto e suo profitto, / può prepararsi
pegno di carte pubbliche che comperarle per conto del banco. panzini, iii-508:
a pietro metastasio] un monumento per conto mio in mezzo ad un boschetto d'allori
un boschetto d'allori. -per conto proprio: da solo, in nome proprio
principe, qualche volta anche per loro proprio conto, e per vendersi poi insieme con
stato come cavallette, ciascuno esercitando per conto suo una parte del potere assoluto,
88: clara cominciò a sorridere per proprio conto, allorché il giovine entrava domandando alla
cantavano delle canzonette, ognuno per suo conto, adagio adagio, per non addormentarsi.
fra di loro e camminassero ciascuno per conto proprio, volgendosi i calcagni. brancoli
i nostri letti, vivere ciascuno per conto suo in due camere diverse. pavese,
squittire, sbuffare, scherzare, ciascuno per conto suo. -per nessun conto, in
ciascuno per conto suo. -per nessun conto, in nessun conto: per nessun
. -per nessun conto, in nessun conto: per nessun motivo, in alcun
machiavelli, 6-6-455: non volevano per nessun conto lasciarsi smembrare la toscana. guicciardini,
, 241: non sarà adunche per conto alcuno reprensibile né el pensare né
iii-40: guarda di non partirti in conto alcuno. algarotti, 1-76: quella
.. non è atta per niun conto a governarsi, né a reggersi da se
o v'imbratti o laceri in verun conto. manzoni, pr. sp.,
: la forza legale non proteggeva in alcun conto l'uomo tranquillo, inoffensivo, e
51: non mi pare per nessun conto dicevole e profittevole quella libertà fanciullesca dalla
prima dei sentimenti. -per questo conto: sotto questo aspetto. lambruschini,
istituire. i genitori sono per questo conto privilegiati sopra qualunque precettore. -per
1-30: basilio lasciavala fare per ogni conto a modo suo, e andando in
resa dei conti. -senza conto: da non potersi contare, innumerevole.
sola, quelle de i vizi for conto alcuno: onde via di vertù viaggian
e a piè, che furono sanza conto. sassetti, 422: seta ne viene
iapao tanta, che è cosa senza conto. -sopra ogni conto: oltremodo
cosa senza conto. -sopra ogni conto: oltremodo. guittone, 3-52:
; e non matto più sovr'ogni conto chi nel banco di ragione, ove
cielo a terra? -sul conto: nei riguardi, a proposito.
vi è stato dato a inserire sul conto mio è falsissimo. collodi,
sapeva più che cosa si dire sul conto della loro grande afflizione. svevo,
3-614: devo credere di essermi ingannato sul conto di ada per avere da bel principio
fiorivano sul loro cammino e divulgavano sul loro conto. -aggiustare, regolare, saldare i
conti. -aggiustare, regolare il conto, i conti a qualcuno: trarre
aveva trovato chi gli aveva aggiustato il conto, ma fu trattenuto dall'antica pietà.
trattenuto dall'antica pietà. -avere conto aperto in una bottega, in un
per una vecchia abitudine, i brentani avevano conto aperto in farmacia. bocchelli, i-154
, i-154: da trent'anni aveva conto aperto in bottega di puzza dalla testa.
di puzza dalla testa. -cercare conto di qualcuno: informarsene. nievo,
perché fiuti l'aria, e cerchi conto della contessina, e tomi poi a
le novelle. -chiedere, domandare conto: chiedere informazioni, chiedere ragione,
tesoro del conte, e fecerli domandar conto. manzoni, 131: bisogna chieder
. manzoni, 131: bisogna chieder conto a una dottrina delle conseguenze legittime che
; e se cercate di qualcheduno domandatene conto piuttosto al comando militare, che è qui
la mancanza de'fiori e ne chiese conto, ma gli diedero a credere d'averli
gli pareva che cesarino dovesse ora domandargliene conto dopo aver veduto il suo posto fra
forza e la sua capacità. -dare conto buono o cattivo di sé: dare buona
alla corte per dar di sé buon conto in servizio di n. signore, se
nelle ringhiere, nelle consulte darà buono conto di sé, questo onorerà sé e la
avessi d'entrata. -entrare in conto fra un gruppo di persone: farne
siccome io e martino non entravamo in conto né fra la gente che desinava in tinello
i pentoli. -essere di buon conto: parlar chiaro, senza perifrasi.
, principe, e siamo di buon conto; voi che fate professione di uomo religioso
ancora nel pensiero. -essere in conto: essere stimato, apprezzato. boccaccio
pallid'e vizza non sei più in conto: / ma pianger poi l'essere stata
l'essere stata avara. -fare conto: immaginarsi, pensare, supporre,
[federigo imperatore], non faccendo conto che mai altra vita fosse. canigiani
1-34: di vendicar le 'ngiurie non far conto, / ma lascia fare al sommo
nessun bronto. machiavelli, i-1020: fo conto che tu ti metta un pitocchino indosso
; / ma vivi rimaner non facciàn conto. lorenzino, 94: mio padre mi
, mai concludessi il parentado o facessi conto di mai più li capitare innanzi. bruno
, questi discorsi grammaticali; e fate conto, che questo nostro raggionamento sia un
dialogo. marino, i-no: fate conto che quel folletto che vi va per
marino. forteguerri, 8-23: fa conto d'averla in mogliera; / e già
. parini, 727: fa'tuo conto che, al mio primo uscir delle fasce
baggiano a tutto pasto, non far conto di poter viver qui. leopardi, 1071
, 1071: tutto lo studio fa conto d'averlo gittato e il danno che ti
. verga, 3-109: facevano il conto che coll'aiuto di dio a san giovanni
d'imbarazzo. bocchelli, 1-iii-402: facevo conto, se fosse stato lui, di
costure in tal qual maniera, fai conto, da mandarlo per due mesi all'ospedale
due mesi all'ospedale. -far conto di qualcuno: fare affidamento sul suo
suo aiuto, sul suo appoggio. -far conto o i conti su qualcosa: farci
[del denaro]... fa conto di me. dio m'ha dato
sul grasso non c'era più da far conto; s'era abbandonato a un tremito
venticinque coniati, e chi facessi loro il conto adosso gli spendano il terzo fuor di
-fare i conti con qualcuno, porre conto con qualcuno: affrontarlo con decisione,
suoi pensieri, ponga con loro diligentemente conto. lorenzino, 106: io vo'prima
diavoli di casa; e poi faremo conto insieme. l. salinoti, 20-90
a due, eh! noi farem conto insieme. fogazzaro, 5-47: « questi
come proverbialmente si dice, faceva il conto senza l'oste. berni, 7-63 (
i-199): color che fanno il conto senza l'oste / rispose astolfo,
quel ch'i'veggio, / il conto senza l'oste. lippi, 2-42:
ma senza l'oste egli facea tal conto. leopardi, iii-zzo: fo conto di
tal conto. leopardi, iii-zzo: fo conto di uscire in campo con ima solenne
ma questo è veramente un fare il conto senza l'oste, e bisognerebbe che
dell'orso. -fare il proprio conto: riflettere. andrea da barberino,
[alla cerbia], poi fece suo conto: s'io l'uccidessi, io
, 1-i-230: ora fate il vostro conto che altrettanto accada alla disciplina che i
se ne fa. -fare proprio conto che: badare che. l.
ella va di rondone! fa'tuo conto, / che io t'avrò a toccare
toccare a civetta. -gettare il proprio conto: congetturare. sassetti, 269:
con quella cori poca vela gettammo nostro conto, che corremmo a ragione di 50
leghe il giorno. -levare un conto: copiarlo, fame un estratto.
magio, ò fatto a costoro levare il conto che sono insomma il'venduto sacchi 652
e gli consegnai. -meritare il conto { di fare qualcosa): essere
non mi par già ch'e'meriti fi conto di diffondersi e confondersi di vantaggio in
detto a bastanza, non meritando fi conto di perder tempo nella confutazione di somiglianti
porre, o non mettere, non porre conto: essere o non essere utile,
non valere la pena. -mettere mal conto: essere svantaggioso. aretino, 8-248
a le bugie, e metteracci più conto. berni, 5-78 (i-149):
ugnone: / tesser fatato un gran conto gli pone. v. borghini, 1-2-273
da principio disegnato ad abitarvi, mal conto metteva loro disfare quelle stanze le quali
suoi fini occulti e operare come metteva conto alle cose sue. galileo, 106
così poca stima, che né anco metta conto che alcuno si ponga alla difesa de
i passaggi dell'odore del bucchero, mettendo conto di molte volte in queste materie fi
quel che truffa, / non mette conto far la barabuffa. carducci, i-1019:
a pena un anno, se mettesse conto citare me stesso. borgese, 1-222:
o dal possesso di un bene che mettesse conto esporre ai conoscenti. moravia, xii-212
mia decisione di spiare cecilia. mette conto di riferirlo se non altro per dare
trovavo allora. -mettere, porre a conto: includere nel conto. gregorio dati
-mettere, porre a conto: includere nel conto. gregorio dati, 48: io
dati, 48: io non mette a conto niente li fiorini 954, soldi 25
debitor di cinque paghe, ponendo a conto questa del san giovanni prossimamente passato.
prossimamente passato. -mettere in conto di: annoverare fra. d.
non piccolo avanzare, dovendosi mettere in conto di buon guadagno fi non perdere le
a pompa, non gli metto a conto di vita, e non sono, a
troppo dagli uomini è alle donne messa in conto di delitto ogni minima ombra di sapere
di sapere. -mettere, porre in conto qualcosa a qualcuno: segnargliela a debito
, che egli non può mettere in conto al padron suo nessuna di quelle cose
né gli voler tal fallo porre in conto. a. f. bertini, 4-14
ho detto, non gliene metto in conto, intendendo di proceder seco con tutta
manzoni, 901: non mi mettete in conto questo esempio, e permettetemi di citarne
promesso di restringermi. -mettere nel conto, in conto, a conto: segnare
. -mettere nel conto, in conto, a conto: segnare fra i
-mettere nel conto, in conto, a conto: segnare fra i crediti, registrare
mettere le sue spese di famiglia nel conto delle spese generali. panzini, ii-399
ii-399: il pranzo preparato fu messo nel conto e la marchesa non fiatò.
mostra che egli l'aveva messo a conto, e fatto pensiero di riaverlo.
simil decimazione dei frutti verrebbe posta in conto e abbasserebbe fi valore plateale delle carte
anche tralasciar per ora di metter in conto la pigrizia e la venale complicità dei zaffi
parlare, od alcuna cosa da mettere in conto fra'buoni. boccaccio, i-194:
quali non sarieno degne di mettere in conto. varchi, v-175: il trissino medesimo
una lingua, né si dee mettere in conto. fagiuoli, 3-5-41: non mette
fagiuoli, 3-5-41: non mette in conto che parata gli era / una
ch'io non intendo qui di porre in conto anche le romanze così dette « moresche
questo peccato, non si mette a conto la natività sua con quelli che nati
sono delle femmine. -non aver conto: non potersi contare, essere innumerevole
/ e d'altri che contati non ha conto. -pareggiare i conti con qualcuno
la vita. -rendere, dare conto: informare, dare ragguaglio; rendere
ariosto, 1-55: ella gli rende conto pienamente / dal giorno che mandato fu
lo conosce, sono tenuto di render conto di lui e di me. sarpi,
concilio in trento, il papa ne diede conto al cardinale di ferrara e all'ambasciator
secondò altre lettere, nelle quali gli dava conto di sé, e 'l richiedeva di
segneri, iii-1-131: avranno a render gran conto a dio i padri e le madri
, 4-35: ma quando lor diè conto del romito / rinaldo, e disse,
andarvi, e non ho da render conto di me a nessuno. alfieri,
sera al suo ritorno gli desse buon conto d'ogni cosa. manzoni, pr
, s'espone a rendere uno stretto conto della sua, e ne contrae in certo
faceva in questo mondo avrebbe dovuto dar conto a dio. montale, 3-102:
un amico del quale ha dovuto render conto anche a se stesso, senza trovarne
siamo i più esposti. dobbiamo dar conto di ogni nostra e ogni vostra parola
parola. -dare, rendere buon conto di sé ad alcuno: dargli ragione
a rendervi di sé -disse -buon conto. manzoni, 777: quando gli incendi
, e non dar di sé un conto soddisfacente. -rendersi conto di qualcosa:
sé un conto soddisfacente. -rendersi conto di qualcosa: accorgersene, comprenderla,
, i-51: dovendomi nei seguenti anni render conto in me stesso della cagione di quell'
due ambasciatori non si erano resi esatto conto né del luogo, né della gravità
possedere un concetto e altro rendersene pieno conto. cicognani, 3-189: l'ingegnere
, 3-189: l'ingegnere si rendeva conto chiarissimo del proprio stato: non riusciva
sfacelo imminente. -ritrovare il conto di qualche cosa: riuscire a chiarirla
non è oggi molto agevole ritrovarne il conto, perché alcuni di questi ta'rami
nulla. e quando noi andiamo rivedendoci el conto, non ci pare pretermettere cosa alcuna
legge, la quale spesso rivegga il conto agli uomini che sono in quel corpo,
fidar di lui, ma vedergli il conto ad ogni ora di ciò che fa;
che t'abbia a esser rivisto il conto d'ogni parola. settembrini, 1-59
-sapere, saper fare, jare il conto proprio: essere accorto. g
un omaccion che sa fare 'l suo conto. salvini, v-391: un uomo che
v-391: un uomo che sa il conto suo ed è destro e lesto.
ed è destro e lesto. -tener conto: prender nota, serbare memoria.
casa, delle quali non ho tenuto conto. g. morelli, 168: il
detto gualberto, avendone esso a tener conto, e rendere buona ragione del denaio
a tempo, ove si tenne / poi conto d'ogni squadra o buona o ria
li fanno mutare proposito, non tenga conto di quello che una volta ha detto.
1-33 (94): idio tien conto de'buoni e de'tristi, et a
16-vi-119: tenga v. sig. conto di quello che spende in queste baie,
tutte le dottrine morali che non tengon conto della rivelazione, si nasconde sotto il
ricorda di me, più nessuno tiene conto che sono stato servitore e bastardo.
1-94 (223): lui faceva tener conto di me segretamente, perché aveva grandissima
grandissima autorità in padova. -tener conto di persone o di cose, tenerle da
persone o di cose, tenerle da conto, di conto: averne cura.
cose, tenerle da conto, di conto: averne cura. detto d'amore
che tuttor calze; / della persona conto / ti tieni. cellini, 1-42
casa, e ne tenessi un poco di conto con quella sua solita amorevolezza. fagiuoli
, io non vi raccomando il tener conto della mia sposa. -considerate se n'
/ si contentò di dir: tienne di conto. manzoni, pr. sp.
): poi gli operai sa tenerli di conto, perché la carestia passa, e
dura. collodi, 565: tenete conto di quest'anello: è più prezioso dei
india, ché così lo tenevano da conto nel paese. pecchi, 2-64:
scuola piacevano e le teneva tutte da conto come una signora. cassola, 2-365:
. cimino dapprima rifiutò: -tenetene di conto, ragazzi, non le fumate tutte stasera
domani vi faranno comodo. -tener conto di somme pagate: conteggiarle. lettere
con esso la sensaria, e terronne conto a parte, e mandati che li arò
, e con esso messer giovanni tenetene conto. -tener conto a qualcuno di qualche
esso messer giovanni tenetene conto. -tener conto a qualcuno di qualche cosa: assegnargliela
collodi, 470: io ti tengo conto del bene che dimostri di volere a
che il buon angiolo ci tenga davvero conto di tutto. -tirare, portare
. -tirare, portare innanzi il conto: tirare avanti, portare a termine
lieta mi parto, e tiro innanzi il conto. fagiuoli, 1-8-165: che importa
figliuoli da moglie? tira innanzi il conto, e tieni a bada tutt'a due
. stabilito il quale, sì tira il conto della distribuzione di tutta l'opera.
dunque, ai produttori? -tornar conto, tornare a conto: essere utile,
? -tornar conto, tornare a conto: essere utile, vantaggioso, comodo
e pensano quello che tornerà loro a conto, e credono essere loro di meglio,
: egli giudica che non tomi conto di vedere il suo regno fra le rovine
narra il fatto come gli toma a conto, o come il capisce, scrive,
ci sarà della polvere. non toma il conto rovinare un abito buono. manzoni,
21 (357): non toma conto a imo che un giorno deve morire di
non par che garbi: tornerebbe lor conto restar sempre eguali al vitello 'qui largis
il principio morale che più torna a conto violare è quello che dice non rubare
. -tornare o non tornare il conto o i conti: non esservi o
bellissima notte verranno nebbie fetide, il conto tornerà lo stesso. il più è stato
ti possono più defraudare. -voler conto: esigere spiegazioni, giustificazioni. alfieri
ardisci più? dell'oprar mio vuoi conto / da me, tu?
, dirà lo speziale, e sarà un conto co'fiocchi. = deverb.
storia; menzione, accenno. -far conto: far menzione, riferire, narrare
ond'eo non posso già metter en conto / la gran gio'c'ò, che
gio'c'ò, che de sé tenmi conto. iacopo da leona, vi-1-210 (
/ ch'io non lo saveria contare in conto. novellino, 99 (215)
la menò, come altrove dice 10 conto. detto d'amore, 440: e
d'amore, 440: e nul mal conto / di tua bocca non s'oda
. villani, 3-56: abbiamo fatto conto di firenze. anonimo, ix-861:
/ secondo che la storia ne fa conto. ariosto, 37-44: pregar colei ch'
seguisse, / anzi che cominciasse il conto intero. carducci, i-346: 11
chiaro, palese, manifesto. -aver conto: conoscere. -fare conto qualcuno
-aver conto: conoscere. -fare conto qualcuno: far consapevole, informare.
: far consapevole, informare. -farsi conto: farsi conoscere. novellino, 3
questo destriere, che mi è fatto conto che tu se'molto saputo. francesco
idem, purg., 13-105: fammiti conto o per luogo o per nome.
degno mi par che a tutti voi sia conto / quel che predisse a me l'
si legge ben che suo valor l'è conto. gioberti, 1-ii-245: voi ci
posso, donna mia, / più conto mi ne tegno tuttavia. francesco da barberino
, 134: ed è scritto a mi'conto / ch'io non sia più tu'
/ ch'io non sia più tu'conto. albertano volgar., i-21: e
ch'io non lo saveria contare in conto. francesco da barberino, 14: se
contraccambio, e più debbe tornare il conto per questo verso, che fare guadagnare quelle
; e se cercate di qualcheduno domandatene conto piuttosto al comando militare, che è
vannozzo, ix-209: vu avè a far conto / che co misier fo zonto e
annunzio, v- 3-338: non tien conto alcuno degli innumerevoli casi che, nella
, come già si è detto, far conto, ma trapassargli sotto silenzio. salvini
governatore, più volte citata, rende conto di quel confronto in questi termini:
la mia colazione avrei saldato il suo conto. 5. sm. ant
tirati a livello; ma bisogna far conto di aver la testa dentro un bacino
. 5. ant. in un conto, segnare in avere quello che si
doversi la di lei metà contrapporre al conto delle suddette sei balle e l'altra
sei balle e l'altra metà al conto corrente del suddetto sig. pieri.
/ di spondei; talché, rassunto il conto, le sillabe prolisse odonsi altrove lusingar
, s'espone a rendere uno stretto conto della sua, e ne contrae in certo
contrastato, salvo a non tenerne alcun conto nella vita pratica. pirandello, 5-709:
sua santità avesse sdegno con michelagnolo per conto delle cose dell'assedio di firenze,
cantavano delle canzonette, ognuno per suo conto, adagio adagio, per non addormentarsi
1-5-515: se questo del vino fusse conto saldato, qui in contro alla partita del
pegno di carte pubbliche che comperarle per conto del banco. 16. avv
auti di contro, si mettono a conto degli scudi 3500 d'oro in oro per
degli scudi 3500 d'oro in oro per conto del perseo. -in contro
9-2-264: io dopo essermi lambiccato registrata in conto a riscontro di un'altra (in
altri non sono che venialità di picciol conto, e talora anche libertà meritorie.
essendo ricco e solo, / far conto di pigliare uno siroppo. redi, 16-v-205
per le giurisdizioni de'confini, per conto de'censi, per le collazioni de'beneficii
in quella dottrina, apparecchiati di renderne conto a tutti. galileo, 3-3-463:
assolvere un dovere per non aver tenuto conto degli accordi presi, delle intese intercorse
: in supplimento della quale bisogna far conto di valutar il comodo, e talora la
vi dico che a me pare per ogni conto, e secondo iddio che dispone il
perché tutti gli uomini, tenendo più conto di sé che non tengono gli altri
altrettante sottili pietre lavorate dagli scarpellini a conto, quel tanto, che i conventi
paghe venivano per lo più tarde, a conto, a spizzico; e le spoglie
il mezzogiorno, fanno ne'loro calculi conto che a mezzanotte e'sia a tramontana,
non è forse giunto il momento di rendersi conto che quell'ideale di cultura mondana,
, 4-151: quel meschinel, veggendo il conto perso, / richiamar in giudizio un
, 316: 1 loro depositi in conto vincolato non se ne avevano più notizie
poiché nella motivazione della sentenza deve render conto delle ragioni che lo hanno portato a
alzava, si diceva: « bisogna tenerne conto ». mancava sempre qualcuno, quello
stificazione morale ai propri pensieri, sentimenti, conto tenuta la poesia. né meno cooperano a
del popolo, che camminavano ognuna per conto suo. -coperta da campo:
. banc. assegno coperto: assegno di conto corrente al quale corrisponde effettivamente il
, nome che apre la lista del conto nelle trattorie, e comprende l'ammortamento
galileo, 930: mi è parso darne conto a v. s., con
assume l'incarico di eseguire, per conto di terzi e per lo più con
-re di coppe: sovrano di poco conto. silone, 5-142: c'è
da coprire le spese, sia pure tenuto conto dell'inevitabile deprezzamento della moneta.
crescere; in città bisogna a buon conto risuscitare, il che è miracolo e
3. inezia; cosa di poco conto (che viene presa sussiegosamente sul serio
bandello, 2-34 (i-1010): tien conto fin d'un minimo foglio di carta
maltrattare quegli altri che, o per conto di qualche ricco produttore di zolfo o
assaissimo di veder leopardo far così basso conto delle sue occhiate; e..
manzoni, 51: mi rimane a render conto del coro introdotto una volta in questa
: corpo di persona tenuta in poco conto, sul quale i medici possono compiere qualsiasi
del po di ferrara, e fanno conto che il corpo dell'acqua del po grande
giusti, i-513: assicura il babbo sul conto del- l'annina e digli che non
fannolo diventare corrente. 19. conto corrente: v. conto. 20
19. conto corrente: v. conto. 20. laccio corrente, nodo
non piccolo avanzare, dovendosi mettere in conto di buon guadagno il non perdere le
. -i). chi ha un conto corrente aperto presso una banca.
* correntista '. colui che ha un conto corrente presso una banca (o p
da [1conto] corrente; v. conto. correntògrafo, sm. correntometro munito
soavi. marino, 10-261: fammi conto, ond'avien, poich'ancor quivi
; e, quando gliene fu chiesto conto, non potette dimostrare che essi erano
l'ambasciador di francia merci per conto di terzi (e spesso svolge anche alle
concilio in trento, il papa ne diede conto in che di morso / die'chi
eccedenza del grano, la vende per conto suo e poi gli dà via via
-corrispondente di guerra: chi, per conto di un giornale, è al seguito
piogge nella loro caduta (senza tener conto, cioè, dell'azione di erosione
. cecchi, 6-25: per proprio conto, egli studia e disegna modelli d'
dissertazione sulle qualità della donna, sul conto di maria, sulle corti d'amore.
di spondei; talché, rassunto il conto, le sillabe prolisse monteranno al doppio
-mandare ai corvi: tenere in nessun conto. foscolo, vii-201: i maestri
petto, / né delle cose car par conto faccia: / così la maggior cura
cose che della fede hanno tenuto poco conto, e che hanno saputo con l'
diavoli di casa; e poi faremo conto insieme. -a cosa fatta,
, e il fumo del cammin non conto, / né cosa io scemo col mio
. sassetti, 170: fate pur conto che e'primi prezzi hanno ad essere
ne sapeva il suo bisogno e di conto e di lettere e di creanza sociale
reputano che dio ne debba tener più conto. -essere gran cosa: essere
: essere da poco, di poco conto, di nessuna importanza o merito.
: voglio dirvi una coserellina di poco conto. -coserellino (sm.):
peso ch'è l'avere a dar conto delle anime altrui. -rimorso di coscienza
evita al buio ogni ostacolo senza rendersene conto, corre giù per le scale a precipizio
di parole, di frasi: tenerne conto scrupolosamente. b. davanzali, 3-9
scopriva già bell'e fatta, per conto suo non ne farebbe mai più.
merce, che egli ne salda il conto a disavanzi. marino, i-171:
che con le parole, gli chiede conto del come abbia potuto dare a se
costì. machiavelli, i-1020: fo conto che tu ti metta un pitocchino indosso,
trimestri successivi veggo che mi toma più conto il farli riscuotere costì da persona che
, 3-923: perché, asino, fai conto di chiamarti ed essere academico, io
quella formidabil chiamata a costituirsi e dar conto di sé, inorridiscono. fagiuoli,
, e ormai stimatevi che io faccia conto che le cose vostre sieno mie tutte.
amore. monti, iv-423: noi terremo conto unicamente delle urbane critiche degli uomini costumati
. bocchelli, 1iii- 402: facevo conto, se fosse stato lui, di ripassargli
le costure in tal qual maniera, fai conto, da mandarlo per due mesi all'
il cancelliere... si tenga conto di ciascuna cotta di fornace.
collera contro un tale, anche per conto altrui. dossi, 152: noi ci
ci si accorge di non poter far conto su una persona o cosa che si
, grossolano, che non tiene minimamente conto di fatti, di nozioni più comunemente
appreso che dimandava di lui persona di conto, a sbigottir prese, a dare indietro
pananti, i-87: non levo al conto poi neanco una crazia. cicognani,
di stoica scimunitaggine da non fare alcun conto dell'approvazione di quelle ingegnosissime creature chiamate
); avviare, aprire (un conto). cantini, 1-18-345: sia
nel quale crei a ciascuno lanaiolo il suo conto per bilancio secondo la detta nota delle
speculando nella zona del visibile volevamo darci conto un po'più da vicino di quelle
sassetti, 23: e'non ha tenuto conto alcuno con questo uomo, ma dato
per così dire, illimitato: attingevo dal conto in banca di mia madre ogni volta
tirerò sù dove vuole, ma faccia conto d'essere un sacco di patate *
vento e il fumo del cammin non conto, / né cosa io scemo col
vedere un santo: e che in tal conto l'avessero, il mostrarono al tagliarglisi
. monti, iv-423: noi terremo conto unicamente delle urbane critiche degli uomini costumati
vino senza criticarlo, che pagano il conto senza tirare, che non metton su lite
ne importa un fico; e per conto mio lo potevano mettere in croce o squartare
molina ge- suito, ventuna eresie di conto fatto, hanno cavato fuori le proposizioni
, annullare (un debito, un conto). - anche al figur.:
sa che cosa voglia, che pensa per conto suo, riproduce per conto suo immagini
pensa per conto suo, riproduce per conto suo immagini, e queste immagini sono
. ant. cancellato, annullato (un conto, un debito). parini
/ che tu ci puoi veder l'un conto acceso / e queiraltro dannato a serpicella
. cancellazione, annullamento (di un conto, un debito). nuovi testi
, 99: chi potrebbe qui tener conto delle fortezze danneggiate o dalle età o
5-151: guido non fu per questo conto anche egli vicino a dare un calcio
segno. sarpi, vi-1-64: diede conto che alincourt e li cardinali francesi avevano
vi par però, che vi torni conto di farlo? leopardi, 209: date
che nelle sue ore di raccoglimento si dà conto delle proprie opinioni, le studia e
si fosse né darsi ragione né rendersi conto di nulla. banti, 8-38: per
m. cecchi, 22-35: fa tuo conto: / le mosche danno adosso i
loro darsi daffare per cose di niun conto, l'obbedienza di macchine alla necessità
mio amico, con chi io tengo conto di dare e di avere. varchi,
dice compensazione, ma più tosto si dice conto di dare e avere. fagiuoli,
e da quanto duri, basterà fare il conto. e. cecchi,
meglio al comune appaltarli o riscuoterli per conto proprio. jahier, 63: voglio bene
quando viene loro bene, tengono poco conto de'servidori, per ogni suo piccolo
cento fiorini con lui, facendo quel conto di mai rendamegli uno, che uno asino
moneta legale (sicché non si tiene conto del fatto che il valore intrinseco della
scarso valore o importanza, di nessun conto. fra giordano, 1-241: anche
giudizio non mi debbe scusar per verun conto dall'ubbidirvi. beccaria, ii-156:
di ciò che poi dipinse non diede conto. simile decadimento sofferse allora un compagno
6-164: io qui sono, fate conto, decano dei medici; sultimbrunire bevo
nario era obbligato in ciaschedun mese tener conto esatto de'nati e de'morti.
decidersi in roma, dove ciascheduno arebbe il conto suo, e non in inghilterra,
richieste, / e far coll'oste il conto delle preste! redi, 16-vii-73:
e a scrivere, a fare di conto e le declinazioni latine. -disus.
per queste perdite e per altre di minor conto che toccheremo in breve, la marineria
dal decorso anno mentre saldava il mio conto disdiceva l'associazione al giornale * filosofia
.. è ella poscia passata in conto di legge decretata, e di costituzione
per avergli riscossi alle decurie ecclesiastiche e conto della mia lettura della lingua toscana.
2-10: qualunque persona, la quale per conto dunque benissimo si deduce con gran sodezza di
furon tutti al palazzotto, il griso rese conto, e fissò definitivamente il disegno dell'
ma degenerando dal padre, fa poco conto del suo decoro. borsieri, conc.
giorni interi e in ultimo gli presentò un conto di ven- ticinquemila lire.
se stesso che vi trovi il suo conto, è già degradato innanzi a se stesso
questi [santi] che io ti conto fusseno in uno, il quale continuamente
la spesa, il delegato potrà chiamare un conto esatto dei depositari del danaro, ed
uomo alla buona, / che sul suo conto non aveva tare; / ma più
decisione dopo averla diligentemente studiata per proprio conto. maestro alberto, 6: adunque
: non condiscono, né salano in conto alcuno, non avendo, né curandosi d'
cui stile si faceva in quel tempo assai conto, che il suo scrivere pareva una
doloso, se il giudice, tenuto conto di tutte le circostanze rilevanti, ritiene
abituale, se il giudice, tenuto conto di tutte le circostanze rilevanti, ritiene
di sangue, se il giudice, tenuto conto di tutte le circostanze rilevanti, ritiene
di procida raramente ospitava delinquentucci di poco conto. = part. pres.
la forza legale non proteggeva in alcun conto l'uomo tranquillo, inoffensivo...
dagli uomini è alle donne messa in conto di defitto ogni minima ombra
ad ascoltare i discorsi dei clienti per conto della polizia sotto il passato regime, seguita
a parole almeno, diceva tenere in conto di santi padri. = voce
almeno fino al '30, tenuto in conto di demo-liberale e disfattista? demoliberalismo,
credendo forse che io non mi rendessi conto del danno che faceva: era un
-far ragione del denaro: render conto, giustificarci della somma di moneta ricevuta
si scavano: bisogna tener nel giusto conto la moneta, specialmente se guadagnata col
con truppe da non tenersi in leggier conto. = voce dotta, lat
lastra fotografica esposta alla luce, tenendo conto dell'opacità, cioè del rapporto intercorrente
il piemonte essersi inciprignito coll'austria a conto di dazi sul vino; carlo alberto averla
avere dua paure; una drento, per conto de'sudditi; l'altra di
l'altra di fuora, per conto de'potentati esterni. guic
di capitale, curare le riscossioni per conto del depositante. depositare (ant
. 20-45-15: sia tenuto render conto di tutta la sua amministrazione del camarlingato
sitari generali debbino avere di salario, per conto delle monti, iv-21: a voi
coprire le spese, sia pure tenuto conto dell'inevitabile deprezzamento della moneta.
precisamente il contrario, anche senza tener conto del terribile effetto deprimente, anche in senso
, 38 (659): a buon conto, finora ho detto per lui de'
che dopo la morte / bisogna render conto alla minuta / al tribunal di dio,
angolo della deriva, e di tenerne conto nel calcolo della rotta della nave. bocchelli
uno dell'altro, se non per conto del diretto dominio che avessino sopra alcuno
volevano che il primo soldato avesse in conto alcuno nome infelice. giannotti, 2-1-244
. ant. trascurato, tenuto in nessun conto. pallavicino, i-208: le quali
con truppe da non tenersi in leggier conto. -sostant. p. f
, e dicendosi di cose di poco conto è difforme dall'indole dell'italiano.
destinatari diversi, è meno agevole dar conto di questo genere di scritture, seminate
un impiego, dal quale ognuno renderà conto, cominciò da fanciullo a pensare come
s'era messo a camminare per suo conto, abbandonandomi al mio destino. landolfi
questo destriere, ché mi è fatto conto che tu se'molto saputo. -il greco
municipio si determinano al voto senza tener conto degli interessi generali, anzi contro quelli.
. moravia, viii-25: mi rendevo conto tutto il tempo di ubbidire a determinazioni
non già per vaghezza di detrarre in verun conto al merito ed alla fama di quello
con l'arte, non vollero in conto alcuno partirsi dalla città, niente curandosi
d'un'amicizia provata, che tiene conto di tutti i deviamenti del sesso per
il trascurare, il non tenere in debito conto; scarsissima cognizione, ignoranza.
5-331: l'artista non può non tener conto dell'indirizzo che l'arte ha preso
(62): feci il mio conto delli danari che mi potevano bisogniare per
e diafano al punto che tu possa rendertene conto ogni volta che tu voglia? ungaretti
capaccio, / e do dell'oprar mio conto minuto. / non sono un così
che non temo essor- cismi: fate conto che quel folletto che vi va per casa
stampa... io non tengo conto di non intenderla, io che sono un
51: non mi pare per nessun conto dicevole e profittevole quella libertà fanciullesca dalla
paesani non sieno indotti in errore sul conto mio. b. croce, iii-25-158
a cose: non tenerle in alcun conto, dimenticarle. - anche: condannarle aspramente
il mattutino lo facevano recitare per loro conto ai capuccini, dietro pagamento.
dimenticarla, non tenerla più in alcun conto. cavalca, 19-130: le parole
falso, falsissimo. non sono facili in conto alcuno... sono avvezzate agli
: ebbe quelle sue pitture in si gran conto... che furono fatti ripari
, che li ne ra- batterà del conto della tusanti ano ottanta otto.
divulgando le sue maligne fantasie sul mio conto. -rifl. coletta,
generale ed al comune e non tenendo conto del differente in cui solo vive il generale
. rondinelli, 45: si teneva diligente conto in un libro a posta di tutti
dar torto che vi mostriate per questo conto un po'difficile col cartesio.
patrizi. leopardi, v-133: fa conto che egli bisogna così diffidarsi dei tristi
gramsci, 7-95: è da tener conto innanzi tutto della particolare funzione svolta dallo
, 4-407: al quale non tornava conto che il monferrato, rispetto massima- mente
prendeano per diffondere la lingua loro, al conto che ne facevano, all'ardore con
diffonde ovunque le insinuazioni più odiose sul conto mio. -intr. con la particella
canapina m'ha mandato questi suoi per conto della controversia de'confini che è tra
uomini. rosa, 117: torna più conto in pace star digiuno, / che
2. trascurare, sottovalutare; non tener conto, non dare la debita importanza;
pel sospetto d'esser tenuto in poco conto, o dileggiato, o lasciato da canto
sepolcro, m'importerà assai poco il conto che gli uomini saranno per fare de'miei
firenzuola, 203: tu hai fatto più conto d'una venerea dilettazione, e d'
perché le cose di che non si tien conto da se medesime se ne vanno in
sole. 2. che non tiene conto, che non considera importante; noncurante
3. che non si rende perfettamente conto di un fatto, di una situazione
-mettere in dimentico: non tenere conto, non considerare, dimenticare.
-di scarso valore, di poco conto, spregevole. alvaro, 7-119:
mio ordine. -anche: per proprio conto. pier della vigna, ii-117:
non pare ch'ella ne tenga più conto, o pochissimo, ma lo lasci
suo cappel, sicché fra gli altri il conto. = comp. dal pref.
dimostra assai chiaramente che e'non vennero per conto suo. tasso, 6-ii-140: così
quel di più che levava sul macinato per conto suo, abuso legittimato e tradizionale balzello
meno. passeroni, i-23-18: io non conto le lagrime e le doglie, /
, o a un ufficio, per conto di qualcuno. monti, i-5:
cassola, 1-308: si rendeva nitidamente conto che in quel momento avrebbe dovuto prendere
/ battezzatolo amore; or fa'tuo conto, / il dipintor suol dipigner
sua immaginazione, ve ne saprà dar conto chiunque impiega tempo e pensieri in tale
dico gli uomini veri e non fo conto di pochi insensati che facevano festa degli austriaci
fatti amici fra gente « di nessun conto », dicevano. calvino, 2-80:
ipotetica, che equivale a 'facendo conto che, pensando di '. apollonio
questo è un quadro da farsene qualche conto et ogni giorno più piace magiormente.
mai avuto da dire nulla sul suo conto, e questa volta invece scopro in lui
dire: non preoccuparsi, non tener conto delle parole, dell'opinione altrui.
per avvertire chi ascolta a non tenerne conto. redi, 16-v-330: v.
non viene a dir nulla: poco conto tiene di riprensioni. berni, 6-36 (
suggellato diretto a benedetto, un nuovo conto. viani, 13-271: i ragazzi di
di roma, e ora diretta per conto degli eredi da una giovane vedova a
grande e piccolo, tenendo dirittamente il conto di ciò che spendea. 8.
fermi. mentre a tagliar dritto per conto proprio ci si sente stranieri senza rimedio
ad accrescere la partita del debito nel conto della vita. moravia, iii-262: si
, s'espone a rendere uno stretto conto della sua, e ne contrae in certo
-in diritto di sé: per proprio conto. latini volgar., i-84:
: cominciai a non far quasi più conto alcuno d'altri libri, che di quelli
: tenete però voi in sì piccolo conto questa lingua, che meriti d'esser
e delle discordanze poi non ne tengon conto. -ant. ingiustizia.
punto di vista del proletario, tenendo conto del grado di istruzione a cui il
uomo se ne accorge alla fine del conto, quando non solo non gli avanza guadagno
. -mettere a disavanzo: segnare in conto perdite. - anche al figur.
a disavanzo; non conviene metterlo a conto di privilegio. -saldare il
di privilegio. -saldare il conto a disavanzi: venire ai saldi con
merce, che egli ne salda il conto a disavanzi. = deverb. da
sm. disus. pagamento fatto per conto d'altri (e che deve essere rimborsato
da altri, fare distinzioni (tenere conto delle particolari qualità o condizioni o situazioni
: a'quali [principi] metteva conto, con qualche matrimonio incesto o col discioglier
mostrasse ora di non far proprio nessunissimo conto di quei zelanti « disciplinati ».
a capo, venire in chiaro, rendersi conto (anche seguito da una proposizione infinitiva
ma le baie non son tenute a render conto di lor medesime. il discorso de'
doveva presentarsi agli elettori, render loro conto delle proprie idee, discutere le quistioni del
scritto che metta la stampa nel mio conto: che così sarà più discreto nel
di più che levava sul macinato per conto suo. -iron. collodi
di libertà, al fine di meglio tener conto e soddisfare le esigenze del pubblico interesse
nostri amici, arrecare grandi utilità per conto delle mercanzie, senza aver sempre a
a disdegno): non tenere in nessun conto, non curare, disprezzare.
uomo. carducci, 322: io conto il ver: la voce era un concento
dal vivere e dal lavorare per proprio conto e con la propria responsabilità? piovene,
. -credere, opinare, fare conto, aspettarsi. berni, 132:
tutti al palazzotto, il griso rese conto, e fissò definitivamente il disegno dell'
stata accettata. -far conto, sperare; tenere certo. cammelli
'. trattare argomenti storici tenendo minor conto dei protagonisti e maggior conto degli altri
tenendo minor conto dei protagonisti e maggior conto degli altri fattori. gobetti intendeva « diseroicizzare
/ e disformare al fuoco, sanza conto. 2. figur. rendere
progresso negli altri, e come odiandolo per conto proprio, la storia letteraria dell'ordine
e d'ogni altro sborso che per tal conto avessi fatto. -figur.
somma importanza. 3. ant. conto, ragione. g. bentivoglio,
. moravia, i-603: si rendeva conto, mentre si lasciava andare a queste manovre
. m. cecchi, 49: fa conto le disgrazie non ci vengono / mai
: esser pronti, ognuno per suo conto, non significa niente; essere indignati,
interessa disinteressatamente: ancora, ma per conto mio non ci penso più. pavese,
questa cosa; e se ne rende conto, col diritto che nasce dal disinteresse.
in disistima: essere tenuto in poco conto. lanzi, ii-332: il
), agg. tenuto in poco conto, disprezzato. monti, iii-210:
). guittone, 217-9: nescente conto certo o disleale / laudare amico o
, che di loro non sia tenuto conto. 0. rucellai, 6-97: cipselo
cercano il pelo nell'uovo all'ora del conto, e gridano e bestemmiano prima di
a disparte): tenerle in poco conto, trascurarle, non curarsene più.
3. di poco valore, di nessun conto, di scarsa apparenza, di piccole
che preparate delle opere di foscolo, tenete conto della lettera sull'ortis, inserita ultimamente
confessioni o dichiarazioni precise, si era resa conto esatto delle circostanze disperate in cui si
separatamente; in disparte, per proprio conto. sozzini, 120: fece pigliare
non curare, non tenere in alcun conto; trasgredire (la legge).
: disprezzare, non tenere in alcun conto, non stimare nulla. giamboni,
2. ant. di poco conto, trascurabile, insignificante. -per lo
dispiacente al popolo, il quale faceva conto che non bisognasse più curarsi di vincere
soverchio flemmatico, perché non fa gran conto de'dispiaceri, è pronto ad una
aggiustai col cambio di certi oggetti nel conto di famiglia. -disponibilità di un
provo qualche ripugnanza e arrossisco di domandar conto agli altri di quello che non trovandomi
12-161: non aver niente in testa per conto proprio, è preziosa disposizione alla fedeltà
senz'obbligo di render, mai, conto, ella si trovò, a poco
2. di poco o nessun conto; trascurabile. zeno, iii-445:
3. di poco o nessun conto, trascurabile. salvini, 41-272:
non prendere in considerazione, non tener conto; manifestare (anche a parole) disprezzo
in dispregio: trascurare, non tener conto; dispregiare, sdegnare. giamboni,
a dispregio: essere tenuto in poco conto, a vile. guidotto da bologna
far dispregiare, far tenere in poco conto, far trascurare. galileo, 3-4-203
2. che è di poco o nessun conto, di scarsa importanza; trascurabile.
guicciardini, 107: non fare più conto d'avere grazia che d'avere riputazione,
ei potesse aver tuttavia nel cuore a conto della passata inimicizia, si risolvè a
o udito; ignorare, non tener conto. compagni, 1-18: il gran
pace. -ant. non tener conto di qualcuno, ignorarne 1'esistenza,
o molti insieme, s'avrebbe in conto d'una publica dissoluzione. -rilassatezza
inevitabilmente si era a sua volta resa conto della dissoluzione generale. 8.
fra l'arma e il bersaglio, tenuto conto delle condizioni atmosferiche del momento e dei
-non conoscere distanze: non tener conto delle difficoltà; non temere confronti.
/ il veder far del re sì poco conto. agostini, 53: si turi
uno a uno, ciascuno per suo conto. zanobi da strada [s.
. de sanctis, 11-4: gran conto fa questa critica della materia o de'
l. salviati, 11-34: ma che conto fanno essi dell'esempio del bembo,
vuoto. -ingannare altri sul nostro conto, simulando una condotta diversa.
fidanzata. -dissipato in attività di poco conto, trascorso svogliatamente (il tempo)
ventura, onde li converràe rendere ragione e conto molto distrettamente, ch'elli ha follemente
. ammirato, i-1-79: confederossi, per conto di questa guerra, co'fiorentini il
distributivamente. leopardi, i-1007: facciamo conto che la scienza politica da machiavello in
parte perché ivi si è trovato più conto a promovere le coltivazioni dello zucchero e
disposizione; non rispettare, non tener conto del- l'altrui volontà, delle leggi
). disus. letter. non tener conto, far conto di non aver udito
letter. non tener conto, far conto di non aver udito; disimparare, dimenticare
pratiche e razionali », e che tengan conto dei diritti dell'uomo o della donna
. rajberti, 2-24: facciamo un conto largo che sopra ogni migliaio di libri
che sono libri o cattivi o di nessun conto. tommaseo [s. v.
e passava ad allusioni, questa volta sul conto del padrone: saltava di palo in
nondimeno non gli ha mai variati in conto alcuno, impoverendo in cotal guisa la
si appone la marca da bollo a un conto saldato. d'arzo, 1-36:
tutta la parte della roba alienata va in conto suo, ed il restante rimane all'
a dispetto del divieto: senza tenerne conto. benvenuto da imola volgar.,
andare contro ai divieti: non tenerne conto, ribellarvisi. pulci, 22-241:
sia fatto un così pomposo apparato? -per conto di una commedia che debbe recitarsi or
appartiene; e si torna a suo conto, cioè al divisamento del mondo. cassiano
giamboni, 8-ii-275: le parti del conto, secondo che tullio c'insegna,
, insieme con altri o per proprio conto; sotto tutti gli aspetti. m
in modo che si spargano, senza tener conto di quella bagatella che potrebbe portare il
del dizionario linguistico (in quanto tiene conto anche del patrimonio lessicale di una lingua
che... se ne fa molto conto per essere pieni dentro d'un'acqua
78: non condiscono né salano in conto alcuno, non avendo, né curandosi
penale, 133: il giudice deve tener conto della gravità del reato desunto..
parte dei propri effetti e quest'altro a conto di questi effetti di cui è depositario
domandina. pavese, 7-191: -faccio conto di andarmene. -non avete una donna
fare domandina al direttore. - faccio conto di andarmene. -domanduzza.
di una cambiale, di una tratta per conto del debitore. lanzi, i-243
di ambito domestico e familiare realizzata per conto di un imprenditore che fornisce la materia
incontrastabili dominatori d'italia, senza rendersi conto di non esser più altro che padroni esosi
uno dell'altro, se non per conto del diretto dominio che avessino sopra alcuno
pubblicatore frequente e donatore, vuoisene far conto. = lat. donator -óris
l'ora ch'ei n'ha a render conto, / e far del tutto, dondola
, senza essere ubli- gata a rendere conto de l'amministrazione. g. m.
, sf. donna di poco conto, di poco cervello, pettegola, credulona
quest'ora tu dovresti essere acciocchettito a conto mio. donniccioleria { donnicciuolerìa),
lievemente spreg.: fanciulla di poco conto, di non grande valore, da nulla
lasciar dopo le spalle: non tener conto, trascurare. della casa, 746
rimanesser dopo lui, non farà lo conto menzione se non d'uno. valerio
dimani, per bologna, donde fo conto di passare a firenze, e starvi
e nel lattato delle campanelle fatevi pur conto che [i giacinti] sono fratelli
. cantini, 1-18-25: tener diligente conto di tutti i bozzoli che compreranno,
poggia è che fa d'uopo addebitare il conto della persona o della cosa che riceve
della cosa che riceve ed accreditare il conto della persona o della cosa che dà.
il dosso: non tenerla in nessun conto. valerio massimo volgar., i-630
don marcello e s'era potuto rendere conto dell'importanza della famiglia e delle possibilità
dotazione fatta da teodorico non dovea aversi conto, come contraria alle leggi de'goti
ma feudo imperiale pervenuto in lui per conto della dote della moglie). vico
dotta: temere, tenere in gran conto, considerare, guardare con rispetto, con
io sì l'amo / a fargli conto il suo crudel consiglio, / send'io
. per domandarvi che vi compiacciate far conto della dottorazione sua, se è giusto e
ai quali si attiene rigidamente senza tener conto della realtà pratica; lo studioso teorico
solo dove si teme dir il vero per conto de'tiranni. -con valore
ti devo dugento lire date per mio conto allo stampatore - io ti devo più
segno. 4. ant. conto, ragione (nella locuz. domandare
il dovere: chiedere spiegazione, chiedere conto). d. acciainoli, 1-3-65
mercedes di eseguire l'inchiesta per suo conto. savinio, 2-105: l'insopportabile
, di festoni; artista di poco conto. vasari, i-844: fu il
fra giordano [crusca]: tengono più conto del pettine, del drizzacrine e
universale, non è sicuro; anzi per conto mio ne dubito forte, e mi
che anche dove non se ne rendeva conto e mirava soltanto a far ridere, riusciva
ma feudo imperiale pervenuto in lui per conto della dote della moglie). giannone
cencinquanta rimasero prigioni con molti personaggi di conto. arila, 179: * duecento '
caro, 12-i-309: vi mandai pur il conto disteso di man di jacomo, del
di donne, non si tenne più conto del fatto di cleomene. a. verri
'piccolo 'e pubblicava per proprio conto un giornale ebdomadario dal titolo: 'i
tutto, senza essere ubligata a rendere conto de l'ammi- nistrazione, eccetto che
che morte, che, fatto conto, più di duemila uomini d'ogni
considerare quello di che si debbe tenere conto e quello che sicuramente si può sprezzare.
1-i-65: eccitatori e istigatori avevan fatto conto che la città era sguarnita per le
su quanto i giornali pubblicano sul loro conto. panzini, iv-213: * eco
quanto ammonta il disavanzo? ti rendi conto che in pochi anni questo megalomane ha
sua forza nell'impero romano, il poco conto che facevasi della felicità degli uomini
ogni cosa tu dovessi in giudizio dar conto: fabbricare fuscello a fuscello, economizzare dentro
, iv-86: al medesimo, sopra un conto presentatomi dall'economo del collegio, ho
bassani, 3-21: si è resa conto della necessità di non toccarlo [il corso
un attimo d'impazzire e si rese conto di ciò che avverrebbe se la vita
polizia come informatore e spia di minor conto, era stato da tempo edotto dal perro
fra giordano [crusca]: renderanno conto a dio della negligente educazion de'loro
pur bello conoscere qualcosa di più sul nostro conto. 6. raro. allevamento
, i-242: onde io niuna volta per conto di pub bliche effazioni potrò
-sostant. bocchelli, 10-214: un conto è sopprimere un piccolo, anche grosso
. ariosto, 1-55: ella gli rende conto pienamente / dal giorno che mandato fu
rovani, ii-194: qui però giova tener conto di una cosa, anzi di un
tetti, vive un po'per suo conto, e tuttavia non discorda troppo molle-
dal capitano di giustizia, a render conto di ciò che accadeva. [ediz.
correre dal capitano di giustizia a render conto dell'emergente]. nievo, 4-134:
di diversa forma, emessi per proprio conto da sei istituti; che non potranno
accennati sogetti, non può per nessun conto paregiarsi col mio odio. baretti,
aver rispetto: e, se non per conto tuo, per conto di quelli che
se non per conto tuo, per conto di quelli che veggiono; perché quelli che
esperienza pratica (senza tenere in alcun conto la teoria). confalonieri,
amici... a tener più conto che non fate, d'un testone,
sembiante umano, terrò un uomo in conto uguale di statua enea o lapidea.
il vero, non credo che per nessun conto dovesse o potesse apparirgli temeraria.
che sapea purtroppo non poter essere in conto nessuno ornai degna di me. manziani
è detto tuttociò che di certo sul suo conto si sa. 4. figura o
d'atroci e di nefande enormezze sul conto di don gusfardo. -in senso
*. sostituisci: 4 importanza, conto, momento ', e farai bene;
« non dubiti; che già non fo conto di fermarmi qui ». « ah
-entrare in conti: v. conto. -entrare in convento, in un
al giorno terminato che dee rendere suo conto, e sue entrate, e uscite dinanzi
spedizioni o invasioni si facevano per il conto, non d'un governo, ma
agli altri un'epistola circulare, dando conto della loro ordinazione e della loro fede.
tentato tre o quattro volte, per conto suo, d'avvicinarsi a qualcuno degli
, e suppongo che le somme del conto siano tutte da ricevere e da pagare
e astratta, il giudice deve tener conto di tutti gli aspetti rilevanti che il
la propria coscienza, è giusto, tenuto conto di tutte le circostanze del caso.
equissimo giudice intenda di menarvelo buono in conto di spese necessarie? gioia, 1-ii-482
che si coltivano, e se ne tiene conto solamente per pastura degli animali domestici;
nonostante le promesse iniziava la causa per conto proprio, era stato l'anima della
non toma. -erba medicinale di poco conto. cellini, 1-96 (228)
molina gesuito, ventuna eresie di conto fatto, hanno cavato fuori le proposizioni che
pelasgica sono differentissime. fate il vostro conto che dall'una all'altra il salto
andar come ermellini, / né per far conto l'oste si chiamava, / che
sia statale sia canonico, tiene variamente conto, in campo sia civile, sia penale
* salvo errore quest'è il vostro conto talvolta è ironico familiare. 'galantuomo,
questa espressione in calce ai regolamenti di conto, e specialmente dai conti correnti,
risarcisca il danno derivante da sbaglio di conto, ancorché si tratti di conti chiusi e
riguardanti per lo più fatti di minor conto), senza aver poi forza di
volle dar a divedere ch'e'facea conto del poeta potente imitandolo nella beca da
ripensava a quello che aveva udito sul conto di suo padre e, stranamente,
4-470: quando voi mi mandaste per conto della esamina di que'tre testimoni,
la propria coscienza è affare di poco conto per ogni persona che non ha tempo e
. /... i danar conto, / voti ed esanimati, atti a
2-23: molto esattamente ha egli ricercato conto del sangue loro ingiustamente sparso, né
. cicognani, 9-37: appena 11 conto era vicino a esaurirsi, scriveva il maestro
sf. riscossione, effettuata per conto proprio o per conto terzi, di
, effettuata per conto proprio o per conto terzi, di una somma di denaro,
sopra l'essazione dei loro dazi per conto dei pagamenti, così di quelli di gran
da parte; eccettuando, senza tener conto, senza prendere in considerazione (e
nostro governo è di non potere far conto sulla fede e obbedienza di nessuno dei
liverpool,... gli mandò il conto delle spese per la sua accusa sentenza
, per eseguire dei lavori generali per conto deh'amministrazione della colonia. -assol
, non avea chi gli potesse dimandar conto del suo operare. denina, i-161
7-88: voi sapete come mi trattate per conto di quei sigilli, e con quanti
stolido, a un mecenate di niun conto, che mi hanno beneficato, ma non
avere in considerazione, tenere in gran conto, stimare. bibbia volgar.,
ho in mano danari a biscia per suo conto per libri esitati, e che spero
, 2-29: render chiaro e leale conto dell'esito di quella seta, filugelli,
, che non temo essorcismi: fate conto che quel folletto che vi va per casa
due piedi, che camminano ognuno per conto proprio. fogazzaro, 1-666: i
, ch'io mi tengo obbligato a rendervi conto di tutto quell'ozio che, in
-rifl. spiegarsi, esprimersi; rendersi conto; giustificarsi, fare le proprie ragioni
sguardo o col tatto, di rendersi conto di ciò che vi si nasconda.
che esplora, che tenta di rendersi conto di cosa vi sia più oltre sul cammino
d'ogni picciol suo moto a me da'conto. manzoni, fermo e lucia,
, s'espone a rendere uno stretto conto della sua, e ne contrae in certo
di ripresa. -annunciare, riferire per conto d'altri; portare un'ambasciata.
suoi casi. cattaneo, i-2-396: daranno conto di sé in corsi eminenti, nei
10. finanz. debito; conto scoperto, situazione deficitaria. -esposizione debitoria
anche tra le cose oneste, per conto del fine, il non esercitare arti per
quando si promette che non saranno in conto alcuno offesi. baldinucci, 9-i-134:
lettera-espresso, concludendo che ogni sospetto sul conto di filippo si sarebbe dissipato in pochi
medici con somma diligenzia ne fanno gran conto e annone una cura esquisitissima. sarpi
8-77: il desiderio di rendersi chiaramente conto dell'essenza delle cose è in sé
friggìo, e la bava strabocper proprio conto. cava. pancrazi, 2-14:
. - a ben essere: a buon conto, per precauzione. magalotti,
pubblico. cantini, 1-22-225: piglino conto e nota distinta di tutti i ferramenti,
molto si danno all'esteriore tengono manco conto con l'interiore, vengono quasi in
basta un esame più attento per rendersi conto... della mancanza assoluta in esse
estrutte / riceverete; ed io terrovvi in conto / di compagni a telemaco e fratelli
. sarpi, i-405: diedero immediate conto al pontefice, a cui la nova
b. croce, ii-1-389: a mette conto ricercare quando venisse adoperata per la prima
, opinione, teoria estetica di poco conto. b. croce, iii-10-263
stimare, da tenere nel dovuto conto. d. bartoli, 40-iii-439
stimare, reputare, giudicare; tenere nel conto dovuto, valutare, apprezzare, pregiare
: stimarle, pregiarle, tenerle nel conto dovuto. pallavicino, 7-7: so
-essere in estimazione: essere tenuto nel conto dovuto, stimato, apprezzato. guicciardini
si farà cadere in gran parte con un conto scalare sui più ricchi. rovani,
desolandola in guisa che si fece il conto esserne estinti più di 40 mila suoi
divina, e breve a l'ettemale fór conto alcuno. prenderemo dunque està, essa
appropriazione arbitraria e violenta compiuta per proprio conto dai soldati di tale esercito, o
che le religiose non ne devono far conto alcuno. salvini, v-384: 1 guadagni
che sapea purtroppo non poter essere in conto nessuno ornai degna di me. rosmini
ciò ch'egli aveva già intuito per proprio conto. 9. matem. estrarre
rapidità. -stralciare (da un conto). carducci, ii-4-201: ti
fratello che ho fatto estrarre dal mio conto col libraio rusconi. 10.
ministero. -commerc. estratto di conto: stralcio di un conto commerciale compilato
estratto di conto: stralcio di un conto commerciale compilato per un solo cliente,
certo periodo di tempo. -estratto di conto corrente: elenco delle relative operazioni con
fanno, sul libro mastro, del conto, ora di un corrispondente, ora
ad un corrispondente l'estratto del suo conto, egli lo confronta co'suoi propri
avviene che la immagine non riesca per conto niuno sensibile alla nostra vista, a cagione
a cui non piace, / a questo conto dunque ha un gran giudizio; /
/ riceverete; ed io terrovvi in conto / di compagni a telemaco e fratelli
a rifoggiare la società, senza tener verun conto... delle cose e dei
fatto parole altrove e detto il poco conto ch'io faccio del suo eunuco rimare
51: non mi pare per nessun conto dicevole e profittevole quella libertà fanciullesca dalla
e vi si iscrissero uomini di qualche conto nella boheme e nella democrazia, e l'
. non possa la corte criminale in conto alcuno ingerirvisi. 2. biol
depositato la somma fissata alla banca, nel conto corrente, evitandogli anche il disturbo della
ogni cosa tu dovessi in giudizio dar conto: fabbricare fuscello a fuscello, economizzare
il che esclude che potesse cucire per conto suo, fabbricandosi un grembiule, rammendando
... han tutto ciò in conto di augurio felice, e il marito è
vero che i capitalisti trovano il loro conto a convertire i propri capitali in tanti
egli molto era stato odiato per lo poco conto ch'egli avea tenuto della nobiltà e
il capitano, o un altro che tiene conto delle cose del re [del portogallo
stan quieti, e, a buon conto, si mettono all'erta. jovine,
/ di voler rivedermi ogni dì 'l conto. d. bartoli, 19-46: era
altri lavori di coltura per suo proprio conto. 5. economo (di
rimproveri non ingiusti. -bisogna tener di conto del danaro, per non trovarsi a
a braccia squadre / senza tener più conto di persona / fè faccia di pallottola
non badare agli altri, non tener conto del parere altrui; procedere senza scrupoli
figur. rajberti, 2-64: per conto mio, posso assicurarvi che nessuno osò
città viviamo,... ci rendiamo conto difficilmente... di come essa
falso, falsissimo. non sono facili in conto alcuno... sono avvezzate agli
, di agire senza tenere in eccessivo conto i princìpi morali. gobetti, ii-337
i beni e provvede agli affari per conto del proprietario; amministratore, fattore.
stipulare negozi giuridici in nome e per conto di un altro soggetto (specie di
bottiglia di * champagne 'prelibati. il conto -sessanta dollari. verga, ii-187:
, 12-75: fra i guerrieri di conto in grembo a morte / minar fa
altro, che eravamo gente di poco conto, cellule inferme e morbose, che
in dovere di accogliere e rinnovare per loro conto le attestazioni di stima e le ammirazioni
più, ma l'accerto che io conto fra le pochissime felicità della mia vita
volumi di filosofemi astrusi tenuti da lui in conto di nulla, coll'unico fine di
doveva laboriosamente tentar di comporre, per conto proprio, in un rozzo sistema.
e articolisti, i quali per loro conto non hanno mai condotta la minima operazione
, 304: il testimone per conto di mona lisabetta non è venuto,
, 2-381: mal guadagno farebbe nel conto finale, perché al lavoratore abbondano i modi
morale amministra, in proprio o per conto di terzi, dei beni patrimoniali; mercato
. -rifl.: procurarsi per proprio conto i mezzi necessari (cfr. autofinanziamento
opera d'un finanziere, detta 'il conto reso ', una commedia detta il '
compilare un qualche specchietto che risguarda un conto 0 qualunque altra materia, lo
, 6-73: il vecchio non teneva conto delle sue risposte, sfogliava i libricini
e trovandosi martino certe belle perle di conto e certe anella e gioie di valuta
peze io... e ditene conto. -estinzione del debito pubblico.
usata nell'accreditare una partita a un conto per indicare l'annullamento dell'accreditamento
-a ogni buon fine: a ogni buon conto, per ogni evenienza; per maggior
poi mi usò mille finezze, mi chiese conto de'miei studi, della mia vita
addirittura. bandello, 1-5-251: tien conto fin d'un minimo foglio di carta
. figur. ant. cosa di nessun conto, inezia, quisquilia. poliziano
volta v'avete avuto il vostro conto infino al finocchio. zeno, xxx-6-108:
non allungo ai pagamenti, / ricevo il conto mio fino al finocchio.