e accidenti; se io provo che il contagio non può esser né l'uno né
. salvini, 39-ii-142: né quell'innocente contagio della natura, per lo quale alcuna
licenza potesse più che il terror del contagio. giusti, v-180: sono avvezzato male
(653): non è [il contagio] sostanza aerea; perché, se
): corpi affetti e preparati [al contagio] dal disagio e dalla cattiva qualità
così forte e apertamente che assalito da quel contagio m'ero messo a ridere: «
potuto vincere e debellare il veleno del contagio venereo. = voce dotta,
di londra,., temer dovea il contagio delle nuove opinioni... e
un gran mucchio di morti di quel contagio. la tradizione, per dir la verità
verità, dice semplicemente i morti del contagio; ma dev'esser quello senz'altro
486): [il pericolo del contagio] sovrastava alla città, per tanta miseria
l'ammorbare; l'essere ammorbato; contagio, infezione; inquinamento; fetore.
decade con altrettanta volubilità; influenza; contagio; epidemia. sacchetti, 64-4
potrà domare in qualche parte il contumace contagio: perché costando elleno di particelle di
potrà domare in qualche parte il contumace contagio: perché costando elleno di particelle di
infettare di peste (o d'altro contagio). baretti, ii-45:
colpito dalla peste (o da altro contagio). marchetti, 2-422: indi
attecchire, il contagiare; epidemia, contagio. imperato, i-20: il solfo
7. propagato, diffuso (un contagio). varchi, 18-ii-319: alla
potrà domare in qualche parte il contumace contagio: perché costando elleno di particelle di
, di decadimento morale; infezione, contagio morboso. panzini, iii-133: ho
e bestie, rassicuratosi sul pericolo del contagio, udito finalmente che al belvedere facevano
tozzetti, 8-412: in casi di contagio più attivo e di sommo pericolo vien proposto
ogni moto, [il bue affetto da contagio] rimane estinto. bar etti,
.. vollero alcuni che la peste o contagio seguita nei buoi gli anni scorsi,
tutti addosso quell'apprensione e irrequietudine di contagio che levava la voglia di scherzare fin ai
novantanove anni, e per cagion di contagio. panzini, iii-336: si parlò di
, al vedere come egli nel comune contagio siasi mantenuto sano. giordani, ii-79:
in conseguenza, fecero sì che il contagio non vi si propagasse di più.
facendo il gufo, / chiusi al contagio / del mondo infetto / di se medesimi
sintomi..., quando o il contagio ne era molto più raro, o
commerciavano col solo egitto, donde per contagio ricevevano la peste. lampredi, 1-1-25
di firenze d'essersi serbata intatta nel contagio universale del cattivo gusto che imperversava in
comunicò. 8. trasmettere per contagio. -anche intr. con la particella
dicono questi signori dottori che [il contagio] si comunica da un corpo all'
stessa condanna, e l'orrore del contagio, e la solitudine, e le angustie
...: sia poi che i contagio... vivesse e andasse covando
trasfondesse per sopravvenienti apparizioni, come un contagio di scarlattina, sul volto di alcuni
educande, maggiori e minori. il contagio si sparse per tutto il conservatorio;
della sanità di firenze 'sopra il contagio della tabe polmonare ', o sia
contage, sf. latin, letter. contagio. caro, 3-248: quando fera
contagiò -ònis e a contagium: v. contagio). contagiare, tr. {
. comunicare, diffondere una malattia per contagio. -anche al figur.: influire
.). prendere una malattia per contagio. pratolini, 9-531: se i
contagiati! = deriv. da contagio. contagiato (part. pass,
e sm. affetto da malattia presa per contagio. -anche al figur.:
: 'contagiato'per 'appestato, preso da contagio ', è parola ridicola, come se
ciò che vedete. / come il contagio, oimè, di quella peste, /
darsi altra cagione della pestilenza che il contagio. redi, 16-v-296: questo vizio
: questo vizio, come per un contagio, si attacca quasi a tutti coloro
/ sì l'ha per lungo suo contagio infette [le anime], / che
, sulla foce, / amari, contagio d'acque desolate. 2.
2. malattia che si diffonde per contagio; epidemia. marino, 19-315:
sa, che con sciagura / di contagio mortai gli argivi oppresse. brusoni, xxiv-
morbo più doloroso e crudele del presente contagio che flagella l'italia. muratori,
3-33: se quando in una città il contagio comincia, si potesse far tosto crederlo
, a pregar per i morti dell'altro contagio, ch'eran sepolti là.
, / il morbo e il contagio ti accompagneran. d'annunzio,
la stessa condanna, e l'orrore del contagio, e la solitudine, e
nienti apparizioni, come un contagio di scarlatina, sul volto di
dal quale io non abbia contratto qualche contagio. f. f. frugoni,
frugoni, xxiv-943: col suo doppio contagio [la moda] fa marcire l'
1-185: noi non saremo esenti dal contagio dell'idolatria, essendoché le nostre mani
il meno considerabile quello, che il contagio della opinione non può così agevolmente appiccarsi
di firenze d'essersi serbata intatta nel contagio universale del cattivo gusto che imperversava in
altra corte di europa, temer dovea il contagio delle nuove opinioni, che si potean
mia. e questo male, appetto al contagio degli esempi rei, delle molli o
/ facendo il gufo, / chiusi al contagio / del mondo infetto / di se
: il piangoleggio de'poeti è moderno contagio dal quale, grazie ad un mio
educande, maggiori e minori. il contagio si sparse per tutto il conservatorio; ne
di tonsura. serra, ii-522: il contagio del branco è cessato nell'animo,
non la pensavano così, non temevano il contagio, e correvano a loro come le
le lingue volgari, come un dilettoso contagio, si stese. algarotti, 1-377:
col gius feudale, come un dilettoso contagio, dice il salvini, che da'versi
mia parte con le armi. il contagio dell'ardore e della generosità è subitaneo
dotta, lat. contagium * contatto, contagio, contaminazione '; deriv. e
. contagióne, sf. ant. contagio, infezione; malattia infettiva, epidemia
corretto rispetto a contagium: v. contagio). contagiosaménte, avv. in
avv. in modo contagioso, per contagio. - anche al figur. tommaseo
contagiosissimo). che si trasmette per contagio; infettivo. g. villani
2. figur. che si comunica per contagio; che si trasmette agli altri (
che produce epidemia, che trasmette il contagio; infetto (un ambiente, l'aria
, deriv. da con- tagium * contagio contagiri, sm. invar. tecn
tangère * toccare '(cfr. contagio e contatto). sembra evidente che
[le anime] per lungo suo contagio infette, / che scevre anco dal corpo
, insozzamento. -per estens.: contagio, infezione, stato di malattia.
.: modo con cui si propaga un contagio. -a contatto: in modo
(comp. di tangère: v. contagio). contattóre, sm
ritenute, quindi, probabili apportatrici di contagio); periodo di isolamento di durata
allo scopo di impedire l'estendersi del contagio. giusti, i-31: se le
vigilanza di milizie intesa ad impedire il contagio, vietando l'ingresso da paesi infetti.
ha [le anime] per lungo suo contagio infette, / che scevre anco dal
convinti come loro, della realtà del contagio, suggerivano precauzioni, cercavano di comunicare
corrompere). 8. ant. contagio, epidemia; infezione, lesione organica
corte di europa, temer dovea 11 contagio delle nuove opinioni, che si potean dire
mai più. banti, 6-71: il contagio della tristezza, morbo inutile e superato
[i guariti] per mezzo al contagio franchi e risoluti; come i cavalieri
: i medici opposti alla opinion del contagio, non volendo ora confessare ciò che
e vere, almeno in parte, il contagio di que'rei ammorbati costumi, che
de'più lodati e consigliati in tempo di contagio. carena, 1-51: 'diascordio',
facendo l'uomo medico, diffonde il contagio dei medici ammalati d'ozio e di bisogno
una insuperabile bar riera al contagio, ne troncarono la diffusibilità. =
olio. 3. epidemia, contagio. de amicis, i-255: quello
una collettività (un'epidemia, un contagio). m. villani, 9-14
, la diminuzione, la violazione, il contagio. michelstaedter, 790: l'uomo
. disinfettare dalla peste o da altro contagio (una città, una persona,
. carducci, iii-25-195: se un contagio disertasse la vostra città, gli altri
532): nella città, quello [contagio]... già c'era stato
: la frenesia s'era propagata come il contagio. il viandante che fosse incontrato da
al primo fischio che diede impresse mortai contagio nel cielo tanto che morti alla grazia in
una malattia); diffondersi (un contagio); arrivare (il sonno, la
famiglia di contadini portata via tutta dal contagio. b. croce, ii-13-152: la
di decrescenza; può diffondersi sia per contagio diretto (dall'individuo malato o convalescente
convalescente a quello sano) sia per contagio indiretto (per il tramite di oggetti
non si sa se epidemicamente o per contagio diffusa; ma, intanto che i
disprezzo degli accademici, sono immuni dal contagio. = voce dotta, comp
ifomi- cete del genere cryptococcus: il contagio avviene attraverso soluzioni di continuità della pelle
erano uscite voci fatidiche dai malati di contagio, che pronosticavano la fine del mondo
. botta, 4-338: cominciò un contagio a trento, il quale...
poteva apprendersi, frequentandola, come un contagio attaccaticcio, ma non agli scoti né a
): i medici opposti alla opinion del contagio, non volendo ora confessare ciò che
. 3. ammorbamento, contaminazione; contagio, infezione, epidemia (e,
una bevanda); che diffonde un contagio (un luogo, l'aria)
2. apportatore di febbre, diffusore di contagio; ammorbato, malsano, malarico (
3. apportatore di febbre, propagatore di contagio, malsano (un luogo, l'
, 5-20: scomparso il pericolo del contagio, mi resta il ricordo delle costumanze funerarie
[i guariti] per mezzo al contagio franchi e risoluti; come i cavalieri d'
passione gli attimi fuggitivi e comunicato per contagio il fervore della sua vitalità ai prossimi
stata in quel vicinato la furia del contagio, e il fetor de'cadaveri lasciati
, di una malattia, di un contagio. baldi, 642: ho preso
); maligno, virulento (un contagio, un'epidemia). s.
i quali parvero ritrovare in campidoglio il contagio del folle figuratóre, poiché fecero dipingere sul
in tali momenti, ogni fòmite di contagio. 3. figur. cagione
loro né da'medici conosciuto per il contagio formato. davila, 697: era
violento, grave (una malattia, un contagio, un'indisposizione). bibbia
; in modo virulento (propagarsi un contagio). malispini, 1-556: giunto
; in modo virulento (diffondersi un contagio). libro della natura degli animali
malattia); virulenza (di un contagio). boccaccio, dee.,
(a una malattia, a un contagio o anche agli effetti dell'alcool).
d'esser raggiunta e invasa da un contagio vertiginoso. -scatenarsi, infuriare rumoreggiando (
grida sùpplici dei prigionieri, invasi dal contagio della frenesia fùnebre. pirandello, 7-163
san massenzio per mutar aria e fuggire il contagio delle febbri maligne. lippi, 3-46
di una città spopolata e funestata dal contagio, passò a roma. de marchi,
. conserva intatta in mezzo a tanto contagio la nativa purità dell'anima sua.
concreto: grave malattia, epidemia, contagio violento. g. m. cecchi
malattia; trasmettere un'infezione, un contagio. vito da cortona volgar.,
): i medici opposti alla opinion del contagio, non volendo ora confessare ciò che
effrazione. -ant. trasmettere per contagio. tommaso di silvestro, 252:
giuoco... sento l'orrore del contagio che mi corrompe. brancati, 3-241
al pedagogo baccello non era se non « contagio del malo esempio »? e nessuno
': essendo lo più effetto di contagio venereo, dicesi anche 4 gonorrea gallica
-diffuso, esteso, grave (un contagio, un'epidemia, una calamità)
applicazioni di chi governa in congiuntura di contagio, si è quella dell'* annona
cura / e '1 mantenea d'ogni contagio netto; / non dava troppo il
facendo il gufo, / chiusi al contagio / del mondo infetto / di se
: non è ignea [la natura del contagio], perché brucerebbe. non è
de'paesi che n'erano [dal contagio della peste] così malamente inbrattati,
altre. agostini, 1-91: il contagio, che si è tanto familiare fatto
tossine o veleni; preservare da un contagio. ferd. martini, 1-iii-263
agg. medie. dotato di immunità dal contagio di un morbo o dall'azione di
corallo lucido; / egli sfida il contagio avvelenato / mitridaticamente immunizzato. pratolini,
sana e contenta i vaghi segni del contagio psichico che moltiplica le risse, gli'
parigino in certa questione di epidemia e di contagio. de sanctis, ii-15-143: io
o, anche, da un altro contagio); infetto, contaminato dalla peste.
infetta di peste, che diffonde un contagio. -al figur.: corruttore.
il gastigo fosse ottima medicina di quel contagio. 3. eccitato (un organo
specchi... / come il contagio, oimè, di quella peste, /
-in partic.: influsso malefico; contagio, infezione; azione deleteria.
: i benestanti ànno pochissimo sentito il contagio..., col nutrirsi bene ànno
diede [il serpente] impresse mortai contagio nel cielo, tanto che morti alla
preghiera. -condizione, situazione di contagio. siri, ii-1529: fra cocenti
in quel letto, e preso il contagio, ne restò morto. l.
come se includesse il rimprovero di un contagio immondo. 4. istol. procedere
una malattia); diffondersi (un contagio). g. villani, n-66
tempo che passa tra il momento del contagio e l'apparire dei primi sintomi di una
... era scoppiato indubitabilmente il contagio. soffici, iii-511: dietro a certi
robe, che vengono da luogo sospetto di contagio, non ancora sottoposte alle pratiche consuete
di quel di milano, ove nel contagio del 1630 furono prese parecchie persone che
. 2. ant. epidemia, contagio. -anche: malattia, infermità.
-per estens. ant. epidemia, contagio. siri, i-59: per le
vittima di un'epidemia, di un contagio (una città). 1.
morbo. -anche: infezione, contagio. latini, rettor., 38-14
; infestione. 6. attacco, contagio (di una malattia). d
, pestilenza; epidemia. -anche: contagio. -nella terminologia medica più recente:
[le anime] per lungo suo contagio infette, / che, scevre anco dai
grande virulenza (un'epidemia, un contagio). amari, 1-1-404: arsevi
, cessare (un'epidemia, un contagio). mazzini, iv-1-362: il
6. medie. malattia infettiva, contagio, epidemia. — in partic.
prima / l'influenza schivar del rio contagio / con sciorre i capi, e cercar
. medie. disus. malattia infettiva, contagio, pestilenza; malanno, indisposizione.
malattia); diffondersi rapidamente (un contagio). lapis, 225: s'
malattia; trasmettere un'infezione, un contagio. giamboni, 10-42: de la
tedesca di roma fu una specie di contagio. d. martelli, 90: il
con quelle degli uomini. -figur. contagio. arici, i-269: mordendo /
particella pronom. disus. contrarre il contagio. botta, 6-i-401: quando entrò
scrittori si conservarono sani in mezzo al contagio dello stile gonfio che innondato avea tutta
; e se io provo che il contagio non può esser né l'uno né l'
inalterato. agostini, 1-84: dal contagio del povero incominciando sempre la peste,
già così intimamente l'aveva corrotto il contagio che in fondo alla sua riluttanza era
diffusione nell'organismo di agenti patogeni; contagio. -anche: epidemia. -periodo d'
per vedere se vi fosse sospetto di contagio. alfieri, 1-31: tutte le
. del papa, 5-170: il contagio... può riceversi dalle corde con
, di violenza e di estensione e contagio epidemico. = comp. da
diffondersi rapidamente (una malattia, un contagio). mazzini, 11-349: il
può spiegare come una suggestione ed un contagio di isterismo maschile, dopo lunga e
642): quell'acqua portava via il contagio. [ediz. 1827 (644
lavava giù, per così dire il contagio]. 7. con valore
pudibonda severità, per non cedere al contagio del riso si torturava le labbra.
alcun piccolo vagito. -rendere immune dal contagio (un luogo); farvi cessare
da una malattia; cessazione di un contagio. m. villani, 8-25:
capo più libero. -immune da contagio (una comunità, una regione)
birbanti, suol portare e dilatare il contagio. ferd. martini, 1-iv-328: viene
il pericolo di essere infettati per il contagio di dette polveri, levandogliele da dosso
lat. lùès 4 epidemia, peste, contagio '; cfr. isidoro, 4-6-19
ovvero lupi mannari, d'uomini che per contagio di follia si credevano di diventar lupi
4. colpito da malattia, infetto da contagio. benivieni, 1-108: non la
di una malattia, la pericolosità di un contagio). boccaccio, dee.,
o contagiose, che si trasmettono per contagio; quelle da intossicazione o avvelenamento,
. spargono in tutti gli ordini il contagio della miscredenza, non è più tempo
= comp. di mallo] e contagio (v.). malcoritentare
e ammutita. bisaccioni, 1-20: nel contagio delle rivoluzioni, che non ha la
e d'ogni età, / ché 'l contagio d'amor sorprende ognuno, /.
male (fisico o morale); contagio. iacopone, 3-54: per la
. -malattia allo stato epidemico, contagio. boccaccio, dee., 1
educande, maggiori e minori. il contagio si sparse per tutto il conservatorio. papini
); propagarsi, diffondersi (un contagio, un'epidemia). a.
persone provenienti da'paesi dove il contagio s'era manifestato. pellico, 2-223
sana e contenta i vaghi segni del contagio psichico che moltiplica le risse, gl'
solenne cura / e 'l mantenea d'ogni contagio netto. f. corsini,
il marito l'avesse marchiata d'un contagio non purificabile. = dal fr
/ che il diresti avanzato al mal contagio. botta, 5-376: chiamata al supplizio
il marciume, e la paura del contagio e l'impotenza a vincersi, suscitavano in
martirio di noia aspirata e diffusa come un contagio, relitti angosciosi di una festa che
roberto, 663: perez sentiva il contagio di quella tristezza diffusa tutt'intorno,
tutti i contatti, gli dicono che il contagio è nell'aria; e, se
grande agente di preparazione a subire 11 contagio è la paura. monelli, i-153:
, o materiali. che il contagio sia sostanza spirituale, è uno sproposito
parlarne. ora, sostanza semplice il contagio non è; e si dimostra in
(574): giravano per mezzo al contagio franchi e risoluti, come i cavalieri
lezzo / sì l'ha per lungo suo contagio infette / che, scevre anco dal
se le appiglia alcuna contrarietà quasi per contagio. giorgio dati, l-48: essendo stato
al debito crescimento. -trasmettere per contagio (una malattia). palladio volgar
causa stragi o distruzioni gravissime (un contagio, una catastrofe, un evento bellico)
verità, dice semplicemente i morti del contagio; ma dev'esser quello senz'altro,
a dir poco, per mezzo del contagio. pellico, 2-9: se i colossi
le educande, maggiori e minori. il contagio si sparse per tutto il conservatorio;
stato patologico o del verificarsi di un contagio; sospetto o anche prodromo di una
ma ormai egli si sentiva preso dal contagio di quel torpore intellettuale che dà la
d'alcun bene? 6. contagio, contatto impuro, contaminazione. bartolomeo
una malattia); trasmettere (un contagio). ramusio, iii-92: si
-diminuire, attenuare la virulenza di un contagio. p. del rosso, 345
corallo lucido; / egli sfida il contagio avvelenato / mitridaticamente immunizzato. idem,
10. propagarsi, espandersi per contagio. bisticci, 1-i-72: vedendo il
, 28 (490): un certo contagio, il quale... dalla
dentro al periodo che noi chiamiamo del contagio,... si moltiplicano incredibilmente
convenendo tutti nella opportunità di risparmiarsi il contagio della tristezza, morbo inutile e superato.
morìa, sf. disus. contagio di vaste proporzioni e di estrema gravità
iii-148: l'individuo colpito dal mortai contagio, il marinaro che perisce al piè
-in par- tic.: epidemia, contagio, pestilenza. -anche: il periodo
spargono anco di cose, per via di contagio. bacchelli, 1-i-29: chi si
morti, una diffusa mortalità (un contagio, una pestilenza). boccaccio,
a parlamentare. -atto a propagare un contagio; infetto. manzoni, pr.
che nella città di roma recava il contagio, vedevasi in mano della divina giustizia
ch'egli è veramente, tassandolo di contagio. 13. fotogr. fotografia
(648): sono proprio stato nel contagio fino agli occhi. è vero che
risa, e nàcchere di risate a contagio senza fine salienti e sospese al mio repentino
diligentissimo narratore delle cause manifeste [del contagio del tisico] e dei segni.
490): un... contagio, il quale... dalla cattiva
frequentemente. agostini, 1-91: il contagio... dico egli accidentalmente avenire
, /... nefritide, contagio transalpino; /... tutto il
: non so... sarà il contagio delle neonate: credo che tale sia
in un luogo: non esserci alcun contagio o epidemia (anche in relazione con un
, della città solamente, moriron di contagio: gli otto noni, all'incirca
derivante dalla mancata conoscenza dei meccanismi di contagio. d'azeglio, 1-136: egli
.. che vi avesse luogo un certo contagio, il quale ne'corpi affetti e
lazzeretto] avesse luogo un certo contagio, il quale... dalla cattiva
648): sono proprio stato nel contagio fino agli occhi. rovani, 1-14:
a un popolo predestinato, diventeranno, per contagio d'esempio, migliaia di migliaia.
etade. agostini, 1-84: dal contagio del povero incominciando sempre la peste, per
, 41-265: mi sovviene d'un orrendo contagio che al tempo de'nostri padri avea
, della città solamente, moriron di contagio: gli otto noni all'incirca.
: riman da vedere se [il contagio] possa essere accidente. peggio che
fermo e lucia, 582: il contagio s'era appiccato alle vesti, ai
e fuggevole e pin è ripreso dal contagio del peloso e ambiguo carnaio del genere
ne resta esente. -propagarsi per contagio epidemico. giuseppe flavio volgar.,
spietatamente. bisaccioni, 1-20: nel contagio delle rivoluzioni chi non ha la mano
6. figur. particolarmente virulento (un contagio, una malattia). l
fanciulla. -che può trasmettere il contagio di una malattia epidemica. muratori
cenere, l'individuo colpito dal mortai contagio,... il suddito schiacciato sotto
all'uomo dalle pulci dei ratti o per contagio interumano, attualmente scomparsa in europa
suol avere fra noi 11 nome di contagio, perché col toccare i corpi o l'
: il piangoleggio de'poeti è moderno contagio dal quale, grazie ad un mio sogghignetto
. rondinelli, 1-3: in tempo di contagio i mali sono veementi, i dolori
, 1-1: il cielo adirato piove contagio et infezione. lubrano, 3-125: in
si credeva fosse la pepita, un contagio o qualche malìa. -con riferimento
. ant. epidemia di peste; contagio o morìa provocata da tale morbo (
erano appestate del morbo della sordidezza, del contagio di una brutta avarizia. camerotti,
abito'.. ant. contagio. ibbia volgar., ii-27
in mano o sul corpo in tempo di contagio per preservarsi da esso. m
. campana, iii-297: rappiccatosi il contagio nel borgo di marulà, luogo popolatissimo
un popolo predestinato, diventeranno, per contagio d'esempio, migliaia di migliaia.
(648): sono proprio stato nel contagio fino agli occhi. e vero che
hanno scritto che, in tempi di contagio, è stato in uso ed essere lecito
comparazione, il picciol numero dal suo contagio... non può difendersi nell'
città, prima che dilatandosi per isventura il contagio, le venisse negato pratica dagli altri
le mercanzie in occasione di sospetto di contagio. de nicola, 535: si ebbe
porti o aver praticato con navi sospette di contagio e di non aver ammalati a bordo
la cui infermità possa ingenerar tema di contagio. se la pratica si accorda dal magistrato
casini, ii-350: ove il pestilente contagio si accostò alle mura di gerosolima e
cagioni del male, più che a contagio particolare, più che al predominio insistente di
in questione eccitando o generando il preteso contagio od altro agente predisponente in articolar
alcuni teologi hanno scritto che in tempi di contagio è stato in uso ed essere lecito
più assidue cure la nascente popolazione del contagio de'genitori e preparare così una generazione
quello che possa bisognare al tener lontano il contagio e a mantenere la sanità, l'
le persone provenienti da'paesi dove il contagio s'era manifestato. cattaneo, vi-1-293
signori dottori che si comumca [il contagio] da un corpo all'altro; che
1'awicinarsi della presenza maledetta, del contagio che non ha rimedio. pavese, 2-22
ferrara si preservò illesa nel 1630 dal contagio. botta, 5-13: credette colla
becchini esposti mangiassero spesso cose preservative dal contagio, come noci, ruta, fichisecchi.
dovrebbe trattar veruno con persone infette di contagio, se non portando seco il preservativo
quiete. -scampato a un contagio; rimasto immune. sanudo, lii-14-112
becchini esposti mangiassero spesso cose preservative dal contagio, come noci, ruta, fichisecchi
guerra, dalla distruzione, da un contagio. s. venier, lxxx-3-816:
avidità del proprio bene, inietto dal contagio della cupidigia, mai non posa.
della pupilla / il buon sorriso immune dal contagio. soldati, 2-417: lo sguardo
4. comunicare, diffondere (un contagio). bicchierai, 148: è
-per simil. diffondere come per contagio. f. f. frugoni,
corpo femminile. 17. trasmettersi per contagio, infettivamente (una malattia);
processo di propagazione. -diffusione per contagio di una malattia. algarotti, i-vm-9
demica che si diffonde per contagio diretto da in dividuo a
le persone provenienti da'paesi dove il contagio s'era manifestato. leoni, 260
tali casi ingannarsi col prendere per effettivo contagio quello che non è e provveder per
come se già sentisse il prudore del contagio. cicognani, 1-93: il prudore
mente esercitassero su altri soggetti predisposti il4 contagio psichico 'e si creassero delle vere
agiunga. 4. malattia, contagio, pestilenza. a. pucci,
il marito l'avesse marchiata d'un contagio non purificàbile. = agg. verb
passi sono chiusi per gli sospetti del contagio, non vorremmo che eglino restassero per
chi è tenuto lontano per evitare il contagio di una malattia infettiva. pananti,
esito benigno, che si trasmette per contagio diretto e indiretto nel periodo prodromico e
-prendere (una malattia, un contagio). carducci, ii-10-97: l'
rammargmino e come se ne impedisca il contagio. butti, 247: gli
che la calcina è un preservativo dal contagio della volpe sul seme del grano e più
. campana, iii-297: rappiccatosi il contagio nel borgo di marulà, luogo popolatissimo,
il fuoco), propagarsi (un contagio). s. bernardino da siena
. campana, iii-200: rappiccatosi il contagio nel borgo di ma- rulà, luogo
oscuramente toccate da questa presenza, dal contagio di questa energia che non ha requie
, riuscire a guarirne; evitare il contagio. boccaccio, dee., i-intr
. muratori, iii-17: ripullulato il contagio in firenze tanno 1632, si serrò
una recrudescenza (una malattia, un contagio). g. capponi, ii-65
. -contratto (una malattia, il contagio). targioni pozzetti, 10-61:
, del male, cioè del ricevuto contagio. -adottato o ammesso (un
cenere, l'individuo colpito dal mortai contagio,... tutti con una eguale
aveano le genti dell'armata per lo contagio ridotte a poche e in grandissima penuria
.; riappestare, verbo iterativo del contagio in genere. = comp.
); estendersi, infierire (un contagio). -anche: farsi più acuto
a giovane ringrammatichito, e'piglia il contagio dell'arte. uè una vena d'affetto
tali casi ingannarsi col prendere per effettivo contagio quello che non è e provveder per tempo
muratori, iii-129: nei tempi di contagio può essere che si sieno preservati molti
fermo e lucia, 661: il contagio mollò, come suol dirsi, repentinamente
città durante le epidemie per circoscrivere il contagio. 5. carlo borromeo, 1-22
pratesi, 1-311: v'è un contagio di idee, di linguaggio, d'
1-39: vi trovarono sei ammalati di contagio, oltre ai morti già detti e,
, 15-133: se non che cotesto contagio de'romanzi imitativi non è cosa nuova a
. -superare ogni barriera (un contagio). oliva, i-1-594: l'
/ che il diresti avanzato al mal contagio. -scherz. porta dei rondoni
! » -danno causato da un contagio. rappresentazione di s. maria maddalena
rigido autocratismo e il russofilismo contro ogni contagio d'idee occidentali. = deriv
oppinione adesso quasi commune che si prenda il contagio per la bocca...,
caso l'individuo diventa portatore sano del contagio), ma si trovano soprattutto in
i-491: d'antidoti salubri / al contagio non è sicuro schermo / da l'arte
di malattie epidemiche, di pericolo di contagio, di infezioni, ecc.; l'
immune da una malattia, da un contagio (o si crede abbia tale potere
. liberare da un'epidemia, da un contagio. sanudo, i-1001: che non
(490): sia poi che il contagio scoppiasse da principio nel lazzeretto medesimo,
igiene personale e collettiva, e il contagio avviene per lo più per contatto con
andarono. faldella, i-4-59: il contagio ai quell'arditezza giovanile toccava persino la
ad una ad una, temendo il contagio della tisi. faldella, i-4-204: si
pronom. premunirsi; difendersi da un contagio. cellini, 1-29 (77)
/ sì l'han per lungo suo contagio infette, / che scevre anco dal
sordido contagio / d'ogni essere men puro? c
i-491: d'antidoti salubri / al contagio non è sicuro schermo / da l'
ben dette. causa di contagio... /... /
che il marciume e la paura del contagio e l'impotenza a vincersi, suscitavano
91: intanto avendo nelle fibre il contagio ed occultandolo parimente e solo fidandosi del
chiuso... era scoppiato indubitabilmente il contagio. b. croce, iii-2-407:
re agamennone. 27. trasmettersi per contagio. l. f. marsili,
lo spirito, la comunanza propaga il contagio dei peggiori. deledda, iv-192:
, ma che i semi di un tal contagio, esalati dal corpo infetto, si
: separare i carcerati, i sospetti di contagio. -tenere qualcuno lontano da sé
da cui si teme possa diffondersi un contagio a provvedimento cautelare che ne comporta ^
da cui si teme possa diffondersi un contagio). tre piante, lontani dalle
o diffonde gradatamente e subdolamente (un contagio). tommaseo [s. v
tommaseo [s. v.]: contagio serpeggiante. 5. figur.
modo subdolo (una malattia, un contagio). l. f. marsili
del marzo 1630,... il contagio, che aveva lentamente serpeggiato nel verno
maniera. agostini, 1-84: dal contagio del povero incominciando sempre la peste,
-colpire con notevole virulenza (un contagio). ghirardacci, 3-130: sferzando
treponema pallidum e trasmessa di solito per contagio diretto; è caratterizzata da lesioni circoscritte
luetica, insorgente 2-3 settimane dopo il contagio nel sito di inoculazione del treponema;
4-2-270: la simpatia è una specie di contagio morale. chi simpatizza è se stesso
semplicità e di natura. -debellare un contagio, una malattia. fabbroni, xviii-3-1102
. -diventare meno virulento (un contagio), meno impetuoso (l'imperversare
, cxiv-44-283]: il male del contagio si va sminuendo, onde speriamo che dio
v.). schio di contagio mediante operazioni di igiene pub
: il piangoleggio de'poeti è moderno contagio dal quale, grazie ad un mio sogghi-
somministrati'. 5. trasmesso per contagio (una malattia). redi,
appestate del morbo della sordidezza, del contagio di una brutta avarizia. pallavicino,
. buonarroti il giovane, 9-54: il contagio d'amor sorprende ognuno. de dominici
della pupilla / il buon sorriso immune dal contagio. 3. figur. benevolenza
in cui si ritiene possa diffondersi un contagio. sanudo, 3-118: savi sora
per vedere se vi fosse sospetto di contagio. pindemonte, iii-139: posson le
o spirituali o materiali. che il contagio sia sostanza spirituale, è uno sproposito
accorrea per aiutarli / periva, o di contagio o di soverchia / fatica, a
a quello della provvisione il pericolo del contagio, che sovrastava alla città per tanta miseria
pagavo. 24. propagare un contagio, una malattia anche spirituale.
non poteva che spander sempre più il contagio. cattaneo, vi-1-292: degradati dalla
affezione morbosa); diffondersi (un contagio). dalla croce, v-38:
desideri. 4. propagatore di contagio. p. verri, i-404:
debellamento di una malattia o di un contagio. b. croce, iii-22-197:
spirituali, o materiali. che il contagio sia sostanza spirituale, è uno sproposito
marchetti, 5-289: una tal causa di contagio... /...
già nella comunanza delle sceleraggim e gravissimo contagio delle loro sporchezze imputridite e corrotte,
vengon per mare da luoghi sospetti di contagio. -tempo sporco-, molto nuvoloso
pratesi, 1-311: v'è un contagio di idee, di linguaggio, d'abitudini
raffreddori, le malattie si propagano, il contagio s'allarga. 2. emettere
si slabbrava dalle grondaie. -trasmettersi per contagio (una malattia). nannini [
alle pratiche contro la procreazione e il contagio di sifilide e di blenorragia (e
] si conservarono sani in mezzo al contagio dello stile gonfio che innondato avea tutta
che ha natura quasi epidemica (un contagio). m. menicucci [
parenti nata, restò sola l'anno del contagio e un certo nardino otonaio, che
si lasciavano / afflitti da un contagio linguistico / che crea di
654): ora, sostanza semplice il contagio non è... non è
del proprio bene, infetto dal contagio della cupidigia, mai non posa. lorenzo
magistrato della sanità di firenze 'sopra il contagio della tabe polmonare', o sia tisichezza
4. il sopravvenire di una malattia; contagio di una pestilenza; accesso di una
. diffondere un'infezione, una malattia per contagio. c. boito, 1-272:
, fermo e lucia, 661: il contagio mollò, come suol dirsi, repentinamente
individuo a un altro per via di contagio di un agente infettante o, in senso
necessario mancante. -introdurre un contagio, un'epidemia in un determinato luogo
signoril passatempo. 30. passare per contagio (una malattia); estendersi (
lo può spiegare come una suggestione ed un contagio di isterismo maschile, dopo lunga e
viziosa. bisaccioni, 1-20: nel contagio delle rivoluzioni, chi non ha la
arici, i-54: ma come o rio contagio o morso infetto, / o di
uno strascico vivo e vegliante di quel contagio, è una conseguenza infelice di quella
con materiale organico atto a spargere il contagio (secondo antiche credenze fondate sull'ignoranza
popolare diffusa nei secoli passati che un contagio venisse propagato attraverso tale pratica).
del 1630, venne accusato di diffondere il contagio spalmando sulle porte delle case, nelle
peste di milano del 1630 per diffondere il contagio. manzoni, pr. sp.
pratica degli untori, accusati di propagare il contagio, durante la pestilenza di milano del
della fibra a sentire la possa di quel contagio. tommaseo [s. v.
», 14-ii-1988], 145: effetto contagio: ecco perciò comparire i valletti reelli
che possa trasportare microrganismi patogeni trasmettendo un contagio. muratori, 4-114: gran cura
attività che favorisce la propagazione di un contagio. targioni tozzetti, 6-18: il
mi raggiunge. -che trasmette il contagio, che è agente d'infezione (
e virulento (una malattia, un contagio). s. carlo borromeo,
mali moris'. -che può trasmettere un contagio; infetto (una sostanza organica)
4. diffusione di una malattia; contagio, epidemia. leopardi, iii-104:
fischio, che diede, impresse mortai contagio nel cielo, tanto che morti alla grazia
, virulenza di una malattia, di un contagio. -anche: intensità, acutezza di
alla larga. finanche le serve temevano il contagio. -essere evasivo. verga
rapidamente di luogo in luogo (un contagio). papi, 4-23: i
da un luogo all'altro (un contagio). bibbia volgar. [tommaseo
morte; forza e diffusione di un contagio. - anche: potere feroce e arbi
bocca da'medici li preserva dal contagio maligno degli ammalati. vìa
in prezzolini, 3-915]: lontanato il contagio della pigra vita chiacchierativa. chiacchieréccio
chi trasmette, diffonde una malattia per contagio. g. ceronetti [«
o una malattia infettiva, spargendone il contagio. g. manganelli, 14-115
4-vii-1995], 16: le fonti di contagio sono ricomparse perché non ci sono controlli
medie. che è proprio, relativo al contagio che avviene con l'assunzione di acqua
forme non abbiamo la certezza del veicolo di contagio ». = voce dotta,
.. l'europa tremava per il contagio, ma il supertecnico negava. corriere della
a sentire bollettini notarili sull'avanzata del contagio ieri altri quattro uffici postali del new
ed epidemiche e per eliminarne le fonti di contagio. m. de bac [«
allo scopo di impedire l'estendersi del contagio. gioia, 5-iii-307: l'
dell'innominabile cancro, le minacce del contagio, la fobia per gli untori (indicati
sistema immateriale delle telecomunicazioni come vettore di contagio. www. mediamente. rai. it
uso del preservativo allo scopo di evitare il contagio di malattieinfettiveogravidanzeindesiderate (unrapportosessuale).
internazionale, rimasta almeno parzialmente immune dal contagio socialpatriottico. societarizzazione, sf. finanz