parlare, i quali già essendo stati in consuetudine sono poi venuti in abbandono, se
uso dei più, ritorneranno nella medesima consuetudine. b. davanzali, ii-28
l'audacia venne, / poi la consuetudine seguia; / costoro in guisa tal
produce, com'è noto, con la consuetudine la nausea, il senso d'infelicità
v. borghini, 1-1-99: avendo in consuetudine i romani di scrivere abbreviati i loro
anche nel nostro abitato ripresi la mia consuetudine con le persone che già conoscevo e
noi si fa l'abito con la consuetudine. guicciardini, ni: quanto più si
contratto un'abitudine; esperto per lunga consuetudine, assuefatto. dante, conv.
, fisiologica (cfr. assuefazione, consuetudine, costume). salvini, x-194
arila, 7: abitudine per 'abito, consuetudine, uso, assuefazione ': convengono
all'abolizione di situazioni sociali stabilite per consuetudine o sancite dalla legge (abolizione della
fra cherubino, i-120: una consuetudine di mala corruttela e abusione è introdotta
e spagnoli, che già sono dalla consuetudine nostra accettati. però a me non dispiacerebbe
m. villani, 2-47: per consuetudine d'una compagnia degli accomandati di madonna
accostumanza, sf. ant. costume, consuetudine di vita (v. costumanza)
e essere solito, avere come consuetudine, usare. seneca volgar.
i-xin-9: l'amistà s'accresce per la consuetudine, sì come sensibilmente appare. idem
lo beneficio, lo studio e la consuetudine sono cagioni d'amore accrescitive. idem,
); contratto per abito, per consuetudine, per esperienza, non innato.
. dir. diritti acquisiti: derivanti per consuetudine e per prescrizione. 4.
proprie canum quod et ad homines tractum consuetudine est *. adularla, sf
altrui. firenzuola, 358: la qual consuetudine la aveva affondato nel pelago amoroso sì
dèi, che, secondo la mia consuetudine, v'abbia ad intonar ne l'orecchio
innanzi alla guerra troiana, avevano questa consuetudine, che nel tempo delle guerre nessun
lodava le verzure e faceva pronostici, per consuetudine di agricoltore invecchiato tra le cose della
.. disonestamente, e fuori d'ogni consuetudine accusarono per ghibellini neri di giuntino alamanni
luoghi, i quali oltre alla naturale consuetudine allettano qualche volta a lasciare le civili
casta vergogna, infin che la lunga consuetudine fa gli animi esser eguali conoscere.
, comprensione o fiducia (conciliato da consuetudine di vita in comune e da affinità
: perché allora non ammassandosi dalla cattiva consuetudine tanti vapori nell'anima, si desterebbe
credere ne'cittadini nostri l'uso et consuetudine de'passati abbia adminicolo et possanza.
o mancano, secondo che sono dalla consuetudine ammessi o reprobati. tasso, 2-60
inumano, sì fiero, che la consuetudine, lo amore, la vergogna, non
reciproca benivolenza, e accresciuta per la lunga consuetudine, né per crespe di fronte,
figlio 'amor mio ', per lunga consuetudine le scienze ne le quali più ferventemente
d'annunzio, iv-2-133: per la consuetudine sorse quindi tra i due a poco
, vii-64: lei iv-1-48: la trista consuetudine dell'analisi l'incitava pur rispose che
cocchi, 5-1-58: fu introdotta la consuetudine... di anatomizzare ancora minutamente
dovuto al coraggio, che nasce dalla consuetudine all'audacia. dante, inf.
5-125: suole adunque esser questa a noi consuetudine antiquata. s. agostino volgar.
più lieve si appanna agli occhi della consuetudine. palazzeschi, 4-170: aveva raccontato
i suoi appigionanti non esisteva nemmeno la consuetudine del saluto. moravia, viii-133:
convenienza di ragione e per approvaménto di consuetudine d'un'arte, il fornirsi di
, / e ho perduto la consuetudine / del dir, l'ingegno, l'
parlando, quelle che oggidì sono in consuetudine in toscana e negli altri lochi della
nell'esplicare un'attività lunga e reiterata consuetudine. ammaestramenti, 198: niuna
con essa ha con lei qualche consuetudine, veramente è grandissima. machiavelli,
. assuetùdine, sf. ant. consuetudine, abitudine. pandolfini, 1-1:
indótto nelle loro anime attediate dalla lunga consuetudine d'una tristezza non più illusa forse
potè parer poi a molti, dalla sola consuetudine, da un sentimento attinto dalla prima
l'audacia venne, / poi la consuetudine seguia; / costoro in guisa tal ch'
, 74: né comprendo perché ad una consuetudine di parlare si debba dar tanto maggiore
sera. beltramelli, ii-507: era consuetudine antica quella di attender l'ave- maria
. borghini, 4-94: avendo in consuetudine i romani di scrivere abbreviati i loro
da barberino, 223: da questa [consuetudine] le savie donne imprendono molte cose
franzesi e spagnoli, che già sono dalla consuetudine nostra accettati. però a me non
. l'avvezzare, l'avvezzarsi; consuetudine. fra giordano, 3-156: vedete
; far contrarre l'abito, la consuetudine, l'esperienza. dante, 47-76
rifl. abituarsi, assuefarsi; contrarre la consuetudine. latini, i-2776: e un
: era per questi tempi una pessima consuetudine in tutto il regno di francia,
descendit: hanc illi cpàxaivav dicunt antiqua consuetudine qua tcuppóv burrum, ttò£ov buxum dicebant
sera. machiavelli, 467: era consuetudine creare la balìa per uno tempo;
, 4-7 (ii-693): è consuetudine de'fiandresi che, quando vogliono onorare
la pace, mediante la confirmazione dell'antiqua consuetudine di vivere, con abolizione di perigliosa
3. azione, gesto, consuetudine da barbaro; crudeltà; condotta inumana
superiorità di fatto e le prerogative di consuetudine non perdurarono. cardarelli, 3-78:
diverso giro mentale, a un'altra consuetudine d'emozioni. -figur. baldini
preso sarà secondo la forza e consuetudine del beitore, e secondo che
studio e per beni- volenza di lunga consuetudine l'amistà è confermata e fatta
di studio e per benivolenza di lunga consuetudine l'amistà è confermata e fatta grande
anche c'è stata la benivolenza de la consuetudine, ché dal principio de la mia
la quale è contro natura e umana consuetudine, siccome operano e vivono alcuni.
se preso sarà secondo la forza e consuetudine del beitore. lorenzo de'medici,
, 9-65: i suoi occhi, nella consuetudine di portare pesi e di guardare avanti
boni antichi biasmano le parole rifiutate dalla consuetudine. guicciardini, iii-224: biasimavano alcuni
lungo. pratolini, 2-232: rimase la consuetudine della festa della madonna per cui,
già troppo grandi, e la consuetudine del bistro, imposta per religione, li
specialmente quelli che gli sposi offrono per consuetudine ai conoscenti dopo le nozze).
boria; pro pensione, consuetudine alla boria. cellini, 1-2
famosi borsaiuoli che si esercitano per pia consuetudine nelle contrade di milano. verga, 1-59
pratico di qualche cosa, per lunga consuetudine. f. d'ambra, xxi-n-59
la gazzetta, per principio e per consuetudine, non pubblicava mai versi; ma che
(così detta familiarmente, per la consuetudine di far credere ai bambini che ciascuna
xxv-11-333: noi n'abbiam, per la consuetudine, già fatto il callo. caro
nievo, 45: pareva che la lunga consuetudine colla nonna inferma avesse riverberato sul suo
sia licito ancor a noi seguitar la consuetudine de'nostri tempi, senza esser calunniati
! con cambiali d'affetto, collegi di consuetudine, mi trattavano per credito e debito
cassiano, e disse: la mia consuetudine è sempre, o in cammino o dov'
. foscolo, v-166: egli per consuetudine antica, e per regola impreteribile,
comunemente in italia, e sanzionati dalla consuetudine de'più, io non credo però
la messa pontificale, secondo la loro consuetudine. fu questa delle degne cerimonie che
uomini santi impugnarono la barbarica ed empia consuetudine de'duelli. ma cantavano ai sordi.
brigate de'paesani, delle quali per antica consuetudine soleano grandi congregazioni di ladroni fare,
giorno dell'anno (festeggiato per antica consuetudine). libro di fioretti della
« cappella », ad onta della consuetudine del regno, la quale ragionevolmente volea
posto loro co'camici, secondo la consuetudine. lorenzo de'medici, 640: con
nel chiostro, messer gabriello secondo la consuetudine lo prese per la mano, e
: pranzare in comune (secondo una consuetudine di certe comunità religiose). —
castiglione, 133: ma questa vostra consuetudine, di cui voi fate tanto caso
uguali, secondo una disposizione fissata dalla consuetudine. garzoni, 1-835: vi è
. castimònia, sf. letter. consuetudine di vita casta, santa, religiosa
a pigliare la bandiera, secondo la consuetudine di quelli che tornano cavalieri. s
. sacchetti, 2-3: avea per consuetudine ogni anno al tempo de'cedemi,
maggiore parte degli italiani hanno per consuetudine di cenare di giorno. bembo,
bruno, 60: -or, per la consuetudine ed uso continuo tra me e lei
, o che lo porti seco la consuetudine del principato, o la particolar
papa la messa pontificale, secondo la loro consuetudine. fu questa delle degne cerimonie che
cardinali e altri lo incontrassino secondo la consuetudine. vasari, iii- 456:
che, per espressa convenzione o tacita consuetudine, sono da osservarsi dagli appartenenti a
. foscolo, v-166: egli per consuetudine antica, e per regola impreteribile,
, 3-8: andarono, secondo la consuetudine loro, in chiesa a fare orazione
nel chiostro, messer gabriello secondo la consuetudine lo prese per la mano, e rice-
carità; e andarono, secondo la consuetudine loro, in chiesa a fare orazione.
,... senza mutare in quella consuetudine una piega sola della pedanteria scolastica o
cicisbeismo, sm. l'usanza, la consuetudine dei cicisbei, dei cavalieri serventi.
, 370: in massilia fu già una consuetudine, la quale s'estima che di
calvino, 1-276: d'altra parte la consuetudine scolastica ci aveva affiatati nei gusti,
comune cittadinanza. 8. ant. consuetudine civile, urbanità, cortesia. g
; ammesso, riconosciuto per legge o consuetudine del gruppo sociale. tasso, n-ii-403
albizzi, i-7: non è di nostra consuetudine
dori a genova, secondo la consuetudine di quegli tempi, che ogni
. sacchetti, 2-5: avea per consuetudine ogni anno al tempo de'cederni,
quella casa? -comandi!: nella consuetudine militare, forma usata per rispondere alla
donne, alle quali (secondo la consuetudine del mio paese) non sta bene
soffici, ii-200: ripresi la mia consuetudine con le persone che già conoscevo e
invitava parenti e amici; e per consuetudine, ogni anno dua volte, invitava dieci
sian commodi ed utili, sono dalla consuetudine introdutti, ed universalmente piacciono. guicciardini
viaggio, in una passeggiata) o per consuetudine di vita; chi condivide lunghi periodi
che attende. -amico, che ha consuetudine di vita comune. boccaccio, dee
ne derivano per diritto canonico e per consuetudine; padrino. g. morelli
lato destro; e ciò, secondo una consuetudine, gli dava diritto (dove mai
lei alquanto lo tuo secreto per lunga consuetudine, voglio che tu dichi certe parole
un vocabolo, un uso, una consuetudine, un modo di vivere, un
propone grande perfezione, secondo la comune consuetudine degli uomini, così nello amato come
è nell'uso quotidiano; che è nella consuetudine, tradizionale. maestro alberto,
in italia, e sanzionati dalla consuetudine de'più, io non credo
dominatore. alvaro, 9-196: la consuetudine con altri ragazzi non è che comunicarsi
dei dieci per una lunga e illegale consuetudine. deledda, iii-331: ammesso pure
tra uomini devoti ad una troppo vecchia consuetudine, e uomini devoti a una troppo
parlar, in quelli, non conformi alla consuetudine della chiesa. perelli, i-6-227:
vivere che è più secondo la antiquissima consuetudine ed inclinazione sua. redi, 16-viii-48
cocchi, i-34: fu introdotta la consuetudine... d'aprire e separare e
di studio e per benivolenza di lunga consuetudine l'amistà è confermata e fatta grande.
pace, mediante la confirmazione dell'antiqua consuetudine di vivere, con abolizione di perigliosa
. raro. caro e fidato per lunga consuetudine. -anche al figur. alvaro
: conoscere a fondo, per lunga consuetudine. baldini, i-69: vecchietti del
: lo beneficio, lo studio e la consuetudine sono cagioni d'amore accrescitive. e
brigate de'paesani, delle quali per antica consuetudine soleano grandi congregazioni di ladroni fare,
papa la messa pontificale, secondo la loro consuetudine. fu questa delle degne cerimonie che
). beltramelli, iii-44: era consuetudine... consacrare alla verginità le
le pratiche consecutive, e una lunga consuetudine. arila, 114: 'consecutivo'ha
la stipulazione del contratto, secondo la consuetudine dei luoghi e del tipo di commercio
. castiglione, 144: la bona consuetudine... del parlare credo io che
parlar, in quelli, non conformi alla consuetudine della chiesa, oltre anco alcuni dogmi
. osservare, seguire, praticare (una consuetudine, una legge). francesco
squisitezza dell'educazione, e la stessa consuetudine della grandezza, a cui fin dagli anni
consuetaménte, avv. ant. secondo la consuetudine. fra giordano [crusca]:
4. sm. modo solito, consuetudine, costume; ciò che è solito
solito farsi, ciò che è secondo la consuetudine. boccaccio, vii-6: mi parve
. in modo abituale, secondo la consuetudine. boccardo, 2-207: questa
consuetudinàrio, agg. che deriva dalla consuetudine, fondato sulla consuetudine, conforme
che deriva dalla consuetudine, fondato sulla consuetudine, conforme alla consuetudine; solito.
fondato sulla consuetudine, conforme alla consuetudine; solito. dante, conv
non ha colpa la complessione, ma la consuetudine, sì come la intemperanza, e
. -diritto consuetudinario: fondato sulla consuetudine (in opposizione a diritto scritto)
5. di persona: legato alla propria consuetudine, schiavo di abitudini ben stabilite,
, deriv. da cónsuètùdó -inis * consuetudine '. consuetùdine, sf. modo
non ha colpa la complessione ma la consuetudine, sì come la intemperanza, e massimamente
: e dall'ora innanzi presono in consuetudine spesse volte di venire alla predetta chiesa.
3-254: ora, come era di consuetudine della città in quegli tempi, feciono
stesso, / la corte e ogni ria consuetudine. machiavelli, i-70: è suta
. machiavelli, i-70: è suta consuetudine de'principi per potere tenere più sicuramente
, n-iii-953: niuna cosa può far la consuetudine, la quale assai più agevolmente non
ho detto, deve saper spogliarsi dalla consuetudine di credere; deve l'una e
di queste cose inferiori, overo per consuetudine infin dal principio del nostro natale in
in arbitrio de'popoli, che per consuetudine, e non già a titolo di ubbidienza
a piangere sopra i corpi de'defunti: consuetudine antichissima e conservata in diversi luoghi dalle
consuetudini. leopardi, 918: qualsivoglia consuetudine, quantunque corrotta e pessima, difficilmente
una ripetizione uniforme di atti esteriori divenuti consuetudine prosaica. d'annunzio, iv-2-640:
9-65: i suoi occhi, nella consuetudine di portare pesi e di guardare avanti
. uso (linguistico). -essere in consuetudine (un'espressione, una parola)
nell'uso dei parlanti. -mettere in consuetudine un'espressione, una parola: introdurla
se volemo riguardo avere de la comune consuetudine di parlare, per questo vocabulo «
parlando, quelle che oggidì sono in consuetudine in toscana e negli altri lochi della
parlare, i quali già essendo stati in consuetudine son poi venuti in abbandono, se
uso dei più, ritorneranno nella medesima consuetudine. varchi, v-119: e se
furono portati infanti, per mettere in consuetudine o più tosto ritornare in uso questo
ridutto il mondo, per esser messo in consuetudine e proverbio, che per regnare non
m. villani, 2-47: per consuetudine d'una compagnia degli accomandati di madonna
, in quelli, non conformi alla consuetudine della chiesa, oltre anco alcuni dogmi
di molte azioni vietate loro o dalla consuetudine o dalla legge. segneri, iii-3-270:
quante condizioni si richieggano, perché una consuetudine sia legittima. conviene che sia utile
danari o in naturali, sotto nome di consuetudine seguitava poi questo peso. crudeli,
/ allegò l'uso, e la consuetudine; / « questa *, rispose,
anni di fortezza bastavano a dare, per consuetudine, il diritto di una nuova destinazione
lei alquanto lo tuo secreto per lunga consuetudine, voglio che tu dichi certe parole
lo beneficio, lo studio e la consuetudine sono cagioni d'amore accrescitive. machiavelli,
sono a costui punto moleste per la consuetudine che! lui ha con questa forestiera!
bruno, 59: or, per la consuetudine ed uso continuo tra me e lei
vera e attuai presenza, e per lunga consuetudine. manzoni, pr. sp.
vi s'era formata in una così lunga consuetudine. tommaseo [s. v.
anco in italiano il dire: 4 consuetudine presa con tale o con tale', sottintendendo
, 45: pareva che la lunga consuetudine colla nonna inferma avesse riverberato sul suo
. croce, iii-6-215: la prolungata consuetudine con la letteratura del giorno tende ad
estetica. alvaro, 9-196: la consuetudine con altri ragazzi non è che comunicarsi
di sé, come ci fosse una consuetudine tra lei e l'uomo di quel bar
figur. relazione, rapporto; assiduità, consuetudine, pratica con una o più persone
, iv-1-16: gli spiriti acuiti dalla consuetudine della contemplazione fantastica e del sogno poetico
dei dieci per una lunga e illegale consuetudine. miravano apparentemente a riforme di poco
figur. l'avere rapporti, legami di consuetudine, di familiarità, il frequentare qualcuno
meno consapevole di adeguarsi alla maggioranza: consuetudine, tradizione. -nell'attività letteraria e
s'allontana dalla natura per seguire la consuetudine, il pregiudizio, il capriccio degli
): pratica, dimestichezza acquisita per consuetudine di vita in comune. -anche:
ad audienza nel luogo dove è usanza e consuetudine. ariosto, 5-67: io non
3-794: onde aviene che è messo in consuetudine di chiamar cornuto uno, per dirlo
nasselo d'alloro, secondo l'antica consuetudine. ariosto, 132: non
de luca, 1-6-245: questa non è consuetudine correttoria della legge comune, secondo la
della legge comune, secondo la natura della consuetudine introdotta dall'uso del popolo. tommaseo
frate cherubino [crusca]: ma una consuetudine, mala corruttela ed abbusione ene redutta
e però non accade dare questi titoli di consuetudine universale a quella che non può essere
non può essere... non è consuetudine, ma corruttela; non è usanza
ingegno, eziandio correttori, con la consuetudine e compagnia de'quali egli in ogni lusso
o di magnificenza; impresa, o consuetudine cavalleresca. -menare cortesia: compiere prodezze
quello che secondo la sua natura o consuetudine si può credere che faccia. boccalini
nessuno. -plur. costume; consuetudine, abitudine; quanto concerne l'organizzazione
piovene, 5-146: qui nelle langhe è consuetudine che ogni coscritto a turno offra un
quindi può essere sviluppata e modificata dalla consuetudine e dalla prassi dei poteri costituzionali senza
, sf. ant. e letter. consuetudine, usanza (anche in senso giuridico
costumànzia), sf. usanza, consuetudine (di gruppi familiari o sociali, di
, custume), sm. consuetudine costante e permanente che impegna il comportamento
costume, essere di costume: essere consuetudine, usarsi. -mettere in costume:
forma originaria e classica consuetùdo -ùdlnis 'consuetudine, usanza '; ma è molto
; eccesso nei cibi e nelle bevande; consuetudine alla gozzoviglia, ai bagordi, agli
con cambiali d'affetto, collegi di consuetudine, mi trattavano per credito e debito.
. pallavicino, ii-38: a tal consuetudine manca la chiara approvazione de'romani pontefici
ciacco. sacchetti, 2-4: avea per consuetudine ogni anno al tempo de'cederai,
quasi reggendosi più presto per via di consuetudine, che di legge. vico, 82
leggieri i quali sono sì fatti per consuetudine, gli altri per natura incontinenti malagevolmente
malagevole il mutar la natura che la consuetudine. segneri, iii-1-210: né solamente
leggieri i quali sono sì fatti per consuetudine, gli altri per natura incontinenti malagevolmente
malagevole il mutar la natura che la consuetudine. salvini, 39-i-165: si lasciano
: et è tratto da la consuetudine de'romani, appresso de'quali, consoli
parlar, in quelli, non conformi alla consuetudine della chiesa, oltre anco alcuni dogmi
popolo di firenze, dato per lunga consuetudine alle mercatanzie e non agli esercizi militari
più vile; in altri luoghi la consuetudine debilita il senso della compassione; in
lega a una creatura, è la consuetudine; che strazia nel suo ricordo un gesto
luca, 1-14-3-10: in alcuni paesi per consuetudine, 0 per convenzione particolare, sogliono
(e sta per uscirne: una consuetudine, un modo di comportarsi o di
dovila, n: né si fermò in consuetudine solamente questa prerogativa, ma..
. giannone, 1-ii-25: quell'antica consuetudine... di non preporre il
da impulsi, moti che allontanano dalla consuetudine, dai comportamenti naturali, rendono diverso
. jovine, 5-21: la lunga consuetudine della vita del convento, e la solitudine
che si discosta da ogni regola e consuetudine; stranezza, bizzarria straordinaria di aspetto
eleno, avendo uccisi giovenchi secondo la consuetudine de'sacrificanti, domanda la pace e
.. richiamate alla sua primiera osservanza consuetudine sì gloriosa e sì giusta, con
loro. calvino, 1-276: la consuetudine scolastica ci aveva affiatati nei gusti, nel
comodità di discorso e per conformarmi alla consuetudine, ho accumunato anch'io sotto la
o forza, è più tosto per consuetudine che per natura. leopardi, 1022:
inosservanza di quanto è stabilito da una consuetudine, da un accordo, da una disposizione
stabilito da un accordo, da una consuetudine, da una disposizione, dalla giustizia
che il nuovo papa intendesse derogare alla consuetudine stabilita. savinio, 500: mi
], 413: questa lunga consuetudine avuta come un mezzo legittimo di derogar
camera della moglie, secondo la sua consuetudine. guicciardini, v-96: iero- nimo
sf. letter. cessazione di una consuetudine, di un comportamento o atteggiamento abituale
tempi. gioberti, 1-ii-34: la consuetudine e la desuetudine tengono luogo di legge
non che l'uom s'accomodasse alla consuetudine dei più. guicciardini, 132
naturali, dalla verità, da una consuetudine, da una tradizione, ecc.)
. -avere una devozione: una pia consuetudine. piovano arlotto, 40: in
dialoghéggio). dialogare spesso, per consuetudine. piovene, 5-385: è [
servi del diavolo, vinti di mala consuetudine di peccare, adombrati di tenebre,
, come un altro titolo declarativo della consuetudine, sopra quale sta principalmente fondata.
il voler contra la forza della medesima consuetudine distruggere e quasi sepelir vivi quelli [
frati erano quegli che avevano indotta questa consuetudine; e che nella primitiva chiesa, non
11-167: quanto a teodora, la sua consuetudine coi beati poveri le diede un'ultima
, 462: ha bisogno della artificiosa consuetudine e della ragione, la quale purifichi e
alle abitudini verbali un giro, una consuetudine metaforicizzante, per cui molte di quelle
oggetti più dimessi, più cadaverici della consuetudine quotidiana. -di scarso valore
, dismesti- chézza). letter. consuetudine di vivere insieme con una persona o
benignità, affabilità, familiarità cordiale; consuetudine di amicizia, di cortesià; attitudine
dimestichezze a marta. -plur. consuetudine di vita mondana, raffinata e fastosa
deve negare. questo procede per la lunga consuetudine ch'è stata negli antichi; e
poco a poco un uso, una consuetudine. - anche assol. l.
e lasciata volontariamente quella stolta e bestiale consuetudine del giuoco de'sassi e che ne'giorni
(ed è la posizione che tocca per consuetudine ai personaggi di maggiore dignità).
cammina (avendo, quindi, per consuetudine, diritto di precedenza). nievo
codice scritto ', è stato una 'consuetudine 'sorta per inconscia spontaneità; e
per inconscia spontaneità; e come la stessa consuetudine, che seguita a sorgere pure per
sue leggi, dalla società mediante la consuetudine, dagli organi giudiziari mediante i precedenti
destro; e ciò, secondo una consuetudine, gli dava il diritto (dove
tempo riscuoter que'diritti che la pura consuetudine gli concede. roberti, v-298: il
e della grigia. 7. consuetudine di pensare e ragionare con senno e
1-13: non mutò alcuna dignità né consuetudine della terra, ma governandola con grandissima
poesia giovane ancora, non inaridita dalla consuetudine, non disabbellita dal disinganno.
condizione; che è fuori di ogni consuetudine o regola. d. bartoli
o l'attaccamento, il favore, la consuetudine, la simpatia per un oggetto,
l'affezione, l'attaccamento, la consuetudine per una persona o per una cosa
. disapplicatézza, sf. disus. consuetudine a non applicare la mente o l'
male, ma sì col prendere la consuetudine del bene, e coll'operarlo oltre al
reciproca benivolenza, e accresciuta per la lunga consuetudine, né per crespe di fronte,
scolpar questo etico tra- sgredimento con la consuetudine de'megaresi, de'quali era nata
. machiavelli, 42: è suta consuetudine de'principi, per potere tenere più
dissuetùdine, sf. letter. mancanza di consuetudine, di familiarità; disuso.
lo dice per una fede e per una consuetudine, e quello che niega, lo
il voler contra la forza della medesima consuetudine distruggere e quasi sepelir vivi quelli [
, sm. ant. il perdere la consuetudine della vita in comune, dei contatti
abrogare, abolire (una legge, una consuetudine). dante, conv.,
che era divenuto consueto; tralasciare la consuetudine con una lingua, con un genere
, e gli animi che per lunga consuetudine e per eguali costumi erano divenuti uno
uso, praticato da tutti (una consuetudine). s. maffei, 95
una persona, un luogo, una consuetudine). -spesso come vocat. e talvolta
. 6. ant. per consuetudine inveterata. zanobi da strato [s
familiare, noto per lunga e rassicurante consuetudine. — in partic.: tono di
-prescritto da un rito; voluto dalla consuetudine. caro, 3-600: qui pria
1-i-451: dispiacque a molti quell'antica consuetudine de'longobardi, che in alcune cause
, o inclito imperatore, la longa consuetudine et conversazione facta apresso la excelsitudine tua
eccezionale: eccezionalmente; derogando a una consuetudine, a un regolamento. bernari
contravvenire a una norma o a una consuetudine; per caso straordinario. manzoni
degli psichiatri). 2. consuetudine di ripetere, al fondo di ciascuna
uso comune, un precetto, una consuetudine, ecc. (ma ha per
non di stile manzoniano, ma di consuetudine zoliana. -diventare moralmente grande,
e. cecchi, 6-77: la consuetudine del lavoro in comune elimina il bisogno
notte triste. emanuelli, 1-89: era consuetudine diffusa tra i muratori del mio paese
che di fatto non eccedevano la regola e consuetudine e misura ordinaria. -pervadere
è ingannati dalla ignoranza, o trasportati dalla consuetudine: conciosia che niuno mai non elegga
magistrati su l'autorità che ha per consuetudine immemorabile,... nessun potrà entrar
fieri e superbi, o perché sieno per consuetudine solitari e di difficile entratura. botta
identiche, come fa chi non segue una consuetudine epistolare. 2. che
dante, conv., iii-vm-18: la consuetudine non è equabile a la natura,
devesi adunque far prima la erudizione con la consuetudine, la qual po governare gli appetiti
papa eugenio, avendosi a fare secondo la consuetudine l'esequie sua di nove dì,
il popolo di firenze, dato per lunga consuetudine alle mercatanzie e non agli esercizi militari
tiene la penna con la facilità della consuetudine; l'altra, inanellata, tiene fermo
l'osservazione, lo studio, la consuetudine (e anche ogni singolo atto che
di giustiniano espressissima, che la sola consuetudine dà giurisdizione altrettanto quanto la legge.
dico -e come lo suo nobile nome per consuetudine è comunicato a le scienze, procederò
è una ripetizione uniforme di atti esteriori divenuti consuetudine prosaica. panzini, i-28: v'
far sparire (un vizio, una consuetudine, una tendenza o una passione dell'
; abbandonato (un'abitudine, una consuetudine criminosa, ecc.).
. -allontanato bruscamente (da una consuetudine). papini, 20-607: fin
napoletane e figlie di napoletani, avevano la consuetudine di non temere molto il vesuvio,
; il viaggio di nozze essere consuetudine condannabile dal punto di vista igie
8-31: disonestamente, e fuori d'ogni consuetudine, accusarono per ghibellino neri di giuntino
bene vivere, perché è fatta la consuetudine natura. guicciardini, 134: le
alle abitudini verbali un giro, una consuetudine metaforicizzante, per cui molte di quelle
fatto di pensare a quei morti che una consuetudine americana para d'un postremo e fallace
'chiamare si dee; che per mala consuetudine e per poco intelletto era tanto fortificato
(per lunga pratica, per assidua consuetudine). betussi, 1-9: se
fondo, averne l'abitudine, la consuetudine. luca pulci, ii-63: io
e al figur. conoscenza approfondita, consuetudine (acquisita con lunga pratica, frequenti
la pratica, l'abitudine, la consuetudine di cose); abituarsi a un'idea
fantasticheria. -atto, gesto, consuetudine strana, capricciosa, bislacca; stravaganza
5. attività, occupazione del fantasticare; consuetudine, disposizione a fantasticare. carducci
fuori della norma, della realtà, della consuetudine; che ha aspetto di sogno,
una targa..., pessima consuetudine che dà alla poesia d'un giardino
mente in su le fazioni, secondo la consuetudine degli altri. -uomo, corpo da
: quindi facilmente ha possuto porsi in consuetudine, che i nostri stimino far un sacrificio
oggetto, quando, per necessità o consuetudine, è lasciato dal suo possessore in
: essi [gli inghilesi] aveano in consuetudine di guerreggiare così il verno come di
un giorno non festivo, feriale; consuetudine quotidiana. -anche al figur.
sfida dovesse essere, secondo la più generale consuetudine, a primo sangue.
nei primi piedi. -fermarsi in consuetudine: entrare in uso. dovila,
dovila, io: né si fermò in consuetudine solamente questa prerogativa, ma avendola gli
di sofferenza (un oggetto, ima consuetudine, un costume). guittone,
, conv., iii-xi-16: per lunga consuetudine le scienzie, nelle quali più ferventemente
: era per questi tempi una pessima consuetudine in tutto il regno di francia,
lato destro; e ciò, secondo una consuetudine, gli dava il diritto (
non corrispondenti al vero; abitudine o consuetudine di mentire e di fìngere; simulazione
angoscia, la voce fioca e reca della consuetudine. ungaretti, i-79: le mie
, da una norma, da una consuetudine; prescritto. p. neri,
umori: uno che, per la consuetudine sempre usata di valersi in ogni azione
. 4. usanza, costume, consuetudine. angiolieri, 146-13: ancor ci
magistrati su l'autorità che ha per consuetudine immemorabile,... nissun potrà
corto accorgimento verginia, che secondo la consuetudine delle donne vulgari non discemesse in che
dei vari ripidi fatti (come la consuetudine) o atti (come la deliberazione
mera formalità: per ottemperare a una consuetudine, a una prescrizione, ecc.
s'era formata in una così lunga consuetudine. d'annunzio, iv-2-113: così a
o mantenere gli antichi in dispetto della consuetudine dir si pò temeraria presunzione. bar
una norma religiosa o giuridica oppure la consuetudine impone di ripetere, secondo un ordine
. non si tratta di convenienza o di consuetudine. buzzati, 1-35: diceva queste
, inflessibile (una legge, una consuetudine); inoppugnabile (un diritto);
5-88: non volendosi francare dell'antica consuetudine della loro natura, che come sono pieni
è mio errore, nato dalla mala consuetudine universale di franceseggiare in questo secolo,
borghese. calvino, 1-276: la consuetudine scolastica ci aveva affiatati nei gusti, nel
questi servidori voglion pure con la lunga consuetudine farsi fratelli ai padroni, e par loro
. verri, 3-327: la qual barbara consuetudine [la poligamia], siccome inevitabile
. machiavelli, 42: è suta consuetudine de'principi, per potere tenere più
parlare, i quali essendo già stati in consuetudine son poi venuti in abbandono, se
uso de'più, ritorneranno nella medesima consuetudine, e molti mancheranno che sono nella
li fruga ', cioè la mala consuetudine che li stimula. dante, purg.
membri tutti i ministri (e per consuetudine i singoli governi sono indicati col nome
. modo abituale di fare una cosa; consuetudine, usanza. olina, 29
bandello, 2-26 (i-932): è consuetudine ne la patria mia caduti in terra
un tavolo all'altro, diventò una dolcissima consuetudine. meraviglia dell'amore con gli occhi
. -mantenuto con cura (una consuetudine, un costume). sacchetti
io per me, veggendo questa gelosa consuetudine, farei innanzi un mio figliuolo cacciatore
non ha alcuna acqua stante, né per consuetudine vi geme alcuno umore. grazzini,
lo beneficio, lo studio e la consuetudine sono cagioni d'amore accrescitive. crescenzi
genti. -dir. disus. consuetudine universale delle genti', diritto, legge
ragione (ma in realtà derivanti dalla consuetudine) e regolanti i rapporti fra gli
ii-250: la clemenza co'vinti è consuetudine universale delle genti. alfieri, 1-793
un uomo grinzuto, basoso, awizzato dalla consuetudine e dagli anni, non alla vigorosa
senso di 'tela 'deriva dalla consuetudine di farne merce di scambio con i
prendendoci gusto. -abitudine, consuetudine impropria, puramente formale. di
si crede lecito poter alquanto impazzire per consuetudine. -amante del gioco, scherzoso
iniziativa, lavoro, occupazione; usanza, consuetudine, modo (per lo più abile
passioni dell'appetito ponno con la buona consuetudine esser domate sotto il giogo della ragione
d'azione, e ricorda come semplice consuetudine teatrale la circoscrizione del tempo in un
, originali e duplicati, che per consuetudine o per contratto sono necessari nei singoli
tempio, acciò che possino fare la consuetudine dei loro padri antichi. andrea da
non di stile manzoniano, ma di consuetudine zoliana. 3. astrologia giudicatoria:
suoi magistrati su l'autorità che ha per consuetudine immemorabile,... nissun potrà
niente. -legge, statuto, consuetudine. bibbia volgar., i-571:
degli atti prescritti dalla legge o dalla consuetudine per la validità di esso. livio
questa, che voi abbiate preso per consuetudine che vi sia lecito cavarvi tutte le
non bastano a disciogliere il glutine della consuetudine e della prevenzione. rosmini, xix-44
era costituito d'echi e rumori divenuti consuetudine: fischi e rombi d'automobili giù
abbiamo detto esser propri per legge e per consuetudine della stirpe reale. magalotti, 24-267
. boccaccio, i-561: secondo la romana consuetudine mise in ordine le grandi esequie.
popolo di firenze, dato per lunga consuetudine alle mercatanzie e non agli esercizi militari
, per ricordare il grido usato per consuetudine nei tornei e nelle battaglie (e si
guai ad omettere una pratica, una consuetudine, un cerimoniale. pea, 7-186
un'usanza), abolire (una consuetudine). dante, purg.,
di quelli capitani, secondo la loro consuetudine, si maneggiava la guerra. porzio
il tempo estivo, secondo fu adottato dalla consuetudine, è quello che è compreso tra
certa gravità e ilarità secondo la sua consuetudine, non si mutava, poi che
dei dieci per una lunga e illegale consuetudine. palazzeschi, 1-420: siete imputato
nelle menti e animi de'mortali sia scorretta consuetudine e corrotta ragione, la quale viene
per educazione, per interesse, per consuetudine, per imitazione, ne avevano abbracciate le
meno a una regola, a una consuetudine, ecc.; senza mancare a
molti altri, dove si dice che la consuetudine * etiam 'da immemorabile è una
lo salvaconducto per li peregrini secondo la consuetudine, per non star impazati nel mare.
cose); deteriorarsi, degenerare (una consuetudine, un uso). sanudo
indiceva a suo arbitrio, fuor della consuetudine. 4. filos. sm
ci lega a una creatura, è la consuetudine; che strazia nel suo ricordo,
aver principio, così da quest'una egregia consuetudine tutti i famosi fatti e le maravigliose
il voler contra la forza della medesima consuetudine distruggere e quasi sepelir vivi quelli che
dei loro sentimenti amareggiatisi e impolveratisi nella consuetudine trita della vita borghese.
mi parvero se non una imposizione della consuetudine. borgese, 1-194: tu, con
che si dolesse di lui, fuori della consuetudine di simili imposizioni. varchi, 18-1-300
imposture magiche. 3. disposizione o consuetudine a servirsi della menzogna, dell'inganno
un sentimento, un'idea, una consuetudine). f. f. frugoni
detto * bestemmino ', per la consuetudine incallita di dire, parlando, più
in san giacomo, dove per antica consuetudine andavano, dopo calato il sole, disperati
guerra (ed è potestà riconosciuta per consuetudine). 10. locuz. -a
, vii-20: la virtù visiva per fatta consuetudine ha questa natura di riferir le cose
vocabolo 'incinerazione 'per quell'antiqua consuetudine quando 11 corpi si abbruciavano. idem
, quale il suo era, essere per consuetudine antica mentiva. refrigerio, xxxviii-105:
[plinio], 173: nacque la consuetudine che drieto alle fanciulle, quando andavano
inconsuèto, agg. che esce dalla consuetudine; che esula dall'ambito della normale
diminuzioni o cedimenti; costante (una consuetudine, lo zelo, l'attenzione,
di leggi municipali, variamente derivate dalla consuetudine propria, dalla propria indole, dall'
si dubita che questa [la consuetudine] quando sia legittima e ben indotta
tallo, che detto è, per buona consuetudine induri, e rifermisi ne la sua
frati erano quegli che avevano indotta questa consuetudine. gir. priuli, ii-285:
: sola la moltitudine puole inducere nuova consuetudine. b. davanzali, ii-397:
o forma di dire comincia per la consuetudine ad esser buona o cattiva. botta
.. molto difficile il verificare una consuetudine che induca una totale impunità.
a depravare il puerile ingegno, con la consuetudine e compagnia de'quali egli in ogni
il tempo infermare una legge o decreto o consuetudine, scemarle scatfoglio, 1-35: dai
. castiglione, 74: la consuetudine del parlare dell'altre città nobili d'
di dormire più o meglio, prese la consuetudine d'ingerire ogni sera una cartina
inutili difese procurate dalla civiltà, dalla consuetudine sociale. buzzati, 4-548: parlava
sventure. foscolo, vii-14: la consuetudine col cielo ammansava nell'uomo la ferina
costumi tali... per la lunghissima consuetudine di tanta età s'inserirono negl'italiani
: mantenere rapporti di amicizia, di consuetudine, di dimestichezza. passavanti, 54
ha, signor professore, una triste consuetudine: quella di non poter censurare un
far nuova legge, né introdur nuova consuetudine. giuglaris, 26: l'argomento mio
a. martini, i-6-216: quindi la consuetudine che il creditore potesse appropriarsi i figliuoli
delfico, ii-127: la crudele legge o consuetudine aristocratica riduceva in catene l'insolvente debitore
. gioberti, 1-iv-570: quanto questa consuetudine vi scusa individualmente, tanto rende insperabile
così la morale si fa con la consuetudine. b. segni, 9-32: prudenza
non ha colpa la complessione ma la consuetudine, sì come la intemperanza, e
* anathema', il quale per antichissima consuetudine è la parola intercalare de'loro canoni
boccaccio, che or son interlassate dalla consuetudine d'oggidì. compagnia della lesina,
persona, mandava scomuniche scritte secondo la consuetudine, ed interlineate, come io dico
, interrompere (un'attività, una consuetudine, un lavoro). passavanti
. 5. teatr. nella consuetudine teatrale del xvi e del xvii secolo
da'giuristi una specie d'osservanza o consuetudine, la quale si dice interpretativa,
: per sua sventura entrò in intima consuetudine con un giovane protestante. misasi, 4-81
maturata per lo più in una lunga consuetudine di vita; che sente e dimostra
da quella ieri tanto intrinseca domestichezza e consuetudine, e costui quale ora possiede l'
scritta, fondata sulla parola e sulla consuetudine. b. segni, 4-1 n
, comprensione e fiducia, favorito da consuetudine di vita o da affinità di carattere
mutua fede e accordo di anime, la consuetudine dell'educatore e dell'alunno è intrinsichezza
pratica corrente (un costume, una consuetudine, un vizio, un abuso)
7. sm. ant. usanza, consuetudine; metodo, sistema. bissari
adozione di un'usanza, di una consuetudine. giacomini, 3-i-1-152: s'infiammino
nella pratica comune (un costume, una consuetudine, una moda, una cultura,
sian commodi ed utili, sono dalla consuetudine introdutti ed universalmente piacciono. b.
, i-125: a volere mettere una nuova consuetudine contra l'usanza vecchia, non si
). etnol. che ha la consuetudine tradizionale di seppellire i morti (un
di vienna. salvini, 39-v-140: la consuetudine de'duelli... invalse tanto
né direttamente né troppo si opponesse alla consuetudine invalsa. pecchio, conc.,
le verzure e faceva pronostici, per consuetudine di agricoltore invecchiato tra le cose della
baldelli, 5-8-418: fu già nella grecia consuetudine, che a coloro i quali,
eterne. alvaro, 9-196: la consuetudine con altri ragazzi non è che comunicarsi
). che per antica e lunga consuetudine è penetrato nell'animo o nel costume
, 1-8: dovendosi, secondo la consuetudine inveterata di tutta la cristianità, mandare
, onde poi in teatro rimase questa consuetudine, e certamente è cosa meravigliosa quanto
pesce] antia, invitato da la consuetudine appetisce l'esca. caro, 12-i-
artistica. landino, 390: è consuetudine de'poeti greci e latini non solamente
et involto nel linteo secundo la iudaica consuetudine. bembo, iii-648: or che
per autorità, od avvilita per frequente consuetudine, o per lungo e troppo forte
decreto irritante e togliente di mezzo qualunque consuetudine opposta. boccardo, 1-471: 'clausola
stabilita, dal potere sovrano o dalla consuetudine, per regolare la condotta della comunità
radicata negli usi di una comunità; consuetudine, regola di costume. sanudo
nel suo principe deve esser cominciata dalla consuetudine. de'sommi, 29:
domandando responsi, aveva sacrificate secondo la consuetudine cento lanose pecore. poliziano, st
: si maturò a poco a poco la consuetudine che va dalla raccolta delle piccole storie
storie, alla lanterna;... consuetudine di un discorso per solito meno avviluppato
[plinio], 170: è utile consuetudine che il settimo dì dopo il parto
. in senso concreto: azione lodevole, consuetudine encomiabile. pallavicino, 8-139:
de luca, 1-12-2-30: bensì che per consuetudine, ancorché legalmente non siano del capitolo
di leggi municipali, variamente derivate dalla consuetudine propria, dalla propria indole,.
origine legislativa (in contrapposizione sia alla consuetudine, sia all'arbitrio del sovrano)
non sono che l'effetto della sua consuetudine; consuetudine iniziata da dio con un
che l'effetto della sua consuetudine; consuetudine iniziata da dio con un impulso primo
essersi sistemata così, evidentemente era una consuetudine ammessa. ma quel lembo di coscia
); cadere in disuso (una consuetudine). tommaseo [s. v
tommaseo [s. v.]: consuetudine veneta. 4 prima lettura della parte
perché non si osservasse in lui quella mala consuetudine che si era levata in egitto,
divieto); far cessare (una consuetudine); dispensare da un impedimento giuridico
); abolito, soppresso (una consuetudine, una festa); sospeso definitivamente
il mandato pieno e libero secondo la consuetudine della città. guicciardini, ii-84:
usurieri, ed abolirsi la legge o consuetudine, onde a tale stato erano ridotti
passionato, tutto che molto per buona consuetudine si facciano lievi, del tutto non
dié gli istitutori, quei legami di consuetudine e quella riverenza che in persona d'
le punte delle nostre persone scontrose colla consuetudine lunga e familiare deltintimità. -emendare
se ne usa gran quantità, stante la consuetudine del zuccaro e della neve. baruffaldi
involto nel linteo, secundo la iudaica consuetudine. g. paleotti, l-11-198: si
il reiterare, e questo dove la consuetudine lo patisce, si fa col erpice dentato
comportarsi in determinate circostanze o ambienti; consuetudine, rituale, cerimoniale, procedura,
posta locale: che ha questa peregrina consuetudine: aprire le lettere delle donne spedite agli
-ognuno loda il proprio santo: è consuetudine adulare le persone che sono o possono
molto lontane da ogni nostra volontà e consuetudine, anzi pure dal paterno affetto che portiamo
, e quasicché applaudito e convertito in consuetudine, un secolo che si arroga l'
, influenza (una usanza, una consuetudine, un sentimento); essere in
disparandomi del giudicio ladro e de la consuetudine porca che proibisce a gli occhi quel
, o per legge o per consuetudine, almeno negli atti publici e nelli
è maggiormente curabile che per via di consuetudine non sanno astenersi dalle voglie, che
da lei isbarbare le maladette e riprovate consuetudine, che hanno messo radici ne'cuori
'chiamare si dee; che per mala consuetudine e per poco intelletto era tanto fortificato
preso baldanza e quasi più vizi in consuetudine recati s'avea. cravaliz [gómara]
genio o di sapere, ma per lunga consuetudine, si esercitasse in picciolo cresciuto in
, 73: non ho voluto obligarmi alla consuetudine del parlar toscano d'oggidì, perché
o mancano, secondo che sono dalla consuetudine ammessi o reprobati. gelli, 17-299
re di provino. e come è di consuetudine sempre il grande mangia il piccolo,
dal suo pensiero maniaco. la lunga consuetudine e la vita sobria gli lasciavano il
. costume, usanza; modo abituale, consuetudine, abitudine; moda, guisa.
cosa che, se bene hanno per consuetudine questo abuso, voi averete però che
possibile, conforme alla natura, alla consuetudine della patria, conveniente al luogo ed
del rosso, 140: aveva in consuetudine di rendere di man propria e quadruplicata
1-i-10: il tenente aggiunge la ostinata consuetudine di strimpellare un maledetto « armonium ».
o intenzioni non corrispondenti al vero; consuetudine inveterata di mentire e di fingere;
ha colpa la complessione, ma la consuetudine, sì come la intemperanza, e
. simplicità, e però era allora consuetudine, quando andavano a marito, darli
più nobili cittadini, oltre a loro consuetudine. boccaccio, vi-248: ver è
guarda dove gli ha mazzerati la mala consuetudine. = denom. da mazzera
bandello, 2-26 (i-932): è consuetudine ne la patria mia che un giovine
, schiavi, per dir così, della consuetudine e dell'uso, non impiegano che
me seria. castiglione, iii-3: la consuetudine fa a noi spesso le medeme cose
leggieri, i quali sono sì fatti per consuetudine: gli altri, per natura incontinenti
più malagevole il mutar la natura che la consuetudine. pallavicino, 1-133: da poi
medio evo. secondo l'uso, la consuetudine de'tempi di mezzo », hanno
degli usurieri ed abolirsi la legge o consuetudine onde a tale stato erano ridotti.
alla fortuna. caro, 12-ii-236: lunga consuetudine... s'è tenuta [
vescovo, perché i benefizi ecclesiastici per iniqua consuetudine di que'secoli si mercantavano.
cavalli detto * bestemmino ', per la consuetudine incallita di dire, parlando, più
commerciale (diritto, co- dice, consuetudine mercantile). tommaseo [s.
numero delle massime e dei princìpi della consuetudine mercantile e stabilendo, dall'altro,
scadenza di una cambiale, determinata dalla consuetudine vigente sulla piazza dove essa deve essere
il popolo di firenze, dato per lunga consuetudine alle mercatanzie e non agli esercizi militari
si ha a dare prezzo, secondo la consuetudine mercatoria. f ugolini, 209:
forme del procedere secondo la legge e la consuetudine. codice di procedura civile, 41
indifferenza di un ministero degenerato per la consuetudine in mestiere, se avesse voluto pormi
mestiere: per dovere di ufficio; per consuetudine professionale; per fini utilitaristici.
corona de'monaci, 182: era consuetudine del nostro monasterio che 'l giovedì santo
nome proprio. altre sono metafore di consuetudine: e per esse il sapor d'una
sarebbe latinismo. or queste metafore di consuetudine son di due sorti: alcune usitate
e alle abitudini verbali un giro, una consuetudine metaforicizzante, per cui molte di quelle
, contegno, comportamento; abitudine, consuetudine, costume, usanza; andazzo.
. -essere di metodo: essere consuetudine; usarsi. tommaseo [s.
prassi (anche nelle espressioni mettere in consuetudine, mettere in uso) o,
forza, quando non siano messe in consuetudine. tasso, n-iii-1045: fra le
fosse messa in pratica e tornata in consuetudine, era gran beneficio dell'anime e
critica. cardarelli, 786: per secolare consuetudine, si adora l'icona miracolosa della
dì in dì micidiale la vecchia italiana consuetudine di mietere e ricoltivare a sole splendido
di allogiare sulla breccia per mezzo d'una consuetudine inveterata e, se di lì non
per riquadrare le pagine (e tale consuetudine diede origine all'arte del miniare e
loro natura oggetti minuti: ma la consuetudine ha le mani di mida e cambia
-per indicare un uso abitudinario, una consuetudine per lo più radicata (anche con
netto ed evidente la norma, la consuetudine, l'aspettativa; stupefacente, meraviglioso
una legge, violando una norma o una consuetudine; illecito. b. davanzati
la tutela altrui. -abitudine, consuetudine. -anche: livello di vita;
-in partic.: usanza cattiva, consuetudine poco corretta. gemelli careri, 2-i-182
di gua- dagnoli. -costume, consuetudine radicata in una determinata tradizione.
quali non ha colpa la complessione ma la consuetudine, sì come la intemperanza, e
si fuggono e si vincono per buona consuetudine, e fassi l'uomo per essa virtuoso
; abitudine, usanza, costume, consuetudine, tradizione. -anche: stile di
potere i modi del favellare che sono nella consuetudine di quella nazione della quale noi rappresentiamo
lei al negozio. -secondo la consuetudine o il costume di un determinato paese
al vestire bisogna che si conformi alla consuetudine. -dove è (o sono)
la quale quasi comunemente, per una consuetudine tollerata dalla chiesa, si dà alla
per esser di conquista, overo per consuetudine, sono più assoluti e monarchici,
voleva esser quello 1 fazesse contra la consuetudine servata un mondo di anni e fe'
-monopolio consuetudinario: attribuzione, per consuetudine consolidata, a determinate persone o categorie
, di un comportamento, di una consuetudine. goldoni, xii-300: i preamboli
awerb. lat. secondo la consuetudine dei nobili (con partic. riferimento
= vale letteralm.: 'secondo la consuetudine dei nobili '. morènola
ricordo, che alle cose cui la consuetudine o il tempo avevano tolto attrattiva,
: questo abito della menzogna, questa consuetudine della falsità, questi sdruccioli nella vigliaccheria
inutili difese procurate dalla civiltà, dalla consuetudine sociale. piovene, 3-132: le
. -anche: costume, usanza, consuetudine. lingua tedesca sono come barbari e
di reagire contro lo spirito di consuetudine, contro le tendenze a mummificarsi e
quelle legislazioni, l'una mantenuta dalla consuetudine e l'altra imposta per forza; questa
in tutta la mente, mosse la consuetudine de la gente, che fanno li
3-4: di navigante audace una consuetudine); cancellare, estirpare (un'im
misura stabilita (dalla legge o dalla consuetudine). muratori, 7-i-340: le
un tipo di abbigliamento che denota per consuetudine la condizione sociale, lo stato civile
voce o forma di dire comincia per la consuetudine ad essere buona o cattiva.
-introduzione nell'uso, diffusione di una consuetudine, di una moda. baruffaldi
ambiente sociale da cui trae origine una consuetudine, un'idea; processo iniziale,
. stato attribuito giuridicamente o legittimato per consuetudine. delfico, iv-20: le terre
, anche sentimentale, che per prolungata consuetudine si è talmente radicato nell'animo e
potere. savonarola, 11-448: la consuetudine è un'altra natura...:
un'altra natura...: la consuetudine si converte in natura, ed è
e massime li popoli, delle loro consuetudine. bandello, 2-39 (ii-12):
in naturali, sotto nome di 'consuetudine 'seguitava poi questo peso.
un costume, una legge, una consuetudine, un'arte, una parola, un
qualche riputazione. 5. divenuto consuetudine, regola, normalità. cicerone volgar
se l'animo è tornato inerte, la consuetudine muove sempre i sensi bestiali.
per enfiteutici, non averebbono lasciato introdur consuetudine così pregiuziale alli loro monasteri, essendo
crepiam d'ozio. -abitudine, consuetudine, costume di vita. pagliari del
). castiglione, 74: là consuetudine del parlare dell'altre città nobili d'
soprattutto la donna che mai nella sua consuetudine con quell'uomo lo aveva creduto capace
se ne usa gran quantità, stante la consuetudine del zuccaro e della neve. onufrio
il xiii dell'odissea (secondo la consuetudine introdotta dai filologi alessandrini).
che rivela affetto, dolcezza, tenera consuetudine verso la donna o la bambina a
castiglione, 74: al parer mio la consuetudine del parlare dell'altre città nobili d'
per induzzione o per senso o per consuetudine. galileo, 3-4-323: quando il
natura. tommaseo, 15-157: cotesta consuetudine costante di dare al romanzo storico un
egli che la rima... dalla consuetudine aver essa la voga ed esser fatta
. bisticci, 3-258: secondo la consuetudine di quegli tempi,... ogni
11. comportamento abituale, costume, consuetudine o tenore di vita di una persona
per lo più con riferimento a una consuetudine, a un costume, a una legge
-come dice la norma', secondo la consuetudine, come è d'uso.
ma prima voglio alquanto, secondo la consuetudine nostra ragionando, dire [ecc.
un genere, un uso, una consuetudine, una mentalità, ecc.)
istituzionalizzato o legittimato dalla tradizione o dalla consuetudine; innovazione di una liturgia, di
. -pagare il noviziato: assolvere la consuetudine di offrire bevande o rinfreschi ai compagni
bandello, 3-44 (ii-472): è consuetudine che, sonato il matutino, i
'rompere ', con allusione alla consuetudine di rompere le noci col becco per
parte di una lista, di una consuetudine gastronomica come risultato dell'abilità di chi
dal gr. vòfuopa 'uso, consuetudine '(deriv. da vofxicto * uso
* uso, pratico, ho per consuetudine ', denom. da vójzcx; '
d'anchise, chiamati tutti secondo la consuetudine, nunzia e dichiara cloanto vincitore.
stesso pontefice (e, secondo una consuetudine internazionale riconosciuta dai paesi cattolici, al
diritto a tale collocazione per nascita, per consuetudine, per lunga tradizione; nell'uso
non ho... voluto obligarmi alla consuetudine del parlar toscano d'oggidì, perché
. -sottoporsi, adattarsi a una consuetudine, a una legge, a una
il boccaccio, né mi sono obligato alla consuetudine del parlar toscano d'oggidì. chiabrera
una norma, da una regola, dalla consuetudine; condizionato, non libero; consuetudinario
« vuoisi dimostrare acciò che, per consuetudine di deviarsi, ancora si vada per
fogli singoli, che, diversamente dalla consuetudine, abbiano le pagine più larghe che
in altro lontan paese portata dove era consuetudine e legge di sacrificare ad una dea
per vigore delle leggi municipali e per consuetudine antica, ognuno è tenuto a concedere
di nazionalità diverse... la consuetudine quasi rituale di queste colonne a poco
per educazione, per interesse, per consuetudine, per imitazione, non avevano abbracciate
vi si possono senza troppo offendere la consuetudine della lingua. 20. costituire negazione
1-11-95: seguitando 1 buona e lodevole consuetudine e per onore di detta arte,
il boccaccio, né mi sono obligato alla consuetudine del parlar toscano d'oggidì. lancellotti
consiglio dei dieci per una lunga e illegale consuetudine. carducci, iii-21-289: jacopo d'
tratti dai poemi omerici (secondo una consuetudine propria del mondo classico, dal tempo
ariosto, viii-88: sia renovata quella consuetudine e pacto... che li
una pratica abituale, deroga a una consuetudine. morgagni, 296: sono da
posta locale: che ha questa peregrina consuetudine: aprire le lettere delle donne spedite agli
baldelli, 5-8-418: fu già nella grecia consuetudine che a coloro, i quali per
impegno assunto; per non interrompere una consuetudine. crusca [s. v.
ne diminuiscono il diletto, ma la consuetudine ancora rende l'operazione del medesimo oggetto
avvenuto, in una così lunga consuetudine. leopardi, 815: diffuse..
quale dubitava che non ritornasse alla sua consuetudine ai governare, che neh'opprimere la
aveva reso vago dell'applauso popolare la consuetudine... di cercar lode parlando in
rimorsi di que'tanti sconci prodotti dell'orba consuetudine, per cui errori sopra errori s'
è antichissimo, come dimostra menandro pella consuetudine de gli ateniesi e pel cognome de
sociale, morale o religiosa fondata sulla consuetudine, sulla tradizione e su concezioni etico-filosofiche
per il costante e periodico ripetersi; consuetudine, abitudine. -anche: ciò che
del grano]. -uso, consuetudine, costume. ghirardacci, 3-291:
41. usanza, costume, consuetudine; tenore, regola di vita.
: o per legge scritta e per consuetudine overo per disposizione dell'uomo, la successione
del procedere secondo la legge e la consuetudine. 58. accuratezza nel disporre o
-all'ordine del giorno: in consuetudine, in uso. campi, lv-163
parte al corso di una sì dannosa consuetudine originata da una mal intesa pietà. nievo
1-13: non mutò alcuna dignità né consuetudine della terra, ma, governandola con
fin oggi dura ancora in francia la consuetudine di dir ad un uom ch'è mal
anitre selvatiche, che, per antica consuetudine, il doge faceva ogni anno a ciascun
in uso altrove. 8. consuetudine consolidata dal tempo, che può avere
da'giuristi una specie d'osservanza o consuetudine, la quale si dice interpretativa,
nella quale si narra che per antica consuetudine quelli benefici, li quali vacassero appresso
, un precetto o anche una semplice consuetudine professionale o artistica; adottare un determinato
(un precetto, una regola, una consuetudine). capitoli della compagnia della madonna
un consiglio o, anche, una consuetudine, un'usanza). valerio
. -adottato, applicato (una consuetudine linguistica o stilistica, una regola grammaticale
, alla legge; che rispetta una consuetudine, un'usanza, un dovere professionale
. 10. il conformarsi a una consuetudine, a un uso, a una
una superstizione; applicazione corretta di una consuetudine linguistica o grammaticale, delle norme proprie
sensi. 11. usanza, consuetudine, pratica per lo più professionale;
armi. tommaseo, 8-9: non è consuetudine sì ostinata, non corruzione sì profonda
ii-196: fui, secondo la nostra consuetudine, chiuso in un otre con una
due salmi sian detti, secondo la consuetudine: cioè, la seconda feria il quinto
dire? da riavere, fuori dalla consuetudine che ottunde. -determinare in una
ma reggesi pacificamente di volontà e di consuetudine dello deo antico. l. donato,
significazioni, imperoché e teologi per la consuetudine degli ebrei dicono gentili e pagani.
modi di dire non affatto lontani dalla consuetudine e uso civile. metastasio, 1-ii-1123
'in pane e acqua ': dalla consuetudine de'monaci di osservare il digiuno a
]: l'è inducta una pessima consuetudine contro la forma... de
naturale apparentemente errata perché contraria alla normale consuetudine sperimentale (e fra gli esempi più
dalla successione del feudo. -anche: la consuetudine che regolava tale concessione. lessona
. savonarola, iii-299: era allora consuetudine, quando [le fanciulle] andavano
landolp, 8-106: quei morti che una consuetudine americana para d'un postremo e fallace
. piccolomini, 10-182: era già consuetudine nella città d'atene et in altre ancor
civili e le canoniche parlanti de la consuetudine.
il boccaccio, né mi sono obbligato alla consuetudine del parlar toscano d'oggidì. trissino
, 760: s'è introducta certa consuetudine per i secretari nostri che lezino le
s ^ è mutato da la sua perversa consuetudine, ché, come faceva, quante
invaso il territorio riservato, per vecchia consuetudine, al pascolo esibizionistico dei piccioni.
dal xvi al xix sec. era consuetudine appendere al torso di pasquino. -
dapprima affissi dei versi (e simile consuetudine determinò l'usanza che concedeva a chiunque
per vigore delle leggi municipali e per consuetudine antica ognuno è tenuto a concedere il
ufficialmente. sarpi, vi-2-64: la consuetudine è immemorabile e prescritta, imperocché allora
, 1-155: si guardi dalla cattiva consuetudine, introdotta da persone indegne del nome
villani, 4-33: questa fue l'antica consuetudine de'fiorentini, e il migliaio si
destro; e ciò, secondo una consuetudine, gli dava il diritto (dove mai
e demonstrazione di onore, la lunghissima consuetudine della città ha fatto che li è
paterno, al quale non vi è consuetudine, legge, autorità alcuna superiore.
incontrano: ma intanto, contro ogni consuetudine e aspettativa, il ritmo delle esecuzioni
massicci e confidenziali, che dalla lunga consuetudine e da tutti i ricordi d'una
proprio, relativo all'istituto o alla consuetudine della patrilocalità o dipendente da esso
patrilocalità, sf. etnol. istituto o consuetudine di carattere patriarcale, secondo cui la
fonte può essere un accordo o una consuetudine o un atto autorita- tivo: anche
girolamo] a scrivere secondo la sua consuetudine e mai di cosa scrivesse volé fare
vende pattona; e anche di chi per consuetudine, e per essere in luogo dove
furono pazienti che il principe secondo la consuetudine rispondesse. p. tiepolo, lii-5-18
pioverle, 140: lo tormentava la consuetudine, ormai inveterata, ai modi gravi
104: egli aveva in pratica ed in consuetudine alcuni vocaboli e detti, come suoi
occupa ogni luogo. 8. consuetudine biasimevole, corruzione morale, vizio.
magnifico e maestevole, sono le antiche dalla consuetudine del parlare accettate e le pellegrine,
vetturino, fiaccheraio (con riferimento alla consuetudine di portare un cappello ricoperto di tale
3-847: non siate oltre legati dalla consuetudine del credere, vinti dalla sufficienza del
gli metterà pensiero di lasciare una certa consuetudine e abito fatto. -dare preoccupazione.
di centocinquantamila scudi, che per antica consuetudine egli pretendeva doverglisi ogni anno sopra i
bandi e pene forti rimuovere quella mala consuetudine di trarre e'sassi el carnasciale.
forzati o da sdegno o dalla mala consuetudine loro... le villanie, le
zanotti, 1-6-282: così permettendogli la consuetudine della lingua di recare il verbo all'ultimo
(un accordo, una legge, una consuetudine); stabile (un ordinamento politico
ottima cosa e non impossibile a pigliare consuetudine e dottrina di fare bene. e chi
, a essere in vigore (una consuetudine, un'istituzione economica). einaudi
. sacchetti, 2-4: avea per consuetudine ogni anno al tempo de'cedenti, con
gli accompagnarono e che per la lunghissima consuetudine di tanta età s'inserirono negl'italiani
secolo? -opporsi, contraddire alla consuetudine. della casa, 5-iii-320: si
. ancora per atto, detto, consuetudine... ha certe piccolezze che fanno
di civiltà. gozzano, i-464: la consuetudine religiosa favorisce queste sètte: ognuno ha
ridente. cavalca, 20-248: presono in consuetudine spesse volte di venire alla..
conv., iv-i-7: per mala consuetudine e per poco intelletto era tanto fortificato
contenuta o trasformata dalla riflessione o dalla consuetudine, l'evidenza e la personalità di
fratelli di una stessa famiglia, è per consuetudine ritenuta non solo dal basso volgo,
il polizzino: tirannesca e non cristiana consuetudine. nievo, 305: qua e
tutto lo capo si polverarono secondo la consuetudine che tenivano li antichi nelle grandi tristizie
di pensare a quei morti che una consuetudine americana para d'un postremo e fallace
e mezzo. ma ormai, per consuetudine, parendo troppo breve questo tempo,
ne i quali si distingue per antica consuetudine il popolo francese, capace sempre d'
santo accompagnato da tale animale o alla consuetudine, sopravvissuta in alcune tradizioni popolari,
i limiti imposti dalla morale o dalla consuetudine correnti (e, rappresentando una clamorosa
portato del suo mestiere, poiché la consuetudine con l'arte era diventata in lui
estens. che si allontana notevolmente dalla consuetudine e dalla norma; insolito, inusitato,
dall'equilibrio e dalla moderazione o dalla consuetudine; calmo, tranquillo. -anche:
e commutativi. -praticato (una consuetudine). falier, lii-3-3: nacque
, lii-3-3: nacque l'antica e buona consuetudine della pubblica relazione, dai primi nostri
-avere la facoltà, per antica consuetudine. v. borghini, 6-iii-211
la ragione medesima. -avere la consuetudine, essere abituato. siri, 53
possibile, conforme alla natura, alla consuetudine della patria, conveniente al luogo ed
, colpa morale. - anche: consuetudine al vizio. cavalca, ii-55:
, storici, lapidari che, per consuetudine più cieca e men perdonabile dell'affetto,
. norma abituale, uso consolidato, consuetudine; regola pratica che si segue in date
norma stabilita; pienamente rispettoso di una consuetudine; abituale, consueto. - anche
legge o da altre norme di comportamento; consuetudine. panzini, iv-536: 'prassi
, usanza. -in partic.: consuetudine operativa propria di un'attività; condotta
di risultati concreti, acquisita con lunga consuetudine, assidua applicazione e profondo interesse a
di cose o persone derivante da lunga consuetudine; esperienza consumata e disincantata che è
assidua lettura, frequentazione attenta, lunga consuetudine con un testo letterario, con un
al beneficio vacante, secondo la consuetudine del diritto delle primarie preci.
apprezzato. castiglione, 80: la consuetudine fa a noi spesso le medesime cose
. castiglione, 80: la consuetudine fa a noi spesso le medesime cose piacere
è anche da avvertirsi esser tale la consuetudine de'regni ben regolati che, qualora
abitudine (anche nell'espressione prendere in consuetudine). -anche in relazione con una
cavalca, 20-248: presono in consuetudine spesse volte di venire alla..
v borghini, 4-94: avendo in consuetudine i romani di scrivere abbreviati i loro
preposto, sonando il campanuzzo secondo la consuetudine, subito diede licenza al consiglio.
legge, da regolamenti burocratici, dalla consuetudine, dalla procedura o dall'etichetta.
valore vincolante (un uso, una consuetudine). petrarca, 258-10: l'
determinazioni di pontinci, che uguagliano la consuetudine al privilegio: e innocenzio lo prova
che tanto più vale, quando la consuetudine è immemorabile e prescritta, imperocché allora
, questa non servare, però nulla consuetudine, lunga quanto vuogli, prescrive contra
prestarla), sf. stor. nella consuetudine giuridica medievale, livello. -anche:
giuridica che lo fonda (derivante da consuetudine o da legge o altro provvedimento della
si dice di napoli, per antica consuetudine si è commutato [il servizio feudale
li offici e messe e hannone fatto una consuetudine. -pretino (v. pretino1
. la prigion del peccatore significa la consuetudine nel male della quale non si può
frati erano quegli che avevano indotta questa consuetudine; e che nella primitiva chiesa non solo
e formosi. -con riferimento alla consuetudine di riservare le prime frutta mature al
, conv., i-xn-7: la consuetudine de la gente che fanno li primogeniti
e secondo il genere e secondo la consuetudine. 2. per simil. che
non per alcuna concessione, ma per consuetudine immemorabile canonicamente principiata e prescritta, nota
storicamente di un uso o di una consuetudine. -in partic.: carattere originario
di altre fonti del diritto come la consuetudine, la libera elaborazione giurisprudenziale, le
, 1-71: del silenzio introdur la consuetudine / voglio, e a le lingue
e come lo suo nobile nome per consuetudine è comunicato a le scienze, procederò
nella fornace. castiglione, 80: la consuetudine fa a noi spesso le medesime cose
che la collocazione di quelli per antica consuetudine è riservata al papa, e però
riservata al papa, e però questa consuetudine egli l'approva e vuole che sia osservata
, che gli erano per la lunga consuetudine abituati nel male e fatti nemici nel
di gelati, l'arciprete rosello riprese la consuetudine di ricevere in casa gh amici.
oratori, storici, lapidari che per consuetudine piu cieca e men perdonabile dell'affetto,
un decreto, anche una tradizione, una consuetudine sociale, un precetto religioso).
disparandomi del giudicio ladro e de la consuetudine porca che proibisce agli occhi quel che
essersi sistemata così, evidentemente era una consuetudine ammessa. ma quel lembo di coscia
le verzure e faceva pronostici, per consuetudine di agricoltore invecchiato tra le cose della
, 74: perché al parer mio la consuetudine del parlare dell'altre città nobili d'
tradizione culturale (un comportamento, una consuetudine, ecc.). -anche:
. davila, 18: erano della consuetudine inveterata del regno chiamati a questo mi-
detta cagione... mosse la consuetudine de la gente che fanno li primogeniti succedere
essere eletti proporzionati alla complessione et alla consuetudine. p. tiepolo, lii-5-74:
sian commodi ed utili, sono dalla consuetudine introdutti ed universalmente piacciono, come allor
bontadi quelle che per certo inganno e consuetudine son cossi nomate e credute, benché gli
di studio e per benivolenza di lunga consuetudine l'amistà è confermata e fatta grande
che per la prossimità e per la consuetudine erano fin allora apparsi sotto un aspetto
galantuomo. serao, i-599: la consuetudine monacale la portò ai soliti atti di
virtuoso. tommaseo, 15-157: cotesta consuetudine costante di dare al romanzo storico un
-che si compie secondo l'abitudine o la consuetudine; ordinario, regolare. fanzini
. -che fa parte di una consuetudine ripetuta e tediosa. lucini,
provisionati, ben armati, secondo la consuetudine de li altri provisionati de italia.
1-13: non mutò alcuna dignità né consuetudine della terra, ma, governandola con
370: in massilia fu già una consuetudine, la quale s'estima che di
, lii-3-3: nacque l'antica e buona consuetudine della pubblica relazione, dai primi nostri
regole né da altra ragione ma dalla consuetudine prima del publico parlare e poi dagli
manzoni, iv-302: è negli storici consuetudine sapiente e morale quella di associare fortemente
a fanciulli venire, secondo la puerile consuetudine, vollero giocare. galateo, 198
gli maschi e le femine hanno per consuetudine di pugnersi con uno stilo di ferro
le punte delle nostre persone scontrose colla consuetudine lunga e familiare dell'intimità.
riuscir buono scultore colui che per lunga consuetudine non aveva bene stracciati i calzoni ed arrotate
da uno che era o che era consuetudine fosse. -anche, per estens.
. del rosso, 140: aveva in consuetudine di rendere di man propria e quadruplicata
astinenze e di funzioni penitenziali che per consuetudine si osservano al principio di ogni stagione
xl- 623: obbligava [la consuetudine scolastica] i professori, in dati
state, recitò. castiglione, iii-10: consuetudine de tutti li gentiluomoni della casa era
ubbidire alle esigenze dell'occhio e anche alla consuetudine di alcuni buoni scrittori, come il
di commento non sempre benigno la moderna consuetudine di raccogliere in volume gli articoli usciti
: presso i franchi continuava l'antica consuetudine di esporre i fanciulli a chi li volesse
mestiero. guicciardini, 2-2-339: una consuetudine, che gli hanno usata, di raccomandare
modi di dire non affatto lontani dalla consuetudine e uso civile. tortora, ii-36:
la gioventù sola può eleggere e la lunga consuetudine radicare nel nostro cuore.
, per lo più attraverso una lunga consuetudine, nella mentalità, nei gusti,
. marsilio ficino, 5-20: la consuetudine de'cristiani è tirare a sé gli uomini
e quando per errore e poi per consuetudine se ne tollerasse la pratica, sempre
per enfiteutici, non averebbono lasciato introdur consuetudine così pregiudiziale alti loro monasteri, essendo
21: savissima... è la consuetudine seguita in tali statuti di dar sempre
settenario. manfredi, 3-206: la consuetudine di que'primi tempi nel regolare il
forza di legge, ma piuttosto di consuetudine o di ragionevolezza. manzoni, fermo
le strade. -normalmente, secondo la consuetudine o l'uso; abitualmente.
: quanto maggiore è l'uso della consuetudine e della volontà, tanto nelruomo si
così suoleno essere chiamate, perché hanno consuetudine di stridere nella spaventevole notte. cesariano
2-54: t'odio, compagna [la consuetudine] assidua dei miei giorni / che
, 1-i-303: razione ': voce della consuetudine in uso nella marineria da tre secoli
. zanotti, 1-6-282: così permettendogli la consuetudine della lingua di recare il verbo ah'
in modo definitivo una relazione, una consuetudine; interrompere di colpo l'attività;
5. figur. aspettarsi (secondo una consuetudine inalterabile e quasi necessaria).
regalia al casaro del venditore. -nella consuetudine marinara, omaggio del proprietario del carico
. foscolo, v-166: egli per consuetudine antica e per regola impreteribile aveva in
da un'altra moderna, onde la consuetudine fosse destruttiva della nuova e reintegrativa dell'
l'uno e l'altro abito per consuetudine s'acquista, cioè con frequenti e simili
, lii-3-3: nacque l'antica e buona consuetudine della pubblica relazione, dai primi nostri
, nel rispettare un obbligo o una consuetudine considerata sacra). f. badoer
1-i-93: ho verificato che in abissinia la consuetudine è di concedere, sì, una
ci fussimo assuefatti, conciosia che la consuetudine le possa render piacevoli. buonarroti il
[rezasco], 314: perché è consuetudine in li stati dare il titolo e
un principio, una legge, una consuetudine, un'istituzione. garzo, 26
8. rimettere in vigore una consuetudine, una prassi, una norma caduta
tallo, che detto è, per buona consuetudine induri e rifermisi ne la sua rettitudine
usitata trivialità e non mai abbastanza frequentata consuetudine di fabbricare in angoli e quadrato,
. reagire a un'opinione, a una consuetudine, a una mentalità dominanti; rifiutare
rifiuta una data norma, una determinata consuetudine (seguito da un compì, di limitazione
c. carrà, 539: è consuetudine della critica richiamarsi alle prime inclinazioni,
1-i-474: ora, come era de consuetudine della città in quegli tempi, feciono
ingiusta e tanto fuor de l'universal consuetudine che, avendo io spesa di tanti
principio, di un diritto, di una consuetudine, di un ordinamento. d
dì in dì micidiale la vecchia italiana consuetudine di mietere e ricoltivare a sole splendido
. foscolo, v-166: egli, per consuetudine antica e per regola impreteribile, aveva
..., alle cose cui la consuetudine o il tempo avevano tolto attrattiva
2. che fa ridere perché esce dalla consuetudine, esulando involontariamente dall'ambito della normale
; rendere istituzionale un uso, una consuetudine. -anche: attribuire diverso fondamento o
mensa capitolare, per qualche convenzione o consuetudine, degna però di molta lode,
nicolò] un dì secondo la sua consuetudine al palagio del podestà tra quegli cartorai
non sia riferibile al privilegio overo alla consuetudine. parini, 747: il secondo
essersi sistemata così, evidentemente era una consuetudine ammessa. ma quel lembo di coscia nuda
tallo, che detto è, per buona consuetudine induri e rifermisi ne la sua rettitudine
i suoi effetti perniciosi (una cattiva consuetudine, un vizio); avere riprese
. cantù, 1-8: una cattiva consuetudine... a volta a volta rifiglia
eccomi divenuto riflessionista, sol per la consuetudine, che m'ha addottrinato, sotto un
certe proprie significazioni, secondo la consuetudine di quei che parlano più riformatamente
loro. -cambiamento radicale di una consuetudine linguistica. guazzo, 1-92:
giongessemo al porto parentino, ove per consuetudine li navigli veneti per la loro munizione
refugio. machiavelli, 1-i-88: è suta consuetudine di prìncipi, per potere tenere più
: viterbo 1965, 55: è consuetudine che il terreno agli inizi del periodo
: se volemo riguardo avere de la comune consuetudine di parlare, per questo vocabulo 'utilitade'
a quel tempo ripigliando per ragione la consuetudine abbandonata o rilasciata. ferd. martini
senatore jacque- moud e, nonostante la consuetudine, la quale dà al ministero il
. -interrompere per qualche tempo una consuetudine o un'azione. monti,
girolamo] a scrivere secondo la sua consuetudine e mai di cosa scrivesse volè fare
di commento non sempre benigno la moderna consuetudine di raccogliere in volume gli artìcoli usciti
al desiato albergo, nel quale per consuetudine una lucente lampada ardeva. ivi era
di sentire o di pensare, una consuetudine, una condizione di vita, un
uiviniziativa, da un comportamento, da una consuetudine, da uno stato d'animo,
, da un'azione, da una consuetudine, da uno stato d'animo o a
così profonde son le radici di questa consuetudine. 9. fare in modo che
, a un proposito, a una consuetudine. patecchio, xxxv-i-583: mal parà
può mai concepire quanto rinforzisi l'antica consuetudine di peccare? g. gozzi, i-n-150
urrimpresa; rifare, reiterare; ripristinare una consuetudine. - anche: subire di nuovo
; far riprendere un costume o una consuetudine che abbiano perso vitalità. martello
giova osservare... che, per consuetudine tecnica e bibliografica, ogni titolo delle
. firenzuola, 358: la qual consuetudine lo aveva affondato nel pelago amoroso,
,... ripigliasse la buona consuetudine. -continuare, riaddormentandosi, un sogno
bruno, 3-780: ordinavano e mettevano in consuetudine che tal dio, o pur la
di una precedente istituzione, norma o consuetudine. beccarla, ii-772: le sovrane
quelle vie che per legge o consuetudine mi saranno permesse: e così vi protesto
un testo, una lingua, una consuetudine; non riconoscere più come valido ciò
non attinenza con una determinata realtà, consuetudine o modello. s. maffei,
altro significato aveano se non quello che la consuetudine e lo nsceglimento di quei valentuomini fermò
la finestra. -con riferimento alla consuetudine romana di aprire le porte del tempio
che la collazione di quelli per antica consuetudine è riservata al papa, e però questa
è riservata al papa, e però questa consuetudine egli l'approva e vuole che sia
spargere). diffondere di nuovo una consuetudine, una legge. vico, 4-i-839
piovano arlotto, 115: è antica consuetudine in firenze che le nostre donne fiorentine
norma; che si conforma a una consuetudine. c. carrà, 472:
. machiavelli, i-ii-327: essendo consuetudine onorare di simili opere coloro i quali
-che reintroduce il buon gusto o una consuetudine dismessa; che riporta in auge dopo
le quali cose si debbono imputare alla consuetudine che si ha di tenerlo ristretto [
atto, di un comportamento, di una consuetudine; esito di un'iniziativa; effetto
, di una situazione, di una consuetudine, di una condotta; conseguenza di
, di una pratica, di una consuetudine, di un'azione; essere effetto
intenzione, di una pratica, di una consuetudine; effetto di una causa o di
, da un'impresa, da una consuetudine o da un modo di vita;
tramandata e seguita da lungo tempo; consuetudine inveterata; comportamento tradizionalmente seguito.
decreto alcuno della chiesa, ma per sola consuetudine; né esservi alcun decreto ecclesiastico che
: 'ci ritorna': a tale o tale consuetudine o atto, o anche detto
leggere e scrivere, per la scarsa consuetudine con tali pratiche in età adulta non
s'era formata in una così lunga consuetudine. carducci, ii-n-221: non sai,
8. ristabilito (un uso, una consuetudine); ricuperato (l'accezione di
vita, come segno di rispetto, come consuetudine durante assemblee, riunioni, ecc.
nei banchetti, ecc. è per consuetudine il posto riservato ai personaggi di maggior
e solo più tardi inglesi, la consuetudine quasi rituale di queste colonne a poco
un comportamento, un atteggiamento, una consuetudine); compiuto con grande attenzione e
e immutabile; pienamente rispettoso di una consuetudine, di una norma; abituale, consueto
'ri-uso') di quei miti mi rammenta la consuetudine degli antichi inca di esporre al sole
; incontrarsi regolarmente e spesso, avere consuetudine. -in partic. avere incontri amorosi
d'onore vengono ordinariamente detti più per consuetudine che per riverenza. sarpi, viii-
in vigore (una legge, una consuetudine). stampa periodica milanese, i-38
zanotti, 1-6-280: l'antica [consuetudine] la quale permetteva di far periodi un
consumate nel rogo, quantunque fino allora la consuetudine de'suoi antenati fosse di preservarle anzi
far perdere un'abitudine; interrompere una consuetudine che lega ad altre persone.
facilmente quanto possa esser doloroso rompere una consuetudine di più di trent'anni. loria
i-125: quella utile alla famiglia antiqua consuetudine di lasciare quella [moglie] sterile per
rompendosi ogni legge di pietà, ogni consuetudine del regno, la sventurata sanfelice,
. -troncare un'esperienza o una consuetudine di vita. pea, 1-132
18. gruppo di persone legate da consuetudine o da amicizia. borgese,
3. figur. orientamento di vita, consuetudine di comportamento e d'azione; idea
abituale nello svolgimento di un'attività; consuetudine. de meis, ii-19-348: riflettete
da una persona; violazione di una consuetudine, di un costume, di un
e sol quanto è bisogno a più generale consuetudine de'vari paesi e classi delle persone
1-ii-341: 'rubinetto': voce della consuetudine che serve ad indicare un congegno inteso
-di rubrica: di rigore, secondo consuetudine. giusti, i-181: vorrebbero che
. -sporco di ruggine per la consuetudine a lavorare il ferro (il fabbro
luoghi, i quali oltre alla naturale consuetudine allettano qualche volta a lasciare le civili
concezioni più civili, andò formandosi una consuetudine giuridica intemazionale che lo proibiva e che
rispettoso di un uso, di una consuetudine o di una tradizione; di prammatica
sacramentìfero, agg. conforme a una consuetudine; abituale; di prammatica (e
: scemarono tali difficoltà mercé l'introdottasi consuetudine di mandare attorno associatori con saggi e
stabilito dall'uso, autorizzato dalla lunga consuetudine. viani, 19-700: mi arrabatto
. alberti, ii-172: era una consuetudine che gl'infermi giaceano fuori a'vestibuli
per un sammichele? = dalla consuetudine milanese di far scadere i contratti di
straordinario. rovani, 3-ii-183: la consuetudine ci aveva abituati ad un culto idolatra di
libera volontà. -accettato come consuetudine (un comportamento). cesarotti,
pallavicino, 10-i-169: altre sono metafore di consuetudine e per esse il sapor d'una
figura retorica e grammaticale, dalla lunga consuetudine di un piacere, dalla riproposta stucchevole
. proibire per legge un'usanza o una consuetudine, anche di carattere religioso. -anche
germania osservano, più per una certa consuetudine che per bisogno, di fare 1 tetti
ci è stata anche la benevolenza della consuetudine scaldata da una reciproca simpatia.
l'una vivanda che l'altra secondo la consuetudine; come se fosse illecito uscir di
più spessi contrasti, volle che la consuetudine di tali delizie apportasse scappamento e non
, di venerazione; infrangere sprezzantemente una consuetudine, una legge. boccaccio, dee
quivi ordinò un letto, secondo la sua consuetudine, un sacone con una schiavina di
essendo di diverse sorte, per così fatta consuetudine musicuro non ha dipinto opera maggiore.