l'attenzione delle autorità sull'indispensabilità di considerare stagionale l'industria automobilistica agli effetti dell'
: sfumata ersilia, aveva ricominciato a considerare le ragazze e le donne che sedevano davanti
, i-414: 0 socialisti, cessate di considerare, col fatto, per sé stante
13-130: è doloroso lo scoprire e il considerare quanta gente sudi e si strusci da
rettor., 17-6: se noi volemo considerare il principio d'eloquenza la quale sia
come doveva un cristiano dei primi tempi considerare un pagano: un impasto di ignoranza,
. ant. e letter. guardare o considerare con meraviglia e ammirazione. speroni
: intorno alla qual dimostrazione son da considerare due cose: la prima, perché più
: noi subalpini abbiamo il mal vezzo di considerare gli appennini come una sola catena.
col dire che dipende dal giudice il considerare le circostanze del caso. = comp
magnitudine di essa statua era mirabile cosa considerare, cum quanta temeritate, in tanta celsitudine
. con riferimento a chi esagera nel considerare eccessivamente gravoso, impegnativo e faticoso un
vigliaccheria che lo circondano lo forzano a considerare le cose e a parlare in modo diverso
puoi tu immaginare... e considerare qual musica sarebbe quella? 14.
sacri [tommaseo]: si può considerare la dignità di questo sacramento [l'
]. filarete, 1-ii-648: puoi considerare che questi razzi fanno una piramida della veduta
ii-3-303: a questa, che può considerare come lettera mercantile... ne
, iii-26-23: cominciando per prima a considerare in dio la realità, egli ci
^ vilare1, tr. ant. considerare di poco valore; sottovalutare, spregiare
: si abituarono [alcuni scrittori] a considerare l'uomo come un complesso di sensazioni
. perlustrare in lungo e in largo; considerare in ogni aspetto. lubrano,
. piccolomini, 4-46: lascio di considerare a chi ha da scrivere d'astrologia
i vassal- aggi... potesse considerare con calma, se non addirittura con
di grano. delfico, iii-381: bisogna considerare i fondi di rendita...
ragione superiore può ormai più oltre far considerare intangibili i teatri della ditta chiarella, mentre
'mondo di dualità', e viene spontaneo considerare la corrispondenza di questo connotato con esperienze
plebeo è questo di pigliare, o considerare 'ex professo'un libro, e poi di
neol. il fornire di target; il considerare in quanto target. a
giugno 1992], 14: è opportuno considerare che -bastone più o meno sottile e lungo
, ii-5-125: par... da considerare circa le iscrizioni, che, ove
la sintesi dell'atto creativo, e considerare l'atto creativo nella sua pienezza. la
, 1-5- 298: a ben considerare la cosa, molte, e molto varie
vi-1-224: 1 naturalisti italiani possono considerare questa adunanza tenuta appiè delle alpi come
se pure esso volesse, ella die considerare la condizione del marito. piovano arlotto
., iv-ii-12: 'rima'si può doppiamente considerare, cioè largamente e strettamente..
, lo secondo a'solleciti è da considerare, acciocché per temporale lasciamento di fatica
. perticari, ii-106: vi faremo considerare che se questo accrescimento potesse tornar grave
per poter seguire il processo, dobbiamo considerare quindi un tempuscolo infinitamente piccolo durante il
. dalla croce, i-27: bisogna considerare se l'osso offeso è in ogni
nella quantitade, cioè grandezza si possono considerare essere diverse figure. getti, 15-ii-546
dell'oggetto: reputare, ritenere, considerare, giudicare, o anche supporre,
, per nulla, da poco: considerare con disprezzo o indifferenza; disprezzare,
per bone mane. corte, 99: considerare che se la bocca è tenera per
caro, 12-ii- 149: può considerare auanto io sia obbligato a l'uno e
, 9-ii-85: un dì ci potevamo considerare fatte a quindici anni, oggi sono le
— cercare di raggiungere un luogo, considerare come meta. alvaro, 10-50
pregiudizi che fino allora le avevano fatto considerare quell'amore come una colpa li attribuiva
. papini, x-2-443: voglia di considerare tutta la storia fino ad oggi come
428: io mi sono abituato a considerare la bellezza come cosa molto naturale,
carlo da sezze, i-311: possiamo considerare che fusse un mezzo di dio per
per tal cagione con l'intelletto nostro considerare e discorrere, che di quelle linee,
. -menare a un medesimo termine, considerare alla stessa stregua, senza distinguere.
futurismo, 33: perciò si dovranno considerare relativi fra di loro i tempi pari,
ora dopo tante disfatte, ci mettiamo a considerare l'indole e la qualità del nostro
b. croce, ii-5-7: quando dal considerare generico si scende ad esaminare nelle sue
. arbasino, 8-31: smettetela di considerare 'l'arte per l'arte'come il
. machiavelli, 1-i-23: allora possemo considerare viniziani la temerità del partito preso da
[lesioni reumatiche] che si possono considerare come la conseguenza di un alterato metabolismo
s'aumenta di molto il dubbio dal considerare i frammenti stessi. il primo è
al re... perché volesse anche considerare quanto era il presente editto scandaloso,
medie. perdita della capacità di considerare obsoleto, mettere da parte. localizzare una
pluviometrica, entro la quale si può considerare costante l'altezza della pioggia osservata dalla
-fare torto, il torto-, non considerare in misura adeguata una persona, le
della somma di tutti i valori da considerare (e il totale parziale è il
somma di una parte dei valori da considerare). delfico, i-12: quindi
di dover cedere qualcosa e di dover considerare come una colpa quella riserva fiduciosa che accomodava
all'italia... si passa a considerare l'azione degli uomini di stato italiani
la cosa a stretti termini noi dobbiamo considerare due sole specie di feudi cioè i traditi
, 7-661: certo l'uomo deve considerare la donna, che l'ha nel
di petronio, ci si porge occasione di considerare, se questi e altrui simili starebbero
che un certo scrivere maluccio si debba considerare 'traduttorese', ovvero studiato calco del linguaggio
in italia due cose principalmente si devono considerare; il transito delle alpi e il
gridando? 2. tr. considerare con attenzione o, anche, con
37. eccettuare, escludere; non considerare in un novero, in una categoria
, anche prendere, afferrare) o considerare con grande attenzione e cura in un
puote ella [la legge canonica] considerare come un essere trascendentale e diffuso in
. trascendentalizzare, tr. filos. considerare o rendere astratto e indipendente dall'esperienza
[barbari] da questo si puote considerare e conoscere, che ancora le loro femine
la lettura. 32. considerare con scarsa attenzione, in modo sommario
e nell'oblio. -evitare di considerare o frequentare una persona, trascurarla.
8. esaminare, vagliare, considerare attentamente, fra più persone, nel
or, signori, vi prego di considerare, che qui siete convenuti, non per
due mesi di spazio a vedere e considerare detta legge. guicciardini, i-319: il
per matto. -esaminare attentamente, considerare; meditare, tener presente (anche
; ma non basta, perché si doveva considerare a quello che aveva da venire,
difetti veniali degli altri, evitando di considerare i propri ben più gravi (secondo
difetti e le colpe altrui e non considerare le proprie ben più gravi. iacopone
i-vi- 1988], iv: bisogna considerare che microbi nuovi hanno una conseguente importanza
, ed abitatore delle campagne, dal considerare la onorifica preminenza delle tribù rustiche sopra
la guardia della libertà, si può facilmente considerare il beneficio che fa nelle republiche l'
incapacità di astrarsi dal fattore economico nel considerare ambiti che ad esso sono estranei.
ne la divina trinitade triplicemente si possa considerare, sono in ciascuna gerarchia tre ordini
se hai ingegno, ti lo lascio considerare. viaggio degli oratori veneti (1523)
: quanto alla conservazione si può questa considerare triplicatamente. 3. per estens
ne la divina trinitade triplicemente si possa considerare, sono in ciascuna gerarchia tre ordini
punica volgar., 162: chi vorrà considerare la differenzia, che è intra le
terreno. castri, 1-212: bisogna considerare adesso i lavori come una triturazione immediata
. ferroni, i-244: in vece di considerare le forze, come poi fece lagrange
seneca sentisse talora del tronfio, convien considerare che molte volte grandeggia davvero. carducci
fine quello che in prima si debba considerare e troni che sono elevati da ogni terrestrità
veri pirati del sahara, anzi si possono considerare come 1 più famosi predatori del mondo
certo, se indussero il peerlkamp a considerare l'ode per gran parte fattura d'
frachetta, 1-109: un buon prencipe deve considerare che egli non è padron della robba
; in coincidenza temgoria veleggiatori si possono considerare i 'tuttala', in cui manca la
168: or poniamoci di tutto punto a considerare alquanto ciò che ha saputo far questo
208: lo bon cominciamento / mi fa considerare / ch'eo degia migliorare -a tuttesóre
per estens. modo di pensare, di considerare una questione; punto di vista.
tutti i destini. 3. considerare una persona pari a un'altra per meriti
-confrontare, paragonare qualcosa ad altro; considerare due cose uguali, di pari valore
nostra discende dall'altezza della sua prelazione a considerare sé medesima, tosto troverà la pianura
negli ultimissimi anni avantiguerra si cominciava a considerare indispensabile un accordo fra le due nazionalità
virgilio: non che tu umanamente li possa considerare, ma io dal principio ne dubitai
d'annunzio, v-1-870: come doveva considerare i suoi umi- litori e i suoi
la gran folla di affetti che nasce dal considerare il contrasto fra la grandezza del tasso
pascoli, ii-339: ed è mirabile considerare, come le necessarie imperfezioni in tale
, sf. l'essere unilaterale; il considerare un unico aspetto di una questione,
dante, conv., ii-v-10: puotesi considerare lo padre secondo che ha relazione al
: l'anno si può... considerare come l'unità principale della misura del
ed errori. la si può certo considerare segno ed effetto e istrumento di quel restringersi
tr. (universaleggio). filos. considerare, configurare con il carattere dell'universalità
aristotele non dice chiaramente come abbiamo da considerare questo universale. il che non è altro
2. filos. indirizzo epistemologico volto a considerare valide solo le conoscenze di carattere generale
badie delle arti, che si devono considerare come dannose alle medesime. rovani,
uomo o femina, respondi che si deve considerare la quantità de un membro a respecto
. 2. figur. considerare la realtà rurale attribuendole caratteristiche proprie della
nello edificio della cupola maggiore. -non considerare, non attribuire importanza a qualcosa o
dello stato sociale, se si possono essi considerare come i primi usufruttuari delle pubbliche rendite
passavanti, 47: é da considerare l'utilitade che riceve l'anima dalle tentazioni
fu ridotto [messer memmo] ad considerare quanto maggiore fama si debbe acquistare cogli
tollerabile dalla moltitudine assuefatta a... considerare l'erario pubblico come una vacca,
e compiacimento un pensiero, un'idea, considerare attentamente indugiando nella riflessione.
starai, spero, se ti farai a considerare che in quegli agresti vagiti della lingua
chi. guazzo, 1-170: chi vorrà considerare la grossessa del suo capo, non
. -in partic.: modo di considerare l'azione indicata da un verbo a
del primo vocabolario della crusca, 334: considerare se a'verbi anomali si dèe far
principe di sogno, se lo vogliamo considerare in riguardo della vastezza dello stato, e
tuo andarti a sollazzo, vedere e considerare i siti e li atti delli omini
le galere, ed i vascelli senza considerare di qual momento era il vedovare gli
un problema, una trattazione o di considerare una questione, di giudicare una persona
(375): ancora v'era da considerare che io avevo messo un velo addosso
ottimo, ii-369: ma, signore non considerare li peccati de'miei, ma guarda
). -figur. esaminare, considerare una questione. s. carlo da
danno, che l'uomo riceve, sonda considerare tre mali. alberti, iii-151:
i-815: andiamo a fondo: mettiamoci a considerare le cose con una certa verginità
che vi apparisce innanzi agli occhi bisogna considerare più a dentro, se volete che
per il verso buono-, comprendere, considerare in modo corretto, appropriato. collodi
: per argomento di somma vetustà è da considerare ancora l'uso di non incider le
. scaruffi, 17: si dèe considerare che 12 via 12 fanno la somma di
manzoni, v-2-118: comin- cerò dal considerare l'edizione progettata, in confronto con
che da vari secoli sono assuefatti a considerare questa nostra italia come una villeggiatura od
debbe ancora, e puote l'uomo considerare cinque cose. e la prima si
cose. e la prima si è considerare da quanti, e quali vincoli iddio l'
ogni speranza di vantaggio ch'ei potesse considerare nel far per suo conto passare i monti
prodotti della comune matrice viscontea, basta considerare, oltre al 'mercante di venezia'di giannini
intuizione. -concezione, modo di considerare, di intendere qualcosa. pratesi
vittimista. vittimizzare, tr. considerare, presentare come una vittima. -
frequent. vittimizzazióne, sf. il considerare o il rendere vittima; il sentirsi
contradizione vivente. massaia, i-67: lascio considerare se un tal uomo non dovesse per
gobetti, 1-8: jacopo bellini si può considerare come un potente pittore. vivono in
credo... che sia possibile considerare lo stato come una cosa astratta, separata
b. croce, iii-26-216: non possiamo considerare se non come una volata, di
conviti. 10. ponderare, considerare, valutare con grande attenzione e sotto
volse al rifiuto. -indurre a considerare, a prendere a cuore, a interessarsi
: nel pigiare el partito e savi soglono considerare sempre quale sia el manco reo et
gli uomini e che pertanto sarebbe sciocco considerare una deviazione. 2. per estens
di proprietà antisettiche, che si può considerare derivato dal difenile per sostituzione di un
e dai suoi stessi negozii a ben considerare « quella invenzione dei punzoni e delle
restaxone. 2. esaminare, considerare attentamente qualcosa. sanudo, 3-249:
[di spinoza] sarebbe piuttosto da considerare come acosmismo. 2. per estens
2. filos. tendenza a considerare i fattori ambientali come causa principale dei
questo che gli antieuropeisti farebbero bene a considerare. = deriv. da antieuropeismo.
interesse per la germania e il rifiuto di considerare le atrocità tedesche come mere anormalità e
settembre-dicembre 1966]: alcuni soffrono nel considerare che a ogni elettrone / corrisponde sempre la
. aziendalismo, sm. tendenza a considerare primari gli interessi dell'azienda in cui
. 2. che tende a considerare primari gli interessi dell'azienda in cui
di accidentalità. 2. considerare come determinato esclusivamente dalla casualità. =
che ne deriva). -anche: il considerare qualcosa come causa di una situazione negativa
. contestualizzare, tr. inserire o considerare, analizzare in un contesto (una
ecc.). 2. considerare un fenomeno o un evento riferendolo al contesto
onomat. criminalizzare, tr. considerare criminoso e meritevole di una sanzione penale
. decontestualizzare, tr. togliere o considerare al di fuori di un contesto (
una parola). 2. considerare, analizzare un fenomeno o un evento al
. 2. per estens. considerare meno grave, meno importante, ecc.
destorificare, tr. (destorìfico). considerare un fatto, un concetto, una
. variabile che indica un particolare modo di considerare la persona con cui si è in
un prodotto buono venderà sicuramente. senza considerare che la vendita via e-mail permette di
degli enti pubblici non economici sono da considerare... i seguenti servizi: a
, 4-208: fanno sì che si possa considerare la fantascienza... come quella
eurocentrismo, sm. tendenza a considerare l'europa come centro culturale, economico
. metodo di indagine che consiste nel considerare le teorie scientifiche come congetture (e nel
struttura mentale che determina il modo di considerare e interpretare la realtà e che si forma
di grammatica testuale (che sono da considerare sviluppi dialettici del generativismo sintattico, attraverso
. implicare, comportare di necessità, considerare implicitamente. eco, 12-33:
più potente è la decisione di non considerare inoltrepassabile qualsiasi livello di potenza raggiunto.
valore morale. calvino, 13-101: considerare l'antitesi operaia da parte della cultura
chirico, 63: il fatto stesso di considerare la possibilità di esistenza di forme immateriali
: in ogni modo lo stupro si può considerare una aggressione fisica per dimostrare la propria
22-v-1984]: la logica è quella di considerare anacronisticamente e maschilisticaménte ancora oggi una donna
casella, 2-5: non si può infatti considerare come genuinamente nostra l'arte teatrale 'verista'
dell'assurdo. oggettualizzare, tr. considerare in qualità di oggetto; obiettivare.
disposizione e obiettivi perseguiti deve allargarsi a considerare l'intero processo di realizzazione di una
letter. rendere politeistico, interpretare, considerare secondo una visione politeistica. savinio,
labriola, 1-iii-908: io non sono da considerare attraverso il prefa zionista sorel
contesto tecnologico, ma si spinge a considerare l'obiettivo (rectius: gli obiettivi)
, sf. letter. sacralità, il considerare come sacro, come degno di rispetto
atto senza cadere nella trappola facilona di considerare la dimensione virtuale un'invenzione della contemporaneità
. afrocentrismo, sm. tendenza a considerare l'africa perno fondamentale per gli equilibri
, dire o scrivere in più, considerare ulteriormente. g. gavazzeni,
2. atteggiamento di chi si rifiuta di considerare il soggetto umano cosciente come la categoria
aspètto1, sm. ling. modo di considerare l'azione indicata da un verbo a
abraham], 12: sembra indiscutibilmente logico considerare l'organismo come un testo geroglifico,
grado di decifrare. questo sorprendente modo di considerare il fatto biologicoapreuncampodiipotesiverificabilimacompletamentenuove. una scienza
tr. (caco, cachi). considerare, ritenere degno di attenzione, in
vocabolario filosofico-democratico, ii-148: a bene considerare il 'considerando democratico'non si può prendere
tutte le idee date a priori. deve considerare risultati delle idee le relazioni sociali,
disemozionaliz * zare, tr. considerare in modo distaccato, senza lasciarsi influenzare
emergenzialismo, sm. atteggiamento che tende a considerare ogni situazione come un'emergenza da risolvere
2. che tende a considerare ogni situazione un'emergenza da risolvere.
musica melodrammatica. etnicizzare, tr. considerare da un punto di vista etnico, razziale
, sm. tendenza a vedere e a considerare la francia al centro delle vicende storiche
indicare che una certa situazione è ormai da considerare terminata completamente, che non c'è
: stando all'antico significato (di considerare) egli è certo che nulla vi fu
intellettuale, ecc. che è solito considerare la vita, gli avvenimenti, gli uomini
italocentrismo, sm. tendenza a considerare l'italia come centro culturale, economico
marzo-aprile 1964], 69: come non considerare che fin dal 1925 in italia esistevano
repubblica [21-v-1993], 36: bisogna considerare il ruolo della memoria ma anche quello
monoculturalismo, sm. tendenza a considerare una cultura superiore rispetto alle altre e
). far apparire, indurre a considerare qualcuno spregevole, crudele (con riferimento a
di gruppo, e che sono incapaci di considerare con occhio criticol'esperienzadinasserodisvilupparneilpensiero », è
]: ecco perché il fatto di considerare da vicino alcuni fenomeni oggi esaltati più
de lagarda, 5-29: rendere onore e considerare con rispetto, meglio con manifesti segni
mentale. avvenire [21-ii-2008]: bisogna considerare che un bambino portatore di handicap ha
posta. priorizzare, tr. considerare o rendere prioritario. corriere della sera
: dopo la disamina si può ben considerare che su amsa ricada impropria responsabilità di tanto
muovendosi in una direzione che si può considerare protorazionalista. r protorinasciménto, sm.
i fattori psicologici; che tende a considerare i problemi filosofici e storici alla stregua
razzizzare, tr. sociol. considerare, connotare dal punto di vista della
4-vii-2004]: c'è poi da considerare che la valutazione della ricerca scientifica è estremamente
dice che « con i sistemi attuali possiamo considerare il trading on-line abbastanza sicuro ».
r semplicismo, sm. tendenza a considerare e a risolvere superficialmente e con faciloneria
e approssimazione; che rivela la tendenza a considerare una questione o un problema in modo
+ o], sm. tendenza a considerare il sesso come fenomeno centrale dell'esistenza
sinocentrismo, sm. polit. tendenza a considerare la cina come centro culturale, economico
sottoconsiderare, tr. (sottoconsìdero). considerare al di sotto dell'effettivo valore o
. = comp. da sotto1e considerare (ed è calco dell'ingl. [
, sm. propensione a esaminare o a considerare o, anche, a sottoporre a
aziende, oggi, sono indotte a considerare attentamente il valore sociale della propria attività
religioso più determinante, tanto da potersi considerare surrogativi della funzione che i miti svolgono
, 224]: quelle pagine sono da considerare come preparazione e sveltimento. sveltitore
i canoni della teatrabilità, se vogliamo considerare il teatro con occhi non pervertiti dalla volgarità