passati, per la qual apertissimamente si conoscerebbe la mia buona intenzione. galileo,
rifanno le stanghe; chi mai mi conoscerebbe per l'orsola? anzi paio così ariosa
veder dentro l'uomo, e'si conoscerebbe che gli è propriamente un vaso e
io mi trasmutai ad altra cura, / conoscerebbe quanto m'era a grato / ubidire
mi trasmutai ad altra cura, / conoscerebbe quanto m'era a grato / ubidire
pensasse punto se stessa, ella non si conoscerebbe, che è quanto dire, non
mandaste fuori parola ella di subito vi conoscerebbe, e ne seguirebbe, in tanta
lo conoscesse distinto, tutti li volgari conoscerebbe, perché non è ragione che l'
se qualcuno dicesse « duecento », si conoscerebbe subito per non toscano. papini,
segni che esteriormente si mostrano, manifestamente conoscerebbe quasi la maggior parte del gioco essere
la falsità delle quali troppo chiaramente si conoscerebbe da chi avesse in pronto l'opera
di forze come di volontà, ed ella conoscerebbe allora che il suo beneficio non è
mi trasmutai ad altra cura, / conoscerebbe quanto m'era a grato / ubidire alla
veramente come è fatto il sapere, conoscerebbe come dall'infinità dell'altre conclusioni niuna
gonzaga, ii-51: non vi conoscerebbe la notte con questo incapucchiamento.
, dell'intessitura della favola istessa si conoscerebbe la falsità, poiché non fu mai creato
mi trasmutai ad altra cura, / conoscerebbe quanto m'era a grato / ubidire
belle. machiavelli, 1-viii-101: chi mi conoscerebbe? io paio maggiore, più giovane
di levata de'svizzeri, quando il cardinale conoscerebbe a proposito il doversene assoldare qualche buon
pecchio, cono., ii-224: si conoscerebbe la lunga dissertazione del signor koeler pubblicata
nelli, ii-3 (14): come conoscerebbe il mondo voi / tanto cortese,
, il numero e le forze degli assalitori conoscerebbe, che gli stessi assaliti, da
. machiavelli, i-viii-ioi: chi mi conoscerebbe? io paio maggiore, più giovane
mt. 1, 73, estroverso, conoscerebbe ragazza affettuosa, sensibile scopo matrimonio o
mi trasmutai ad altra cura, / conoscerebbe quanto m'era a grato / ubidire
, ii-3 (14): come conoscerebbe il mondo voi / tanto cortese, non
soffregassi l'uno all'altro, subito si conoscerebbe per la infinita durezza del diamante.
mi trasmutai ad altra cura, / conoscerebbe quanto m'era a grato / ubidire a
tranquillità; allora senza alcun dubbio si conoscerebbe quanto il cielo francese sia più freddo de