: è più accomodata la cera a conoscer le diversità dependenti da angoli più o
tanto acerbo e mordace che si faccia conoscer per maligno. tasso, 20-109:
inf., 5-125: ma s'a conoscer la prima radice / del nostro amor
cariche domestiche, aveva avuto campo di conoscer gli uomini e le cose. de
fuor di francia; / per far conoscer meglio e sé e'suoi.
, xxi-1-330: cercavo destramente sempre di conoscer li andamenti di ginevra. garzoni,
a quell'altro nome, lo fanno conoscer d'uno o d'altro caso.
dunque l'anticonoscenza, cioè, il conoscer le cose innanzi, non aggiugne necessità
erudito ch'egli sia, possa mai conoscer perfettamente le fatiche ed industrie de'scrittori
astutissimo tiberio sommamente odiava chi mostrava di conoscer il segreto del suo cuore. melosio,
, spezialmente ne'luoghi caldi, si può conoscer la bontà o la malizia dell'aere
volge in quella parte / che di conoscer l'è la voce avviso, / che
dimostrasi ne li occhi tanto manifesta, che conoscer si può la sua presente passione,
trovarsi nei nostri piedi, per conoscer quanti impicci nascono in queste materie
2-21: arrivati che furono ambeduoi / a conoscer ornai il pan da'sassi, /
che al primo aspetto mostrino e faccian conoscer la dignità e splendor suo, come
legamento talmente artificioso che ben si fa conoscer opera di particolar destrezza d'ingegno.
questo [istrumento]... per conoscer le mutazioni del caldo e del freddo
. pallavicino, 3-467: diceva conoscer lui che il concilio aveva necessità di buoni
esporrà obliquamente all'occhio, come se volesse conoscer s'ella è piana e diritta,
avessero a poco a poco imparato a conoscer le cose, mediante la facoltà visiva
43: gallina cappelluta senza cresta, / conoscer non si può quand'è castrata.
è sopragiunto la carità, e fattogli conoscer come i cinque sensi sono molto involti
: e 'l pentersi, e 'l conoscer chiaramente, / che quanto piace al
. ariosto, 5-20: e gli feci conoscer chiaramente, / come era sì d'
, onde il gusto risvegliato abbia a conoscer l'insipidezza de'suoi cibi consueti, ne
vesti. tasso, 3-17: ben conoscer dèi tu per sì lungo uso / ogni
1: tra questi nidiaci si suol conoscer il maschio da questo, che esso
i-391: chi non si cura adunque di conoscer la verità, chiamata da olimpiade commensale
con cui giovarsi l'uomo a vedere e conoscer se stesso. monti, x-2-252:
che al primo aspetto mostrino e faccian conoscer pava di trovare lavoro a chi ne
bene il campo,... nel conoscer bene la qualità del terreno, quello
dire che il signor bertini fallò nel conoscer la gravidezza della sua prima consorte,
i-391: chi non si cura adunque di conoscer la verità, chiamata da olimpiade commensale
obliquamente all'occhio, come se volesse conoscer s'ella è piana e diritta,
, i-n: l'esperienza chiaramente ha fatto conoscer ad ognuno, che i compassi fabbricati
necessaria. marino, 20-490: per conoscer a pien qual sia la pianta, /
, 12-i-104: conoscendo o parendomi di conoscer la sua natura, e sapendo certi altri
; ma la somma miseria del tuo fratello conoscer non vuoi. p. verri,
s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne'quali è scritto
inf., 5-124: ma s'a conoscer la prima radice / del nostro amor
destinato / in talamo gelato / senza conoscer mai / di consorte o di padre
mesi, / né si può il dì conoscer da la notte. a. f.
: non c'è il miglior mezzo a conoscer la differenza da uno uomo a un
/ e 'l pentirsi, e 'l conoscer chiaramente / che quanto piace al mondo è
liberalità niuno. ariosto, 26-82: volea conoscer chiaro / s'a più stretta battaglia
fuor di francia, / per far conoscer meglio e sé e'suoi. poesie
son io, / finse di non conoscer; torse il viso. foscolo, vii-132
.. però, se si può conoscer la gente bene, come ci conosciamo tra
d'un luogo, ove si possa conoscer della ragion di ciascuna parte, e
dante, xxiv-10: se nostra donna conoscer non pòi, / ch'è sì
assai intero / ogni contegno, e conoscer da presso / li capei d'oro e
elle trattano, come la filosofia naturale in conoscer per via di scienza le cose naturali
parti: delle quali l'una consiste nel conoscer bene e giudicare; l'altra nel
cui ammiriamo e investighiamo gli effetti per conoscer lui per prima causa e primo bene.
badare al senso delle due proposizioni, per conoscer se la conversa è di valore equipollente
traboccare in qualche necessità, ond'egli conoscer dovesse, che senza l'appoggio loro
, che han bisogno, / per lo conoscer, di tal soprawesta. papi,
vertù che parla, dritto ostelo / conoscer può ciascun ch'è di piacere, /
maligno ascosto, / né si lasciò conoscer così tosto. tasso, 1-49: e
più tosto creppato che non si far conoscer da tutti per bestia. b.
, se 'l crine fatale / conoscer può ch'orril tiene immortale. marino
posson la fraude così facile- / mente conoscer, come forse gli uomini / farebbero.
, iv-167: non tutti sanno ben conoscer il decoro dell'onesta tolle- ranzia.
contrassegno che dia a conoscer la voce « geste » per non
. baldi, 5-11: dunque, conoscer puoi ch'a me non fia / grave
[disse che] superbamente si farebbe conoscer il vostro errore, se volete ora difender
e specialmente a chi entri ben dentro a conoscer la forza di quell'# il »
vigor di veritade, / delle cose conoscer per se stessa / il legame sottile
vuol imparare di leggere fa di mestieri conoscer prima et imparare que'primi caratteri e
modo. savonarola, iii-18: fammi conoscer, signore, di questa cognizione el
gelli, 15-i-200: e questo può conoscer chiaramente per se stesso chiunque vuole,
zione e quasi regola cerchiamo di conoscer la bellezza in modo che niuna
-oscillare. garzoni, 1-878: per conoscer poi se il bussolo sta bene,
concilio generale, e chi confortandoli a conoscer la propria bontà e scienzia. pirandello,
che mirava / pur me, come conoscer mi volesse. / tempo era già che
è da quel netto / e dea conoscer lo vizio che face, / in maggior
in modo che per me direi non conoscer altr'epoca effigiata in questo così efficace
] ne gli occhi tanto manifesta, che conoscer si può la sua presente passione,
., 5-126: ma s'a conoscer la prima radice / del nostro amor
guinizelli, iv-28 (8-3): conoscer sé, a voler esser grande,
elegge luoghi abitabili... dee conoscer la sua acqua e la sostanza di tale
5-83: officio di discreto uomo è di conoscer che gli errori non siano degni de
nella vostra discreta considerazion si rimanga a conoscer quello che io, disiderando, fornir
occidentali degli spagnuoli molto eccellentemente hanno fatto conoscer al mondo gli stati dismembrati servir
por freno. marino, 2-85: dei conoscer, pastor, la dismisura; /
parta più lucida e più disnebbiata a conoscer meglio in questa vita l'ultima sua
: colui che elegge luoghi abitabili, dee conoscer la terra della città, ovvero d'
mortai colpo, e misero mugghiando / conoscer fa qual duolo ha conceputo, / che
da giuoco senza perdita. sapendo sopra tutto conoscer la ditta: perché ora si vince
degli spagnuoli molto eccellentemente hanno fatto conoscer al mondo gli stati dismembrati servir di
forte. b. corsini, 12-75: conoscer sapea il dolce, il forte,
erudito che egli sia, possa mai conoscer perfettamente le fatiche ed industrie de'scrittori
, ii-309: adesso 11 bisogno di conoscer la donna e il piacere virile mi tormentava
e 'l doricnio, e studiava in conoscer la qualità de'lor sughi e semi
... / quanto sian da prezzar conoscer dèi. boccaccio, dee.,
lui, / che mai veder o mai conoscer deggio? ». -con
severo. ammirato, 1-153: il conoscer la natura de principi è cosa molto
? carducci, ii-9-57: prima di conoscer te, potevo forse durarla e sopportarla
mariti: e questo pecorone mi vuol far conoscer le femine, come se io fossi
notte ed in ogni luogo si possa conoscer la longitudine. marchetti, 3-73:
, i-188: chi dagli effetti dio conoscer brama / per seco unirsi e lodarlo,
dati in modo che per me direi non conoscer altr'epoca effigiata in questo così efficace
ed altre tali cagioni di movimento e conoscer l'intrinseca forma loro? a.
dopo la fuga / de'secoli, tra conoscer per aiutanti e sergenti della morte. a
erudito che egli sia, possa mai conoscer perfettamente le fatiche ed industrie de'scrittori
soffici, ii-309: adesso il bisogno di conoscer la donna e il piacere virile mi
. imbriani, 3-59: il farmi conoscer l'animo ed 1 casi d'un
brieve tempo comprendere, e per questo conoscer dobbiamo così alta, così grande, così
. ariosto, 20-121: tu fingi non conoscer sua beltade, / per escusar la
fra tei di bradamante, / non conoscer ruggier fece sembiante. marino, vii-104:
di fare una semplicissima distinzione tra il conoscer egli una verità e l'esister proprio
deriva dall'esperienza, non si può conoscer niente che trascenda la sfera della stessa
iv-199: egli può formar nivello da conoscer quanto ogn'altra azione barbara o ferina
si troverebbero imbrogliatissimi ancorché seguitassero ancora a conoscer bene l'antico latino. dossi,
antistene cinico, non bisogna pensare di conoscer la faccia di dio per imagine che
, iii-35: e però io desidero conoscer te [dio] a faccia a faccia
essendoci fatto per questa via più facilitata a conoscer dio, dobbiamo imitare cristo. manzoni
/ minar fa battista matteruoli, / che conoscer sapea il dolce, il forte,
informe. baldi, 5-11: dunque, conoscer puoi ch'a me non fia /
, onde il gusto risvegliato abbia a conoscer l'insipidezza de'suoi cibi consueti,
da'falsi religiosi, è causa di non conoscer dio né amarlo. zeno, xxx-6-186
1-27 (i-346): fu legger a conoscer l'infermità del cavaliero non frequentando più
che è figliuola fa madre. dal conoscer le sue virtù nacque la mia affezione e
affezione e non dalla mia affezione il conoscer le sue virtù. salvetti, 115:
che egli sia, possa mai conoscer perfettamente le fatiche ed industrie de'scrittori
garzoni, 1-143: qui s'impara di conoscer l'argento vivo di principio di questa
animoso. anguillara, 1-191: se conoscer vuoi che non sta bene, /
raffrenando opportunamente il dolore, mostri di conoscer il suo male, per medicarlo co'
i-127: i'ho 'mpa- rato a conoscer l'orina / e la cannella ond'esce
. da quella fetta mi pareva di conoscer tutta roma. -zolla.
a un tratto / e la feron conoscer per donzella, / non men che fiera
voi che vi mettete a giocare senza conoscer te carte e perciò non potete sapere
, e di dietro sen va e puoi conoscer come vada, mettendo un cannone con
gli amanti è l'intelletto. si può conoscer ^ questa verità dalle finzioni de'poeti
guinizelli, iv-28 (8-5): conoscer sé, a voler esser grande,
guinizelli, iv-28 (8-2): conoscer sé, a voler esser grande, /
51-25: molti medici... / conoscer non sapean s'egli era invitto /
un arco di 4 o 6 gradi conoscer se si piega in cerchio o in altra
venture maggiore, a chi le sa / conoscer meno. moniglia, 1-iii-553: la
fosco, / e tu con meco ancor conoscer puoi, / questa ninfa che dorme
, 11-86: la moglie non poteva conoscer carnalmente, né altra femina, per esser
/ e 'l pentersi, e 'l conoscer chiaramente / che quanto piace al mondo è
o tre mesi fuori, / non sa conoscer più le nostre carte / e non
bruttissime come furie, poiché non san conoscer il bene quando l'hanno. galileo,
destinato / in talamo gelato / senza conoscer mai / di consorte o di padre il
caglia saper, ché non accade / conoscer lui o sua genealogia. caro, i-100
, 1- 59: quinci dunque chiaro conoscer si puote a che lo costringesse [
santi del cielo non solo godono di conoscer le perfezioni di dio, presupposto che
. soffici, ii-309: il bisogno di conoscer la donna e il piacere virile mi
g. stampa, 8: chi vuol conoscer, donne, il mio signore, /
debbe avere... giudicio nel conoscer le cose degne di lode e di riprensione
co'denti e con le mani / conoscer che son veri graffignane = deriv
: molti parimente han potuto vedere e conoscer l'avo, se pur il padre non
, ii-187: bastar all'imperadore di conoscer dalla vicina sperienza passata, ch'egli
uccello nome che assai meglio lo fa conoscer ch'il nostro italiano, percioché essi
pallavicino, ii-346: del resto, il conoscer a grosso modo la diversità specifica d'
10-3-194: volendo alcuni forestieri imparare a conoscer demostene, additandolo col dito più lungo:
greca letteratura, mi proposi di farla conoscer meglio all'universale, onde gli uomini
o ignobiltà, quasi non si fusser fatti conoscer in guerra, non ebber nulla.
in altre scienze e lettere, per conoscer questa ragione senz'altra legge. g
, ch'in- navveduti / non sapeste conoscer la 'mbeccata, / di che vi
bisognerebbe trovarsi nei nostri piedi, per conoscer quanti impicci nascono in queste materie. pellico
stampa, 8: chi vuol conoscer, donne, il mio signore, /
che mi sia dato per pena il conoscer la vostra leggierezza e ogni altra vostra
: in ogni cosa tanto è diffidi il conoscer la vera perfezion, che quasi è
amiche. batacchi, 3-69: il conoscer la donna è cosa dura, / tanto
(ii-229): baldessar castiglione farà conoscer terrore di questi magri cortegiani come faccia
per qualche poco in te stesso, conoscer il proprio niente, la tua fiacchezza,
. peri, 1-85: né quel conoscer san, che con suprema / possanza
un solo generai discorso ne può far conoscer questa verità. zeno, i-82:
, e vedi se ben tutte sai / conoscer quelle oscure informi note, / di
con più chiari segni il monco busto / conoscer vuole e l'omicida ingiusto. saba
piccolomini, 1-52: non potendo i fanciulli conoscer per se medesimi quel che importi la
arianna sia / l'insegna, onde conoscer la potremo; / ivi bever teseo
le cose che si cercano affermò doversi conoscer prima s'elle siano, dopoi ciò
, 5-i-103: penetrare al fondo la piaga conoscer bene la natura della febre, s'
intorsate per l'appunto / si fan conoscer per muffette vili. 2.
a scrivere,... possa mai conoscer perfettamente le fatiche ed industrie dei scrittori
natura e ci serve di scala fino a conoscer dio. lambruschini, 4-210: il
verrà per minare: il che potran conoscer dallo strepito che farà il nemico per
. a non poter mai mostrare di conoscer intero un altro, perché egli a vicenda
che io troppo inverisimilmente abbia equivocato nel conoscer il carro, conosciuto insin dai buoi,
: perché di ragione incominciando investigare e conoscer questa tal bellezza e cibando gli occhi
ma come può egli negare di non conoscer l'eleganza degli oratori, avendo così
istoriate, poiché basta veder pintitolatura per conoscer la solfa. -per estens. ornare
e fece che con gran chiarezza venisse a conoscer dio. filicaia, 2-1-176: guardate
prudenza umana possa conoscer quelle simulazioni che dentro nascose vi sono
la vertù che parla, dritto ostelo / conoscer può ciascun ch'è di piacere,
l'amico ver la lealtade / si suol conoscer ne l'adversitade. = deriv
s. v.]: chi vuol conoscer la lettera, guardi la sopraccarta.
dritto levato, e fiso riguardai / per conoscer lo loco dov'io fossi. idem
che la volontate / e potestate -di conoscer mio corso, / e può la lingua
, 492: sonovi poi le ruote da conoscer le note,... e
'l piangere angoscioso / e 'l voi conoscer pe'vostri maggiori, / e 'l
, il mezzo, il trucco: « conoscer la machiavellica ». a roma '
. francesco da barberino, iii-354: conoscer ciò [gratitudine] non s'empie
figliuoli)... chi vuol conoscer la madre, guardi la figlia..
né meno mi sarìa dilettato il conoscer in particolare quei che madrigaleggiavano così
, xxv-2-24: sarebbe agevol cosa di conoscer la magagna dove la sta. g
« terzo »: il desiderio di conoscer manzoni e alcun altro di que'magistrati
nostro signor conte bal- dessar castiglione farà conoscer l'errore di questi magri cortegiani come
gli stessi... non mi fa conoscer che in loro sia cosa la quale
conto, ma non so pur ancora conoscer una spada se sia fornita alla dritta
, 492: sonovi poi le ruote da conoscer le note e la mano, già
s. v.]: 'non conoscer maschere 'dicesi proverbialmente per non aver
/ assai peggio che fera: / conoscer to valor tant'ò penato. angiolieri
che mirava / pur me, come conoscer mi volesse. petrarca, 270-93: ma
. dante, xxiv-n: se nostra donna conoscer non pòi, / ch'è sì
fuor di francia, / per far conoscer meglio e sé e'suoi. testi fiorentini
xxii-45: fossi in buona memora / conoscer dèi, se fa'pescaia bene. i
avere a memoria le cose preterite o conoscer le presenti; ma per l'una e
la storia de'musulmani di sicilia senza conoscer la lingua e paleografia arabica in guisa da
bacchelli, 2-30: io cominciavo a conoscer le cose di russia soltanto per sentito
. pananti, ii-40: chi fa conoscer la sua furberia / e vuol passar
, / e 'l pentersi, e 'l conoscer chiaramente / che quanto piace al mondo
che mirava / pur me, come conoscer mi volesse. idem, purg.,
s. v.]: 'non conoscer miserie 'dicesi comunemente di chi non
ramazzini, 128: si stenta a conoscer le persone quando anche si han mangiato
, onde non sa levarsi / a conoscer iddio come debrevve / ed amar quello
fuor di francia, / per far conoscer meglio e sé e'suoi. domenico da
più chiari segni il monco busto / conoscer vuole e l'omicida ingiusto.
, / e '1 pentersi, e '1 conoscer chiaramente / che quanto piace al mondo
onesto da bologna, i-46: sol per conoscer se di tanto amaro / si può
co'denti e con le mani / conoscer che son veri graffignane -dare tre
quando in quando il gran duca di conoscer le ruspanti ed altre donne insieme con
color non sieno / disposti sì che conoscer li possa, / fingi cagion e mossa
), vollero con questo matrimonio far conoscer la stima che facevano della cognata.
intorsate per l'appunto / si fan conoscer per muffette vili. batacchi, ii-193:
muova. loredano, 1-187: per conoscer se sia più vehe- mente la forza
è vero: né meno si può conoscer certo al mutar dei denti. carducci,
l'altro è tenuto di vedere e conoscer le cose dei suoi pedoni, tanto degli
/ guardò ruggiero, e fu a conoscer presto / quel che fin qui gli
: penetrare al fondo la piaga, conoscer bene la natura della febre, s'è
dell'uomo quando dalla naturità fu riscosso a conoscer di sentire e di pensare, e
, inf., 5-125: s'a conoscer slazione e tanto nostra. la prima
spirto / sdegnò i confini al suo conoscer fissi / dal saper primo, da colui
cercando in fretta se 'l crine fatale / conoscer può, eh'orrii tiene immortale.
corpi e nude forme e lievi / conoscer ne le fé la saggia guida. testi
e di dispregio di me stesso, facendomi conoscer per da nulla. forteguerri, 7-113
somma gentilezza sua / che si è fatta conoscer sopra- grande / e che ha voluto
che elegge luoghi abitabili... dee conoscer la sua acqua e la sostanza ai
nimico bari e latri, / e conoscer gli occulti detrattori. sanudo, lviii-326:
pur è buona la sapienza, e conoscer le serpi e febbri e ruine par bello
l'odor del sangue me vi fa conoscer per padre, et avanti che io vi
alla mia donna insegni d'oltraggiarmi per far conoscer la tua possanza. -avversare;
galileo, 5-292: se tu vuoi conoscer gli sciaurati, / omacci tristi e
eglino onorato il mio valore, gli feci conoscer quel che 10 valeva. chiabrera,
gli stessi... non mi fa conoscer che in loro sia cosa la quale
per tale sentenziato dagli oracoli diceva apertamente conoscer di non saper nulla. cesarotti,
, il che i veneziani osservano nel conoscer i figliuoli de'nobili. chiabrera, 1-i-130
questo era sol tanto quanto bastava a far conoscer a chi ci porgeva l'orecchio che
signorilmente,... cominciarono a farmi conoscer il costume de la sua eccellenza.
che basti a vedere gli orrori, conoscer le tenebre e risorgere a nuova grazia
l'ortica, la quale si fa conoscer anche dai ricchi: e ciechi appunto
che basti a vedere gli orrori, conoscer le tenebre e risorgere a nuova grazia.
ch'e'parla, dritto ostelo / conoscer può ciascun ch'è di piacerei /
garzoni, 1-143: qui s'impara di conoscer l'argento vivo di principio di questa
sopra la vita dei re, perché farà conoscer la buona dalla cattiva, e metterà
me amerei meglio, essendo innamorato, conoscer chiaramente che quella a cui io servissi
... furono ambeduoi / a conoscer ornai il pan da'sassi / e
la storia de'musulmani di sicilia senza conoscer la lingua e paleografia arabica.
ha in sé de felice che '1 non conoscer la sua miseria, a cui,
,... io imparai a conoscer la pera paradisa a bona nel giardino
monosini, 281: 1 paragoni fanno conoscer le differenze. -i paragoni sono sempre
. dante, xxiv-io: se nostra donna conoscer non pòi, / ch'è sì
idem, 157: se vuoi conoscer un, fallo parlare. idem, 383
se color non sieno / disposti sì che conoscer li possa, / fingi cagion e
a ciascun di noi: o di conoscer tutte le cose con errore o di
tutte le cose con errore o di conoscer nulla, ma viver sepolto in perpetuo
13-306: tu, così intelligente nel conoscer le persone, prender un granchio così
da parecchie generazioni nascono e muoiono senza conoscer denti. -ricco di pascoli (un
della eloquenzia, tito livio, seppe conoscer la patavinità. castiglione, 143:
menti, ne'quali si può agevolmente conoscer quanto egli fosse studioso, anzi pazzo
, in cotesta terrena spoglia e peccatrice, conoscer perfettamente quello che ha la sedia sua
: e questo pecorone mi vuol far conoscer le femine, come se io fossi
la vita dei re, perché farà conoscer la buona dalla cattiva, e metterà
: penetrare al fondo la piaga, conoscer bene la natura della febre, s'è
da'tuoi lumi il fosco vel ritolto / conoscer un sol dio qual si conviene
alla battagliola delle spalle, per conoscer dal moto di essa da qual parte venga
. balbo, 2-414: chi voglia conoscer botta giovane legga la 'storia damerica
, / e '1 pentersi, e 'l conoscer chiaramente / che quanto piace al mondo
del cinico... consiste nel conoscer l'uomo naturale, cioè l'uomo
: in ogni cosa tanto è diffidi il conoscer la vera perfezion che quasi è impossibile
pur è buona la sapienza, e conoscer le serpi e febbri e mine par bello
niuno è sì discreto e perspicace che conoscer possa i segreti consigli della fortuna.
xxii-46: fòssi in buona memora / conoscer dèi, se fa'pescaia bene. g
lode del pescare, xxvi-1-128: vuoi tu conoscer se queste pescate / son cose da
del peccato. dante, vii-34: ciò conoscer voi dovete, quando / l'ultima
, / e 'l pentersi, e 'l conoscer chiaramente / che quanto piace al mondo
inf., 5-126: s'a conoscer la prima radice / del nostro amor tu
risposi incontinente: « mi pare di conoscer la tua voce a la sua soavità,
n-iii-573: non è mica picciola fatica il conoscer se medesimo. pallavicino, 10-i-30:
da prima mi s'opponesse incontra il conoscer io la grande sproporzione ch'io vedeva
bisognerebbe trovarsi nei nostri piedi, per conoscer quanti impicci nascono in queste materie,
lui per utilità universale, quando fa conoscer al mondo ch'egli ha piena ogni sua
volerci comunicare il suo essere e farci conoscer se stesso, ha lasciato esso suo
angelica son tali / che vi fanno conoscer dai mortali. cesari, 1-1-207:
altri esempi materiali porge all'ignorante a conoscer il tempo nel locigno de la lucerna,
boccaccio, vili-1-50: per questo conoscer dobbiamo così alta, così grande,
è il soldano, / e déttesi a conoscer ch'era gano; / e disse
'l piangere angoscioso / e 'l voi conoscer pe'vostri maggiori, / e 'l ricordarmi
. boiardo, cvi-527: mi pare conoscer quel davan te: / gnatonide è di
nome e porsi per servidore con guglielmo per conoscer se ginevra si fusse scordato in tutto
accodiamo ad un portordini che giura di conoscer la via, e ci troviamo a
i medici che si sono affaticati di conoscer il temperamento e complessione di massimiliano dicono
divina sustanzia... non possiamo conoscer nulla, se non per modo di vestigio
la volontate, / e potestate -di conoscer mio corso. diatessaron volgar., 214
agli uomini virtuosi, si può ben conoscer in questo, cioè che più riverenza si
intehetto di sua maestà è il saper conoscer perfettamente il talento d'ogn'uno, saper
, 10-57: guardar le cose passate, conoscer le cose presenti, considerare quelle che
borghesi, lxl-49: la presenza / conoscer mi parea, 'l volto e le chiome
la sua presenza di spirito ben gli fece conoscer subito quello che ferdinando andava a fare
, 38: i punti nostri fanno conoscer l'intero parlar dal rotto, la piena
annunzio, v-3-183: non volle più conoscer acqua:... benanche si lavava
? / fossi in buona memora / conoscer dèi, se fa'pescaia bene. storia
necessario di così fare per non potersi conoscer le cose principiate se non si conoscano
buon prencipe e capitano dai princìpi deboli conoscer i moti vicini e proveder di genti
virtù, la singulare / tua onestà conoscer. b. corsini, i-146:
b) -66: e non si pò conoscer [l'amore] per lo viso
la profession dei filosofi si è il conoscer molto e il non far nulla.
fonema. ruscelli, 2-317: per conoscer... quando [vo] significhi
non fa bisogno di troppo chiaro per conoscer la luce che da se medesima si propala
la grandezza d'un oggetto egli è conoscer la proporzione che ha con qualche grandezza nota
. boccalini, ii-12: avea fatto conoscer ad ognuno propriissimo della onorata nazion spagnuola
: perché di ragione incominciando investigare e conoscer questa tal bellezza e cibando gli occhi
poco, finché questi poveretti si faccino conoscer da lor padroni con la lor virtù
di saver digiuno / che 'l mio conoscer troppo è desoguale / a l'alto
funzione di ricever le accuse e di conoscer i delitti compresi nelle loro rispettive questioni
in alcun luogo le commettiture, può conoscer ognuno agevolmente quanto possiamo servirci di questa
. cecchi, 1-i-232: sarà facil cosa conoscer la cosa come ella sta e farla
e questi altri autori c'insegnassero a conoscer nel cielo i primi punti d'ariete e
tra gli altri suoi pregi ebbe quello di conoscer se stesso. carducci, iii-17-281:
ha alcuno atto, non si può conoscer per se stessa, né si può dire
di quando in quando il gran duca di conoscer le ruspanti ed altre donne insieme con
, / e 'l pentersi, e 'l conoscer chiaramente / che quanto piace al mondo
accuse e di conoscer i delitti compresi nelle loro rispettive questioni
183: ancor pensa fortuna invidiosa / non conoscer pietà come la sòie; / ma
amore: non può veramente il cieco conoscer gli altrui difetti, et a qual fine
più chiari segni il monco busto / conoscer vuole e l'omicida ingiusto.
, 1-i-49: non è possibile di conoscer al presente in veruna lingua quali siano i
in /., 5-124: s'a conoscer la prima radice / del nostro amor
sì perché chi le scrive e si fa conoscer per costumato e per gentile.
fis- sure e le squame et a conoscer le penetrazioni delle nascoste ferite..
.. perché studiò tanto l'asino da conoscer l'influsso che ha sulle meteore e
da castiglione, 37: il non conoscer l'ingiuria fa raffreddar l'ingiurioso.
, 5-64: se la marchesa viene a conoscer il matrimonio in un modo simile.
b. davanzati, ii-174: facesti conoscer l'ingegno tuo non impiegato mai in difesa
proceder nostro così ragionevole... del conoscer di alto le cose basse e di
fiorentini] nuovo fiorino. / se conoscer, lettor, ne vuoli ancora, /
nei corpi celesti, ci può far conoscer la causa di quelle macchie che nella
pitture, libri e simili, vorrem ben conoscer in qual miglior ordine e disposizione
che impossibil è che prudenzia umana possa conoscer quelle simulazioni che dentro nascose vi sono
me amerei meglio, essendo innamorato, conoscer chiaramente che quella, a cui io servissi
hai cotanto affetto, cotanto desiderio a conoscer la prima radice del nostro male,
. suo padre anch'egli cominciò tardi a conoscer le donne... nel resto
aggrandire e il diminuire o il farci conoscer la grandezza e la picciolezza de le cose
, 38: 1 punti nostri sanno conoscer l'intero parlar dal rotto, la
; unico spediente che valga a farci conoscer bene le ricchezze mineralogiche del suolo che
cattaneo, iii-135: corriam rischio di non conoscer bene il gran signore, il gran
ma a riconoscere il paese, farsi conoscer dall'esercito, imparar da'pratichi, seguitar
sperienza mia me lo fece pur troppo conoscer cogli anni, non l'avrei ricoppiato in
edifici,... non vi sapendo conoscer cosa che con ragione e con bella
presso vostra signoria illustrissima, poiché mi fa conoscer tuttavia benignamente rimirato dalla sua stimatissima
intorno mossi i... / per conoscer lo loco dov'io fossi. boccaccio,
ch'egli [aristotele] insegni a conoscer, in tutte le cose che si dicono
dicendo che a questa volta le farebbe conoscer che molto più l'amava che la
ora dobbiamo intendere, quando, per conoscer la verità d'una proposizione, quella
per ora dobbiamo intendere, quando, per conoscer la verità d'una proposizione, quella
arte cosmetica? michelstaedter, 300: bisogna conoscer i dati sintomi per applicare le date
risvegliato [della curiosità] abbia a conoscer l'insipidezza de'suoi cibi consueti. cesarotti
non è potuta riuscire, cioè di conoscer quando l'aria russe più grossa e
tenuto [il generale] di veder e conoscer le cose dei suoi pedoni, tanto
b. davanzati, ii-174: facesti conoscer l'ingegno tuo non impiegato mai in difesa
? guinizelli, iv-28 (8-3): conoscer sé, a voler esser grande,
vita privata, spesse volte fanno conoscer al mondo di non aver cervello
chi non s'è data la pena di conoscer da vicino cosa sono e cosa sono
. caninani, 1-84: se vuo'conoscer la persona fella / fa'che le
umano spirto / sdegnò i confini al suo conoscer fissi / dal saper primo, da
sarebbe stato facil cosa a ventre satollo conoscer l'inganno. fagiuoli, viii-54:
tuoni esserci ancor di questa sorte / ben conoscer si puote, allor che '1 vento
lascio... a chi ha riflesso conoscer il maneggio con cui ho adempiuta la
, e mi tengo un po'di conoscer bene il giuoco. c. e.
la tema ed il dolore / et a conoscer come / al mancante di fede /
che mirava / pur me, come conoscer mi volesse. sigoli, cxxxi-229:
/ d'adulazioni e s'accostumerebbero / a conoscer se stessi e i lor difetti.
meno esperti e scienziati che non sanno conoscer il male né applicarvi rimedi. g.
intorsate per l'appunto / si fan conoscer per muffette vili / e razza di
asini / le dovrian conoscer, non che gli uomini. caro,
, cioè o perché l'uomonon volle espressamente conoscer la legge o per la negligenza e
, 1-5: colui che elegge luoghi abitabilidèe conoscer la terra della città ovvero d'altro luogo
l'ortica, la quale si fa conoscer anche dai ricchi; e ciechi appunto
. francesco da barberino, ii-190: conoscer noi puote / chi sé del
b) -68: non si pò conoscer per lo viso: / compriso, -
dovuti requisiti, ma scusato solo con il conoscer il c. i. frugoni
tutto fuori di te, assai apertamente conoscer dèi niuna cosa poter fare che piu le
dante, inf, 5-124: s'a conoscer la prima radice / delnostro amor tu hai
illuminante che mo d'aveme per conoscer, però, s'ella mi parlerà candida
i medici che si sono affaticati di conoscer il temperamento e complessione di massimiliano,
in cotesta terrena spoglia e peccatrice, conoscer perfettamente quello che ha la sedia sua
'smarriti per deserti', 'prima di conoscer l'uso di nessun segno', per
antonio da ferrara, 41: né so conoscer che un gran piacere / seguir se
.. a riconoscere il paese, farsi conoscer dall'esercito, imparar da'pratichi,
492: sonovi poi... da conoscer le note... e 'l lor
, 492: sonovi poi le ruote da conoscer le note... e'l lor
e perché studiò tanto l'asino da conoscer l'influsso che ha sulle meteore e ammaestrò
antonio da ferrara, 41: né so conoscer che un gran piacere si e
e per talesentenziato dagli oracoli, diceva apertamente conoscer di non saper nulla. carducci,
piccolomini, 1-52: non potendo i fanciulli conoscer perse medesimi quel che importi la virtù nell'
e col consiglio: / loro, a conoscer tratti, a spiar frodi, /
ne l'usato imaginare, / più conoscer mi pare / che per concordia il
/ per far ciaschedun sottile / di conoscer suo mal fare. -degno di un
dante, xxiv-14: se nostra donna conoscer non pòi, / ch'è sì
langue. amari, 1-2-337: conoscer che siete in grande errore. galileo,
divelti o già sfruttati affetti / vorrei conoscer l'intima radice. -sprecato,
fagiuoli, iii-159: quando fra noi conoscer si pretenda / un uom chi sia,
quale unita con quel 'vostra'fa manifestamente conoscer la persona a cui si scrive.
cicognani, 3-189: egli non conoscer il costume de la sua eccellenza. saraceni
virtù, e, ultimo, il poter conoscer le perturbazioni dell'animo, che ciascuna
non dubito / di non ti far conoscer ch'io non simulo, / ma ch'
, libri e simili, vorrem ben conoscer in qual miglior ordine e disposizione tai
segnaluzzo per lo quale egli molto ben le conoscer caro, 12-i-293: sono indugiato a
per l'appunto, / si fan conoscer per muffette vili, /. „ /
sodezza degli inchiostri di vostra signoria fa conoscer loro che hanno ancora bisogno di latte.
1-vi-566: è stata in pena per non conoscer nulla del fatto mio. che si
le labbra e finger di non ti conoscer. giov. soranzo, 48: egli
poiché basta veder l'in- titolatura per conoscer la solfa. s. maffei, 108
/ sa ravvisar la legge, / sa conoscer degli empi / le viscere e de'
gentilezza sua / che si è fatta conoscer sopragrande / e che ha voluto soprafare
: 'sorti'diconsi gli strumenti usati per conoscer la decisione o l'oracolo della fortuna.
esserci ancor di questa sorte / ben conoscer si puote, allor che 'l vento /
un che mirava / pur me, come conoscer mi volesse. s. caterina da
scoprirò a un tratto / e la feron conoscer per donzella. pigafetta, 118:
, mentre in queste critiche si fanno conoscer per capi d'assiuoli spassa-popolo.
, 492: sonovi poi le ruote da conoscer le note e la mano, già
g. stampa, 8: chi vuol conoscer, donne, il mio signore, /
della divina sostanza... non possiamo conoscer nulla, se non per modo di
: credo che sappiate il modo di conoscer l'uova fresche dalle -in partic
uccello nome che assai meglio lo fa conoscer ch'il nostro italiano, percioché essi
e precisamente la via altrui, appena pareva conoscer la sua. capuana, 1-ii-307:
ed altri atti e sospiri, fece conoscer a chiunque il giuoco guardava, che troppo
, a cui aggiunse un trattatello del conoscer l'ore della notte per via della
ha alcuno atto, non si può conoscer per se stessa. -autenticamente,
(quantunque splenda / cinthia nel ciel) conoscer non si ponno. -che si
gli altri uomini, fui il primo a conoscer la gravezza della peste. s.
corpi, e negli spirti / scelti a conoscer lui lo scemi e stringi? leopardi
la causa poi di questo è il conoscer l'eccellenzia e sublimità di molti ingegni.
: l'esser stato apollonio il primo a conoscer la peste, che soprastava agl'efesi
italia'diriga la massa degli operai e faccia conoscer loro i suoi membri. 3
taciturna, né così facilmente si può conoscer quello che abbia in fantasia. buonarroti
tagliola delle spalle, per conoscer dal moto di essa da qual
. voi, non avendo saputo conoscer i miei. flaminio, 24: certa
1 medici che si sono affaticati di conoscer il temperamento e complessione di massimiliano,
. frugoni, vii-234: ho imparato a conoscer l'immortalità dell'anima, in crederla
ii-238: col tempo s'impara a conoscer la gente. vittorini, 5-324:
tenere la memoria di esser mortale e conoscer la fragilità umana. fenoglio, 5-ii-417:
termini... si può non difficilmente conoscer per vera da elementi, con pochissime eccezioni
dal diletto che naturalmente si sente in conoscer quella somi- lianza e quella proporzion delle
, qual cosa non potendo i fanciulli conoscer per se medesimi ferite, ecc.
dentro, perché orasse e si facesse conoscer per meritevole della toga, egli,
da lentini, 57: l'omo de'conoscer bene e male, / donare e
a filare, torcere, incannare, a conoscer le qualità della seta e la loro
crusca]: non siamo sufficienti a conoscer chiaramente quel che sempre in questa vita ci
da scipione nel campo di cesare a conoscer gli apparecchi di quello per la giornata
imbriani, 9-7: come accade di conoscer la donna, che s'idolatrerà?
: imprimamele abbi cura e studio di conoscer la servente de la donna c'hai preso
d'invenzioni, dà a divedere di conoscer perfettamente il suo uffizio. manzoni, pr
erano uniformi, che le passate facevano conoscer le presenti e che sempre si comprendeva
garzoni, 1-143: qui s'impara di conoscer l'argento vivo di principio di questa
con doppia provvisione, per non aver a conoscer altro debitore che quel banco. s
, 492: sonovi poi le ruote da conoscer le note e la mano, già
/ e 'l pentersi, e 'l conoscer chiaramente / che quanto piace al mondo
la felicità di quell'anima, né conoscer la vanità del nostro dolore. cesari [
). loredano, 1-187: per conoscer se sia più veemente la forza delle
inf, 4-7: fiso riguardai / per conoscer lo loco dov'io fossi. /
nievo, 681: io finsi di non conoscer lui, perché non mi garbava di
de'corpi e nude forme e lievi / conoscer ne le fé la saggia guida,
nievo, 739: ebbi la consolazione di conoscer il primo e di ravvisare in lui
g. stampa, 8: chi vuol conoscer, donne, il mio signore,
la peregrina spagnuola veder questa duchessa, per conoscer se il vero agguagliava la voce che
qual son qual fui / impara pria conoscer ben te stesso. bandello, 1-35