. carducci, i-146: nella concione con le imagini a effetto e l'allusione
borgese, 1-408: allora quegli teneva una concione ammi rabile ai suoi veterani
stando egli nel mezzo, fece una breve concione. bocchelli, ii-260: pieni di
alcuni comuni medievali); arengo, concione, parlamento, consulta. machiavelli,
». -per simil.: concione, discorso il cui tono risulta sproporzionato
concióno). arringare, tenere concione, fare un discorso, parlare in pubblico
contio -ónis 'assemblea'(cfr. concione). concionatòre, agg. e
femm. -trice). chi tiene concione, chi parla abitualmente in pubblico;
. da con- tionàre: cfr. concione. concionatòrio, agg.
. contionatórius, da contió -ónis 'concione '. concióne, sf.
. e de subito andaro a concione a xanto a consegliarese, corno
118: chiamò il popolo a concione, avendo rinchiuso in palagio il senato
e di confermare le leggi mediante una concione ragunata; che si chiamò il consiglio
avesse dato agli ateniesi suoi in una concione quegli ammaestramenti che diede loro nelle commedie
senato dicevano che quella era stata una concione degna del magistrato ed imperio consulare,
, xxiv-973: a pena finì la concione colui, che si commosse tutta quell'udienza
f. corsini, 2-179: breve concione, ma che disanimò tanto gl'indiani quanto
, radunanza, concilio, moltitudine, concione, e per lo più si prende per
, 65: menenio, fatta una concione e dolutosi delle calunnie dategli da'nobili
tua piccola, non lettera, ma concione, schiumante di graziosissima demagogia. c
vili. filangieri, ii-192: eroe nella concione, nel foro e nel campo,
meriggio... teneva... concione. 3. figur. propenso
che sia decente al decoro di una concione sacra schifare individuazioni e tenersi alle generalità
di sardegna, all'enfasi lirica della concione interpolando allusioni e facezie, che andavano
dell'intravenire al ragionamento pubblico e alla concione. 3. sorgere, presentarsi
, x-203: se la parola latina * concione 'vi aggrada d'intruderla in toscana
confusione. varchi, 18-1-241: questa concione, leggiadramente da luigi pronunziata, diede
. borgese, 1-408: teneva una concione ammirabile ai suoi veterani, scatenava la guerra
denaro del ladron narbonese fece sua solita concione e si paragonò al re nabucodonosor
che dissi nell'enfasi sfiatata della mia concione. dessi, 7-156: da quel giorno
scritto); arringa, orazione, concione. -anche: ciò che viene detto,
furono costretti a chiamare il popolo a concione, quale noi chiamiamo parlamento. guicciardini
giuoco delle piastrelle, e così fece concione al superbetto giove. vasari, iii-160
brusoni, 2-89: fornita la funebre concione, otto de'più riguardevoli senatori, levato
un'assemblea armata, come quella primiera concione de'
lo scambio, si racchetò tutta la concione. varchi, 18-1-143: non pure si
del ladron nar- bonese fece sua solita concione. soffici, iii-336: mi trovavo
. brusoni, 2-89: fornita la funebre concione, otto de'più riguardevoli senatori,
piattelle. 3. figur. concione, tirata. tocci, 1-10:
la tua piccola non lettera, ma concione, schiumante di graziosissima demagogia.
.. andò con essi insieme nella concione. cantini, 1-18-204: nella muta che
ciò che dissi nell'enfasi sfiatata della mia concione. -figur. che ripete stancamente
non vi son comizi, non vi è concione per lui. manzoni, iv-346:
. gramsci, 14-861: in una concione beceresca, eccitò gli scolaretti. r