: io voglio dunque,... concedergli che quando la terra e l'acqua
. -dare a uno la bacchetta: concedergli il comando, investirlo d'una carica
-sciogliere ad alcuno la bocca: concedergli la libertà di parola; indurlo a
la camicia per levarselo di torno: concedergli qualunque cosa. imbriani, 1-81:
l'arcivescovo di lione, essendo frustratorio il concedergli l'assoluzione d'un caso, mentre
morte si negarono alla morte per concedergli alla galera, essi seggono sempre in catena
instromento a instanza di quegli, né concedergli loro in publica forma, perché non
. -allentare a qualcuno la cavezza: concedergli una certa libertà. pratolini,
-levare, togliere a qualcuno la cavezza: concedergli una libertà assoluta. berni,
ad alcuno: farlo attendere prima di concedergli ciò che chiede, tenerlo a bada
quello che in questa sintesi potremmo concedergli. = deriv. da comunale1
morte si negarono alla morte per concedergli alla galera. alfieri, viii-53
passeggiata in faccia, il costrinse a concedergli o che il moto era possibile,
non avesse finalmente a essere alieno dal concedergli con qualche condecevole composizione il regno di
mento a instanza di quegli, né concedergli loro in publica forma, perché non
mancare a gio- safat di corrispondenza, concedergli non altro che quella sol'acqua,
rendere degno qualcuno di qualche cosa; concedergli qualcosa come una distinzione (e anche
all'esilii ed anche alla galera senza concedergli le difese. costituzione della repubblica italiana,
ma la sua qualità di sarto pareva concedergli di diritto una certa ironica familiarità coi
fine che sii costretta la necessità a concedergli la palma de la immortalità. algarotti
-dare a qualcuno il dorso dei nemici: concedergli la piena vittoria su di essi.
o divieto, per favorirlo, per concedergli un privilegio. -fare eccezione a una
fine che sii costretta la necessità a concedergli la palma de la immortalità. foscolo
. dovila, 749: disposto a concedergli avvantaggiose condizioni per esclu dere
combattere ai suoi ordini (e anche concedergli la propria protezione). -essere per
prima il bisogno particolare di chi averà da concedergli. serdonati, 9-154: il luogo
spurio, a'quali non era solito concedergli tale dignità, fatto con falsi testimoni
, 429: non fece difficoltà di concedergli la lettera. alfieri, 1-512: in
vacanza. -dar festa a qualcuno: concedergli vacanza (in partic. agli scolari)
a qualcuno: dargli la parola, concedergli di esporre con calma le sue opinioni
: comportarsi con lui con frivolità, concedergli eccessiva confidenza; ingannarlo. grazzini
-fare, usare una gentilezza a qualcuno: concedergli un favore, trattarlo con premuroso riguardo
la sentenza, infliggergli la pena o concedergli l'assoluzione; processare. latini
a grazia, nella propria grazia: concedergli o restituirgli la benevolenza, la stima
— essere, mostrarsi grazioso con qualcuno: concedergli grazie e favori; trattarlo affabilmente
calcagna, premere contro qualcuno senza concedergli tregua e respiro (e si
-dare, fare indugio a qualcuno: concedergli tempo; farlo aspettare. -anche:
papa gli faceva un pezzo ingiustizia per concedergli poi la giustizia per grazia. gioia
in piedi. e sai, mica volevano concedergli queste insegne di autorità e questi atti
è concesso tutto quello ch'è lecito concedergli, con lui non s'esce dalla
. locuz. mantenere qualcuno in lasso: concedergli di vivere nella rilassatezza e nell'agiatezza
della sua elezione o in altro modo concedergli. -lettera di familiarità: v
mano o via libera a qualcuno: concedergli completa facoltà di agire. boccaccio,
-lasciare qualcuno in propria licenza: concedergli piena libertà di azione. tasso
lunga a qualcuno o a qualcosa: concedergli una dilazione; differire, procrastinare,
magistrato qualcuno; dargli, conferirgli, concedergli un magistrato: designarlo o eleggerlo a
invasi dal magnetico di quella donna per concedergli di desistere dall'immenso desio. comisso
mancherò pregare el signore che gli piaccia concedergli la sanità e liberarla di quel suo
il tempo a dire mesci: non concedergli un attimo di tregua, non dargli respiro
locuz. mettersi qualcuno in casa: concedergli di entrarvi, di stabilirvisi).
culopizzuto. -mettere in licenza qualcuno: concedergli una facoltà, autorizzarlo. gatto
-ricevere, togliere a misericordia qualcuno: concedergli la grazia, il perdono. malispini
a qualcuno: lasciarlo andare libero, concedergli piena libertà d'azione, di movimento
somme ingenti aveva sempre l'aria ai concedergli un favore coll'accettare un regalo.
leopardi, iii-216: non ricusi di concedergli quella compassione che non si nega neanche
dio, rimane dio necessariamente obligato a concedergli le grazie liberali, non per misericordia
grande valore, consistente nel concedergli di poca versarono il sangue per
buzzati, 6-243: lei non voleva concedergli le chiavi di casa e per avere
papa gli faceva un pezzo ingiustizia per concedergli poi la giustizia per grazia. batacchi
. -pigliare qualcuno di filo: non concedergli la possibilità di replicare. tommaseo
colombo], 35: ultimamente bisognò concedergli di essere ammiraglio in tutto il mare
l'onore delle prese a qualcuno: concedergli la precedenza nello scegliere fra le parti
io no lusingato questo ragazzo, fingendo di concedergli le primizie de'miei affetti al solo
carezze, colle melate parole, col concedergli la vista di suo padre, gli strappava
punta delle scarpette a qualcuno: non concedergli (da parte di una giovane donna)
mancamento di lei, semplice feudataria, concedergli ad altre persone. leopardi, iii-140
-dare a qualcuno quaranta e il tavolato: concedergli un ampio vantaggio, essendo certo della
. -raccettare qualcuno in grazia: concedergli nuovamente il proprio favore. l
almeno un poco di tempo degnasse di concedergli questo maestro. 3. preoccupazione
e procace insieme, si protese a concedergli ed a rapinargli anima e corpo.
): forse il signore è pronto a concedergli un'ora di ravvedimento; ma voleva
e di operar bene, perché degni concedergli un perdono generoso. = denom
dietro a un pezzo di artiglieria per concedergli l'in- dietreggiamento che segue lo sparo
-lasciare le redini sul collo a qualcuno: concedergli una piena o anche eccessiva libertà d'
propria grazia, in propria compagnia: concedergli il proprio favore; accompagnarsi con lui
dietro a un pezzo di artiglieria, per concedergli di indietreggiare liberamente dopo lo sparo.
dio, rimane dio necessariamente obligato a concedergli le grazie liberali, non per
più leggiera di quella della gente comune e concedergli ancora che vadino a cavallo. metastasio
commissario generale, o sostituto, con concedergli di poter tenere quei danari de'quali
comisso, 7-291: sarei giunto a concedergli la mia considerazione pure di rompere quell'
de più severa lima, non mi parea concedergli licenzia che così inculta venesse al vostro
più severa lima, non mi parea concedergli licenzia che così inculta venesse al vostro
-alternare un animale con un altro per concedergli riposo durante un viaggio o in battaglia
essere scortese verso qualcuno; rifiutare di concedergli qualcosa, di fargli cosa gradita,
lo sciagurato e... si doveva concedergli larghe attenuanti e 'certamente'la semi-infermità mentale
che non si morisse, è parso necessario concedergli che se ne venga a casa con
. -slargare la briglia a qualcuno: concedergli ampia libertà d'azione. crescenzio
fu sforzato... a concedergli la moglie del levita. =
nel soddisfare le sue richieste, nel concedergli un favore, nel prestargli un servizio
lancerei a tutti i governi la richiesta di concedergli un visto perpetuo e onnivalente.
un parroco infermiccio, più tosto che concedergli di sedersi d'innanzi alla sua sovranità
padre che con iuramen- to gli permettessi concedergli el beneficio el quale gli domandassi;
. guicciardini, i-391: negato di concedergli la sua dimanda, consentirono si mescolasse
non dalla propria volontà, strascinati a concedergli pisa per lo concilio. boccalini,
qualcuno trenta, quaranta e tavolato: concedergli un ampio vantaggio, essendo certo della
più belle cittadine generose saranno tenute a concedergli i loro favori. n. ginzburg,