finché son creduli ed innocenti, a compiangere gli uomini. gentile, 3-188: pure
; prender parte al dolore altrui; compiangere. sannazaro, 12-206: dunque
questo voltafaccia della psiche popolare che dal compiangere il delitto passa a commiserare colui che
(compassano). avere compassione, compiangere, commiserare. fra giordano [crusca
compiàgnere e deriv., v. compiangere e deriv. compianaméntoy sm.
compiangènte (part. pres. di compiangere), agg. che mostra pietà
questo voltafaccia della psiche popolare che dal compiangere il delitto passa a commiserare colui che
sua anima in quel momento, e compiangere sino ad approvarla. 2.
rinchiuse, ma che m'hanno insegnato a compiangere i carnefici piuttosto che a maledirli.
male in peggio; e dèiti pur compiangere / pensando al tempo buon che ognor
ho fatto qui venire, per potermi compiangere di tuo gran misfatto; ché giammai
compiangiménto, sm. disus. il compiangere, manifestazione di dolore, di compianto
compianto1 (part. pass, di compiangere), agg. pianto da molti
ghibellina. = deriv. da compiangere. compicciare, tr. {
complèto). ant. commiserare, compiangere. guido delle colonne volgar. [
. raro e letter. lamentare, compiangere. leopardi, i-456: è
. (cordòglio). letter. compiangere, compassionare. guittone, xxxv-g:
dèplóràbilis, deriv. da deplorare 'compiangere '; cfr. fr. déplorable (
dèpióràndus, gerundivo di deplorare * compiangere '. deplorare, tr. (
-òris, deriv. da deplorare * compiangere '. deploratòrio, agg.
disposto, inteso a deplorare, a compiangere, a lamentarsi. d'annunzio
-snis, deriv. da deplorare * compiangere *; per il significato di * biasimo
in peggio; e déiti pur compiangere / pensando al tempo buon che ognor
nelle sue rovine, ne fanno dolorosamente compiangere la sua distruzione. cesarotti,
: a loro sententia timo a compiangere l'eccidio de'suoi, li seguì nello
foscolo, xvi-6: egli si mise a compiangere un bel cappone postoci innanzi; ed
e migliore, e non per sentirsi compiangere ma per vedersi considerato e considerarsi come
finché sono creduli ed innocenti, a compiangere gli uomini, a conoscere i loro
richiuse, ma che m'hanno insegnato a compiangere i carnefici piuttosto che a maledirli.
, ii-20: verrei 10 molto a compiangere alcuni della studiosa gioventù de'nostri tempi
non ho potuto a meno di non compiangere la orribile incertezza nella quale tanti buoni
e tu cos'altro puoi fare se non compiangere tuo fratello, da che non puoi
aria. 7. tr. compiangere una persona defunta; esprimere il proprio
bel san giovanni. 9. compiangere con sincera pietà un avvenimento o una
così. -in partic.: compiangere, commiserare (una persona defunta)
ne langue. -costruito transitivamente: compiangere affliggendosi. serdini, 1-22: omè
persona amata). -al figur.: compiangere con incontenibile commozione. laude cortonesi
lùgere. 2. tr. compiangere. cariteo, 190: pur sempre
d'ingegno, ec., parmi punto compiangere gl'infermi che si dànno in mano
non ho potuto a meno di non compiangere la orribile incertezza nella quale tanti buoni
cesarotti, 1-xxxi-174: né so astenermi dal compiangere la sconsigliata ostinazione dei nostri metodi,
carducci, iii-20-83: criticare e compiangere possono ingegni mezzanissimi fanno prova d'
non ho potuto a meno di non compiangere... quella totale rovina e
e letter. commiserare, compassionare, compiangere. -anche assol.: provare compassione
più grossi 15. ant. compiangere, lamentare. cravaliz [gómara]
più adagio. pellico, 2-5: oso compiangere un uomo che, libero di pensiero
vizio inevitabile, eh'essi avrebbero dovuto compiangere, se cuore potesse mai battere sotto
voluto. pellico, 2-5: oso compiangere questa se per debolezza e per ignoranza
città. 6. tr. compiangere una persona defunta. dante, inf
signore. 7. lamentare, compiangere un avvenimento, una situazione avversa o
che si avverte inadatta o dannosa; compiangere la morte di una persona cara.
2. tr. lamentare, compiangere una situazione avversa, dolorosa.
691: non posso fare a meno di compiangere la nostra universale miseria poetica e linguistica
di una condizione felice; rimpiangere, compiangere. uguccione da lodi, xxxv-i-605:
, 5-167: deh perché state voi a compiangere la perdita delle produzioni de'valentuomini che
nessun poeta più del grossi ha fatto compiangere la donna, vittima predestinata ad amare
di costoro, non potrà non istupire e compiangere infine l'infelicità e la miseria degl'
t'ho fatto qui venire per potermi compiangere di tuo gran misfatto. dante,
repóto). dial. ant. compiangere un defunto ricordandone le qualità o i
nasce da diffidenza, io, nel compiangere me medesimo, compiangerò il cuore sospettoso
intens., e da compiacere per compiangere (v.). ricómpiere e
comune. delfico, ii-126: se vogliamo compiangere la perdita di tanta parte di quel
5. ant. commiserare, compiangere. livio volgar., ii-6-14:
mio marito. pellico, 2-5: oso compiangere questa se per debolezza e per ignoranza
per ignoranza si perde e oso anche compiangere una vecchia che, non potendo riparare l'
. foscolo, xvi-495: io, nel compiangere me medesimo, compiangerò il cuore sospettoso
umani! pellico, 2-5: oso compiangere questa se per debolezza e per ignoranza
ignoranza si perde, e oso anche compiangere una vecchia che non potendo riparare l'
non ho potuto a meno di non compiangere... quella totale rovina e dissoluzione
palco. papi, 2-1-119: fingeano compiangere il monarca... sbalzato dal soglio
: non eran... sol da compiangere, come coloro che per debolezza di
di doverlo compiangere, sapendo come egli fosse a -famiglia senatoria
non ho potuto a meno di non compiangere... quella totale rovina e
. a strabuzzir gli occhi, a compiangere, a lamentare. r. sacchetti,
timido titano romantico che per adorare e compiangere si rinchiude nel suo orgoglio come la
non ho potuto a meno di non compiangere... quella totale rovina e
idioma toscano! io son necessitata a compiangere la tua non mai meritata disgrazia;
, per mio trattenimento, è di compiangere gli storici di qui a cinquant'anni.
orecchio diffidente, crollando la testa per compiangere la tristizia dei tempi. betti, i-134
ammonire che a questi tempi vuoisi piuttosto compiangere o sdegnarsi... che non
. (mi autocommìsero). compatirsi, compiangere se stessi. = comp.
= agg. verb. da compiangere. r compilation / kompi'