fiore, 17-13: si trasse verso lei col viso baldo, / dicendo che ver
per le pallide vie della piccola città / col passo molle e baldo delle giovani donne
e l'ho accomodato pel dì delle feste col servirmene a fare una baldoria per cuocere
non afflig gere la figliuola col racconto delle baronate di gustavo,
proporzionati, potrete vedere i baronci qual col viso molto lungo e stretto, e
e stretto, e tal v'è col naso molto lungo, e tale l'ha
tale l'ha corto, e alcuno col mento in fuori e in su rivolto,
di francia in grande speranza e trattato col papa e con più baroni della magna
già prima era penetrata nel mondo romano col valore di * uomo libero, guerriero
, / e va più lesto e col calzar del piombo. v. bellini,
con un sorriso mi strinse la mano salutandomi col suo solito stile, dicendomi: -baron
. fis. che varia di densità col variare della pressione (detto di un fluido
, iberica (cioè prelatina), col significato fondamentale di 'barriera, chiusura
ed ebrei); confezionato una volta col tessuto detto baracane, da cui trae
: il professore desidera vedere se porta, col mio amore cangiato in rosaio, per non
giunge un telegramma dell'imperatore napoleone iii col quale si ordina di togliere la barricata
appartate impermalite del lungo silenzio... col tempo bello in bòboli o alle cascine
. intanto non ha ritegno di turbare col suo barrito i silenzi della notte,
che si può trasportare in una volta col barroccio. fucini, 157:
dalla toscana (andavano le mule travagando col muso a terra, fra il tinnire dèi
. in mano una sorta di spiedo col quale duellavano contro i barrocci di paglia
2-218: spesso il babbo partiva di notte col barroccio e la mamma mi voleva nel
e dieci a salma, da pagarsi « col violino » a tanto il mese.
tradotto [terenzio], potrò barzellettare col vero, dicendo d'averlo tradotto, prima
. / 'l basalisco serpente occide om col vedire: / lo viso envenenato sì
danno; / peio che 'l basalisco col vostro deportanno, / l'aneme vulneranno
s'alza la luna ad incantarti / col virgineo sorriso, allor soltanto / la tua
qualche tempo alle prese con un bascià o col gran visir, credo che sputeresti meno
dietro la maschera di mezzo frutto / col codino di basco, mi nascondi /
e si era piantato davanti a lei col basco rotondo in cima alla testa e la
base cristallina il mare, / e, col ciel confinando, han lui per tetto
e le materne doglie / versaste in un col latte il sangue fuori. segneri,
da quelli di narcisa, che lo fissavano col loro sguardo limpido e chiaro, per
negri, 2-782: passò intabarrato, col cappello sugli occhi, coi basettoni rossicci
base chimica. -colorante basico: col quale si tingono le fibre animali (
, ne'suoi tempi imitante i garofani col suo odore. crescenzi volgar., 6-16
montagna, / e spaventa ciascun sol col suo fisco, / e con la vista
, per consiglio di quel sapiente, / col specchio al scudo occise quel serpente.
osso della regione occipitale, che insieme col basisferoide forma la base del cranio.
della regione otica, che insieme col basioccipitale forma la base del cranio
dava gli ultimi tratti. rientrate le vicine col ramoscello dell'olivo e l'acqua benedetta
. bocchelli, 9-245: chi scende col po per il polesine s'accorge che il
, che voi nessuno esaltare vogliate tanto col vostro lodare, ch'a voi possa
cabotaggio rimessi a nuovo, stradipinte, col riso delle bassaridi aperto su trentadue denti
maestro a iberto, 201: altri, col corpo giù basso disteso / solcando il
volare, / che batte il vento col muover diletto. boccaccio, dee.,
modo, ché, povero divenuto, col viso vive basso e da pensieri tormentato,
, 363: e così, col collo torto e gli occhi bassi, spargendo
i-96: l'uomo non rispondeva, e col capo basso dondolava una gamba come sopra
fiere, venute... a guastar col ferro e col fuoco la francia,
... a guastar col ferro e col fuoco la francia, la lotteringhia e
lusinghe, e i giusti preghi / col dolce mormorar pietoso e basso, /
6-191: mi pagò tutto lieto, col solo timore che mi fossi tenuto basso
alla sua danza, / la bassa plebe col segnore altiero; / non ha remedio
e li assaliva con l'ironia, col sarcasmo, col ridicolo; poi toccò a'
con l'ironia, col sarcasmo, col ridicolo; poi toccò a'borghesi,
non farebbe cinque omini; e stanno col capo basso basso, e col dietro stano
e stanno col capo basso basso, e col dietro stano alti. chi fa la
nettare, ma vi si tolgon la sete col basso de le botte e vini rinversati
d'un'unica stanza senza finestre, col vasto letto che da solo deve accogliere tutta
tutto ardiva, / sì che 'nsieme col regno il re fu casso. idem,
vibrò a gianfranco, colpendolo sulla fronte col cavo della mano, dal basso in
accordo sui bassi parve sprofondarsi nelle tenebre col fragore di un supremo spavento. di
. bocchelli, 9-256: ci regolavamo col faro di maestra, lontano, e bisognava
de amicis, ii-566: bassotto, col collo grosso e corto, con le braccia
. marin. studio sulle carte nautiche, col fine di ricavarne gli elementi necessari alla
rendere accetto l'impiego sopra ipoteca, col migliorare le condizioni del prestito e coll'imprimere
punto opposto a quello della sua mastiettatura col collare, porta il dente della
memorie, che sono alcune cartellette di marmo col loro titolo e impresa. serra,
nelle case degli impiegati, ma nuovissimi col cartellino del prezzo attaccato ancora a un
coloro che vogliono essere tenuti valenti, col finger di voler combattere. cellini,
del solito cartello / e del solito nome col solito campanello, / vi fece murare
: e con le scope dietro e col cartello / andarsene mitrato a porre in
al pubblico l'impresario, e vedrai che col permesso della corte può fare qualunque cambio
cartesiani ve n'era che correggevano e compivano col buon senso e colla fede i difetti
cartiglio ch'essi possono srotolare di colpo col lievito del loro sguardo e leggervi fino
talvolta è così grande, che arriva col suo peso alle trecento libbre. a.
diceva di sì, o semplicemente acconsentiva col capo. dal canto mio gli porgevo
non conobbe altro spago, che quello col quale legavano i cartocci a bottega.
tutte, è quella del bicchiero, ma col gambo e con la coppa lunga e
artiglieria... i cartocci distinguonsi col nome della bocca da fuoco a cui
, colpo di fioretto vibrato al fianco col pugno di seconda posizione. 8.
reverendi padri gesuiti? o fu visto omero col cartolare a tracolla recarsi alla lezione dei
al vedermi presentata la mia cartolina vergata col sangue. settembrini, 1-104: il
. sono vestiti di blu scuro, col collare azzurro chiaro, col berretto di panno
scuro, col collare azzurro chiaro, col berretto di panno. silone, 5-206
e. cecchi, 6-369: a cercare col lanternino un zero, una nullità,
ormai era un ricaricare via via tarma col bossolo vuoto: « vi contesterò il credito
sicil. carusu (di etimo incerto) col senso originario di 'tosato, rapato
parla ancora di solitudine nella casa campestre col riflesso grigio azzurro di tali residenze,
336: possendo approvar quant'io ragiono col testimonio de molti omini degni di fede
regnanti. 10. spesso collegato col nome di casati, o di chi
fabbrica ', 'ditta industriale ') col nome della cosa fabbricata. con la
vecchie giuravano lui essere tutto di casa col diavolo, onde pochi turbavano per chiasso
per casa, come il gatto, col pretesto di portargli i buoni bocconi,
che allora saresti a casa e bottega col vostro innamorato. panzini, iii-298: sarà
da soccorso, vicin di firenze, col nobile mascherato, l'orecchio all'erta
è costei? innamorarsi di tutti! col mio figliuolo faceva la cascamorta a una
boccaccio, 7-4-117: poi gli ricadde col viso in sul petto, / venendo
alla cascante fede. gioberti, ii-50: col primo suo fondatore aveva mirato a dirozzare
quando la mattina usciva del letto, col viso verdegiallo, maltinto, d'un
riuscire vano. bruno, 3-594: col svanimento di medesime fumositadi, che passano
il core? - (eh col tempo può essere che ci caschi).
dentro come le mosche su la carta col miele. alvaro, 2-76: lei
a far chiodi, sì che spesso / col torchio in mano addormentato caschi.
6-396: la vidi [una locanda] col patio alle cui mura erano imbullettate pelli
intere, si rinvennero sdrucite dalle cascate col fior dell'onestà così finto, come vano
in cui venivano alla città i campagnuoli col loro somarello a vendere olio d'oliva e
vari pesti s'imbiancano colla calcina o col cloruro di calcio. = deriv
(sec. xvi): dapprima col senso di 'coccio 'e poi '
azione del caglio si scinde e combinandosi col calcio forma la caseina). =
vince tutte quelle caselle che fa cascare col colpo. 10. mus.
silenzioso lare coperto di scaglia, tentarmi col suo capo di colubro e mordicchiarmi la
professione de'casiaruoli, il che si fa col quaglio... appresso è di
gravallo conosceva, si può dire, col cuore. su le scale un parlottare
le forbici si tagliò la barba, col paiuolo si fregò la faccia. ungaretti,
... è nullo il patto col quale l'affittuario si assoggetta ai casi fortuiti
trasone / gli passò sopra, e col peso l'oppresse. mattio franzesi, xxvi2-
guido aveva ora a poppa anche un remo col quale spingeva la barca con l'arte
1-89: meglio se la intendono essi col mercante che s'attenda in mezzo al
attenda in mezzo al trivio, o col ciabattino imbucato come lumaca nel suo casotto
casottini, come nelle nostre fiere si trovano col tiro alle pipe di gesso.
, così. e qualch'altra, col bersaglio. caspita! verga, 4-137:
. ariosto, 19-44: chi sta col capo chino in una cassa / su
poi communemente o son da sole, col loro gnomone, overo stilo da mira,
quali, quando lavoravano, facevano non solo col ro- more delle calcole e ribattimento delle
un sospiro quindi la cassa / tira col muto pettine a sé. / muta la
dieci: che primamente stetti quando mi puosi col detto taddeo e compagni dieci mesi a
questo. forteguerri, 14-73: che col suo pianto ogni gran fallo cassa,
tutto ardiva, / sì che insieme col regno il re fu casso. m.
. lo masticano [il catù] col gesso e col betle in cambio dell'areca
[il catù] col gesso e col betle in cambio dell'areca o
stare in una cassetta ben coverta, col becco sempre in molle e bagnati.
, nell'angolo dietro l'uscio, col suo bravo coperchio lucidato, pareva un mobile
. nanno l'orbo, a cassetta, col cappello sino alle orecchie, faceva scoppiettare
, largamente coltivata nelle regioni tropicali, col frutto fornito di una polpa nera che
riservato al battimento continuo del polmone, col quale egli attrae a sé l'aere,
che colpisce gli operai addetti alle lavorazioni col sistema dei cassoni. 10.
pascoli, 219: le castagne seccate col castagno / vengono bianche e sono di
lucifero maggiore, per bella paura entro, col mosto e con le castagne calde si
cantari cavallereschi, 63: orlando col gaglioffo s'accom e noi
pochi sogni lieti, / solo pellegrinai col mio rimpianto / tra le siepi
castagnino, e che ha qualche somiglianza col pagaro. = dimin. di
del salario, fatta la ragion sua col castaido delle donne, a lamporecchio,
partecipante ai frutti della terra, stava col padrone e dalla parte dell'ordine contro «
., i-26: castella e castellane col loro corteggio di giullari, trovatori
di fontina e di prosciutto e cotta col burro o con l'olio. =
e sollecitudine di ben guardarla: e col castellano insieme nella fortezza, fra quelle
legata / sotto l'ala la lettera col filo. guicciardini, 475: non volendo
forze, attende da lunga a contrastare col rigido nemico. = lat.
castellanze, gli abitatori delle quali o col danaro o colle benemerenze ottennero dagltmperadori o
di ferro in forma di strettoio, col quale si dà l'onda alle cornici
vasari, ii-116: contrasse servitù col papa che gli mise grandissimo amore; e
18-1-228: sciarra... era, col favore del castello, entrato con gente
., i-26: castella e castellane col loro corteggio di giullari, trovatori,
bocce d'oro, e d'argento col cappello di vetro, e nel castello
solamente di quelle cose che si puniscono col biasimo, non di quelle che si
pochi giorni, con intenzione di castigar col tempo quegli errori, che dal desiderio
. esopo volgar., 3-157: col mio forte dente... castigo
* riprendere, punire '(dapprima col valore di 'istruire 'secondo le norme
altri toscani, e il lucchese insieme col pisano essere più gastigato e terso di
sianovi viti o frutti, tenendoli castigati col potare. idem, iii-300: bene
66): si consolò subito, col pensiero che anche quell'ingiusto giudizio sarebbe
calcareo che si getta nel forno insieme col minerale per agevolarne lo squagliamento.
l'uomo rifrena lo incendio della lussuria col freno della ragione. guittone, 190-1
mondano, ma il figliale e casto, col quale non si teme la pena,
son puttane. caro, 6-589: col suo marito e zio / si stia casta
a lei -la comunione del mio spirito col tuo mi par così casta ch'io
annunzio, v-2-132: passò lo sposo, col volto velato d'un velo fosco per
, superando 1 m di lunghezza: col corpo tozzo, coperto di un folto
. pianta della famiglia composte, nota col nome di scorzonera. muratori, 3-130
aretino, 8-55: postosi a ragionar col medico del caso, ne ritraeva gran
il modo di migliorare il loro sapore col castrarli. panzini, ii-682: andava in
ringraziar né in ubbidirvi, / fatela col destin che m'ha castrato. /
i-288: scesi alla dotta padova / col fardellin dei carmi, / lode cercando;
tramater, ii-130: 'castrazione', nome col quale chiamasi quella privazione naturale o artificiale
sono nato in carso, in una casupola col tetto di paglia annerita dalle piove e
mondo s'inizi, per inizio assoluto, col nuovo poeta? e, di grazia
, nel tratto di molti secoli col continuo rodere si sarà scavato quel
il bennati, olimpicamente in piedi, col petto stracarico di medaglie, contornato dal
, comp. di catal [izzatore \ col suffisso -asi che designa gli enzimi.
libertà, e vi si ubbriaca- rono col sangue dei martiri. c. e.
su la tavola il mucchio dei viveri col catalogo dei prezzi, evocato dal memoriale
e straordinario e non dovete correre in filza col numero commune. pallavicino, 1-135:
su l'ombrello e la roncola e col fagottello delle mie robe nella catana,
e morta / tutta mangiata dall'umidità / col suo agitato glicine / come una sporca
sa spiccicare. idem, i-337: col suo desiderio inquieto di quadrarmi, di
inquieto di quadrarmi, di capacitarmi, col suo attacamento di cataplasma, con le
). marin. scalpello del calafato col quale si spinge la
: 'catarsi', grecismo usato in filosofia, col quale si designa il periodo di 4
: accelerazione delle naturali purgazioni uterine, col solito ed efficace metodo dei catartici e stimolanti
l'umidità dell'aria, scom- ponentesi col calorico, insolubile nell'acqua, nell'alcool
a forma di graticola, per tormentare col fuoco e anche bruciare vivo il condannato
catasti [la casa] è segnata col nome di mandria. 4. ant
riferisce al catatermometro; che si misura col catatermometro.
i suoi elementi. ma il modo col quale s'insegna, le qualità, gli
gesù tante ferite, / e tanti turchi col battaglio ho guasti, / vinte città
prati, i-290: corsi a milan col rotolo / di edmenegarcla in seno,
. verri, i-70: era poi onorato col titolo di filosofo allora colui che sapeva
, ma quello che ha di comune col gruppo a cui appartiene. così una
a difesa non s'accinge, / ma col ruggito e fiero aspetto
cena, / s'io lo dovessi col fuoco sbucare ». bandello, 1-47 (
, 91: mi tenevano tanto alla catena col loro fulgenzio, col loro piovano,
tanto alla catena col loro fulgenzio, col loro piovano, col loro spiedo, che
loro fulgenzio, col loro piovano, col loro spiedo, che perfino nel mondo
: rompasi questo legame e catena, col quale il dimonio spesse volte ci tiene legati
l'uno delle dette guardie, e col pugno chiuso sì potentemente il percosse,
monti pisani,... formano col loro giogo una direzione un poco inclinata verso
una catena tortuosa di alpi, diramata col nome di alpi marittime, delle altissime
delle altissime cozie. essa catena, col nome di appennino, scorre per tutta
chiavistello: chiudere, serrare a catenaccio, col catenaccio; chiudere con tanto di catenaccio
a trovare la chiavatura che di fuora era col cadenazzo. s trapar ola, 12-1
della porta. tasso, 6-iv-1-218: opra col tuo signor che si disserri / la
: la groppa [del cavallo], col filone della schiena, faceva una corda
: le catenelle dei freni / induriti col fuoco, ecco, ecco, / tintinnano
stanza da pranzo c'era un oriolo col cuculo, che dal suo sportellino ammoniva
cuciti una fermezza che essi non avrebbero col solo avvolgere il refe intorno alle coreggiuole.
alle coreggiuole. le catenelle si ricoprono col capitello. idem, 1-292: è
cagnetta, idropica come un porcellino, col codino arricciato, che, legata con
. = deriv. da catena, col suffisso -oide (dal gr. oets'fo
pomposo in alta sede / gir spargendo col piede argento ed auro, / coronata di
ligate a passo a passo / andran col viso basso sospirando. guicciardini, 103
lo capo del papavero, e raccogli col tuo dito la gocciola che ne uscirà,
quella linea che congiunge la cima loro col centro simo e il galoppo di
22-78: e chi l'uccise bee col tuo bicchiere, /... /
vedessi voi, parnasi mia, / col catinuzzo in man, quand'io m'immollo
, questa gente davvero viene a patti col diavolo! = voce dotta,
serpente è detto catoblèpa, / che va col capo in terra e con la bocca
, / per sua pigrizia, e par col corpo repa; / secca le biade
e ciò che tocca, / tal che col fiato il sasso scoppia e crepa,
caldo velen da questo fiocca; / col guardo uccide periglioso e fello; / ma
morgante del pulci, « che va col capo in terra e colla bocca »
agg. spalmato di catrame; pavimentato col catrame. colletta, i-34: vedevansi
temperatura con cui è stato ottenuto e col modo di riscaldamento), usato come
pistoiesi, 159: gittarono lo fuoco lavorato col catrame nelle dette castella per modo,
... * cattani 'eziandio, col nome di capitaneus abbreviato, erano appellati
cervello. egli rimane nel labirinto, col suo cervello, anche se col cuore
, col suo cervello, anche se col cuore ne è fuori. rimane e,
. sbarbaro, 1-196: coi gomiti e col petto incombeva sulla cattedra, in atto
molti uomini che a'nostri tempi vivono col nome celebre di letterati nelle cattedre de'
il quale le piace e aggrada; col quale ella con lunghe vigilie molti anni
quel politico cattedrante affermò che il voler col mezzo della povertà ridurre i suoi popoli
.. si cattivò maggiormente i nobili, col rendersi comunicabile. f. f.
il silenzio, che perciò s'insinuò col cattivar gli animi degli ascoltanti. goldoni
cercarono [le arti] di accompagnarsi col piacere, e per cattivarlo vestirono se stesse
: quasi tutte le donne si cattivano col disprezzo. cattaneo, ii-2-242: nuoce a
luzzo. sacchetti, 74-44: ritornò col signore alla corte, d'onde s'
: non attraverserà ciglioni o fosse / col cavallo, e trovando scesa o passo /
arrivato a uliveto. monti, i-277: col baccarini procurerò che non facciate cattiva figura
soffogano il grano, che non risponde col suo fruttato. 13. che
principio mi parve buona, mi diventò col tempo cattivissima in fra mano. davila
ripostigli. cicognani, 3-3: s'accosta col solito passo in cui senti l'anima
legò, non che cattivo, / e col caldo scoperto al sole e al rezo
nicandro, impose / che sen gisse col satiro e cattivi / conducesse amendue gli
ampiezza e sublimità di concetti possa gareggiare col cattolicismo? tutto ciò che è vasto
umano si faceva in cuore un'armonia col divino. sua moglie, venuta per
vita e dell'arte e della letteratura, col culto. cattolicità, sf.
. codice di procedura penale, 251: col mandato di cattura e col mandato d'
251: col mandato di cattura e col mandato d'arresto [il giudice istruttore
nome di lorenzo tramaglino non lo farei col cuor quieto ». = deriv
inglese cerchi me e sia sbarcata in europa col solo scopo di catturare me.
i bianchi mangiari, né le quaglie col zuccaro e acqua rosa, ma le bra-
come un traditore de la carne secca col caulo? e chi non trionfa d'una
« scienza della storia », che opera col concetto di causa, come nella «
« filosofia della storia », che opera col concetto di fine o, piuttosto,
: avea causa di venir brunello / col viso mesto, e con la testa china
legislatore può togliere la metà delle liti col circoscrivere la capricciosa libertà degli uomini nel
civili e criminali, fuggii... col fermo proponimento di farmi piuttosto tagliar le
1-16: colle più pure intenzioni e col più ardente zelo per la buona causa,
orioni, x-21-210: evitando il mondo col celebrare il matrimonio al sasso nella piccola chiesa
di colui che si nettava il naso col gomito ». segneri, iv-613: può
tal sonaglio; / ma ogni cosa farò col battaglio ». / a man- fredonio
ii-276: in una parola, dovete trattar col mondo, come chi sa di trattar
, né a sollecitare altre sue cautele col capitolo, né le paghe col signor
sue cautele col capitolo, né le paghe col signor antonio. bruno, 3-649:
aretino, 1-53: il pecora campi scaramucciava col fate ben madonna all'orbo, con
/ ma per entro i pensier miran col senno! cavalca, 10-198: nelle
: abbiamo in vero molti altri decorati col titolo di beati o santi, che a
del ciocco. serao, i-541: col loro cauto passo, le quattordici monache erano
gemme grave / oppri mer col suo pondo / de la spiaggia nativa il
de le loro cave ove pur dianzi / col profondo silenzio e con la notte /
2-1: farvi una caverella, acciocché col diletto del sole e dell'acqua piovente,
, acuto e uncinato in cima, col quale si cava la borra dalle robe
quel nuovo scongiuro, don abbondio, col volto, e con lo sguardo di
di prender parte ad un consulto insieme col tommasi e col de meis. de
ad un consulto insieme col tommasi e col de meis. de roberto, 609:
'cavastracci ', ossia * strumento 'col quale si estrae la carica dalle armi
villani, 5-4: cavalcando per parigi col re luis, gli si traversò uno
14-316: adone il segue, e col parlar diffalca / la noia del camin,
-cavalcare a briglia, a sella: col cavallo imbrigliato, sellato. ariosto
, i-314: la fantasia cavalcava allegra col padre, il cuore gemeva sereno colla
, 2-71: uno garzone nutricò uno dalfino col pane, et amavalo tanto, ch'
sapea cavalcare. idem, vii-224: col core e colla mente intenta / in tutto
mise a cavalcare sopra i baroni che teneano col re d'ungheria. sacchetti, 34-10
con loro, e a piccoli passi col grandissimo stuolo la lombardia nimichevolmente cavalcava.
5-19: i tre salirono al portico col quale la villetta maironi cavalca, da ponente
cavalcando in subbuglio dànno su porte chiuse col lucchetto. baldini, i-540: il
. -cavalcare verso, cavalcare a (col nome di una località, città, ecc
mare, / e fue in francia col nipote re. boccaccio, dee.,
il parentado si dovea conchiudere / oggi col vecchio, mutatomi d'abito, /
suo cavalcatore? baldinucci, 155: strumento col quale si pugne il cavallo, acciocché
terreno); che può essere trasportato col cavallo; esperto nel cavalcare, vestito
. condivi, 1-34: una madonna col suo figliuolino a cavalcioni sopra la coscia
d'andare a cavalcion sulla chinea / col titolo aspettar dell'eccellenza. pindemonte,
s'era messo a cavalcioni sul muro col bicchiere fra le gambe, che sembrava il
punta dell'alba, si mettono in viaggio col loro asinelio, il padre a cavalcioni
; press'a poco come oggi si fa col cavalierato e con le commende.
né feci alcun mestiero, / e tenni col rispetto de'natali / vita di cavaliero
... noi militari siamo galanti col bel sesso!... ».
né feci alcun mestiero, / e tenni col rispetto de'natali / vita di cavaliero
tempo di tormentargli,... ora col fare mine e trincee, ora col
col fare mine e trincee, ora col far cavalieri grandissimi di terra e di
, con saette, ove i flaviani andavan col peggio, essendo i nimici a cavaliere
molto guelfo, cominciò ad avere alcuno trattato col nostro re carlo. il quale,
vive ebbero veduto che co'nitriti e col calpestìo la naturalezza dell'opera approvarono.
nelèe fuor della pugna / traean, col duce macaon, ne- storre. nievo
quando veniva il tempo della guerra trovarsi col suo cavallo in ordine; siccome fanno
per archibusieri nel numero de'caporali, col bargello; e quello che più mi fece
di smisurato valore, vi si avviava col suo reggimento di cavalleggieri. abba,
le bestie crinite scalpitavano, sbuffavano, col sudore su i fianchi, con la
quello che andò a rifugiarsi nelle corti col lusso delle arti belle e della poesia
sen varca. boccalini, i-106: col grado di capitano generale della cavalleria dell'asia
romagna andasse, con settanta squadre, col resto della cavalleria leggiera e con la
fiasca e postaci dentro la bocca, alzandola col viso all'aria, la tracannò.
era un amico, e il solo col quale poter conversare da pari a pari senza
. palazzeschi, 3-105: cavallerizze ballerine col tou tou, sfondanti in corsa cerchi
sopra la sella in forma di tavolo, col tappeto e il gallone. bacchelli,
gli inchini, / e poi son col cervel su le bertesche / a'tuo'danni
che una di quelle donne m'assicura col suo peso affinché io non trabocchi nello sforzo
una ganascia comandata da una leva azionata col piede e una tavoletta fissata al piano
, seduto a cavalcioni, pareggia, col coltello a petto, le doghe ed assottiglia
suo lavoro, il fotografo dovette porsi col cavalletto sul marciapiede opposto a quello dove
e secondo gliene chiappava l'estro, ora col pennello stoccheggiava questa ed ora quella.
la pioggia / il pittorino biondo / col vecchio cavalletto sulle spalle, / beato
, i-584: la casetta di spadini, col pittore al cavalletto e la moglie al
pecorino e cavallino. alfieri, i-250: col capo ripieno traboccante di queste inezie cavalline
iii, dalla cornice vi guarda stupito col suo lungo volto cavallino e femminile.
vettura e ad albergo col cicogna suo antico oste. vasari, iii-135
le folli femine... vanno col collo isteso e a capo erto, e
alla mora fu cirino il servitore, col permesso del massaro e di serafina. mi
campagnuoli e soldati di cavalleria; perché, col suo cavallo di truppa, partecipava alle
parte de la medaglia sia un nettuno col suo carro, co'suoi cavalli marini,
suo carro, co'suoi cavalli marini, col tridente nel modo che voi sapete,
ed il maresciallo di aumont si congiunsero col re, il quale... era
cadono da un metro d'altezza, equivale col suo peso alla forza di 25 cavalli-vapore
alleviare il cammino. -andare, viaggiare col, sul cavallo di s. francesco
dai greci, secondo il mito, col pretesto di offrirlo ad atene, e lasciato
abbiano a / dar pure una palmata col carnato, / non che un cavallo
segno dell'apparecchiarsi il sacerdote ad uscire col viatico. -errore da cavallo, che
, tanto più debbi strignerti, e col tenere il capo fermo, non ti lasciare
davila, 1-1-184: salita a cavallo col re medesimo e con gli altri figliuoli
lem- buccio, / ond'ei fuggì col padre a cavalluccio. note al malmantile
si cavi, / d'un color fora col suo vestimento. marco polo volgar.
te. sacchetti, 166-32: alessandro che col ciarpa sapea ben ciarpare, cominciò a
divorerò tutto: gli caverò gli occhi caldi col dito e li manderò giù come acini
il vecchino coperto di stracci, / col suo largo cappello di paglia, /
poco si curano di pagare l'onestà col sudore di quelle fronti, dalle quali spremute
n-180: cavandosi dal lato una falce delicatissima col manico di bosso, non ancora adoprata
un sasso, / ch'aveano tonde, col picchiar frequente, / cavo e ridutto
di cavartene senza molta fatica, perciocché e col becco e coll'unghie stracciando questa rete
stimare trenta. sassetti, 314: col re di calicut detto zamorino, che è
perché non se ne vegga il tamburo col far bruttezza al di fuori. sinisgalli,
e vince quelli che cava: e se col nocciolo che gira tocca terra, perde
chiederla ad altri,... che col medesimo numero di parole, colui mi
841: e però ciascuno si rimanga col suo parere, che niuno glielo caverebbe di
cavava; per questo parevale poter liberamente col marito giocare. vasari, iii-401: crescendo
verga, 4-214: tornò a discorrere col ciolla, più affabile del consueto,
senza prendervi parte con la mente 0 col cuore, ma anche senza maledire nessuno.
notate concettacci) / ammazzò un giorno col suo cavastracci. = comp.
, cavate di su la pianta, alzate col profilo e con la intersecazione e col
col profilo e con la intersecazione e col punto fatte diminuire e sfuggire, bisogna
ciprinidi, lungo 45 cm, argenteo, col dorso grigio verdastro, squame grandi;
era d'un azzurro sfacciato, a gara col cielo. barconi neri e rossi vicino
fanno il cavernoso dorso / la turrita col serchio e fra due ponti / vanno
scoglio, e 'n salso lido / col pargoletto suo talor s'asconde. a
mettere a qualcuno il cavezzone, governarlo col cavezzóne: assoggettarlo, frenarne l'estro
per i potenti, i quali, col possesso, coi cavilli e talora colla
che 'l mio servo, il quale col nome e panni e credito mio si finge
, solo con eminenze e cavità e col ricevere variamente l'illuminazione, rappresenteranno ristesse
tutta l'umanità la scena della seconda tortura col canape, che dislocando le mani le
esposizione (e presentano persona, col passo faticoso, il capo languente, macra
/ stanno. guglielmini, 1-51: col nome di fossa o cavo si intende un'
io. sm. intaglio, fatto col bulino o con la ruota,
trata [ima nave] in alto mare col vento prospero,... sorta
o l'altro anche lui sarebbe finito col diventare... 4.
. -spreg. cazzàccio: quasi sempre col significato di minchione, citrullo. panzini
cazzòtto, sm. colpo violento vibrato col pugno chiuso. -fare a cazzotti:
56: poi bagna il detto smalto col detto pennello,... e colla
/ tu con la tua cazzuola e col secchiello / di calce, io col pensier
e col secchiello / di calce, io col pensier che m'è coltello / infisso
e sono tutti pancia e coda, e col tempo diventano ranocchie; e mettendo le
cecato t'ha questo monno coi delette e col soiomo / e col vestemento adorno e
coi delette e col soiomo / e col vestemento adorno e con essere laudato.
2. anfibio dell'ordine gimnofioni, col corpo cilindrico, di colore bruno,
da una grande stoia, di quelle col pelo. -per simil.
repubblicani, colle più pure intenzioni, col più caldo amor della patria, non mancando
, che forse fra non molto finirebbe col cedere a qualcuno, innamorato solamente della sua
ferro, e il resto compri / col fuggir ratto una codarda vita. pratolini,
1535): propriamente 'piccola zeta', ma col valore di * segno o apice per
morbidi tigli,... i col cedro, che per anni mai lontani /
e del deriv. citronné * aromatizzato col succo di limone '. cedronèlla (
(ordine batoidei, famiglia mobulidi), col corpo di forma romboidale, depresso (
è foco che lavora, / che fia col sangue de'cristiani spento. machiavelli,
loro buone armi salde nel pugno, col loro buon cuore saldo ne'petti,
fan di state i cani / or col ceffo or co'piè, quando son morsi
lievre ch'elli acceffa '; cioè piglia col ceffo. sacchetti, v-172: il
e pasciuto di poca preda, pigliando col ceffo questo velo, tutto lo insanguinò
su la tacita via; poscia improvviso / col suon deltarmi e con la rauca voce
deltarmi e con la rauca voce / e col funereo ceffo il core agghiaccia / al
che fu d'intorno ognuno assiso, / col moto della man ceffi alternando, /
morto nel falso. un'afra morte, col ceffo pauroso e con gli artigli,
anima in que'corpi e, quasi col cielabro, dormono loro gli occhi sempre
le offenda. panzini, iii-185: col vostro fetore di selvatico offendete la pituitaria
, 6-ii-57: perch'ad altrui / col suo lume medesmo ei non si celi,
e dentro vi riman tutto sepolto / col busto, con la gola e con la
anche, in generale, uomo d'arme col capo protetto. caro, 12-i-181:
celatamente, / perché mi trovi amor col penser solo. g. villani, 5-1
: e così stavan que'perfetti amanti / col lor secreto amor chiuso e celato /
direzione. parini, ii-52: celebrerò col verso / i villan vispi e sciolti /
il divin sacrificio colà in siviglia, col volto internatogli di raggi di uno splendore
iv-32: la mia figlia costanza ha contratto col sig. giulio perticari il matrimonio civile
tanti ordigni che mi do- veano poi col tempo acquistare o celebrità o canzonatura.
col nome della autorità celeste i sacri tesori,
, rimirando ciascun di quegli acini pur col medesimo occhio, e in quel benefico
la minima ombra di malizia, proprio col candore d'un bambino, rispose:
i cibi digeriti ma confusi e meschiati col chilo. = voce dotta, lat
i solitari del deserto e della cella col corpo macero da'digiuni, da'cilizi e
però le lor rimose celle / leggiermente col lino empi e ristucca. caro, 1-695
di passare le loro pene questi uccellatori col dormire il più tosto che potessono;
vino in cui si pigia anche l'uva col sistema antico, e dove il vino
deriv. da cellobi [osio], col suffisso -osi. cellobiòsio, sm
dei compassionevoli trabiccoli cellulari, che col nome usurpato di diligenze, percorrono il
= * deriv. da cellulosi], col suffisso -osi. sostanza radioattiva.
contengono più olio dell'altre, venendo scoperte col taglio, gli riescono più soggette a
quali per questa disposizione passo col tessuto cellulare, e tra un mese e
suonare o su un foglio di celluloide col bulino, onde ottea cui si ricorre
due = deriv. da celotelio, col sufi, -orna, che in medicina emisferi
, tristo come il padre e che lando col capo fumoso a carolar con le lor care
: le menadi parevano gridar quivi, col capo riverso indietro, con le chiome
. 4. locuz. -andare col cembalo in colombaia: raccontare a tutti
procedere molto cautamente, e non andare col cembalo in colombaia. l.
si terrà modo che, senza andar col cembalo in colombaia,... e'
non porti ottimo vino, / fia col cembalo gire in colombaia. g. gozzi
lo guarda un tratto, egli ne va col cembalo in colombaia e lo fa sapere
pratico. giusti, 2-126: col capo in cembali, / chi pensa al
modo / di farsi credito / col grugno sodo? idem, i-540: o
{ ceménto). unire e rassodare col cemento o con altro materiale coesivo; in
di causa migliore, bagna e cementa col sangue di due figli la base del
rive del volturno mure finalmente e cementar col sangue le due italie e farne una sola
di cementare), agg. unito col cemento; trasformato in cemento. milizia
: 'cementista', operaio che compie lavori col cemento (il falso marmo dell'età nostra
generica d'ogni materia molliccia, la quale col freddarsi, o coll'asciugarsi,
: la risposta che mi fu data col mio credere fu d'accordo, dicendo che
n'andava a desinare e a cena col magnifico. tasso, 6-ii-135: si serba
una cena / d'altri tempi, col gatto e la falena / e la stoviglia
a cena, / s'io lo dovessi col fuoco sbucare. -fare la cena
: ho un po'scherzato / qui col padre per fare ora di cena.
puttane, che chi non fa miracoli col saperci vivere, non accozza mai la
le due fontane: / pane alterna egli col pane, / volti gli occhi all'
, 12-135: passa... col barroccino a mano fatto a modo di
vestita di cenci, scalza, e col capo ignudo. nievo, 521: le
si metteva a piangere più forte, col viso nel guanciale. d'annunzio,
stesso marciapiede sul quale ella va col suo passo che accusa le scarpe disfatte,
altri affinano e addolciscono l'ariento selvaggio col piombo, e in ceneràcciolo. biringuccio
ant. incenerire, bruciare, distruggere col fuoco. - anche rifl. serdini
si cavi / d'un color fora col suo vestimento. crescenzi volgar.,
cenere. marino, 303: se col focile accendo / fiamma ingorda e vorace
del teatro borghese. pavese, 6-265: col mercoledì delle ceneri, muratori e imbianchini
tardo traendo, / parla di me col tuo cenere muto. manzoni, 43:
di risa umane, radendo l'acqua col cenerino chiaro del loro volo. cicognani,
, comp. dotto di cenestesia] col gr. rcdcdoc; 'malattia '.
, / che rispondesse a lui cennò col viso. caro, i-332: a
l'occhio, con la mano, col braccio, con il capo, per fare
alla tremenda valle. / ne misurò col guardo ogni confine; / fe'poscia un
il dito alla bocca, e poi col dito stesso gli fece un cenno, per
eroico, già vinticinque anni e più, col cenno de gli occhi suoi, nel
, / e respinse il furente i col cenno onnipotente. manzoni, 322: viva
] e schiamazzare udille, / che col canoro suo cavo oricalco / ne diè cenno
l'alma, o travagliata mente, / col cor, col spirto e con gli
o travagliata mente, / col cor, col spirto e con gli occhi dolente?
notavano i concetti, i maligni pedanti col loro vii talento vi censuravano le parole.
il con- seglio moderato di andare temporeggiando col re. -per simil.
ella compone emenda e tassa. i col vaglio ogni suo accento, ogni suo metro
che d'invidia, perché pensano costoro col censurare gli uomini illustri di rischiarare i
in aperta guerra (e finì col simboleggiare l'equilibrio che l'uomo deve
con l'asta. viani 19-396: col poncio e una pelle di capra attorcigliata
centauro, che negli stemmi viene rappresentata col busto rivolto all'indietro e saettante.
mascheroni, 2-15: m'è riuscito col ministero di que'soli tre punti d'
. per estens. e al figur. col significato di pochissimo denaro: a indicare
fino all'ultimo centesimo. -battagliare col centesimo, contare il centesimo, lesinare
30 cm, privo di coda, col muso sottile; ha pelame ruvido e
subito a tavolino per veder di riparare col guadagno di qualche centinaretto di lire i
e già nel lat. tardo centenarius col valore di 'centenario 'e *
, come quel buon uomo si salvò col 4 coss. tert. '. giusti
questo dubbio mi pesa, voglio accertarmene col mio criterio di verità. alfieri,
per contratto, ma per mera indulgenza col fratello. cuoco, 1-120: il
... e roda uno sasso col corso suo, cioè quello dov'è lo
di quegli astratti che oggi viziano, col loro abuso, il parlar nostro.
: 'centralizzazione ', voce che col suo ceppo 'centralizzare ', ci
centriche. stuparich, 4-250: già col primo articolo storico lo slataper aveva sollevato
, forniti di due pinne dorsali e col corpo rivestito di un'armatura ossea.
centro; quanto ne van più lontani col semidiametro, tanto divengon maggiori. c.
cui l'anima stava appoggiata, segnò col mattone una linea retta. milizia,
mondo, ma per andare a riunirsi col suo tutto, e... per
del centro m'erano parse, passandoci col mio scatolone al braccio, un regno
dodici ai sedici anni, che prima col fuoco e poi col ferro sgominava i
anni, che prima col fuoco e poi col ferro sgominava i cavalieri nemici. baldini
portavano per distintivo un tralcio di vite col quale gastigavano i soldati, ed avevano la
famiglia cepolidae, comune nel mediterraneo, col corpo allungato e compresso, coperto di
10-118: le famiglie delle signorie armate col ceppo e mannaia per fare giustizia.
prua delle barche a vela può contrastare col mare impetuoso, è in conseguenza dei
loro e fermati nei ceppi, ma col pensiero, che avean così libero.
ed angustie la sua mente già avvezza col molto studio di metafisica a spaziarsi nell'
sottili è translucido, si può tagliare col coltello; riscaldato è facilmente modellabile (
argento, ed una grande contatto col miele dei favi diventa di colore più
mia madre] mi spalmava bene le labbra col burro di cacao, fondendolo alla candela
seta verde per non offender gli occhi col reverbero di tanta e sì chiara luce.
: [ella] stava sull'uscio, col capo avvolto nel fazzoletto, gialla come
due cere si facessero vacue, e col solo nome de'testatori a coloro che
tosto che il padrone vuole, fa salti col cervello, che non 10 giungeriano i
piè il terreno vicino al salice, col becco, in cerchio a esso, essi
costui entrando come in casa propria, col cappello in testa, il mantello ondeggiante
di cacciarsi benché vecchio, a correre col mantello e col cappuccio di bel mezzo giorno
vecchio, a correre col mantello e col cappuccio di bel mezzo giorno. baldinucci
con una ciambella che sopisca la coscienza, col dar loro mangiare checchessia, chiamansi cerberi
tecchi, 3-83: tornò a confidarsi col confessore, ma poiché questi giustamente non
mediante la quale si possono lanciare, col fiato, pallottole d'argilla o piccole e
, e tanto adoperò co'cardinali, e col procaccio del re carlo...
acuto, / tutto dovunque va cerca col fiuto. monti, x-3-375: ma la
tirati ad- drieto, io ti darò col brando. / venuto è qua con la
tutto con gli occhi. -cercare col fuscellino, col lanternino, col lumicino:
occhi. -cercare col fuscellino, col lanternino, col lumicino: ricercare con
-cercare col fuscellino, col lanternino, col lumicino: ricercare con scrupolo, con
pettegolezzi, che molti vanno a cercare col lumicino e che io ho in tasca
ozioso o un vagabondo nemmeno a cercarlo col lumicino. -cercare di frignuccio:
: non consiglio che si cerchi guerra col duca,... ma non
di numero si conosce e comprende solamente col sentimento del vedere; come quella de'medici
infermi, si comprende e conosce solamente col toccare. -cercare maria per ravenna
proprie disposizioni. -cercarsi i guai col candeliere: volerseli a tutti i costi
padron 'ntoni andavano a cercarsi i guai col candeliere. 18. prov.
spesso / tossa bramate e cerche / col piè materno ricalcò passando. / degna certo
che aiuta il ricordo, un gelataio col suo carrettino, un frate cercatore col suo
gelataio col suo carrettino, un frate cercatore col suo asinelio, un cantoniere con
suoi occhi d'oro / cerchiati, col palato e il becco d'oro; /
è un uomo alto e magro, col naso a becco, una barbetta caprina,
17-218: una bugia che pareva un battipalle col cerchiello di latta in mezzo per sorreggere
si trova al buio, faccia di premere col dito l'un canto o l'altro
cui l'anima stava appoggiata, segnò col mattone una linea retta. viviani,
del perfettissimo dio. mascheroni, 2-6: col centro e si descriva un cerchio,
che vide... [archimede] col dimostrare la superficie curva della sfera,
doghe. i cerchi con la spina e col mazzo sono cacciati a forza verso la
a saltare i cerchi, a rompere col capo le botti di foglio e a
ritmica agilità. negri, 2-720: bambini col cerchio, braccia e gambette nude,
consolarme. garzoni, 1-418: scriveva col sangue dentro in uno specchio ciò che gli
lo cui meridian cerchio coverchia / ierusalèm col suo più alto punto. idem,
, / in mezzo un cerchio saltar col cavallo; / quivi era tutto il
): un bergamasco fece certo contratto col signor giovanni bentivoglio di condurre dal bresciano
. foscolo, xiv-365: ti vorrei seduta col libro neglettamente aperto sulle ginocchia; il
col cannone, ecco una conquista molto persuasiva dell'
., non contenti d'andar enfiati col petto tronfo, empion anche le vesti del
voce dotta, deriv. da ceruleo, col suffisso -ina. cerùleo1, agg
e percorreva / tutto ad un tempo col ceruleo sguardo / l'argivo campo. manzoni
quello, uno vuol questo, / col cerusico io parlo e col dottore. verga
, / col cerusico io parlo e col dottore. verga, ii-19: così
non me ne sia consigliato con altri che col mio cervellaccio. manzoni, pr.
, 3-63: copiava i primi cinque minuti col cervello a segno, poi si divagava
gli vogliam bene: peccato che vada col cervello a spasso e in che modo
cervel ch'un'oca, / e col gridar difendi sempre il torto. tommaseo [
panzini, iii-624: [empedocle] finì col credersi un dio lui stesso, e
di non pretendere di diventar paolo affatto col mettersi a vestir figure come lui.
senza cervello. -fare le cose col cervello: a ragion veduta, con
, a casaccio. -far salti col cervello: dar segni di pazzia.
tosto che il padrone vuole, fa salti col cervello, -girare, frullare a
attività. alfieri, i-320: volli col compiere degli anni cinquanta frenare, e
! per far che, poi? col mio carattere! silone, 5-13: chi
contrario, nel tramuto de'vini eseguito col metodo usuale accade perfettamente l'opposto;
quali, colle più pure intenzioni e col più ardente zelo per la buona causa,
ordine caradriformi (numenius arquata), col corpo snello, alto sulle gambe,
o finestra, che si è aperta col rodere un grossissimo filone della breccia descritta
quei signori si sono degnati di cresimarmi col titolo d'avvocato, dopo avermi tenuto
: 'chiusino ', coperchio di pietra col quale è turata una buca della fogna
nella tasca della giacca, che abbottonò col suo bottone. riprese a sonare:
, ermetico. ariosto, 9-29: col fuoco dietro ove la canna è chiusa,
7-57: questi resurgeranno del sepulcro / col pugno chiuso, e questi coi crin mozzi
tratto da la colera, avventosse / col pugno chiuso al re di sericana. bandello
il cui territorio non è in comunicazione col mare. -anche: stato che segue
e così stavan que'perfetti amanti / col lor secreto amor chiuso e celato /
luccicanti, sotto i rigidi chepì, col « fiore » d'oro arabescato sulle maniche
seguendo l'olmata che vi conduce, col mazzo delle chiavi da una mano e dall'
voce del nostro 0 chiuso, che col loro omicron segnano i greci. ojetti,
scuola così. dovevo assolutamente far corpo col mio banco, sentirlo attaccato al torace
gentil terra d'arcadia, / che col piè tocco e con la mente inchino,
loro (ed è dialettale l'uso col valore di: a lui, a
avessino abandonato, non si poteva col nostro poco numero guardare el cir
/ ne l'antro suo; col suo marito e zio / si stia casta
accordiamo a sentire e a dire col famoso aquapendente. panciatichi, 254: anche
parte scelta di noi. tutti vanno fuori col domenicale; in ciabatte, nessuno vuol
una ciabatta: anche le cose più belle col passar del tempo si logorano e diventano
poi all'occasione si perde in novellare col ciabattino e colla fruttivendola. saba,
da ciabattino, levò gli occhi mentre stava col trincetto attorno a una suola: «
3-276: si ritraevano ridendo e urlando col sopraggiungere della nuova [onda] per
si sonava la ciaccona, / dorina col figliuolo alle mammelle / move sì gentilmente
', allargata, a dir così, col cambiamento onomatopeico dell'* in ia.
= deriv. da cialtrone, col suffisso collettivo peggior. -aglia, sul
-forma di pane, circolare, col buco in mezzo. soffici, 1-101
de'bambini in dentizione, per agevolarla col frequente premersi che fanno con esso le gengive
del bracciale (nel gioco del pallone col bracciale), in cui si infila
. -non tutte le ciambelle riescono col buco: non tutto quel che si
, ii-476: tutte le ciambelle non riescono col buco, come dice la fomaia maestra
proverbio che non tutte le ciambelle riescono col buco:... è una verità
federigo suo padre,... concordandosi col suo segreto ciamberlanó, promettendoli molti doni
con la veste sua di ciambellotto e col rocchetto indosso entrò in camera del signor
: senza bisogno poi di star a segnare col lapis rosso 1 punti dove l'allegoria
regno s'intendeano con lettere alla segreta col re d'ungheria. intelligenza, 126
'l ponte; / poi 'l fe'col piè nell'acqua ire 'n cimbotto.
non ebbi giamai altro intento che strapazzarlo col darli la baia e, pigliandolo a
ho veduto a calvaneo far cose / col brando e similmente con la lancia, /
ganasce è l'asso, sempre col ciàncico in bocca. = deverb
una chiodatura fra lamiere metalliche, ribattendole col cianfrino. panzini, iv-134
lamiere e delle teste dei chiodi, fatto col * cianfrino bulino. =
impercettibili, che precedevano il sonno, col sorgere della luna eran cessati. manzini,
voce dotta, deriv. da cianidrico] col suffisso -aio. cianidrico, agg
= deriv. da cianogeno], col suffisso -ina. cianio, sm.
= voce dotta, deriv. da cianofìcee col suffisso -ina. cianòfìte, sf
gr. xóavo? 4 azzurro ', col suffisso medico -osi; voce registrata dal
sempre più cianotica e l'agitazione aumentava col rantolo aspro. boine, i-55:
= deriv. da ciana, col suffisso peggior. -urne. cianurato
comp. da cianogeno] e urea, col sufi, -ico; voce registrata dal
voce dotta, deriv. da cianogeno] col suff. -uro; voce registrata dal
annunzio, v-1-377: c'era un calesse col mantice e una cesta a due ruote
il maggior dispetto alli malevoli, che col non curare le loro ciarle. muratori
svevo, 3-887: ero salito da lui col proposito di domandargli se credeva dovessi continuare
vaghe invitato e guasto, si sdegna col ciarladore. monti, 2-323: torvo /
fa in quattro guise. e prima col raddoppiamento de le parole, come fece
= deriv. da ciarpa1, col suffisso peggior. -aglio. ciarpame
= deriv. da ciarpa2, col suffisso peggior. -ame. ciarpare,
. sacchetti, 166-30: alessandro che col ciarpa sapea ben ciarpare, cominciò
= deriv. da ciarpa *, col suffisso peggior. -urne. ciarvellièra
: essendo un venerdì costui a tavola col signore, e con altra sua brigata
veggendo il detto bonifazio mangiare i maccheroni col pane, ed era carestìa ne'detti paesi
i popoli a formare i parlari da prosa col contrarre in ciascheduna voce, come in
= deriv. da cibo, col suffisso spreg. -aglia. cibàia
ma mosche che egli piglia per aria col suo panione? vico, 394: que'
. alfieri, i-267: avrei finito o col delirar d'intelletto, o col soccombere
o col delirar d'intelletto, o col soccombere delle forze fisiche, sendomi ridotto
della rugiada santa, / e rinfreschi col pianto la radice. monti, x-2-29:
di acqua burro zucchero e farina, col quale m'ingozzava finché il cibo giunto alla
era una cena / d'altri tempi, col gatto e la falena / e la
ambra, 14: sarebbe errore caricarsi troppo col cibo. -dar cibo all'occhio,
un cibrèo di perfidie e delitti impastato col sangue, e tale rimane.
mondo che pisa, livorno e firenze col distretto; e di spagna, di
; lo assordano l'ebbre cicale / col grido solivo. d'annunzio, ii-96:
le cicale; / poi si sfogan col dir male / le cicale che vedete.
26: mercatato ha il sanese cicalatóre col beccaio, se ne vòle andare con le
attendere risposta a ciò che chiede; col cicaleccio pare voglia sopraffare i pensieri che
... il venditore di pecora col suo carretto invalido dove penzolavano da una
spon — taneamente, ed è conosciuta col nome di 'ghianda di terra '
di pasta sfoglia, fritti e legati col miele, dall'aspetto simile a quello
loro da cicerone. svevo, 3-679: col cicerone mi legai perché mi parve fosse
'l bue cicilian che mugghiò prima / col pianto di colui, e ciò fu dritto
secondaria di cicindèla 'lucciola', col senso di 'lumicino'; voce registr. dal
di disinvoltura e una patina politica finivamo col separarci ottimi amici. = voce della
gonne corte, e giovanotti scamiciati, col costume da bagno legato davanti al manubrio
un periodo che coincida più o meno col secolo. 9. etnol. cicli
mento in circolo ', col suffisso -osi che designa gli enzimi.
, 1-505: l'assistente era già partito col ciclomotore. = comp. da ciclo2
ciclostilare), agg. riprodotto col ciclostile. soldati, v-490:
papini, 26-15: io stesso, col ciclotrone, mi proponevo semplicemente di
sanza lingua, e perciò fanno gran romore col becco, batten dolo molto
quello verso che fa la cicogna col becco, quando il batte.
malato, empie il cozo d'acqua e col becco si fa un cristero.
delle cicogne e delle rondinelle, che col mutarsi della stagione, mutan paese?
. persona troppo alta e allampanata, col naso eccessivamente lungo. palazzeschi, 3-100
porga certa cicuta molto prima ripostasi, col qual veleno in atene morivano i condannati.
una mescita di birra o di cidro, col ramo d'abete per insegna ad
la balia. petrarca, 56-1: se col cieco desir che 'l cor distrugge
della balia, e l'altra mano col movimento cerca la cieca via. boccaccio,
giù dal cielo come dio la mandava, col capo nelle spalle. pascoli, 291
dona, i-105: ad un tempo col sol madonna desta, / apre del
madre di tutte le cose ed operatrice col continuo girar de'cieli. bruscaccio da
/... / piacciati ornai col tuo lume ch'io torni. idem,
. foscolo, xiv- 25: col più vivo calore ovunque mi siepano, parlano
14: costui che par che stia / col viso e gli occhi bassi, /
sp., 2 (28): col nome del ddo, non mi tenga
il cido. petrarca, 25-6: col cor levando al deio ambe le mani
questo principio salire in cielo, ma col tempo governarsi. machiavelli, 976:
) a verificarsi. -toccare il cielo col dito: provare una gioia, una
ben ti pare aver tocco il ciel col dito. bandello, 1-22 (i-287
, che pieno di gioia pareva che col diti toccasse il cielo, quello pregò che
, anzi le parrà toccare il ciel col dito. buonarroti il giovane, 9-574:
/ e n'avrebbe toccato il ciel col dito. g. gozzi, 1-262:
gentilezze, parve di toccare il cielo col dito, e ne fu lieta, come
: nulla ostante io toccherei il cielo col dito se potessi in qualche modo lusingarmi
dal fr. chiffon * cencio ', col senso di chiffonnier 1 cassettoncino per cenci
intelletti apre e sublima, / e col valor di finte cifre il vero / valor
foscolo, xv-268: incomincio a scriverti col dito storpio, e addolorato più che
qualcosa? » alma assentiva e negava col capo perché aveva il cuore gonfio e gli
combinazione di cifre o di numeri collegate col suo meccanismo. carena, 1-193:
che usò poi cifrare i suoi intagli col s. r., segno di raffaello
2. ricamato con le cifre; contrassegnato col monogramma. cicognani, 1-58:
di vernice, profumati di patchouli, col cigarro d'avana alle labbra.
alvaro, 9-166: scoccarono i papaveri col gambo peloso, i quattro petali vermigli
, quasi che i lettori pretendano di saettar col guardo que'grilli che saltellan sui fogli
narrar il suo amor se gli condusse / col viso rosso e col ciglio demesso.
gli condusse / col viso rosso e col ciglio demesso. marino, 304: 'l
ch'i'ringrazio, / che pur col ciglio il ciel governa e folce, /
angolo che forma la scarpa dell'argine col piano di esso. trinci, 1-123
: il vecchino coperto di stracci, / col suo largo cappello di paglia, /
di remo sovente adoperando montava; quale col corso delle belle acque accordatasi si lasciava
isculpito in essa medaglia si era leda col suo cigno. tasso, 18-18: di
rulose rane ne toccar anno l'orecchie col suo rumore. marino, 1-130:
cigno in ima coppia, / va col falcon la tortorella insieme. bar etti,
petrarca, 23-60: ond'io presi col suon color d'un cigno. ariosto,
del cigno. 3. guarnizione fatta col piumino di cigno. palazzeschi, 3-93
con un ovale, le buccole della montespan col chignóne della pompadour. c. gozzi
istento. sacchetti, 156: egli è col babbo / e con la mamma;
del cilicio ed umiliava l'anima mia col digiuno. bandello, 2-36 (i-1031
fra sé. viani, 19-315: col corpo martirizzato dal cilicio, col canapo
: col corpo martirizzato dal cilicio, col canapo accalappiato alla vita, avrebbero delirato
. locuz. -la ciliegia con vamico: col baco. -vamico ciliegia: il baco
. comprimere e spianare il manto stradale col rullo compressore (per renderlo compatto e
piroscafo per bermuda. 2. spianato col rullo compressore (una strada).
in forma di croce che si traccia col solo pollice sulla fronte, sulle labbra
fronte. bruno, 3-78: sègnati col segno de la santa croce, àrmati di
taci! » gli gridò il fratello col coltello fra i denti. « taci o
nella critica testuale umanistica, il segno col quale si indicavano i passi non emendabili
che si leggono scritture sottoscritte da'vescovi col segno di croce, perché non sapevano scrivere
usci] segnati d'una croce fatta col carbone, per indizio ai monatti, che
e poi tornate a traforarlo a diritto col medesimo ferro, ma in croce, in
mi ricordo andare alle murate / insieme col pedante alla compieta, / ch'io aveva
tutte le persone di cotesti paesi, col rammentarmi la debolezza del suo stomaco.
. io terra molta trascorsi, e penetrai col guardo / di molti eroi nel sen
di molti nello sbavigliare farsi la croce col dito pollice incontro alle fauci, però
si trovò in mezzo a un crocevia col semaforo rosso, tra le macchine, e
per questa occasione prese l'armi, col soprasegnarsi d'ima croce rossa, onde
dugento, e si venerava a costantinopoli col nome di nicopeia. -iron. e
avere per questa occasione prese ranni, col soprasegnarsi d'una croce rossa, onde
che sia stata divisa con la squadra e col compasso; e dove ogni città ed
, solinga peregrina, vai, / col tuo passo di malinconia, / dove,
quelle che nell'orto stan zappando. / col pastorale, come una gallina, /
5-284: e colle scope dietro, e col cartello, / andarsene mitrato a porre
a indicare l'unione spirituale del cristiano col redentore. diodati [bibbia],
: lo vero religioso dee essere crocifisso col cuore e colle opere. s. giovanni
: voi, caduchi ligustri, / col vivace amaranto / e la volubil clizia e
acqua della via, un bocciolino giallo col cuore pieno di semi e certe foglioline
io lo stillo, / il guastarlo col serpillo, / ma di gioia io vengo
a sorso pieno. / ne la fiasca col ero ero / fa buon prò.
dei militari] con la nuova avveniva col baccano d'un'orgia spaventevole. e
dante, inf., 30-102: col pugno gli percosse l'epa croia.
gli empie. monti, x-1-431: col gran tridente, onde i tre- muoti
l'abbassamento del capo, chi dissentla col crollarlo, chi sputava tondo. g
. bruno, 3-1115: questi, col favore della ignorante moltitudine (al cui
1-442: e [seguono] le note col lor valore, cioè massima, lunga
zambaldi] a quelle due sillabe una croma col punto a ognuna, mentre quelle che
si possino modulare puri e non misti col diatonico. d. battoli, 9-29-2-127:
e i8pa> <; 'sudore ', col sufi. -osi. cromatina,
cromolitografia da saponetta; vedo una cartolina col tramonto ch'esce rosso da dietro la cupola
nera, i seguiti attraverso la cronaca col batticuore di chi spia sulla tela le peripezie
dentro al quarantesimo giorno, sono distinti col nome di celeri o acuti, dai lunghi
e felice, a vent'anni, col giovane avventuroso, bello e vestito bene
municipio, finisce prima o poi col mettere in soggezione il sindaco. d'annunzio
. = deriv. da cronaca, col sufi, -ista aggiunto immediatamente alla radice
ebbe più occasione di parlare di queste cose col = voce dotta, comp.
cronòmetro, sm. speciale tipo di orologio col luce verde smeraldo quando è in schegge sotquale
si può ottenere la misurazione del tempo col tili, oppure un colore verde
. / poi croscia in sulla gobba col bastone, / e due e tre e
. zool. classe di artropodi, col corpo diviso in due parti principali,
parti principali, cefalotorace e addome, col tegumento per lo più incrostato di sali
da [acido] crot [onico] col sufi. -ile. crotina,
= voce dotta, deriv. da croton col suff. -ina. crotòfaga,
riprendere / (né curo io già se col parlar mio crucciole) / se ratto
durava a testificare l'antica loro parentela col friuli. bocchelli, 2-166: cafiero
. la reina così fece. crucciò col re, e nella pace li domandò
, giustamente a noi crucciata, / col suo amico marte il favoreggia. ser giovanni
tutti gli sdegni e tutti i crucci presi col re di francia. g. m
ero pieno di uno strano cruccio, col sangue rimescolato, come se avessi patito
incrociate, che consiste neu'indovinare (col sussidio di definizioni) parole adatte a
degli imi / e de'grandi il dolor col suo crudele / discernimento estimi. de
, giorno, iv-554: nel dubbio crudel col guardo invoca / de le amiche ì'
: l'onda salata ci copre / col vento di fortuna in questo mare,
universale e totale del popolo in russia, col dare una giusta costituzione. colletta,
s'ardono, facendone lame e mescolandogli col zolfo e col sale, e mettendogli in
facendone lame e mescolandogli col zolfo e col sale, e mettendogli in una pentola
montale, 3-26: passeggiava sul terrazzo col panama in testa, aveva lunghi baffi morbidi
pendono a guisa di radicioni, fatte col tempo d'alcune congelazioni d'esse acque
tono di colore che non si fonde col vicino. 'crudo 'è un colore
forse goderebbono più di quelle due voci col suono ammollito, che i più vicini
, 45: al fine conchiusero col veleno tor la vita al meschi- nello
commesso delitto, rimproverandoti la rotta fede col crudo nome di traditore. d'
cruenta spada. canteo, 128-10: col dardo, ancor del mio sangue cruente.
scende da pietrapana / il lesto settembre col flauto, / se cruenta nel corniolo
questo nome. e maggiormente lo diffusero col linguaggio de'loro socialisti, come termine
gli eran fedeli, e perciò erano chiamati col nome di crumiri. pea, 3-57
niente più, e rade furon quelle che col setaccio della prudenza si nettassero da questa
aveva procacciata una bella fanciulletta, che col medesimo esercizio provvedesse alle cose necessarie di
crescere, e la stessa accademia della crusca col suo moderno vocabolario, e maggiormente con
. giusti, iii-253: compenserò l'assenza col portare una parte di ciò che avevo
10-28: si prendono [gli uccelli] col cubàttolo al tempo delle nevi, il
braccio... la fece aderire col fianco al fianco duro dell'uomo; entrarono
, attesa la domestichezza che vedeva aver col papa. vasari, ii-167: dolse
viene caricato in strati paralleli e alternato col metallo da fondere; è costituito da
satire e cotali / leggerezze non pinse col carbone /... a lettre cubitali
che appartiene, che è in relazione col cubito; ulnare. tramaler [s
x-2-135: e già lo spirto che fuggia col sangue / le vie del cor ripiglia
, non potrei io avergli dato sodisfazione col porne più in una che nell'altra
finisce, e sol gli resta / col matrimonio un non so che di peso.
si risentì e disse: « state fermi col fuoco, comacchioli fronduti! *.
riposarti. comisso, 1-152: finì col diventare il tormento dei marinai. se nel
rigutini, 3577: 'cucchiaia', quell'arnese col quale si metteva la polvere nel cannone
, durante le operazioni. col cucchiarino. serao, i-198: con un
* coppa '). -raccattare col cucchiaino: cercare di rimetghiottire e non
d'annunzio, v-2-924: raccattare col cucchiaino. 3. locuz.
, vicino all'amo, attira il pesce col suo -guadagnar col cucchiaio: guadagnare
attira il pesce col suo -guadagnar col cucchiaio: guadagnare in raaccovacciarsi. movimento
stiere, / ciascun guadagnar pargli col cucchiaio, / l'altro 2. figur
fiori quella pol- -mangiar la torta col cucchiaio: comportarsi cuccia / già quella damigella
era de'signori mangiava la torta col cucchiaio. consistente in una concavità
andato al destro, venne -mangiare col cucchiaio della rabbia: tolleappuntita a un'
siami tutto il mondo testimonio, / che col cucchiaio la di un credo avanti levata la
: se tu mang con -pascere, imboccare col cucchiaio vuoto: dare / di rose e
dionea, / pataffio, io: col cucchiaio voto mostra che 'l pascesse.
del buon -raccogliere, raccattare col cucchiaio: cercare temperato [l'orzo
zolfo in sul terribile, mi possono raccogliere col cucchiaio. dice, la man di dio
ha preso la sua debita lungo manico, col quale si mette la minestra su'piatti.
cucco. c. dati, i-m-1-172: col nome di cucco, che tanto è
roma. c. dati, i-m-i-173: col nome di cucco, che tanto è
cucco, passati di moda. e finiscono col darci del rimbambito. -cosa
dentro una vecchia accanto al fuoco / col bastone che trema / dice il lento rosario
va commentando per beffeggiare il ghiottoncello ballione col nominargli certi suoi condimenti di mai più gustate
, ridiscendendo, passa attraverso il cappio col filo e forma il punto (e
di filo, si intona bene col carattere della città. = deriv
verga, 4-63: donna fifì uscì col cappello e la mantiglia, stecchita,
dalla particolare combinazione del detto secondo punto col terzo, i quali due punti vengono poi
, troppo zitta che vien la mamma col cucito in mano, la tocca al mento
sull'immensa terra / i mortali diletta col suo canto. 2. tr
di volare e di allontanarsi. -cuculo col ciuffo: è il coccyzus glandarius.
quale parea che ogni sera mi chiamasse col lugubre suo metro, e soltanto lo
. savi, 161: il cuculo col ciuffo (coccysus glandarius) di età intermedia
, 3-29: nel mezzo un orologio col cùcùlo, che veniva fuori dalla finestra di
ammira un vecchio orologio alsaziano, di quelli col cuculo. 3. figur.
. rucellai, 460: e direi come col gonfiato ventre / l'idropica cucurbita s'
] ancora in cuffia da notte e col viso molle delle donne che stanno troppo a
serao, i-147: la piccola agnesina col visetto tutto rosso nella sua cuffietta di
mangiato e condito i dì neri / col cuffion del notaio del malifizio. lorenzo
alcuni compari il prossimo sposalizio della figlia col cugino leonardo, e la curiosità degli
) ii-52: fugge con te, ma col disegno infame / di privarti di vita
serràvano intorno!... gira gira col capo, se ne persuase talmente,
, per di cui comando, o almeno col di cui consentimento, tanto gli stati
7. ant. con valore possessivo, col valore di * di chi angiolieri
tal viziosa necessità... di sfogarsi col danno di cui che sia.
ni gram ni tra- vacao / ni col gamb incrosae ni tort ni apodiao.
culata, sf. volg. colpo battuto col deretano pesantemente a terra; colpo dato
deretano pesantemente a terra; colpo dato col deretano. canti carnascialeschi, 1-217
del liuto al tempo andiamo, / col pugnai, culate e schiaffi; / or
= deriv. da culo, col sufi, dimin. -atto.
l'altro per le braccia, e percuotonlo col culo in terra: lo che anche
, stecchi vi si reca a traverso col viso di sotto, mostrando il culattario
beata, e l'isole / che col selvoso dorso / rompono, gli euri e
compiere il mio quarto pellegrinaggio poetico, col visitarvi la tomba, e i manoscritti
con liete nenie il sonno alletta / e col piè leggermente il va cullando; /
coi giorni agitati che avevo veduto, col tumulto di tante parole, con le
della rinuncia suprema si credono di onorarlo col semplice sacrificio, mentre incarnano in fatto
, vi-1-160 (26-14): voi spingate col cui, quando altri balla. boccaccio
manco nel chiarirvi se le cicale cantano col corpo o con l'ali. garzoni,
andar legate / in ponte a far col boia a la pilotta. abati, 135
fascio, così che bisogna star sempre col cuore agghiadi to da un anno all'altro
in un proprio intento. -ragionare col culo: ragionare in modo sciocco e
rancio come una carogna / e ragiona col cui d'ogni linguaggio. -stare
vita e dell'arte e della letteratura, col culto. pavese, 4-250: la
successo enorme di rousseau si spiega col fatto che egli ha approfondito, interpretan
deriv. da cumar [una], col sufi. -ina; voce già registrata
deriv. da cuntar [ina], col sufi. -one. cumarònico, agg
deriv. da cum [ino], col sufi, -ene; voce registrata
e dell'ufficio secolaresco s'incorporarono successivamente col pontificato per modo che le seguenti abbracciarono
sovventore riceve l'interesse del capitale, cumulato col premio del rischio e col lucro della
, cumulato col premio del rischio e col lucro della speculazione mercantile di compra,
targioni tozzetti, 3-44: coi sassi e col terreno che si cavasse in questo sfociamento
f. baldelli, 5-59: la testugine col mangiare la cunila, che si suol
, e di quella poca, e cocevanla col grano, che farina non aveano.
costoro, e non ristava di motteggiare col frate, e a tavola gli presentò di
/ che piacque a nerva: roma col timone. ojctti, i-108: a granata
[del decotto] ancora ne aromatizzerei, col cuocervi qualche pianta, o unirvi qualche
la graticola. ojetti, ii-359: col tempo,... forse da queste
e il cane trafelato che rincasa / col suo fardello in bocca; / oggi qui
biondi, il sottile collo di neve, col bersi e ribersi nel cuore la voce
ei ne vien dall'alto; / e col braccio guemito / d'orrido legno,
gozzo: disturbi funzionali del cuore coincidenti col gozzo. -cuore forzato: stato di insufficienza
ragazza, travestita da garzone dell'ascensore, col suo giacchetto a cuore, era trattata
: onde obedir convenne, / ma col cor tristo e con turbato ciglio.
pensa a suo cammino, / che va col cuore e col corpo dimora. idem
cammino, / che va col cuore e col corpo dimora. idem, purg.
d'oro, li quali ella ridendo col cuore e piagnendo con gli occhi prese.
che colla bocca ringraziava iddio, e col cuore magnificava se medesimo. pulci,
corpo mondo: / con la bocca e col cuor questo ti dico. savonarola,
nel purgatorio. nievo, 1-54: terminai col prender il broncio daddovero, donando in
rideva, ma colle labbra e non col cuore. pascoli, 3: io vedo
caccia; ite svegliando / gli occhi col corno e con la voce i còri.
iii-16: a dio dunque si parla col core, perché dio è spirito e abita
annunzio, ii-3: o tu che col tuo cor la tua carena / contra i
cose s'hanno a dire liberamente e col cuore, non come fanno certi, quando
magalotti, 9-2-102: 10 voglio venire col cuore in mano e dirle liberamente che
g. gozzi, 3-1-23: va ognuno col cuore in mano, senza timore d'
cortese, fisonomia liberale, e parla col cuore. -col cuore di fare una
-col cuore di fare una cosa: col saldo proponimento di farla. ariosto
di farla. ariosto, 41-52: col core indomito e constante / di patir
-col cuore in gola, alla gola: col respiro affannoso. -al figur.:
e si mise a correre per raggiungerla, col cuore alla gola. borgese, 1-100
1-100: facendosi piccola, si raccolse, col cuore in gola, all'altra estremità
ma sono belli », disse ginia, col cuore in gola perché si aspettava di
non sono mai stato tanto a lungo col cuore in gola come in questi giorni,
ansioso. -col cuore in mano, col cuore sulle labbra: con schietta e
19 (325): alla buona, col cuore in mano, le dirò di
: il cavaliere gli risponderà sincerissimamente e col cuore sulle labbra. giusti, ii-398:
giusti, ii-398: io a parlarti col cuore in mano, vorrei che tu stessi
4-220: don gesualdo badava a chiacchierare col cugino zacco, tutti e due col
col cugino zacco, tutti e due col cuore in mano, amiconi. comisso,
un attimo nel rispondermi, poi proprio col cuore tra le mani, mi rispose
sparava sui tedeschi, se sparava, col « cuore in mano ». -con
tranne pochissimi, sono tutti buoni, col cuore aperto, amano ogni azione bella
saliva su per i sentieri della montagna col cuore gonfio d'angoscia e di cupi
, 17-19: alma assentiva e negava col capo perché aveva il cuore gonfio e gli
creda, che se giovar ne potesse col buttarsi nelle fiamme, lo farebbe di
, arrogante e soverchiatore di professione, col quale non aveva mai parlato in vita
v-42: mi rincresce d'avere che dire col monarca di un popolo tutto cuore e
improvviso [il pallido ladron] / col suon dell'armi e con la rauca voce
armi e con la rauca voce / e col funereo ceffo il core agghiaccia / al
ché così combatte), / e col gigante d'acquistare onore, / le
dimanda e il mesto addio / rinacerbir col niego. cassola, 2-73: arrivava trafelato
sinistra -diceva carlo, ma l'insegna col grifo del maiale non appariva in alcun
il cupè a due posti soli, col vetro davanti rotondo come quello delle campane
, vetture pubbliche e signorili s'incrociavano col coupé, dalla piazza colonna alla piazza di
caro, 10-985: or péra, e col suo sangue, / che pure è
di lode e di gloria, ma col fingere di sprezzarle, le desiderava.
capitare in casa,... col cappello fra le dita, e mezzo fra
il nulla, / a un tratto, col fragor d'arduo dirupo / che frana
in casa, matteo chiuse la porta col catenaccio e restò pensoso e cupo tutto il
piovano arlotto, 237: dolendosi uno amico col piovano di molte avversità sue, rispose
falda un po'larga e dura, col bordo intorno bianco, come usano gli uomini
.. ergersi tre copoline, ciascuna col suo altare nel centro. c. e
, quando una passione accechi, sfuggire col pensiero e frastornarsene immaginando una vita diversa
gli orti, i villaggi, tutto consuona col carattere qui impresso dalla natura; non
che 'l duca cosimo de'medici operasse col papa,... che, visto
[crusca]: se ne favellerete costì col vostro curandaio ordinario, vedrete che dico
il primo amore, cordiale, cioè col cuore: a la radice cominciamo;
popolo romano credette fare onore ad augusto col dichiararlo curatore commissario delle grandi vie nelle
lebbra. redi, 16-ix-352: questi tumori col follicolo, per lo più non sogliono
. curbasciata, sf. colpo dato col curbascio, scudisciata, frustata.
zeus bambino, nascondendolo al padre crono col coprirne i vagiti per mezzo del
durata dal secolo xiv al xv, col compito di vigilare i prezzi, i
... non serve il diniegare col capo... ci abbiamo anche
— cipitato,... e col portamento curiale, sono squisiti a provocare
i cardinali e li prelati sono chiamati col proprio vocabolo particolare. fagiuoli, 3-2-75
erano stati quelli che io avevo avuti col papa. marino, vii-254: ma perché
alcuni compari il prossimo sposalizio della figlia col cugino leonardo, e la curiosità degli oziosi
s'era sorpreso con vergogna a sollecitare col desiderio la morte di una persona cara ammalata
su le ruote, eran fatte giugner col piede al piè delle mura. baldinucci,
venuto a distribuire la solita fattura mensile col segno degli arretrati. -cursore apostolico
sono le seggiole di essi; il frullone col suo burattello campeggia nel bel mezzo della
essere fatto cosi ». segnò sul tavolo col dito bagnato nella birra, la curva
nella moderna scienza l'abitudine di rappresentarli col metodo grafico, cioè con curve,
la fronte crespa e spaventosa / scolpisce col terror la meraviglia. pindemonte, 209:
ho paura di vedere lassù le mie sorelle col capo velato. un ragnatelo trema nell'
pozzo. il passato mi piomba addosso col rombo delle valanghe; mi curva,
, correndo all'inginocchiatoio e curvandosi tutta col viso fra le palme. cassola, 2-185
ghiselda voi avete la fusione del rettilineo col curvilineo; dell'evanescenza con la consistenza
la truovo speculazione difficilissima a convenirsi col fatto. grandi, ii-281:
,..., vidde sandro che col curvo aratro la terra volgeva. tasso
insegnar del curvo aratro, i farà col senno e l'arte e la pietade /
parini, giorno, i-43: va col bue lento innanzi al campo, e scuote
vide... [archimede] col dimostrare la superficie curva della sfera, o
un mattone. garzoni, 1-490: e col riccamo vanno accompagnati tutti i lavori d'
agucchia, i quali tengono l'ago col suo pennaiuolo, il refe, l'anello
che immediatamente precedono o seguono la congiunzione col sole. 6. astrol. cuspide
ii-183: da questa reggia / fuggi col tuo famaspe. è suo custode / lentulo
non poterli dirigere con altre redini che col timore di pene prestabilite! l'educazione
, e se li serbò in tasca col libro. giusti, v-136: per la
dono. cicognani, 3-3: s'accosta col solito passo in cui senti l'anima
le avevano consegnato, per distruggerlo col fuoco. ojetti, ii-40:
, cambiata con la gloria, redenta col sangue, custodita con gli angioli, ornata
medesimo giro o la grande circolazione insieme col sangue, finché tutte tacque sieno dissipate,
lo czarismo e non cessava di sollecitarne col desiderio la caduta o la riforma.
1-315: il d ha gran parentela col t, e perciò molte voci latine nel
anni principio prima avrebbe, / che col m e col d fosse notato. galileo
prima avrebbe, / che col m e col d fosse notato. galileo,
invece di rispondere, si coperse il viso col grembiale dallo spavento. banti, 8-49
, confiscando un'eredità carpita colla frode e col tradimento. pea, 7-314: ero
irata farai tenere uno per i capelli col capo storto a terra, e con uno
con uno de'ginocchi sul costato e col braccio destro levare il pugno in alto;
di un altro brano anteriore. -aria col daccapo: aria in tre strofe di
voce dotta, deriv. da dacriociste, col sufi, medico -ite (che indica
, dal gr. sdxxuxoc 4 dito 'col sufi, medico -ite. dada
e il fidanzato l'aspetta giù intagliando col suo bravo coltellino i due nomi nel
[corregge] i tratti mali de'dadi col menar ben le tavole. speroni,
, or con la tazza, ora col dado. della porta, xxi-n-406: se
. busini, 1-235: io conferii col bartolino... di muovere questo
tiran palle di ferro o di piombo col dado, dall'una alle due libre.
* dado ', sorta di strumento col quale si tormentano gli uomini, stringendo
fiaccola. -in particolare: epiteto col quale nella pittura antica si distinguono le
si volta, / dàgli in sul viso col guanto ferrato. / ferraù già la
fisonomie / vizze e da le gonnelle col fiorame. = deriv. dal fr