, interrotto cogli uomini e silenziosamente continuato col destino, mi trasse quindi a cercare
, interrotto cogli uomini e silenziosamente continuato col destino, mi trasse qundi a cercare.
deriv. da silic [io], col suff. degli idrocarburi. silicare
bombicci porta, 1-177: le malte preparate col miscuglio della calce spenta coll'arena silicea
, e rende l'acciaio fuso più omogeneo col sopprimere le bolle che questo gas forma
= deriv. da silicico], col suff. dei sali con massimo grado di
inalata in forma di polvere fine, provocando col tempo gravissimi danni polmonari nel quadro della
.]: 'silicèrno': banchetto funebre, col quale termi- navasi presso i romani la
lat. di faclre 'fare', col suff. dei nomi d'azione.
acido cloridrico, con molti metalli, col carbonio e con l'azoto; trova impiego
. = denom. da silice, col suff. dei verbi frequent.
e alluminio] (v.), col suff. dei sali con massimo grado
a caldo, dell'acido cloridrico gassoso col silicio. = comp. da
deriv. da silicomolibd [ico], col suff. dei sali con massimo grado
. = denom. da silicone, col suff. dei verbi frequent. siliconizzato
si ottiene facendo reagire l'ammoniaca liquida col tetraclo- ruro di silicio a bassa temperatura
deriv. da sil [anó], col suff. dei radicali organici.
è una specie di senapa... col fiore giallo e colla siliqua pelosa.
di pit- tagora, chiamata l'ottava col nome di 'armonia', la quarta col
ottava col nome di 'armonia', la quarta col nome di 'sillaba'e la quinta di
farsi spessa; e mentre l'inglese col libretto alla mano sillaba i versi alla meglio
= nome d'azione da sillabare, col suff. dei verbi frequent. sìllabo
il passato coi suoi frati e monache, col suo feudalesimo, con l'infallibilità e
feudalesimo, con l'infallibilità e massimamente col sillabo... è roba da
l'induzione, che poi compiè aristotile col sillogismo, che non regge senza un
, ii-199: anche la sua confidenza ultima col sacrificio appare al biografo col rigore di
confidenza ultima col sacrificio appare al biografo col rigore di un sillogismo. egli si sentiva
categorico. rosmini, xii-87: cominciamo col sillogismo assertorio semplicemente, chiamato da aristotele
, della probabilità e grado di questi col pericolo e grado di quelli: così
sia cosa nota che due abbian convenienzia col terzo, mediante questa convenienzia si conclude
disciplinare e dottrinale e per l'affinità col modernismo. ltllustrazione italiana [n-ix-1910
segreto delle siloette e ombre cinesi e finì col ritagliare abilmente su carta nera soggetti molto
103: « duemila e trecento famiglie col pane assicurato », tradusse l'ammiraglio
di trilobiti e di graptoliti e conclusosi col ciclo orogenetico che dette luogo al sollevamento
al terreno devonico e superiore al cambrio, col quale = nome d'azione da
a termine la mis sione col sacrificio della vita). la
più gradito? quale marca desidera? preferisce col pennino libero o con il pennino a
indomiti e silvani / han fatti mansueti sol col nome, / che rimbomba nel ciel
al marito; e pranzerai negletto / col popol folto degli dei minori. calvino [
/ e civil uomin cittadin silvani / col viver dolce in solitarie ville! caviceo,
né ancor vide sì bella / mai diana col suo coro, / non sì
silvestro / si fa 'l terren col mal seme e non cólto, / quant'
ora percerto è serena, che insieme col signor conte fecevi alla mia selvestra casetta capitare
? pascoli, 304: dorè intonò col sufolo silvestre / la sua fanfara del ritorno
è semplice che 'l povero silvèstrico / col stridere disfocase la colera. -per
di uccelli silvidi, passeri- formi, col corpo corto e zampe esili, coda diritta
astron. nome di un asteroide (classificato col numero 87) individuato dal pogson nel
scoperto da pogson nel 1866, rappresentato col numero 87. piccola enciclopedia hoefili, 3050
'silvina': è una specie di clorido che col nome di 'sale di silvio'è mescolato
1-iv-381: l'altra parte servirà alla corona col suo echino di sotto, lo quale
la mattina e la sera, invitando col suo rauco e rumoroso suono (che
poesia, ma di suggerire qualche rapporto col tono affettivo della musica. moravia,
unione totale o parziale della palpebra superiore col globo dell'occhio, onde gli viene impedito
e illusione, sibbene un atto morale col quale si afferma, simboleggiando, l'
. = denom. da simbolo, col suff. dei verbi frequent.
conoscere la mitologia, e venne chiamato col nome di 'simbolica'. 2
e rapaci, sollazzevolmente saltanti, alleggiavano col tripudio giulivo il tedio del campo penoso
fazzoletto da collo per annodarlo delle spille col pomolo rappresentante delle lettere simboliche, dei
a buoni bizantini. cameroni, 233: col romanzo 'gian pietro da core'il simbolista
= denom. da simbolo, col suff. dei verbi frequent.
-ling. segno il cui significante detiene col proprio significato, secondo la terminologia usata
fulmine riguardano giove, sennonché l'aquila col serpente, che vedesi anco in medaglie
ture, ottenendo che non fosser più fatte col pastorale e l'anello, simboli ecclesiastici
-insegna militare. comanini, l-iii-281: col fare... una schiera degli scacchi
, 4-2-14: se alcuno colga erba medicinale col simbolo ovvero col paternostro...
alcuno colga erba medicinale col simbolo ovvero col paternostro..., non è questo
l'intelletto e fortifica tutta l'anima col divino amore. gemelli careri, 2-i-255
a toccargli un per uno, segnandoli col simbolo di nostra salvezza. 15
o rimosso, detentrice di un rapporto costante col proprio riferimento latente reperibile a livello inconscio
e ottima crusca di grano, impastata col mosto bianco, e secca al sole
, perché quelle parti sempre si chiamerebbono col medesimo nome e sempre sarebbono della medesima
2-1-359: sempre quello cne è ha similitudine col passato; e quello che sarà sara
figlio / e le sue pene numeri col ciglio: / fuvvi un dolore al
si può curare. parinx, 511: col biondeggian- te crine / sfavillava su gli
preme e offende in quella maniera col suo affanno chi la sopporta che fa
la sopporta che fa una cosa grave col suo peso chi la sostiene.
2-1-350: sempre quello che è ha similitudine col passato; e quello che sarà,
piramide. -conformità di un ritratto col modello. castelvetro, 8-1-99: se
. aspetto, sembianza (anche in relazione col compì, di specificazione).
creature, due vive e due morte, col = comp. da simil [e
: è pacchia / il canideo, / col simistèo / si dà le cose produttrice,
tutta la sua simmetria e disposizione, col suon di molte trombe e di tamburi e
uomini, che felici o infelici cercavano col soccorso della musica di sfogare le loro
simetrico e gerarchico, devono andare uniti col clero secolare, sì che gli ultimi
di vederci una conformità simmetrica del linguaggio col pensiero, un'imitazione, e come una
. = denom. da simmetria, col suff. dei verbi frequent.
imitano la natura. viglioso col quale la natura provvede alla sicurezza di questa
indietro non solo con facilità, ma col corpo unito, come se fossero cavalli
vi-547: quest'ombra mi sembra un babbuino col naso scimo ed è così picciolo che
= denom. da simonia, col suff. dei verbi frequent.
dire 'simoniacr in quanto contaminano il sacro col profano), si otterrebbe, in tal
la compassione non è l'atteggiamento simpatetico col quale talora va confusa. eco,
d'un parigino, e viveva sola col padre vecchio cadente. pratesi, 1-94:
, non eccitarli a sdegno e orrore, col disprezzo di quanto all'uomo onesto e
e lupino e salce e tiglio aver simpatie col moto della latitudine o longitudine.
cosa può la simpatia: / io col braccio al vostro piede / fo col sangue
io col braccio al vostro piede / fo col sangue compagnia. -proprietà di una sostanza
si accorge che metà della sua anima sollecita col desiderio la catastrofe, per una specie
solidarietà con la natura, per simpatia col fatto che deve succedere. 11
: io sarei stato fra i più benemeriti col mio ingegno, colla mia fisonomia bella
g. r. carli, 2-xiii-150: col perpetuo giro di queste monete lo stato
esule vivente a parigi, buonissimo, ma col quale non simpatizzo molto. fanfani,
. jcxtiyi'i 'percossa'. patizzato col capo stazione, dacché ebbe inteso ch'egli
briscola. pratolini, 9-85: era suo col la sua anatomia e fisiologia
indistintamente allo stesso modo onde si simpatizza col prossimo, e si prende parte sollecitamente
a cary grant. la simpa- tizzazione col volto di steve non si basa dunque su
crede nelle scoperte; e promuove, col padre, la campagna delle vaccinazioni contro
e morfologici sono sistematicamente insegnati e illustrati col lume degli odierni studi glottologici. moravia
padova si portasse egli a praglia insieme col gastaldi, e che a questo tu facessi
= denom. da sistematico], col suff. frequent.; cfr. anche
stava qual isi la regina in mezzo / col patrio sistro. marino, 1-2-31:
: il sitanio, cioè il marzuolo, col mele guarisce benissimo il viso pesto o
.. si chiamò 'metodo', in contrasto col nuovo schieramento che si disse 'sistema',
per l'arte- rie, le quali col loro strignersi e dilatarsi con contraria corrispondenza
piccola secchia tutto pieno di buchi, col quale colano le medicine, e particolarmente
folle ascoltano i cantari che, accompagnandosi col 'sitar *, diffondono gli inni dell'adi
alta al garrese da 80 a 125 cm col mantello di colore grigio-bruno, le coma
cartel, com'a lei piacque, / col puntai d'una lesina appiccato: /
sol, lui scalda e adugge / col sitibondo ardore il sole amico. fantoni
... pigliava tutto quello che già col sitibondo petto avea desiderato, in guisa
ambizioni e sitibondi di onori, credevano col perdere 1 volontari farsi i sostegni della
nel ro- man drappello / entrato son col pensier sitibondo / d'esser scipio,
: cercavo reagire al cattivo stato fisico col fare delle lunghe passeggiate in campagna,
dello splendido lume vada ardito, / col contemplare del suo chiaro sguardo, / del
stabili, cioè 'siti'o sieno ovili, col lor pascolo rispettivo in terra 'salda',
volgar., 1-8-62: se altri pendesse col capo di sotto, è pervertito certo
corda in cui si esercita una pressione col dito per ottenere un dato suono.
corda ed alle volte due, le quali col pollice della sinistra mano il suonatore comprime
ogni genere di situaménto o stazzamelo, col resto di che la gente si mostra tanto
modi situar le cose e tramutare e col parragone di detti modi ci si farà
questa valle. -in costruzione col compì, pred. f. badoer
che somministra la corografia e la topografia, col dichiarar la situazione della provincia non tanto
che avranno tenuta questa corrispondenza saranno puniti col bando. ungaretti, xl-106: l'
di muschio con zione (luna nuova) col sole e nei quali sole, terra e
in mano / al pulviglio sivigliano, / col chiamarlo, per]: 'sizigia'
amore. ne di un pianeta col sole. questo vocabolo si usa particolar
e le segnorine, lo sketch surrealista col pittore e il manichino, tipo 'vogue'1937
la coda la comitiva dei ragazzi venuti col pullman s'era messa in fila, affiancandosi
. lucini, 3-298: roma piegò col ventre squarciato e slabrante, / come
incisione). pea, 5-52: col marchio di quei segni quasi cruenti che si
, 7-407: le fiamme uscivano fuori insieme col fumo, che si stendeva sotto la
l'argine dei vecchi froldi uniti destinato col tempo ad esser roso e slabbrato e
che il sangue / del tuo fedele / col sangue delle adultere sgozzate / or gronda
non mi abbiate mai veduta in chiesa col corsetto slacciato! bacchetti, i-i-
il gobbo, slacciato su di una sedia col capo cionco poggiato sopra una mano,
sordo provocato dall'impatto di un oggetto col suolo. calvino, 8-28: lei
. = denom. da slalom, col suff. frequent. slalomismo, sm
xcii-ii-227: si può anche slanciar la cappa col taglio della spada nel finger di voler
cicognani, 6-242: èva era rimasta sola col fratello. e allora s'era rizzata
rosmini, xxiii-216: a questo slancio, col quale la mente umana indovina che c'
diede in una gota una cotal piattonata col pugnale che me la fé sentire. idem
ch'è in quel luogo, per slargarsi col primo ripiano delta scala e cominciar questo
fornace dove si lavora il ferro e col gran maglio slargarlo. lauro, 2-111
l'istru- mento [da taglio] col suo calcare le smuove e le sluoga e
orlando / che van slargando la folta col brando. 5. rendere più
che fallacia assolutamente vi sia lo provo col tessere un argumento formato su le vestigie del
. sanudo, xvi-172: sono spesso col papa, e maxime suo cu
ti ringrazio! » le dissi io, col cuore slargato dalla consolazione. slargatura
1-131: la mattina fritz... col pretesto di disotterrar la scure, buttò
, dove il sacerdote li apre la bocca col proprio anello, dicendo certe orazioni.
: il futuro generale cominciò la vita col dimostrare un affetto straordinario alla balia,
pendio montano all'ospite gli spaghetti col pomodoro, ma eran riusciti stracotti,
= deriv. da slavina, col suff. dei part. pass.
avevano perduto ogni contatto, andò ad incastrarsi col suo battaglione fra di esse, tentando
letizia manifesta / con dolce lagrimare e col far preghi / che morte un sì bel
lii-4-282: il principal fine del re, col metter in necessità gli spagnuoli..
: un veliero che stia per salpare, col vento che già gonfia le vele non
babelle al duro evento, / donna col crine in parte ancor slegato.
: in genova e altrove si va spargendo col nome di 'associazione nazionale'una federazione,
di quel fanale che si sfa / col mio cuore fra i platani, ahi l'
, tiro forte, molto potente assestato col piede, nel gioco del calcio, o
nostro filò, perch vi sareste trattegnuo col galante zannibattista, persona in fede mirabile
1-107: la quale [poltiglia] finisce col ridursi in una polvere esclusivamente metallifera,
da linea (v.), col suff. dei nomi d'azione.
da lingotto (v.), col suff. femm. dei nomi d'agente
l'allegoria [in dante] s'inizia col divorzio dei significati... dunque
legno, che serve da sedile, è col f egato ai
il guidatore può stare seduto o disteso col ventre sul sedile. fenoglio, 5-i-1328
da livello1 (v.), col suff. dei nomi d'azione, sul
.. divennero semplici, e poi col tempo lo divennero anco gli altri,
uomini reggeranno a starsene la prima volta col giudice criminale che fa da'sgherri slogare
fresco, e veramente ci s'affondava, col pericolo anche di slogarsi un piede.
in questa forma le parti, ristrumento col suo calcare le smuove e le sluoga e
imperatore s'inoltrò e pose il campo col grosso del suo esercito a cassino scanasio
cioè la forma corretta del pensare, col grande e col piccolo? »
corretta del pensare, col grande e col piccolo? » = nome d'
xii-205: guardai cecilia, mentre scompariva, col solito passo un po'slombato e ancheggiante
, l'istrumento [da taglio] col suo calcare le smuove e le sluoga e
. necessario l'amcammino [la vecchia col nipote] si slontanò un pochetto.
pasolini, 14-246: nella sua casa col giardino / fa della letteratura propria in slovacco
idem, iv-2-984: due slughi, col marchio della grande razza sul garetto,
'l seno, slungando la destra coscia col piede a terra ed incaval
raccorcia e si slonga conforme al moto col qual le navi sono agitate dall'onde.
il dc sia slongato fino in f, col romano g poco lontano dal punto c
e si detergono le più nere coscienze. col semplice gesto dell'assoluzione, che è
macchie che i verniciatori fanno al legno col pennello, in guisa che paiano macchie
macchie che i verniciatori fanno al legno col pennello, in guisa che paiano macchie
{ smàfero 'bellimbusto'), da confrontare col venez. smàfaro 'ladro, truffatore',
truffatore', con peugubino smànfero 'corteggiatore'e col sicil. smàfaro e ricondotta da alcuni
, / si smagò, s'ammutì, col viso a terra / chinossi. morone
ma dall'aria smagata: chi sa, col cervello, dov'era. smagatóre
[dante], i-9-6: vidi ragion col viso piano / venir verso di me
, 212: te sol dirò, che col cavai sossopra / smaltasti del reai sangue
arti e mestieri, li-m: si fa col mezzo del rame giallo una specie di
1 convitati prima si sfa- man col riso, poi del rimanente piluccano a maniera
maggiore pecorari si vanta di potere, col suo gran stomaco di fabbrica regia, smaltirne
a seccare qualche padule, lo hanno fatto col deviarne e smaltirne le acque per mezzo
magalotti, 7-14: è una vergine col bambino in seno con le braccia alzate
la solita precisione di mira colpì col suo disprezzo la sputac chiera
cantar, ma gl'importuni / col tanto pigolar vincon gli avari; /
che mia barca smanca. col suo intelletto materialone riteneva le fossero smancerie di
soperchi, [i peccatori] dovrebbono venire col capo coperto, col viso turato,
peccatori] dovrebbono venire col capo coperto, col viso turato, con gli occhi lagninosi
= deriv. da smanceria], col suff. degli agg. verb.
dì, di riviera riviera, venivano quasi col petto per terra per rompere un corpo
sonare il mandolino, accompagnare il canto col mandolino (in quanto comportamento tradizionalmente attribuito
). smandolinata, sf. esecuzione col mandolino di un brano musicale.
spirituale senz'aver prima trovato un soave nodo col quale congiunger si possa comodo e il
tommaseo [s. v.]: col 'di'. 'smaniante di quel titolo'. col
col 'di'. 'smaniante di quel titolo'. col 'di'e l'infinito: 'smaniante d'
modo ansioso o concitato (in relazione col discorso diretto). bacchetti, 1-iii-693
, 6-337: rimediamo noi forse ai mali col tanto adirarci, smaniare e dolerci?
. v.]: la serva, col mettere i coltelli da tavola nell'acqua
, co'vocaboli isquarciati e smaniosi e col loro parlare fiorentinesco istendendola e facendola rincrescevole
di un'azienda e i relativi problemi col personale) e l'incongruità stralunata degli
modo da renderla inefficace per la difesa col privarla di guarnigione e di armamenti,
in partic. di artiglieria, e col demolirne le parti fondamentali. - per estens
mia sposa, ch'erano da me, col diamante truffato al prencipe, ben custodite
. region. raccogliere materiale di scarto col marrello. giuliani, i-388: quando
nulla) si smarcila (si raccatta col marcilo), e si manda giù nel
6-212: mi smargiassò una mezz'ora dinanzi col rasoio alto, narrandomi come i portoghesi
sole risplende per averli imprestato i raggi col fiammeggiar del suo ardire e che la luna
se medesimi cominciano a confondere la smargiasserìa col valore e a far da spaccamonti credendosi
, i-172: smargiasserie più che naturali col fracasso che hanno dalla 'sveglia'nelle orecchie
passava di là vestito tutto di nuovo, col fazzoletto pendente, per smargiasserìa, un
assalire con due smargiassi il suo creditore col pennato. bacchelli, 1-iii-523: orbino
32-10: il pesce glaucisco preso col brodo fa dovizia di latte alle donne,
. gadda, 6-338: la tina, col suo volto come altra volta severo,
smarriti, avrà luogo la prova, col mezzo tanto di documenti che di testimoni.
-ant. perdere il contatto inavvertitamente col gruppo cui si è aggregati, rimanendo
, ma le troppe felicità della lega, col difficoltar i trattati d'allora, ne
se smarisce quel conte animoso, / col brando incontra 'l colpo roinoso, / ed
smarrire alcuna. casoni, 3-4: col corso di pochi anni periscono i ritratti
di pochi anni periscono i ritratti e col passare di pochi secoli si smarriscono le statue
lacca fanno pavonazzo over morello oscuro; col falzalo si perdono, e coi neri s'
prov. dolfi, 2-147: esse finirono col diventare, per il giovane smarrito,
scura / la terra ingombra e 'l mar col denso velo, / aiutare mio fratello
zone di auliver, xxxv-i-510: eu rimang col cor smarid e sfra- -ufficio oggetti
pronta e arguta risposta, si mise col cardinale in sì fatto riso che quasi
sgrugnoni / smascellato gittatelo ove sceso / corre col f. frugoni, 4-93: commilitoni
dette. -che si presenta o scrive col proprio nome, senza ricorrere a uno
2-ii-15: la verità da sé sola trionfa col tempo, e forse colle prime lettere
, venuto poscia alla luce il mio 'calloandro'col titolo smascherato e portando il mio vero
, 129: noi veniamo a voi col fuoco di nostri forni, con l'
. macerare (v. macerare) col pref. intens. ex-. smassaiare
a vapore, coi suoi sbuffi, col suo sbattagliare, coi suoi smatas- samenti
punta, smattando come un asino burattino col suo graziano. = voce di area
-per estens. far scorrere col pollice un fascio di banconote.
silenzio di cure aspre inquiete, / col sommergerle tutte in grembo a lete,
a scrivere, per chiedervi un favore col mezzo suo; e quando venne l'
naturale effetto della distanza, che, col dilungare dell'oggetto, assottiglia e smenoma l'
leggi. g. gozzi, i-2-53: col tempo e con la nuova navigazione ti
: io ritorno / indietro e farò vista col padrone / avermi smenticato alcune cose /
sciagure che non si possono descrivere sol che col sangue più puro delle mie vene,
v-2-397: « a proposito, te, col tuo hàfizismo, hai sentito che ameglio
: generalmente parlando nel mescolare il vero col falso sono necessarie le piu grandi cautele,
se quest'uomo mi ha pubblicamente punito col suo 'disgusto'e la sua 'indignazione'
atteggiamento o carattere o, anche, col solo fatto di esistere, nega la
di cagnoni che il trovarmi adesso smentito col fatto parmi che una porzione di questa
agg. letter. popolato da uccelli col piumaggio verde e lucente (uno specchio
. = denom. da smeraldo, col suff. frequent. smeràldico, agg
, 1-i-9: il padrone del bar, col quale intavolo discorso sui vini e sul
lo smeriglio in pezzi grossi si rompe col metterlo sopra un panno in molti doppi
molti doppi e si percote per fianco col martello, e così se ne va poi
, di mergo (v.), col pref. lat ex-, di valore
vedi? bello, di porcellana, col globo smerigliato. borgese, 1-165: il
della tela, drappo, ecc. finisca col ricamo. -per simil. tagliare
, iii-991: ho parlato coll'odescalchi e col betti: ma per ora non v'
intenzione di smettere il villino e tornare col marito. 6. intr
2-362: lo pregò a voler impedire che col dissegno stabilito non se gli smezzasse un
e il proprio vitto / la fantesca smezzò col derelitto. -troncare a mezzo, interrompere
ha da fare un petto, / col cui lo smezza over di trarlo mforsa.
sole risplende per averli imprestato i raggi col fiammeggiar del suo ardire e che la luna
bella e buona, se non smezzata col prossimo. 2. ridotto (
= deriv. da smilzo, col suff. dei pari. pass.
marinaro... il suo mestiere col meglio di quell'arte, che cento libri
= voce di etimo incerto: assieme col genov. sminso 'segaligno, asciutto,
. di minchiate (v.), col pref. lat ex-, di valore intens
. da minchia (v.), col suff. dei part. pass.
] non solo non si smenchionano lassù col non aspettar il loro messia immaginario,
. da ninfa (v.), col pref. lat. ex-di valore intens.
e maliziosa. buzzati, 6-213: col suo faccino impertinente da sminfera poteva dimostrare
. da minore (v.), col suff. dei part pass. smintèo
certo, per compiacermi, avresti finito col ritirare o sminuire quelle disgrazie parole.
canoniero, 283: l'autorità si sminuisce col riprender sovente. muratori, 7-iv-328:
ca spe e suo territorio col marchese di leganes e parte a fraga col
col marchese di leganes e parte a fraga col marchese dell'inoiosa. redi, 16-iv-90
(iv-241): benché il franco ulivier col brando in mano / di qua di
f. cetti, 1-iii-91: col nome di pesce fico mi è stato presentato
arpino, 9-129: spinse attraverso il tavolo col suo rastrello una triplice fila di gettoni
piccolezza e la smisuratezza, non ischemisce col poco l'aspettazion dell'uditore, né col
col poco l'aspettazion dell'uditore, né col troppo gli abbarbaglia la memoria.
: dicesi quando, urtando in checchessia col naso o ricevendoci qualche colpo, ne esce
e delle cose sue, crevano sempre col rotolare giù dal letto tanto erano smodati nel
. da modo (v.), col suff. dei part. pass.
serafini, 197: io mi presi collera col fiume gindo, perché, grosso d'
moiere per mogliere (v.), col suff. dei pari, pass
da molletta1 (v.), col suff. femm. dei nomi d'agente
si genererà bene, ma, diseccandosi col tempo, si farà smollicàbile e atta a
da monarchia (v.), col suff. dei part. pass, dei
, 274: san elmo è stato battuto col massimo fervore ed è stata da una
muletto, a piede se ne giva col detto gentiluomo romano. manzoni, pr
. da monticare (v.), col suff. dei nomi d'azione.
monumentale (v.)., col suff. frequent. bare le diocesi vostre
dello stile frontoniano sono ben bene incorporati col resto... e nei frammenti
il poeta] con gli occhi stravolti, col muso aggrinzito, colle labbra tremule,
e. voce sarebbe invece connessa col lat. mediev. morphea, 'malat
la bocca'(di origine incerta) oppure col longob. smancerosa. -anche di animali.
voce di area centro-merid., forse connessa col lat. mor te in
di vecchi cronici, smorbanti al loro passaggio col grin so, schizzinoso. partic
occasione di publiche calamità o d'altri saggio col grin dell'ebetudine. arpino, 19-113:
disus. atteggiamento contratto del amicizia col papa. petruccelli della gattina, 4-486:
smorfiuzza. = denom. da smorfia1, col suff. frequent forse... la
detto da scomporre la forma della faccia col mangiare. 4. manifestare con
non sono per modo aperte che insieme col siero passino ancora i rossi globuli del
smorto. gozzano, 159: sola col tempo, tra le stoffe smorte, /
6-i-10: la temibile notizia gli fu partecipata col debito riguardo e con ogni più opportuno
smorza primieramente le cespe de la calce col vino. imperato, 1-2-20: non si
si deve presto smorzare, altrimenti andrebbe col tempo a sfarinarsi. 5
montale, 2-52: la mezzaluna scende col suo picco / nel sole che la
tempra, provato, ternato, ragguagliato col compasso curvo, collo spago e coll'
annunzio, iv-1-224: smorzava le note col pedale. compagnone, 5-122: il
a. cattaneo, i-38: la libidine col freddo dell'età sovente si smorza.
candela smorzata è che 'l pavero, col quale si fece, si perde.
lampeggio e smorzato il fragore, ritornano col guizzo di una coda luminosa e coll'
la cadenza coll''andan- tino', col 'mosso', coll''allegro', col 'crescendo'
, col 'mosso', coll''allegro', col 'crescendo'e fa sentire il 'pedale'
. d'annunzio, iv-2-63: via col poledro in mezzo all'acqua, ridendo,
grande urto si scosse, / temei col raddoppiar l'infausta leva / sveller affatto le
vide una croce luminosa sopra il sole col motto traverso: 'con questo segno vincerai'
.. egli stesso a pon- tar col capo nel coperchio dello avello sì forte che
, smozzar busti, lavarmi le mani col sangue. 2. potare drasticamente
., de'quali venticinque ne furono impiccati col notaio, e gli altri smozzicati.
/ ma di ferir chi me'sapea col brando, 7 l'uno abattendo e l'
la madre il latte, / né smozzica col morso erba la madre. padula,
egli li calpestava coi piedi, li smozzicava col bastone. 3. smussare
, i-1-402: tu... smozzichi col tuo labbro gentile e temperi così vagamente
, storpie e proferite collo stento, col suono e col vezzo proprio di quel suo
proferite collo stento, col suono e col vezzo proprio di quel suo pargoletto.
a mandar fuori sotto il mio nome e col mio aiuto un'edizione lacera, smozzicata
, ma nel sanguigno sito / smucciò col piede e sdrucciolò dal monte. brignole sale
, / se vuoi che un vezzo col baston ti faccia. bresciani, 6-1-66:
, beata verdiana, / la santità col farmi la ruffiana? ». =
la finzione de'sospiri, o di spremere col codicillo il legato procacciato con la indegnità
, apritemi » e egli stesso a pontar col capo nel coperchio dello avello sì forte
diverglierla per le vigne, non sièe smover col ferro. g. bianchetti, 1-253:
misasi, i-i: i monelli, col naso in aria, si affollavano intorno
necessariamente l'uno dopo l'altro, col solito e quasi rigido portamento e purtuttavia smovevano
non vorrà smurarlo sé medesimo, dandovi col piccone del peccato mortale. -privare della
dalla facciata del palazzo comunale la lapide col bollettino della vittoria. n. ginzburg,
3. per estens. scontrarsi col nemico in battaglia. viani, 19-446
affare, da un'operazione e simili col proprio danno. 'ci s'è già smusato
sfregamento non ne ritardi il moto smussandone col tempo la punta. -per estens
contorni e stabilisce un misterioso rapporto vitale col cosmo. r. bonghi, 2-44:
a quel becco fottuto » gridò, col bastone sempre levato, « di ripetere le
= deriv. da snack, col suff. dei nomi d'azione dei verbi
le fosti contrario... nascesti col cervello a roverscio, però tutte
giusti- fica il suo assassinio del marito col dir che lo fece in vendetta della
,... esce della casa patema col capo chino. linati, 25-179:
gherardi, lxxxviii-i-624: giovane e bello col viso rosato, / isnello e destro
. di nerbo (v.), col suff. del part pass.
di tasca l'orario e vi scrisse, col lapis nel margine della copertina:
carducci, iii-7-392: carlo cattaneo, col quale la civil filosofia, risvegliata contro
.. il morso de'serpenti gueriscono col succiare il veleno con bocca e, incantando
armento. tesauro, 5-248: tu col nervo dell'arco / snervi della getulia
: si snerva l'autorità d'un senato col ritirarlo a pochi. d. bartoli
. bellini, 5-2-326: l'acque forti col replicato uso si snervano e si consumano
anni, alle soglie della vecchiezza, col decadere delle forze fisiche, si era un
il protettore per ri- concigliare li sudditi col prencipe protetto... altrimente facendosi,
, e con ben altre infiammare che col solo ed anche snervatello amoruccio. botta
vii-75: una volta la snobbava per essere col matrimonio diventata marchesa. buzzati, 6-15
di vista linguistico, non è coerente col testo che segue. = comp.
da nocchio1 (v.), col suff. frequent snocciolaménto, sm
.. snodata la cravatta e sbottonato il col frutto del nocciolo.
151: snodano li figliuoli nelli primi anni col porli li mente. carena,
: il passo lento snoda le sità col differircene lo snodaménto. petruccelli detta gattina,
pericolare, sciolgiorino si affrettò a placarle col bigliettone. 3. sf.
con la sambuca, il buon archimede col tollenone e con le mani di ferro
pallavicino, 1-568: ogni penitente può rimirare col pensiero un gran mucchio di colpe,
salir ai lodi / che acquista l'uom col senno e con l'artiglio.
re ha mandato sulla flotta due orioli col pendolo fatti per la longitudine, i quali
tutto inferraiuolato ma colla camicia rovesciata e col collo snudato come se si trattasse di giunio
ritrovata giovenca, rallegrando le propinque selve col suono de la suave sampogna? caro
, in fondo, placidissimo, riteneva insieme col cielo una tinta rosea un po'sbiadita
della terra / si muove, e illude col soave viso.
fosse meglio di tentare una volta se col rigore si potesse opprimere una tal peste
'n gian le tre famose navi / col vento in poppa in alto mar secure,
barchetta, la quale col favore dei remi raggiunse ben presto alcuni
il destriere del conte d'universa cadde col conte in uno monte, onde le donne
gli lamii scogli è tanto odora / se col suo endimio vassi a coricare: /
tommaseo, 18-1-1024: quante volte avrà rigustato col desiderio il latte tiepido soaveolezzante delle sue
rocurava di addolcire gli animi, col portar il tempo avanti no alla maiorità
. comisso, i-£2: ci venne accanto col cavallo e mentre andava per mettersi in
vale neente, se non si condisce col sapore della santa vita. boccaccio,
, stillante dalla bocca il nettare, col vezzo sovra le labbra, colla soavità
. = denom. da soave1, col suff. frequent soavizzato (part
che si propone d'unire l'acqua col fuoco: il problema si risolve, ma
voi tutti inedissima [la marmotta] col suo sugo sotto. sperti e malavveduti
non fu fatto a regola d'arte col magistero che insegnava a stemperare e a
/ o sobria o liberal, temprar col dolce / la bollente bevanda. scalvini,
; questo vuol dire avere un rapporto giusto col denaro, essere liberi di fronte al
barbi non corona il suo edificio dimostrativo col fastigio critico del riconoscimento che qui, o
, curve a scoltellare fra gli erbaggi, col cappellaccio di paglia in capo e le
: passa... nel viottolo e col beneficio di serica scala, a
. = deriv. da soccida, col suff. del part. pres.
d'interdizione, avrebbero forse dovuto finire col soccombere al numero ed alla violenza degli
ariosto, 22-20: se non si soccorrea col grave suono, / morto era il
, o dea, / e salva me col mio fedele amante. -affrontare con mezzi
l'ingrata donna venutasi a porre / col suo drudo più volte esser doveva della
, ii- 934: l'albergo trovato col soccorso del banchiere era buono, anzi
quali può l'intendimento riconoscere la certezza col soccorso dei sensi, col raziocinio e
la certezza col soccorso dei sensi, col raziocinio e lume naturale e colla sperienza.
fine o nel compimento di un'operazione col ricorso a opportuni mezzi, artifici,
roma: del nome del quale, col soccorso d'una buona lente, potrà ella
lo ho pensato di fare la porta col suo soccorso non nella cor
il povero vecchio, quantunrese virgilio sociabile col medioevo e gli spianò la via alla
plorar soccorso; e di là infatti capitavano col vero soccorso di sociabilità, sf.
. romagnosi, 19-93: la natura, col legare gli uomini al = comp.
conversoccréscere, v. succrescere. sare col proprio animo. de meis, 1-7:
deriv. da socialdemocrati [co \, col suff. dei nomi d'azione.
ai veterinari una posizione sociale molto soddisfacente col solo esercizio dell'arte loro. b
ingiustizia e delle contraddizioni della società, col dame rappresentazione (una corrente artistica o
con il partito comunista, in coalizione col quale il partito, rifondato nel 1943 con
voce dotta, deriv. da socialista, col suff. gr. -oeiòf|g 'simile'.
: mi occupo dei miei studi e vivo col pensiero di te: son le più
potuto mantener l'unione tanto necessaria che col mezzo di sacrifizi delle passioni private. mazzini
. mazzini, 77-48: carlo bianco, col quale io viveva
il mercante accompagna il danaro della vedova col suo et a quella dona la rata del
potessero, e in conseguenza di fabbricare col minor costo, e perciò pagare l'operaio
1832: la società è un contratto col quale due o più ersone convengono di
o lega) delle nazioni': istituita col patto (covenant) accettato il 28
profani ma soprattutto tra i seguaci, col titolo del primo giornale fourie- rista e
abuso delle indulgenze, compivasi alla perfine col razionalismo dei sociniani e degli unitari. de
pagani, 1-363: la speranza di compensare col merito della denuncia il delitto anima non
celebrare il capitolo generale ogni sessennio, col quale si eleggono il generale...
. e tre compagni del generale, col quale costituiscono il diffinitorio e hanno il governo
ad argomenti che avevano a che fare col sacro valore della per
5-446: succhiò [aurelia] la pazienza col latte, sica di g. paisiello
silicato doppio di allumina e di soda col cloruro di sodio. la sodalite si incontra
circolo non dovesse morire così e potesse col tempo trasformarsi in un club di riunioni serali
caso delle trasgressioni che potesser commettere o col tinger male i panni o coll'impiegarvi
ai veterinari una posizione sociale molto soddisfacente col solo esercizio dell'arte loro. idem
della copula coniugale e sopra il modo col quale questo si debba chiedere e respettivamente
d'ubidire l'enposta vostra, ché già col mio martello e a lui e a
con le nostre orazioni e al corpo col pranso e riposo, andavamo per
più tosto me ho voluto astegniere. col dolore dello 'ngiuriante ». b. segni
tenza non venga soddisfatto alla multa. col tedio del lungo aspettare uccide coloro a'quali
che da ogni creail petto il core col tuo pugnale. baldi, 412: un
di se medesimo e di non parlar mai col proprio, ma sempre sità. muratori,
riferimento al sacrificio di cristo). col cuore altrui. carducci, ii-2-311: sodisfò
dentro isculpito in essa medaglia vi era leda col suo cigno: e sadisfattosi assai delle
istraordi- naria vigilanza dorlan, usciva spesso col suo presidio. -contento stolidamente di
la sua fante fé palese l'ordene priso col frate per la comune loro satisfacióne e
se addiviene che abbiamo avuto parole ingiuriose col prossimo, ci vergogniamo di venire primi
previlegio l'impunità delle ingiurie, chiamata col curioso vocabolo di soddisfazione. tarchetti, 6-ii-
poco felice ebbero i negoziati della francia col duca di mantova e altri prencipi d'italia
mente la soddisfazione di quest'obbligo, col più manifesto dispregio e delle leggi e
sodisfazione dello spettatore è il farsi animo col pensare e ricordarsi più spesso cn'ei
la pittura della penna, il pittore col pennello la farà di più facile satisfazione
vocali per la congregazione generale, che col favor divino sono riusciti di piena soddisfazione.
, 12-ii-163: io non potei mai soffiare col boccone in bocca, perché se non
che 10 le voglio in quello ottavo col quale stampo la mia pastorale...
29: né n'alcon ponto accordo / col serpente infermai che sodusse èva. incontrino
grosso, longo, dritto e sodo / col bel gambo nochieluto; / quando l'
questo bisogna aver grandissima discrezione aiutarlo macinare col dimenarlo presto, perché chi lo tenessi
taglino un po'di pane, lo bagnino col brodo. / un pollastro, un
pigliatelo in su la cocchiara; toccatelo col dito; se lo trovarete sodo e rosolato
: / « l'umor del vecchi col mio si conface ». è. corsini
mette la testa fuora, / fi tentan col bastone siccome è soda. 15
ombreggiamenti, perché si ingannerìa, ma col valore e colla virtù, che sono il
concetti e, mischiato talvolta il sodo col ridicolo, difficilmente s'astiene dal ridere
: perché più lussureggiar e gomorntar non potea col fatto, sussegiando e gozzovigliando nella crapula
leggero, arredato di mobili chiari, col consueto sofà-letto variopinto. -sofà delle muse
i loro figli pargoletti a'umi e col ghiaccio e coll'acqua freddissima rendevano i loro
presto, / e vi mi soffermai su col pensiero. cavour, iii-303: ciò
nelle soffermate del cuore si può col tempo, appoco appoco ed insensibilmente, radunare
et ana- trisca e razzi la terra col piede e levi la polvere e soffi per
il re spagnuolo già pensa al discorso col quale accoglierà il sindaco di londra, che
verga, 1-129: dio mi punisce col soffiare su tutte quelle sensazioni che formavano il
lungo con le mani in tasca, col vento che mi soffiava sul viso.
a me sottoposto vita rea, / col soffiar tuo malinconoso e rio? g.
da siena, iii-165: il dimonio soffia col vento del falso giudicio. s.
, 8-194: cosimino soffiò, questa volta col naso, un altro sbruffo.
polvere addosso. -trasmettere una malattia col fiato. verga, 8-293: «
mie povere pedine. brace, / col cuore gonfio di parole chiuse / e la
al vedere poi e osservare come inzolfando col soffiettino le viti, si riesce a guarirle
vetro': così chiamasi quell'artefice che col soffio lavora il vetro, senza far uso
soffiatrice cannella a bocca mette, / e col fiato su trae del vin la beva
soffice rumore dell'abluzione, la donna col bambino domandò: « e come ha
: né almeno un gufo ci sfiorava col suo soffice battito di ali. fenoglio,
faldella, iii-107: la birichina incelata, col capettino riverso sulle sideree ginocchia della mamma
spagna strutta, intanto che uno, soffiandovi col soffietto, ne faceva levar la fiamma
caminetto. bonsanti, 2-284: ridestò col soffietto le fiamme languenti. -con
faldella, ii-2-337: sospiravano agli alimenti col soffietto del ventre vuoto.
trine e dai nastri d'una carrozzina col soffietto di pelle e le ruote di
mantichetto o soffietto che egli va premendo col braccio destro mentre mena le dita su
soffiettino. giuliani, ii-429: inzolfando col soffiettino le viti, si riesce a
cellini, 638: cominciando al corpo col soffio del gran mantaco, avendo fatte
lago e trame l'infocata pasta e foggiarla col soffio. c. c. n
affannato, il cui ritmo si confonde col soffio delle vesti nel passo.
avremo fatto male o bene in questa vita col mezzo del corpo nostro. rosmini,
intelligenza alla natura umana con quel soffio col quale animò adamo. pascoli, 1-220
passa intuisce che l'europa non arriva qui col suo soffio, con la sua instancabile
sera un soffione alla tua servente, col quale ella raccenda il fuoco. luca
soffitta. mazzini, 23-221: ho litigato col mio padrone di casa: v'erano
sfavillano, chiunque scorger le potesse distintamente col telecelava più segreti di un confessionale.
la stanza come un'aia, / col palco soffittato e pitturato. soffici, i-50
da richiamo: andò a soffocarlo accuratamente col piede. 4. affondare,
s'aiutò anche con quella a imbacuccarla col tappeto, che quasi la suf- fogava
nell'ansa del braccio, quasi a contatto col fango, per tossire il più soffocatamente
cantoni, 158: coi miei anni e col soffoco di questa estate, torino mi
il provi e sai) / la voglia col parlar del mio ben dolce / che
non molto tardissimo, si soffregano, se col bagnarle non fossero rinfrescate. tornasi di
di spagna strutta, intanto che uno soffiandovi col soffietto ne faceva levar la fiamma e
ninfa a'suoi gravi occhi apparve, / col folgorar d'un riso gliele aperse:
la spagna, 35-29: orlando fier col suo brando sovrano: / niuno può
. marsilio ficino, 4-16: se col coito va fuora alquanto del seme genitale
preseli 'l braccio col runciglio, / sì che, stracciando,
, percuotere. ibidem, 241: col soffrire s'acquista. ibidem,
: nella sua coscienza si sarà creduta sdebitata col rendermi il mio denaro, senza calcolare
cremona, onde la soffusione dei piani col fondo rende al vero un uomo che
guerra vadano in oblio, che fora se col soffi di persia tuo acerbissimo nemico e
soffi di persia tuo acerbissimo nemico e col soldano d'egitto parimente tuo avversario e
del linguista jakobson e del teologo bulgakov col quale ultimo ruppe poi i rapporti:
dominio di diversi signori che si spacciano col nome di curdi e tengono taluni la parte
nostro vano / orgoglio mal s'oppone col sofisma / che l'intesa tra il
. = deriv. da sofisma, col suff. dei part. pres.
quel che ti dice e sul modo col quale te lo dice? pirandello, 8-1148
mettine un poco in un crogiuolo, opera col fuoco onde farlo arroventare, poi ritiralo
dioscoride], 73: sofisticasi la mirra col mastice e con la gomma, e
un particolar genere d'inquisizione, o col rompere a disgustose crudezze, d'un'
6-357: vanno poi altri... col non far altro nelle conversazioni che parlare
arte di sviluppare un concetto morale, col racconto dyun'azione sensibile ed immaginata a
, 31-73: anima sciocca, / tienti col corno, e con quel ti disfoga
o d'altra passione, si dovesse sfogar col corno, e che si cercasse al
cilindretto o il filo metallico che si tira col volgere la stella. 3
paro del rivale già pronto, lo fascia col so- vattolo resistente per meglio trattenerlo al
genio ad ispirarsi e manifestarsi nello spirito e col colore dell'età = nome
in italia che potè vendicare e soggettare col tempo tutta la grecia. birago,
torme del piacer torti viaggi / feron col senso i miei desir sovente. martello
, non di signoreggiarla, ma di servirla col sacrifizio di se stesso e delle sue
per fuggire le reti ed evitare la morte col nuoto, soggettati si trovano alla furia
= deriv. da soggetto2, col suff. dei nomi d'azione.
= denom. da soggettivo, col suff. dei verbi frequent. soggettivizzato
: tornando... iesù di ierusalem col padre e colla madre nella città di
. l. latini, lxv-249: scancellasti col sangue tuo, signore, / l'
la unione e la comunicazione de'soggetti col superiore. g. gozzi, i-11-219
spero restaurar tutti i miei danni / col nuovo giogo che m'ha posto al
siamo suggerii, comparsa inanzi a quella produtta col sangue istesso. n. franco,
qui si stamperà senza spesa, anzi col dono di qualche copia.
fuori, come chi pinge il dado col motto 'semper iactatus semper erectus'. malvasia,
altri. aretino, 26-55: dirovvelo col farmi beffe de tesser voi un suggetto
: si potrà dire da'medici febre, col tadietti- vo però ai maligna, il
: saprò liberarmi / da tanta soggezion col maritarmi. bocalosi, ii-197: questa tal
, 5-21: per viver d'accordo col genere umano fa d'uopo prendersi qualche
argelati, cxiv-3-51: ella gli farebbe pregiudizio col santo uffizio, al quale egli come
tralasciarsi senza considerazione l'atto di ercole col ginocchio piegato a terra, non solo per
più spesso per stuzzicare da solo, col ciglio corrugato e con un dito sul pianoforte
f. frugoni, v-653: son meretrici col fuoco i politici lusinghieri, che tradiscono
, con uno soghigno isdegnoso mostando fierezza col gesto così a tutti parlòe: «
con que'pochi soltanto che guardano le scienze col sogghigno con che omero guardava le gagliardie
ghignosi miravansi di soppiatto, e esecravano col deriso la polifagia di magnardo, sicome
gote intanto alla ragazza, / che col pensiero al re, coll'alma in pace
la spalla dell'effeminato amante, soggiogando col molle braccio quella cervice che sostenne le
bellezza, coll'eleganza, colla grazia, col decoro, collo spirito. ferd.
ferd. martini, 5-129: danton col barocchismo delle sue metafore subitanee faceva sussultare
alfieri, iii-1-249: il libro cortesemente soggioga col solo convincere. 6.
, già lungo tempo restii di addimesticarsi col lor soggiogatore alessandro, lo videro finamente
soggiornar tutta soletta. ariosto, 28-27: col duol venne una febbre sì molesta /
la sua figura nel seggio del mio cuore col / attendo di compire /
da la notte il giorno, / col profil de le tenebre distinse, / poi
13-iii-62: in poveretto stato / meglio col mio signor, / meglio che nel soggiorno
ha questo monno / coi. delette e col soiomo / e col vestemento adorno /
. delette e col soiomo / e col vestemento adorno / e con essere laudato.
bel soggiorno, / da cui lontan col corpo, con la mente, / senza
aver con dio soggiorno, / e col gran tiene, e l'altre eletti menti
altro. ma o soggiungonsi agli altri verbi col verbo loro, ricevendo in se stesse
parigi, / abbigliar le maddalene / col soggólo e in panni bigi, /
ma con voce attenuata (in relazione col discorso diretto). bersezio, 143
alla fatta, la quale si può sotto col marrone soggrottare per espedire il lavoro con
sua vanità e il suo riscatto, sogguardava col volto lembelli bene adattati, e che le
, / ch'a la sedia et al col fé per soghétto / far opra, empiendo
lor folle orgoglio / e gli freddo col fuoco. alfieri, xv-42: 1
/ di libre venti, lesso, col savore, / sogliole poi e muggine a
: ella era seduta presso alla finestra, col gomito sul davanzale, in una posa
un tale sproposito. romagnosi, 3-ii-713: col dire che tut te le
/ parer mi fece rea; tu col tuo scritto / al sognato delitto / ogni
s'incensi pure questa sciocca gente / col puro fumo di un onor sognato.
forma simbolica, interpretabile, oltre che col metodo
. sercambi, i-118: ordinoro col comune di fiorenza di tale soiectù
ali, al vento, a caso, col legno o da canne, oggi è per
affaticato, è assegnato, acciocché insieme col mio fratello mi do d'arezzo
, senza mobilie, senza cortine, col pavimento di assicelle sconnesse, e il solaio
in lagrimose vene / dal concavo col nuovo governo e trofei da eroe della resistenza
. d'annunzio, \ i-1016: col primo di ottobre si ritorna all'ora
g. del papa, 5-15: col nome di eclittica viene appellata la linea
una tintarella sicura. 3. identificato col sole (una divinità pagana); collegato
(una divinità pagana); collegato col culto del sole. piovene, 8-68
-che ha i colori tradizionalmente associati col sole (quali il giallo, il
24, e i cui prodotti sono raccolti col titolo 'liriche e idilli'in un'edizione
2. connessione di una divinità col principio solare. pavese, 11-ii-85:
solcate le rughe anzi tempo, toma col conto. f f
, quelle vincere e soprafare, e col setoluto e nero dosso solcare le marine acque
, / muta fianco e tremar fa col superbo / capo sicilia e dell'ausonia
il suocero abbandonato su una poltrona, col viso solcato di lagrime. fenoglio, 5-i-1199
. d. bartoli, 2-4-95: col pungolo che ha nell'altra [mano]
disse qualcuno sulla strada delle pietre ineguali col solco degli antichi carri. -incavatura prodotta
l'inchiostro è svanito e bisogna aiutarsi col solco che ha lasciato nella carta.
/ il tempo in mille solchi / col vomer dell'età le fende il volto.
9-10 (1-iv-841): preso il pivuolo col quale egli piantava gli uomini e prestamente
tu sai. che 'l can si scaccia col bastone / e il matto con le
solco avanti. -fare il solco col piede-, procedere strascicando i piedi.
poco le gambe; si fa il solco col piede (s'affonda il suolo,
gran ma stro di rodi col capello del cardinalato e poi al gran soldano
pallavicino, 10-ii-100: procuriamo noi di soldare col prezzo dell'orazioni agli stendardi della pace
. parrilli, 1-ii-422: 'solcometro': nome col quale si vollero indicare in francia diversi
/ d'un lilla smorto, piccola, col capo / chino, che sboccia al
da militari. cattaneo, iv-i-347: col cessare del governo soldatesco, il minimo
stati assegnati per l'adempimento zera col ferro, / perché al barbier non do
: tutto ciò che l'operaio ha creato col soldinodel suo sacrifizio, tutto ciò che le
ma alcuna lentamente e faticosamente elaborato col sangue e col dolore, volta certi
lentamente e faticosamente elaborato col sangue e col dolore, volta certi soldatelli me n'
i-576: il ragazzo ricominciava a giocare col soldo, mentre dei piccoli brividi di freddo
ii-95: questo intese dire la povera bestia col suo mente che, se la vostra carta
a voi come messaggiera mugolio pietoso e col trepido dimenare del suo soldo di coda.
la buona sorte, una fan- ciulletta col piattino raccoglieva qualche soldo. e. cecchi
la quale molti anni dopo fu eretta col soldo ritratto dalla vendita di alcune case vicine
il soldo intiero delle nazioni, e col solo capitale del loro credito e della fede
non giovane neppur lui, in lotta col magro soldo e con le spese che il
. busone da gubbio, 140: col soldano stavano a soldo più di cinqueciento
otto figli e non sapeva come sfamarli col suo misero soldo di guardia campestre.
di getto si deve far contribuzione del salvato col perduto per soldo e per lira,
quattromila raziani. boterò, 6-117: col qual danaro egli poi un grossissimo esercito
, e però come prima si era amicato col turco, adesso pigliava al soldo della
, 351: la nobiltà mal si confà col soldo, / perchrè contrario a l'
chiamata eclittica scorre mai sempre il sole col moto proprio, e nello spazio di giorni
che parte dal punto equinoziale di primavera col sole fittizio e con esso vi ritorna dopo
milano, nel 1865 e dal 1965 fuso col quotidiano 24 ore (onde la testata
suonai più volte. -viaggio col sole negli occhi: diretto a oriente.
soli e di stellate notti, / col memore pensier spesso ritorna. pavese, 5-82
spesso ritorna. pavese, 5-82: col sole arrivavano la serafina, o l'emilia
testa un sacerdote, grande e storto, col sole del sacramento nel pugno.
antonio di meglio, lxxxviii-ii-122: tutta col cuor rivolta al sommo sole / dicesti
sole, si mise in una carrozza, col griso e con altri bravi, di
pane al pane, chiamare le cose col loro nome. g. gozzi.
fussino più chiari che il sole, andrei col parlare più rattenuto. aretino, 22-293
s'avvien con marte il dispietato / o col grave ed orribile saturno, / il
passi e duce e scorta; / or col pianto el mio duol medico et armo
maraviglie inalza alle stelle la cella soleare col suo soffitto di rame o di bronzo
: bruttasi ancora la purità della locuzione col solecismo, il quale è un vizio nella
a soleggiarsi. 3. illuminare col sole (con riferimento a dio).
ii-45: guardavano la corrente gialla, che col cielo s'infoscava e col cielo soleggiava
, che col cielo s'infoscava e col cielo soleggiava a tratti. 7
sedendo ognuno in cerchio, il banditore col trombetto insieme venuto (come era l'
davanti per attaccar discorso, alzava l'indice col gesto solenne e se lo poneva diritto
. foscolo, xv-546: certo bottazzi col corpo di bertoldo, la faccia di
, come che volpe vecchia non avesse col pelo mutato il genio. cesari,
con le campane di tutte le chiese e col cannone della bastiglia e dell'arsenale.
e 'l capo, come spiritato, / col foco agli occhi e sulla rossa faccia
comprende l'unico genere soleno- stomo, col corpo ricoperto di grosse piastre ossee e il
... io vorrò essere desto col primo sole. = voce dotta
anima e che poi si ricopre ancora col soppanno. giuliani, i-13: al così
tempo aspetta: / ché ancor sarai col tuo fedele amante, / sì come amor
vedeva scartato e mi toccava lasciarla soletta col ngliuolino del castaido o con quello dello
tavola, l'altro picchiava le crome col piede. carducci, iii-9-315: sapeano a
- se non la finisci di ammiccare col 'guerrier d'acqua'io comincio a sonar
garruli. lucini, 6-27: ciarlava col suo raggio più alto in mezzo al
ottenuto dalla combinazione di un protosolfuro metallico col solfuro di carbonio, sebbene sia neutro
acido solforico allungato si colora in azzurro col prussiato giallo di potassio e in rossastro
giallo di potassio e in rossastro sanguigno col solfocianuro di potassio. = comp.
.) sopra cani e gatti iniettati col principio lissico. = deriv.
, 47: il preparato si ottiene col precipitare lo solfo da un solfuro alcalino
nell'alto, per imbiancarvi la lana col vapore del zolfo acceso in vaso di terra
, 1-271: fu d'uopo toccarla col mele rosato, misto ad un poco di
di tutti metalli afferma esser questa insieme col solfro il dottissimo avicenna.
locali adibiti alla conservazione delle granaglie; col solfuro di cadmio, molto sensibile alla
de'candidi villini / mi richiamò, col mormorio dei pini / e con l'urlo
e per ciò stesso troppo poco solidale col partito rivoluzionario. m. ferrara [
i costi i passanti e dal solidalizzare col socio mingherlino. = denom. da
eroici cairoli ed i loro compagni pagavano col loro sangue il sublime loro patriottismo e la
dicevano tutti le stesse cose: solidarietà col governo, protesta contro la crisi,
per fortuna sua nulla aveva da spartire col popolo vero. c. levi, 3-25
si accorge che metà della sua anima sollecita col desiderio la catastrofe per una specie di
solidarietà con la natura, per simpatia col fatto che deve succedere. 8
. -tr., in relazione col discorso diretto. cassieri, 11-79:
rimuginate nei loro cuori, avevano finito col diventare certezze. 8. stagliarsi
d'una formosa solidità; camminava sventata col naso in aria. fenoglio, 5-ii-534:
. = deriv. da solidità, col sufi, dei pari. pass.
caso, un libraio onesto e solido, col quale convenga entrare in trattative. carducci
il bisogno di terminare in forma solida col mezzo de * commissari tali vertenze. cesarotti
perciò deve sempre essere in ragionevole proporzione col capitale della banca. moravia, iv-328
vi-449: leggetegli l'istrumento frontori, col quale i fratelli marni rilevano in solido
quali, benché non possono trovarsi geometricamente col mezzo de'luoghi piani, almeno potranno
dal 325 d. c. fu coniata col peso di 4, 55 g (corrispondenti
. = denom. da soliloquio, col suff. dei verbi frequent.
vaso a questo proposito; e la fanno col calore del fuoco sollimàre su nel coverchio
, i-164: fassi con esso mercurio mescolato col solfo, dipoi sublimato, il cinabro
il cinabro, e similmente ancora, mescolato col sale armoniaco, si fa quel che
sindaco!.. perché toma dagli studi col solino alto tre dita! ».
riacquistare fede nella verità e realtà del conoscere col ricondurre l'esterno all'interno, la
pura follia, un solipsistico ma coatto colloquio col sogno. = deriv. da
.. i solitari che attaccano bottone col cameriere. -cuori solitari: persone
a quando a quando, quella gran quiete col suo 'chiù'ritmico. rebora, 86
l'ha persino un di quei tomi col cappello a staio, un solitario per
solito segnale e faceva venire il signore, col quale cacciava di una altra maniera.
: non sa calliope stessa / o col pollice dotto o con gli accenti / il
villa di belmonte una spezie di solitudine col ridurre a uso di mia abitazione un piccolo
antro per sua abitazione, scalza e col crine disciolto piega un ginocchio e scrive
colui che porta un gran peso, col dibattersi, lo sollalza un po'ma lo
e nel far ridere la gente e col viso e con gli atti e colle parole
gli uccellatori, qual con foglie, qual col fischio, rappresentar le lor voci sì
sollazevole, condito con le beffe e col riso e terminato in piacere. stigliani,
la mala ventura e pacefi- cossi col suo signore. giovanni da samminiato [petrarca
... sollazzevolmente saltanti, alleggiavano col tripudio giulivo il tedio del campo penoso
poco di solazzo. passeroni, iii-203: col poetar, ch'è pur sollazzo onesto
orto a sollazzo, incominciò a parlare col suo ortolano, e avvidesi che egli
gli lamii scogli è tanto odora / se col suo endimio vassi a coricare. baretti
virtù partecipasse all'eroismo di chi lo sacrifica col soffrir la sua sventura costantemente e col
col soffrir la sua sventura costantemente e col sollecitar egli stesso la propria morte,
eccitare la fantasia. anima sollecita col desiderio la catastrofe, per una specie di
solidarietà con la natura, per simpatia col fatto che deve suc vogliendo
il pigliasse o che avesse tanta quistione col compagno o con altro che gli venisse
ottimo, 1-2io: l'autore, col descrivere l'ora del tempo in persona
si spiani il ponte finalmente, perché col gelo è facile batter l'osso sacro sui
degli altri che di sé, qui copre col suo scudo alcibiade, colà si mette
innanzi, coll'olio della vera umiltà e col fuoco dell'ardentissima carità. g.
ii-224: corre il pastor sollecito / e col robusto braccio / forma alla nuda grazia
momento / la forse mal tentata alma col tosco / scioglier volle col ferro.
mal tentata alma col tosco / scioglier volle col ferro. foscolo, xiv-86: vi
scelta, onde spedirci colla maggior sollecitudine e col maggior profitto possibile ne'nostri studi.
! = deriv. da solleone, col suff. dei patronimici. sollèro
orecchie dei disgraziati che dovrebbero riposare col corpo straziato dall'unghia lancinante della fame
volesse solleticare il logoro senso del piacere col savore del pericolo e del mistero, egli
solleticarli in trattare il popolo nelle sue lettere col titolo di serenissima republica di napoli.
'titillare, stuzzicare'in composizione e col pref. sub-. solleticato (pari
. troppo facile.. lasciamolo ai moralisti col solletichino, che se lo tengano.
con l'eculeo e con la capra, col fargli star nudi al sole nell'ardentissima
e dell'imperio tenere in piedi quell'essercito col qual potesse in qualche parte bilanciar le
b. casaregi, 254: quelli che col vomero / le rotte zolle cirenee sollevano
, 86: la ruota... col suo proprio moto soleva dui ordini di
-far perdere a un veicolo l'aderenza col terreno (la velocità, in un'
doni, iv-1-306: quel 'sol'si solleva col segno detto diesis. 12.
onestà, con l'armi, / col sollevar gli oppressi e punir gli empi,
un rimorso. tarchetti, 6-i-551: col sacrificio della mia esistenza... avrei
catolica in francia con altro mezo che col conservare la corona in testa al re
. brusoni, 9-565: pur sollevatami col suo appoggio e con quello della mia
bruti medesimi, inabili a sollevarsi col discorso ad oggetti sconosciuti per esperienza,
la madre del re san luigi rimase vedova col figliuolo che non aveva più di undici
, 9-184: §e noi non eravam col nostro ardire, / colle parole unite alle
, 1-7-33: veggiamo la pasta del pane col frequente ammassarsi e dimenarsi, farsi più
, molte città sollevate dalli vescovi confederati col papa si re- bellarono dall'imperatore.
pelle] se non si fanno scomparire col lavoro. = deriv. da sollevare
accampò sotto agramont e principiò a batterlo col cannone. de luca, 1-2-93: tutto
mal pagati dallo stato, si rindenizzano col mettere a contribuzione i carcerati facoltosi,
m. adriani, iii-41: non potevano col piè fermo combattere sopra la terra solla
nella sua soppiadana che quando sola si trovava col -in relazione con un pron
nostre feste dapprima, e sola a solo col suo futuro maestrarci in questa virtù, invidiosa
quali resta da solo a solo l'uomo col suo misericordiosa vicina loro. pananti
, la quale per legge è arsa col marito. machiavelli, 1-i-155: conobbe non
. sacchi, i-243: risponderammi alcuno col rameau che a qualunque voce che altri
qualora semplicemente (in relazione con che e col verbo al congiunt.).
= denom. da solone, col suff. frequent. solònico,
-per estens. che si amalgama col mercurio (un metallo). imperato
. = denom. da solubile, col suff. frequent. solubilì22a2ìóne,
. solutus (v. soluto), col suff. degli agg. verb.
= deriv. da soluzioner, col suff. dei nomi d'azione.
= deriv. da soluzione1, col suff. dei part. pass.
= deriv. da soluzione, col suff. dei nomi d'agente.
amicis, ma era caduto nel vuoto col tanto discusso 'idioma gentile', come viziato dal
figur., anche di quello contratto col peccato nei confronti di dio),
cavità, nella quale l'alimento si trittura col proprio moto; e perché v'è
3-70: a te devoti / solverem trionfando col tempio i vóti. e. fabbri
sercambi, 2-ii-69: lo quinto buffone stava col piede alto in- nanti per volere intendere
terzo giorno di agosto, massimiliano, col restante dell'essercito, che potevano in
stazione qui e che parte domani insieme col 'governolo'per una campagna sulla costa dei soma
all'ardito che là se ne andasse col somarèllo carico delle cose necessarie. a.
. soma2) e àxtlg 'raggio', col suff. dimin. -tòiov. somàggio
, /... / la guitargli col 'dammi'e 'fammi': perché i villancioni vogliono
156: una ciuca materna, col suo somarino tra le poppe, abbassò
, come succede delle cose opportune, col medesimo pensiero: i teatini, i barnabiti
del corpo. parise, 5-11: col passare del tempo... l'orango
mese, un giorno / un cialtron col bordone e la schiavina, /..
, un gran sombrero di felpa, col pennacchione, anzi con la pennacchiera, in
8-ii-268: abraam lasciò lo suo servo col somiere a piè del monte, perché non
concetto fu molto bene adornato dal sannazaro col mescolamento della favola del toro d'europa
qualche leggera somiglianza intellettuale e anche morale col nonno. -spunto culturale, tema
sol che v'allumò e arse / col caldo e con la luce è sì iguali
e sì lucente / che la neve col sol mista simiglia. marino, 1-14-134:
2-102: scrissi a mia sorella che col mio denaro facesse diverse limo- sine in
questa, che tu viva in tal modo col tu'minore come tu vorresti che'l
quadri, sarìa meglio dargli in somma col disegno innanzi. -di buona, di
vegetali o animali con la cocciniglia, col campeggio, col summacco. 2
con la cocciniglia, col campeggio, col summacco. 2. pelle o
sommamente del santo ufficio che aveva fatto col marito. c. campana, ii-75
12-ii-134: truovomi avere una lite benefiziale col rev. mons. giustiniano, e son
... teneva preparati sequestri concertati col collaterale e con la summaria per pagare
delle felici sponsalizie future della signora vittoria col primogenito di monsignor di guisa. groto,
goldoni, iv-510: andremo in camera mia col signor agapito, faremo un sommariétto di
ogni partita per rispetto alla sua ubicazione col numero delle mappe, e per rispetto
« cronache bizantine » (che si ressero col nome di un altro toscano, del
= etimo incerto: forse da collegare col lat. sumen anis 'mammella'.
= dal lat. summatim, col suff. degli avv. di modo.
elimina dalla batteria uno o più elementi col semplice spostamento di un manubrio, prende
hanno sommerso i monumenti e le pinete col loro cemento armato e i loro cessi a
traffico dovrebbe andare a terra, cioè col proibire di vendere. -assol.
, che sommergeva cento città, estendendosi col pugnale alla mano fino a siena ed
naviglio, con le antenne fiaccate, col timone sperduto e coi marinai privi d'ogni
annunzio, v-1-84: mi distendo supino, col capo contro la sommergibili operanti avevano
. negri, 1-264: pongono il sommerso col ventre sopra una botte, capo e
il popolo passa il mar rosso, col sommergimento di faraone. f. casini,
far e sommersa le loro navi. col francese, malgrado l'inondazione del francesismo,
1-50: narrano che i dei prendeva castigo col foco, col solfo e col bitume
che i dei prendeva castigo col foco, col solfo e col bitume d'alcune città
prendeva castigo col foco, col solfo e col bitume d'alcune città macchiate di questo
ove mia speme / sia giunta insieme col mio cor summerso. g. coppi,
e d'onor cogli occhi chiusi, / col cor sommerso in amoroso affanno. g
po'ironico e un po'nostalgico, col ricordo della sua terra di sicilia quasi sommerso
= deriv. da sommesso1, col suff. degli agg. verb.
, 9-540: suole..., col suo brocchier dal- l'una mano,
lineare corrispondente alla lunghezza del pugno col pollice alzato (15 cm) un tempo
arrampica un sommesso. -il pugno stesso col pollice alzato. paganino bonafé, xxxvii-145
f ongi, / che col someso tu gli giongi, / e ciò
. valperga di caluso, 336: col torso alto un sommesso / su lunghi
dell'unico assoluto dominio dell'essere supremo, col quale la creatura volontariamente gli si sommette
le vertù eterne, / sommettitor de pianti col tuo arco. 2. malo
a tutta lena affannato [ercole] volò col [principato lucchese], 205:
di courmayeur offre generosamente il legname necessario col la somministranza di tante piante
scoperto nemico della religione cattolica; somministra col suo ingegno tutti queimezzi che possono essere atti
che dio sia per farmene la grazia e col tempo somministrarne il modo.
le cattive, e sappia distinguere tali azioni col lume a lui somministrato dalla stessa religione
sentito quello si dice avere fatto i viniziani col duca ec. e gli andamenti circustanti
, non sia cagione di disfare sé insieme col nimico, donde potrebbe seguire ultimamente la
non guardar sottilmente dove si ha da trattar col papa, ma esser molto larghi in
capelli, il pedale si è il capo col collo,... le frondi sono
, co 'l succo delle labbra, col morso e con la lingua.
, 17: i sommi e gl'infimi col medesimo spirito a lui se ne vanno
13-19: sommo sacerdote e sinedrio concordavano col procuratoreidolatra le cose da farsi.
de'suoi precessori. -in relazione col nome del pontefice regnante. leoni,
che sempre miri / con gli occhi o col pensier somma bellezza. savonarola, i-3
radito a modena, si era calato col grosso dell'esercito per la valle del panaro
, all'italia desti l'uomo che col guerrazzi fu il più potente ed eloquente
testo narrativo, vibrandovi e sommovendolo liricamente col contrasto lingua parlata -lingua letteraria.
piu bella, ma inconfondibilmente ammalata, col petto che si sommoveva in un affanno
nel me diterraneo e conosciuto col nome di lemargo. = voce
., 1-4-206: disse [dio] col verbo intelligibile e sempiterno, non sonàbile
avreste veduto passar qui una cagnina bianca col capo rosso e colle sonaglie al collo?
il manto intesse, / e fra lor col buongusto fiorentino / mischia quelle castagne sonagliesse
specie di serpenti crotalidi, in relazione col fatto che sono provvisti di una serie
questa andata a milano. -fare col bastone a sonaglio-, picchiare ripetutamente e
fioretti, i-24: fece un gran pezzo col bastone a sonaglio con / dai
: li tremanti / campi spigati e col vento sonanti. tasso, 1-12-13: sotto
suoni o voci o che li riflette col fenomeno dell'eco; che ne costituisce
armonioso. ceresa, 1-1147: mentre col plectro in le sonanzie m'armo, /
m'armo, / sostienmi mia melpomene col canto / l'impresa d'altre spalle
sonare. dante, inf, 30-103: col pugno li percosse l'epa croia.
ornati navili, che... fanno col battere in cadenza de'remi tutto fervere
stato d'animo. -anche in relazione col compì, predic. bartolomeo da s
, e che si suona facendo vibrare col pollice una molla e facendo fare da cassa
1605, per i tipi dell'amadino, col titolo di 'organo suonarino'. =
, battendo vivacemente un piede e accompagnando col capo non meno vivacemente il moto delle dita
il consiglio, debbano andare i consoli col consiglo sonato e bandito i consoli e
. baretti, i-382: di casa sto col più gran sonatore di violino che il
], i-315: timoia se ne andò col resto a goa, portando seco alcuni
bisogno che tutto somette / l'alma col core e la mente tua, en prima
caler non feggi. -in relazione col nome dell'autore o con l'indicazione
e gli augelletti pei prati ridenti, / col sonito, col fremito, coi canti
pei prati ridenti, / col sonito, col fremito, coi canti / salutare il
precorrete, / ma provocate ancora / col rauco suon la sonnacchiosa aurora. sempronio,
sonnacchioso, / odi i pinti augelletti / col canto salutare il sol nascente. fantoni
elegante vestito nero entrava in quel momento col passo legato del sonnambulo. d'annunzio,
9-49: l'amico guido osservò, col suo tono sornione, che nessuno avrebbe detto
in elicona pratico, / delle rime col balsamo odorigero / all'intelletto mio torre il
. campailla, 11-100: scioglie il cafè col sai gli umor più lenti, /
guerrini, 2-498: le mascherine allor, col sonnolento / passo e col volto dalla
allor, col sonnolento / passo e col volto dalla veglia enfiato, / luride di
nero e metà bianco, / che suona col suo piede, / in una languida
: veniva il suono or sì or no col vento, / dai monti azzurri,
amaramente s'era lagnato condé per camino col cardinale che gli ordini del re si
semitono, lo si può benissimo provare col sonometro. 2. disus.
all'altro abellimento della parola, che col nostro autore dinominammo 'sonorità'. or
il sonorizzatore è la persona che collabora col regista nella scelta dei brani musicali e
c. croce, 2-26: orfeo miravo col sonoro plettro / placcar le furie con
sciolgansi i burchi e s'esca / col peculio sonoro che in tasca ho dalla pesca
nasce nel mezo delle sue spine, mescolata col mele, fa ri gneggiandola
rivedere tutti i suoi gesti alla lavagna, col gesbene soltanto soli / si va,
disposta quasi a adagio, leggera, col cotone, poi a furia di spugnate.
spoglia, la quale, cavata fuora col miglio, ignudo si spula soffiandovi sopra.
tolse le lenti e tentò di spulirle col fazzoletto, ma le mani gli tremavano
, 28-175: un lume a petrolio col piede e la cipolla di porcellana,
. da spumante, n. 2, col suff. frequent. spumantizzato (pari
, pestando forte / le lastricate vie col piè ferrato. -emettere una scia
. = denom. da spuma, col suff. frequent spuméggio, sm.
ai vostri bambini alcuno che abbia commercio col vaiolo, e soprattutto medici, chirurgi
prese del braccio e dar un urto col spunta piede. = comp.
dai pericoli di peccare materialmente, si spunta col rammentarsi che i peccati materiali sono comuni
avevano fabbricato di dentro un trincerone, col quale avevano riparato e coperto tutto lo
alora / fuor de la buccia e col sol nuovo cresca. tasso, 18-23:
di essa. -in relazione col compì, pred.: crescere con un
animale). arici, i-151: col tepor dell'ovile, agevolmente / spunta labionda
qualche leggera somiglianza intellettuale e anche morale col nonno. 9. essere prominente
mentre risaliva a piedi corso giovecca col pacchetto del tonno da punta (
grossi. bilenchi, 14-210: l'ago col quale si deve fare la trasfusione è
chimica, sua fedele assistente, e col giudicio,. suo mastro di casa,
si può avere un buon brodo anche col petto o la spuntatura di coste. bernari
aveva appena sputato, che già, col pollice e l'indice, si frugava nella
, sottilissimo di taglia e di gambe, col viso spunto. 2. per
? » « lo spuntone, il ferro col quale mi hai messo la gomma a
del cavallo in terra e di sua mano col suo spuntone l'uccise. a.
, ii-179: con questo stesso spuntone, col quale meo- nio dovea amazzar il porco
muro e s'era coperta le gambe col fieno. e cominciava già a riscaldarsi
: lui era rimasto in piedi, col cappotto sbottonato. il berretto, l'aveva
16-152: starei fresca, se dovessi spupazzarlo col daffare che ho. calvino [queneau
, potremmo usufruttare quest'industria, spupillandoci col concordarci nei metodi, cumulare capitali,
il grano, spurgandolo in determinati tempi col vaglio. 9. sfrondare gli
supplisce al bordeaux spurio di questi fondachi col bordeaux siciliano di vittoria. 3
. = deriv. da spurgare, col suff. frequent. spurghino
riso, spurgo o altro cenno e rispondere col medesimo. l. strozzi,
: portava con sé un bel cane giallognolo col suo collare chiodato e la sua brava
/ a sputacchiarsiognor la man filando / e col boccale in man gir per le strade.
obbrobrioso a gesù quello star... col santissimo volto esposto per fin agli sputachi
parole che essi affogano ne lo sputàccio col quale spruzzano il viso di chi gli
l'« amico dello scolaro », col pennino spuntato che raspando bucava la carta
vivere, dormicchiasordanti. re, sostenerti col trepercento che ti sputa una banca?
a cavallo, che toccava quasi il tetto col capo, sputò alberti, iii-146
s. caterina da siena, v-146: col lume della fede ragguardi la giacca nera
, non potendo con altro, si vendican col dir male di chi governa a diritto
. -ma voi sputate perle. parlerò col signor pantalone. -sputare sangue,
villa ha il suo patrasso, / che col badile in man sputa sentenze / e
: quanti non vi sono che col dire di gran paroioni, andar tronfi e
suo non ha la greppia, / se col marito sol dèe far la coppia.
, xvi-657: che bel vedere diogene cinico col mantello di romagnuolo squarciato e rappezzato,
. franco, 1-63: parrotti un uom col sasso e reputato da comparir fra gli
il gran dragone / lo qual donato col suo sputo uccise. s. giovanni crisostomo
code aguzze, con gli sputi tondi, col petto in fuori. -stare su
. bianciardi, 3-102: dicono che col documento nelle mani dell'ansa siamo sputtanati
ritroso. tassoni, viii-2-27: col naso lungo, il collo sottile, il
cazzo, intortava le scrutatrici e squaqquerava col compà carabbeniere. 4. intr
libro,... ben battuto, col superfluo reciso, legato e stretto,
quadrature bieche e con molta fatica condurle col pifferello ch'e uno strumento di una
piacere de dittare sopra una tavola dipinta col torto gombito tossa quadrate, segnate co'
tutta valvola agli strumenti... col numero successivo, subentra una squadra delle
eletto infra l'umane squadre, / col tuo creduto figlio, e che non puoi
ogni partita per rispetto alla sua ubicazione col numero delle mappe, e per rispetto
, 2-124-30: squadro da campagna, col quale comunemente gli agrimensori isquadrano i campi
, 1-49-54: squadrato il foglio della carta col far le paralelle per lungo e per
ro: / quel moverti per arte e col compasso, / ti rendon, se non
squadrando lodovico, a capo alto, col cipiglio imperioso, gli disse, in un
vii-815: tutte le cose umane si misurano col fine e col fine si squadrano.
le cose umane si misurano col fine e col fine si squadrano. pisani, 17
ant presentarsi alla vista. squadrato, col petto esile e gonfio. 16
setta, / con lo squadro, col radio e col compasso, / e geometria
con lo squadro, col radio e col compasso, / e geometria dal suo lavor
colline colle seste, collo squadro e col piombino in mano, misurando i versi.
con grandissima arte in schiera per ogni verso col maestrevole squadro drittamente ordinati. c.
, ch'egli nominò squadro astronomico, col quale si misurava la distanza di qualsifusse
. g. belli, 458: diè col bel mezzo della fronte contro lo spigolo
e fragranti in fondo alla nostra provincia col piovano e il procaccia. s. volta
verticale, e però le linee in isquadro col filo del piombo e col peso dell'
in isquadro col filo del piombo e col peso dell'acqua vanno al centro.
elicotteri. pontano, 164: presentandome col squatróne e con le fanterie avute che
indamente, / toccando il suo bastardo col sperone. g. g. betti,
: per tutte queste ragioni io m'accordo col commune degli uomini... farvi
e langue, / se la passion col fiato riscalda in esse il sangue. cagna
squalus acanthias), lo spinaiolo comunemente noti col nome di squali o pescecani, (
questo metallo [lo stagno] si confà col piombo in questo, che niuno
= deriv. da squallido, col suff. del part. pass.
lo sgarra e la bella signora fifina col suo squallidissimo marito stanno assisi con noi
hanno in dispregio. pirandello, 8-293: col cuore ridotto più arido e squallido della
i-416: serpente è detto, perocché va col corpo in su la terra con occulti
, i-10-167: sai quante volte il mar col gonfio flutto / squarcia la nave mia
1-325: la suppurazione meglio si squarcia col ferro che col medicamento. spremuta poi la
suppurazione meglio si squarcia col ferro che col medicamento. spremuta poi la marcia,
l / amistade ch'è cucita disavedutamente col folle è da druscire anzi che da squarciare
dal petto il ricco manto, / col capo in giù, con gran rumor,
sinistra, laocon ci aveva impianti di squarciare col ferro li luoghi aguattati de'greci.
crudele isventurato, mi squarci, e col tuo parlare? ovidio volgar.,
? visconti venosta, 323: era caduto col petto squarciato da una scarica di fucilate
reliquia della squarciata felluca, tentarono di ripararsi col nuoto dalle fauci già spalancate della morte
, co'vocaboli isquarciati e smaniosi e col loro parlare fiorentinesco istendenaola e facendola rincrescevole
dell'altissimo, l'ombra di michelangelo col suo furore taciturno. deledda, ii-200
suo figliastro non volse avere a usare col lei, essa l'acusò al duca de
macellaio usa sol non lascerìa col pegno / delle sue pretensioni, e far
= deriv. da squartare, col suffisso dimin. squarto, sm.
ci sarebbe perdonato. re qualcuno col supplizio dello squartamento. -an
quelle lettere a voi, che son peste col frugatoio della gofferia e macinate col 'verbi
peste col frugatoio della gofferia e macinate col 'verbi grafia ^ dello scasi- madeo.
.. appoggiandosi [il serpente] col corpo alla detta rama che non lo può
morti / squattrina di qua, / col far passaporti / pel gaudio di là
aver a fare coll'impiegato siciliano anziché col napoletano. linati, 30-141: si tangava
deh! non andiamo tanto a squattrinare col cuore; io non ho pensato ad altro