in posizione atona, e si alterna col secondo in posizione tonica e (talvolta)
l'e e l'i, si segna col medesimo carattere dell'e; ma perché
5. chim. vitamina e: nome col quale è più conosciuto il tocoferolo.
dante, inf., 13-56: sì col dolce dir m'adeschi, / ch'i'
il bue cicilian che mugghiò prima / col pianto di colui, e ciò fu dritto
bruno era un semplice operaio ebenista che col suo buon cervello e co'suoi buoni
econ. capacità di trasformarsi in relazione col variare di determinate condizioni. -elasticità di
domandata o offerta di un bene varia col variare del suo prezzo. -elasticità di un'
piede al muro, collo slancio e col vigore elastico dei suoi ven- t'anni
, ecc.). -a elastico: col movimento di un tessuto elastico, quando
pomo d'avorio, l'un dei calzoni col rimbocco perennemente gualcito impigliato nel laccetto dello
v. riccati, 83: io concepisco col bernoulli un elastro cde, formato di
: alterandosi questo stesso umore melanconico, col riscaldarsi e col riseccarsi ne nasce la vitiligine
stesso umore melanconico, col riscaldarsi e col riseccarsi ne nasce la vitiligine e l'
ignoranti o feroci avvisarono guarire parecchie infermità col sangue, a mo'di esempio, l'
/ del vicino elicona ebbe ardimento / cavar col piè la favolosa fonte. bontempelli,
vostro volto gentile con una acconciatura elegante, col ricco adornamento di diamanti e di perle
dello stesso colore e foderate di nero, col collo serpentino e il gran becco ricurvo
in un siciliano esagerato ed ironico, col tono di chi adotta per eleganza un dialetto
ricchezza mercantile nutrita da lontane sorgenti affrontava col suo squisito lusso d'arti e di
avesse professato tutta la vita... col fior fiore del- l'eleganze legali della
146: la prego non m'opprimer col profluvio / de i'ele- ganze sue
= deriv. da eleggere, col suff. del gerundivo lat.
crudel vendetta / i campi tinti avea col sangue umano, / né era forbit'
lunga elegia sulle cose passate, finisce col dirmi: eh, io spero che
in tutta l'elegia procedano, danno però col riposo la continuazione. berchet,
). -la classe quinta si conclude col conseguimento della licenza elementare, che è
punti che euclide o altri elementaristi trovano col sussidio del compasso e della riga congiunti
del compasso e della riga congiunti, col solo primo stromento trovar si possono.
: quei che '1 mondo governa pur col ciglio, / che conturba et acqueta gli
/ sulle tombe lucete! a voi col ciglio / alza il sospiro, e penetrar
battezzati. iacofione, 93-54: mamma col core afflitto, entro la man te
ciel, di terra a l'uom col sangue apristi. d. battoli, 27-255
, x-19-291: elettori ed eletti operavano col supremo assenso del papa, i deputati avrebbero
dio la gloria eletta; / che col corpo, e col cor bello e pudico
; / che col corpo, e col cor bello e pudico / v'avete fatto
quando riuscissero vane tutte le ammonizioni [col duca di sassonia],..
fare alcune esperienze sulla trasmissione della forza col filo elettrico secondo le ultime scoperte del
più forte, strofinate il globo di vetro col taffetà cerato. volta, 2-ii-2-47:
non vedi che oggi gli uomini camminano col vapore e parlano con l'elettrico?
delle pievi, l'elettrico scivola già col pantògrafo dentro il fòrnice buio della successiva
papini, 26-15: io stesso, col ciclotrone, mi proponevo semplicemente di accelerare
, 3-67: a santa fé, col grandissimo freddo l'aria era fredda ed elettrizzata
, sf. fusione che si ottiene col forno elettrico. = voce dotta,
appeso ai piedi un qualche conduttore comunicante col terreno... ove la rana non
i due piatti una differenza di potenziale col tenere a terra il piatto superiore,
vi-386: pur qualche ardita giovinetta fiede / col bianco petto tonda e le compagne /
: fu pur fiedesti / la diva terra col tridente d'oro.
g. gozzi, i-23-166: quanto col piè si picchia e colla mano,
nel cuore, il qual cuore insieme col fegato è fontana del sangue che per
lo reconcia a poco a poco / col rastro, con la zappa o ver col
col rastro, con la zappa o ver col foco. della casa, 676:
sporge nel raggio radente del mattino, col divampo felice dei suoi capelli d'aurora.
nella sua vita, di uscire almeno col pensiero, in sua compagnia per il
ricchezza, il successo; era raffigurata col caduceo e la cornucopia. tramater [
per voi... che viviate col suo timore, acciò in questo mondo
rendere o il diventare felice; atto col quale si procura, o anche si
di compiere, prima di tutto, col papa, l'ufficio delle felicitazioni pel
e del cupido, / e cerca col focil del bianco crine / destare amor
che tu cada: / da me pria col bel viso, / poi con la forte
, suo collega, che sparì lasciandola col corredo pronto e le carte fatte. né
confusa con la fellonia, il vero col falso. guerrazzi, 9-i-184: sarebbe fellonia
questo regno; siete incolpato d'intelligenza col re, di fellonia contra il regno,
felpa rasa trinato di merletti d'oro col giuppone pur di broccato d'oro e la
piè s'appresta muta, astuta / col gomitol de la lana. -figur
al mare, addolcendosi nel lungo cammino col feltrarsi e vagliarsi per arene e terre.
veniva per la navata, cauto, col caratteristico passo degli ecclesiastici, che anche sopra
di seta. pascoli, 657: fatti col cuoio d'un di loro, ucciso
come se stava quieta, là nascosta, col suo manichino d'osso, liscio,
nella dispensa con gli orecchi bassi e col piè di feltro. boine, i-71
consiste la sussistenza dell'armate, e col mezzo di varie feluche...
', quella parte dell'animella che col sollevarsi separandosi dalla femmina, od abbassarsi
un poco di sprone per non avvicinarsi troppo col taglio ai medesimi con loro danno.
fu sì gran fermezza, / che col bel viso e coll'armata coma /
legge, ch'io fo, duri col sole / sovra me stessa e la femminea
: dell'età passate / risorgano, col canto, le fogge disusate. / non
dritto, sicché s'accordi il nome col verbo, e 'l mascunino e 'l feminino
nizzò tutti i santi, togliendo loro col carattere sacro anche quello umano per tutta
della coscia; si articola in alto col bacino mediante l'articolazione coxo-femorale, in
del fiammingo] pare che non leghi bene col femore, né questo colle ossa delle
fendile } e a [cetone], col sufi. -il [é],
voce dotta, deriv. da fenantrene] col sufi. -òlo. fenato, sm
, deriv. da fen [òlo] col sufi, -aio indicante i sali.
= deriv. da fenaz [ina] col sufi. -one. fenazònio, sm
= deriv. da fenc [one] col sufi. -ene. fencóne, sm
ne vuoi. bracciolini, 1-18-11: col fiasco a due man cala un fendente /
'l ventre: / quel mi svegliò col puzzo che n'uscìa.
vi-620: condusse nella mano diritta moisè col braccio della sua maestade;...
/ con lo stil natio morlacco, / col gridar fende la testa, / vuol
rote, / e fende i liti col possente raggio. 5.
era a ciascun fender la terra / col duro aratro e ne'solcati campi /
disotto all'avvenimento del vento, e col loro piccol moto fendano l'aria per
; / su l'alta poppa intrepido / col fior del sangue acheo / vide la
. moravia, ix-321: io seguivo col pensiero quel proiettile mentre fischiando e miagolando
vita della notte] / che l'esca col fucil la squarcia e fende. caro
: trattano essi all'apparenza da fenice col corteggio idolatrante il principe, ma in verità
molle i fenicotteri vi pescano i pesci col becco. = voce dotta,
proteine; è indispensabile all'uomo procurarselo col cibo in quanto l'organismo umano non
ile] e azo [ki], col sufi. chim. -one, proprio
comp. da fen [olo], col sufi. chim. -ile, proprio
, comp. da fenil [e] col sufi, -ene e diammina (v
medicina come antitermico (ed è noto col nome di criogenina).
. chim. composto (noto anche col nome di benzenilamminotiofenolo), che si
. e. cecchi, 5-77: col medico e col chirurgo c'entrano anche
. cecchi, 5-77: col medico e col chirurgo c'entrano anche di mezzo quei
comp. da fen [ico], col sufi. -olo, che nei composti
da feno [lo] e ossidazione] col sufi, -asi, che indica gli
solfonico dalla ftaleina, noto in commercio col nome di rosso fenolo per il suo
di fenomenale grossezza si divertiva a tamburellare col capo contro i vetri della libreria.
, 9-182: né importa il ripetere col reid e col kant la intuizione di noi
né importa il ripetere col reid e col kant la intuizione di noi medesimi e de'
e morfologici sono sistematicamente insegnati e illustrati col lume degli odierni studi glottologici. b.
-in frasi esclamative (e spesso col significato di tipo strano, curioso,
guardare. ottorino era a terra, col pallone saldamente bloccato sul petto, si
da fenile), che indica relazione col benzene, e tiazina (v.)
da fenile), che indica relazione col benzene, e triazina (v.)
gora che silenziosamente scorreva ventilando l'aria col suo fresco soffio acquatile e il ferace
/ romper non vidi torride tenèbre / col tetro lume della bianca cera, / né
lungo-urlante ed inamabil gufo / l'aer funesta col canto ferale. 5.
... / vero è, col sangue loro avrian suoi figli / l'esecrando
d'atreo feral convito / espiato, col sangue. carducci, 120:
. fer [ré] 4 trasportare 'col sufi, -osi, che indica la
parata d'ori e di gemme, col manto azzurro di seta stellato d'argento
, là dove fu posto il leone col libro chiuso, noi poniamo, noi porremo
poniamo, noi porremo il grifagno dante col libro aperto. ferentina, sf
marino, vii-588: la spoglia mia col tuo feretro insieme / n'andrà,
del centro m'erano parse, passandoci col mio scatolone al braccio, un regno
qual cosa, carissimi fratelli, vogliate col cuore contrito ed emendati degli vostri peccati
ordinò si domandassero i giorni della settimana col nome di ferie, coll'aggiunto di prima
metterà la perpetua più giovane la zuppiera col ramaiolo d'argento. non il lavàggio
sua salute offerirono molti sacrifìci, e col loro esempio mossero l'altre città d'
usò sì ferini e sì selvaggi / col bel garzone il carcerier villano, / che
aquila imperiale il sol vagheggia, / col rostro il petto il pellican si fere
che ella [la colomba] fiere col becco, significa ciò che disse san girolamo
e 'l sen di neve / feria col labbro baciucchiando in fretta. -traforare
con un'arma (e si costruisce col doppio oggetto dell'arma e di chi
: i vizii e'peccati, i quali col coltello della parola d'iddio si volevano
livio volgar., 4-485: non aveano col rostro potuta ferire la nave dalla parte
, e fiere i retinaculi delle navi col ferro nudo. crescenzi volgar., 4-10
, xxiii-465: usano d'ungersi i capelli col burro, che irrancidisce facilmente ed esala
, 21-195: vi percuote e ferisce col flagello or d'una or d'altra tri-
te, mie colpa; e or col capo bianco / riprenderò le tuo promesse
pirandello, 5-566: la vecchietta approvò col capo. le ferirono il cuore quelle
egli, ferendo in quel punto per sciagura col capo sopra una massiccia pietra, senza
sue ferite, ungendolo con l'olio e col vino, e poselo a cavallo,
di barbara ferità incrudelirono contro agli edifici col fuoco. bùgnole sale, iv-251: sordo
/ e si cacciò tra lor col ferro in mano: / e qual lasciò
un braccio, farà l'azione ancora col braccio ferito. alfieri, 1-301: a
qual cervo ferito di saetta, / col ferro avelenato dentr'al fianco, /
accanto a me sul palchetto di rami col viso fermo all'apertura della feritoia guardava
a servir da arma, più specificamente da col tello feritoio, come veniva
. giov. cavalcanti, 126: col feritore il ferito si abbracciava, e l'
ginocchioni gridando: drudana drudana, e col trastulo d'una capra fa restare peccore
d'ur- bino aveva finita la ferma col re ferdinando, ed era in sua
, 115: anco cillenio / col piumato cappel sotto all'ascella / e
, ti regalo un bel coltello chiuso, col fermaglio. -fermacalzoni. oriani
s'era voluta fotografare coi capelli sciolti, col vestito nuovo color viola di mezzo lutto
presente sia gravido del futuro, e come col presente passar si possa gradualmente e fermamente
azeglio, 1-291: lo spillone d'argento col quale fermano al capo le loro trecce
svellere dell'animo tali pensieri, poiché col tempo v'avevano fermata così alta radice.
alti monti, e come scuote / col gran braccio la terra, in mezzo i
che d'età gravissima ai sembianti, / col ritorto baston del vecchio piede / ferma
rigor, nulla cur'io, / purché col sangue e con le stragi e tonte
si reca in su 'l saldo, smaccarlo col farsene beffe, e quando egli beffeggia
beffe, e quando egli beffeggia, col saldo e col vero fermarlo. g
e quando egli beffeggia, col saldo e col vero fermarlo. g. m.
uomo fiero ed inflessibile, di fermar col terrore di due suplizi quegli spiriti mossi a
che voi forse qui mi fer- marete col mostrarmi, che lo avere abbandonata la lega
alcun danno. carducci, ii-18-206: col tornare del ferrari a firenze bisognerebbe trovare
poi dia una fregata sola per diritto col dito sopra detta parte untuosa. carducci,
roma, per tentare di farsi papa col favore del suo esercito che per tale
ridurlo in stato, o sia col discreditarlo, o col portar l'imperatore ad
o sia col discreditarlo, o col portar l'imperatore ad offenderlo. carducci
/ verghe, giù corra presto, e col fermarsi, / non tinga a nero
balzi ansiosi, a improvvise fermate, col cuore in bocca e le narici tese.
fermati per via, esausti e felici col libro di salgari in tasca.
fermentabile al contatto, / di quel col vibrativo agitamento / il vibrativo moto ha
, 16-150: offerite sacrifizio di laude col fermentato. fermentatóre, agg. e
terra cavata si ficchino, scavatovi innanzi col palo. pea, 7-12: intorno.
dall'elettrica fiamma dell'invenzione, e col fermento e colla gara di tutti gli interessi
nel regno queirintimo fermento che poi scoppiò col moto del '20. nievo, 2-17:
del cielo vuoto fino al suo congiungersi col mare, di cui vedevo, lungo
201: il sistema di platone, col suo ente che ha implicito il non-ente
regno s'intendevano con lettere alla segreta col re d'ungheria. petrarca, iv-2-112:
femineo fu sì gran fermezza, / che col bel viso e co l'armata coma
e rotigno vennero a trattare i patti col ministro plenipotenziario. 2. chi amministrava
tutto il giorno e 'l seguente stette col campo fermo a cascina, dove,
anima ferma e sublime, che lottò col destino della sua patria, e ne prorogò
xxx-6-36: questo è l'anel che col bambino io diedi / a polidoro, e
risentì e disse: - state fermi col fuoco, comacchioli fronduti! -restare
darete un fermo al secolo / lì, col boia alla mano? faldella, 6-61
e sommerso, / ove 'l ternato fé'col piede il segno, / questo ha
, in un caldo torrido, e col senso del freddo intenso che fuori rarefaceva
e tu, madre d'amor, col tuo giocondo / e lieto aspetto. varchi
crudele, sarcastico, vendicativo, feroce, col suo elevato sentimento morale. e.
: non è maraviglia se quei popoli, col vedersi tanto favoriti dalla natura, e
piomba / sulla sua preda, e col fragor del verno / là per le terga
, 1-93: tullia si angosciava ferocemente col suo marito ch'egli non era presuntuoso né
ferocemente tutta la moltitudine, approvando insieme col braccio disteso il detto suo.
, avendolo tolto da lato a decio magio col quale avea contrastato ferocissimamente per la romana
. nido eritreo, i-126: si accrebbe col progresso del tempo la ferocia de'tiranni
dal muro di quella saletta una gabbia col cardellino, di cui sua madre aveva
generosi, hanno una ferocità non congiunta col nobile ardire. -figur. tono
, prima di metterlo nel correggiuolo insieme col mercurio. = deriv. da ferro
una delle varie specie delle ferracce viene col suo ventre largo, piatto e bianco
entro sacchetti o cuffie, venivano tirati col cannone petriero contro bersagli non molto lontani
ferrai, non più pestanti 'l ferro col ferro sopra il ferro, ma pestanti l'
, mormorò la ferraia picchiandosi il capo col nocco dell'indice. -maniscalco.
2. agg. che ha rapporto col ferro, con le sue proprietà,
, e lo scarpello, e lavora col carbone, e forma la scultura co'martelli
impiegato e d'abilitarsi, per poter godere col tempo la provvisione. -farsi
. firriolo (che si è incrociato col verbo firriare * girare, avvolgere, avviluppare
. = deriv. da ferro, col sufi, collettivo e spreg. -ame.
. e trovò il modo de'gangheri col capo e degli arpioni. marino, vii-272
bassa de'magnani, ha un involto col nome vostro. troverete due esemplari de'miei
crociato] / come in oggi col vapor; / a quei tempi si ferrava
, 2-52: perdonami, se t'annoio col dirti di scrivermi, ma se sapessi
, e ciò non bastando, vanno col coltello appianando ogni ineguaglianza, più che
il pozzo coi ferri arricciolati in cima, col parapetto di pietra verde, con la
i denti ferrati d'oro, e col palamidone d'alto funzionario di stato.
o ciò si faccia con cavalli, ovvero col mezzo del vapore. balbo, i-60
volta, / dàgli in sul viso col guanto ferrato. tasso, 1-14-58: già
non è stato en casa del padre né col fratello già molt'anni, e non
zoppichi per mancamento della ferratura, sbatti col martello e percuoti forte con esso tutti i
il piede e rifugge d'esser picchiatovi col martello, quivi, prese le tenaglie,
7-309: aveva avuto a che fare col ferrivecchi al mercato nel corso di demolizione
: correndo il cavallo già tra'ferravecchi col detto medico,... dà tra
smarrito nel gran mare del mondo, col capo pieno di ferravecchi, m'era accontentato
austerità. papini, iv-193: col petrarca, per la prima volta, il
ferro, composto di ferro, fatto col ferro. - in senso generico: metallico
e i suoni / entra, e col ferro minacciando stride. foscolo, sep.
. n. villani, i-8-55: col suo velenoso e ferreo dente / penetra
167): tirai a certi uccelli col mio archibuso, e quelli amazzai; et
compone di ferro, che è costruito col ferro; ferreo. -in senso generico:
/ l'ingegnosa sua tela, e col ferrigno / dente agli appesi aviti brandi
gramsci, 8-300: è uno scoglio ferrigno col quale lo stato deve fare i conti
. stigliani, 2-79: qual fabbro che col foco / mollisce il ferro, ancor
saldo e duro, / tal voi col foco puro / de'begli occhi molliste,
in natura, in minima quantità e unito col nichelio, nelle pietre meteoriche. -ferro
saldato o fucinato: quello ottenuto battendo col maglio o passando al laminatoio un pacco
rana, e il loro aumentarsi produceva col tempo quegli ammassi di ferro ossidulato,
, formato da lamine di ferro sbalzate col martello. cardarelli, 3-65: giacché
ferro battuto: composto di ferro sbalzato col martello. d'annunzio, iii-1-937:
? gli si inscrive nella memoria col segno forte, marcato, -ferri
bottega: strumenti profondo dell'inchiostro nero: col segno di un ferro caldo adatti per
/ tutti i suoi marmo / col duro ferro e toglie sempre e scema /
un membro o ferro o cauterio, col quale o le sopite oltraggio apporte
baruffaldi, xxx-1-63: vanne, e col ferro a colpi lenti e 6-1-112
vile miseramente la vita. nellata col ferro caldo. lancellotti, 28: col
col ferro caldo. lancellotti, 28: col ferro e con marnioni, 1-122
torri; i palchi avvisa / col sospeso dal fune orribil ferro;
venne allato alla sinistra poppa, tanto che col ferro le stracciò de'vestimenti. giov
mentre all'occaso eran le stelle tratte / col pianeta minor dai raggi smorti, /
contro la iettatura. govoni, 2-156: col ferro di cavallo arrugginito / contro la
musco, si sedea viola, / col gomitolo, i ferri e un calzerotto.
amorosa voglia, / che svenata ho col ferro / del tuo santo rigor, qual
sono in ogni modo e da tagliare col ferro l'angoscie dal cuore, la
, inflessibile. bernari, 7-316: col passare del tempo il ritegno cominciò a
): composto di ferro, costruito col ferro, che contiene ferro; ferreo
3-133: -santo diavolone! -esclamò 'ntoni col petto ansante, -qui ci vorrebbero le
libro riporta fra noi il conversevole alberto, col suo fondo accorato, la sua memoria
pareti. -a ferro freddo, col ferro freddo: all'arma bianca.
si fosse scoperto doveva essere ucciso col ferro freddo. -ai ferri:
... egli mi ha purificato col ferro e col fuoco del dolore e riconosco
egli mi ha purificato col ferro e col fuoco del dolore e riconosco e benedico
par s'accordi, / e fiorinetta col lui era a'ferri, / a pregar
sarta, che era a i ferri col sarto suo maestro. p. fortini,
7-309: aveva avuto a che fare col ferrivecchi al mercato nel corso di demolizione
. ferròtipo, sm. fotografia ottenuta col processo della ferrotipia. = cfr
là ho lavorato come un cane, col piccone, sopra una linea di ferrovia
il 3 ottobre 1839: congiungeva napoli col ponte di granateli © (portici)
e la fronte nella mano, scompigliava ritmicamente col piede un mucchietto di ferruche raccolte lì
dice ch'ei le terse le lagrime col manto tinto di ferrugine infernale.
ignobili gemme, venuto nondimeno a cimento col dia mante di cipri.
a più riprese condotti alla fusione col tubo ferruminatorio, e ridotti così
posto uno uomo in cattedra di maestro col libro nella mano ritta e coll'or-
fertile e fiorito secolo si traeva, col piombo della rozza età di coloro cangiato
era a ciascun fender la terra / col duro aratro e ne'solcati campi /
men vigore. tasso, 13-i-647: col giro ornai delle stagioni eterno / riede
f. frugoni, ii-321: l'eufrate col suo rigagno d'argento fertilizza così la
., 9-85: ogni ferùcola che va col corpo per terra, come serpi e
ricorse: e con quest'esca e col fervente / lume delle sue luci a
la contea d'angiò, acciocché egli col padre re di francia fossono più ferventi
dispute e in ogni altro esercizio letterario, col tempo poi così in essi languiva quell'
delle seghe, lo squillar delle ancùdi cadenzato col canto, lo strèpito de'telai,
bollenti; nel qual caso e col bollore e con la fervenza vi si può
, per la vicinitade ch'egli ha col sole; contrae qualitade di fuoco fervidissimamente
, / meco non già, ma col mio fral si sdegna. monti, vi-441
padri gesuiti, / che poco fa col lor santo fervore / si feron poi
più con la curiosità dello sperimentatore che col fervore dell'amante. d'annunzio,
, senza neppur fargliene cenno, accordato col nemico comune. de sanctis, letter
, emissione di voti, ecc., col fine di suscitare devozione, zelo,
egli era venuto per la conciliazione, col ramoscello d'ulivo in bocca, come la
». fervorosamente, gianmaria accennò di sì col capo. 2. con
se passati i quindici e'folleggia / fa'col baston ché altro non gli duole /
, o con le gotate, o col tirare degli orecchi, rimangono stolti.
, ordinato il cantare e i debiti movimenti col suono. giraldi cinzio, ii-127:
. rovani, ii-39: il popolo col prepotente intuito del giusto, stigmatizzava quella
gente si mise a seguire, / chi col cor fesso e chi col petto averto
, / chi col cor fesso e chi col petto averto, / chi in altra
le calze rosse a brache avea, col fesso / dietro, e dinanzi un braghetton
sentiva, vedeva quasi il bestione, col muso al fessolino della porta, raddoppiar
d'innestare gli agrumi] a scudetto col suo legno attaccato alla buccia; la
è un tempo che chi non arricchisce col commercio è un fesso. buzzati, 6-166
, -incominciò ad un tratto, col bicchiere in mano -che la guerra è
non potersi facilmente ritorre, se non col romper il vaso. de roberto,
2-106: oggi avevo caricato le trappole col formaggio. il formaggio va meglio delle cotiche
gli scolari, / che il petrarca sapean col senno a mente. lippi, 10-42
poi venir la pineta incontro, infinita, col verde bruno delle chiome alto, e
, iv-300: io tornava a casa col cuore in festa. leopardi, 32-86:
festa, né tutte le ciambelle riescono col buco. 18. dimin.
levar delle mense, dopo che niccolino, col tratto più aristocratico, ebbe ringraziati i
una figlia si tratta di passare all'esistenza col trovare un marito. parini, 396
, / che per l'aperto pian col breve corno / l'ardir rivale in provocar
... faceva sacrificio alla dia pallas col sangue della morta vacca. gioberti,
acconciato, oltreché cogli atti, anche col fondo dell'animo a quel duro mestiere impostogli
avvenuta. firenzuola, 197: io ordirò col mio parlar festevole / varie novelle,
/ varie novelle, empiendoti l'orecchie / col dolce mormorio delle mie note. tenca
vi si sogliono raunare i cavalieri, col gran maestro, con i loro abiti festevoli
mediev. festivàlis), ritornato in francia col nuovo significato (nel 1838)
fan tremar festivamente i tetti / col ramarro del fulmine. -coinp.
voce dotta, lat. fèstus, diffuso col lat. crist. festòccia (festòzza
ha un dente talmente ottuso, che fa col margine una curva dolce come quella d'
e fiori, o veri o finti, col quale s'adomano le mura e i
feci uno scudo, owera brocchiere rotondo col campo bianco, ch'aveva intorno un
un lato farei la spalliera d'allori col suo festone, e sue reste sopra
, [l'edera] avea finito col fargli addosso [al cartello] tali paramenti
tessere cervetta, / e scherzar là col cervo festosetta. = deriv.
festuche via / volino al tuo spirar col caldo insieme. tasso, 8-5-1069: [
al compagno una festuca, / che col passo venia di tartareca. -festuca
da festuca1 (lat. festucare, ma col senso di 'livellare, spianare '
nelle case, stando lì, col tanfo, dà il fetido proprio della fistola
= deriv. da fetido, col sufi, -urne, collettivo e spreg.
tutto l'universo, lo colpì col fulmine e lo precipitò nell'eridano.
quella quando cominciò ad affettare il pane col coltello, alla prima fetta cadde in sul
oscura e sporca / la prende e col coltel, ch'a lato aveva, /
ci metta sei galletti in bastardella / col suo lardo, l'aglietto, il pepe
magalotti, 24-342: bisognò ancora collocare col dovuto decoro una spada di cortellaccio,
in fette, / o l'infilzo col brando come un pollo. guerrazzi, i-94
tagliatele in sottili fettucce, le mescolano col mangime delle vitelle. g. gozzi,
nero e bianco come una rondine, col vassoio delle fettuccine, la cui piccola
dei soli litiganti, ma di quanti sedevano col sovrano nella corte di giustizia; né
era salvata dagli estenuimi di richelieu, col dimostrarsi intesa ormai solo a farsi italiana
ad un tratto il feudatario di nicastro col suo più gotico cipiglio da medio evo
, notarili e feudatarie le alte case, col tetto spiovente, i terrazzi di legno
... confina per lunghissimo spazio col dominio ecclesiastico. da porto, 1-229:
vescovi ed abbati si procacciavano de'vassalli col dare ad essi in feudo terre o
specie i beni immobili): finché col termine feudum s'indicò il 'beneficio '
: paolo si ricordava anche i bosniaci col fez rosso che manovravano, ai tempi
fascisti. bandi, 177: guardai col binocolo quei signori cavalieri, eran benissimo
bersaglieri. baldini, i-616: i militi col moschetto imbracciato che tengon dietro alla folla
: passò un plotone di camicie nere col fez e il manganello. =
nell'opera di carlo gozzi in polemica col realismo del teatro goldoniano. c
fiume e per i campi in compagnia col popolo fiabesco delle fate e dei folletti
ne fece parola. cieco, 8-37: col bastone da le sette palle / cercò
rèver 'in somma, che finisce col fiaccare l'anima. b. croce,
a'nimici tuoi fiaccar le coma / col crudo inevitabile flagello. alfieri, i-180
nostri maggiori con le loro fatiche e col loro sangue acquistato ne hanno, noi con
tanto per non lasciarsi vincere dal sonno, col mento rilassato, le gambe fiacche.
vede / ch'ai mare sen va col corso umile e fiacco, / e la
tal fiacco. pulci, 27-11: grandonio col baston fa fiacco, / che par
alfine, / in aureo cocchio, col fragor di calde / precipitose rate e
1-20: ci sono ancora delle lapidi col nome della libertà, e fiaccole nere incise
pistoiese quel bastone a tre branche, col quale nel paiolo mescolano il latte,
dei vincitori, il giubilo si scontrava col lutto, il silenzio contegnoso d'una parte
o di metallo), per lo più col corpo voluminoso e il collo lungo e
invece del latte e caffè annacquato, col panellino a foggia di luna crescente,
panellino a foggia di luna crescente, col 'chifel 'viennese del 1685, s'
caterina da siena, iii-139: sete legati col funicolo della vera e santa obedienzia,
che gitta e scaglia in alto e col subito sottentrare d'un'altra fiamma nel
/ lo glorioso esercito, e tornarsi / col sole e con le sette fiamme al
. niccolini, ii-9: poi misurar col guardo i gran palagi, /..
si lasciò andare, infine, anche col capo, ed ebbe a lungo attraverso
fiamma cede, / qui la grana col latte in un si vede. carducci,
più con la curiosità dello sperimentatore che col fervore dell'amante. d'annunzio,
, / e l'alta speme di ammorzar col pianto / quella, che tra'miei
loco. giov. cavalcanti, 119: col fuoco arsero la porta, e co'
. stuparich, 5-316: entrò anna col dolce... aveva le fiamme al
al rogo (una persona); distruggere col fuoco (una cosa). -anche
fiamme: gettare nel rogo, distruggere col fuoco. g. bentivoglio, 4-206
vento / come il mangiatore di fiamme copre col sasso / le fragili monete del suo
sfuriata; poi avea chinato il capo, col viso di fiamma, s'era tirata
, 3-79: la ragazza s'alzò, col viso in fiamme, e andò a
in fiamme, e andò a velare col fiato il vetro del balcone.
per lui. nievo, 1-223: col capo in fiamme per tutte queste fantasticherie
... mi piantai dinanzi al timone col mio pungolo tra mano così beato e
, a fiamma e fuoco: distruggere col fuoco, devastare con gli incendi,
: risposerai preso lieta lieta, ma pur col viso alquanto rosato con qualche fiamolina di
palme, / e il tempo ove col sol bevvi la morte! nencioni,
giallo che tira molto sul rosso. qui col dire giallo oro-zecchino s'accresce il quarto
: uscivano di quando in quando mescolate col fumo alcune fiammate o globi di fuoco,
-fare una fiammata di qualcosa: distruggerla col fuoco. manzoni, pr. sp
splendore, / e lei delusi appellano col vago / nome di boreale alba i
chiabrera, 226: tutto infocato alberga / col gran leon stellante / apollo, e
rinunciare ai vecchi cordiali caminetti, rispettati col loro allegro fiammeggiare sugli alari.
offerivate le ghirlande a'poeti, parlando col dolce sguardo, con quel dolce sguardo
fiammegeiava fuoco per la bocca / e col suo fiato attosca ciò che tocca.
le fusette volanti a mille intorno / col fermamento a gareggiar sen vanno, / ma
colore rosso fiammante (o giallo zafferano) col quale si copriva la sposa durante la
e terre più principali, si chiama col nome di fiammengante, perché in essa
dello stesso colore e foderate di nero, col collo serpentino e il gran becco ricurvo
. colpire sul fianco; vibrare un colpo col fianco o di fianco o nel fianco
3. colpo, urto (dato col fianco). bandello, 1-40 (
con che non mi diparto nel fiancheggiarla col vostro esempio. redi, 16-v-159:
o diritta, o incurvata che combacia col fianco si diedero a'ripari..
, e cattaneo, iv-1-364: col vostro ordine del 2 aprile da
di sua vita, / quanto più pò col buon voler s'aita, / rotto
la foce entrò lo stanco / nocchier col legno afflitto, e il lito prese,
con la rocca al fianco, e col fuso in mano. rovani, i-65:
. frezzi, ii-16-63: sta'forte e col cor franco, / e non temer
: serbo ancora speranza di mantener pace col re di napoli, per non aver guerra
): con gli occhi bassi, col padre compagno al fianco, passò la porta
quando bene volessino venire alle mani, e col fiume, canale e paduli che hanno
montecuccoli, i-165: si disponga la battaglia col viso volto verso l'inimico, e
nostra mitragliatrice di fianco, si arrivava col tiro giusto alla strada. pavese,
come suol dirsi, di fianco, col mostrare dolcemente e per vie indirette quanto
avete misto / anche il sangue aragon col sangue vostro, / che veramente al mondo
e postaci dentro la bocca, alzandola col viso all'aria, la tracannò. beccari
, 216: chi deve caricare una fiascherina col vino, coll'ostie e altre cose
questi sacchetti son figurati come fiaschette, col collo strozzatoio, ritorto o diritto secondo
,... vi mandò dentro col vino fiorini d'oro. romanzo di tristano
erre. 2. per estens. col complemento indicante il contenuto. -anche:
9-327: si fece un brindisi, col fiasco del vino, soltanto la mamma
buccia buccia; / perocch'egli studiò col fiasco in mano, / ed era
osteria, coll'orciolino dell'olio, e col fiaschette del vino, si fermavano a
, il detto ser buo- navere giugne col fiaschettino allato e col foglio della accezione
buo- navere giugne col fiaschettino allato e col foglio della accezione in mano e,
fiat, sm. il comando col quale dio, secondo il racconto biblico
né repubbliche né monarchie né governo veruno col 'fiat'dell'onnipotente. papini, 8-28:
incanti che possedano; / e i nostri col fiatar par che s'ambascino. berni
marianna dopo aver dondolato un buon pezzo col capo lo appoggiava sopra una tavola cominciando
bruna / vanno i buoi troppo bianchi col boaro / seduto tra le coma della
] di piccoli strappi, subito rammendati col filo bianco, per miracolo, dalla
onde il vapor s'aggira, / e col fiato s'inspira. carducci,
bocca è chiusa! / odo, col mormorio dolce d'un vento / profumato
755: lucifaro apre la boca col suo fiato, mandandolo fuore. leggenda
morti ogni dì più di ccc uomini col fiato suo. fioretti, 2-13 (38
): nella terza volta santo francesco col fiato levò frate masseo in aria e gittòllo
gli antichi furon detti pur mecanici coloro che col fiato o vento o acqua o corde
sereno e lusinghiero è il guardo che col dolce suo fiato tiene in vita i
un parteggiar furbesco / che libertà contamina col fiato, / fa che in sì
, 1-39: se pure la miseria col suo fiato ardente non gli ha cancellato dall'
/ de la mia patria; e col fiato e col sangue / di lei placherò
mia patria; e col fiato e col sangue / di lei placherò l'ombre,
spirito / che innova il creato / col pronubo fiato. d'annunzio, iv-2-400
124: il fiato del sangue, col puzzo delle tante carogne, fu la
suo istrumento, soffiando su tutti gli ostacoli col fiato di un mistificatore prodigioso.
, distruttore. cavalca, ii-105: col maladetto fiato della sua lingua impedisce che
? è il detrattore che sempre avelena col fiato delle sue parole. d.
padre, uguale, coeterno e coessenziale col padre, parto ineffabile, concetto mirabile
anzi non avendo punto che fare tiberio col sangue reale, di cui, non essendo
se alcuno non gliele avesse disserrati col coltello mettendogli in bocca alcuno licore,
precipizio, scalmanato, rosso in viso, col fiato ai denti, la sottana rimboccata
venivan su dal fondo della « buca » col fiato ai denti e le ossa rotte
, sullo scrimo più alto, magari col fiato corto. -col fiato
si sarebbe fermato dopo un poco, col fiato grosso. c. e. gadda
voltando e salendo di lì, si arriva col fiato grosso a una torre di mattone
. -col fiato in gola, col fiato nello stomaco: per indicare l'
a una lunga pausa di attesa traversata col fiato nello stomaco. quarantotti gambini,
stomaco. quarantotti gambini, 4-92: col fiato in gola, e in petto un'
ma ora uscivamo dai nostri abbracci frequenti col fiato mozzo, esausti.
per qualche finestra, il cielo. col fiato sospeso m'affaccio a via montaldo.
invenzione che tenne tutti i popoli della terra col fiato sospeso: una invenzione per merito
non mai. -fare, dipingere col fiato: eseguire con estrema diligenza e
getto e rinetta con ferri; ma col fiato. idem, iii-449: michela-
certo quadro grande, dipinto a tempera col fiato. tommaseo-rigutini, 3240: d'incisioni
, si dice che una cosa par fatta col fiato, con l'alito, cioè
buttare sulla sedia, senza fiato, col capo abbassato sul petto. tozzi, iii-24
: veniva per la via dei prati, col naso rivolto verso le cascine, come
216: in sul piumaccio me ne sto col manco / braccio, per non potervi
/ braccio, per non potervi star col ritto, / e della pancia i'
: ci veste di sole di giustizia col fibbiale della obedienzia. = deriv.
. = deriv. da fibbia, col sufi, collettivo -ame. fibbiare,
: il muscolo ubbidisce, e col vigore / di sue valide fibre intense e
a-me stracciar non piace / le tue fibre col ferro. parini, xia-io:
melania, e si sentì nell'accento col quale disse al figlio che narenza poteva esser
da fibra) e da ferro, col sufi. -ite. fibroina, sf
è immaginabile, quanto possa essere profittevole col rendere il sangue più fibroso, più
, scififorme o a forma di bicchiere col piede..., fibuli- forme
fa menzione. = da fico, col sufi, collettivo -ame. ficària,
= dimin. di fica, col suffisso -atto. ficàttola2, sf
di ferro trovato primamente da me, col quale la terra quant'è bisogno profondamente
timoni si ficchino, dove il bue col capo alla carretta rivolto al giogo s'
gliene giova; e quegli è ammannato col coltello, e ficcagliele per lo cuore
, su per quella andava, e col feritore il ferito si abbracciava, e l'
ii-142: egli non mai / tenta col capo suo d'aprir l'angusto / de'
, in maniche di camicia, e col berretto da notte in capo, ficcando le
come poi aveva finito?... col ficcarsi appunto in capo la fede più
, e non può riaversi, / col rischio di restarvi ambi sommersi. mattioli,
il lupo per fame rabbioso, / col morso strangolando or queste or quelle,
lodovico (notate bene) lo strisciava col lato destro; e ciò, secondo una
caso, si avvide che si scioglieva col becco, e per non perder iota
nostra mente a guisa di coltello, e col suo spuntone sì passa e fora i
ordini di legni ficcati secondo il solito col mazzo, e da lanciare, o brigantini
lancieri, e avanti un generale, col berretto gallonato sino in cima, e
polizia austriaca asserivano che andassero in giro col pugnale ficcato nella giarrettiera, quasi ci
donna che è qui, e toccandola col dito sospira. della porta, 2-243:
la pernice / con la rete e col can tosto si prende. rolli, 546
fico. baretti, 1-70: voglio col mio giudizio giudicare anche il giudizio degli altri
, un crocifisso che era stato fatto col legno di un fico abbattuto perché non
ma a farvi odiare basta anche soltanto col nome. 4. locuz.
, 3-591: non sapevo riprendere la discussione col dottore per dirgli chiaramente ch'io non
e aliquid 4 qualcosa, alcunché ', col significato specifico di 4 bene,
fidanza della fede, entrava in giuoco col volto mascarato. caro, 8-610:
la dovuta forza e fidanza, scoprendosi col nostro sistema false tante miracolose novelle.
il fare a fidanza coll'amico lontano che col nemico vicino. gioberti, 1-i-226:
il duca di piemonte... fidanzava col figlio del delfino la propria figliuola maria
]: che 'l papa si riunisse col re: il fidanzasse di non mai molestarlo
del loro amore per riconciliar l'una col marito, l'altra col fidanzato, goffo
l'una col marito, l'altra col fidanzato, goffo tanghero, che rassomiglia
sulle forti gambe, tastando il fondo col piede innanzi di fidarsi al passo.
si fida, / e die- degli col pugno tal percossa, / che 'nginochione in
guerra, e questo ti dico se col nemico tome in grazia. boccaccio,
; e confondea / l'arcano canto col fragor del fiume. idem, x-3-129:
ora non si fida più: / e col suo canto ti consola, / povera
lungo l'armento, / sfavasi endimion col guardo intento, / il suo notturno sol
serrati sotto fidati ripari,... col fuoco arsero la porta e co'i
603: sì, dama, col vecchio / con messer malatesta vecchio.
/ fideiussori a un atto di concordia / col vescovo. 2. figur. mallevadore
i giornalisti servano ottimamente a questa pratica col farsi fideiussori de'letterati, e coll'accrescere
alberto] correva poi a consigliarsi col confessore. = variante di filadelfo
? giocosa, 33: tornò a me col viso rischiarato e fidente. ora che
tanta idealità, io me gli strinsi col pensiero fidente ed attento. d'annunzio,
un novellatore in lingua fidenziana, confessa col * solvite me 'essere il sileno virgiliano
scrofa cavaliere, che stampò le sue rime col nome di fidentio glottochrisyo ludimagistro. le
svegliano coll'alba il cantico; / fide col maggio toman le rose: / così
maggio toman le rose: / così favellano col sole, e d'intima / luce
altre risa di rivali e a confortarsi col fido bicchiere fin che cinzia si muore
e dopo molto pensare ai casi suoi finì col credere fermamente che al giacinto sarebbero fruttate
le mani con fiducia piena / e col quale di me dimenticarmi. manzini, 12-55
-abuso di fiducia: atto o comportamento col quale qualcuno tradisce la fiducia riposta in
mette in alcuni punti sostanziali in contrasto col partito democristiano. einaudi, i-xiv: la
: bada che sentendoti parlare così finisco col perdere ogni fiducia nel mio grande uomo
in sesto i fatti suoi: i prudenti col pagare i debiti, provvedere ai figliuoli
in realtà pur conducevano le loro indagini col metodo intrinseco alla filosofia, presero ad
asciugava le labbra amare come il fiele col fazzoletto di cotone. govoni, 1-80:
giusto e fedele non imbratta le sue carte col fele delle private burle. berni,
raffaela compariva tutta arruffata, sputando fiele, col sangue che le colava giù dal naso
essi [i fattori], / col far venir da brozzi un uom di fieno
soleano il loro club tenere / l'elefante col cane ed altre fere. parini,
suddite e vorrebbero conciliare però la sudditanza col poter rubare e assassinare a lor senno
chi si fosse trovato di quei giorni, col freddo magari o con la pioggia
68: il callot si divertì a incidere col suo bulino paziente e giocondo i particolari
di porro andava di qua e di là col cuore in mano e dovunque andasse ivi
come incadaverito. denina, iii-249: col suo vivere dissoluto aveva scandalezzato fieramente ed
/ da le vene del cor trassi col pianto. preti, iii-175: quanti augelletti
cosa nefanda e brutta, una mostruosa col pittore. della casa, 640: affligger
: né grifagno falcon quando raggiunge / col fiero artiglio il semplice colombo / fassi lieto
quand'uom dispera. fiacchi, 138: col dente avido e fiero / prima il
: singolarmente nondimeno erano trattati una volta col nome di barbari i popoli settentrionali,
bestiale e fiero, / si congiunse col figlio e col destriero. bruno, 3-25
, / si congiunse col figlio e col destriero. bruno, 3-25: dubito che
/ note piene d'affanni / incise col terribile / odiator de'tiranni i pugnale
la bestiale,... e col guardo fiero mirerei la gente in torto.
, e oserei dir vendicate e punite col sacco fierissimo di roma. foscolo,
usò sì ferini e sì selvaggi / col bel garzone il carcerier villano, /
altrui domandate, / o genti sciocche col folleggiar vano, / ella s'appressa,
consigli. zeno, xxx-6-145: senti: col rio veleno / di fiera gelosia /
animo aveva e abbracciata la pietà mista col dolore, e volse al tutto,
e già battea le penne / per risalir col fiero annunzio a dio. carducci,
corrucciato a segno che venne a fiere parole col fratello, ed entrambi messero mano a
69: sopra al tavolino sta la specchiera col tiretto in fuori; c'
mi fa l'impressione di un villano col tàitte, di un ricco che ti acceca
, di un ricco che ti acceca col brillante chimico dell'anello, perché tu non
secondo l'ultimo chic della moda col giubbettino alla figaro, la taglia in
mare, pone al cancello una sentinella col figarétto e le braghe nere, e annuncia
/ non lo si porti, col partirsi, il sonno. d'azeglio,
ingombrando il cor di cure insane, / col dolce vin de la lussuria molle,
l'alme antica figlia, / nacque col mondo e gelosia s'appella. magalotti,
vivi e crescenti, con la vita e col sugo della lor madre e radice,
pedal, pria che s'annodi, / col forzarlo a figliar, lo snerva e
amor fatto olocausto / crispo l'estingua col suo sangue sparso. goldoni, iv-463
* figliastro 'da filius * figlio 'col suffisso di patraster * patrigno '(
braccio raunerà li agnelli, e col suo grembo li leverà di terra; e
che son tutte lor vere figliature, / col puro nome di vero figliuolo / '
. (esce il vecchio / e ritorna col figlio che si stringe una guancia /
; onde obedir convenne, / ma col cor tristo e con turbato ciglio.
vittoria, / e con l'antico e col novo concilio, / colui che tien
ritrovo i vecchi sapienti che firmano ancora col segno di croce e a loro sembra
. = deriv. da figliolo, col sufi, collettivo -ame. figliolanza (
landolfi, 8-27: quando ella parlò col suo forte accento meridionale, mi si
la morte. castiglione, 355: col mezzo di questa compagnia di maschio e
, 12-71: or superbite, e via col viso altero, / figliuoli d'èva
e chi da quelli verrà, saranno col medesimo nodo stretti. padula, 252:
/ a vendicar le dispietate offese, / col figliuoi glorioso di maria? cassiano
, signor, ch'egual eterno / figliuoi col padre se'principio d'ogni / somma
, / ma fan mantello al zolfo col zibetto. lippi, 6-44: nepo
/ a male scioccheggiar, uom che col volto / in su domandi la celeste
che tu levi la mente / in alto col pensiero in ciel ricolto. simintendi,
suonavano un flauto e battevano la battuta col piede. monti, iv-401: io
la processione, e con le reliquie e col popolo alla santa figura, con grande
nud'ombra o di terrestre spoglia, / col più alto pensier, tal che mie
, e il tuono ragionevole e ingegnoso col quale le disse mi scossero. borsieri,
nella loro tenta e interiore sostanza, col mito grossolano che s'era proposto e
da montalbano, 884: giunse rinaldo col figliuolo rinaldino, il quale in quel giorno
esecutori generali della divina provvidenza, e col distretto rigore della giustizia fanno figura del
, / con la lingua figurano e col seno / gli allattan di soave ambrosia e
della madre. d'annunzio, v-1-386: col medesimo pollice invisibile l'onnipotente forma di
9. concepire con la fantasia, col pensiero; immaginare, rappresentarsi alla mente
; si ferma soltanto a tagliare, col roncolino, una frasca di càrpine: così
più figurativa. vittorini, 5-298: è col romanzo che, nello scrivere figurativo,
memoria segnato, e nello innamorato cuore col tuo bel viso figurato. guido dalle colonne
fecero dipingere sul muro cola di rienzo col capo in giù e a fianco di costui
decorano, il capo, che gravano col peso loro più che non illustrano colla
mostaccio, e le fanno all'amore col lor borsellino. goldoni, iv-461: sei
e cose sotto una luce umoristica, col tono di caricatura. soffici, v-2-73:
. soffici, v-2-73: quel poveraccio col suo troppo vino e senza pane, quel
una fila di que'soliti carri funebri, col solito accompagnamento. leopardi, 34-275:
file / di trenta alabardieri, e col sembiante / sentir facea ribrezzo a mezzo mondo
gli osti per le spese di tutti col denaro pubblico. forteguerri, 7-13: i
male. monti, x-5-63: quindi col sai morde le tuniche / d'una
pori dell'ambra collo strofinarla, o col riscaldarla, ne scappan fuori certi filamenti,
rossastra, a filamento di carbone, pendeva col suo piatto smaltato al centro del tavolo
, è quella che alimenta la sua prole col l'ape domestica.
prima viveva onestamente, guadagnandosi il vivere col filare e con il tessere.
'l ragno per la tela passa / col filo a che s'appicca e, poi
, poi ch'è giunto, / col tatto in su l'ordito il ferma e
aria). cantoni, 605: col vostro permesso tomo ad alzare il vetro
massacucco. bartolini, 16-69: incominciò col raccontarmi una filastrocca riguardante « suoi mattoni
vaghe invitato e guasto, si sdegna col ciarladore. carducci, 185: dice la
[la vita] a la rocca col filato: la rocca appellano lachesis, e
chello, il molinello, l'arcolaio col rocchello e conuol suo e così il
: il cordoncino, il nastro stesso col quale si esegue questo lavoro.
iii-159: lo scamozzi lo ha migliorato col lasciar vuote esse volute, ornandole elegantemente
si era trovato a posto... col filetto scarlatto al di sopra della cravatta
: il frenulo che collega il prepuzio col glande. bencivenni [crusca]:
alla filiale parentela che aveva già ordita col conte. -per simil. che
, e a questa filialità di bruto, col fargli amendue già pieni di reciproca stima
n. capponi, 1-68: ebbesi accordo col signore di ravenna el tornò nella filiazione
diverse. gioberti, 1-iii-465: il gesuitismo col suo sterile ascetismo, le sue misticherìe
lat. filix -icis 1 felce ', col suff. -oide. filìcola
filiera si girano per il ferro, e col martello s'ammaccano, e fermano nel
grandezza, pei quali un cilindretto metallico col tiratoio si riduce in filo facendolo successivamente
ch'è, si fila dalle filiere col molinello a corda aperta, per fame
: io non ho intenzione d'affastidirti col volerti raccontare la lunga filiera di tutti i
di volte alla ribalta, aveva risposto col braccio in aria, come facevano al
barella. baldini, 6-179: finì col metterci quasi l'orgoglio d'uno scenografo
per simil. magalotti, 1-311: col tanto stuzzicare e ristuzzicare quelle fila e
era che il sole e riempiva tutto col suo calore, e nel mare un gruppettino
riva degli schiavoni, cogli scopettoni e col « pax tibi » sotto un'ala variopinta
senza le scarpe e senza cappello, col colletto e col fiocco della cravatta irreprensibile
e senza cappello, col colletto e col fiocco della cravatta irreprensibile. 12
di maglia a righe rosse in capo, col fiocchino ritto come si dipinge la fiamma
: 'ntoni era scappato dalla provvidenza, col pretesto di andare a pigliare la fiocina grande
l'uve secche,... mangiate col cibo senza i fiocini e senza noccioli
settentr., deriv. da fiocina, col suff. -ino strumentale. fiòco (
fioco. landolfi, 8-19: sentivo col dorso di questa mano le sue costole,
spesso in riva d'un torrente, col pensiero, a seguirla non mai fioco.
è una fioraia che mi per- séguita col nome di carolina: io l'aborro,
la sera mi ritrovai, / tutto solo col mio triste cuore, / davanti le
su l'argento... intagliavasi col bulino la storia, il ritratto, il
= deriv. da fiore1, col sufi, collettivo -ante. fioranimali
tra fior di nipitella e fiordalisi / col molza e 'l bemi e quell'altre
il padre fu dall'astuzia volpina / col zio e col fratei di lei conquiso.
dall'astuzia volpina / col zio e col fratei di lei conquiso. ser giovanni
intaglio a foggia di fiore, col qual si adorna il mezzo dell'abaco o
fiori. targioni tozzetti, 12-3-201: col quale [presame] si fa il
sapore assai più dolce di quello fatto col caglio d'animale. -formaggio fiore
x-3-272: su l'alta poppa intrepido / col fior del sangue acheo / vide la
, e darle per sincere. queste, col correr de'secoli, avendo oggi scoperto
: un solo sorriso nei volti conci col sale scopre le dentature chiare che rilucono
pelliccia, portata talvolta dalle contadine e col pelo indentro sotto l'esterior vestito,
anni più giovane, che mangiava fogato col viso rasente al piatto. foggétta
ariosto, vi-208: par lor che col vestir di drappo, et abiti / galanti
e trame l'infocata pasta e foggiarla col soffio. foscolo, 1-307: tutta,
costituite in unità agricola, tutt'une col podere su cui s'erano foggiate e
pensieri, con le dolci parole caritative col prossimo suo: le quali foglie hanno a
casa, 674: come foglia che col vento sale, / cadere vedransi. fed
debile e vecchia. / la destra col coltei taglia le foglie, / e dàlie
prendasi le foglie delle rose verdi peste col zucchero, e tritinsi bene. leggenda
insanire intorno a un fèretro / vuoi, col fenicio naviga, / approda a cipro
= deriv. da foglia, col suffisso collettivo -ante. fogliaménto,
. fogliata1, sf. pasta tirata col mattarello e ridotta in foglio sottile;
fittabile dal naso pavonazzo che già riempie col suo tondo carattere la propria scheda accresciuta
cinque. -foglio d'ordine: documento col quale i comandi militari notificano ai reparti
. quadrettato. -foglio rosa: documento col quale rispettorato della motorizzazione civile, in
foglietto bene sigillato a guisa di cambiale col soprascritto: 'al signor lorenzo aldighieri'
. 12. cennini, 26: va'col taglio fregando su per lo foglio 6
, e dentro al vacuo, quasi immarginato col esso i maravigliosi caratteri dalla
passò rasente quasi le porte di milano, col turpe foglio di via del generale
'. così è detto un documento col quale l'autorità di pubblica sicurezza e militare
: entro al vacuo trovò quasi immarginato col sasso un libro con fogli sottili, quasi
del favo. -sfoglia di pasta spianata col mattarello. fanfani, 48: la
male, e'mandarono raccomandandosi a'fiorentini col foglio bianco; il perché i fiorentini
il fiume reno al punto della sua intersezione col naviglio bolognese... e pure
= deriv. da fognaret, col sufi, di mestiere -ino.
fóhn; la forma tose, si spiega col lat. volg. faònius.
nella dolina nella fòiba, rattratti, col dorso dalla parte del tiro nemico.
: il vecchio... si ribattezza col sangue del « foionco », che
dossi, iii-339: si die'a stemperare col grattatoio la cupa tabe foiosa, piena
amore universale, del bene universale, col qual bene ed interesse, non può
di risa umane, radendo l'acqua col cenerino chiaro del loro volo. boine
nel muro,... si ruppe col peso di una libbra, e once
distanti pure d'un piede, si ruppe col peso di libbre 5, e once
ch'i'ringrazio, / che pur col ciglio il ciel governa e folce, /
: vedrà contenzion pietos'e dolce: / col cuor e co'la mente ivi ti
= deriv. da folclore, col sufi, -ismo usato per la formazione
balli folcloristici, le ragazze in costume col viso imbrattato di belletto, e me
il padre dalle nubi, e arrise / col fausto augurio al venir nostro.
a'suoi gravi occhi apparve, / col folgorar d'un riso glie li aperse:
istruzioni ordinarie tuoni sovente, e folgori col suo zelo contro di quelle indegne creature
mio gran padre irato / spezzogli in mar col folgorar le navi. -per estens
. che scaglia fulmini; che colpisce col fulmine (una divinità e, in
, e fiere i retinaculi delle navi col ferro nudo. marino, vii-473:
della vita, qualora gli riesca confondersi col popolo ed esser dimenticato nella folla de'
del continuato brancicare e del frequente premere col rivolgimento del rulletto le falde imbastite,
e tingere le lane; e sperava, col tempo, di arrivare anche a quella
folatore. garzoni, 1-736: i follatori col follo loro e le parti di quello
ove sovente / s'irrita il ciel col folle culto e rio. ciro di pers
tant'è folle, / che l'esca col fucil la squarcia. -ant
il cacciatore di mare calò l'amo col lardo. il motore spetezzava in folle.
m. adriani, 2-ii-4-116: potè talora col suono della tibia correggere un drappello di
d'altrui domandate, / o genti sciocche col folleggiar vano, / ella s'appressa
se passati i quindici e'folleggia / fa'col baston ché altro non gli duole /
questi uccelletti folletti / mi sveglie- rebber col canto, / e io, da povero
io sono ancora giovane, inesperto / col cuore pronto a tutte le follie.
la folie ', specie in unione col verbo 'amare '. volendo conservare
il follicolo o bozzolo rassomiglia al concettacelo col quale era confuso; egli come quello
compagna e rassem- brava un grosso tumore col follicolo. alghisi, 1-16: fu
dubitato da chi non vedde cavar questa col taglio dal follicolo, se potesse esser
mezzo della folta / starsi una croce col divin suo peso, / bestemmiato e deriso
c'è il giacinto. è legato col filo in fascetti. gli steli sono
13-48: li vedo con me, col povero papà, in una mattina di pasqua
bue e l'asinelio, che lo fomentavano col fiato loro? soderini, iv-104:
: io a guisa d'idropico, che col cacciarsi la sete fomenta il morbo,
quell'aver poco dormito, quel viaggiare col freddo, e più di tutto l'agitazione
.. fomentando la industria e commerciando col levante, mantenne la civiltà al paro dei
, rincuorato. salvini, 10-3-xxxi: col paradiso ognor in vista, e coll'
). muratori, 7-ii-143: riconosciuto col tempo che danno proveniva al pubblico da
esca e fomento. baldi, ii-104: col fucil la dura selce / spesso ripercotendo
... le quali uova o col calor del sole o col vitale fomento della
quali uova o col calor del sole o col vitale fomento della stessa madre si schiudono
le qualità, buone e cattive; col fomite perpetuo d'un'immaginativa sbrigliata per
? codesto fomite di corruzione che cresce col nostro cuore non basta egli forse per esercitar
versi. graf, vi-1171: rimani col tuo malanno / e con la mala ventura
, ii-802: aveva cominciato la sua carriera col fare il guattero nei fondai delle bottiglierie
immenso che da mare a mare, / col fondamento nel lor fondo, incurva /
: e poi al detto modo va'cercando col detto pennello pur nella profondità delle pieghe
160: negli altri regni dove andò col doca, / fondando li suoi piedi
179: poi l'àncora fondava le navi col dente tenace. niccolini, ii-6:
xiv-193: cangerò se volete l'incluso giornale col vostro. l'ho intrapreso per fondare
e con famigliari e dimestichi parlamenti fondare col re amicizia e benivolenza. caro,
hanno o il saldo o un acconto, col quale si fonda il credito per un
morte e ad ogni tormento; onde col sangue loro, sparto per amore del
, e io mi velerò gli occhi col manto dell'esilio per non vedere suo
fondamento del piacere si è la fatica col dispiacere, il fondamento del dispiacere sono i
avessi colla cappellina fondata in capo e col veluzzo dintorno alla gola. 5
in quello stesso giorno una festa pastorale col nome di palilia. -atto con cui
e smantellata..., i fondelli col verderamo alto tre dita. bonsanti,
in carta bambagina, legato in tavole col fondello di cuoio verde a due affibbiatoi.
nei quali il concetto della patria si fondeva col concetto del re. deledda, i-433
in subbuglio. -assicurazione fondiaria: contratto col quale una società assicuratrice, in cambio
fondiarie), i quali sono rimborsabili col metodo dell'ammortamento e sono garantiti ipotecariamente
quelli cotali fondigliuoli, e fonderàgli insieme col primo fondo. mazzei, 3: il
. = deriv. da fondo2, col suff. collettivo -ime. fondiménto,
non sapete che ancora si cava la pietra col taglio del fondo della vescica.
del ciel, vergine e madre, / col mio pianto mi purga, / sì
la nave, / che se toccasse col suo fondo il fondo / del mare,
teletta d'argento, arricciata d'oro col fondo rosso. pallavicino, 8-247:
capponi, 2-354: si nomina in fondo col nome di fra cesareo montaccinti, che
fondo di religione, essendo stato educato col timor di dio, il quale gli dura
, 4-1041: provò nondimeno il re, col far condurre alcuni pezzi de'suoi in
il fondo dell'inferno, che coincide col centro della terra e anche, secondo
anche, secondo il sistema tolomaico, col centro dell'universo (nel linguaggio dantesco)
parete di fondo si vedeva un caminetto col fuoco acceso. pirandello, ii-125: spicca
fondo (in partic., quello confinante col proprio fondo). de marchi
! = deriv. da fondo1, col sufi, collett. e spreg. -urne
che si riferisce al fonografo; riprodotto col fonografo; eseguito col fonografo.
fonografo; riprodotto col fonografo; eseguito col fonografo. g. raimondi,
lastre di una certa sonorità se battute col martello. bossi, 154:
]: se questo non giova si apra col fuoco vivo una fontanella nel braccio.
(435): quella testina bassa, col mento inchiodato sulla fontanella della gola,
, che se con la mano o col dito saranno percossi, sopra le fontanelle,
, / s'i'non gli rinfrescassi col mie pianto. tasso, 8-2-222:
, presso a camerino, non si unisce col vino. a debri, castello de'
bagnava or questa, or quella / col fonte di quest'occhi. g
impalmato legnio / che porta i peregrin col vento in poppa: / in un paese
cuore, / come stu 'l foracchiassi col balestro. liburnio, 78: questa milizia
d'acqua, s'ha a tener chiusa col polpastrello dell'indice di una mano l'
distruggerlo [il nemico] parte a parte col battergli le partite, i foraggieri,
i cavalli si nutricano coll'erbe e col fieno. g. bentivoglio, 4-303:
. b. corsini, 19-7: col capitan sabàto buccianera / stanotte me ne
facendo lo gnorri, con e col suo spuntone sì passa e fora i segreti
era. forato / egli avea già col frassino la gola / a polifonte.
dentro, e accanalato a chiocciola, col quale forando, e profondandolo nella rena
2-106: oggi avevo caricato le trappole col formaggio. il formaggio va meglio delle
innamorato, / che arde le gelosie col fiato e fora / le impannate con
. govoni, 7-205: il cimitero col suo muro roseo / è un piccolo stellato
strumento di ferro trovato primamente da me, col quale la terra quant'è bisogno profondamente
, e ben nettare il sangue / col stropicciar de le forate sponghe. caro,
palle. baruffaldi, 210: « bucherato col succhiello »: cioè forato col trivellino
bucherato col succhiello »: cioè forato col trivellino. leopardi, 487: mi
ferro che l'introna o a togliere col nettamine la polvere bianca dal calcare forato
forbice forbice, a tu per tu, col marito. -menare le forbici:
, senza punto mantrugiarlo, il granello col suo piccollo e si manda giù di mano
nel gioco del calcio, tiro effettuato col piede eseguendo un rapido movimento incrociato delle
la lupa] umile e blanda / stava col collo in giro, or l'uno
levare le immondezze delle superficie de'corpi col mezzo di qualche arredo: 4 forbire
arredo: 4 forbire 'il naso col moccichino, 4 forbire 'gli occhi,
occhi, la fronte, la faccia col fazzoletto. scarfoglio, 1-33: forbi
bicchiere, ringraziò, e si forbì col dorso della mano. 2.
crudel vendetta / i campi tinti avea col sangue umano, / né era forbit'arme
... pronunciava « zànzare » col sussiego di uno che parla forbito.
s'innesta con la scarpa che l'abbocca col fiosso sdrucito, la manopola diventa il
= deriv. da forca, col sufi, collettivo -ame. forcarla,
basta, quale rende mobile essa forcata col peso del pezzo sopra. inventario di
facci le due forcate piastre e scommesse col dado in mezzo dov'è la vite
risolse il problema dell'equilibrio senza mani col portare l'asse dinamico della forcella qualche
petto è ricoperto di macchia nera, col tramezo d'alcune pennine bianche. carena,
prendeva per sé. 7. pialla col taglio ricurvo. baldinucci, 62:
baldinucci, 62: 'forcella'. pialla col taglio a simi- glianza della lettera c
19-468: quello che incic- ciava, col forchettone, i rocchi di carne, nel
come il fulmine: cioè l'uno col tridente, l'altro con una forcina.
; alberi di ciliege lustre e rosse col gambo a forcinèlla. = dimin
. forconata, sf. colpo dato col forcone. batacchi, ii-40: tosto
si può sollevare in una sola volta col forcone. quarantotti gambini, 6-29:
ad esser forense, avendo l'esecuzione col ministerio del magistrato, e acquistar nome
con tutti questi miei dibattimenti forensi e col frasario mio intorno a cosiffatte materie, mi
perché la famigliuola, in lotta perennemente col bisogno, aveva sempre avuto paura dell'
magno mente eterna /... / col suo voler governa / dando il moto
governare il regno, era stato ammazzato col veleno. collodi, 293:
governava la guerra... col ciglio il ciel governa e folce, /
trovarono dove fondarla. rovani, ii-96: col conoscere dolce amico, udrò più il
di sopra il porto, la qual, col suo lume, / li navicanti la
1-2-89: piene le botti, si governano col solito mosto cotto, ma freddo,
mediante cui un tal tommaso jona, col consenso del governatore di roma, entrava
de'cristian quel fu / difendendoli sempre col suo brando. varchi, 18-1-231: eletto
goldoni, iii-341: la govematrice vien rimunerata col titolo di mezzana? guerrazzi, 2-765
ganzarmi, i-2-95: molti [cervi] col laccio ne son colti ancora, /
, li-1-429: ognuno ha da stare col governo secolare per poter godere qualunque bene
. g. ferrari, 3-380: col vescovo si ha il governo della parola e
piglio. galileo, 1-1-299: si ridurrà col buon governo alla pristina sanità. lippi
vincitor, se per ventura / di me col suo favor piglia il governo.
risultati. mazzini, 1-743: il contatto col governùccio di ricasoli e salvagnoli v'ha
. civinìni, 8-164: appoggiato col gomito all'orlo del gozzetto guardava giù
ammalato, empie il cozo d'acqua e col becco si fa un cristero. ramusio
attende, / il gozzo gli trafora col pugnale. gemelli careri, 1-v-338: per
1239: l'ultima carrozzella sgangherata / col cavallo arrembato, / il muso nel
mi crepa il gozzo. -essere col gozzo pieno di schiuma: essere invidioso
: quella eredità vi ha sempre mantenuti col gozzo pieno di schiuma. -farsi
t'alletti / co'cenni, o col gracchiar, che tu ne lasci / sotto
cerchio poi queste persone, / fan col gracchiar più roco mormorio, / che
: a gracidar si sta la rana / col muso fuor dell'acqua, quando sogna
margoni, ecc.], c col gracidare fanno un gran romore. leopardi,
e. gadda, 15-41: essi tentavano col dimolto bociare... e con
sopito. pascoli, 1316: brigo col manevole marrello / roncava al calcio i
i gastighi non è sempre necessario darli col flagello, e quando convenga adoprar questo,
. targioni tozzetti, 9-275: il gradimento col quale il pubblico, alcuni anni sono
prima sbozzatura del marmo, ritornandovi sopra col ferro così domandato. d'annunzio,
salendo, fin dove loro è parato: col quale intaglio, i monti sembrano gradinati
in bella simmetria sui gradini del sepolcro, col risalto un po'crudo che hanno le
via. = da grado1, col sufi, strumentale. gradiòmetro,
mio dono; anzi pur paghi, / col non negarmi cosa / per lei sì
di gradite / belle speranze, si tuffò col petto / entro i suoi gorghi.
stagione e l'ora men gradita, / col membrar de'dolci anni e de li
16-i-21: già gradivo egi- darmato / col fanciullo faretrato / inferrifoca il mio core.
monta e cala, / preme, e col bel- tadone in alto ascende. giordani
quasi a viva forza spinti a fraternizzarvi col popolo, giacché siete ancora troppo persuasi che
piero di più età, lo volle avanzare col grado. cellini, 2-55 (397
schiera davanti alla schiera avversa, salutandosi col saluto del grado e della dignità rivestita
1-285: ha ottenuto la licenza liceale col premio di secondo grado. serao,
ferro ', che valgono respettivamente cercare col forte della propria spada il debole di
debole di quella dell'avvèrsario, e essere col forte di quella a contatto col debole
essere col forte di quella a contatto col debole di questa. 37.
li-2-347: braganza migliorerebbe volentieri i vincoli col cristianissimo assunti, quando riportasse il grado
sedendo [il prelato] legge l'epistola col graduale o tratto...
6-81: dividevano [i nobili] col re la suprema potestà, graduandola per
sia gravido del futuro, e come col presente passar si possa graduatamente e fermamente
campane ed altri recipienti usati per misurare col mezzo de'volumi dei liquidi e dei
0. rucellai, 2-2-12-182: platone col lume solo della natura giunse a far
, 2-135: i punti esterni li appongono col sussidio d'una pinza speciale, che
che fece costui, a fin che, col fingere di quella, potesse graffar qualch'
. casti, 63: così talor col sorce il gatto fa: / ei ruzza
, e mitigatole il dolore delle graffiature col sugo d'alcune erbe. p. verri
sgraffignare, denom. da graffa, col sufi, peggiorativo -ignare. graffignóne,
onde tirollo / caron nel legno suo col graffio adunco. giraldi cinz-io, iii-3 (
ferro a più branche, variamente uncinate, col quale, legato a una fune,
, i-370: si batté chicco e col sangue, un graffio sopra il braccio,
liscia. vasari, i-170: aggravando col ferro vanno dintor- nando e tratteggiando la
stranieri l'uno all'altro, ciascuno col suo piccolo tesoro a difenderlo coi morsi e
dalla corrispondenza costante di ogni segno col rispettivo suono). carducci,
amanuense del trecento, che fa ai pugni col tuo stile e con la tua grafia
cronaca [del poliziano] hanno riscontro col gusto e lo stile, con l'estetica
. jahier, 91: io andavo col barroccio di mio cugino a caricare la grafite
tromba rinforza, tutti i presenti aiutano col gesto, colla voce. -cadere
lingua giapponese. alfieri, i-126: col mezzo di una grammatica e vocabolario spagnuolo
8-81: noi le metteremo in nota col nostro usato volgare, fuggendo i vocaboli i
, 2-12: il 4 longe 'poi col superlativo va sì bene d'accordo,
: maciulla e altrimenti 'gramola'chiamarono instrumento col quale frangono el lino acioché la buccia
sole, se si può, altrimenti col caldo del forno, ma il lino non
. garzoni, 1-843: poi si copre col restante della farina, e si lascia
molandolo e percuotendolo con piccoli martelli, per col legame tutte le parti e
1-340: fu proposto di gramolare la pasta col farla passare e ripassare fra due cilindri
. g. raimondi, 1-128: col fazzoletto, si asciuga la grana di
della magna. leonardo, 2-106: col becco... esse grane [di
dimestica, dipinga anche nei nostri / campi col fiore la passion divina? bocchelli,
ronza, lv-162: fissata questa discrezione col 'granaio generale d'abbondanza 'da me
-, mormorò la ferraia picchiandosi il capo col nocco dell'indice. -chiudere
corte., i-486: alcuni si consolano col dire che i topi sono molti dove
da papi ho già portate, / col segno in testa e drieto le granate.
3. locuz. - benedire qualcuno col manico della granata; asciugargli il sudore
garbo, in verità da benedire, / col manico però della granata! giusti,
, 2-77: il barolo chinato, col suo profondo gusto amarognolo e col suo
chinato, col suo profondo gusto amarognolo e col suo bel colore (« granata
è conficcato nel bancone del falegname e col quale si tiene fermo il legno da
bocca piana da picchiare, e dall'altra col granchio per mettere a lieva e cavar
cade a punto / il sol, quando col granchio si raggira. galileo, 3-1-424
. 9. locuz. -arrivare col passo del granchio: essere molto lento
quat- trinacci ch'io aspetto arrivano sempre col passo del granchio. -avere
d'adesso, immiseriti, striminziti, col granchio alla borsa. -avere più dello
26-141: turpin più non veniva segnando / col granchio in man, ma con la
-prendere un granchio a secco: rimanere col dito stretto in una morsa. -al
trarli fuor con le mani, né col frugatoio. -trarre il granchio dalla scarsella
annunziata. panzini, iv-305: 4 gran col lare ', il distintivo
. panzini, i-563: tagliava parsimoniosamente col coltello certe fette larghe che scomparivano nella
di me a la sua tornata trovandomi col corpo grande? ». rispuose il
trovate la madre vecchia, e la moglie col corpo grande, e sei figliuoli,
in casa mia, dove ella giungerà col favor delle tenebre e, si illude
e di natura, e che né anche col vero si dee oltrepassare. slataper,
. villani, 7-38: feciono cercar pace col re carlo e con gli altri signori
., 10-36: e1 s'ergea col petto e con la fronte / com'
una mia povera gabbanella, ed insieme col mio figliuolo, me ne tornai a
5-2 (22): egli grande essendo col re per consigli dati, sposatala,
si faccia pompa di sgherri, potendosi, col nobilmente trattenere in lor luogo uomini eccellenti
: panni per voi faccia grandemente governarsi col tempo. cornaro, 106: né
dipende dalla grandezza della sua immagine congiunta col giudizio che si forma della distanza di
radrizza [il calzolaio] i zoppi col zoccolo alto, e sopra tutto alle signore
io faccio ingiuria a la grandezza vostra col patir mio, disperando di quella sua
. nieri, 321: voglion la minestra col brodo, minestra fina, o grandine
: confrontate la qualità e quantità dei fondi col frutto ricavato o col risultato della vendita
quantità dei fondi col frutto ricavato o col risultato della vendita, e poi concluderete
, li può sempre un autore giustificare col dire: è cesare, è cicerone,
sarebbe desiderabile che questa casa di lavoro col tempo potesse cangiarsi in una grande scuola
sabbiose, ove il terreno si accorda col colore delle sue penne. l. ugolini
la quale [uva] trebbiana è bianca col granello ritondo, piccolo. ramusio,
bartoli, 3-25: vada ora chi può col microscopio all'occhio, e pruovisi a
, 26: togli un coltellino e va'col taglio fregando su per lo foglio tinto
sotto le granfie dell'orso piuttosto che col peccato nell'anima. tramater [s
a rappresentazioni, rapide, in cui col terrore e con l'orrore impreveduto si studia
, iii-76: 'granito', nome col quale si indica nella incisione, o nell'
fede. a. paoletti, 285: col sedere alla mensa del re raccogli il
e rinserrato in gabbia ad ingrassare / col gran di adulazione. cardarelli, 6-135:
mezzo al grano, mescolare il grano col loglio: confondere i buoni coi cattivi
i buoni coi cattivi, il bene col male. cavalca, ii-193: lo
ed eletti. siri, v-1-620: questi col grano di molte virtù mescolando il loglio
6 (98): dimenava, col matterello ricurvo, una piccola polenta bigia
aspetto che la fotosfera assume all'osservazione col cannocchiale, per cui essa appare come
, e pende con gli occhi e col fronte sopra a quello che sia posto in
t'alletti / co'cenni, 0 col gracchiar, che tu ne lasci / sotto
quello del sego giacché detta grassa si vende col sego 4, 1. luraschi,
, non serve ad altro che per lavare col medesimo vino i graspi ed i gusci
... restando la tunica esteriore col picciuolo appiccata al graspo. 4
cuocerli come landru cuoceva al forno, col rosmarino. = voce dotta,
e chiamano l'uno e l'altro col nome di * grassatore '.
quagliano, ne fanno il cascio, e col puricciolo il broccio: ma riescono meno
non voglio aver niente a che fare col loro modo ristretto e piccino di considerare
grassa di bacilli che scodinzolano addomesticati e col fiocco al collo, come fox terriere
un pane asciutto / che a noi col grasso e col soave vino. b.
/ che a noi col grasso e col soave vino. b. davanzali, ii-
in origine 'grosso ', poi col senso di * grasso '(già in
serafino e galasso / una tovaglia lavata col grasso / che mostrava la mensa per le
nuovo cibo, e d'essere aiutata col grasso che continuamente si rinfreschi.
rammorbidiscono con certe loro sostanze mordenti e col grassume di balenotto. d'annunzio,
inondazioni de'fiumi,... col fior di terra e grassume, alzano e
. = deriv. da grasso2, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
la grata. buti, 3-118: col fuoco lo fe'arrostire [santo lorenzo]
e se li batte la grata sottilmente col numero dei quadri che prima avea fatto
, ii-4: sì gratamente e benignamente col popolo si portò, che padre della
che padre della patria il popolo insieme col senato lo salutò. bisticci, 3-43
novene, e alla graticcia / staran col frate piangenti e dimesse. 3
, i-215: -padre! -gli diceva saridda col naso alla graticola del confessionario -compare nino
4-91: già andava gratificando se stesso col pensiero che sarebbe chiamato vincitore dell'affrica
dilettandosi d'arte di canto, disiderano col cantar, massimamente diminuito, gratificar la
b. cavalcanti, 2-228: accomodandoci col parlare a quegli che non si tengono
i-32: si recò a san francesco col suo carro e i suoi buoi, e
deh perché queste / luci non chiudi col tuo dolce oblio, / o placido,
cesarotti, ii-198: scese la notte col grato silenzio, / e il nuovo giorno
bell'ombre adorno, / ch'i viandanti col mormorio grato / a ber invita e
allo sperar risponde / grato l'arbor col frutto. tommaseo [s. v.
là, ma son qui meco / col sangue suo e con le sue giunture »
vuol dorare a fuoco, o che abbia col tempo perduto il primo colore.
4-170: vito s'era accostato grattando col mestolo l'archermes risecchito nelle pareti della
alla contadinesca. nievo, 1-314: col violino che sapeva grattare così alla matta,
lingua, tristo il guadagno che i maldicenti col loro mestiere accattano. batacchi, i-41
1-2: 'grattami la pancia '; col grattare il corpo alla cicala, si
dal grattarci allegramente la pancia, finimmo col dire che « avevamo sentito camminare e pascolare
capo; par proprio un che bestemmia col core. lippi, 5-52: rabbiosa
capo verso il ciel tentenna, / quasi col piede il pavimento sfonda; / or
: si mordon l'ugne, e col grattarsi il capo / pensano ai mamaluchi e
dipignere un uomo in lieto stato, / col pennel della lingua, basta dire:
e mettendovisi sotto si die'a stemperare col grattatoio la cupa tabe foiosa, piena,
4-710: vito s'era accostato grattando col mestolo l'alchermes risecchito nelle pareti della
. = deriv. da grattare, col sufi, strumentale. grattino2, sm
il primo, era un antico soldato, col faccione a grattugia, rosso come un
prima d'andare... a profumare col fiato, attraverso alla grattugia del confessionale
dio, sei da capo a grattugiare col biagio? 6. con significato
suolo a suolo, come s'acconciano lasagne col cacio grattugiato. boccaccio, dee.
graziò di due preziose patenti, bollate col suo suggello, nell'una delle quali si
2-701: conclusero, che le risoluzioni prese col parere di tutti i capitani,
per le condoglianze e gratula- zioni col nuovo re. fed. della valle,