piano verticale contenente l'ago magnetico) col piano meridiano geografico del punto stesso;
a prodursi un rapido declino, tanto col prevalere d'indirizzi freddamente intellettualistici e accademici
1-i-336: nebbia rapida e densa invadeva col precoce declino del giorno invernale le strade
fare sdraiare per molte ore l'ammalato col capo più basso del rimanente del corpo
dalle acque già depurate e rese potabili col cloro. = voce dotta,
insufficienza renale. 2. procedimento col quale si tolgono in tutto 0 in
cent., 10-6: uberto uberti, col mangia infangati / vi furon presi,
iii-551: lentamente circolando i detti umori col sangue..., andarono a decombere
l'acido dell'altra, che non col proprio? si decompongono e, contemporaneamente,
, annunziando, che finalmente si confonderà col piano dell'equatore. 5.
= deriv. da decoramento, col sufi, -ale sul modello 6
che fece guardar con venerazione e decorar col nome di virtù certe azioni penose,
nessuno di quelli che in italia si decorarono col nome di filosofi, ottenne mai né
ii-15-222: gruppi parlamentari che si decorano col nome di partiti. 2.
: « vedo che siete stato anche decorato col nastro azzurro delle vergini ».
vede fingai, ch'era alle prese col nemico. manzoni, pr. sp.
filosofia del wundt scopre la sua debolezza col mostrarsi impotente a dominare il problema del
sottomessa e più docile, quasi connaturabile col suo corpo senza dominarlo.
scoperchiata degli odii cittadini cominciavano a drizzarsi col petto e con la fronte i dominatori.
? e poscia cel goderemo qui insieme col domine ». il prete disse che gli
boia che a la forca / t'aspettava col diavolo! or vuoi andare / per
bentivoglio, 4-1229: l'acquisto del forte col dominio dell'argine aprì liberamente il passo
potermi godere la situazione di questo paesaggio col saporito dominio col quale da ragazzo maneggiavo
situazione di questo paesaggio col saporito dominio col quale da ragazzo maneggiavo i paesi finti
che'cavalier suoi si scostassino / e più col saracin non contastassino. -perfetta
àn di tener sempr'umili vaghezza / col prepotente loro alto dominio; / non avrian
in antico dato al camauro de'preti col cappuccio per difesa dal freddo. così per
», e anche lui chiamano ora col don. 2. la persona
anno 1335 a kalen luglio 1337, e col do- namento del tenpo insino al detto
dolor nasce il diletto / e gemella col fior spunta la spina. gemelli careri,
., giovane vite essendo stata piantata col picciol arbuscello del popolo veneziano, ancor
fatto a silvano a cui si sacrificava col latte. lami, 2-35: quando
, diminuito dal nome dell'autore, col quale egli è pubblicato... onde
, un dono del signore, e col pregiarlo si mostrava riconoscenza al donatore.
non sia pura e semplice come fatta col solito motivo della liberalità; che però ogni
, l'ingegnere aveva firmato l'atto col quale cedeva alla velia i propri crediti
testoncino, e la faccia come dipinta col mosto: porgeva alla donna un cofanetto
mi pare che mi abbino mezzo uccellato col dondolarmi tanto, non la lascio venire già
, e tutti i dondoli, / col petens, coll'implorans, col non solo
, / col petens, coll'implorans, col non solo. 4. figur.
.. mi tolsero da le orecchie col loro don, din, don, mille
donna a tutt'ore, / aulente rosa col fresco colore. guittone, i-14-226:
e del perduto impero / par che col grave e taciturno aspetto / faccian fede e
= deriv. da donna, col suff. collettivo -ame. donneare1
finché si avvezza la prole a donneggiare col rosario! * = deriv. da
, / con gli occhi vaghi e col cianciar donnesco / lacci tendea. sannazaro,
lito. = di donna, col suff. femm. -essa che ha intenzione
lami, i-i-lxxvi: fecero livello in perpetuo col pre detto priore guidone della
si passò in sardegna, e stette col donno d'alborea ed innamorovvi d'una sarda
una disciplina, a un sacrificio, col semplice dono di sé. -con
... / questa è la carità col dolce foco / che dell'eterna pace
dicevano la donzella, e io sto col clero. -la governante, la fantesca,
/ in sul calar del sole, / col suo fascio dell'erba; e reca
non comprendersi con questi duoi termini, ma col destro e col sinistro e con l'
duoi termini, ma col destro e col sinistro e con l'innanzi e col dopo
e col sinistro e con l'innanzi e col dopo. michelstaedter, 219: per
soldati, iii-62: già lontano col pensiero, egli cominciava a sentire che
anche senza orologio, dal vaporetto bianco col fumaiolo rosso e nero che doppiava,
inglese, o tedesco, ecc., col dialogo stampato in greco sotto alle figure
2. sm. la colonna sonora eseguita col metodo del doppiaggio; doppiaggio.
speciale pinza, il ga- stroenteròstato, col battente ch'è mollificato da una doppiatura
allora occupate dalla francia, e fidanzava col figlio del delfino la propria figliuola maria
così indifferente in viso, così sfrontata col suo piede sotto la tavola, lo
settentrionale. bartolini, 16-69: incominciò col raccontarmi una filastrocca riguardante « suoi mattoni
/ prima con la beltà, poi col diletto. g. bentivoglio, 4-146
79: doppi io chiamo quei tempi che col parte cipi© e col verbo
che col parte cipi© e col verbo * avere 'o * essere '
man morire; / lascia ch'io suoni col battaglio a doppio; / al primo
vicinato senta i miei fatti? -voletemi col doppio, come solete, o pur non
ve ne date pena, perché crescerà col tempo e si farà grande, e
: lui era piccolo, sempre vestito col doppio petto blu e due o
il bolo: e ciò si fa col coprir prima di gesso da oro la
tramonto e spiccare con le sue chiese e col verde dei giardini e dei viali sul
/ le vecchie mule e gli asini col basto. marnioni, 1-95: in
facciamisi udir, sì come sòie, / col suon de le parole, / ne
sole un giorno di novembre, appoggiato col braccio alla spalliera del sedile, in
strato di amalgama d'oro dal quale col calore si fa poi evaporare il mercurio
minutissime miniature, quelle dorature, quelle figurine col mostaccio e coi panni impiastrati di vari
745: io mi sono fidata di te col darti quelle mie dorerie, e tu
cominciava a ridere la finestra del rinascimento col suo colonnato ad arco rotondo e,
fuoco, son quelle appunto che saltan su col pizzicor del marito. =
e i dormienti d'italia che, col nuovo anno, è sorto anche un poeta
chi n'ha avuto minore danno è col tetto de'dormentori o delle chiese scoperto e
il convento de'pp. domenicani, col famoso dormentoro. saccenti, 1-2-23: vedrete
s'affannarono a scuotere la cristianità dormigliosa col ricordo della passione e il terrore dell'
stava, / come si dice, e col grifo russava. della casa, 559
in un'osteria. 2. col complemento dell'oggetto interno: dormire un
vecchiaia [dei ghiri] si caccia col dormire del verno. imperoché dormono tutto il
: andiamocene tosto a dormire, e levatoci col sonno la stracchezza della notte, domattina
una voce sorda, che il sornione, col favore del demonio di mezzanotte, l'
comodino /... la sveglia / col fosforo sulle lancette / che spande un
. fonet. di consonante che si pronuncia col dorso (cioè con la parte posteriore
antera che si pre senta col connettivo inserito sul filamento dalla parte
pini. bontempelli, 7-244: ora strisciava col dorso attaccato a una parete. saba
loro dorsi squamosi due volte, soprastanolo col capo e colli altri colli. ariosto
parini, 391: ma la superstizion col cieco morso / frenò gl'impeti arditi
mano, raccolta in una custodia di marocchino col titolo in oro sul dorso, e
, sovra un cappello rifatto, arricciandola col dorso delle forbici, curando di non spumarla
sono, e due tanti / premon col piè de la gran madre il dorso
tragitto un ponte, / che sovrastava col pietroso dorso / di cotant'acque alla perpetua
che le parti della miscela sian dosate col dovuto accorgimento; ché per un grano
una enorme dose di superbia; e col ministero attuale ho avuti incidenti, pe'quali
onorò [cimabue] la sua patria col nome e con l'opere che fece
della stanza un timoniere dorme, seduto, col braccio sul dossale della sedia e la
l'ima a braccio dell'altra, col dosso al muro. pascoli, 836:
e rosse, e l'alie grandi, col dosso ombreggiava in verde chiaro. boccaccio
: la fronte e gli occhi si spazzò col dosso / della mano. baldini,
vanno e vengono dal capannone alle calle col carico di 130 barili di vino,
mia, di scarlatto, e qualcuna col vaio o foderate di dossi. nannini [
il mio dosso. banti, 8-129: col vestito nuovo, un modello di liquidazione
! oriani, x-26-128: ne parlerò col signor mario: infine la tenuta è
elisabeth e dotale di ferdinando si amministrava col nome con le dimostrazioni e con gli
serva, non lo ha da far col mio. pindemonte, 2-69: noioso assedio
fossero curati quei che dalla divina giustizia col severo castigo della diminuzione della mente de'
naturalmente, ma un vero gabinetto, col sedile di porcellana. -anche di qualità
la contea d'angiò, acciocché egli col padre re di francia fossono più ferventi
, coi suoi molti difetti, e col singolare acume del suo ingegno, rimasi
da doctus * dotto ', col sufi, -ficus da facère 'fare '
picciole macchie ha egli ben ampiamente cancellate col teatro sopracitato, la volta dottissima ed
= deriv. da dottore, col sufi, spreg. e collett. -ame
. = deriv. da dottore, col sufi, -ezza di altezza (v.
; / adoperate la vostra dottrina / col conte orlando e con lo 'mpedadore
, e a la rapina / intento stai col becco di cicogna: / né guardi
194: né roma pur; ma col mental suo lume / italia inerme, e
dante, / incomincio mia boce / col segno della croce, / che mi
interrogative (dirette e indirette), col valore di un compì, di stato
) e, preceduto da prep., col valore di un compì, di moto
il tuo nascimento. -raro. col valore di 'in che cosa '.
, / dove or ora approdammo, ei col suo incarco / giungea frattanto. leopardi
agli occhi quell'immensità di onde mescolate col cielo, e al petto tanta e
: il prefetto delta cittade... col sentimento del popolo andò dall'imperadore.
più devota che non sole, / col tedesco furor la spada cigne, /
non è ruggier costui, / che col cor sempre, et or con gli occhi
il mondo spirituale, cioè gli angeli col cielo empireo e il mondo corporale che
o con la cattiva misura o col peso scarso o col cambio del danaio o
misura o col peso scarso o col cambio del danaio o con altro.
rendere veniva dalle parte orientale... col quale era la sua donna, la
d'ogni dovere: ingiustafunzione intensiva (col valore di 'proprio ',
dovere di parlare delle cose c'hanno visto col tono del conosci la donna tua
zione; e il sole pareva indugiare col vibrìo dei suoi raggi lungo i filari
quali par che le vogliano gittar via col farle saltar fuori del petto e del vestimento
egli... ne fè parola col papa, a cui parve che in tutto
(marchand de bois d'ébène). col nome convenzionale 'legno d'ebano '
facendotelo comprendere, cioè cogli occhi, col gesto, coll'atteggiamento...
landino [plinio], 557: ancora col fumo dello ebulo, cioè ebbio,
il pettirosso e la capinera, e col quale allora si tingeva, d'un cotal
al fine, carezza il tuo cuore col dolce / bere e ricrea, desinando
si lasciò prendere dal ballo... col viso acceso, gli occhi ebbri,
suole accostare a sobrius 'sobrio ', col senso di 'chi non ha bevuto
... che qui resti, / col tuo canto / dirai quanto / già
glebe / ond'ho la vita, e col poder la vigna: / e 'l
, arruffato, sudicio, stralunato, col cappello sulla nuca, girava per le vie
, dei problemi, del mondo, col tono di chi si mimetizza.
comprare, a cambiare, in colloqui perpetui col droghiere, col pizzicagnolo, col fruttaiuolo
, in colloqui perpetui col droghiere, col pizzicagnolo, col fruttaiuolo, col mereiaio,
perpetui col droghiere, col pizzicagnolo, col fruttaiuolo, col mereiaio, coll'ebreo
droghiere, col pizzicagnolo, col fruttaiuolo, col mereiaio, coll'ebreo. foscolo,
ebria- vano senza misericordia lo spirito vostro col suo. -rifl. ebriarsi di
-rifl. ebriarsi di sangue: eccitarsi col sangue, versare il sangue altrui con
landino [plinio], 557: anchora col fumo dello ebulo, cioè ebbio,
sacro / or con le dita ed or col plettro eburno, / sette nervi diversi
cetra e lungamente, a prova / col sacro fonte, pizzicai le corde.
selva, e il gentil ramo eccede / col breve onor de le digiune fiondi.
si trovava, in camiciuola di flanella, col fazzoletto in testa, le gambe stecchite
sangue da tutte le parti: pareva, col dovuto rispetto, un « ecce homo
è loro costume, uno onorava l'altro col titolo di « eccellenza »; di
davano dell'eccellenza, e gli parlavano col berretto in mano. ojetti, i-268
baldini, 4-55: a dar le vivande col loro sapore naturale il cuoco parigino si
radice all'ellere: / che se col tempo e col poder s'aggravano, /
: / che se col tempo e col poder s'aggravano, / non lasseranno
perché il sole non ha il suo centro col centro del mondo. baldi, 438
liquida che... deve sempre congiungersi col centro della sfera formata dalla superficie regolarmente
svevo, 1-91: lo seguiva giacomo col volto da adolescente serio, un grande
: combattei gli eccessi del fanatismo repubblicano col zelo dell'umanità e della ragione.
introdurre una proposizione limitativa o eccettuativa (col valore di a meno che, salvo
-ant. in costrutti avversativi (col valore di però, tuttavia).
cavalcanti, 7: noi vogliamo fare col legato solenne lega in difensione degli stati
quali solo avrebbero dovuto tenere le città col loro fascino. -locuz. prepositiva
, e in via di eccezione, col tempo si diffuse. bocchelli, 3-57:
respingendo l'eccemio riguardo, e che col pretesto forse che il posto d'arauco zione
, deriv. da ecchim [osi] col sufi, -orna. 6.
eccelemorragica di colore rosso violaceo (che col lente, ottimo (sia in senso
della migliore qualità dualmente ingiallisce per poi scomparire col (così da non essere soggetto ad
a quell'età, tutto aveva finito col metter capo a quel male.
il volere ad eccessi, avèali insieme, col tórre il potere, impediti. b
regno. f. negri, 255: col ventaglio pur di tavola alla mano va
suoi paesi i guerrieri si eccitavano al sangue col sangue delle ferite che s'infliggevano.
del tempo, che l'accordi / col buon consiglio. parini, giorno,
fosse derivata dall'eccitazione risultatale dalla disputa col figlio. cicognani, 9-5: l'idea
personalità, l'ecclesiastica e la laica, col prevalere della prima nel medioevo e della
sarebbe stato bene dar sodisfazione al pontefice col rimettere il carcerato al foro ecclesiastico,
, che s'era immaginato d'ingraziarseli col mostrarsi di manica larga, li aveva
costei conforta il saracino, / ecco col corno e con la tasca al fianco
è il riccio di mare), col corpo globulare, emisferico, a forma
voce dotta, deriv. da echinops, col sufi. -ina. echinorinco,
classe acantocefali, del tipo nematelminti, col corpo appiattito, striato trasversalmente, di
gr. èxivo? * riccio ', col suff. diminutivo. èchio,
del presbiteriano, sono in relazione diretta col progressivo disfacimento dell'epoca. = voce
interi, come se si avesse da disputar col sole per eclissarlo. verga, ii-508
. monti, iv-362: la mia amicizia col sig. sgricci è perfettamente ristabilita.
l'eco d'antico ricordo, / col suono di nuovo rimpianto. cicognani,
, 3-140: nomi che destano, col loro solo suono, anche a chi non
; 4 casa, ambiente ', col sufi, -ost8f) <; 4 simile
redditizia i vari fattori, il risultato voluto col minimo impiego di mezzi. -in partic
rimasta orfana anch'essa a diciotto anni col fratello molto più piccolo di lei,
è una brutta malattia che guarisce soltanto col siero, dato senza economia.
ordine pubblico, la civica deve intendersela col gonfaloniere e col vicario. papini, 20-
la civica deve intendersela col gonfaloniere e col vicario. papini, 20- 116
in cinqu'anni si celebrassero giuochi pubblici col nome di eleuterii, cioè di libertà.
ed ei sognando sempre un elevàmini, / col capo fitto in quelle scorribandole, /
più starai sopra el cielo e imito col tuo creatore, tanto manco sentirai il tempo
grandi nuvole si elevano al di sopra del col giana con molta intelligenza scenografica.
colonne superstiti del tempio d'apollo, col loro aspetto massiccio e rugoso, mettono un
le due torrette] se non in pianta col segno de'tre
... che, sonata la campana col rintocco e raunato legittimamente il consiglio,
. letter. atto consapevole e deliberato col quale una data possibilità, a preferenza
dal torso, sì n'ebbe consiglio col re luis di francia. sacchetti,
14-88: il risultato delle elezioni amministrative col sud monarchico e fascista in grandi città
del nascere eliaco delle pleiadi nel mattino insieme col sole. = voce dotta,
bambina nacque già delineata a perfezione, col nasino sottile, un fregio a elica di
giorno d'elice si copra, / rotante col suo figlio, ond'ella è
versi, / e urania m'aiuti col suo coro / forti cose a pensar
e biondo allor splendeva / l'elicriso col fior tutt'inaurato, / che sì fulgente
particolari ed accidentali, non potrebbe conciliarsi col principio generalmente riconosciuto. de sanctis,
eliolatria del carducci cresce, dunque, col crescere dell'età. = voce
= voce dotta, da elio col sufi. -one. etiòpia,
piglia il nome dal girare de'suoi capi col sole. = voce dotta,
adunque i magi che ugnendo tale pietra col sugo di tal erba, e consacrandola con
/ in sul calar del sole, / col suo fascio dell'erba; e reca
la radice all'ellere: / che se col tempo e col poder s'aggravano,
: / che se col tempo e col poder s'aggravano, / non lasseranno i
. come pron. dimostrativo di cosa (col valore di 'ciò ', * quello
, o come particella pronom. (col valore di 'lo ').
su l'elmetto avea / e cadde col pennacchio in sul terreno. guicciardini,
voce dotta, deriv. da elminti, col sufi. -osi. elminticida, agg
elmo corintio con l'occhio duplice e col nasale diritto. ojetti, i-297: lo
di passeggeri frettolosi e irritati, pare, col suo elmo nero calato sulla faccia gialla
più grande: ormai lo si vede uscire col cappello sugli occhi... ha
) non manca il funebre elogiatore che col singulto nel naso e le lagrime sovra
. temperate, in guisa / che accoppiano col nuovo il grande marino, 364:
ciò, sì gli cinse una spada col pomo e l'elsa d'oro, e
6-ii-171: ristaurare questo corpo sommamente emaciato col vitto pieno. magalotti, 19-57: tanto
. cecchi, 9-256: quel volto, col suo gommoso pallore, e le labbra
... ella è connessa necessariamente col celebre e pessimo sistema emanativo. gioberti
il territorio padovano e a consumare, col loro soggiorno di sette mesi, i nostri
ad emancep- pare lo spirito umano conversando col diavolo ed insultando con incredibile audacia all'
bocchelli, 3-67: la storia sarà severa col secolo liberale, non per le sue
(sec. xiv, ma comune solo col sec. xviii). emasculato
si versa nelle ghiandole ed è eliminato col sudore. tramater [s.
dirmi sottovoce, quasi un mistero, col berretto in mano; e s'avviava
strategici) con un altro paese (col quale è in antagonismo politico-militare).
che abitano nel fiele, e che tali col crescere, e col perfezionarsi diventassero.
e che tali col crescere, e col perfezionarsi diventassero. d'alberti, 344:
di sedersi sul trono egli stesso, col veleno... fe'terminare il regno
'embrocca', spezie di medicamento umido, col quale s'irrigano i membri infermi.
* embrocazione ', specie di unguento col quale si fanno le frizioni ai muscoli prima
. = deriv. da emettitene, col sufi. -olo. emènda » sf
. fr. detta valle, 116: col sangue pria, come 'l destili
tira, / l'emenda laverai, poscia col drudo / abbruggerotti in un'istessa pira
modificare la composizione della terra coltivabile, col mischiarvi od altre specie di terra o
mi daria delle ferite, per emendare col sangue ad una tanta mia dapocaggine,
e appresso, ragunando uomini eruditissimi, col giudizio loro riformò ed emendò infiniti buoni
. s. mi dà la burla col dirmi che io legga ed emendi con severità
mostrarti qualche pelle tarmata, o troppo col rasoio scarnata, o che sia emendata
qual cosa, carissimi fratelli, vogliate col cuore contrito ed emendati degli vostri peccati
sorridente, dalle spalle possenti ch'emergevano col seno dall'abito sfarzoso di broccato giallo.
ciator d'in sulle rupi, / col piombo inesorabile l'emersa / testa frangean
con volto sorridente, l'altra immersa / col busto, eretta con le gambe snelle
consolarne i figli; / ma vien col serto d'occidente al crine. barilli
divinità che tutte le creature emette e riassorbe col ritmo del suo respiro.
stavano in parte radicati e in parte spuntavano col verde germoglio. -gocciare.
, quale, la dio grazia, finiran col ridurla l'igiene, la disinfezione e
con tanto disissimi all'agricoltura. barba e col cranio lucente di autorevole calvizie, si sca
. medie. mostruosità di chi nasce col cervello in stato normale, ma con
rammentar qui il fatto dell'emigrazione, col quale la parte più attiva e più
sogetti, non può per nessun conto paregiarsi col mio odio. baretti, 2-68:
. carducci, iii-25-129: mi domanda col cardinale d'este (non eminentissimo,
attorno fra le ragazze e le seggiole col residuo emisfero di quel pallone verde cupo
dolcezza gioconda. boccalini, ii-277: col sangue e fino all'emissione degli ultimi spiriti
realmente fissare i rapporti delle monete nazionali col dollaro oro, il fondo monetario intemazionale
il bigliettaio emittente, convocato alla direzione col manovratore. = voce dotta, lat
si assicura l'acqua nel nuovo canale col alzarla nel fiume emittente, ed estraendola
il bigliettaio emittente, convocato alla direzione col manovratore. 2. sf. radiotecn
4 sangue 'e agglutinazione], col sufi. -ina.
dal gr. aljxa 4 sangue 'e col tura (v.)
del numero dei globuli rossi in rapporto col volume del plasma. =
ha la proprietà di fissare l'ossigeno col quale viene a contatto negli alveoli polmonari
, 1-5: i popoli si aiutano col mare onde cavano, navigando...
emorragia: e può essere spontaneo (col meccanismo della coagulazione), chirurgico (
prima. rigatini-cappuccini, 69: ripeterò col tommaseo che di queste 'emozioni '
due volte qualche cosa; una volta col sapore in bocca e con qualche emozione
= da partorire (v.), col prefisso en-rafforzativo. empasma, sm
del signore, e non operai empiamente col mio iddio. boccaccio, iv-66: o
il cielo / empia guerra protesta / col fiero suon delle tonanti trombe. manzoni
di te novella udii, / che col ferro finisti i giorni tuoi? latti,
con giubilea e quanto ha da dire col medico, e son certo che per
). caro, 16-2: sol col pensar s'empie il difetto, / di
filiabus '. sbarbaro, 1-88: col mio portamento avrei dato degnamente il benvenuto
ch'entrati i portoghesi nell'indie, col crocifisso in una mano e colla spada
: dietro le canne, sbucò fuori cinto col fagotto d'erba. ci veniva
creò il mondo spirituale, cioè gli angeli col cielo empireo e il mondo corporale che
e le di lui parti volatili passano col mezzo di una storta in un rinfrescatoio
b. croce, iii-25-267: col negare come ho sempre negato, e
assediate fortezze, di venire al taglio, col discacciar della città le genti inutili.
: castruccio, subito ragunati sua amici, col favore del popolo fece èmpito contro a
sì èmpito e furioso il maladetto fuoco col conforto del vento a tramontana che traeva
empiere). fatto pieno, riempito, col mato. - anche al
splendore aureo-diurno, / vai girando / col bel carro taciturno, / luminose pur vorresti
particella pronom. (ed è costruito col complemento retto dalla prep. a).
, e che ella apprende come bene, col non ispogliame l'emulo suo; l'
, ii-9-236: sono riuscito a vincere col mio fiero e solitario contegno le piccole maldicenze
dotta, dal nome del genere oenanthe, col sufi. chim. -ina.
deriv. da enant [ina], col sufi. chim. -olo.
enarmonico si possino modulare puri e non misti col diatonico. g. b. martini
che gli antichi greci e romani conducevano col ministerio del fuoco. -sm.
da èyxa (co * brucio; imprimo col fuoco; dipingo ad encausto '.
iacopone, 52-17: levòse l'idolàtria col suo pessimo errore: / puse en
del diderot e del d'alembert, col titolo di 'enciclopedia o dizionario ragionato
che 1'* enciclopedia 'pubblicata primamente col 'discorso 'di d'alambert, e
[l'averani] la manna della letteratura col suo sapore enciclopedico. giusti, 2-52
il giornalista che... maledice col proprio destino la povertà tecnica della encomiastica
, v-3-321: due endecasillabi si seguono col medesimo andare misurato dai medesimi accenti,
dal gr. èvsov * interno ', col sufi. -ina. endìsia
voce dotta, deriv. da endocardio, col sufi. -ite. endocardòsi, sf
voce dotta, deriv. da endocrino, col suff. -osi. endocrinosimpatòfi,
, comp. da endocrino e simpatico] col suff. -osi. endodèrma
voce dotta, deriv. da endometrio, col sufi. -osi. endometrite, sf
voce dotta, deriv. da endometrio, col suff. -ite; cfr. ingl
comp. da endocardio], miocardio, col suff. medico -ite. endomìsio
voce dotta, deriv. da endosalpinge, col suff. -ite. endosarco,
ingoiati, e da cellule ciliate che, col loro movimento, sospingono il cibo verso
= voce dotta, comp. da endotelio col sufi, -forme (dal lat.
voce dotta, deriv. da endotelio, col sufi, -oide (? r.
voce dotta, deriv. da endotelio, col suff. medico roma.
voce dotta, deriv. da eneicosano, col suff. -ico. eneicosène, sm
voce dotta, deriv. da eneicosano, col suff. -ene. ènema,
e li contrasforzi de'solidi... col vigore energetico delle loro fibre gli spingono
la efficace rappresentazione delle cose si faccia col dire diligentemente ogni particularità delle azioni.
: arrivava pigramente sotto al sole, col suo andare dinoccolato, quasi che il torpore
: riaprì energicamente gli occhi e fece col capo segno di no. l'accesso
tentato. di giacomo, ii-508: col suo incesso maestoso, con la sua
tabernacolo, dove è una bella madonna col bambino in collo. -sollevamento, ingrossamento
. marino, cosso rame e col mormorio dello enfiato busso. guido
volto e più che vampa acceso, / col naso ed enfiate presenze. enfiato e
, / crebbe l'invidia, e col savere inseme / ne'cori enfiati i suo'
cavallino imbolsito, che tendeva le narici col solito sforzo fuori di posto dei
. targioni tozzetti, 1211- 225: col quale [istrumento] un tal giovanni.
(enidrocultura), sf. agric. col tivazione di piante in soluzioni
lo più in forma poetica, col quale, sotto il velo di simboli
quegli alti e bassi, io finii col non capir più nulla, è vero,
più nulla, è vero, ma anche col perdere un poco la testa, irritato
] da capo a piedi... col color che si fa con la polvere
enormi pietre od anfore, le quali col peso gli aggravassero al fondo. casti
, steso corpo enorme / spazzan strisciando col petto la polve. m. c.
la speranza, ma la certezza di riuscire col tempo un popolo enorme, gli stati
pone la enoteride, la quale se col vino si sparge mitiga la fierezza d'ogni
,... se si sparge col vino, mitiga la terribilità di tutti gli
catrafatto con l'ense ferreo e col pugione e col famulo satellito. dottori
con l'ense ferreo e col pugione e col famulo satellito. dottori, 1-310:
, che... ha molta convenienza col « non ente » (noi potremmo
gli antichi filosofi italo- greci, e col « nulla » dell'hegel. michelstaedter,
201: il sistema di platone, col suo ente che ha implicito il non-ente
ognor dispone / l'ottimo in sé destin col suo prim'atto, / cui mai
chiamiamo. varano, 16: né dio col preveder le geste altrui / cangia agli
= deriv. da enteradene, col sufi, medico -ite. enterale
enteralgiadolore degl'intestini; malattia più nota col nome di colica. = voce dotta
attivi e passivi) in essi discernibili col pensiero. = comp. da
delle cose chi si esercita in quelle col lume della fede, che non fa tutta
è d'uopo che ormai ti sovrasti / col peso irreale / di tutto il suo
altare del tempio, e lavolli la fronte col vino, e poi li mise uno
sempre consigliabile andarci piano. gerlando lentini col suo commento... riesce innegabilmente
era la neve alta, premendola io col piede, ci entrava dentro fino al
di condè ha avuto licenza di entrar col marito. -passare attraverso, filtrare
quando aprì la finestra, vide janu col suo bel vestito nuovo di fustagno, nelle
conv., iv-1-8: entrai a riguardare col pensiero lo difetto umano intorno al detto
121): non entrare in giudicio col servo tuo, però che non sarà giustificato
e maestri dell'entrate che la mettessero col tesoro del comune. nardi, 338:
privati, si mostra anco il modo col quale i prencipi potranno affittare i loro dazi
uno 'e tpiàxovra * trenta col sufi. -ano. entriacontanòico, agg
). iacofione, 93-53: mamma col core afflitto, entro la man te
reco / ch'io vi percotessi entro col randello. 9. disus. preceduto
gengive collo dito..., col mele o con pine enucleate, cioè monde
lettera sinodica, non è altrimenti enunciata che col nome di moltitudine. b. croce
la lingua italiana concordare il numero singolare col numero plurale, come fanno gli ebrei e
eone universale -l'eternità, identificata col cielo -rappresenta la divinità); cfr
nell'ultimo del ponente, umilemente col guiderdone che al segnore si redde,
* (per il colore), col suff. -ina; cfr. ingl.
(per il colore), col suff. -ite. eozòico,
/ forse tesser nomato sì oscuro, / col pugno li percosse l'epa croia.
abbondante, come pavoneggiandosi, fece mulinello col frustino. -anche di animali.
gr. ^ 7rap 4 fegato ', col sufi. ¦ ina.
7tap -aro? 4 fegato ', col sufi, medico -ite; cfr. fr
fjroxp -otxo <; 4 fegato ', col sufi. -osi.
commune solare la luna fa dodici congionzioni col sole, e sopravanzano undeci giorni della
addottate da'buoni autori, le coonestarono col nome di figure; e raggiungimento della sillaba
senza la dovuta discrezione ed epicheia caminano col solo senso letterale delle leggi, ad uso
deferenti, il cui centro poteva coincidere col centro della terra (omocentrici) i
e picolo circulo el quale discrive el pianeta col moto del suo corpo. mamiani,
numero e armonia... alcuni imitano col sermone solo, come si vede in
sugo di cicoria, né del latte mescolato col té o col brodo, né delle
, né del latte mescolato col té o col brodo, né delle purghe epicratiche.
suoi seguaci, / che l'anima col corpo morta fanno »; e, prima
dei quali venne distinto dagli autori moderni col nome di 'pellicola '. l'
di fiori i cui stami sono congiunti col pistillo in modo che sembrano posti al
poiché allora si può facilitare questo ingresso col tirar molto in fuori la lingua di
epigrafe /). descrivere o narrare col tono conciso proprio delle epigrafi. papini
fuori epigrammùccio che non sia subito battezzato col mio nome. -peggior. e
loro cape'canuti possono dirsi a ragione col greco epigrammatario, oò cppéve <;
. si torcono nella polvere della terra, col viso contratto in uno spasimo immobile,
). 2. artificio oratorio col quale, a un certo punto del
salvatico... infondesi ne gli orecchi col mele, o se gettano puzza con
= deriv. da epiplo, col sufi, medico -ite; cfr. fr
cotesto luogo, avendovi preso moglie e diviso col fratello il patrimonio. abati, 68
e da sclera (v.), col sufi, medico -ite. episcopale,
può abbracciare tutte le parti della cristianità col pensiero e coll'azione ed esercitare in
. soffici, v-1-547: coscienziosamente, col suo stile glorioso, tra di becero e
l'episcopio o l'episcopìa. col quale gli antichi medici cercavano di conci =
misura episodica, ma sbalzato in origine, col peso d'un grave problema morale,
voi, a dispetto de'pontifici divieti, col 'no 'del cattaneo (ch'
di parentesi, di episodi intramessi bruscamente col solo artificio delle lineette; aggiungete l'
= voce dotta, lat. umanistico episodium col significato originario di 1 parte digressiva del
porge a re orso, - muta e col gesto d'èva. = cfr.
vangeli. flaminio, 13: esso solo col sacrificio della sua passione ha soddisfatto per
: legge [il prelato] l'epistola col graduale o tratto, sino all'ultimo
uniforme (detto anche tono retto) col quale il sud- diacono canta l'epistola
, del panciotto e del colletto e col tono d'un prete che canti l'
le passioni e le insidie, che col corso loro pervengono al sommo di quell'evento
continuo dei compagni, che mi denominavano col gentilissimo titolo di carogna; ed i
c. dati, 4-31: col medesimo ordine sono mentovati nell'epitome greca
si divida minutamente, e polverizzata e stacciata col panno, allora si confetti con acqua
[gli anni]... correnti col numero del loro ordine, cominciando da
raddoppiando, concludendo coll'epodo, cioè col sopraccanto, che dà alle strofe pomposo
stor. uso di indicare l'anno col nome del magistrato in carica.
riducono sostanzialmente alla dottrina dei due cicli col fatto mediano del regresso, alterata più
e da ossi- (di ossido), col sufi. chim. -ide che indica somiglianza
e da ossido (v.), col sufi. chim. -ico. epostòsi
a) dell'alfabeto greco, resa col segno e (e corrisponde nell'alfabeto
voce dotta, deriv. da eptadecano, col sufi. -olo. eptadecilico, agg
numero degli atomi di carbonio), col sufi. -ano; cfr. ingl.
voce dotta, deriv. da eptano, col suff. -olo. eptaplèuro,
baldini, 3-241: seguitiamo a scontare fatalmente col nostro sangue innocente le cambiali dei nostri
presenza di sette atomi di carbonio, col suff. -ene; cfr. ingl.
presenza di sette atomi di carbonio, col suff. -ile; cfr. ingl
voce dotta, deriv. da eptile, col suff. -ene; cfr. ingl.
. serra, i-355: anche la polemica col gentile, così importante per certi riguardi
croce non è chiuso, lui, col pensiero, in quel cerchio. continua
in oltre che il coreggio riscaldasse o col fuoco o al sole i suoi quadri
il grado acquistato nel punto c, col quale correrebbe equabilmente per lo piano c
sociale... associa l'utile col giusto, e per tal guisa raggiunge lo
altri pianeti, bisognava introdurre un equante col centro lontano dal centro della terra.
vivea, forse che 'l suo troiano / col petto equato avria d'achille il mento
a una lontanissima spiralica, appena visibile col grande equatoriale di 4000 pollici dell'osservatorio
loro assieme paragonate, o che ànno col zero, se ad esso si paragonano
, 22-21: e 'l cui caro figliuolo col divino / ulisse insieme ad ilio l'
in architettura si esprime talvolta questa figura col nome di mandorla. = voce dotta
muri equidistanti predetti sia la prima porta col suo rivellino innanzi. leonardo, 7-ii-225:
cui dee far angolo retto, o immediatamente col segnarla equidistante alla superficie dell'acqua.
acqua non si partirà dalla sua equidistanza col centro del mondo. bruno, 3-101:
: ha disegnato sulla lavagna una circonferenza col gesso, e gli alunni, ciascuno
quello di costringere i ricchi a vivere col massimo lusso, obbligandoli per altro a
viene all'equinoziale ove si pareggia la notte col dì. varchi, v-328: s'
. c. gozzi, 1-45: col mio picciolo equipaggio, al quale non mi
o mischiato con l'altra robba, e col patrimonio del creditore, ancorché equipollentemente si
d'un senso d'equità naturale, col quale giudicavo me stesso ingiusto e colpevole
dell'equa dispensazione delle cose godevoli operata col concorso degli individui, dei consorzi e
a popolo (e generalmente in corrispondenza col verificarsi di un avvenimento o politico o
aeris 4 bronzo, rame '): col senso di 4 inizio cronologico ';
4 scendentale: un divenire 'col divino motto eracliteo sulla testata: roivxa
di affettata tirannide o di segreta intelligenza col nemico, poiché consigliato da i re
è conosciuto da tutti i vetturini romani col nome di... « palazzo
ojetti, iii-172: ho parlato io stesso col montemayor, avvocato erariale perché convincesse i
, se non por tava col suo trionfo assai oro ed argento, e
ampliata. -scherz. per lo più col senso di patrimonio, sostanze personali,
/ in sul calar del sole, / col suo fascio dell'erba; e reca
a bere a'fediti, guarendo, col rimanente dell'oste la città prese. fra
= deriv. da erba, col suff. collettivo -aglia. erbàio
. = deriv. da erba, col sufi, collettivo -ante. erbàrio1 agg
là 've la rugiada / pugna col sole, per essere in parte / dove
appartenente al gruppo deh'ittrio (e col disprosio, l'olmio e il tulio
in muro, / dipingono or col verde e or col giallo / l'erba
/ dipingono or col verde e or col giallo / l'erba, acciò si
ii-ii (46): i par miei col capo se ne vanno / chinato e
gorgonzola. il francese indica questo formaggio col termine per siili » [come dire
lo vedo ancóra in arnese di erborista, col suo tubo di latta appeso a una
tubo di latta appeso a una spalla, col suo bastone uncinato e col suo portafoglio
spalla, col suo bastone uncinato e col suo portafoglio di marrocchino verde. govoni
: il giovane fendeva la folla tumultuosa col suo passo forte, dalle gambe un poco
i giganti, è nerboruto, muscoloso, col collo taurino, co'capelli ricci tirati
: a secondar i voti miei / invita col più orribile scongiuro / d'èrebo,
a causa dello stretto legame di parentela col defunto, riserva in ogni caso (
4-93: la virtù dei progenitori deve passar col sangue ne'discendenti; e delle azioni
eredi. pratolini, 4-44: uscimmo ancora col babbo ed egli era orgoglioso di me
aveva capito se per una eredità o col suo lavoro. -eredità giacente:
tutti se visto avessero il principe ereditario col suo séguito, sparse una voce,
condizioni fisiologiche, che si vanno organizzando col mezzo de'sensi, e ricevono una
. dessi, 3-14: giuseppe boschino, col ricavo dei buoi ereditati, e con
volentieri predicarmi un idiota eremita santo col suo rozzo dialetto, che monsignor
rozzo dialetto, che monsignor della casa col suo sermone attillato. foscolo,
ordine agostiniano, fondato (nel 1256) col fine di attendere alla cura delle anime
odioso parere, e fecero la pace col duca e con tutti gli erendoli e
1 rimango attaccato ', abusivamente scambiato col gerundio, con 1'aggiunta del sufi
denuncia che l'organo tentò di coprire col suo frastuono, ma senza riuscirvi.
non si possano intendere le cose della fede col discorso della ragione. però molti eretici
però molti eretici hanno errato, volendo col lume naturale mescolarle e cognoscerle. albergati
bella religione veramente dell'imperatore il collegarsi col re d'inghilterra scismatico ed eretico.
scarruffata, e si mise a battere col piede nudo: « no, no,
volto sorridente, l'altra immersa / col busto, eretta con le gambe snelle.
al suo mortaro, / stava bravando col pistello eretto. d'annunzio, v-2-292:
guancia al naturai vezzosa, / torna col giglio a gareggiare la rosa. alfieri,
e battro. ariosto, 3-11: col corpo morto il vivo spirto alberga,
... / gli porga anch'ei col suo parer aiuto; / sicché sappia
miei versi incolti e bassi / ergete sì col vostro almo furore, / sicché cantando
inf., 10-35: e1 s'ergea col petto e con la fronte / com'
discerno bene, / quanto più l'occhio col pensier vi s'erga / scorgendo a
, 1-17: s'erge il pensier col sole; ond'io ritorno / al mio
dal gr. gpyov * lavoro ', col suff. -one di ormone.
applicate sotto gli orecchi, la cuffia col ghiaccio è adattata sul capo; si
= voce dotta, deriv. da erica col suff. chimico -olo. è
voce dotta, deriv. da erica, col suff. chimico -ina; cfr
2-8: fu eretto, nel mccxciii, col consiglio di giano della bella, uomo
quale..., uscendo fuori col gonfalone, battesse qualunque violentasse i popolani
: prostrata su 'l lito, / sol col volto e con gli occhi al ciel
]: alle affettuose commozioni si erigevano col cuore tutto in dio. = voce
me tremende. eccole; intorno / col vipereo flagello e l'atre faci /
gr. épfveo? * lanoso *, col sufi, -osi; cfr. fr
voce dotta, deriv. da eriodictio, col sufi. chim. -ina.
voce dotta, deriv. da eriodictio, col sufi. chim. -olo. eriodinamòmetro
s'apre raso terra, della carlina; col fiocco di seta dell'erioforo.
iii-81: la tenne [cassala] col battaglione d'ascari eritrei che noi gli
la parte nord-occidentale dell'oceano indiano, col golfo persico, il mare arabico e
voce dotta, deriv. da eritroblasti, col sufi, medico -orna.
voce dotta, deriv. da eritroblasto, col sufi, medico -osi.
= deriv. da eritrocito, col sufi. -osi. eritrocruorina,
], 573: gli sciatici si sanano col seme: e con le foglie
de corrente per lo più col quadro clinico della gangrena senile)
sia benedetto il lunatico inchiostro, / col qual l'istoria avete abbeverato: /
grado di affinità egli si trova congiunto col participio. r. bracci, 2-128:
, ch'e'vuole accordare il masculino col feminino. busenello, iii-493: la
pazerello del modiglano. varchi, v-1013: col suo caro consorte in sacro ostello,
ii-2-154: la comune toga coll'ermellino col batolo e colla coda e il berrettone quadro
plur. m. -ci). eseguito col sigillo di ermete trismegisto (anche
è un corpo densissimo, il quale sigillato col sigillo ermetico custodisce così fedelmente le materie
, agg. farm. che è composto col mercurio. tramater [s.
iii secolo d. c. e pervenutici col nome di ermete trismegisto; essi
religione egizia (ermes viene identificato col dio egiziano theuth o thoth)
trovai qui un padiglione d'ermesino bianco col suo cappelletto azzurro, ricamato come le
roma erme mine; / e percuoter col pugno i chiusi avelli, / e
. e finisce il più delle volte col consigliarlo in buona maniera a dedicarsi piuttosto
quale mescolava le superstizioni ed idolatrie pagarle col iudaesimo: e favoriva la dominazione de'romani
pur detto falcone, / fere col petto più che non col becco. bibbia
, / fere col petto più che non col becco. bibbia volgar., v-131
, fratello degli incliti eroi, / col piede nel solco ferace. piovene,
della rinuncia suprema si credono di onorarlo col semplice sacrificio. pascoli, 658: per
le facoltà superiori dell'anima e col preparare generazioni di maniaci, di ram
così delicato che non sembra molto conciliabile col carattere del suo secolo. carducci,
effetto loro, non possono operare che col benefizio del tempo, e mediante quel lento
erompeva parola per parola l'aggressivo discorso col quale spiegare a gerolamo la necessità di
eros confusi il mio sangue, / col bellissimo fiore / cui era devota la schiera
ridurre il sangue alla sua prima dolcezza, col rintuzzare le punte delle parti erosive.
al quotidiano minuto commercio del popolo, col bandire le forestiere di simile specie.
protozoi flagellati, della famiglia tripanosomi, col corpo a forma di fuso, nucleo
pianarle. gelli, 15-i-672: quello strumento col quale si fa tale officio, che
in aer l'ali di falco / batte col ferreo rombo de l'erpice marino.
assiria regnante. testi, i-13: van col fecondo armento / ove più fresca è
ti scorgo al ribellante infido / fugar col ciglio et affogar nei pianti / gli
. f. frugoni, xxiv-973: sgannatevi col riformar la vita deforme, coll'ammendar
, coll'ammendar i pensieri falliti, col correggere gli affetti erranti. parini, xv-73
si trovava, in camiciuola di flanella, col fazzoletto in testa... andava
241: il soldato che mi va innanzi col mio tascapane a tracolla, non è
, perché le mie interpolazioni non legano col rimanente. rajberti, 2-91: se
per amore o altra gara / mostrar col grifo aperto i bianchi denti, / e
al figlio, diplomatico in erba, col monocolo e terre francese. borgese, 1-50
arte, se non di riprodurla idealmente col rifare il processo del produttore. erròneo
contrasto con la verità (e anche col sistema di valori prevalente in un determinato
: nei rapporti con l'abissinia e col suo sovrano, l'italia aveva accumulato
grandissimo, a confine del polesine, col fiume alle spalle. savinio, 2-25
animo andare a vendicare quello peccato, col quale poco avanti aveva sanato terrore civile
per base la ragione, la quale col proseguire ad esercitarsi li discopre. foscolo,
, iii-2-333: mi tenti in vano col tuo volto perfido, / pieno d'
di statica, stia crollando dalla base col rischio di tirarsi dietro tutta la
, il voto, la parentela esplicata col vocabolo di cognizione, l'affinità,
madre di tutte le cose e operatrice col continuo girar de'cieli, che egli
con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse sì simile a quella
, monticello. spolverini, xxx-1-67: col quadrato badi! segua ad un tratto
gioventù le maggior zolle / a sminuzzar col taglio, in ogni parte / ravvolgendole tal
: in questo giunse lione spinetto / col becco all'erta, che pare un astore
casetta da soccorso,... col nobile mascherato, l'orecchio all'erta ed
burbero e rigido. alvaro, 2-86: col fucile in ispalla girava come un guardiano
di farvi cader dentro qualche grossa pietra, col lasciarla rotolare su l'ertissima pendenza che
; altre stanno erte, / quella col capo e quella colle piante; / altra
le folli femine... vanno col collo isteso e a capo erto, come
ferir; né 'n alto ascende, / col dir, chi non ha il cor
umana generazione sospignere, che non altrimenti col viso levato procedono che se alcuna laudevole
molte ore del giorno al vostro fianco col piacere di chi conversa con un caro amico
, forse più a cacciar le mosche col ventaglio della barba, che il rincrescimento
gli scribi protervi, cisposi e glandolosi, col viso d'un giallo escrementizio, rappezzatori
letame in lunghi spalti paralleli e lo comprimono col peso del corpo; poi vi si
tutte le altre ebbero la loro esacerbazione col caldo. manzoni, pr. sp.
.. era più che mai rivolto col pensiero a disegni di cose nuove.
voce dotta, deriv. da esadecano, col sufi, -olo che indica la presenza
abbia che far questa linea... col lato dell'esaedro. e. zanotti,
lei dava speranza un po'a tutti. col vino alcuni si scaldarono, ci fu
, 9-277: un individuo in uniforme, col naso esageratamente rincagnato e con la punta
in un siciliano esagerato ed ironico, col tono di chi adotta per eleganza un
innamorato di te, e che esagito col desiderio tutte le tue rose rifiorite sino a
era angusta, quasi un corridoio, col pavimento a mattonelle esagonali, rosse,
gran lambicco, apposta accomodato, / col quale ognun si stillerà il cervello. sarpi
esali impura e mista, / e col torbido volo i vaghi spirti / disperda per
gente: / e così il fumo col cervello esala. parini, giorno, ii-994
atti e in opere, pesa in noi col peso della bestialità più greve o ci
sopra con terra i e non giunge col sole il respiro del vento, / il
solo, e dove non sia nessuno col quale io possa in qualche parte dare
tamento di santa croce, quando il principe col tratto del cannone accennò l'assalto.
, sostanze che si esaltano e accrescono col tempo. 11. rifl. ant
e in opere, pesa in noi col peso della bestialità più greve 0 ci
di politica, eppure ne'momenti decisivi col suo peso passivo fa traboccare la bilancia.
gente? in levando la mano, col sasso della rombola abbatté la esaltazione di
de'medici. = da alterazione, col pref. es-che ha valore intensivo.
mezzo di questi due estremi, e col dubbio e coll'esame va cautamente bilanciando
fa l'esame della saldatura, rischiarandosi col moccolo che quasi gli brucia le unghie
miglior partito fia s'io mi sottraggo / col morir tosto al periglioso esame. manzoni
senza gravità dell'esametro arrivar, col quale i greci, col quale i romani
arrivar, col quale i greci, col quale i romani poeti han sì
tutta di versi esametri si vede / fatta col suo pentametro architrave / la porta de
le cose che, quasi insiememente verranno col giudicio, saranno molte. la prima
macula; la parola del signore fie esaminata col fuoco, e fie scudo a tutti
dal vescovo dopo aver udito il capitolo) col compito di esaminare i candidati che si
(178): gertrude si svegliò col pensiero dell'esaminatore che doveva venire;
cor dintorno attorto; / esangue, e col pensier già in tomba assorto, /
, pallida ed esangue, si finisce col volgere di nuovo l'occhio del desiderio alle
2. paleogr. cancellazione fatta col raschietto. = voce dotta, lat
ii-148: non gli parve da esasperarla col dirle così ad un tratto di no,
e xpidcxovxa * trenta ', col sufi. -ano. esattaménte, avv
esatta fra il legame dell'idee nostre col legame naturale degli esseri forma la scienza
dell'ordine religioso. egli vuole scoprirle col ragionamento speculativo unicamente, come le scienze
e convenzionalità delle scienze esatte, riscontrando col mio padrone un inventario dove fra l'altre
contatore della forza elettrica, adesso, col volantino e il segreto delle sue rotelle
un buon augurio, quasi un segnale col quale la madonna mi faceva capire di
e in consolare con la grazia e col beneficio. -intr. raro.
dio grazi'e esaudizióne, / s'el col cor netto si move a pregare.
che è tutto fame; questo esaurendo col mangiare la fame, ha più buona speranza
se l'altre forze tue non si confaranno col tesoro. salvini, 6-94: le
sto qui con desiderio di vederti, e col corpo esausto dalla dieta. manzoni,
sede, con esautorare i concili, col pregiudicare al supremo giudicio del sommo pontefice
. = deriv. da sbalordito, col pref. e-con valore rafforzativo. esbandire
maggior cura. boccaccio, vii-133: surge col sol la piccola formica / nel tempo
fuoco dalle faville della pietra focaia battuta col fucile. f. negri,
nel 1712; dal sec. xiii col senso di * conchiglia, guscio ')
: vi si appressarono [gli spagnoli] col lavoro delle trincee e con la escavazióne
tempo in mezzo, attaccò il dente col trapano, sondò l'escavazione mediante un ago
motivo di stizza potevo io avere col signor claudel? non sono certo suo
. asporta zione, praticata col bisturi, di una porzione più o
amici, di parenti, stava addolorato, col capo basso, esclamando ogni momento:
-santo diavolone! - esclamò 'ntoni col petto ansante, -qui ci vorrebbero le
, 1-71: la folla si muove col solito verminìo, assolutamente priva di direzione
di escludere, di asserragliarsi. col capo mozzo fu l'empia medusa. leopardi
, e ciò a titolo di troppo unito col cardinal barberino. foscolo, xv-324:
ingenuamente immagina di potere intendere le cose col rappresentarsele sopra un foglio di carta,
la si spaccia poi madre- regina / col monopolio dell'esclusione, / come s'altri
necessario per aver commercio fondar delle compagnie col dritto esclusivo? casti, 3-35: distinzion
fuori della patema casa escluse della eredità col. titolo della dote, che altro era
somerso. = da scoccare, col pref. e-intensivo. escogitàbile, agg
= da computare (v.), col pref. es-intensivo. escòmputo,
danari. = da sconcio, col pref. e-intensivo. esconfiggere,
= voce dotta, da scongiurare, col pref. e-intensivo. escongiurazióne,
gli scribi protervi, cisposi e glandolosi, col viso d'un giallo escrementizio, rappezzatori
radici, e da queste a quelle, col mezzo d'alcuni vasi particolari, che
, v-116: e già l'uccello escubitore col suo canto avea dati segnali del venuto
testa, che gli fa parere esculapii col capo d'oro, su la piazza
, da scuotere (v.), col pref. e [x] -intensivo.
di casa. invece del consueto paltò col bavero di castoro e del solito cappello
ma certi punti, che alcuni confondono col cristianesimo stesso. -attenuare la gravità
, purché l'uomo viva rettamente e col timore di dio. sarpi, ii-44:
251: comincia il peccatore a cadere col consentire al peccato; e camina dal consentimento
i creditori non possino molestare né concorrere col fisco quando il condannato o debitore del
da una ficaia. pianta esecrabile, che col suo tetro e ruvido infrascamento fu simbolo
esecrabilità dell'impresa farsi scudo e possanza col nome di fervore di zelo.
esecrande lingue / con la spada e col fuoco. pascoli, i-138: questo aggettivo
popolo, che non pel diventare, col mezzo della forza, l'esecrazione e
, e prevaglia la gratitudine anche trasversale col ringraziare a parte anche l'esecutore de'
, ed in altri tribunali si esplicano col vocabolo del mandato esecutivo, o con altro
forzata) già prima di diventare definitiva col passaggio in giudicato. -anche: il
gente a piedi ed a cavallo / col cavalier per trarli di prigione / che la
sto? * anno '(per analogia col gr. èvvaex73p (<; '
fargli l'abito a genio. rifletterannogli che col denaro deh'impresario non è possibile d'
a tre stromenti. parini, 525: col mirabil estro, che lo investe,
compunzione, sorella, non si eseguisce col darsi la morte: ma col mantenersi
si eseguisce col darsi la morte: ma col mantenersi in vita. 7
eseguiti per parte di s. a. col sig. cardinale barberino. botta,
fu un altro trattato a parte segretissimo, col quale il duca di savoia suddetto cedé
veder mi parve. firenzuola, 243: col santo essempio le ha ad arrecare grandissimo
lo stoico zenone aveva figurato la dialettica col pugno chiuso e la rettorica con la mano
lo eleggere e trame quello essemplo, col qual più tosto formar si debbano e
valore / vostri o con gli occhi o col pensier contemplo, / madonna, io
quale, toso compare, andò cercando col fuscellino, e fu per trovar quello
bene o in male, dal modo col quale altri parlano o agiscono. -anche
la parola, l'azione al modo col quale altri pensano, parlano, agiscono;
, senza la proterva esemplarità della ragazza col disco di grammofono, appartenevano però allo stesso
egli voleva ad ogni patto cominciare esemplarmente col rituario del venosino, meglio era attenersi
, ii-2-313: non istarò certo a infastidirvi col recitarvene un catalogo o una enumerazione esemplifica
perché non avesseno a meschiare lo spirituale col temporale, funno esenti dal retaggio.
a bada il vivo, si sdebita così col morto. -per simil. e
: così gli fu dato corpo nobile, col quale potesse fare le sue operazioni ed
pratico co l'intellettuale, es- sercitando col senso ciò che determinato aveva con l'
siede / la spiaggia estrema, che col mar confina, / vago fanciul del
fanciul del mio bel regno erede / col remo essercitar l'onda marina. faldella
.. e come / esercitar si dee col ferro il suolo. 9. intr
genea, quanto vivendo e conversando col vostro spi rito, ed
che colla voce, regola ogni cosa col moto del suo smisurato cappello, a
volere i bei cristalli tersi / macchiar col sangue tuo de l'acque mie. monti
sia patriarcale e individuo, sia castale o col lettivo, era..
leghe, ma che don ferrante era rimasto col resto dell'exercito, e che disegniava
cavalli, gente che gridava, e soldati col fucile ad armacollo, quasi l'avanguardia
ca- padocia..., e col re di capadocia dopo alquanto tempo affrontatosi
ariosto, 3-55: costui sarà, col senno e con la lancia, /
l'inverno colla neve e l'estate col sole starai sulle mura collo schioppo in ispalla
. pallavicino, 7-177: formisi questo processo col modo insegnato da s. ignazio ne'
.. mi vien voglia di rifarmi col primo che mi capita sotto e caricar
. = deriv. da sforzare, col pref. e-intensivo. esforzataménte,
mergo. = da sgorgare, col pref. e-intensivo. es gravare,
esgravare. = da sgravare, col pref. e-rafforzativo. esgridare,
forza. = da sgridare, col pref. e-intensivo. esguardare, tr
baroni. = da sguardare, col pref. e-intensivo. esguardo,
peccati. = da sguardo, col pref. e-intensivo. esibilare,
cardinal gabbrielli. = da sibilare, col pref. e-intensivo. esibire (ant
: ragazze platinate... col pellicciotto e le flosce calze di seta
esser più vera del ricrescer gli oggetti veduti col telescopio, tanto più quanto più son
, il cui turbamento mentale si palesa col bisogno di mettere in mostra le parti genitali
nome alcuni monaci greci contemplativi, i quali col continuo meditare turbaronsi lo spirito e caddero
. cattaneo, ii-1-303: gli uomini col progresso della società divengono più esigenti.
a portata di mano, ed è col nazionalismo. pavese, 8-296: la poesia
vecchie e le nuove amicizie, finiscono col perdere spesso le une e le altre
ciò che non si dovea, e col non voler emendare ì torti fatti ad altrui
concetto co 'l cerimoniale della forma, col linguaggio consuetudinario delle corti e del codice
trovandosi in ima barchetta a mare tranquillo col papa tutto lieto perciò et essilarato, come
, ii-220: faceva un gesto grazioso col braccio esile, accennando lontano allorché tornavano
: quei teatri,... col porre i vizi in piacevole derisione,
involgere nelle sue rovine quelle della francia col tener esiliata la regina, liberando condé.
271: passavo abitualmente le sere col mio amico più caro, dal quale
quante volte in quello / mi rifugiavo col pensiero! oscuri / esigli e lunghi,
così passa ponte: ma lo passa col cuore esulcerato del poeta che andò in esilio
una medaglia fiorenza assettata sopra una sedia col giogo sotto i piedi. l
una figlia si tratta di passare all'esistenza col trovare un marito. monti, x-3-555
di realtà è... coincidente col giudizio storico, sempre esistenziale e ricognitivo
, 11-239: le leggi sono fatte col presupposto d'una società attiva, che
uscio donna sarina cirmena, scalmanata, col manto alla rovescia, esitante, guardando intorno
un attimo nel rispondermi, poi proprio col cuore tra le mani, mi rispose che
spalle, aggrottò il sopracciglio, ed entrò col sigaro in bocca. fogazzaro, 2-179
sempre in bisogno, e lo riparava col dipingere trascuratamente. quindi qualche errore di
conzumato. = da smarrito, col pref. e-intensivo. esmisuranza (
esmesuranza. = da smisuranza, col pref. e-intensivo. esmisurataménte,
calore. = da smisurato, col pref. e- intensivo. esmuòvere,
via dell'esofago, in pochi giorni col bere moltissimo siere fui risanato. di
espor se stesso a rischi esorbitanti / col venire qua, di venir qua ricusa,
riducendo la pretensione ad esorbitanza, venne col passeggierò in differenza. magalotti, 23-19:
sbratto del malocchio di dosso ai lattanti col cércine, ai bambini scemi, scongiuri
: i vescovi governavano le loro chiese col comune consiglio del presbiterio. non si
innumeri secoli, s'erano espresse ed imposte col fascino e lo spauracchio appunto di esoreistiche
198: massime in oggi, che col crin posticcio / a esorcizzare i diavol
un po'viziato; fin che lo esorcizzi col vin santo, e'ci piglia gusto
anziani lodavano il modo franco e coraggioso col quale ingaggiava il duello... esordiente
gli esordi del mestiere di sceneggiatore e col primo peggioramento dei miei rapporti con mia
. monti, iv-103: al primo incontro col ministro ritoccategli dunque anche voi questo proposito
una pecora, esordisce per il solito col fare su i muri bianchi delle case il
nel sensualismo, là un fuggevole incontro col vero; ma più spesso, e in
potrà fame da se stesso, e col tenere esortati e sollecitati gli altri principi
). = deriv. da esoso2 col sufi. chim. -ano, che indica
ad un certo segno, per accordarle col tipo comune, e tuttavia le esprime
dall'emigrazione, a due piani, col balcone che sporge in fuori nel centro
redità. = da spaccio, col pref. e-intensivo. espàndere,
croce, iii-27-45: a un tempo stesso col nascere e crescere dell'idealismo e del
, la mitologia torna a vivere incorporata col paesaggio, e parlare di vulcano o
sì, che viene / ad espedirsi col braccio migliore. guicciardini, vii-122:
sola volta che lo attore si abbocchi col reo alla presenza sua basta a espedire
dalli altri della corte, si ritirò col carpigna nella camera sua al segreto.
.. parte, invece, tiratigli col più soave spago di bocca da una civile
di cotesta dataria procurò l'anno 1615 col favore del marchese di frenel, d'
capitali. landolfi, 2-58: ancora col sonno che gli fuggiva qua e là
della libertà, quanto è la guerra col suo espendio. = deverb. da
perdita della libertà, -un orto esperide col dragone che guarda i pomi d'oro.
deriv. da esperid [ina], col sufi. -ene. espèridi1, sf
: per lo mar quieto / ragionando venia col galeotto, / saggio e di lunga
26): pur s'andava rassicurando col pensiero... che la sua antica
e attua l'esigenza [dell'illuminismo] col sostituire alle idee pseudoassolute dell'illuminismo le
prima ch'io nel gran deserto / col corpo mio ne faccia esperienza. pulci
doni, 3-8: l'oro si esperimenta col fuoco; con il martello si prova
la rotazione della terra è pure dimostrata col celebre esperimento dell'accelerazione dei pendoli ai
liti eoi, / tu ne dai col favor de'sughi tuoi, / che vita
, / ch'acquistata se l'ha col suo valore, / e quanto vale ha
astri laconi, espertamente s'unse / col puro umor degli oliveti suoi. carducci,
evacuanti, potesse il signor cavaliere ricuperare col tempo la sanità. padula, 423:
= voce formata su spezzare, col pref. e-intensivo. espia,
o di animali adulti allevato in vitro col metodo dell'espiantazione; operazione dell'in
quella mano la quale creso avea espiato col sacrifìcio, onorando li dii della sua casa
come questa rea di sangue, solo col sangue dovea espiarsi. d'annunzio,
ad espiarlo io vengo / agli occhi tuoi col sangue mio. foscolo, xi-1-187:
meritano l'indulgenza, in provincia si espiano col denaro. settembrini, 1-235: la
salvatore faucitano alla pena di morte, col secondo grado di pubblico esempio, da
ogni sensualità, ogni vanità, camminare col corpo e in spirito davanti a dio
si facessero certe espiazioni, passando orazio col capo coperto sotto d'un travicello attraversato
riccio. = da spicciare, col pref. e-intensivo. espilare (
del tabacco acceso, o ciò si faccia col sigaro, ovvero colla pipa.
= da piuvicare (per pubblicare), col pref. es-intensivo. esplanare
inanzi esplesso, / colla falce affilata o col coltello, / non sonerò perché e'
4 in fide parentum ', che poi col tempo diventano particelle quando enfatiche e quando
storia diventa tale veramente, perché coincide col suo esplicamento; laddove le spiegazioni per
idoleggiato con uno schema geometrico, cioè col punto generativo della linea; o meglio
generativo della linea; o meglio ancora col centro, che, proiettando i raggi
un'attività di pensiero incredibile. cominciava col criticare le disposizioni prese per il lavoro
esplicazione, si mise a picchiare ciecamente col calcio del fucile su quell'uomo.
su tutta la pelle, pulsò, col vigore di un cuore in tumulto, in
/ venne la madre, ed esplorò col lume / velato un poco dalla rosea
: cercare, con lo sguardo o col tatto, di rendersi conto di ciò
fratta e fratta / vaga fera talor, col guardo e 'l muso / esplorando il
tu esplorassi il cuore del giacinto / anche col microscopio; / non troveresti davanti alla
avvisi, che non si possono aver col mezzo delle spie. = voce dotta
si conviene. = da porgere, col pref. es-rafforzativo. espórre (
ma per non esporli mai al concorso col mio nome. carducci, iii-24-35: raccogliere
pontificato d'innocenzo vili; e fu recitata col favore del cardinale colonna nel carnevale del
espor se stesso a rischi esorbitanti / col venire qua, di venir qua ricusa,
ne ridono e il dileggiano, godendosi col lor pessimo officio di averlo in guisa ingannato
sopra gli instrumenti del giuoco, potendosi col proemio della legge esporre che il principe
teneva in mano una palla d'argento col braccio esporto fuori del letto sopra un vaso
ella del mio sogno è stata / col suo parlare esponitrice fida. dovila, 100
quale il concetto prende il suo posto col suo unico carattere, ossia con se
le esposizioni mettendo a contatto il produttore col consumatore, ponendo in mostra i vari
] altro mezzo di mettersi in comunione col mondo all'in- fuori dell'esposizione,
lui, che avrebbe rimosso lo scandalo col mettere dosolina all'ospizio della maternità e il
prende in privata e solitaria parte / col gran boterò a divisar talvolta, /
al cospetto di tre vecchi magistrati, col semplice aiuto del talento, feci un
antichi furon detti pur mecanici coloro che col fiato o vento o acqua o corde o
quello extraestetico, letterario, anedottico, ma col vero ed intrinseco illustrativo ed espressivo.
movimento senza direzione e senza frutto espresso col nome generico di attività, non si insegna
un beneficio grande con uno piccolo, col quale il beneficiato, o per grossezza
tutto vi dirà. leopardi, i-223: col desiderio della morte vivamente sentito, e
fu messo, / passò in puglia col suo forte stuolo, / la qual
me vivea signore. / or mi vedrai col mio nimico expresso, / e far
i-217: agevole questa / s'alza col vello, e l'affilato acciaro / seco
per sua impresa il pelicano, che col proprio sangue raviva i suoi figliuolini ammazzati
sua gravidanza celeste, e omero esprimere col suo ingegno divino. gemelli careri,
dir così, di farli parlare; e col loro mezzo espressero soprattutto il patetico.
. è lo scoglio pei falsificatori, ma col progresso si arriva a tutto. brancoli
filigrana dei francobolli, dopo averli bagnati col benzolo. = comp. da
: [lo scimmiottino] mi ricompensò col saltarmi agli occhi a tradimento e coll'
mediocre libraria. torricelli, 177: col progresso poi degli anni s'appresenta in
attacco consistente in due o tre finte col pallone eseguite durante il salto da un
. muratori, 7-iv-199: penso che col nome di papiro venga indicata non la nostra
di pietra o di marmo, esegue col filo elicoidale 11 taglio dei massi.
, dal gr. cpóxxov 4 foglia 'col sufi, dimin. filiina, sf
= deriv. da [cloro] filla col sufi. chim. -ina, che indica
mas -aris 'felce maschio ', col sufi. chim. -one, proprio dei
una specie di filo che si tendesse col rischio di spezzarsi dolcemente. -in
2-64: metti i fili di ferro col foco di panolino in cima. ariosto,
tra i fili del telegrafo, / col fischio del vapore, / ti sparvero dal
la scala, e la vecchia tagliare col filo la polenta e dame ai bambini.
. groto, 140: i pletri col continuato ferire rompeno le fila delle cetre
seduta davanti a un tavolino basso, col mento sul pugno, e seguiva il
si stabilisce un rapporto con qualcuno o col mondo esterno. boccalini, ii-153
esterno. boccalini, ii-153: col debilissimo filo della gratitudine tenete legati quei
arianna (che è il gomitolo di filo col quale arianna, figlia di minosse re
come pari i colpi e finisca sempre col prendere lui in mano le fila dell'azienda
o teatrale. palazzeschi, 3-105: col fazzoletto pronto, pronto e furtivo,
che chiamano di filo in grana, col quale si fanno, non solo tazze
. bianco da siena, 78: col tuo santo odorato / odorasti [o
, / e una cosa fatta / col suo santo volere: / quant'era el
non senza importanza per la storia, col renderne più facile la trascrizione,.
, 5-152: con la filologia, col tecnicismo, con la scienza esplicitamente scienza
. = deriv. da filologia, col suff. -ismo usato per la formazione
gli legò... il bellico imprimendo col pollice il segno che i fornai fanno
la 'greca 'io, col mio carattere, posso guardarla col cannocchiale
, col mio carattere, posso guardarla col cannocchiale. = cfr. piemont.
, o di siero distillato di latte vaccino col fìlonio romano. galvani, 315:
. = deriv. da filosemita, col sufi, -ismo usato per la formazione
». = deriv. da filosofo col suff. spreg. -aglia.
ho raccolti in un opuscolo di occasione col titolo 4 iuvenilia ', mi mostrano in
= deriv. da filosofo, col sufi, spreg. -astro. filosofato
filosofeggia. viani, 14-367: caio, col suo filosofeggiare e non dar corso rapido
un batter d'occhio ritocca l'altra col dosso della stessa mano, tanto che
detrito della cultura antica senza connessione alcuna col posteriore moto degli spiriti. e. cecchi
cercare nel fantoni le suture dell'uom vecchio col nuovo; guardare fin dove nei suoi
prosa da un famoso letterato di francia col romanzo intitolato le 'avventure di telemaco
ma nell'opere che si veggono e palpano col senso. -vita monastica, contemplativa.
a chi s'affronta / per impararla col desio, col zelo, / che s'
affronta / per impararla col desio, col zelo, / che s'ha d'intender
della sua natura, che è trattato col metodo che le è proprio; che la
volta già prese dal chiabrera rinnovandole e col lavoro che tenea dell'aspra cesellatura oraziana foggiandole
un ciabattino, a prender aria, col fare filosofico dei « ciaba » di
= comp. da filosofo e giusto, col suff. accr. -one. filosofare
, 12-52: che i congiurati ritenessero, col ri nunciare o col rimandare
, col ri nunciare o col rimandare quell'atto [di gettare il cadavere
prova e la garanzia che essi col sopprimere il tiranno non miravano a
. = deriv. da filosofo, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
da fede, speranza e carità allontanato col disprezzo di prudenza, giustizia, fortezza
durante il quale la ragione, insieme col corpo che crescendo si perfeziona 0 si
dal pulviscolo l'aria destinata a miscelarsi col carburante. carena, 2-229: può
uomo, ritto sopra una capra, col volto lucido di sudore, riprese a versare
de'giusti... vien espressa col filugello, che di verme diventa farfalla ornata
sporgea in fuori da quella filza così bene col naso lungo come col ventre tondo.
filza così bene col naso lungo come col ventre tondo. algarotti, 2-67: i
3-345: volle ch'egli avessi una bandiera col segno del comune, e una filza
straordinario e non dovete correre in filza col numero commune. redi, 16-iii-62: stanno
tiene il filo a filza senza tornare col punto addietro sul punto fatto.
nome « boam », perocché si medica col fune del bue. alamanni, 5-5-733
posta in de la contrada petraficta, col termini e co le finaite sue de
incontro del lat. finis * confine 'col longob. * sneida (cfr.
con la filosofia medievale: da finis col senso di 'scopo ultimo, finalità '
. i frontispizi e i finali, col luogo della stampa, col nome degli
i finali, col luogo della stampa, col nome degli stampatori e coll'anno,
. papini, 26-15: io stesso, col ciclotrone, mi proponevo semplicemente di accelerare
, 3-4-349: benché voi vediate guardando col telescopio la stella di saturno terminatissima,
, un altro si frega gli occhi col rovescio della mano, un altro tasta intorno
del re di prussia] sono regolate col più perfetto contrappunto economico. si parla
selvatico monsieur riccardo, che s'arricchì col mezzo delle finanze, e non conosce
marina e l'aviazione, ma le finanze col tesoro furono affidate al quinteri, indipendente
parlamento dal ministro del tesoro d'accordo col ministro del bilancio. carducci, ii-18-277
non avere concorrenti faceva proseguire i lavori col proprio comodo. finanzièra,
freddi colli, / con la traggia e col bue portar si vede.
a che non fini il giorno, / col qual non spero lieto essere in terra
finavano le loro opere, ma ora col così detto verismo le lasciano incompiute.
in del lucu ch'è detto carraia, col termini e co le finate di sopra
tempre adorno, / spegnere il pianto mio col suo ritorno / non è che la
sua balìa / come gatto che gioca col gomitolo; / di te, finché la
penetrante, vede findove arrivano questi signori col lor pensiero. manzoni, pr.
travaglio messo, / cercando opprimer noi col nostro impero, / tentando con la
o treviso, fondato per amore / col fronte de pietà e de cortesia,
darà mano al felice esito de'medesimi col di lui consenso? vorrò vederne la
poi dell'orazione, quell'orator poeta, col testimonio delle stesse serenissime muse, ad
è la sola maniera di vivere e morire col fior di speranza nel cuore.
con giubilea e quanto ha da dire col medico. g. bentivoglio, 4-24:
e la pezzuola neglettamente avvolta al capo col nodo in alto, e mostrante una
parigi due viaggi all'anno per togliervi col suo finissimo intuito le sfumature eleganti della
/ ben v'ha tal, che porla col legno e 'l lino / far al
, che non la posson raggiungere neppur col pensiero i più gentili dei suoi amici
7-105: le nostre donne hanno finito col dare l'impressione di creature raffinatissime,
. anonimo, ix-836: ella scherzava col cavalier fino. f. f
; alberi di ciliege lustre e rosse col gambo a forcinella. moravia, ix-115:
... è una finestra fatta col disegno di costui assai bella. tasso,
colle finestre bene impannate, e fuora col portare qualche cosa in capo che te
per traverso. ariosto, 14-120: col petto, col grifo e colle zanne /
ariosto, 14-120: col petto, col grifo e colle zanne / fa, dovunque
già della sua destra, / ma col favor dell'incantata face, / di mio
pone in comunicazione la cassa del timpano col vestibolo dell'orecchio interno, e che è
dispensar la legge della continenzia, che col retenerla aprir la fenestra ad un immondissimo celibato
un dì a venezia il conte guido col bartolino e meco, discorrendo le cose di
il vero. -stare alla finestra col tappeto: osservare ciò che gli altri
in capo di volere stare alla finestra col tappeto, e d'esser semplice spet
presunzione, / e quel porsi in finestra col tappeto. 11. prov.
l'aveva. tornielli, 492: col dito in alto deh! mirisi intanto /
metallica. e. cecchi, 7-103: col mare buono, spalancavo il finestrino.
avendolo di questa finezza, si batte col martello in su una ancudine. b.
favorire un'errata convinzione, simulare (col deliberato proposito di ingannare gli
: / fugge con te, ma col disegno infame / di privarti di vita.
. l. a dimari, io: col dilettar, la favola è pur
cinzio, 1-66: imitando il poeta, col suo fingere, le azioni illustri e
frasche ascoso / l'uc- cellator che col volubil labbro / fingea 'l tuo canto;
ingenua / per la sorpresa / m'urtò col gomito, / sì finse offesa;
addormentata, si svegliò a dio, col quale felicemente giubila. 2.
clienti più di riguardo -il salottino celeste col finimento di poltroncine alla luigi xv.
, v-1-377: c'era un calesse col mantice e una cesta a due ruote
: ma nanni finiva sempre il giuoco col buttar le mani sulla roba, e darsela
frasca, fare a pugni colla logica e col buon senso, finire un racconto comico
con allegreza del principe, per finirlo col ferro, perché gli era fallito il veleno
? -gli chiesi. staccò la cenere col dito e ghignò un poco. -questa è
le ganasce è l'asso, sempre col ciàncico in bocca, sempre colle robbine buone
il vino era finito, / ed ei col suo potere almo e divino / lì
, ancor che di marmi e bronzi, col tempo finiscono e si risolvono in polvere
15: spuntò finalmente don blasco, col faccione sudato che luceva e il tricorno
domani. cattaneo, iii-4-29: poi finì col sangue. carducci, ii-10-211: ah
buono). lanzi, ii-187: col canini lavorò gianbattista passeri romano, uomo
la mano. carducci, ii-1-116: finisco col pregarla a volersi ricordare di me che
freddo e senza frutto, e finisce col ragionare: e pare che non serva ad
raccapezzare il seguito del fatto, finiva col lasciarlo stare. de sanctis, 7-495:
stampare foglietti di sotterfugio, nello scrivere col carbone una minaccia sul muro, nel
finisce, fate rispondere dal contadino manetti col randello. foscolo, xiv- 222
gran montagna o duro smalto / che col tempo non gionga al suo finire. sarpi
dell'anno scolastico... ha termine col finire del mese. manzoni, pr
in questa parte; / amerai iddio col core e colla mente, / e solo
/ senza già mai finita, / col tuo figliuol benigno / sempre magnificare.
un senso diffuso di una festa finita, col sapore e l'odore del vino del
le pannine, dopo che sono perfezionate, col marchio che dicesi 'di finito '
effettivo dell'umanità con la missione e col dovere di sviluppare le sue forze,
altrimenti un nulla affatto, da esprimersi col nome di zero, ma una parte
tingere le lane; e sperava, col tempo, di arrivare anche a quella di
: il carro, tinto di rosso, col suo cavallo alto impennacchiato spavaldamente nelle fini-
non sofferse / fino a la fine col figlio d'anchise, / se stessa
giorno, / cercando fatti lontani / col capo tra le due mani.
di finis 4 limite ', col valore di * fino a '.
, le coppe, il budino dolce col sangue. finocchièlla, sf.
dei frutti di finocchio e che varia col variare della qualità del finocchio stesso;
6. locuz. -con finta: col pretesto. cristoforo armeno, 59:
di quelle strette di mano che armonizzavano col suo viso aperto e leale. avea
uomo da lei amato avesse potuto anche col solo pensiero tradirla, le avrebbe fatto
colle molle! che un somaro / possa col cuor ingravidar la gente! / vedi
la natura a prova, / né contende col vero in guerra il finto. gravina
: anche tuo padre ballava. col grammofono e tutte quelle donne che mi
, 4-739: intesosi occultamente il simple col signor d'altapenna, sotto altra colorita
e la finzione scolastica, a rifare col cannocchiale i cieli, col metodo sperimentale
a rifare col cannocchiale i cieli, col metodo sperimentale le menti? b.
dalla finzion dell'arte / ormai ridotta col pensiero un trucco / non so se più