, 1-149: vologese gioverebbe più a'parti col mantenersi in lega co'romani, che
l'uomo ha fatto a se stesso col peccato. campanella, i-194: certa,
: non cambio l'utile del corpo col danno dell'anima. arici, ii-249
. -rimanere con la beffa e col danno; subire (o portare)
. s'è colle beffe e talvolta col danno di sé solo ritrovato. ricciardo da
compagni, lasciatolo con la beffa e col danno, lungo tempo sguazzarono alle sue
sue, e rimanervi colle beffe e col danno. imbriani, 1-36: bisogna badar
i conti, per, poi, rimanersene col danno e con le beffe. tozzi
egli dannunzianamente, s'intende, rispondeva col suo « navigare necesse est ».
= deriv. da d'annunzio col suff. -ite che deriva dal linguaggio
fame un certo cavaliero / sotto bredà col cardinale infante / si mangiò intero un
... nell'inferno dantesco erano punite col vano desiderio del contrario. d'annunzio
dantologie, voi affermavate e affermate, col fatto e con le parole, che
, st., 1-94: spesso imeneo col suon di sua zampogna / tempra lor
or quel dei convitati lieve / tocca col dito. monti, 18-839: finian
nuova danza, tantocché lisandro stesso finì col considerare mostri e odiare per lo spavento
a cena] quel garzone che fu col messo, matteo e que'due fratelli
, se non ch'egli / sentia trattar col bavero altra danza. 10.
per passare. moravia, i-19: col cuore pieno di esultanza, le si avventò
tempo per impedirle di schiaffeggiare il servitore col quale, per qualche suo futile motivo
avuto inizio il periodo delle feste danzanti col federale vestito di bianco, un fiore
qualcuno del seguito; e s'allontanò col suo passo danzante tra i generaloni più
torme fe'danzar, che pria distinse / col piè ferrato. marino, 220:
. sinisgalli, 6-176: la danzatrice col turbine che crea rende ancora più inviolabile
vede spiccare il volo una figurina alata col motto a'piedi: e. cecchi,
fa il giro dappertutto e si decora col nome di opinione pubblica. de roberto
pergole, quando non v'agiugne dappiè col suo penna- tuzzo. sannazaro, 5-88
forse voce merid., propriamente * stordito col dàb- biso 'che è la tapsia
mi daria delle ferite, per emendare col sangue ad una tanta mia dapocaggine, ad
ritardi e non ti dànno sulla voce col piglio dell'aguzzino! panzini, iii-836
1994): giunse rodobano poco dappoi, col figliuolo e con gli altri che con
assaissimo maggiore che quando ei si batte col martello. d. bartoli, 21-175
tumulto di strilli e di capriuole fin col riderne come una vera pazza. verga
trarsi l'elmo, / e fulminare immobile col guardo / ettore che perplesso ivi si
dal suo palchetto alla scala, dardeggiava col binoccolo i giovinotti più alla moda.
fuoco d'artificio per lanciarla nelle navi nemiche col cannone o col moschetto e incendiarne le
lanciarla nelle navi nemiche col cannone o col moschetto e incendiarne le vele.
grave, tutto d'un pezzo e col mento incassettato nella cravatta: pareva che
/ par che se dia, / che col garzone ad onne sta- scione / so
... tenersi da parte una pratica col duca guido, che rinunzi il titolo
59i: non sapevo riprendere la discussione col dottore per dirgli chiaramente ch'io non
pulci, 5-45: corsegli addosso presto col cavallo, / dettegli un urto, e
, madre di tutte le cose e operatrice col continuo girar de'cieli, che egli
lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse. bembo, i-34:
tòsco. verga, 2-232: si intratteneva col giovane in discorsi serii anch'essa,
figliuola di don federigo suo secondo genito col re di scozia, dette loro sopra le
li cardinali francesi avevano fatto gagliardo officio col pontefice. g. bentivoglio,
ornar 'le teste, / e col ballo e col canto dieder segno / del
le teste, / e col ballo e col canto dieder segno / del piacer loro
gli scolari, / che il petrarca sapean col senno a mente. g. bentivoglio
/ come se stata fosse primavera, / col raggio chiar che 'l suo bel viso
si vede ch'all'astuto gatto / scherzar col topo alcuna volta aggrada; / e
3-4-249: dia una fregata sola per diritto col dito sopra detta parte untuosa, ché
me lo commetteste, ed io l'eseguii col più tenero sentimento. idem, xv-316
e l'altro scosso), / col culo al scanno e con li piedi al
nel recinto, cominciò a dare alla bestia col piede nel fianco per farla alzare.
che davan lor nelle mani, cercavano col bastonare e tormentare i padroni di far
a darsi, chi tentò l'uscita, col ferro; gli altri, con la
capriccio che non indovina / mai, col primo che ti piacerà. alvaro, 14-40
di pigliarlo di petto e darci dentro col cranio, gli giri attorno. baldini,
, 2-203: la gru ci dette dentro col becco due volte o tre, senza
si conghietturò, esservi dato di posto col capo all'ingiù. -dare di una
ii-23: ma nanni finiva sempre il giuoco col buttar le mani sulla roba, e
[la casa] se la dava col palazzo dove risedevano i re. -darla
, la sofferenza continuata finiva qualche volta col togliere di cervello gl'infastiditi. moravia,
cosa in avere che ancora quella medesima col suo amontare non si metta in dare.
le najadi de'fonti, / col crin di giunchi attorto / guizzando risalutano
dasyùrus (v. dasiuro), col sufi, -oide (dal gr. -oeisrjs
sarà il processo? -l'avvocato giocherellava col tagliacarte: -la data non è ancora
schiavitù della conferma del papa e col tributo alla sua dateria. alfieri, 7-17
simintendi, 1-59: quegli fetonte prese col giovane corpo lo lieve carro; e sta
è una brutta malattia che guarisce soltanto col siero, dato senza economia.
laudi datrice si fèr l'altre intorno / col favellar che i grati sensi esprime,
. croce, iii-26-262: d'accordo poi col bara- tono che del manchevole atteggiamento estetico
è riposo, / venit', amanti, col cuor disioso / al dilettoso d'ogni
la generazione univoca, o dal seme, col mandargli a donare vari pezzi di durissimo
per un dattero, cambiare il dattero col fico: dare a intendere una cosa
/ e non si cambia il dattero col fico. = lat. dactylus
dattiletridi, simile a una rana, col corpo molto tozzo, di colore brunastro;
kirie eleison, ed i poeti che lavorano col compasso i dattili e gli spondei;
da ypdccpco 'scrittura': cioè scrittura col premere le dita sulla tastiera alfabetica delle
conferenza era intitolata: « segnalamenti dactiloscopici col rilievo delle impronte digitali ».
donna... si pose coccoloni, col paiolo davanti tenuto piegato dalla parte del
, dov'era la vergine maria dipinta col figliuolo in braccio, di legname scolpita
a lui stava davante / in- genocchiata col suo popol rio; / ma lui de
maritai coniugio / legar ti voglio insieme col tuo amante. ariosto, 6-67: se
azzurra, in corpetto bianco, e col fazzoletto scarlatto in capo, che si
bel soggiorno, / da cui lontan col corpo, con la mente, /
lungi si vede il gigante, / che col battaglio veniva davante. = voce comp
, maggiormente. berni, 357: col medesimo dispiacere che voi ho sentita io
di stefano, 6-4: lo suo amore col tuo tanto si fia / unito in
non avrebbe neppur potuto starsene un po'col buon frate. [ediz. 1827 (
. a vedere se rico era là col coltello per tagliarti la testa. l'ho
e in mano una sorta di spiedo col quale duellavano contro i barrocci di paglia
può fare in due maniere: l'ima col proibire, quanto al vestire, universalmente
di ornamenti..., l'altra col caricar queste cose, senza proibirle,
già nel latino class.), documentato col significato di * tributo 'già nel
dando a me sottoposto vita rea, / col soffiar tuo malinconoso e rio? poliziano
: ma tutto, lì ed intorno, col sacro e miracoloso ulivo, dono di
, ii-9-251: certo, saresti stata, col tuo abito di velluto nero e il
il visetto suo bianco mi pareva dealbato col misterioso issopo. c. e. gadda
e a [m] mide, col sufi. -asi. deaminasi, sf
e a [m] mina, col sufi. -asi. deaminazióne, sf
daroe due spiedi cretesi lucidi e belli col ferro polito e una manaia deargentata.
senza aver riguardo a persona, attaccò col dottore una gran mistia, e in
, che si reggono la maggior parte col filo di pitta. -far ballare
simile a quello che fa la cicogna col becco. dante, inf.,
vede che si fa. -ragionar col dente: mangiare. pulci, 2-22
danno; / e cominciava a ragionar col dente, / dicendo: all'oste
eh, eh, le macine, col tempo, gira e gira, s'appianano
rivoltar contro l'imperio i denti / col farsi loro capitano e scorta. -rompersi
fatica). frezzi, ii-16-56: col viso irato, crudele ed ardito /
gli occhi / inverso me, menacciando col dito. boiardo, 1-23-30: non respondeva
sangue di sua madre. -toccare col dente: assaggiare; mangiare.
pulci, 4-25: or da toccar col dente / non credo che si truovi
accorto che aveva appena toccato il formaggio col dente, per lasciarlo a lucianina.
mi dava di molti calci; quello col maligno volto annitrendo, e col naso arricciato
quello col maligno volto annitrendo, e col naso arricciato minacciandomi, con quei dentacci
dopo il desinare non avete bisogno di stuzzicarli col dentelliere. tramater [s. v
piccol fuscello, o cosa simile, col quale si cava il cibo rimaso
mezzo, intorno intorno a quel palazzo col dentello e uovolo. baldinucci, 43
, / corrompi, ammorbi, avvampi col tuo puzzo. 3. sparlare,
chi scrivendo o stampando del suo o col suo non porta né spesa né danno.
2. agg. col becco dentato. govoni, 7-235:
, in cami- ciuola di flanella, col fazzoletto in testa, le gambe stecchite
come colui che sta in sull'uscio col lume in mano, che distende la mano
acclamare e ad avere per re, chi col suo credito ed aderenze poteva
in drappi, sarà scritto in carta col suo nome dentro. g. gozzi,
che non si potrebbe spiegare altrimenti che col mare. -0 dentro 0
: denudò il petto di sicheo ferito col ferro dinanzi a'crudeli altari. bibbia volgar
pensieri, con le dolci parole caritative col prossimo suo. leonardo, 1-123:
, 9-364: mi ci riporta, col nome di laghi, l'idea che l'
quasi 'revelata facie speculantes ', col dinudarle che fa la considerazione, discorrendole
, 5-137: e pensare che costei col suo fare da gran signora era stata in
qualche volta si denudava proprio per affascinarmi col suo corpo, col ritmo e l'
denudava proprio per affascinarmi col suo corpo, col ritmo e l'armonia delle sue membra
eccitazione intellettuale che, mentre si guadagnava col suo tono di denuncia, il consenso
iv-558: costui ieri ebbe lunghe conferenze col giudice, e pare sia il denunziante
esecuzioni capitali onde lione era stata insanguinata col prevalere dei giacobini per aver prima procurato
a sé, e nelle confessioni auricolari col procuratore delle imposte denuncia i redditi altrui
: nacque di donna, che fuggiva col marito brigante, un bambino; e
di seta. leopardi, v-1075: col prezzo di migliaia di vite, colla depauperazione
, ciò proverebbe l'incompatibilità del lusso col sistema repubblicano, non già coi sistemi degli
19-175: mi hanno fissato tutti quando col rasoio depilavo la noce del collo del
; ma le ciglia depilate, stonato col resto, facevano sospettare che non fosse
singolarissime laudi sue, e non congiunte col deploramento della tanto dannosa ed inopportuna sua
la bella anima. davila, 222: col nome solo inteneriva l'animo de'popoli
: era un tale / che diede col vivere scempio / un ben deplorevole esempio
; fuori porti / dal nido quanto puoi col becco, e il furto / o
insegna il gran giove, / che col fulmine irato arma la destra; / ma
deserti / l'avventa, e noi col tuono / di spaventar gli basta. carducci
il velo e la berretta verginale, col capo scoperto assiste alla tavola degli svati,
era questo il varco necessario per communicare col po, le cui barche, risalendo
uom tutta dignitade; e andar confuso / col turbine che passa; e su
alle sue necessarie cure, o di ricrearsi col sonno. carducci, iii-19-48: il
: corre la nave passando l'alto mare col vento e coll'onde prospere e tranquille
[arbori] che dianzi morivano, col depositargli anzi e seppellirgli in una sepultura
destinato loco, / lasciando nel partir col pianto amaro / de le fiaccole sacre
venosta, ii-1-391: andò in polonia col nullo; prese parte all'insurrezione, fu
esule in francia, sospetto di complicità col pianori, deportato a caienna, ci
una all'altra facendo girare il cilindro col loro peso e restando sempre fermi allo stesso
là dove / giugner non possa tu col piè, 'l trasporti. cattaneo, iii-4-181
da qualche anno a vienna, insieme col suo deposito. carducci, iii-22-39:
fu posto in un bel deposito, dipinto col pitaffio letto da tutto il popolo.
, iii-520: fu con onoratissime essequie col concorso di tutta l'arte e di
, 39: è un bel viver col provento / d'ospitali governanti, /
dopoi che si fu desinato, egli col notaio, ch'era tutto suo, e
il russo più cortesi venti / cerca col piede, e al nostro sol si scalda
, iii-199: la carboneria si depravò col crescere, ma in quel tempo era
bastare, a pisacane, in coerenza col proprio sistema, un tale esito doveva
e dell'azione cattolica, hanno finito col pensare che il governo de gasperi è
7-129: mi ricordo oreste pallido, col cappello in testa com'era sua abitudine,
acervo. tansillo, 117: seguo col tridente e foche ed orche, / che
le due d'aria. indi, turatagli col dito la bocca, e capovolto il
ii-297: noi ce ne tornammo a casa col cuore gonfio e in uno stato di
, ma grande: faccia tonda, ma col naso sopra le nari un poco depresso
ciechi membri, non puote, soppressa / col depresso vigor di veritade, / delle
egli avrebbe voluto ripetere quell'altro affare col quale gli era riuscito di caricarmi di una
la fama agguagliar d'invitti regi / col tonni a lei, che mi deprime e
, ma vuol anche deprimere i vinti col suo disprezzo. -figur.
alla fine l'intelletto colle vicende e col tempo, ho risoluto di giungere alla non
i-533: l'intelletto si dee mondare col depurarlo dalle curiosità pemiziose, da i consigli
, supplicò ed ottenne di poterlo intitolare col nome dinastico di « teatro ferdinando »
. colonna, 1-874: o depurato col, schietto e sinciero. napoli signorili,
.]: i colori scuri si levano col depuro d'indaco.
figliuola di don federigo suo secondo genito col re di scozia, dette loro sopra
città si dovette deputare un ufizial militare col comando dell'armi. 7. disus
imo di quattro cittadini diputati a trattare col re, uomo di ingegno e d'animo
2-5: la notte con le tenebre e col buio è madre solamente d'orrori,
è madre solamente d'orrori, e col lume deputato della luna empie di gioia
. colletta, i-95: altro magistrato col nome di 'deputazione di sanità '
coi dolci suoni della favella nativa e col canto, mi confortò l'anima derelitta.
più in monte colmo, / ma col badil, per la campagna tratto, /
. soggiugne che molti, indarno col metodo comune curati e già dere
giudei. beicari, 5-47: se col tuo sangue vuoi salvare il mondo / a
roma in derisione in su un cammello col viso volto alla coda. fra giordano
da lontano appariva tale) linee precise, col bosco dirimpetto verde ad onta della lunga
tutte le città. galileo, 3-1-65: col solo silenzio gli metteranno in disprezzo e
non discordanti, soavissima derivante, che col pensiero non vada immaginandosi la benigna universale
derivante da un trattamento del carbon fossile col vapore acqueo e l'ossigeno industriale,
ombroso e timido da non avere confidenza col proprio padre. anzi, quasi averne
è fantin che sì subito rua / col volto verso il latte, se si svegli
. séppia -axoc 'pelle ', col suff. -olo. dermatologia,
. = deriv. da dermòcibe, col sull. -ina. dermocuòio, sm
pelle * e cpóxxov 4 foglia 'col suff. -ite che indica infiammazione.
, il fegato, la milza, col lapis dermografìco. dermografismo, sm
. cattaneo, i-2-10: e chi col prestarsi a ciò, credesse derogare al suo
più saldo discorso e continuate osservazioni, col tempo ne potrebbono dedurre. bandini,
ottenuta nell'acquisto della loro indipendenza, col confessare, anzi col protestare altamente,
loro indipendenza, col confessare, anzi col protestare altamente, in ogni occasione i loro
mantenere quanto ho promesso e a chiarirvi col fatto che io peso le mie parole
dénerée (sec. xii): col senso di 'acquisto del valore di un
ant. dirubare), tr. sottrarre col furto a una persona una cosa
dirobava; / e lui medemo, col suo propio dedo, / dove l'
dirubato). privato dei propri beni col furto. guittone, i-3-211:
città ghiacciata; un cenotafio romano è chiuso col vuoto eterno al tardo garrito degli antiquari
. da rurale (v.), col pref. de-con valore privativo.
) e a [m] mina, col sufi. -asi. desaminazióne,
quella quando cominciò ad affettare il pane col coltello, alla prima fetta cadde in sul
68: anche ordinaro i detti capitani col loro consiglio, la sezzaia domenica di dicembre
piè di quella, batté forte sul desco col bossolo de'partiti, esclamando che si
il rinfresco, / sicché chi avea col masticar divieto, / appoggiò lietamente il
. galileo, 3-4-280: qui, col produrre il sarsi altre varie mutazioni fatte in
sette p nella fronte mi descrisse / col punton della spada, e « fa che
moto). tasso, 6-ii-101: col suo bell'arco infra'ventosi campi /
che ebbe quella vrano, / col parlar dolce in un suo volume, /
puro lume, / né perciò col suo raggio penetrare / puote tato
saria da lasciare indietro, acciò che col tempo tutti gli uomini del nostro paese
, / m'asciuga li occhi, e col suo dir m'apporta / dolcezza ch'
sua branda, con quella del furiere, col tavolino dalla coperta macchiata d'inchiostro e
. per torgli il modo di ritrovarsi col suo disidèrio. 4. brama
maestà uno giovane di buonissima istirpe che sta col re, e guatava questi danari con
stando in casa e andando alla ecclesia col padre e colla madre, istudiava d'orare
in ravenna, due giorni sono, ma col desiderio sono in venezia. b.
davanzati, i-398: temperi il dolore; col tempo vi ponga piè; tolleri il
sì d'irascibile; è la concupiscenza col suo effetto di tristizia e di desidia
, disperato in quella pace, ripetendo col randelletto i suoi gesti a designare quel
: a cercar vengo uno che desini / col mio padrone, il quale è solo
, uscire dal digiuno ', pertanto col senso di prima colazione, che si preferì
prima colazione, che si preferì designare col termine déjeuner, mentre disner significò * pranzare
. locuz. -congiungere, giungere la cena col desinare: protrarre il desinare, per
stramotto nel liuto, con dante o col petrarca non si affratelleriano? dolce,
al van desio / ritoglier l'alme col mio duro esempio, / e quella strada
il lupo per fame rabbioso, / col morso strangolando or queste or quelle,
9. locuz. -al desio, col desio: secondo il talento, a
iscorger vostre fattezze: epperò mutan esse col mio desìo ». -andare a
la meonia. alfieri, 8-82: col labro desioso avea / attinto un sorso della
ciglio mira. cicognani, 3-93: andava col suo passo elastico snodando sui fianchi la
: quei che 'l mondo governa pur col ciglio, / che conturba et acqueta gli
è riposo, / venit', amanti, col cuor disioso / al dilettoso d'ogni
a lei [l'anima mia], col vostro chiaro lume, / chi macometto
che è qui sepolto / non mi sanasse col suo dolce volto. petrarca, 73-17
canto, / con pace e gaudio e col saluto santo. ariosto, 185:
, adempì; / e in un col regno a me serbi la vita / la
'desistenza '. è l'atto col quale uno rinuncia ad un diritto o a
iii-1279: la desistenza è un atto col quale una parte ritira la domanda che avea
di cedenza, acciò esse vi riparino col non desistere da esercitarlo. bratteati,
spontanei delle foglioline laterali, che descrivono col loro apice un'ellisse. = voce
fondo troppo dannificato, salutevolmente si cura col disolaménto dell'unghia: ma se sarà poco
terra, però che niuno è che ripensi col cuore. sopra tutte le vie del
la nostra tristezza fanciulla / ci attende col suo riso desolato. ungaretti, viii-39:
: la desolatrice potenza olandese venne meno col cader del secolo passato. periodici popolari
di cuore, e dannosissime altre, potè col divino aiuto rimetterle... in
voce dotta, deriv. da desossiribonucleico, col sufi. -osi che indica gli
usano ancora nel maggior numero. né solo col verbo essere, ma col verbo parere
né solo col verbo essere, ma col verbo parere o simili trovansi accompagnati.
madre di tutte le cose e operatrice col continuo girar de'cieli, che egli
con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse sì simile a quella
destare il pensiero si percuoteva il capo col pugno chiuso. pasolini, 2-47: un'
il rimbombo, / uccise in mar col fulminato piombo / nel cor percosso,
veloci incontro a me pur anco / che col dente crudel puntomi il fianco / irrigàr
chiabrera, 94: la donzella col bel velo / i sudor toglie alle
in lui destando / non la possa col gran sveller il vento. monti, x-3-303
digni- tade; e andar confuso / col turbine che passa; e su le
d'un paio di buoi, che col mezzo d'una fune doveano tirarlo innanzi
invocava li dei, e si querelava col suo consorte. pascoli, 856: bimbi
sa che vostra eccellenza molto giova / col favor, collo zelo, e co'
tre giorni partirà soranzo per parigi, e col suo mezzo vi spedirò l'esemplare che
dèstinàtus * fissato, stabilito ') col senso di * risoluzione, progetto ';
sì perché destinato fin dall'infanzia, col piacer suo, al sacerdozio. alvaro
libamenti: dopo, aprendoli la gola col destinato coltello, riceverò in una patera
loco,. / lasciando nel partir col pianto amaro / de le fiaccole sacre estinto
, come non pochi altri santi, col metterlo in espettazione, in riverenza,
si mise allora gli occhiali e, col suo aspetto d'impiegato pedantesco, aggiunse ancora
beccaria, ii-127: gionto il recapito col grano al suo destino, se vi
.. debbano finire prima o poi col trasformarsi in tanti piccoli somari. déledda
, andando di questo passo, finiremo col proporre la destituzione dello stato. d'
: e prendi una focaccia, anche, col miele / e col mite papavero,
, anche, col miele / e col mite papavero, e leggiera / tienla,
: mentre questi [gli usignuoli] col far della sera di quel giorno estivo antico
noia al discorso il sognare, / col pensier desto di sapere agogna, /
or nell'orto moro: / così col tuo s'unisce aureo tesoro / d'
insegna il gran giove, / che col fulmine irato arma la destra; / ma
deserti / l'awenta, e noi col tuono / di spaventar gli basta. lemene
/ non fora, e non faria col furto oltraggio, / né, percotendo,
soprattutto di una possibile conciliazione dello hegelismo col cristianesimo, si travagliarono in un infecondo lavoro
: da destra il giorno si movea col sole, / portando il canto e l'
non arrestandolo a retta linea, ma col piegar il corso destramente verso uno dei lati
di città fra quel ciottolame, destreggiandosi col valigino sotto il braccio e il fagottello
ch'egli andassi a napoli a praticare col re ferdinando il parentato della figliuola del
ferdinando il parentato della figliuola del re col re d'ungheria. fuwi molto onorato
, / dissi fra me, quante col calcio aperse / il pennuto destriero acque in
maltosio. = comp. da destrina col suff. -osi che designa gli
dalla sinestra. pulci, 19-33: col braccio destro strascinava un orso / e
[la fontana di trevi] la mattina col sole in faccia che ne illustra d'
. pulci, 6-8: fecesi incontra col viso modesto, / con accoglienza sì
alpestra. aretino, iv-1-178: voi col verso destro e terso ottenete il nome
l'oriente. -procedere, entrare col piede destro: intraprendere o portare a
amate dio e da lui come iacob, col piè sinistro infermo, col destro sano
iacob, col piè sinistro infermo, col destro sano vi conferite... il
calcio, capacità di colpire con forza col piede destro. -anche: tiro compiuto
piede destro. -anche: tiro compiuto col piede destro. -terzino destro, mediano
alto allo stomaco - diceva -, col sinistro; e quindi, subito 'doppiare'di
po'd'altalena alla fine di ogni suonata col lasciarci portar in aria fino al soffitto
ciascuna [camera] collo studio e col destro ancora con uno vestiero non troppo
loro, ma messa sotto la tal classe col tal nome essa fa parte dell'assoluto
b. croce, ii-13-262: col ribellarsi della classe degli operai o salariati
punita colla frusta, colla corda, col bando, e quando si trattasse di nobili
intersecavano con frangiature delle loro squamine, col nero peso d'una pigna. giù
] tenuta costì ha operato molto, col conservare le cose senza deterioramento: non
in tal guisa il componimento, che finii col frapporvi di quei tali solecismi, come
a prodursi un rapido declino, tanto col prevalere d'indirizzi freddamente intellettualistici e accademici
détérioration (sec. xv, ma frequente col sec. xviii), ingl.
. croce, i-2-153: nel determinare col pensiero la realtà, si comincia da un
esser lecito a chi scrive di determinarsi col suo giudizio, nel che non dovrà
m'ebbi / l'opposto in cuore, col suo invito; e forse / m'
, che è la parola e 'l dire col quale
a desiderarsi il bene che è tutt'uno col piacere. levi, 2-127: e
ricevimento, che è passione, unendosi col verbo 'essere 'che ha forza di
tutti tre unitamente determinati o d'aprirsi col ferro il passo o di perdere in quello
coglie col pensiero e che si presta come base del
dal troppo benessere; e si muove col tratto d'una gran dama. c.
dal cercine. gozzano, no: maddalena col sordo brontolio / disponeva gli arredi ben
ed un poeta deve arrossire d'imbrattar col fango della satira il vezzoso linguaggio della
ma render meno potenti e meno funeste, col riconoscerle ne'loro effetti, e detestarle
prima lui cercava di unire la parte sua col detestare gli avversari, e sbigottirli col
col detestare gli avversari, e sbigottirli col nome del tiranno, ora poi che
è il peccato non detestato, che col suo peso tira all'altro peccato.
1-iii-75: il famoso, detestatissimo balzello, col quale gli uomini della destra preferirono alla
non già di fare l'industriosa guerra col commercio. lanzi, v-168: piero
trasporto di persone e di merci ma col minimo di mercede; il qual minimo detrae
ottenuta nell'acquisto della loro indipendenza, col confessare, anzi col protestare altamente,
loro indipendenza, col confessare, anzi col protestare altamente, in ogni occasione i
comune per non sapere usare la virtù col senno. detrattóre, agg. e
, e i germi di luminosa verità col tempo si schiudono. manzoni, 174:
, facendo grandissimo detrimento alla loro religione col mal esempio che a'frati giovani davano
la decisa volontà d'una detronizzazione generale col rovesciamento dei troni di roma, sar
che non il giudicare d'ogni cosa col proprio giudizio. = lat. dieta
], 244: questo libro si termina col dettaglio di tutte le stelle nuove,
pretendiate di ammazzarci 1 in dettaglio 'col metterci sott'occhio così spesso i vostri fogli
stigliani, ii-367: medica il freddo col freddo overo il caldo col caldo;
il freddo col freddo overo il caldo col caldo; cosa che, essendo fatta con
. marino, 10-128: eccoti ancor col mappamondo avante / e con la carta
poco ai posteriori incrementi della lingua nazionale col suo celebre editto del 1536, col quale
nazionale col suo celebre editto del 1536, col quale stabilì che le transazioni civili,
pigliare la natura com'è, anche col brutto e col terribile. carducci,
natura com'è, anche col brutto e col terribile. carducci, ii-2-86: io
lingua per vedere se un libro sia dettato col carattere proprio della lingua e della nazione
la moglie è cattiva, falla buona col bastone; se è buona, non lasciarla
buona, non lasciarla diventar cattiva, col bastone. 4. figur. suggerimento
dettato, e i luoghi profanati ribenedicansi col riporvi, se si tratti del compagni,
la pace dell'europa e del mondo col ratificare docilmente e prontamente il dettato di
decrepito e frugalissimo leone, il diletto col quale seguiamo la garbata poesia si fa
non già, secondoché si credette, col cuore, * tutte nere, ringraziato
detti e fatti da non usarsi per vitupero col più vii garzone di stalla che sia
è un gran disaccordo [il coro] col resto della chiesa. la taglia,
s'attaccarono alle pugna, e dopo essersi col loto di brutte accuse e di vergognose
, ii-98: la volontà di riprendersi col disprezzo di tutto e di tutti dal
1-40: tornava pasqua di rose, / col sole rovente d'estate, / annunziando
di ferrara, devoluta l'anno innanzi col suo ducato alla sede apostolica. de
magalotti, 7-187: anticipo a scrivervi col procaccio per supplire alla necessità, che
, / che bolle e frange, e col suo negro loto / si devolve in
del vivere e il rimedio della sanità col suo medico di tutto si consigliasse.
1-2-56: canta ei dolente, e col dolente coro / le sue preghiere al
in loco sacro e pio, / incominciò col core e con la bocca, /
devota al mio servizio la nobiltà, col darle particolarmente i dovuti impieghi, con
qual cosa, carissimi fratelli, vogliate col cuore contrito ed emendati degli vostri peccati
dell'eccesso,... o col digiuno o con l'elemosina o col mandarlo
o col digiuno o con l'elemosina o col mandarlo perciò a qualche devozione, dove
: noi cittadini / in questa angustia sua col viepiù ardente / affetto e divozion più
, coi suoi servizi senza pompa, col suo aspetto modesto, non poteva appagare il
riputazione, si credono di toccare il cielo col dito. soffici, i-232: la
coll'* il ', ed il genitivo col 'del '. tramaler [s
il peccatore fa de'suoi beni, col trafugamento del suo patrimonio per le mani
mezodì, quando io era in carozza col duca. nievo, 1-198: un'altra
fazzoletto, o quand'era piccola, col dorso della mano. 13.
studio ci avea teso il piacevole scrittore col suo sofisma, ridiamo della sua malizia
vide / gir di pari la pena col peccato, / benigna mi ridusse al
, 4-992: fu tanto l'impeto col quale si cominciò a percuotere il muro,
, 6 (98): dimenava, col matterello ricurvo, una piccola polenta bigia
allato alla sinistra poppa, tanto che col ferro le stracciò de'vestimenti. idem,
, e il di / s'avviarono col pi, / e di lor compagno fu
, e in questo è notte congiunta col dì: ma dinominasi tutto dì dalla parte
/ ché il mal del traditor ne va col pelo. epicuro, 9: io
rizina. -diabete insipido: ha in comune col diabete mellito la poliuria e la polidipsia
camicia ogni giorno nel giuoco di scherma col signor massimo, ammaestrato e feroce in
in quel diabolico linguaggio l'affricano parlottava col nanerottolo michelino. -trascinante, travolgente
della sua caduta, quali le sue relazioni col creatore e con l'uomo-dio, quali
si pratica per via di raggi solari riuniti col mezzo di una lente. =
, che motti, e che parole col cuore. grazzini, 320: è l'
375: come bisogna star sempre col cuore diacciato con questi frullini! de
per l'artifiziosa similitudine ch'egli hanno col ghiaccio si chiamano volgarmente diacciati. targioni
1-106: quell'uomo di pelo rosso, col sorriso diaccio, lo sguardo falso,
', cioè fatto per mezzo o col corpo del sugo dell'ingredienti che compongono
siam noi riusciti? che ha far ciò col primo nostro proposito? percoto, 88
diaconi, avvolti di un ampio piviale, col capo coperto di mitria, gli stanno
, / che senz'armi è sicuro / col nobil diadema / della ragion fa coronar
vaporosa nella cipria e nei veli diafani, col sorriso mordente delle labbra. orioni,
viscere, insieme coll'antimonio diaforetico, col carabe, coi coralli, col corno
diaforetico, col carabe, coi coralli, col corno di cervo, con la pietra
i vecchi veneziani chiamano diagò quei poggioli col tetto, chiusi per tre lati da vetri
era, ho detto, la tempesta col suo bell'opaco azzurro sverticaleggiato, diagonaleggiato
1-i-584: verrà un tempo, in cui col progredire della scienza statistica si potrà leggere
pensato di legare l'arcano corallino col diagridio. avvisatemi, se l'avete provato
con l'induzione, che poi compiè aristotile col sillogismo. rosmini, xxiii-44: per
, che nell'esterno mostra qualche somiglianza col feldespato e coll'anfibola, ma si divide
processionano lungo i nostri fiumi e dialogano col fremito delle foglie con l'acqua franta e
antichi; non ricusando qualche volta di gareggiare col mimiambo e dialogare anch'essa qualche scena
protagora confonda spesso l'ordine dialogistico imprudentemente col narrativo. settembrini [luciano],
della grecia, io lasciava di dialogizzare col mio interprete; gli occhi, lo
inglese, o tedesco, ecc., col dialogo stampato in greco sotto alle figure
il notaio ch'era venuto in funzione, col soprabito nero e la spilla di diamanti
dote egli, come son certo farà, col scudo del suo invictis- simo diamante,
, 9-24-2-88: per battere e ferir col capo le mura di quel rugginoso diamante
.. / quanti potrei farti veder col stringere, / che passan per diamanti,
il vetraio... riga il vetro col diamante e, crac, lo spezza
minuscolo; tipo speciale di edizioni composte col predetto carattere. -per anal.:
è castel sant'angelo, che anche col suo blocco di casamenti che lo partono in
che li distrugge. soldani, 1-194: col soverchio l'offende, e viene a
chim. idrocarburo alifatico, più noto col nome di decano (v. decano2)
, sm. idrocarburo alifatico più noto col nome di decene (v.).
, comp. da diàmmine e ossido, col sufi. -osi, che indica gli
. farmac. ant. sciroppo fatto col sugo delle more. palladio volgar
scimmia del genere cerco piteco col corpo snello, con coda assai lunga,
semiditono, il diatessaron, il diapente col tuono, il diapente col semituono, e
il diapente col tuono, il diapente col semituono, e il diapason. cavalieri
, cause nervose (e si cura col digiuno o con diete particolari, con
da inspirar terrore, / onde la diarrea col guardo imprima / in chiunque te sol
agitazione. colla forma frequentativa, e col suono più acuto, pare dica talvolta
è l'amore -e fra gli alberi balena col tuo cruccio / e la tua frangia
. = comp. dotta di diaspro col sufi. lat. -ficare, da
s'estolle e se dal tracio lido / col fiato impetuoso / violente aquilon le move
tra l'uno e l'altro, col distinguere quelli che formano la consonanza o
4-118: non contento d'aver fatto col clarinettaccio scale in tutti i toni,
usato dai greci e dai romani per tenere col legate le parti di cui
che gli attòniti si mettessero d'accordo col prete o non so per quale altra
: un colonnello d'artiglieria gli segnava col dito certe sue diavolerie, scritte su d'
quanto abbiate e possiate al mondo, col basilisco non potrete mai competere, e rendetene
sprezzante: « bisogna che il diavolo col quale hai fatto il patto, sia
del diavolo: che ha speciali rapporti col diavolo (in contrapposizione a figlio di
incon trato per caso, col volto del primo che passa.
107: è quel che ha combattuto / col capo generai de'galeotti, / gines
ai signori uomini,... col suo visino piccante, e il suo spirito
, anche se non era morto, col diavolo che ci andava lassù a morire
misura. machiavelli, 3-218: sia col malanno per te, femmina del diavolo
». -al diavolo! via col diavolo! g. m. cecchi
altri, pessima / generazione? via col vostro diavolo. rajberti, 2-230:
, 18: « levati ve de qui col nome del diavolo! » [disse
buone buone e lavorano felici e contente solo col fascismo o col comunismo. non appena
felici e contente solo col fascismo o col comunismo. non appena gli dài la libertà
colorito, di difficilissima esecuzione, ottenuto col violino. tramater [s. v
estrema difficoltà; poiché consisteva nel battere col picciolo dito sopra una nota tenuta dall'
pelle, o da uno stantuffo mobile; col quale s'intende d'imitare il naturale
vescica natatoria de'pesci, che, col gonfiarla più o meno, s'aiutano a
? gente che aveva la carrozza. col vecchio non sarebbe successo. -andare,
e andiamo per loro coll'anima e col corpo a casa del diavolo. boccaccio
per combinare una partita d'assotti, che col cambio come sta ora ci sarà da
tasche. -cavarsela, togliersela perfino col diavolo: essere straordinariamente in gamba.
, per un pelo se la torrebbe col diavolo; ne sta geloso e ha deliberato
gli ufficiali scapparono per andare a combattere col diavolo che se li porti: ci hanno
vimini e passeggiavano gravi e pacifici vecchi col bastone appeso al gilet,...
pur ci tornasti. -incappucciarsi col mantello del diavolo: mettersi sotto la
onesto baro è goethe che si incappuccia col mantello del diavolo. -lasciare al
né il diavolo: di persona che col proprio comportamento si è attirata addosso la
più del diavolo. -stare, bazzicare col diavolo e con i santi, col
col diavolo e con i santi, col diavolo e con i frati: comportarsi in
saper quale scegliere, un po'bazzicava col diavolo e un poco coi santi. linati
stare un po'coi frati e un po'col diavolo: lavorar di malizia fin dove
andate, vada, vadano al diavolo, col diavolo: in perdizione, in malora
un diavolo. -venire a patti col diavolo, fare patto col diavolo:
-venire a patti col diavolo, fare patto col diavolo: vedersi costretto, per raggiungere
s. v.]: 'fare patto col diavolo *, per celia, di
arrivare » ha dovuto venir a patti col diavolo, fletter la schiena e l'anima
, questa gente davvero viene a patti col diavolo. 24. locuz.
imprese triste: * chi è imbarcato col diavolo, ha a passare in sua compagnia'
il diavol vero, metta insieme il rosso col nero. idem, 355: il
per prenderne, e, abbassato, col nappo alquanto le chiare onde dibattè.
fiera aspramente lo incalza, / e col fiato gli dava tanti guai, / che
diventano palidi per la vergogna, minacciano col capo, dibattono i denti, travolgono
chiusi vedesse queltinfelice dibattersi nella lotta disperata col fiume. gozzano, 83: allor che
si dibatte, e pauroso strigne e legami col movimento. boccaccio, vi-282: la
polsi universalmente per l'arterie, le quali col loro stri- gnersi e dilatarsi con contraria
tavola, si fermi con la croce o col giglio verso una parte della stanza.
. d. bartoli, 9-24-1-82: perché col dibattersi e col dire, s'accende
, 9-24-1-82: perché col dibattersi e col dire, s'accende più la bile che
le cambiali e fanno una lotta quotidiana col fallimento. boine, ii-96: era
: istetti un pezzo di quella notte col pensiero a tribularmi, qual fussi la causa
con tutti questi miei dibattimenti forensi e col frasario mio intorno a cosiffatte materie,
. idrocarburo ottenuto per riscaldamento della benzammide col benzoato di etile in presenza di sodioammide
ottenuto riscaldando il cloruro di benzile col sodio: si presenta in forma di prismi
. progettisti 'debonari ', che ragionate col cuore, e non con la testa
viviani, 1-29: lasciando, col diboscamento e colle coltivazioni non in tutto
/ carità delle tombe ingentilirle, / e col nobile canto. deledda, i-58:
bruciare, incendiare; distruggere, devastare col fuoco. - anche assol.
non si tocchi [il pesco] col pennato, ma con le mani si di-
: a un fin di verno un uomo col pennato [dice il castagno] /
dove poi il contraddica) s'univa col dicco principale del fiume, fu alzato
; 20 far eleggere dal popolo, col mezzo del denaro, i tribuni, i
figurati che le vacanze dell'autunno cominciano col primo gennaio e finiscono con l'ultimo
= deriv. da dicèntra, col sufi. chim. -ina.
a dimenarsi si sollazza, / cozza col muro e vi si dicervella, / con
eneide volgar. [tommaseo]: anteo col destro pugno ferio il giovenco tra le
ma per lo scambio del 4 di 'col 4 de 'usurpò il significato
con tutte le armi sue svariate, col sorriso e col coltello, col bacio
le armi sue svariate, col sorriso e col coltello, col bacio e col revolver
, col sorriso e col coltello, col bacio e col revolver, col duetto d'
e col coltello, col bacio e col revolver, col duetto d'amore e
coltello, col bacio e col revolver, col duetto d'amore e col 'dichiaraménto'-entra
revolver, col duetto d'amore e col 'dichiaraménto'-entra in scena. bacchelli, 3-244
, 663: avendo dopo molte dilazioni trattato col re medesimo, e ricercatolo che.
momento solo, cavando subito una pallina col numero... -dieci, -gridò l'
dichiararle, talché l'assumerle solea esprimersi col termine d'intimarle o di denunziarle. cesarotti
, giudicato, riconosciuto pubblicamente (anche col compì, predic.). s
stato, seguir le leggi del regno col riconoscere per re il cardinale di
: un prepotente tutto spigoli, arido, col viso stretto e dichiarato soltanto nel profilo
parte de'medi. sarpi, vi-4-124: col re di spagna e coll'arciduca.
') e chinolina], col suff. -ile. dichinolina, sf
) e cianogeno] e diammide, col suff. -ina. dicianine, sf
dinitrile dell'acido ossalico, noto comunemente col nome, meno proprio, di cianogeno
un dì tutto solo in camera fattosi col pensiero sopra gli ordini delle vite e
; come lo ringraziò l'anima e col corpo! che cosa fu? non è
rimasta orfana anch'essa a diciotto anni col fratello molto più piccolo di lei,
chim. composto chimico (più noto col nome di cistina), costituito dall'unione
fatta. e. cecchi, 6-223: col numero successivo, subentra una squadra delle
) ottenuto condensando l'alcoolato di cloralio col paraclorobenzene in ambiente fortemente acido:
chim. composto (industrialmente più noto col nome di freon) preparato per azione
solvente e in medicina come narcotico (col nome di dio formio). =
. da comunicare (v.), col pref. di-che indica separazione, allontanamento
autore del dramma lotta con gli autori e col direttore dello spettacolo attraverso le didascalie che
non potendo più svamparsi nelle continue chiassate col compagno, la rodeva di dentro. cicognani
, a potare, a mietere; col sole, coll'acqua, col vento;
mietere; col sole, coll'acqua, col vento; senza scarpe ai piedi,
4 eccellenza ', e gli parlavano col berretto in mano. nieri, 42:
cesare] ricoperta [la testa] col tirarsi i capelli didietro, dinanzi. libro
voce dotta, deriv. da didimo1, col sufi, scient. -ite,
mi dà dieci lire, e partiamo col cane che ci salta davanti. 2
tiepolo) e resa stabile nel 1334; col tempo, ebbe autorità di modificare le
v-1-883: non potete il campo / tener col vostro diecilustre viso / contro il suo
, 19-463: dopo certo spazio ciascuna decina col suo decano, e capitano si parte
, quelle a tre decine di avemmarie, col requiem aetemam invece del gloria patri?
bigia: è una carrozza a mantice col cocchiere. 2. sm.
glabro..., portava il monocolo col nastro e scriveva migliaia di sonetti parnassiani
.. con una totale dieta lattea o col ber acqua insieme colla comune dieta animale
qui con desiderio di vederti, e col corpo esausto dalla dieta, e lo stomaco
moneti, 182: languisce la virtù col ventre pieno, / onde l'indigestion
o zanzare, / che mi faccin col sonno far dieta. bandini, xviii-3-
si determinò che l'esercito delli spagnoli col cardinale de'medici venissero a firenze a
notoria che alcuni di quei cittadini avevano col turco. = deriv. da
infermo... il che procurano col buon reggimento nel cibarlo, nel dietarlo
medici che opinavano doversi curare le malattie col semplice uso della dietetica. =
, puntate le zampe, dietreg- giava col petto, torceva altrove la testa ed annitriva
parte retrostante (ed è unita direttamente col nome, o accompagnata dalla prep.
giudicare d'ogni cosa col proprio giudizio. cesarotti, i-92:
pieno di lussuriosi taglietti verrei in campo col paggio dietromi vestito de'colori donatimi da
dietro, nella calca, il frate col saio, la donna incinta ed il
occhi parevano due lanterne di vetro rosso col lume acceso di dietro. nievo, 1-271
c. bini, 1-30: sono uscito col soprastante andandogli dietro dietro ad una giusta
, lasciando stare tutti li altri, col trattato è da tenere dietro a quello
= deriv. da febbre, col pref. di-che indica privazione.
difendere questa città e ad apparecchiarle anco col tempo il debito soccorso. foscolo,
di numero e animato dalla vittoria, difenderla col solo esercito che sfiduciato del suo capitano
e parecchi altri giovani nobili, che col cuore e con la riputazione lo difendessino
: non è stato mio intento, col difendere il segneri dalle ingiuste censure altrui
... avendo occasione di parlare col ministro e con altri, sorreggilo,
di quanto non pretendessi mostrarmi: e col difendermi anche lui mi offendeva. -figur
colpe colle colpe, / lava il sangue col sangue, / che in lui la
fede], la non sarìa stata difesa col sangue. della casa, 655
ove discende. pascoli, 657: fatti col cuoio d'un di loro, ucciso
] che durano già molti seculi, e col scudo della usanza si son diffesi dalla
orlando con antea mirabil pruova / facea col brando e costei si difende. machiavelli
del teatro, e solo si difendeva col lavoro, standosi in esso intenta dal
., 27-1 (434): col capo scoperto e disarmato intrò nella battaglia,
di là da quello i pisani stavano col loro oste alla difensione. guittone,
, il che si fa... col metter stoppa nelle ferite, con coprirle
; i parlari del signore sono esaminati col fuoco; egli è difensore di tutti
me, che il merto / mai pareggiar col guiderdon non posso. manzoni, 322
esser minacciata ancor da l'arme, / col succo e col velen se ne risente
da l'arme, / col succo e col velen se ne risente, / e
velen se ne risente, / e col suo difensor magico carme / drizza le
solenne consultazione de'cardinali onorò questo principe col nome di « difensor della fede »
: essendosi trattata una lega a difesa col re arrigo, egli, considerata la decrepità
per amor tuo l'impresa / d'entrar col conte a singular certame. / contra
vi può aggiungere il magistero dell'arte col lavorio della mano. -mettersi, stare
, corre poi a vendere il pesce col cestello difeso da frasche di acacia,
e 'l bruno imbianchi, e togli / col difetto il difetto, anzi l'accresci
o in qualche parte, in rapporto col modello di perfezione perseguito dall'artista;
bellezza, ch'egli si andava immaginando col pensiero, superiore ad ogni eccezione e
scema della sua santità l'essere conceputa col difetto originale, ch'è vizio della
un qualsiasi vocabolo o più vuoisi supplire col tacitamente intendervi quello di cui, o
, i-42: io son lombardo, nato col difetto ordinario della mia nazione di esser
sono zoppo, idropico, dissenterico, col difetto di tre venerdì su quattro.
fuor d'ambedue noi? / come sol col pensar, s'empie il difetto /
] si può in qualche maniera riparare col molto leggere ed anche rileggere le stesse
mantenersi, a pagare il più forte col danaro dei propri sudditi ed a reggersi colla
l'inferiore non si viene a unire col superiore, non solamente egli sta defettuoso e
secondo il doppio rapporto sopraccennato degli oggetti col suono e degli oggetti fra loro. [
avere, per potere a le volte col riscontro di molte legger le lettere di
potrebbe giungere a perfezione colla osservazione e col tempo. rovani, i-418: anche il
martino della diffalta del re piero, col suo collegio de'cardinali diede sentenza contro
troppo il suo decor diffama / chi col pretesto rancido d'onore / biasma l'
a volte anche in senso buono e col significato di liberare da un'accusa infamante
. per non lasciar vive e credibili col mio silenzio delle bugiarde diffamatorie mordacità a
, ma, perché venne in differenza col padrone di quell'opera, ella fu data
percorso. michelstaedier, in: discute col conduttore con finissimi argomenti dei biglietti combinati
1-324: tralasciando la mescolanza del piombo col rame ciprio, di cui si servivano nelle
sue ragioni contro un potente, rimaneva col capo rotto, don abbondio sapeva trovar
perché in italia in ogni città si conversa col dialetto provinciale. de marchi, ii-482
misso, 15-114: un uomo grasso, col respiro difficile, apriva la sua bottega
mostriate per questo conto un po'difficile col cartesio. 11. che si
, disobbliga, difficoltando, facilita, col mutare in giusto l'ingiusto e in
seguitava a vivere intorno a lui; col tramenio incessante, con le mille cure,
il mare laggiù, s'è confuso col cielo; e mare e cielo non
: avea inaspriti i regi... col deputar colà due vicari diffidentissimi alla corte
tommaseo [s. v.]: col diffidentemente osservare gli atti altrui, rischiasi
[i miei drammi] in vista col loro primiero abito e aspetto, che
non si diffondono giammai nei popoli se non col favore del tempo e degli urti ripetuti
ant. fece un lavoro a la moresca col rasoio sul volto, e lei
chiamato all'apertura del cadavere insieme col signor boccaccio, iv-86: li quali poi
che io non gli avessi dipintura col colore nero, posto nel suo luogo,
peccatori è bella a chi di che scheletro col labbro destro questa donna. frezzi, iii-5-47
primalgrado terribile e il perché mescolarlo col poetico e finto altro non è che il
difforme. marino, 12-14: pur ciascun col suo veleno attosca, / si ritrova
nella sintesi, creando maggiori forze solamente col raggruppare le più antiche.
, crearono il sistema dei lazzaretti, col quale, opponendo una insuperabile bar
2-280: fu imo matto che combattea col leofante, ch'avea la torre addosso:
questa tenzone / delegata ne solve una col dire / all'ebreo, se egli
di temer molto. verga, 1-422: col cader del giorno il male del bambino
la natura facesse il medesimo, e col medesimo effetto, verso lo spirito.
formativa, la quale ha dal cielo col caldo e con lo spirito, 1
informi. de roberto, 469: col suo povero e mal digerito francese, si
parte, avanti di metterlo in digestione col sai mirabile di glaubero. -ant
guscio: e quelle che cotte sono col guscio, sono di dura digestione e
soderini, iii-188: questo si fa col dar loro da rodere al piede buon
bottiglia d'« asprino », chiesta col semplice cenno della mano al cameriere che
le intiepidisse le prime; i suffumigi col bigiargento delle fonde si dilatavano per essere
[talis] lan [ata], col sufi. -ide. digiogare,
ix-367: e se io caccio gli demonii col digito di dio, infra voi
allora delio, / delio onestissimo / col sacro digito / silenzio imposegli, /
osserva il digiuno, che si mortifica col digiuno, che vi si è obbligato con
quale è generalmente di figura rotonda e col marmo. il proprio suo nome è
, e il gentil ramo eccede / col breve onor de le digiune fiondi; /
dal mio stomaco digiuno si scontrarono torbidamente col freddo intenso della strada, fumigarono con
me, di riposo ancor digiuno, / col canto intempestivo il sonno furi? testi
ventre pieno, / predicar l'umiltà col fumo in testa, /...
potuto lusureggiare in delizie da doversi poi col digiuno degli anni cadenti smaltire e espiare.
fece paura a uno, / ché col barlotto non beve a digiuno. della casa
in qua che la nostra prima madre col pome vietato ruppe il digiuno, niuno in
nessuno degl'illustri aggrediti discenderà a digladiare col non sinora abbastanza fuor di paese conosciuto
uom tutta dignitade; e andar confuso / col turbine che passa. manzoni, pr
schiera davanti alla schiera avversa, salutandosi col saluto del grado e della dignità rivestita
cui giova sopraffare i pregi dell'intelletto col bagliore delle ricchezze, o le
gote, appoggiandosi alla canna d'india col pomo d'oro, senza voltar nemmeno il
delicata. oriani, x-5-284: seguiva col grande sguardo violetto quel digradamento della luce
vittoria, anche via ospedale, che col loro lieve declivio e colle loro luci
vertuoso ed onestamente ricco, che era stato col re federico di ragona per maggiordomo.
e mai non cessarono fin che insieme col marito ed alcuni figliuoli l'ebbero crudelissimamente
, che lo scuro sia dolcemente confuso col 'chiaro '; e 'sfumato '
pindaro... si sublima tanto col disgredire in maniera dal principale suo intento
in altro modo converrà studiarsi di compararli col sole: le rispettive massime loro
i-203: la presente digressioncèlla potrà forse col tempo illuminare e giovare a qualcuno che
altro digrasso, / tirò il marito col proprio linguaggio / a farsi trarre il più
sua paternità mi s'avventa qui addosso col suo solito digrignare cagnesco, e mi dà
di napoli per disgrossare trattati di tregue col re cattolico. 4. figur
manicatore, che rado poi volle mangiare col volpe, assai lo invitasse. garzoni,
certi graticci di vinchi e ad intonacargli col pantano. pascoli, 1378: alta capanna
con la mente, ripensare, riconsiderare col pensiero. l. salviati, 20-69
rimasticato tornarlo in giù. e così fa col pensare e ripensare chi suol masticare e
un negozio. saccenti, 1-2-57: se col bargel seggo e ragiono, / da
femm. -trice). chi riconsidera col pensiero, chi rimedita, ripensa.
madonna cattiva, pessima, mi risponde col diguazzar de la testa, che non
con le mani in croce, e col viso al cielo, e col collo torto
, e col viso al cielo, e col collo torto, faccio le viste di
fosso / coll'ala aperta, e col gran becco alzato / alle nubi chiedeva /
con maggiore atrocità per calmarsi quasi istantaneamente col truce omicidio dei due massimi capi, il
, non sono più spurgati e diserbati col primitivo sistema di spingerci dentro i branchi
aperta vallata. deledda, iv-18: col tramonto un nuovo incanto dilagò intorno;
intersecavano con frangiature delle loro squamme, col nero peso d'ima pigna. giù dilaga
: il capriccio delle gite finì e, col cattivo tempo, riprincipiò, tra i
tutto solido, potente e benefico, col quale trionfi l'uomo individuo coll'elevazione
amate dio e da lui come jacob col piè sinistro infermo, col destro sano
come jacob col piè sinistro infermo, col destro sano vi conferite... il
e angosciosa e terribile sia la lotta col male, e quanto faticosa, e pur
in sorsi d'ombra lilla / e vagano col cielo. landolfi, 3-225: i
vomito istesso gli spiriti irritati, insieme col sangue facciano impeto nel torace e nei
sovra il deserto salso interminato / lavandosi col suo vergine fiato / ti purga il
il popolo. tasso, 8-72: col foco il velen ne'petti mesce:
delle idee, tornerà più di spesso col suo pensiero sovra un medesimo oggetto,
dilaterà più innanzi. testi, ii-48: col morir non cessa / del morir la
se a fabrizio teneva calafatate le orecchie col cotone l'amore, al vinneri le dilatava
essa potrebbe seguire con altri mezzi che col combattere, che sarebbe dilatandosi o l'
condurre alla casa di clorisia per ligarti col nodo tenacissimo del matrimonio, all'ora
a volere che si decida ogni controversia col ferro, da lui stimato nell'alcorano
vuole, che si servisse la vergine col figliuolo; imperocché il canonico, che
e ripulito la valle... col farla dilavare da un fiume.
ii-148: non gli parve da esasperarla col dirle così ad un tratto di no
sarpi, vi-1-40: più efficacemente trattò col pontefice di verrua, ambasciator del duca
di ottenere dalla vita tante piccole dilazioni col pretesto di volerci prima fare una fumatina
castiglione, 262: non s'induce riso col dileggiar un misero e calamitoso, né
come sono le folli femine, che vanno col collo isteso e a capo erto,
1-7-45: allora un'oca / fassi innanzi col petto, e dice: anch'io
più di carta, drappi o simili. col suono dice leggerezza e debolezza..
a roma in diligióne in su un cammello col viso volto addietro alla groppa. a
mi concediate, per non avere 10 col mio dire a dileguare il dolce gusto che
guardò con malissimo animo, e minacciandomi col capo si partì di quivi, di modo
non è presente. bottari, 5-150: col procedere del tempo, stabilita la loro
era sopra cantava: il canto si dileguò col rotolio. 11. placarsi (
cittadini e di mostrarsi colla profusione e col fasto più possenti o più magnanimi
una maniera d'argomento, la quale col nome greco chiamano 'dilemma ',
greco chiamano 'dilemma ', e col latino 'complexio ': e questa è
amante, è messa in un monastero col famoso dilemma: o nozze o monaca.
: noi abbiamo un senso, col quale pigliamo diletico della fragranza della virtù.
dilettazione in lui è una cosa medesima col dilettante e con quel che 'l diletta.
... assalgono l'epoca moderna col paragone delle epoche antiche. b. croce
la verità che socrate fornì agli uomini col dare risalto, contro lo scetticismo e
mormorando dilettano. magno, ix-2io: sol col seguir quel che diletta / in questa
ha difetto. bacchelli, 13-48: col patto che... suonasse per dilettare
dilettare. l. adimari, io: col dilettar, la favola è pur degna
è quella « che purga l'animo col riso ». cesarotti, i-105: l'
non diletta coloro; ma passano la notte col parlare: e la materia del parlare
tutto andare. foscolo, vii-281: col poco che gli rimase accendea la sua pipa
la luna. gioberti, iii-39: col tasso ammutì la tromba dell'italiana poesia,
natura, per confortarci ed animarci a conservar col cibo la vita corporale...
scambiare con la mera dilettazione sensuale (col praticismo utilitario). bocchelli, 1-ii-556
; e la morale cristiana lo distingue col nome di dilettazione morosa, cioè che
dilettazione in lui è una cosa medesima col dilettante e con quel che 'l diletta.
i fiori, / e gli augelletti col cantar fan festa. bruno, 3-571:
gente all'effeminatezza, e persuadono gli amori col rappresentarli sì dilettevoli, sì teneri e
a comprendere collo sguardo che a misurare col passo. 6. divertente,
colom baia, e quivi col fiore dei giovani di firenze si dava piacere
cui il bene dell'uno s'identifica col bene dell'altro, come avviene,
eletti.. nievo, 397: finiva col mandare al diletto nipote i baci suoi
ch'ad alte grida / disposò lei col sangue benedetto. s. caterina da siena
ubertà della tua casa e abbeverava'li col torrente del tuo diletto. mazzei,
, essendo ella... il condimento col quale il poeta entra nascostamente nell'animo
chi ascolta, e accompagnando l'utile col diletto, gli porge maraviglioso giovamento.
la teoria del verisimile o credibile finiva col riaprire le porte alla teoria del diletto
foschi mi son messo, / cercando col penser l'alto diletto, / che morte
improvvisava un giuocattolo con la carta e col filo; chi inventava un nuovo passatempo
: veramente io consentii di ricevere marito col tuo timore, e non come diletto
-a rgom.: al giardin del piacer col giovinetto / sen va la dea dell'
destando la maraviglia e quindi il diletto col mezzo dell'imitazione. -essere
di voler prender diletto de'fatti suoi col fargli alcuna beffa. boiardo, canz.
via. sercambi, i-118: ordinòro col comune di firenza di tale soiectù uscire,
tasi per dissimilazione dal pis. rezzola, col pref. priva -
il giovine ebbe compiuto i suoi apparecchi col più diligente mistero, si compiacque di
d'aver oggi consegnato in dogana il tartufo col cavol fiore, avvolto e ammagliato diligentissimamente
maestria. aretino, iv-1-178: voi col verso destro e terso ottenete il nome
per difendere i figliuoli dal vizio; e col motivo di screditare la falsa divozione vi
[i rei] a'presidi della provincia col compilato processo... che paragonar
capace a contenere buon numero di viaggiatori col loro equipaggio, la quale marcia a passo
dillenia', genere di piante... col calice e la corolla di cinque
ti farò venire in derisione, perocché col rinzepparti di crapula io ti farò ripieno di
... s'e'sieno granivori, col minorare o col diluire il cibo loro
e'sieno granivori, col minorare o col diluire il cibo loro. s. manetti
essa, soverchiamente abbondando, talmente sminuire col farle meno tese, e renderle così
, inesorabile e superba, / amor col rimembrar sol mi mantene. marco polo volgar
qualche passo si dilungava per un corridoio col tintinnio d'un mazzo di chiavi.
i nostri e i lor peccati / col tuo [o tevere] largo diluvio ultimamente
diluvio di pioggia d'acqua da cielo col continuo piovere due notti e un dì,
questi assiomi ci fanno nausea, esaminandoli col diluvio della nostra moderna ragione.
la soglia del portoncino di casa, col suo lungo rotoletto di carta sotto il braccio
.. il tracciamento del lavoro sul terreno col piantamento delle opportune 1 dime 'o
lubre, si renderebbe sicura come era anticamente col regolare l'alveo de'fiumi e
regolare l'alveo de'fiumi e col dimacchiare. = comp. da
: il vulgo, che mi mira andar col guardo / rivolto a terra e colle
la neva ingrossa, come fa periodicamente col disgelo e le pioggie, allaga il rivellino
dimenamento di bocca: deformazione espressiva prodotta col movimento delle labbra, smorfia.
lo dimenino. firenzuola, 224: insieme col pestello rivolgendo quelle sue membroline, e
del castaido, che recita il rosario col suo figliuoletto più grandicello fra le ginocchia,
la minestra di suo marito, dimenando col piede la culla in cui dorme il suo
dimenandola bene, fin che si unisca col detto olio. manzoni, pr.
messo sulle ceneri calde, dimenava, col matterello ricurvo, ima piccola polenta bigia
riguardar se il pose; / sul col lo abbranca e forte lo dimena,
e 'n giù dimena un pezzo / col piombin, non resta punto / chi all'
dimenare le ganasce è tasso, sempre col ciàncico in bocca, sempre colle robbine
v. cena. -anco il cane col dimenar la coda si guadagna le spese
proverbi toscani, 18: anco il cane col dimenar la coda si guadagna le spese
ed egli se ne accompagnava la cadenza col passo e col dimenare del capo.
se ne accompagnava la cadenza col passo e col dimenare del capo. e. cecchi
rini fa un gran dimenarsi col pontefice. botta, 5-320:
ed in tresche, e bevono insieme col vin concio la dimenticanza del vero culto
dove lo avevano portato e dimesso, col volto ridonato alla pace e alla dimenticanza
osservate quel vecchietto che si strascina a stento col bastoncello: fu già un alto magistrato
bene né male. bocchelli, i-81: col tempo, il sopruso era andato in
mandare in dimenticanza le sue regole, col buono esempio della sua vita forzarsi di ridurla
barone dimenticò interamente le piccole liti avute col genero, tornò a volergli bene come
verri, i-301: se fate dimenticare col vostro contegno la distanza che la fortuna ha
4-30: la baronessa, discorrendo sottovoce col canonico lupi, s'era quasi dimenticata
le mani con fiducia piena / e col quale di me dimenticarmi. -per simil
morire. non mi ritrovo più né col mio presente né col mio passato.
mi ritrovo più né col mio presente né col mio passato. mi sento peggio che
vanne... al tuo sposo, col tuo troppo frettoloso amore, dimenticata de'
il suo amor se gli condusse / col viso rosso e col ciglio demesso. giraldi
gli condusse / col viso rosso e col ciglio demesso. giraldi cinzio, intr.
tu arrossi? e dubbia, / col guardo al suol dimesso, / non
incontanente lo detto fagiano mostrò tanta dimestichezza col beato francesco, e singu- lare amore
393: quali domestichezze ho io praticate col conte, oltre l'onesta convenienza di
, sdegnoso di menar fama dal commercio col gregge pettegolo dei letterati.
e voleva ad ogni costo tagliar la carne col cucchiaio. carducci, iii-6-217: veramente
usato oggi solo nel linguaggio burocratico, col valore di autorizzare a uscire, mettere
dove lo avevano portato e dimesso, col volto ridonato alla pace e alla dimenticanza.
dimezzato il dono a dio e, col dimezzarlo, d'aveme perduto ogni merito.
intanto son da noi posseduti in quanto col pensiero son conosciuti; né quello stesso
or intero, or dimidiato, talvolta col, capo e alquanto di collo.
quando alcuno in qualche errore incappa, col diminuiménto del mangiare e del bere ne
il voler perfezionar troppo la sua modestia col nasconderle [le sue composizioni] altrui
10 comune di firenze, del continuo puttaneggiando col comune di perugia, per diminuire la
fama delle forze nemiche, non confortava col diminuirla, ma coll'accrescerla.
sperò di poter sagrificare alla propria ambizione, col suddetto serse, tutta la famiglia reale
dalle circostanze del momento diminuiscono d'interesse col variare dei desideri. cattaneo, iii-1-58:
luna] veniva diminuendo, lo faceva col suo danno parere assai più bello.
sembrava diminuito di statura, rispondeva più col sorriso che colla voce fievole alle frequenti
d'arte. a dar le vivande col loro sapore naturale il cuoco parigino si
dilettandosi d'arte di canto, disiderano col cantar, massimamente diminuito, gratificar la
michelstaedter, 790: l'uomo reagisce col dolore alla diminuzione della sua vita.
fossero curati quei che dalla divina giustizia col severo castigo della diminuzione della mente de'
. soffici, v-2-348: ma col sole ecco la dimoia e la mota.
ha tanta prontezza d'ingegno da supplire col lampo dell'intuizione a quel che può
dello sol, ma sua dimora / col raggio insù riflesso, s'io ben penso
/ ma rodendo si va l'ongie col dente. bembo, 2-59: ogni
va parlando a quella stanza / pur col signor, ove posar si deve, /
verno a far più corta dimoranza / col freddo, c'ha le foglie tutte spente
/ il cacciator già stanco, / quando col cibo prenderà ristoro, / e al
sempre con noi dimorano, le quali col naufragio non periscono. cuoco, 2-i-119
dalle publiche cure, che in dimorandosi col signor don garzia. bonarelli, xxx-5-27
comperò luoghi a colombaia, e quivi col fiore dei giovani di firenze si dava
pensa a suo cammino, / che va col cuore e col corpo dimora. boccaccio
, / che va col cuore e col corpo dimora. boccaccio, dee.,
... e sotto questo dimostraménto col favore del popolo ruppe quell'ordine,
la cosa, come cogli occhi e col lume tu cognosci quello che è rosso
fa degni, ma piuttosto gli manifesta e col vizio gli dimostra indegni. boccaccio,
e di spacciarla per una schiava, col solamente dimostrare ch'essa men dell'italiana
dell'ignoranza, e ho voluto finire col dimostrare come ella trionfi e a che menino
al suo unigenito figliuolo; esso solo col sacrificio della sua passione ha soddisfatto per
espresso, si dimostra propriamente altro che col verbo * avere ', sì come al
come al contrario niuna passione altro che col verbo * essere '. manni, ii-93
abbia misericordia di te. ragguarditi iddio col suo volto, e dèati pace.
era salvata dagli esterminii di richelieu, col dimostrarsi intesa ormai solo a farsi italiana
mi sarà caro: quando no, aiutisi col disegno, e degnisi di dirmi un
per questa via si dimostra, ha col genere dimostrativo convenienza tale quale può ciascuno
. leonardo, 7-i-64: attenderai prima col disegno a dare con dimostrativa forma all'
d'animo, sentimenti); confermato col modo di agire, con prove
con la penna, l'altro mostrar deverebbe col pennello: l'uno e l'altro
nostra città e altrove, non solamente col pensiero, ma con aperta dimostrazione e
-ant. in correlazione o in contrapposizione col concetto di realtà. -con dimostrazioni e
microscopio è un breve cannocchiale... col quale s'ingrandiscono di molto gli obbietti
assembramento, più o meno tumultuoso, col quale s'intenda manifestare il comune sentimento
bisticci, 3-201: fermatosi col campo fece tutte le dimostrazioni che potè
= deriv. da mungere, col pref. intensivo di-. dimunto
') e da naftalina], col sufi. -ile. dinaftòlo, sm
al dinametro. 2. misurato col dinametro. dinametro, sm. ott
partita a ping-pong. e subito, col dinamismo che lo distingueva, tirò fuori
voce dotta, deriv. da dinamite, col sufi, -ficio (lat. -ficium
da un metro d'altezza, equivale col suo peso alla forza di circa 25
concerne il dinamometro; eseguito o misurato col dinamometro. -prova dinamometrica: prova a
e gridando, con le braccia e col petto dinanzi a esse si parava.
, che veramente pareva una folgore, col piè dinanzi tutta l'erba abruciando e
, agg. privo del naso, col naso mozzo. cavalca, 20-95
voce dotta, deriv. da natura, col pref. di-che indica separazione, opposizione
d'ontano, / e un cappel col vel, co'dinderlini / e sei cappi
forse che lo addormentava, credo, col dolce suono di un dinderlino a marenghi
. da negro (v.), col pref. intensivo di- (cfr. denigrare
sì gran coccola / dava al leon col baston, ch'e'dinoccola. 3
. da nocca (v.), col pref. disgiuntivo di [s] -
16-vi-257: [non] faccia il dinoccolato col dire che è debole. baldovini,
alto, dinoccolato, andava e veniva col suo passo distratto di ragazzo, inciampando
poetica, pressappoco come i tetrametri trocaici col fare dinoccolato che hanno ne'romanzi spagnuoli
dintornate troppo generalmente e senza speciale convenienza col soggetto il carducci? 3.
nitidi. galileo, 3-4-349: guardando col telescopio [vedete]...
, purg., 29-146: questi sette col prunaio stuolo
il mondo spensieratamente ti si agita dintorno col suo dramma pieno di rumore e di vita
dintorni, togli 11 detto pennello, col verdaccio va'ritoccando le capel
sposa / vivea sul ciel sdegnata / col dio marito e querula / consorte abbandonata.
all'arte. castiglione, 454: col non lassarsi quasi mai vedere in publico,
a nome e riverenza di dio, col nome di dio, in nome di
strozzi, 53 (127): sia col nome di dio tutto! gelli,
. caterina de'ricci, 73: col nome di dio s'è dato mano a
la grazia, con la speranza, col nome di dio, nel nome di dio
potuto. bembo, i-13: ieri col nome di nostro signor dio maritai la maggior
pesci teleostei, dell'ordine plettognati, col corpo ovale (che può gonfiarsi a
sfenisco brizzolato. da alcuni vien confuso col pinguino maggiore. tramater [s.
decandria monoginia, famiglia delle capericine, col calice a corolla e la corolla di
esandria, famiglia delle smi- lacee, col calice diviso in sei lacinie, la capsula
delle rutacee, che hanno i fiorì col calice diviso in cinque parti, la corolla
cerca di seta da dipanare; e col suo aspo ingannava gli indugi]. capuana
gl'intrighi e i viluppi, tentare se col candore dell'animo e con la verità
fittone una cucchiara di ferro dentata, col mezzo di catene, la quale quando
al mesto desiderare degli amanti, confortando col dono delle care sembianze le lamentabili dipartite
uscisse di bocca fu al padre, e col padre chiude tutti i suoi ragionamenti nell'
dipende dalla grandezza della sua immagine congiunta col giudizio che si forma della distanza di esso
, 1-ii-263: portatosi in italia, col favore del pontefice occupò molti luoghi che
madre di tutte le cose e operatrice col continuo girar de'cieli, che egli
con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse sì simile a quella
206: io rispondo che si dipinge col cervello, e non con le mani;
nella solita strada degli studi, e col branco degli altri fanciulli lo mandasse alla
algarotti, 2-88: fate di tornare col pensiero nella nostra stanza buia, e
ma le pareva che sarebbe un prendersela col cielo: tanto più che lucia tornava a
il più di quel paese stringe / col nome suo, ben ch'ora l'
/ con l'arco in mano e col vestire stretto / e i biondi suoi
scrittore del settentrione ha cercato di dipingermi col suo fantastico, rabbioso, sgorbiatore pennello
chiesa, dov'era la vergine maria dipinta col figliuolo in braccio, di legname scolpita
brividi solo a specchiarvisi dentro, e col soffitto di travi alla cappuccina dipinte d'
segno della lor follia evidente andavano nudi, col corpo di varii colori dipinto, come
arguti e queruli usignuoli / fan qui col canto lor sonar la valle! foscolo,
, poi ch'ebbe pontremolo vinto, / col fiero stuolo fe'piangere arezzo / e
dante, par., 29-7: col volto di riso dipinto, / si tacque
i-185: questo udendo le-due giovani, col viso dipinto di vergogna, dalla sua
che portava per insegna una nostra donna col capo di sotto; e carlo disse
di quegli uccelli i quali corsero per gustare col becco le uve effigiate da zeusi.
come dottore. monti, iii-268: col passato corriere ho ricevuto il diploma di socio
popolazioni, mescolarle, abburattarle, finirebbero col riuscire a metterle a posto definitivamente.
benevolenza figlia dell'amore dell'ordine, col sentimento di fare il bene, più
fummo là 've la rugiada / pugna col sole, per essere in parte / dove
pure / ch'ei se ne va col padre ad un viaggio / di du'o
che divisa in branchi, / noverata col brando, al suol ricurva, / ancor
i figliuo'di castruccio, / ch'eran col re giovanni per istatichi, / temendo
usanza di tormentare e inselvatichire la fanciullezza, col pretesto d'insegnarle il latino, che
che poco dopo diramatasi in tre rami col ramo principale si attaccava altintemo della cavità
cielo / facendolo più grande, / col faticoso eroico diramarti / in muscoli di
314): quando voi l'avrete col senno vostro e con queste buone cose
7-50: dopo aver ospitato due sorelle, col frutto come si dice della colpa,
appena agli inizi, non abbiamo ancora cominciato col latino... », si
: ma del fratello mio demea, col quale / ci dichiamo pur poco e fummo
mi fare: / gentil sonetto, col tuo bel parlare / io credo esser per
trova a dire che quando ei combatteva col re d'albania e chiedeva a'romani
che aiuta il ricordo, un gelataio col suo carrettino, un frate cercatore col suo
col suo carrettino, un frate cercatore col suo asinelio,... e
i-165): batte spesso il gigante col bastone: / ma tanto viene a dir
, esprimere a parole': termine indo-europeo col significato originario di 4 mostrare, indicare
è la parola e 'l dire, col quale si manifesta il peccato. petrarca,
la sua terra / ancor fa onor col suo dir strano e bello. boccaccio,
. -anche nell'uso d'aggettivo (col significato specifico). boccaccio
figliuolo, e diretasse la sua casa medesima col suo maledetto matrimonio. fatti di giuseppe
albergo / tu penetri le soglie / col direnato tergo / e l'anima servii.
era un di quegli uomini che circondano col braccio le spalle degli interlocutori umili e
31: questo fu il voto, col quale chiusi la mia 'storia della letteratura
ché dice iddio facondo: / « col mio nimico il nimico confondo »;
gli esordi del mestiere di sceneggiatore e col primo peggioramento dei miei rapporti con mia
sua diretta vigilanza, l'austria aveva col suo esercito distrutto la libertà costituzionale che
stessa, partirono, per firenze, col diretto notturno, delle nove e quarantacinque.
ii-202: la sera il bravo signore partì col diretto e buon viaggio! deledda,
sarò a desinare a casa, venendo col direttissimo. tozzi, 3-35: ad
beatrice, dal bel viso / mi contentava col secondo aspetto. parini, giorno,
vostre querele; e forse voi vi dorrete col signore, e gemerete innanzi a'direttori
; veramente non voglio peccar d'ipocrisia col dirle ch'io abbia de'lunghi e spessissimi
turbare nei tuoi contatti cogli scrittori e col pubblico. bacchelli, 6-93: nelle
risolse il problema dell'equilibrio senza mani col portare l'asse dinamico della forcella qualche
, 1-71: la folla si muove col solito verminìo, assolutamente priva di direzione
, ii-420: monsieur talley- rand, col quale unitamente a marescalchi ho fatto il viaggio
europa. alfieri, i-69: elia col braccio al collo, tre ore dopo la
che ci avete collocato voi; oh, col permesso del mio predecessore, s'intende
come pioggia di manna miriadi di manifesti col panegirico di mambrino mambrone. morante,
con le mani sulle ginocchia, sempre col suo sorriso, poi chiese con un gesto
stanno in bruco et in farfalla, / col benduccio in su la spalla,
lontano appariva tale) linee precise, col bosco dirimpetto verde ad onta della lunga
e dall'altra lo dipinge dirittamente col fin di dipingere, d'imitare,
, presto esser stanco, / meni col dritto, e non col braccio manco.
/ meni col dritto, e non col braccio manco. di costanzo,
della diritta estimazione al p. bandiera col riprenderlo di alcune piccole cose, che
'l bue cicilian che mugghiò prima / col pianto di colui, e ciò fu
in me successe una tal cosa / col primo mio marito, / che in
semicircolo, o due linee inclinate, che col cornicione formano un triangolo. -in
rità; nell'uso comune coincide col concetto di diritto naturale, per
totalità sociale, che diventa qual'è col passare dall'indistinto al distinto,.
diritto positivo, quando è in contrasto col diritto naturale, rimane valido, benché
ogni dritto antegiustinianeo, / e fuwi col civil, col criminale / esposto il
antegiustinianeo, / e fuwi col civil, col criminale / esposto il dritto costituzionale.
tutelato in modo diretto dalle norme giuridiche col garantire al soggetto, il cui interesse tutelato
ingiustizia; i padri l'hanno / coltivata col sangue; e ornai la terra /
lodovico (notate bene) lo strisciava col lato destro; e ciò, secondo
eterna / ogni suo dritto, statuì col sangue / del giusto. -figur.
formossi la repubblica dei grigioni, chiamossi col nome di leghe, e dividevasi in
, poitevin, arrivò fra non molto col grosso, e dispose che il ponte si
chi sa dove sarei andato a finire col mio dirizzone filosofico, alquanto strampalato.
s'accendon d'ira, / destan col fiato lor fiamma sì dira, /
'). passò nella lingua letteraria col senso di 'funesto, terribile, crudele
rivelazione. de sanctis, 7288: col voler diroccare ciò che sta sopra..
la scellerata, dappoi che si fu col drudo buona pezza sollazzata, fe'spogliare
322: il reverendo padre mi parlava ancora col suono carezzevole d'una cascatella fra i
in parte ch'e'tentava di volere accordarsi col cardinale per le mani dell'imperadore.
mani dell'imperadore. fazio, ii-49: col sommo bene sempre vivo in guerra;
non udisse altrimenti che esprimendosi le preghiere col suono. monti, v-224: quando
, 1-221: io anderò poi d'accordo col signor denina quand'egli mi dirà che
... si conduce il fiume col suo corso in su torlo d'un altissimo
abbraciandosi co'nappi pieni in mano venivano col barellare a versarseli sul capo. rovani
., i-i (3): insieme col santo abate germano, il quale infino
fatto, sì come fosse stato dirozzato col piccone; sempre con desiderio era piatitore
il po principalmente del sopradetto monte veso col suo proprio nome alla marina discorre,
perciò da sperarsi meno ingombra, dirupante col fossaccio selvatico nel sasso.
, non vi si reggono, ma col proprio peso... dirupano, finché