pagina, e la porse... col fior fiore dell'eleganze legali della giurisprudenza
i muri delle case si leggevano scritte col carbone delle bellissime cose come queste:
al naturale, rugiadosi, e appannati col fiore, che la natura a farli veri
vento reca a certi fìoruzzi che nascono col nascer del sole e muoiono al suo
co'vocaboli isquarciati e smaniosi, e col loro parlare fiorentinesco. p.
, condita con olio, / e col senese in tal modo ha cangiato, /
poco innanzi a questo ragionamento che fece col santo frate, avvenne. l. salviati
fioria. della porta, 1-145: sempre col riso su le labra, e per
era atteggiato a quella espressione che fiorisce col fiorir del pensiero, cioè all'ironia
si ragiona. canigiani, 1-18: col tuo nome intendo di seguire, / e
fiorire su'vasi di cristallo, e che col tempo gli rode, gli spezza e
una notte d'estate: silenziosa, col cielo diafano fiorito di stelle purissime.
tua vita. palazzeschi, ii-87: col viso fiorito di un fresco sorriso,
fertile e fiorito secolo si traeva, col piombo della rozza età di coloro cangiato.
strinse viem- maggiormente a quei tali che col loj-o brio attizzavano il suo. palazzeschi
= deriv. da fiore1, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
. abba, 302: il mare, col suo fiottare a tratti, parea rispondere
di staffieri, tronfo, e fischiante col sibilo della seta, che gli fiottava
né il fluttuare, né il fluire col fiottare: ma per quest'ultimo verbo intendono
sei tu così da poco / che solo col fiottare e col lagnarti / pensi di
poco / che solo col fiottare e col lagnarti / pensi di risanarti. baruffaldi,
in una pozza, sul lastrico, col viso già bianco e gli occhi socchiusi.
... / se la prese col tempo, colle miglia, / con sé
/ con sé, colle carogne, col marito. carducci, ii-2-166: ora il
prenome e il cognome intero, o col solo prenome o con qualunque altro modo
. il nome di una persona in rapporto col credito, col prestigio di cui gode
una persona in rapporto col credito, col prestigio di cui gode. - per estens
circonda dunque l'universo, e comprende col suo circuito, il quale è..
le fusette volanti a mille intorno / col firmamento a gareggiar sen vanno, /
il tributo, ma noi ci difendemmo col firman, o vero ordine del g
quei carretti ricamati come fosse carnevale, col parasole a fisarmonica e una frasca sul
sanza zufolo, e ispesseggiava, i'dico col bicchiere. machiavelli, 823: una
: una voce udimmo, che fischiava / col rumor d'una porta che si aperse
lodati sono: / chi discorre fischiando col fraschetto, / e quanto han gli altri
han gli altri a far, mostra col suono, / chi l'ancore apparecchia da
ripa di pioppi mormorante / ove fischia col merlo a la prim'alba / il fanciul
e viti ed olmi, / ove col bel ruscel zefiro fischia, / reca
tal guisa il componimento, che finii col frapporvi di quei tali solecismi, come il
poppa e ne le sponde, / col rumor de le corde unito insieme,
= deriv. da fischio, col suffisso strumentale. fischio (popol
giacendo rivelto, e turandosi il viso col cappello piglia un sonno sospeso, crede nel
pulci, 25-279: tu credevi abbagliarmi col velo / e che baiardo al tuo
dove qualche volta lei veniva a discorrere col damo, quando sentiva un certo fischio.
conduce poi tutto il restante della vita col più minimo filo, col più lieve soffio
della vita col più minimo filo, col più lieve soffio, col fischio più
minimo filo, col più lieve soffio, col fischio più piccolissimo, per tutto dove
tu solleciti el zimbello, / e col fischio ogn'uno alletti: / tireresti a
tirare fra due scorze di pino, col quale imitavano lo squittire della civetta,
. suono aspro, duro o sibilante, col quale si pronuncia un fonema (e
del nostro stendardo; esso ci risponde col fischio di saluto, e noi replichiamo
genti dette « maggiori », che col fischio de'fulmini e col fragore de'tuoni
, che col fischio de'fulmini e col fragore de'tuoni volesse loro dir qualche
i greggi talvolta erran discosti, / col fischio il caprar sorto gli richiama.
me n'andrò pian piano / cacciando ora col fischio or con la verga / l'
10. locuz. -col fischio, fatto col fischio: perfetto, fatto a puntino
di lusso, di quelle fatte proprio col fischio. bartolini, 250: egli è
ebreo, egli è un ebreo di quelli col fischio! -col fischio, un
trova soprattutto nell'italia meridionale. -fischione col ciuffo: fischione turco (nell'italia
non se la poteva prendere... col duca affa cui autorità di deputato ricorreva
dal ted. fiset [holz], col sufi. chim. -ina, che
prua, mi trovai faccia a faccia col medico: un napoletano, giovanni nicotera
-che si compie col corpo, che impegna il cesarotti, ii-349
sviluppo delle funzioni deh'organismo in rapporto col sorgere delle forme e delle strutture sotto
, egli è come tagliare il fuoco col ferro. carducci, ii-7-223: avevo scritto
condizioni fisiologiche, che si vanno organizzando col mezzo de'sensi, e ricevono una
nelle loro biografie, e già quasi soltanto col guardare le loro immagini dipinte, con
di parentesi, di episodi intramessi bruscamente col solo artificio delle lineette; aggiungete l'
ecco qui da una conversazione di eugenio iv col marchese nicolò novellata dal carbone una divinazion
io era al fin cogli occhi e col cor fiso, / sperando la vittoria ond'
costretti. tansillo, 34: mentre col guardo in te, col pensier fiso /
34: mentre col guardo in te, col pensier fiso / rimiro altrui, s'
: amano tanto fissamente d'esser chiamati col nome di signori e fanno del nobilista tanto
uffizio e la loro benigna forza, non col freddo fissante, che più non v'
la piattaforma del pezzo doveva essere fissata col suo vomere. soldati, i-49: io
che si era radunata intorno, lottavo col fanale, tentando inutilmente di fissarlo.
di cicoria, né del latte mescolato col té o col brodo, né delle purghe
né del latte mescolato col té o col brodo, né delle purghe epicratiche,.
fisso overo stagnante,... col quale tu puoi fissare molti corpi e spirito
, presi qualche schizzo. stamane poi ricostruii col loro aiuto la immagine come mi s'
spingersi de l'argento, e far col fianco / luogo fido alle navi a cui
, e quel silenzio troppo ascoltato, finivano col fissare un equilibrio magico, e uno
. -rifl. applicarsi tenacemente col pensiero, trattenersi a lungo con l'
muro, su cui stava il canestro col pane e con gli avanzi delle vivande
dall'età indefinibile, i capelli fissati col retino, il giacchetto col fiocco di
i capelli fissati col retino, il giacchetto col fiocco di trina al collo, sospese
ed una natura romantica, la seconda col suo indefinito, co'colori ondeggianti,
ora fissata la vide scendere di tram col suo giubbino color lontra, la solita pelle
desio di conoscere, è amore, col quale si coltiva la virtù; né
che mi hanno sempre dato vostre eccellenze col loro compatimento. de amicis, i-142:
malessere che ancora mi tiene. cominciai col fuggire tremando, dopo il primo attimo di
-cravatta a nodo fisso: cravatta col nodo giù fatto, tenuta in posizione
non si può paragonare lo scrivere italiano col francese. in questo la costruzione della
, il forense in sei provincie, col suo visitatore o prefetto per ciascuna.
. baruffaldi, i-i77: il vessillo col gioiello / già si dona alla gran
: foresta in cui, in relazione col clima delle regioni monsoniche che comprende una
. = deriv. da forestiero, col sufi, collettivo e spreg.
angiolieri, 84-6: infra le genti vo col capo 'n seno, / più vergognoso
4-193: qualche leguleio... col codice penale alla mano potè sostenere essere
alla pena ordinaria, la quale viene spiegata col termine di bando capitale;..
.. nel regno di napoli s'esplica col termine di forgiudicazione. =
resto che i contemporanei la disser fatta col « gesso > dei forieri i quali segnavan
chiari, 5-69: li nostri amanti, col solito tiro a quattro, e preceduti
precoce sapore di vecchiezza. -che annuncia col suo apparire o col suo manifestarsi,
. -che annuncia col suo apparire o col suo manifestarsi, il giorno, una
fórma, sf. aspetto esteriore col quale un oggetto si presenta alla vista
, che mondo è detto, / col mutar delle forme / prend'alimento e
la forma dell'abito antico... col quale il re ed i baroni solennemente
v. piattaforma. 5. aspetto col quale si presenta alla vista una porzione
mani quando si va sforbiciando un giornale col pensiero rivolto ad altro. 9.
mente. beccuti, 42: quando col ventre pien donna s'invoglia / d'
, giovani sfacciate, / che n'andate col collo discoperto, / quando v'avessi
della vecchiaia. 14. modo col quale si compie un'azione o si
ma l'atto all'incontro della volontà col quale è posta quella stima, a
variabili del discorso (e avviene specialmente col cambio della desinenza: nel genere e
che si consumano, o si possan col gitto far d'ottone. ariosto, 11-24
come quei colpi che il fonditore dà col mandriano nella spina arditamente perché coli nella
la confezione che ha al viso, adattando col viso gentilmente a trarlo fuori di questa
mio corpo un'ombra; / e questa col più denso aere, cui diedi /
che colla voce, regola ogni cosa col moto del suo smisurato cappello, a
5-12: quando non ci sono gli uomini col loro robusto appetito, coi loro bisogni
sua simiglianza; nelle sue sembianze, col suo aspetto, conforme al suo modo
de'fiori è dal sottile acquoso mischiato col sottile terrestro, il quale per la
, e tantino di formaggio trasparente, col buon prò vi faccia. soderini, iv-46
2-106: oggi avevo caricato le trappole col formaggio. il formaggio va meglio delle cotiche
pioppo, liscio e per di più levigato col sapone, oscillava un cerchio, dal
con la retorica frondosa e blanda, col latino ciceroniano, con la logica formale
in quanto si vede e s'esprime col monosillabo 'è'. tommaseo [s. v
.. li costringe ad essere solidali col nuovo regno sostituente ima nazionale unità a quella
= deriv. da form [ile] col sufi. chim. -ale, che indica
e dell'eroismo? pirandello, 7-316: col suo formalismo troppo rigoroso aveva sopraffatto la
superstizioni, con l'ipocrisia loro, col loro formalismo. papini, 20-267:
2. che è in rapporto col formalismo (religioso, filosofico, estetico
, in quest'altro significato, finisce col porre a capo dell'etica non il principio
materia è ardua, ma te la formalizzerò col discorso a capirla facile. -portare
crusca]; e perciò non in accordo col lissoni, che la dichiara verbo degl'
formalizzazióne, sf. filos. procedimento col quale viene costruito un sistema meramente
la natura formi e sformi ogni forma col bolino dell'aria; e che formi,
la sformi, profondandovi il suo bolino col quale l'aria depreda tutto. rajberti,
c'è il giacinto. è legato col filo in fascetti. gli steli sono ineguali
. delfino, 1-355: l'umido col calor temprati insieme / forman tutte le
amori con altri soggetti, e massimamente col sacro e morale. -formulare una
botta, 4-126: dolsesi il pontefice col duca, che si formasse in firenze un
colui, che 'mprende a trarre diritto col dardo, avvisa luogo terminato a fedire,
esatta fra il legame dell'idee nostre col legame naturale degli esseri forma la scienza
. / queste mo- stravan che come col dito / istà la carne e l'unghia
monete valea effigiarle. -rilevare col calco la forma di un volto (o
il primo, che formò il ritratto col gesso sul viso dell'uomo: e poi
detta statua di terra, la si formava col gesso in molti pezzi. caro,
all'apparecchio telefonico il numero dell'abbonato col quale si desidera parlare. moravia
ne ho vedute [di chiocciole] col microscopio delle intere e formatissime in un
mente, immaginato dalla fantasia, dedotto col ragionamento; proposto (un problema)
pensano altrimenti che individuate nei fatti, col porre e risolvere problemi storicamente formati intorno
l'orec- chie intente, / accompagnar col pianto estreme e sole. stigliani,
d'essenza: sempre intendenti, ma col discorso di natura e non di tempo.
, 2-1-7-204: gl'intelletti più saggi col lume naturale pervennero a conoscere esser fuori
efficienza formatrice. loria, 5-141: col progredire dell'opera, l'ardore iniziale
ariosto, sai., 3-91: col formator del cortigiano, / col bembo
3-91: col formator del cortigiano, / col bembo e gli altri sacri al divo
piccoli capitali. pisacane, iii-238: col nuovo patto sociale, la formazione dei
... era occupato a trattare col re circa la formazione del governo.
legge, che ammonire lo scrittore, che col lume del giudizio discerna quello che conviene
, 5-1-209: perciocché indirettamente, cioè col significato loro, queste [immagini]
: quella che è contenuta, insieme col lemnisco, nella calotta protuberan- ziale.
bas = deriv. da formella, col sufi, collettivo -ame. sorilievo)
, deriv. da formi [co] col sufi. chim. -alo, che
organizzata; è di piccole dimensioni, col capo, il torace e l'addome
riuscita a farsi un po'di corredo col suo lavoro. ojetti, i-571: non
dine sdentati, alto circa 60 cm, col muso lungo e sottile al cui apice
voce dotta, deriv. da formico, col sufi. chim. -ina, che
e più pesante dell'acido acetico, col quale pare che si abbia avuto torto
= deriv. da formicola, col sufi, collettivo -ame. formicolaménto,
anch'essi. de roberto, 2-136: col sangue riscaldato e coi nervi eccitati egli
. = deriv. da formicola, col suff. collettivo e spreg. -urne
alla libertà romana. ariosto, 22-5: col suon del formidabil corno / avea cacciato
un interrotto 4 ricordati, ricordati 'col quale intende forse di richiamare a coscienza
selva ingrassano. sannazaro, iv-259: col cor pieno di suspetto e di formidine,
, deriv. da form [ico \ col sufi. chim. -ile, proprio
deriv. da form [ico], col sufi. chim. -olo, che
deriv. da form [ico], col sufi. chim. -osio, che
di lanugine vestiti, / poi, col tempo, si fan lisci e formosi.
i signori giurati si facevano vento col giornale, accasciati dall'afa e dal
sia imperativa sia proibitiva viene qui disegnato col nome di formula. codice di procedura
, gli antichi popoli si sottomettevano 'col fatto 'al reggimento di un solo assolutamente
: le pareva strano, in contrasto col suo carattere, che egli, dopo essersi
formulazione quasi intuitiva: può far quattrini col gioco colui per il quale questo non
a. martini, i-12-173: perocché col fuoco si fa saggio dell'oro e
fiumi. marino, 302: se col focile accendo / fiamma ingorda e vorace /
la sua esca infiamma l'ira e col suo fumo accieca il discorso. g.
scoperchiata degli odii cittadini cominciavano a drizzarsi col petto e con le fronte i dominatori
, iii-926: sorgeva il forno monumentale, col tubo in muratura e tre fornelli sull'
sali nel corpo umano atti a congiungersi col mercurio e a renderlo corrosivo come si
e a renderlo corrosivo come si fa col sai marino e col nitro per mezzo dei
come si fa col sai marino e col nitro per mezzo dei fornelli e dei
el capitano fusse, menisi el mulo col fornello in modo che per via cucinare
-per metonimia. il cibo cotto col fornello. giusti, 2-162: a
pacche di legno e motte di legnite, col viso arrossato dall'entusiasmo e dai riflessi
dinanzi alla forza, libidinosa di fornicare col buon successo, caccia via a calci
una cicogna che gli divori e spaventi col batter le penne. d'annunzio,
fornicazione. passavanti, no: peccare col padre o col fratello è incesto, ch'
, no: peccare col padre o col fratello è incesto, ch'è vie più
vasari, i-327: fece la nostra donna col figliuolo in braccio...,
2-197: tu debbi porre il primo piano col punto all'altezza dell'occhio de'riguardatori
fomiti di bambagia, e calze di pelle col pelo al di dentro). muratori
54: venuto... il re col maggior e più bello e meglio fornito
, in cucina, dinanzi al forno, col cappello in testa, proprio come uno
alla finestra sorgeva il forno monumentale, col tubo in muratura e tre fornelli sull'orlo
il materiale può essere posto a contatto col combusti- bile { forni a tiro)
cassola, 2-167: il carbonaio comincia col costruire « l'uovo di legna »
. pucci, cent., 30-99: col fuoco fer di tante case forno.
baldinucci, 63: * foro 'col primo 0 largo. luogo dove si
, 1-774: già il fòro / col sol nascente, riempiendo vassi / di
straducola e deserta. dalla quale sboccando col non leggiero fagotto nel foro traiano, incontrò
decreto del capo del governo di concerto col ministro dal quale dipende l'amministrazione interessata
dal quale dipende l'amministrazione interessata e col ministro delle finanze. -principe del
[can] for [a], col suff. chim. -one, proprio
. di esse * essere '), col senso originario 'sia la sorte '
); fertile, rigoglioso (un terreno col, tivato). arrighetto,
senza timore veruno vi gettate tra queste spine col vestimento forte della carità. boccalini,
si chiamano forti, ed anche macigni, col quale nome le accennò già dante;
aceti dolci, con i vini forti, col pan di sasso e con la carne
di latte, e di cibi fatti col latte, come cacio, ricotta, ed
si mette in certi condimenti [salsa col forte; pasta col forte).
certi condimenti [salsa col forte; pasta col forte). -concentrato (decotti
alcune parti della toscana il cacio fatto col fiore [del carciofo selvatico] si chiama
chiama cacio dolce, e quello fatto col caglio si chiama cacio forte.
ricavai pure un bene; poiché contrassi col pubblico, e con me stesso,
, no, di fare il bello / col lucco sul codione, né di stare
versi, / e urania m'aiuti col suo coro / forti cose a pensar
le femine. -mescolare il dolce col forte: alternare gioia e dolore,
e l'atterrite, e mescolate il dolce col forte. -mettere le mani al forte'
. davanzali, ii-499: turata la botte col cocchiume fortissimo. -fittamente.
forte? -gli chiesi. staccò la cenere col dito e ghignò un poco. -
. b. davanzali, ii-9i: col tener forte di non largheggiare a'soldati,
18-3-212: possendo cesare stabilir le cose sue col matrimonio della vedova credo, abbia a
cercare di dileggiargli del forte loro, col prendere qualche alloggiamento che gli soprafaccia o
ascoli, 1042: sempre è fortezza col giusto temere, / ma chiunque vuol
e la perseveranzia, che è coronata col lume della sanctissima fede, col quale lume
coronata col lume della sanctissima fede, col quale lume corrono, senza tenebre,
veniva punita colla frusta, colla corda, col bando, e quando si trattasse di
ed un sapore forticcio e si mescola col latte. tommaseo [s. v.
veggio, che possa avvenire- che ora col riposo. -in senso concreto:
soldati germanici cinsero le mura di cremona col campo loro, e quello di trincee e
volgar., 4-217: fortificassero i corpi col cibo, acciò che se la battaglia
. m. villani, 9-5: col favore de'suoi cittadini subito fece prendere
esercizi acca demici sono formare col ghiaccio sul neva fortini e poli
. i-334: fece con le labbra e col naso un certo niffolinq, come mostrando
copiosi pasti / infuriavano 1 maschi / col fortore delle ascelle. bartolini, 1-200:
b. croce, i-4-196: poiché col cristianesimo la storia diviene storia della verità;
= deriv. da forte1, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
che con uguale bilancia contrappesano il bene col male. 4. in senso
questo tempo di stabilire la sua fortuna col re. delfino, 1-59: tu
e che che sia, / vincasi col soffrire ogni fortuna. dovila, 17
padre... è un uomo che col commercio ha fatto qualche fortuna. manzoni
sì propizia occasione. imbriani, 2-147: col non saper battere il ferro mentr'era
asino; ed il cielo che toccano col dito i fortunati. manzoni, 34:
fortunato e di vita, si ritrovò col detto mercurio. ottimo, ii-538:
ritiene / quello a cui sempre tomo col pensiero, / da cui lunge mi
. fortunescaménte, avv. ant. col favore della fortuna; casualmente, fortuitamente
= deriv. da foruncolo, col sufi. med. -osi, che indica
1 che lui [il cavallo] col suo signor d'un taglio uccise.
agricultura imparata, con la zappa e col cortello e con continue lacrime domava la
viso paladino, / che tanto ben col busto se comparte. caro, 1-994:
pensieri e i loro ritrovati, sia col riversare fuori dei confini delle loro patrie uomini
, la popolazione pareva ch'avesse finito col considerare le cose con un certo viso di
e. gadda, 33: col manico della corta sua frusta le dava [
ora, certo, la costringeva ad accondiscendere col corpo. -gagliardamente, fortemente,
/ lo glorioso esercito, e tornarsi / col sole e con le sette fiamme al
vita: puntando vigorosamente coi fianchi e col torace. cicognani, 2-60: i
accordo subito, e gli altri, col far forza in contrario, fur cagione
] si percuotono per aria e feriscono col becco. pascoli, 136: il vento
al cielo, / asciugandosi gli occhi col bel velo. boccaccio, dee.,
. ma / già le forze, col sole sui cristalli / delle verande,
scarso, le forze languide, fece tregua col pianto, ma non col duolo.
fece tregua col pianto, ma non col duolo. pallavicino, 7-330: ove si
savonarola, 7-ii-343: vedi quanto costoro fanno col malo esemplo e con le male persuasioni
altezze,... giudicai assieme col perito che tali scheggiature non procedessero altrimenti
embrice in embrice, seguendo il comignolo, col piede lesto e cauto d'un ginnasta
uno, che lascia un'opinione imbevuta col latte e seguita da infiniti, per
, pria che s'annodi, / col forzarlo a figliar lo snerva e doma.
stringe con la corda, 10 forza col ginocchio. c. e. gadda,
boccardo, 1-922: 'galere', nome col quale vengono oggi ancora designati nel comune
carducci, ii-n-58: il ministro coppino insieme col parlamento progressista, han condannato i poveri
di forzatura. 2. sforzo col quale si porta la voce o il suono
finì con una vocetta di testa, consona col personaggio e tuttavia spiacevole per quella inane
egli avenisse che il povero fosse col ricco in una battaglia, là si dee
e cenci non ci sono; / vonne col forzeretto un quarto o dua, /
avevi, tratta d'un forzierino, col lume in mano e con la lettera,
pallavillani, v-305-7: sanza consiglio fia chi col suo forso / con tasterà, tal
dolce, 5-21-42: se carlo, col forzo che sapete / che puote far
. 2. stor. atto col quale, in via straordinaria, si
specie differenti; e giudicar dell'una col rapportarla all'altra, è veder le
e foschi mi son messo, / cercando col penser l'alto diletto, / che
cielo; come, divinamente il nero col chiaro mescolando e tratteggiando l'aria di
decompone dando acido fosforico e si riforma col rilassamento. -per estens.: le
oro] e amm [onio], col sufi. -ite. fosfatàggio
voce dotta, deriv. da fosfato, col sufi, -osi, che indica gli
* fosf [oro] ', col sufi. chim. -ate '-ato '
deriv. da fosf [oro], col sufi. chim. -ene, che
deriv. da fosfó [ro], col sufi. chim. -ito, che indica
] e am [m] ide, col sufi, chim. -osi, che
] e ferro (v.), col sufi. -ite. fosfofillite,
. da fosfo [ro], col suffisso di ammonio; cfr. ingl.
e acido (v.), col sufi. chim. -osi che indica gli
e nucleodite (v.), col sufi. chim. -osi che indica gli
ardere e il baleno, / e col sentor fosforico e gli scoppi. rovani,
voce dotta, deriv. da fosforile, col suff. chim. -asi, che
voce dotta, deriv. da fosforo, col suff. chim. -ile, che
deriv. da fosfor [o], col suff. -ismo. fosforite,
. = deriv. da fosforo, col suff. -ite; cfr. fr.
al pretore: la bambina è avvelenata col fosforo, che rispose vostro marito?
/... la sveglia / col fosforo sulle lancette / che spande un
. transfert e] 'trasportare 'col sufi. chim. -osi, che indica
= deriv. da fosfo [ro] col sufi. chim. -uro, che indica
uomini terreni mondani, che vanno pure col capo alto: a costoro ha fatto
, per salvar el tutto, / col papa, imperio e marco testa grossa.
desio folle seguitando 'l corso; / e col piè nella fossa ti vedrai. rosaio
io son (non che co'piè) col capo / nella fossa, or io
1-iii-488: generazione matura e cadente, col piè sulla fossa. verga, ii-140:
, / i bravi colla spada e col pugnale; / con libro ed armi anch'
, 1-140: non passa giorno che col pensiero non passeggi il genialissimo bosco di
da due fossettine tanto amorose, che solo col sorriso pigliava la rivincita di quelle accuse
i-183: si fece la livellazione di esso col fondo del padule per mezzo d'un
quel sale di volterra, ma ancora col sale fossile di etiopia, e col
ancora col sale fossile di etiopia, e col sale pur fossile delle miniere di vilisca
un fosso / stanno i ranocchi pur col muso fuori, / sì che celano i
si rinsaniscano in altra maniera, che col farvi correre continuamente nuove e purissime acque
, quando il fosso adacquatore lungheggiasse, col suo docile filo, il consueto andare della
perciò da sperarsi meno ingombra, dirupante col fossàccio selvatico nel sasso. =
luminose. = deriv. da fotofilo col suff. -ismo usato per la formazione
fronte allo schermo di un oscillografo, col quale è collegato, con la cellula
egli si trovò spesse volte a contatto col parroco..., quel parroco fatto
ammalate. rajberti, 2-26: ora col sussidio della fotografia puoi leggere per
misure, ma ne avrete esaminato l'interno col sussidio dello stereoscopio e delle fotografie che
7-19: esse sognavano tutte le nozze col velo, non sposeranno fino a quando
sposeranno fino a quando non potranno farlo col velo, il mazzolino, lo scatto della
baci alla testina del tuo bambino: e col ditino accennava sulla carta fotografica proprio la
= deriv. da fotografia, col suff. -ismo usato per la formazione
e neutrone (v.), col sufi, -ico (cfr. elettronico)
o chimiche (e favorisce, anche col suo comportamento, la decomposizione delle altre
) è nota da noi nel suo composto col francese (terrier, tana),
di biffate, / che siedi col tuo sito / fra l'adriano lito.
. ariosto, 8-20: la cicala col noioso metro / fra i densi rami del
ragionamo fra le cipolle, ha gran lite col dragonzio. -presso (ed
, te, sé, ecc., col significato di dentro. dante, purg
due ore dopo il mezzogiorno alla borsa col suo frac, seriamente fa i suoi negozi
: il frac ebbe amici e nemici. col fascismo, in italia, è in
è rimedio quel che peggiora, e col fracassamento d'un precipizio toglie il dolore d'
parte più alta della casa, e gittatosi col capo all'ingiù, in terra,
mortai] coi suoi pattini ferrati, col suo motore sbuffante. -fama, celebrità
carne corrotta molte particelle dell'osso, col fracidiccio che aveano, dove le radici
le feccie, tutte le cose putrefatte col loro puzzo e fetore danno un nocumento
dee., 7-8 (203): col malanno possa egli essere oggimai, se
= deriv. da fracido, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
dei compagni, che mi denominavano col gentilissimo titolo di carogna; ed i più
come si fa a stare nel sartiame col piede fermo sulla corda e la mano sicura
i-118: avendo veduto arrivare quel messaggiero col cavallo fradicio di sudore e trafelatissimo.
, e poi, fradici mezzi, ritornano col sacco pieno alle loro casupole.
= deriv. da fradicio, col suff. collettivo e spreg. -urne.
giorno, le rifiniamo come un imballaggio, col 'fragile 'e tutto.
5-196: quella fragilézza, l'omonimia col gonzaga, gli facevano un'aureola di santità
in cui l'acqua utilizzata viene depurata col metodo della calce-soda: l'alcalinità residua
la fragola gentil che di lontano / pur col soave odor tradì se stessa. zena
'fragola', una voglia sulla pelle che col colore e la forma rammenti la fragola.
leocomo portava il corno nelle nari, col quale egli percotesse, perché, spirando e
stanco alfine / in aureo cocchio, col fragor di calde / precipitose rote e il
innocenza. che contrapposto colla nequizia e col fragore delle città! leopardi, 8-29
aspetto tuo: nei loro petti / or col mostrarti addoppieresti l'ira. / ma
con l'autorità della sua parola, col fragore piacevole delle sue rime...
pagando con la sua persona, ha voluto col suo sangue espiare l'errore della sua
che di lontano mormorando viene, / e col profondo suon di monte in monte /
, 1-90: un omiciattolo tarchiato, col naso schiacciato, le sanne sporgenti, e
: all'albergo avevan loro dato una camera col bagno, molto bella, ma sul
non intese, altre troppo, e col proprio cuore abbellì; altre frantese, ma
che aveva veduto, spaventava gli altri col racconto, esagerando, dando spiegazioni più
viso / cotanto esser diviso, / col desio non possendo mover l'ali, /
così virile che confuse gli uomini effeminati col paragone del suo senno sì forte,
/ che d'elicona il fonte aprio col piede? magalotti, 1-329: alcuno
impero, / meco non già, ma col mio fral si sdegna. mascheroni,
germani] dette da loro 4 framee 'col ferro picciolo. rosa, in:
d'artiere su la cinta di salvamento col suo profilo aquilino che ha abbassato la
, non sogni d'averla da fare / col carbonaro, né col framassóne, /
da fare / col carbonaro, né col framassóne, /... / si
con l'animo umano, trastullandosi sterilmente col frammentario impressionismo e col sensualismo. e
, trastullandosi sterilmente col frammentario impressionismo e col sensualismo. e. cecchi, 8-176
a breve e intensissimo nucleo lirico, col conseguente rifiuto del poema, del romanzo
nozze, framezzando lor canzone col coro di giove. zucchetti, 149
uomini, i quali framezzano il bene col male. 2. intr. (
un sorriso o con un'occhiatina o col gomito trovarono modo di farsi invitare,
valle / dal lor sonno s'alzàr, col loro sangue / vider frammista del mattin
delle ripe alte assai franabile, solamente col giugnere tacque ordinarie dell'era a bagnare
frana; smottare (un versante montuoso o col linoso, le sponde fluviali
ci sgraniamo un per uno, franando col bastone. pavese, 4-224: quel
frani e formarsi poi nella franatura informe col suo soffio e col suo borbottio umano
nella franatura informe col suo soffio e col suo borbottio umano. =
armi dei fratelli da correggio che insieme col popolo francarono la città dalla mala signoria
francava i morti dal poter esser suscitati col corpo. gioberti, 1-i-324: que'
la branca / per tranguiarmi in corpo col suo dente. / ma el guida
volta ch'egli vide il mio esemplare col nome di tommaso kempis, scosse il
= deriv. da francese, col sufi, spreg. -urne.
, si unisce si accorda la rimembranza della col * tura classica romana. d'annunzio
: non è stato mio intento, col difendere il segneri dalle ingiuste censure altrui
. non trascurerà, ce lo impromette col titolo, d'istruire il popolo sulle
uomo, volse avere assai agio a ragionare col cardinale di quelle francioserie. de marchi
lo scartafaccio è dal censor bereni che col suo pessimo francioso pretende di correggere il cattivo
giappone, scontente de'loro mariti, col rifuggirsi in corte rimanevano franche da essi
io sarei andato franco di spese o col cardinale o coll'altro suo traino, io
: i tre stati liberi, in contatto col mare, sarebbero il porto franco e
orma imprime in non comun sentiero / col piè libero e franco. i
cordiale, che stava mangiando e conversando col padrone. d'annunzio, i-383:
, francolini e altre sorti di uccelli, col priore et altri amici sontuosamente viveva,
stala. sannazaro, 8-133: poi comincerai col rastro a frangere / la dura terra
glebe ed appianaro i dorsi, / pur col badile istesso in ogni quadro / facili
4-30: veniva avanti la madonna, col manto azzurro, le dita trafitte da
ogni suspir al vento frombo, / e col lungo sperar mia vita frango. cieco
anche la guarnizione fatta con l'uncinetto o col tombolo e successivamente applicata al tessuto.
macchia nana, il cui verde cupo contrastava col verde tenero delle praterie. stuparich,
intersecavano con frangiature delle loro squamine, col nero peso d'una pigna.
, 5-382: roma giace là, col suo gran cuore frantumato, a le spalle
grido, colla fronte in sudore, col cuore in frantumi. d'annunzio, v-2-243
/ le serpi colle anguille, il ver col falso, / il
tal guisa il componimento, che finii col frapporvi di quei tali solecismi, come
ai quali si frappon sagro col profano; e nulla scappa / alla lor
le calze rosse a brache avea, col fesso / dietro, e dinanzi un
uso particolare di 'preparare una bevanda col ghiaccio '. fr appoggiare,
aretino, 8-55: postosi a ragionar col medico del caso, ne ritraeva gran
prima di dannarlo alla morte, lo fe'col frappo- nimento di una cortina,.
l'arguzia delle cantate poesie, ora col sapore de'frapposti ragionamenti. l.
amori, delle loro sciagure, narrati col loro frasario e colla veneta vivacità,
scrisse... delle lettere, col solito frasario e le solite abbreviazioni convenzionali
t'alletti / co'cenni, 0 col gracchiar, che tu ne lasci / sotto
, di faggio, / verdi, col cimo in dentro e fuori il calcio.
quei carretti ricamati come fosse carnevale, col parasole a fisarmonica e una frasca sul
è lacciuol sotto la frasca, / e col lacciuolo in man sembra che nasca.
. = deriv. da frasca, col sufi, collettivo -ame. frascata (
terzo verde, il frascato alla ribattitora col crocioncino con il fanello e cardello,
altro), assordano e rompono il capo col canto loro. 4.
mantenere certe specie di boschi particolari, col nome di parchi, ragnaie, uccellai
lodati sono: / chi discorre fischiando col fraschetto, /... / chi
nocchiero, o il comito di galia, col qual comanda alla ciurma.
, quel regolo graduato e acconcio, col quale i costruttori disegnavano i garbi del
è lacciuol sotto la frasca, / e col lacciuolo in man sembra che nasca.
= * deriv. da frasca, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
, iii-2-229: forato / egli avea già col frassino la gola / a polifonte.
= deriv. da frastaglia, col sufi, collettivo -ame. frastagliaménto
, dove lo scuro contrasta in molti luoghi col chiaro. cattaneo, iii-2-268: infiniti
, 137-39: e'si truova una donna col becchetto frastagliato avvolto sopra il cappuccio.
, iv-334: fondata [cartagine] col cuoio frastagliato d'un bue per misura
, tre pinnacoli sottili di marmo, ciascuno col suo santo in punta, con graziosi
. = deriv. da frastagliare, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
, quando una passione accechi, sfuggire col pensiero e frastornarsene immaginando una vita diversa
davanzali, ii-103: ora sedici insieme, col calpestio, col frastuolo, con la
ora sedici insieme, col calpestio, col frastuolo, con la polvere, sconfonderanno,
: havvi una indisposizione nella potenza uditiva col nome di frastuono, quando si sente nell'
veniva, in que'tempi, proferita col più gran rispetto, e col più
, proferita col più gran rispetto, e col più amaro disprezzo. carducci, iii-23-368
figurina,... un frate cercatore col suo asinelio. -colore frate o
, e vedere in segreto, insieme col frate del suggello e due religiosi forestieri
= deriv. da fratello, col sufi, collettivo e spreg. -ame.
città con loro parenti, e in fratellanza col popolo armato,... pregavano
sacro agli oscuri eroi, / che col sangue e l'ingegno / il fratel-
però è quello di molt'altri, quali col sabato vogliono anche fratellizzare il venerdì
veggio uscir fuor nell'oriente / il sol col giorno, e con la bella aurora
altre vivande, / e tu calcagna col suttil te gode. / di bolla in
. = deriv. da frate, col sufi. -engo. frateria (ant
... non vanno forse pagati col sagrifizio di una parte di libertà?
fraternalmente il re che facesse la pace col pontefice. ricordati, 1-234: confortò
. gioannetti, ii-381: il fraternizzaménto col popolo, che è per se stesso
converte in vantaggio di chi si fraternizza col popolo e della società. fraternizzante
cuoco, 1-164: si volea fraternizzare col popolo, e per « fraternizzare » s'
: ma se voi ricusate di fraternizzarvi col popolo, come potrà mai egli riconoscervi per
morta la moglie d'un suo fratello col fratello medesimo,... si tolse
appunto quattro in numero, dedicargli alla fraterna col nome di * medicea sidera '.
caro, 2-3-334: questo fratino, col quale ho ragionato lungamente, è una
i-39): ritorna a la battaglia col barone, / ed io frattanto per
. tassoni, 12-20: fra tanto col feltro e gli stivali / il nunzio per
la superiora, che nel primo abboccarsi col formiani era stata lì lì per buttarglisi
osso. vico, 77: essendo col capo in giù piombato da alto fuori d'
frontoni le altre figure escono dal classico col loro verismo, con la varietà e il
che è naturale in quella gente, occultava col volto eccellentemente la sua simulazione. menzini
-disgregare. de roberto, 2-61: col bisogno di giustificare la sua tesi,
per indicare la svolta, attualmente sostituito col lampeggiatore. 6. cartello indicatore,
. alvaro, 8-233: monti tutti col loro profilo a mucchio e a pigna
mucchio e a pigna culminanti nella chiesa col suo campanile a freccia. 13
tante ne vole e tutte le va frezzando col collo torto a guisa di questi avantatori
/ della qual vive innamorato; voi / col prometter di renderlo contento / frecciatelo,
coll'addisciplinargli, vale a dire, col cibargli freddamente e parcamente. = comp
uomo perché scaldava e freddava le cose col fiato. pascoli, i-147: noi non
, gli è che le pare d'aver col silenzio altero, con le svogliate parole
cantuccio di tavolino una giocatina in partibus col compagno accosto, perché le carte non
la pazienza! moravia, iv-18: rimescolò col cucchiaio la minestra, affinché si freddasse
il rafano con gli altri semi e col sale, messa prima la senape e gli
altra di colui che disse che 'l sol col vomer della luce arava il cielo;
? = deriv. da freddo, col suff. -ista (come * fuochista '
b. torelli, ix-267: vorrei col foco mio quel freddo ghiaccio / intepidire
freddo ghiaccio / intepidire, e rimpastar col pianto / la polve e ravvivarla a
freddo cener mio / di britannico in un col cener serri. leopardi, 21-62:
si sentiva a mano a mano, col sangue, mancar la vita, a
assiso /... stavasi endimion col guardo intento. parini, 283: gli
lorenzo de'medici, i-292: orion freddo col coltel minaccia / febo, se mostra
d'amor l'insidiosa rete, / e col salto leggier fa grave il laccio.
i-175: rimiro le più belle statue col cuore freddo al pari del marmo in cui
le parole..., il duca col sorriso freddo, isabella con la buona
4-708: inaspritosi il freddo, tentarono col favor del gelo più volte i nemici di
dovuti lamenti non si corregge il dolore col fredo della ragione, s'incorre facilmente
elementi insieme leghi, / perché 'l freddo col caldo, e 'l secco dura /
caldo, e 'l secco dura / col molle. 33. industria del
42-55: vede il mostro che rinaldo / col brutto serpe in mille nodi aggroppa,
dei contadini freddolosi stavano a guardare, col fazzoletto in testa e le mani in tasca
p. fortini, ii-231: si doleva col giovine che tanto aspettare l'avesse fatto
= deriv. da freddo, col sufi, spreg. -urne.
/ visto il figlio alla freddura: / col saione che avea indosso / va a
. m. e la corte tutta col recitare alcune comedie. 7.
quiete pubblica (e si confuse successivamente col banco, 0 multa inflitta a chi
, accese un buon fuoco, sviluppandolo col fregamento di due legni secchi; operazione che
poi dia una fregata sola per diritto col dito sopra detta parte untuosa, ché
retti il fregamento che ella averà fatto col dito. fregare, tr. (
come sapete, a baccio valori, col dare immunità e taglia a chi l'
poi dia una fregata sola per diritto col dito sopra detta parte untuosa, che
poi dia una fregata sola per diritto col dito sopra detta parte untuosa. fucini,
. = deriv. da fregio, col suff. collettivo -ame. fregiaménto,
di ner la vela, e se, col legno fregia, / e da manfredi
, 940: fregiava le sue recensioni col motto a m'è caro assai platone,
, ii-340: desiderate che io fregi col vostro nome i miei versi,..
indussono il re d'ispagna ad onorarlo col dono del monile, di cui sé
sonatori ci son tanto perfetti / che col leuto inbraccio fama i fregia. gonzaga,
le quali nondimeno fregiarono il tuo nome col titolo pomposo di numantino! 5.
la stessa venere,... cinta col balteo della lascivia, fregiata dalle blandizie
giardino. gravina, 330: tradotte col fregio dei nuovi pensieri falsi ed espressioni
, / e quegli che s'adorna col suo fregio, / infra la mente
nome, con la degnità del grado e col fregio d'ogni vertù, mostrarsi così
fatto registrare nella famosa accademia di roma col nome di « polisseno fegeio »,
rauni / oggi colui che la fascia col fregio. v. borghini, 6-iii-144:
: que * della bella la fasciarono col fregio: onde disse il gran poeta
gran poeta nostro: * avvenga che col popol si rauni / oggi colui,
/ oggi colui, che la fascia col fregio '. -fregi sostegni:
si ha creduto ciò: l'uno col tenermi malvagio inverso i doni che sua
signoria m'han fatti, l'altro col credersi ch'io sia non quel ch'io
mia sorella? lippi, 3-61: col fine e saldo d'un buon prò
si mettano nel divelto, levar via col fregolo quel poco che ha roso e
avanti la persona fremebonda, e batté col piede a terra, con tanta energìa
i-104: era usato di reggere e governare col freno orato uno fremente destriere. boiardo
dette la tentazione violenta di farsi avanti col solo modo che egli poteva adoperare:
alati / verso la porta furtiva / col paradiso della buia scala / che conduce
denti, urlare con la bocca, anelare col petto. fermandosi sopra l'asta sua
, 1-121: il giovane stringe, col pugno, la morsa alle froge del toro
., i-134: quando / ripassò col suo coro il giovin dio, / il
sussurrìo: si vede la sposa, col velo, che mette il piede sul
il corpo dissecato non gli creavano più col fremito dei muscoli l'illusione della potenza
; più che con questo, gioverà col dare alle comunicazioni del pensiero la rapidità
natura irrequieti ed incontentabili, soltanto frenabili col timore, non colla clemenza. settembrini
accompagnare il sasso per qualche spazio, col dolcemente frenarlo se lo ritien congiunto. pascoli
, una ruota era rimasta a contrasto col marciapiede, per cui, l'animale,
di ravvisarsi, avvinto nelle mani, col frenello alla bocca, non gli sarà
* frenello del remo ', quel doppino col quale si allacciava nei grandi bastimenti da
. abitanti d'europa (in rapporto col medio oriente e l'etiopia); occidentali
. anat. che è in rapporto col diaframma. -nervo frenico: ramo profondo
. epp-fjv « ppevó? 'mente col sufi, medico -ite, che indica infiammazione
cpprjv eppevó? 4 diaframma ', col sufi, medico -ite, che indica infiammazione
. medie. che è in rapporto col cervello, le sue funzioni, le sue
. verga, 2-60: la cavalla, col freno tutto bianco di spuma, allungava
roma, in sun uno camello, col viso volto alla groppa di dietro,
accompagnare il sasso per qualche spazio, col dolcemente frenarlo se lo ritien congiunto.
unico momento nel quale invece di schiacciare col piede il pedale del freno avevo schiacciato
potresti raffrenare. -in freno: trattenuto col morso (un cavallo). paolo
di rose e di mortella, e col suo bellissimo cingimento, chiamato dagli antichi
il freno. pirandello, 7-280: col dottor loero... doveva rodere il
) v cppevóc * mente ', col sufi, -osi, che designa affezione morbosa
gr. cpprjv cppevóc * mente ', col sufi. chim. -ina.
la forma de'costumi più convenienti a colui col quale frequentava. 3. ricevere
vuoisi [il porro] frequentare spesso col marrone sarchiando e d'erbe nettando. soderini
: l'arte di adonestare le imposture col velo della religione e della santimonia, è
un sasso, / ch'aveano tonde, col picchiar frequente, / cavo e ridutto
, / senza che il mio, col batter più frequente, / il capo addolorato
degli occhi in una, che l'altre col scintillare non ne diver- tiscano i raggi
rotazione dell'utensile vengono successivamente a contatto col pezzo in lavorazione. govoni
dal fr. fraise (nel 1723) col significato tecnico odierno, dal fr.
il termine fraise (sec. xvi) col senso di * orlo pieghettato, bordura
mantello bagnato. ungaretti, 1-62: col mare / mi sono fatto / una bara
101: come fosse lontano dalla terra col corpo quanto n'era con l'anima
1-28: potrai adiungere il cascio fresco col siero. s. giovanni crisostomo volgar
massa consistente, come quella che si vende col nome di * latte fresco 'o
, e diello a una fanciulla temperata col latte fresco. m. savonarola, 1-146
. di trovare una balia di fuori col latte fresco. -conciato di recente
e tutt'ore, / aulente rosa col fresco colore. guido delle colonne,
giorno il sangue fresco, rinvigorito dall'urto col fiume. -di animali.
/ novella. palazzeschi, ii-87: col viso fiorito di un fresco sorriso,
alle mie inchieste sopra tale proposito; e col credere o col non sapere se la
tale proposito; e col credere o col non sapere se la cavava dai freschi.
nulla, in mezzo a questi barbassori col mio romanzetto. serao, i-iooo: ogni
= deriv. da fresco1, col sufi, collettivo -urne. frescura,
mostrar gran fretta / dell'animo, col viso, d'esser meco; / ma
in fretta. equicola, 6: altri col publicar troppo in fretta gli scritti loro
equivoco e per sbaglio / confuse anche col suo qualche cosetta / spettante ad altre
agg. marin. ripulito a fondo col frettazzo. guglielmotti, 742: carena
', quella semplicissima che si dimena col pugno. * frettazza a manico ',
se ben frettoloso egli corre inverso londra col suo destriero, io lo precorro col mio
col suo destriero, io lo precorro col mio discorso. m. morosini,
il loco, amor l'addita / col desio frettoloso, e col piè tardo.
addita / col desio frettoloso, e col piè tardo. tasso, 6-97:
veli candidi il bel volto, / e col pianto sugli occhi uscia frettosa. savinio
fate rosolare la carne e tiratela a cottura col brodo. negri, 2-291: in
131: vidi alcuni, i quali col modo e col pianto e cogli forti
vidi alcuni, i quali col modo e col pianto e cogli forti pensieri erano quasi
. e friggendo le lagrime degli occhi col fuoco delle vergogne, che faceano a lor
aria, l'acqua stessa a contatto col fuoco, ecc.). lorenzo
momento nell'atteggiamento dell'angelo annunziatore, col vaso in mano, nel quale sarà
a debito. -friggersi o friggersi col proprio lardo: agire a proprio danno
il giovane, i-277: spesso ci friggiam col nostro lardo. / farmacopoli a noi
sor ingegnere » credeva d'aver assicurato, col nostro sangue, la bella vita alla
1-i-77: ecco che la nebbia, col suo bianco tenebrore, stagnò umida e
del nord » o « germano », col carattere e l'ingegno che a questo
. le lattughe, con la frigidità e col molto oglio che vi mettono, oltre
che fanno al transito del veleno, col serrare delle vie interiori, spegnano ancora
pietro 'l suo maestro avinse; / col cuor e co'la mente 'l signor laida
di dormire in luogo frigido o col capo scoperto, perché in questo tempo iscende
e calorosa moglie, saccente, anche col silenzio, tacendo. 7. che
4-1-85: se la donna scientemente contragga col frigido, ovvero collo impotente, ella debbe
alquanto stette, / sovra vi s'inchinò col ferro al petto. anguillara, 10-41
, rinca sando (io col sacco della befana a spalla, che mi
per raffreddarlo) equivalente a un kilo-caloria col segno meno, cioè alla quantità di
certe misture di acidi e di sali col ghiaccio e la neve, o di acidi
19 frimale. caro amico, ti scrivo col polso tremante di febbre, che mi
frinfrino ',... dice col suono il leggiero fremito e fruscio d'ali
assiuolo il lugherin si lagna, / col sagace fringuel lo storno ingordo. roberti,
poco più grosso del fringuello ordinario, col becco corto, largo e alquanto adunco,
becco corto, largo e alquanto adunco, col capo nero e la schiena di color
: tu solleciti el zimbello, / e col fischio ogn'uno alletti: / tireresti
= voce di origine dial. connessa col ven. e napol. friso 4
: razza di vacche dell'olanda, col mantello pezzato di nero (per lo più
ho accomodato pel dì delle feste, col servirmene a fare una baldoria per cuocere
tutto il concistoro, forse per imbriacarmi col vino ugonotto, e per farmi poi voltar
leggiere. deledda, i-99: fave bollite col lardo, e cattas, specie di
fritelle sui soprabiti, se le levassero col sapone: urli, fischi, trattamenti
= deriv. da frittella, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
a compagni, salvo che di fritole col suo pan di zucchero. a. f
= deriv. da fritto, col suff. collettivo e spreg. -urne.
voce dotta, lat. frivólus, orginariamente col senso di 'fragile '(
poi, specie con gli autori cristiani, col senso di 'futile, vano'
, i-214: fa bene frizionarsi le gambe col sapone duro e raccogliere l'acqua a
: senta un po'questo vino; col frizzante che ha, non se n'abbia
su per le canne del naso penetrava col frizzante del tabacco macubino. moravia,
] i liuti e le arpe che col loro pizzicato danno a'ripieni non so
sp., 33 (571): col tornar della vita, risorsero più che
[ediz. 1827 (574): col tornar della vita, risorsero più che
. cecchi, 8-63: basii zaharoff, col suo pizzetto alla napoleone iii, vibrante
disse il tirillo, agitandosi a gambe larghe col ventre contro il naso di piattoletta,
/ lidi turbando la quiete antica / col mercatar, con l'armi, e con
in frode avanza ulisse, / io so col velo mio ridurre in gogna.
del verbo 4 fricare '; perché col fregare s'intenerisce la carne. ma
, vicino alla finestra, una tavola col marmo rotto, accavallata sur una di legno
, ma con la testa avvampante e col cuore incandescente. d'annunzio, iii-
l'altra, che non hanno a far col latino ». frombare1, intr.
suspir al vento frombo, / e col lungo sperar mia vita frango. / per
artiglierie, gettavansi sassi ed altri proiettili col mezzo delle frombole. pascoli, i-713:
dell'isole baleari cuocano l'uova sode col semplice girar delle scaglie. alfieri, 4-150
selva, e il gentil ramo eccede / col breve onor de le digiune frondi.
nudi e senza fronde intorno / fanno col proprio tronco ombra a se stessi.
. = deriv. da frondax, col suff. collettivo -ame. frondare1
detti / scrisse, e de'saggi col frondoso coro / crescer poi vide e
. = deriv. da fronda1, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
risentì e disse: -state fermi col fuoco, comacchioli fronduti! 3.
la fontana di trevi] al tramonto col sole che via via si ritira in cima
armatura chiese / per andarsi a frontar col pagan fello. ramusio, i-154:
. { frànto). marin. battere col frontatore i cerchi di rinforzo degli alberi
gigante], / in terra al pian col piè fa ogni monte. varchi,
annunzio, iii-2-1015: rimane fissa, col suo pensiero attivo dietro la sua fronte impenetrabile
6-78: egli si distese a fare impeto col sinistro corno nelle navi de'romani,
, e alli prefetti suoi comandò che col corno destro inverso la terra si piegassero
. si stampasse nel rifacimento deh'ambrosoli col testo francese a fronte. jahier,
delle versioni latine da un misterioso volume col testo latino a fronte. -al cospetto
parranno forse a prima fronte poco connesse col principale argomento. -a prima
palagi alta struttura, / che fronteggi col vertice le nubi. pecchio, ii-1-107:
dal fron- tispisio dinansi al coro, col circustato dello chiostro, rinnovò. cennini
64: 'frontespicio'e 'frontespizio'. adornamento col quale si terminano le mura delle facciate.
... / stampato è il tempo col crivello in mano. menzini, 5-71
dotti annoverato. beccaria, ii-857: col restante delle correzioni manderò lo schizzo disegnato
che sembra quello d'una edizione aldina, col nome in maiuscoletto, l'iscrizione disposta
fr. frontière (nel 1213), col senso di * fronte di un'
. tose. colpo secco vibrato sulla fronte col palmo della mano (come segno di
]: 'frontista '. oltre che col significato già ottocentesco registrato nel 'dizionario
: una palazzina a due piani, col frontone a triangolo con su due busti di
fuso o ghisa, fermata a squadra col piano del focolare, contro il muro.
ariosto, 8-20: la cicala col noioso metro / fra i densi rami del
da siena, 5-13: quella donzella col viso fronzuto / sappi ch'ell'è cambragia
imitazione dei francesi lo danno ad intendere col dir 4 spezzanoccioli '. g
.. frugacchiando qua e là, col lume in mano. chiesa, 5-85:
toccava l'arnese, / rassicurassi e col brando frugollo, / tanto che cadde
: quando favella non dee punzecchiare altrui col gomito, come molti soglion fare ad
, messer tale? e tuttavia vi frugano col gomito. grazzini, 2-101: alcuni
un po'di mondo - disse frugandola col dito. -smuovere, sparpagliare (
si fermavano. -illuminare violentemente investendo col proprio fascio luminoso (una luce,
cervello, che il trassero a starnutire, col quale impeto tutti li si gittò fuor
mi esamina la ferita, vi fruga dentro col ferro. 11. prov.
e altre colpe, aveva voluto ricoprirle col concitargli quest'odio. frugatóio (
da trarli fuori con le mani né col frugatoio. buonarroti il giovane, 9-439:
9-439: ve've'quel pescatore / col frugatoio in mano. -figur.
lettere a voi, che son peste col frugatoio della gofferia e macinate col 4
son peste col frugatoio della gofferia e macinate col 4 verbi gratia 'dello scasimadeo.
fuor traggi il roseo volto, e col bel ciglio / l'ire temprando e i
. andare a caccia o a pesca col frugnolo. buonarroti il giovane, 9-268
abbagliarlo. e anche l'andare alla caccia col frugnuolo. 2.
.. fare lo stesso che si fa col frugnuolo, o altro lume ad uomo
3. tr. cacciare o pescare col frugnolo. -anche al figur.
palmo, nel coperchio lungo due palmi e col coperchio a pendio. nel mezzo di
tori] non dormono, ma col frugnuolo in una mano e la pettinella
giù ne'lor quartieri / non può col frugnolone aver l'ingresso; / tal ch'
3-6-63: fa'cenno per lo men col dito mignolo, / che il duol sì
di laerte / lo fe'tosto sbucar col bel cimento / dell'armi, che gli
ciprigna il figliuolo impertinente / cui il vin col cibo grande aita dava, / di
, il frùgolo, la festa / che col serraglio e con la giostra viene.
e giù ne piombano, / e col tuono ne rimbombano, / e in qua
b. giambullari, i-401: trasse col sorbo di punta un frucone / nel
... lo fulminava di frugoni col fioretto e lo faceva girare per lo spazzo
uomo, tanto piena di gusto, che col nome di fruizione per eccellenza s'appella
1 quali volando fanno ronzìo per l'aria col frullar dell'ale. lambruschini, 5-222
a essa fu la nostra via, / col vento che di là più dritto frulla
inchiostro e all'imo della schiena / col suo bel dito sulle chiappe nette / tre
rimestare. -in partic.: sbattere col frullino (uova, panna, cioccolata o
quello stemperarla, agitarla e renderla schiumosa col frullino, il cui manico è fatto girare
frullata, sf. l'azione dello sbattere col frul lino o col frullatore
sbattere col frul lino o col frullatore. - per estens.: rimescolata
di frullare), agg. sbattuto col frullino o ridotto a un denso amalgama
frullino o ridotto a un denso amalgama col frullatore. carducci, iii-24-126:
nieri, 375: come bisogna star sempre col cuore diacciato con questi frullini! e
= deriv. da frullare, col suff. strumentale -ino. frullino2
palude, di risaie e marcite, dove col becco lungo e robusto si procura,
... si caccia come il beccaccino col cane; per il suo volo incerto
prodotto premendo e sfregando il dito pollice col medio. pirandello, 5-130: il
colombi] con un suo verso particolare e col frullo delle dita. -figur.
in volo e rivela la sua presenza col caratteristico rumore delle ali. -al figur
l'uccello si alza in volo, col caratteristico battito delle ali. io.
la farina dalla crusca, scuotendo, col girare di una ruota, il burattello
e un legnaiolo allato / un fornai'col frullone addirimpetto. rosselli, 104: il
con la bilancia del pergamini ed abburattati col frullone della crusca. i. nelli,
le seggiole di essi; il frullone col suo burattello campeggia nel bel mezzo della
alla quintana, i mulinelli che si giran col fiato o col filo, e mill'
mulinelli che si giran col fiato o col filo, e mill'altri di questi ritrovamenti
frumentàceo, agg. che ha attinenza col frumento; che ha natura, qualità
anonimo toscano, lxvi-1-48: de la fromentiera col pollo. togli fromento bono calvellino.
frusco, forma ant. di fruscolo, col suff. collettivo -ame. frusciarne
a lui, fiutò scodinzolando, frusciò col grosso capo i pantaloni, ritornò verso la
il cassettone ed i ricci dondolano gravemente col piccolo fruscio asciutto delle foglie secche.
: camminava dondolandosi sui fianchi. e col bastoncello, un fruscolino prezioso che teneva a
il coraggio, ora ch'ella è ritornata col diploma, di cangiarle la faccia per
e. gadda, 33: l'artigliere col manico della corta sua frusta le dava
m'avete costretto a dipingere la scena col suo vero colore. de sanctis,
i capugnani frusta- pennelli (se pur col pennello pingono, e non colla scopa)
. fanno alla civetta con giubilei e col messale a babuassi, a inviti,
una bandiera. 5. spruzzare col pennello rintonaco in modo che la superficie
.. termine dei doratori. spruzzare col pennello per granire a imitazione di marmo
cacciasti fuori, / deh torna in terra col flagello usato, / che per man
de'suoi ronzini; e pigliò la mossa col fracasso di mille diavoli. manzoni,
. verga, 4-89: gesualdo, col viso al vento, frustato dalla burrasca
guardandolo ardita e civettuola, e giocando col pomo del frustino fra i crini della cavalla
, ora sulle punte e si batteva col frustino i gambali. -per estens.
con la spesa grande e lunga, col paese disfatto e frusto da li amici
387: il progressivo logorìo degli assediati, col passare degli anni sempre più stanchi,
sopra), e non andar ricercando col fuscellino i suoi passi. tommaseo, 2-82
totalmente frustrati delle loro empie speranze, col capo chino si ritornarono confusi alla libata
. = deriv. da frusto, col sufi, collettivo e spreg. -urne.
. francesco da barberino, i-131: col pari tuo comensa / se da man
. furono alle frutte... col viso accennò che si partisse.
cadono. = deriv. da frutta, col sufi, collettivo -ame. =
2-xix-396: un uomo / si matura col tempo e colla paglia. padula, 343
. = deriv. da frutta, col sufi, collettivo -aglia. 2. bot
xviii-3-924: deve arricchirsi... col far fruttare i suoi terreni. giordani,
la nobiltade; e frutta e cresce / col ben oprare. diodati, 1-614:
frutto proibito un maiale da latte, col quale tutti e tre fanno allegra e
: dopo avere ospitato due sorelle, col frutto come si dice della colpa,
lo guadagno che ànno fatto li cieli col suo girare e mandare influenzie giuso nel
capitale che stentare a poco a poco col frutto. foscolo, xv-511: mi contenterei
essi convenuto che... consegnassero insieme col podere num. 150 bestie minute,
molto frutto. piovene, 5-539: parlare col sardo è difficile, ma una volta
movimento senza direzione e senza frutto espresso col nome generico di attività, non si insegna
= deriv. da ftalimmide, col sufi. chim. -ina, che
se non fucata, ma schietta, col vermiglio nativo sul labbro,...
fusciacco. fucilare, tr. uccidere col fucile; sottoporre alla pena della
. neologismo militare, ec. uccidere col fucile o archibuso. monti, ii-107:
fucilata, sf. colpo sparato col fucile. f. m.
: consoliamo'delle accuse e delle calunnie col pensiero di tutti g evviva fatti a
o alle fucilate: sparare, combattere col fucile; scambiarsi colpi di fucile.
sm. ant. strumento di acciaio col quale anticamente si percoteva la pietra focaia
/ come non hai tu l'esca col fucile? sannazaro, ix-136: perché gli
fuoco dalle faville della pietra focaia battuta col fucile. baldi, 166: col fucil
col fucile. baldi, 166: col fucil la dura selce / spesso ripercotendo
, poi colla ruota, cominciò farsi col mezzo del fucile o focile, cioè dell'
, gente che gridava, e soldati col fucile ad armacollo, quasi l'avanguardia
: si vedevano decine di sentinelle, col fucile in spalla, camminare su e giù
,... correvano le strade col triciclo e il furgoncino. sinisgalli, 8-46
tedesco risalire lentamente il tritone deserto, col fucile mitragliatore nelle mani, guardingo.
c'era ragazzetto della sua età che col fucile subacqueo andasse così bene come lui.
essi in città, furono d'èrcole col motto del 'plus ultra ', non
6. locuz. -cambiare la marra col fucile: quasimodo, 4-19: la tua
dino cangerà volontariamente la marra col fucile. rare col fucile.
la marra col fucile. rare col fucile. -caricare (o ricaricare
navi da guerra. e sostenerlo, col braccio sinistro sulla canna e 3. sport
cerca fucile mirsi dalla mentre spina col = voce dotta, deriv. da fucile
, lo vide passare a testa alta e col sollecitudine. michelangelo, i-24:
, paioli, bacini. -tirare col fucile: sparare. carducci, iii-24-428
. e. gadda, 2-55: traevano col la riparazione di armi, veicoli, attrezzi
assegnare 4 per ogni legione, ed 8 col carriaggio dell'esercito. c. e
per oro accumulare; alcun per vivere / col ferro alla fucina, ed altri
mollificare la durezza del ferro se non col mezzo di ben scaldarlo e ben bollirlo
cor ardito, e mente allegra / facea col brando in man d'uomini strazio /
di confusione. grafi, vi-1171: rimani col tuo malanno / e con la mala
= deriv. da fuco2, col sufi, -oide (dal gr. -osi8ri . = deriv. da fuco2, col sufi. chim. -osio, caratteristico gradinata che dal salotto scendeva al giardino col canestro pieno di verbene, di fuchsie deriv. da fucs [ina \, col sufi. chim. -one, proprio
amante, è messa in un monastero col famoso dilemma: o nozze o monaca.
non si vince se non colla fuga e col dilungarsi da lei. abate isaac volgar
a me una specie di fuga e col medesimo esito. bocchelli, 3-97:
e poi richiama / con la voce e col = voce dotta, lat.
amor né sì fugace / non presse erba col piede, /... /
nudi e senza fronde intorno / fanno col proprio tronco ombra a se stessi, /
de'fumi è pur caldissimo, e dovunque col bastone si faccia un foro, di
rapisce, egli in faville / mette col soffio ardente e borghi e ville.
occhi miei ogni quisquilia / fugò beatrice col raggio de'suoi, / che
cioè scacciò la mia guida; * col raggio dei suoi ', cioè collo
ad un membro o ferro o cauterio col quale o le sopite forze s'eccitino
, mobilissimo. lancia, 1-749: col rivolto arco drizza le fuggenti saette.
: io ritrassi loro ch'erano rivolti col fuggente navilio. leonardo, 2-414: quando
e il suo viaggio / orna col lume dell'eterno raggio. arici,
morti per la patria antica, concordava col terzo oggetto, ch'era presente: il
sangue della madre. idem, 3-124: col fugievole navilio fu portato per gli mari
cagnoli, vi-354: divide l'ombre col suo volo, e canta / rosignuol
vero di rado e fuggevolmente si trattiene col fanciullo; ché ne sdegna la conversazione,
avanzava con la sua forza nuova, col suo viso curioso su cui si stampava
dominici, 1-132: piacemi veggano agnesa col grasso agnello,... coll'
... coll'altre figure le quali col latte dieno loro amor di virginità,
ruberto guiscardo e di sua gente, fuggissi col detto suo papa alla città di siena
giornate a fuggir preste / e col tempo fugace il viver manca. foscolo,
di vivere / con mille vite, / col tre more dell'aere che
bandito fugge. landolfi, 2-58: ancora col sonno che gli fuggiva qua e là
corse); lanciarsi da solo, col pallone, verso la rete avversaria (nel
, 8-81: noi le metteremo in nota col nostro usato volgare, fuggendo i vocaboli
essere morto, e scuote e schifa col collo la scure incerta. boccaccio, i-148
mare e fugge dinanzi alla tempesta, col vento in poppa. 29.
, e pende con gli occhi e col fronte sopra quello che sia posto in mensa
profeta per comandamento di dio, consigliossi col signore se dovea andare ad una delle città
verrà, fulano. verrà più tardi, col parroco, appena questo ha detto la
. = deriv. da fulcro, col sufi, del part. pres. -ante
piedi su l'arce fatata, / col capo nell'ombra serena, / l'imagine
, mirabile. redi, 16-v-379: col suo nome hanno dato un...
luce, e non lo annerare te col fumo e con la fuligine. firenzuola,
volpe del grano] è caratterizzata da alcuni col nome di filiggine e dai franzesi di
alquanto, la porrete in un piatto col suo adobbo di sopra, mettendovi anco sopra
scoccava molti dardi ad un tempo: col motto, preso da orazio, 'omnes
a crollare orribilmente le sue radici, col quale orrendo fulmina- mento e crollamento aprendo
veleno). ganzarmi, i-2-98: col fulminante dente, orrendi mali / in
(fulmino). colpire, abbattere col fulmine (per lo più nelle locuz
per l'aerea via / fulminato da me col piombo sia. d. bartoli,
truppe, alzò il terreno e fulminò col cannone. parini, giorno, i-153:
fu il primo grande scrittore che fulminasse col riso le gonfiezze letterarie e cavalleresche,
, / e sparger fuga e fulminar col brando / infra i propri guerrieri.
fortune e il carattere di sordello cospirarono col suo genio a dargli la riputazione di
favella, con gli occhi fulmina, col gesto s'adira. bonsanti, 2-212:
stramazza fulminato il cavallo e lui addosso, col tricorno sul naso. cassola, 1-279
indi il rimbombo / uccise in mar col fulminato piombo, / nel cor percosso,
attribuissero ad una pietra lanciata, e cadente col fulmine gli effetti terribili della fulminazione.
guerra [garibaldi], come se col solo sguardo dovesse incenerirmi. -personaggio che
m. c. bentivoglio, 2-850: col fulmineo ferro / l'aste recide e
più è una combinazione di acido fulminico col mercurio, e volgarmente mercurio fulminante)
= voce dotta, deriv. da fulvo col sufi, chimico -ene indicante i composti
sparso tra i cespugli / d'erbe palustri col suo fulvo toro / subitamente risalia con
fulve colonne superstiti del tempio d'apollo, col loro aspetto massiccio e rugoso, mettono
stanzone delle caldaie, io a chiacchierare col macchinista. c. e. gadda,
una smotta d'argilla,... col suo fumaiolo che fuma. papini,
, e un desco solo, / col cammin pien di legne belle, e nuove
e più che vampa acceso, / col naso enfiato e con le luci rosse,
beccai, / rapidi a trafiggere, col fumante stiletto, le gole innocenti).
falerno; e su la lira / col desio che bacco inspira / porga preghi al
guicciardini, 11-186: nello accordo de'fiorentini col signore di faenza fu uno capitolo,
voce dotta, da fumar [ico] col suff. chim. -ato, che
, con la sua tettoia rossa, col suo fumaiolo che fuma, con i suoi
barilli, 6-62: a testa bassa, col mento nel colletto, come tanti gobbi
davvero. cicognani, 2-170: se col tempo era affloscita, non le s'era
in cui è contenuto), col sufi. chim. -ico che indica il
= deriv. da fumarico, col suff. -oide (dal gr. -oeis-fo
... discorrendo di tanto in tanto col guardaportone che veniva dal suo casotto
, 1-105: il principe, dato prima col fumo il concertato segno, mandò al
carbon acceso alla materia combustibile, attrasse col fiato il fumo... usciva un
in inferno libertade; il fio / paghi col sangue fumeggiante e caldo. fumeggiare
il bel modo di fumeggiar le figure col diminuir l'ombre e gli scuri in
. che a fare spiccar maggiormente, col contraposto..., le fatiche profittevoli
di quegli scrittori autorevoli che indoran le paggine col lor inchiostro. = voce dotta
trovarvi le lucerne, come testé smorzate, col fungo tuttavia in bragia e fumicante.
piegare le gambe davanti per buttarsi a guazzare col corpo fumicante e intafanato nel rio.
: fumista ricercato, apprezzato. partiva col garzone, la mattina, la cassetta
a tracolla. calvino, 1-141: esce col suo pacco il mattino, si siede
riporta fra noi il conversevole alberto, col suo fondo accorato, la sua memoria di
uscire de sentimenti. et lo facevano col fumo d'una certa herba, che per
ventre pieno, / predicar l'umiltà col fumo in testa, /...
ganimedi suoi, / che se ne van col fior degli anni poi. michelangelo,
saccenti, 1-2-191: gli do del fumo col cappello in mano. -dare,
cittadina, permette di godersi queste meraviglie col massimo di intensità. 3.
più preziose che le misture d'alchimia formate col fumoso calor del fuoco. cesarotti,
). guerrazzi, iv-151: spesso col lenzuolo si asciuga la faccia e il
digerire e ha bisogno d'essere smaltito col sonno. -cne è accompagnato da un
: cenato ch'ebbero, s'alzerono gongolando col capo fumoso. salvini, v-382:
non sarai sì fumosetta; / né col tuo viso arcigno inferocito / mi darai più
non è fumosella da levarla in aria col gonfiarla. fagiuoli, 3-3-212: il
e fumostemo, / et un panier col ciel senza le stelle, / e diciassette
ii-142: continuò sempre a lavorar col medesimo studio ed amore,...
, 13-29: quel « funambulismo » col quale i critici gravi hanno creduto liberarsi
la man tremante: / e può render col tocco in un istante / intormentito marte
= deriv. da fune, col sufi, collettivo -ame. funaro
di due gabbie di estrazione, onde realizzare col suo peso il movimento della coppia della
bue: gli uomini si possono convincere col ragionamento, mentre con gli animali serve
5-30: andava sempre in ciabatte, col frustino alla cintola. mangiava con le
o gallo iniquo e fiero, / che col funebre strido / il sonno insieme e
l'arca funeral posta quincentro, / col tenace coprirla esausto limo. leopardi,
noi. rovetti, iii-222: morte col suo strale / funerale / la traea nel
straccio: il colore crudo e nero col bianco della tovaglia dava un senso di funerale
in uno scialle e coprendosi alla meglio col suo ombrellino dalla pioggia. de roberto,
quell'ora rodion doveva essere disteso, col collo rotto, sopra una panca nella camera
v-869 (251-8): a lui più col mio stil basso e 'nculto / renderò
fila di que'soliti carri funebri, col solito accompagnamento. [. ediz.
v-2-467: sul principio rilessi anch'io, col capo fra le mani, la prosa
; cadaverico. leopardi, 16-83: col suon deh'armi e con la rauca
e con la rauca voce / e col funereo ceffo il core agghiaccia / al passeggier
minacce adempia, / funestandoci or or col proprio sangue / e gli occhi e
giuochi e pompe / allegro giorno funestar col pianto? pindemonte, 156: deh!
ed inamabil gufo / l'aer funesta col canto ferale. poerio, vi-326:
ancora era stata per non funestarmi maggiormente col rammentare: qui pranzavo coll'infelice mio sposo
del povero lamberti. botta, 4-158: col cuor funesto per la morte dell'amato
l'appunto il primo di gennaio, col discorso memorabile del « grido di dolore »
= * deriv. da funesto, col suff. collettivo e spreg. -urne.
= deriv. da fungo, col suff. collettivo e spreg. -aglia.
/ come una spenta lampada funghita / col suo odore di fuoco morto.
tutti i funghi, da cui si estrae col farli bollire in acqua leggermente alcalina.
se pure non comperava la propria impunità col fargli la spia; breve, un di
un fungo) che si forma, specialmente col tempo umido, sull'estremità del lucignolo
marchi, ii-392: la candela di sego col lucignolo che faceva il fungo nella fiamma
vederne l'interna struttura, appena cominciai col coltello a pungerlo ed a tagliarlo,
367: lega, lega questa chiave col funicello della viltà e dispiacimento di te
'macchina funicolare', unione di corde, col mezzo delle quali due o più potenze sostengono
. = deriv. da funicolo, col suff. medico -ite, che indica
caterina da siena, iii-139: sete legati col funicolo della vera e santa obedienzia.
tirino verso 'l centro. e questo col popolar vocabolo si chiama peso. carducci
martini, i-227: allora la palla inciesa col fuoco e funicolo per l'aire volando
tozzetti, 1-2 7: i semi comunicano col frutto o pericarpio per mezzo di un
non mi avevano ancora imbottito la testa col loro bel gergo di linee funzionali e
la struttura interna delle proposizioni, indicate col simbolo / (x). -correlazione
e facilitava il dominio sull'ignoranza col mezzo dell'errore. = dal
distinzione fatta a noi del convitto pubblico col papa. gemelli careri, 1-iv-203: questi
dipendente); questa corrispondenza viene rappresentata col simbolo y = f (x),
... era venuto in funzione, col soprabito nero e la spilla di diamanti
. = deriv. da fuoco, col sufi, -ino strumentale. fuochista,
che bruciano la gola e il cuore / col fuoco delle grappe. manzini, 12-21
che par surger dalla pira / dov'eteòcle col fra tei fu miso. petrarca,
, 19-6: altri [animali], col desio folle che spera / gioir forse
tassoni, 8-1: le lucciole uscian col cui di foco. buonarroti il giovane,
: il fuoco del tramonto ella raggiungeva col capo eretto, immoto. sbarbaro,
, che 'l ciel trastulla / sempre col canto di quei fuochi pii / che di
fuoco grande nelle vene? » mugolava col dorso della mano fra i denti.
saetta della predicazione si deggiono ferire, col foco del dire amoroso e fervente incendere
momento aerodinamico longitudinale del velivolo rimane costante col variare dell'incidenza entro determinati limiti.
operazione è più facile e più sicura col ferro attuale che co'fuochi morti, perché
la casa a fuoco. -andare col fuoco { un pezzo d'artiglieria):
quel del mio signor, che va col fuoco, / ch'a cielo e a
si fa dar loco. -andare col fuoco a un luogo: andare per
più gente rimase / di non andargli col fuoco alle case. -appiccarsi,
-bollare a fuoco: imprimere un marchio col ferro rovente. -al figur.:
e di qua e di costà, col signor alberto. f. corsini, 2-595
santacroce preso fuoco. -scherzare col fuoco: comportarsi con leggerezza di fronte
una scioc- china cui piaccia di scherzare col fuoco, la donna conosce meglio di
, xlv-46: aiutansi [i vecchi] col chiacchia- rare ne le buttighe a'fuogoni
ad ara 4 altare '): poi col significato specifico di ignis 4 fuoco '
della tenda e si dette a soffiare col fiato grosso nel fischietto. -introduce
, e, per quello trascorrendo, col suo mormorio va fatigando le vicine selve.
glione, 254: per acquistar grazia col novo amico, il primo dì che
fuori! carducci, ii-12-29: il contatto col mondo di fuora mi fa male.
fuori, e allora ti potrai legare col cuore con dio. marsilio da padova volgar
2-194: la moglie era una donnina col viso affilato, stavo per dir come un
6-6 (119): tal v'è col naso molto lungo, e tale l'
e tale l'ha corto, e alcuno col mento in fuori e in su rivolto
giusti, i-402: ci troverete sempre col berretto da notte, ma coi piedi fuori
un fosso / stanno i ranocchi pur col muso fori, / sì che celano i
, 3-392: aiutò la sua città col senno, andando fuori per ambascia- dorè
-aver fuori del denaro, essere fuori col denaro: trovarsi creditore di una certa
. v.]: * esser fuori col danaro ', averlo dato per riceverne
nostri, per le maniere del canto, col quale esso mandò fuori le sue canzoni
di gare, competizioni, esercizi compiuti col fuoribordo; la tecnica relativa a questo sport
nella marina da diporto, piccola imbarcazione col motore applicato alla poppa. 'fuoribordo
marinetti, i-239: io vado per mare col fuoribordo dello zio. farò più presto
gente fuoruscita, che intende di riscattare col sangue il servaggio della sua terra.
: alcuni [asini] voleano capitolar col lione, dandogli tanto sito da furaggiare intorno
voce dotta, deriv. da furano, col suff. chim. -ico, che
furfur -ùris * crusca ', col suff. chim. -ano, che indica
. = voce dotta, da furano col suff. chim. -osio, -oso
,... /... col ferro ardito / le taglie e spenga,
/ fa l'ore, e il tempo col venir gli fura. foscolo, v-128
petrarca, 23-72: questa, che col mirar gli animi fura, / m'aperse
: favoriti dal diavolo,... col quale partiscono i beni da lor furati
con giubilea e quanto ha da dire col medico. baldovini, 2-10: benché in
altro è « gonzo », termine col quale vien chiamato il sciocco amante che
essere intesi, io ancora farò il medesimo col giudice. -letter. cauto,
un parteggiar furbesco / che libertà contamina col fiato, / fa che in sì reo
2-102: il bassotto, trafelato, col suo trotto a muso alto ingiustificata