aspro scoglio ha il nome che me coce. 36. dir. aprire
3-4: foco coverto, ch'assecura e coce, / aspe che dorme e 'l
/ quando adusto da borea il verno coce. / se 'n ciel rugge il leon
muzio, che la sua destra errante coce. boccaccio, dee., 8-7 (
, 474: su'colli aprici / coce ridendo bacco auree vendemmie. d. bartoli
a quel ardor che 'l cor mi coce, / se mai nel mondo pena fu
: sovra tutto il timor m'agghiaccia e coce / de la triforme dea, ch'
di giorno, e di notte il forno coce, / ed il popolo fa le
e ho scritto trovato / che prima coce e duole / a colui che la vuole
fu a sentir, ché 'l ricordar mi coce? aretino, 8-143: io gli
ira in giusto petto / lungamente si coce, / quanto più tarda fu, tanto
ed enghiotte con fervore, / poi lo coce co l'amore, tràine 'l frutto
de tutti animali, se non se coce vivo in l'acqua bui- lente,
, / lor tosco puzzolente infiamma e coce. bianco da siena, io7: allegrasi
amo, et mentre il sol più coce / rodano agghiaccierà nella sua foce,
nell'immondo desio che il cuor vi coce / così venite, o vili
, la lingua taglia, il fiato coce, il cervello si sgangara. fagiuoli,
è comunicato. / come piaga incrudelita / coce il rosso nel costato, / ed
, / lor tosco puzzolente infiamma e coce. mattioli [dioscoride], 57:
ghiotte con fervore, / poi lo coce co l'amore, tràine 'l frutto
e ho scritto trovato / che prima coce e dole / a colui che la vuole
salvo che vole bollire manco, perché se coce più presto. b. giambullari,
non di foco / eh'eternamente coce ombroso et atro. f. f.
egnotte con fervore; / po'lo coce con l'amore, / trann'el frutto
li avari, / e giù gli coce in quel fuoco penace. bandello, 1-23
sono: / l'un segregando e permiscendo coce, / l'altro costringe e termina
romagnoli. si fa senza lievito e si coce sopra un 'testo'. fanzini, iii-355
porta a la roba la patrona, coce la carne del pignatto, rifà i letti
nell'immro desio che il cuor vi coce / così venite, o vili, a
per le membre ignude, / pongendo coce e pur cocendo axilla. c. i
che fu spoglia d'alcide il tergo coce. d. bartoli, 2-1-52: se
si amassa, si lava e si coce l'argento, et anco fuora di esso
comunicato. / come piaga incrudelita / coce il rosso nel costato, / ed
impazza, la lingua taglia, il nato coce, il cervello si sgangara.
v.]: 'riso che non si coce, che non va giù, che
/ dove apoi arde e dove mai non coce. g. romei, xxxvi-223
: una ira sì rovente il cor li coce / che se convenne subito partire,
mortai dolore 'l cor mie 'n foco coce, / e 'l non vederti m'è
iv-1-64: quale amoroso fuoco incende e coce / non equamente meritati e puniti /
del pane e del formaggio; cotica del coce / ondeggia e guizza per la piaggia aprica
martino, lxvi-1-141: la semola se coce con brodo grassodi carne o di pollo grosso
di sfocar quel disio che il cor gli coce. machiavelli, 1-i-45: vedendo e'
impazza, la lingua taglia, il fiato coce, il cervello si sgangara. grazzini
'l veder, ma più 'l sentir mi coce / questa fera aspra e cruda,
, per isvaporare quella fiamma che gli coce il cuore. leopardi, i-113: temiamo
. si fa senza lievito e si coce sopra un testo. panzini, ii-135:
: sovra tutto il timor m'agghiaccia e coce / della triforme dea, ch'è
con continuatori regolari in fruii. (coce), piemont. (cusa) e