polit. neol. tendenza a formare coalizioni politiche di sinistra in cui il partito
per alcuno di due stati o due coalizioni in guerra fra loro; che non
, in partic., si riferisce alle coalizioni di governo formate in italia all'inizio
non basta a impedire né le criminose coalizioni del povero, né lo sgomento di capitali
, ristabilite le vecchie misure contro le coalizioni, col pretesto di reprimere le violenze,
, senza turnare l'ordine pubblico con coalizioni illecite. pratolini, 4-61: la nonna
introdussero insinuazioni colpevoli, farraginose promesse, coalizioni minacciose, dottrine sovversive della proprietà,
più per interessi particolari, con partiti o coalizioni diverse. a. cavallari [
. senza turbare l'ordine pubblico con coalizioni illecite. pratolini, 9-740: colui che
e di sopravvalutare così la rappresentanza delle coalizioni a scapito delle forze, come rifondazione
tendenza di determinati partiti politici a formare coalizioni. arbasino, 17-58: se invece
, 47: i gruppi dirigenti delle coalizioni 'neoprog'devono compiere un gesto liberatorio imparando
1991 nel golfo), affidandole però a coalizioni di eserciti nazionali guidate dall'america.
con un sistemaelettoralesemimaggioritariochediregolacondannachinonfa parte di larghe coalizioni. il manifesto [14-iv-2006]: in
da un lato e tra forze minori e coalizioni maggiori dall'altro – indifferenziati sul piano