che significa tanto quanto 'legare parole cioè 'auieo e chi ben guarda lui,
di legame di parole è fatto, cioè di sole cinque vocali, che sono
senza posate, parlando turco, mettendo cioè un « a » in ogni sillaba.
il « padre » per antonomasia, cioè dio (e poi anche i superiori delle
: uno il quale sia buono abbachista, cioè sappia far bene di conto. segneri
faccendo il diavolo ludifìcazione e fascinazione, cioè con inganno e con un abbagliamento così
finalmente è quello abbagliantissimo del sole, cioè quel vivissimo lume che ci rimane,
cosa abbagliante; e giacché egli abbaglia, cioè offende l'occhio interno, bisognerà che
10 intelletto nostro guardare non può, cioè dio e la etter- nitate e la
sua figura o è convessa, cioè più grossa nel mezo che verso gli
gli estremi, o è concava, cioè più sottile nel mezo, o è compresa
dee l'uomo del tutto ischifare, cioè gli uomini che tutto dì abbaiano come
i quali abbaiano e non mordono, cioè riprendono a torto e senza cagione coloro
sciorinar le lenzuola e le coperte, cioè spiegarle all'aria libera; poi rivoltare
ogni uomo virtudioso, e spregia, cioè abbandona, ogni uomo vizioso. fioretti,
, 6: tu ami abbandonatamente, cioè ti abbandoni affatto; perdutamente, cioè
cioè ti abbandoni affatto; perdutamente, cioè nell'amore ti perdi, o risichi
, per attaccarsi, s'abbarbica, cioè con le barboline s'apprende al terreno
; quand'è abbarbicata, allora barbifica, cioè distende qua e là, moltiplica le
sul tuo hai portato i cavalletti; cioè masse di spighe prima di abbarcarle.
: abbarcare è fare una barca, cioè una mole non rotonda come il moncello
lance e traggonsi a ferite, cioè lancilotto incontro a tristano, e dannosi
de l'audienza, questa persuasione, cioè, dico, abbellimento, annunziando loro
roba, c'è da abbellirsi, cioè da scegliere come uno vuole:
'soave'è tanto quanto * suaso cioè abbellito, dolce, piacente e dilettoso.
., 5-11: torremo la rubrica, cioè terra rossa liquida, e messa in
alia terra ciascuna s'abbica ', cioè s'aggiugne. fazio, i-5-79: quando
niuno abbigliamento maggior bellezza di quella [cioè della zazzera] e minor dispendio ci
che consiste nel togliere gli scarti, cioè i fogli rotti o altrimenti guasti,
: messi molta carne al fuoco, cioè abboccai parecchi lavoretti di pittura, di
per me amerei il vino abboccato, cioè con un poco di vena di dolce,
alla bocca; il cui gusto, cioè, non è né ingrato, né grave
il suo astuccio con li suoi ferri, cioè, la misura del peso delle palle
... a morire abbocconati, cioè tagliando loro con un sottil rasoio le
aprire i sua granai e'sua cellieri, cioè dare con abbondanza del suo. boccaccio
dovere spettava la cura dell'abbondanza, cioè dei viveri dei soldati. =
all'uomo i doni della ventura, cioè le ricchezze, se sarà sanza amici,
. ugolini, 3: persona abbordabile, cioè a cui si può facilmente avvicinare per
abborracciare significa adunare insieme la borraccia, cioè la borra cattiva; il che si
e il modo del dire, aborra', cioè acciabatta e non dice così ordinato come
par., 26-73]: aborre: cioè non distingue vel avviluppa. fazio,
552: voglio darti un'abbozzata: cioè, ti voglio descrivere alquanto o in
il quale è nella sua epitome, cioè nel suo abbreviamento delle storie di tito
, ii-61: io scriveva in gergo, cioè con trasposizioni di lettere ed abbreviazioni,
, 1-374: all'uredine degli antichi, cioè bruciatura e abbronzatura, dubito si debbano
vista altre cause di sterilità nelle piante, cioè... l'abbru- ciacchiamento,
salvini, v-424: ustolare... cioè abbruciacchiare: lo che segue a'peli
fatti de la masserizia di casa, cioè... abburattare e cuocere e far
e in là nell'abbu- rattarsi, cioè nel separarsi la farina dalla crusca.
la materia stessa niuno cominciamento ebbe, cioè a dire che ella è per sua
.. nasceva da un contrasto, cioè dal contrasto fra l'abiezion passata e la
si potrebbe fare una forte obiezione, cioè che... non ho pensato al
ottimo, iii-21: elli trasumanò, cioè divenne più abile e più disposto a
inf., 1-134]: pietro cioè il sommo pontefice e tutt'i sacerdoti,
: in quello che è disonorevole, cioè in abilitare gli uomini nuovi e nobilitare
indicare gli anni dell'èra volgare, cioè dopo l'incarnazione di cristo.
et bissus, quod est candor: cioè luogo dove non è niuno lume *.
che nel dificio del corpo abita, cioè l'anima. idem, vita nuova,
abitato2, sm. luogo abitato, occupato cioè da un complesso più o meno fitto
corpo usa la sua cotidiana abitazione; cioè, se quella è sanza ordine e confusa
possa; però che 'l primo studio, cioè quello per lo quale l'abito si
vertù morale viene da uno principio, cioè buona e abituale elezione. vallisnieri,
volta cagione di beni agli infermi, cioè a coloro che non ancor sono ben saldi
29-146]: erano abituati, cioè erano vestiti di bianco a uno
i greci, chiamarono i latini ablativo, cioè togli- tivo o levativo, dal togliere
extra *, et « homine », cioè « fuori d'uomo ». verbigrazia:
manifestamente si chiami il nome aborigeni, cioè senza origine e senza principio di luogo
inteso come derivato di ab origine (cioè * originario '), da cui pare
classica) con * schifava ', cioè * rifuggiva, evitava '.
quel ch'è peggio, giudei, cioè di una gente allora al mondo abbiettissima
ad eterna requie gl'infanti abortivi, cioè che innanzi tempo sono partoriti morti? sannazaro
mi capisci meglio? ». cioè: un buon poeta non comincia a raccontare
singole lettere hanno nell'alfabeto greco, cioè 365 (a = 1 tre
con altri simboli su gemme usate come cioè, secondo l'uso romano, dall'antipasto
l'abrotino è di due ragioni, cioè di piano e di poggio: con quello
obbligo di usarne e di usarne bene, cioè di non abusarne. idem, ii-13-244
me porta si va nella città dolente, cioè nell'inferno, che è pieno di
leopardi, i-776: giambo trimetro acatalètto, cioè di sei piedi puri, e la
acquattare, che vuol dire star quatto, cioè basso, e che più bassamente si
chiamati per luogo così dove plato studiava, cioè acadèmia. maestro alberto, 17:
nel giorno della nascita del re, cioè recitare versi italiani, latini, e greci
: andare all'accademia, al saggio cioè di esperimenti in varie discipline che ad
è parlato di questo affare accademicamente ', cioè per casualità, per incidenza, superficialmente
chiamati per luogo così dove plato studiava, cioè aca- demia. seneca volgar.,
., 21-54]: accaffi, cioè pigli-, come se'usato nel mondo di
inf., 21-54]: accaffi, cioè rapisca: a dinotare che il barattiero
hanno da essere bene accampanate, larghe cioè di fondo e strette di bocca.
[purg., 8-80]: cioè che quelli di melano tegnono per maggiore
. diciamo: va ratto ratto, cioè rattissimo; io era piccol piccol, cioè
cioè rattissimo; io era piccol piccol, cioè piccolissimo...; e infiniti
, se si sieno ancora accarnati, cioè cacciati dentro le tuniche. pasta, 1
da un più acuto morso ferito sono, cioè da quello dell'amore della filosofia,
dei castelli (o incastellature), cioè delle strutture costruite, per lo più
, 2-51: che sia così vero, cioè che la luna accatti il suo lume
quali non si confondono nel mezzo, cioè nell'aria,... ma rimangono
inf., 23-18]: ei, cioè li demoni, 'ne verranno dietro
, 'ne verranno dietro ', cioè a noi, cioè a virgilio ed a
verranno dietro ', cioè a noi, cioè a virgilio ed a me, '
a quella lievre ch'elli acceffa', cioè piglia col ceffo. fazio, ii-27-36:
arno, che serpeggiando acceffa il corpo, cioè passa per mezzo a firenze ed a
la confessione, si è accelerata; cioè che altri si confessi tosto fatto il
: « da una partita accesa, cioè in lat. accensa, da accenseo,
tu che ài ricevuta la fiamma, cioè l'accendimento della grazia, corri operando
che serve per provocare l'accensione, cioè l'inizio di una combustione [accenditore
tuono si producono nel tempo medesimo, cioè nel primo atto dell'accensione e dello squarciamento
resta a veder dove quest'accento, cioè dove questo segno si mette, perché
, s'ha a battere colla voce, cioè mandarla fuori con una certa spinta,
, le quali si chiamano orbiculate, cioè accerchiellate, tutto l'anno senza altra
quell'ora, quando la luna appare, cioè quando ella comincia a vedere il sole
in tal modo la vela s'accolla, cioè si rovescia addosso all'albero.
di un debito altrui, una convenzione, cioè, tra il debitore ed un terzo
quali erano feriti in simili luoghi (cioè sotto le braccia), morivano ridendo.
talora si usa, specie al plurale, cioè di transazione, accordo, conciliazione,
« s'accomodi pure », cioè « faccia pure ». panzini, ii-138
]: perché non m'accompagne: cioè perché non stai tu meco? m.
. sono stato il suo boy-friend, cioè il suo accompagnatore fisso, per circa
ogni sentimento che accomuna due creature umane, cioè che ravvicina due egoismi. idem,
ch'ella aveva con quest'acconciapadelle [cioè vulcano], cominciò ad avere a
castagneti, acconce in diversa maniera, cioè in pulenda, nicci [ecc.]
o di accoppiare appetente, l'amante cioè, e ciò che s'ama?
, iii-230: domta altresì è aggettivo, cioè raccorciato del latino domina.
altri; ma se gli approprii materia, cioè, che dichi io uomini, o
due pastori: uno per toccarle, cioè farle girare e correre sopra la sterta,
quello non si dice cotone ma accotonato; cioè che ha il pelo a guisa de'
la sua figura o è convessa, cioè più grossa nel mezo che verso gli estremi
gli estremi, o è concava, cioè più sottile nel mezo, o è compresa
l'autore stipa quelle cose stipate, cioè accumulatamente poste, siccome i naviganti le
male accusano e incolpano la materia, cioè lo volgare proprio. petrarca, 360-44:
lo qual verbo ha due significazioni, cioè: una di dimandar consiglio da altrui,
con increpa- zione di se medesimo, cioè che l'uomo si biasimi. bibbia
del paradiso, 303: superbia acefala, cioè sanza capo. manzoni, 179:
della lingua son questi in otto spezie: cioè dolcezza, amaritudine, salsezza,
scipidezza, gravità di dilicate e agute, cioè di pugnenti. guglielmo da piacenza
* dolore, afflizione ', cioè 'fiume del dolore ', ed anche
di achille 'al femm., cioè * pianta di achille ': perché l'
trovo delle spugne di moltissime spezie, cioè delle ircine,... delle schiacciate
foglie conformate a maniera di ago, cioè sottili, rigide, pungenti, come
boccaccio, viii-1-136: ed è questo, cioè 4 dove 'l sol tace ',
dice qui che l'un tace, cioè il sole, e il luogo è muto
non con l'acqua di vita eterna, cioè con la visione di dio. s
fa tanti pollici d'acqua all'ora, cioè che l'acqua nella stiva si solleva
numaziano] andare a pisa per acqua, cioè dal porto pisano entrando in mare e
a cagione ch'ell'è più gelosa, cioè sente prima di quella le minime alterazioni
partire si fa in questo modo, cioè: piglia otto libbre di allume di rócca
è l'acqua di felsina, cioè degli etruschi. -acqua di gomma
de infusione d'acqua di cacio, cioè siero, mundifica il sangue [ecc.
cellini, 559: pigliando duoi colori, cioè l'azzurro et il giallo, e
invaghito di tre forme diversamente eleganti, cioè della donna, della tazza e del
quando il sole entra in capricorno, cioè a mezo dicienbre, alora comincia il
passato capricorno, aquario e pescie, cioè da mezo dicienbre insino a mezo marzo
sono vietate le gocciole della terra, cioè che non piova e lo vento acquatico serotino
è distinta n due massime parti, cioè nella terrestre e nell'acquatica.
che rimaneva di un acquedotto romano, cioè qualche arcata, e pilastri che avevano perso
le pieghe d'acquerelle d'inchiostro, cioè acqua quanto un guscio di noce tenessi,
faceva gittare negli acquidocci del campidoglio, cioè la gora d'arno che andava sotterra per
ragionamento eziandio è mestiere nella scienza, cioè in acquisizione della ragione. leone ebreo
, diletta per la medesima cagione, cioè per la ricognizione dell'errore e per
varii di quelli dell'altra affine [cioè, comprare]: acquistare forze, un
passa le più volte terza reda [cioè, il terzo erede]. leone ebreo
giovi meno alla medicina dell'animo, cioè all'acquisto di quelle scienze, che
29-13]: di bene acquisto, cioè accrescimento di bene. 7.
segnali da trovar tacque..., cioè il giunco sottile, il soli- gastro
, i quali egli chiamava acroamatici, cioè auscultatorii, non faceva proemio.
colorazione, esente da aberrazioni cromatiche (cioè, non mostra i colori dell'iride intorno
. idem, 1-212: gli acroteri, cioè le sommità angolari di sopra tutte le
animale sien corrispondenti alla sua età; cioè che il giovane non mostri vene o nervi
foro che chiamiamo il condotto acustico, cioè uditore. d'azeglio, 1-156:
e picchi; da'francesi, poincte, cioè punte. c. dati,
tore dovemo combattere con due vizii, cioè contra la gola e contra la subita ed
]: fec'io sì acuti, cioè sì volenterosi. 6. di
tale quale fu lo primo generante, cioè adamo, conviene essere tutta l'umana generazione
idem, 130: per uno uomo, cioè per adamo, che fu principio dell'
viene a dire quanto « humo », cioè terra. sì che quasi e l'
: ecco l'adattamento della similitudine, cioè: non altramente si scosse achille, che
, iii-388: mentre ch'io dico: cioè in questo mezzo ch'io dante dico
bruni, assai adatta nel busto, cioè né grassa né magra; è piccoletta,
la terra si trova più soluta, cioè meno tegnente, si deono i fondamenti
che sia, nel più adentro membro, cioè nel cuore dentro: e però è
ancora esse da dommasco s'addomandano [cioè, le dommaschine], che hanno i
ditto ai dolci amici addio ': cioè che si sono accommiatati da le famiglie
sua opera [di dante], cioè di rimuovere gli mondani dagli vizi e adirizzargli
., 25-89]: ed esso, cioè segno, lo m'addita, cioè
cioè segno, lo m'addita, cioè mi dimostra col dito, cioè manifestamente
addita, cioè mi dimostra col dito, cioè manifestamente quello che promette la speranza.
: la seconda maniera è caso, cioè impedimento ch'adiviene, sì che non
volse [il nepero] così chiamare [cioè logaritmi] certi numeri artificiosi, l'
distinto in due specie totalmente diverse, cioè in semplice o puro, e in
siano atti alla tramutazione degli ordini, cioè se noi vorremo addoppiare o raddoppiare la
, ed è quello che induce stupore, cioè sonno e addormentamento. di giacomo,
è frigido troppo, sicché sia stupefattivo, cioè addor mentativo.
alcuno iudicio cattivo di noi medesimi, cioè di avere addormentato animo e sonnacchioso; la
, e non però essere dotto, cioè conoscere e usare le dottrine altrui, non
volte più rettamente che la sapienza, cioè la ragione col tivata e
]: doppio lume s'addua; cioè doppio splendore s'addoppia. vellutello [
, overo della cosa allo intelletto, cioè quando la cosa creduta e lo intelletto
medici, 343: amore sarà tranquillo, cioè il desiderio della bellezza sarà adempiuto,
, 19-1: riluce nel suo specchio, cioè in cristo figliuolo di dio, nel
adepto e poi maestro della scuola tantrica, cioè della più reputata magia d'oriente.
che la sfiora, amare la cultura, cioè i morti indimenticabili? gentile, 3-27
. così la corolla detta monopetala, cioè d'un sol pezzo nel suo primo
, 5-145: l'atteggiamento estremo, cioè l'adesione al comunismo (o almeno
tre angoli, trovare qualunque lato, cioè la base, purché gli angoli aggiacenti ad
. buti, 2-454: s'adima, cioè va a basso. chiabrera,
padri, non chiamate ad ira, cioè non adirate i vostri figliuoli, ma
questa condizione: se sapienzia sia presta, cioè se ella sia adiunta con eloquenzia
nientedimeno ad alcuni dà adiutorio abundante, cioè adiutorio più che sufficiente. idem,
29-138]: se ben t'adocchio, cioè s'io ben ti veggio, sicch'
malagevole a conoscere come debia riuscire, cioè l'adolescenza. dante, conv.,
la gioventute, così lo discendere, cioè la senettute, è altrettanto tempo che succede
la vita e il principio del vivere, cioè la generazione, nel caldo e nell'
la terza età de l'omo, cioè la adolescenzia, è de marte, cum
che non sanno che si dicano, cioè per li uomini le corpora delli quali sono
inf., 6-34]: adona, cioè fa stare giù e doma. boccaccio,
su per l'ombre ch'adona, cioè prieme e macera, la grave pioggia.
., 6-72]: n'adonti: cioè n'abbi onta e dispetto. dante
: dice che era pieno di sonno, cioè non adoperante virtù. b.
bisogno adoperare due ragioni di pennelli: cioè pennelli di vaio e pennelli di setole
, 133: uno governatore di popoli, cioè magistrato, debbe guardarsi quanto può di
., 1-123]: dove adorezza, cioè dove è ombra, sicché 'l sole
quando fummo dove la rugiada pugna, cioè combatte col sole, il quale col caldo
, ma essa perché in parte, cioè in luogo dove adorezza, cioè dove è
parte, cioè in luogo dove adorezza, cioè dove è rezzo, cioè ombra,
adorezza, cioè dove è rezzo, cioè ombra, si difende, poco si dirada
accidentali adomezze che quivi sono connesse, cioè la rima, e lo ri [tim
adottatolo lo vennero appoco appoco perfezionando, cioè accomodando alla loro lingua, finché lo
natura sanza cominciamento e sanza fine, cioè il verace figliuolo di dio; ma
venne questo nome dall'effetto del vizio, cioè 'adul- terium, alterius ventrem terens
terium, alterius ventrem terens ', cioè l'adulterio è il priemere l'altrui
sono adulteri del verbo di dio, cioè che non lo spargono per guadagnare,
è la filosofia del filosofo e cioè la filosofia dell'uomo comune, c'è
, 7-60]: non è adulto, cioè cresciuto nella fiamma del divino amore.
[della feccia del vino], cioè del bene arderla. soderini, iii-217:
il fienile abbia buon aeraggio ', cioè * sia ben ventilato '. panzini
essere tre maniere d'anime razionali, cioè nelli iddii celesti, nelli demoni aerei
quella cosa che noi chiamiamo spiriti, cioè di quelli aerei che dimesticamente parlano con le
al di sopra del terreno (che ha cioè radici aeree); che si sviluppa
fichi afati, guasti dall'afa, cioè dall'eccessivo caldo. targioni pozzetti, 12-4-380
, malsano, dichiamo volgarmente malescio, cioè mal complessionato. 2. intristito
si vede conti nuamente, cioè affaitaménto di meretrici, abito di buffoni.
è di vedere le cose affamate, cioè vacillanti e deboli come se fossero esse
4-740: le ruberie de'suoi provveditori, cioè affamatori, d'esercito. manzoni,
bisognava aspettare. -buon affare: cioè, conveniente, vantaggioso. tommaseo [
delle sue relazioni, è indistinto, cioè nient'affatto pensato. palazzeschi, 4-294:
no li sae assettare per ordine, cioè mettere ciascuno argomento in quella parte e
falso e vile... falso, cioè rimosso dalla verità; e vile,
rimosso dalla verità; e vile, cioè da viltà d'animo affermato e fortificato.
la negazione, o l'affermazione; cioè, che d'ogni cosa si può dire
i-288: il traduttore necessariamente affetta, cioè si sforza di esprimere il carattere e
v-60: favellano in punta di forchetta, cioè troppo squisitamente e affettatamente. manzoni,
vorrei la scrittura appunto come il parlare, cioè ch'avesse... del corrente
lezioso. se sola, cioè in quanto è una qualità continua dell'opera
sì dolci, che la mia anima, cioè lo mio affetto, arde di potere
: l'arco dell'ardente affetto: cioè lo fervore dell'ardente sua carità. petrarca
affezione del mandante...: cioè com'elli manda al ricevente salute 0
male, secondo la sua affezione, cioè secondo la sua volontade. passavanti,
possono quelli occhi mossi da amore, cioè con affezione, guardare cosa che non sia
4-98]: l'affezion del vel: cioè la voluntà e lo desiderio della religione
cocchi, ii-i-iio: affezione ipocondriaca, cioè affezione nervosa convulsiva. targioni pozzetti,
ugolini, 13: 'affiancare una persona', cioè 'andare con alcuno per onorarlo ',
pubbliche avevano il libro degli afflati, cioè di quelli che avevano dal comune ogni
buti, 2-266: s'affisse, cioè si puose a stare. cantari, 81
ne segue l'affilamento del ferro; cioè ne segue ch'egli si fa di non
. landino, 28: voci alte, cioè grida, e fioche: il secondo
. idem, 421: l'anfione, cioè oppio, col quale si sostentano i
certe particelle le quali s'affigono, cioè si congiungono nel fine delle dizioni..
dizioni..., come dammi cioè dà a me. cattaneo, i-1-227:
sulla strada, per pochi giorni, cioè finché durava la festa del patrono del villaggio
pagare l'affitto di questa casa ', cioè 4 la somma della pigione', o
impedimento della penitenza si è il timore, cioè la paura d'afflizione, o di
i'passai con tanta piòta ', cioè con tanta afflizione, sì per la diritta
inf., 16-11]: incense, cioè accese e affocate dalle fiamme che pioveano
s'era accostato al carbone affocato, cioè a frate simone, tutto diventò infiammato
verso il fuoco, si chiama igneo, cioè fuoco. ma in quanto egli è
9-97: indugiando a patir quel male, cioè l'affogagione o affogamento che vogliam dirgli
che si fa dentro alle gran piante, cioè dell'affogamento e ammortamento dello spirito vitale
: indugiando a patir quel male, cioè l'affogagione o affogamento che vogliam dirgli
finir la briga come l'ha cominciata, cioè colla sola penna e per sola virtù
è, che bisogna uscire di regola, cioè affrontare il caso individuale, che come
dizionario militare hanno ad essere affusate, cioè gentilmente sottili in punta. [
alcuno se n'andava dirieto ad aforismi, cioè breve sermone: questi aforismi fece ipocrate
iii- 215: ad aforismi, cioè a medicina; e dice aforismi, perché
iv-3-66: e quel di coo [cioè, ippocrate] che fe'vie miglior l'
da sapere che lo primo agente, cioè dio, pinge la sua virtù in cose
tutti gli animali è un senso agente, cioè quello che fa sentir tutti, e
atto; ed uno intelletto agente, cioè quello che fa intender tutti, e per
passione, ovvero agere e patire, cioè fare e esser fatto. campanella,
: le due prime, il latino, cioè, e il toscano, oltre il
è molto malagevole; ma questo, cioè l'essere dottorato in sapienza, è
cui la nostra s'avvicina molto più: cioè agibilis, quod agi potest, siccome
tommaseo-rigutini, 1648]: donna agevole, cioè, che soffra esser trattata con qualche
suoi modi assai mi aggarbano ', cioè 1 mi garbano, mi vanno a genio
: 'è giovane pieno di aggarbatézza', cioè 'molto di garbo, gentile '.
* è una persona molto aggarbata ', cioè * garbata '. aggarettare, tr
truova in su li occhi rintoppo, cioè riscontro delle lagrime che vi sono aggelate.
quante [queste fattorie] acquisti, cioè bonificazioni fatte dentro all'antichissimo alveo del
si conviene loro questo adiettivo pie, cioè pietose. sacchetti, 11-56: dillo
: il muro sia fatto a scarpa, cioè che ogni due braccia abbia un'oncia
caggia nel vizio detto agge- zione, cioè schifiltà: s. andromico dice che questo
ogni quinto palo sia spazio libero, cioè, sieno i pali aggiogati a cinque
che fa a mangiare pane aggiogliato, cioè misto col loglio. = voce
fosse alte, e grandi intervalli, cioè di trenta piedi, vel circa, acciocché
si trovò assediato intra le due infortunate, cioè, saturno e marte, congiunte insieme
luogo le aggiuntive, alle prime (cioè alle copulative) assai simili, se non
natura e per origine nome aggiuntivo, cioè che d'accostarsi a un sustantivo ha
ha bisogno, siccome poetica arte, cioè arte fattiva, o in alcun altro simil
che da sinistra le si aggiusta, cioè: colui che dalla parte sinistra le sta
magalotti, 16-129: il che fece [cioè il racconto] così aggiustatamente al vero
d'umiltà] è la gratificazione, cioè aggradire, e meritare gli servigi che gli
: con vocabolo soldatesco detto caligola, cioè calzarino, portando egli per aggradarsi i
: noi pure diciamo di questi tali [cioè degli avari], aver la gotta
v-506: ogni mio acquisto aggraffi; cioè aggranfi con le granfie, cogli artigli
aggregativa è quella che aggiunge, unisce cioè le particelle e molecole per formarne masse
... fa gli uomini rigidi, cioè aggrezziti, intirizziti, assiderati. idem
., 16-in]: porgela aggroppata, cioè annodata e rinvolta, cioè ravviluppata
, cioè annodata e rinvolta, cioè ravviluppata, perché la fraude è sempre
l'effetto dell'aggrop- pare, cioè i groppi stessi. = deriv
, mascheroni e altro, tutto aggrottescato, cioè spro = deriv. da aggrumare1-.
modo adattato che non paia disabitato, cioè che non paia un'aggruppamento di panno
, e due sono le cagioni, cioè agguaglianza e disuguaglianza: ed in quelle
aggua- gliarla per questa sola continenza, cioè del digiuno corporale. 4.
tali sono le scienze matematiche pure, cioè la geometria e l'aritmetica, delle
quale si agguaglia e conferma mercatanzia, cioè oro ed ariento. bartolomeo da s
0 imboscate possono farsi di più maniere, cioè nei villagi, nelle vigne, nel
., 23-16]: s'aggueffa, cioè si collega e congiugne col mal volere
., 23-16]: s'aggueffa, cioè s'aggiunge e unisce col mal volere
salvini, v-420: un grande agguìndolo; cioè guindolo, bindolo, arcolaio
aspetto malsano. lippi, 2-27: cioè mentr'ell'è verde, anch'io allora
buone pecore si conoscono all'etade: cioè se non son vecchie, né del
li meriti del sangue dello agnello, cioè di iesu incarnato. papini, 21-224
dottor piace, si deono intendere così: cioè essere in ieru- salem stata una porta
uno al dieci, e oltre, cioè di tutte le grossezze, dai più sottili
buti, 29: illibra, cioè fa pari all'altro punto, come fa
. l'ago fermo è sempre tondo cioè cilindrico; vago mobile intorno al suo
. augustalis 'pertinente ad augusto ', cioè 'imperiale '(dall'imagine dell'
un poco agresta, che fracida; cioè dire l'uffizio innanzi più ratto, che
uomo il giorno per e'lingi, cioè tovaglie e tovagliuoli, aceto e agresto
trapiantare; e 'l na- sturcio, cioè l'agretto, e 'l coriandro si seminano
par., 12-71]: agricula, cioè ortolano dell'orto. masuccio, 450
o l'ingegnere leva di pianta, cioè fa il disegno regolare della superficie e
alla voce cedrato si sottintenda limone, cioè limone che partecipi del cedro. casti
ado- prano gucchie, o agucchie, cioè pali di ferro acciari ti, di
. qui si vede che vale agugliatore, cioè lavoratore coll'ago. =
allo scendere... son due, cioè la leggerezza del mobile e la vicinità
ogni cosa che altri à a fare, cioè né per aguri, né per osservanza
nave sia chiusa e salda sanza chiovi, cioè aguti. marco polo volgar.
ch'e'mangia presto e bene, cioè dimolto. 4. figur.
'quando l'una pallia è trita': cioè poi ch'è battuta l'ima aiata de
3-25: quivi si fanno l'aiette, cioè porche larghe, purgandole d'ogni erba
, 22-151]: l'aiuola, cioè la piccola aia, cioè la terra che
l'aiuola, cioè la piccola aia, cioè la terra che appar fuor dell'acqua
e sforzansi d'uscire de'vizii carnali, cioè gola, lussuria ed avarizia, e
, che sia quasi uno angelo, cioè che li metta a molta stretta dieta.
cosa che più aiutare mi può, cioè a la veritade. idem, conv.
d'avoltoio si vendono a uccello, cioè 2 alie e 1 coda per 1 ucciello
la destra 0 la sinistra alia, cioè quella alia ch'è da quello lato dove
queste sono le compagne della avarizia, cioè superbia e vanagloria. poliziano, st
dalle cose terrene con due ale, cioè con la semplicità e con la purità
e dietro quello, la porta, cioè due aiacce di mino, con una tettoia
dell'ala o del braccio ', cioè * ascella '), dalla forma
e dice che questa cara gemma, cioè quest'anima, non si partì però dalla
questa pietra è di due sorti, cioè maschio e femmina: la femmina è più
... e la vana alacrità, cioè letizia gestente, non molto dalla stoltizia
romani, quando signoreggiavano la germania, cioè alamagna »; e machiavelli, 22:
borchia di metallo per libri ', cioè * tavoletta '; cfr. spagn.
frutto alcuno, ma né anco seme, cioè... l'olmo, l'attinia
portare albara [ma leggi albarà], cioè polizza della dogana del signore, per
quando si truova la sua camera, cioè l'anima in cui essa alberga. ed
che favellano in punta di forchetta, cioè troppo squisitamente e affettatamente, e,
i-744: i [fichi] leucomfalii, cioè bianchi um- bilicati, saranno quelli che
bianchissimo, nero presso; vario, cioè il nero colore mischiato con colore albino.
uovo il bianco e 'l rosso, cioè 'l tuorlo e l'albume, e dell'
non ne sono se non due perfetti, cioè oro e ariento: e questi sono
cosa se non simile a sé, cioè bugie; il che nonne interviene nella
la volizione produce alcunché di diverso, cioè di nuovo, che prima non esisteva
. salvini, v-425: alieggiare, cioè quasi girare intorno con la ruota dell'
e spesse volte avvenire malvagia alena, cioè puzzolente alito. d'annunzio, iv-2-59:
contiene: figurativamente qui si dice alep, cioè iddio, sì come principio di
usiamo la prima nostra lettera, cioè a, ed è « alep » appo
prima lettera del loro alfabeto, cioè a; e per questo vuole dimostrare che
, dicendo papè satàn, papè satàn, cioè, oh satàn, oh satàn
è nell'arme un aquilotto disarmato, cioè senza becco e senza piedi, con l'
* protezione, soccorso '(cioè: sostanze soccorritrici). alessitèrio,
adottatolo lo vennero appoco appoco perfezionando, cioè accomodando alla loro lingua. b.
alfabèto, sm. insieme di lettere (cioè tutti i segni corrispondenti ai suoni di
, digiuno, ciliccio, cenere, cioè giacere in terra, lagrime, confessione e
regola di uno dei capitoli di algebra, cioè dei censi eguali al numero.
frutte alide, lo stesso che passe, cioè per mancanza d'umore divenute rasciutte e
alienazione, gli ebrei dicono anathema, cioè separazione. 3. figur.
. scala del paradiso, 24: alieni cioè strani e peregrini da dio sono
voleva che 'l possedessero aliene rede, cioè strane rede fuori del suo legnaggio.
nella composta viscera del condotto alimentario, cioè esofago, ventricolo ed intestini. d'annunzio
i dottori intorno alla materia degli alimenti, cioè da chi sieno dovuti e quando.
e spesse volte avvenire malvagia alena, cioè puzzolente alitare di bocca. fazio,
furon l'anime per lo spirare, cioè, per lo alitare, che dante
se non tre dì della settimana, cioè il mercoledì e 'l venerdì e 'l sabato
: fiumana è più che fiume, cioè allagazione di molte acque. 2
deriv. da làmpana * lampada '; cioè 'essere tanto smunto e macilento da
più sapore afro, lazzo, ostichissimo, cioè astringente, e perciò allappano la
, da aller = andare, cioè viale, passeggio ». alleanza
, non è ivi buono mellificare, cioè cercar per api, né alle- ficarvele
: del quale allegamento noi dobbiamo fare, cioè a venti carati d'oro e a
l'uno e de l'altro, cioè in quanto ella è intellettiva, e participa
bene confessavano, ma allegavano imprudenzia, cioè che non sapeano, e perciò diceano
dio, che quegli de'pisani; cioè non avere in noi né fede né carità
): * allegare '(cioè 'citare secondo la legge ').
buono da accettare la seguente proposizione: cioè che alleggerissimo entrambi il peso della nostra
alleggerir ti voglia di quel peso, cioè ti voglia portar via i denari,
di quella ragionerò la sua allegoria, cioè la nascosa veritade. boccaccio, viii-162
enea nella sua gioventù molto amava troia, cioè la vita voluttuosa, e per la
pericolo, insino a tanto che venere, cioè l'amore delle cose celesti..
l'uomo inanzi che salga al cielo, cioè alla contemplazione delle cose divine, che
non era necessario a questo beatrice, cioè la teologia cristiana, ma bastava virgilio,
teologia cristiana, ma bastava virgilio, cioè la ragione superiore dell'uomo con la filosofia
alla dolcezza testuale nudrire i semplici, cioè quelli li quali ancora tanto non sentono
forse di questi così lieti riposi, cioè che te allegrino e non offendano, non
sono due insieme dizioni composite, cioè: allelu la, onde allelu tanto è
, e la è nome di dio: cioè alleluia, lau date iddio
salvini, 30-1-170: la vacanza, cioè allentamento delle corde dell'animo troppo tese
destra del cielo allenta e tira: cioè le quali corde la grazia dello spirito santo
dimostri, nel cuor t'allette, cioè chiami colla falsa estimazione la qual fai
fate, in voi s'allettai, cioè si chiama e si ritiene. vellutello
, 9-93]: onde s'alletta, cioè da qual vostra autorità si ricovera e
di voce le dicono allettate, cioè spianate per terra e distese a
1-389: scelse già per cuna fida, cioè per fedele allevamento; imperocché cuna è
]: la rivestita carne alleviando, cioè alleggerendo li corpi loro: imperò che risusciteranno
luogo in cui compariscono gli allocutori, cioè l'ambone. = voce dotta,
che prese un sonno eterno, cioè morì. = variante toscana di
puri che salutavano i poeti impuri, cioè affetti di allòtria. = voce dotta
e si fa dell'isola del mare, cioè d'una isola del marmoro [
questa [cimatura] in questo modo; cioè, piglia once quattro di allume [
sole dentro alla metà dell'orizzonte, cioè la metà orientale, son trasparenti.
altrettanti o più diserti in settentrione, cioè sotto la tramontana, ove nulla gente abita
per la grande freddura che v'è, cioè per l'allungamento del sole che si
schietto l'unguento medesimo dopo fatto, cioè non allungato, come potrebbe allungarsi la manteca
filosofo, almeno amante di filosofia, cioè di retto ragionare. c. gozzi,
375: aloe sono di tre maniere, cioè cetrino epatico e cavallino...
conv., iv-xx-9: ad alquanti, cioè a quelli che hanno intelletto, che
due fanciulli che facevano all'altalena, cioè che aveano attraversato un legno sopra un
all'austro s'aggiungono il leuconoto, cioè bianco noto, aitano o aitino,
la sua figura o è convessa, cioè più grossa nel mezo che verso gli estremi
gli estremi, o è concava, cioè più sottile nel mezo, o è compresa
leve, se vi si mischi altea, cioè foglie, ower radici tenere di malvavischio
farsi potente così. di altea, cioè di malvavischio le foglie ovvero le radici ovvero
tu sarai in ogni luogo quel medesimo, cioè non alterabile. alterabilità,
, i-367: l'uomo alterato, cioè divenuto imperfetto relativamente alla sua propria natura
fece di questo legato l'alternativa [cioè una tavola o una somma di contanti]
: all'austro s'aggiungono il leuconoto cioè, bianco noto, aitano, o aitino
, 16-26: e questa altissima cosa, cioè eloquenzia, non si acquista solamente per
i-m: pensieri alti e dolci, cioè più degni che a me non si convenia
nascendo, e venendo da alto, cioè da cielo. idem, 4-150: come
di avere degli alti e dei bassi, cioè alterni miglioramenti e peggioramenti. manzoni,
, altressì come l'altre scienzie, cioè di fuori e dentro. idem,
debbono esser personali, ma reali, cioè non sulle teste, ma sui beni:
si dimandano quadrati, i producenti, cioè quelli che si multiplicano, si chiamano lati
l'altra potenza è non razionale, cioè la potenza concupiscibile. idem, 6-7:
senz'altro vale sovente senz'alcuna cosa, cioè senza nulla. nieri, 245:
volgar., 7-8: questa virtù, cioè prudenza, non è altro che senno
chi la seguisse, mai non errerebbe, cioè: non fare altrui quello che non
prima parte delle quattro che avemo proposte, cioè, la incognoscibihtà deha maestà, per
giurare. -anche: alzare la fede (cioè fanello che si porta al dito)
opposta al sole et al bollore, cioè dov'è mezza notte. baretti, i-126
toscani... chiamiamo porca, cioè quella terra alzata, la quale è fra
alcuno iudicio cattivo di noi medesimi, cioè di avere addormentato animo e sonnacchioso;
argento fine calcinato in questa maniera, cioè amalgami questo argento con mercurio al solito
però vedemo che 'l suo contrario, cioè la ingiustizia, massimamente è odiata.
141: chi ama l'anima sua, cioè di fare la sua propria volontade,
: in amaritudine dell'anima mia, cioè con amaro dolore. anighetto, 216
., 19-117]: più amara cioè più piena d'amaritudine e dolore.
cera nuova once cinque, amatita rossa, cioè lapis rosso da disegnare, una mezza
figliuola possiamo intendere la virtù amativa, cioè la dilezione. iacopone, 81-39:
): all'usanza di amatrice, cioè con sugo fatto di guanciale, pomodoro
varia amaurosi, o cecità serena, cioè che non altera in apparenza la chiarezza di
17-31]: non per ambage, cioè non per circuizione o involuzione di parole
17-31]: non per ambage, cioè per parole doppie e dubitative, piene d'
loro lagrime gettano ogni anno elettro, cioè ambra, appresso il fiume che si chiama
abbondante di ambrosia e di nettare, cioè cibo e liquore eterno. poliziano, st
degli dei, quasi sieno ambrosiotti, cioè fatti pel palato de i numi immortali
degli dei, quasi sieno ambrosiotti, cioè fatti pel palato de i numi
fare cure mediche o chirurgiche ambulatoriaménte, cioè dove i malati possono andare ogni tanto
fare cure mediche 0 chirurgiche ambulatoriaménte, cioè dove i malati possono andare ogni tanto
e prodigalità] lo freno di larghezza, cioè tenere e dare quel che dèi.
volgar., 5-32: l'amedano, cioè l'ontano, è un albero
degli eletti procede da sei parti, cioè dalla beata trinità, dall'amenità del
: questa parte del luogo prima, cioè la parte di dentro, si chiama
'amenti 'e 'dementi ', cioè sanza mente. tommaseo-rigutini, 2295:
magi tiene per vero e chiaro, cioè, che quelle pietre, che si chiamano
simili nel colore a quelle di francia, cioè cariche, e d'un mediocre spirito
, che da per sé si fende, cioè al fior di pietra: e
fece l'uomo mansueto e disarmato, cioè senza coma o becco o unghie,
simile a quella tipica dell'amido, cioè si colora d'azzurro. = voce
ella era [la selva] forte, cioè difficile a uscirne o passarla, per
l'una di queste tre cose: cioè o che renda l'uditore più
(mmajenaré), deriv. da vagina cioè invagindre * riporre nella vagina,
s'affaccendano in far le manne, cioè i covoni. = deriv.
o ragazzo che nello spanditoio ammanisce, cioè mette all'ordine e separa a due
due classi di compratori di grano, cioè i panettieri rivilegiati e gli ammassatori per
, non ardiscono spasseggiare l'ammattonato, cioè capitare in piazza. baldinucci, 9:
sarebbe non più attore ma omicida, cioè uomo pratico. idem, i-3-344: dio
agli, e le cipolle ', cioè fa mazzi, delle cipolle e degli agli
[tommaseo]: ammemmati, cioè fitti nella memma, loto, suolo,
, 6-41]: non s'ammenda cioè non si purga; il difetto, cioè
cioè non si purga; il difetto, cioè il peccato. soffredi del grazia,
, 21-109]: ch'ammicca, cioè come chi accenna ad altri. vellutello
, che i latini dicevano nictare, cioè accennare cogli occhi: il che leggiadramente
il segreto del nostro carpi, l'amministrazione cioè di quel possente specifico alla più sozza
, che spereranno di farsi ammiragli, cioè capitani generali de l'armata. dante
vi sono altre classi di ammiraglio, cioè il vice-ammiraglio o contro-ammiraglio che corrisponde al
, e per lo valore ammiratissimi, cioè gli ateniesi, e i romani, seggo
levano l'amore a'propri figliuoli, cioè a'suoi cittadini. bar etti, ii-186
produce se non un interesse debole, cioè l'ammirazione. nievo, 87: la
potere or fare, e non fare, cioè s'egli non avesse animista la
: « la modonatrice di tutte cose, cioè sapienzia »): deriv. da
e dice che sono molti animali, cioè uomini dati a questo vizio, li
son li uomini a'quali la lupa, cioè l'avarizia, s'ammoglia, cioè
cioè l'avarizia, s'ammoglia, cioè si congiunge inseparabilmente, come la moglie
una cosa mirabile si racconta di esso, cioè, che essendo egli leggerissimo nella spelonca
salvini, 6-171: anche pinaci, cioè piatti, chiamarono gl'indici e
alia terra ciascuna s'abbica », cioè s'ammonzicchia l'una sopra l'altra,
418 — alle gran piante, cioè dell'affogamento e ammortamento dello spirito vitale
in ciò che non s'ammorza », cioè s'attuta per martirio che tu abbi
, 26-34]: s'ammusa, cioè tocca lo muso dell'una lo muso dell'
dentro al corio è l'amnio, cioè un più sottile involto, che contiene
. giamboni, 4-16: amnestia, cioè un dimenticamento de'mali. f.
imbrogli...: si poteva, cioè, gettare l'amo del tornaconto oppure
risponde senza dubbio al piacere individuale, cioè all'utile dell'individuo, quale egli
pensamento della forma dell'altro sesso, cioè all'uomo della femmina, e alla femmina
tu fussi l'amor platonico e socratico, cioè celeste e divino, sarebbe a punto
cristo non è di questo mondo, cioè ch'egli non ebbe amore di regnare temporalmente
220: vedi di darle buona compagnia, cioè ricerca se hai parenti che sieno amorevoli
tornati alla vita di prima: agli amoruzzi cioè, ai dispetti, alle gelosie,
la quale in sicilia chiamano ampelodesmo, cioè lega vite. domenichi [plinio],
la quale e'greci chiamano ampeloleuce, cioè ampelos vite e leuce bianca. domenichi
, 16-2: che s'indraca, cioè [la schiatta de'cavicciuli] fa come
ciò che c'era di più importante, cioè la distinzione appunto delle varie epoche.
quistano, ampliano e mantengono gli stati, cioè gente di guerra e denari.
ma un fine solo immediato, quello cioè di riparare ai danni prossimi o minacciati o
salvini, v-428: alle sue ampolle, cioè alle sue parole ampollose e turgide.
, succino bianco, ana (cioè parti eguali, o sia di cadauno)
chiamano anacoluti (o anacolutie), cioè inconseguenti, che è quanto dire senza forme
quali isole stavano tre santi padri, cioè cerimone e nestorette e gioseppe anacoreti antichissimi
fiori e i frutti delli anacoriti, cioè romiti. della qual professione sappiamo che ne
cui seguitatori furono chiamati degnamente anacoriti, cioè iscostanti. serdonati, 9-513: i pontefici
, iv-23: anafilassi: termine medico, cioè riluttanza organica a tollerare un dato medicamento
risaliva l'etimo, puntava contro corrente, cioè contro l'erosione operata dagli anni.
lo quarto senso si chiama anagogico, cioè sovrasenso: e questo è quando spiritualmente
riflessioni!... hera, cioè giunone, per anagrammatismo, essere lo stesso
fil. ugolini, 27: analfabeto, cioè che non conosce l'alfamassime funzioni logiche
in parte spontaneamente da loro medesime in cioè 'ignoranza popolare 'o meglio * del
sintomi della malattia: anamnesi prossima, cioè delle malattie precedenti, sistema di vita,
, ecc.; anamnesi remota, cioè indagine sui precedenti ereditari e personali.
tutte quante della classe dello spato, cioè o d'augite piramidali di tre facce,
: nove specie di versi adoperavano, cioè iambici, trocaici, anapestici, coriambici [
mazzini, ii-205: l'autorità sola, cioè il consenso universale forma unità: dove
essendo con greco vocabolo chiamati anargiri, cioè senza argento, da questo loro cognome
specialmente di un'anasarca,... cioè a dire di uno stagnamento e inondazione
gambe anasarchiche o idropiche, il tenerle cioè sopra a de'carretti,...
alienazione, gli ebrei dicono anathema, cioè separazione. allora aranno alienazione i perversi
comunemente ricevuta opinione sta in contrario, cioè che questa superfetazione, che da'giuristi
due maniere si lavora in vetro; cioè, in finestre, o in pezzi di
sul grosso dell'anche ', cioè alli anconi, dove sta incavicchiata la coscia
le gambe, diafane ancora quelle, cioè con scarpette e calze di seta, sempre
l'andare ornai dietro a queste cose, cioè a ragionar di donne o a compiacer
, per carpi s'intende carpire, cioè rubare: e per borselli, le borse
... andare a fuligno, cioè a fune e legno, dar de'calci
: s'ei non va a legnaia, cioè se egli non è legnato e bastonato
il modo toscano, andare a babboriveggoli, cioè a rivedere il babbo.
più o meno temperata che soglia, cioè o che 'l verno va secco, o
esso dovresti fare non si declina: cioè seguire i tuoi costumi ed esserti arrendevole;
: se n'andò con dio, cioè se n'andò via. viene da certe
si move le sue quattro membra: cioè, se caccia innanti il piè destro
sull'andare di quelli otto discorsucci, cioè tutte intorno alle sue opere e a'suoi
verticilli di organi che compongono il fiore, cioè del verticillo degli stami.
ottenuto che si denominassono dal migliore, cioè dal maschio, però che niuno giammai
altro, che i greci chiamano androgini, cioè uomo e donna, ovvero maschio e
donna: ma soltanto l'androgino, cioè l'uomo-donna. idem, ii-265:
di fuori, è chiamata vestibulo, cioè androne. 3. per estens.
aneddoto, come dire cosa inedita, cioè non divulgata, non nota a chi
, che sono nel vano dell'anello, cioè la staffa, oppure la gruccia,
. o <; 'vento ': cioè * fiore che s'apre soltanto al
che sono più gravi della legge, cioè il giudicio e la misericordia. manzoni,
. cantoni, 342: un uomo cioè sempre assorto nella cura preventiva dell'aneurisma,
: tu hai le cervella a rimpedulare, cioè a racciabattare, come si fanno le
, o rattoppano li peduli, cioè li scappini. buonarroti il giovane,
: formò iddio degli anfibii, cioè che stanno tanto nelle acque quanto
due cause prin cipali, cioè alla debolezza dell'anfizionìa delfica, e al
, 1-2-523: né altre ragioni ancora, cioè angaria e perangaria, o qualunque tale
quello che noi facciamo per angaria, cioè a dire che noi siamo costretti di
mente la spirituale e corporale creatura, cioè l'angelica e la mondana, e appresso
cielo sono sustanze separate da materia, cioè intelligenze, le quali la volgare gente chiama
angelo è derivato da un nome greco, cioè aggelos, il quale in latino viene
vostre mani sono piene di sangue, cioè piene d'ingiustizie, piene di angherie,
oggi sono chiamati di pessimo gusto, cioè angioletti di gesso, frutti di scagliola.
di breccia formata di pezzuoli angolari, cioè non scantonati. settembrini, 1-293: nell'
tutti i lati e per ciascun verso, cioè innanzi e indietro,...
... e di più angolarmente cioè per traverso, come pigliano le pedone
quanto el nascimento loro è più basso, cioè più vicino alla parte più grossa e
militare, zona o luogo defilato, cioè riparato dai colpi; quindi angolo morto
che nasce di limaccio di terra, cioè di mota, e però quando la pigli
zi pàrrucu (zio parroco), cioè rubicondo come il volto del parroco. grazioso
solfato di calcio anidro (privo, cioè, d'acqua): minerale per lo
, 2-318: la seconda [proprietà] cioè l'efficacia, avviva e dà l'
d'oggidì si riduce a due generi; cioè quella che ha l'anima inuguale,
lattea è l'anima di saturno, cioè la parte più nobile che serve per li
colla fede l'odio del cuore, cioè del senso puro animale, che non
menti di suoni di due maniere, cioè animali, e non animali. li
. li suoni animali son doppi, cioè ragionevoli, gli quali s'appartengono a
quest'animaletto [l'armellino], cioè, che si lascia piuttosto prendere che
, è come l'anima della treccia, cioè la parte interna formata di più foghe
; e si chiama riso annacquato, cioè non puro, non vero, ma finto
una coppia di gravissimi annalisti ecclesiastici, cioè abramo bzovio e oderigo
1-497 [inf., 19-20]: cioè per qualche fanciullo, che vi s'
, ma confitta tra due tavole, cioè tra due legni di croce, ed era
, o vogliam dire corbaccio, libro cioè che le annera [le donne],
della propria qualità dell'annessa mostra, cioè, che e'sia circa sei o
annichilarsi il mostrarsi quel che non sei, cioè d'essere re, d'essere buono
altro che un giorno e una notte, cioè sei mesi di giorno e sei mesi
allo stesso punto della sfera celeste, cioè alla medesima stella. tempo impiegato dalla
, 1-33: son anni domini, cioè sono anni moltissimi: sono tanti anni
quello anno de la nostra indizione, cioè de li anni domini, in cui
i cui giuochi sono per essi, cioè sono in realtà, lavoro...
, creò prima il prefetto della annona, cioè sopra provedere la vittuaglia. colletta,
due generazioni di virtù si annoverano, cioè virtù morali, e virtù intellettuali:
all'ultimo, che fu detto dicembre, cioè il decimo, annoverato in ordine dopo
, 39-vi-116: invece di dire apotheosi, cioè consecrazione o annumerazióne tra gl'iddii,
premessovi va greca privativa o negativa, cioè * non secondo, non conforme alla
naufrago che uscito fuor del pelago, cioè del mare, con l'ansietà del
mezo giorno vi facevano due anti, cioè pilastri, che reggevano le travi de i
: l'uno si nomina in antis, cioè faccia in pilastri: perché ante si
caro, 4-44: nacqui nel 7 [cioè nel 1507] e son giunto a
, per la regola de la grammatica, cioè che lo relativo... dà
dato all 'ombrella quando è semplice, cioè fatta di raggi o pedicelli direttamente terminati
; altri nei giorni chiamati antelunari, cioè solamente in que'tre dì del novilunio
si trovava nelle prime due schiere, cioè davanti ai triari o pilani (armati
, per la loro azione batteriostatica (cioè inibitrice dell'accrescimento dei germi).
è concitato ad ira per anticiparlo, cioè in prima dicere sua colpa e perdonare e
di quello che i moderni vivano, cioè si accostavano di più ai confini stabiliti
che si trova spesso anche nell'antico, cioè i risarcimenti. leopardi, i-48:
, 22-93: dunque l'anticonoscenza, cioè, il conoscer le cose innanzi, non
, 6-2-209: sono venuti molti anticristi, cioè a cristo contrari e dissimili. leggende
liquore di bacco un farmaco antidoto, cioè un veleno buono contro a'mali,
io non propongo che rimedi antelmintici, cioè contra i vermi, come mercurio e
bagni di pisa] rimedio universale antelmintico, cioè contra i vermi efficace. targioni tozzetti
tali, dovrebbero essere parzialmente filosofiche, cioè entrare in lotta con una filosofia.
per antiphrasim, quasi dica sentiere, cioè pieno di spine e di stecchi, li
conceduta da dio, questi, cioè dante, preliba, cioè antigusta di quella
, cioè dante, preliba, cioè antigusta di quella vivanda. =
fosse la cagione di questa predestinazione, cioè antimandare, è solo a dio nota
solo in questo è differente dal piombo, cioè che l'antimonio si trita e non
. adriani, 1-25: l'antipallage, cioè lo scambiamento de'casi, come omero
1-6-147: dicono che sono antipodi, cioè uomini dell'altra parte della terra, ove
, perché fanno giusto come noi, cioè tengono le piante de'piedi verso 'l centro
altra di città o di casa; cioè un conveniente spazio che si lascia fra la
una spezie di vestibolo detto propileo, cioè antiporta, da'greci. giusti, i-387
, 1-2-300: antiquari,... cioè amatori ed ammiratori di cose antiche.
l'arco celeste] esser presaga, cioè antisaputa, la gente che il mondo
.. nelle sue strofe ed antistrofe: cioè volte e rivolte, puntualmente va raddoppiando
va raddoppiando, concludendo coll'epodo, cioè col sopraccanto, che dà alle strofe pomposo
volge, qual moto appellavano strofe, cioè rivolgimento; e poi da sinistra a
che è in luogo di figura, cioè il reale per opposizione al figurato.
licenza, detta dai greci antitopèia, cioè rappresentazione di persona da luogo a luogo
] con gli antivenerei medicamenti, cioè con medicamenti che si danno per
in me la grazia di dio, cioè che io mi conosceva da essa antivenuto in
più eccellente, e perciò per antonomasia, cioè per eccel- lenzia, potè esser detta
in cui si vede un antro, cioè una strada ricorrente al buco, in
tutti i popoli ne'loro principii (cioè per lunghissimo tempo) furono antropofagi.
alcuni l'averanno solamente in potenza, cioè che, avendo l'anzianità,
agli anziani e a tutta la chiesa, cioè a tutta l'assemblea dei fedeli.
diritto a chi gli succedea di ragione, cioè alla sorella anzinata. = comp
: ambeduoi questi tempi sono aoristi, cioè passati indeterminatamente. panzini, i-381: mi
api sono di due spezie, salvatiche, cioè, e domestiche. le salvatiche sono
: le quali cose io apertissimamente confesso, cioè che voi mi piacete e che
e di distanze fra i soldati, cioè a file aperte e a file serrate.
., x-487: descrivasi l'apocalissi, cioè libro di rivelazione. passavanti, 83
che provengono da un pistillo semplice, cioè da un solo carpello. = voce
, per quella figura chiamata apocope, cioè tagliamento dal fine della parola.
vecchio testamento] ne sono alcuni apocrifi, cioè occulti, e de'quali si dubita
molto volano quelle che sono chiamate apode cioè senza piedi, perché non adoprano e'
simili a quegli uccelli, chiamati apodi, cioè senza piedi, che trovandosi in sulla
muscolo palmare, che nasce dall'apofisi, cioè dal gonfiamento interno del braccio. targioni
a cui servon benissimo gli apologhi, cioè, non a provare, ma a render
volte cade nella colpa dell'apostasia, cioè rinnegamento di suo stato, e condizione,
priori, ma tutto a posteriori, cioè dall'effetto che veggiamo. = voce
hae a sciogliere la mano apostolica, cioè l'autorità de'prelati della santa chiesa
. salvini, 39-vi-116: apoteosi, cioè consecrazione, o annumerazione tra gl'iddìi.
tommaseo]: apotome,... cioè ritaglio; perché è il resto del
, per lo più s'appaiano male, cioè, si maritano male.
. si stringa ed aduni in sé, cioè tenda e s'appallottoli al centro.
olio di tartaro, appannano un poco, cioè diventano albice. baretti, ii-9:
3-79: per vetri trasparenti e tersi, cioè forbiti, sì che non siano macchiati
, che sia ben fermo oro, cioè appannato. g. m. cecchi,
in questa maniera: seminano appannume, cioè lupini e ruchetta, o lupini soli
., 1-7-207: essi le inducono, cioè introducono quasi nelli cuori delli apparanti,
in questo mondo vive: per natura, cioè per filosofia..., per
già è detto che è elocuzio, cioè apparecchiamento di parole e di sentenzie che facciano
per quel che non era suo, cioè per li maravigliosi riuscimenti del predicar che
corruscazione de la dilettazione de l'anima, cioè uno lume apparente di fuori secondo sta
desideravo ancora che 'l sembiante suo, cioè l'apparenzia, mi fussi mostra dal
.. la privazione d'ogni colore, cioè il nero -un gran malumore contro gli
e 'n bere per il corpo, cioè per la lussuria..., però
: se quello che bonifacio dice, cioè che la potestà temporale, quando erra
in fondo ella vendeva la sua presenza; cioè la sua vista e le velleità che
s'appellarono nimiche per due nuovi nomi, cioè guelfi e ghibellini. francesco da barberino
appello è dalla coscienza alla rivelazione, cioè dall'incerto al certo.
e dico, che è vie peggiore, cioè di far beffe degli appenati, ed
o di accoppiare appetente, l'amante cioè e ciò che si ama?
medesime, ma sieno fuori d'esse, cioè collocate in un altro essere. leopardi
naturale inclinazione di tutta la terra, cioè d'appetire il centro. 3
sono quattro virtudi,... cioè appetitiva, retentiva, digestiva ed espulsiva
le volle nominare per lo proprio nome, cioè femine, ma disse: -elle si
[vitellio] incendiario e patinario, cioè appiccafuoco e leccapiattelli. = comp
3-7: bisogna lasciare, morse, cioè alcune pietre di qua e di là
fato] un appiccaménto di cagioni, cioè ordine e legame immutabile. 3
e chiamasi infertà contagiosa e malea, cioè appiccante e mortale. appiccare (
: l'altra maniera d'infermità passa, cioè s'appicca, all'altre bestie,
olusatro, el quale chiamano ipposelino, cioè appio cavallino, è rimedio a'morsi
.. quello che chiamano elioselino, cioè appio di palude, ha propria virtù contro
può l'uomo appisolarsi un istante, cioè cominciare a entrare in quella quiete obliviosa
critica, dei limiti di validità, cioè del campo di applicabilità del suo segno
: lo studio è un applicaménto, cioè pensamento dell'animo, sopra una cosa,
, e perciò à nome translativa, cioè tramutativa:... quando non muove
questione appo coloro che si conviene, cioè davanti a quelle persone che dee
, 59-13: è questione di nome, cioè che l'una parte appone un nome
far decorosa comparsa in quel senso, cioè, di * convenevolmente, acconciamente,
v'intitolate de'lucardesi di lucardo, cioè di quel paese dove si fa i buon
: il grano prima mette il pinolo, cioè comincia a gettare sotto terra,
[crusca]: a me dante, cioè al mio intelletto, veniva, cioè
cioè al mio intelletto, veniva, cioè apprendevole e intelligibile. = deriv
. a confermare la verità proposta, cioè quanto poco giovi alla nostra apprensiva tesservi
è più nobile intra le virtù apprensive, cioè all'intelletto possibile. boti, 2-418
a sua diritta beltà naturale, alla sembianza cioè di dio. boccaccio, i-354:
elementi ripulsivi siano vicinissimi fra loro, cioè a quelle distanze nelle quali la forza
]: non approda il sole, cioè non s'approssima la luce del sole
renderla più profonda e oscura ', cioè tutto il rovescio di quel che si vuol
trova / sortita cotal prova, / cioè il disio ch'appronta / di passare
, l'artefice dipoi con ferri appropriati, cioè bulini,... scarpelli e
appropriatori di vocaboli, chiamano horistico, cioè definitivo e determinativo. appropriazióne,
iddio d'appresso e non da lungi, cioè che m'approssimo al peccatore e noi
]: parole non ci appulcro, cioè, non ci abbellisco parole a dire
ché io non ci appulcro parola, cioè senza che io lo abbellisca e lo accresca
ove s'appunta l'anima tua, cioè a che fine viene lo desiderio dell'
3-296: l'ombra s'appunta, cioè l'ombra che la terra fa, stende
neri, pettinati ancora alla sarda, cioè a trecce strette appuntate fortemente sulla nuca
quattro piè [= quattro distici, cioè le due quartine] / e con
e non solo scrivere delle lettere: cioè fare un'inchiesta, prendere degli appunti
semina la ruta ne'luoghi aprici, cioè in lieto ed aperto. lorenzo de'
, che sono quelle empiriche, desunte cioè dall'esperienza. — nell'uso comune
e questa virtù è appellata aprospatia, cioè di non amare neuna cosa viziosamente,
i fogli, e ne formano quiderni, cioè ne mettono un dentro l'altro,
terrene, non può volare in alto, cioè che non può venire a perfezione.
e non ad alcuno uccello sottoposto, cioè che sempre lo suo cuore è signorevole.
v-431: la pietra àercrr) ^, cioè aquilaria, perché è gravida d'un'
di un moto contrario all'aquilone, cioè nascer dal basso e, radendo il terreno
di lingue orientali, dell'ebraica cioè, della caldea, dell'ara
v-495: gli occhi a'pan pepati, cioè i tasselli d'aranciata. palazzeschi,
d'allora innanzi fu chiamata arezzo, cioè città arata. simintendi, i-m: comanda
dee farsi come dicono a cigna, cioè coll'alternativa di sei braccia sì e sei
3-5-485: senza comandare e insegnare, cioè senza arazióne e semenza, produce e nutrisce
avere una operazione d'arbitraggio: può, cioè, nascere direttamente dagli affari del traffico
grado più eccelso della potenza sacerdotale, cioè l'arbitrato morale del mondo,.
4-34: i signori di firenze, cioè i priori, mandarono a lucca per
, e netti, grandi e fruttiferi, cioè peri salvatichi, e pruni rossi,
dove fossero stati lecci o corbezzoli, cioè alberi che i latini chiamano arbuti, ed
l'arca venire, se la materia, cioè lo legno, non è prima disposta
dannati, saranno salvi ragunati nella arca, cioè nella unità della chiesa vivendo con gli
di bitume dentro e di fuori, cioè di pece. idem, i-
che cibi vi avete a cibare, cioè del ben vivere. imitazione di cristo,
marchi, 407: l'arca santa, cioè il carrozzone foderato di stoffa color castagna
questa immaginazione è appellata mondo archetipo, cioè a dire mondo in similitudine.
. molto assodato nell'architettoniche discipline, cioè appartenenti all'architettura. l. bellini
, n'attinsero e portarono altarchitriclino, cioè capo e ordinatore del convito. =
, ii-69: degli archivi, cioè di luoghi deputati per raccogliervi e
i primi interpreti di quel gius resuscitato, cioè irnerio, martino,...
in branco separato; i mastiumi, cioè arcieri, che sono i padri,
, 16-2-224: venendo l'ora undecima, cioè dopo vespro, mandò per lo suo
che occupala metà di un cerchio, cioè quello che ha per corda il diametro del
vivi devono voltare a semi- circolo, cioè che il concavo dell'arco sia un perfetto
sorte a tirare il grano ad arco cioè spargerlo colla pala a mezzo cerchio,
, bindolo, arnese per dipanare, cioè per ridurre la matassa in gomitolo. è
arco dell'orizzonte di stadi mille, cioè miglia 125, è talmente arcuato, che
sì dolci, che la mia anima, cioè lo mio affetto, arde di potere
sec. xiii come « lingula » (cioè 'linguetta ', 'piccolo legaccio
li autori latini così alla grossa, cioè il capire i loro pensieri, non è
circonferenza multiplicata nel semidiametro di essa, cioè per un mezzo braccio, ci dà l'
vorrà trovare radici quadrate di numeri, cioè duplicare o moltiplicare comunque, di
., ix-714: uno demetrio argentario, cioè che lavorava argento e altri metalli,
corso cade la nostra etade ora, cioè dal ferro in terra. idem, 253
son tre scudi di moneta bianca, cioè d'arienti. a. f. doni
l'orto in terra creta o rossa, cioè argiglia. crescenzi volgar., 2-17
la quale noi sapemo trovare cose vere, cioè argomenti necessarii -e nota necessarii, cioè
cioè argomenti necessarii -e nota necessarii, cioè a dire che conviene che pure così
-e sapemo trovare cose veri- simili, cioè argomenti acconci a provare che così sia,
adunque la fede sustanzia di cose sperate, cioè, di cose che si sperano,
..; et è argomento, cioè, dimostrazione de le non parventi, de
. egli è dunque il respiro, cioè il pigliamento dell'aria o introduzione di
, e la terra chiamò arida, cioè secca. tasso, 8-3-82: disse il
, 28-117]: notturno ariete-, cioè quando ariete è nel nostro emisperio di
: quando il sole entra in aries, cioè a mezzo marzo, e passerà tauro
sessanta gradi, hanno mezza amicizia, cioè imperfetta (come... aquario con
non è altro, che un intonarle, cioè dare loro il tuono nella prima stanza
d'intendersi bene con gli operati, cioè con quanti dialoghi, soliloqui, ariette
del dramma si occupa dalle ariette, cioè da parole non necessarie; altra ne
pagavano i diretti sudditi del sovrano, cioè gli arimanni). -per estens.:
arimanni erano considerati 'liberi ', cioè i sudditi diretti del sovrano, aventi
superficie solo al tempo della riproduzione, cioè nei mesi di aprile, maggio e
debbo parlare posso io fare docili, cioè intenditori,, da tal fatto:
sopra 'l quale io di cerò, cioè brevemente et apertamente dicendo la somma della
al popolo in aringhièra ed al senato, cioè: ch'egli governerebbe sì la repubblica
alli maghi ed agli arioli, cioè indovini, per dimandarli di alcuna cosa
in intervalli... estremi, cioè molto piccoli e molto grandi, e
l'aristologia è di due maniere, cioè lunga e ritonda, e catuna è calda
nome alla aristolochia, perché è arista cioè ottima, lecuses cioè a le partorenti
perché è arista cioè ottima, lecuses cioè a le partorenti. mattioli [dioscoride]
di parto, ritrovacene tre spezie. ritonda cioè, chiamata femina, le cui frondi
., 32-16: la prima scienza, cioè arisme- trica, tratta de'conti e
sono le scienze matema- tichfe pure, cioè la geometria e l'aritmetica, delle quali
conservi una ritmicità vera e propria, cioè un eguale spazio di tempo fra una pulsazione
: arlecchino, un secondo zanni, cioè un servo semplice in commedia così nominato,
di loro leggieri armi da offendere, cioè l'arco colle freccie ne'loro turcassi
: l'uomo nasce coll'arme, cioè che ha conoscimento e virtude, le quali
arme che sia è la innocenzia, cioè il non offendere altrui. bufi [crusca
la sua arme era quella di francia, cioè il campo azzurro e fiordaliso d'oro
idem, 7-iv-944: armi parlanti, cioè esprimenti col simbolo il cognome di chi
ch'egli andava dicendo da alcuni mesi, cioè da quando il figliuolo era sotto le
voi di donarmi una nobile grazia: cioè, che un torneamento feggia, là
un significato più vicino all'etimo, cioè da armus 1 spalla, scapola'(
cerchi gloria per moltitudine di libri; cioè di non avergli solo, ma di sapergli
(certi bastimenti da pesca), cioè affibbiarne le maglie, e fare come una
armadura chiamano quella che è intera, cioè che ha morione, cosciali, stincaletti,
salvaggia e grossa armadura chiamano godendac, cioè in nostra lingua, buono giorno.
stamperia di lingue orientali, dell'ebraica cioè, della caldea, dell'arabica,
o vogliam dire le insegne reali, cioè la spada, il cinto, la
teorizzazioni permettono di costruire le cadenze (cioè il passaggio da uno o più accordi
successione melodiosa di tuoni sia melodiosa, cioè armonica successivamente. nievo, 95:
la complessione, e bene armonizzati, cioè belli, atanti e prò'della persona.
la quale appartiene alla hypocritica, cioè all'istrionica. = deriv.
si dedusse un'ulteriore unità superficiale, cioè l'aro, che vale dieci per
parti rette, con chiavi di ferro, cioè arpesi. = dal venez. àrpes
e viso umano e furono tre, cioè aellopo, occipito e celeno; le
il primo che voga in prora, cioè l'arponiere, prende l'arpone o
, 15-94]: e tale arra, cioè tale annunziazione non è nuova agli orecchi
, i calzolai, arrabbiano dalla fame, cioè non hanno da lavorare.
: dicevano quelli scribi e farisei, cioè gli arrabbiati di quel tempo: -costui ha
per gli alberi, appiccandosi co'rampi, cioè coll'ugna delle zampe. lambruschini,
arrampica un poco con le sue gambe, cioè con le ruote, ma poi domanda
* rango, fila di soldati ': cioè * rompere la fila, sbandare '
che spesso a'giuochi è arrèto, cioè la notte, nimica di castità e amica
, 1-386: io ebbi uno raccapriccio, cioè uno arricciamento de'capelli del capo,
, se li duoi ultimi, cioè lo arricciato e lo intonico, saranno
spettacolo misto di compiacimento e d'orrore; cioè grotte e abissi e stendimenti e
doveva scegliere i più arrischiati, cioè i più ribaldi. tommaseo-rigutini, 3023:
vale il contrario di spericolato; uomo, cioè, che affronta i rischi con
pulita. gli arriva e picchia. cioè picchia addirittura. non sta a dir
, 9-3: io non arrivo, cioè io non arrivo col mio giudizio a
coda. boccaccio, 3-2-330: arrivò, cioè mise sopra la riva; la testa
riva; la testa e 'l busto, cioè il rimanente del corpo.
agitata età in cui viviamo, cioè il bisogno di far presto,
a colui ch'era già fioco, cioè arrocato. s. bernardo volgar.,
, scrivere i soldati a ruolo, cioè nei registri di questo o quel reggimento.
, 22-35]: gli arroncigliò: cioè col rinciglio prese le impegolate chiome. tassoni
quella lettura scolorocci 'l viso »: cioè fuesi tal volta venir palidi e tal rossi
si sanno bene arrostare dalle mosche, cioè dalle tentazioni. dante, inf.,
all'una e all'altra di loro, cioè la peste. vasari, iii-426:
] secondo le dimostrazioni della pietra, cioè, che deve arroventire. tommaseo [s
vinegia ne l'arsenale, a rimpalmar, cioè a rinfrescar di pece, stoppa e
par., 8-108]: arti cioè non sarebbono cose fatte con ordine e con
ciascuno per alcuna delle ventiune arti, cioè bisognava, la voler esser cittadino fiorentino,
di scrivere sopra la prima arte, cioè sopra la grammatica, che è la
spesso di dire quel proverbio greco, cioè: che ogni articèlla trova ricapito in qualunque
si trovano mescolati degli artefatti umani, cioè medaglie,... pietre incise e
è rettorica, e del suo artefice, cioè di colui che la mette in opera
genere a tutti i detti impedimenti, cioè l'uno a'mandriani, l'altro agli
lodare l'ar tefice, cioè la natura umana, che tanta bellezza produce
una erba che si chiama acheni, cioè artemisia, e aneti, e fa'bollire
]: l'articolar del cerebro, cioè lo formar del cerebro, con tutte le
tutte le sue parti è perfetto, cioè compiuto. d. bartoli, 24-24:
articolo principalmente par che sia questa: cioè di determinar la cosa, o la
gli astrologi questo chiamarsi dì artificiale, cioè quello spazio il qual si contiene tra
buti, 2-206: non ti meravigliar, cioè tu lettore, s'io la
lettore, s'io la rincalzo cioè s'io dante la fortifico con più
eminente lor grado i costumi popolari; cioè un uomo parlatore, un avaro,
, viii-3-232: 'due branche ', cioè due piedi artigliati, come veggiamo che
l'uno notabilmente maggior dell'altro, cioè uno d'un tiro di moschetto, l'
grande frutto per i sentimi, cioè catarri e dolori artritici inveterati. jovine
: appo gli antichi ebbe l'aruspicina, cioè l'arte dello indovinare guardando altinteriora degli
4 asse, perno, stelo', cioè 4 punto d'articolazione'). cfr.
gli antichi credevano alla creazione, e cioè a una gerarchia sacra e ascendente.
le donne, quale ascendente potesse cioè per vincolo di salendo generato generazione
che si cominciano da quattro punti, cioè da due solstiziali e da due equinoziali,
cristiani parevano respirare veracemente in dio, cioè non nell'aria comune, non nei vènti
l'ore determinate del mangiar usitato, cioè dell'asciolvere, del desinare, della merenda
è preso per mangiamento in generale, cioè per la materia da mangiare. idem,
: sono tre spezie d'idropisi, cioè tre maniere: l'una è appellata iposarca
2-574: con men secchezza; cioè con minore asciugaggine, che non avea
baci di corte asciutti, cioè cirimoniosi che non si appiccano. manzoni,
alcuna volta rimane colla mente asciutta, cioè che non li paia aver sentimento di devozione
assai t'è ora aperta la latebra: cioè l'ascosaglia e celamento che ti nascondeva
che dai moderni è chiamata asfissia, cioè mancanza di polsi. idem, 2-4:
della possibilità e teoria delle asfissie, cioè morti apparenti. = voce dotta
nasce nelle selve. le sue cipolle, cioè i capi delle radici che mettono,
luogo il quale egli chiamò asilo, cioè luogo di refugio, ove gran moltitudine
si fabbricarono in atene l'asilo, cioè il tempio della misericordia, donde non
suppongano le equazioni liberate dalla asimmetria, cioè da'radicali. marotta, 5-31: un
, 1-80: ed è ancora asindeto, cioè scioglimento, perché si pronunziò senza congiunzione
da far festa. la pelle loro, cioè la robba loro, rimane alli figliuoli
terrestre paradiso, nel quale erano asini, cioè semplici ed ignoranti del bene e del
cibo... agli asmatici, cioè a coloro che hanno secca tossa, e
vero bruscoli ardenti, e nascono empetiggini, cioè asperità o vero asprezze. giusti,
andava dicendo d'aver tre poderi, cioè uno, ch'egli aspettava per eredità
39-vi-138: l'eolica è molto aspirativa, cioè, quello che l'altre lingue proferiscono
invece d'arithmetica; e da arithmo, cioè un numero, una quantità, vennero
., e l'aspre parole, cioè le ree, fanno il contrario. cellini
il suono dell'altre nostre zete: cioè dell'aspra che in 'zoppo'si profferisce:
la non mi sappia d'aglio, cioè, che non mi sia di forte e
lingua son questi in otto spezie: cioè dolcezza, amaritudine, salsezza, untuosità
, gravità di dilicate e agute, cioè di pugnenti. seneca volgar.,
., 29-123]: d'assai: cioè di molto avanzano li sanesi in vanità
non dimostrano essi un'origine comune, cioè un assalire latino, che non trovandosi
aveva fatti di molti ianizzari asapi, cioè di fanti a piè soldati a cavallo,
iii-311: l'asse del nostro cielo, cioè quella linea che noi immaginiamo avere l'
da aristotile nel libro del mondo; cioè l'asse è il diametro, che passando
ridursi ad unità, l'eredità intiera, cioè il complesso totale dei diritti e degli
maffei, 5-5-266: assistean sempre locari, cioè asse- gnatori de i luoghi, quali
quando viene il tempo del parto, cioè due anni dopo loro assembiamento, elli [
: « però t'assenno », cioè t'insegno e faccioti savio e cauto.
questo lusinghiere si è proprio assentare, cioè piagentare. = voce dotta,
e dicesi aver due virtù contrarie, cioè purgativa e costrettiva. landino [plinio]
prode fanno ad avere del nemico vittoria, cioè gli asserì, le falci e le
. salvini, v-391: sesto, cioè acconcio, accomodamento, misura, dalle seste
tal caso entra l'istessa ragione, cioè che l'assecurato potrebbe studiosamente procurare il
sorti; uno meramente fideiussorio e accessorio, cioè che il debitore principale si obbliga al
ch'a voi può dar contento, / cioè della novella / deù'assicurazion di vostra
.. fa gli uomini rigidi, cioè aggrezziti, intirizzati, assiderati, quasi tocchi
la mente discorrevole fanno diventare stabile, cioè veg- ghiare, ripensare e orare;
. vallisneri, iii-372: assillare, cioè infuriare o smaniare per puntura d'assillo
fusse vero un suo familiare assioma; cioè che l'artefice, che ha grandissimo
gli angeli] in duo parti, cioè, assistenti, e ministranti. lorenzo de'
). all'assistenza pubblica, svolta cioè dallo stato con fondi e organi propri
può venir se non in un modo, cioè quando ciascuno dado viene in asso.
missi; dichiamo anche asso fermo, cioè assiduo. -lasciare in asso,
furono surrogate dal sistema delle cointeressenze, cioè bisognava associare il burocrate con un tanto
: noi abbiamo otto corpi mondani, cioè la terra ed i sette pianeti;
l'assoluto, che il comparativo, cioè il maggiore o minore. segneri, i-247
due finiti, ma relazione assoluta, cioè l'assoluto stesso. se, per esprimerci
lui compromettere della vicenda de'lombardi, cioè delle nostre ragioni reali e imperiali,
assimiglia all'aquila..., cioè che sempre lo suo cuore è signorevole.
, iii-2-443: questa intelligenzia adunque, cioè lo angelo che muove il cielo,
consiste nel superamento del contenuto, e cioè nel sentimento in cui tutto ciò che è
cristiani furono assortiti in cinque parti, cioè in ischiere. carletti, 24
l'una delle sponde di questa penna, cioè in su 'l lato monco che inverso
al maggiore, ovvero l'antecedente, cioè che sia più difficile il fare che
la minore, ovvero l'assunto, cioè che l'oro non si possa disfare.
, né mai più essere denno: cioè, che insieme si congiunse dio ed uomo
primaia e nella seconda, astati, cioè con aste. machiavelli, 304: i
[della lingua] sono 7: cioè astensione e restrinsione e attrazione, ingros-
la bocca con questa cosa astersiva, cioè con sugo di petacciuola. mattioli,
i-874: sonci più sorti di granchi, cioè carabi, astaci, naie, paguri
astraendola (come dicono i filosofi) cioè separandola dal corpo, quella sola amano
che l'hanno messa certi filosofi, cioè, che una parte di lei sia morale
di dio] non è astrattiva, cioè non si cava dalle cose, come la
124: le cose definite dalla geometria, cioè dalla scienza dell'astrazione, non hanno
ha forza astret tiva, cioè d'indurre stitichezza di ventre. salvini,
l'esperienza dimostra di queste acque, cioè che elle sono aperitive e susseguentemente astringenti
. guicciardini, 140: della astrologia, cioè di quella che giudica le cose future
: ché nel suo cerchio compiere, cioè ne lo apprendimento di quella, volge
dal gr. àoxpoxoyfa1 astronomia '(cioè 'studio degli astri e dei loro movimenti
cambia quatro volte l'anno naturalmente, cioè nella primavera, nella state, nell'autonno
volgar. * extutàre * proteggere '(cioè: 'proteggere il fuoco coprendolo '
. giamboni, 2-111: astuzia, cioè scaltrimento di prudenza, col quale l'
mentre assisteva alla messa leggeva luciano, cioè un professor d'ateismo. segneri, iv-7
alcuni fenomeni biologici (di cui, cioè, non risulta lo scopo).
collo pare certamente una specie di scrofa, cioè una meliceride ovvero ateròmata, che appresso
s'appoggia: manca di spina, cioè di quella punta che hanno le altre vertebre
buti, iii-367: il grande atleta: cioè lo grande campione: atleta è vocabulo
. anonimo fiorentino, iii-235: atleta, cioè combattitore triunfante. pulci, 27-134:
o dividersi, li chiamò atomi, cioè senza parti. bruno, 3-461:
cagione, e secondo li vocaboli, cioè emorroide, atrici e fico. ed emorroide
di atrii erano appresso gli antichi, cioè toscano, di quattro colonne, corinthio,
, quod est « conversio », cioè « senza conversione »; percioché ogni
palco a coppia a coppia capo piè, cioè legando i grappoli per la punta
dagli ora tori laudate, cioè umile, mediocre ed alto. idem,
quello appunto del verbo apere, cioè legare. = voce dotta,
divida il viso in tre parti, cioè la testa, il naso, il mento
danubio, i quali furon chiamati anfippi, cioè atteggia- tori, perciocché erano avvezzi a
traslazione fatta appunto nello stesso modo, cioè dalla significazione di osservare a quella di
, 20-46]: gli s'atterga, cioè oppone il dosso al ventre di tiresia
atterzato. distrutta cartagine, cioè cacciato ed atterrato il grande atterzato
odi con quanta autorità queste tre cose, cioè o che renda l'uditore più atteso,
è la forma generale degli anfiteatri, cioè come di due teatri attestati e congiunti in
, & cptàótt) *;, cioè, o amicizia, amore, amanza.
gli attici e gli atti- cisti, cioè tra quelli antichi naturali del paese, ove
tu che hai ricevuta la fiamma, cioè l'accendimento della grazia, corri operando
, 6-113]: son stati attivi, cioè si sono esercitati nelle virtù pratiche e
fuoco è attivissimo, per dir così, cioè potentissimo ad operare, fra tutti gli
sola la quale ha paziente proporzionato, cioè soggetto tale, che possa ricevere tutto l'
ma tu se'atto all'altre cose, cioè ad avere cura non solamente della famiglia
., ii-373: la parola interna, cioè l'idea,... [
, 2-24: non hai tu afforzato, cioè steccato ed attorniato d'ogni bene lui
, al posto della grafia dattorno (cioè: da torno, come * daccapo '
si vedono di quelle colonnette cilindriche, cioè senza adiezione o pancia, sottili, snervate
poteri attribuiti alla sovranità: il legislativo cioè, l'esecutivo, il giudiziario.